Azimut
7 21 febbraio 2011
Convegno dell’Associazione Sicurezza Volo con la partecipazione di AIR PRESS
Sulla sicurezza del volo occorre una legge quadro e un’Authority a cui riferire
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li aspetti tecnici e legali che scaturiscono dopo un incidente aereo difficilmente mettono d’accordo tutte le parti in campo. La complessità dell’indagine tecnica, che non accerta le colpe e le responsabilità, è utilizzata senza alcuna discriminante all’interno dell’inchiesta giudiziaria, così realizzando una diseguaglianza di rappresentatività delle altre parti coinvolte nel processo. In un incidente aereo districare il groviglio di dati, estremamente specialistici, è un compito di non facile soluzione, ma l’accertamento della verità processuale va perseguita in un’ottica diversa da quella tecnica, per mettere in luce elementi causali ed omissioni invisibili a prima vista, o mancanti nell’investigazione tecnica, e che invece costituiscono quei fattori che aggregandosi in maniera invisibile provocano l’incidente. Di tutto ciò si è discusso nel convegno organizzato dall’Associazione Sicurezza Volo – Centro Studi lo scorso 16 dicembre. Con il gratuito patrocinio della Camera dei deputati, di Enac, Enav e ANSV, e con la partecipazione di AIR PRESS, più esperti si sono vivacemente confrontati su uno dei temi più delicati del trasporto aereo. La recente pronuncia della Corte di Cassazione, che ha confermato la pena inflitta in appello a due controllori del traffico aereo a seguito dell’inchiesta su un incidente aereo, è stata fortemente criticata dal dott. Bruno Barra, presidente di Anacna. Il Com.te Alberto Colautti, uno dei pochi esperti italiani di human factor, ha brillantemente dimostrato ai presenti in sala quanto sia facile generare un errore, soprattutto in sistemi complessi come quelli aeronautici. Nel documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano, deliberato dalla Commissione Trasporti della Camera dei deputati presieduta dall’on. Mario Valducci, tra le 41 audizioni che hanno contribuito all’indagine spicca certamente quella dell’Agenzia nazionale sicurezza volo. Come noto, l’Agenzia ha il dovere di provvedere alle investigazioni tecniche in materia di incidenti e inconvenienti aeronautici e, in virtù del decreto legislativo n.213 del 2 maggio 2006, ha anche il dove-
In un incidente aereo districare il groviglio di dati è un compito di non facile soluzione, ma l’accertamento della verità processuale va perseguita in un’ottica più ampia di quella tecnica, per mettere in luce elementi causali ed omissioni a prima vista invisibili COM.TE FILIPPO CAPUANO
Un’immagine della sala
re di gestire le segnalazioni che volontariamente il personale impiegato nel trasporto aereo, sente il bisogno di presentare a seguito di eventi giudicati un rischio per la sicurezza della navigazione aerea. All’Enac, che ha visto l’attiva partecipazione ai lavori del suo presidente, Vito Riggio, è rimasto l’onere, non certo secondario, di gestire le segnalazioni cosiddette obbligatorie, che descrivono fatti conosciuti come elementi di rischio accertati per la loro pericolosità. Anche se, ha detto in estrema sintesi il presidente di Enac, il nostro rateo di incidenti è più che soddisfacente, ciò non toglie che l’attenzione deve continuare ad essere mantenuta alta. Segnalazioni volontarie ed obbligatorie quindi, come utile
strumento attraverso il quale monitorare elementi di rischio già noti e scoprirne di nuovi. Per facilitare le segnalazioni di carattere volontario ed obbligatorio si pubblicizza da più parti come la loro raccolta abbia carattere di prevenzione e non vi sia alcuna volontà di determinare colpe o responsabilità. Negli Usa, il sistema di segnalazione volontaria è nato una trentina di anni fa, e per incoraggiare la denuncia di fatti che probabilmente sarebbero rimasti nascosti, ne è stata affidata la gestione alla Nasa, organizzazione di assoluta terzietà rispetto al NTSB, che negli Stati Uniti conduce l’investigazione tecnica a seguito di incidenti aerei, ed alla FAA, che rappresenta invece l’ente regolatore aeronautico. A suggellare