il Popolo 20 ottobre 2011

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periodico Omologato

NOVESE

TORTONESE

Approvato il piano triennale dei lavori pubblici

Nessuno è restato e resterà indifferente di fronte ai fatti accaduti a Roma (nella giornata di sabato 15 ottobre, ndr), durante la manifestazione degli “Indignados”, con la città in balìa dei violenti, gli scontri, il fuoco, i lacrimogeni. Non si può, perché quello che è accaduto a Roma è il sintomo di un disagio molto profondo, che chiede di essere interpretato e al quale deve dare risposta la politica, certo, ma anche la società nel suo complesso. Il disagio è quello espresso dai manifestanti, tantissimi, pacifici e decisi a dire la loro secondo le modalità della democrazia. Il disagio è quello di tanti cittadini costretti a vedere e patire situazioni di violenza inaccettabili a causa di gruppuscoli di estremisti che ormai si infilano ovunque e contro i quali sembrano non bastare le strategie e il coraggio delle forze dell’ordine. Questi provocatori la cui violenza criminale è da condannare e perseguire senza riserva hanno tolto la parola a chi invece aveva e ha qualcosa da dire, fosse anche solo la protesta. Le parole di chi ripete – e sono soprattutto i giovani – in tante piazze non solo d’Italia, che il modello economico-sociale non va bene, che la politica resta distante dalle persone, che occorre guardare al futuro con occhi, parole e progetti nuovi. Sono queste parole di Alberto Campoleoni del Sir. Sul “Corriere della Sera” si possono leggere intelligenti e pacate riflessioni su una giornata romana difficile da dimenticare. Scrive Piero Ostellino: “Gli indignati – che a Roma marciavano pacificamente ‘per la rivoluzione’, cioè per un cambiamento radicale ancorchè non violento continua a PAGINA 4

Una copia EURO 1,00 Giovedì 20 ottobre 2011 Anno XIII n. 38

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OLTREPO’

“Novi 1861”: la città celebra i 150 anni dell’Italia unita

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Continuano i restauri nella chiesa: ecco ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare

La Confesercenti “chiede aiuto” per uscire dalla crisi

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Attualità Viaggio nelle Unitre, terza tappa a Broni PAGINA 6

Casteggio Venerdì 21 ottobre la Veglia Missionaria PAGINA 13

Il DUOMO di Voghera sarà restituito allo splendore dell’ ARTE

Eventi Mostra del crisantemo a Verrua Po PAGINA 14

Mongiardino Ligure I mercanti della neve in Valle Spinti PAGINA 27

servizio nello SPECIALE da pag. 15 a pag. 18

BORGORATTO MORMOROLO / PAG. 7

DIOCESI / PAG. 3

“Creare un sistema per Come gestire dare un futuro all’Oltrepò” la parrocchia BORGORATTO M. “Mettiamo da parte i campanilismi, le divergenze, gli attriti e cerchiamo di creare un sistema propositivo che dia futuro non solo ad un piccolo comune, ad una valle, ma all’intero Oltrepò Pavese”. E’ questo il messaggio del convegno “Ambiente, viticoltura e turismo in Valle Coppa” di domenica scorsa a Borgoratto Mormorolo.

TORTONA - Atmosfera di attesa e di curiosità venerdì 14 ottobre per l’incontro organizzato dall’Economato Diocesano dal titolo “La gestione e l’amministrazione della Parrocchia”. Sacerdoti e diaconi permanenti hanno ascoltato gli interventi di don Lorenzo Simonelli e Patrizia Clementi dell’ufficio Avvocatura della Diocesi di Milano.


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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

PRIMO PIANO

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NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO IN PROVINCIA DI ALESSANDRIA

ECONOMIA IN CRESCITA ma non troppo pagina a cura di CESARE RAVIOLO

Fallimenti Nei primi sei mesi dell’anno sono stati dichiarati 54 fallimenti, con un aumento di 2 unità (+3,8 per cento) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Con riferimento alla natura giuridica delle imprese la procedura concorsuale ha coinvolto 5 imprese individuali e 49 società. Per quanto riguarda i settori economici di appartenenza delle imprese fallite i dati attribuiscono 20 fallimenti all’industria, 6 alle costruzioni, 16 al commercio, 1 al turismo e 11 agli altri servizi. Rispetto al primo semestre 2010 è risultato in crescita il numero dei fallimenti delle imprese industriali (+6 e +42,9 per cento) e del commercio (+4 e +33,3); per contro si è dimezzato il numero dei fallimenti relativi ad aziende del settore delle costruzioni. Piero Martinotti

Cassa Integrazione Guadagni Nel semestre in esame sono state autorizzate 5.857.568 ore di cassa integrazione guadagni, con un aumento di 48.837 ore (+0,8 per cento) rispetto al periodo gennaio giugno 2010. Le gestioni della CIG (ordinaria, straordinaria, in deroga) hanno fatto registrare un andamento fortemente differenziato. Le ore di CIG ordinaria sono diminuite del 43,8 per cento; al contrario di straordinaria sono aumentate del 32,7 per cento e quelle in deroga del 20,7 per cento.

L’economia della provincia di Alessandria ha manifestato, nel corso del primo semestre 2011, più di un segnale di miglioramento, segnali che dovrebbero continuare a prodursi pure nella seconda parte dell’anno anche se, forse, è ancora prematuro parlare di una vera e propria inversione di tendenza. Questo, in estrema sintesi, il quadro congiunturale che emerge dalle indagini dirette condotte da Unioncamere Piemonte, oltre che da numerose serie di dati statistici di fonte Unioncamere nazionale, Infocamere, Istat, Inps, Aida - Bureau Van Dijk, Prometeia, Banca d’Italia, resi noti dal Presidente della Camera di Commercio di Alessandria Piero Martinotti nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei giorni scorsi. Il sistema economico provinciale è stato caratterizzato, nei primi 6 mesi del 2011, da un andamento moderatamente positivo, anche se non sono venuti meno alcuni motivi di preoccupazione specie per quanto riguarda l’andamento occupazionale. I soddisfacenti risultati conseguiti dall’industria manifatturiera, che ha incrementato i propri livelli produttivi del 4 per cento rispetto al primo semestre del 2010, sono frutto, in buona parte, della positiva evoluzione delle esportazioni, che hanno fatto registrare un incremento del 32,8% rispetto al primo semestre 2010, la maggiore variazione positiva fra tutte le province piemontesi. La crescita delle vendite all’estero, oltre a confermare la connotazione export-oriented dell’industria manifatturiera provinciale, ha supplito, in larga misura, alla debolezza delle principali componenti (consumi ed investimenti) della domanda interna che, nel primo semestre del 2011, ha continuato a manifestare un’insoddisfacente evoluzione. La crescita dei livelli produttivi nell’industria non sono bastati, complice anche un insoddisfacente andamento del settore dei servizi, a migliorare la situazione occupazionale della provincia. Il tasso di disoccupazione era, a fine giugno, pari al 6.1%. ma è destinato a crescere in quanto le previsioni per il 2012 ipotizzano un livello di disoccupazione pari al 6.8 per cento. L’insoddisfacente quadro occupazionale è completato dai dati relativi ai ricorsi alla Cassa Integrazione Guadagni, cresciuti dello 0,8 per cento,

anche se le diverse gestioni hanno fatto registrare andamenti differenziati. A frenare la ripresa dell’economia provinciale contribuisce anche la crescente dinamica dei prezzi aumentati, nel periodo gennaio - giugno 2011, del 2,5 per cento, a fronte di un incremento dell’1,4 per cento registrato nel corrispondente periodo dell’anno precedente. Il rischio è che diventino sempre più concreti i pericoli di un ritorno della stagflation (stagnazione + inflazione), quello che, non a caso, è stato definito come il peggior binomio economico. Tra gli altri indicatori congiunturali merita di essere segnalato l’andamento dei protesti e dei fallimenti. I primi sono diminuiti del 17,6 per cento come numero e del 31,3 per cento come valore rispetto ai primi sei mesi del 2010; la flessione ha interessato soprattutto cambiali e tratte accettate. I fallimenti, invece, sono aumentati del 3,8 per cento, a conferma delle situazioni di crisi che ancora persistono nel sistema economico provinciale. A livello territoriale la congiuntura ha fatto registrare un andamento pressoché omogeneo in tutte le aree della provincia, con la sola eccezione, forse, del Casalese, dove la crisi si è fatta sentire con maggiore intensità come dimostra anche il numero dei fallimenti dichiarati dal Tribunale di Casale Monferrato. Nel Novese e nel Tortonese, invece, le difficoltà sono state minori (forse perché si erano già manifestate con maggior intensità in precedenza), grazie alla prevalenza dei servizi e al minor peso dell’industria (nel Tortonese) e alla presenza di un consistente polo dell’industria alimentare (tradizionalmente anticiclica) nel Novese. Nel complesso la situazione di fondo del sistema economico provinciale ricorda, per molti aspetti, il quadro economico nazionale ed internazionale. Le difficoltà nelle quali si dibatte l’economia reale, unita ad una situazione della finanza pubblica che, per quanto riguarda l’Italia, appare preoccupante, rischiano di interrompere i processi di crescita, con innegabili ripercussioni anche sul piano sociale. Ad aggravare gli aspetti negativi della congiuntura potrebbero contribuire politiche monetarie e fiscali non congrue.

Protesti Nel corso del primo semestre 2011 i protesti levati in provincia di Alessandria sono stati 3.023 per un importo complessivo di euro 6.169.768,09; rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno il numero degli effetti protestati è diminuito del 17,6 per cento ed il loro importo del 31,3. La diminuzione ha interessato tratte accettate (rispettivamente -96,8 e -99,5) e cambiali (17,4 e -37,4) mentre sono risultati in crescita tratte non accettate (+144,4 e +866,4) ed assegni (+388,4 e +856,6). L’interporto di Rivalta Scrivia

Occupazione Secondo le stime fornite dal Sistema informativo Excelsior, condotto in collaborazione fra Unioncamere nazionale e Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, il mercato del lavoro dipendente alessandrino dovrebbe subire una contrazione nel 2011 ad un ritmo del 0,6% rispetto al 2010, andamento lievemente inferiore rispetto a quello regionale (-0,8%). Per il 2011 sono previste 5.130 assunzioni e 5.660 cessazioni, per un saldo negativo di 530 unità. Il 40,9% delle assunzioni avverrà attraverso la forma contrattuale del tempo determinato, il 35,7% con contratti a tempo indeterminato, e il 6,4% con contratti di apprendistato e inserimento; il 15,2% delle entrate riguarderà, invece, assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale Infine, il mercato del lavoro sembra subire una contrazione maggiore nelle micro imprese (1-9 dipendenti), e soprattutto nel turismo.


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CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

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VITA DELLA DIOCESI

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L’incontro organizzato dall’Economato Diocesano

LA PARROCCHIA: conoscere l’ente per gestirlo al meglio

Cattolici nell’Italia di oggi Il 17 ottobre a Todi si è tenuto l’incontro nazionale sulla “Buona politica per il bene comune”, promosso dal Forum delle associazioni cattoliche: Acli, Cisl, Cdo, Confartigianato, Coldiretti, Confcooperative, Mcl. Erano presenti circa cento partecipanti, e tra questi nessun politico. La relazione introduttiva è stata tenuta dal presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco. Il presule ha stigmatizzato gli eventi romani e ha voluto evidenziare il significato della presenza dei cristiani nella società, affermando: “Che dei cristiani si incontrino per ragionare insieme sulla società portando nel cuore la realtà della gente e i criteri della Dottrina sociale della Chiesa, è qualcosa di cui tutti dovrebbero semplicemente rallegrarsi. È un segno di vivace consapevolezza e di responsabile partecipazione alla vita della ‘città’”.

No all’assenteismo sociale

TORTONA - C’era una bella atmosfera di attesa e di curiosità venerdì 14 ottobre per l’incontro organizzato dall’Economato Diocesano dal titolo “La gestione e l’amministrazione della Parrocchia”. Fin dal pomeriggio un buon numero di sacerdoti della nostra Diocesi e diversi diaconi permanenti si sono ritrovati presso la sala convegni della Caritas Diocesana per ascoltare gli interventi di Don Lorenzo Simonelli e Patrizia Clementi dell’ufficio Avvocatura della Diocesi di Milano. La giornata, strutturata in due fasi, si è aperta alle 17 con il saluto del Vicario Generale Mons. Pier Giorgio Pruzzi che, dopo avere ringraziato i presenti, ha sottolineato l’importanza delle tematiche trattate e la necessità per chi amministra le Parrocchie di essere informati e aggiornati sulle molteplici materie che interessano e incidono sulla gestione dell’ente. La parola è poi passata a Don Simonelli che, con grande competenza e ottima capacità divulgativa, ha

illustrato ai presenti le principali problematiche riguardanti la Parrocchia che sono state anche raccolte in un volume presentato dal relatore. L’avvocato generale della Curia di Milano ha evidenziato innanzitutto l’importanza di conoscere pienamente che cos’è una Parrocchia, identificando le diverse fonti normative che vanno a incidere sull’ente ecclesiastico civilmente riconosciuto e trattando in seguito tutte le tematiche che hanno a che fare con la sua gestione. Sono così stati passati in rassegna gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, l’utilizzo degli immobili e le loro manutenzioni, i beni culturali, il lavoro e il volontariato, le assicurazioni e il ruolo della Parrocchia nell’ordinamento tributario italiano. Su quest’ultimo importante argomento, ha preso la parola Patrizia Clementi, che ha saputo spiegare anche gli aspetti più tecnici con parole semplici, dimostrando una completa conoscenza di una materia spesso

ostica e non facilmente adattabile all’ente Parrocchia anche per i professionisti del settore. Da parte loro, i sacerdoti presenti hanno reso con le loro domande e i loro interventi ancor più interessante l’incontro, portando alla luce questioni pratiche a cui i relatori hanno dato risposte chiare e complete e soprattutto utili. L’incontro si è concluso, nella sua prima parte, poco dopo le 19, e i presenti hanno potuto trascorrere un piacevole momento conviviale presso il Seminario Diocesano dove i professori e gli allievi dell’Istituto Santachiara hanno organizzato un’ottima cena a buffet. La seconda parte del convegno è stata allargata ai componenti dei Consigli Parrocchiali Affari Economici e si è svolta, a partire dalle 21, presso la sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona con la presenza di tanti collaboratori che, volontariamente, operano per il bene della propria Parrocchia. Anche in questa occasione i

responsabili dell’ufficio Avvocatura della Diocesi ambrosiana hanno saputo affrontare le diverse tematiche rispondendo ai numerosi quesiti di carattere vario ed evidenziando la necessità che, accanto alla figura del legale rappresentante, operino in Parrocchia un buon numero di collaboratori laici i quali, riuniti nel Consiglio Parrocchiale Affari Economici, possano consigliare e coadiuvare il parroco, ognuno con le proprie capacità ed esperienza, nelle attività di ordinaria e straordinaria amministrazione dell’ente. Il convegno ha dato prova dell’esempio di comunione, anche sotto l’aspetto amministrativo gestionale, che vede coinvolti oltre ai parroci anche i laici impegnati. Ciò richiede continui aggiornamenti e l’Economato diocesano ha già in programma per il prossimo futuro altri incontri che possano interessare il vasto campo dell’amministrazione con l’intervento anche di nuovi qualificati operatori. Renzo Dotti

“Alla politica, che ha la grande e difficile responsabilità di promuovere il bene comune, la Chiesa in ogni tempo ha guardato con rispetto e fiducia, riconoscendole la gravità del compito”: così il cardinale ha sviluppato il suo pensiero circa la presenza dei credenti nella società attraverso un servizio sociale e politico. “Se per nessuno è possibile l’assenteismo sociale – ha proseguito –, per i cristiani è un peccato di omissione, infatti ‘da qui, dall’Eucaristia – scrive papa Benedetto XVI – deriva dunque il senso profondo della presenza sociale della Chiesa, come testimoniano i grandi Santi sociali che sono stati sempre anime eucaristiche”. Il cardinale ha poi affermato che “è con questo patrimonio universale che la comunità cristiana deve animare i settori pre-politici nei quali maturano mentalità e si affinano competenze”. A sostegno di questo pensiero ha citato papa Paolo VI che nell’“Evangelii nuntiandi” ha scritto: “Si tratta... di raggiungere e quasi sconvolgere mediante la forza del Vangelo i criteri di giudizio, i valori determinanti, i punti d’interesse, le linee di pensiero, le fonti ispiratrici e i modelli di vita dell’umanità, che sono in contrasto con la Parola di Dio e con il disegno della salvezza”.

La vera laicità “La religione non è un problema per la società moderna ma, al contrario, una risorsa e una garanzia: la Chiesa non cerca privilegi, né vuole intervenire in ambiti estranei alla sua missione, ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione”: così il card. Bagnasco ha poi sviluppato la riflessione sul ruolo della Chiesa nella società. “I cristiani – ha detto – da sempre sono presenza viva nella storia, consapevoli che la fede in Cristo, con le sue implicazioni antropologiche, etiche e sociali, è un bene anche per la Città. Ed hanno costituito una presenza di coagulo per ogni contributo compatibile con l’antropologia relazionale e trascendente, e con il progetto di società aperta e solidale che ne consegue. Sono diventati nella società civile massa critica, capace di visione e di reti virtuose, per contribuire al bene comune che è composto di ‘terra’ e di ‘cielo’”. Nemmeno c’è da temere per la “laicità dello Stato”: infatti, ha spiegato, “il principio di laicità inteso come ‘autonomia della sfera civile e politica da quella religiosa ed ecclesiastica – ma non da quella morale – è un valore acquisito e riconosciuto dalla Chiesa e appartiene al patrimonio di civiltà che è stato raggiunto”.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza mercoledì 26 ottobre, giovedì 27, venerdì 28 e sabato 29 dalle ore 8,30 alle ore 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it


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VITA DELLA CHIESA

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L’annuncio di Papa Benedetto XVI durante la Messa per l’avvio del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione in San Pietro

2012, a cinquant’anni dall’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II, e si concluderà il 24 novembre 2013. In una prossima Lettera apostolica il Papa renderà note motivazioni, finalità e linee direttrici di questo Anno; per ora sottolinea che “sarà un momento di grazia e d’impegno per una sempre più piena conversione a Dio, per rafforzare la nostra fede in lui e per annunciarlo con gioia all’uomo del nostro tempo”. Già Paolo VI volle un Anno della fede nel 1968, in un tempo di grandi rivolgimenti culturali. Riproporlo a cinquant’anni dal Concilio diventa occasione importante per “richiamare la bellezza e la centralità della fede, l’esigenza di rafforzarla e approfondirla a livello personale e comunitario”. Oggi i nuovi missionari, afferma il Papa all’Angelus, devono impegnarsi ad annunciare Cristo “a chi non lo

Spazio focolare “Seguimi” (Mt 9,9) Mentre usciva da Cafarnao, Gesù vide un esattore delle tasse di nome Matteo seduto al banco delle imposte. Matteo stava esercitando un mestiere che lo rendeva odioso alla gente e lo accomunava agli usurai e agli sfruttatori che si arricchiscono alle spalle degli altri. Gli scribi e i farisei lo mettevano sullo stesso piano dei pubblici peccatori, tanto da rimproverare a Gesù di essere “amico di gabellieri e peccatori” e di mangiare insieme a loro. Gesù, andando contro ogni convenzione sociale, chiamò Matteo a seguirlo ed accettò di andare a pranzo a casa sua, così come farà più tardi con Zaccheo, il capo dei gabellieri di Gerico.

Richiesto di spiegare questo suo atteggiamento, Gesù dirà che egli è venuto a curare i malati, non i sani e a chiamare non i giusti, ma i peccatori. Il suo invito, anche questa volta, era indirizzato proprio ad uno di loro: “Seguimi”. Questa parola Gesù l’aveva già rivolta ad Andrea, Pietro, Giacomo e Giovanni sulle rive del lago. Lo stesso invito, con parole diverse, lo indirizzò a Paolo sulla strada di Damasco. Ma Gesù non si è fermato lì; lungo i secoli egli ha continuato a chiamare a sé uomini e donne di ogni popolo e nazione. Lo fa anche oggi: passa nella nostra vita, ci incontra in luoghi diversi, in modi diversi, e ci fa sentire nuovamente il suo invito a seguirlo. LE NOSTRE SEDI:

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L’Anno della Fede

ROMA - Afferma Papa Benedetto durante l’omelia della Messa in San Pietro di domenica 16 ottobre: La missione della Chiesa è, dunque, essenzialmente parlare di Dio, “fare memoria della sua sovranità, richiamare a tutti, specialmente ai cristiani che hanno smarrito la propria identità, il diritto di Dio su ciò che gli appartiene, cioè la nostra vita”. Parole che Benedetto XVI rivolge ai partecipanti al primo incontro internazionale dei nuovi evangelizzatori promosso dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presieduto da mons. Rino Fisichella. Proprio per dare impulso alla missione della Chiesa di “condurre gli uomini fuori dal deserto in cui spesso si trovano verso il luogo della vita, l’amicizia con Cristo che ci dona la vita in pienezza”, il Papa annuncia la sua decisione di dare vita a un “Anno della fede” che inizierà l’11 ottobre

Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

conosce, oppure lo ha ridotto a semplice personaggio storico”. Lunedì 17 ottobre è stato pubblicato il motu proprio “Porta Fidei” con cui il Papa indice l’Anno della fede. Scrive Benedetto XVI: “Il cristiano non può mai pensare che credere sia un fatto privato”, perché “la fede implica una testimonianza e un impegno pubblici”. “La fede, proprio perché è atto della libertà – prosegue Benedetto XVI – esige anche la responsabilità sociale di ciò che si crede. La Chiesa nel giorno della Pentecoste mostra con tutta evidenza questa dimensione pubblica del credere e dell’annunciare senza timore la propria fede ad ogni persona”. Anche ai non credenti, sottolinea il Papa: “Non possiamo dimenticare che nel nostro contesto culturale tante persone, pur non riconoscendo in sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ulti-

mo e della verità definitiva sulla loro esistenza e sul mondo”. “Ricerca”, questa, che “è un autentico preambolo della fede, perché muove le persone sulla strada che conduce al mistero di Dio”, sulla base della “stessa ragione”. La scelta dell’ottobre 2012 – spiega il Papa, ricordando che Paolo VI aveva già celebrato un “Anno della fede” nel 1967 – coincide, inoltre, con i 20 anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa cattolica e con la convocazione del Sinodo dei vescovi su “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”. Benedetto XVI ha invitato la Congregazione per la dottrina della fede, in accordo con i competenti dicasteri della Santa Sede, a redigere una Nota “con cui offrire alla Chiesa e ai credenti alcune indicazioni per vivere quest’Anno della fede nei modi più efficaci e appropriati, al servizio del credere e dell’evangelizzare”.

Parola di Vita Ci chiama a stare con Lui perché vuole instaurare un rapporto personale, e nello stesso tempo ci invita a collaborare con Lui al grande disegno di un’umanità nuova. Non gli importano le nostre debolezze, i nostri peccati, le nostre miserie. Lui ci ama e ci sceglie così come siamo. Sarà il suo amore a trasformarci e a darci la forza di rispondergli e il coraggio di seguirlo come ha fatto Matteo. E per ognuno ha un amore, un progetto di vita, una chiamata particolari. Lo si avverte in cuore attraverso un’ispirazione dello Spirito Santo o attraverso determinate circostanze o un consiglio, una indicazione di chi ci vuol bene… Pur manifestandosi nei modi più diversi, rie-

cheggia la medesima parola: “Seguimi”. Ricordo quando anch’io ho avvertito questa chiamata di Dio. Era una freddissima mattina d’inverno a Trento. La mamma chiede a mia sorella più piccola di andare a prendere il latte a due chilometri da casa, ma fa troppo freddo e lei non se la sente; anche l’altra sorella si rifiuta. Allora mi faccio avanti: “Vado io, mamma”, le dico, e prendo la bottiglia. Esco di casa e a metà strada succede un fatto un po’ particolare: mi sembra quasi che il Cielo si apra e Dio mi inviti a seguirlo. “Datti tutta a me”, avverto nel cuore. Era la chiamata esplicita a cui ho desiderato rispondere subito. Ne ho parlato con il confessore che mi ha per-

Servizi CISL

Il “sacco di Roma” continua da pagina 1 e per l’abbandono del capitalismo e del mercato – sono stati sopraffatti e sconfitti dalla violenza di una minoranza che crede di fare la rivoluzione infrangendo vetrine, distruggendo Bancomat e bruciando automobili. Che piaccia o no, i disordini romani sono stati il tragico, ma concettualmente logico, superamentocompletamento dell’illusione della rivoluzione senza violenza. Che è una contraddizione in termini. La ‘rivoluzione pacifica’ è il riformismo; che non sogna cambiamenti palingenetici, l’uomo nuovo, il trionfo del bene, ma si limita a realizzare ciò che è realisticamente possibile.” Completa la riflessione Pierluigi Battista: “Ci sono stati degli errori civili nel corteo romano di sabato che hanno sfidato disarmati i vandali incappucciati. Eroi che non hanno avuto indulgenza per energumeni della violenza un tempo definiti ‘compagni che sbagliano’. Chi, da posizioni più comode, ha apprezzato quei manifestanti coraggiosi, ora non può non auspicare che quei ‘compagni che sbagliano’ siano individuati, scovati e assicurati alla giustizia”. Annota Aldo Cazzullo: “A Londra, la società civile, compresi gli Indignati contro la speculazione finanziaria e il governo conservatore, non si è limitata a

condannare i violenti. Ne ha fornito le immagini, ha consentito di identificarli, e di punirli. Lo stesso dovrebbe accadere in Italia”. Senza giustificazionismi, come avvenne per i similari fatti accaduti a Genova. Come ulteriore spunto riportiamo le parole del neo Arcivescovo di Milano Angelo Scola, pronunciate domenica in Duomo: “Dio non voglia che abbiamo a comportarci con fatalismo davanti a fatti del genere. Che ci offendono profondamente come cristiani, ma forse ancor più che offenderci ci addolorano perché esprimono una grave violenza del più comune senso dell’umano. Dobbiamo riportare pace e giustizia e reagire, nel senso nobile della parola, costruendo relazioni buone”. A commento del gesto sacrilego compiuto nella parrocchia romana dei santi Marcellino e Pietro, dove un black bloc incappucciato ha distrutto un crocefisso ed ha fatto a pezzi con brutalità la statua della Madonna di Lourdes portata in strada, il cardinale Agostino Vallini rivolge un appello ai sacrileghi: “A loro sento di dire che la violenza non porta da nessuna parte, anzi peggiora le cose. Il dialogo, il confronto, anche il dissenso espresso in forme civili costruiscono il futuro di un Paese democratico”.

