Trans- formare
Ilaria Donadel Federigo Gioia PROTOTIPO URBANO PER LA RACCOLTA E TRASFORMAZIONE DELLE ECCEDENZE ALIMENTARI
Trans-formare. An urban food surpluses harvesting Politecnico of Milano. AUIC Architecture / Built Environment Masterthesis. A.Y. 2020 / Giancarlo Floridi Supervisor. Trans-formare. Un prototipo raccolta e trasformazione alimetari. Politecnico di Milano. Scuola AUIC / Architettura Ambiente Costruito / Interni.
Tesi di Laurea Magistrale. Relatore Giancarlo Floridi.
Ilaria Donadel Federigo Gioia
prototype for harvesting and processing. AUIC School Environment / Interiors.
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Supervisor. prototipo urbano per la trasformazione delle eccedenze Milano. Architettura / Interni. Magistrale. A.Y. 2020 / 21 Floridi.
1.1 Food Waste Paradox 1.2 Data collection 1.3 Milano Leading City 1.4 Earthshot prize 1.5 Project and Policy
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1. Introduction 0. Abstract
Index Indice 05
2.1 Mercato Agroalimentare Milano 3.1 A Big Box 4.1 Data collection 2.2 Diagnostic analysis 3.2 A Difficult Whole 4.2 Theoretical readings 2.3 Recup Pilot Project 2.3 Conclusion 2.4 Reflow Pilot Device
3. Trans-formare 4. Sources 2. The Market
22 54 115
sneak pic scatti rubati
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0.
9 Trans-formare
Abstract
It is known how food waste is a widespread global problem, perhaps it is less known its impact also on the ecosystem. Con temporary society, strongly and exclusively linked to a consumerist system, leads to have in our fields, in our factories, in our resellers enormous losses and waste of food. Food waste does not only involve food that we throw into our homes, but also all the emissions due to its production and distribu tion: as reported by UNEP, United Nations Environment Program me, 17% of cultivated, finalized and sold is thrown = 1.4 million hectares of arable land = 10% of emissions of greenhouse gases. Moreover, the current pandemic crisis COVID-19 has had a further and profound impact on hunger and food security, triggered by disruptions in food supply chains, income losses, widening social inequities, an altered food environ ment and price hikes: there’s food for every human, but not everyo ne has to eat. Between 720 and 811 million people in the world faced hunger in 2020, an increase of as many as 161 million from 2019. Such phenomenon casts a worrying shadow on the future sustainable development model planned by the United Nations for the future.
È noto come lo spreco alimentare sia un problema globale diffuso, forse è meno noto il suo impatto anche sull’ecosistema. La società contemporanea, fortemente ed esclusivamente legata ad un sistema consumistico, porta ad avere nei nostri campi, nelle nostre fabbriche, nei nostri rivenditori enormi perdite e sprechi di cibo. Lo spreco alimentare non riguarda solo il cibo che gettiamo nelle no stre case, ma anche tutte le emis sioni dovute alla sua produzione e distribuzione: come riportato da UNEP, Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, il 17% delle coltivazioni, finalizzate e vendute viene gettato = 1,4 milioni di ettari di seminativo = 10% delle emis sioni di gas serra. Inoltre l’attuale crisi pandemica COVID-19 ha diminuito la sicurezza alimentare, a causa delle interruzioni nelle catene di approvvigionamento alimentare, delle perdite di reddito, dell’allargamento delle ingiustizie sociali, destabilizzando la filiera agroalimentare: c’é cibo per tutti ma non tutti hanno da mangiare. Tra 720 e 811 milioni di persone nel mondo hanno sofferto la fame nel 2020, con un aumento di ben 161 milioni rispetto al 2019. Tale fenomeno getta un’ombra preoccupante sul futuro modello di sviluppo sostenibile previsto dalle Nazioni Unite per il futuro.
Storicamente, le pandemie sono servite come catalizzatori per il cambiamento politico, economico e sociale.
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Historically, pandemics have ser ved as catalysts for political, eco nomic and social change, could it be still consider a true quote? Instead of tolerate waste as una voidable by-product generated by our capitalist economy, could we convert it into resource?
Focusing on the case of Milan, its role in the fight against waste, specifically food, has grown after having hosted Expo 2015, and many activities promoted on the territory in collaboration with associations have made Milan a leading city in the definition of policies and procedures to be adopted for waste reduction. In addition, the metropolis hou ses, in the east side border, the largest Italian food wholesale, for products marketed: Mercato Agroalimentare SogeMi (Flori cultural Market + Meat Market + Fish Market + Fruit and Vegetable Market).
The challenge to follow this pano rama of innovation is the reali zation of a prototypical support space for the modern merchant: a contemporary caravanserraglio, an autonomous box within the market boundary to collect and process food surplusses, a space of encounter for dealers, travellers and citizens, and at the same time a strategy to organize the urban territory.
Alle luci di queste cosiderazioni, pensiamo sia ancora vero? Invece di tollerare lo spreco come sotto prodotto inevitabile generato dalla nostra economia capitalista, non dovremmo convertirlo in risorsa?
