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G aLi Ot A

presenta... voci fuori dal comvne anno IV

numero II

Febbraio 2010

copia omaggio

GALIOIL, IL CARBURANTE CHE FA CENTRO

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ar benzina, per chi gira in auto nel centro storico, non sarà più un problema. Sta arrivando Galioil, il carburante che fa centro! Immersa nell’incantevole scenario della città vecchia, l’accogliente stazione di servizio Galioil, con raffinato ristobar ed elegante piazzola per fumatori, darà il benvenuto a te e alla tua autovettura, per una pausa di coccole e relax. Fai il pieno di energia, da Galioil! Lasciati sedurre dal distributore di benzina a due passi da casa, che pensa al tuo benessere e ti garantisce comodità e praticità! La stazione di servizio Galioil potrebbe essere presto una realtà. Sostieni anche tu il nostro progetto: invia una mail all’indirizzo ilgaliota@alice.it indicando nell’oggetto “sì Galioil”. Fai centro anche tu assieme a noi!


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carburazioni interplanetarie

“Carburatori” e contenti con Galioil

Sostenete e fate sostenere il progetto che prevede la costruzione di una stazione di servizio in Piazza Castello

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a chi è stato il primo sul pianeta a tocca mandare quel citrullo di Franchino vasse proprio sotto casa, così non rompo parlare di dislocazione degli im- (il vicino di casa che sbava per me) a ri- l’anima a nessuno? E magari anche vicino pianti di benzina fuori dai centri abitati? empirmi la tanica fino a Timbuctu? Non alla palestra, ché la sera, dopo il corso di Mah. Certamente uno che non aerobica, mi stressa parecchio guida la macchina. Uno che andare in cerca di un distribual corso per la patente tutti tore automatico! lo prendevano per i fondelli. A proposito, quella pompa di Uno che alla prova scritta ha benzina che vogliono mettere fatto copiare tutti. E poi, alla su in via Gobetti non sarebbe pratica, per non passare da perfetta? È una zona piuttosto babbeo, ha sorpassato il tresprovvista, no? Il mio fidanruote che rallentava in vista zato, che abita da quelle parti, della pattuglia dei carabinieè andato persino a ringraziare ri. Investendo, ovviamente, la Padre Mimmo, sant’uomo, per nonnetta sulle strisce. Lui sì il suo provvidenziale intervenche la patente se l’è meritata, to. Anche se il suo sogno (del ma di cretino. mio ragazzo, i sogni di Padre Eh sì, bisogna essere compleMimmo suppongo siano altri), tamente suonati, o tutt’al più è un bel distributore in Largo carogne, per concepire l’idea di Corte. assurda che la collocazione Ce ne sono già alcuni lì vicino, di distributori di carburante lo so. Ma non è la stessa cosa. in pieno centro presenti dei Sai che priscio sarebbe andare fattori di pericolo. A me finoa fare il pieno col BMW nuoINDOVINA CHI ra non è mai successo niente. vo di zecca proprio in Piazza Perché mai, quindi, dovrei Chi è il grazioso benzinaio che abbiamo assunto a lavorare per Castello, mentre la gente si temere il rischio di incendi o la nostra stazione di servizio “Galioil”? Non dovrebbe essere rode per l’invidia? Nessuno ha preoccuparmi di inquinamen- difficile indovinarlo, nonostante cerchi di celare la sua identità mai pensato di costruire una to e impatto ambientale? Io sotto il berretto. stazione di servizio proprio lì? penso all’hic et nunc (qui e Diamo un indizio: durante l’ultimo Consiglio Comunale ha afFarebbe soldi a palate! Come? ora, per quegli ignoranti che fermato di aver svolto questo mestiere già da bambino. Ci hanno pensato i Galioti? non sanno il latino). E qui e Al primo che invierà la risposta esatta all’indirizzo e-mail Galioil? Ammazza che idea, ora, per l’appunto, io sono a ilgaliota@alice.it andrà un buono benzina di 50 euro. complimenti! E dire che io li secco, ho appuntamento dal Promozione non valida per Padre Mimmo e l’Assessore Alfarano. avevo presi per una massa di parrucchiere tra 20 minuti e sfigati. Bene. Allora da oggi devo urgentemente far benzina. Vuoi ve- sarebbe meglio (anche per Franchino, po- Galioto anch’io. Grazie ragazzi, siete fandere che per una messa in piega (il mio ver’uomo, che già tutti lo trattano a pizze tastici! coiffeur è lontano, oltre 600 metri!!!) mi in faccia) se l’impianto di benzina si troMarilla Di Chiantera


politica

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Benzina in via Gobetti: stop! Per piacere Il sindaco si impegna a chiedere la sospensione dei lavori all’Edileco in attesa di verificare possibili percorsi normativi per intervenire sull’opera. Ma la ditta non è obbligata a fermarsi. Mottola: non siamo a Cuba!

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ari amici della sinistra, qui non sediamento di stazioni di servizio. Provsiamo a Cuba. Non ci sono grandi vedimento, ricordiamo, definito “impropoteri dirigistici”. Con questa affermazio- crastinabile” nelle linee programmatiche ne ha esordito nel suo intervento il consi- di Bugna, ma della cui necessità, dice il gliere Mottola, volendo spiegare che l’autorizzazione concessa alla Edileco non ha avuto un impulso politico da parte della amministrazione, ma è frutto di un mero atto gestionale e si colloca nell’ambito, nella cultura e nell’economia del sistema liberale. Ed è stato questo il leitmotiv dell’intera seduta dello scorso 29 gennaio, nella quale il sindaco e l’assessore all’urbanistica Tony Bugna hanno voluto sottolineare “l’irresponsabilità politica” Alberi estirpati per l’avvio dei lavori alla base del permesso di costruire in via Gobetti. sindaco, “ora ci siamo resi conto”, denoStesso discorso non si può fare, se va- tando una grave lacuna del nostro goverlutiamo l’assenza di un preventivo in- no cittadino. tervento dell’amministrazione, per la Inoltre, è assodato che prima del rilascio pianificazione delle aree destinate all’in- del permesso, l’amministrazione avreb-

il GaLiOtA

comunica

L’associazione Culturale “U’ Iose”, editrice del periodico Il Galiota, intende diffondere fino al penultimo giorno antecedente le prossime elezioni regionali messaggi politici elettorali. Le inserzioni saranno raccolte secondo le condizioni stabilite nelle leggi n. 81/93, n. 515/92, n. 28/2000 oltre che nella Delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Chiunque sia interessato alle modalità e alle condizioni di vendita può contattare la redazione all’indirizzo di posta elettronica ilgaliota@alice.it

be potuto comunicare alla ditta che il suddetto piano era in corso d’opera, e che la stessa avrebbe dovuto attenderne l’approvazione prima di poter ricevere risposta all’istanza. L’opposizione, dal canto suo, ha portato una delibera del 1997, nella quale si stabiliva che qualsiasi intervento di urbanizzazione secondaria che interessasse aree tipizzate dal vigente Piano Regolatore ha l’obbligo di passare da una convenzione stipulata in Consiglio Comunale con il privato proponente. Sull’efficacia di tale delibera sono in corso approfondimenti, che saranno comunicati nel Consiglio di aggiornamento previsto per venerdì 5 febbraio. Frattanto, il Sindaco si impegna a chiedere in maniera informale la sospensione dei lavori. Senza che l’impresa sia vincolata giuridicamente a farlo. Non siamo mica a Cuba. Roberto Rotunno


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Vince Nichi. Tutta colpa dei dissidenti

politica

Troppi piddini conversanesi hanno “tradito” Boccia alle primarie. Sempre più evidente la frattura nel partito