Ottobre a cura di Chiara Lubich messo di donarmi a Dio per sempre. Era il 7 dicembre ’43; non mi sarà mai possibile descrivere ciò che mi è passato nel cuore quel giorno: avevo sposato Dio. Potevo aspettarmi ogni cosa da Lui. Questa parola non riguarda soltanto il momento determinante della scelta della nostra vita, Gesù continua a rivolgercela ogni giorno. “Seguimi”, sembra suggerirci davanti ai più semplici doveri quotidiani; “seguimi” in quella prova da abbracciare, in quella tentazione da superare, in quel servizio da compiere… Come rispondergli concretamente? Facendo ciò che Dio vuole da noi nel presente, che porta sempre in sé una grazia particolare. L’impegno di questo mese sarà dunque

darsi alla volontà di Dio con decisione; darsi al fratello e alla sorella che dobbiamo amare, al lavoro, allo studio, alla preghiera, al riposo, all’attività che dobbiamo compiere. Imparare ad ascoltare nel profondo del cuore la voce di Dio che parla anche con la voce della coscienza: ci dirà quello che Egli vuole da noi in ogni momento, pronti a sacrificare tutto per attuarlo. “Dacci d’amarTi, o Dio, non solo ogni giorno di più, perché possono essere troppo pochi i giorni che ci restano; ma dacci d’amarTi in ogni attimo presente con tutto il cuore, l’anima e le forze in quella che è la Tua volontà”. È questo il sistema migliore per seguire Gesù.

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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

23 Ottobre - XXX Domenica del Tempo Ordinario

“Amerai il tuo prossimo come te stesso”

Mt 22,34-40 In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «Amerai il

Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

S. M. BERTILLA BOSCARDIN Il 20 ottobre la Chiesa ricorda Santa Maria Bertilla vergine dici. della Congregazione delle Suore di Santa Dorotea dei Sacri Nel 1915 scoppiò Cuori, che si adoperò in ospedale per la salute dei malati. La la grande guerra e santa nacque a Brendola nella frazione di Goia il 6 ottobre quando il Piave di1888 da una famiglia contadina molto povera e analfabeta. venne la linea più Il suo nome di battesimo era Anna Francesca ed ebbe un’in- avanzata, il pericofanzia non fu molto facile. Aveva un padre che beveva e lo divenne reale e spesso diventava violento contro la madre e la figlia. Anna grande. Ogni volta che i bombardamenti martellavano la imparò dalla madre a rifugiarsi nella chiesa del paese. Vi an- città e tutti si precipitavano nei rifugi, Bertilla scelse di restadava ogni mattina, prima di andare a lavorare nei campi. A re accanto ai letti dei malati intrasportabili a pregare e a disoli otto anni e mezzo il parroco l’ammise alla prima comu- stribuire bicchierini di marsala a quelli che svenivano dallo nione, anche se l’età che la consentiva era solo di 11. A dodi- spavento. Diventava pallida, ma restava. La mandarono al ci anni sempre grazie al parroco entrò a far parte dell’asso- Lazzaretto (una dipendenza dell’ospedale), situato vicino alciazione “Figlie di Maria” e a soli lo snodo ferroviario, quello più preso quindici anni decise di consacrarsi di mira dalle incursioni aeree, a sostia Dio entrando nell’ordine delle tuire una suora che non reggeva allo SUORA VENETA suore Maestre di Santa Dorotea Fispavento. Nel 1917, dopo l'invasione glie dei Santissimi Cuori di Vicendel Friuli, l'ospedale dovette essere FU INFERMIERA za. Al momento della professione evacuato e i malati furono ripartiti in E SI PRODIGÒ PER LA SALUTE religiosa prese il nome di Maria tre gruppi. Suor Bertilla partì con dueBertilla. Nella sua vita sperimentò cento ricoverati verso la Brianza e le MATERIALE E SPIRITUALE virtù come obbedienza, povertà, affidarono gli ammalati di tifo. Poi, alumiltà e silenzio. Scelse sempre il l’inizio del 1918 la mandarono in proDEI SUO PAZIENTI posto meno ambito, il lavoro più vincia di Como in un sanatorio per mifaticoso, il servizio generoso. Fu litari tubercolotici, e vi restò un anno. destinata all'ospedale di Treviso e Fu sottoposta a una prova severa. Per qui trovò ad a attenderla una superiora che la spedì subito incomprensioni e dissensi fu “retrocessa” da infermiera a nella cucina delle suore, come sguattera, senza nessuna pos- donna di fatica in lavanderia. Suor Bertilla ne soffrì molto sibilità di contatto con medici o malati. Restò per un anno in- ma non ebbe mai una parola di amarezza e di risentimento. tero, senza interruzioni, tra i fornelli senza mai lamentarsi Dopo il rientro a Treviso, la religiosa viene reintegrata nelle perché lei stessa aveva scritto mentre era novizia: “Gesù funzioni di infermiera. Fu operata a vent’anni per un tumore mio, ti scongiuro per le tue sante piaghe di farmi mille volte da cui però non guarì mai del tutto. Il 16 ottobre 1922 ebbe morire piuttosto che permettere che io compia una sola azio- una crisi e fu operata d’urgenza. Asportarono il tumore che ne per essere veduta!”. A vent’anni, Bertilla iniziò la sua ormai aveva invaso la cavità addominale, ma fu subito chiaro missione di infermiera. Il reparto era quello dei bambini con- che non ce l’avrebbe fatta. A una consorella che l’interrogatagiosi, quasi tutti malati di difterite, bisognosi di assistenza va sulla sua “vita spirituale” aveva risposto: “Di vita spirituaquasi continua, senza orari e senza contatti con l'esterno, le io non me ne intendo... La mia è la via dei carri”. Morì a nemmeno per la messa quotidiana. Fu proprio la partecipa- 34 anni, il 20 ottobre del 1922. Pio XII, la beatificò nel 1952 zione a quella sofferenza così tragica e innocente che rese la e Giovanni XXIII la canonizzò nel 1961. Le sue spoglie si santa “dolce, tranquilla, serena, sagace”, come dissero i me- trovano a Vicenza, nella Casa Madre dell’Ordine.

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Il dottore della legge interroga Gesù solo per metterlo alla prova. Succede spesso a chi pensa di avere sempre ragione. Si mette a discutere anche con Gesù, cercando qualche contraddizione per dimostrare che sbaglia. Lo facciamo abitualmente con gli altri. Ci basta una “prova” per condannare, per non essere più amici, per diventare indifferenti, che è il contrario di avere amore. I farisei sono come gli uomini che non ascoltano più nessuno: interpretano, calcolano, confrontano, ma non stanno a sentire. Un fariseo, un adulto, un uomo autosufficiente, chi sta a sentire? Chi ascoltiamo e prendiamo sul serio noi? I farisei si conservano, non si spendono mai per gli altri; si perfezionano, ma non cambiano; discutono, ma difendono la loro verità e le loro ragioni. Gesù li scandalizza con il suo amore esagerato, pieno di misericordia e di pietà, libero. Per i farisei l’amore è una regola e sono disobbedienti in maniera pratica. Non amano e non si lasciano amare. Per Gesù i bambini entreranno nel regno e ne comprendono il segreto: loro hanno bisogno di amare e di essere amati. Nell’amore non siamo davvero, sempre, dei bambini? La domanda posta dal dottore della legge è fondamentale. “Qual è il più grande comandamento della legge?”. È facile nella confusione della nostra vita relativizzare tutto, vivere senza un comandamento chiaro. È facile, invece, che le mie sensazioni, il mio benessere, assurgano a comandamento, cioè siano la legge cui obbediamo. Per il Signore c’è solo una legge: è quella dell’amore. È un comandamento che salva chi ama e rende migliore la vita di chi è amato. L’amore trasforma la nostra vita molto più di quanto pensiamo con i nostri calcoli, i nostri dubbi, le nostre certezze, le tante rassegnazioni. Ma occorre obbedire come bambini alla legge dell’amore. Siamo così analfabeti dell’amore: tutti dobbiamo sempre andare a scuola del volere bene! E c’è un unico Maestro, colui che ha l’amore più grande, dare la propria vita per i suoi amici. Per questo ha vinto il male. Il Vangelo ci richiama all’essenza della fede e della vita. Il Vangelo ci dice che l’essenza della fede è l’unità dei due comandamenti: l’amore del prossimo è assimilato all’amore totale a Dio. Tale identificazione non sminuisce ovviamente l’uno o l’altro dei due termini. Ed è comunque inequivocabile il primato di Dio. Tuttavia non si può amare Dio senza amare anche il prossimo. Questo sta a dire che la strada per arrivare a Dio incrocia necessariamente quella che porta agli uomini, soprattutto quella che conduce verso i più deboli. Aiutando loro si aiuta Dio, difendendo loro si difende Dio. Non solo. Dio non sembra neppure mettersi in concorrenza con l’amore per gli uomini. Non insiste infatti sulla reciprocità, come faremmo noi. Gesù non ci dice “amate me come io ho amato voi”, ma “amatevi come io vi ho amato”. Le disposizioni del Libro dell’Esodo che ci vengono riproposte chiariscono questa prospettiva. Ci vien chiesto di accogliere lo straniero, l’orfano e la vedova. Dio stesso si è messo dalla loro parte. Egli ascolta il loro grido e farà giustizia. Da questi due comandamenti dipende non solo tutta la legge e i profeti, ma anche la stessa vita sulla nostra terra, se vogliamo che sia davvero dignitosa per tutti. La parola evangelica che abbiamo ricevuto è chiara ed essenziale e ci aiuta a trovare ciò che davvero conta nella nostra vita: è la libertà del Vangelo che in maniera concreta ci insegna a voler bene a Dio e agli uomini. La libertà del Vangelo è di amare e fare quello che vogliamo, non per vivere secondo noi stessi, ma per legarci nell’entusiasmante avventura del volere bene. Lasciamoci andare alla legge dell’amore, della carità! L’amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. L’amore non finisce.

le letture della domenica Prima Lettura Es 22,20-26 Salmo Responsoriale Sal 17 Seconda Lettura 1Ts 1,5-10


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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

ATTUALITA’

Terza tappa del viaggio del “Popolo” all’interno delle Unitre presenti sul territorio della Diocesi di Tortona

UNITRE centro di cultura e di amicizia BRONI : riceverà un profilo personalizzato delle proprie capacità. Abbiamo anche corsi di lingua che vedono la partecipazione di molti giovani, studenti e lavoratori, per facilitare i quali le lezioni si tengono alla sera. A questo proposito vorrei precisare che Unitre significa Università delle tre Età con l’accesso di studenti dai 18 anni in su. Completano l’offerta i laboratori.

Un momento dell’inaugurazione del nuovo anno accademico; sotto: la presidente Graziella Moroni

BRONI - Continua il nostro viaggio all’interno del “mondo” dell’Unitre. Siamo alla terza tappa e questa volta siamo stati a Broni dove abbiamo incontrato Graziella Moroni, presidente dell’associazione dal settembre del 2009. Presidente, Lei è alla guida della sezione di Broni dell’Unitre. Ci può raccontare in breve la storia della presenza di questa “accademia dell’umanità” nella città di San Contardo? Unitre Broni è nata nel 2000 per opera di un gruppo di Soci Fondatori guidati dall’intraprendente prima Presidente Tiziana Dellavalle che ha guidato il sodalizio con competenza ed entusiasmo fino alla sua prematura scomparsa nel giugno del 2009. L’Associazione si è subito affermata nel panorama culturale della città, catalizzando intorno a sé l’attenzione e l’interesse di buona parte della cittadinanza. Sono fiorite numerose iniziative, fra cui spicca il concorso nazionale di poesia “Città di Broni - Lasarat” che ha visto la parteci-

pazione di concorrenti da varie parti d’Italia, contribuendo a far conoscere Broni oltre i confini regionali. Non dobbiamo dimenticare l’importante valenza sociale e di aggregazione dell’associazione. Ci dica il suo pensiero in proposito. Unitre Broni è un importante luogo di aggregazione sociale, dove si fa cultura, ma non solo, si creano amicizie, si combatte la solitudine, si affrontano insieme problemi, si condividono gioie e dolori e, permettetemi se è poco, si sottrae utenza al pubblico televisivo pomeridiano. In questi anni è nata e si è consolidata una proficua collaborazione con la Biblioteca Comunale con cui abbiamo organizzato “ I pomeriggi a Villa Nuova Italia “ durante i quali importanti autori hanno presentato i loro libri. Tradizionale l’incontro con Mino Milani che ogni primavera soleva “festeggiare” il suo compleanno fra noi con un suo lavoro. Quanti iscritti avete a

Broni? Lo scorso anno accademico gli iscritti superavano le trecento unità. E’ ormai iniziato un nuovo anno associativo con i nuovi corsi accademici. Ci parli del calendario del prossimo anno accademico e delle novità più significative. Il nuovo anno accademico si è aperto domenica 16 ottobre con la presentazione del programma, quindi la professoressa Rosannina Invernizzi, Funzionario della Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia ha tenuto la “ Lectio Magistralis “ dal titolo “ Ritrovamenti archeologici a Broni e nel territorio”. Lunedì 17 ottobre hanno avuto inizio i corsi, numerosi ed interessanti, di area storico-umanistica, artistica, linguistica e scientifica. Oltre a quelli consolidati che continuano a riscuotere successo presso gli utenti, ne debuttano altri, fra cui segnalo: Manzoni, sociologia, le donne del Risorgimento, Filatelia, un interessante excursus nel mondo femminile musulmano, viaggi esotici, consi-

Il coro dell’Unitre di Broni durante l’esibizione al concorso “Salicedoro”

gli per il benessere fisico e mentale, la storia della nostra terra nella carta stampata, un accenno alla mitologia ed altri. Vorrei sottolineare la collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia che organizza presso di noi un Corso dal titolo “ Conosciamo il funzionamento della mente” con lezioni teoriche e alcune attività pratiche volte a conservare e potenziare la flessibilità della mente. Alla fine del corso ciascun studente

L’Unitre non è solo lezioni, ma tutta una serie di attività parallele: laboratori, visite a mostre e viaggi e molto altro. Cosa bolle in pentola a questo proposito a Broni? Numerosi eventi caratterizzano da sempre il nostro anno accademico e se ne aggiungono anche di nuovi, come la giornata inserita nel progetto “ Oltrepò in tempo - Sperimentare per migliorare la qualità di vita delle cittadine , dei cittadini e dei city user” in collaborazione con il Comune di Broni e la Regione Lombardia. Sarà un modo per riflettere sul tempo come bene prezioso e ascolteremo consigli per sfruttare al meglio le ore che dedichiamo a noi stessi. Un evento nato lo scorso anno dal titolo “ Una tesi all’Unitre” verrà ripresentato per la particolare valenza culturale e sociale che riveste: un modo per avvicinare i neolaureati ai nostri studenti con un proficuo scambio intergenerazionale. I laboratori sono fucine di attività varie. Debutta quest’anno il burraco. Sempre cliccatissimo il corso di informatica. New entry sono i fiori e la pittura su stoffa. Si ripresentano i corsi di cucito, ricamo, bricolage e non solo. Permettetemi un accenno a parte al Coro e al Laboratorio teatrale. Il primo, sotto la guida del maestro Vanni Zunardi, ha partecipato in giugno al Festival Nazionale dei cori Unitre a Salice Terme, riscuotendo un grande successo. Il laboratorio teatrale, guidato da Sandra Genola, ha rappre-

L’Unitre durante una gita a Catania

sentato il lavoro “ Alda Merini: una piccola ape furibonda” alla rassegna delle Compagnie Teatrali delle Unitre a Borgio Verezzi, entusiasmando il pubblico, tanto che ha ottenuto ingaggi per spettacoli estivi in importanti località balneari della Liguria. Il programma delle gite è molto variegato, non trascuriamo le bellezze di casa nostra, ma non rinunciamo ad andare all’estero, così partiamo con la visita della Parrocchiale di Casei Gerola, poi Torino alla Pinacoteca Agnelli e a Palazzo Madama. Proseguiremo con Malta, l’isola dove ricchezze naturali e storiche offrono scorci mozzafiato ed inaspettate esperienze. In aprile ci accoglierà la Bassa Maremma Toscana tra parchi naturali, antichi borghi e siti archeologici. La tradizionale gita di maggio ci vedrà sul Lago Maggiore per la visita ai giardini di Villa Taranto. Immancabile il pomeriggio all’opera. Un’ultima domanda. Presidente, ci faccia un bilancio di questi anni alla guida dell’associazione. Quali le soddisfazioni più belle da inserire nell’album dei ricordi? Sono alla guida di Unitre Broni dal settembre 2009. Ho ereditato dall’indimenticabile Tiziana Dellavalle un’associazione solida, ben organizzata, con un gruppo di volontari capaci e motivati che mi hanno offerto la loro collaborazione e la loro amicizia che conservo come un bene prezioso. Valido il team di docenti tutti volontari senza i quali nessuna attività sarebbe possibile. Molte sono le soddisfazioni che ho ricevuto durante il mio mandato, ma non mi sento di citarne una in particolare; quello che mi preme dire è che ho ricevuto molto da questa esperienza, in modo particolare ricordo i sorrisi e le dimostrazioni di affetto che gli utenti mi hanno elargito a piene mani. Marco Rezzani


Giovedì 20 ottobre 2011

O

IL POPOLO dell’

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,3011,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 20 al 26 ottobre 2011 Giovedì 20: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Venerdì 21: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Sabato 22: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Domenica 23: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Lunedì 24: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135)

A Borgoratto Mormorolo il convegno anche in vista dell’Expo 2015

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Martedì 25: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Mercoledì 26: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Edicole aperte domenica 23 ottobre 2011 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 23 ottobre 2011 (Turno F): AGIP, via Lomellina 50.

Un seminario in alta Val Tidone

Ambiente, viticoltura e turismo in Val Coppa Distretto del Commercio BORGORATTO MORMOROLO - La voglia di crescere nonostante le difficoltà economiche e il desiderio di promuovere le eccellenze e le tradizioni di una valle può a volte contagiare positivamente un intero sistema provinciale. Questo è ciò che è avvenuto domenica mattina a Borgoratto Mormorolo, comune agricolo e collinare situato nella Valle Coppa, a pochi chilometri dalla città di Casteggio. Infatti, il sindaco di questo comune, Giancarlo Ruffinazzi, in occasione della XX edizione della Festa d’Autuno ha organizzato e promosso il convegno dal titolo “Ambiente, viticoltura e turismo in Valle Coppa”. Un convegno che ha lanciato un messaggio importante: “Mettiamo da parte i campanilismi, le divergenze dei partiti, gli attriti e cerchiamo di creare un sistema propositivo che dia futuro non solo ad un piccolo comune, ad una valle, ma all’intero Oltrepò Pavese inserito in un contesto unito di provincia”. Questo importante messaggio è stato accolto dai relatori presenti e si è subito trasformato in una volontà comune di superare le diverse barriere. Va detto che alcuni passi importanti sono già stati fatti in una strada che conduce all’Expo 2015. Un appuntamento al quale bisogna dimostrare di essere preparati.

I buoni propositi e la voglia di collaborare per un obiettivo comune sono arrivati dai tre consiglieri regionali, Angelo Ciocca, Vittorio Pesato e Giuseppe Villani, dal presidente della provincia di Pavia Daniele Bosone e dall’assessore provinciale al Turismo Emanuela Marchiafava. Positivo e propositivo anche l’intervento di Paolo Massone, presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese promotore del progetto Cruasè, che con il Consorzio Tutela del Salame di Varzi, ha dato vita ad una stretta collaborazione per la promozione di due eccellenze territoriali. “Sono cambiati i tempi. ha detto Paolo Massone Ora il turista viene in Oltrepò non più per comprare il vino in damigiana, ma per apprezzare un intero territorio. Un territorio che però deve essere migliorato e deve saper promuovere mediaticamente le proprie

risorse, i propri prodotti. Occorrono alcuni punti vendita e di promozione e occorrono degli infopoint. Dobbiamo presentarici all’Expo 2015 preparati e consapevoli che abbiamo un territorio ricco di eccellenze. Abbiamo inoltre centri importanti di richiamo come l’osservatorio astronomico di Cecima. Costruiamo un pacchetto e vendiamolo a Milano. Per noi, che siamo abituati a vederle, queste colline sono normali ma per uno che viene dal Giappone o da Settimo Milanese queste colline sono speciali”. Per il presidente Daniele Bosone, la Provincia può avere un ruolo fondamentale nella promozione turistica e territoriale. E proprio sulla promozione turistica sta lavorando con impegno l’asssessore provinciale Emanuela Marchiafava che ha detto: “Stiamo sviluppando tre tematiche

importanti: la cultura e il benessere, l’enogastronomia e l’arte e cultura. Questi tre aspetti presenti sul territorio sono “prodotti” a bassissima stagionalità che possono garantire flussi turistici nel corso di tutto l’anno”. Sono poi intervenuti il presidente del Gal Alto Oltrepo Giorgio Remuzzi che ricordando l’organizzazione di una tappa del giro d’Italia in Oltrepò, ha rimarcato i risultati positivi che si possono ottenere lavorando in concertazione e il presidente della Comunità Montana Bruno Tagliani parlando delle zone marginali ha dichiarato: “Per scommettere sul futuro servirà sempre di più una collaborazione e concertazione tra soggetti pubblici e privati. Noi come Comunità Montana stiamo lavorando per cercare di sopravvivere e dobbiamo riuscire a garantire il presidio del territorio. Per raggiungere uno sviluppo equilibrato è fondamentale che i territori si giuardino, si parlino e attivino quelle forme di sussidiarietà che alla fine portano al bene comune”. Nel corso della mattinata sono poi intervenuti Fausto Crevani in rappresentanza della Camera di Commercio di Pavia, il sindaco di Casteggio Lorenzo Callegari e Gilberto Parolo dell’Università degli Studi di Pavia. Mattia Tanzi

A Voghera ha preso il via “Culturaperitivamente” VOGHERA - Sabato pomeriggio presso il civico Museo di Scienze naturali “G. Orlandi” di Voghera, si è tenuto il secondo appuntamento dell’iniziativa Culturaperitivametente. Durante l’incontro è intervenuta Rita Corino che ha parlato di piante carnivore in un interessante viaggio in questo affascinante mondo che ha permesso di scoprire i segreti, imparando a conoscerle e, volendo, anche coltivarle. “Dopo il successo dello scorso anno - spiega l’assessore alla cultura Marina Azzaretti - abbiamo proposto a Voghera la seconda edizione di Culturaperitivamente: a partire dall’utunno un calendario ancora più ricco di appuntamenti con la cultura: incon-

tri aperti a tutti e curati dai nostri Musei cittadini. Culturaperitivamente edizione 2011/2012 sarà suddiviso in tre parti: questa prima serie di conferenze divulgative è frutto del lavoro, svolto con particolare dedizione, del Museo di Scienze naturali “G. Orlandi” diretto dalla dottoressa Simona Guioli.

Seguiranno una seconda parte invernale ed una terza primaverile, ricche di ulteriori novità. Luoghi di incontro, di studio e di ricerca, i nostri Musei Cittadini costituiscono, insieme all’Emeroteca ed alla Biblioteca, un importantissimo Polo Culturale, punto di riferimento per studiosi, studenti, appassionati e

curiosi”. “Nostro obiettivo continua Marina Azzaretti - è renderli sempre più spazi d’aggregazione culturale: spazi aperti a tutti, aperti all’approfondimento, alla discussione, al confronto, alla riflessione... spazi della conoscenza e del pensiero. Questa prima sezione autunnale di Culturaperitivamente consta di un importante ciclo di conferenze scientifiche “curiose”, pensate per i nostri concittadini e non solo, per ritrovarci insieme, all’insegna della Cultura Scientifica, nei luoghi della Cultura, nostro patrimonio collettivo, che ci auspichiamo rendere sempre più centri promotori di una nuova vitalità condivisa”. u.c.

R O M A G N E S E - Il distretto del Commercio dell’Alta Val Tidone “Negozi di montagna: un presidio sociale da tutelare” organizzerà sabato 22 ottobre presso il centro congressi La Penicina, in località Pozzallo a Romagnese un seminario di lavoro tra istituzioni, associazioni e soggetti imprenditoriali. Alle ore 16 prenderanno il via i lavori con i saluti del sindaco di Romagnese Aurelio Bramanti e l’introduzione del presidente della Comunità Montana, Bruno Tagliani, soggetto capofila del Distretto. La relazione introduttiva sarà fatta dalla dottoressa Concetta Pugliese manager del distretto Alta Val Tidone che parlerà di “dinamiche socio-economiche e ruolo dei negozi di prossimità”. Il seminario sarà moderato dal giornalista di Libero Attilio Barbieri. Seguiranno gli interventi di Roberto Daffonchio, direttore della sede territoriale della Regione Lombardia, Francesco Brendolise, assessore pro-

vinciale alle Politiche d’inclusione e servizi sociali, l’onorevole Giacomo De Ghislanzoni Cardoli, presidente della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Pavia, Massimo Tamburelli, manager del Distretto Il mercato dei Monti. Le conclusioni saranno esposte dai consiglieri regionali Angelo Ciocca, Vittorio Pesato e Giuseppe Villani. Alle ore 18.30 si terrà l’aperitivo a “La Penicina” con degustazione di prodotti del territorio. Invece alle ore 20.30 l’inaugurazione della mostra fotografica “Storie di commercio e commercianti” presso il Castello dal Verme di Romagnese. Alle 21,15 sarà organizzato il concerto dell’Unità d’Italia presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Romagnese. Parteciperà il Coro, A.N.A. “Italo Timallo” di Voghera. L’evento si concluderà alle ore 23 con il rinfresco presso il salone ex-Cinema di Romagnese.


