Il Notiziario Agricolo n. 11 - 2019

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68° Periodico della Federazione Provinciale COLDIRETTI

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NOVEMBRE 2019

Il consuntivo dell’annata fra luci e ombre Al San Martino si stilano i bilanci con l’augurio di un anno migliore

Almeno 600 volontari astigiani hanno collaborato alla “Colletta Alimentare” di quest’anno per un futuro migliore per tutti

per quanto riguarda la nostra provincia, sull’impegno di 600 volontari che hanno promosso l’iniziativa, dedicata alle persone indigenti, tra i clienti di 106 supermercati.

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Periodico Ufficiale di Coldiretti Asti

Direzione, Redazione, Amministrazione: 14100 ASTI Corso Felice Cavallotti, 41 Tel. 0141.380.400 - Fax 0141.355.138 e-mail: stefano.zunino@coldiretti.it www.coldiretti.it Anno 68° numero 11 - Novembre 2019 Stampa Artigrafiche M.A.R. Reg. Trib. di Asti n.44 del 20-04-1949

Direttore Resp.: Diego Furia Vice Direttore: Stefano Zunino Pubblicità: Impresa Verde Asti srl Tel. 0141.380.400 - Tel. 335.471017 Abbonamento annuale: Euro 10,00 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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che sono in difficoltà economiche, dandovi conto dell’annuale “Colletta Alimentare”, frutto della volontà di tante persone e che anche quest’anno ha visto la partecipazione attiva di Coldiretti e di Giovani Impresa.

Ammontano a 44 tonnellate i cibi a lunga conservazione e alimenti per l’infanzia raccolti il 30 novembre scorso nell’Astigiano.

Promossa dalla Fondazione Banco alimentare in tutta Italia, ha potuto contare,

Editoriale

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urtroppo il maltempo ha di nuovo flagellato il nostro territorio. Qualcuno dirà che alla fine poteva andare peggio, nel senso che abbiamo vissuto alluvioni ben più tragiche.

Rimangono però i danni e le ferite, anche psicologiche per la caducità del nostro lavoro e delle nostre sicurezze.

Nel frattempo, con due grandi eventi, la Giornata provinciale del Ringraziamento e il Forum dell’Economia Agroalimentare dell’Astigiano, Coldiretti Asti ha celebrato il San Martino, ringraziando per i frutti della terra e stilando un bilancio a consuntivo dell’annata. Ovviamente, come sempre accade, è stata un’annata fra luci e ombre che descriviamo accuratamente, con dati e statistiche, nei due supplementi a “Il Notiziario Agricolo”, il primo allegato già a questa stessa rivista.

Ormai prossimi al Natale e alle festività di fine anno l’augurio è in un anno, il 2020, e un futuro in generale migliore rispetto a quanto vissuto quest’anno.

A noi piace estendere l’augurio migliore a tutti coloro che s o ff ro no o

Filiera immateriale del turismo

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Le nuove strategie emerse dal Forum Coldiretti dell’Economia Agroalimentare dell’Astigiano

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uove strategie e prospettive future per il settore agricolo, hanno preso corpo anche quest’anno dal quarto Forum Coldiretti dell’Economia Agroalimentare dell’Astigiano, tenutosi il 29 novembre al “Centro Culturale Cittadino San Secondo” di Asti. Dall’esposizione del bilancio di consuntivo dell’annata agraria, Coldiretti Asti ha affrontato la situazione della ricettività turistica. Con il presidente e il direttore di Coldiretti Asti, Marco Reggio e Diego Furia, sono intervenuti la presidente degli agriturismo Terranostra Campagna Amica, Giovanna Soligo, l’onorevole Andrea Giaccone, il direttore dell’Atl Mauro Carbone, il Sindaco di Asti, Maurizio Rasero, il presidente degli Albergatori astigiani, Bruno Violato.

Dopo aver affrontato con successo e adeguati progetti le filiere dell’uva, con la “Barbera Amica”, e delle nocciole, con l’accordo con la Novi, Coldiretti avvia dunque una profonda riflessione sul-

La forte ricettività degli agriturismo e le nuove prospettive con la vendemmia didattica o turistica

Il folto pubblico che ha partecipato al Forum di quest’anno incentrato sul turismo

I produttori che hanno allestito un open space all’ingresso della sala

Il pubblico che ha seguito attentamente i lavori

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la filiera immateriale del turismo.

Dai dati esposti è emerso, fra l’altro, come le presenze nelle aziende agricole siano pari a quelle negli alberghi e con una maggiore propensione ai turisti stranieri.

Da qui l’esigenza di credere sempre più sulle potenzialità del nostro territorio, verso una definitiva affermazione turistica. Grazie alla nuova legge sull’Enoturismo, dalla prossima vendemmia i turisti potranno andare nelle aziende viticole per la cosiddetta “vendemmia didattica”. Con il presidente del Consorzio Barbera, Filippo Mobrici, e i partner Coldiretti nel progetto “Barbera Amica”, Andrea Ghignone, presidente della Cantina Barbera dei Sei Castelli e Piero Brillado direttore della Cantina Terre Astesane, sono emerse interessanti azioni di un’ulteriore valorizzazione delle uve e dei vini dell’Astigiano.

Nel corso del Forum alcuni produttori, per testimoniare il forte appeal dei prodotti primari trasformati da parte dei turisti, hanno realizzato un’esposizione direttamente dai loro laboratori.

5 Il presidente Reggio con Filippo Mobrici, Andrea Ghignone e Piero Brillado

Intervenendo al Forum Coldiretti, il parlamentare astigiano Andrea Giaccone ha precisato come la nuova legge sull’enoturismo permette di portare i turisti fra i vigneti per provare l’esperienza della vendemmia.

Molti ricorderanno come molti giornali nel mese di settembre, quindi ad inizio di questa vendemmia, abbiano rimarcato la necessità dei vignaioli di poter far assistere i turisti alle operazioni vendemmiali, lamentando l’impossibilità a causa di troppi rischi legati alla burocrazia, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, agli adempimenti fiscali e anche

all’assunzione di manodopera illegale.

In realtà sulla Gazzetta Ufficiale del 15 aprile scorso è stato pubblicato il Decreto del 12 marzo 2019 del MIPAAFT contenente “Linee guida e indirizzi in merito ai requisiti

e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica”. Fra queste “nuove” attività c’è anche la possibilità di ricevere il visitatore per farlo partecipare alla vendemmia didattica. Fra l’altro il D.M. qualifica l’enoturismo quale attività agricola per connessione esclusivamente a condizione che sia svolta da imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile. L’unica condizione, ovviamente, è che le aziende vitivinicole possano ricevere i turisti in un ambiente adeguato alla ricettività, come ad esempio disporre di servizi igienici dedicati.

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AVANTI CON LA VENDEMMIA TURISTICA

Coldiretti si concentra sulla filiera immateriale del Turismo Gli agriturismi astigiani hanno posti letto pari agli alberghi e i turisti si fermano più giorni

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l Forum Coldiretti dell’Economia Agroalimentare dell’Astigiano è stato istituito quattro anni fa dopo un lungo percorso di sollecitazione della filiera agroalimentare, tendente a dare il giusto valore alle produzioni agricole e alla massimizzazione della sinergia fra territorio ed economia.

