L’ALPONE 5
100° Anniversario della nascita
DI CIRILLO TONIN
“Con amor, bontà e cortesia / Se conquista amor, stima e simpatia” A cento anni dalla nascita di Cirillo Tonin, avvenuta il 19 ottobre 1909, è con un suo pensiero che desideriamo iniziare questo omaggio al nostro amato poeta contadin, il quale, in 78 anni di vita, ha arricchito il nostro paese con le sue poesie in rima e in dialetto vicentino. Il modo migliore per ricordarlo è sicuramente attraverso i suoi versi e le sue composizioni. Il suo “poetar in rima” si affianca alla vita di contadino che gli offre numerosi spunti: osserva la natura, la società contadina e la vita politica di allora e la racconta. Egli descrive, ammonisce, esalta e si commuove: riassume in versi un’epoca di cambiamenti sociali e politici, ma soprattutto segna il passaggio dalla poe-
sia della memoria a quella scritta. Sono passati parecchi anni dalla sua nascita e le sue poesie suscitano ancora in noi delle emozioni di partecipazione e di riflessione. “Me piase star sul monte / qua el mondo xè pì belo / pi lontan xè l’orizonte / e pì vizin e azuro el cielo”. Questo è l’inizio di una delle poesie, “Me piase star sul monte” più belle riguardanti la natura e il suo grazie a Dio per averlo fatto nascere qui. La natura con i suoi colori, profumi, suoni viene da lui descritta minuziosamente, egli si sente parte di essa, sente un contatto diretto; gli basta un semplice sguardo per far nascere una “dolce poesia”. A molte persone del paese ha dedicato direttamente dei componimenti e noi gli siamo grati e lo sentiamo ancora vicino, come se la sua anima immortale ci parlasse ancora attraverso le sue poesie. “In ogni festa come questa / Mi qualcosa go sempre dito, / ghe vorria ancora questa / che stavolta stesse zito”. Così esprimeva il suo coinvolgimento e desiderio di essere partecipe e rendere uniti coloro che erano in festa. Dino Coltro, scrittore e poeta veronese, nella presentazione alla raccolta di poesie di Cirillo fatta nel 1993, scrive: «se è vero che è impossibile e improprio staccare in “Serilio” la figura del poeta, del contadino, si deve riconoscere nella sua poesia una capacità espressiva a tutto campo». Molte poesie riguardano infatti la vita contadina e il suo paese: si tratta di
Fornaro
In occasione del 40° anniversario di attività della ditta “Legatoria Fornaro s.r.l.” di Montecchia di Crosara, il 5 settembre scorso, è stata inaugurata una grande statua, dedicata a San Giovanni Bosco e collocata nel cortile antistante l'edificio, sito in via Alpone 71 – zona industriale/artigiana. Alla cerimonia, presenti anche molti ex allievi salesiani, ha presenziato il cardinale Raffaele Farina, direttore responsabile della Biblioteca Vaticana per la quale la ditta Fornaro è chiamata spesso ad eseguire importanti progetti. L’alto prelato ha celebrato la Santa Messa e ha benedetto la statua.
Fatti Fatterelli Una mattina di settembre, alcune signore passando nei pressi di via Camadi, si sono accorte che sul ciglio della strada giaceva esanime un grosso animale “non identificato”. Stupite hanno chiamato altre signore del vicinato, anch’esse però incapaci di dare una spiegazione. Tornati i mariti dal lavoro e vista la bestia, hanno tranquillizzato le mogli, spiegando loro che si trattava di un grosso tasso, sicuramente travolto da un’auto di passaggio.
