Il popolo 1 ottobre 2015

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IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

GiovedĂŹ 1 ottobre 2015

Sarizzola Franco Cadenasso da 16 anni aiuta gli abitanti dell’Isla do Sal

“Aiutiamo il popolo di Capo Verde”

Franco Cadenasso con i “suoi” bambini sull’Isla do Sal a Capo Verde

SARIZZOLA - Sono sedici anni che Franco Cadenasso, genovese di nascita con casa a Sarizzola, torna a Capo Verde, in un lontano angolo di mondo, in Africa, in pieno Oceano Atlantico. Va lì per aiutare i bambini e i poveri della parrocchia di Nossa Senhora das Dores ad Espargos sull’Isla do Sal, l’isola del sale. E’ qui il “luogo dell’anima” di Cadenasso, un luogo dove ritrovare se stesso e così aiutare il prossimo in una cooperazione solidale. E’ lo stesso Franco a spiegarci il senso più vero del suo lavoro in questi sedici anni: “Ho sempre cercato di aiutare quella gente a casa loro, aiutandoli a vivere nel loro paese, nella loro terra, non con lo spirito del colonizzatore, ma di persona che si mette al loro servizio, cercando di capire e di andare incontro alle loro esigenze che sono tanto diverse dalle nostre di uomini e donne del ricco Occidente”. Sedici anni di lavoro che Cadenasso ha potuto fare grazie all’aiuto di tanti amici che hanno “sposato” la causa di Capo Verde e dei suoi

piccoli abitanti. Lo stesso aiuto che ancora oggi, alla vigilia di un nuovo viaggio, Franco Cadenasso torna a chiedere. Come sempre, nell’imminenza della partenza, Cadenasso è venuto a trovarci in redazione. Ci ha portato due scritti, uno del parroco di Isla do Sal e l’altro

composto da lui stesso. Il parroco di Capo Verde ringrazia Franco e i suoi amici e scrive tra l’altro: “Anche quest’anno siete stati generosi con la nostra gente; i nostri anziani e i nostri bambini ringraziano. La lettera che vi scriviamo oggi non è solo una lettera, è un abbraccio sincero e felice dedicato a voi, un abbraccio per dirvi grazie. Dio nostro Padre vi benedirà, pregheremo per voi, abbracci e baci da tutti i bambini di questa povera isola”. Nel secondo scritto è lo stesso Cadenasso ad aprire il cuore. Ci racconta di Carlos Luis, detto kalù, “che conobbi quando aveva quattro anni nel Jardim Infantil di Isla do Sal” e che ora, ormai undicenne, è in grado di pensare e riflettere: “Mi chiamo kalù, ho 11 anni, sto sognando e penso: io non ho deciso di nascere in Africa, non ho deciso di essere nero, non ho deciso di vivere in un paese così povero. Sto vivendo sulla Terra, insieme a circa 7 miliardi di persone di cui quattro hanno fame e due hanno fame e sete. Ci sarà per me una ‘caciupa’ (piatto tipico di Capo Verde a base di mais, fagioli, manioca con carne o pesce), ci sarà per me acqua potabile? Io voglio solo imparare a conoscere il mondo, non devo aspettare aiuti umanitari, ma uomini che mi aiutino con il loro sapere, con la loro esperienza di vita, che mi diano la voglia di crescere per aiutare a mia volta i miei fratelli”. Interrogativi e riflessioni che ci dovrebbero far riflettere – in fondo sono i temi di Expo 2015 – che ci dovrebbero svegliare dal torpore di una vita “fortunata”. Interrogativi e riflessioni che da sedici anni spingono Franco Cadenasso a intraprendere il viaggio verso Capo Verde, là dove lo aspettano kalù e i suoi amici. Marco Rezzani

GREMIASCO - Organizzata dal parroco don Luigi Bernini sabato 26 settembre

In gita alla scoperta delle Cinque Terre GREMIASCO - Sabato 26 settembre si è svolta la tradizionale gita interparrocchiale di settembre organizzata da don Luigi Bernini. Un pullman al completo ha accolto i gitanti provenienti in prevalenza da Cella e Castellaro di Varzi, Fabbrica Curone, Gremiasco, San Sebastiano, Brignano, Viguzzolo e Novi Ligure. La tappa è stata quella della riviera ligure ed in particolare delle Cinque Terre. Nella mattinata, una volta raggiunto il porto di La Spezia, è stato possibile salire su un traghetto che, attraversando il “Golfo dei poeti”, ha condotto il gruppo lungo un affascinante viaggio in mare, non molto lontano dalla costa. Per l’ora di pranzo l’approdo a Monterosso dove si è pranzato al ristorante con un ricco menù a base di pesce. Nel pomeriggio è seguita la visita di Monterosso. In particolare, la visita della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e dell’antichissimo oratorio di Santa Maria di Porto Salvo. Nel borgo di Monterosso,

