Il popolo 1 ottobre 2015

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CHIESA Perché Papa Francesco è un’autorità globale

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ilpopolo@libero.it TORTONESE

Il "Quarto Stato" a don Colmegna, prete della carità

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NOVESE

O LT R E P Ò

Il Consiglio di Novi ha dato l’ok al teleriscaldamento

Mons.Viola ha incontrato i ragazzi autistici

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"La Chiesa che sogniamo" Tortona, Mater Dei. Il Vescovo ha aperto l’Anno Pastorale

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IN ALLEGATO A QUESTO NUMERO

Lettera Pastorale del Vescovo e lo Speciale "Tortona Missio"

IL PREMIO CONSEGNATO IN SEMINARIO

Il "Lavagnino Cinema" alla Sastri In una sala del Mater Dei gremita di persone, sabato 26 settembre Mons. Vittorio Viola ha presentato la sua Lettera Pastorale per il 2015-2016 affidando il cammino della Diocesi alla protezione della Madonna della Guardia. (foto: Luigi Bloise)

DAL 4 AL 25 OTTOBRE

Il Sinodo sulla famiglia. Tutte le novità di M. MICHELA NICOLAIS

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utti i numeri del Sinodo ordinario sulla famiglia: 160 padri sinodali in rappresentanza dei cinque continenti – 44 dall’Africa, 46 dall’America, 25 dall’Asia e 45 dall’Europa – 22 provenienti dalle Chiese orientali, 10 eletti dall’Unione Superiori Generali, 25 capi dicastero, 51 uditori e uditrici (tra cui 17 coppie di sposi), 14 delegati fraterni, 45 membri di nomina pontificia. Papa Francesco ha completato, il 15 settembre, la composizione del Sinodo ordinario sulla famiglia, che si svolgerà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre, nominando personalmente 45 padri sinodali (erano stati 26 al Sinodo straordinario dell’anno scorso). continua a pagina 16

Daniela Catalano a pagina 2, Matteo Colombo a pagina 3

FELICI & TAGGATI di MATTEO COLOMBO Quell’accenno alla comunicazione che ci è piaciuto molto

A pagina 29 della sua Lettera Pastorale il Vescovo ha definito la comunicazione “strumento utile per la comunione”, auspicando un maggior impegno da parte di tutti per la diffusione del “Popolo” e augurandosi che “Radio PNR” possa ben presto coprire per intero il territorio diocesano. Un accenno che ci è piaciuto molto e che ci chiama ad un’attenzione sempre più viva nel nostro lavoro quotidiano. Partendo dalla Parola per declinare le nostre (povere e insufficienti) parole che raccontano i fatti alla luce del Vangelo. Un’indicazione preziosa per la redazione; un’orma da seguire per fare un passo avanti nel nostro cammino sentendoci Chiesa anche nello spazio aperto del settimanale. Sempre più voce della gente perché a noi piace molto esserne parte, essere “la gente”. E scrivendo per farci capire, per entrare in comunione con i lettori, posizionati sulla stessa lunghezza d’onda, dentro il medesimo vocabolario. Da ripensare a volte, da adeguare a questi tempi mantenendo lo stile limpido di chi non teme di esprimere le proprie opinioni, senza metafore da sacrestia e inutili doppi sensi. Moderni, come moderno e attuale è il linguaggio dell’amore, che “arriva prima, più veloce dei nostri ragionamenti”. È lo spirito che vivifica la parola: se qualcuno, a parte i giovani lettori ai quali teniamo molto, non conosce il significato del verbo “taggare”, non si fermi all’apparenza: legga ciò che sta scritto nella rubrica e cerchi comunque un motivo per essere “felice”. @MatteoColomboqb

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ortona ha vissuto una grande serata di musica e di spettacolo sabato 26 settembre nella suggestiva cornice della Cappella del Seminario. L’evento era inserito nell’ambito della XV edizione del Festival

Lavagnino. Ospite d’onore è stata Lina Sastri, attrice, cantante, autrice, regista e artista completa, da anni sulle scene italiane e molto apprezzata dalla critica e dal pubblico, che ha vinto il Premio “Lavagnino”. a pagina 11

AL CASTELLO DI BRALLO DI PREGOLA

I venerdì con i comici di "Zelig" M usici, poeti e giullari, ma soprattutto comici, molti della brigata di “Zelig”: saranno loro i protagonisti del festival ideato da Flavio Oreglio e dal suo “Circolo dei Poeti Catartici” che prenderà il via sabato 3 ottobre al Castello Ma-

laspina di Pregola con Leonardo Manera. Una kermesse con “cene d’autore”, food & entertainment che porterà a Pregola tutti i venerdì sera – dal 9 ottobre al 4 dicembre – i più grandi protagonisti del nostro cabaret nazionale e non solo. a pagina 17


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

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Giovedì 1 ottobre 2015

Sabato 26 settembre, al Mater Dei Moltissimi i fedeli presenti all’assemblea diocesana

Il Vescovo ha aperto l’Anno Pastorale TORTONA - Sabato 26 settembre è una data importante per la Diocesi di Tortona. In questa soleggiata giornata di inizio autunno si è aperto il nuovo Anno Pastorale con una novità: Mons. Vittorio Viola ha convocato l’Assemblea diocesana per la presentazione della sua prima Lettera Pastorale. Il pastore diocesano ha voluto chiamare intorno a sé il suo popolo per indicargli “la direzione nella quale camminare” durante i prossimi mesi. Il suo gregge ha risposto con slancio ed entusiasmo ed è giunto da ogni parte del territorio al Centro Mater Dei che in poco tempo si è riempito completamente di laici, sacerdoti, religiosi e religiose pronti ad ascoltare e a lavorare insieme nella Chiesa locale. Il Vescovo ha iniziato leggendo il passo del Vangelo di Giovanni (21,1-14) che apre la sua Lettera e che narra dell’incontro dei discepoli con Gesù risorto sul lago di Tiberiade. Mons. Viola ha spiegato che la “Chiesa che sogniamo”, il titolo che ha scelto ispirandosi alle parole del Papa nell’Evangelii Gaudium, trova il suo fondamento nella Parola di Dio la quale ci indica in quale direzione muovere i passi nel cammino ecclesiale. “In questo brano di Vangelo sorprende – ha detto il Vescovo – la tristezza mortale dei suoi, di chi non si aspetta nulla di nuovo, nessun cambiamento… Dentro questa delusione Lui appare. Chiede da mangiare e comincia a dare istruzioni su come pescare. Va a riprendersi i suoi come all’inizio con un’altra pesca miracolosa… Giovanni lo riconosce per primo e dice ‘È il Signore’. Gli altri stanno intorno al fuoco in silenzio. Tutto nasce proprio da questo silenzio adorante della sua presenza”. La “grande novità”, per la Diocesi di Tortona, è racchiusa nell’esortazione di Mons. Viola: “Dobbiamo ripartire da Gesù che, nel silenzio della sua presenza, spezza il pane per noi. Tutto riparte dall’incontro con

Lui… Dentro questa nostra situazione Lui che è vivo arriva e invita a gettare le reti”. “I nostri calcoli – ha aggiunto – ci chiudono dentro la nostra indisponibilità a cambiare”. Ed ecco forte e vigoroso il suo appello a vivere il cambiamento come inevitabile, a “smettere di fare calcoli e (tornare a) fare eucaristia”. Poi la domanda perentoria: “Possiamo noi limitare con i nostri calcoli il progetto di Dio, le sue prospettive?”. C’è solo una risposta: “Ciò che ci importa di più e prima è che Lui è vivo e questa è la nostra forza”. Tutti sono chiamati “ad accoglierlo in silenzio, nella sua parola, nella celebrazione dei sacramenti, nell’eucaristia”, che non deve tradursi nella Messa sempre, comunque o in qualche modo”. Il primo passo da compiere insieme è dunque l’incontro con Lui. Il secondo passo è l’annuncio. L’immagine è quella di Paolo che sbarca a Corinto dopo il suo fallimento ad A-tene. “Arriva in una città paganissima. Di fronte a sé ha il mondo che non conosce Gesù Cristo. Con sé ha due fuggiaschi come lui, Aquila

e Priscilla”. “Quando Paolo – ha spiegato il Vescovo Vittorio – scrive a questa comunità che è bellissima, complicata e ricca di doni proprio come le nostre comunità che riescono a essere rivali in modo stolto, dice di non avere una sapienza umana, ma di conoscere solo Cristo povero e crocifisso”. Paolo viene confortato dal Signore che gli annuncia che in questo luogo ha un grande popolo, perché “il Signore che governa il mondo e guida la storia, che vuole espandere il corpo risorto di Cristo, ha un grande popolo”. “Anche noi – ha spiegato il Vescovo – non siamo in una situazione molto diversa da quella di Paolo a Corinto. Ma c’è una grande differen-

za: noi ci illudiamo che questa nostra società sia ancora cristiana”. Invece non lo è più non perché vengono meno delle pratiche, ma perché “quando si tratta di pensare la vita dell’uomo, la famiglia, la politica, lo stare di fronte ai poveri, ragioniamo in un altro modo, con pensieri che non sono il Vangelo”. La “bella Chiesa di Tortona, che ha avuto una storia importante anche nel panorama della Chiesa italiana, deve guardare con fiducia al futuro sapendo che ha una Parola da condividere” e deve sentire forte il desiderio di annunciare il Vangelo. Partendo da questa importante consapevolezza il Vescovo, nella Lettera, ha trac-

ciato alcuni punti di analisi per capire in quale direzione andare. Il primo è la conoscenza di come sta la gente nei territori: non è forse il caso di ripensare alla struttura diocesana in un mondo dove molte cose sono cambiate e dove ci sono stati movimenti irreversibili? “Cambiare – ha affermato il Vescovo con forza – significa poter dire che Gesù è vivo, come ha fatto Paolo”. Dopo queste appassionate parole ha mostrato all’uditorio, attento e concentrato, il filmato di Papa Francesco che, parlando al convegno ecclesiale della Diocesi di Roma nel 2013, esortava a essere una Chiesa in uscita. La Chiesa, infatti, deve essere missionaria e capace di trasformare ogni cosa. Questo sogno può diventare realtà solo se la Diocesi sarà capace di “ripensarsi” e di “uscire ad annunciare il Vangelo”. Sul come fare a ripensarsi il Vescovo ha fatto riferimento all’analisi che era stata proposta nel Sinodo diocesano del 1993 nel quale si era parlato di “unità pastorali” che oggi devono tradursi in “una unità dell’azione pastorale”.

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La direzione da seguire è chiara: lavorare insieme, non perché obbligati dai numeri esigui, ma perché “vivere insieme la comunione è meglio che vivere nei nostri individualismi, perché la Chiesa è sinodale per definizione, è un cammino insieme ed è di tutti”. Ed ecco l’altra esortazione: recuperare la realtà dei consigli parrocchiali e vicariali che devono rappresentare un “processo di discernimento”, dove l’ultima parola spetta al Pastore Diocesano. Le parole chiave per il futuro della Diocesi sono: cambiamento, unità pastorale e corresponsabilità che “significa trovarsi insieme e chiedersi come essere Chiesa missionaria”. Il pastore ha indicato anche quali devono essere le priorità: Pastorale giovanile, Pastorale familiare e vocazioni. Ha fatto pure un breve riferimento ai principali uffici diocesani: Liturgico, Catechistico e Caritas che devono essere a servizio delle comunità e ha annunciato la nascita di un ufficio tecnico diocesano per aiutare a farsi carico dell’amministrazione dei beni parrocchiali. Nel leggere le conclusioni della Lettera ha ribadito l’obiettivo del cammino: il sogno di una Chiesa missionaria in uscita, coraggiosa e piena di speranza, certi che alla fine arriva sempre la Pasqua. Al termine l’assemblea si è recata nel vicino Santuario della Madonna della Guardia, per affidare alla Vergine e all’intercessione di San Luigi Orione il percorso dell’Anno Pastorale e invocare la sua benedizione. Dopo la proclamazione del Vangelo, sette rappresentanti delle diverse componenti della società diocesana hanno portato un cero ai piedi della Madonna. A Lei il Vescovo ha affidato la Chiesa di Tortona, implorando perdono e invocando la forza di essere “giovane nel cuore e capace di portare la presenza del Risorto in ogni comunità”. Daniela Catalano

CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 1 ottobre 2015

Camminiamo insieme

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L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti.

TORTONA - Ciò che il vescovo ha fatto, sabato mattina, nell’auditorium del “Mater Dei”, davanti a centinaia di persone che l’ascoltavano in silenzio, è stato raccontare un sogno. Quello della Chiesa di Tortona che riprende il cammino facendo una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa. Chi si aspettava calcoli, misurazioni, decreti e nomine, non solo è rimasto deluso, ma non ha capito nulla. Anzi, è uscito per ultimo, ha spento la luce e ha chiuso la porta. Perché anche la nostra comunità, non dissimile da quella di Paolo a Corinto, può fare passi in avanti grazie ai propri sogni. Niente a che vedere con le illusioni, piuttosto si tratta di indicazioni concrete per tracciare un percorso da seguire insieme: fondato soltanto su di Lui. Mi piace rileggere così la Lettera Pastorale che Mons. Viola ha scritto, lui che si è definito “un pretesto” per il Signore. Lui che, in vari passaggi, ha ribadito quanto debba ancora imparare a conoscerci, a crescere, a condividere. Basterebbe questo per cogliere un insegnamento: quello dell’umiltà. Mai troppo praticata, mai troppo conosciuta. Si parte da una priorità (quella vera): in una società che non è più cristiana la cosa più urgente da fare è annunciare il Vangelo. Siamo qui per questo o no? Ci crediamo o no? Perché se abbiamo dei dubbi, dei tentennamenti… allora lasciamo perdere. È inutile discutere di piani pastorali, parrocchie, incarichi e tutto il resto se prima non ci mettiamo a fare ciò per cui siamo chiamati. L’annuncio deve essere gioioso perché sappiamo che Lui verrà, l’attendiamo. La tristezza (i musi lunghi, le antipatie, i pettegolezzi) lasciamola agli altri. L’impostazione della missione alla quale siamo chiamati nei prossimi mesi non si basa sulla sapienza, ma sulla po-

tenza di Dio. Quante pecorelle sognano una Chiesa come la sogna Vittorio Viola? Quante sono disposte ad una conversione pastorale? E quante si limitano a pettinare le pecore del loro ovile o a… pettinarsi? È una visione lucida, colma di speranza, a tutto campo quella del vescovo. È una proposta che ci coinvolge, che ci fa sentire unici, che recupera il troppo tempo che è stato perduto. E, infine, è un messaggio alla gente della sua diocesi di cui lui si sente parte con orgoglio. La sua gente, appunto. Che l’ha ascoltato, che è venuta per sapere. Non potevamo non darle voce. Così l’abbiamo fatto. Abbiamo intervistato chi c’era e abbiamo registrato sul taccuino le loro impressioni. Iniziamo da una giovane, Laura, 25 anni, di Voghera. “Un vescovo che punta ad innovare, a cambiare, a risolvere ripartendo dai valori fondamentali della cristianità, dall’importanza di avere fede e di comunicare, di diffondere il Vangelo… Mi ha colpito l’invito a vivere in maniera cattolica la vita quotidiana, gli impegni di lavoro, l’attività politica e le relazioni sociali; insomma, essere cristiani tutti i giorni. Mi viene in mente la questione dei migranti: l’accoglienza come principio assoluto”. Dino Savio, vice direttore dell’Ufficio Missionario diocesano, commenta: “Sono molto contento che il nostro vescovo indichi con il suo Piano Pastorale una grande prospettiva di taglio missionario alla Diocesi. Dovremmo sentire il dovere e la gioia di offrirgli la piena disponibilità perché il suo sogno si realizzi”. Cesare Raviolo, 64 anni, di Tortona, aggiunge: “Nel suo discorso il vescovo è partito da considerazioni molto impe-

gnative e interessanti e poi, in modo graduale, è sceso nel concreto, dandoci indicazioni specifiche. È degno di riflessione il concetto sull’unità pastorale d’azione che significa imparare a lavorare insieme. Vista la scarsità di clero è da ripensare la geografia delle Parrocchie sparse sul territorio diocesano”. Maria Pia Bardoneschi, sindaco di Castana, in Valle Versa, sottolinea: “Come sempre, dopo aver ascoltato il nostro vescovo Vittorio, sento crescere in me tanta gioia, quella gioia che padre Vittorio ti trasmette quando parla di Gesù; di un Gesù risorto; di un Gesù ‘vivo’ in mezzo a noi, accanto a noi; di un Gesù che ci ama di un amore infinito, smisurato, nonostante le nostre mancanze e i nostri difetti. Dobbiamo solamente abbandonare tutte le nostre resistenze e lasciarci amare da Lui, guidare dal suo spirito, perché senza di Lui c’è il vuoto, c’è il nulla. È in questo modo che anche noi possiamo amare come ci ama Lui e non avere più tristezze o paure nell’affrontare la vita di ogni giorno. È sempre stata questa ‘la Chiesa che ho sognato’ e non quella chiusa, gretta, triste delle nostre comunità, in cui Gesù sembra non sia mai risorto!”. Milena Sacchi, di Broni, insegnante di scuola elementare in pensione e catechista, afferma: “Sono rimasta molto colpita dalle cose grandi e importanti che il vescovo ha prospettato per la nostra Chiesa, usando un linguaggio quotidiano e alla portata di tutti. Mons. Viola ci invita a ripartire dal Vangelo, per conformarci sempre di più al suo messaggio: è questa la vera novità del cambiamento che noi cristiani dovremmo sentire come un’urgenza. Ci dà speranza l’atteggiamento di fiducia del vescovo e il suo desiderio di coinvolgerci tutti, nessuno escluso, non solo presbiteri, ma anche i laici, di ogni età”. Giorgio Bailo, 69 anni, tortonese, dichiara: “Quello del vescovo è stato un discorso molto positivo. Nelle sue parole ha ripreso lo spirito di rinnovamento della Chiesa che aleggiava negli anni ’70, dopo il Concilio. Mi è piaciuto l’accenno all’importanza dei consigli pastorali, da riscoprire all’interno delle nostre Parrocchie. Certo, il fatto che i preti siano un quarto rispetto a quell’epoca, impone delle scelte. Mons. Viola è partito dal Vangelo: è nella Parola che possiamo recuperare lo slancio post conciliare che nelle nostre comunità si è un po’ assopito”. Infine, tra un gruppo di persone di Novi Ligure, una voce: “Il vescovo ci sprona ad adottare un atteggiamento che non sia autoreferenziale. Dobbiamo farlo nostro all’interno delle realtà in cui viviamo per collaborare davvero insieme ed essere radicati dentro le cose di questo mondo”. Matteo Colombo

Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

Commenti e impressioni a caldo di alcuni presenti

5 ottobre mattina: Trino Vercellese, Consiglio OFTAL pomeriggio: Alessandria, Istituto Scienze Religiose 6 ottobre ore 18, Castelnuovo Scrivia, Messa 7 ottobre ore 18, Voghera, Centro Famiglia ore 20.30, Codevilla, Messa 8 ottobre ore 9-12, udienze sacerdoti e diaconi ore 21, Tortona, Teatro “Civico”, “Giornata del dialogo e della pace” 9 ottobre ore 18, Tortona, Seminario, Consiglio Pastorale Diocesano 10 ottobre ore 11, Tortona, Cappella del Seminario, Messa per gli Insigniti di Onorificenze Pontificie ore 16, Casella, Cresima ore 18, Torriglia, Cresima 11 ottobre ore 10.30, Tortona, San Matteo, Messa con incoronazione della statua della Madonna del Rosario ore 16, Novi Ligure - San Pietro, Cresima ore 18, Stazzano, Cresima

Il calendario degli impegni può subire variazioni.

Notizie diocesane

SABATO 3 OTTOBRE/TORRICELLA VERZATE

Festa dei giovani della Diocesi

Sabato 3 ottobre si svolgerà a Torricella Verzate la festa dei giovani di tutta la Diocesi, dal titolo “Pronti a correre”. La giornata, che apre l’anno formativo dei giovanissimi di AC, si inserisce nella preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù del 2016 ed è pensata in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana, proprio in coincidenza dell’inizio ufficiale del cammino verso Cracovia delle diocesi Italiane. Il ritrovo è per le 17.15. Alle ore 17.45 si terrà l’attività di ascolto, progetto e incontro e alle ore 19 la S. Messa. La serata proseguirà con la pizza e la festa insieme. È garantito il servizio pullman. A ogni partecipante è richiesto un contribuito di 10 euro per la cena. Per motivi organizzativi è preferibile prenotare (tel. 348.0571705; 333.7261157; Ufficio AC 0131.86168 martedì e giovedì dalle 10 alle 13).

GIOVEDI’ 8 OTTOBRE/CASTELNUOVO SCRIVIA

Incontro sulla GMG 2016

Giovedì 8 ottobre, alle ore 21, si terrà il quarto incontro, organizzato dalla Pastorale Giovanile, per i giovani dei Vicariati Padano e della Bassa Valle Scrivia per presentare la GMG in programma nel 2016 a Cracovia. L’appuntamento è presso l’oratorio di Castelnuovo Scrivia.

GIOVEDI’ 8 OTTOBRE/TORTONA, SEMINARIO

Scuola Diocesana di Teologia

Giovedì 8 ottobre, alle ore 21, in Seminario si terrà la presentazione del nuovo accademico della Scuola Diocesana di Teologia, suddivisa in due quadrimestri. La prolusione sarà tenuta dal direttore don Maurizio Ceriani e avrà come tema “L’attualità della via agapica nell’annuncio del mistero trinitario”. Le lezioni si terranno a Tortona, in Seminario, con inizio alle 20.45 e termine alle 22.30 nei giorni di martedì e giovedì. La frequenza è obbligatoria e l’iscrizione gratuita. Per le iscrizioni è possibile telefonare o inviare una mail (tel. 335.6886500 e 0383.61325 - ins.coll@virgilio.it).