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VOGHERA E OLTREPO’

L’artista di Bastida de’ Dossi è stato ricevuto alla Camera dei Deputati

Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

Nuova sede per le Associazioni

Il pittore Frascaroli consegna un dipinto a Fini Progetti per Pinarolo Po BASTIDA DE’ DOSSI - Il Maestro Giuseppe Frascaroli continua a meravigliarci. Dopo aver consegnato sue opere pittoriche a ben due Papi, diversi Cardinali, dopo aver collocato suoi dipinti in importanti e storiche abbazie, basiliche e santuari in Italia e nel Mondo (una sua Madonna col Bambino si trova in una chiesa cristiana maronita di Beirut), in musei e in importanti sedi istituzionali civili tra cui il Senato della Repubblica Italiana, questa volta è toccato a Palazzo Montecitorio. Il giorno 17 ottobre Frascaroli ha consegnato a Roma, all’Onorevole Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati, una sua opera pittorica raffigurante “L’Allegoria del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia”, olio su tela cm 160 x 200. Frascaroli è stato accompagnato dal Capitano di Vascello della Marina Militare Giosuè Allegrini (noto critico d’arte, che ha pre-

Adenti, Allegrini, Frascaroli e il Presidente Fini

sentato l’opera al Presidente) e dall’onorevole Francesco Adenti. Il dipinto di Frascaroli è molto significativo, ed è stato elogiato da diverse personalità dell’arte e della cultura, che hanno potuto ammirare in anteprima il quadro destinato alla capitale. In particolare è stato elogiato dal Prof. Louis Godart, consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico del Quirinale, che in un lettera

a Frascaroli ha definito l’opera stessa “pregevole”. “Con l’esecuzione di questo dipinto - afferma Frascaroli - mi è sembrato doveroso dare un contributo a questo importante anniversario per tutti gli italiani, per ribadire che, alla fondamentale unità geografica dell’Italia, corrisponda un altrettanto fondamentale rafforzamento dell’identità nazionale. Penso che le opere artistiche possano fortemente contribuire

a lasciare un’impronta significativa e imperitura sul significato di questo anniversario. Come pittore, inoltre, sono particolarmente affascinato dal tema allegorico, perchè mezzo attraverso il quale viene mistificato il significato letterale del messaggio che vogliamo comunicare spostandoci su un piano simbolico, che ci permette di modificarne i connotati attraverso l’uso di immagini e concetti estremamente suggestivi. L’allegoria è un contesto di fascino e mistero che ci guida verso un’analisi morale e psicologica del testo, verso una comprensione che colga appieno ogni sfumatura sapientemente nascosta: per questo sono affascinato da questo genere pittorico”. Ricordiamo che Frascaroli è Medaglia d’Oro per il Neoclassicismo e Cavaliere delle Repubblica per meriti artistici. Recentemente è stato nominato socio del prestigioso Circolo Artistico di Venezia. Mattia Tanzi

Il presidente della Provincia: “Sono vicino ai 60 lavoratori”

Crisi Carapelli, Bosone ha incontrato i sindacati VOGHERA - Importante incontro nella giornata di lunedì tra il Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone, l’assessore alle Politiche del lavoro Franco Osculati e le rappresentanze sindacali della Carapelli, lo stabilimento vogherese a rischio chiusura. Il Presidente Bosone si è detto molto preoccupato per il futuro della stabilimento oltre che stupito per la decisione del gruppo spagnolo Deoleo che punta a chiudere una sede storica e produttiva - quella vogherese - per accorparla allo stabilimento di Inveruno.

Accogliendo le richieste dei sindacati il Presidente ha promesso appoggio nella battaglia in difesa dei 60 lavoratori oltrepadani e si è impegnato a chiedere alla Prefettura la convocazione di un tavolo di crisi per monitorare la situazione. “Credo sia importante un tavolo istituzionale con tutte le parti in causa per capire, in modo chiaro, cosa sta succedendo e quali sono le vere ragioni che stanno portando la Deoleo nella direzione di chiudere lo stabilimento vogherese. Decisioni così importanti non posso-

no essere prese unilateralmente senza il coinvolgimento del territorio, fermo restando il diritto di una azienda a valutare le decisioni più opportune per mantenere competitività ed efficienza”, ha commentato Daniele Bosone. Il Presidente della Provincia di Pavia ha poi anche espresso il desiderio di visitare l’impianto di Voghera: “Voglio rendermi conto in prima persona della situazione ed esprimere la mia vicinanza ai lavoratori in questo momento di forte preoccupazione per il loro futuro”. a.b.

PINAROLO PO - L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cinzia Gazzaniga, è riuscita con l’aiuto di tutte le realtà associative a creare un’importante rete di servizi. Infatti, il comune di Pinarolo Po (oltre 1700 residenti), caratterizzato da un buon sviluppo abitativo nel rispetto dell’ambiente, è diventato un luogo ideale per coppie di giovani. Sia la precedente amministrazione Villani sia l’attuale sono riuscite a realizzare importanti opere pubbliche in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini. “Ora, abbiamo intenzione di rivedere la situazione delle strade. - spiega il primo cittadino Cinzia Gazzaniga - Infatti, sulla viabilità del paese vogliamo intervenire con opere di riqualificazione. Oltre a questo, voglio ricordare che a breve prenderanno il via i lavori di realizzazione del nuovo ambulatorio medico situato a Cascina Monaca lo stabile di proprietà comunale che ospita alloggi per anziani”. Una buona notizia per Pinarolo Po è l’apertura entro fine anno, in località Castellazzo, di una casa di riposo che dovrebbe garantire nuovi posti di lavoro per i residenti di questo comune. Proprio in previsione di questa grande opportunità

occupazionale a Pinarolo Po si stanno facendo dei corsi asa e oss. “Dal 5 di ottobre è diventato esecutivo il nostro Pgt. continua il sindaco Gazzaniga - Con questo strumento importante si potrà sbloccare la questione dei lavori. Tra i progetti per il futuro abbiamo intenzione di realizzare una mensa scolastica. Attualmente i bambini della scuola primaria pranzano presso il ristorante il Cucinone mentre quelli della materna usufruiscono di una mensa interna alla struttura. Un altro progetto che abbiamo intezione di concretizzare è quello che riguarda la realizzazione di una nuova palestra comunale più attrezzata”. Il comune punta anche alle energie alternative. Infatti, è intenzione dell’amministrazione posizionare il fotovoltaico sul tetto della piscina comunale. “Prossimamente inaugureremo, sempre in uno spazio di Cascina Monaca, la nuova sede delle associazioni. Lo spazio su due piani sarà costituito da uffici e da una sala per convegni. - dice il sindaco - La struttura potrà essere utilizzata dall’Auser, dalla Pro Loco e da tutte le realtà associative”.

Premiati i coscritti della classe 1931 e le coppie sposate da mezzo secolo

A Bagnaria si è svolta la “Giornata dell’anziano” BAGNARIA - Nei giorni scorsi si è svolta la tradizionale Giornata dell’Anziano organizzata dall’Amministrazione comunale di Bagnaria guidata dal Sindaco Gianluigi Bedini. La Santa Messa è stata celebrata da Monsignor PierGiorgio Pruzzi vicario generale della diocesi di Tortona. A Mons. Pruzzi l’amministrazione comunale ha voluto riconoscere una targa per la disponibilità e l’impegno profuso verso la comunità di Bagnaria nel periodo della malattia del parroco don Mario Sisti prematuramente scomparso lo scorso anno. Ha concelebrato don Vittorio Maddù che presta servi-

zio alle parrocchie di Bagnaria, Livelli e Sagliano. Sono stati premiati con me-

daglia i coscritti dell’anno 1931 Emma Acquilini, Rosa Rossi, Francesco

Dante Moglia, Vito Melchiorre, Marino Brignoli, Mario Dedomenici, Gino Gramigna, Ernestina Gatti, Luigi Costa, Giulio Stefanetti e Giovani Panigazzi. Contemporaneamente sono stati premiati con targa quattro coppie che hanno raggiunto il 50esimo anno di matrimonio: Renato Tambornini e Lina Cibin, Marino Brignoli e Santina Moglia, Francesco Barbieri e Giovanna Schiavi, Carlo Cristiani e Rosa Rossi. La serata è proseguita presso il Ristorante Jerry’s dove è stata offerta la cena a tutti i festeggiati e agli anziani ultra sessantacinquenni da parte dell’amministrazione comunale.

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Voghera, due eventi di Confesercenti

La Val di Non in vetrina VOGHERA - Confesercenti di Voghera promuove due manifestazioni con lo scopo di rilanciare Voghera, il suo centro storico e le sue attività commerciali. Il primo dei due eventi intitolato “Il progetto Terre e Arti”, dell’associazione “Eventi del Nord” che ha sede a Lodi, si terrà il 21, 22 e 23 ottobre nel centro storico iriense. La manifestazione vedrà l’esposizione dei prodotti della terra e delle arti dell’uomo. I turisti potranno ammirare, degustare e acquistare salumi, formaggi e specialità regionali, dolci tradizionali con ingredienti naturali, olive, ortaggi e frutta trattata e conservata con antiche ricette, ornamenti e oggetti per la casa e la persona. La seconda manifestazione denominata “Respirando Val di Non” si terrà in via Emilia il 19 e 20 novembre. Anche in questo caso i visitatori potranno scegliere tra un’ampia proposta di oggetti artigianali e prodotti enograstronomici, tra i quali la nota “mortandela” che è presidio Slow Food. La Val di Non, posta nel cuore del Trentino occidentale, presenterà a Voghera le proprie eccellenze. Entrambe le manifestaziuoni promosse da Confesercenti saranno patrocinate dal comune di Voghera.

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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

La Confesercenti di Voghera chiede risposte all’amministrazione

“Il vostro intervento per uscire dalla crisi” V O G H E R A - La Confesercenti di Voghera guidata da Graziano Tagliavini (nella foto) ha incontrato nei giorni scorsi presso il municipio di Voghera il vice sindaco con delega al Commercio Giuseppe Fiocchi e l’assessore ai Lavori Pubblici William Tura. Durante l’incontro si è parlato degli effetti della crisi generale che ha colpito tutta l’Italia e in maniera aggressiva la città di Voghera e il suo commercio. “La crisi nella nostra città è devastante - spiega Graziano Tagliavini - e gli effetti si sono fatti sentire negativamente su realtà diverse quali Carapelli, Agenzia delle En-

trate, Camera di Commercio e adesso si sta parlando del Tribunale di Voghera che rischia di essere chiuso.

Praticamente si sta svuotando tutto quello che era il patrimonio industriale e dei servizi di Voghera. Durante l’incontro abbiamo manifestato le nostre perplessità agli assessori e abbiamo chiesto loro di intervenire per sopperire a questa crisi con idee nuove ed interventi costanti. Bisogna attirare la gente a Voghera. Per questo motivo abbiamo chiesto dei nuovi parcheggi, una viabilità migliore e alcune agevolazioni per quei commercianti che vogliono attuare delle opere di abbellimento. Qualcuno si è soffermato sulla questione sicurezza in Piazza San Bovo. L’assessore Tura ha risposto

In oratorio la tradizionale “Festa del Ciao”

Aperto l’anno catechistico a Broni BRONI - Domenica 16 ottobre la parrocchia di Broni ha aperto ufficialmente il nuovo anno catechistico. La celebrazione sì è svolta in basilica, durante la Messa delle ore 10. Erano presenti tanti bambini, accompagnati dai genitori e accolti dai catechisti che durante l’anno ne seguiranno il cammino di formazione. Moltissimi i fedeli che gremivano la chiesa parrocchiale. L’Eucarestia è stata celebrata dall’arciprete don Mario Bonati che, durante l’omelia, ha dialogato con i ragazzi aiutandoli a prendere consapevolezza dell’importanza di conoscere Gesù per poter modellare la vita di ciascuno di loro sulla sua.

ai nostri quesiti illustrando tra le altre cose alcuni progetti prioritari rappresentati da via Cavour e dal rifacimento di Piazza San Bovo. Sempre nel corso dell’incontro abbiamo illustrato ai rappresentanti della giunta le nostre azioni. In questo periodo ci stiamo allargando attraverso una collaborazione intrapresa con Confesercenti di Varese e con gli artigiani. Come Confesercenti Voghera daremo altri servizi ai nostri associati. Infatti, abbiamo istituito una convenzione con la clinica San Giorgio di Voghera ottenendo il 10% di sconto per gli associati e i loro familiari”. Mattia Tanzi

I bambini ed i ragazzi sono stati i protagonisti della celebrazione: hanno cantato, hanno proposto all’assemblea preghiere e riflessioni, hanno invocato la pace nel mondo e nelle famiglie, hanno portato i doni all’altare. Al temine della Santa Messa il parroco ha conferito il mandato, ai catechisti e ai genitori. I primi infatti sono

un indispensabile aiuto ai secondi che rimangono i “formatori alla fede” dei loro figli. Senza la collaborazione della famiglia anche l’opera della parrocchia e dei catechisti non può avere piena efficacia. Nel pomeriggio la festa si è spostata all’oratorio parrocchiale dove i giovani animatori avevano allestito la “Festa del Ciao”.

edito dalla Regione Lombardia, come atlante tipologico e nutrizionale, che sottolinea come “il miccone di Stradella” meritasse di entrare nell’Albo d’Oro del Pane italiano. Questo riconoscimento è avvenuto nel 2002, quando in Toscana la delegazione stradellina, col sindaco Maurizio Visponetti e il vice sindaco Pierangelo Lombardi, è stata accolta nell’assemblea nazionale delle comunità italiane dalle più consolidate esperienze nell’arte della panificazione. “È stata così suggellata una vicenda - ha concluso Brondoni - che richiama le pagine che nell’800 ha dedicato al nostro pane lo storico Alessandro Maragliano, e ai giorni nostri il giornalista Gianni Brera”. A questo punto, presenti anche gli assessori co-

munali stradellini Curedda e Provini, l’esperienza dei panificatori locali è stata illustrata dai fratelli Civardi, che da 40 anni operano con impegno tradizionale. Sulle tecniche più valide della panificazione ha parlato un esperto, Fabio Lodigiani, in riferimento anche alle recenti giornate concorsuali sul miccone svoltesi a Rivanazzano nella prospettiva dell’Expo 2015. Infine, all’incontro ha recato un suo vivace contributo l’esperto enologo Mario Maf-fi, che ha ricordato come in Oltrepò strada facendo si sia sempre più raffinato il gusto, giungendo ad “una giusta complicità tra cibo e vino”. Ecco perché “il meraviglioso miccone di Stradella” può rivelarsi “essenziale per il palato dei buongustai”.

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

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IN BREVE OPERE PUBBLICHE / PONTE NIZZA Tre mutui per fronteggiare gli interventi L’amministrazione comunale di Ponte Nizza ha da poco acceso tre mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti per dover fronteggiare alcuni interventi. “La prima richiesta, pari a 90 mila euro, è stata inviata per il secondo stralcio del secondo lotto che interessa la sala polifuzionale. - spiega il primo cittadino di Ponte Nizza Mario Luciano Domenichetti - La seconda, che ammonta a 33 mila euro, riguarda la ristrutturazione di un porticato presso l’ex scuola di Pizzocorno. La terza e ultima richiesta inviata alla Cassa Depositi e Prestiti riguarda la costruzione di una cappella cimiteriale presso il campo santo di Pizzocorno. Qui l’importo è di 27 mila euro”.

BIBLIOTECA / MONTU’ BECCARIA

LUTTO Si è spenta mercoledì 12 ottobre, dopo una vita vissuta cristianamente e dedicata alla famiglia, la signora

Vincenzina Filighera Massolo

Si torna a parlare del miccone di Stradella STRADELLA - A Stradella, per iniziativa di Slow Food, l’associazione internazionale no profit che opera in 150 Paesi affinché il cibo sia “portatore di piacere, cultura, tradizioni”, un affollato incontro è stato dedicato al “Miccone di Stradella”. In apertura il Presidente della Condotta locale Teresio Nardi, che in Oltrepò porta avanti significative esperienze nell’istruzione media e superiore, ha sottolineato l’esigenza di conoscere in termini sempre più validi le tradizioni enogastronomiche ambientali, che vantano valori in grado di gareggiare con le regioni e le città italiane conosciute nel mondo. È toccato poi al relatore Siro Brondoni, Presidente della Biblioteca stradellina, richiamare il “Codice della Cucina lombarda”

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Era la mamma di Anna Maria Filighera Ferrari, Presidente della Fondazione Conte Franco Cella di Rivara in Broni. Il santo Rosario è stato recitato nella serata di giovedì. I funerali sono stati celebrati dall’Arciprete di Broni don Mario Bonati nella Basilica minore di San Pietro nella mattinata di venerdì 14 ottobre, con grande partecipazione di clero e di popolo. Alla Signora Anna Maria, alle figlie Maria Francesca e Maria Chiara e ai famigliari tutti vanno le condoglianze del Direttore del “Popolo” Mons. Pier Giorgio Pruzzi e della Redazione. Broni, 20 ottobre 2011

Nuova commissione e nuovo presidente Nuova commissione e nuovo presidente per la biblioteca comunale di Montu Beccaria. Il nuovo organismo guidato dalla neo presidentessa Maria Clara Sisti si è insediato nei giorni scorsi. La commissione bibliotecaria è composta dai cinque consiglieri comunali Enrico Gazzi, assessore alla cultura, Mary Lardini, Maria Clara Sisti, Paolo Vercesi e Gabriella Atal (minoranza) e da altri dieci componenti: don Simone Baggio, Monica Tassi, Cecilia Daprati, Roberta Delfitto, Enrico Corradi, Emila Zuffada, Luisa Vercesi, Marinella Magni, Patrizia Rovati e Gianni Brega. “La nuova commissione che vede al suo interno molti giovani laureati intende puntare ad un rilancio della biblioteca anche attraverso l’organizzazione di eventi culturali. - spiega il primo cittadino di Montù Berccaria Amedeo Quaroni (in foto) - La nostra biblioteca dallo scorso mese di aprile vanta una nuova sede ristrutturata che ospita anche il gruppo bandistico montuese. Prima di questo intervento la sede bibliotecaria si trovava nell’edificio delle scuole. Lo spostamento si è reso necessario sia dal punto vista della sicurezza sia per liberare degli spazi per le scuole. Infatti, sono aumentati gli iscritti alle nostre scuole”.

4 NOVEMBRE / TORRAZZA COSTE Le proiezioni di Tullio Scolé Nella giornata del 4 novembre saranno presentati due documentari storici, multimediali in dvd, di Tullio Scolè. Il primo nel salone dell’Unitre di Voghera dal titolo “Prima dell’aurora (il partigiano Balladore). Il secondo con titolo “100 anni all’Ombra del Tricolore” a Torrazza Coste nel salone della Civica Biblioteca. Entrambi alle ore 21.

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ATTUALITA’

E’ partito il 15° CENSIMENTO DEGLI ITALIANI È incominciato il conto. O la conta, se preferite. Per vedere quanti siamo e come siamo sistemati, intendendo per “sistemazione” la nostra situazione (di noi italiani) dal punto di vista familiare, abitativo e lavorativo. I più zelanti (sempre ce ne sono) avranno sicuramente atteso con ansia lo scoccare della mezzanotte dell’8 ottobre, dopodiché, entrati nel fatidico giorno del 9 ottobre, armati di penna (attenzione: blu o nera, escluse le rosse) e di santa pazienza, potevano iniziare a rispondere da bravi cittadini alle domande del “15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni”. Censimento che, come sapete, è scattato appunto da domenica 9 ottobre.

Il sottoscritto ha sottomano il questionario ancora intonso (dopo dirò perché) dell’11° censimento, quello del 1971, che allora iniziava domenica 24 ottobre. Quaranta anni non sono pochi, ma neppure molti. È però un periodo significativo per rilevare - attraverso la comparazione delle differenze tra i due questionari, il vecchio e il nuovo, soprattutto per quanto riguarda il tipo di domande - i cambiamenti nel frattempo intervenuti nella nostra società e nel nostro modo di vivere. La prima differenza è data dal fatto che nel 1971 il questionario faceva riferimento al “capo famiglia”. Era lui (o lei), il capo famiglia, che doveva compilare

i moduli, anche per gli altri componenti della famiglia. Ora il termine è scomparso. L’attuale questionario fa riferimento a “l’intestatario del foglio di famiglia”. C’è anche la precisazione, prima non c’era, di “Cosa si intende per famiglia?” (testuale): “Un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune”. L’argomento è certamente prosaico, ma indicativo di come, rispetto a quaranta anni fa, siamo messi un po’ meglio. Il vecchio questionario chiedeva categoricamente al soggetto censito se la sua abitazione disponeva o non disponeva di gabinet-

I MODULI La distribuzione dei moduli per il censimento è curata dalle Poste e verrà ultimata sabato 22 ottobre.

COME VANNO RESTITUITI I questionari compilati possono essere consegnati a mano, in busta chiusa, negli uffici postali o nei centri di raccolta del proprio comune di residenza. In entrambi i casi ai cittadini verrà rilasciata una ricevuta da conservare come attestazione di avvenuta ricezione. I questionari non vanno assolutamente imbucati nelle cassette postali.

QUANDO RESTITUIRLI Se si restituisce spontaneamente il questionario dal 9 ottobre al 20 novembre non si riceverà la visita del rilevatore, che scatterà invece dal 21 novembre al 29 febbraio 2012 per recuperare i questionari non restituiti, rilevare le famiglie non iscritte nelle liste anagrafiche al 31 dicembre 2010, rilevare le abitazioni non occupate. In ogni caso ance durante questa fase sarà possibile restituire spontaneamente il questionario, facendo però attenzione alle scadenze che varia a seconda dell’ampiezza del comune di residenza: entro il 31 dicembre 2011: nei comuni con meno di 20.000 abitanti; entro il 31 gennaio 2012: nei comuni compresi tra 20.000 e 150.000 abitanti; entro il 29 febbraio 2012: nei comuni maggiori di 150.000 abitanti.

E’ OBBLIGATORIO RISPONDERE AL CENSIMENTO? Rispondere al censimento è obbligatorio e violare tale obbligo comporta delle sanzioni con multe che vanno da un minimo di 206 euro ad un massimo di 2065 euro. L’obbligo di fornire risposta e l’applicazione delle sanzioni in caso di violazione dello stesso sono disciplinati dagli artt. 7 e 11 del d.lgs. n. 322/1989, e successive modifiche e integrazioni.

to. Ora la domanda è stata riformulata: “Quanti sono i gabinetti presenti nell’abitazione?”. Sì, d’accordo: c’è sempre la casella “zero”, però in compenso c’è la casella per segnalare se sono più di tre. In tal caso va precisato il numero. È scomparsa la curiosità (che non sapremmo se definire morbosa) del vecchio questionario, il quale, insistendo sull’argomento, voleva sapere se l’eventuale gabinetto fosse fornito di “impianto (cassetta, vaschetta, ecc...) per lo scarico dell’acqua”. E, curiosità per curiosità, è scomparsa la domanda perentoria che quaranta anni fa ci chiedeva di precisare se nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 1971 eravamo presenti o assenti in famiglia e - se assenti perché altrove - di specificare in quale comune o in quale

Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

E’ partito il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. L’ultimo fu fatto dieci anni fa, nel 2001. Il censimento infatti è un appuntamento che si ripete ogni dieci anni attraverso il quale l’Istat (l’Istituto nazionale di statistica) intende “fotografare” il nostro Paese relativamente alla situazione demografica, abitativa, sociale e occupazionale. Il Censimento generale porta la data del 9 ottobre, giorno dal quale è possibile compilare il questionario. La novità di quest’anno è la possibilità di compilazione via web, collegandosi al sito dell’Istat. Venticinque milioni le famiglie chiamate a rispondere ai quesiti del censimento.

stato estero e per quale motivo. Ora la domanda è stata addolcita, e l’Istat si accontenta di conoscere dove ci trovavamo il 9 ottobre, se in casa o, genericamente, in Italia o all’estero. Che siamo messi meglio si evince da tutta una serie di domande che quaranta anni fa ce le sognavamo (e se le sognavano quelli dell’Istat). Il censimento 2011 ci chiede se abbiamo un impianto a energia rinnovabile (prima chiedeva solo se in casa avevamo l’elettricità), se abbiamo l’aria condizionata, se disponiamo di uno o più posti auto, di uno o più telefoni cellulari, di connessioni Internet. A proposito del quale va detto che la novità di questo censimento 2011 è quella di poter rispondere al questionario per via telematica. Novità che, puntualmente ha fatto cilecca, per intasa-

mento. Almeno in questi primi giorni. Altre differenze, rispetto al questionario 1971, sono costituite da domande specifiche, aggiunte in seguito alla trasformazione della società italiana, divenuta ormai multietnica. Una realtà di cui l’attuale censimento non può non tener conto. Infine una confessione. Per spiegare perché mi ritrovo con il questionario di quaranta anni fa ancora nel cassetto. Perché mai l’ho compilato e mai l’ho spedito. Sono sfuggito, quella volta, alla conta dell’Istat. Una banale dimenticanza. Spero che adesso non mi arresteranno. Giuro, però, che ho risposto a tutte le domande dei successivi censimenti e che, per questo del 2011, sono stato tra gli “zelanti” di cui si parlava all’inizio. Piero Isola


Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

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ATTUALITA’

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Testimoni di Dio nel mondo Domani, venerdì 21 ottobre alle ore 21, presso la parrocchia del Sacro Cuore di Casteggio, si terrà la veglia missionaria diocesana, dal titolo “Testimoni di Dio”, presieduta dal Vescovo mons. Martino Canessa. Questo momento di preghiera è un appuntamento al quale è convocata tutta la comunità diocesana per pregare e meditare sul valore e l’importanza della missione universale della Chiesa, che è missionaria per sua natura. Per prepararci a vivere questa celebrazione l’Ufficio Missionario ci propone due significative testimonianze giunte da missionari diocesani che da anni sono “sul campo” e che con la loro opera annunciano il Vangelo ai poveri della Terra. Si tratta di due lettere. La prima è di Suor Maddalena Serra, missionaria in Mozambico ed originaria di Torricella Verzate, la seconda è di Padre Pedro Belcredi, impegnato in Amazzonia, nella missione di Barreirinha. in varie occasioni per accogliere vivo, come dice S. Ireneo. Il “grazie” di persone motivate che desiderava- Le foto sono di bimbi con Aids, i Suor Maddalena Serra no condividere servizio e a volte primi in fase ancora grave, gli al-

Carissimi,

l’ottobre missionario, alle porte, mi fa sentire più vivamente in comunione con tutti voi e scrivo per salutarvi affettuosamente e ringraziarvi. Chi ringrazia è una grande famiglia: gli adottati, i bimbi beneficiati dal “bicchiere di latte” donato dai bambini della Diocesi il Natale scorso, i nostri ammalati, sempre piú numerosi... Purtroppo l’ignoranza e la miseria sono cattive compagnie e pessime consigliere e certamente sono fra le piú importanti cause della diffusione dell’Aids. Ci sentiamo allora impegnati in vari fronti: umanizzazione, far trovare od offrire un posto di lavoro, microprogetti e microcrediti in vista dell’autonomia economica, prevenzione, tentativi molteplici per creare una nuova menta-

