Il reporter-Barberino-maggio 2011

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politica

Maggio 2011

Palazzo vecchio. Dimezzati gli spazi pubblicitari in città. Per i manifesti anche una clausola etica

Renzi mette al bando le immagini choc stop alle lapdancer senza veli e al Cristo in jeans. e il sindaco si prende di bacchettone da Oliviero toscani. “siamo di nuovo ai braghettoni, quelli che mettevano agli affreschi di Michelangelo nella Cappella sistina” Paola Ferri

S

top alle immagini shock e ai 6x3, al bando i gonfaloni e stretta sulle “vele”, sì a una commissione tecnica che giudichi manifesti e cartelloni pubblicitari anche dal punto di vista etico. Dopo mesi di discussione (dieci, per la precisione) arriva il nuovo regolamento per la pubblicità “outdoor”, ovvero cartelli, pannelli e compagnia bella appesi in strade e piazze cittadine. Il primo risultato è quello di dimezzare gli spazi pubblicitari, che passano così da oltre 30mila a 15mila metri quadrati in tutto. Banditi i manifesti giganti, quelli di 6 metri per 3, che saranno sostituiti con i più soft 4x3, via anche gli striscioni da parte a parte della strada (già se ne vedono pochi) e i gonfaloni appesi ai pali della luce. Via libera, invece, ai pannelli tecnologici e digitali, in stile Piccadilly Circus. Ma solo fuori dal centro storico. Nell’area Unesco (il quadrilatero interno alla cerchia dei viali più l’Oltrarno) scatta infatti il divieto di nuove autorizzazioni. E forse ci sarà da dire addio una volta per tutte all’insegna “Martini” che campeggia dalle parti di San Lorenzo. Ma anche per gli impianti su aree private e di cantiere la vita diventa più difficile: il passaggio in giunta diventa obbligatorio, così da evitare il fenomeno delle pubblicità “fantasma” sui ponteggi dei palazzi. Il secondo e più discusso risultato è quello che deriva dalla cosiddetta “clausola etica”. Il nuovo piano prevede che “gli impianti pubblicitari e la pubblicità esposta non devono avere contenuto ed immagini rappresentative di violenza fisica o morale, nonché lesive del decoro, offensive delle convinzioni morali, ci-

i MANifesti

6X3

spArirANNo dAlle strAde

vili e/o religiose delle appartenenze di genere, culturali e nazionali della persona”. Insomma, niente più Cristi in jeans o lapdancer in abiti succinti. E subito qualcuno grida alla censura. Quasi scontata la replica piccata di Oliviero Toscani, che sulle pubblicità shock ci ha costruito fama e carriera. “Siamo di nuovo ai ‘braghettoni’, quelli che mettevano agli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina – commenta il celebre fotografo - che si vergognino il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il suo assessore alla Cultura Da Empoli. È gente da rottamare, sono giovani sì, ma vecchissimi. Con questo piano Firenze non avrà più l’arte, perché la pubblicità è anche arte”. Un po’ meno scontato l’allarme-censura lanciato dall’Aduc, che contro lo stesso Toscani aveva condotto una fiera battaglia all’epoca del provocatorio calendario che ritraeva solo pubi femminili (ed era solo gennaio scorso). “Sarà pur vero che la pubblicità è l’anima del commercio – replica Renzi - ma non è l’anima della città. Da sindaco tutelo il diritto di una mamma di portare a spasso il bimbo senza ritrovarsi davanti una donna nuda con le stelline sui capezzoli”. O una “parure” di forchette giganti su Ponte Vecchio, magari, cose che succedevano fino a pochi mesi fa.

ParCHeGGI&CO. Contrassegni di domicilio, cambiano le regole. Ztl, via libera per l’ospedale

Sosta, arriva l’abbonamento trimestrale. Novità per il centro storico

A

ltra tornata di cambiamenti per la sosta, dopo la rivoluzione di novembre, che ha portato la riduzione delle Zcs da 14 a 5. La prima e più rilevante novità riguarda gli abbonamenti per la sosta negli spazi promiscui (quelli a pagamento per i non residenti, gratis per chi lo è) che consente di sostare in una zona dove non si risiede: al mensile e all’annuale si aggiunge quello trimestrale. Cambia tutto, invece, per quanto riguarda il rilascio del contrassegno di domicilio per motivi di studio, lavoro o cure mediche, che in pratica equipara i domiciliati ai residenti. Se fino a ora erano esclusi da

questo diritto i residenti delle province di Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo, Pisa e Siena, da oggi il rilascio avviene solo a chi abita a più di 40 km da Firenze, indipendentemente dalla provincia. Rimangono esclusi totalmente, dunque, tutti i comuni fiorentini e pratesi, mentre per gli altri i confini non corrispondono più a quelli provinciali (ad esempio il divieto sussiste anche per Castiglion de Pepoli, in provincia di Bologna). Perciò occhio alle distanze. Novità anche per chi risiede all’interno della Zcs1, ma non rientra di fatto nel Q1-Centro storico, un problema che riguarda alcuni ritagli

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dei quartieri 2, 4 e 5. D’ora in poi per questi residenti sarà possibile parcheggiare liberamente anche nel proprio quartiere di riferimento. Sospiro di sollievo, infine, per chi deve raggiungere l’ospedale di Santa Maria Nuova con l’auto, per effettuare analisi o cure mediche. Finora, infatti, l’unico modo per arrivare all’ospedale senza incorrere in salate multe era passare da via Alfieri. Adesso, invece, “l’accesso è libero da tutti i varchi presenti in ztl B – assicura l’assessore Massimo Mattei - e questo già dall’autunno scorso”. C’era /F.P. stato solo qualche ritardo nella comunicazione.


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