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VITA DELLA CHIESA

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Giovedì 1 ottobre 2015

UNA VISITA STORICA a Cuba e negli Stati Uniti d’America

PERCHE’ FRANCESCO E’ UN’AUTORITA’ GLOBALE Colloquio a tutto campo sul viaggio del Papa a Cuba e negli Stati Uniti con Massimo Faggioli, docente di storia del cristianesimo e direttore dell’“Istituto per il cattolicesimo e la cittadinanza” alla University of St. Thomas a Minneapolis / St. Paul (USA)

Professore, perché questo viaggio apostolico è da considerarsi storico? “Perché è il primo viaggio di un Papa non europeo in un’America in cui il cattolicesimo è ancora molto europeo, nonostante la crescente parte di latinos e asiatici. Storico anche perché avviene nel quadro della riconciliazione tra Usa e Cuba, in cui la Chiesa cattolica ha giocato un ruolo particolare non solo negli ultimi mesi, ma anche durante tutto il mezzo secolo di rottura dei rapporti. È uno dei contributi del Papa latinoamericano al nuovo cattolicesimo globale”. Con quali coordinate giudicare la storicità di un evento? E di questo in particolare? “Lo giudicherei con il fatto che la visita s’inserisce in una storia importante di rapporti tra il Vaticano, la Chi-

esa cattolica americana e gli Stati Uniti in generale. Molto è cambiato dall’impostazione di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI dei rapporti tra Chiesa e cultura. I tempi sono cambiati e alcune cose devono cambiare, come sta succedendo con Francesco. In questo senso è una visita storica perché mostra che qualcosa è successo nella Chiesa dal 2008 ad oggi, e anche che qualcosa sta per succedere nella Chiesa come sistema istituzionale. Il messaggio di Francesco agli americani – non avere paura di cose nuove – è chiaro come riferimento a una situazione in movimento”. E l’opinione pubblica americana? Molta stampa non è stata tenera con il Papa prima della partenza. Qualcosa è poi cambiato? “L’opinione pubblica ha accolto bene Papa Francesco, a parte le poche frange ideolo-

gizzate sia nella Chiesa sia fuori. A mio parere, dopo la visita, queste frange sono sempre più piccole e autocentrate, e danno l’impressione di essere isolate. Paradossalmente, queste frange ideologiche cattoliche trovano compagnia soltanto nelle voci anticlericali e anticattoliche della stampa americana reazionaria”. Prima degli Stati Uniti la tappa a Cuba, quasi a sugellare la svolta epocale con la fine dell’embargo. Anche qui un passaggio davvero storico. “Cuba è, per Francesco, una delle chiavi per capire la questione latinoamericana: i rapporti tra Nord e Sud del continente, tra sistemi ideologici, tra cristianesimo e comunismo. C’è una visione geopolitica del continente, ma anche una visione spirituale della storia che appartiene alla cultura di un gesuita come Bergoglio, toccato dalla politica in modo maggiore di Benedetto XVI e in modo diverso dall’atlantismo di Giovanni Paolo II”. Negli Stati Uniti un Papa ha visitato, per la prima volta, il Congresso, tenendo un discorso di ampio respiro. Ci saranno dei risvolti concreti nelle politiche Usa oppure resterà solo una visita formale? “Difficile dire. I rapporti tra i

due partiti sono sempre più difficili, come anche tra anime diverse all’interno di uno stesso partito. Il partito repubblicano è il ‘partito religioso’ ma sostanzialmente indisponibile ad agire su questioni-chiave per la Chiesa cattolica come pena di morte, welfare, istruzione. Il partito democratico è diventato il ‘partito laico’ e il politico più vicino a Papa Francesco è Bernie Sanders, senatore ebreo agnostico e socialista che prende molto sul serio la dottrina sociale della Chiesa. Questo dice molto del clima in cui opera la Chiesa cattolica negli USA”. Sempre in quel contesto Francesco ha fatto riferimento esplicito all’accordo con l’Iran sul nucleare, lodando il risultato raggiunto, motivo anche di grandi polemiche. Ci sono stati o ci saranno degli strascichi? “Non credo, almeno a breve termine. Ma quel passaggio del discorso ha mostrato il coraggio del Papa e dei suoi diplomatici nel prendere posizione su una questione – l’‘Iran Deal’ – su cui molti cattolici americani non sono convinti e su cui il partito repubblicano e la stampa conservatrice hanno montato una vera e propria campagna di propaganda, più che una discussione vera”. Sulla tappa all’Onu: quale

contributo porterà questa visita negli attuali scenari mondiali? Sappiamo quanto l’Onu sia criticata in questo momento. “Il Papa è oggi la maggiore autorità globale che parla sulle grandi questioni sociali ed economiche, l’ambiente in primo luogo. Non è un inizio ma un ritorno sulla scena globale, ed è benvenuto da tutti. Con Papa Francesco anche le priorità della missione diplomatica all’Onu sono parzialmente cambiate in direzione delle questioni sociali globali, più che solo su quelle morali tipiche della morale cattolica. Il passaggio del Papa sulla riforma dell’Onu dalla struttura data nel 1945 è il contributo più interessante, radicale e difficile da mettere in pratica. Le grandi potenze applaudono, ma non hanno alcuna intenzione di raccogliere l’invito”.

Un’ultima domanda: ogni viaggio del Papa ha, prima di ogni cosa, risvolti pastorali ed ecclesiali. Cosa ha lasciato alla Chiesa americana? Quali impegni per il futuro? “Ha lasciato l’impegno a cercare vie nuove per il futuro senza perdersi nel labirinto ideologico delle guerre culturali. Un messaggio spirituale (il cristianesimo è seguire Gesù Cristo, non un sistema culturale), sociale e politico (la Chiesa ha un messaggio da offrire al mondo e all’America), in una visione di Chiesa aperta al futuro e alle nuove sfide. Vedremo se e come la Chiesa americana raccoglierà la sfida. Ma Papa Francesco ha chiaramente creato un nuovo rapporto tra il pontificato, la Chiesa americana e l’America: questo era l’obiettivo principale”. Vincenzo Corrado


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IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 1 ottobre 2015

IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 10,2-16)

4 ottobre - XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“Lasciate che i bambini vengano a me” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Gen 2,18-24

Salmo Responsoriale Sal 127 Seconda Lettura Eb 2,9-11 Vangelo Mc 10,2-16 In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su

questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

La comunità aperta al dialogo per annunciare Gesù Cristo

Domenica 27 settembre - XXVI Domenica del Tempo Ordinario (Mc 9,38-43.45.47-48)

Carissimi siamo alla ventiseiesima domenica del tempo ordinario, ci accompagna ancora la lettura del vangelo di Marco. Abbiamo sentito come Giovanni, uno dei fratelli che ha come soprannome buaergon figli del tuono, nome significativo si intigna e reagisce di fronte ad alcuni che usando il nome di Gesù scacciavano i demoni, anzi cercano proprio di impedirglielo. La reazione di Gesù mostra un atteggiamento completamente diverso, Gesù invita a non impedire ad altri, anche non appartenenti ai discepoli, di usare la forza del suo nome. Da una parte ci viene descritta la fraternità chiusa, un po’ settaria, gelosa in se stessa, nelle sue prerogative e dall’altra lo sguardo di Gesù che guarda con simpatia, con tolleranza, l’uso del suo nome anche chi non fa parte del gruppo dei discepoli. Quasi a dire che è l’inizio, l’inizio per poter entrare dentro una relazione più profonda con lui. Due atteggiamenti profondamente diversi: è evidente che questo insegnamento vuole liberare la comunità da una visione di chiusura, di autosufficienza, quasi appunto, quasi un orgoglio settario.

A questo fatto e a queste parole vengono aggiunti altri insegnamenti di Gesù, il termine che unisce è la parola scandalo. Gesù invita a non essere scandalo ai piccoli, il significato è non essere di inciampo alla fede di chi nella comunità cristiana muove i primi passi, di chi ancora semplice forse, anche insicuro della propria fede, occorre favorire questa fede non essere di inciampo a questa fede. E unendo, usando questo termine come legame Gesù aggiunge anche alcuni insegnamenti sulla tentazione invitando ad essere forti nella tentazione, i gesti estremi queste amputazione della mano, del piede, dell’occhio, evidentemente non devono compiere gesti di questo tipo, ma indicano ciò che conta di più. Conta di più la vita eterna, conta di più questa risposta da dare a lui, questa alleanza da stringere con lui senza lasciarsi allontanare, deviare, da qualsiasi altra tentazione. È più importante ed è la nostra stessa vita fisica quella vita piena che ci viene data da lui che noi siamo chiamati a ricevere e a vivere. Questa immagine della geenna di questo fuoco eterno: la geenna era il luogo dove al tempo del re Acaz veniva-

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no fatti i sacrifici umani, per disprezzo divenne poi la discarica di Gerusalemme dove ardeva un fuoco continuo a consumare l’immondizia di Gerusalemme. L’immagine è molto forte, parole forti che vogliono proprio colpire per poter dire ciò che conta è vivere una pienezza di relazione con lui, allontanando tutto ciò che può essere di scandalo, di ostacolo, tutto ciò che è tentazione, che ci limita nella nostra risposta all’amore di Dio. Come sempre un insegnamento che entra dentro la nostra vita, alla nostra comunità e vogliono operare qualcosa, ma il Papa ci aiuta molto ad avere questa apertura, continuamente ci rimanda a una chiesa in uscita non una chiesa chiusa nelle proprie sicurezze, quasi a diventare gelosa di ciò che ha ricevuto. Tutto ciò che la Chiesa ha ricevuto è perché venga annunciato e donato per allontanare qualunque chiusura al dialogo anche a questa tolleranza che Gesù ci insegna. Una tolleranza è sempre propedeutica all’annuncio che prepara all’annuncio quindi che apre delle possibilità di annunciare Gesù Cristo. Insegnamento per la prima comunità, ma anche per la

nostra comunità che rischiamo questa chiusura un po’ settaria. Il vangelo, il santo Padre ci aiutano a questa apertura, anche con questa attenzione per chi nella comunità muove i primi passi nella fede, questi piccoli, ai quali non dobbiamo essere di scandalo, anzi dobbiamo sostenere nel cammino di fede ciascuno. E con questa anche determinazione nell’allontanare tutto ciò che ci allontana da lui. Gesti forti, queste immagini forti, vogliono un po’ come risvegliarci anche per dire la serietà del cammino cristiano. Una serietà che non è l’impegno di un eroe che affronta un impresa, ma la serietà risponde ad un dono ricevuto, l’amore di Dio per noi. Il Signore ci accompagni in questo nostro cammino.

Il Vangelo, naturalmente, non parla solo dell’altro mondo, ma innanzitutto di questo che lo prepara. Certo, la meta è la vita eterna, ma si raggiunge con una vita di sequela, di discepolato. In questi capitoli, l’evangelista Marco raccoglie appunto le indicazioni di Gesù su cosa vuol dire essere suoi discepoli. Queste indicazioni sono rivolte a tutti, non solo alla ristretta cerchia degli apostoli. Essendo la condizione matrimoniale e familiare la più diffusa, se ne discute anche con Gesù al quale chiedono la sua opinione nei confronti della legge ebraica allora vigente (anche se questa conosceva interpretazioni più o meno restrittive) e, più in generale, verso gli usi e i costumi pagani del suo tempo. Gesù, però, sposta il livello del suo messaggio – il Vangelo, appunto – ben al di sopra delle consuetudini pagane e della stessa legge mosaica, riconducendo lo sguardo al progetto originario di Dio sull’uomo e sulla donna. Originario nel senso delle origini, della creazione, dunque a livello della natura stessa della persona umana. Non doveva essere facile, allora, un simile dibattito. Più o meno come lo è ai giorni nostri, soprattutto se immaginato all’interno di una trasmissione televisiva o in pagina di giornale: a credere nell’indissolubilità del matrimonio, come pure alla sua fedeltà, sembra che non sia affatto la maggioranza, almeno quella “ospitata” dai mass media. Eppure Gesù insiste nel portare la visione del matrimonio su un altro piano. Perché? Perché la legge, che ammetteva il divorzio con restrizioni più o meno rigorose secondo l’interpretazione dei vari rabbini, aveva la preoccupazione di regolare la prassi, la consuetudine del divorzio, anche per tutelare la parte più debole, ossia la donna, contro il libero arbitrio dell’uomo che, di fatto, nel contratto matrimoniale, aveva il ruolo decisivo, il controllo totale. Solo l’uomo, infatti, poteva ripudiare la propria moglie. La legge – e non solo quella ebraica – confermava il diritto del più forte che, in ogni caso, restava il maschio il quale comprava la donna con un vero contratto e ne poteva disporre a suo piacimento, proprio come una proprietà. C’è di più. Tra i maschi, ancor più potevano i ricchi giacché, proprio grazie alla loro ricchezza, potevano (allora, ma anche oggi in ambiente musulmano) permettersi non solo il divorzio, ma anche la poligamia. Comunque lo si chiami, è il peccato che deforma e rende menzognero il rapporto di coppia: banalizza la sessualità; annulla ogni impegno serio per costruire una comunione stabile di vita; produce dominio, violenza; degrada l’amore a coincidenza momentanea di due egoismi; provoca adulteri, divorzi, abbandoni, solitudine, sofferenza. Gesù, con la luce del Vangelo e la forza dello Spirito Santo, rende i coniugi capaci di vivere l’autentico amore, libero, totale, uno, fedele, indissolubile, aperto ai figli, attento al bene della società e della Chiesa. La vocazione al matrimonio e alla famiglia è la via ordinaria della santità per la maggior parte dei discepoli di Cristo. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

S. Giovanna De Villeneuve

Il 2 ottobre la Chiesa ricorda Santa Giovanna Emilia De Villeneuve, religiosa francese. Beatificata il 5 luglio 2009 a Castres sotto il pontificato di Benedetto XVI, è stata canonizzata da papa Francesco a Roma lo scorso 17 maggio. Nacque a Tolosa, il 9 marzo 1811 e trascorse un’infanzia agiata, essendo la terza figlia del Marchese Louis de Villeneuve. Crebbe al castello d’Hauterive (Tarn) dove suo padre, dava lavoro a numerose persone nella sua nuova industria della lavorazione del cuoio. Dai suoi genitori ricevette valori profondi. Alla giovane età di 14 anni rimase orfana di madre e tre anni dopo, morì sua sorella Octavie. Émilie divenne la padrona di casa al castello d’Hauterive. La sua amica Coraly de Gaïx, sua confidente, la descrisse come una persona solitaria e generosa verso le persone bisognose. Fin da adolescente, la Madonna, divenne la sua compagna e la sua confidente. Voleva sempre stare con i poveri, gli ammalati, i carcerati, le prostitute e dimostrare loro l’amore di Dio. Lei voleva essere con loro in relazione di parità, rendere loro la dignità di esseri umani sull’esempio di Gesù. Lasciò suo padre nel 1836 per fondare una congregazione per servire i poveri. Fondò, l’8 dicembre 1836, con altre due ragazze la

Congregazione delle suore dell’Immacolata Concezione, soprannominate suore blu a causa dell’abito blu, che indossano. La prima comunità si stabilì in una piccola casa a Castres. Attente alle necessità dei più poveri che le circondano, esse accoglievano ragazze bisognose, occupandosi pure dei carcerati. Aprirono poi una seconda comunità dove si occupoarono dell’educazione dei bambini, del catechismo e delle cure ai malati. Nel 1848, la santa inviò alcune suore in Senegal. L’anno seguente in Gambia e in Gabon. Malgrado la distanza, Emilie, che rimase in Francia, mantenne uno stretto legame con le sue Suore attraverso una regolare corrispondenza epistolare. Nel 1853, Emilie decise di non essere più superiora generale. Morì l’anno dopo, il 2 ottobre 1854, di colera dopo aver offerto la sua vita perchè l’epidemia, che aveva colpito Castres, si fermasse.


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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17.

Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dall’1 al 7 ottobre 2015 Giovedì 1: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Venerdì 2: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Sabato 3: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Domenica 4: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Lunedì 5: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Martedì 6: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Mercoledì 7: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436)

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Giovedì 1 ottobre 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Edicole aperte domenica 4 ottobre 2015 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 4 ottobre 2015 (Turno C): TOTALERG, via Lomellina 136; IPER STATION, S.P. Bressana-Salice Km 11+100

Ponte Nizza Mons. Viola è stato in visita a Cascina Rossago

FORTUNAGO - Una delegazione all’Expo

PONTE NIZZA - Il Vescovo di Tortona Vittorio Viola ha visitato lunedì pomeriggio il Centro di Cascina Rossago a Ponte Nizza accompagnato dall’arciprete di Varzi don Gianluca Vernetti. Ad accoglierli la direttrice Stefania Ucelli di Nemi con tutto il personale, i ragazzi autistici ospiti della struttura con i loro famigliari e il sindaco di Ponte Nizza Carlo Pernigotti. Il Vescovo Viola, insieme a don Vernetti, ha celebrato la Santa Messa davanti ad una sala gremita anche da tanti residenti del comune oltrepadano. Durante l’omelia ha detto: “Avete sentito che i suoi, quelli che Lui aveva scelto, i suoi ragionavano tra di loro su chi fosse il più grande, mentre Lui è venuto per servire, si è fatto servo, ha dato la vita. I suoi ancora non lo avevano. Ci sarebbe voluta

FORTUNAGO - Dal borgo di Fortunago è stato stanziato un piccolo ma importante contributo economico per la causa del Nepal devastato dal terremoto. Grazie all’impegno dell’associazione “Fortunago Enjoy” presieduta dallo chef del ristorante Pineta di Fortunago Danilo Nembrini, sono stati raccolti 2000 euro che serviranno per la ricostruzione di una scuola ed un parco giochi per bambini in un paese del Nepal. Alcuni giorni fa una delegazione di Fortunago guidata dal sindaco Pier Achille Lanfranchi e dallo stesso chef Nembirini, si è recata all’Expo di Milano per consegnare l’assegno alla responsabile del padiglione nepalese Gurung Reeya. “Il denaro era stato raccolto durante la serata dell’agnolotto più pesante del mondo che avevamo

Il Vescovo incontra i ragazzi autistici

la Pasqua per poterlo capire. Ma il Signore ci insegna una logica rovesciata rispetto a quella del mondo dove chi è il più piccolo è più grande. Ed è un parola che ci aiuta molto. Ci fa leggere le cose in maniera diversa. Ci fa cogliere il senso dell’amore di Dio che ci è venuto incontro prendendo su di sé la nostra debolezza, la nostra infermità. Lui che si è fatto piccolo per noi. Noi vogliamo accogliere questa parola con gratitudine, vogliamo imparare anche noi a essere piccoli, cosa che è semplice, ma non è facile essere piccoli davanti a Lui. Se riusciremo a vivere questo e se riusciremo a vivere un servizio che è il dono della vita, scopriremo fin da subito la beatitudine anche dentro la fatica che non manca nella nostra quotidianità.”. Al termine della funzione re-

ligiosa il Vescovo ha ricevuto alcuni doni dai ragazzi del Centro e ha vistato la struttura: dai laboratori artistici all’allevamento degli alpaca. Cascina Rossago è l’unica residenza per disabili in Italia che alleva alpaca, un progetto che si è concretizzato il 15 maggio del 2002 diventando un esempio per molti altri contesti residenziali ad alta intensità educativa per persone autistiche, grazie anche al supporto e all’impegno della fondazione “Genitori per l’Autismo Onlus”. La fondazione è nata il 15 maggio del 1998 dall’impegno, anche patrimoniale, di alcune famiglie di ragazzi autistici, allo scopo di promuovere iniziative volte al miglioramento della qualità della vita di persone adulte autistiche. Ed è proprio da alcuni di questi membri che ha preso

forma Cascina Rossago, diventata Rsd, che dà lavoro a 40 persone. Nel corso degli anni hanno contribuito in tanti: dagli amministratori pubblici al Comune di Ponte Nizza, dai Lions alla Comunità Montana, alla Fondazione Gal, Fondazione Cariplo, Comunitaria di Pavia, Bussolera ed altre realtà. L’attività agricola riveste un ruolo centrale nella vita di Cascina Rossago, che sorge dalla ristrutturazione di una ex azienda agricola dismessa e mantiene il carattere fortemente agricolo di “fattoria”. A Cascina Rossago ci sono anche un frutteto con circa 500 alberi da frutto e un orto. Gli ospiti che arrivano da tutta la Lombardia e hanno dai 20 ai 51 anni, sono implicati nelle diverse attività agricole. Mattia Tanzi

VAL DI NIZZA - Il Comune di Val di Nizza realizzerà una struttura polivalente all’interno del centro sportivo di Casa Ponte. I lavori sono stati appaltati dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese all’impresa Sacchi di Pavia che ha aperto il cantiere proprio in questi giorni. Per questo importante intervento, il Comune, ha ottenuto un finanziamento dallo Stato di 500 mila euro. “Grazie ai contributi erogati riusciremo a completare il nostro centro sportivo che ogni anno ospita il grest estivo intitolato Estate Verde. –

spiega il primo cittadino di Val di Nizza Franco Campetti – Sarà quindi realizzato un centro polivalente di 300 metri quadrati che verrà utilizzato dalle associazioni per l’organizzazione di convegni, eventi e sagre, mentre uno spazio sarà dedicato alla promozione turistica del territorio attraverso la distribuzione di materiale informativo”. Il progetto comprende anche la realizzazione di un parcheggio che sarà in grado di ospitare 40 posti auto. I lavori saranno terminati entro l’inizio del grest nel prossimo 2016.

Sono iniziati i lavori di realizzazione del centro polifuzionale a Casa Ponte

Dal borgo un contributo per la ricostruzione del Nepal

cucinato quest’estate in occasione della kermesse ‘Fortunago Enjoy’. – spiega Nembrini – Dalla distribuzione dell’agnolotto da guinnes (148 chili crudo) abbiamo ricavato delle offerte fra i tanti turisti che hanno partecipato all’evento. Siamo felici di essere riusciti ad organizzare una manifestazione di successo a scopo benefico che servirà ad aiutare una popolazione messa in ginocchio dal terremoto”. L’assegno è stato consegnato in occasione del National Day dedicato al Nepal all’interno del padiglione dell’Expo. Molto probabilmente anche nella prossima edizione di “Fortunago Enjoy” che si terrà in estate sarà inserito all’interno del calendario di eventi un’altra serata benefica con lo scopo di aiutare realtà messse in ginocchio da calamità naturali.