In questi anni, attraverso il Consuntivo dell’Annata Agraria, Coldiretti ha cercato di interpretare i dati economici a disposizioni per individuare i punti di forza e di debolezza dell’agroalimentare. Lo ha fatto quasi sempre con gli ormai famosi “discorsi all’incontrario” cioè partendo dal consumatore e ripercorrendo a ritroso la filiera per individuare i punti critici che incidono in modo distorto sul primario.

I dati e gli indici economici elaborati da Coldiretti Asti ed esposti nel consuntivo, sono stati utili per gestire i progetti di filiera e, soprattutto, per orientare le scelte politiche ed incidere sul valore delle produzioni.

Forte di queste esperienze, il Forum Coldiretti intensifica ogni anno i rapporti fra i soggetti che lungo la filiera riconoscono il primato dell’agricoltura tendente alla migliore qualità possibile delle produzioni agricole ed alimentari. Qualità massima intesa non solo come proprietà intrinseca del prodotto, ma anche come organizzazione ed attuazione dei sistemi produttivi: dalla salvaguardia dell’ambiente, all’etica nella gestione aziendale, dall’attenzione verso il benessere delle persone e degli animali, fino al rispetto della cultura e delle tradizioni. Individuando, attraverso l’esaltazione di tale primato, una metodologia per ottenere un maggiore valore aggiunto attraverso una immagine positiva

Giovanna Soligo in primo piano con a seguire il presidente Reggio, il direttore Furia, l’onorevole Giaccone e il direttore Atl Carbone

del territorio dell’Astigiano, dal Monferrato alla Langa dell’Astigiano.

Il Forum agisce dunque come catalizzatore di nuove progettualità legate al territorio.

Anche in questo caso lo ha fatto partendo dai dati di fatto, quelli esposti nel Consuntivo dell’Annata. E’ infatti emersa tutta l’importanza del settore agroalimen-

Dopo i lusinghieri risultati ottenuti con le filiere corilicole e vitivinicole, con gli accordi con la Novi e il progetto “Barbera Amica”, quest’anno il Forum ha voluto approfondire in particolare una filiera immateriale, quella del turismo.

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Mauro Carbone, nel garantire la massima disponibilità a una più stretta collaborazione con Coldiretti. Lo stesso presidente pro-

vinciale degli albergatori e ristoratori, Bruno Violato, ha voluto rimarcare come la città capoluogo non abbia ancora compreso

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tare nell’attrazione turistica, e in particolare nell’interessare i turisti stranieri, sempre più desiderosi di conoscere le nostre eccellenze. Sono dati di fatto da non sottovalutare, ad esempio, che in provincia di Asti i posti letto negli agriturismo sono oltre 2.048 e tallonano ormai gli alberghi che ne hanno 2.143, quindi neppure un centinaio in più. Così come riveste un aspetto importantissimo il fatto che i turisti che soggiornano in agriturismo si fermano più giorni rispetto a quelli ospitati negli alberghi.

La ricettività rurale nella nostra provincia ha assunto quindi una dimensione di rilievo ed è ormai molto più importante di quanto gli stessi operatori e le istituzioni la percepiscano. Anche l’aspetto qualitativo sta assumendo un livello molto alto, come ha spiegato la presidente degli agriturismi di Terranostra Campagna Amica, Giovanna Soligo: sono ormai all’ordine del giorno gli aggiornamenti di noi agrichef e ora anche degli agrihost. Per altro il nostro territorio non può che essere raccontato e descritto da chi lo vive direttamente e gli agricoltori sono gli unici veri protagonisti di ogni storia che si possa presentare ai turisti. La conferma è venuta anche dal direttore della rinnovata Azienda di promozione turistica Langhe, Roero e Monferrato,

REGGIO INTERVISTATO IN DIRETTA DAL TGR

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Dopo il Forum Coldiretti del 29 novembre scorso

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appieno le grandi potenzialità turistiche, quando gli è stato fatto presente che una certa ristorazione e anche semplicemente i bar non prevedo l’apertura festiva e privilegiano prodotti non le-

gati al territorio. In questo senso la presenza al Forum del sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha aperto un dialogo e una disponibilità per affrontare in futuro queste problematiche.

Le migliori nocciole dell’annata Sono di Giuseppe Ponzo di Castelnuovo Calcea

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Il 29 novembre scorso, per discutere le risultanze del Forum Coldiretti dell’Economia Agroalimentare dell’Astigiano, il presidente Marco Reggio è stato ospite del Tg Rai del Piemonte delle 19,30. In diretta dagli studi di via Verdi a Torino è stato intervistato da Federica Burbatti, sotto la supervisione della vice capo redattore Brunella Mascarino.

el corso del Forum Coldiretti, il manager della Novi-ElaghDufour, Franco Cavallero, ha consegnato i premi ai tre produttori che quest’anno hanno conferito le nocciole con la maggiore qualità.

Seconda e terzo classificato Luisa Farinasso di Scurzolengo e Corrado Bizzano di Cessole che hanno ritirato rispettivamente un assegno di 1000 e 500 euro. Primo assoluto, con un premio di 1.500 euro, Giuseppe Ponzo di Castelnuovo Calcea che ha consegnato alla Novi una partita di 94,20 quintali con una resa di 47,60.

Ricordiamo che il premio viene riservato alle partite di peso superiore ai 30 quintali. Le nocciole di Ponzo, fra gli oltre 200 corilicoltori e 500 ettari di noccioleto, sono quindi le migliori dell’annata 2019.

Sopra: Giuseppe Ponzo di Castelnuovo Calcea ritira il premio Novi 2019; a lato dall’alto: Luisa Farinasso di Scurzolengo seconda classificata e Corrado Bizzano di Cessole terzo classificato

La “Vendemmia del Turista” premia le Doc Le colline Unesco sono belle se il primario vale

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Il Vice direttore Luigi Franco, anche in qualità di responsabile dell’Area economica, ha esposto i dati del Consuntivo dell’Annata Agraria, contenuto anche in un volumetto di 40 pagine e distribuito a tutti i presenti al Forum Coldiretti.

AZ. AGR. PAPAGNI ROBERTA SERRAVALLE D’ASTI Roberta ha presentato composte di petali di rosa, prugne selvatiche, fiori zucca essiccati, piante officinali, achilea, lavanda ecc...

AZ. AGR. FILOROSSO VILLAFRANCA D’ASTI Paolo Corda e la moglie Micaela hanno portato lo zafferano, i frutti di bosco, le nocciole e i tanti prodotti trasformati.

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ome possiamo contribuire a mantenere il vero motore del turismo: le colline Unesco?

Solo recentemente, da quando le uve Barbera hanno avuto una rivalutazione e da quando è stata rilanciata la corilicoltura, le colline dell’Astigiano hanno un aspetto migliore.

Questo la dice lunga sulla necessità di garantire valore ai prodotti primari e conseguentemente mantenere positivi i bilanci delle aziende agricole.