Le preoccupazioni di Padre Belcredi

C

arissimo don Stefano, è evidente che devo chiedere scusa a te e agli adottanti dei miei ragazzi per questo lungo silenzio e specialmente devo ringraziarvi per il sostanzioso aiuto che regolarmente mi mandate. Ho ricevuto l’avviso del versamento relativo al primo semestre 2011. Grazie! La provvidenza di Dio e i miei ragazzi vi ringraziano. Il prossimo 10 febbraio del 2012 compio 75 anni e seguendo il Diritto Canonico darò le dimissioni da parroco. E dopo alcuni mesi verrò in Italia per un periodo di riposo. Arrivederci al prossimo anno. Mi piacerebbe tanto parlare dei miei ragazzi da voi adottati che crescono bene e felici, ma non è cosi. Vi racconto. La mia parrocchia ha 54 comunità che cerco di visitare durante l’anno. Da tempo quando arrivo nella comunità non vedo i ragazzi della scuola che sempre mi ricevevano con molto entusiasmo e simpatia (forse perché aspettavano le caramelle o qualche piccolo regalo per chi sapeva rispondere alle domande del catechismo). Ho chiesto il motivo e mi hanno risposto: “Sa padre, i nostri ragazzi vengono da casa senza mangiare e dopo due ore di scuola hanno bisogno di fare una buona merenda. La merenda che il municipio ha mandato è finita da tempo. Per cui dopo le due ore li rimandiamo a casa. Quando lei è arrivato erano appena partiti”. Se

lità. Le nostre forze sono insufficienti, ci vuol altro, però ci sembra importante non tralasciare nulla di ció che possiamo e dobbiamo fare. La Chiesa Diocesana (Xai-Xai) é impegnata in una profonda riflessione sul tema “Io e la mia famiglia serviamo il Signore”. La riflessione - revisio-

penso che questi miei ragazzi hanno una scuola di infima qualità e ora gli tolgono due ore giornaliere come potranno affrontare la scuola superiore? Tenendo presente che il governo federale manda regolarmente i soldi per una abbondante merenda per tutte le scuole del paese bisogna concludere che alcuni stanno arricchendosi rubando la merenda dei ragazzi. Sto cercando di interessare i consiglieri comunali, ho istituito la Commissione dei Diritti Umani. Stanno aprendo un’inchiesta, ma mi sono accorto che il problema è nazionale. Parlando con i maestri mi presentano casi di ragazzi svogliati, piagnucoloni, distratti e la maggioranza dei casi, è fame nera. Mi dicono che nelle comunità degli “Indios” mangiano “majà con farinha” (ghiande e farina di manioca che è il mangiare dei porci). Credo che se uso i soldi che mi mandate per far fronte a queste necessità, nessuno se ne avrà a male. Mi piacerebbe parlare della bellezza della foresta amazzonica, con tutta la sua ricchezza di fauna e flora, ma da alcuni anni sono alle prese con il desmatamento (“distruzione della foresta”). L’anno scorso si è presentato un tale con tanto di documentazione, timbri del governo, carta topografica, accompagnato dalla polizia e dai rappresentanti del comune, rivendicando la proprietà di… 40mila ettari di terra. Cercando di occupare la “sua” terra. Il Sindaco diceva che aveva diritto. La gente è ricorsa alla chiesa di cui si fidano. Per ora siamo riusciti a fermare il pro-

ne di vita è basata sui quattro grandi pilastri: Parola di Dio, Eucaristia, Preghiera, Carità, è già stata fatta a livello parrocchie, poi regionale e siamo in attesa di quella diocesana a cui parteciperanno tutti i delegati parrocchiali. Quest’anno abbiamo aperto le porte della nostra comunità locale

cesso ma siccome si tratta di centinaia di milioni di dollari, ritorneranno alla carica. In questi giorni stiamo attenti alle “Madereiras” (segherie). Alcuni con possibilità economica chiedono al governo di poter tagliare alcune qualità di alberi con la promessa di ripiantare. Entrano nella foresta con trenta o più motoseghe e vi rimangono anni. Noi, attraverso la C.P.T. contattiamo i vari organi del governo, ma mi sono accorto che la corruzione è generalizzata. Noi facciamo come se tutto dipendesse da noi, sapendo che tutto dipende dalla Provvidenza di Dio. Per la prima volta sto insistendo con i migliori cristiani della parrocchia di entrare in politica. Il prossimo anno è l’anno politico. Vorrei che molti consiglieri comunali fossero delle persone “non comprabili”. Mi piacerebbe essere un missionario che parla di pace e amor di Dio e lasciare i problemi sociali ad altri, ma sento che per ora non lo posso fare. Pregate per me perché sappia essere un contemplativo in mezzo a tutti questi problemi. In parrocchia abbiamo messo un’ora di adorazione tutti i giorni seguita dalla Messa. Nel mese di ottobre faremo il tradizionale Congresso Missionario Giovanile. Sarà un ritiro per giovani (ne aspettiamo circa mille). Parleremo della Missione affidataci da Gesù, della politica e del rispetto della Foresta. Pregate per me, perché faccia la volontà di Dio. Io vi tengo presente tutti i giorni nella Santa Messa. p. Pedro Belcredi

anche preghiera. Fra gli altri, due studentesse del 5º anno di medicina dell’Università di Torino che hanno fatto l’Erasmus in Portogallo e conoscono bene il portoghese e per ultimi tre giovani appartenenti all’associazione Esperance, Svizzera (le foto dei bimbi sono fatte da loro): occasioni bellissime che hanno arricchito noi e loro. La nostra panetteria sta rispondendo allo sforzo di volerci aiutare a partire dal di dentro, non è facile, comunque abbiamo raggiunto la produzione di 10.000 panini al giorno, modello unico ma molto apprezzato (si chiama “bom pão”). Affidiamo il tutto anche alla vostra preghiera perchè il Signore, con il suo Spirito, fecondi lo sforzo di creare ogni giorno un pò di spazio a Dio, nell’impegno di glo-rificarLo nell’Uomo

tri felici e contenti che ringraziano tantissimo don Livio Vercesi per l’ottima ed abbondante cioccolata che ci ha mandato! Un carissimo saluto. sr. Maddalena Serra

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EVENTI E CULTURA

Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

I suoi vini per due cene benefiche con ABM Onlus e Ascolta e Vivi

A Verrua Po dal 22 al 24 ottobre

La Versa, una cantina “solidale”

Mostra del crisantemo

MILANO - Continua l’azione di La Versa nel campo della solidarietà, in linea con la mission aziendale che non trascura, anzi, mette al primo posto il proprio impegno nel sociale. Due, recenti eventi, di forte richiamo, hanno visto la Cantina al fianco di chi quotidianamente aiuta chi soffre. Il primo mercoledì 5 ottobre presso il Salumaio di Montenapoleone a Milano, dove si è svolta una cena benefica a favore di ABM Onlus (Amici del Bambino Malato) l’associazione fondata dai Professori Susanna Esposito e Nicola Principi per sostenere l’attività pediatrica di diagnosi e cura in Italia e nei paesi in via di sviluppo. La Versa, per l’occasione, ha offerto il cocktail di benvenuto con il suo Proximo spumante, ha deliziato gli ospiti al momento del dessert grazie al Moscato spumante e ha messo in pallio il brut Metodo Classico Testarossa per l’asta benefica. Un parterre di tutta eccezione era unito da un obiettivo comune, quello di rendere possibile un servizio unico in Italia: permettere a neonatologi e pediatri di diagnosticare, in tempi utili per la cu-

VERRUA PO - Dal 22 al 24 ottobre Verrua Po diventerà la capitale del crisantemo e dei fiori. Torna infatti l’annuale mostra mercato del crisantemo e dei fiori, manifestazione che rappresenta un importante vetrina per la floricoltura di casa nostra. L’iniziativa è organizzata dal comune di Verrua Po, guidato dal sindaco Giancarlo Ferrari, con la collaborazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lombardia, della Provincia di Pavia, della Fondazione Cariplo, della Pro Loco, della Biblioteca comunale e dei Floricoltori di Verrua Po. La mostra, che ogni anno richiama nel centro oltre padano moltissimi visitatori, giunge quest’anno alla sua 43ma edizione, essendo nata nell’ormai lontano 1969. E’ ormai diventata un appuntamento classico dell’autunno in Oltrepò pavese. Anche quest’anno il programma è davvero ricco: pur rimanendo il fiore di origine giapponese l’assoluto protagonista della fiera, quest’ultima proporrà una serie di iniziative di vario genere e per diverse fasce d’età, dagli spettacoli, agli stand dei prodotti locali, al mercatino

ra, malattie gravi come la sepsi e la meningite. ABM Onlus acquisterà infatti, grazie alla raccolta fondi, il macchinario necessario per identificare queste infezioni. L’apparecchio sarà allestito presso la Clinica De Marchi di Milano e messo a disposizione, attraverso una rete di contatti, di tutti i neonatologi e pediatri che potranno usufruire di questo servizio indispensabile per intervenire in modo tempestivo e salvare la vita di molti bambini. Fra gli ospiti: Lorena Bianchetti, Lory Del Santo, Caterina Balivo, Lionella Ligresti, Davide e Monica Parmigiani, Daniele Monti, Francesca Bolsi, Enrico De Marco, Clara Stabiumi di Acciaierie Alfa, Vittorio Mosca, Desiree Landsberg.

Il secondo evento si è tenuto domenica 9 ottobre, sempre a Milano, presso l’Alcatraz dove l’Associazione Ascolta e Vivi ha organizzato un cena benefica per raccogliere fondi destinati alla creazione di quattro centri per la diagnosi precoce della sordità in altrettanti Paesi in via di sviluppo. Il Proximo spumante e il Moscato di Volpara La Versa sono stati inseriti all’interno di un raffinato menu apprezzato dai numerosi ospiti. La serata, presentata da Emanuela Folliero, ha visto la partecipazione di Annalisa (Amici, Warner Music), Britta Oling (Markette, La7) e Andrea “Pucci” Baccan (Colorado Cafè), che ha lanciato un’asta benefica a sostegno dei progetti dell’As-

sociazione, grazie alla generosità di alcuni sponsor che hanno messo a disposizione memorabilia sportivi e oggetti cult del momento. Alle centinaia di amici presenti, ha portato un saluto dal palco anche Marco Balestri. Il tema della serata è stato ovviamente la musica, piacere negato a tanti bambini costretti a vivere nel silenzio: con gli interventi dell’Associazione Ascolta e Vivi sarà possibile donare loro un mondo di suoni e di voci. L’Associazione Ascolta e Vivi Onlus dal 1999 si occupa di bambini con problemi di udito nei Paesi in via di sviluppo, sia con l’aiuto diretto sul campo sia tramite la formazione di operatori sanitari e tecnici locali.

delle occasioni. L’inaugurazione ufficiale della mostra si terrà sabato 22 ottobre alle ore 11.15 alla presenza delle autorità civili e militari. Nella giornata inaugurale la mostra rimarrà aperta dalle ore 11 alle ore 23. Momento clou del primo giorno sarà il grande spettacolo di fuochi d’artificio previsto per le ore 21. Domenica 23 ottobre alle ore 15 si esibirà il Corpo Musicale Città di Voghera, mentre alle ore 16 sarà la volta di uno spettacolo di magia e illusionismo, mentre per tutto il pomeriggio grandi e piccini potranno divertirsi grazie alla presenza di trampolieri, giocolieri ed animatori. Domenica la mostra sarà visitabile dalle ore 9 alle ore 23 e lunedì 24 ottobre dalle ore 9 alle ore 18. Nei giorni della manifestazione sarà possibile acquistare i fiori e sarà in funzione un accurato servizio bar. L’ingresso alla mostra è libero. I visitatori non rimarranno delusi: in un carrellata di colorati petali variopinti, faranno bella mostra di sé le qualità locali dei produttori locali che non mancheranno di stupire il pubblico di curiosi ed esperti del settore con le loro “creature”.

L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO

...il meglio della nostra Arte a servizio della nostra Chiesa... Il nuovo organo della chiesa di San Benedetto dell’Opera Don Orione di Milano

Res Antiqua Restauri, perizie, catalogazioni Via Plana n. 81 - Tel. 338/9702852 27058 VOGHERA (PV)


IL POPOLO

Giovedì 20 ottobre 2011

SPECIALE Duomo di Vogher a

“I restauri proseguono, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti” I finanziamenti più importanti sono venuti da Fondazione Cariplo (3 milioni e 540 mila euro in tutto) e dalla Fondazione Comunitaria pavese VOGHERA - È un mercoledì mattina, dopo la Messa delle 8.30, quando don Gianni Captini mi riceve nella sagrestia del Duomo. L’occasione è una chiacchierata sull’avanzamento dei lavori di restauro che interessano la chiesa ormai da alcuni anni. E che continuano grazie al reperimento di contributi stanziati da Fondazione Cariplo, per interessamento del senatore Giovanni Azzaretti, e dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia, presieduta da Giancarlo Vitali. “Senza dimenticare i contributi che ci vengono dal Comune di Voghera – dice don Captini – è grazie a queste due Fondazioni, a Cariplo in primis, se i lavori possono proseguire. Nonostante l’indebitamento, la situazione è sotto controllo”. Eccolo, don Gianni, condurmi al centro della chie-

sa, alzare gli occhi verso la cupola, verso la gloria di San Lorenzo, e ripetere: “Andiamo avanti”. Come dire, andiamo avanti che la Provvidenza non ci abbandonerà, che lo vogliono i vogheresi, lo vogliono i fedeli tiburini. Non lo dice, ma lo pensa, proprio sotto il tiburio. E la speranza (la fede) supera le preoccupazioni e le fatiche che questo prete si è caricato sulle spalle. Basterebbe vedere con quale entusiasmo mi mostra gli affreschi recentemente restaurati e riportati alla vividezza di un tempo e come parla dei due artisti che hanno lasciato la loro firma all’interno del tempio sacro: Rodolfo Gambini, di Alessandria e, soprattutto, Luigi Morgari, da Torino, che ha messo mano, insieme ai suoi collaboratori, alla parte centrale. Già, perché il Duomo contempla un braccio verticale “che è l’eucaristia”, e un braccio

orizzontale “che è mariano”. Affreschi del ’900, restauri di oggi. E tutto, se si osserva con attenzione, ha un senso. Così, spostando lo sguardo attorno alla cupola, ecco quattro pennacchi che rappresentano le virtù teologali e la Fede, poi più in basso, le statue dei quattro evangelisti realizzate da Antonio Minghetti e in corrispondenza delle finestre, la teoria dei Santi. Ma c’è tanto altro da ammirare e conoscere. Se da sotto la cupola, dove don Captini ha collocato l’altare, se dal centro della “croce greca” sulla quale è progettata la chiesa, ci spostiamo nelle navate laterali, abbiamo ancora da imparare. Non ci capita tutti i giorni, poi, quando partecipiamo alla Messa, di soffermarci su ciò che ci sta attorno e ci accoglie… sui particolari. I lavori di restauro sono anche l’occasione giusta, per i

vogheresi e non solo, di familiarizzare con il passato della loro grande chiesa, di avvicinarsi ad essa con altro approccio. È stata riscoperta così, di recente, la “cerimonia della sacra spina” che è stata riproposta davanti a moltissime persone, durante la festa dell’Ascensione. Il senso, appunto. Un restauro che è anche riappropriarsi della storia, condividerla, trasmetterla alle generazioni future. Un restauro che è riscoperta, consapevolezza, entusiasmo. Osservate, nella navata sinistra, l’affresco della Madonna del Soccorso. Non notate nulla di strano? Adesso uscite, andate in piazza e vedrete che sul muro, al di fuori, quasi in corrispondenza della Madonna, si vede chiaramente che tale dipinto è stato recuperato dal “vecchio Duomo” e ricollocato nel “nuovo” tagliando, asportando con esso anche parte del

muro originario. O soffermatevi davanti al crocefisso del 1400, restaurato da Giovanna Jacotti di Brescia. “L’intervento – chiarisce don Captini – ha fatto emergere ben otto pitture stratificate. Dopo essere risaliti alla prima pittura del ’400, la restauratrice ha tenuto valido, perché più conforme, l’intervento del ’500”. E poi i chiaroscuri di Morgari per le scene evangeliche della vità di Gesù; le vetrate della facciata e dell’abside (con i Santi Pietro e Paolo); la “Visitazione” di Scipione Crespi nella parte nord del braccio mariano (davanti alla Madonna del Soccorso, della quale dicevamo, parte sud); le opere di Paolo Borroni. “Leggetelo” il Duomo. E se vi serviranno altre notizie, vi rimandiamo alle pagine successive di questo “Speciale” che spiegano nel dettaglio gli ultimi interventi (quelli già intrapresi e quel-

li da intraprendere), la motivazione della collocazione dell’altare, la vicenda del nuovo organo e di quello già presente in chiesa. Scelte che ridisegnano, “secondo criteri ragionati e liturgici”, come dice il sacerdote, la geografia di un luogo di culto. Una chiesa da tutti frequentata, da molti non conosciuta in profondità. Don Gianni va avanti. La “fabbrica” è aperta, bisogna proseguire. E allora, pur contando sulle donazioni di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria pavese, non lascia nulla di intentato. Rivolge anche un appello al popolo di Dio, ai vogheresi, a tutti, perché i gesti di concreta solidarietà non bastano mai. Poi alza ancora gli occhi verso la luminosa cupola. Sorride e mi dice: “Andiamo, ora ti vado a prendere un po’ di fotografie da mettere sul nostro giornale diocesano”. Matteo Colombo


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Nel corso di oltre quattrocento anni di storia, il Duomo di Voghera è divenuto punto di eccellenza ed elemento qualificante dello scenario urbano vogherese. La sua presenza nella città è talvolta data per scontata, ma la sua costante frequentazione testimonia di come esso sia testimone vitale di Restauro apparato decorativo interno Il primo Novecento ha regalato al Duomo il notevole apparato decorativo interno: unitario, di ampio respiro e di buona qualità tecnica, che è stato fortemente menomato nel suo impatto e nelle possibilità di lettura da quasi un secolo di depositi di polvere e fuliggine e dalla collocazione di vetrate policrome poco efficienti nell’illuminazione dell’interno. Le gravi infiltrazioni dalle coperture, ora risolte, hanno comportato la perdita di parte della decorazione e di parte dei fregi a stucco. L’occasione del centenario della grandiosa decorazione della cupola hanno dimostrato l’efficacia degli interventi di restauro, con rimozione dello sporco, delle scialbature e dei sali, il ripristino dell’intonaco e l’integrazione della pellicola pittorica, dei fregi a stucco e delle dorature. Analoghi interventi sono in esecuzione o in progetto per le cappelle e le pareti dell’aula: alcuni risultati sono già visibili e di sicura motivazione per il prosieguo del restauro. Determinante è l’apporto della Fondazione Cariplo e della Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia.

Impianto elettrico L’impianto elettrico e di illuminazione esistente in Duomo fino a qualche anno fa era frutto di successivi ampliamenti e riduzioni che seguivano i criteri di rispondere ad emergenze sempre più diffuse e dipendenti dalla generale obsolescenza dei componenti. Non solo la luce era poca, ma era anche tale da ostacolare la percezione dell’apparato decorativo, oltre che da ingombrare la visuale con lampadari del tutto inadatti

plurisecolari percorsi di fede. La complessità dell’edificio, inevitabile per un monumento che ha oltre quattro secoli di vita, e lo stratificarsi di modificazioni sono indici di una vitalità e flessibilità che si tramanda da generazioni. Si può dire che ognuna di queste ge-

per efficienza e dimensioni all’aula del Duomo. La necessità di adeguamento dell’impianto agli standard di sicurezza obbligatori per Legge da molti anni, ha suscitato l’opportunità di ripensare l’illuminazione in modo che fosse in grado di valorizzare i poli celebrativi, compositivi e prospettici del Duomo senza risultare troppo invadente a livello di ingombro dei corpi illuminanti. Si è perciò ideato un sistema di luce indiretta che valorizzasse le superfici affrescate, limitando la luce diretta all’accentuazione dei luoghi liturgici e al potenziamento funzionale dell’illuminazione. Il comando delle lampade è effettuato con sistema bus dati, in modo da potere variare la configurazione delle accensioni in base alle necessità che in futuro potran-

nerazioni ha lasciato in Duomo una propria traccia, piccola o grande, a sovrapporre variazioni che si svilupperanno in un futuro che travalica l’arco generazionale che le ha originate: perciò il Duomo non è solo un monumento architettonicamente e artisticamente complesso, ma è anche

no presentarsi, senza modifiche alle dorsali impiantistiche e senza l’ulteriore posa, sempre difficile ed invasiva, di nuove linee elettriche. Contestualmente si dovrà completare l’impianto antintrusione, installare l’impianto di rilevazione fumi e quello di videosorveglianza, visti i tesori artistici che il Duomo custodisce. Intanto è stato portato a termine il rifacimento dell’impianto di amplificazione, adeguandolo all’attuale configurazione d’uso degli spazi celebrativi.

Restauri delle vetrate Durante i lavori di ricognizione dello stato generale del Duomo, si è verificato il degrado dei serramenti alti, particolarmente esposti agli agenti atmosferici. In queste finestre, alcune ve-

sciva a percepire la mensa come elemento centrale, poiché essa si trovava al di fuori degli “appuntamenti” planime-

dentalmente dai lavori di rifacimento della copertura e di consolidamento del campanile. L’intento è stato quello di avere un quadro abbastanza esaustivo degli interventi di restauro

riali ancora provvisori e di reimpiego. Sede del celebrante ed ambone hanno trovato posto in prossimità dei

ed adeguamento che si sarebbero resi necessari nell’immediato futuro. È il quadro che presentiamo nelle prossime righe, avvertendo il lettore che esso è concepito non solo nell’intento di

bile quello che si è sperimentato, realizzando un nuovo altare, una nuova mensa ed una nuova sede per il celebrante nei luoghi dell’attuale provvisoria collocazione. L’aspetto di materiali più nobili rispetto all’attuale realizzazione in legno, quali pietra e metallo, permetterà di rico-

come l’hanno strutturata i nostri predecessori. L’intervento si propone perciò di rendere dignitosamente sta-

conservare quanto di meglio il passato ha prodotto in Duomo, ma soprattutto di restituire la chiesa alla pienezza della sua funzione, poiché solo da un uso coerente con quello originario e consa-

menomare o svilire con presenze qualitativamente mediocri l’apparato decorativo e architettonico preesistente. Inoltre, gli altari antichi risultano riacquistare la loro autonomia compositiva, senza più patire la prossimità di soluzioni provvisorie e protesiche.

noscere l’attuale polo di celebrazione come autonomo, ma non secondario, elemento spaziale del Duomo senz a

pevole del valore delle cose possono scaturire motivazioni sufficienti alla puntuale manutenzione e conservazione del complesso monumentale. Come è facile intuire, l’insieme delle o-

trici principali, risultando perciò una specie di ingombro provvisorio ed estraneo all’organizzazione dello spazio. Alcune riflessioni condotte durante il grande cantiere di restauro della cupola hanno portato a verificare la collocazione della mensa in corrispondenza dell’asse verticale della cupola, pur con mate-

due pilastroni che reggono la cupola. Oltre un anno di prova di questa disposizione ha dimostrato che essa è efficace sia nei confronti dell’assemblea liturgica, che vede la mensa, l’ambone e la sede e, anche, vede se stessa come assemblea celebrante, sia nei confronti dell’obbedienza alla grammatica dell’edificio così

Il DUOMO come sarà sintesi dei bisogni e dei gusti delle generazioni dei vogheresi che l’hanno vissuto e voluto. In anni recenti l’intero complesso è stato sottoposto ad una attenta ricognizione, motivata incitrazioni risultavano rotte o fessurate e molte erano state sostituite con copie di fattura inadeguata al pur modesto linguaggio formale delle vetrate decorate originarie. Considerata la necessità di intervenire in modo generalizzato con vetri più robusti, perché la caduta di schegge di vetro da altezze non trascurabili (ad es. per rottura da grandine o tromba d’aria) sarebbe fonte di rischio oggi non più accettabile, si è deciso di cogliere l’occasione per ripristinare l’originaria trasparenza cinque-seicentesca delle vetrazioni. I risultati sono stati valutati innanzitutto sul cantiere della cupola ed hanno riscosso commenti molto favorevoli. Resta l’intervento sulla serie di finestre collocate sopra il cornicione, intervento che è necessario anche per non mortificare la lettura dell’apparato decorativo che si va restaurando. Il recuperato valore della luce naturale in Duomo non potrà che ripercuotersi positivamente sui costi di gestione dell’illuminazione artificiale, prima destinata ad essere accesa quasi per l’intera giornata.

Area celebrativa A partire dalle modifiche introdotte con il Concilio Vaticano II, nel Duomo la sistemazione dei luoghi per la celebrazione (mensa, ambone, sede del celebrante ecc.) è stata oggetto di sperimentazioni, alcune delle quali durate vari anni. Ad esempio, si è passati da alcuni gradini “protesi” rispetto all’antico presbiterio ad uno spazio autonomo sotto l’arcone Est della cupola: entrambe queste soluzioni interferivano visivamente con l’altare di San Lorenzo, a volte entrando in una singolare concorrenza prospettica che annullava, in dipendenza dai punti visuali, ora uno, ora l’altro. In più, chi entrava in Duomo non riu-

pere e degli oneri che da esse derivano è assolutamente rilevante e non potrà che essere condotto per fasi successive. Si è perciò dovuto programmare i lavori secondo priorità che sono determinate innanzitutto sulla base del criterio di non sbilanciare cronologicamente l’insieme degli intervenOrgano

La collocazione del nuovo organo è progettata in conseguenza della nuova area celebrativa. Si tratta di uno strumento che assolve un duplice scopo: è funzionale a sostenere il canto dell’assemblea, perché collocato in posizione fonicamente favorevole, ossia lungo l’asse maggiore del Duomo, ma è anche funzionale a potere ospitare concerti con orchestra ed eventi musicali di rilievo, tutti obiettivi al di fuori della portata del pregevole organo Marelli-Serassi che esiste in Duomo, a meno di non ammetterne pesanti modifiche che ne stravolgerebbero le linee foniche originarie. Quest’ultimo viene invece mantenuto nella collocazione attuale e, con la disponibilità l’organo nuovo, restaurato in modo da sottrarlo al degrado in cui versa oggi: suo repertorio concertistico d’elezione sarà essenzialmente l’Ottocento italiano ed il Settecento, grazie alla valida fonica serassiana che potrà essere pienamente recuperata. Lo strumento utilizza il materiale proveniente dallo smantellamento dell’organo Balbiani Vegezzi Bossi della Cattedrale di Pavia (costruito nel 1962) e perciò costituisce anche l’occasione di evitare la dispersione o la distruzione di uno strumento che, negli anni Sessanta del Novecento, è stato uno degli elementi tipici dell’organaria italiana di eccellenza.

