Il reporter-Rignano-Marzo 2012

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INCHIESTA SULLE “AUTO BIANCHE” E COSTO DELLE CORSE, LA PAROLA A UN TASSISTA Gentilissima redazione de “il Reporter”, vi contatto per aiutarvi a fare buona informazione riguardo al servizio taxi di Firenze. L’occasione mi si è presentata dopo aver letto l’ultima edizione con l’intervista, al riguardo, del vicesindaco Dario Nardella e con “l’inchiesta” “Ma quanto costa viaggiare in taxi”. Forse la miglior cosa dopo aver sentito i clienti è interpellare un tassista. Eccomi qua a vostra disposizione. Mi presento. Mi chiamo Santi Francesco, tassista dal Gennaio del 1995, la mia sigla Radio Taxi è MILANO 12 e sono socio dal ‘95 della cooperativa SO.CO.TA., Licenza Taxi del Comune di Firenze n°493. Non voglio entrare in merito all’intervista al vicesindaco con il quale mi confronterò nelle dovute stanze di Palazzo Vecchio, come ha sempre fatto la categoria dei tassisti. Ma voglio entrare nel merito dell’inchiesta “Ma quanto costa viaggiare in taxi”. Il primo esempio che riportate è: “il taxi che li ha accompagnati da Soffiano alla stazione di Santa Maria Novella gli ha scucito 26.8 euro”. Non è che il taxi (tassista) gli ha scucito ma gli è costato 26.8 euro. Perché come si può ben capire qualche fattore ha influito sul costo. Come? Faccio delle supposizioni. Visto che i clienti partono per una vacanza, magari hanno dei bagagli (costo 1 euro a bagaglio), magari hanno chiamato il taxi tramite Radiotaxi (diritto di chiamata 1.96 euro). Forse la chiamata è stata prima delle 6 del mattino (supplemento notturno automatico sul tassametro dalle 22 alle 6), forse è dopo le 6 ma in giorno festivo (supplemento automatico sul tassametro). Forse hanno fatto attendere il taxi per qualche minuto (il tassametro viene attivato dal tassista all’arrivo della destinazione di prelievo del cliente). Forse l’orario in cui hanno preso il taxi è in concomitanza con l’ingresso delle scuole, quindi traffico davanti alle stesse e venendo da Soffiano visto che non esi-

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stono corsie preferenziali il taxi è nel normale traffico, e sia Via di Soffiano che Via Pisana non sono certo autostrade dove di norma si scorre che è una meraviglia. Poi c’è da attraversare l’Arno, dove sul Ponte alla Vittoria spesso c’è traffico che si immette sui Viali di Circonvallazione. O forse il tassista, vista la conoscenza della mobilità, decide di attraversare il Ponte Vespucci per poi arrivare al semaforo tra Orti Oricellari e Via della Scala, dove spesso non basta un turno di ROSSO ma si deve aspettare il secondo VERDE. O forse il tassista decide di attraversare il Ponte alla Carraia per poi fare Via del Moro dove basta il minimo intoppo per rimanere bloccati. Tutto questo lo dico perché come tassisti saremmo degli stupidi ad aver accettato la corsa a prezzo fisso per l’Ospedale di Torregalli a 15 euro, dalla stazione Santa Maria Novella, che è oltre Soffiano. Un altro esempio che riportate: “un’altra coppia in arrivo da Coverciano ha sborsato 16.7 euro”. Non ha sborsato ma ha speso. Se si entra nel merito forse Coverciano è più distante di Soffiano dalla Stazione di Santa Maria Novella, ma con una sostanziale differenza. Fatte tutte le supposizioni come prima c’è da ricordare che da Coverciano alla stazione SMN ci sono corsie preferenziali dove il taxi è agevolato nella percorrenza sia che si passi dal Viale dei Mille sia passando dal cavalcavia di Piazza Alberti. Conclusione? Il fattore più inquinante dei costi sul taxi è il TRAFFICO. Con riferimento agli altri esempi di servizi in cui le corse sono svolte all’interno del centro storico (area UNESCO) c’è da dire che con le pedonalizzazioni, che a noi tassisti piacciono, aumentano i tempi di percorrenza e le distanze, e siccome la spesa è direttamente proporzionale alla percorrenza e al tempo, più si deve percorrere, maggiore è la spesa. Come il costo della vita è direttamente proporzionale ai costi di dove si vive. Non per niente un appartamento a Firenze costa tot. a metro quadro mentre a Sesto Fiorentino (senza niente togliere al Comune di Sesto) costa tot. a metro quadro. Detto tutto ciò gradirei un incontro con la vostra giornalista Natalia Binagli per una intervista o magari per un invito a passare qualche ora sul taxi MILANO 12 per simulare alcuni servizi in modo da vedere insieme quali sono i problemi che influiscono in modo negativo sul costo dei taxi a Firenze. In attesa di una vostra cortese risposta vi auguro buon lavoro. Francesco Santi Taxi “Milano 12” Gentile signor Santi, prendiamo atto delle sue “supposizioni” sui fattori che hanno determinato i prezzi delle corse in taxi rilevati nel corso della nostra inchiesta. Lasciando da parte la questione dei termini utilizzati nell’articolo pubblicato su Il Reporter (“sborsare” o “spendere” che dir si voglia, quello che ai cittadini interessa – e quello che abbiamo cercato di rimarcare nel nostro servizio - è l’ammontare del costo della