Voghera La struttura della Protezione Civile realizzata dalla Provincia

Inaugurata la nuova sala operativa

VOGHERA - E’ stata inaugurata sabato a Voghera la Nuova Sala Operativa del Centro Polifunzionale Emergenze provinciale di Protezione Civile. Alla cerimonia, oltre ai tanti gruppi di volontari, hanno partecipato: il Prefetto della Provincia di Pavia Erminia Rosa Cesari, l’onorevole Alan Ferrari, il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, il consigliere regionale Giuseppe Villani, l’assessore provinciale Paolo Gramigna, il

IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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consigliere provinciale con delega alla Protezione Civile, Claudia Montagna che ha tagliato il nastro, il consigliere provinciale Riccardo Fiamberti, il coordinatore della Protezione Civile Carlo Alberto Conti e i responsabili Marino Scabini e Marco Feltri. La sala operativa, che è stata realizzata alla fine del 2014 ed è entrata in funzione all’inizio del 2015, ha il compito di coordinare gli interventi su tutto il territorio provinciale in caso di

emergenza. Si attiva su segnalazione di volontari e cittadini in caso di dissesti idrogeologi, alluvioni, frane ecc… E’ collegata istituzionalmente alla Prefettura, con i vigili del fuoco e con tutte le forze dell’ordine del territorio. La struttura presenta: un locale postazioni per ospitare i rappresentanti delle forze dell’ordine, dei pompieri, un coordinatore del volontariato forestale e un inviato della Prefettura; una sala radio collegata con la regio-

ne Lombardia, una sala per i referenti specialisti (responsabili dei settori idrogeologico, antincendio, logistica e idrogeologico fluviale), una sala del coordinatore, una sala decisioni e una foresteria aperta 24 ore su 24 per consentire la turnazione durante le emergenze. Nel magazzino si trova poi la colonna mobile con una decina di mezzi e tutto il materiale necessario per gestire un campo di emergenza (200 persone). Mattia Tanzi

MONTESEGALE - La manifestazione è stata aperta dagli interventi delle autorità politiche

Tanti turisti hanno partecipato alla Fiera di S. Damiano

Giovedì 1 ottobre 2015 RIVANAZZANO - Preoccupa la pirolisi

La Regione incontra le Terme

RIVANAZZANO TERME - La Commissione regionale “Attività produttive”, presieduta da Angelo Ciocca e composta dai consiglieri Iolanda Nanni e Giuseppe Villani, ha visitato gli impianti termali di Rivanazzano e successivamente quelli di Salice. La Regione è venuta sul territorio per incontrare il settore termale in relazione alle possibili ricadute dell’impianto di pirolisi; in una recente audizione regionale, infatti, Federterme aveva espresso alcune preoccupazioni che la Regione intende comprendere al meglio e approfondire. “Siamo qui – ha detto il presidente Angelo Ciocca – perché siamo forte-

mente preoccupati che un impianto del genere possa colpire anche il settore termale, oltre agli altri settori. Il consiglio regionale, inoltre, ha appena approvato una nuova e importante legge sul turismo che valorizza la bellezza dei nostri territori. Il settore termale fa parte del patrimonio turistico della provincia di Pavia, bene che va difeso e promosso”. Dopo il sopralluogo i consiglieri regionali presenti hanno incontrato il direttore di Federterme, Aurelio Crudeli, il vicepresidente di Federterme, Giorgio Matto, il sindaco di Rivanazzano, Romano Ferrari e i rappresentanti degli impianti termali.

VOGHERA - Il romanzo “Sulla giostra del cuore Storie d’amore e di amicizia”, scritto dal vogherese Giorgio Macellari e pubblicato da Primula Editore, ha ottenuto il 5° posto e la menzione speciale della giuria nella IV edizione del Premio Thesaurus 2015, un prestigioso concorso organizzato dal Cenacolo letterario Internazionale “Altre voci” e dall’associazione culturale “Cuori di carta”. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Matera sabato 24 ottobre. Come noto, il romanzo di Macellari è un ritratto generazionale ed è ambientato negli anni del terrorismo: ci sono anche scot-

tanti rivelazioni in merito ad alcune vicende che hanno caratterizzato il periodo più triste della nostra repubblica. Lo stesso autore ha più volte ribadito: “Il mio non è un romanzo sul terrorismo, bensì una storia ambientata negli anni che si definiscono appunto anni di piombo. E la storia racconta come un’intera generazione abbia affrontato quel periodo così tragico e difficile. Tuttavia, nelle pieghe del racconto, fanno capolino, qua e là, alcuni spunti di cronaca piuttosto interessanti: retroscena, talora inediti, relativi agli attentati, alle organizzazioni estremiste e ai loro intrecci con la politica”.

MONTU’ BECCARIA La giovane cantante vigevanese Carola Casoni vince la finalissima del “Got Talent Show” stregando giuria e pubblico al teatro Dardano di Montù Beccaria. Durante l’evento organizzato dall’agenzia Monnalisa Management di Cesare Morgantini e dalla Pro Loco di Montù, si sono esbiti numerosi artisti, cantanti, musicisti e ballerini provenienti da tutta la provincia di Pavia e non solo che hanno dato vita ad una gara avvincente entusiasmando il pubblico. La finalissima presentata con bravura e professionalità da Paolo Ariano e Leo Bosi, ha visto salire sul palco come ospiti il trio di

danza orientale del gruppo le BellyRockers capitanate da Marika Nisi Zandi con Giulia Mella e Veronica Borgo, la ballerina solista Elisabetta Grazioli di Idea Danza di Pavia e lo showman Renzo Dellerba. La giuria ha poi premiato come seconda migliore esibizione quella dei cantanti Marianna Cuomo e Nicolò Scarabelli mentre il terzo posto è stato assegnato al ballerino Alberto Setzu. Il premio della critica è stato conquistato dalla cantante Maria Grazia Aschei, mentre quello per la migliore interprete da Sara Simary ed il premio creatività è andato al gruppo teatrale Pannocchio.

Menzione per lo scrittore Macellari

Carola Casoni vince il “Got Talent”

MONTESEGALE - Grande successo a Montesegale per la XXI edizione della Fiera di San Damiano che è stata “invasa” da numerosi turisti provenienti da tutta la Provincia di Pavia e non solo. L’evento, organizzato dal Comune e dalla Pro Loco, è stato patrocinato da Regione Lombardia, dalla Provincia di Pavia, dalla

Camera di Commercio, dalla Comunità Montana Oltrepò Pavese, dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia e dall’Associazione “Borghi Autentici” d’Italia. Alla manifestazione hanno partecipato il consigliere regionale Angelo Ciocca, il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, il

presidente del consiglio provinciale Vittorio Poma, l’assessore provinciale al turismo Emanuela Marchiafava, l’assessore provinciale Paolo Gramigna, il consigliere provinciale Giovanni Ferarri, il presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese Gianfranco Alberti con gli assessori Ivan Elfi e Giovanni Andri-

ni, il sindaco di Montesegale Carlo Ferrari che è intervenuto ringraziando tutti gli organizzatori dell’evento e tanti sindaci dell’Oltrepò Pavese. Tra gli altri, anche lo stand del comitato “No Inceneritore” che ha raccolto numerose firme contro l’impianto di pirolisi previsto a Retorbido.

PAVIA - La Provincia sta attivando l’iter per ottenere questo importante riconoscimento

La Via Francigena verso il “Patrimonio dell’Unesco”

PAVIA - La Giunta della Provincia di Pavia, su proposta dell’Assessore al Turismo Emanuela Marchiafava, ha espresso all’unanimità l’orientamento favorevole al sostegno della candidatura della Via Francigena a “Patrimonio dell’Umanità Unesco”. La Francigena, già “Grande Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” ha infatti

tutte le carte in regola per diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco come già è avvenuto per il Cammino di Santiago. “La Via Francigena è un percorso europeo, ovvero uno scambio tra popoli e la candidatura – ricorda l’assessore Marchiafava – è un’idea molto importante. La Provincia di Pavia considera la Via un traino per

la cultura e l’economia sostenibile di tutto il territorio. La Francigena vede un aumento costante delle presenze, da assicurare con il lavoro congiunto di associazioni, istituzioni e operatori privati dell’accoglienza”. L’itinerario costituisce un forte collante che unisce comunità e territori nella consapevolezza del valore della autenticità e dei valori

europei, e oggi si presenta l’opportunità di fare un ulteriore salto di qualità con la certificazione Unesco di patrimonio dell’umanità”. “Ci faremo parte attiva – conclude l’assessore – nel chiedere anche ai Comuni della nostra provincia, attraversati dal percorso di fede, di sostenere e deliberare anch’essi a favore della Via Francigena”.

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Giovedì 1 ottobre 2015

Casteggio Avviato dal Comune un percorso formativo con gli alunni delle medie

La rotonda diventa crocevia per l’Oltrepò

CASTEGGIO - Gli architetti Ilenia Di Rosa e Maria di Stefano dello Studio professionale di via dei Settesanti 23 a Firenze si sono aggiudicate il concorso di idee per la riqualificazione della rotatoria all’ingresso di Casteggio dal titolo “Un crocevia per Casteggio e per l’Oltrepò”. Questo progetto dal tema agricolo, che interessa la rotonda situata sotto il cavalcavia della tangenziale, ha vinto il bando a cui hanno partecipato numerosi professionisti provenienti da tutta Italia. “Ora analizzeremo il piano costi e adatteremo il progetto alle necessità tecniche per poi dare il via ai lavori. – spiega il vice sindaco di Casteggio Lorenzo Vigo – Sono anni che cerchiamo di dare a Casteggio e

all’Otrepò Pavese una porta d’accesso degna di questo territorio. La rotonda, di proprietà della Provincia, versa da anni in condizioni indecorose. Finalmente avremo la possibilità di sviluppare questo progetto che richiama la tradizione agricola e il territorio. Inoltre, verranno inseriti altri elementi di caratterizzazione”. I lavori, che dovrebbero essere terminati entro la fine dell’anno, saranno finanziati per il 50% dal Comune e per il 50% da Regione Lombardia con Visitoltrepo. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 40 mila euro mentre al vincitore del bando di idee è stato assegnato un importo di 700 euro. Sempre a Casteggio dal mese di otto-

bre gli alunni delle scuole medie impareranno a conoscere la “macchina comunale” attraverso simulazioni di consigli comunali, lezioni ed incontri. “Grazie alla disponibilità dimostrata dalle insegnanti delle scuole e da Giuliano Cereghini, che per diversi anni è stato segretario del nostro Comune, si svolgeranno delle lezioni con gli studenti delle classi terze delle scuole medie in cui sarà insegnato il funzionamento delle varie istituzioni. – continua Lorenzo Vigo – Successivamente saranno organizzate anche le elezioni, con tanto di campagna elettorale, liste di candidati e programmi elettorali”. Nel mese di gennaio sarà poi programmata una visita al Pirellone nella sede della Regione Lombardia. Inoltre, nello stesso periodo verrà simulato anche l’insediamento dell’amministrazione comunale dei ragazzi, con le nomine di sindaco e giunta. “Il consiglio comunale avrà a disposizione anche un budget finanziario da investire in ambito scolastico con risorse che saranno stabilite attraverso apposite delibere. – conclude Lorenzo Vigo – Tutto questo fa parte di un progetto di educazione civica molto importante volto a far conoscere a 360° la vita di un’amministrazione comunale”. Mattia Tanzi

Gli abitanti della frazione Moglie hanno celebrato la Festa Patronale PONTE NIZZA - Moglie è una piccola frazione del comune di Ponte Nizza, nella parrocchia di Pizzocorno. Siamo in Valle Staffora, a 400 metri sul livello del mare, in un angolo incantevole immerso nel verde e nella natura. Qui sorge una piccola chiesa, circondata da un prato che invita alla sosta e alla preghiera. La chiesetta è perfettamente in ordine sia all’esterno

sia all’interno e questo lo si deve alla cura e all’amore che gli abitanti della frazione mettono nel preservare e nell’abbellire un luogo a loro particolarmente caro, scrigno di sentimenti, di affetti, di legami, di quella religiosità che è tesoro prezioso nelle nostre comunità. Domenica 6 settembre è stata celebrata la festa patronale in un clima di preghiera e di famigliarità.

attività situata tra le colline della Valle Schizzola nel comune di Borgo Priolo. Una realtà portata avanti da tre generazioni di donne che è stata riconosciuta come “Negozio Storico” dalla Regione Lombardia ed è promossa da anni dall’amministrazione comunale di Borgo Priolo attraverso il marchio Deco. “Il nostro negozio ha preso

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In Breve

VOGHERA/CHIESA DEI FRATI

Festa per San Francesco d’Assisi

Inizia oggi, giovedì 1 ottobre, presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie in Voghera il triduo in preparazione alla festa di San Francesco d’Assisi. Nella giornata di oggi, di domani venerdì 2 ottobre e di sabato 3 ottobre, alle ore 9 verrà celebrata la Santa Messa; alle ore 16.45 la Liturgia della Parola cui farà seguito alle ore 17.30 la celebrazione dell’Eucarestia. Domenica 4 ottobre, nella solennità di San Francesco d’Assisi, le Sante Messe saranno celebrate alle ore 7.30, 9,30, 11.30 e 17.30. In particolare la celebrazione delle ore 11.30 sarà presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola e in questa occasione il sindaco della città Carlo Barbieri offrirà l’olio alla lampada del Santo. Alle ore 21 le giornate di festa si concluderanno con il concerto “Laudato si’ mi Signore”. VOGHERA/SABATO IN PIAZZA DUOMO

Il “Festivol” del volontariato

L’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato Simona Virgilio e il presidente della Consulta per i problemi sociali Paola Fossati presentano la quarta edizione del “Festivol”, il festival delle associazioni di volontariato, che si terrà sabato 3 ottobre in piazza Duomo. “Il volontariato, e lo dico anche da ex volontaria, rappresenta una risorsa molto importante per la nostra città. – sottolinea l’assessore Simona Virgilio – Per questo motivo l’amministrazione comunale, attraverso il mio assessorato, ha patrocinato questa iniziativa che valorizza tutte le associazioni che operano nel mondo del sociale”. “Il tema del ‘Festivol’ di quest’anno sarà la dignità intesa come valore universale della persona. – aggiunge Paola Fossati – Rispetto alle edizioni degli anni precedenti, oltre alle sessanta associazioni cittadine, ci sono state ulteriori richieste per partecipare alla nostra iniziativa”.

BRONI/TEATRO

Enzo Iacchetti di scena il 4 ottobre

Tre generazioni di donne impastano e vendono il Brasadè in Valle Schizzola

BORGO PRIOLO - Dagli anni ’80 quello di Carla Berinini a Schizzola è l’unico negozio della Provincia di Pavia che produce il Brasadè di Staghiglione: la ciambella al burro la cui tradizione risale alla fine dell’800. Carla, 55 anni, aiutata dalla figlia Marta, 26 anni, con la supervisione di nonna Maria, 94 anni, manda avanti una piccola

IL POPOLO

il posto del panificio di mio nonno Carlo, che venne aperto negli anni ’20 del secolo corso. – racconta Carla Bernini – Quella dei Brasadè è una tradizione di famiglia. Infatti, questi biscotti venivano preparati e cotti nei forni a legna da mia madre e da due miei zii per il consumo privato. L’idea di trasformare una vera passione in attività commerciale è stata proprio di mia madre. Ora in negozio c’è anche mia figlia che ha deciso di rimanere nella sua terra per mandare avanti il negozio”. Le tre donne oltre ai Brasadè producono anche biscotti di pastafrolla e torte. I clienti arrivano in negozio da tutta la Provincia di Pavia, da Genova, Milano, Tortona grazie al passaparola e alla promozione fatta dal comune attraverso la Deco e la Sagra del Brasadè che si svolge tutti gli anni nella frazione di Staghiglione.

“Il nostro punto di forza sono i Brasadè, che da tradizione, impastiamo senza uova con burro e strutto prima di cuocerli prima nell’acqua e poi nel forno. – continua Carla – Queste ciambelle con il buco vengono legate con gli spaghi in file da 11”. I dolci sono fatti rigorosamente a mano tutti i giorni della settimana dalle 7 del mattino alle 19 di sera. Un lavoro impegnativo, duro, ma che sa regalare tante soddisfazioni alle tre “maestre” del Brasadè. “Questo negozio rappresenta per il nostro comune una vera e propria eccellenza che deve essere salvaguardata. – sostiene il sindaco di Borgo Priolo Paolo Pré – Un’attività portata avanti sul territorio, da tre generazioni, che deve diventare un esempio per i nostri giovani troppo spesso in cerca di ‘fortuna’ nelle grandi città”. m.t.

Domenica 4 ottobre alle ore 21 presso il Teatro Carbonetti di Broni sarà di scena Enzo Iacchetti con un “one man show” riservato ai soci dell’Associazione Amici del Teatro Carbonetti. L’ingresso, fino ad esaurimento dei posti, è riservato a coloro che abbiano rinnovato l’adesione all’Associazione o che si iscrivono per la prima volta (per info e prenotazioni: 3711842265). Cosa che si può fare presso la biblioteca comunale di Broni o presso la sede dell’Unitre di Broni negli orari di apertura, versando la quota sociale di 10 euro per gli adulti e di 5 euro per gli under 18. L’Associazione è nata poco prima della riapertura dello storico teatro bronese tre anni orsono con lo scopo di una sempre maggiore promozione della cultura e dell’attività del Teatro. RIVANAZZANO/EVENTI

E’ di Rossi il salame migliore

Il salame di Valentino Rossi di Ponte Nizza ha vinto la 15^ edizione di “Salame d’Autore”, tenutasi a Rivanazzano Terme. Alla gara gastronomica itinerante organizzata da “Pegaso Confraternita Varzese Accademici del Salame” sono state giudicate da una giuria di esperti due categorie di insaccati: la prima dedicata ai salami prodotti e stagionati in zona DOP e la seconda a quelli stagionati in tutta la Provincia di Pavia. Alla competizione hanno partecipato soltanto piccoli artigiani amatori del salame mentre nessun grande produttore ha voluto aderire alla degustazione. Il salame di Valentino Rossi ha vinto anche il premio assoluto. Da segnalare il secondo posto nella classifica generale per l’insaccato presentato da Giuseppe Orlando di Soriasco (Santa Maria della Versa) che ha anche ottenuto il podio nella categoria della zona extra Dop.

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IL POPOLO

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CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-10-11-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18);

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Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 1° al 7 ottobre 2015 Giovedì 1°: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Venerdì 2: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Sabato 3:; 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264)

Tortona Il premio è stato consegnato durante il concerto in Seminario

Il “Lavagnino Cinema” a Lina Sastri

L’attrice Lina Sastri mentre riceve il premio “Lavagnino Cinema 2015”

TORTONA - La città ha vissuto una grande serata di musica e di spettacolo sabato 26 settembre nella suggestiva cornice della Cappella del Seminario Vescovile diocesana. L’evento era inserito nell’ambito della XV edizione del Festival Lavagnino, nato per onorare la figura del Maestro Angelo Francesco Lavagnino, grande compositore contemporaneo genovese di musica classica e per il cinema dei più importanti registi italiani del dopoguerra, ma anche con prestigiosi maestri in campo internazionale, che aveva scelto Gavi come residenza fino alla morte avvenuta il 21 agosto 1987. Il Festival si è aperto il 12 settembre con il concerto dell’Orchestra classica di Alessandria che ha riproposto a Parodi Ligure il concerto dedicato ad Orson Welles con le musiche del “Il mercante di Venezia”, film inedito e di cui sono stati recuperati importanti e preziosi frammenti, e del Falstaff, entrambe composte dal Maestro Lavagnino. Lo spettacolo dal titolo “Il Sacro nel Cinema” è stato dedicato al 200° anniversario della nascita di San Giovanni Bosco ed è stato caratterizzato da riflessioni e aneddoti intervallati da suggestioni musicali con particolare riguardo al bicentenario della nascita del “santo dei giovani”. Ospite d’onore è stata Lina Sastri, attrice, cantante, autrice, regista e artista completa, da anni sulle scene italiane e molto apprezzata dalla critica e dal pubblico. Ha lavorato al cinema con grandi registi tra cui Pupi Avati, con cui sta girando un film in uscita. In teatro è stata diretta dal grande Eduardo De Filippo e ha recitato con importanti nomi della drammaturgia. Ha vinto tre David di Donatello e due Nastri d’Argento, oltre a varie nominations come

attrice protagonista e non protagonista, in Italia e all’estero. In televisione è stata protagonista di varie fictions come La Bibbia, Santa Rita da Cascia, Don Bosco, dove interpretava il ruolo della mamma Margherita, San Pietro, Nati ieri, Assunta Spina e recentemente Onore e rispetto. Come cantante ha iniziato per caso, cantando la colonna sonora del film “Mi manda Picone”, ovvero la canzone Assaje di Pino Daniele dalla quale è poi nata una bella amicizia con il cantante da poco scomparso. E’ stata testimonial a New York come Ambasciatrice Italiana del teatro. Nel 2011 il Presidente della Repubblica Napolitano le ha conferito l’onorificenza di Commendatore della Repubblica. Nella Pasqua del 2013 è la voce recitante della Via Crucis alla presenza del Santo Padre Francesco, trasmessa in mondovisione. Nella serata di sabato scorso, presentata con simpatia e professionalità da Genny Notarianni, i Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria, tra cui vi era al pianoforte il sacerdote diocesano don Pierangelo Pietracatella, hanno proposto alcuni bellissimi brani caratterizzati dall’unione di sacro e profano. Hanno eseguito musiche tratte da film come Mission, Suor Letizia, Don Bosco e Don Camillo, alcune delle quali realizzate da autori come Lavagnino, Morricone, Ortolani e Frisina. Due interventi sono stati affidati a Paolo Spineto professore di storia delle religioni all’Università di Torino che ha illustrato in modo conciso e chiaro il tema “Cinema e Religione”, sottolineando gli aspetti sacri spesso messi in luce dal grande schermo. La bravura teatrale di Lina Sastri è stata apprezzata nella sua appassionata lettura di alcune frasi di mamma Margheri-

ta, la mamma di San Giovanni Bosco e in un breve passo della nuova edizione di “Passio Hominis” una sacra rappresentazione di origine medievale, con la regia di Antonio Calenda, che l’ha vista protagonista nel ruolo di Maria, la madre di Gesù alla “Festa del Teatro di San Miniato” lo scorso luglio. Come lei stessa ha spiegato al pubblico spesso ha interpretato il ruolo della Madonna o della madre, ha cantato la Madonna del Carmine di Roberto De Simone e ha anche animato il presepe napoletano per Bruno Garofalo. Ha sottolineato come il sacro ha sempre avuto un ruolo centrale nella sua vita e come il suo rapporto con la fede, essendo lei credente, è sempre stato autentico e immediato. A proposito dell’arte e dell’impegno artistico ha parlato di una “sacralità dell’artista”, il quale è capace di donare emozioni che sono vicini alla purezza dell’eterno e dell’ineffabile. A consegnarle il Premio “Lavagnino Cinema 201” sono state le figlie del compositore genovese, il sindaco di Tortona Gian Luca Bardone, l’assessore alla Cultura Marcella Graziano e il Vescovo Mons. Vittorio Viola. A lui Lina Sastri ha chiesto di interpretare il Cantico dei Cantici di San Francesco. E Mons. Vittorio, con voce rotta dall’emozione e con grande espressività e passione, lo ha declamato mentre sullo sfondo echeggiavano le note dei Cameristi. L’attrice ha poi ringraziato la città di Tortona e l’organizzazione del Festival per l’importante premio che ha accolto con orgoglio e gioia. Al termine si è fermata a salutare il pubblico con grande cordialità e amicizia, suggellando un concerto che si può definire sicuramente indimenticabile. Daniela Catalano

Giovedì 1 ottobre 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Domenica 4: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Lunedì 5: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Martedì 6: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Mercoledì 7: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Edicole aperte domenica 4 ottobre 2015 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. TORTONA - Il 4 ottobre, alle ore 15.30, al Mater Dei

Il Gruppo Namasté del CIOFS/FP nel musical “E’ cosa di cuore”

TORTONA - Arriva anche in Piemonte il Gruppo Namasté, gruppo teatrale di Pavia, nel quale recitano due ragazzi tortonesi, che metterà in scena il musical “E’ cosa di cuore”. Lo spettacolo si terrà domenica 4 ottobre alle ore 15.30 presso l’Auditorium del Centro Mater Dei, con ingresso a offerta libera. Il Gruppo Namasté, che mette in scena il musical, è formato da una trentina di alunni ed ex-allievi (dai 15 ai 24 anni) del CIOFS/FP di Pavia, opera attiva all’interno dell’Istituto Maria Ausiliatrice, che hanno deciso, a partire dal giugno 2012, di prestare gratuitamente un po’ del proprio tempo e dei propri talenti per iniziative di volontariato e di crescita personale. Un progetto che dà la possibilità ai ragazzi di (ri)trovare sé stessi nel dono gratuito agli altri, attraverso le qualità che ognuno può offrire nella propria preziosa diversità. Il musical, incentrato sul tema della famiglia e scritto in occasione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, vuole essere un’attualizzazione del messaggio del “Santo dei giovani” che risulti “viva” per chi interpreta e per chi assiste. Lo spettacolo è stato realizzato con una modalità di allestimento con-

divisa e partecipata dal pubblico per non tradire lo spirito di quel “teatrino” che Don Bosco desiderava fosse strumento educativo e non pura esibizione. Un modo di parlare e di far fare esperienza di Don Bosco ai giovani con il loro modo di scrutare e filtrare la realtà, senza paura di contaminazioni frutto di quella attenta lettura dell’oggi di cui anche il santo intuì la necessità, per poter rendere decisiva ed efficace la sua azione educativa e salvifica: “amate ciò che amano i giovani, affinché i giovani amino ciò che amate voi”. La proposta potrebbe essere un’occasione gradita e piacevole per la città di ammirare quanto i nostri giovani sanno fare di bello e sorprendente per se stessi, ma anche e soprattutto, per gli altri.