In particolar modo a Milano, il ruolo nella lotta contro lo spreco alimentare, è cresciuto dopo aver ospitato Expo 2015, e sempre più numerose sono le iniziative promosse sul territorio in collabo razione con le associazioni. Ciò ha reso Milano una città leader nella definizione di politiche e di procedure da adottare per la ridu zione dei rifiuti. Inoltre, la metropoli ospita all’interno del confine comunale, il più grande Mercato Agroalimente all’ingrosso italiano, per prodotti commercializzati: il Mercato Agroalimentare SogeMi (Mercato Floriculturale + Mercato della Carne + Mercato del Pesce + Mercato Ortofrutticolo).
La sfida per seguire questo pa norama di innovazione verso un futuro senza sprechi è la realizza zione di uno spazio prototipico di supporto al mercante moderno: un caravanserraglio contempora neo, un volume autonomo entro i confini del mercato per la raccolta e la conversione delle eccendeze alimentari prodotte quotidiana mente, uno spazio di incontro per i rivenditori, viaggiatori e cittadini, e allo stesso tempo una strategia per ri-organizzare un territorio urbano in trasformazione.
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The global community is at a critical moment in its pursuit of the Sustainable Development Goals (SDGs). More than a year into the global pandemic, millions of lives have been lost, the human and economic toll has been unprece dented, and recovery efforts so far have been uneven, inequitable and insufficiently geared towards achieving sustainable development. The current crisis is threatening decades of development gains, further delaying the urgent transition to greener, more inclusive economies, and throwing progress on the SDGs even further off track. The global extreme poverty rate rose for the first time in over 20 years, and 119 to 124 million people were pushed back into extreme poverty in 2020.
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Introduction 1. 13 Trans-formare
La comunità globale è in un momento critico nel suo perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). A più di un anno dall’inizio della pandemia globa le, milioni di vite sono state perse, il bilancio umano ed economico è stato senza precedenti, e gli sforzi di ripresa finora sono stati irregolari, iniqui e insufficientemente orientati verso lo sviluppo sostenibile. L’attuale crisi sta minacciando decenni di guadagni in termini di sviluppo, ritardando ulteriormente l’urgente transizione verso economie più verdi e più inclusive e portando i pro gressi sugli SDG ancora più fuori strada.
Il tasso di povertà estrema globale è aumentato per la prima volta in oltre 20 anni e da 119 a 124 milioni di persone sono state spinte verso la povertà estrema nel 2020.
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1.
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Introduzione
Food Waste paradox
Food is one of the largest existing product flows. It is often sugge sted, that up to half of all food grown is wasted and thus not eaten; in particular estimates on the global level of food wastage by the FAO state that ‘roughly onethird of the edible parts of food produced for human consumption, gets lost or wasted globally’ which is about 1.3 billion ton per year [1]. Each discarded food item uses precious resources and heaps pressure on agriculture. The food system, in general terms, includes all the materials, processes and infrastructures relating to agricul ture, trade, retail, transport and consumption of food products and waste occurs at all stages of the chain. Thus, food waste also has both environmental and economic impact: the global food system generates between 25-30% of the world’s total greenhouse gas emissions; for the production of food resources and other inputs have been used (workforce, raw materials, land, energy, water,…) by the different actors of the sup ply chain. To not forget than the cost of food waste does not end in the cost of making the product, but also includes the cost for its disposal. The value differs greatly depending on the entity involved (public/private), the geographical area and the type of product but, generally, the order of magnitude is around €100/tonne (for proces sing companies).
Il cibo è uno dei più grandi flussi di prodotti esistenti. Si suggerisce spesso che fino alla metà di tutto il cibo coltivato sia sprecato e quindi non consumato; in particolare stime sul livello globale di spreco alimentare da parte della FAO affermano che circa un terzo delle parti commestibili degli alimenti prodotti per il consumo umano, si perde o si spreca globalmente, cioè circa 1,3 miliardi di tonnel late all’anno [1]. Ogni alimento scartato utilizza risorse preziose e accumula pressione sull’agri coltura. Il sistema alimentare, in termini generali, comprende tutti i materiali, i processi e le infrastrut ture relativi all’agricoltura, al com mercio, al dettaglio, al trasporto e al consumo di prodotti alimentari e dei rifiuti si verifica in tutte le fasi della catena. Così, lo spreco alimentare ha anche un impatto sia ambientale che economico: il sistema alimentare globale genera tra il 25-30% delle emissioni totali di gas serra del mondo; per la produzione di risorse alimentari e altri input sono stati utilizzati (forza lavoro, materie prime, terra, energia, acqua,...) dai diversi attori della filiera. Da non dimenticare che quando si parla di costo dello scarto alimentare ci si riferisce sia all’investimento speso per la pro duzione del prodotto, che al costo necessario per il suo smaltimento nel caso di esubero. Il valore varia notevolmente a seconda dell’en te coinvolto (pubblico/privato),
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Food surpluses are good and safe food that for some reason “advances” in the different stages of the supply chain, that is, is not sold or is not consumed according to forecasts. It can be wasted or recovered. Food surpluses represent a part of what is called “food availability”. The term food availability refers to the total food production along the entire chain. It includes food products at dif ferent stages of the supply chain. The food surplus is the edible component that is made, proces sed, distributed or served but that for various reasons is not sold or consumed. It includes food made in the private sector, transformed into the transformation stage, di stributed in the distribution stage, prepared in the catering stage, but which fails to reach the entire supply chain and the consumer. Totally different food grade is the inedible component, not intended for human consumption.
dell’area geografica e del tipo di prodotto ma, in generale, l’ordine di grandezza è di circa 100 euro/ tonnellata (per le imprese di tra sformazione).