In questo senso il Forum Coldiretti persegue l’obbiettivo di dare il giusto valore alle produzioni agricole, sollecitando azioni a favore del primario e dei suoi prodotti d’eccellenza. Non a caso un apposito corner del Forum è stato dedicato alla “Vendemmia del Turista”, mettendo in evidenza una dozzina di bottiglie di vino, ognuna raffigurante una Doc primaria di cui evidentemente è ricca la nostra provincia e verosimilmente attrattiva primaria per il turista. Sulle etichette di queste bottiglie c’erano indicate tutte le altre attrattive prese in considerazione da turisti che si recano nell’Astigiano. Dai grandi piatti della gastronomia ai tartufi, dalle sagre alle tradizioni contadine, dai percorsi naturalistici ai salumi, ai formaggi e chi più ne ha ne metta. Questo per dire come il turismo locale non possa che essere legato indissolubilmente alla nostra agricoltura. Fra l’altro, in questi anni, anche l’agricoltura astigiana è stata ricca di iniziative e di innovazioni. Sono sempre di più le aziende agricole che trasformano i loro prodotti, proponendo direttamente ai consumatori grandi eccellenze all’insegna di Campagna Amica. Una piccola dimostrazione di tutto questo è stata presentata al Forum di quest’anno, con l’esposizione dei seguenti produttori indicati nei riquadri qui a fianco e nella pagina seguente.

AZIENDA AGRICOLA MISCASALE MONTABONE Marialuisa Gallo ha presentato i prodotti sfarinati e in particolare i ceci, il mais e il grano ottenuti con il mulino a pietra.

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BECHIS ALESSANDRO CASTELNUOVO DON BOSCO Alessandro ha fatto assaggiare il suo miele, la propoli, le caramelle al miele, e gli altri trasformati.

CASCINA VERGANO REFRANCORE Il giovane Matteo Nespolo ha spiegato come la sua azienda ad indirizzo prevalentemente cerealicolo e foraggero, abbia ampliato la gamma di prodotti introducendo le leguminose da vendere direttamente nei mercati di Campagna Amica, principalmente ceci e fagioli dell’occhio, di cui sta recuperando una vecchia varietà di Refrancore.

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AZ. AGR. CA’ d’BALDO CANELLI Nella patria dello spumante, Mariangela Torelli, produce e invasetta una meravigliosa bagna caoda e propone una vasta serie di prodotti trasformati direttamente dal suo orto.

PODERI SARTORIS SAN MARZANO OLIVETO Mauro Sartoris ha esposto al Forum il suo succo di mele e le confetture ottenute direttamente dai suoi frutteti.

AZ. AGR. CORILICOLA BRIC BORDONE - VILLAFRANCA D’ASTI Gianfranco Massimiliano Villata ha disposto in una teca, come se fossero opere d’arte o gioielli, i suoi prodotti trasformati con le nocciole.

In particolare dei pasticcini che nulla hanno da invidiare alle bignole o ai macarons francesi.

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QUELLE ROBIOLE SONO DOP DAL LONTANO 1979 Tra i volani del turismo ci sono le tante denominazioni d’origine Tra i volani del turismo dell’Astigiano ci sono sicuramente le denominazione di origine, per altro ben rappresentate al Forum attraverso le bottiglie della “Vendemmia del Turista”. Non solo perchè il territorio è ricco di Doc, ma anche perchè è l’unico vero elemento di distinzione rispetto all’offerta di qualità con cui tutti i territori si propongono per incrementare il turismo.

Il nostro territorio non è però esclusivamente identificato con il vino, ma anche ad esempio da un formaggio, la Robiola di Roccaverano, che ebbe la sua prima certificazione di origine nel lontano1979. Per questo al Forum Coldiretti erano presenti in sala i seguenti due produttori di robiola con i loro formaggi: - AZ. AGR. TRAVERSA VILMA OLMO GENTILE; - AZ. AGR. CA’ DEL PONTE MONASTERO BORMIDA.

Coldiretti Asti ha un nuovo Consigliere Ecclesiastico È Don Bruno Roggero, 56 anni originario di Castagnole Lanze e neo titolare della parrocchia di Mombercelli

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lla Giornata provinciale del Ringraziamento, tenutasi il 24 novembre scorso a San Damiano d’Asti, molti associati si sono chiesti chi fosse il sacerdote al fianco del Vescovo Mons. Prastraro e di don Cherio titolare di San Vincenzo. Era don Bruno Roggero, recentemente nominato Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Asti. Succede al compianto don Francesco Cartello, purtroppo scomparso nell’agosto scorso, dopo aver retto l’incarico per quindici anni lasciando un bellissimo ricordo e momenti importanti vissuti intensamente al fianco dell’organizzazione. Ricordiamo che fin dalla sua costituzione, avendo nel suo stesso statuto un riferimento alla dottrina sociale della Chiesa, la Federazione provinciale Coldiretti

ha sempre goduto di un Consigliere Ecclesiastico. L’altro consigliere ecclesiastico ad aver retto l’incarico fu don Pietro Mignatta, artefice sia della stessa costituzione della Federazione e protagonista, sempre in prima linea, delle più importanti conquiste del mondo rurale astigiano, nonostante reggesse contestualmente una parrocchia importantissima come San Secondo. Nel dare a don Bruno la piena disponibilità di comunicazione sul nostro mensile “Il Notiziario Agricolo”, accogliamo con onore la sua nomina e il suo primo articolo di presentazione a favore di tutti i nostri lettori e associati.

Benvenuto quindi don Bruno, consaapevoli che tutti noi avremo bisogno dell’attività pastorale che vorrà offrirci.

suscita in me molta commozione. Negli anni della teologia, ricordo il compianto Mons. Natale Bussi, grande teologo, originario di Santo Stefano Belbo, che, dopo aver discusso e studiato per ore filosofia o teologia, passava il suo tempo di riposo, spesso con il Rosario tra le mani, in mezzo ai vitigni del Seminario di Alba. Il mio parroco invece, proveniente dalla Langa di Cortemilia, terra più povera e avara di frutti, non finiva di stupirmi per l’impegno con cui nei suoi “lunedì” di riposo correva tra le nocciole e tra qualche filare strappato ad una terra faticosa da lavorare e scarsamente redditizia. Ma anche questa era una lezione di vita!

In famiglia lo studio del vino è stato poi intrapreso da altri: mio fratello, due mie nipoti, ecc. Io mi “accontento” del vino da Messa e mi limito a consumarlo. In diverse parrocchie ho avuto la possibilità di coltivare un orto (mai da solo! …altrimenti il raccolto sarebbe stato troppo misero) ed è stata una gioia poter raccogliere verdure in ogni stagione, fiori per l’addobbo della Chiesa, e anche spezie per arricchire le pietanze di sapore e di calore. Chi può stare senza salvia, basilico, timo o rosmarino? Non ho mai scritto libri di ricette e non mi cimenterò in questo argomento però ho sempre cercato di cavarmela in cucina. Del resto, cucinare non è solo un passatempo o una necessità, ma fonte per una cultura di convivenza, di pace e di convivialità. Se sai cucinare, puoi anche invitare

amici e passare delle ore in amicizia e armonia. Da quando ho conosciuto alcuni amici nigeriani, non sono mai stato senza peperoncino in casa! E da quando ho sentito dire da un monaco che non si mangia senza tovaglia, ho compreso che la cura dei particolari, arte in cui i veri contadini sono maestri, ha veramente molta importanza nella vita.

