Il Periodico News - GIUGNO 2016 N°106

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il Periodico

GIUGNO 2016

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Rocca: "sicuramente vince la nostra coalizione"

di

Giacomo Braghieri

Intervista a Giampiero Rocca sul prato della seconda manifestazione "No Pirolisi". Rocca è consigliere provinciale per FI ed è segretario cittadino del partito a Voghera. Il suo impegno è quello di un moderato che ha saputo attraversare venti anni di politica locale con grande coerenza. Fra le qualità politiche che gli sono riconosciute ci sono il pragmatismo e la conoscenza del territorio. È uno dei pochi rimasti a difendere il valore della disciplina di partito in questioni politiche nazionali. Lei Rocca èra sotto il palco un anno fa ed ora è tornato, come mai il centrodestra sta sul prato? "Da subito, conosciuto il progetto, io, Carlo Barbieri e tutti gli amici del centrodestra locale ci siamo espressi contro". Il centrodestra è sempre stato pro industria, pro "fare", è cambiato qualcosa? "Sono discorsi diversi. Ci siamo sempre opposti come FI cittadino ad impianti di questo tipo. Quando ero presidente di ASM ci siamo opposti all'inceneritore che si voleva fare nell'area dell'ex cartiera di Voghera. Come partito del fare siamo qui a sostenere l'industria agrolimentare e turistica. Abbiamo un ambiente unico da difendere e valorizzare". A 30 km da qui, a Sannazzaro, c'è un petrolchimico, come mai a nessuno è venuto in mente di collocare l'impianto lì, dove l'ambiente è già compromesso e ci sono le maestranze per eventuali emergenze? "Quella zona è già stata penalizzata dalla discarica di amianto deliberata di recente a Ferrera Erbognone. Mi sembra che tutto l'Oltrepò e la provincia di Pavia abbiano

già dato". Si può dire che ci siano due industrie, smaltimento rifiuti e agroalimentare, che si contrappongono? "Si certo, vede noi non siamo contro ad impianti di smaltimento rifiuti o allo sviluppo di tecnologie innovative per lo smaltimento. Ma non ha una logica industriale fare smaltimento all'interno di zone con produzioni agricole di pregio. I prodotti dell'Oltrepò stanno ottenendo il gradimento dei mercati internazionali e malgrado le vicissitudini delle cantine sociali la domanda di vino è in aumento". Lei conosce la politica, perchè non si sbloccano le cose, visto che siete tutti qui sul prato a sostenere il no? "Questa è una domanda che mi fanno in molti, anche in famiglia. La provincia si è espressa con un no, è probabile che in regione non ci sia abbastanza coraggio per dire un no definitivo a questo progetto". Le sembra che la giunta regionale non voglia prendersi la responsabilità? "Se è vero che tutto è riconducibile alla politica io sono per quella che quando prende una decisione mette in campo tutto quello chè possibile fare per sostenere le sua posizione, in questo caso è il no". Parliamo di elezioni comunali, chi vince al ballottaggio bis a Voghera? "Sicuramente vince la nostra coalizione. Naturalmente è importante l'aiuto degli amici che in un primo momento hanno sostenuto un candidato non condiviso dal partito. Parlo anche per la Lega, con cui siamo disposti a fare un ragionamento sincero dopo che si è divisa su due candidati. Abbiamo le porte aperte perché sappiamo che solo uniti

Gianpiero Rocca

VOGHERA

"Area vasta, mi sembra un pasticcio"

si vince. La coalizione di centrodestra può dare alla città una giunta stabile, con una maggioranza solida e non risicata. Lo ripeto, disperdere i voti o scegliere il disimpegno, fa male a tutto il centrodestra, locale e nazionale". Lei voterà si o no al referendum costituzionale? "Io sono per il no come detta la linea del partito. Queste riforme, le abbiamo sollecitate da sempre ma non sono condivise come dovrebbero,il fronte del no è vasto e politicamente eterogeneo, una ragione ci sarà. Vedo amici a Pavia e Casteggio che sono per il si, mi spiace ma quella non è la linea del partito". Togliere le provincie è un bene o un male? "Lo dico da diretto interssato, togliere un'istituzione democratica per sostituirla con qualcosa di ancora indefinito, come le provincie di secondo livello e l'area vasta, mi sembra un pasticcio. Il risparmio presunto che si genera con l'abolizione delle Provincie non vale il vulnus democratico e la confusione amministrativa che si crea. Se si vuole risparmiare lo si può fare in mille altri modi". Quanto tempo ci vorrà secondo lei per vedere un partito di centrodestra competitivo a livello nazionale? "Ci vorrano due o tre anni prima che i moderati si rendano conto che il loro impegno è determinante e salutare per l'Italia. Dobbiamo muoverci nel solco dei grandi partiti laici e cattolici del dopoguerra e impare a non disperderci".