TORTONA - Nuovi sviluppi nella vicenda dell’Ospedale

I sindaci del tortonese valutano l’atto aziendale dell’ASL

TORTONA - I sindaci del tortonese si riuniranno nei prossimi giorni per predisporre un documento condiviso sull’atto aziendale dell’ASL di Alessandria relativo all’organizzazione sanitaria dell’area, che comporta un pesante declassamento dell’ospedale di Tortona, con il trasferimento di reparti a Novi Ligure o il ridimensionamento di alcune strutture. Il documento verrà poi illustrato dal sindaco di Tortona, Gianluca Bardone alla rappresentanza dei Sindaci in programma ad Alessandria il prossimo 7 ottobre. Nel frattempo, le amministrazioni comunali del Tortonese restano in at-

tesa delle decisioni del TAR e dell’eventuale accoglimento del ricorso sulla chiusura del punto nascite presso l’ospedale di Tortona. Prosegue, dunque, l’attività di confronto sulla riorganizzazione ospedaliera con i sindaci del territorio ed i rappresentati dei comitati cittadini, anche se, finora, la Regione Piemonte, che ha provveduto a rispondere alle richieste di chiarimenti fatta dal TAR, sembra intenzionata a portare a compimento il progetto di riforma della sanità regionale nella sua interezza, quindi, con le misure che comporterebbero un ridimensionamento dell’ospedale tortonese.


Volpedo A don Virginio Colmegna il premio dell’associazione Pellizza

“Il Quarto Stato” al prete della carità

La consegna del Premio “Quarto Stato” a don Virginio Colmegna

VOLPEDO - La bellezza e la carità, la dignità e l’accoglienza: “questo quadro sarebbe piaciuto a mia madre, che ha sempre lavorato e che mi ha insegnato i valori della fatica e la saggezza di chi fatica”. Umiltà e saggezza. Don Virginio Colmegna parla ad una sala gremita di persone, a Volpedo, in risposta alle suggestioni suggerite dalle parole e dalle domande del Vescovo. Un dialogo, in realtà, più che un’intervista, in cui gli attori, entrambi protagonisti, costruiscono un discorso che parte dalla concretezza e arriva al messaggio: forte, che rischiari, con una luce diversa da quella che è difficile scorgere in altre istituzioni. L’ottava edizione del “Premio Quarto Stato” si è risolta in questo esito felice: la testimonianza di don Colmegna, le parole di fondo di Mons. Vittorio Viola, che ha accettato volentieri questo confronto perché i temi appartengono alla sua esperienza e sono centrali nella sua missione diocesana. L’occasione del Premio è uno degli eventi più importanti e più sentiti delle Biennali pellizziane, presente in calendario fin dalla prima edizione del 2001, perché completa in un certo senso la

mostra allestita allo Studio Museo e consente di continuare a dar voce agli ideali di umanità e socialità che il pittore di Volpedo ha consegnato alla sua tela più nota. Che senso hanno, oggi, i lavoratori del Quarto Stato? Cosa ancora sono in grado di dire dopo un tempo lungo ben più di un secolo in cui la tela stessa ha camminato tra le istituzioni, i musei, le pagine critiche, le manipolazioni ideologiche? Il Premio assolve a questo scopo: attualizza quel messaggio attraverso il valore alto e insindacabile della testimonianza. Quest’anno ha la voce e i gesti di don Virginio Colmegna, della sua azione pluriennale a fianco dei cosiddetti ultimi, di cui ha sempre fatto prevalere “il sostegno e il diritto a sperare in un futuro migliore” come recita la motivazione. Don Virginio legge il quadro soffermandosi soprattutto sull’intensità dei volti e sulla compostezza dei gesti, che significano dignità e forza: “dietro ogni persona c’è una storia. Siamo abituati a definire gli altri per la loro nazionalità, per la loro condizione sociale, per la loro appartenenza religiosa. Dietro a ciascun volto, però, c’è una storia e una ricchezza, che bisogna imparare a co-

noscere e a condividere.” Parla di poveri e ne sottolinea la ricchezza, parla di malati e ne sottolinea la forza, parla di carcerati e ne sottolinea la speranza, parla di migranti e ne sottolinea la storia individuale. Che è attualità e che deve prendere le forme dell’impegno di ciascuno. L’alfabeto di don Colmegna è questo, a cui di aggiunge a più riprese il nome di Carlo Maria Martini, riferimento concreto e spirituale dagli anni dell’impegno nella Caritas ambrosiana e da quelli, ormai più di dieci, nella Casa della Carità di Milano. Dove ogni giorno lui stesso, i suoi collaboratori, i volontari, fanno esperienza di un’accoglienza allargata, che non avverte le questioni dei migranti come un’emergenza perché da tempo abituata al confronto, all’aiuto e alla solidarietà come impegno quotidiano. Certo la questione, ora, ha dimensioni di portata storica, e riguarda ciascuno come parte di un sistema da cui non è possibile sottrarsi, anche se non si ha un ruolo pubblico. È una questione culturale. Bisogna fare lo scarto che impongono le scelte forti: guardare alla bellezza, come è quella dei lavoratori pellizziani, che è in ciascun volto altro, che è più forte e più scioccante in quello dei poveri, oggi lontani dai cliché dell’indigenza e della mancanza materiale. Che ci fanno paura perché non abbiamo ancora imparato a condividere la ricchezza di chi sembra diverso. E la speranza di cui egli, comunque, ancora vive. Le manifestazioni in calendario per la Biennale dedicata al pittore di Volpedo avranno il loro epilogo domenica 4 ottobre con la presentazione del volume “L’uomo col cappello”, di Maria Vittoria Gatti, in programma presso la Società operaia di Volpedo alle ore 16. Fino a domenica sarà possibile visitare la mostra “Pellizza e Volpedo. I luoghi, il lavoro e i prodotti della terra”, allestita presso lo Studio del pittore in via Rosano a Volpedo. Manuela Bonadeo

CASALNOCETO - Domenica 20 settembre si è svolta la tradizionale ricorrenza nel piccolo santuario mariano

La devozione popolare alla Madonna della Fogliata

CASALNOCETO - Era da parecchi anni che il Santuario della Fogliata, innalzato sulle verdi colline tra Casanoceto e Volpedo, non vedeva un cielo e un clima cosìfavorevoli in occasione della Festa della Madonna. Davvero molti i fedeli che, domenica 20 settembre, si sono recati con spirito di filiale devozione a questo luogo sacro. Due sono stati i momenti più importanti di preghiera comunitaria: alle ore 10 la Messa celebrata da don Augusto Piccoli, Cappellano della Polizia di Stato; nel pomeriggio la recita del Santo Rosario alle 15.30 e la Messa alle ore 16 presieduta dal parroco don Prospero Digilio con don Augusto concelebrante. Numerose, però, durante la giornata anche le occasioni di raccoglimento e di preghiera silenziosa in questo terreno di pace. A fare da scenario il cielo terso e sullo sfondo, in lontananza, l’abbraccio delle montagne innevate. Durante l’omelia pomeridiana don Prospero,

dopo aver commentato il Vangelo del giorno, ha letto una poesia da lui scritta in onore della Madonna della Fogliata, ispirandosi alla processione dell’Assunta dello scorso 14 agosto. In questa circostanza, alla bella statua portata a spalla per le vie del paese, erano rimaste attaccate alcune foglie al-

la mano aperta, alzata verso il cielo. La poesia ha unito in un imprescindibile percorso due momenti mariani di grande importanza, non solo per la comunità cristiana di Casalnoceto, ma per tutti coloro che sono pienamente consapevoli della grande tenerezza della Madre Maria.

Palazzo Centurione a Castelnuovo ospita la mostra di bonsai CASTELNUOVO SCRIVIA - Palazzo Centurione aprirà le porte alla XVII edizione della Mostra Coordinamento Bonsai e Suiseki di Piemonte e Lombardia e del premio miglior bonsaista 2015. L’Ambasciata giapponese e l’Istituto di cultura giapponese hanno patrocinato l’iniziativa con i Comuni di Molino dei Torti, Castelnuovo e con l’Unione Bonsaisti Italiana. Grazie al lavoro svolto dal vicesindaco di Molino, Fabio Curone, al sostegno dei castelnovesi Daniele Cerri e Rita Corino – una delle maggiori esperte di piante carnivore a livello nazionale – e alla disponibilità dell’amministrazione comunale castelnovese l’evento si terrà sabato 3 e domenica 4 ottobre. La manifestazione che gode del patrocinio dell’Unione bonsaisti italiana, della scuola

d’arte Bonsai, della European Bonsai association e della Nippon Bonsai Association e Nippon Sakka Kyokai vedrà l’esposizione nelle sale del Palazzo di numerosi esemplari alcuni in coltivazione da più di 200 anni. Il termine “Bonsai” è giapponese ed è costituito da due ideogrammi: che significano “bacinella” e “piantare”. L’origine è da situarsi in Cina: furono dei transfughi cinesi, approdati sulle coste giapponesi, a portarvi i primi esemplari. Durante la manifestazione si potrà assistere gratuitamente a dimostrazioni di tecnica Bonsai, di Kusamono, di ikebana e usufruire di consigli da parte degli esperti. Al pianterreno del Palazzo, nel bellissimo giardino all’italiana, un piccolo mercato di aziende del settore e la sala centrale riservata ai bonsaisti.

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 1 ottobre 2015

In Breve

ALZANO SCRIVIA/RICONOSCIMENTO

Angiolino Guagnini ha ricevuto la Croce al Merito di Guerra Per interessamento del figlio, Adolfo Guagnini, il Colonello Luigi Giai capo del Centro Documentale di Torino, ha concesso la Croce al Merito di Guerra al combattente Angiolino Guagnini, classe 1922 di Alzano Scrivia, per aver prestato servizio in zona di guerra negli anni 19421943 sul fronte Siciliano. L’onorificenza è stata consegnata ad Angiolino Guagnini il 18 settembre dal

Luogotenente Salvatore Fiorentino comandante della stazione Carabinieri di Castelnuovo Scrivia.

TORTONA/PARROCCHIA SAN MATTEO

Il Vescovo celebra la festa della Madonna del Rosario

Domenica 11 ottobre, nella parrocchia di S. Matteo, si celebra la festa patronale della Madonna del Rosario. La Messa solenne delle ore 11 sarà celebrata dal Vescovo Mons. Vittorio Viola e al termine ci sarà la cerimonia di incoronazione della statua della Madonna del Rosario. La liturgia sarà animata dal Coro dei Giovani. Alle ore 17 seguirà la celebrazione dei Secondi Vespri. Al termine si snoderà la processione con la partecipazione dei Frati Cappuccini, delle Confraternite di San Carlo e dei paesi limitrofi, di quelle di Voltri e di Variana con i famosi “Cristi”. Suonerà il Corpo bandistico di Cassine. Durante il cammino della Madonna per le vie della parrocchia la ditta Trebino di Uscio (GE) eseguirà un concerto con il suono delle campane a festa. Alle ore 18.30 S. Messa Vespertina. Lunedì 12 ottobre, alle ore 18, sarà celebrata l’Eucaristia per i tutti defunti. Nei giorni della novena e della festa sarà aperto anche il ricco banco di beneficenza. La ricorrenza sarà preceduta dal triduo che inizia giovedì 8 ottobre, con la giornata di adorazione eucaristica dalle 9 alle 18 e si conclude il 10 ottobre. Nel pomeriggio di sabato all’Oratorio si terrà il pomeriggio ricreativo “Ragazzi e giovani insieme”. Venerdì 9 si terrà la giornata penitenziale e un sacerdote sarà a disposizione per le confessioni dopo le ore 16, prima della Messa.

TORTONA/ASSOCIAZIONI

Il Gruppo di Volontariato ha onorato San Vincenzo

Domenica 27 settembre, il Gruppo di Volontariato Vincenziano “Santa Luisa” di Tortona ha voluto ricordare San Vincenzo nel giorno a lui dedicato dalla Chiesa. Egli, all’inizio del ’600, fondò i primi gruppi di volontariato che, ancora oggi, riuniscono laici che intendono applicare la carità evangelica attraverso l’incontro personale con i fratelli in difficoltà. Nella Santa Messa di sabato 26 nella chiesa San Rocco e poi nelle diverse chiese della città, si è ripetuta la bella preghiera del Santo Fondatore perché ognuno riceva il dono di essere buon amico di tutti, attento alle esigenze dei fratelli, sensibile ai loro bisogni. Su iniziativa del Gruppo sono stati distribuiti, nei pressi di San Rocco, sacchetti di biscotti. Le generose offerte raccolte saranno utilizzate per le iniziative dirette ai giovani, in particolare per il supporto scolastico. Alle ore 12 di domenica 27 settembre, in Duomo, si è riunito tutto il Gruppo per la preghiera comunitaria. La Presidente, a nome del Gruppo Vincenziano, ha ringraziato tutti quelli che in modi diversi hanno contribuito alla riuscita delle celebrazioni, i sacerdoti e in particolare il Padre spirituale, e ha ricordato con affetto tutte le Vincenziane che negli anni hanno promosso e animato a Tortona lo spirito della carità.


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N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 1° al 7 ottobre 2015 Giovedì 1: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Venerdì 2: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Sabato 3: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 4: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)

Novi Ligure Il consiglio comunale ha dato l’ok al teleriscaldamento

Approvato il “Project Financing”

Il sindaco Rocchino Muliere

NOVI LIGURE - Nell’ultimo consiglio comunale novese, il Sindaco Rocchino Muliere ha relazionato sull’emergenza idrica provocata dalla piena del torrente Scrivia a causa delle forti piogge cadute in Liguria, anche in risposta ad un’interrogazione urgente presentata dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle. Il Sindaco, in particolare, si è soffermato su varie idee avanzate per evitare il ripetersi del problema come, ad esempio, la creazione di nuovi pozzi di captazione e l’ulteriore potenziamento dei filtri per la depurazione dell’acqua.

“Una soluzione più efficace, ma che richiede un maggiore investimento finanziario, potrebbe essere la realizzazione di barriere per proteggere meglio l’impianto di captazione, ipotesi che Gestione Acqua ha già posto agli Enti competenti. Questi temi – ha assicurato Muliere – saranno approfonditi nella prossima apposita Commissione Consiliare. Un’altra importante comunicazione ha riguardato la nuova organizzazione dei Distretti Sanitari, tema affrontato recentemente dall’assemblea dei Sindaci. Tra le notizie emerse nella riunione, spicca la conferma del San Giacomo come ospedale cardine”. “Per il nostro nosocomio – ha sottolineato il Sindaco – significa mantenere una serie di strutture complesse e reparti di eccellenza”. La seduta è proseguita con la proposta di “Project Financing” avanzata da AcoSì e illustrata dall’assessore ai Lavori Pubblici, Felicia Broda. Il progetto consiste nell’attuazione di un piano di “efficientamento energetico” sviluppato attraverso quattro linee principali. Innanzitutto la realizzazione di due reti di teleriscaldamento, una in via Pietro Isola e l’altra in viale Pinan Cichero, che prevedono il coinvolgimento di diverse strutture pubbliche con la possibilità di ampliamento verso i privati, con l’obiettivo di restituire alla cittadinanza, al termine del Project, una struttura efficiente, rispettosa dell’ambiente e sostenibile. Sono, poi, previste opere di riqualificazione edilizia e impianti-

stica termica a forte risparmio energetico per gli edifici comunali, la riqualificazione sull’impiantistica elettrica (lampade led) nelle scuole cittadine e attività di formazione con la realizzazione di un “Parco Energia”. “Il progetto – ha spiegato l’assessore Broda – ci consente di raggiungere diversi obiettivi previsti dal “Paes”, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile approvato l’anno scorso dal Consiglio Comunale e ad agosto dall’Unione Europea. C’è poi un vantaggio immediato – ha aggiunto l’Assessore - che consiste in una riduzione di circa 100 mila euro annui della spesa per la gestione calore. A questo, bisogna aggiungere il risparmio ottenuto a seguito di un ampio efficientamento energetico degli edifici, il diritto di superficie per il passaggio delle reti e le maggiori entrate per eventuali allacci da parte dei privati, senza contare il risvolto positivo sull’occupazione indotto dagli interventi di riqualificazione energetica”. Secondo la maggioranza consiliare, che ha espresso piena adesione alla proposta, si tratta di un progetto in grado di portare grandi vantaggi alla città. Perplessità sull’utilità dell’opera sono state espresse da Maria Rosa Porta e dal Movimento 5 Stelle. Il documento è stato approvato con dieci voti favorevoli (i Gruppi di maggioranza), quattro contrari (i Consiglieri Porta, Gallo, Gambarotta, Zippo) e l’astensione di Costanzo Cuccuru. Vittorio Daghino

volontario dei suoi associati, favorirà e promuoverà le attività di prevenzione e controllo, didattiche e di studio, di informazione e di dibattito con partico-

lare riguardo e attenzione specifica ai giovani e al mondo della scuola, proseguendo l’attività svolta in questi anni dalle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Alessandria. L’attività è concentrata nell’ambito dell’area fluviale del torrente Scrivia e del suo bacino idrografico in Comune di Novi Ligure e prevalentemente presso la struttura de “Il Maglietto” (nella foto), immobile di proprietà comunale, sito lungo il corso del torrente e all’interno del sito IT 1180004 SIC (sito di importanza comunitaria) – ZPS (zona a protezione speciale) identificato dalla Regione Piemonte come una delle aree regionali di maggiore interesse naturalistico per la presenza di una notevole ricchezza di specie animali e vegetali.

OVI

Giovedì 1 ottobre 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 5: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Martedì 6: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Mercoledì 7: Baiardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Edicole aperte domenica 4 ottobre 2015 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. NOVI LIGURE - Domenica 4 ottobre alle ore 11.30

Mons. Canessa celebra la Messa di trigesima per don Zanolli

NOVI LIGURE - “Non ti chiediamo, Signore, perché ce l’hai tolto, ti ringraziamo per avercelo donato e per tutto il tempo che ce l’hai lasciato, certi che non perderemo mai coloro che abbiamo amato in Te, che non puoi essere perduto”. (Sant’Agostino) Con la preghiera di S. Agostino, che sgorga spontaneamente dal cuore di quanti hanno conosciuto don Franco, in occasione della Santa Messa di trigesima, domenica 4 ottobre alle ore 11.30 in Collegiata a Novi Ligure, che sarà celebrata dal Vescovo Emerito Mons. Martino Ca-

nessa, la comunità parrocchiale ricorda il “Don” con tanto affetto e gratitudine, per essere stato parroco, pastore attento al suo gregge, e amico, capace di donare a tutti una parola buona e un sorriso...

SERRAVALLE SCRIVIA - L’iniziativa di Legambiente

I ragazzi della terza media puliscono le sponde dello Scrivia

Nasce la nuova associazione “Maglietto” a Novi Ligure

NOVI LIGURE - Il 25 maggio scorso è stata costituita l’associazione “Maglietto-Novi Ligure”, che sarà presentata oggi, giovedì 1 ottobre presso la Biblioteca civica (Sala Conferenze, piano terra) in un incontro con la cittadinanza previsto dalle ore 17.30 alle 19 (ingresso libero). In tale occasione, patrocinata dal Comune di Novi Ligure, dalla Provincia di Alessandria-Dipartimento Ambiente e dall’ACOS SPA, saranno illustrati lo scopo e la finalità dell’ssociazione tra cui, in particolare, la salvaguardia dei valori paesaggistici e naturalistici dell’Ambiente Scrivia e lo sviluppo di tutti gli usi sociali compatibili con detti valori. L’associazione, mediante l’impegno

NOVI LIGURE - Il triduo e la festa nella chiesa di S. Antonio

Celebrazioni in onore di San Francesco

NOVI LIGURE - Da oggi e fino a domenica 4 ottobre, alle ore 17.30, nella parrocchia di Sant’Antonio, retta dai Padri Giuseppini, si terrà il triduo in preparazione alla festa di San Francesco d’Assisi che sarà guidato rispettivamente da don Carlo Curone, parroco della Cattedrale di Tortona, da don Stefano Ferrari parroco di San Nicolò a Novi e da don Fabrizio Pessina parroco della Pieve novese. Il 4 ottobre, giorno della festa, il programma della giornata sarà il seguente: alle ore 7.45 celebrazione delle Lodi e Messa, alle ore 10 solenne concelebrazioue presieduta da Padre Michele Piscopo, Superiore Generale della Congregazione degli Oblati di San Giuseppe. Dopo l’omelia il Sindaco di Novi accenderà la lampada votiva che arderà tutto l’anno con l’olio offerto dall’amministrazione comunale. Al termine, sul sagrato, lancio dei palloncini con messaggi di pace. Alle ore 15.30 sul piazzale della chiesa, benedizione degli animali e alle ore 17.30 funzione del “Transito” presieduta da P. Michele Piscopo.