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nche i conversanesi hanno voluto dire la propria in merito alla scelta del candidato della sinistra alle prossime elezioni regionali. Ben 1914 i concittadini che domenica, in Piazza Moro, hanno sancito la vittoria schiacciante di Nichi Vendola su Francesco Boccia. “Nichita il rosso” ha ottenuto a Conversano 1262 voti contro i 642 del candidato del Pd. Una vittoria della quale si è già detto e scritto tutto, ma che lascia ancora il tempo per una riflessione locale. Innanzi tutto è utile confrontare il numero dei partecipanti con quello delle ultime consultazioni di piazza, ovvero le primarie del Pd per la scelta del leader nazionale, svoltesi lo scorso novembre. Allora a versare l’obolo per la democrazia (i famosi due euro richiesti in quella occasione) furono 1480. Dunque il primo dato che risalta è un aumento di partecipazione, lecito se si pensa che l’evento di novembre era circoscritto ai simpatizzanti del Partito Democratico. Ma se, in linea di massima, il Pd può contare nella nostra cittadina quasi 2000 sostenitori, come è possibile che il loro candidato alla regione abbia racimolato solo 642 voti? I numeri ci aiutano a confermare quello di cui già si era a conoscenza, ovvero la non omogeneità interna al Partito

Democratico. Per carità, nulla di nuovo, ma è chiaro che, come a livello nazionale, anche nel locale non si è ancora capito chi comanda (pardon, coordina) nel Pd. Ogni iscritto, o meglio, ogni corrente si è sentita libera di esprimere il proprio voto in totale libertà, senza dare seguito alle indicazioni giunte dall’alto. Cosa eccellentissima, ovviamente, ma che non fa altro che spaccare

Le votazioni per le Primarie in Piazza Carmine a Conversano

Primarie? No, we can’t!

Così diverse da quelle americane, le consultazioni pre-elettorali del Pd hanno fatto emergere personalismi e divisioni

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edesco, in occasione delle Primarie, è venuto di nuovo a Conversano. Mentre la Cosentino, costretta agli arresti domiciliari, aiuta gli inquirenti a ricostruire la verità giudiziaria sul sistema che ha messo su nella sanità pugliese, lui, tranquillo, passeggia per piazza Moro, accolto soprattutto dai vertici locali del partito. Forse non aveva capito cosa si intendesse per “primarie”. Forse avrà inteso, secondo la spicciola semantica, che le “Primarie” fossero delle “belle giovani donne che dirigono un ospedale”, e magari, senza smarrire il vizietto, voleva vederle ed eventualmente promuoverle al Ministero della Sanità. Ci avrebbe messo la buona parola. In effetti è facile confondere queste Primarie con altro, specialmente se le si vuole affiancare, lungi da patologie esterofile e anacronistiche, a quelle che vengono svolte nella loro terra natia, gli Stati Uniti d’America. La tanto vituperata America,

ancora di più un partito diviso sia sulla scelta dei candidati, che sul modo di operare. Le facce di domenica sera di alcuni esponenti del circolo locale erano palesemente contrariate. Più di qualcuno ha dato un tiro barbino ai luogotenenti del partito. Probabilmente la resa dei conti interna è già iniziata. La corrente dei dissidenti non è più solo una. Antonio Lacandela

che non ha “concesso” le primarie (Of Alem’s style) ma le ha semplicemente “riconosciute” come diritto di tutti i cittadini. Sia a destra che a sinistra. Che non le ha mai messe in discussione e le ha fatte durare per ben sei mesi, mentre il dibattito verteva solo sui programmi e non sulle alleanze future o sulle opportunità o sui personalismi. Quell’America, proprio quella che quando ha terminato le primarie, ha visto il candidato sconfitto diventare il segretario di Stato, perché non serviva nessuna riconciliazione, in quanto questa partecipazione popolare ha unito i cittadini. Ma forse è meglio lasciar perdere. Non è il caso di prendersela tanto con un Partito, che di democratico non abbiamo ancora capito cosa abbia, e che ha già fatto fuori il filoamericano di turno “Uolter”, con il suo americanissimo “yes, we can”. R.R.


politica

Regionali, dove sono i programmi? Impegnate ad intessere strategie e alleanze, le coalizioni non si curano di avanzare proposte programmatiche

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Periferie messe a nuovo. Ma da ditte forestiere

La riqualificazione delle zone periferiche avverrà principalmente ad opera di aziende non conversanesi. Lovascio, molto critico sul provvedimento ai tempi di Iudice, ora china il capo

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anca poco al 28 Marzo 2010, giorno in cui gli elettori Pugliesi, si recheranno alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione, e il dibattito politico verte sui nomi che concorrono per la carica. È bene che le diverse fazioni facciano delle scelte ben ponderate su chi candidare e con chi allearsi sulla base di idee condivise e programmi tangibili, solo che queste caotiche disquisizioni continuano a prolungarsi un po’ troppo, a discapito di ciò che realmente interessa, o dovrebbe interessare, all’elettorato. Gli elettori, a meno di due mesi dalle elezioni, non hanno ancora sentito parlare (da ambo i lati) di quelle che sono le idee e i programmi dei candidati, e a rigor di logica dovrebbero essere le proposte dei candidati a determinare chi avrà il merito, l’onere e l’onore di governare la nostra regione. È sulla base di questo principio che la classe dirigente deve lavorare per suscitare il consenso, e non cercando alleanze improvvisate che hanno come unico scopo quello di strappare alla concorrenza una fetta dell’elettorato. Di conseguenza come possiamo esercitare il nostro diritto di voto essendo così poco informati su ciò che intende costruire colui che andiamo ad eleggere? Con questo andazzo cresce soltanto la sfiducia e il disinteresse verso la politica, che in sostanza è la gestione del nostro territorio e delle nostre opportunità di vita. La fascia di elettori più giovane, tanto amata, contesa e “strumentalizzata” dalla classe politica italiana, è già poco attenta e informata e tanto meno partecipe nella società, e questa campagna elettorale così poco seria di certo non li avvicina, anzi li allontana sempre più da ciò che li riguarda molto da vicino. Antonio Bolognino

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ncora una volta imprese edili forestiere metteranno mano nel territorio di Conversano. E’ quanto previsto dal Piano Integrato di Riqualificazione delle Periferie (PIRP), redatto dall’architetto Sgobba durante la passata legislatura. Il sindaco Lovascio, che allora era in opposizione, addirittura lasciò l’aula durante la votazione sul tema, per le forti critiche che aveva espresso sul provvedimento. A qualche mese dal suo insediamento come sindaco, è arrivata la notizia del finanziamento per 3 milioni di euro. Dopo di che, il panico. L’amministrazione ha evitato il dibattito consiliare sull’argomento e non ha mai espresso pareri. Era indecisa se accettare questo finanziamento oppure se proseguire autonomamente alla redazione di un PUG, che comunque andrà fatto, ma dovrà interfacciarsi con gli interventi pre-

visti dal Pirp. Nei giorni scorsi il governo cittadino ha preso una decisione frettolosa e lo scorso 29 gennaio ha firmato la convenzione con la Regione. Il sindaco ha giustificato tutto affermando: “In un momento di crisi non ce la sentivamo di dire no ad un finanziamento. Cercheremo comunque di ottenere qualcosa quando andremo a fare le convenzioni con i privati. E soprattutto chiederemo che vengano coinvolte anche alcune imprese conversanesi”. Come farà, non ce lo spiega. Per adesso, l’unico fatto attestato dalle carte è che un intervento che interesserà circa 300 appartamenti nelle periferie di Conversano, sarà effettuato da diverse ditte forestiere e solo una conversanese. In un momento di crisi, per l’economia cittadina. R.R.