FILIALE “SAN GIOVANNI ILARIONE” Via Roma, 32/34 37035 SAN GIOVANNI IL. (VR) Tel. e Fax 045 7465278 E-mail: info@tenero.it www.tenero.it ORARI Lun. - Giov. dalle 9.00 alle 12.30 Mart. - Merc. - Ven. dalle 15.00 alle 19.00
poesie spesso ironiche ma che permettono di avere uno scenario dettagliato della società civile di allora. Come recita un detto antico: “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna” e anche nel caso di Cirillo c’era ed era Maria Dirupo, una donna graziosa, scomparsa qualche anno fa, all’età di 91 anni, una compagna sempre presente: lui stesso quando parla d’amore scrive: “Il vero Amor / è nato dal Padre Creator / è desio del cor de tuta la gente”. Poi ancora sul Matrimonio scrive: “El Matrimonio el xè un Sacramento / dei più bei e importanti / se fato ben e a so tempo / el pol far diventar santi”. I due sposi credevano nel matrimonio, nell’amore di coppia come fonte di gioia, pace e allegria, luce e sorriso del mondo, strada e porta del paradiso. Ringraziamo Dio di aver avuto nella nostra famiglia e comunità una persona come Cirillo che ha voluto e saputo trasmettere al prossimo i suoi sentimenti, le sue osservazioni, rendere grazie e solennizzare tanti momenti della sua vita e soprattutto della vita altrui attraverso il dono dei suoi componimenti. Concludiamo partendo ancora da un suo pensiero: “L’omo xè grande par la so anima imortale / e parchè se el sa el poì ragionare”. Io Silvia, sua nipote, gli dedico una mia poesia: “Caro zio Cirillo Tonin / dolce e simpatico contadin / la to fameia te ringrazia / per i doni che te ghè fato: / gioia amore e risate / laori feste e tante poesie ben fate / Te si un esempio par tuti noi / Come tuti i grandi eroi / Grazie zio / Da lassu prega par el to amato paese / Par la to fameia e par i amici / Perché podemo un giorno esser tuti sereni e felici”. SILVIA TONIN
RI GLI ALLO Complimenti vivissimi da parte della redazione a: Michela Biondaro, laurea breve in Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Verona, 13 ottobre 2009. Silvana Cavazza, Economia e Management delle imprese e dei Servizi, Università degli Studi di Verona, 17 ottobre 2009. Monica Cengia, Laurea breve presso l’Università di Verona facoltà di Lingue e culture per il Turismo, 27 novembre 2009. Silvia Confente, dottoressa di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Verona, 13 ottobre 2009. Enrico Confente, dottore in Ingegneria Ambientale presso l’Università di Padova, 28 ottobre 2009. Alessandra Fattori, Università di Padova, il 17 novembre 2009, dottore in Scienze Politiche Relazioni internazionali - Curriculum Diritti umani. Camilla Fusa, Lingue ed Istituzioni Giuridiche economiche dell’Asia orientale presso l’Università di Venezia, 2 novembre 2009. Laura Galiotto, laureata il 29 novembre 2009 in Chimica all’Università di Amburgo. Angelo Gambaretto, Laurea breve in Ingegneria meccanica presso l’Università di Padova, 24 novembre 2009. Gabriele Gambaretto, Laurea breve in Ingegneria energetica presso l’Università di Padova, 25 novembre 2009. Silvia Rossi, Laurea in Tecniche di Laboratorio biomedico presso l’Università degli Studi di Verona Facoltà di Medicina e Chirurgia, ottobre 2009. Aurelie Zanarotto, laureata presso l’Università degli Studi di Verona Facoltà di Medicina e Chirurgia, il 24 novembre 2009.
FESTA DELL’ANZIANO. Organizzata dalla Pro Loco e dall’Amministrazione Comunale, l’8 dicembre si è celebrata la Festa dell’anziano, con la partecipazione di ben 787 ultrasessantacinquenni. Il programma prevedeva la S. Messa alle ore 15.00, seguita dalla tradizionale consegna dei pandori a tutti gli anziani, allietati dalla musica dei “Tacabanda” e dalla degustazione di vin brulè e fette di pandoro.