SERRAVALLE SCRIVIA - Venerdì 25 settembre, in occasione dell’iniziativa organizzata da Legambiente, l’amministrazione comunale ha organizzato, per il dodicesimo anno consecutivo, la pulizia delle sponde del fiume Scrivia insieme ai ragazzi delle classi di 3^ media dell’Istituto Comprensivo di Serravalle Scrivia “Martiri della Benedicta”. I ragazzi hanno lavorato con molto impegno ed en-

tusiasmo raccogliendo i rifiuti abbandonati e hanno recuperato non solo bottiglie, lattine, pacchetti di sigarette e spazzatura varia di piccole dimensioni ma anche molti oggetti di notevoli dimensioni. Obiettivo della giornata è la sensibilizzazione dei ragazzi sull’importanza del rispetto e della tutela ambientale del proprio territorio coinvolgendoli in una partecipazione attiva e consapevole.


Serravalle Scrivia Il 26 e il 27 settembre la festa con la Polizia di Stato

Al Designer Outlet gli 80 anni dell’A7

La macchina della Polizia all’ingresso del Designer Outlet McArthurGlen

SERRAVALLE SCRIVIA - Il Designer Outlet McArthurGlen ha presentato il nuovo vintage shop A.N.G.E.L.O. tra le “Meraviglie dell’Autunno” e ha celebra gli 80 anni dell’autostrada A7 con la Polizia di Stato. Con la stagione Autunno/Inverno 2015 McArthurGlen (www.mcarthurglen.it) lancia la sua ultima campagna “Wonders of Autumn” dedicata a quei capi del guardaroba capaci di dare un tocco in più nella vita quotidiana: da quelli più essenziali come la camicia bianca o il paio di jeans più amato, al cappotto invernale che sta bene con tutto.

A celebrare la campagna “Wonders of Autumn” quest’anno torna il vintage shop A.N.G.E.L.O., uno dei negozi dedicati agli abiti ed accessori retrò più grandi d’Europa che a partire dallo scorso 26 settembre e fino a lunedì 2 novembre, nella piazza del lusso nel Centro di Serravalle. L’allestimento dello store sarà dedicato a capi e accessori evergreen, che non passano mai di moda e a tutti gli abiti più desiderati. Al suo interno si possono trovare infatti alcuni dei pezzi più iconici che hanno fatto la storia della moda: dalla tracolla Chanel 2.55 rivisitata da Karl Lager-

feld negli anni Ottanta, dai maglioni norvegesi degli anni Venti, all’immortale trench Burberry e agli intramontabili jeans Levi’s degli anni ’60. Lo store offre una vasta scelta di capi e accessori vintage, firmati e non firmati, ricercati scupolosamente. Nel scorso weekend del 26 e 27 settembre il Centro di Serravalle ha anche festeggiato gli ottant’anni dell’autostrada A7 con alcune attività realizzate in collaborazione con la Polizia di Stato e Autostrade per l’Italia. In particolare è stata allestita un’esposizione di auto della Polizia tra cui il Pullman Azzurro della Polizia Stradale all’interno del quale i bambini hanno potuto divertirsi con attività multimediali sulle regole della circolazione, mentre in uno spazio dedicato era presente una mostra fotografica, oggetti storici della Polizia ! oltre ad un allestimento di un vecchio ufficio della Stradale. I McArthurGlen Designer Outlets italiani sono la destinazione preferita da tutti gli amanti dello shopping, con oltre 250 brand tra i più importanti marchi del lusso e della moda nazionale ed internazionale e sconti dal 30% al 70%. Il Centro di Serravalle Designer Outlet è il più grande Centro d’Europa e si trova in una posizione strategica tra Liguria, Piemonte e Lombardia.

SERRAVALLE SCRIVIA - Venerdì 18 settembre sono stati illustrati i lavori realizzati nella chiesa parrocchiale

Presentati i restauri alla sacrestia della Collegiata

SERRAVALLE SCRIVIA - Venerdì 18 settembre, nel contesto della festa patronale dell’Addolorata, é stata inaugurata la sacrestia della Collegiata, “rimessa a nuovo”, dopo un profondo restauro. Presenti oltre ai due parroci, don Francesco Larocca e don Luca Gatti, il Sindaco Alberto Carbone e altri rappresentanti dell’amministrazione comunale; i rappresentanti della Soprintendenza dei Beni Artistici del Piemonte, Giorgia Corso (responsabile del restauro) e Valeria Moratti, Lelia Rozzo responsabile dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi, i tecnici, le maestranze e una folta assemblea di fedeli. Il restauro ha riguardato il mobilio e una grande tela rappresentante san Giovanni Battista; gli arredi lignei, tutti in noce, risultano essere un assemblamento di manufatti databili tra la seconda metà

del ’700 e la prima metà dell’800. La tela, di autore ignoto e di scuola genovese/piemontese, risale alla prima metà dell’800. Il lavoro di restauro é stato curato dal laboratorio di Francesca Regoli con sede a Gavi e l’alta qualità del risultato finale può essere constatato visitando i locali. Prima del restauro il mobilio risultava fortemente danneg-

giato dall’umidità presente nell’ambiente tanto che alcune parti erano definitivamente compromesse. Per evitare il ripetersi di tali fenomeni, rendendo inutile il lavoro fatto, é stato necessario intervenire per risanare anche le strutture murarie della sacrestia. Così si é proceduto al risanamento della pavimentazione e delle murature risolvendo alla radice il pro-

blema dell’umidità di risalita. In particolare durante la rimozione della predella in legno é emerso il precedente pavimento in cotto che ora ritroviamo, restaurato, nella parte centrale della pavimentazione. L’intervento di risanamento é stato curato dallo studio tecnico Elena Dazzi e Piero Ponta di Serravalle Scrivia. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Riola di Novi Ligure. Oltre a ringraziare gli intervenuti all’inaugurazione don Larocca ha espresso la sua gratitudine anche a coloro che hanno finanziato l’opera. In particolare i fedeli della parrocchia che hanno contribuito in parte predominante, la Fondazione CRTorino che ha partecipato economicamente al restauro dell’arredo mobile e la Fondazione CRAlessandria che ha sostenuto il risanamento strutturale dell’intero edificio.

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 1 ottobre 2015

In Breve

NOVI LIGURE/CERIMONIA

Cena per il centenario della CRI

Il Comitato Locale CRI di Novi Ligure, promuove la serata di Gala, che concluderà le manifestazioni per il centenario di costituzione dell’associazione. Venerdì 9 ottobre, alle ore 20.30 nella Sala del Museo dei Campionissimi gentilmente messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Il ricavato della serata sarà impiegato per allestimento interno di una nuova autoambulanza, e per le attività di assistenza sociale svolte durante il corso dell’anno. Saranno presenti il presidente della CRI Sandra Mantero Negrini e il Sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere. La quota individuale è di 60 euro. SERRAVALLE SCRIVIA/BIBLIOTECA

“InCanti di Bosco Frondoso”

Nell’ambito del ciclo “Topini di Biblioteca” la biblioteca comunale “Roberto Allegri” ha preparato uno speciale e percorso educativo-didattico intitolato “InCanti di Bosco Frondoso. Storie che sanno di ghiande, di foglie e di animali”. Il percorso si articolerà in una serie di incontri dedicati alla lettura ad alta voce che culmineranno in un laboratorio ludico didattico. La filastrocca della “Radura in mezzo al bosco”, da leggere collettivamente, costituirà un piccolo rito di inizio per potersi immergere in antiche fiabe ambientate in boschi segreti e misteriose foreste. Nel laboratorio didattico i bambini potranno realizzare con le proprie mani i suggestivi scenari descritti nei momenti di lettura e costruiranno insieme una casetta nel bosco che poi rimarrà in biblioteca a loro disposizione. Il precorso si concluderà con un incontro in cui saranno gli stessi bambini a creare una loro fiaba ambientata nel bosco. Gli incontri si svolgeranno presso la “Sala Bambini” della Biblioteca Comunale il 2, 16 e 30 ottobre, il 20 e 27 novembre, il 4 e il 18 dicembre. CASSANO SPINOLA/ARTE

I bambini pittori per un giorno

Domenica 21 settembre, a Cassano Spinola, nell’ambito della festa di Santa Croce, si è svolta l’estemporanea di pittura dei bimbi presso il Centro Culturale Corte Gallizio. Al termine sono stati consegnati gli attestati di partecipazione e una ricca merenda per tutti. SERRAVALLE SCRIVIA/TRADIZIONI

Festa “Da Cuntrò ’d sua”

Weekend con “Terra&Vino” e “Camminata d’autunno” a Castelletto d’Orba

CASTELLETTO D’ORBA - Sabato 3 ottobre, a partire dalle ore 19 e per tutta la notte il centro sportivo in località Castelvero, ospita l’edizione 2015 di “Terra&Vino. Castelletto Folk Festival 2015”. La manifestazione è organizzata dal Comune, con il contributo della Fondazione CRAlessandria e si è guadagnata negli anni una posizione di rilievo nel calendario nazionale degli eventi dedicati alla danza e alle musiche della tradizione popolare. Quest’anno sul palco di Castelletto si alterneranno il gruppo “Ballade Ballade Bois” (dalla Sardegna), la “Paranza dell’Agro” (Sud), gli “Statale 45” (pifferi e cornamusa delle 4 Province), i “Bifolk” (Bal folk) e i “padroni di casa” della “BandaBrisca” (bal folk) gui-

dati da Bernardo Beisso che festeggiano con questo evento anche i loro venti anni di attività. Sarà possibile cenare al coperto, dalle 19 alle 22.30, con i piatti tipici del territorio e i vini Doc e Docg dell’Alto Monferrato, grazie all’impegno dei volontari dell’associazione “Insieme per Castelletto” e della Polisportiva Comunale Castellettese. Si ballerà fino all’alba di domenica 4 ottobre. L’ingresso all’area spettacoli è gratuito. “Grazie al contributo della Fondazione CRAlessandria, e all’impegno di decine di volontari “Terra&Vino” spiega il sindaco di Castelletto, Mario Pesce - sarà anche l’occasione per festeggiare tutti insieme i 20 anni della Banda Brisca e del suo instancabile animatore, Bernardo Beisso, grande

amico di Castelletto”. Domenica 4 ottobre l’amministrazione comunale di Castelletto organizza l’11^ edizione della “Camminata d’Autunno” che si svilupperà!sul tradizionale percorso della durata di un’ora e mezza circa, senza particolari difficoltà, sulle colline e tra i vigneti della zona della valle Albarola. Il programma prevede la partenza alle ore 14 dall’area parcheggio in località Volta all’ingresso del paese e l’arrivo nella borgata Bozzolina, dove i partecipanti troveranno ad accoglierli polenta!calda, frittelle e dolci della tradizione contadina. La partecipazione è gratuita grazie all’impegno di un gruppo di volontari della Bozzolina e del Gruppo Comunale di Protezione Civile. In caso di maltempo sarà rinviata all’11 ottobre.

Dal 18 al 20 settembre a Serravalle si è svolta la festa “Da Cuntrò ’d sua”. Nella serata di venerdì 18 settembre, presso l’Oratorio dei Bianchi, si è svolto il concerto dell’Addolorata del Corpo Musicale Pippo Bagnasco diretto dal maestro Giuseppe Carloni. Il 19 settembre si è svolta l’estemporanea dei pittori in erba, coadiuvati dagli operatori dell’associazione Amici dell’Arte di Serravalle. Sempre il 19 settembre grande successo della serata “Ti ’t ricordi”, con dialoghi e racconti degli anni ’40, con Gianni Bobbio, Gianpiero Cravero, Michelangelo Grosso ed Elsa Zerbo. Domenica 20 settembre si è svolta la premiazione della mostra di pittura dei bambini e, nel pomeriggio, in occasione della festa dell’Addolorata, si è snodata la solenne processione per le vie del paese, con la statua della Madonna, con la partecipazione delle Confraternite.

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Giovedì 1 ottobre 2015

Sarizzola Franco Cadenasso da 16 anni aiuta gli abitanti dell’Isla do Sal

“Aiutiamo il popolo di Capo Verde”

Franco Cadenasso con i “suoi” bambini sull’Isla do Sal a Capo Verde

SARIZZOLA - Sono sedici anni che Franco Cadenasso, genovese di nascita con casa a Sarizzola, torna a Capo Verde, in un lontano angolo di mondo, in Africa, in pieno Oceano Atlantico. Va lì per aiutare i bambini e i poveri della parrocchia di Nossa Senhora das Dores ad Espargos sull’Isla do Sal, l’isola del sale. E’ qui il “luogo dell’anima” di Cadenasso, un luogo dove ritrovare se stesso e così aiutare il prossimo in una cooperazione solidale. E’ lo stesso Franco a spiegarci il senso più vero del suo lavoro in questi sedici anni: “Ho sempre cercato di aiutare quella gente a casa loro, aiutandoli a vivere nel loro paese, nella loro terra, non con lo spirito del colonizzatore, ma di persona che si mette al loro servizio, cercando di capire e di andare incontro alle loro esigenze che sono tanto diverse dalle nostre di uomini e donne del ricco Occidente”. Sedici anni di lavoro che Cadenasso ha potuto fare grazie all’aiuto di tanti amici che hanno “sposato” la causa di Capo Verde e dei suoi

piccoli abitanti. Lo stesso aiuto che ancora oggi, alla vigilia di un nuovo viaggio, Franco Cadenasso torna a chiedere. Come sempre, nell’imminenza della partenza, Cadenasso è venuto a trovarci in redazione. Ci ha portato due scritti, uno del parroco di Isla do Sal e l’altro

composto da lui stesso. Il parroco di Capo Verde ringrazia Franco e i suoi amici e scrive tra l’altro: “Anche quest’anno siete stati generosi con la nostra gente; i nostri anziani e i nostri bambini ringraziano. La lettera che vi scriviamo oggi non è solo una lettera, è un abbraccio sincero e felice dedicato a voi, un abbraccio per dirvi grazie. Dio nostro Padre vi benedirà, pregheremo per voi, abbracci e baci da tutti i bambini di questa povera isola”. Nel secondo scritto è lo stesso Cadenasso ad aprire il cuore. Ci racconta di Carlos Luis, detto kalù, “che conobbi quando aveva quattro anni nel Jardim Infantil di Isla do Sal” e che ora, ormai undicenne, è in grado di pensare e riflettere: “Mi chiamo kalù, ho 11 anni, sto sognando e penso: io non ho deciso di nascere in Africa, non ho deciso di essere nero, non ho deciso di vivere in un paese così povero. Sto vivendo sulla Terra, insieme a circa 7 miliardi di persone di cui quattro hanno fame e due hanno fame e sete. Ci sarà per me una ‘caciupa’ (piatto tipico di Capo Verde a base di mais, fagioli, manioca con carne o pesce), ci sarà per me acqua potabile? Io voglio solo imparare a conoscere il mondo, non devo aspettare aiuti umanitari, ma uomini che mi aiutino con il loro sapere, con la loro esperienza di vita, che mi diano la voglia di crescere per aiutare a mia volta i miei fratelli”. Interrogativi e riflessioni che ci dovrebbero far riflettere – in fondo sono i temi di Expo 2015 – che ci dovrebbero svegliare dal torpore di una vita “fortunata”. Interrogativi e riflessioni che da sedici anni spingono Franco Cadenasso a intraprendere il viaggio verso Capo Verde, là dove lo aspettano kalù e i suoi amici. Marco Rezzani

GREMIASCO - Organizzata dal parroco don Luigi Bernini sabato 26 settembre

In gita alla scoperta delle Cinque Terre GREMIASCO - Sabato 26 settembre si è svolta la tradizionale gita interparrocchiale di settembre organizzata da don Luigi Bernini. Un pullman al completo ha accolto i gitanti provenienti in prevalenza da Cella e Castellaro di Varzi, Fabbrica Curone, Gremiasco, San Sebastiano, Brignano, Viguzzolo e Novi Ligure. La tappa è stata quella della riviera ligure ed in particolare delle Cinque Terre. Nella mattinata, una volta raggiunto il porto di La Spezia, è stato possibile salire su un traghetto che, attraversando il “Golfo dei poeti”, ha condotto il gruppo lungo un affascinante viaggio in mare, non molto lontano dalla costa. Per l’ora di pranzo l’approdo a Monterosso dove si è pranzato al ristorante con un ricco menù a base di pesce. Nel pomeriggio è seguita la visita di Monterosso. In particolare, la visita della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista e dell’antichissimo oratorio di Santa Maria di Porto Salvo. Nel borgo di Monterosso,

attraverso i negozi tipici e i sentieri caratteristici, è stato possibile scorgere, in diversi punti, i segni dell’alluvione del 2011 dalla quale il territorio si sta progressivamente riprendendo. In seguito, ripreso il traghetto, si è sbarcati a Vernazza, una delle più incantevoli delle Cinque Terre, dove stata effettuata la visita alla chiesa di Santa Margherita di Antiochia e alle rovine del Castello Doria dalla cui torre cilindrica, la parte più antica della fortificazione, è possibile penetrare la vastità del mare che si staglia all’orizzonte. Terminata l’esplorazione di Vernazza, nuovamente si è

saliti sul traghetto alla volta di La Spezia. L’ora del tardo pomeriggio ha creato tra la costa e il mare un’atmosfera di colori e luce ricca di suggestioni. Da Corniglia, Manarola, Riomaggiore a Portovenere, i gitanti hanno avuto modo di osservare quelle località marine al momento del tramonto. Giunti a La Spezia, il pullman ha condotto tutti sulla via del ritorno. Don Luigi Bernini, dopo un vivo ringraziamento per la folta presenza, ha dato l’appuntamento alla prossima gita che, come tradizione, si svolgerà nel prossimo mese di maggio. Matteo Coggiola

Ottava edizione di “Autunniamo” a Pontecurone

PONTECURONE - Nel prossimo week end, precisamente sabato 3 e domenica 4 ottobre, ritorna il tradizionale appuntamento con “Autunniamo”, la manifestazione curata dalle associazioni di Pontecurone e giunta quest’anno alla sua ottava edizione. Gli eventi avranno inizio alle ore 16.30 di sabato 3 ottobre con l’apertura dei mercatini artigianali e degli stand gastronomici. In serata, alle ore 21 in piazza Martiri della Libertà, sarà di scena il cabaret di Claudio

Lauretta. Domenica 4 ottobre il programma è ricco di appuntamenti, a partire dalle ore 9 con l’apertura dei mercatini e degli stand. Moltissimi gli eventi previsti per la giornata di domenica. Alle ore 21 si terrà lo spettacolo di Michele Tomatis, tra musica, trasformismo e tecnologia. Durante le due giornate sarà possibile degustare gli innumerevoli piatti e merende preparati dalle associazioni e dai negozianti del paese presso i loro stand.

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SAREZZANO - Il 3 ottobre lo spettacolo “Proprietà”

Inizia la rassegna “Ottobre in Società”

SAREZZANO - Sabato 3 ottobre, alle ore 21, nei locali della Società di Mutuo Soccorso “Il Progresso” di Sarezzano, in piazza Marconi, inizierà la rassegna di teatro amatoriale “Ottobre in Società”. La prima compagnia ad esibirsi sarà Akeron Teatro di Novi Ligure, con il debutto del loro nuovo spettacolo “Proprietà”, il cui sottotitolo “Contro la violenza sulle donne” spiega il contenuto importante portato in scena da questo gruppo di attori. Si tratta di un progetto teatrale ambizioso, il cui obiettivo è denunciare in modo secco e diretto gli abusi contro il genere femminile. Per farlo non si limita a indagare il campo della violenza fisica o domestica, ma tenta di trattare la maggior parte delle forme di violenza perpetuate ai danni della donna. La trama principale si snoda attraverso la tragedia greca di Eschilo “Le supplici”, rivisitata in chiave nuova e originale. La storia viene, però, continuamente inframmezzata da quadri narrativi che mostrano inequivocabilmente

come la violenza contro la donna, di cui è pregna l’opera di Eschilo, non resti ancorata a un tempo lontano, ma riviva continuamente in momenti storici e in luoghi diversi, mantenendosi sempre simile nelle modalità d’azione. “Proprietà” resta sempre in bilico tra passato e presente, avvalorando l’idea secondo la quale la violenza non può avere una precisa collocazione spazio-temporale, ma anzi si presenta come una costante immutabile nella storia del genere umano. Non racconta tanto la storia dei personaggi coinvolti, quanto più la storia della violenza stessa, fino ad approdare al più auspicabile dei risultati: la sua totale disfatta. Lo spettacolo, scritto e diretto da Eleonora Bocchio, è frutto di un lavoro collettivo e vede in scena, oltre alla regista, Elisa Rachiele, Paola Mogni, Davide Ferretti, Francesca Pasino, Dimitri Depaoli, con la partecipazione di Giacomo Borgognone, Sara Demma e Giulia Benincasa e di Stefano Scotti per la parte tecnica.