Separati alla nascita Inauguriamo questo mese una rubrica nella quale ci proponiamo di ricercare le somiglianze più evidenti tra nostri concittadini e personaggi della sfera internazionale. Affidandoci al senso dell’umorismo dei soggetti coinvolti, per questo mese proponiamo la somiglianza tra l’Architetto Sgobba (nella foto a sinistra), redattore del PIRP di Conversano, e il Ministro alla Cultura Bondi.


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Società partecipate, nomine far west

attualità

L’amministrazione continua a operare scelte arbitrarie. Nonostante lo statuto Comunale imponga assoluta trasparenza.

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a travagliata assemblea del GAL, tenutasi a Mola di Bari lo scorso mese, ha avuto esiti dei quali sia il Consiglio Comunale, sia le testate locali ci hanno reso conto. Si parla di un colpo di mano dell’assessore alle attività produttive Alfarano che, mandato lì a portare i nomi proposti per il Consiglio di Amministrazione dagli enti conversanesi aderenti, ha “fatto di testa sua” portandone di nuovi e suscitando la collera delle associazioni e cooperative che hanno visto vanificare le loro consultazioni. Ancora una volta, ci troviamo a parlare di scelte del Comune, riguardanti i nomi dei nostri rappresentanti presso società partecipate. E ancora una volta si apre uno scontro sui criteri per i quali costoro vengono selezionati. Poche settimane fa è montata la polemica sulla scelta di Nebbia, candidato alle ultime comunali per la coalizione di Lovascio, poi nominato nel Consiglio di Amministrazione della società “Gestione

Servizi”, come rappresentante del nostro Comune. Equivoci e scontri che avremmo potuto benissimo evitare, se il nostro Comune non si fosse esentato, per l’ennesima vol-

Ass. Tony Alfarano ta, da una delle prescrizioni di legge. Quella in questione è il primo comma dell’art. 88, citato in Consiglio dal consigliere Bonasora, dello Statuto Comunale

che afferma: “Il Consiglio comunale, a maggioranza assoluta dei Consiglieri assegnati, approva, entro trenta giorni dal suo insediamento, gli indirizzi generali per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni, società. Tali indirizzi devono prevedere l’emanazione da parte del Sindaco, prima di procedere ad ogni nomina, di un avviso pubblico attraverso il quale dare pubblicità alle nomine o designazioni dei rappresentanti negli enti che intende effettuare”. La disposizione citata, oltre ad essere un obbligo di legge, è anche un’occasione per dare una programmazione e una coerenza all’azione amministrativa. D’altronde abbiamo già avuto l’esempio del Prie non approvato, il quale ci ha messo in imbarazzo sulla questione del parco eolico e, non ultima, la faccenda del distributore di carburanti in via Gobetti che si poteva evitare predisponendo un piano di localizzazione degli impianti. Roberto Rotunno

Caro benzina. Povero Alfarano!

L’Assessore lamenta di aver messo di tasca propria i soldi del carburante per partecipare alle riunioni del GAL. Come rimediare all’ingiustizia? Ecco i nostri consigli!

“Per la questione del GAL, ho speso molto tempo sottratto alla famiglia, e per la benzina i soldi ce li ho rimessi personalmente” (Assessore Alfarano, Consiglio Comunale 12 gennaio 2010)

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l rapporto che ha la nostra amministrazione con la benzina è particolare. Nelle linee programmatiche diceva che delocalizzare i distributori esistenti nel centro era un intervento “improcrastinabile”. Lo scorso novembre ha autorizzato una società di Noci a far sorgere una nuova stazione di servizio nell’unico “fazzoletto di verde” che aveva il quartiere della Maris Stella, mentre precedentemente si era fatta sponsorizzare dalla stessa società alcune manifestazioni estive. Oggi, l’assessore alle attività produttive, Alfarano, ha lamentato il fatto che sottrae tempo alla famiglia e rimette personalmente i soldi della benzina per partecipare alle riunioni del GAL. Dal momento che il Galiota si è sempre schierato dalla parte dei nostri poveri e indifesi amministratori, ci permettiamo di suggerire all’assessore quale strategia adottare per rimediare all’ingiustizia. Fase 1 (‘fangulallacultura): Vendere gli abbonamenti omaggio ricevuti per la stagione teatrale, farsi la “ricotta” e metterla da parte per i rifornimenti di carburante

Fase 2 (cambio merce): Chiedere buoni benzina all’Edileco (che si accinge a costruire il distributore di carburante nel quartiere Maris Stella) per farsi ricambiare il favore dell’autorizzazione Fase 3 (nico pe’piacè): Far tornare il consigliere Nico Mottola alla presidenza del comitato feste e chiedergli di organizzare una lotteria che, casualmente, consenta di far vincere all’assessore Alfarano una Opel Corsa GPL o almeno una Fiat Panda a metano, così consuma di meno Fase 4 (unitisivince): Chiedere al ministro Fitto di far arrivare soldi dai fondi FAS con destinazione vincolata alla benzina di tutti gli assessori comunali Fase 5 (la colletta): Affidare a noi del Galiota l’organizzazione di una colletta cittadina, il cui ricavato sarà suo, a patto che paghi il diritto d’autore al suo predecessore, Nino Achille, per avergli rubato l’aforisma “tengo famiglia”. Chiunque voglia partecipare alla colletta può mandarci un contributo minimo di 20 euro. Ché l’assessore mica può andare al benzinaio con la 10 euro!


attualità

Tarantini, la storia continua I

n un periodo come questo, in cui la sanità è continuamente al centro del panorama politico pugliese (le elezioni regionali si avvicinano!), emergono nuovi elementi su uno dei casi più discussi concernenti il nostro sistema sanitario: stiamo parlando del giro di tangenti e favori che avrebbero visto coinvolti l’imprenditore Giampaolo Tarantini e diversi Dirigenti della ASL Bari. Le intercettazioni telefoniche e le deposizioni rilasciate dallo stesso Tarantini nel mese di gennaio 2010 hanno fornito ulteriori particolari all’indagine, coordinata dai sostituti procuratori Giuseppe Scelsi, Ciro Angelillis, Eugenia Pontassuglia. Tale inchiesta ha messo in evidenza un vero e proprio sistema di scambi finalizzato al profitto delle società (produttrici di forniture ospedaliere) di Tarantini come la Tecno Hospital s.r.l., di cui quest’ultimo è socio e amministratore.

Gianpaolo Tarantini

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La Cosentino si difende

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L’indagine sulla Sanità si allarga a macchia d’olio