Opere murarie Consolidamento statico del Tiburio

Il consolidamento statico del tiburio ottagonale che racchiude la monumentale cupola è un intervento che si rende necessario per porre rimedio allo stato di fessurazione creatosi ai danni delle murature dello stesso, a carattere diffuso con una mag-

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mi” (ad es. prima tutti gli impianti, poi tutti i consolidamenti, poi tutti i recuperi architettonici, i restauri, gli adeguamenti ecc.), perché i tempi lunghi di ciascuna fase avrebbero intanto ulteriormente compromesso il resto e demotivato la stessa intenzione di recupero del Duomo.

ra, che corrisponde con tutta probabilità all’antica chiesa plebana dell’VIII secolo e a quella successiva di età romanica e rinascimentale. Le ricerche sono nate da diverse motivazioni: - il completamento della campagna diagnostica che ha riguardato tutto il complesso del Duomo di Voghera, per cui lo studio del sottosuolo ha un’importanza fondamentale per avere un quadro completo della situazione; - i ritrovamenti archeologici sul lato nord che hanno dato modo di fare ipotesi configurative sull’antica chiesa; - le problematiche legate all’umidità di risalita da verificare al livello più basso possibile, essendo questo il problema “genetico” del Duomo; - le problematiche materiche e statiche: lo studio delle cripte consentirebbe di verificare le condizioni di conservazione dei materiali e della loro resistenza nel complesso del sottosuolo del Duomo. Lo studio delle cripte consentirebbe di verificare le condizioni di conservazione dei materiali e della loro resistenza nel complesso del sottosuolo del Duomo. Sulla base del campione di indagini eseguite, i mattoni e le malte con cui è stata realizzata la cripta del Crocifisso – indagata con un progetto-pilota dal D.S.A. – hanno caratteristiche di degrado tali da non soddisfare più la funzione cui sono stati preposti ab origine. È necessario proseguire gli studi per approntare un intervento di conservazione e restauro delle cripte che sia coerente e organico, rivolto alle strutture di fondazione dell’intero edificio. Paolo Piantanida

Giovedì 20 ottobre 2011

Opere archeologiche

Foto di Fabio Draghi. In alto: l’organo Marelli-Serassi; a sinistra: La Madonna del Soccorso; nella stessa pagina il crocifisso del ’400 e particolari della cupola

Ecco perché nella lista delle priorità si è proceduto per “filiere” parallele, al fine di conseguire la massima efficacia, anche sotto il profilo dell’immagine degli sponsor, degli interventi parziali, necessariamente condizionati nella loro portata dalla disponibilità di fondi. Nel dettaglio...

ti in una direzione o nell’altra. Nel cantiere del Duomo convivono, infatti, istanze di restauro artistico, di recupero architettonico, di adeguamento e funzionalizzazione oltre che di revisione ed integrazione impiantistica. Si è stabilito, dunque, di evitare di procedere per “te-

Sono attualmente in corso studi di approfondimento, a cura del D.S.A., sullo stato del piano interrato del Duomo, occupato dalle cripte con destinazione di sepoltu-

rio prevede il consolidamento murario in corrispondenza di tutte le lesioni con un’operazione di “cuci-scuci” delle stesse; la tessitura muraria in mattoni sarà regolarizzata e consolidata con la sostituzione dei laterizi rotti e con la risarcitura e/o rifacimento dei giunti di malta, per la maggior parte attualmente in grave stato di degrado per la polverizzazione del legante. Inoltre, sarà posto in opera un sistema di concatenamento dei prospetti del tiburio, con tiranti, bulzoni e tenditore centrale per la tesatura delle catene.

giore concentrazione delle lesioni – alcune delle quali passanti nello spessore della muratura – in corrispondenza delle connessioni angolari fra gli spicchi, dovuto alla disgregazione della malta per infiltrazioni di acque meteoriche. Tale quadro fessurativo, indice sia di mancanza di manutenzione sia di dissesti verificatisi nel corso del tempo, è da porre in relazione con gli assestamenti dei piloni che poggiano sul terreno di fondazione, per effetto di alterazione dello stato igrometrico e della falda freatica in sottosuolo. I dissesti sono stati oggetto di studi condotti dal Dipartimento di Scienze per l’Architettura (D.S.A.) dell’Università degli Studi di Genova, sotto la responsabilità scientifica del Prof. Massimo Corradi. L’intervento relativo al tibu-


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Nel corso di oltre quattrocento anni di storia, il Duomo di Voghera è divenuto punto di eccellenza ed elemento qualificante dello scenario urbano vogherese. La sua presenza nella città è talvolta data per scontata, ma la sua costante frequentazione testimonia di come esso sia testimone vitale di Restauro apparato decorativo interno Il primo Novecento ha regalato al Duomo il notevole apparato decorativo interno: unitario, di ampio respiro e di buona qualità tecnica, che è stato fortemente menomato nel suo impatto e nelle possibilità di lettura da quasi un secolo di depositi di polvere e fuliggine e dalla collocazione di vetrate policrome poco efficienti nell’illuminazione dell’interno. Le gravi infiltrazioni dalle coperture, ora risolte, hanno comportato la perdita di parte della decorazione e di parte dei fregi a stucco. L’occasione del centenario della grandiosa decorazione della cupola hanno dimostrato l’efficacia degli interventi di restauro, con rimozione dello sporco, delle scialbature e dei sali, il ripristino dell’intonaco e l’integrazione della pellicola pittorica, dei fregi a stucco e delle dorature. Analoghi interventi sono in esecuzione o in progetto per le cappelle e le pareti dell’aula: alcuni risultati sono già visibili e di sicura motivazione per il prosieguo del restauro. Determinante è l’apporto della Fondazione Cariplo e della Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia.

Impianto elettrico L’impianto elettrico e di illuminazione esistente in Duomo fino a qualche anno fa era frutto di successivi ampliamenti e riduzioni che seguivano i criteri di rispondere ad emergenze sempre più diffuse e dipendenti dalla generale obsolescenza dei componenti. Non solo la luce era poca, ma era anche tale da ostacolare la percezione dell’apparato decorativo, oltre che da ingombrare la visuale con lampadari del tutto inadatti

plurisecolari percorsi di fede. La complessità dell’edificio, inevitabile per un monumento che ha oltre quattro secoli di vita, e lo stratificarsi di modificazioni sono indici di una vitalità e flessibilità che si tramanda da generazioni. Si può dire che ognuna di queste ge-

per efficienza e dimensioni all’aula del Duomo. La necessità di adeguamento dell’impianto agli standard di sicurezza obbligatori per Legge da molti anni, ha suscitato l’opportunità di ripensare l’illuminazione in modo che fosse in grado di valorizzare i poli celebrativi, compositivi e prospettici del Duomo senza risultare troppo invadente a livello di ingombro dei corpi illuminanti. Si è perciò ideato un sistema di luce indiretta che valorizzasse le superfici affrescate, limitando la luce diretta all’accentuazione dei luoghi liturgici e al potenziamento funzionale dell’illuminazione. Il comando delle lampade è effettuato con sistema bus dati, in modo da potere variare la configurazione delle accensioni in base alle necessità che in futuro potran-

nerazioni ha lasciato in Duomo una propria traccia, piccola o grande, a sovrapporre variazioni che si svilupperanno in un futuro che travalica l’arco generazionale che le ha originate: perciò il Duomo non è solo un monumento architettonicamente e artisticamente complesso, ma è anche

no presentarsi, senza modifiche alle dorsali impiantistiche e senza l’ulteriore posa, sempre difficile ed invasiva, di nuove linee elettriche. Contestualmente si dovrà completare l’impianto antintrusione, installare l’impianto di rilevazione fumi e quello di videosorveglianza, visti i tesori artistici che il Duomo custodisce. Intanto è stato portato a termine il rifacimento dell’impianto di amplificazione, adeguandolo all’attuale configurazione d’uso degli spazi celebrativi.

Restauri delle vetrate Durante i lavori di ricognizione dello stato generale del Duomo, si è verificato il degrado dei serramenti alti, particolarmente esposti agli agenti atmosferici. In queste finestre, alcune ve-

sciva a percepire la mensa come elemento centrale, poiché essa si trovava al di fuori degli “appuntamenti” planime-

dentalmente dai lavori di rifacimento della copertura e di consolidamento del campanile. L’intento è stato quello di avere un quadro abbastanza esaustivo degli interventi di restauro

riali ancora provvisori e di reimpiego. Sede del celebrante ed ambone hanno trovato posto in prossimità dei

ed adeguamento che si sarebbero resi necessari nell’immediato futuro. È il quadro che presentiamo nelle prossime righe, avvertendo il lettore che esso è concepito non solo nell’intento di

bile quello che si è sperimentato, realizzando un nuovo altare, una nuova mensa ed una nuova sede per il celebrante nei luoghi dell’attuale provvisoria collocazione. L’aspetto di materiali più nobili rispetto all’attuale realizzazione in legno, quali pietra e metallo, permetterà di rico-

come l’hanno strutturata i nostri predecessori. L’intervento si propone perciò di rendere dignitosamente sta-

conservare quanto di meglio il passato ha prodotto in Duomo, ma soprattutto di restituire la chiesa alla pienezza della sua funzione, poiché solo da un uso coerente con quello originario e consa-

menomare o svilire con presenze qualitativamente mediocri l’apparato decorativo e architettonico preesistente. Inoltre, gli altari antichi risultano riacquistare la loro autonomia compositiva, senza più patire la prossimità di soluzioni provvisorie e protesiche.

noscere l’attuale polo di celebrazione come autonomo, ma non secondario, elemento spaziale del Duomo senz a

pevole del valore delle cose possono scaturire motivazioni sufficienti alla puntuale manutenzione e conservazione del complesso monumentale. Come è facile intuire, l’insieme delle o-

trici principali, risultando perciò una specie di ingombro provvisorio ed estraneo all’organizzazione dello spazio. Alcune riflessioni condotte durante il grande cantiere di restauro della cupola hanno portato a verificare la collocazione della mensa in corrispondenza dell’asse verticale della cupola, pur con mate-

due pilastroni che reggono la cupola. Oltre un anno di prova di questa disposizione ha dimostrato che essa è efficace sia nei confronti dell’assemblea liturgica, che vede la mensa, l’ambone e la sede e, anche, vede se stessa come assemblea celebrante, sia nei confronti dell’obbedienza alla grammatica dell’edificio così

Il DUOMO come sarà sintesi dei bisogni e dei gusti delle generazioni dei vogheresi che l’hanno vissuto e voluto. In anni recenti l’intero complesso è stato sottoposto ad una attenta ricognizione, motivata incitrazioni risultavano rotte o fessurate e molte erano state sostituite con copie di fattura inadeguata al pur modesto linguaggio formale delle vetrate decorate originarie. Considerata la necessità di intervenire in modo generalizzato con vetri più robusti, perché la caduta di schegge di vetro da altezze non trascurabili (ad es. per rottura da grandine o tromba d’aria) sarebbe fonte di rischio oggi non più accettabile, si è deciso di cogliere l’occasione per ripristinare l’originaria trasparenza cinque-seicentesca delle vetrazioni. I risultati sono stati valutati innanzitutto sul cantiere della cupola ed hanno riscosso commenti molto favorevoli. Resta l’intervento sulla serie di finestre collocate sopra il cornicione, intervento che è necessario anche per non mortificare la lettura dell’apparato decorativo che si va restaurando. Il recuperato valore della luce naturale in Duomo non potrà che ripercuotersi positivamente sui costi di gestione dell’illuminazione artificiale, prima destinata ad essere accesa quasi per l’intera giornata.

Area celebrativa A partire dalle modifiche introdotte con il Concilio Vaticano II, nel Duomo la sistemazione dei luoghi per la celebrazione (mensa, ambone, sede del celebrante ecc.) è stata oggetto di sperimentazioni, alcune delle quali durate vari anni. Ad esempio, si è passati da alcuni gradini “protesi” rispetto all’antico presbiterio ad uno spazio autonomo sotto l’arcone Est della cupola: entrambe queste soluzioni interferivano visivamente con l’altare di San Lorenzo, a volte entrando in una singolare concorrenza prospettica che annullava, in dipendenza dai punti visuali, ora uno, ora l’altro. In più, chi entrava in Duomo non riu-

pere e degli oneri che da esse derivano è assolutamente rilevante e non potrà che essere condotto per fasi successive. Si è perciò dovuto programmare i lavori secondo priorità che sono determinate innanzitutto sulla base del criterio di non sbilanciare cronologicamente l’insieme degli intervenOrgano

La collocazione del nuovo organo è progettata in conseguenza della nuova area celebrativa. Si tratta di uno strumento che assolve un duplice scopo: è funzionale a sostenere il canto dell’assemblea, perché collocato in posizione fonicamente favorevole, ossia lungo l’asse maggiore del Duomo, ma è anche funzionale a potere ospitare concerti con orchestra ed eventi musicali di rilievo, tutti obiettivi al di fuori della portata del pregevole organo Marelli-Serassi che esiste in Duomo, a meno di non ammetterne pesanti modifiche che ne stravolgerebbero le linee foniche originarie. Quest’ultimo viene invece mantenuto nella collocazione attuale e, con la disponibilità l’organo nuovo, restaurato in modo da sottrarlo al degrado in cui versa oggi: suo repertorio concertistico d’elezione sarà essenzialmente l’Ottocento italiano ed il Settecento, grazie alla valida fonica serassiana che potrà essere pienamente recuperata. Lo strumento utilizza il materiale proveniente dallo smantellamento dell’organo Balbiani Vegezzi Bossi della Cattedrale di Pavia (costruito nel 1962) e perciò costituisce anche l’occasione di evitare la dispersione o la distruzione di uno strumento che, negli anni Sessanta del Novecento, è stato uno degli elementi tipici dell’organaria italiana di eccellenza.

Opere murarie Consolidamento statico del Tiburio

Il consolidamento statico del tiburio ottagonale che racchiude la monumentale cupola è un intervento che si rende necessario per porre rimedio allo stato di fessurazione creatosi ai danni delle murature dello stesso, a carattere diffuso con una mag-

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mi” (ad es. prima tutti gli impianti, poi tutti i consolidamenti, poi tutti i recuperi architettonici, i restauri, gli adeguamenti ecc.), perché i tempi lunghi di ciascuna fase avrebbero intanto ulteriormente compromesso il resto e demotivato la stessa intenzione di recupero del Duomo.

ra, che corrisponde con tutta probabilità all’antica chiesa plebana dell’VIII secolo e a quella successiva di età romanica e rinascimentale. Le ricerche sono nate da diverse motivazioni: - il completamento della campagna diagnostica che ha riguardato tutto il complesso del Duomo di Voghera, per cui lo studio del sottosuolo ha un’importanza fondamentale per avere un quadro completo della situazione; - i ritrovamenti archeologici sul lato nord che hanno dato modo di fare ipotesi configurative sull’antica chiesa; - le problematiche legate all’umidità di risalita da verificare al livello più basso possibile, essendo questo il problema “genetico” del Duomo; - le problematiche materiche e statiche: lo studio delle cripte consentirebbe di verificare le condizioni di conservazione dei materiali e della loro resistenza nel complesso del sottosuolo del Duomo. Lo studio delle cripte consentirebbe di verificare le condizioni di conservazione dei materiali e della loro resistenza nel complesso del sottosuolo del Duomo. Sulla base del campione di indagini eseguite, i mattoni e le malte con cui è stata realizzata la cripta del Crocifisso – indagata con un progetto-pilota dal D.S.A. – hanno caratteristiche di degrado tali da non soddisfare più la funzione cui sono stati preposti ab origine. È necessario proseguire gli studi per approntare un intervento di conservazione e restauro delle cripte che sia coerente e organico, rivolto alle strutture di fondazione dell’intero edificio. Paolo Piantanida

Giovedì 20 ottobre 2011

Opere archeologiche

Foto di Fabio Draghi. In alto: l’organo Marelli-Serassi; a sinistra: La Madonna del Soccorso; nella stessa pagina il crocifisso del ’400 e particolari della cupola

Ecco perché nella lista delle priorità si è proceduto per “filiere” parallele, al fine di conseguire la massima efficacia, anche sotto il profilo dell’immagine degli sponsor, degli interventi parziali, necessariamente condizionati nella loro portata dalla disponibilità di fondi. Nel dettaglio...

ti in una direzione o nell’altra. Nel cantiere del Duomo convivono, infatti, istanze di restauro artistico, di recupero architettonico, di adeguamento e funzionalizzazione oltre che di revisione ed integrazione impiantistica. Si è stabilito, dunque, di evitare di procedere per “te-

Sono attualmente in corso studi di approfondimento, a cura del D.S.A., sullo stato del piano interrato del Duomo, occupato dalle cripte con destinazione di sepoltu-

rio prevede il consolidamento murario in corrispondenza di tutte le lesioni con un’operazione di “cuci-scuci” delle stesse; la tessitura muraria in mattoni sarà regolarizzata e consolidata con la sostituzione dei laterizi rotti e con la risarcitura e/o rifacimento dei giunti di malta, per la maggior parte attualmente in grave stato di degrado per la polverizzazione del legante. Inoltre, sarà posto in opera un sistema di concatenamento dei prospetti del tiburio, con tiranti, bulzoni e tenditore centrale per la tesatura delle catene.

giore concentrazione delle lesioni – alcune delle quali passanti nello spessore della muratura – in corrispondenza delle connessioni angolari fra gli spicchi, dovuto alla disgregazione della malta per infiltrazioni di acque meteoriche. Tale quadro fessurativo, indice sia di mancanza di manutenzione sia di dissesti verificatisi nel corso del tempo, è da porre in relazione con gli assestamenti dei piloni che poggiano sul terreno di fondazione, per effetto di alterazione dello stato igrometrico e della falda freatica in sottosuolo. I dissesti sono stati oggetto di studi condotti dal Dipartimento di Scienze per l’Architettura (D.S.A.) dell’Università degli Studi di Genova, sotto la responsabilità scientifica del Prof. Massimo Corradi. L’intervento relativo al tibu-


I lavori di adeguamento e di restauro del Duomo di Voghera sono realizzati grazie al contributo di

Mons. Gianni Captini, unitamente ai suoi collaboratori, al Consiglio degli Affari Economici della parrocchia e a molti fedeli e parrocchiani, ringrazia tutti coloro, compreso il Comune di Voghera, che hanno partecipato con generositĂ alla raccolta fondi per i restauri


Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

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EVENTI E CULTURA

Dal 21 al 23 ottobre un week end di appuntamenti

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Domenica prossima visita guidata al Castello Visconteo

Per tre giorni si va sull’Antola Le donne nella storia di Pavia TORRIGLIA - Sul finire di ottobre saranno presentati tre suggestivi appuntamenti per conoscere il monte Antola, la montagna più amata dai genovesi: le sue storie raccolte in un nuovo libro, la natura dell’autunno, le attività dell’Ente Parco e l’accoglienza del nuovo rifugio. Si parte venerdì 21 ottobre, alle ore 21, con la presentazione del libro “Siamo andati in Antola” presso il Circolo Autorità portuale di Genova - San Benigno. Il nuovo volume di Alessio Schiavi, edito dalle edizioni Croma di Fabrizio Capecchi racconta in 168 pagine la storia e le storie del monte Antola, tra Scrivia, Trebbia e Borbera. Le sue vicende, dall’antichità ai giorni nostri, sono qui ricostruite attraverso ricerche e interviste, accompagnate da 350 immagini che fanno ripercorrere al lettore un’epopea appenninica che si legge quasi come un romanzo. La serata, con proiezione d’immagini e conferenza, è organizzata dalla Sezione di Sampierdarena del CAI in collaborazione con il Circolo Autorità Portuale e vedrà la partecipazione del presidente dell’Ente Parco Antola, Roberto Costa, che illustrerà le più recenti attività di valorizzazione e tutela del territorio.

Sabato 22 ottobre arriva l’Oktoberfest in Antola”. Presso il Rifugio Parco Antola che si trova 1535 m. di altezza (nella foto) si svolgerà una giornata di festa e pranzo con menù alla tedesca a 22 euro con wurstel e crauti, stufato alla birra, patate al forno, dolce della casa, birra media. Si mangerà ammirando il panorama sull’Appennino e il lago del Brugneto… il tutto accompagnato da musica dal vivo e festeggiamenti, nella suggestiva cornice del nuovo rifugio a pochi minuti dalla vetta del monte. Domenica 23 ottobre: sarà proposta un’escursione sull’Antola. Da Piancassina (1035m), nell’alta Valbrevenna, accompagnati da Alessio Schiavi e Fabrizio

Capecchi, rispettivamente autore ed editore del nuovo libro “Siamo andati in Antola”, si percorre l’antica mulattiera fino alla panoramica vetta dell’Antola a 1597m di altitudine. Immersi nei suggestivi colori autunnali della faggeta, un “viaggio” alla scoperta della storia e delle tante vicende di uomini e natura che hanno costruito il “mito” di questo monte. Pranzo presso il Rifugio Parco Antola e a seguire, proiezione d’immagini tratte dal volume. Rientro nel pomeriggio a Piancassina. Il punto di ritrovo è a Piancassina e il costo è di 5 euro l’accompagnamento e 15 euro il pranzo. Tutte le informazioni sul sito www.parcoantola.it.

PAVIA - Domenica 23 ottobre alle ore 15.30 si svolgerà la seconda visita guidata del ciclo “Le dame del Castello: potere a corte”, con l’apertura straordinaria e gratuita delle sale affrescate del Castello Visconteo nel prosieguo dell’iniziativa “Volere e potere. Le donne nella storia di Pavia”, promossa dall’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Pavia, Cristina Niutta, in collaborazione con Progetti. Si tratta di un’iniziativa pensata per ricordare quelle donne che hanno fatto, con le loro gesta e con il loro ruolo, la storia di Pavia, ma anche per rendere omaggio a tutte le donne “comuni”, del passato e del presente, che ogni giorno studiano, lavorano, diventano mamme e fanno crescere la nostra società, caratterizzandola con spirito d’iniziativa e determinazione. Dopo aver visitato domenica 16 ottobre i monasteri femminili longobardi alla scoperta di “Regine e badesse”, domenica prossima il cortile, il loggiato superiore, le sale affrescate della Colombina e quelle con i dipinti delle dame del castello, la cappella ducale del Castello verranno aperti gratuitamente per i visitatori che potranno ammirare il maniero, definito “il più bel mobile di Pavia”.

L’assessore Cristina Niutta alla presentazione dell’evento

Caterina Visconti, Bianca Maria, Beatrice d’Este, Isabella di Valois sono solo alcune delle dame che saranno protagoniste della visita guidata. La vita, l’amore, i matrimoni, gli usi e la moda delle donne della dinastia Visconti saranno narrati all’interno della storica cornice del Castello di Pavia. La storia rinascimentale verrà dunque rivissuta attraverso le vicende delle duchesse viscontee. La partecipazione alla visita e l’ingresso al Castello saranno gratuiti. Il ritrovo è fissato alle 15.30 presso la biglietteria dei Musei Civici. I due appuntamenti successivi saranno domenica 6 novembre, con le donne imperatrici e laureate e la visita

guidata alle Aule Storiche dell’Università e domenica 13 novembre, con le pittrici e sante e il tour alla scoperta della Pinacoteca Malaspina e alla Quadreria dell’Ottocento. L’appuntamento è sempre alle 15,30. L’assessore alle Pari Opportunità Cristina Niutta, nel presentare l’iniziativa si è augurata che, in una città come Pavia ricca di storia e di fascino e patria, di donne forti e illustri, venga “interpretata anche come uno stimolo, per continuare a conoscere e a riconoscere la capacità e la voglia di fare delle donne”. Ha anche invitato i giovani a partecipare “con la curiosità di scoprire o di riscoprire tratti di storia al femminile”.

A Stradella arriva Radio Gio.Stra STRADELLA - Ecco che l’oratorio di Stradella si lancia in una nuova avventura tecnologica, l’idea è stata data ai giovani dell’oratorio dall’esperienza di Radio Vetta, la radio dei ragazzi dell’oratorio di Castelnuovo S. Perché radio Gio.Stra.? La sigla sta per GIOvani STRAdella ed è il nome della manifestazione che ogni anno porta l’oratorio in piazza, tra la gente, con musica e riflessioni. Una radio gestita da giovani per i giovani. Il 13 ottobre è andata in onda la prima vera puntata con il tema “Giovani e fede”,

don Cristiano Orezzi e i suoi collaboratori hanno ospitato ed intervistato Andrea De Filippi, professore di religione presso il liceo di Broni, e Andrea e Matteo, due ragazzi che festeggiano quest’anno i 18 anni. Tra canzoni, interviste e freddure è passata un’ora e mezza di trasmissione che certo ha dato spunti di riflessione e condivisio-

ne importanti a tutti gli ascoltatori della radio. Che scopo ha questa radio? Innanzitutto farsi vicino a tutti sfuttando ciò che la tecnologia ci mette a disposizione, inoltre ciò a cui si punta è creare uno spazio di dibattito e confronto che va ad affiancarsi all’esperienza giornalistica del P.I.O. (Prodotto In Oratorio), il giornalino che viene distribuito nelle scuole superiori di Stradella e dintorni. Per ascoltarci basta andare su www.spreaker.com o su Facebook “Radiogiostra spreaker” o “Radio GioStra”.

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Giovedì 20 ottobre 2011

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IL POPOLO

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 20 al 26 ottobre 2011 Giovedì 20 ottobre: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Venerdì 21: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 22: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 23: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264)

La Commissione Comunale ha illustrato quali sono le opere previste

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 24: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067); dalle ore 15,30 Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 25: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 26: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Edicole aperte domenica 23 ottobre 2011 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti.