ATTUALITA’

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Pavia Il Vescovo alla “Settimana di Cooperazione Internazionale” sulla Laudato si’

“Il mondo è la nostra casa comune”

PAVIA - Lunedì 21 settembre, in serata, il nostro Vescovo Mons. Vittorio Viola ha partecipato alla quarta edizione della “Settimana della Cooperazione Internazionale” di Pavia, promossa dall’Università di Pavia, dalla Provincia e dal Comune di Pavia ed organizzata dal Sistema Territoriale Pavese per la Cooperazione Internazionale, associazione di rete di secondo livello che annovera tra i suoi soci le Istituzioni locali, economiche, formative e sanitarie del territorio, gli ordini professionali e i soggetti del terzo settore, presieduta da Francesco Brendolise. L’incontro di lunedì si è svolto nella prestigiosa cornice della Sala Bianca del Collegio Borromeo ed aveva a tema la “Laudato si’”, l’enciclica di Papa Francesco. Con il nostro Vescovo ha dialogato sul documento papale il filosofo Luciano Valle. Ha moderato l’incontro il giornalista Enrico Impalà. Il Vescovo Vittorio, nel suo intervento, è partito da san Francesco, dalla sua visione di uomo, tanto diversa da quella che ci offre il pensiero corrente e il politically correct: “La visione di san Francesco è quella di un uomo ‘meta-

moderno’, non ‘anti-moderno’: vuole cambiare la sua società, vivendola all’interno”. Per il santo di Assisi non è questione di “appropriazione”, ma di “espropriazione”. Lo spiega bene Mons. Vittorio al folto uditorio che lo ascolta con attenzione: “Alle persone che lo seguono, rivolge due inviti: ‘non appropriatevi’ ed ‘espropriatevi’. Inviti che partono dal cuore di un uomo che non si sente al centro, ma che vuole essere prima di tutto ‘fratello’ al servizio degli altri. San Francesco ci propone una visione che è molto lontana da quella dell’uomo che vuole dominare la terra”. In fondo, Papa Francesco nella “Laudato si’” parte da questa visione dell’uomo e del mondo quando ci parla di “casa comune”: “L’uomo deve stare nella natura come se fosse a ‘casa sua’; la nostra ‘casa comune’ è come una sorella”, ha fatto notare Padre Vittorio che subito dopo ha offerto una rilettura del concetto di “bene comune”: “Per il Pontefice il ‘bene comune’ non può non trasformarsi in un appello per la solidarietà e in un’opzione preferenziale per i poveri. È un passaggio essenziale per superare la cultura dello scarto

che oggi, purtroppo, è dominante. Dobbiamo dire no all’economia dell’esclusione e dell’iniquità: un’economia che uccide”. Per il Vescovo è necessario aderire all’invito del Papa quando ci esorta a trasmettere speranza, ad avere fiducia nell’uomo. Serve senza dubbio una profonda “conversione ecologica”: “Quando il Papa parla di ‘conversione ecologica’ – ha riflettuto il Vescovo – si riferisce prima di tutto alla Chiesa: è una conversione che deve far emergere tutte le conseguenze positive dell’incontro con Gesù. In un’epoca in cui tornano tristemente d’attualità i muri e i fili spinati, è fondamentale accorgersi dei fratelli che sono accanto a noi per tendere loro una mano”. A sua volta, Luciano Valle ha fatto notare come “l’enciclica costituisce il primo bilancio critico della modernità, che viene stilato in maniera così organica e completa dopo cinque secoli di storia. L’enciclica ha la grande capacità di mettere insieme momenti profetici, altri altamente spirituali e considerazioni fortemente realistiche. Oggi dobbiamo cominciare un nuovo viaggio, chiamato ‘ecologia integrale’; dobbiamo imparare a vivere nuovamente nella terra che Lui ci ha assegnato, partendo dalla contemplazione e dall’amore del nostro pianeta”. La lettura dell’enciclica ci deve mettere quindi in discussione, come uomini e donne, come comunità, come Chiesa. Dobbiamo “ripensarci”. “Se non ripensiamo al nostro modo di vivere – è stato l’invito del Vescovo Viola – se non lavoriamo tutti insieme per costruire un umanesimo diverso, difficilmente riusciremo ad affrontare le questioni ecologiche che vengono così ben sottolineate dal Papa nella sua enciclica, dono per noi e per l’umanità intera”. Marco Rezzani

TORTONA - Giovedì 24 settembre si è svolta l’assemblea diocesana

“Si alzò e andò in fretta”: l’Azione Cattolica in cammino

TORTONA - Giovedì 24 settembre, con inizio alle ore 18, nei locali del Seminario si svolge l’Assemblea dell’Azione Cattolica diocesana che vede la presenza di Consiglieri, Presidenti parrocchiali e componenti delle diverse equipe. La serata è introdotta dal presidente diocesano, Raffaele Bonaventura, che guida l’iniziale momento di preghiera a cui segue l’intervento di Gianfranco Agosti che presenta il tema legato all’icona di Maria che “si alzò e andò in fretta”. Non è un tema scelto a caso, poiché è profondamente legato al cammino di una Chiesa che, secondo Papa Francesco, deve configurare se stessa come “Chiesa in uscita”: così è per l’Azione Cattolica, non un’associazione ferma, ma un laicato vivo ed attivo per far correre la Parola di Dio. All’interno di un triennio segnato dalle tre consegne di Papa Francesco “rimanere in Gesù, andare e gioire”, questo 2015/2016 è per l’AC l’anno dell’andare e il modello non può che essere lei, Maria. La giovane donna di Nazareth ha appena ricevuto una visita incredibile: un angelo del Signore le annuncia che è stata scelta come portatrice di grazia e da lì Maria capisce che è necessario uscire per andare verso la montagna da una sua parente, anche lei in attesa di un figlio; lì Maria va nel nome di Dio per vivere il servizio con

gratuità: è un incontro tra due donne che presto saranno madri ed è un momento di grande gioia, ma la vita di Maria non sarà sempre nella gioia. Pregata come la Madre dei sette dolori, Maria vede la morte in croce del figlio ingiustamente sacrificato e poi eccola nel cenacolo, a pregare con gli amici di sempre nel chiuso di una stanza e nessuno sa cosa fare… E’ forse la fotografia della Chiesa di oggi? Siamo anche noi chiusi nelle nostre parrocchie? No, usciamo, andiamo tra gli altri e notiamo che tutti ci capiscono perché il linguaggio dell’amore è universale. Questa nostra assemblea diocesana, allora, conclude Gianfranco, è da vivere come il punto di partenza di una AC che cammina per andare incontro a tutti, perché “ogni cristiano è missionario” (Papa Francesco). La parola torna, quindi, a Raffaele Bonaventura, che sarà uno degli otto delegati per la nostra Diocesi al prossimo Convegno nazionale di Firenze dove la Chiesa è chiamata a fare il punto sul proprio cammino di fedeltà al rinnovamento promosso dal Concilio Vaticano II e aprire nuove strade all’annuncio del Vangelo. Raffaele, pertanto, presenta il Convegno a partire dal titolo “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” che indica come la comunità cristiana debba essere esperienza di

fraternità e di corresponsabilità, capace di vivere l’accoglienza e il servizio e questo è possibile solo se il Vangelo impregna la vita di ogni fedele. Il Convegno di Firenze, dunque, aiuterà la Chiesa a riflettere su di sé attraverso l’indicazione di 5 vie: uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare a proposito delle quali Raffaele ricorda che sono prospettive intimamente connesse tra di loro e ci impegnano a riconoscere, accogliere e percorrere, anche nel contesto culturale del nostro tempo, la storia di Dio con l’umanità; a Firenze, dunque, l’Azione Cattolica sarà presente con i suoi delegati diocesani e nazionali e lì porterà le tre passioni che le stanno a cuore: per la vita, per la Chiesa, per la laicità. C’è ancora il tempo per una prima presentazione dei diversi sussidi da parte dei responsabili dei settori Adulti, Giovani ed ACR e poi ecco arrivato il momento della convivialità con una fraterna cena a base di pizza e dolcetti per poi riprendere il lavoro assembleare, questa volta divisi per gruppi, ed ultimare così questo bell’incontro con una più articolata attenzione ai testi a cui segue un po’ di confronto e di dialogo sulla nostra vita associativa diocesana e parrocchiale dove non mancano aspetti problematici da migliorare, ma dove prevale la bellezza dell’essere insieme tra di noi e con Gesù. Patrizia Govi

IL POPOLO

Giovedì 1 ottobre 2015

Dal 4 al 25 ottobre

Sinodo sulla famiglia continua da pagina 1

Numerosi i cardinali e vescovi italiani, tra i quali sono presenti i nuovi porporati creati da Francesco (Bassetti, Montenegro e Menichelli, che era già presente allo scorso Sinodo) e – novità assoluta per un Sinodo – due parroci. Il Sinodo ordinario – seconda e ultima tappa del primo Sinodo di Papa Francesco che, per la prima volta, si è celebrato in due parti, a distanza di un anno, con un percorso che ha previsto la consultazione attiva degli episcopati attraverso il questionario che ha accompagnato la “Relatio Synodi”, sintesi della prima tappa dei lavori – si riunirà sul tema “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. Nuova metodologia. Novità per la “metodologia” della fase ordinaria del Sinodo sulla famiglia: ad annunciarla ai giornalisti, nella conferenza stampa di presentazione dell’“Instrumentum laboris”, è stato il 26 giugno il cardinale Baldisseri, che ha reso noto come “un punto fortemente richiesto dai padri sinodali è quello di evitare la lunga serie di interventi dei singoli membri come avveniva nei Sinodi precedenti, ossia di fare in modo che gli interventi dei Padri siano meglio distribuiti nel tempo e non tutti di seguito”. Inoltre, “è stato richiesto di valorizzare sempre di più i Circoli minori, distribuiti nel tempo e non tutti insieme, come pure quello di mantenere fermo il principio dell’ordine tematico”. Le tre settimane di durata del Sinodo saranno distribuite, quindi, secondo le tre parti dell’Instrumentum laboris: la prima settimana tratterà la prima parte del documento (“L’ascolto delle sfide sulla famiglia”), la seconda si occuperà della seconda parte (“Il discernimento della vocazione familiare”) e la terza sarà dedicata all’ultima (“La missione della famiglia oggi”). Alla fine si dedicherà il tempo necessario per elaborare il testo finale del documento, che sarà sottoposto all’Assemblea per gli ultimi “modi” che saranno inseriti per l’approvazione finale. Tutti gli aventi diritto potranno intervenire in aula durante le Congregazioni generali, inclusa l’ora di fine giornata, e ci sarà più tempo per i Circoli minori. I 50 anni di attività sinodale. Nel corso della prossima assemblea sinodale ordinaria è prevista anche una particolare commemorazione dei cinquant’anni dalla fondazione dell’istituzione del Sinodo dei vescovi da parte di Paolo VI: si svolgerà il 17 ottobre, proprio a metà del corso del Sinodo. Nell’aula Paolo VI sarà dedicata una intera mattinata alla commemorazione dell’evento e sarà aperta al pubblico. Il cardinale di Vienna, Christoph Schönborn, terrà una relazione sui cinquant’anni dell’attività sinodale. Seguiranno cinque interventi dai diversi continenti. M. Michela Nicolais


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EVENTI E CULTURA

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“Musici, poeti e giullari” nel Castello di Pregola BRALLO DI PREGOLA “Musici, poeti e giullari”, ma soprattutto comici, molti della brigata di “Zelig”: saranno loro i protagonisti del festival ideato da Flavio Oreglio e dal suo “Circolo dei Poeti Catartici” che prenderà il via sabato 3 ottobre al Castello Malaspina. Una kermesse con “cene d’autore”, food & entertainment che porterà a Pregola tutti i venerdì sera – dal 9 ottobre al 4 dicembre – i più grandi protagonisti del nostro cabaret nazionale e non solo. Si inizia sabato con Leonardo Manera: un incontro con cena (alle 19.30) e spettacolo (alle 21.30) con il comico che ha partecipato a numerose trasmissioni televisive (Zelig, Ciro, Colorado, Quelli che il calcio, Belli dentro, Maurizio Costanzo Show, Paperissima Sprint) e radiofoniche (Sumo - Radio2, Platone e Avanzi di Manera Radio24), instancabile inventore di personaggi, con un’esperienza di oltre tremila serate dal vivo seguendo sempre il filo di una comicità originale costantemente apprezzata dal pubblico (cena più spettacolo euro 30; possibilità di entrare solo per lo spettacolo a 10 euro; ingresso con consumazione fino a esaurimento posti). Ecco gli altri eventi in programma. Il 9 ottobre Alberto Patrucco in “Vedo Buio”, una panoramica al vetriolo sui tempi che stiamo vivendo, intrisa di comicità vera, sostanza ed argomenti.

Flavio Oreglio

Liberato dagli orpelli del quotidiano, lo spettacolo assume tutta un’altra angolazione. Attinge dalla cronaca, ma si alimenta anche di ampi scenari storici. E sullo sfondo le tante vicende che segnano il nostro attuale stile di vita. Il 16 ottobre Vincenzo Costantino “Cinaski” in “Nato per lasciar perdere”, recitalconcerto tratto dalla raccolta poetica e dal suo disco “Smoke”, fatto di canzoni, letture e monologhi sulla scia della last generation, verso la fine del politicamente corretto. Il 23 ottobre il cantautore Folco Orselli in “Storie e canzoni blues da MilanoBabilonia” per una serata tutta da gustare grazie alle influenze musicali internazionali che vanno dal blues, al funky e al jazz. Una poetica che rievoca antiche reminiscenze passate o descrive con stile potente fotografie con-

temporanee della società dei nostri giorni. Il 30 ottobre sarà sotto i riflettori il direttore artistico della rassegna, Flavio Oreglio, che, in occasione del suo “Trentennale on stage”, presenterà il libro “Catartico!” (Salani, 2015), antologia di poesie, monologhi, aforismi e battute; una raccolta singolare di momenti catartici, ma anche una riflessione sul ridere in tutti i suoi aspetti. Il 6 novembre Giorgio Macellari (con Riccardo Bianchi) in “Tra jazz e musica d’autore”, rivisitazione in chiave jazz di alcuni brani della musica d’autore italiana con escursioni nel repertorio classico brasiliano e inossidabili evergreen. Il 13 novembre Flavio Pirini in “Circa intorno quasi teatro canzone” ovvero il concerto spettacolo in “solo” di Pirini: una mescolanza di elementi poetici e ironici, volutamente

PORANA - Il Festival musicale prosegue il 3 ottobre con il concerto per Bukavu

Ottobre in compagnia di “Borghi&Valli”

PORANA - E’ arrivato l’Autunno ma il Festival Borghi&Valli regala ancora alcuni concerti di rilievo. Il mese di ottobre inizia sabato 3 a Porana, ma all’interno della chiesa di S. Crispino, con “Un aiuto per Bukavu”: artisti pavesi si esibiscono in una serata a favore dell’associazione S.O.S. Ospedale Bukavu, che festeggia i tredici anni di vita e raccoglie fondi in ogni periodo dell’anno da destinare ai bimbi del Centro Nutrizionale San Giuseppe in Congo. Si spazierà dalla lirica all’operetta, fino ad arrivare ad arie da musical e agli autori della grande tradizione italiana. Ingresso a offerta. Domenica 4 ottobre si va al Teatro Fraschini di Pavia per un altro evento benefico a partire dalle ore 18: “Buon compleanno Anffas!”, per i 50 anni della sezione pavese. Per l’occasione si esibiranno la corale Note in Blu di Bassano e il Ticinum Gospel Choir. Anffas Pavia è nato nel 1965 ad opera di un piccolo gruppo di genitori di ragazzi disabili, come sezione locale dell’associazione nazionale. Ingresso da 5 euro del loggione ai 20 euro della platea. Martedì 6 ottobre c’è l’ultimo appuntamento in Certosa Cantù a Casteggio e questa volta vede protagonista Martin Munch al pianoforte per un “Omaggio ad Alexander Scriabin” nel centenario della sua morte. Martin Munch è conosciuto in tutto il mondo, ha suonato in ben 27 paesi: le sue doti eccezionali lo portano ad

Martin Munch il 6 ottobre si esibirà a Casteggio

eseguire l’integrale delle sonate di Scriabin in un unico concerto in forma di maratona. Ingresso libero. Si torna in Duomo a Voghera venerdì 9 ottobre per il percorso “Sulle orme di Bach” e questa volta con Vincenzo Martiradonna all’organo. Diplomato in organo al Conservatorio di Musica Niccolò Piccinni di Bari, Martiradonna dirige anche alcune corali in Puglia. Ingresso a offerta libera per i restauri del Duomo. Il gran finale del Borghi&Valli è come sempre con i direttori artistici, Ennio Poggi e Laura Beltrametti, in arte il Duo Bechstein, domenica 18 ottobre alle 16.30 presso l’auditorium Gallini del Centro Riccagioia di Torrazza Coste con “Due pianoforti in festa”. Il duo, dotato di straordinaria intesa, è reduce da una serie di concerti in Normandia, Germania e centroItalia, dove ha riscosso grandi consensi. In programma Andante con variazioni op. 46 di Schumann, il Rondò in do maggiore op. 76 di Cho-

pin, Capriccio italiano di Ciaikowskij, Rapsodia spagnola di Liszt e la Danza delle spade di Kachaturian. Ingresso 10 euro. In sinergia con amministrazione provinciale, festival Borghi&Valli e agenzia CreativaMente, in questa edizione 2015 c’è un concorso fotografico che mette in vetrina gli angoli più belli della provincia pavese e dei luoghi toccati dal Festival. Ogni spettatore del Festival potrà scattare le tre foto più rappresentative di ogni serata, legate sia agli artisti che agli strumenti in scena, ma anche alla location che ospita il concerto e a qualche particolare inedito e curioso: le foto vanno inviate a info@agenziacreativamente.it corredate da due righe di descrizione oppure postate sulle pagine facebook del Festival e di Feste&Patroni. Ogni mese sono scelte le foto più belle che sono pubblicate sul giornale e il vincitore ottiene un buono omaggio per una seduta relax alle Terme di Salice.

proposti per chitarra e voce, secondo la più classica delle formule cantautorali; un’alternanza di emozioni che lascia l’interprete libero di esporre varie sfaccettature, anche stilistiche. Il 20 novembre Stefano Covri in “Milano canta e spara” (scritto con Fabrizio Canciani): canzoni originali, aneddoti, brevi racconti, ironia, tutto ciò che serve per parlare di Milano, e non solo, con l’aiuto di qualche brano dei grandi della canzone d’autore milanese come Gaber, Jannacci, Valdi. Il 27 novembre “Serata magica” con Raul Cremona il “padre” del Mago Oronzo, Manipolini, Giorgian, Silvano, Omen, il melodrammatico Jacopo Ortis ed Evok, il Messia di una pseudoreligione. Il 4 dicembre Walter Leonardi in “Recital”, uno spettacolo sulle cose accadute negli ultimi tempi, fatto di scampoli, avanzi e frattaglie e storie della nostra quotidianità. (In ogni serata inizio cena alle ore 19.30; inizio spettacolo alle ore 21.30. Cena più Spettacolo euro 30, 2 portate e menu diversi ogni settimana, 1 bottiglia di vino ogni 2 persone oppure 1 birra a testa e caffè. Consigliata la prenotazione. Solo spettacolo euro 10 con ingresso e consumazione fino a esaurimento posti: in questo caso non occorre la prenotazione. Per informazioni: telefono: 3470426767; mail: info@castellomalaspina.it). Matteo Colombo

Il Circolo dei poeti catartici

PREGOLA - Presso il Castello Malaspina, il 18 di agosto di quest’anno, Flavio Oreglio, il “poeta catartico” del primo storico “Zelig” (2000 – 2005) ha inaugurato con una serata speciale il “Circolo dei poeti catartici”. Come mai questa scelta? Semplice, perché proprio a Pregola, nelle vicinanze del Castello, il 15 agosto del 1980, Oreglio si esibì insieme all’amico Moreno Tagliani in un mini recital intitolato “20 minuti con Flavio, Moreno e le loro canzoni” dando il via alla sua carriera artistica che l’ha portato, nell’arco di un trentennio, a diventare uno dei maggiori esponenti del cabaret nazionale. A quella serata seguirono cinque anni di sperimentazione nell’Oltrepò Pavese prima dell’esordio ufficiale a Milano nel 1985, nei pub che iniziavano a proliferare sui Navigli. Da quest’anno, il Circolo dei Poeti Catartici è diventato un vero e proprio cabaret artistique nel quale è adesso possibile svolgere un’attività continuativa, uno spazio per ritrovare e rivivere lo spirito originario del vero cabaret oggi rinnegato e dimenticato. Perché il cabaret non è solo “ridere”, il cabaret non è solo la “comicità”, ma, con le sue radici letterarie e artistiche, è sempre stato un momento culturale e aggregativo da vivere insieme sorridendo, certo, ma anche pensando e… perché no?... sognando. Il Circolo dei Poeti Catartici è un’idea che ha visto la luce nel 2003 durante la trasmissione “Zelig”, ed è diventato in seguito trasmissione radiofonica su RTL tra il 2005 e il 2006. Le poesie del Circolo, opportunamente raccolte, sono state pubblicate nel libro “Katartiko 3 – Ultimo atto” (Mondadori 2004) e hanno contribuito alla causa di Emergency con il lancio dell’operazione “Desert smile”. Nell’occasione Gino Strada scrisse la postfazione del libro regalando ai lettori e ai poeti catartici delle parole bellissime.



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UN LUOGO, UNA STORIA

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Nel cuore dell’Europa, in Svizzera, sorge il più antico monastero dell’Occidente dedicato al martire tebeo

L’Abbazia di Agaunum da 1500 anni diffonde il culto di San Maurizio to della Beata Legio sono soltanto quattro: Maurizio, Candido, Essuperio e Vittore), aumentava ancora di più la possibilità per i fedeli di immedesimarsi a pieno sia nel loro combattimento spirituale che nel loro trionfo. Ugualmente il loro comandante San Maurizio divenne il prototipo, accanto a San Giorgio, del Cavaliere cristiano, al punto che la liturgia di incoronazione del Sacro Romano Imperatore giunse a richiedere l’uso della spada del Santo.

N

Il reliquiario con le spoglie di San Maurizio

ell’antica Agauno nella regione del Vallese, nel territorio dell’odierna Svizzera, santi martiri Maurizio, Esuperio, Candido, soldati, che, come riferisce sant’Eucherio di Lione, furono uccisi per Cristo sotto l’imperatore Massimiano, adornando la Chiesa, insieme ai compagni della Legione Tebea e al veterano Vittore, con la loro gloriosa passione. Così il Martirologio Romano al giorno 22 di settembre commemora il martirio della Legione Tebea. L’indicazione cronologica “sotto l’imperatore Massimiano” ci porta ad un’epoca ben precisa tra il 286 e il 305, anni in cui Massimiano condivise il titolo di “Au-gusto” con l’amico Diocleziano, anticipabile al 285, anno in cui assurse al titolo di “Cesare”. Ugualmente l’indicazione geografica, “nell’antica Agauno”, riduce ancora di più la forbice temporale, ponendo il martirio della Le-gione Tebea in un lasso di tempo ben individuabile, cioè la tarda estate e l’autunno del 285, quando Massimiano impegnò una campagna militare contro i Bagaudi nelle regioni alpine dell’attuale Svizzera. Fondamentale per la ricostruzione di tutta la vicenda storica è anche il riferimento a sant’Eucherio, vescovo di Lione dal 435 al 450. A lui infatti si deve la più antica narrazione sul martirio di San Maurizio e dei suoi compagni: la Passio Acaunensium martyrum, testo redatto in base alle informazioni tramandate dal vescovo di Sion, Teodoro, e dal vescovo di Ginevra, Isaac. La vicenda di questi Legionari Martiri s’impresse in

modo straordinario nella devozione, nella spiritualità e anche nell’immaginario collettivo di quelle comunità cristiane che, fondendo insieme l’elemento romano e quello germanico, stavano forgiando nella culla del Vangelo la realtà nuova che si sarebbe configurata come l’Europa cristiana medievale. Non solo l’aspetto religioso né fu influenzato, ma anche quello culturale, sociale e persino politico. Il Felix Exercitus, la Beata Legio, l’Angelica Legio, come venne chiamata la compagine tebea, divenne presto uno dei simboli stessi della vita cristiana, intesa come combattimento terreno in vista della vita eterna. Il fatto che si trattasse per lo più di anonimi legionari, di umile estrazione (di fatto i nomi riportati nella tradizione legata al martirio e al cul-

Il problema della storicità Non sono mancate voci, la prima fu addirittura quella di Voltaire, che vollero e vorrebbero relegare San Maurizio e la Legione Tebea nel mondo dell’immaginario, del fantastico, del mitico, se non addirittura del falso storico, creato ad arte per fini superstizioni. Indubbiamente non mancano all’interno della devozione verso i Martiri Tebei elementi mitici, o meglio dovremmo dire simbolici, elaborazioni agiografiche fantastiche, tese ad esaltare in un modello esemplare il legionario tebeo come il perfetto Miles Christi. Tuttavia non può essere in discussione la storicità dell’evento ed è impressionante la rapida e vasta diffusione del culto di San Maurizio e dei suoi Compagni. Come abbiamo visto, Eucherio scrisse la Passio martyrum Acaunensium nella prima metà del secolo V, raccogliendo tradizioni precedenti che ritenne interessanti ed edificanti per la Chiesa di Lione, che è la più antica della Francia e una delle più insigni sedi episcopali dell’Occidente. In particolare la diocesi di Lione fu resa famosa nell’antichità dal sacrifico dei cosiddetti “Martiri di Lione” nell’anno 177, esaltati dallo stesso Eusebio di Cesarea. S’impone quindi una prima riflessione, che da sola basterebbe a spazzar via qualsiasi sospetto sulla storicità dei Martiri Tebei.