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lla base del “sistema Tarantini” vi sarebbe il rapporto tra l’imprenditore barese e Lea Cosentino, ex Direttore generale della ASL Bari. Secondo l’accusa, infatti, Tarantini riusciva a far nominare i “suoi” uomini, tramite la mediazione di Lea Cosentino, ai vertici dalla ASL; tra questi vi sarebbero Francesco Lippolis, Direttore amministrativo della ASL e Antonio Coltella, capo dell’Ufficio Area Gestione del Patrimonio ASL. Attraverso le prestigiose cariche ottenute, gli uomini di Tarantini riuscivano a garantirgli una serie di vantaggi e agevolazioni: gare truccate (in cui veniva simulata la convocazione di società concorrenti con quelle di Tarantini o, comunque, venivano convocate aziende che non commercializzavano gli stessi beni), omissione di valutazione di ordine comparativo con altre offerte di vendita, liquidazione delle fatture accelerata sulla base di carte truccate. Un esempio di questo sistema è rappresentato dal caso della delibera del 2 luglio 2008, con la quale la ASL Bari ha aggiudicato alla società di Tarantini la fornitura di tavoli operatori per l’ospedale “Di Venere”: l’inchiesta ha dimostrato l’irregolarità di tale delibera, constatando che per tale appalto Lea Cosentino l’azienda sanitaria ha speso 166.000 euro in più rispetto al valore effettivo dei beni. L’autorizzazione per la fornitura ha visto coinvolti Michele Vaira, funzionario istruttore della delibera e della determina di liquidazione e proprio i suddetti Colella, Lippolis e Cosentino: il primo, in quanto dirigente dell’ufficio che gestiva l’acquisto, il secondo, quale firmatario dell’ordine di pagamento, e per ultima Lea Cosentino, quale firmataria della delibera nelle sue funzioni di verifica della regolarità. In cambio dei loro favori e del loro “buon cuore”, dirigenti e funzionari ricevevano tutti la loro meritata fetta di torta. Secondo le stesse dichiarazioni di Tarantini, Colella avrebbe ricevuto il 5% su ogni appalto, per un totale di 100.000 euro su 2.000.000 di euro di delibere. Altri “extra”, di cui

Colella beneficiò, furono: il pagamento, per un totale di 1.500 euro, delle diverse prestazioni sessuali da parte della prostituta Maria Teresa De Niccolò (la stessa che Tarantini ingaggiò per una notte con il Cavalier Berlusconi) e, ancora, il pagamento di 2.000 euro a vantaggio del figlio Domenico Colella. A Lippolis sarebbero andati 30.000 euro in contanti, mentre a Vaira sarebbe spettata una somma di 1.000 euro, come dimostrano le intercettazioni con l’uomo d’affari. Secondo le ricostruzioni dell’accusa, invece, a Lea Cosentino sarebbero state garantite “prestazioni patrimoniali di vario genere”, tra cui costosi soggiorni in diverse località vacanziere, capi d’abbigliamento, orologi Rolex e disponibilità di autista e autovetture per i suoi viaggi. Ancora, Tarantini le avrebbe promesso la mediazione con diversi esponenti politici per favorire la sua carriera politicoamministrativa; fra questi sono nominati Sandro Frisullo, vice Presidente regionale, Raffaele Fitto, Ministro degli affari regionali e delle autonomie locali, e Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio. Il filone investigativo del pm Giuseppe Scelsi sulla sanità pugliese ha, infine, portato agli arresti domiciliari di Antonio Colella e Michele Vaira in data 15 gennaio 2010 e di Lea Cosentino il 17 gennaio 2010 (lei, però, respinge tutte le accuse e chiede la revoca dell’arresto). Tarantini, già ai domiciliari da 4 mesi per le vicende di droga e induzione alla prostituzione, rimane ovviamente l’indagato principale dell’inchiesta. Inchiodato dalle recenti intercettazioni, si ritrova egli stesso costretto a far luce su un sistema organizzativo che ha permesso di far incassare alle sue società ben 800.000 euro in soli quattro mesi; un caso emblematico della situazione e del malaffare in cui versa tutt’oggi la sanità pugliese. Speriamo solo che se ne continui a parlare anche dopo le Regionali. Francesco Roscino Vanna Coletta


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ambiente

Per chiudere la cava ci vogliono le carte L’assessore Loiacono: occorrono tempi tecnici per produrre i documenti necessari al passaggio di proprietà dell’area in mano al Comune. Intanto qualcuno continua a guadagnarci

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a verità, probabilmente, non la sapremo mai. Sta’ di fatto che la discarica di Contrada Martucci avrebbe dovuto chiudere i battenti al 31 dicembre scorso, ma i rifiuti li ospita ancora. Eccome. Da luglio ad inizio dicembre si sono rincorse determine e conferenze stampa che ne annunciavano la tombatura definitiva, con tanto di previsioni di costi e fidejussioni pronte a dar certezza. Poi, verso la fine

L’odore dei soldi Di Romario Candido Riota (de Marinio filho e Madre Ignota) Muse ispiratrici: Lombardi Ecologia, Giuseppe Lovascio e Alba Mediterranea Quando afferma la Regione “tu la cava non puoi far” Senza troppo agitazione Il ricorso lo fa al Tar Quando invece è la città Che discarica contesta Lui li assume a lavorà E finisce la protesta E il giornale inviperito Lui volea portar a spasso E però non ci è riuscito A comprare pure il Sasso Mentre il resto del paese Che si dedica al pallone Lo comprò grazie alle spese Della sponsorizzazione E se un giorno a Conversano C’è il signor l’informatore Lui la palla prende in mano E si compra il direttore E al Consiglio Comunale Che difendere lui smise Lui fu pronto per mandare Consiglier Mimmo Di Mise Con le unghie e con i denti Il tuo capo tu difendi Apri bocca sol se senti Parlar d’ “imbiandi e dipendendi” Or capiam che il buon Lombardi Che sian belli che sian brutti Giacobini o montagnardi Tiene amici proprio tutti Resta una questione sola Se ora tutto è allo sfascio E lui non dice una parola Che ti è il caro Lovascio?

dell’anno qualcosa cambia. “Io ritengo di aver fatto tutto il possibile” ci risponde l’assessore Loiacono. “La Regione ha permesso l’avvio de gli impianti di biostabilizzazione in regime provvisorio e abbiamo eseguito la procedura di rilascio dell’AIA, che doveva esser rilasciato già del 2007. Con l’AIA dai una serie di prescrizioni anche in merito alla bonifica, cosa che a noi interessava moltissimo. A questo punto ritengo di a aver fatto il mio lavoro.” D: E poi che succede? ”Il 29 dicembre esce la determina 611 del Commissario per l’emergenza rifiuti (che modifica la 514 uscita 11 dicembre) dove si annuncia che l’attività della discarica continua, e che nel frattempo si devono fare diversi passaggi, tra cui l’accatastamento e il certificato di prevenzione incendi per ottenere le aree da parte del Comune. Indica come tempo massimo 24 mesi, ma la 611 è contraddittoria perché ci impone di farlo entro luglio”. D: E chi deve svolgere queste procedure? “L’azienda Progetto Ambiente Bacino Ba5, che sta mandando ancora documentazioni. È tutto in itinere. L’agibilità è un passaggio successivo a cura dell’ufficio tecnico comunale, ma senza tutta la certificazione come si fa’ a concederla? D: Quindi ci stai dicendo che la “colpa” è della Progetto Ambiente Bacino Ba5? “No, è che ci sono dei tempi tecnici necessari per produrre certe documentazioni.” D: Ma non avevate previsto questi ritardi? Sono passati ormai diversi mesi. “Sono dell’idea di non dover esasperare lo scontro (con la Lombardi Ecologia, ndr). Bisogna cercare il dialogo. Ritenevo che questi impianti potessero partire, se rispondenti almeno a delle caratteristiche di idoneità tali da scongiurare pericoli per l’ambiente. Da quando ci siamo insediati ho maturato un atteggiamento diverso, ritenendo di dover collaborare. E notando dei ritardi nella consegna della documentazione necessaria chiesi al Commissario l’avvio in regime provvisorio, così come sono partiti gli impianti di biostabilizzazione. Nel frattempo provvediamo al passaggio. A breve andremo in Consiglio

Comunale per approvare una documentazione circa la disponibilità al trasferimento degli impianti.” D: Non potrebbe essere nell’interesse dell’azienda ritardare la consegna della documentazione? “Credo che nessun imprenditore terrebbe fermi degli impianti da 25 milioni di euro. Hanno avuto un co-finanziamento dall’UE per 5 milioni, quindi hanno speso 20 milioni. Hanno bisogno di produrre