PIROLISI: "QUESTO IMPIANTO NON è INNOVATIVO"

Nanni:"E' chiaro, chi decide in Regione non ha compreso il territorio" di

Giacomo Braghieri

Incontriamo Iolanda Nanni, consigliere regionale pavese per il Movimento 5 Stelle sul prato della seconda manifestazione No Pirolisi. La Nanni intervenne dal palco della prima manifestazione suscitando l'entusiasmo dei partecipanti per la passione con cui snocciolò informazioni scientifiche e politiche contro la creazione dell'impianto. Tagliente e parecchio efficace nell'individuare le responsabilità politiche dell'accaduto, scesa dal palco ci furono attimi di tensione con i militanti della Lega certo contrariati dal suo intervento. Lei si è occupata di questo problema fin dall'inizio... "A partire dal gennaio 2015 il Movimento 5 Stelle si è battuto in sede regionale per fermare questo impianto. Le dico come dovrebbe chiudersi,visto che in Regione siamo all'opposizione e non ho la sfera di cristallo per comprendere come si muoverà la Lega che governa la maggioranza della giunta. Il progetto per noi dovrebbe essere completamente rigettato". In base a quali argomenti? "Ci sono già quattro vincoli ostativi esistenti: la tecnologia della pirolisi è al bando in tutta Europa, l'unico impianto esistente è in Giappone ed è collocato all'interno di una acciaieria grande cinque volte l'ILVA di Taranto di cui sappiamo nulla. Questo impianto è collocato all'interno della rete ecologica regionale, esistono leggi, ed in particolare una delibera regionale, che vietano l'insediamento di siti industriali impattanti per l'ambiente come questo. L'assessore Terzi non ha bisogno di promuovere

nuove delibere di giunta, le leggi ci sono già". Gli altri due vincoli? "Questo impianto non è innovativo come vorrebbe farlo passare Regione Lombardia, ma è sperimentale". Che significa? "Che si devono fare impianti pilota di piccole dimensioni, studiarli e solo dopo puntuali verifiche sull'impatto ecologico e sanitario si può valutare l'insediamento di grossi siti produttivi. L'ultimo punto è l'interrogazione che ho presentato da poco per far chiarezza sulla relezione dell'IRCCS Mario Negri riguardante l'impatto sulla salute degli inquinanti che verrebbero generati". Chi l'ha commissionata? "La IET ha commissionato l'analisi dell'impatto ma l'Istituto Negri dichiara che ha solo potuto fare un'analisi parziale delle emissioni pericolose, e che lo studio andrebbe approfondito alla luce di nuove ipotesi d'inquinamento. I termini per presentare documentazione da parte della ditta sono scaduti per legge". Come può un privato mettere sotto scacco un territorio in cui vivono 60-70 mila persone? "Questo tipo di società ci provano, hanno capitali sociali di qualche migliaio di euro e propongono investimenti milionari, solo questo fatto dovrebbe mettere prudenza al decisore politico. La IET ci ha già provato due anni fa a Casalino in provincia di Novara. La ci hanno messo un anno per rigettare il progetto, e le motivazioni si sono basate su leggi nazionali: "la pirolisi è contraria all'ordinamento nazionale sulla salute e sull'ambiente". Me lo lasci dire, l'Oltrepò andrebbe valorizzato perchè è una

zona meravigliosa dal punto di vista enogastronomico paesaggistico ed ambientale, questo impianto porterebbe ad una perdita di potenzialità" Iolanda Nanni E se lo progettassero vicino all'Eni a Sannazzaro? "In provincia di Pavia abbiamo la raffineria più grande d'Europa, a cui Regione Lombardia ha affiancato da poco la discarica d'amianto più grande d'Italia. A Cava Manara si sta deliberando per farne un'altra. Abbiamo due incenitori uno da poco potenziato a Corteolona e l'altro a Parona; ci sono impianti a biomasse in numero spropositato, logistiche, terreni inquinati da diossina con valori venticinque volte il consentito. Stiamo diventando la pattumiera della lombardia. Poi se pensiamo alla questione dell'amianto, come territorio viviamo ancora ora una tragedia. È chiaro, chi decide in Regione non ha compreso il territorio". Ma gli pneumatici vanno comunque smaltiti.... "Ci sono tecniche a freddo per lo smaltimento ed il riutilizzo dello scarto per migliorare gli asfalti. Noi chiediamo alla Regione di occuparsi e sperimentare questo tipo di tecnologie di smaltimento".


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