corsa), accettiamo il suo invito. Saliremo volentieri sul suo taxi, per capire “dal dentro” quali sono i problemi del vostro lavoro e per continuare a far luce su cause e concause che determinano i prezzi delle corse in città. I nostri lettori potranno vedere il servizio che realizzeremo sul nostro sito, www.ilreporter.it. MF CANI E SPORCO LUNGO LE STRADE, “I PROBLEMI DI NOI PADRONI” Buongiorno. È da molto tempo che anche io leggo il vostro giornale, e mi pare che sia uno dei pochi che fa informazione senza vincolo di nessun tipo. Ho letto ed apprezzato la lettera del Sig. Fantozzi in merito alla sporcizia di alcuni proprietari di cani, e mi trovo in toto favorevole alla denuncia fatta dal lettore. Vorrei però portare a conoscenza della redazione un altro problema secondo me conseguenza del primo (tralasciando l’ignoranza radicata nell’animo di alcuni padroni), ovvero: la mancanza assoluta di aree attrezzate per lo svago dei nostri beneamati, e non seconda la mancanza di distributori di sacchetti di plastica atti proprio alla raccolta degli escrementi. Questo è ovvio non deve far passare inosservata la “mancanza di alcuni padroni” nel non raccogliere il dovuto, ma mi pare che sia ingiusto anche generalizzare il problema e rendere tutti dei colpevoli. Dovete sapere che io abito a Ponte a Greve, e dietro casa mia vi è un giardino dove ovviamente “i cani non sono ammessi” e purtroppo mi sono dovuto confrontare anche con molti abitanti del quartiere sul fatto di non poterceli portare, le accusa svariavano da: MALEDUCATO, INCIVILE, CI SONO I BAMBINI, SI SPORCANO, E IL CONTO DELLA LAVANDERIA? e quant’altro, ma riflettendo per tutta risposta ho sostenuto il fatto che preferisco che un bambino si sporchi con un po’ di cacca di cane, piuttosto che si tagli con pezzi di vetro di bottiglie spaccate solo per il gusto di farlo, o peggio ancora che il bimbo si buchi con qualche siringa lasciata a giro. Comunque da adesso in poi dovrò portare il mio cane sull’argine della Greve, dove qualcuno lascia polpette avvelenate lungo tutto il corso della stessa! Sì è vero, noi proprietari dei cani siamo degli incivili.... Gli altri no eh? Grazie del tempo che avete dedicato alla lettura delle mie quattro righe, Lorenzo Dragoni TAVARNUZZE E GLI ORARI DELLE FARMACIE A Tavarnuzze ci sono due farmacie, bellissime, attrezzatissime, molto funzionali con Dottori gentili e preparati ma... ahimè è assolutamente problematico aver bisogno di medicinali da banco il sabato pomeriggio! Purtroppo per star male non c’è la regola del “fino a sabato mattina” e allora che dobbiamo fare? Se hai la possibilità di prendere la vettura vai a Impruneta o al Galluzzo oppure a.... altrimenti aspetti il lunedì!! Da profana mi viene spontanea una domanda: ma per-

ché le due farmacie non fanno un turno di apertura a rotazione per il sabato pomeriggio e la domenica? Ringrazio per l’attenzione e per l’eventuale risposta. Daniela “LE MIE (DIS)AVVENTURE DA POSSESSORE DI UNO SCOOTER ELETTRICO” Sono un possessore di veicolo elettrico, nella fattispecie uno scooter che da più di 5 anni mi ha portato a spasso per Firenze ma non troppo oltre, a causa della limitata autonomia. Venuto a sapere dell’installazione di nuove colonnine di ricarica nel comune di Sesto Fiorentino nonché presso il centro commerciale I Gigli, ho sentito espanso il mio raggio di azione. Vero che per raggiungere quelle località devo usufruire di buona parte dell’autonomia del mio mezzo, la presenza di una colonnina che lo ricarichi mentre vi “soggiorno”, le rende particolarmente appetibili. Trovatomi al centro commerciale mi sono informato sulle modalità di usufrutto di questo servizio. Davvero semplice. Ci si reca al punto assistenza e si compila un modulo per farsi “prestare” un adattatore che serve a prelevare l’energia dalle colonnine provviste di una presa di sicurezza chiamata SCAME, uno standard creato apposta per i veicoli elettrici. Questo perché la maggior parte dei caricabatterie sono provviste della classica spina da elettrodomestico. Un addetto alla sicurezza ci apre la colonnina e con questo adattatore si collega la spina del proprio caricabatteria all’adattatore per poi inserire il tutto in una delle due prese nella colonnina. Dato che in Firenze ci sono già colonnine con presa SCAME, so di avere già quel cavo quindi una bega in meno. Un bel giorno mi reco al centro commerciale con l’intenzione di mettere in carica lo scooter durante lo shopping. Mi reco presso il banco di accoglienza per farmi dare l’adattatore. La ragazza dietro il bancone si trova a mal partito perché alle 19:00 il banco di accoglienza clienti chiude e gli adattatori devono essere restituiti entro quell’orario. Si marca male se arrivo alle 18:30. Mi torna però in mente di avere anche il cavo per la presa SCAME di cui sono dotate le colonnine perciò decido di provare. Parcheggio nei pressi della colonnina che trovo aperta e collego il cavo dello scooter alla presa..... Nulla, la presa non eroga corrente. Guardo il pannello dietro la colonnina e vedo che è regolarmente alimentata. Questo significa che il cavo non funziona. Lo stesso cavo regolarmente utilizzato su colonnine analoghe in Firenze e Scandicci e tutt’ora funzionante. Constatata l’incompatibilità della mia spina risalgo sul mio scooter e a filo di gas raggiungo l’Ipercop di Sesto Fiorentino ove dalla sua apertura sono presenti diverse colonnine perfettamente funzionanti ma sopratutto compatibili con la mia spina SCAME. Mentre lo scooter è in carica faccio la mia spesa e vi resto fino all’orario di chiusura. Riassumendo, la colonni-


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