CDR.” D: Ma il ritardo può favorire la Lombardi, dato che si continua sversare in discarica? “Da una chiusura immediata ad una di chiusura dilatata nel tempo certamente trarranno vantaggio. Ma almeno ora non viene gettato in discarica il tal quale (il rifiuto non trattato, ndr) ma il biostabilizzato che ha un minor impatto ambientale ed una minor carica batterica. Ed oggi tutti i 21 comuni dell’ATO devono avere un diverso atteggiamento nella raccolta dei rifiuti, perché quello che non possiamo smaltire nel biostabilizzato gli viene rimandato indietro come rifiuto speciale. Questo sta già succedendo.“ D:Questa estate il Comune ha ricevuto, per un evento, una grossa sponsorizzazione da parte della Lombardi. Era i caso di accettarla in una fase così delicata e di contrasto di interessi? “Io ho chiesto il ristoro ambientale alla Lombardi, e da parte loro c’è una certa disponibilità, ma vorrebbero che anche i Comuni dell’ATO partecipassero alla spesa di 3 milioni che Conversano deve avere. Più volte gli ho detto che, al posto delle sponsorizzazioni, avrebbero dovuto fare opere per Conversano, come piantumazioni, alberi, parchi giochi o rifacimenti di rondò. Sulla sponsorizzazione per gli eventi io non sono molto d’accordo.” Antonio Lacandela


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Discarica aperta, caccia al colpevole

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Vendola e Introna o Lovascio e Loiacono? La Provincia o l’Ato BA/5? La Lombardi Ecologia o la cittadinanza conversanese, indifferente a tutto l’accaduto? Ecco tutti i protagonisti della vicenda

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a presa in giro colossale alla quale abbiamo assistito lo scorso mese non ha un solo autore. Questo è ormai pacificamente condiviso da tutta la città, compresi i nostri rappresentanti. A soli due giorni dalla prevista chiusura della discarica, il presidente Vendola ha posticipato il termine del conferimento di rifiuti in Contrada Martucci al 1 luglio 2010. Motivo principale: la mancata partenza della produzione di Cdr. Ma c’è anche la mancata acquisizione della proprietà degli impianti da parte del Comune di Conversano e il fatto che i Comuni del bacino non sono pronti ad una seria rac-

Nichi Vendola colta differenziata. E in questi giorni è in atto una ripartizione delle responsabilità. Ma i soggetti protagonisti della vicenda non sono solo la Provincia, la Regione e il Comune. La riflessione deve essere complessiva, e deve comprendere un ventaglio di enti e persone ben più ampio. Cerchiamo di individuarli, menzionandoli uno ad uno: Vendola ed Introna: non c’è dubbio che siamo di fronte ai due maggiori responsabili della vicenda. Sono stati loro ad annunciare la chiusura della discarica e ad affermarlo fino al 30 dicembre scorso. Pur al corrente dei ritardi nell’acquisizione degli impianti da parte del Comune di Conversano, non hanno concesso una partenza provvisoria della produzione di Cdr in Contrada Martucci. Loiacono e Lovascio: oggi l’amministrazione comunale accusa la Regione. La stessa Regione alla quale per mesi ha creduto. L’atteggiamento di Lovascio è stato silente di fronte all’impegno di Vendola. Loiacono sapeva che gli impianti non sarebbero stati acquisiti in tempo, e avrebbe dovuto allertare tutti che la discarica si sarebbe chiusa solo se il Commissario avesse concesso un avvio provvisorio degli impianti. Invece ha dato forse troppa importanza all’Aia, documento che pre-

scriveva i metodi di post-gestione alla Lombardi, e ha indetto una conferenza stampa in cui assicurava il termine di smaltimento di rifiuti. La Provincia: in questo caso siamo di fronte ad un’altra leggerezza. L’assessore Barchetti ha in continuazione proposto un inceneritore nel nostro ambito. Un’ipotesi superficiale ed un metodo superato. Oltre che un argomento decisamente fuori tema, in quanto spetterà alla società gestrice degli impianti la destinazione del Cdr prodotto. L’Ato: il grande assente. Avrebbe dovuto preparare i Comuni a porre in atto tutti i provvedimenti utili a rendere possibile la chiusura della discarica, raccolta differenziata in primis, ma anche ad evitare l’insorgere di problemi dovuti alla presenza di rifiuti ingombranti. Invece ha continuato a dar ragione a chi, sostenendone l’inutilità, propone di abolire l’ente. Progetto Ambiente Bari 5: la società che ha realizzato gli impianti. Oggi deve fornire una serie di documentazioni utili al rilascio dell’agibilità e al trasferimento della proprietà. I ritardi con i quali negli ultimi mesi ha fornito certa documentazione, sono alla base della mancata acquisizione degli impianti da parte del Comune. Per evitare un’ulteriore proroga dovrà cambiare rotta e sbrigarsi. Lombardi Ecologia: a loro, formalmente, non si può imputare niente. Fatto sta che chi ci guadagna, da tutta questa vicenda, sono loro, che continueranno a smaltire rifiuti nella cava che da 25 anni

pre pronti a vantarsi dell’ottenimento della quantificazione del ristoro ambientale. Avranno mai sollevato il problema della

Giuseppe Lovascio partenza in via provvisoria degli impianti? O pensavano di riuscire ad acquisire le aree in pochissimo tempo? La minoranza consiliare: ha fatto men che nulla. Lonero e l’Udc oggi rivendicano il loro impegno, ma in realtà sono stati loro ad abbandonare l’aula in un Consiglio di fine settembre, sottoponendo una così delicata discussione a manovre strettamente politiche. Il gruppo Pd ha addirittura rassicurato tutti durante un Consiglio, quasi prendendosene i meriti, scatenando la furia di Loiacono.

Pasquale Loiacono in versione anni ‘80

Onofrio Introna gestiscono. Ci avranno messo lo zampino? Secondo Loiacono hanno solo fatto il “loro mestiere di imprenditori”. Secondo i malpensanti (che spesso ci azzeccano, divo Giulio docet) avrebbero favorito, in qualche modo, la “fortuna”. La maggioranza consiliare: poche parole spese da parte dei sostenitori dell’amministrazione in Consiglio, gli stessi sem-

Vito Bonasora e Sinistra e Libertà: il nostro Consigliere Regionale ha partecipato ad un Consiglio, sfoderando una pura e semplice difesa politica del suo Presidente, sfoderando la promessa di chiudere la discarica e mettere in sicurezza la discarica comunale. Dopo di che è sparito, fino al giorno delle Primarie dello scorso 24 gennaio, data in cui passeggiava tranquillamente in piazza Moro. La cittadinanza: qualche responsabilità è anche nostra: una comunità che non si è interessata abbastanza della vicenda ed oggi non protesta minimamente, se non quando fa comodo per superficiali valutazioni politiche. In altri tempi, forse, sarebbe venuto giù il Palazzo della Regione. Roberto Rotunno


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La crisi è una W, prima o poi torna

Le previsioni economiche per il 2010 di un caro amico e lettore. Meno fiducioso del nostro governo sulla ripresa