Vorrei lasciarvi, attraverso il Notiziario Agricolo, qualche pensiero che possa donare luce e gioia in ciò che il buon Dio ci chiede di “coltivare e custodire”: il tesoro della nostra vita, la nostra fede, il nostro lavoro agricolo, le nostre famiglie, le nostre comunità civili, la nostra associazione, la nostra Italia, la nostra terra.

Vi chiedo idee, suggerimenti e domande; soprattutto se avete ricordi, proverbi, testimonianze ed episodi legati al mondo agricolo, alla fede di oggi o di tempi ormai deposti nella memoria, non esitate a scrivermeli (roggero.bruno@gmail. com). Potranno essere fonte di ispirazione e di condivisione. Grazie per la vs. attenzione.

Vs. don Bruno

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ari amici, è la prima volta che mi rivolgo a voi dalle pagine del nostro giornale. Dal mese di ottobre ho ricevuto dal Vescovo Marco l’incarico di consigliere ecclesiastico della Coldiretti astigiana.

E’ stata per me una sorpresa. Già avevo accolto la proposta della nomina a parroco di Mombercelli ed a poche settimane mi giunge anche l’invito a sostituire l’amato don Francesco Cartello in Coldiretti.

Cosa dire? Anzitutto don Francesco ricordami dal Cielo! E poi a tutti voi… pregate per me e siate anche voi “buoni consiglieri” del consigliere ecclesiastico.

Ed ora mi è stato chiesto di raccontarvi qualcosa di me.

Sono nato il 22 ottobre 1963 a Castagnole delle Lanze, paese al confine tra Langhe e Monferrato e sono cresciuto tra le note di due bande musicali, tra le iniziative della parrocchia di San Bartolomeo e gli studi superiori ad Alba poi proseguiti in Seminario e terminati con l’ordinazione sacerdotale. Per il luogo in cui sono nato e vissuto mi viene spontaneo pensare anzitutto alla viticoltura, anche se l’agricoltura astigiana è varia e diversificata. Fin da ragazzo ho imparato ad apprezzare il vino: quando aiutavo il nonno Felice in qualche lavoro agricolo, sapevo che mi aspettava un premio molto atteso: una merenda di pane inzuppato nel moscato. Questo ricordo ancora oggi

Fede

Un saluto dal vostro “don”

“Agricoltori come principi: sanno dare cibo sano, buono e giusto” Le parole del Vescovo alla Giornata provinciale del Ringraziamento tenutasi il 24 novembre a San Damiano

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onostante le preoccupazioni per il maltempo e molte strade chiuse, domenica 24 novembre a San Damiano d’Asti il mondo agricolo ha regolarmente celebrato, e con una folta partecipazione, la Giornata provinciale del Ringraziamento.

Numerose le personalità presenti con il presidente e il direttore di Coldiretti Asti, Marco Reggio e Diego Furia, il vice presidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso, e molti sindaci dei Comuni capitanati da Davide Migliasso primo cittadino della città che ha ospitato l’evento.

La Santa Messa è stata onorata dalla concelebrazione del Vescovo, Mons.

Marco Prastaro, del neo Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Asti, don Bruno Roggero, e del titolare della parrocchia, don Antonio Cherio.

Come ogni anno Coldiretti ha messo al centro della celebrazione l’offerta all’altare, direttamente nelle mani di Mons. Prastaro, dei frutti della terra, ricreando così il momento più suggestivo dell’intera cerimonia religiosa.

Alcuni associati Coldiretti hanno voluto offrire cesti di frutta e ortaggi, di vini, pane, salumi, miele, latte e formaggi. Ma non solo questi beni materiali, anche lo statuto della Federazione provinciale Coldiretti e due mani vuote, a testimoniare il frutto del lavoro.

Nel corso dell’omelia, monsignor Prastaro ha fatto un parallelismo fra i doveri di un cattolico e quelli di un agricoltore. “Nella stessa giornata in cui si celebra Cristo Re dell’Universo – ha detto il Vescovo di Asti – voi agricoltori recitate il vostro grazie al Signore. E come Dio si prende cura di

Numerosi Sindaci e autorità presenti, nonostante l’allerta rosso per il maltempo abbia costretto le amministrazioni pubbliche a seguire l’evolversi della situazione nei centri di protezione civile

Gli Agrichef hanno preparato il pranzo del Ringraziamento

noi, noi dobbiamo prenderci cura degli altri, come Cristo è un Re, tutti noi siamo dei Principi, tutti abbiamo una dignità che deve essere rispettata e come Dio ci rispetta, noi dobbiamo rispettare il nostro prossimo. In più voi agricoltori siete anche Principi e Principesse della Terra. Anche se magari non avete le mani da principi, sapete che la terra è generosa, ma sapete anche che per ottenere i frutti dovete comunque sudare, lavorare,

Immagini del Ringraziamento di San Damiano 2019

Carlo Torchio, il Segretario di Zona che ha seguito la parte organizzativa insieme con i suoi collaboratori di San Damiano, ovviamente con il responsabile provinciale organizzativo Marco Chiesa

Prima della funzione religiosa, sotto l’androne del Comune, è stata servita una ricca colazione

I PRODOTTI DELLE TERRE ALFIERI Menù e vini di un territorio molto generoso

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Le Diapason, storica corale Sandamianese, ha eseguito i canti

faticare e, oggi, anche calcolare il rischio di impresa. Alla fine come dei principi otterrete i giusti frutti, il pane da dare agli altri principi. Questo è vostro compito – ha concluso Mons.

Prastaro – metterci l’ingegno per poter dare cibo sano, buono e giusto”.

Al termine della funzione religiosa sono stati benedetti gli operatori delle macchine e attrezzature agricole e un partecipato pranzo al Foro Boario, preparato dagli agriturismo di Terranostra e Campagna Amica ha concluso la giornata in allegria.

SERVIZI AI TAVOLI Il servizio ai tavoli è stato realizzato dagli studenti dell’Istituto professionale Penna “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” di San Damiano.

VINI TERRE ALFIERI DOC ARNEIS Come sempre al pranzo del “Ringraziamento” sono stati serviti eccellenti vini, immancabile la Barbera d’Asti Docg “Amica” e i vini del territorio, nel caso la Doc Terre Alfieri Arneis offerta dalle seguenti aziende vitivinicole del territorio: CISTERNA D’ASTI “Bailu” di Cauda Giuseppe; Fratelli Novara; Cantine Povero; Pescaja; Tenuta La Pergola; Vincenzo Bossotti; Az. Vitivinicola Mo SAN DAMIANO Az. Agr. Torchio; Franco Giacinto; Fratelli Povero; Tenuta Carlin de Paolo; Cantina Terre dei Santi; Az. Agr. Rossanino; Az. Agr. Gallo Angelo.