attraverso i negozi tipici e i sentieri caratteristici, è stato possibile scorgere, in diversi punti, i segni dell’alluvione del 2011 dalla quale il territorio si sta progressivamente riprendendo. In seguito, ripreso il traghetto, si è sbarcati a Vernazza, una delle più incantevoli delle Cinque Terre, dove stata effettuata la visita alla chiesa di Santa Margherita di Antiochia e alle rovine del Castello Doria dalla cui torre cilindrica, la parte più antica della fortificazione, è possibile penetrare la vastità del mare che si staglia all’orizzonte. Terminata l’esplorazione di Vernazza, nuovamente si è

saliti sul traghetto alla volta di La Spezia. L’ora del tardo pomeriggio ha creato tra la costa e il mare un’atmosfera di colori e luce ricca di suggestioni. Da Corniglia, Manarola, Riomaggiore a Portovenere, i gitanti hanno avuto modo di osservare quelle località marine al momento del tramonto. Giunti a La Spezia, il pullman ha condotto tutti sulla via del ritorno. Don Luigi Bernini, dopo un vivo ringraziamento per la folta presenza, ha dato l’appuntamento alla prossima gita che, come tradizione, si svolgerà nel prossimo mese di maggio. Matteo Coggiola

Ottava edizione di “Autunniamo” a Pontecurone

PONTECURONE - Nel prossimo week end, precisamente sabato 3 e domenica 4 ottobre, ritorna il tradizionale appuntamento con “Autunniamo”, la manifestazione curata dalle associazioni di Pontecurone e giunta quest’anno alla sua ottava edizione. Gli eventi avranno inizio alle ore 16.30 di sabato 3 ottobre con l’apertura dei mercatini artigianali e degli stand gastronomici. In serata, alle ore 21 in piazza Martiri della Libertà, sarà di scena il cabaret di Claudio

Lauretta. Domenica 4 ottobre il programma è ricco di appuntamenti, a partire dalle ore 9 con l’apertura dei mercatini e degli stand. Moltissimi gli eventi previsti per la giornata di domenica. Alle ore 21 si terrà lo spettacolo di Michele Tomatis, tra musica, trasformismo e tecnologia. Durante le due giornate sarà possibile degustare gli innumerevoli piatti e merende preparati dalle associazioni e dai negozianti del paese presso i loro stand.

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SAREZZANO - Il 3 ottobre lo spettacolo “Proprietà”

Inizia la rassegna “Ottobre in Società”

SAREZZANO - Sabato 3 ottobre, alle ore 21, nei locali della Società di Mutuo Soccorso “Il Progresso” di Sarezzano, in piazza Marconi, inizierà la rassegna di teatro amatoriale “Ottobre in Società”. La prima compagnia ad esibirsi sarà Akeron Teatro di Novi Ligure, con il debutto del loro nuovo spettacolo “Proprietà”, il cui sottotitolo “Contro la violenza sulle donne” spiega il contenuto importante portato in scena da questo gruppo di attori. Si tratta di un progetto teatrale ambizioso, il cui obiettivo è denunciare in modo secco e diretto gli abusi contro il genere femminile. Per farlo non si limita a indagare il campo della violenza fisica o domestica, ma tenta di trattare la maggior parte delle forme di violenza perpetuate ai danni della donna. La trama principale si snoda attraverso la tragedia greca di Eschilo “Le supplici”, rivisitata in chiave nuova e originale. La storia viene, però, continuamente inframmezzata da quadri narrativi che mostrano inequivocabilmente

come la violenza contro la donna, di cui è pregna l’opera di Eschilo, non resti ancorata a un tempo lontano, ma riviva continuamente in momenti storici e in luoghi diversi, mantenendosi sempre simile nelle modalità d’azione. “Proprietà” resta sempre in bilico tra passato e presente, avvalorando l’idea secondo la quale la violenza non può avere una precisa collocazione spazio-temporale, ma anzi si presenta come una costante immutabile nella storia del genere umano. Non racconta tanto la storia dei personaggi coinvolti, quanto più la storia della violenza stessa, fino ad approdare al più auspicabile dei risultati: la sua totale disfatta. Lo spettacolo, scritto e diretto da Eleonora Bocchio, è frutto di un lavoro collettivo e vede in scena, oltre alla regista, Elisa Rachiele, Paola Mogni, Davide Ferretti, Francesca Pasino, Dimitri Depaoli, con la partecipazione di Giacomo Borgognone, Sara Demma e Giulia Benincasa e di Stefano Scotti per la parte tecnica.


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