G

entile redazione e gentili lettori, prima di dirvi cosa realmente nel 2010 cambierà, vi faccio gli auguri di un buon anno. Con l'avvento del 2010, molte cose cambieranno, ma non in meglio (purtroppo), bensì in peggio. Iniziamo subito col dire che la crisi che stiamo vivendo non è finita, anzi ritornerà, perché nessun telegiornale vi ha detto, che la crisi è una W, ovvero, dopo la piccola ripresa che abbiamo avuto, si ritornerà in un periodo di crisi, dal quale se ne uscirà definitivamente nella fine del 2010 ed inizio 2011, sempre che la nostra finanza riesca a tenere "duro". Nonostante le varie leggi emanate dall'attuale governo, le proposte fatte da Confindustria e dai sindacati (ormai diventanti servi dello Stato), il problema della disoccupazione non si riesce ad arginare, causa anche i vari tagli fatti dal governo al settore della ricerca ed alla sfiducia delle banche verso le pmi. L'unica manovra che poteva risanare le casse dello Stato è lo scudo fiscale, che è stato fatto ad personam e non ad collectus. Sarebbe bastato mettere un'aliquota del 25%, per portare nelle casse dello Stato un introito pari a 24 miliardi di euro; ma cosi non è stato. Purtroppo

oltre il danno anche la beffa. E bene sì, parte dei soldi che sono andati alle casse dello Stato, serviranno per gli incentivi auto, in modo da mantenere ancora per un po’ in vita il marchio FIAT (ormai un parassita della società italiana), invece di investire quei soldi nella ricerca

(e salvare cosi i ricercatori dell'ISPRA). Ma non è finita qui, nella nuova finanziaria 2010, sono stati inseriti, vari aumenti di alcuni servizi offerti dalle aziende monopolistiche, che fingono di operare su un mercato liberalizzato, offrendovi promozioni che in via indiretta però sono sempre gestite dalle stesse aziende. Gli esperti del mercato petrolifero, prospettano un ritorno del barile a 100 dollari per gli inizi 2010, per poi arrivare a 150 dollari a metà 2010.

L'ISTAT è stato cancellato, il compito di effettuare indagini sarà affidato ad un organo che sarà gestito direttamente dal Governo, il quale sarà responsabile delle varie nomine e assunzioni (cosi da controllare le informazioni rilasciate sul costo della vita, inflazione, ecc.). Il Tfr confluirà (quello delle imprese con più di 50 operai) nelle casse dello Stato, che ha garantito con la legge finanziaria "saranno rispettati i diritti dei lavoratori"; in altri Paesi i lavoratori insieme ai sindacati avrebbero scioperato ad oltranza, invece in Italia i sindacati scioperano per non far chiudere l'ormai saturo stabilimento Fiat di Termini Imerese!!! Infine la protezione civile, quale ente di volontariato senza fini di lucro, è “finalmente” diventata una s.p.a., sotto il comando generale del governo, che potrà nominare i nomi dei vertici e controllare l’operato della stessa. Sarà un altro ente attraverso il quale sperperare danaro pubblico? D’ora in poi, a quale ente di volontariato gli italiani che non hanno una fonte di reddito sufficiente a sopravvivere potranno rivolgersi per trovare assistenza? Per non sembrare colui che vuole fare il catastrofista, mi fermo qui, ma dobbiamo essere sempre vigili su ciò che succede. Antonio Valenza


rancori

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Galioti, accolita di rancorosi

Un anonimo lettore biasima l’eccessiva acredine nel pezzo apparso sul numero di gennaio sulla stagione teatrale

A

himè, troppa amarezza tra le righe del pezzo sulla stagione teatrale. Ah, chissà quante rassegne l'autrice avrà visto passare sotto i ponti e quanto sia stato frustrato il desiderio di averne una in città... A primo impatto non si capisce bene quale sia il problema: ce l'ha con l'assessorato per aver (finalmente!!!) organizzato una [decisamente bella] rassegna? o con il CINE-Teatro Norba che ribadisce da sempre la sua sola e unica vocazione di CINEMA DI PROVINCIA? Persino con il pubblico conversanese con un virgolettato ammiccante e offensivo!!! Be', stavolta è veramente difficile non replicare all'articolo a pag.11 del giornale del partito XYZ, - come riporta il sottotitolo, mica x altro!!!! - e non notarlo purtroppo per retorica ormai consumata – (sempre le stesse cose ci dobbiamo dire????). E' indispensabile però spingersi oltre...verso una domanda.... un tabù per i perbenino conversanesi!!!!! Mi piacerebbe taaaaaanto sapere QUANTI degli ILLUMINATI, non polemici, non di parte, che riescono a riconoscere, additare e muoversi contro "la sonnolen-

za culturale che avvolge questo paese" in una "nebbia che ci avvolge"...... ABBIANO ALMENO COMPRATO IL BIGLIETTO per vedere il tenue bagliore da vicino!!!!!!! Perchè, dovete sapere, ragà, che quel bagliore....ad alcuni SCALDA il cuore!!!! Quindi, quest'email critica senza arte né parte solo a corollario: cercate di non diventare un' "accolita di rancorosi"...che per quello ci sono già molti, moooolti altri in città!!!! Un sorriso amaro, R. “Ahimè questo è un caso molto complicato, un sacco di input di output, fortunatamente io rispetto un regime di droghe molto rigido per mantenere la mente flessibile… Ah, mi scusi, non si era alla fiera del nonsense e delle citazioni? Abbiamo un problema. Chi ha un problema? Lei ha un problema? Ne parli al suo analista allora. Ah no, sono io? Siamo noi? Ma sa io facevo dell’ironia spicciola sulla ricerca spasmodica di “contenitori culturali” dell’Assessore, ricerca che lo ha assorbito a tal punto da fargli dimentica-

re dell’esistenza del Teatro Norba! Ma mi sembra che qui il problema non sia lui. E allora non so proprio cosa risponderle, non so neanche per quale arcano motivo lei fantomatico Mr o Mss R. si sia sentito tirato in ballo, magari non ha senso dell’umorismo, oppure non le va giù che ci sia qualcuno che sia di parte... perchè io sono polemica e di parte… (e per la retorica e il rancore mi sto attrezzando )non era ironico. Per fortuna il mio essere di parte non risponde ad interessi più alti, il suo ho il sospetto di sì! Ilaria Babbo

Guidate piano L’ipse dixit di Ciccio Manganelli

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ei giorni scorsi, al cine-teatro Norba di Conversano, si è svolto un progetto per la sensibilizzazione al rispetto delle norme del Codice Stradale. Erano presenti il comandante dei Vigili Urbani, Giovanni Di Capua, il quale ringrazio assieme agli amministratori provinciali e comunali che hanno partecipato al progetto. Assieme a loro, vorrei ringraziare tutti i dirigenti scolastici delle scuole medie e superiori di Conversano, che hanno reso possibile l’evento. Spero che questi progetti ottengano buoni risultati e che le regole della circolazione stradale siano rispettate da tutti, per vivere le nostre strade con maggiore sicurezza e tranquillità. Francesco Manganelli


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cultura

Teatro alla “sgrosc”? Mandateci i ragazzi!

Abbonamenti omaggio per la stagione di prosa agli amministratori comunali. La nostra proposta: regalarli alle scuole superiori affinché possano usufruirne gli studenti

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ello scorso numero abbiamo denunciato una manovra che, raggirando la Siae, permetteva agli amministratori di ricevere biglietti gratuiti per seguire i concerti organizzati dalla società Prima Show. Biglietti definiti “solidali”, dicitura che ha l’obiettivo di diminuire il prezzo e di conseguenza la rispettiva percentuale che si deve alla Siae. I biglietti omaggio disponibili, infatti, hanno un numero limitato, superato il quale cresce il prezzo dell’IVA da pagare. Per vie traverse, abbiamo saputo che qualcosa si sta muovendo per fare in modo che in futuro più non avvenga questa che, di

fatto, è una truffa. In ogni caso, questa manovra non viene posta in essere per la stagione teatrale di prosa, per la quale gli amministratori usufruiscono solo di abbonamenti omaggio (per due persone), la cui destinazione era ovviamente rimessa alla loro stessa discrezione. Resta da risolvere una questione: trovare un fondamento logico, morale e razionale, per il quale sono gli stessi amministratori ad usufruirne. Riterremmo più corretto e coerente dispensare quei biglietti a chi non può permetterseli, dal momento che ormai il servizio culturale è quasi equiparato al

servizio sociale e sanitario, e in quanto è ormai scientificamente dimostrato che il disagio si combatte soprattutto con la cultura. Evidentemente i nostri amministratori non sono fatti né per la correttezza, né per la coerenza? Ci auguriamo che non sia così, e li invitiamo a dimostrarci il contrario. La nostra redazione si rende disponibile a raccogliere i loro abbonamenti e a distribuirli presso le scuole superiori di Conversano, affinché alcuni ragazzi, individuati dagli insegnanti, possano assistere gratuitamente, a turno, ai vari spettacoli. Sarebbe un gesto generoso, educativo e di reale promozione culturale.