Interventi di riqualificazione in città

Approvato il piano triennale dei lavori pubblici Nuova illuminazione TORTONA - La giunta comunale ha approvato il Piano Triennale dei Lavori Pubblici 2012 - 2014 oggetto della seduta della Commissione Lavori Pubblici presieduta da Lorella Repetto. Ammontano a 9.025.000 euro i lavori in programma per il 2012, 1.860.000 euro per il 2013 e a 2.900.000 euro per il 2014. Nel 2012 l’amministrazione ha inserito, tra gli interventi, la manutenzione straordinaria della scuola primaria del 3° Circolo “Gianni Rodari” e del 1° Circolo, della scuola per l’infanzia “Giuseppe Sarina” e per l’infanzia “Regina Margherita” - Monumento ai Caduti, per un importo totale pari a 830.000 euro derivanti dai fondi CIPE. Ci sono, inoltre, la riqualificazione urbanistica dell’area Dellepiane con un importo pari a 4.068.540 euro dalla Regione Piemonte e 1.931.460 euro derivanti da dismissioni. E’ in previsione anche la realizzazione, all’interno del cimitero Urbano, di 800 loculi, per un importo di 1.200.000 euro, e di 15 cappelle per un importo pari a 500.000 euro: entrambi saranno fatti in autofinanzia-

mento. Sono previsti interventi di consolidamento e per la sicurezza delle strade e della circolazione veicolare, pedonale e ciclistica, con un costo di 165.000 euro, di cui 150.000 finanziati con contrazione di un mutuo con onere a totale carico della Regione Piemonte e, per la restante parte, da dismissioni. Si procederà anche con le opere di urbanizzazione a Rivalta Scrivia e nelle altre frazioni per un importo pari a 130.000,00 euro. La riqualificazione del parco del Castello sarà equamente distribuita nel triennio 2012, 2013 e 2014, per un importo, su ciascun an-

no, di 20.000 euro. Sia questi interventi che quelli a Rivalta e frazioni saranno finanziati dagli oneri di urbanizzazione. Per il 2013 sono in programma la realizzazione di una nuova rotatoria tra viale Kennedy, via Campanella, via Alfieri e via San Bosco (150.000 euro, finanziati con oneri di urbanizzazione); la realizzazione della rotonda all’incrocio ex SS 211 con strada Bosco (310.000 euro, finanziati in parte dalla provincia e in parte dal privati per un importo complessivo pari a 230.000 euro e per 80.000 euro dal Comune tramite dismissioni). Sono

previsti anche la riqualificazione dei giardini pubblici “Luigi Silvi” per 200.000 euro e il piano strade e marciapiedi per 400.000,00 euro e il completamento della manutenzione straordinaria del cavalcavia ex S.S. n. 35 bis dei Giovi per 600.000 euro. Questi importi saranno finanziati da trasferimenti in conto capitale. Nel 2014 si procederà con la ristrutturazione e l’ampliamento del fabbricato del Comando di Polizia Municipale, Protezione Civile e fabbricato Croce Rossa Italiana per 500.000 euro, la riqualificazione dell’ingresso a sud della città con la realizzazione di una nuova rotatoria tra corso Don Orione, l’ex S.S. n. 35 dei Giovi e via Don Goggi per 300.000 euro, il secondo lotto della ristrutturazione del fabbricato napoleonico (ex carceri) di via Bandello per 1.000.000 di euro e i lavori di ristrutturazione della Caserma Carabinieri per 200.000 euro. Sempre per il 2014 è stata inserita la manutenzione straordinaria del cavalcavia ferroviario su Strada Savonesa, per 700.000 euro. p.s.

Domenica 23 ottobre l’escursione terminerà con una merenda offerta dalla Pro Loco

TORTONA - Sono iniziati in questi giorni gli interventi di riqualificazione di alcuni impianti di illuminazione pubblica nelle frazioni. L’intervento, eseguito gratuitamente dalla Società Enel Sole, e senza alcun onere per l’amministrazione comunale, prevede la sostituzione complessiva di sessanta punti luce con lampada a vapori di mercurio aventi una potenza pari a 50 Watt, con nuovi apparecchi a Led - modello Archilede - con potenza di 39 led. I nuovi apparecchi, che consentono di ottenere, al contempo, sia una maggior resa illuminotecnica che un risparmio del consumo di energia, saranno installati in tutte le frazioni in sostituzione di quelli vetusti e non più funzionanti. Tali apparecchiature sono già state utilizzate, lo scorso anno, per il miglioramento dell’illuminazione a Rivalta Scrivia. “Questo ulteriore intervento - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Orsi Carbone -, rappresenta la massima attenzione che l’amministrazione comunale e l’assessorato ai Lavori Pubblici ha nei confronti

delle frazioni e del problema della sicurezza e dell’ambiente. Certamente il momento storico per le finanze delle amministrazioni pubbliche non permette di cantierizzare interventi costosi, ma grazie alla sensibilità della Società Enel Sole è stato possibile trovare questa soluzione a totale vantaggio della collettività”. Le nuove lampade consentono di realizzare un risparmio energetico tra il 40 ed il 70 per cento rispetto a quelle tradizionali a parità di resa illuminotecnica ed una vita utile di 70.000 ore con assenza di manutenzione programmata e bassi costi. p.s.

Ha incontrato i ragazzi di quarta e quinta

Con la Pietra Verde sul Sentiero dei Pellegrini Il Vescovo al S. Giuseppe

MONTACUTO - “Il sentiero dei Pellegrini” (nella foto), dislocato tra le Valli Curone e Museglia, è da anni una delle tappe predilette dall’associazione “La Pietra Verde”. Domenica 23 ottobre escursionisti appassionati torneranno a percorrerlo nei suoi 8,8 km. Si tratta di un percorso ricco di storia e di tradizioni lungo il quale si

incontrano piccole edicole, cappellette e chiese, a testimonianza di un passato ricco di sacralità e di devozione. Si partirà da Montacuto nel piazzale della chiesa salendo verso il paese di Giarolo per circa 400 metri fino a incrociare sulla destra la strada che porta al paese di Solarolo che si raggiunge dopo circa un quarto d’ora di cammino.

Attraversando il piccolo abitato si imbocca un sentiero che sale attraverso i boschi verso il monte Trebbio. Poi il sentiero scende dolcemente superando il canalone del Rio del Trebbio fino a incontrare la strada asfaltata che conduce, oltrepassato il ponte sul Torrente Museglia, alla frazione Case Mazzacani. Si passa poi la strada provinciale e si prosegue svoltando a sinistra in leggera salita su strada sterrata attraversando boschi misti fino a raggiungere la Cappelletta di Magroforte. Da questo punto si scende e si raggiunge in pochi minuti la frazione di Magroforte dove il percorso prosegue in mezzo all’abitato per poi superare un piccolo affluente del torrente Museglia. La sterrata prosegue

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

sempre in salita tra boschi di querce e castagno fino a raggiungere il piccolo abitato di Benegassi. Da qui si ricomincia a scendere su strada asfaltata incontrando dopo poche centinaia di metri, sulla nostra destra, la chiesa della Madonna dei Campi. Si avanza incontrando nuovamente la strada provinciale, si svolta a sinistra e in salita si raggiunge il paese di Montacuto in circa quindici minuti. La partenza è prevista a Brignano Frascata alle ore 9 presso la piazza Municipale e a Montacuto alle 9.30. L’escursione si concluderà con una merenda presso la Pro Loco di Montacuto. E’ necessario prenotare all’indirizzo mail: assopietraverde@yahoo.it. Valeria Sala

TORTONA - Il 30 settembre, il vescovo Mons. Martino Canessa, si è recato presso l’istituto S. Giuseppe a far visita agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e tutte la classi della Scuola Secondaria di 1° grado. Ha raccontato ai bambini le difficoltà, i compiti, le responsabilità che caratterizzano il suo mandato e la sua vocazione. Entusiasti e ricchi di domande, gli alunni si sono mostrati molto interessati soprattutto alla sua missione in

Oltre 170 filiali in Italia Presente in LOMBARDIA PIEMONTE LIGURIA EMILIA ROMAGNA VENETO TOSCANA

Africa, dimostrandosi attenti a comprendere e cogliere le immense diversità che caratterizzano la loro vita rispetto a quella dei loro coetanei africani. Grazie alle notizie riportate da sua Eccellenza, gli alunni hanno poi affrontato, con l’aiuto delle insegnanti, discussioni in classe su argomenti quali la fame nel mondo, la guerra, la povertà. La visita del Vescovo li ha arricchiti di nuovi valori e convinti ad impegnarsi nel diventare cristiani di vero cuore.


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La conferenza è stata organizzata dalla Comunità Terre del Giarolo

La Croce Rossa e i giovani a S. Sebastiano

Il tavolo dei relatori della conferenza “La Croce Rossa di San Sebastiano e i giovani”

SAN SEBASTIANO CURONE - Giovedì 13 ottobre alle ore 21, presso il salone del Palazzo Mazza Galanti di San Sebastiano Curone, sede del Comune e della Comunità Montana Terre del Giarolo, si è tenuta una conferenza, curata dalla Presidenza della Consulta dei Giovani, in collaborazione con la CRI di San Sebastiano. “La Croce Rossa di San Sebastiano e i giovani, l’importanza del volontariato” è stato il titolo pensato per la conferenza, alla quale hanno preso parte i presidenti della Consulta Matteo Coggiola e Barbara Montagner, in qualità di relatori, il commissario della delegazione CRI di San Sebastiano Silvana Rebuffo e il Sindaco Francesca Leddi. L’incontro è stato voluto dal Presidente Matteo Coggiola, che è an-

che il rappresentante dei giovani di San Sebastiano in seno alla consulta, per sensibilizzare i ragazzi riguardo al tema del servizio e del volontariato nel territorio. All’incontro hanno preso parte numerosi giovani e adulti convenuti da diverse zone delle valli Curone, Grue e Ossona, zone che sono servite, in caso di emergenza, dalla Croce Rossa di San Sebastiano. Ad aprire la conferenza sono stati i due Presidenti della consulta che hanno insistito sull’importanza della dimensione del volontariato nei nostri territori, alla luce della “crisi” che sta vivendo in diversi ambiti del sociale. Crisi di cui ha parlato anche il commissario CRI Silvana Rebuffo, ricordando il compianto dottor Nino Allegrina che tanto fece per creare e

mantenere la Croce Rossa come servizio indispensabile per gli abitanti, soprattutto delle zone montuose, raggiungibili con sempre maggior difficoltà in caso di gravi emergenze, soprattutto in termini di tempo. Il commissario ha altresì richiamato i presenti a pensare a cosa accadrebbe se, per mancanza di un sufficiente numero di volontari, la Croce Rossa dovesse chiudere: sarebbe una situazione di assoluta drammaticità. La stessa Rebuffo ha affermato come il volontariato sia un’attività gratificante che tutti possono prestare, in aggiunta ai tanti impegni, da quelli lavorativi a quelli di svago, raccomandandola non solo ai giovani ma anche ai cosiddetti baby pensionati. È stata poi posta in evidenza la situazione della

CRI a livello nazionale, soprattutto in seguito alle disposizioni contenute nell’ultima manovra finanziaria che prevedono la privatizzazione delle CRI e la loro riorganizzazione in comitati. Si è fatto seguito all’illustrazione della “vita del volontario” all’interno della Croce Rossa, dei corsi di formazione e delle concrete modalità di svolgimento degli interventi in caso di codici rossi (situazioni molto gravi) e verdi (situazioni non gravi). Il sindaco Francesca Leddi, dopo essersi complimentata con l’Ufficio di Presidenza della consulta per aver organizzato la conferenza, ha assicurato che presenterà alla prossima conferenza generale dei Sindaci una proposta mirante al sostegno e alla rivitalizzazione della Croce Rossa di San Sebastiano. Infine, i partecipanti hanno ascoltato con grande attenzione le testimonianze di due “vecchie” volontarie che hanno dedicato alla Croce Rossa molti anni, animate da un forte spirito civico e di servizio reso alla collettività. Infine, il presidente Matteo Coggiola si è impegnato personalmente a dar vita a una campagna informativa via web e non solo per raccogliere un sempre crescente numero di adesioni per le finalità che sono state oggetto della conferenza.

Il Risorgimento e i suoi protagonisti a Sale SALE - Mentre l’anno del 150° dell’Unità d’Italia volge al termine, l’Associazione Impegno Culturale onlus (A.I.C.) di Sale ha promosso sabato 15 ottobre un importante convegno volto a illustrare la significativa presenza di alessandrini, di tortonesi e soprattutto di salesi nelle gloriose vicende del Risorgimento italiano. Nella sala consiliare del municipio, alla presenza di un pubblico molto attento e coinvolto, il presidente dell’A.I.C ha introdotto l’incontro ricordando le iniziative già attuate: il concerto e il convegno su Cavour esattamente un anno fa; l’invito alle scuole medie a eseguire

Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

TORTONA E TORTONESE

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disegni e ricerche storiche sulle vie che il paese ha dedicato a personaggi e fatti del Risorgimento e la visita guidata al palazzo reale di Racconigi. Il sindaco, nel saluto rivolto agli intervenuti, ha citato anche il grande concerto organizzato dal Comune. Dopo l’intervento del moderatore il professor

Fotonotizia

Gianvincenzo Chiodi, la professoressa Carla Moruzzi Bolloli, presidente del’Istituto di Storia del Risorgimento di Alessandria e Asti, ha dedicato il suo discorso al tema “Garibaldi e i Garibaldini nell’Alessandrino”, citando i coraggiosi che, partendo dalla nostra provincia, si sono uniti al grande eroe nella celebre spedizione dei Mille. È seguita la relazione di Giuseppe Decarlini, incentrata sui numerosi conterranei che hanno valorosamente combattuto, talvolta con il sacrificio della vita, sia nelle file dei Garibaldini sia in quelle dell’esercito regolare piemontese durante le prime tre guerre d’indipen-

denza. Entrambi i relatori hanno rilevato che, mentre ogni paese ricorda con lapidi e monumenti i Caduti e i partecipanti alla prima e alla seconda guerra mondiale, pochi studi sono stati dedicati e poco per ora si sa sui protagonisti del primo periodo del nostro Risorgimento. Vivi e convinti gli applausi dei presenti. A conclusione del pomeriggio sono stati premiati con libri e cancelleria, per le ricerche compiute, alunni e classi seconde medie dell’anno 2010/11. I ragazzi della terza media, ora passati alle scuole superiori, erano stati premiati con una visita guidata alla Cittadella di Alessandria.

IN BREVE SCUOLA / TORTONA

Il San Giuseppe in visita alla Casa Famiglia di Berzano Giovedì 6 ottobre gli alunni delle classi 2A e 2B della Scuola Secondaria di I grado S. Giuseppe sono andati a visitare le famiglie della Comunità MCF, residenti a Berzano di Tortona. All’arrivo sono stati calorosamente accolti da alcuni membri della Comunità, che hanno illustrato loro i vari laboratori. Infatti hanno avuto modo di mettersi all’opera con il feltro, l’argilla, la panificazione, l’orto, il disegno e la progettazione. Nel pomeriggio, dopo aver giocato, corso, cantato e suonato la chitarra nel grande giardino hanno fatto una passeggiata nel bosco di castagne, una visita al grande orto e hanno scoperto che capre e pecore sono ghiotte di rubiglia. È stata davvero una splendida giornata e tutti gli alunni ringraziano il loro compagno Giovanni, la sua famiglia e tutta la Comunità che ha permesso loro di fare questa meravigliosa esperienza. Marika Tosino

SUFFRAGIO / TORTONA Celebrazione per i defunti dell’ANVGD Il 1° novembre alle ore 10.30 presso la sala Romita, messa a disposizione dal Comune di Tortona, sarà celebrata la Messa in suffragio dei defunti dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). La funzione sarà officiata da don Francesco Larocca viceparroco del Duomo.

APPUNTAMENTI / SALE Le ricette della tradizione piemontese Un incontro particolare quello che l’Associazione Impegno Culturale di Sale (A.I.C.) organizza giovedì 20 ottobre alle ore 19,30: non nella consueta austera sala riunioni dell’ex Fatebenefratelli, ma presso il ristorante pizzeria “La Fossa Romea” di via Colombarola 32. Relatore il noto studioso di storia locale professor Gianvincenzo Chiodi, in una veste, per lui insolita, quella di esperto di cucina. Di alcune ricette, talvolta dimenticate, della tradizionale cucina piemontese, si parlerà, infatti, nella serata. Non ci si accontenterà di parlare e di ascoltare: grazie al’arte culinaria della signora Marisa, i presenti potranno riassaporare i cibi semplici e spesso poveri, ma non per questo meno gustosi, della cucina locale di una volta. La degustazione sarà riservata a chi avrà prenotato.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA La magia della chitarra a Caleidoscopio La suggestiva musica per chitarra sarà la protagonista del nuovo appuntamento sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda domenica 23 ottobre alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio proporrà un bellissimo concerto registrato dal vivo il 15 maggio 2009 presso l’Oratorio dell’Annunziata di Ovada. Bravissimi interpreti i chitarristi Angela Centola e Roberto Margaritella. Nel programma musiche di Gragnani, Giuliani, Piazzolla e Albeniz. Intervista alla professoressa Centola e al professor Margaritella, che introdurrà i brani. L’appuntamento è quindi fissato per domenica sera, oppure, in alternativa, martedì 25 ottobre sempre alle ore 20,30.

ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE

ON. FUNEBRI ORGANIZZAZIONE

Domenica 16 ottobre, Teresa Pavarin e Sergio Tuis hanno celebrato 50 anni di matrimonio nella chiesa parrocchiale di Viguzzolo. La S. Messa è stata celebrata dal parroco don Gino Bava. Al termine i due sposi hanno festeggiato insieme a figli, nipoti, amici e parenti con un pranzo in amicizia.

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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

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Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 20 al 26 ottobre 2011 Giovedì 20 ottobre: Cristiani, Via IV Novembre, 13 (tel. 0143 2321) Venerdì 21: Comunale, Via Verdi, 113 (tel. 0143 76255) Sabato 22: Valletta, Via Garibaldi, 1 (tel. 0143 2331) Domenica 23: Giara, Via Girardengo, 13 (tel. 0143 2017)

Inaugurata la mostra di preziosi cimeli dedicata al Risorgimento locale

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Lunedì 24: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3/5 (tel. 0143 2166) Martedì 25: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Mercoledì 26: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Edicole aperte domenica 23 ottobre 2011 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

La Saiwa Band suona per l’AISM

“Novi 1861”: la città celebra l’Unità Omaggio a De Andrè NOVI LIGURE - Venerdì 14 ottobre, presso il Foyer del Teatro Marenco, è stata inaugurata la mostra “Novi 1861”, con una preziosa esclusiva: la camicia rossa del garibaldino Villari. La mostra, che rimarrà aperta fino al 27 novembre, ha come secondo punto di riferimento, anche l’Auditorium della Biblioteca Civica, sita in Via Marconi. Nel primo, sono indicati tutti i riferimenti per i visitatori: dalla mappa della città con i punti d’interesse, all’inquadramento storico e socio economico della Novi risorgimentale, comprese le biografie dei personaggi più significativi. Invece, presso la Biblioteca è stato allestito il centro documentale, con le molteplici testimonianze che fanno parte dell’archivio storico. L’iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione con i partner Ilva Riva Fire, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Banca Carige, rappresenta uno degli appuntamenti più significativi inseriti nel lungo programma delle manifestazioni cittadine dedicate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il progetto della mostra, che si sviluppa in più sedi ed in diversi punti della città, nasce da una approfondita ricerca, curata dal personale della Biblio-

teca Civica, che ha compreso numerosi libri di storia locale e l’archivio storico cittadino. Gli altri luoghi visitabili sono Palazzo Pallavicini, la Chiesa della Collegiata, il Comando di Polizia Municipale, ed i percorsi dei cimiteri cittadini, dove riposano le spoglie di novesi illustri. Seguendo il taglio storiografico prettamente locale della mostra, varie targhe segnano sia le vie intitolate ai protagonisti novesi del Risorgimento, sia altre aree espressive della città. Sabato 22 ottobre, presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo Municipale, sarà ricordato il settimo “Congresso delle Società di Mutuo Soccor-

so” che si tenne a Novi Ligure nel 1859, proprio nella stessa sala. Il programma prevede, alle ore 9.45, i saluti delle Autorità, a seguire, gli interventi di Carlo Campora (Presidente Consulta S.O.M.S. Novi Ligure/Ovada), Adriano Dolo (Consigliere della Fondazione Centro per lo studio e la documentazione delle Società di Mutuo Soccorso), Ferruccio Temporiti (Presidente Coordinamento SOMS della Lombardia) e di Cesare Manganelli (Collaboratore ISRAL). Alle ore 12.30 è prevista la conclusione del Sindaco, Lorenzo Robbiano, e lo scoprimento di una targa commemorativa. La sera, alle ore 21, presso

il “Centro Fieristico Dolci Terre di Novi”, si terrà un concerto (Direttore il Maestro Raffaele Mascolo), che vedrà protagonisti l’Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini” di Parma e il Coro lirico “Terre Verdiane”, quest’ultimo diretto dal Maestro Corrado Casati. Dal 28 al 30 ottobre l’androne di Palazzo Dellepiane ospiterà la rassegna libraria “Librinmostra”, dedicata a volumi del periodo risorgimentale. Sabato 5 novembre, alle ore 10, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica, è in programma la presentazione di “In novitate juniores” a cura della rivista storica “In Novitate”; il volume contiene una serie di ricerche sul Risorgimento realizzate dalle scuole cittadine. All’incontro interverrà il presidente dell’associazione, Renzo Piccinini. Sabato 12 novembre, alle ore 10, presso l’Aula Magna del Liceo Amaldi si terrà una conferenza sulla figura di Pietro Isola a cura di Andrea Sisti. Infine, nel mese di dicembre, sarà allestita una mostra dedicata interamente al Ballo Excelsior, che tratterà delle varie rappresentazioni avvenute in tutto il mondo della celebre opera di Romualdo Marenco. Vittorio Daghino

Daniel Moreno ha vinto la corsa “Gran Piemonte” NOVI LIGURE - Lo spagnolo Daniel Moreno si è aggiudicato a sorpresa la 97ª edizione del Gran Piemonte, penultimo appuntamento del calendario internazionale. Madrileno, 30 anni, è il primo iberico ad imporsi nella classica autunnale, che si è snodata lungo un percorso poco selettivo tra Piasco (Cuneo) e Novi Ligure. Di fronte al Museo dei Campionissimi Fausto Coppi e Costante Girardengo, il finisseur della russa Katusha ha colto il suo terzo centro stagionale, compreso il tappone pirenaico di

Il ciclista Daniel Moreno

Sierra Nevada alla Vuelta. Entrato nella fuga decisiva

avviata a 118 km dal traguardo, ha snobbato i velocisti che componevano il gruppetto di testa e poi, ben protetto dal compagno di squadra Luca Paolini (terzo), si è inventato l’allungo decisivo a 500 metri dall’arrivo. Sul secondo gradino del podio è salito il belga Greg Van Avermaet, che domenica 9 aveva conquistato un’altra corsa storica, la Parigi-Tours. Male sono andati i più attesi di giornata: il campione del mondo Mark Cavendish si è ritirato dopo una settantina di chilometri, il vallone

Philippe Gilbert, vincitore delle ultime due edizioni, è rimasto nella pancia del gruppo. Bene invece Vincenzo Nibali che ha provato qualche allungo, chiudendo infine al nono posto. Ordine d’arrivo: 1. Daniel Moreno (Spagna Katusha) km 203 in 4h45’e 16”; 2. Van Avermaet (Belgio); 3. Paolini; 4. Voeckler (Francia), 5. Roche (Irlanda), 6. Niemec (Polonia), 7. Bennati, 8. Stensen (Danimarca), 9. Nibali, 10. Lovkvist (Svezia). f.s.

NOVI LIGURE - Sabato 22 ottobre alle 21 presso il Teatro Giacometti andrà in scena “All’ ombra dell’ultimo sole...”, ultimo spettacolo della Saiwa Band & Friends, un tributo a Fabrizio De Andrè, con reinterpretazioni dei suoi pezzi. L’ingresso è a offerta libera e tutto il ricavato della serata andrà a favore di AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). L’AISM è una Onlus che da oltre quarant’anni anni opera su tutto il territorio italiano; dal 1998 è affiancata da FISM, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, anch’essa Onlus, istituita per continuare a finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulla malattia. E’ oggi il punto di riferimento per le oltre 60.000 persone con sclerosi multipla in Italia e per i loro familiari; il suo impegno si sviluppa in tre ambiti determinanti per le persone con sclerosi multipla, quali la promozione ed erogazione di servizi a livello nazionale e locale, l’affermazione dei diritti delle persone con SM e il sostentamento della ricerca scientifica.

L’associazione è attiva sul territorio con oltre 10.000 volontari impegnati a diffondere una corretta informazione sulla malattia, sensibilizzare l’opinione pubblica, promuovere ed erogare servizi socio sanitari adeguati dove il servizio pubblico non arriva, promuovere iniziative di raccolta fondi per sostenere la ricerca scientifica. La Saiwa Band & Friends è un gruppo musicale nato a Genova nel 2006 su iniziativa di alcuni dipendenti della ditta Saiwa e cresciuto con il prezioso sostegno dell’azienda stessa. I componenti non sono professionisti in campo musicale, ma “artisti nel tempo libero”, accumunati da un grande entusiasmo per la musica. L’attività, nata inizialmente come hobby e come intrattenimento interno durante feste aziendali, si è poi allargata a eventi a sostegno di varie associazioni. Il repertorio della Band è vario, ma si basa, fondamentalmente, sul rock dagli anni ’70 ad oggi, con divagazioni anche in altri generi. Michela Ferrando

Torre d’Oro a Marica Venturino NOVI LIGURE - Il Consiglio Direttivo del Centro Studi “In Novitate” ha deliberato l’assegnazione all’Archeologa Marica Venturino Gambari del premio Torre d’Oro 2011. Il prestigioso riconoscimento, giunto alla XXVII edizione, si avvale del patrocinio della Provincia di Alessandria, del Comune di Novi Ligure e della preziosa collaborazione del Centro Orafo fratelli Ghio di Serravalle Scrivia. La cerimonia della consegna è prevista domenica mattina 23 ottobre, alle ore 10,30 presso il salone conferenze della Civica Biblioteca di Novi Ligure. Interverranno a illustrare le varie benemerenze dell’Archeologa con specializzazione in Preistoria, il professor Stefano Maggi, docente in archeologia classica presso l’Università degli Studi di Pavia e il dott. Andrea Sisti, vice presidente del Centro Studi. Marica Venturino Gambari è il direttore dell’area archeologica del sito di Libarna dove cura un complesso progetto di restauro e di riqualificazione ambientale.