ITALIA-AFRICA 0 A 1? Venerdì 30 ottobre alle ore 21.00 si è svolto un incontro presso la sala della Comunità di Montecchia di Crosara con p. Alex Zanotelli. Alessandro Zanotelli è nato a Livo (Trento) il 26/08/38, viene chiamato familiarmente padre Alex da tutti. Completa i suoi studi di teologia a Cincinnati negli USA e qui viene ordinato sacerdote. Come missionario parte per il Sudan meridionale e vi rimane per 8 anni. Le sue prediche sono di fuoco, denuncia le ingiustizie e accusa le amministrazioni corrotte. Nel ‘78 vive il suo periodo veronese come direttore di Nigrizia e anche qui diviene testimone scomodo di esponenti politici. Il suo obiettivo è “dare voce ai senza voce”. Opera fino al 2001 nelle baraccopoli di Korogocho nei pressi di Nairobi, Kenya. Attualmente vive nel quartiere Sanità di Napoli dove presta la sua opera alternandosi con le importantissime conferenze che lo distinguono. Il manifesto della serata recita in modo provocatorio: “Dai mattoni alle pietre vive”. Si avverte, già da subito, che non è la solita conferenza; ci sono tanti giovani provenienti un pò da tutte le parti: il tam-tam della presenza di padre Alex ha sortito il suo effetto. Intanto scorgiamo in fondo alla sala lui:
padre Alex. È sorridente e indossa una delle sue magliette colorate con l’immancabile Huipalas, la sciarpetta indigena ecuadoriana simbolo di Resistenza, lmpegno e Convivialità. Mediatore appropriato della serata è don Sergio Marcazzan, parroco di Vestenanova. Si sente subito l’amicizia
Alex Zanotelli
che lega i due sacerdoti. Parlano entrambi con termini chiari e semplici, alla portata di tutti. Pian, piano ci rendiamo conto che il teatro si è ben riempito: genitori, studenti, casalinghe, insegnanti, autorità e gente comune; tutti qui che pendono dalle labbra del noto missionario. Padre Alex inizia il suo racconto prima lentamente, quasi sottovoce. Via, via che gli argomenti si fanno più pressanti, il suo parlare diviene concitato perchè ciò che ha da dire è di grande importanza per tutti. Ci spiega che i vescovi africani hanno capito e denunciato per tempo la situazione di gran disagio che sta veViale Fontanelle, 52/51 - 37047 S. Bonifacio (VR) ITALY nendo avanti per le popoTel. +39 045 6101643 - Fax +39 045 610 1642 lazioni africane; con forza e coraggio dicono che le www.pakelo.it cose sono diventate inso-
Pakelo Lubricants
stenibili e che non riguardano più solo l’Africa, ma il mondo intero.l vescovi africani non hanno paura. Si percepisce ora nella voce di padre Alex una sorta di sofferenza nel condividere come l’inquinamento, la carestia siano arrivati ad un culmine altissimo. Si deve intervenire ora! La parte che ci colpisce maggiormente è quella che riguarda l’acqua. L’acqua intesa come diritto umano, l’acqua come fonte non inesauribile. Denuncia padre Alex che fra trenta anni, di petrolio non ne avremo più e troveremo così altre fonti energetiche alternative. Si, ma l’acqua? L’acqua è come l’aria: senza non si può vivere. Alcune multinazionali stanno mettendo le mani sull’acqua perchè è diventata oro blu. La vogliono privatizzare per specularci sopra. Considerando che solo il 3% di tutta l’acqua è potabile, capiamo subito che non è moltissima. Se poi si aggiunge che gran parte viene usata per l’industria e l’agricoltura, si capisce subito che quella che rimane per il consumo proprio umano è davvero poca. Le chiese cominciano a prendere una posizione affinchè l’acqua non venga privatizzata. Non si può accettare che l’acqua venga messa all’asta! Consideriamo che il consumo giornaliero d’acqua per ogni persona dovrebbe essere di circa 50 litri. In realtà noi europei ne consumiamo più di 200 litri e gli americani arrivano a 800 litri. Siamo degli spreconi. Durante il dibattito sono intervenuti i coniugi laici missionari Flora e Giulio Leso. Hanno vissuto in Africa per un pò di tempo: lei insegnante, lui falegname. Hanno portato il loro contributo e ne hanno tratto a loro volta vita, amore e insegnamento. Padre Alex Zanotelli ci ha lasciato qualche cosa di molto importante sulla quale riflettere, magari in vista della prossima conferenza di Copenaghen sui cambiamenti climatici, svoltasi nelle scorse settimane. Nel frattempo interroghiamoci sul da farsi perchè, stando in tema di acqua, ognuno di noi nel suo piccolo è una goccia, ma tutti insieme siamo un grande oceano. GABRIELLA PERNIGOTTO