Il Vino Mi Fa Rè, ubriachiamoci di musica Avviata alla Cuccagna una rassegna in cui le armonie musicali si fondono con quelle enologiche. Ultimo appuntamento il 9 febbraio

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ievocare le atmosfere tipiche della Puglia, attraverso il buon vino e la buona musica. Questo l’obiettivo della rassegna “Il Vino MI FA RE’”, cominciata il 19 gennaio presso la Cuccagna di Conversano. Titolare e promotore dell’iniziativa Leonardo Di Carlo. Collaboratori Enzo Rosato, responsabile della grafica pubblicitaria dell’evento, e Lello Patruno, direttore artistico. “L’iniziativa nasce - ci spiega Leonardo Di Carlo -dalla volontà di ricreare le atmosfere che da sempre caratterizzano la nostra regione, attraverso la degustazione di un vino diverso per ogni serata, passando per l’esibizione di alcuni dei migliori musicisti della zona”. I precedenti appuntamenti, che hanno visto partecipi Domenico Lopez e Maurizio Lampugnani, promotori travolgenti di musica africana e sudamericana, la musica anni 60-70 di Francesco Luiso e Pasquale Ninni e i rivisitatori in chiave jazz di Bob Marley, Camillo Pace e Connie Valentini, preparano i fruitori della rassegna ad un ulteriore viaggio attraverso i sapori e i ritmi della Puglia, che si chiuderà con la degustazione del vino “Bollicine di Puglia”, il 9 febbraio prossimo. L’accompagnamento musicale sarà curato da Michele Biancofiore, voce e chitarra, Andrea Campanella al clarinetto e Danilo Amato al basso, insieme lo Swing39 Trio. Gli organizzatori rassicurano coloro che non hanno potuto prender parte all’iniziativa: “Vogliamo che si ripeta, siamo contenti dell’idea”. E noi non possiamo che apprezzare. Teresa Serripierro

Domenico Lopez e Maurizio Lampugnani

Francesco Luiso e Pasquale Ninni


comunicazioni utili

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Primo marzo, un giorno senza stranieri Primo sciopero degli immigrati. Per ricordare all’Italia e all’Europa che il lavoro non ha colore né razza

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li immigrati hanno deciso di fermarsi invocando la Costituzione Italiana. Il primo marzo 2010 sarà infatti la prima giornata di sciopero e di manifestazione non violenta degli immigrati, che incroceranno le braccia per rivendicare i propri diritti e soprattutto per mostrare alle istituzioni, ai datori di lavoro, agli sfruttatori e ai discriminanti, quanto sia determinante il lavoro e il contributo dei migranti per la nostra società. Anche Conversano potrebbe creare un movimento di sostegno all’iniziativa, perché il richiamo ai valori umani e all’opposizione al razzismo non sia solo una

questione di densità demografica. Ognuno di noi può singolarmente sostenere il progetto, attraverso contributi economici o più semplicemente indossando un indumento o un braccialetto del colore di riferimento scelto per la sua neutralità: il giallo. La redazione de “Il Galiota” apprezza l’iniziativa e si impegna a sostenere le idee di chiunque volesse prenderne parte o costituire un comitato. Italiani e stranieri uniti in un’unica battaglia di civiltà: per il rispetto e la razionalità, contro le discriminazioni. Teresa Serripierro

Triggianello, arriva la corsa alle 6,45 D

opo le richieste giunte da parte di diversi cittadini, alle quali si è accodata la nostra redazione, è stato istituita una corsa del bus cittadino che parte da Triggianello alle 6,45 e arriva a Conversano alle ore 7,00. Grazie a questa modifica degli orari i cittadini della frazione avranno la possibilità di arrivare a Conversano in tempo per usufruire del servizio interurbano per l’ospedale Miulli di Acquaviva oppure anche del treno che parte per Bari alle 7,30 (molto frequentato soprattutto da studenti universitari). A farne le spese sono state le corse circolari all’interno del paese. La redazione continua a raccogliere proposte, da girare ai nostri amministratori, per migliorare i servizi. Buon viaggio!


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Enigmistica

cazzeggi a cura di Ivana Giannuzzi

1.

Francesco, avversario di Nichi Vendola alle primarie – Sottogenere del romanzo giallo 2. Congiunzione avversativa – Quella civile si occupa della previsione, prevenzione e gestione degli eventi straordinari 3. Alla punta e al tacco del piede – Antico Testamento – Suffisso accrescitivo femminile - Telegiornale 4. Gore, ex vice-presidente degli USA – Ecologia, che attualmente gestisce servizi di igiene urbana in diversi Comuni della Puglia - Difetti cutanei 5. In tanti ne contestano l’installazione in via Gobetti - Roma 6. Dio egizio – Né sì né no – Jean, ex pilota di Formula 1 7. Insieme a Caio e Sempronio – La indossa l’avvocato 8. Né tuo né suo – Pari nel diverso – Altare pagano 9. L’immigrare – In musica corrisponde alle E 10. Profeta biblico 11. Millecinquanta romani – Gineceo – E’ maestra di vita per Cicerone 12. Lo sono stati gli abbonamenti per la stagione teatrale agli amministratori – La sigla del Comitato olimpico internazionale

A. B.

Il Parroco della Maris Stella Predica in chiesa – Ivano Marescotti – Laurea Magistrale C. Mezza casa – Volume D. Personaggi della serie televisiva Lost - Mercurio E. Quella Vergata è un quartiere romano - Linea che procede spezzandosi in direzioni opposte

F.

All’apice dell’apice – Miniera senza fine – La fine degli avari G. Colei che si lascia trasportare dall'ira – Enrico Oldoini H. Il fiume più lungo d’Italia – Oro – Consonanti nello zigomo I. Il dolce del compleanno – Religiose L. Nichi, Presidente uscente della Regione Puglia – Esistono quelli bruni e quelli polari M. Il precedente nome della Repubblica Democratica del Congo – Erba simile al finocchio N. Nichel – Ai limiti O. Tipo di farina – Vocali nell’isola - Rabbia

P.

tempo

Gioca a San Siro – Avverbio di

Q.

Le elezioni svoltesi nel 2005 – Associazione sportiva

Soluzione anagrammi PFM Alessandro Lomele Crocifisso Canfora Giovane Italia Pompa di benzina Associazione Libera Pulmino Coro Privatizzazione

Periodico mensile: Anno IV Numero II Registrazione al Tribunale di Bari: n. 28 del 18/ 07/ 07 Direttore Responsabile: Adriana Marchitelli Grafica ed Impaginazione: Vitantonio Coppola L. Editore: Ass. Cult. “U’iose” Stampa: Grafica Lieggi Redazione: Corso Umberto, 13; Conversano (BA) Chiuso in redazione il: 31 / 01 / 2010


sport

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Sportivi e contenti. Magari vincenti

Quali sono gli obiettivi delle società conversanesi per la stagione agonistica in corso? Cosa sognano per il futuro? Qual è il loro progetto sociale-sportivo? Lo abbiamo chiesto ai dirigenti di alcune delle squadre locali che quest’anno stanno vivendo stagioni particolarmente positive.