Perché mai sant’Eucherio, per esaltare la figura del martire cristiano, avrebbe creato una Passio fantasiosa, per di più ambientata in una remota località alpina, dandole come protagonisti degli sconosciuti, quanto lontani, militari africani inviati a reprimere l’anelito di giustizia e libertà degli antenati celtici? Una “finzione letteraria” necessitava di figure più vicine al sentire locale, tanto più se costoro, nell’intenzione del vescovo di Lione, avrebbero dovuto rivestire il ruolo di modelli ideali per le comunità gallo-romane del suo secolo. Inoltre Eucherio aveva a disposizione il racconto di un martirio autentico, avvenuto nella sua Lione e già da oltre un secolo reso famoso e celebrato dalla più grande penna della cristianità; che bisogno c’era di inventare una nuova Passio? Non vi è quindi motivo di dubitare che egli raccolga veramente una tradizione precedente, dandole la prima forma redazionale. È lo stesso Eucherio che afferma, in una lettera indirizzata al vescovo di Octodorum Salvio verso il 440, che a quei tempi non esisteva ancora una relazione scritta del martirio della Legione e che le notizie che ha messo per iscritto venivano da testimoni credibili che hanno custodito le memorie orali del vescovo Teodoro, autore del ritornamento dei corpi dei Martiri Tebei, della traslazione e della loro sistemazione in una basilica appositamente costruita ad Agaunum. La centralità del culto di San Maurizio nel medioevo europeo Di fatto slegato da quello degli altri membri anonimi della Legione e ampiamente soverchiante anche quello dei Compagni nominati da Eucherio, il culto di San Maurizio costituisce uno degli elementi caratterizzanti, fin dai primi secoli, la cristianità medievale. Da un lato San Maurizio di-

L’esterno dell’Abbazia di Agaunum nel Vallese, in Svizzera

La locandina dell’importante anniversario

venne il prototipo, accanto a San Giorgio, del Cavaliere cristiano in quel “codice cavalleresco”, che ha fatto del cavaliere, nell’immaginario collettivo, la sede di alti valori, come la virtù, la difesa dei deboli e dei bisognosi, la verità, la lotta contro i malvagi e gli oppressori, l’onore, il coraggio, la lealtà, la fedeltà, la clemenza e il rispetto verso le donne. Dall’altro lato la figura di San Maurizio e il suo santuario divennero un’importante legittimazione celeste per qualsiasi dinastia che coltivasse ambizioni politiche e territoriali egemoniche. Infatti, nella concezione medievale della Res publica Christiana, cioè dell’Occidente stesso che nella comune appartenenza religiosa cristiano-cattolica e nella sottomissione ai poteri universali del papato e dell’impero aveva il suo principio identitario, l’affermazione e l’accrescimento del prestigio dinastico, sia al cospetto delle casate concorrenti, sia davanti al papa e all’imperatore, entrambi vicari di Cristo, necessitava di un solido basamento religioso, capace di legittimare il nome e il potere. Fin dall’inizio il fulcro del culto di San Maurizio fu Agaunum e la chiesa edificata sul suo sepolcro. La prima venne edificata sul finire del secolo IV ad opera del vescovo Teodoro e probabilmente una successiva nel secolo V, dimora di una comunità cenobitica. Fu però nel 515 che il futuro Re dei Burgundi, San Sigismondo, diede il via all’edificazione dell’imponente abbazia, destinata a diventare uno dei più importanti luoghi di culto dell’Europa centrale e che tuttora può vanta-

re di essere la più antica abbazia dell’Occidente in ininterrotta attività, con 1500 anni di presenza monastica. Sigismondo s’impegnò a fondo nella politica di conversione dei Burgundi, dall’arianesimo al cattolicesimo, senza riuscire tuttavia a conquistare completamente la fiducia degli ortodossi Gallo-romani, sempre diffidenti verso i Re barbari convertiti. L’edificazione della nuova abbazia di Agaunum, situata nel territorio del suo regno, fu l’elemento centrale della sua politica religiosa. È evidente che il Re burgundo voleva sfruttare a pieno tutta la celebrità della figura di San Maurizio, per farne il perno del suo regno cattolico. A Sigismondo si deve un altro straordinario primato, cioè quello di aver introdotto sul sepolcro di San Maurizio l’uso della Laus Perennis. Ad Agaunum la comunità monastica non celebrava solo le ore canoniche della liturgia delle ore, ma colmava gli intervalli tra un’ora e l’altra con diversi cori di monaci, che si succedevano nella recita continua del Salterio, cosicché la preghiera continuasse notte e giorno senza interruzione. L’avvio della preghiera perpetua ad Agaunum avvenne immediatamente dopo la fondazione e si diffuse presto in molti monasteri della Gallia col significativo nome di “Usanza di Agaunum”. L’abbazia di San Maurizio, nonostante diversi saccheggi e le distruzioni causate dai terremoti e dalle frane della falesia sovrastante, aumentò sempre più il suo prestigio e il nome del Santo s’inserì tra le principali devozioni del mondo cristiano. don Maurizio Ceriani


Antola al Po

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Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

GMG 2016 Presente anche la delegazione tortonese in preparazione all’incontro mondiale di Cracovia

Le diocesi liguri ospiti del Vescovo di Radom

RADOM - La XXXI Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) sarà celebrata nel mese di luglio 2016 a Cracovia in Polonia. Il 3 e 4 settembre scorso sono cominciate le iniziative di promozione dell’evento nella nostra diocesi con il passaggio dell’effigie della Madonna di Loreto e del Crocifisso di San Damiano (simboli che saranno donati dai pellegrini italiani alla Chiesa polacca) e il prossimo 4 ottobre inizierà ufficialmente il percorso di preparazione delle diocesi italiane alla GMG. La Gior-nata Mondiale dei Giovani consisterà in una settimana di preghiera, raduni, musiche e feste presso la città di Cracovia e si concluderà con la Veglia di preghiera il sabato sera e la Santa Messa la domenica, entrambe celebrate da Papa Francesco. Il tutto sarà preceduto da una settimana di gemellaggio in una delle diocesi della nazione ospitante in modo da conoscere

più da vicino la cultura e le tradizioni del popolo polacco. A tal proposito, la regione ecclesiastica della Liguria ha preso contatti lo scorso giugno con la diocesi di Radom, una città di 220.000 abitanti situata a 100 km a sud di Varsavia. La Diocesi di Radom, in occasione della festa di inizio Anno Pastorale, il 19 settembre scorso, ha organizzato un raduno giovanile e ha invitato una delegazione italiana di ragazze e ragazzi provenienti dalle diocesi che hanno fatto richiesta di essere ospitati per il gemellaggio. Quindi, alcuni ragazzi e sacerdoti delle diocesi liguri hanno accettato il gradito invito e tra questi era presente anche una delegazione la Diocesi di Tortona. All’arrivo in aeroporto, venerdì 18 settembre, il gruppo è stato accolto da Don Mariusz Wilk (Assistente Diocesano per la Pastorale Giovanile) e dal suo collaboratore Jakub Mitek. Entrambi, parlando un ottimo ita-

liano, si sono dimostrati subito calorosi ed entusiasti del nostro arrivo. Nel pomeriggio Jakub ha fatto da Cicerone al gruppo, portando ad ammirare i maggiori monumenti cittadini e parlando soprattutto delle vicissitudini che si sono susseguite nel ’900 in Polonia. Alle 18 la delegazione è stata accolta dalla comunità parrocchiale di San Luca nella periferia di Radom con una Messa di benvenuto. Una schiera di giovani polacchi ha arricchito la funzione servendo all’altare e cantando nel coro. Alle 19.30, presso una caffetteria del centro storico, è stato allestito un cineforum con la proiezione del film: “Home run”. Un’opera-denuncia che tratta del problema dell’alcoolismo che, da come ha spiegato Jakub, è una piaga che riguarda non pochi giovani in Polo-nia. Per cena la delegazione è stata raggiunta dalla rappresentanza ungherese (che sarà ospitata anch’essa a Radom durante la GMG). E’ stata l’occasione per un interessante confronto sul tema scottante ed attuale della migrazione dei popoli. Il mattino del 19 settembre, il gruppo ha fatto tappa al seminario di Radom nel quale è allestito un piccolo museo a testimonianza del passaggio di Giovanni Paolo II nel 1991. Il Papa che è considerato, dai polacchi tutti, un vero eroe nazionale. In ogni angolo del Paese gli è stata dedicata una strada, un monumento o un’effigie. Quindi si è fatta visita al Museo Etnografico, allestito all’interno di un parco, dove si ammirano le tipiche case dei contadini polacchi (risalenti i primi anni del’900), i mulini a vento, i laboratori artigianali e le principali colture dei campi; il tutto passeggiando nel verde tra le scorribande degli scoiattoli. Nel pomeriggio il gruppo ha avuto l’opportunità di conoscere il

TORTONA - Il 3 ottobre la giornata di Admo e Vip per la ricerca di volontari

Vescovo di Radom, Mons. Henryk Marian Tomasik, raggiunto mentre stava tenendo un incontro con un centinaio di giovani volontari che l’anno prossimo organizzeranno il gemellaggio. Alle 17.30, ha avuto inizio il raduno dal nome “Wkrec sìe” (Andiamo insieme). Un’intera piazza del centro di Radom è stata gremita da circa 5.000 giovani provenienti da tutta la diocesi. La manifestazione si è aperta con un concerto e la presentazione delle rappresentanze straniere presenti (Italia, Ungheria e Bielorussia) poi si è svolta l’Adorazione Eucaristica. Nel frattempo c’era la possibilità di avvicinarsi al sacramento della riconciliazione. Tanto è stato il clima festoso ed il “chiasso” (vocabolo testualmente citato dai polacchi, memori di quella stessa parola pronunciata da Giovanni Paolo II in occasione della GMG di Roma nel 2000) durante la prima parte, quanto è stata si-

lenziosa e raccolta l’intimità che si è creata durante l’Adorazione guidata dal Vescovo Ausiliare di Radom Mons. Piotr Turzyński. Nella piazza regnava un silenzio irreale e lo sguardo fisso verso il Pane di Vita. Il mattino del 20, la delegazione ligure ha “tirato le somme” della due giorni ed ha ascoltato i suggerimenti di Don Mariusz riguardo gli aspetti pratici del gemellaggio. E’ seguita quindi la Santa Messa di ringraziamento presso la comunità della Casa di Spiritualità “Em-maus” a venti chilometri a nord di Radom.Si conclude quindi “l’assaggio” di Radom, per proseguire nelle diocesi liguri con gli appuntamenti di promozione ed approfondimento sulla GMG che sarà. Sarà un incontro mondiale, ricco di spiritualità e carico di emozioni che lascerà certamente un segno importante e costruttivo su ogni partecipante. Pietro Zeme

QUARGNENTO - Fino al 4 ottobre la mostra che racconta la nascita dell’Oratorio

Si cercano donatori di midollo osseo Don Bosco e “la società dell’allegria”

TORTONA - Iscriversi per tentare di salvare una vita senza pericoli per sé: questo è l’obiettivo del progetto nazionale “Ehi, Tu! Hai midollo?”, la giornata di informazione e di iscrizione al Registro Italiano dei Donatori di Cellule del midollo osseo che vedrà coinvolte fra settembre e ottobre oltre 80 città italiane. In provincia di Alessandria sono quattro le città protagoniste. Ad Alessandria e a Casale Monferrato la giornata si è svolta il 19 settembre, ad Acqui Terme sarà sabato 26 settembre e a Tortona sabato 3 ottobre. La campagna è nata per informare i giovani sulla semplicità di iscrizione alla banca dati dei candidati donatori, sulla non pericolosità della donazione, che può avvenire anche dal sangue in circolo del braccio, sul valore di questo gesto, che ha significato finora Speranze Vita per oltre 3.200 pazienti solo italiani. E a testimoniarlo ci sono donatori che sono stati già chiamati a donare e pazienti

guariti, che hanno potuto riprendere normalmente le attività che svolgevano prima della malattia, come Anna, reduce della recente Maratona di Milano, che immagina guardando gli occhi dei candidati donatori, colui che le ha permesso la guarigione dalla brutta forma di leucemia che l’ha colpita. Stefano Balma, presidente regionale dell’ADMO, l’associazione portavoce per la sensibilizzazione alla donazione ha spiegato che “Il trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) è la terapia salvavita per oltre 70 patologie maligne o ereditarie, del sangue, del sistema immunitario o del metabolismo (le leucemie, i linfomi, i mielomi, la talassemia le più note) dove la funzione del midollo osseo è gravemente compromessa e può essere ripristinata con le CSE di un donatore sano e compatibile (per il sistema HLA) con il paziente. Trovare la persona compatibile, è molto raro (possibilità statistica calcolata in 1:100.00), è per questo motivo che all’interno di una banca dati ricca di per-

sone sarà più fattibile trovare l’iscritto compatibile”. Le giornate sono promosse dai volontari di Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo), i clown di corsia dell’associazione VIP (Vivere in Positivo Onlus) e i Medici dei Centri Ospedalieri di riferimento che saranno a disposizione per chiarire dubbi sugli aspetti della donazione in caso di compatibilità genetica con un paziente oncoematologico in attesa di trapianto. Chi lo vorrà e sarà in possesso dei requisiti richiesti (età 18/35, peso superiore ai 50 KG e in buona salute) potrà dare l’adesione al Registro sottoponendosi ad un semplice prelievo di sangue, atto all’estrazione delle caratteristiche genetiche. In provincia di Alessandria più di 5.500 persone hanno dato la disponibilità a donare, e sono oltre 40 coloro che hanno donato a favore di altrettanti pazienti. A l’appuntamento a Tortona per quanti vorrranno diventare donatori di cellule del midollo per salvare tanti pazienti sarà in Via Carducci.

QUARGNENTO - Il Salone della Casa della Gioventù di Quargnento ospiterà, fino a domenica 4 ottobre, “La società dell’allegria. L’oratorio di Don Bosco: Questa è la mia casa” ovvero la mostra realizzata per far scoprire e conoscere, in occasione dei 200 anni della nascita, il “Santo dei giovani”, un uomo che ha portato lo sguardo di Cristo ai più fragili ed emarginati delle periferie del mondo. Questa mostra è stata presentata in occasione del “Meeting per l’Amicizia fra i popoli”, nel 2014, a Rimini, a cura di Davide Cestari e Miriam Grandi. Le illustrazioni sono di Anna Formaggio. Per la prima volta sarà ospitata in provincia di Alessandria, proprio a Quargnento dove Don Bosco, nel 1878, fu ospite nella casa del Can. Pietro Bellana (in quello che ora è l’attuale Oratorio), accompagnato da don Gio-vanni Cagliero. Fu in quell’occasione che aprì il primo Asilo infantile pubblico affidato alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Si conserva ancora in Oratorio una cameretta dedicata alla me-

moria di don Bosco (nella foto), con la pianeta che utilizzò per la Messa, alcuni mobili e cimeli. La stanza è visitabile contestualmente alla mostra. Il salone della Casa della Gioventù, in occasione dell’esposizione, ospiterà anche conferenze e incontri. I 22 pannelli in mostra presentano, con linguaggi e immagini adatte in particolare ai più piccoli, la storia della nascita dell’Oratorio salesiano che è stato ed è ancora oggi, casa per tanti giovani. Tutto nella vita dell’oratorio, il luogo dove radunava i suoi giovani amici, girava intorno all’Eucaristia e alla confessione. Per don

Bosco la cosa più importante era il desiderio di felicità che muoveva ogni singolo gesto e bisogno, e la consapevolezza che l’Eucaristia fosse l’unica risposta capace di rendere più umana la vita anche dei giovani. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, gratuitamente, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. Per le visite guidate, gratuite, occorre telefonando (tel. 349.8619280). Venerdì 2 ottobre don Roberto Gorge-rino, direttore dell’Oratorio salesiano di Asti, incontrerà alle 18.30 i giovani e i ragazzi per raccontare la sua esperienza di oratorio. Sabato 3 ottobre alle ore 15 il salesiano e scrittore don Bruno Ferrero proporrà un incontro sul tema “I vostri figli hanno soltanto voi”. Alle 21 in Basilica un momento di preghiera per il Sinodo sulla Famiglia. Domenica 4 ottobre alle ore 11 S. Messa presieduta dal salesiano don Silvio Mantelli in arte “Mago Sales”. Poi pranzo in Oratorio e alle 14.30, spettacolo di magia con il Mago Sales. Mario Bianchi


IL POPOLO Giovedì 1 ottobre 2015

Opinioni a confronto

Bacheca

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Da leggere

Coldiretti difende il Made in Italy

Egr. Direttore, la mobilitazione di sostegno al Made in Italy è giunta fino all’Expo dove il 15 settembre sono arrivati decine di migliaia di agricoltori della Coldiretti per fare conoscere al mondo il meglio dell’agroalimentare italiano e combattere i falsi, nell’ambito della giornata nazionale dell’agricoltura promossa dalla Coldiretti. In occasione del presidio degli agricoltori al Brennero, sono stati fermate e verificate decine di camion e tir, con il contributo determinante delle forze dell’ordine, dalla Guardia di Finanza ai carabinieri dei Nas, dalla polizia ai vigili del fuoco. Abbiamo smascherato il commercio di schifezze destinate ad essere vendute come Made in Italy con l’inganno per i consumatori ed il danno per agricoltori e allevatori costretti a chiudere le aziende. Dalle cagliate industriali destinate a Napoli per produrre mozzarelle senza latte alla “mozzarella fresca” già imbustata con etichetta in italiano con i colori del tricolore ma prodotte in Polonia, dalle pancette fresche tedesche destinate a diventare italiane con la stagionatura che è stata posta sotto vincolo sanitario dei Nas fino allo yogurt “Valgardena” scritto rigorosamente in Italiano, ma proveniente dalla Germania fino alle carote e ai cavolfiori in confezioni con i colori della bandiera italiana, diretti a Catania, con etichetta rimovibile pronte ad essere spacciate come italiane. E ancora porri svedesi e lattughe olandesi, ma soprattutto fiumi di latte in cisterne tedesco diretti ad una grande multinazionale straniera destinati a essere venduti come latte o formaggi italiani perché non è obbligatorio indicare in etichetta la provenienza. Chiediamo un cambiamento della politica europea nell’interesse dei cittadini. Sul cibo abbiamo bisogno di regole diverse che garantiscano la qualità dell’alimentazione e la trasparenza dell’informazione ai consumatori. L’Italia ha la storia, i prodotti ed oggi anche la credibilità e le capacità per guidare questo percorso in Europa. Roberto Moncalvo - Presidente della Coldiretti

Il problema del trasporto pubblico locale nell’alessandrino

Egr. Direttore, il Consiglio Regionale del Piemonte ha licenziato il testo definitivo di modifica alla legge n. 1 del 2000 che regola il trasporto pubblico locale. Con tale modifica viene istituita la nuova Agenzia della Mobilità Piemontese per la programmazione del trasporto pubblico dell’intera regione. All’Agenzia aderiranno tutti gli attuali soggetti di delega (province), nonché i comuni al disopra dei 15.000 abitanti che ne faranno richiesta. Fondamentale sarà il suo ruolo nella definizione delle linee guida del trasporto pubblico locale portando ad una riduzione dei centri di costo. L’Agenzia sarà intestataria di tutti i contratti della gomma, e in prospettiva di quelli del ferro, consentendo alla Regione di risparmiare sui trasferimenti. L’approvazione della legge rappresenta il primo tassello nel disegno complessivo della giunta Chiamparino, che porterà alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale su quadranti, in cui le province si assoceranno sotto forma di consorzio: Area metropolitana, Quadrante nord (province di Novara, Vercelli, Biella Verbano Cusio Ossola) Quadrante est (provincia di Asti e Alessandria) e Quadrante sud con la provincia di Cuneo. A prima vista l’agenzia regionale si presenta come uno strumento utile a risolvere i problemi di bilancio e le difficoltà nel nel servizio delle varie aziende di trasporto, ma appare indirizzato verso le realtà di Torino e la sua area metropolitana vasta. Per quanto riguarda la Provincia di Alessandria i trasferimenti pubblici per il trasporto pubblico sono scesi da 12 milioni iniziali a circa 9 milioni attuali, con la provincia che ha assicurato i ritardati pagamenti. Difficoltà nella programmazione dei trasporti si stanno avendo in tutti i settori con particolare riferimento al servizio per le scuole, causa la chiusura al sabato di molti istituti e la difficoltà di far coincidere gli orari scolastici con quelli delle corse delle autolinee. In vista anche di una riorganizzazione del servizio sanitario in provincia è necessario ragionare sui collegamenti tra i centri zona, che disporranno delle strutture ospedaliere. Vanno tenuti in considerazione anche altri problemi come la capillarità del servizio da svolgere in provincia di Alessandria con molti paesi, anche piccoli, da raggiungere e una rete stradale particolarmente difficoltosa, la necessità di adeguamento dei mezzi e l’alta incidenza del costo del lavoro sui bilanci complessivi. La società Scat che ha come capofila Arfea, con circa il 60% delle quote sembra di fatto un consorzio atto a ricevere i finanziamenti, ma non a programmare il trasporto e a creare una sinergia fra i vari consorziati. Il Partito Democratico provinciale ha di recente incontrato a Novi i principali rappresentanti politici e istituzionali per inquadrare le difficoltà e le prospettive in provincia e discuterà su questo tema, per formulare una proposta condivisa che rappresenti tutto il territorio. Daniele Coloris vicesegretario provinciale e responsabile trasporti La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

a cura della Redazione

A.c. Gruppo di Coll. Nazionale Ordo Virginum

Luca Saraceno

Giovanni Lajolo

La saggezza delle lacrime

Inviti a casa mia

Cantagalli

EDB

LEV

Pp. 176

Pp. 184

Pp. 430

Euro 14,00

Euro 15,00

Euro 24,00

Donne Pro-Vocanti

“Donne pro-vocanti” è un simpatico gioco di parole, coniato dal Card. Angelo Scola, che dà il titolo al libro curato dal Gruppo di Collegamento Nazionale dell’Ordo Virginum per l’anno dedicato alla vita consacrata. Nel volume l’Ordo Virginum si racconta attraverso venti testimonianze di consacrate provenienti da tutte le regioni d’Italia, di età differenti e diverse esperienze professionali. “La storia di ogni uomo è storia di vocazione”, scrive il cardinale Angelo Scola, nella prefazione all’opera. E ogni chiamata esige una risposta, con la vita più che con le parole. Perciò le testimonianze sono realizzate come interviste, con domande semplici e dirette, che toccano i punti nodali dell’esistenza, come l’amore, la preghiera, gli amici, ma anche l’impegno sociale e civile e il lavoro… Perché la gloria di Dio è l’uomo vivente, a 360 gradi, nell’autenticità del quotidiano, condito anche da aneddoti divertenti e da qualche lacrima, da esperienze forti e dalla semplicità del giorno dopo giorno. Il libro è un contributo prezioso per un primo approccio nella conoscenza dell’Ordo Virginum, risalente ai primi secoli del cristianesimo e rifiorito con il Concilio Vaticano II, caratterizzato dalla sponsalità con Cristo, dal radicamento in diocesi e dalla presenza nel mondo. E’ anche una piacevole raccolta di storie d’amore. Quelle che Dio ha intessuto con ciascuna delle venti intervistate, rendendo bella, piena e vera la loro vita.

