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ANNO LXXIII - N.93 GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE 2020
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Dal prossimo 1 dicembre il Queensland apre i confini ai residenti del Victoria e dell’area metropolitana di Sydney
Frontiere finalmente aperte Pallas presenta un budget con importanti misure di stimolo all’occupazione
MELBOURNE – Uno dei temi più caldi di questo complicato anno è senza dubbio quello dei confini interni che, grazie al positivo contenimento della pandemia in Australia, tornano finalmente aperti seppur con qualche eccezione. La premier del Queensland, Annastacia Palaszczuk, ha annunciato che lo Stato aprirà i suoi confini con il Victoria dal prossimo 1 dicembre, e a partire dalla stessa data consentirà l’entrata anche alle persone provenienti dall’area metropolitana di Sydney. “A mali estremi, estremi rimedi”, deve aver pensato il ministro del Tesoro del Victoria, Tim Pallas, mentre firmava il budget statale presentato martedì con sette mesi di ritardo rispetto alla normale tabella di marcia. Con lo Stato in ginocchio, dopo sei mesi di dure chiusure, la manovra finanziaria da 346 miliardi di dollari in quattro anni propone 49 miliardi di stimoli economici e nuove iniziative. Pallas ha annunciato un deficit record da 23,3 miliardi di dollari per l’anno finanziario in corso, con il debito che lieviterà a 155 miliardi nell’arco di quattro anni, il più alto di ogni altro Stato, e un aumento di 44 miliardi rispetto a quest’anno. Nelle previsioni del governo Andrews, l’economia riprenderà a crescere al 7,8% il prossimo anno finanziario, e nello Stato verranno creati 400.000 nuovi posti di lavoro nel corso del prossimo quadriennio.
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Non si ferma la triste sequenza di decessi in Italia
Oltre 50mila i decessi totali in Italia dall’inizio della pandemia, un anno orribile per un Paese ancora alle prese con una terribile seconda ondata che ha messo a dura prova la tenuta del sistema sanitario italiano. Un’ondata i cui effetti avranno ancora lunga durata, secondo quanto affermano gli esperti del ministero della Salute che, tuttavia, sottolineano il calo della curva dei nuovi contagi e qualche segnale positivo in termini di ospedalizzazioni SERVIZIO A PAGINA 3
Donald Trump, pur non riconoscendo ancora la sconfitta, autorizza il passaggio di poteri
Pronti per la transizione Il presidente eletto Joe Biden inizia a rivelare le prime nomine
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump
Dettagli a pag. 11
WASHINGTON - A tre settimane dalle elezioni Usa, Donald Trump autorizza finalmente la transizione di poteri con Joe Biden, pur non riconoscendo ancora la sconfitta e assicurando che la sua “battaglia” per rovesciare l’esito del voto “continua”. “Alla fine vinceremo”, ha scritto Trump sul proprio profilo Twitter. Dal suo canto Biden può finalmente cominciare a prendere posizione in vista della proclamazione
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del 14 dicembre e intanto ha rivelato le prime nomine che andranno a comporre la futura amministrazione americana. Molti dei nomi fanno parte dell’entourage dell’ex presidente Barack Obama o di quello di Hillary Clinton. Tra questi ci sono Anthony Blinken come nuovo segretario di Stato Usa, Jake Sullivan come consigliere per la Sicurezza nazionale e Linda Thomas-Greenfield come ambasciatrice all’Onu. SERVIZIO A PAGINA 3
Profondo rosso per accelerare la ripresa Daniel Andrews ormai è abituato alle critiche. Un’autentica valanga lo ha accompagnato giornalmente per i lunghi mesi del lockdown imposto per arginare la seconda ondata del coronavirus nel Victoria. Critiche giustificate dagli errori che sono stati indubbiamente commessi sul fronte delle quarantene negli alberghi, anche se ora si scopre che qualche errore di gestione c’è stato anche nel New South Wales e quindi, come in quasi tutte le cose, fortuna e sfortuna un ruolo, sia nel bene a Sydney sia nel male a Melbourne, l’hanno avuto. Critiche però ingiustificate, visti i risultati, per quanto riguarda la fermezza di Andrews sulle prolungate restrizioni e i graduali allentamenti per arrivare ai contagi zero di questi ultimi 26 giorni. Dopo una breve e meritata pausa, martedì - con la presentazione del budget di gestione (servizio a pagina 11) - è ripartita una seconda ondata di critiche nei confronti del premier del Victoria e del suo governo, che sarà più complicato appiattire. Ci vorrà parecchio tempo, infatti, per vedere i risultati di alcune scelte che, a prima vista, hanno suscitato più di qualche perplessità: non certamente settimane o mesi, ma necessariamente anni. Ancora una volta ci sarà di mezzo un pizzico di fortuna e fattori esterni, impossibili da controllare. Andrews e il ministro statale del Tesoro Tim Pallas hanno scelto la strada del superdebito per cercare di dare un’accelerazione alla ripresa dopo mesi di motori al minimo e il ‘profondo rosso’ in preventivo nei prossimi quattro anni è davvero da record. DARIO NELLI CONTINUA A PAGINA 2
SPORT PAGINA 22
Champions: Morata trascina la Juventus agli ottavi PAGINA 32