L

a Pallamano Conversano è la più famosa realtà sportiva conversanese. Militante nella serie A Elite di pallamano, pluriscudettata, è presieduta quest’anno da Vito Stefano Latela, diretta da Luigi Zito ed annovera tra gli altri soci, il sindaco Lovascio e il consigliere Bonasora. Risponde alle nostre domande il tesoriere D’Alessandro: “L'obiettivo è ovviamente quello di ripetere le buone prestazioni del girone di andata (vittoria Supercoppa, Handball Trophy e dominio assoluto del campionato), evitando rilassamenti per vincere Scudetto e Coppa Italia. Quello che ci auguriamo per il futuro è che la Lega trovi soluzioni per dare a questo sport (molto completo, educativo e giocabile a qualsiasi livello) il prestigio che merita a livello nazionale, sul modello di altre nazioni dove è da tempo al top. In tal modo si dovrebbero creare quelle condizioni che permetterebbero alle società di acquisire la stabilità economica necessaria per portare avanti sogni sportivi ai più alti livelli”. REAL CONVERSANO, OBIETTIVO PLAY OFF Dalla pallamano, passiamo al calcio dove quest’anno è nata una nuova società, denominata “Real Conversano”, iscritta al campionato di Terza Categoria. Abbiamo intervistato il presidente Daniele Locafaro, giovane imprenditore che, con i suoi soci Antonio Martinelli, Leonardo Mazzone e Antonio Di Bello, si è lanciato in quest’avventura, tentando di dare una possibilità ai tanti calciatori dilettanti del nostro paese e di quelli limitrofi. “L’obiettivo – dice – è quello di guadagnare un posto per i playoff. Nel primo girone del nostro primo anno di attività abbiamo ottenuto buoni risultati e vorremmo continuare su questa falsariga. Quest’anno stiamo ponendo le basi per diventare un punto di riferimento per chi ama divertirsi praticando il gioco del calcio, in accordo con le possibilità che provengono dalle sponsorizzazioni”. ASD NORBA: INVESTIAMO NEI TALENTI L’altra società calcistica conversanese, è la Asd Norba del patron Di Palma e figlia, militante per il secondo anno consecutivo in Seconda Categoria e forte di un vivaio di un centinaio di baby-calciatori. L’obiettivo, per quest’anno, è quello di valorizzare i tanti giovani, traghettando

la squadra verso la permanenza. Il tema della valorizzazione dei giovani dovrebbe essere il lait-motiv anche negli anni a venire e, proprio per questo, i dirigenti dichiarano di stare imbastendo rapporti

Presidente degli Azzurri Mino De Girolamo con società di importanza mondiale quale l’Arsenal F.C. AZZURRI A CACCIA DI SPONSOR Il calcio a 5, stando alle statistiche, è in Italia, lo sport che per numero di iscritti, ha il trend di crescita maggiore. Due sono le compagini del nostro paese. Quella più in alto, in categoria è l’Azzurri Conversano. Abbiamo interpellato direttamente il pre-

Foto di squadra degli Azzurri Conversano

sidente Girolamo De Girolamo: “E’ una soddisfazione per me essere giunto sin qui: nessuno avrebbe mai creduto che con scarse disponibilità ed enorme passione saremmo riusciti nell’impresa di disputare un campionato di serie A2! Scontato sottolineare che i nostri obiettivi a breve giro siano quelli di mantenere la categoria. Ancora scontato è che sognare in grande sarà possibile solo se ci sarà la collaborazione di enti e sponsor”. L’AIACE E’ PRONTA AL SALTO L’Aiace calcio, società presieduta dall’eclettico Luigi Guglielmi, annovera tra le sue fila giocatori quasi esclusivamente “made in Conversano” e sta disputando un sorprendente campionato di serie C1, proponendosi come outsider per i playoff promozione. “Siamo in ballo… e balliamo!”-esordisce il D.G. Tommaso Di Bello. “Siamo consapevoli di quanto il nostro potenziale sia notevole: a testimoniarlo, le prestazioni di qualità fornite dai vari Lovecchio, Monno, lo stesso Guglielmi, Ferretti. Ce la metteremo tutta per tentare il salto di categoria: è in quest’ottica il potenziamento di gennaio, con Rotondo e Genco. Sempre nella stessa ottica, ci stiamo preparando per poter costruire un settore giovanile che, oltre ad essere obbligatorio per le squadre della categoria superiore, potrà fungere da serbatoio per la squadra grande”. Saverio Sacchetti


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promozione

Alice, meraviglia in 3D alla Casa delle Arti Dal 3 marzo arriva a Conversano l’attesissimo film “Alice in Wonderland”, film diretto dal regista Tim Burton e tra gli altri interpretato da Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter e Crispin Glover. L’opera mescola tecnologie visive e di fotografia tra live action, motion capture e stop motion. È la trasposizione cinematografica dei racconti Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò di Lewis Carroll. Alice Kingsley (Mia Wasikowska), ormai diciassettenne, non ricorda più nulla del suo straordinario viaggio. Va ad una festa solo per scoprire che è stato combinato un matrimonio tra lei e un nobile, Hamish Ascot (Leo Bill). Durante la festa, intravede il Bianconiglio (Michael Sheen) e corre nella foresta, ma il Bianconiglio la afferra e la fa precipitare nella sua tana. Dopo la caduta, Alice si trova in un’ ampia stanza, beve una pozione che la fa rimpicciolire e sente le voci del Dodo (Paul Whitehouse), del Topo (Barbara Winsdor) e del Bianconiglio. Esce da una minuscola porta e finisce in un giardino, dove ci sono il Bianconiglio, il Topo, il Dodo, Pancopinco e Pincopanco (Matt Lucas) che parlano di lei come una salvatrice, e che si riferiscono al Paese delle Meraviglie chiamandolo Underland. Insieme vanno all’Oraculum, che dice ad Alice di uccidere il Jabberwocky (Christopher Lee), un mostro sanguinario al soldo della Regina Rossa (Helena Bonham Carter). Alice capisce sempre meno, ma ad un tratto il gruppo viene aggredito dal Bandersnatch, una creatura simile a un orso e trattenuta da delle carte capeggiate dal malvagio Fante di Cuori (Crispin Glover). Alice rimane paralizzata davanti alla bestia, ma il Topo distrae il Bandersnatch e Alice scappa. Nella fuga Pancopinco e Pincopanco vengono catturati dall’ Uccello Jubjub. Nel frattempo, nel suo castello, la perfida Regina Rossa accusa uno dei suoi schiavi di aver rubato una torta e gli fa tagliare la testa. Il Fante di Cuori entra nella stanza e le da l’Oraculum. La Regina Rossa, infuriata, incarica il Fante di portargli la testa di Alice. La ragazza sta ancora scappando, quando incontra nella foresta lo Stregatto (Stephen Fry), che rimane profondamente colpito, le dice che deve uccidere il Jabberwocky e accompagna Alice a casa del Cappellaio Matto (Johnny Depp) e del Leprotto Bisestile (Noah Taylor) per curare le sue ferite. Durante il viaggio che segue, Alice incontra la Regina Bianca (Anne Hathaway), scopre il significato del vero amore e realizza che dovrà combattere la Regina Rossa, il Jabberwocky, e liberare il Paese delle Meraviglie dalla Tirannia.


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