QUESTO IL MENÙ SERVITO AL RINGRAZIAMENTO Antipasti Insalata di Cappone Insalata russa Carne cruda Peperoni con salsa Primi Agnolotti al ragù

Secondo Stracotto con carote Dolci Bunet Torta di nocciole con zabaglione Acqua e Caffè

Vini: Barbera d’Asti Docg “Barbera Amica”, Terre Alfieri Arneis Doc, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc

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Don Bruno Roggero

SAN DAMIANO D’ASTI Cascina Margherita; Ca’ Nadin FERRERE Cscina Monticone TIGLIOLE Bricco Gallo; Dal Grano al Pane VILLAFRANCA Cascina Borio BALDICHIERI Cascina Lanè CISTERNA La Serra

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ome detto al foro Boario di San Damiano, in occasione della Festa provinciale del Ringraziamento, si è tenuto il pranzo sociale preparato dagli agriturismi Terranostra e Campagna Amica. Hanno preparato i piatti e fornito le materie prime per l’ottimo menù le seguente aziende del territorio:

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Immagini del Ringraziamento di San Damiano 2019

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Immagini del Ringraziamento di San Damiano 2019

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I ragazi della scuola enogastronomica hanno servito il pranzo

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Immagini del Ringraziamento di San Damiano 2019

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Anche Canelli ha celebrato il Ringraziamento Messa e benedizione il 17 novembre nella Chiesa di Sacro Cuore

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nche la zona di Canelli ha voluto celebrare la sua Giornata del Ringraziamento. Si è tenuta il 17 novembre scorso nella Parrocchia Sacro Cuore.

Molto sentita la celebrazione eucaristica, presieduta da Padre Pinuccio, con la partecipazione del Presidente della Sezione Coldiretti di Canelli, Sandro Santi, assieme ad altri associati e di Sandra Laneri componente del coordinamento di Donne Impresa Coldiretti Asti e Riccardo Corino componente del comitato Giovani Impresa Coldiretti Asti. Sono stati particolarmente apprezzati da tutti i partecipanti, il gesto dell’offerta all’altare dei doni della terra durante la Santa Messa e la benedizione degli operatori delle macchine e delle attrezzature agricole all’uscita della chiesa.

Coldiretti al Castello Reale di Moncalieri

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Il primo Villaggio Territoriale ha registrato 15 mila presenze

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re giorni di festa e 15 mila partecipanti per “Coldiretti al Castello”, il villaggio territoriale del miglior cibo made in Italy andato in scena dall’8 al 10 novembre a Moncalieri. In tantissimi hanno approfittato delle numerose attività, organizzate all’interno della Residenza Sabauda Patrimonio dell’Umanità Unesco, per conoscere la buona agricoltura: mercato a km 0, cibo di strada, cucina degli agrichef, laboratori di degustazione, fattoria degli animali, sheepdog, mostre ed esposizioni, spesa sospesa e molto altro ancora.

Molto partecipati anche i convegni sull’agricoltura sociale, a cui ha preso parte anche l’Assessore Regionale alla Sanità Luigi Icardi, e sui cambiamenti climatici, animato e moderato dalla band emergente Eugenio in Via Di Gioia.

L’evento, il primo nel suo genere, è stato organizzato da Coldiretti Torino, Coldiretti Piemonte, Città di Moncalieri e 1° Reggimento Carabinieri “Piemonte”, con il contributo della Camera di commercio di Torino.

Anche Coldiretti Asti ha partecipato attivamente all’evento con gli interventi del presidente e del direttore, Marco Reggio e Diego

In qualità di leader regionali dei giovani Coldiretti al Villaggio di Moncalieri è intervenuto anche l’astigiano Danilo Merlo

Il direttore Diego Furia al Mercato di Campagna Amica del Villaggio di Moncalieri con al suo fianco con la leader di Donne Impresa Coldiretti Asti Micaela Soldano

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Reale di Moncalieri ha raggiunto il suo obiettivo: valorizzare l’agricoltura italiana e il made in Piemonte».

“La scommessa di unire gusto, bellezza e comunità è stata vinta. Mon-

calieri è pronta a rilanciare antiche e nuove vocazioni e il villaggio del buon cibo italiano merita una seconda edizione” il commento del sindaco Paolo Montagna.

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Furia, del delegato Giovani Impresa, Danilo Merlo, e con i seguenti espositori al grande Mercato di Campagna Amica: • Apicoltura Bechis Alessandro • Capre e Cavoli di Pompilio Gianpaolo • Cascina Barosca Di Marco Zena • Cascina Vergano Di Nespolo Matteo • Ciabot di Robino Luca • Orto Di Corticelle di Bottero Silvio Luigi • Il Cortile delle Delizie di Turella Simone • Il Filo Rosso di Corda Paolo • Cascina Campora di Novara Paolo • Ponteballerine di Carlevero Cesare • Silvia Castagnero «Un bilancio molto positivo vista la partecipazione sia numerica sia di qualità. Con il mercato di Campagna Amica abbiamo promosso il dialogo tra i consumatori e i produttori agricoli in vendita diretta». E’ stato questo il commento della tre giorni Coldiretti al castello Reale di Fabrizio Galliati, presidente di Coldiretti Torino, che aggiunge: «Grande attenzione hanno catturato gli agrichef con le ricette con prodotti di stagione e legati al territorio. La fattoria degli animali allestita dall’Arap, Associazione allevatori del Piemonte ha calamitato l’attenzione dei più piccoli che hanno potuto guardare e conoscere bovini, suini, asini e capre. Molto partecipati i due convegni, uno sul rapporto tra agricoltura e i cambiamenti climatici, il secondo sull’agricoltura sociale.

I laboratori rivolti ai bambini sull’orticoltura, sul latte e sul miele hanno visto partecipare oltre duemila studenti degli istituti moncalieresi. Riuscita anche lo sheepdog con i cani che governavano un gregge: una esperienza che ha emozionato tanti piccoli studenti. Ottino successo ha riscosso lo streetfood. E’ stato davvero bello vedere i cittadini, intere famiglie, uscire dal Castello Reale con uno sguardo felice. Direi che abbiano fatto centro. Il villaggio al castello

Evento

Cimice asiatica: 80 milioni nella legge di bilancio Cinghiali: agire con tempestività, Moratoria sui mutui e altri provvedimenti allo studio per sostenere le imprese colpite a rischio la sicurezza dei cittadini e il patrimonio agroalimentare

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Fiera Città della Nocciola di Castellero

Macchine innovative, premi ai corilicoltori e mercato di Campagna Amica

Da Asti a Roma, in piazza Montecitorio, il blitz contro l’invasione degli animali selvatici

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0.000 incidenti stradali all’anno, causati da animali selvatici, con 13 morti nei primi nove mesi del 2019 (contro gli undici dell’anno precedente).

E’ tragico e impietoso quanto emerge da una stima di Coldiretti su dati Regioni e Osservatorio Asaps, resa nota il 7 novembre in occasione del blitz contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici davanti a Montecitorio. A Roma, arrivata da Asti in pullman, c’era anche una nutrita delegazione di agricoltori e rappresentanti dei comuni astigiani, insieme ad altri migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e ambientalisti.