In piazza san Pietro e nel corso dei suoi pellegrinaggi nel mondo, papa Francesco è solito abbracciare, commosso e in silenzio, malati e bambini, anziani e poveri. E frequentemente, nei suoi discorsi pubblici, evoca il tema del pianto, arricchendo un “magistero delle lacrime” che si innesta nella plurisecolare tradizione della Chiesa e chiama direttamente in causa Francesco d’Assisi e Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti. “Solamente quando Cristo ha pianto ed è stato capace di piangere ha capito i nostri drammi”. Da qui si comprende perché “certe realtà si vedono soltanto con gli occhi puliti dalle lacrime”. Bergoglio non parla da antropologo e non dà spiegazioni teoriche sul linguaggio silenzioso che esprime la preoccupazione, l’impotenza e il dolore, ma anche l’amore, la fiducia e la tenerezza. E non si limita a parlare delle lacrime, ma parla attraverso le lacrime perché sapere piangere è grazia che appartiene a chi è capace di compassione e sensibile alle domande della storia. “Le lacrime di cui parla il Papa – commenta nella presentazione il vescovo Marcello Semeraro – non ci rimandano a un cristianesimo piagnone, ma a un cristianesimo desideroso di incontrare persone con cui tuffarsi nell’acqua della misericordia di Dio”. L’autore è rettore della basilica santuario Madonna delle lacrime di Siracusa, e insegna allo Studio teologico San Paolo di Catania e all’ISSR San Metodio di Siracusa.

L’ultimo libro del cardinale Giovanni Lajolo è illustrato dal noto pittore e scultore Franco Murer, autore, tra l’altro, degli altorilievi in bronzo con le storie di S. Giuseppe per la centesima, grande fontana dei Giardini Vaticani. “Narra una serie di “viaggi letterari” volti a scoprire la bellezza delle “cose di casa” attraverso riferimenti dotti e biblici. L’idea, come spiega l’autore nella prefazione, trae origine da una serie di riunioni periodiche di persone amiche nella sua abitazione durante le quali, a volte, nascevano divagazioni letterarie a partire proprio da tutto ciò che tutti gli invitati potevano vedere e toccare: le “cose di casa”. “I riferimenti alla cultura classica, la scrittura piacevole ma non superficiale, l’eloquio confidenziale che non scade mai di livello, il corredo splendido delle illustrazioni a opera del maestro Murer, rendono quest’ultimo lavoro del cardinale Lajolo una vera ricchezza. Un uomo di Chiesa, che ha partecipato alla vita dello Stato Vatica-no alle più alte cariche, riesce ad emozionarsi ed emozionare con la storia degli oggetti quotidiani che ci circondano e che troppo spesso non vediamo più.” Il libro iniza con una porta, quella che si incontra quando si entra in una casa, anche nell’appartamento di un cardinale in Vaticano. Lajolo è autore anche di “Maria, silenzi e parole”, “Lettere alle amiche”, “Passione - Resurrezione. Riflessioni sul vangelo secondo Giovanni” e “Via Crucis”.

SPAZIO DIOCESI “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete no-

Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona

tizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564. SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. In particolare sarà trasmessa in diretta la Veglia di Preghiera per le Famiglie che si terrà venerdì 2 ottobre, alle ore 21, in Cattedrale. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla

radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


CISL

INFORMA a cura di Giorgio Melelli

Ottobre 2015

PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE I cittadini italiani o comunitari residenti nel territorio italiano che necessitano di prestazioni assistenziali, le possono chiedere dietro compilazione della DSU (dichiarazione sostitutiva unica) che inviata all’INPS verrà verificata, anche dalla agenzia delle entrate, per poi rilasciare la dichiarazione ISEE (indicatore situazione economica equivalente) che dovrà essere presentata agli Enti o Istituti che erogano le prestazioni sociali richieste. Segnaliamo le prestazioni più richieste: ASSEGNI NUCLEO FAMILIARE EROGATI DAL COMUNE, prestazione richiesta al comune, rivalutata annualmente, ed erogata dall’INPS a favore di cittadini italiani o comunitari residenti nel territorio dello Stato, a nuclei familiari con 3 figli minori e nuclei familiari con risorse reddituali e patrimoniali non superiori al limite ISEE ASSEGNO MATERNITA’ EROGATO DAI COMUNI, assegno destinato alle nuove mamme che non hanno ricevuto altre prestazioni di maternità dall’INPS o dal datore di lavoro e in possesso di determinate situazioni reddituali CARTA ACQUISTI, sostegno economico favore di anziani sopra i 65 anni con basso reddito per acquisto di generi alimentari e il pagamento delle bollette oppure a favore di bambini sotto i 3 anni per l’acquisto di latte artificiale e pannolini CONTRUBUTI ECONOMICI PER ALLOGGIO, sussidi economici ad integrazione del reddito individuale o familiare per sostenere le spese per l’alloggio e per le utenze e per l’affitto CONTRIBUTI E INTEGRAZIONI A RETTE PER ASILO NIDO, interventi per garantire all’utente in difficoltà economica la copertura della retta per asili nido CONTRIBUTI ECONOMICI PER I SERVIZI SCOLASTICI, sostegno economici per garantire all’utente in difficoltà economica il diritto allo studio nell’infanzia e nell’adolescenza comprese le agevolazioni su trasporto riconosciute alle famiglie bisognose ASSEGNAZIONE ECONOMICHE PER IL SOSTEGNO DELLA DOMICILIARITA’ E DELL’AUTONOMIA PERSONALE, assegno di cura = incentivazione economica finalizzata a garantire a soggetti anziani non autosufficienti la permanenza nel nucleo familiare evitando il ricovero in strutture residenziali CONTRIBUTI E INTEGRAZIONI A RETTE PER ACCESSO A CENTRI DIURNI, interventi per garantire all’utente in difficoltà economica la copertura della retta in centri diurni CONTRIBUTI E INTEGRAZIONI A RETTE PER ACCESSO AI SERVIZI SEMI-RESIDENZIALI E RESIDENZIALI, interventi per garantire all’utente in difficoltà economica la copertura della retta per l’accoglienza in strutture semi-residenziali e residenziali ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIO ASSISTENZIALE. Servizio rivolto a persone con ridotta autonomia o a rischio di emarginazione, che richiedono interventi di cura e di igiene della persona, di aiuto nella gestione della propria abitazione, di sostegno psicologico, di assistenza sociale a domicilio AGEVOLAZIONI PER TASSE UNIVERSITARIE, A.D.I. ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA CON SERVIZI SANITARI Prestazioni socia-assistenziali e sanitarie (cure mediche o specialistiche, infermieristiche, riabilitative) erogate a domicilio a persone non autosufficienti o di recente dimissioni ospedaliera, per evitare abitazioni ricoveri impropri e mantenere il paziente nel suo ambiente di vita Per la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica gli Uffici della CISL sono a disposizione dei cittadini che ne faranno richiesta. La compilazione è totalmente gratuita.

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

IL POPOLO

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“La prima luce” e il tema dei figli La settimana scorsa è uscito “La prima luce”, film drammatico per la regia di Vincenzo Marra. È la straordinaria interpretazione dell’attore Riccardo Scamarcio a dare volto e corpo a Marco. Giovane e cinico avvocato rampante, vive a Bari con la sua compagna Martina e il loro figlioletto di 8 anni. Martina, latinoamericana, si è trasferita in Italia dopo aver conosciuto Marco. La storia inizia quando il rapporto tra i due è ormai alla fine. Martina vuole tornare a vivere nel suo paese con il bambino ma questa scelta escluderebbe Marco e lui non glielo consente: troppo profondo è l’amore e il legame con suo figlio. Dopo un periodo lacerante, Martina decide di scappare insieme al piccolo e si reca nel suo paese facendo perdere ogni traccia.

Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

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Così Marco decide di andare a cercarlo. Una volta arrivato in Sud America si ritrova in una metropoli di 6 milioni di persone, indifferente e indecifrabile. Dopo lunghe e inconcludenti ricerche, i due sembrano davvero essere svaniti nel

nulla, ma poi accade qualcosa. Il tema è quello dei figli contesi: spinoso, difficile. La scelta di Marra è quella di un film tutt’altro che eccessivamente emotivo, bensì, piuttosto, trattenuto. Come gli sguardi di Marco e di Martina: entrambi ormai

stranieri l’uno all’altro ma anche stranieri nei paesi non loro (lei in Italia, lui in Cile). Marra è onesto nel mostrare come anche Martina sia stata trattata da corpo estraneo in Italia, in primis da Marco che non ha mai capito il suo disagio di “immigrata”, oltre che quello di donna. A quel disagio il regista dà spazio nella parte iniziale della storia, mostrando la cecità di Marco e il suo disinteresse per l’infelicità profonda, ai limiti della depressione, della sua compagna. La narrazione è sobria e la recitazione di Riccardo Scamarcio nei panni di Marco è tutta in uno sguardo che trasmette arroganza e affetto, ottusità e consapevolezza, sgomento e frustrazione. Un film sulla solitudine e sulla “luce”. Formativo e consigliabile.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Il gruppo di pellegrini tortonesi che dal 4 all’11 settembre ha effettuato un bel viaggio in terra spagnola, visitando i luoghi di Santa Teresa d’Avila, nella ricorrenza del 500° anniversario della nascita della grande riformatrice del Carmelo. I partecipanti hanno fatto tappa anche alla casa natale di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti e al Santuario della Madonna di Lourdes.

La Ricetta

Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429

Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00.

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi.

Giovedì 1 ottobre 2015

Ingredienti

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

La Busela, la bambola di pane dolce

300 g di farina 30 g di lievito naturale 100 g di strutto 50 g d’uva passa 150gdi zucchero burro sale Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, mettete al centro il lievito, il sale e l’uvetta lasciata prima a bagno e strizzata, lo zucchero, lo strutto e impastate. Quando la pasta sarà ben liscia ed elastica formate una palla di 8 cm di diametro modellando la forma di una testa, quindi con le mani lavorare la pasta rimasta formando il corpo e il vestito della bambola. Lo spessore della pasta può variare secondo il gusto perso-

nale. Imburrate e infarinate una teglia e adagiatevi là buséla. Infornate a 180° per 45 minuti. L’enologo consiglia... I.G.P. Moscato Provincia di Pavia Filtrato Dolce Per i meno giovani un “amarcord”, per i giovani un mondo da scoprire. Spezzata con le mani e pucià in un ampio bicchiere con un fragrante moscato: emozione d’altri tempi, note odorose penetranti, fresco succo d’uva. Gusto rotondo, carezzevole, non finisce mai. CANTINA SCUROPASSO Fraz. Scorzoletta, 40/42 Pietra de’ Giorgi (PV) Tel 0385.85143 info@scuropasso.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 1 ottobre 2015

SERIE D Girone A - 5^ Giornata

BRONI - Basket A 2 Donne

Grande vittoria dell’OltrepoVoghera

OLTREPOVOGHERA 6 BORGOSESIA 0 (primo tempo 4-0) MARCATORI: 5’ pt Bigoni (OV), 18’ e 44’ pt, 5’ st Colombi (OV), 43’ pt Lanzalaco (OV), 26’ st Artaria (OV). OLTREPOVOGHERA: Cizza; Iraci (15’ st Bruni), Fedi, Di Placido, Bernazzani; Coccu, Buglio (18’ st Dolcetti), Alvitrez, Lanzalaco; Bigoni; Colombi (7’ st Artaria). A disp.: Canegallo, Celori, Tomat, Sabau, Labbrino, Dapoto. All. Dossena.

BORGOSESIA: Fiorio; Gusu, Colombo, Pavan, Nava (26’ pt Ponti); Lita, Tomasi, Dassiè; Sansonetti (13’ st Brancato), Bottone (1’ st Di Lernia), Piraccini. A disp.: Lassandro, Guida, Bruzzone, Testori, Luidelli, Casale. All. Dionisi. ARBITRO: Salama di Ostia Lido. VOGHERA - Punteggio tennistico, ma non solo. Altra tripletta di Matteo Colombi, ravvicinata a quella fatta nel recupero con la Fezzanese (3-0 OltrepoVoghera). Per l’ex attaccante

SERIE D - Girone A - 5^ Giornata

della Primavera dell’Inter, oltrepadano doc (nato a Broni, vive con la famiglia a Castana) sono sette i centri in campionato dopo solo cinque gare. C’è poi da raccontare il secondo centro di Luca Artaria, che avevo deciso il match di Pinerolo che ha poi dato il là alle tre vittorie consecutive in una sola settimana. Un gol con dedica al padre in tribuna e una maglietta alzata a ricordare i brutti momenti (la doppia operazione ai legamenti del ginocchio), regalata da alcuni amici, recante la scritta: “Ho sofferto, ho lottato ora sono tornato e mi riprendo quello che era mio”. E poi la prima rete in D per il giovane rossoblù (Primavera del Genoa), Lorenzo Lanzalaco. E ancora la grande partita di Riccardo Coccu, con il suo zampino in quasi tutte le segnature. Soprattutto la gara perfetta dell’OltrepoVo-ghera che non ha mai fatto respirare un attimo, e sin dall’avvio, un Borgosesia che diciamo la verità, non è più la squadra che negli ultimi

tre anni, sotto la guida Manzo (in tribuna, tra l’altro, avendo giocato e vinto sabato con il suo Chieri nell’anticipo con il Bra), ha fatto oltre 70 punti in ogni stagione. Ha perso anche molti bravi giocatori per strada, tra gli altri, anche il centrocampista tutto fare Christian Alvitrez, ora all’OltrepoVoghera, ma in avvio di stagione alla Correggese. Un OltrepoVoghera che ha giocato la più bella gara della stagione, con un primo tempo perfetto chiuso sul 40 e poteva essere anche sul 5-0, se Buglio non si fosse fatto parare un rigore da Fiorio. E domenica a Caronno Pertusella, sarà sfida quasi di vertice, con la capolista Caronnese. CLASSIFICA: Caronnese 13; OltrepoVoghera 11; Lavagnese 10; Gozzano, Sporting Bellinzago, Bra, Pinerolo 9; Sestri Levante, Chieri, Ligorna 8; Pro Settimo, Borgosesia 7; Argentina, Vado 6; Derthona, Rapallobogliasco 5; Novese 4; Fezzanese 3; Castellazzo Bormida, Acqui 1.

SERIE D - Girone A - 5^ Giornata

Il Derthona sconfitto in trasferta La Novese ci prova ma non vince VADO NOVESE (primo tempo 3-2)

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ARBITRO: Zanotti di Pavia.

SESTRI LEVANTE DERTHONA

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RETI - 45’ Cargiolli, 87’ Mobilio SESTRI LEVANTE - Un Derthona, sceso in campo con tanti giocatori in condizioni fisiche non perfette perde 2 a 0 a Sestri Levante. La squadra tortonese gioca un primo tempo brillante ma cala alla distanza. I ragazzi di Calabria iniziano bene : al 7’ Dolce, ex di turno, impegna Stancampiano con una botta su punizione. Dopo 3 minuti i leoncelli chiedono il rigore per un fallo di mano in area che l’arbitro giudica involontario. La partita è equilibrata: al 27’ ci prova l’ex bomber del Gavorrano Zizzari ma il suo colpo di testa viene neutralizzato da Capra. A tempo scaduto Cargiolli, altro ex della gara, devia di testa un calcio di punizione. Capra riesce a deviare ma secondo l’arbitro la palla ha superato la linea di porta ed assegna la rete alla squadra locale. Nella ripresa al 60’ El Khayari, ben servito da Mechetti

supera Stancampiano ma l’arbitro annulla la rete per una posizione di fuorigioco dubbia. La squadra di Calabria continua a premere ma al 73’ rimane in dieci uomini a causa dell’espulsione di Gilio per doppia ammonizione. Dopo 14 minuti la compagine ligure chiude la gara con Mobilio che , ben servito da Boisfer, fa partire un tiro secco che batte Capra. Il Derthona esce dal campo a testa alta ma senza punti recriminando per un arbitraggio non certo favorevole. Domenica prossima la squadra tortonese tornerà al “Fausto Coppi” per affrontare la Pro Settimo : una partita da vincere. Negli spogliatoi del “Sivori” Carlo Calabria è amareggiato:” Sul primo goal siamo stati dei “polli” ma sicuramente ancora una volta siamo stati penalizzati da decisioni arbitrali sfavorevoli. Mi auguro di poter avere a disposizione Varela al più presto: ci serve una punta di peso per dare profondità al nostro attacco”. Domenico Cremonte

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VADO LIGURE - Non bastano tre reti alla Novese per raccogliere almeno un punto sul difficile campo del Vado. Alla fine la formazione di mister Lepore perde nella sagra del gol: 5-3 per i padroni di casa il punteggio finale. La partenza dei biancocelesti è da incubo e si rischia una vera disfatta. Tra il nono e il 17° minuto di gioco la Novese insacca tre reti, sembra l’Inter della sera contro la Fiorentina. Prima Lazzaro sul filo del fuorigioco, poi Job di testa (sulla sua posizione regolare ci sono forti dubbi) e infine Di Leo, ancora di testa, fanno tris per i rossoblu locali. La Novese pare completamente allo sbando ma l’ingresso di Grabinski (al posto di Papi) dà nuova linfa all’attacco. Dopo due occasioni sprecate con Lucia e Grabinski, la Novese alla mezzora accorcia le distanze con lo stesso Grabinski, molto applaudito dai suoi ex tifosi. Passano dieci minuti e Trimarco trasforma il rigore del 2-3: partita completamente riaperta. Ad inizio ripresa sono però i padroni di casa ad usufruire di un tiro dal dischetto: Lazzaro fa 4-2. La gara si riapre al 74° quando da una punizione sulla trequarti di Y-

meri, Venneri trova la rete di testa per il 4-3. La Novese ci crede e ha con Del Pellaro in piena area la palla del pari, calciata però larga. Dentro Migliaccio per Dell’Ovo, l’assalto finale costa caro ai novesi: al minuto 87° un destro di Ymeri indirizzato in porta viene murato dalla difesa, grosse proteste per un possibile tocco di mano ma gioco che continua e sul capovolgimento di fronte il Vado sfrutta l’assetto completamente sbilanciato degli avversari e chiude i conti con Lazzaro. Le proteste costano care alla Novese con il rosso a Guarco in campo e a Lepore in panchina.

“Batte il cuore” per la OMC

L’OMC Broni al completo per la presentazione

BRONI - “L’orgoglio della nostra città”, così è stata presentata la Omc Broni, la formazione di basket femminile che partecipa per il quarto anno consecutivo al campionato di serie A2. Le biancoverdi portano il nome della cittadina oltrepadana in tutta Italia. Nelle scorse sere le protagoniste della nuova stagione sono state presentate di fronte ai tifosi al Palabrera: la kermesse si sarebbe dovuta svolgere domenica 13 settembre nell’ambito della giornata conclusiva dell’Oltrepo Wine Festival, ma la pioggia scrosciante ha fatto saltare i piani dell’organizzazione. Così l’associazione Vivoltrepò e la sua presidente Eleonora Stavar hanno deciso di spostarsi al coperto giovedì 24 settembre, alle ore 21. Tra le belle novità l’inno della squadra, dal titolo “Batte il cuore”, scritto e cantato da Andrea Scano e Elena Bonanata, due giovani bronesi, marito e moglie, con la passione per la musica. E’ stato l’“Eclipse American Bar”, il cui logo da quest’anno campeggia anche in mezzo al campo, a farsi carico di tutte le spese per la produzione della canzone, diventata già un piccolo tormentone per i tifosi bronesi, i Viking, che in questa stagione festeggiano a loro volta i loro 25 anni di attività, tanto che il loro logo è stato riportato sulle maglie da allenamento. Naturalmente la presentazione, chiusasi con un buf-

fet organizzato da “Eclipse american bar”, è stata l’occasione per conoscere da vicino le protagoniste della nuova avventura, ma anche per ascoltare le parole dei dirigenti, di coloro grazie ai quali si concretizza la squadra Omc Broni. La parola è passata al direttore sportivo Gianluca Caraffini che ha illustrato la formula del campionato e parlato dell’accordo per il settore giovanile con la Sanmaurense Pavia, che si affianca al proseguio della collaborazione con l’Eurobasket di Giuseppe Zucconi che cura il minibasket. Poi il vice presidente Gregory Marakis ha dato il via alla campagna abbonamenti e spiegato la nuova iniziativa “Basket e Scuola”, voluta dal presidente Bruno Cipolla: verrà stilato un piano di studio con le ragazze e se sarà rispettato le migliori vinceranno un premio da stabilire. “Vogliamo che siano belle e brave non solo sul campo di basket, ma anche nella vita”, ha detto il presidente. In seguito è stata presentata l’intera rosa con un video su maxischermo e una scheda dedicata per ogni singola giocatrice, realizzata grazie alla consulenza fotografica di Marco Picozzi, il fotoreporter ufficiale della Omc Broni. Nel frattempo il campo ha regalato la prima soddisfazione con la vittoria della Coppa Lombardia. Domenica sera la Omc Broni ha battuto in finale la Fassi Albino 75 a 46. Franco Scabrosetti

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