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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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La pubblicazione, giunta alla quinta edizione, è curata da Orizzonti Novi

Arriva il nuovo calendario artistico novese NOVI LIGURE - Foto a colori e in bianco e nero, foto di ieri e di oggi, racconti che hanno ad oggetto Novi, vista nelle sue strade e anche nei suoi angoli meno noti: questo ed altro c’è nel Calendario artistico novese 2012, che l’associazione culturale Orizzonti Novi, presieduta da Osvaldo Repetti, offre all’attenzione della città. E’ il quinto anno consecutivo che l’iniziativa si ripete, con crescente successo, grazie anche al contributo di operatori economici e commerciali e del CSVA (Centro Servizi Volontariato Alessandria). Il Calendario si propone con una veste grafica simpatica ed elegante, impreziosita da una felice scelta coloristica, che lo rende anche oggetto d’esposizione, in casa, in ufficio, nei locali pubblici. Le foto presentate provengono dalle collezioni di Michelangelo Mori, di Salvatore Acri e Mac Foto, di Aldo Guida, del Comune di Novi Ligure e di Fausto Mogni. Tra le novità, la partecipazione alla realizzazione del Gruppo fotografico di Orizzonti Novi, formato da:

Chiara Aloisio, Elena Carrega, Anna Cristallo, Elena Di Cara, Daniela Fava, Giulia Fossati, Irene Fossati, Pino Loiacono, Stefano Repetti, Antonella Ronzulli, che avevano partecipato al corso di fotografia organizzato dalla stessa associazione con lezioni tenute da Fausto Mogni, Elisabetta Goggi e Gianni Torchia. I testi sulla Novi di ieri sono in gran parte tratti da scritti di Egidio Mascherini, scomparso nel 1995, la cui memoria si in-

tende onorare, unitamente a quella di Mi-chelangelo Mori, che della diffusione della conoscenza dei Novi fu uno dei massimi artefici specialmente presso i giovani. Ciascun mese è dedicato ad una via di Novi, illustrata, come s’è detto, con foto e testi. Sfilano così, durante l’anno, e costituiscono una godibile occasione di lettura e di informazioni via Cavanna, Spalto Montebello,via Abba, via Guglielmo Marconi, via Pietro Isola, viale della Rimembranza, via Felice Cavallotti, via Giuseppe Garibaldi, via Casteldragone (con il Borgo Storto e il Borgo Dritto visti da Daniela Fava e Anna Cristallo), via Solferino, via Paolo Giacometti, via Don Minzoni. Il Calendario artistico novese costituisce una sorta di toponomastica illustrata, che dal suo primo apparire ha dato visibilità ad oltre cinquanta strade novesi. E’ intenzione dell’associazione, come afferma il Presidente, nonché ideatore e coordinatore delle attività editoriali, Osvaldo Repetti, riunire successivamente i vari contributi letterari e foto-

grafici per costruire una Guida di Novi vista nelle sue articolazioni storiche, artistiche, di colore e di costume. Anche quest’anno partecipa alla realizzazione del calendario l’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi e Tessuti) - Gruppo Frederick di Novi Ligure, guidata da Isa Sommo, che intende con ciò proporre alla cittadinanza le proprie attività e pubblicizzare la necessità e la positività dell’adesione alla campagna per la donazione di organi e tessuti, che è il suo fine specifico. Da segnalare che il ricavato delle vendite andrà a totale beneficio dell’AIDO novese. Considerato anche il fine benefico dell’iniziativa, l’AIDO e l’Associazione “Orizzonti Novi” si augurano che tale prodotto sia gradito a tutti i Novesi. Il Calendario novese 2012 è distribuito nelle edicole e nelle librerie cittadine e può essere richiesto anche rivolgendosi all’AIDO, all’associazione “Orizzonti Novi”, agli sponsor indicati in ciascuna pagina o all’editrice Litho Commerciale di Novi Ligure.

IN BREVE EVENTI / SERRAVALLE SCRIVIA

Julio Cesar fa shopping al Designer Outlet Il famoso portiere brasiliano dell’Inter Julio Cesar si è concesso un pomeriggio di shopping e relax al Serravalle Designer Outlet. Di fronte agli occhi curiosi di commesse e acquirenti, il campione nerazzurro ha approfittato del forzato riposo dovuto al suo infortunio per dedicare qualche ora agli acquisti, cogliendo al volo l’occasione dell’arrivo nel Designer Outlet piemontese delle nuove collezioni autunno inverno. Anche i big del calcio di serie A quindi scelgono per i loro acquisti Serravalle Designer Outlet, in virtù di un’offerta unica che comprende i più prestigiosi brand della moda internazionale a prezzi ridotti dal 30 al 70%.

NATURA / MONGIARDINO LIGURE

Si trova a Serravalle Scrivia ed è stato voluto dal Comune e dal CAI di Novi Ligure

Realizzato il percorso naturalistico della Cappellezza SERRAVALLE SCRIVIA - Sabato 15 ottobre presso la chiesetta della frazione Cappellezza, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo percorso escursionistico - naturalistico di Cappellezza. In occasione del “taglio del nastro”, il Sindaco Antonio Molinari e l’assessore all’ambiente, Mauro Denegri, hanno illustrato ai presenti il progetto realizzato dal Comune di Serravalle Scrivia e dal Club Alpino Italiano Sezione di Novi Ligure, che rende pienamente fruibile un interessante e panoramico percorso sulle colline che circondano Serravalle. A seguire è stato offerto un piccolo rinfresco e soprattut-

to l’opportunità di percorrere il nuovo sentiero accompagnati dalle guide C.A.I. Il tracciato aperto al pubblico, attrezzato con palette segnavia,si snoda secondo un percorso ad anello che parte dal centro cittadino (Viale Stazione Stazione FS) per

salire sino alla chiesetta di Cappellezza e da qui inoltrarsi sulle verdi colline che sovrastano Serravalle, passando per la Chiesetta di Sant’Ambrogio (dove da un punto panoramico con area di sosta è possibile godere uno splendido panorama in

Il torneo d’autunno di scacchi va a Roatta NOVI LIGURE - Si è svolto, venerdì 14 ottobre presso il salone del DLF di Novi Ligure, la settima edizione del Torneo di Autunno. La competizione prevedeva 10 turni con cadenza di gioco di 5 minuti a testa per finire la partita. Dominio del portacolori dell’A.S.D. DLF Novi Scacchi Luca Roatta, autore di una prestazione sopra le righe con 9 punti su 10 disponibili; sul podio gli alessandrini Mauro Baruscotti e Dario Gemma rispettivamente con 7,5 e 7 punti. Primi di categoria si sono classificati: Fabio Grattarola di Alessandria (fascia elo sopra 2000), Ettore Sibille di Alessandria (2000-1800), Massimo Porzio del DLF Novi (1800-1600), Ettore Isolabella del DLF Novi (1600-1460) e Andrea Assanelli di Tortona (fascia minore 1460), con un ottimo rientro dopo quasi 25 anni di inattività in una gara che vedeva al via i migliori specialisti del gioco veloce e solo due inclassificati. Il torneo, ha assegnato anche i punti per il

direzione di Libarna, Montespineto, Arquata Scrivia), e su ancora sino alla Chiesetta di Montei, per poi scendere tra vigne e verdi prati sino a Via Abbazia e il Parco di Villa Caffarena (nella foto), chiudendo il cerchio su Viale Stazione e Piazza Bailo. Un itinerario piacevole e rilassante che offre anche interessanti digressioni intersecando altri sentieri segnati, in direzione Novi Ligure e Gavi. Gli amministratori comunali sono lieti di poter ridare a tutti i serravallesi una parte dei sentieri che circondano il paese, sentieri da cui si possono ammirare insoliti scorci di paesaggio circondati dalla quiete dei boschi e dei parchi.

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Trovata un’enorme “grifola grondosa” Nei giorni scorsi a Mongiardino Ligure Stefanino Gogna, uno dei Sindaci più noti della Comunità Montana “Terre del Giarolo”, ha trovato in Val Sisola un fungo del tipo Grifola Frondosa di circa 4 kg.

ARTE / SERRAVALLE SCRIVIA Inizierà a novembre il corso di pittura e disegno Dal 5 novembre a Serravalle Scrivia, avrà inizio il XXVIII Corso di pittura e disegno e arti applicate. L’associazione Amici dell’Arte di Serravalle in collaborazione del Comune di Serravalle, organizza presso le ex Scuole Elementari i corsi di disegno, pittura e arti applicate che si terranno tutti i sabati pomeriggi dalle ore 15,30 alle ore 17,45 e i lunedì sera dalle ore 21 alle ore 23. I corsi sono aperti agli appassionati d’arte e per tutti coloro che hanno interesse o attitudini artistiche. Per i giovani e gli studenti il corso è gratuito.

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Grande Slam della Provincia: consolida il primato in solitario M. Porzio con 676 punti, seguito da A. Giudici con 599 e dal casalese Marco Barbero con 591. Le classifiche complete sono sul sito www.noviscacchi.it. Il prossimo appuntamento del Grande Slam è previsto per domenica 23 ottobre, ore 14.30 a Casale con il Torneo Semilampo. E’ stato invece rinviato il torneo Lampo di Alessandria, in programma per venerdì 21 ottobre.

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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

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TORTONESE E NOVESE

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A Mongiardino Ligure il libro di Tonino Pratolongo su storie e sapori locali

Secondo incontro a Serravalle Scrivia

“I Mercanti della neve” in Valle Spinti

La forza della Comunità

MONGIARDINO LIGURE - Sabato 22 ottobre, alle ore 20, presso l’agriturismo Vallenostra di Mongiardino Ligure, Silvano Bello presenta “I mercanti della neve banchettano in Vallenostra”. Un viaggio nel tempo e nello spazio, quando i mercanti della neve, i santi Antonio, Sebastiano e Biagio prevedevano, infallibilmente o quasi, il tempo: se nei giorni onomastici il tempo era bello, i Santi Mercanti della neve andavano al mercato e compravano neve da spargere abbondantemente sulle valli, se era brutto restavano a casa e se ne poteva dedurre che sarebbero seguite terse giornate di sole, a segnalare la fine dell’inverno ormai prossima. La serata ideata dall’agriturismo Vallenostra per festeggiare il libro di Tonino Pratolongo “I Mercanti della neve - Storie e tradizioni in Valle Spinti” (primo volume della collana “Le Impronte”, diretta da Osvaldo Repetti per le Edizioni Puntoacapo di Cristina Daglio e Mauro Ferrari), è un racconto orale dal vivo arricchito di quello che un libro, per sua stessa natura, può solo magnificamente suggerire, i sensi del gusto e

SERRAVALLE SCRIVIA - “Il fondamentale atteggiamento di conversione, intesa come inversione di tendenza, non deve essere solo individuale, dei singoli individui ma pastorale”, così il prof. Gian Franco Agosti, delegato regionale di Azione Cattolica, ha aperto il secondo incontro avente per tema: “Parrocchia: quale futuro? La forza della Comunità: accogliere le differenze e temere l’indifferenza”, che si è tenuto lunedì 10 ottobre alle ore 21 presso il salone del Pensionato di Serravalle S. “Mons. Guerra”. Oggi, in un’epoca di grandi cambiamenti, la forza di una comunità parrocchiale ha la propria ragion d’essere nella presa di coscienza della pluralità, di differenti sensibilità e tradizioni che la caratterizzano. Noi stessi appartieniamo a mondi diversi, ad ambiti culturali diversi, a volte distanti e contradditori tra loro. Dentro una stessa Comunità ci sono persone che hanno livelli di partenza diversi nel campo della stessa fede: ci sono persone che hanno solo ricevuto il sacramento del battesimo e che pur riconoscendosi e riconoscendole formalmente in un’appartenenza alla Chiesa Cattolica, in realtà non traducono tale partecipazione in una frequenza esteriore, anche se poi di fatto non sappiamo se davvero siano lontani solo perché non li vediamo alla S. Messa o alle iniziative parrocchiali. La Chiesa non vive più all’ombra del campanile, ma estende il proprio desiderio naturale di vedere Dio ad altri territori, dove abitano persone diverse. E’ un dato evangelico ed ecclesiale. Vedere le diversità e comprenderle, significa esercitare quel “discernimento comunitario” di cui si è parlato al convegno di Palermo del 1996, per interagire con l’altro in un’edificazione vicendevole per un comune cammino di salvezza. La Parrocchia, quindi, è l’a-

dell’olfatto, che tante volte vengono richiamati con piglio ora ironico, ora nostalgico nel bel racconto del vice sindaco di Grondona. La presentazione di un libro, quindi, raccontata dal vivo in “4 dimensioni” come l’intrattenimento di un film holliwoodiano in 3D non potrà mai fare, è un’emozione da vivere piatto dopo piatto. Niente cinema multisala,

occhiali tridimensionali e popcorn questo sabato. Il menù cucinato da Agata, presentato in abbinamento a poesie, racconti e fiabe tratti dal libro, è frutto degli inverni delle valli contadine: polentino di castagne con Montebore, variazione di troffie di castagne, trippe e stoccafisso accomodato con polenta e infine l’umile e sontuoso Monte Bianco della mamma di Tonino,

tortino dal cuore morbido di castagne. Il tutto sarà accompagnato dai vini tipici del territorio. La valle Spinti, stretta e sinuosa, sale da Arquata verso i primi contrafforti appenninici di San Martino di Roccaforte: solcata da lamine di terra grigia, i calanchi, ricordo di un antico mare, segnate da rughe che si sbriciolano nel caldo dell’estate e fumigano umide d’inverno. Tonino Pratolongo gli inverni della Valle Spinti li conosce bene: classe 1942, è cresciuto fra questi colli boscosi, ne ha assimilato umori, nebbie, freddo, tradizioni. “Se vuoi parlare del mondo - diceva Tolstoj - comincia dal tuo paese”: in questa piacevole raccolta, Pratolongo racconta un’infanzia, una storia, che è la sua ma anche quella di una cultura ed una economia contadina ormai in disfacimento, con lo humour di chi l’ha vissuta, talvolta con difficoltà, e con la nostalgia per un tempo in cui la contemplazione del paesaggio e il rapporto con il fiume, il prato, il bosco, gli animali, era immediato e vivificante. Soprattutto per una cultura del territorio che è culto di suolo, di cibo, di stagioni. a.m.

Prevenzione... in movimento a Pozzolo Formigaro POZZOLO FORMIGARO - Sabato 22 ottobre a Pozzolo si terrà l’evento “Prevenzione… in movimento” presso il Pattinodromo del Centro Sportivo Giovanni Paolo II di via Fraschetta. L’evento si inserisce nelle iniziative promosse dalla Consulta femminile provinciale della Lega Italiana per la Lotta contro I Tumori (LILT) di Alessandria in occasione della Campagna Nastro Rosa 2011 per la prevenzione oncologica e si onora del patrocinio e della sponsorizzazione del Co-

mune di Pozzolo Formigaro. La serata avrà inizio alle ore 20 con un apericena proposto dalla Locanda dei Narcisi di Pozzolo Formigaro ed ispirato alle regole dalla sana e corretta alimentazione con prodotti del territorio. Proseguirà alle ore 21 con lo spettacolo di pattinaggio artistico a rotelle “L’Egitto: il connubbio tra il mondo del pattinaggio a rotelle e l’antico Egitto” realizzato dalle associazioni sportive ASD Pattinaggio Artistico Pozzolese e ASD Pattinaggio Artistico Aurora.

Quindi un evento anche educazionale e non solo di intrattenimento, che attraverso due distinti momenti vuole ricordare ai partecipanti il ruolo preminente che l’alimentazione e l’attività fisica hanno in uno stile di vita quotidiano attento alla prevenzione oncologica. La partecipazione prevede un contributo minimo di 25 euro finalizzato alla raccolta fondi a sostegno dell’attività di prevenzione e di ricerca scientifica in ambito oncologico promosse dalla Sezione alessandrina di LILT.

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vamposto nei territori della presenza della Chiesa. In un mondo che cambia la parrocchia potrebbe perdere il proprio ruolo storico. Un altro rischio, in cui è possibile incorra una parrocchia, è quello di diventare un centro di servizi. Ancora una volta possiamo scivolare nel turbine del fare, perdendo di vista l’obiettivo ultimo del nostro agire. Poiché una Comunità ha dei punti di forza e di debolezza, invece di irrigidirci in una replica dell’identico, possiamo prendere coscienza che siamo in un periodo di nuova evangelizzazione o prima evangelizzazione i cui termini chiave sono: accoglienza, ascolto, disponibilità, gioia di seminare senza pretese, valorizzazione delle nostre ricchezze artistiche e culturali (rinnovarci nella consapevolezza che il restauro di un quadro è un segno pubblico della nostra fede e non semplicemente una salvaguardia del patrimonio artistico), l’attenzione all’evangelizzazione dei popoli e al pluralismo religioso, quindi alla dinamica della persona alla persona, l’interesse all’iniziazione cristiana coinvolgendo le intere famiglie in un itinerario di catechesi, l’azione di associazioni e movimenti... ma le trait d’union di queste possibilità è la centralità umana, e non solo religiosa, che viene attribuita alla domenica, quale giorno di festa comune. E allora, come è stato precisato al convegno di Verona, essere Comunità non è pensare, semplicemente, in termini di liturgia, di catechesi, ma di vita affettiva, di fragilità... Intendere la Chiesa come luogo di accoglienza della vita dell’uomo secondo la categoria della fragilità o di quella debolezza che contraddistingue la natura dell’uomo in ogni suo aspetto, è il volto nuovo di una Chiesa che teme l’indifferenza e accoglie la differenza. e.d.g.

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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto Intercity Torino - Genova: oltre al danno la beffa?

Giuseppe Savagnone

Egr. Direttore, la cancellazione dei treni Intercity tra Torino e Genova, giustamente temuta dai pendolari, sarebbe non solo una sciagura per tutti quanti oggi usufruiscono di quei servizi, ma costituirebbe una vera e propria beffa ai danni di tutti i contribuenti piemontesi. Ricordiamo, infatti che, all’atto della firma dell’esoso contratto di recente sottoscritto tra Trenitalia e Regione Piemonte, il nostro Assessore regionale ai trasporti, Barbara Bonino, sottolineò con molta enfasi come il ritrovato accordo con Moretti (pagato con l’abbandono delle gare per liberalizzare l’affidamento del trasporto ferroviario regionale) avrebbe consentito di mantenere sul territorio anche quei servizi di rango nazionale, come appunto gli Intercity. Se, perciò, quanto temono i pendolari dovesse davvero verificarsi ci troveremmo di fronte a un’intollerabile sopruso, che io spero la Regione Piemonte sappia e voglia fermare, facendo valere gli interessi dei cittadini piemontesi. Evidenzio, di passaggio, che il nuovo contratto sottoscritto tra la nostra Regione e Trenitalia attribuisce a quest’ultima, tra fondi regionali e fondi statali, circa 350 milioni di euro all’anno, per sei anni. Il doppio di quanto costava alle finanze pubbliche il contratto precedente, a parità di servizi svolti. Una somma già di per sé colossale e discutibile, che sicuramente le gare avrebbero di molto abbattuto; ma che, a maggior ragione renderebbe addirittura immorale privare i piemontesi di servizi che, oltre agli introiti tariffari, Trenitalia può ben compensare attraverso i fondi del lucroso contratto piemontese. Daniele Borioli Resp. Trasporti e Infrastrutture PD Piemonte

Educare oggi alla virtù

I pesci non chiudono gli occhi

Osare la missione

Elledici

Feltrinelli

Paoline

Pp. 184

Pp. 112

Pp. 216

Euro 12,00

Euro 12,00

Euro 15,00

Ok della Regione per gli assegni di studio della Provincia di Alessandria Egr. Direttore, tutte le famiglie residenti in Provincia di Alessandria che lo scorso anno hanno presentato domanda alla Regione Piemonte per ricevere gli assegni di studio saranno accontentate: l’Assessorato regionale all’Istruzione ha, infatti, reperito le risorse necessarie per esaudire tutte le 4.729 domande risultate idonee in graduatoria. Ai quasi 4 mila assegni di studio finanziati nei mesi passati con una prima tranche di 1,1 milioni di euro se ne aggiungono, quindi, ora altri 740 per un importo di quasi 250.000 euro. Gli assegni di studio sono lo strumento, previsto con la legge 28 del 2007, per sostenere gli allievi più bisognosi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado e delle agenzie formative accreditate per l’istruzione dell’obbligo. Vanno dai 120 euro ai 600 euro in base al reddito della famiglia e servono per le spese relative ai libri di testo, alle attività integrative e ai trasporti. Ringraziamo l’assessore Alberto Cirio che, in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, è riuscito a reperire le risorse necessarie, dando una risposta positiva a tutti. Questo grande sforzo darà un aiuto concreto a famiglie che ne hanno bisogno ora più che mai. Il momento non è facile, ma la Regione e, in primis, l’assessore Cirio, sta facendo tutto ciò che è in suo potere per continuare a garantire lo standard di un sistema scolastico che ci viene invidiato dalle altre regioni sia in termini di qualità dell’insegnamento sia di rendimento dei ragazzi. On. Marco Botta Consigliere Regionale del Piemonte

Grazie agli alpini! Egr. Direttore, ho letto su “Il Popolo” del 13 ottobre l’articolo dedicato ai 50 anni del Gruppo Alpini di Montalto e ho provato tanta nostalgia dei miei anni di alpino... In provincia di Pavia siamo davvero tanti e quando un gruppo festeggia un traguardo così importante siamo tutti orgogliosi. Io non sono iscritto a nessun gruppo particolare ma partecipo sempre con il cuore a tutti gli eventi e mi unisco alla gioia dei montaldesi, ben espressa dal sindaco Marina Casarini, di avere in mezzo a noi queste persone che sono sempre disponibili a dare un mano. Liliano Braschi - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Erri De Luca

L’ipotesi che guida la riflessione di Savagnone nel volume “Educare oggi alla virtù” è che l’attuale crisi morale ed educativa derivi dal non essere ancora riusciti a trarre tutte le conseguenze del passaggio dalla prospettiva etica dell’epoca moderna, centrata sulla legge morale e sul dovere, a quella postmoderna, che punta sulla realizzazione delle persone. Il problema degli educatori è che oggi si trovano davanti al tramonto del vecchio modello, senza essere capaci di valorizzare le risorse offerte dal nuovo. Il libro, che vuole essere un contributo al superamento di questo vuoto, da un lato risponde all’esigenza comune a tutti gli educatori, di ritrovare dei punti di riferimento condivisibili che orientino l’impegno educativo e dall’altro interpella particolarmente i cattolici, essendo per certi versi un commento agli Orientamenti pastorali della Conferenza Episcopale Italiana per il 2010-2020 e per altri il tentativo di “riscriverli” nel contesto della cultura contemporanea. Educare alle virtù può diventare, allora, la risposta più radicale e forse la sola possibile alla sfida dell’“emergenza educativa”.

Erri De Luca in questo nuovo libro ricorda la sua vita di cinquanta anni fa, di un bambino di dieci anni (“l’età si scrive per la prima volta con due cifre. È un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti”) in un’estate in vacanza, al mare. Ricorda e narra i suoi ricordi in prima persona, da bambino con un lessico semplice ma efficace. Un ragazzino che subisce il primo grande sopruso e che teorizza la prima idea di giustizia. Il rapporto con i genitori, il padre emigrato negli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore, la madre con il grande dilemma se seguirlo o restare ancorata ai suoi posti e lui che si prende la prima grande responsabilità di dare un consiglio alla madre. Un bambino che sente di essere più grande del corpo che ha, maturo dentro più del suo contenitore, un ragazzino che scopre l’amore per la prima volta nella vita, la sua enorme forza e la capacità che ha di segnare indelebilmente un tempo e renderlo eterno. Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Ha studiato da autodidatta l’ebraico e tradotto alcuni libri della Bibbia.

Salute oggi Dopo la fine della bella stagione è venuto il periodo di organizzare la nostra attività fisica durante l’anno, anche se il periodo autunnale e invernale, il primo piovoso, il secondo freddo, non lasciano molte speranze al movimento all’aperto. Alcuni di noi non rinunciano comunque alla marcia, sfidando freddo e nuvole, altri, i più, si iscrivono ad un corso nella palestra sotto casa. Il concetto di palestra è molto cambiato in questo ultimo decennio: se prima essa offriva principalmente pesistica e body building, arti marziali o qualche corso di aerobica, praticamente inteso come esercizi a corpo libero accompagnati da uno sfondo musicale, oggi la scelta si è molto ampliata con svariate discipline anche “mirate”, cioè adatte alle esigenze di ognuno, ad ogni età. Fra queste corsi per anziani e meno giovani, che possono scegliere fra corsi di

Enrico Masseroni

Vissuto in Lomellina tra il 1881 e il 1943, sacerdote con la passione per la missione, don Francesco Pianzola fa parte di una generazione di preti, che si sono lasciati interpellare dal popolo loro affidato, gente povera, che sentiva la Chiesa istituzionale lontana e che si era allontanata dal Vangelo. In questo contesto sociale faticoso e spesso ostile, il beato Pianzola matura l’esigenza di un modo nuovo di essere prete, quello di andare incontro, di cercare, di impostare la pastorale appunto con i criteri della passione missionaria che non si accontenta di attendere, ma che offre proposte e solidarietà. La passione per il Vangelo si salda con la passione per le donne e gli uomini del suo tempo e prepara l’elaborazione di una nuova figura di prete itinerante. Un’intuizione che porterà il beato Pianzola a fondare una famiglia religiosa femminile che si dedica all’apostolato missionario nei cascinali della Lomellina, tra le mondine e la gente dei campi: le Suore Missionarie dell’Immacolata Regina della Pace. Un libro interessante per conoscere la vicenda umana e spirituale del beato Francesco Pianzola.

a cura di Laura Notti

Tempo di iscrizioni in palestra

ginnastica soft e ballo, questi ultimi molto frequentati, aggiungendo al movimento divertimento e miglior socializzazione. Chi si dedica a nuove discipline deve però tener conto anche di nuovi movimenti da affrontare e di nuove o diversi tipi di fatica: infatti, dopo un primo periodo nel quale ha avuto tempo e modo di imparare a coordinarsi al meglio, il nostro corpo possiede una vera e propria “memoria” che gli permette di effettuare gesti atletici correttamente e senza rischi. Questo succede principalmente quando si comincia a dedicarsi ad uno sport da bambini: alcuni movimenti non si dimenticano più, anche se lo si lascia per moti anni. Se non abbiamo mai praticato una qualsiasi attività fisica in cui serva il coordinamento di alcune parti del corpo, ad esempio il nuoto, ove il

movimento delle braccia deve essere in armonia con quello delle gambe e coordinato con la respirazione, oppure la ginnastica aerobica. ove occorre “copiare” in tempo reale i movimenti dell’insegnante, sempre diversi anche se in serie e andare a ritmo con la musica, ci troveremo all’inizio in seria difficoltà, nel primo caso bevendo come spugne, nel secondo sembrando un orso che si muove scoordinato in mezzo ad una classe ben allenata e in sincrono perfetto (ma non ci affliggiamo; tempo pochi mesi e saremo al pari delle nostre compagne di corso). Soprattutto all’inizio e soprattutto se si è alle prime armi col muoversi, è bene valutare le nostre capacità di forza e resistenza, i propri limiti e obiettivi, facendo riferimento a un istruttore che ci insegni come fare quel movimento in modo corretto, in modo da godere al meglio

dei suoi benefici. La presenza di un istruttore è anche utile per scegliere meglio, in base alle proprie esigenze, la disciplina da intraprendere e per iniziare affrontando la nuova fatica senza sforzo eccessivo, non pretendendo di avere subito il fiato o di alzare la gamba come gli altri, ma iniziare lo sforzo in modo graduale considerando sempre che i risultati non sono immediati e permanenti, ma che bisogna guadagnarseli e soprattutto mantenerli. E prima di affrontare una qualsiasi attività fisica, è bene fare un passo dal nostro medico curante, per una visita preventiva, che sappia valutare il grado di salute del nostro fisico, accogliendo consigli e divieti, esami eventuali come un elettrocardiogramma (da fare dopo i cinquanta almeno una volta ogni tre anni se non si hanno problemi) che ci diano l’assoluta conferma delle nostre possibilità.


Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO o o, rc uarce g A o, ec rich legg rub a , B n co ndo ella lla ne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c tt zo d do mi e l r , i he ca altr c S i gl allo do . .. te

L’ A N G O L O

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BACHECA

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VERDE

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Luoghi da visitare

a cura di Daniela Catalano

a cura di Alba Algeri

Il vero nome del cotogno Grondona nel cuore della Valle Spinti è cydonia vulgaris

La Cydonia vulgaris appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è originario dell’Asia occidentale, dove cresce spontaneo. Il nome deriva dall’aggettivo latino cotoneum, probabilmente dal greco kydonion, cretese. E’ conosciuto come cotogno o melo cotogno. In Europa la Cydonia vulgaris è nota fin dall’antichità e viene tuttora coltivata nelle regioni con clima non troppo rigido. In tempi lontani la mela cotogna serviva da medicinale contro le infiammazioni delle mucose: i Romani, che apprezzavano e usavano molto tale frutto, ne estesero la coltivazione nelle regioni nordiche. E’ una pianta rustica alta circa 150 cm. Le foglie sono di colore verde e di forma ovale con il margine seghettato e si sviluppano quando la pianta è già fiorita. I fiori sono di colore tra il rosa e l’arancio riuniti in rami. La fioritura si prolunga e può superare il mese. Esistono varietà con fiore di colore bianco e rosso. I frutti sono simili a quelli del melo cotogno, sono delle piccole mele di consistenza dura e dal sapore amarognolo che maturano in autunno. Le mele di colore giallo o rossastro pur essendo commestibili non sono adatte al consumo fresco ma cotte sono ottime per la preparazione di cotognate, marmellate e liquori. La cydonia può raggiungere al massimo sei metri è un arbusto di lenta crescita e assai spinoso. Si coltivano diverse varietà che si differenziano per il portamento dei cespugli, prostrato o eretto, per la forma, la grandezza e il colore dei fiori e per altre caratteristiche; alcune varietà sono leggermente rifiorenti e qualche fiore può sbocciare all’inizio dell’autunno. Preferisce posizioni soleggiate. Deve essere bagnata nei periodi caldi e anche in inverno se mancano le piogge. Si adatta a crescere in tutti i terreni, non troppo alcalini. La presenza di sassi non rappresenta un problema. Il terreno ideale è di medio impasto, ha bisogno di sostanze nutritive e va concimato con letame maturo nei momenti dell’impianto. Non teme il freddo, ha una buona resistenza alle gelate tardive. Non teme il caldo estivo. Le giovani piante sono più sensibili ai freddi nei primi due anni di vita. I suoi nemici sono gli afidi in primavera e in autunno, si combattono con insetticidi a base di piretro. Per ottenere nuovi soggetti si possono ottenere per seme estratti dai frutti maturi e con la tecnica delle talee in agosto e settembre che si prelevano sui rami e si pongono a radicare nella sabbia e nella torba. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

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Per una delle ultime gite domenicali fuori porta andiamo in valle Spinti a Grondona. L’attuale abitato corrisponde al feudo di XII appartenuto agli Obertenghi Adalbertini. Successivamente il borgo risultò alle dipendenze di Tortona, a quelle dei Fieschi dal 1310 e a quelle dei Doria dal 1548 al 1797. Nel 1181 fu costruito un castello, su iniziativa dei vescovi di Tortona. L’edificio era di forma oblunga, con tre torri cilindriche e una cappella e seguì la storia di Grondona. Il paese nel 1457 passò definitivamente sotto il Ducato di Milano, ma nel 1471 fu restituito a Nicolò Fieschi. Nel 1547 passa insieme a Vargo di Stazzano ad Andrea Doria che lo rese feudo imperiale, ma nel 1560 ritorna ai Malaspina, che lo tennero fino al 1797. Anno in cui anche il castello fu abbandonato. Nello stesso anno Grondona entrò a far parte della Repubblica

Ligure, nel 1815 rientrò a far parte del Regno di Sardegna nella Provincia di Novi e nella Divisione di Genova. Dal 1943 al 1945 nelle sue frazioni si svolsero combattimenti tra nazifascisti e partigiani. Grondona fu liberata il 27 aprile 1945. Nel 1968 ha ricevuto le frazioni di Cà di Lemmi e di Lemmi dal comune di Roccaforte Ligure. Il castello fu distrutto da una frana il 12 aprile 1934 che provocò dieci vittime. Oggi rimane solo il mastio. Data la natura del terreno su cui è edificato,

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quest’ultimo è a costante rischio di frana. Sono in corso importanti opere di consolidamento del terreno circostante e il mastio (o la Torre come viene definita dai grondonesi) si sta smontando pezzo per pezzo e riedificando a qualche centinaio di metri dall’attuale posizione in un sito sicuro che domina l’intera valle Spinti. Da visitare la chiesa dell’Assunta, in stile romanico del XII secolo, che fu edificata nella giurisdizione di San Vittore di Borghetto di Borbera. Fin dalle origini il

cimitero del paese ne ingloba una parte. Venne rimaneggiata e ampliata tra il 1645 e il 1647 e nel 1756. La facciata presenta un portale, con arco a tutto sesto con scolpita una croce, tre gigli e la mano benedicente di Dio. All’interno ospita affreschi con Sant’Antonio abate, San Giacomo di Compostela, San Pietro e san Giorgio, la Vergine nell’atto di bastonare il diavolo, tra Sant’Andrea e sant’Antonio abate, opera di Antonio Barbe del 1649 e la Madonna con Bambino tra i santi Pietro e Paolo, del XV secolo. Nel 1822 in frazione Chiappella, fu rinvenuto un cippo recante su un lato l’iscrizione “Maironi - Ciribius - Niposusin” e un piatto scolpito e sull’altro un’anfora. Secondo un'interpretazione, che gli ha valso il nome di Ara delle matrone, celebrerebbe lo scioglimento di un voto fatto da Caio Tiberio alle Matrone.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

I “giovani” 65enni di Castelnuovo Scrivia hanno festeggiato questa importante tappa della loro vita sabato 1 e domenica 2 ottobre. Sabato hanno partecipato alla Messa concelebrata dal loro coetaneo, il diacono Ernesto Stramesi, che nell’omelia ha rivolto loro l’invito a essere sempre testimoni della parola di Dio mentre domenica 2 ottobre, hanno visitato Noli e pranzato a base di pesce presso il ristorante “da Pino”.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Il Bagnet della Nonna Teresa Si trarra di un’apprezzata invenzione di Teresa Gaggi, una cuoca di Alzano Scrivia, che avvezza ad allestire pranzi di matrimonio sino agli allni Cinquanta, ha personalizzato il bagnet verde con l’aggiunta di pomodoro e peperoncino piccante. Nella gastronomia tortonese, i bagnet godono di un posto di grande rilievo e da secoli caratterizzano il bollito misto, che deve risultare così tenero da poter essere tagliato con la forchetta. Compagne indispensabili degli arrosti e di un buon numero di lessi, le salsine locali hanno mantenuto nel complesso lo spirito e la leggerezza conferita loro dai maestri cuochi medievali. Ancora legati senza grasso, né farina, fondamentalmente tutti i bagnet hanno conservato quella punta acidula e un poco piccante, che molto piacevole al palato, vivacizza i piatti a cui si accompagnano, arricchendoli di personalità. Ingredienti per 20 porzioni 400 gr di prezzemolo pulito salsa di pomodoro consistente q.b. burro q.b.

7-8 tuorli 1 peperone sotto raspo d’uva (un peperone sottaceto) un cucchiaio di capperi interi al naturale acciughe q.b. una manciata di pane grattugiato 2 spicchi d’aglio un poco di tonno aceto q.b. olio extravergine di oliva q.b. Preparazione Macinate il prezzemolo con due spicchi d’aglio. A parte fate sciogliere il burro con la salsa di pomodoro e formate una poltiglia omogenea. Lasciate a bagno nell’aceto il pane grattugiato un quarto d’ora, mcttetelo quindi in un recipiente con il prezzemolo tritato, la salsa di pomodoro e i tuorli d’uovo. Schiacciate con la forchetta, riducete a poltiglia e amalgamate bene il tutto. Frullate i peperoni e i capperi con il frullatore e aggiungeteli al composto precedentemente realizzato. Unite anche il tonno e le acciughe tritate al mixer e mescolate bene. Se il composro vi sembra troppo asciutto, aggiungete olio extravergine di oliva e aceto.


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Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Il mese dello sport al Paolo VI

Chiuso per lavori il Ponte del Po

CASALNOCETO - La mattina di venerdì 14 ottobre scorso si è svolta in modo diverso dal solito per gli ospiti e gli operatori del Centro “Paolo VI” di Casalnoceto. Sospese le ordinarie attività educative, tutti hanno partecipato all’iniziativa del 36° mese dello Sport promossa dal CONI e dal suo Presidente Roberto Pareti, con la collaborazione di Iacopo Sartori, Paolo Guazzotti dell’Ufficio Scolastico Provinciale e con il patrocinio del Comune di Casalnoceto Alle ore 9 l’arrivo al Centro di numerose scolaresche della Provincia, dell’Istituto Comprensivo di Viguzzolo e di un folto pubblico. La corsa podistica per le strade di Casalnoceto ha dato inizio alla manifestazione sportiva che ha visto la partecipazione dei bambini delle scuole elementari e degli ospiti della nostra struttura. Alle ore 10.30 sono iniziate le partite di pallavolo e di calcetto a squadre miste cui hanno preso parte molti ragazzi che si sono confrontati con grande spirito di solidarietà verso i diversamente abili offrendo grande esempio di accettazione e

GEROLA - Sarà chiuso al traffico il Ponte sul Po, sulla direttrice Casei Gerola Sannazzaro de’ Burgundi – dalle ore 8 di venerdì 21 ottobre alle ore 12 del 24 ottobre, salvo imprevisti. A determinare il blocco della circolazione, lavori di rifacimento della pavimentazione stradale su di una campata del ponte sul lato di Sannazzaro de’ Burgundi. Due i percorsi alternativi suggeriti: direzione S.S. 211 della Lomellina - Pieve del Cairo oppure direzione autostrada A7 Milano - Genova. “L’intervento che sarà eseguito - dice Maurizio Visponetti, assessore ai Lavori Pubblici - è di tipo sperimentale e questo è il motivo per cui lo eseguiamo solo in una campata; la sperimentazione ci consentirà di capire se con questo tipo di lavorazione riusciremo finalmente a risolvere in modo efficace il problema del manto stradale del ponte e valutare quindi se estenderlo al resto della struttura”. Progettato in collaborazione con l’Università, il lavoro consta di diverse fasi. L’intervento si concluderà con la posa di un bitume modificato, che ha lo scopo di non alterare l’attuale impatto visivo del ponte.

Giornata promossa dal Coni e dal Centro di Casalnoceto

di collaborazione nei confronti di coloro che sono più bisognosi della nostra attenzione. Al termine delle gare sportive grande successo ha riscosso l’esibizione della Società A.S.D. Center di Alessandria che nell’auditorium del Centro ha offerto uno spettacolo di arti marziali. E’ seguita la premiazione dei gruppi sportivi pervenuti e dei rappresentati dei vari istituti scolastici presenti con riconoscimenti e lavori eseguiti dai ragazzi, che ha concluso la mattinata. Gli operatori e le operatrici

del “Paolo VI” reputano estremamente costruttive questo tipo di iniziative sia per gli ospiti sia per i tanti giovani che, tramite l’attività sportiva, possono così comprendere che “avvicinarsi in punta di piedi all’innocente che soffre non rappresenta un gesto di buona educazione. Deve essere soprattutto un moto del cuore spontaneo, genuino e autentico perchè “attraverso il sofferente ognuno di noi accede al mistero del dolore” come affermava Don Francesco Remotti. o.m.

Tre studenti tortonesi a Bruxelles

Cittadini europei TORINO - Un gruppo di 43 studenti di trenta diversi istituti superiori del Piemonte, ha visitato il 12 e 13 ottobre la sede del Parlamento e della Commissione europea di Bruxelles, assistendo anche ad una seduta d’Aula in cui si è discusso dell’allargamento del Trattato di Schengen. Un’occasione unica di cui hanno potuto beneficiare i ragazzi di II e III superiore che hanno vinto l’edizione 2010-2011 del concorso “Diventiamo cittadini europei”, bandito da ormai 23 anni dalla Consulta regionale europea del Piemonte. Gli studenti, che sono stati accompagnati nel viaggio dal consigliere regionale del Pd Mino Taricco, hanno anche incontrato due parlamentari europei piemontesi:

Oreste Rossi (già presidente del Consiglio regionale del Piemonte) e Mario Borghezio. Entrambi si sono fermati a dialogare con i ragazzi ed hanno risposto alle loro domande sul funzionamento dell’Unione Europea e sui rapporti tra la Regione Piemonte e le istituzioni dell’Unione. I ragazzi, che sono stati accompagnati nel viaggio da alcuni degli insegnanti che li hanno anche guidati nello svolgimento dei temi del concorso, hanno anche visitato la sede della Regio-ne Piemonte a Bruxelles. Nel gruppo della provincia di Alessandria erano presenti anche Daniele Bindella e Federica Serratore dell’Istituto Marconi di Tortona e Marta Bartoletti del Liceo Peano di Tortona.

Foto di gruppo dei ragazzi piemontesi a Bruxelles


Giovedì 20 ottobre 2011 IL POPOLO

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SPORT E TEMPO LIBERO

Serie D girone A / 8^ giornata

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Serie D girone A / 8^ giornata

La Novese è stata raggiunta nel finale Derthona sconfitto NOVESE: SANTHIA’:

1 1

MARCATORI: Di Gennaro (N) 87’, Belleri (S) 88’. NOVESE: Teti, Mazzucco, Cesana, Taverna, Busseti, Camussi, Jafri (dall’83’ Sacco), Orlandini (dal 90’ Bonanno), Di Gennaro, Mossetti (dall’83’ Cardini), Soragna. All: Viassi. SANTHIA’: Depperu, Cheremeh (dal 54’ Ferraro), Manegatti, Del Signore, Tos, Bertello, Brognoli, Cagliano, Giaracuni (dall’82’ Santarsiero), Minincleri (dal 68’ Gianetto), Belleri. All: Koetting. ARBITRO: Peruzzi di Perugia. NOVI LIGURE - La Novese pareggia in casa per 11 contro il Santhià, al termine di una partita che si è decisa nei minuti conclusivi.

La Novese in campo contro il Santhià

Al 14’ della prima frazione l’occasione più importante per i padroni di casa: Mossetti serve di prima intenzione Soragna, la cui conclusione termina di poco a lato. Al 42’ Belleri si gira bene in area ma conclude debolmente con il sinistro, trovando Teti pronto all’intervento. Nella ripresa Di Gennaro al quarto d’ora salta Ferraro e prova il destro a giro sul se-

condo palo da dentro l’area: il tiro si perde sul fondo. Al 72’ Depperu si salva in angolo su una velenosa punizione di Di Gennaro. Il portiere vercellese deve però soccombere all’87’ quando lo stesso Di Gennaro porta in vantaggio i suoi. Stavolta la punizione si infila all’incrocio dei pali. Bertello prova a respingere la sfera di testa ma non ci arriva.

Sembra fatta per i biancocelesti ma una disattenzione difensiva un minuto più tardi permette a Belleri, servito da Gianetto, di infilarsi tra i due centrali e di battere Teti in uscita. In pieno recupero il neo entrato Cardini sfiora la rete con un gran destro dai 25 metri che colpisce in pieno il palo a portiere battuto. Una Novese ancora una volta con tante assenze non riesce quindi a portare a casa l’intera posta in palio. La squadra di Viassi avrà ora tre turni consecutivi molto favorevoli. Saranno queste occasioni importanti per recuperare punti pesanti. Classifica: Chieri 21; Derthona 19; Valle d’Aosta e Acqui 16; Verbano, Borgosesia e Naviglio Trezzano 14; Chiavari 13; Novese, Bogliasco e Lavagnese 11; Villalvernia e Santhià 10; Pro Imperia e Folgore C. 9; Asti 6; Albese e Aquanera 5; Cantù SP 2; Lascaris 0. f.s.

Serie D girone B / 8^ giornata

Il Voghera batte di misura l’Olginatese VOGHERA: OLGINATESE: (primo tempo 1-0)

1 0

MARCATORE: 25’ pt Coccu. VOGHERA: Forti; Mauri, Colicchio, Bandirali, Aldano; Coccu, Conti (26’ st Molnar), D’Amico, Speziale (9’ st Capuano); Colombo, Farina (18’ st Troiano). (Maggioni, Paloschi, Curcio, Versace). All. Giacomotti. OLGINATESE: Ghislanzoni; Iovine, Ronchetti, Grassi, Bosisio (32’ st Torno); Greco, Bonacina, Scaccabarozzi (36’ st Crea); Rossi; Rampinini (20’ st Rossini), Sehic. (De Madre,

Rocchi, Murgia, Colombo). All. Falsettini. ARBITRO: Doronzo di Barletta. VOGHERA - Uno spettacolare gol di Coccu permette al Voghera di avere ragione di un’Olginatese volonterosa e mai doma. La squadra di Giacomotti lotta, corre, sbuffa, ma alla fine conquista tre punti molto importanti. Dopo sette vittorie consecutive la capolista Sterilgarda Castiglione cade sul campo del Mapello (4-2), così i rosso neri si riportano a meno sei dalla vetta. Gli oltrepadani disputano un ottimo primo tempo, in cui costruiscono diverse oc-

casioni da rete e trovano meritatamente il vantaggio. D’Amico dalla mediana con un preciso lancio in verticale serve Coccu, che di prima intenzione, tra le proteste degli ospiti per un presunto fuorigioco, fa partire un sinistro di rara potenza e bellezza che si insacca sotto l’incrocio dei pali alla destra di un incredulo Ghislanzoni. Una rete che fa scattare in piedi tutti i tifosi del Giovanni Parisi. Per l’esterno rosso nero è il secondo centro stagionale dopo quello al Pontisola. Nel corso della ripresa i bianco neri lecchesi si gettano in avanti alla ricerca del pareggio. La squadra di mister Falsettini (espulso al 41’ per

proteste) mette in difficoltà la retroguardia vogherese, che soffre le ficcanti incursioni degli attaccanti ospiti. Dopo cinque interminabili minuti di recupero, arriva il fischio finale del signor Doronzo che sancisce un successo pesante sia per il morale sia per la classifica. Classifica: Sterilgarda Castiglione 21; Caronnese 18; Rudinaese 17; Voghera 15; Mapello Bonate, Olginatese, Alzano Cene 14; Castellana 13; Pizzighettone, Darfo Boario 11; Gozzano, Atletico Pro Piacenza 10; Seregno, Aurora Seriate 9; Pontisola 8; Fidenza 7; Fiorenzuola Carpenedolo, Colognese, Gallaratese 5. f.s.

Eccellenza girone C / 7^ giornata

Quarta vittoria stagionale per l’Oltrepò OLTREPO PALAZZOLO:

1 0

(primo tempo 0-0) MARCATORE: 16’ st Abbiati (O). OLTREPO (4-3-1-2): Capriulo, Cigagna, Marabelli, Moltini, Chianello, Fiammenghi, Sciannameo, Scandale (24’ st Kaya), Panigada, Casorati, Abbiati. A disp.: Montagna, Papa, Sblendido, Bejenaru, Palmas, Dragoni. All. Chierico. PALAZZOLO (4-3-3): Campa, Fenaroli, Capoferri, Cocca, Boschiroli, Lan-

cini, Oberti, Raccagni A. (18’ st Baldassarre), Picariello (14’ st Giordano), Okyere Gullit, Chiari. A disp.: Goffi, Mai, Calabria, Raccagni L., Belotti. All. Torchio. ARBITRO: Fumagalli di Cremona. STRADELLA - L’Oltrepo conquista la quarta vittoria stagionale (terza casalinga) grazie ad una giocata di Abbiati, che era già andato a segno contro Rigamonti Nuvolera e Vallecamonica. Nonostante l’assenza del regista Piazza, nei primi venti minuti, i rosso blu prendono subito in mano le redini del gioco, entrando

con grande facilità in area di rigore del Palazzolo, ma non capitalizzano le occasioni costruite. Dopo l’appannamento iniziale, i bresciani non stanno a guardare. Ben disposti in campo, non rinunciano mai a giocare la palla, cercando molto le fasce e in particolare la velocità di Okyere Gullit, vera spina nel fianco del settore sinistro difensivo dell’Oltrepo. Nella ripresa la gara cambia perché i padroni di casa trovano lo splendido gol di Abbiati, che con un sinistro imparabile infila all’incrocio dei pali alla sinistra di Campa, ma arretrano il proprio baricentro, consenten-

do agli ospiti di attaccare a testa bassa. L’undici di Chierico per una mezz’ora si limita a difendersi come può. Arriva comunque la vittoria che permette di guardare con più ottimismo alla classifica. Classifica: Sant’Angelo 17; Aurora Travagliato 16; Oltrepo 14; Chiari, Pro Desenzano e Rigamonti Nuvolera 12; Palazzolo 11; Nuova Verolese, Vallecamonica 10; Sarnico 9; Dellese 8; Orsa Corte Franca 7; Ciliverghe Mazzano, Sancolombano, Crema e Castellucchio 6; Villanterio 4; Codogno 3. f.s.

BOGLIASCO: DERTHONA:

2 0

Reti: 22’ st Poesio, 41’ st França. BOGLIASCO: Bregasi, Lerini, Rega, Zunino, Bratto, Pereyra, Sgarzi, Poesio, Baudinelli (37’ st Rossi), França, Palmero. All. Invernizzi. DERTHONA: Trivellato, De Martino, Mazzoleni, Montingelli (20’ st Gatto), Coletto, Di Leo, Serra, Pellegrini (39’ st Castagna), Zirilli, Marrazzo, Sahe. All. Rampulla. ARBITRO: Zuliani di Vicenza ASSISTENTI: Lex di Merano e Lorenzi di Bolzano SANTA MARGHERITA - La Liguria si conferma terra “ostile” per il Derthona, che perde la prima gara della stagione in campionato contro un Bogliasco molto vivace e determinato. La squadra di Rampulla, dopo un buon inizio è apparsa lenta e con poche idee. Ci auguriamo si tratti solo di un episodio sporadico e che i “leoncelli” possano ritornare presto ad esprimersi sui loro livelli. Nella prima frazione di gioco il Derthona si rende pericoloso in diverse circostanze ma sia Zirilli che Marrazzo non sembrano nella loro giornata migliore. Nella ripresa i padroni di casa alzano i ritmi passando in vantaggio al 22’ con una sforbiciata spettacolare dell’ex Poesio, bravo a sfruttare un assist di Baudi-

Marco Trivellato, portiere del Derthona

nelli in area. Gli uomini di Rampulla faticano a reagire: al 30’ Marrazzo viene agganciato in area ma l’arbitro non assegna il rigore ed ammonisce il bomber campano per simulazione. Al 41’ il brasiliano Carlos Franca chiude la gara con un eurogoal, battendo il giovane portiere tortonese Trivellato con un diagonale di rara precisione e potenza. I leoncelli torneranno al “Coppi” sabato prossimo alle ore 14 nell’anticipo suggestivo contro l’Acqui: la gara sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 1. Al termine della gara Michelangelo Rampulla ci dice: “La squadra è scesa in campo troppo tesa. Abbiamo giocato un buon primo tempo, poi i nostri avversari sono stati bravi a metterci in difficoltà. Sono sicuro si sia trattato di un episodio: la squadra deve reagire e preparasi al meglio al derby contro l’Acqui”. Domenico Cremonte

I risultati del CSI Amatori a 11: Real CaseiSancolombano 0-0, Carpignanese-Amat. S. Pietro 1-4, Orat. Don Bosco-Pante-ra Rosa 3-1, Rozzano-Padus 01, Sannazzaro-Cup Calcio 30, Tempo Prezioso-Tennis Club 0-3, Pievese-Ghiaie 63, Ceranova-Recor Cortella 1-0, Moggi Cattaneo-Lonatese 2-0, S. Rocco-Vellezzo Bellini 0-0, Godiasco-Gerenzago 0-0, Audax Travacò-Negruzzo 0-0, Casanova S.-Lungavilla 4-2, Filighera-Penarol 4-2. Amatori a 7: S. Martino-S.

Alessandro 17-0, Lungavilla-Volante Roncaro 0-8, S. Luigi B-Linarolo 6-3, S. Luigi A-Service Europe 3-0, S. Alessandro-Miradolese 64, Trivolzio-Casorate 2-0, Parasacco-Cascina Calderari 3-2, Moncucchese B-Moncucchese A 1-6, Trovo-Pasturago 7-3, Rainbow-Besate 2-0, Olimpic Torre-San Zenone 1-3, Zerbo-Orat. S. Giuseppe 7-1, Romagne-seSbocco Rosso 4-3, Bar-bianello-Inv. Monteleone 1-4, Broni-Zavaverde 4-3, Arnaboldi-Cardinal Maffi 4-2.

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