“Alla manifestazione di fronte al Parlamento – dichiara il direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia – c’è stata una forte presenza di

Una foto di gruppo con alcuni partecipanti della delegazione arrivata a Roma dal Piemonte, con al centro il delegato Confederale, Bruno Rivarossa, e ai suoi fianchi il direttore e il vicedirettore di Coldiretti Asti, Diego Furia e Luigi Franco

parlamentari, sindaci e amministratori, sia di maggioranza sia di minoranza, a testimonianza

di quanto la tematica sia sentita ed importante sui territori. Abbiamo chiesto di fare presto di

Manifestazione 21

con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l’analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat.

Oltre 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero. E’ quanto emerge dal primo Dossier Coldiretti/Ixe’ sull’emergenza Durante la manifestazione è stato distribuito a tutti un piatto di polenta e cinghiale

animali selvatici in Italia.

In Piemonte negli ultimi 6 anni si sono registrati 7.000 incidenti causati dalla fauna selvatica con una media pari a circa 1.200 incidenti l’anno, ma con la tendenza ad aumentare.

“L’impegno congiunto degli intervenuti – rileva Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti - è di modificare, già nell’attuale legge di bilancio, la legge 157 sulla caccia, proprio perché si sta assistendo ad un aumento continuo dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano, purtroppo, vittime.

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affrontare una volta per tutti una problematica che opprime le imprese agricole e che danneggia e preoccupa tutti i cittadini”. Fra gli agricoltori dell’Astigiano presenti a Roma anche il giovane Carlo Gallo di Montabone: “Per le nostre aziende è un vero flagello – ha dichiarato -, il danno dei “selvatici” è subdolo e sempre pesante da sopportare. Per fare un esempio è un po’ come se in un ufficio, tutte le sere, dopo una giornata di lavoro, entrasse un estraneo e mettesse tutto a soqquadro, strappando tutte le carte”.

Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e i rappresentanti dei sindacati, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, dell’ambientalismo e delle associazioni dei consumatori come Symbola, Terranostra, Federparchi, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Centro Consumatori Italia, Apab e Legambiente che ha condiviso le preoccupazioni alla base dell’iniziativa. Tra gli altri, presenti anche il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, il leader della Lega, Matteo Salvini, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella, dei M5S e Luca Ciriani, presidente del gruppo di FdI al Senato.

Una vera e propria emergenza nazionale che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti e che, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, porta 3 italiani su 4 (72,7%) a considerare un pericolo per la circolazione la presenza di animali selvatici e di cinghiali. Il numero di incidenti gravi

Manifestazione 22

Occorre, innanzitutto, semplificare la normativa attuale responsabilizzando gli enti locali ad effettuare interventi per il contenimento del numero dei cinghiali che abbiano anche un impatto positivo sull’ambiente”.

Si assiste infatti alla incontrollata proliferazione degli animali selvatici, il solo numero dei cinghiali è salito a 2 milioni in Italia. Oltretutto molti non denunciano neanche gli incidenti poiché scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni.

L’eccessiva presenza dei selvatici rappresenta un rischio per il nostro agroalimentare visto che proprio nei piccoli comuni sotto i 5mila abitanti si concentra il 92% delle produzioni tipiche nazionali e mette in seria difficoltà l’attiva delle imprese.

Secondo Coldiretti responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che, con coraggio, continuano a presidiare anche i territori più isolati e a garantire la bellezza del paesaggio e il futuro del Made in Italy.

La tutela dell’ambiente non deve fare dimenticare la sicurezza stradale, per questo serve agire con tempestività su tutti i territori.

“Proprio nelle aree collinari come le nostre – concludono Reggio e Furia - dove l’agricoltura è più difficoltosa, proprio a causa dei selvatici, si è già persa oltre il 50% della superficie coltivabile”.

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Migliaia di persone giunte da tutta l’Italia hanno manifestato di fronte a Montecitorio, molti dei quali muniti di cartelli per rimarcare i disagi subiti

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Cinghiali raddoppiati, danni per 200 milioni Prandini: “Le nostre proposte per risolvere il problema”

allineati sull’impegno ad affrontare in modo deciso la questione, nelle Commissioni Agricoltura, ma anche Ambiente. Perché è stato ribadito che tra agricoltura e ambiente non ci sono contrapposizioni, anzi agli agricoltori è affidata la principale azione di tutela del territorio. E a questo proposito Prandini ha sostenuto che proprio grazie all’azione Coldiretti sono state bloccate le misure fiscali, dal gasolio agricolo alla zootecnia, finalizzate, secondo chi le proponeva, a tutelare l’ambiente, ma che andavano in tutt’altra direzione. Tutti d’accordo dunque sulla necessità di azioni di prevenzione e contenimento perché serve equilibrio e l’esplosione della presenza dei cinghiali non lo garantisce più. Intanto il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova ha annunciato lo sblocco del decreto per il riconoscimento dei benefici a chi ha subito danni dalla fauna selvatica.

E ora – ha aggiunto – bisogna lavorare a una soluzione strutturale. Ha annunciato di aver già scritto al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per una modifica della legge 154 del 1992 con le “norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, meglio nota come legge sulla caccia. Bellanova ha anche detto che si contratterà in Europa la soluzione a per questo problema che non è marginale.

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importante un piano che non limiti le azioni di contenimento solo nei periodi di caccia, perché le produzioni agricole vanno preservate tutto l’anno. Si deve andare oltre la caccia, “se le risposte saranno collegate alla caccia tra 5 anni ci ritroveremo ad affrontare lo stesso problema”. Ogni anno si contano danni da fauna selvatica per 200 milioni. Ma la fauna è di proprietà dello Stato, le risorse non ci sono e per questo Coldiretti chiede che sia data agli agricoltori la possibilità di proteggere i loro campi e le mandrie che non sono di serie B. Prandini ha fatto riferimento anche all’Efsa che ha segnalato i rischi per la sicurezza alimentare da un mancato contenimento dei cinghiali e ha rilevato che per una volta l’Europa ha giocato d’anticipo. Ha anche sottolineato che la fauna attualmente presente sui nostri territori non è autoctona, ma è stata introdotta da altri Paesi e a questo proposito ha lanciato la proposta di valorizzare la filiera della selvaggina italiana, oggi infatti si acquista selvaggina dall’Est. Proposte dunque, ma anche un avvertimento: siamo convinti che il risultato questa volta lo portiamo a casa, ma se l’emendamento non sarà presentato o non sarà votato torneremo ma non in modo pacifico perché siamo esasperati. Risposte a stretto giro sono arrivate dai numerosissimi parlamentari dei diversi schieramenti ma

Manifestazione

L

’invasione dei cinghiali non è più solo un’emergenza dell’agricoltura, ma di tutto il Paese. Agricoltori e allevatori sono ormai esasperati. I cartelli sbandierati alla manifestazione organizzata dalla Coldiretti a Piazza Montecitorio a Roma il 7 novembre scorso spiegavano con chiarezza il disagio dei produttori. Uno per tutti: noi seminiamo loro raccolgono.

Ma la Coldiretti, al cui fianco si sono schierati presidenti di Regioni e province, sindaci, organizzazioni di rappresentanza dei consumatori, degli ambientalisti e sindacati (Symbola, Terranostra, Federparchi, Federconsumatori, Codacons, Adusbef, Centro Consumatori Italia, Aiab, Associazione per l’agricoltura biodinamica e Legambiente, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil) non si è fermata alla denuncia.

Il presidente Ettore Prandini ha “consegnato” a Governo e Parlamento un pacchetto di proposte che dovranno essere presentate come emendamento alla legge di bilancio o al decreto fiscale. Con una finalità precisa: consentire alle Regioni di mettere a punto piani per il contenimento dei cinghiali. Alle Regioni – ha spiegato Prandini – occorre attribuire le competenze per l’abbattimento perché la misura è colma . Sono due milioni i cinghiali che infestano campagne e città, una situazione non più sostenibile che è diventata un problema di tutta la comunità. Il presidente della Coldiretti ha ricordato gli oltre 10mila incidenti provocati dai cinghiali e i 13 morti. La situazione non è più tollerabile.

L’emendamento, secondo Prandini, è fondamentale per dare certezze alle nostre imprese e garantire il futuro agli agricoltori. E’ inutile – ha detto - che si mettano in campo politiche attrattive per far ritornare i giovani nelle aziende agricole se poi vengono devastati i loro campi. E’

Menzione per l’Unione “Vigne e Vini” al premio “Innovazione 2019” Per il progetto “C’è un posto per te 4.0”, finalizzato a migliorare la ricettività turistica

Riconoscimenti

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l Sindaco di Castelnuovo Belbo, Aldo Allineri, in rappresentanza dell’Unione di Comuni “Comunità Collinare Vigne e Vini”, il 20 novembre ad Arezzo, ha ritirato il premio “Innovazione 2019”, promosso dall’Anci. Il riconoscimento è stato assegnato per aver preso parte al bando come amministrazione comunale rientrando tra i primi 15 enti finalisti e sarà così menzionata in un libro dell’Anci Piemonte, che andrà in pubblicazione nei prossimi mesi, come “Buone Pratiche” in materia di

Il Sindaco Aldo Allineri di Castelnuovo Belbo visita lo stand allestito al centro congressi di Arezzo dalla Federazione Provinciale Coldiretti durante l’assemblea nazionale dell’Anci.

I 120 anni di Gazzetta d’Asti Mons. Croce lascia la direzione a don Dino Barberis

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l 30 novembre scorso, al Centro Cultuale San Secondo, sono stati celebrati i 120 anni dalla fondazione del settimanale diocesano “Gazzetta d’Asti”.

Nell’occasione, dopo 44 anni di guida, Mons. Vittorio Croce, ha lasciato l’incarico di direttore responsabile.

Il Vescovo, Mons.

Prastraro ha così assegnato l’incarico a don Dino Barberis. Nella fotografia il passaggio di consegne.

innovazione per la comunità.

In particolare l’Unione Collinare ha sviluppato il progetto “C’è un posto per te 4.0” per migliorare la ricettività turistica dei piccoli comuni. Il progetto è stato ideato dal dal consigliere comunale di Castelnuovo Belbo, agronomo Massimo Badino, e progettato dal geometra Alessandro Conta.

Lo scopo è di riqualificare piazzali di vecchie stazioni zone vicino alle cantine ed aziende agricole della zona con mini aree di sosta attrezzate interconnesse fra loro.

Fiera del Bue Grasso e del Manzo di Nizza

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Da sinistra l’assessore nicese Domenico Perfumo, il segretario Coldiretti Nizza Giorgio Nervi, il segretario Coldiretti Vesime Giorgio Bodrito, il Vice Presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, la Sindaco di Vesime Pierangela Tealdo e il Sindaco di Nizza Simone Nosenzo, accosciato il giornalista Mediaset Beppe Gandolfo

Manifestazione

Prima tappa delle “Giornate del Gran Bollito Misto”

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on più di 60 capi esposti e circa 600 piatti venduti, anche quest’anno la Fiera del Bue e del Manzo di Razza Piemontese ha animato l’intero centro storico di Nizza Monferrato. Il pranzo a buffet servito nel Foro Boario e la premiazione dei capi migliori sotto la conduzione del giornalista Mediaset Beppe Gandolfo hanno attirato concittadini e turisti che, desiderosi di scoprire la tradizionale ricetta del bollito misto impreziosita dalla carne di cappone, non si sono fatti intimidire da qualche goccia di pioggia. Anche il Mercato di Campagna Amica allestito di fronte al foro ha destato l’interesse dei visitatori e i produttori hanno comunque potuto far apprezzare le loro eccellenze nonostante il maltempo. Alla fiera hanno anche preso parte gli allevatori di cappone di Vesime e San Damiano, inaugurando così un inedito incontro fra le due eccellenze. Sono nate così, sotto l’egida delle tre amministrazioni comunali, di Coldiretti, Arap, Coalvi e Consorzio Barbera, “Le Giornate del Gran Bollito Misto”: una rassegna a più tappe per puntare sulla specificità dell’eccellenza gastronomica e richiamare l’interesse di turisti e locali.

Milioni di danni causati dal maltempo del 24 novembre Frane si portano via ettari di vigneti, esondazioni nelle zone orticole, strade dissestate

Maltempo

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L’esondazione del Bormida a Bubbio

causa principale dell’incuria e del degrado ambientale, rischia così paradossalmente di aggravarsi ancora di più.

Fra gli eventi più drammatici lo smottamento di un vigneto a Sessame di 15 mila metri quadrati e un’intera collina a Vesime che si è letteralmente inghiottita il vigneto di 4 ettari del nostro associato Damaso Abate, nella fotografia intervistato dal giornalista del Tg1 Davide Mignanelli intervenuto sul posto il 26 novembre scorso.

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anni per decine di milioni di euro, solo per la provincia di Asti, si contano all’indomani del 24 novembre scorso a causa delle forti precipitazioni e l’esondazione di fiumi e torrenti.

Danneggiamenti alle colture, in particolare le zone orticole lungo il Tanaro, il Borbore, il Belbo e corsi minori, difficoltà per le semine autunnali e raccolti ormai compromessi, problemi alle strutture e, soprattutto, un infinità di frane e smottamenti.

Per diversi giorni si è vissuto con l’incubo di un’alluvione simile a quella del 1994, raggiungendo la soglia di pericolo dei livelli di Tanaro, Belbo e Bormida (nella fotografia l’esondazione sulla strada provinciale fra Bubbio e Monastero).

Il territorio provinciale si scopre improvvisamente fragile, con vaste zone compromesse dal maltempo, minando anche la sicurezza delle persone. L’abbandono dei territori, che è verosimilmente la

Davide Mignanelli del Tg1 Rai intervista Damaso Abate di Vesime che si è visto franare l’intera collina dietro casa con il suo vigneto di 4 ettari completamente distrutto

Una frana su una strada di Calosso

Malattia professionale: come ottenere l’indennizzo Inail modo frequente macchinari piuttosto rumorosi.

Può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.

TENDINITI Sono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono lavorazioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdura o la sessatura del pollame. Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.

PATOLOGIE DEL GINOCCHIO Le borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopa-

tie degenerative o le tendinopatie del quadricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabellate: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viticoltori ed in genere coloro che sono costretti all’utilizzo prolungato della gamba come punto di appoggio per far leva su attrezzi di lavoro.

Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.

Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in merito, gli interessati possono rivolgersi al Patronato Epaca di Coldiretti Asti dove il personale qualificato saprà fornire le corrette indicazioni del caso, Tel. 0141 380 400.

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INPS: ATTENZIONE ALLA PREVALENZA DEL REDDITO In caso si svolgano più attività, per mantenere la qualifica di coltivatore e avere poi la pensione sono fondamentali il tempo dedicato all’attività extra agricola e il reddito conseguito Com’è certamente noto, la Legge chi previdenziali con conseguente n. 9/63 relativa all’iscrizione all’INdanno sulla possibilità di accesso PS dei coltivatori diretti, prevede alla pensione. Gli elementi da valuche tale attività venga svolta con tare sono pertanto sempre due: carattere di continuità e prevalen1. Il tempo dedicato all’attività za. In particolare, relativamente a extra agricola; quest’ultimo requisito, il coltivato2. Il reddito derivato da tale attività re diretto che, nell’arco dell’anno, nell’arco dell’anno solare. svolga anche altra attività lavoraGli uffici di zona e di recapito della tiva autonoma, parasubordinata Coldiretti invitano tutti coloro che o dipendente, deve attentamente si trovano nella situazione sopra e tempestivamente verificare che citata a valutare annualmente con continui a permanere la prevalenza gli operatori del Patronato Epaca sia di tempo che di reddito ai fini il permanere dei requisiti di legge del mantenimento della qualifica di predisponendo un semplice moducoltivatore diretto, anche per evitalo utile ad individuare il rispetto del re in futuro di essere cancellato reconcetto di prevalenza. troattivamente dall’INPS dagli elenInfo: 0141 380400.

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er diverse attività lavorative, come ad esempio quella dell’agricoltore, sono purtroppo ricorrenti alcune malattie professionali che col passare del tempo diventano debilitanti. Per questo motivo è possibile effettuare una richiesta di indennizzo all’INAIL. Presso gli uffici di Coldiretti Asti, eventualmente anche attraverso una consulenza medica completamente gratuita, è possibile effettuare una valutazione dell’eventuale indennizzo spettante.

Come prima azione per vedersi riconoscere l’indennizzo occorre comunque verificare se la propria malattia è inserita nell’apposita tabella dell’Inail che proprio recentemente è stata ampliata. Le elenchiamo di seguito: TUNNEL CARPALE La sindrome del tunnel carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegnati nella potatura ovvero coloro che svolgono l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici.

Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.

DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ UDITIVA I lavoratori che sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavorazioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agricoltura hanno diritto alla richiesta di indennizzo per il riconoscimento della malattia professionale: a titolo esemplificativo, in ambito agricolo, è una patologia che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in

Previdenza

Consulenza gratuita per tutti i lavoratori agli uffici Epaca di Coldiretti Asti

RUBRICA COLTIVA LA SALUTE REDATTA DA C.D.C.

Il colesterolo: buono o cattivo?

Se in eccesso le placche ostacolano l’afflusso del sangue

Sanità

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l colesterolo è un grasso presente nel sangue che viene in gran parte prodotto dall’organismo e in minima parte viene introdotto con la dieta.

Quando i valori del colesterolo superano abitualmente una certa soglia questo tende a depositarsi sulle pareti delle arterie, provocando la formazione di placche che ostacolano o bloccano del tutto il flusso sanguigno, con conseguenti rischi a carico del sistema cardiovascolare.

Il colesterolo presente nel sangue viene trasportato all’interno di strutture chiamate lipoproteine. Si riconoscono almeno due tipi principali di lipoproteine: le LDL (Low Density Lipoprotein, da cui deriva la sigla), sono conosciute anche come COLESTEROLO “CATTIVO”, perché trasportano l’eccesso di colesterolo dal fegato alle

arterie e lo rilasciano nei vasi con conseguente aterosclerosi le HDL (High Density Lipoprotein), sono conosciute a loro volta come COLESTEROLO “BUONO”, perché favoriscono la rimozione del colesterolo dal sangue e la sua eliminazione attraverso i sali biliari, proteggendo di fatto il cuore e i vasi.

Diverse condizioni sono associate ad un aumento del colesterolo che danneggia i vasi sanguigni e accelera il proces-

so di indurimento delle arterie; le più note sono: sovrappeso, obesità, alimentazione non sana, abitudine al fumo, mancanza di attività fisica.

Anche il diabete, è spesso associato a ipercolesterolemia.

Alcuni individui sono invece geneticamente predisposti a sviluppare l’ipercolesterolemia: una condizione nota come “ipercolesterolemia ereditaria o familiare” dovuta a una serie di mutazioni genetiche.

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COLTIVA LA TUA SALUTE

Da oltre dieci anni, l’accordo tra Coldiretti-Epaca e C.D.C. permette di far crescere il valore della prevenzione e della sicurezza nella cultura dell’impresa agricola ed unire la tutela dell’imprenditore, dei suoi familiari e degli ospiti della sua azienda con l’idea di una nuova agricoltura multifunzionale territorialmente sostenibile. C.D.C. rappresenta una delle realtà sanitarie più significative e dinamiche del Piemonte, con un’attività diagnostica completa presso sedi dislocate in modo capillare su tutto il territorio regionale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania. Grazie a tale collaborazione, i soci Coldiretti-Epaca possono accedere privatamente a tutte le prestazioni con tariffario agevolato esibendo la Tessera Associativa Coldiretti/Epaca, oppure tramite il SSN presentando la richiesta del medico curante.

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Goretta di Maranzana. La vendita sarà a prezzo medio di mercato, se interessati, tel 3338888081 Vendo in Monbaruzzo casa indipendente su 4 lati, centro paese, di recente costruzione con piccolo cortile cintato. Al piano terra magazzino, garage e cucinotta, camera e bagno; al primo piano grande cucina, salone, due camere, doppi servizi, due balconi ed ampio terrazzo, con sovrastante mansarda di una camera e bagno; grande cantina con garage.

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Affittasi azienda agricola agrituristica in Prov di Asti con vigneti DOC e DOCG completa di attrezzature. Per informazioni tel. 3666268622

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In Valle Erro, territorio della Robiola di Roccaverano DOP, affittasi az. agr. composta da terreni, stalle, fienili, portici, abitazione, piccolo caseificio con attrezzature recenti. Azienda adatta allevamento vacche, capre, pecore, cavalli (anche stato semibrado), apicoltura, agriturismo e taglio legna da ardere esente da allagamenti e smottamenti. Cell.

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Cerco spaccalegna verticale possibilmente in buone condizioni –Tel 014163378

Ragazzo della Costa d’Avorio cerca lavoro in agricoltura o edilizia. Referenziato. Tel 3510716530

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Vendo trattori moto coltivatori motori

Vendo piccoli attrezzi a motore

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numero 11 - 2019

Cerco terreni - cascine alloggi - case fabbricati - affitti

C Vendo attrezzatura agricola

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Vendo materiale da cantina

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Vendo materiale vario

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Vendo o cerco animali

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Vendo auto, furgoni e moto

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Cerco macchinari trattori - attrezzature varie

Cerco terreni e case

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Offro e cerco lavoro Vendo terreni, - Attività cascine, alloggi, manodopera case e fabbricati

Q Cerco/acquisto regalo e varie

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