Le eccedenze alimentari sono cibo buono e sicuro che per qualche ragione “avanza” nelle diverse fasi della catena di approvvigio namento, cioè non viene venduto o non viene consumato secondo le previsioni. Può essere spreca to o recuperato. Le eccedenze alimentari rappresentano una parte di quella che viene chiamata “disponibilità di cibo”. Il termine disponibilità alimentare si riferisce alla produzione alimentare totale lungo l’intera catena. Comprende i prodotti alimentari nelle diverse fasi della catena di approvvigiona mento. L’eccedenza alimentare è la componente commestibile che viene prodotta, lavorata, distribuita o servita ma che per vari motivi non viene venduta o consumata. Comprende alimenti prodotti nel settore privato, trasformati nella fase di trasformazione, distribuiti nella fase di distribuzione, prepa rati nella fase di ristorazione, ma che non raggiungono l’intera cate na di approvvigionamento e il con sumatore. Completamente diverso grado alimentare è il componente non commestibile, non destinato al consumo umano. Le cause della produzione di eccedenze variano a seconda dello stadio dell’industria interessata. Nella maggior parte
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The magnitude and complexity of the System are the reason why lar ge amounts of food have already been wasted before ever rea ching our refrigerators. This is the paradox of scarcity (the presence of food insecurity [2]) in waste (the presence of overeating). The phe nome dimension is such that it can contribute, at least in part, to the resolution of the problem of food insecurity. Therefore, the under standing of how to counteract this inefficient and ineffective distribu tion and management of food in developed countries is a funda mental theme for the sustainable development of the planet.
dei casi, le eccedenze sono legate a uno squilibrio tra domanda e offerta. In Italia le cause principali sono: il raggiungimento di vendite interne entro la data, contestuali ritorni alla consegna e restituiti per invenduti, non conformità con gli standard di mercato, imballaggi non conformi.
La grandezza e la complessità del Sistema sono la ragione per cui grandi quantità di cibo sono già state sprecate prima ancora di raggiungere i nostri frigorife ri. Questo è il paradosso della scarsità (presenza di insicurezza alimentare [2]) nei rifiuti (presenza di eccesso di cibo). La dimen sione fenomenica è tale da poter contribuire, almeno in parte, alla soluzione del problema dell’insi curezza alimentare. Pertanto, la comprensione di come contrastare questa distribuzione inefficiente e inefficace e la gestione degli alimenti nei paesi sviluppati è un tema fondamentale per lo sviluppo sostenibile del pianeta.
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Data Collection
With regards to how much food is wasted at various stages, there are no EU-wide estimates. Reliable and comparable data does not exist, especially for food waste generated in agricultural pro duction and fisheries. In general, data in Central Europe is of low quality or is completely lacking. Exceptions are smaller countries, that have an over-average GDP, whose site-specific analyses are available, like Estonia, Slovenia and Sweden. As reported by An tónio Guterres Secretary-General, United Nations, the availability of high-quality data is also critical, helping decision makers to under stand where investments can have the greatest impact; but improved data collection will not happen without increased data financing, from both international and dome stic resources.
Per quanto riguarda la quantità di cibo sprecato in varie fasi, non esistono stime a livello europeo. Non esistono dati affidabili e com parabili, in particolare per i rifiuti alimentari prodotti nella produzio ne agricola e nella pesca. In ge nerale, i dati nell’Europa centrale sono di bassa qualità o completa mente carenti. Fanno eccezione i paesi più piccoli, che hanno un PIL superiore alla media, le cui analisi specifiche sono disponibili, come l’Estonia, la Slovenia e la Svezia. Come riferito dal Segretario ge nerale delle Nazioni Unite António Guterres, anche la disponibilità di dati di alta qualità è fondamentale, aiutando i decisori a capire dove gli investimenti possono avere il massimo impatto; ma una migliore raccolta dei dati non avverrà senza un maggiore finanziamento dei dati, sia da risorse internazionali che nazionali.
1.2 22
Milano Leading City
The most important event in recent years that has brought this topic to the attention of the world was EXPO Milano 2015, whose theme was inspired by the first of the Millennium Development Goals of the United Nations: to eliminate extreme poverty and hunger in the world. The event has made a strong contribution to bring the debate to international interest, involving all participating countries without distinction.
The legacy left by EXPO 2015 especially in the host city was the interest in the promotion by the municipality of a proper food poli cy. In fact, from that moment on, the city of Milan will carry out nu merous initiatives in support of the cause that will have an echo not only in the Italian context, but also abroad. In 2016, the Urban Food Policy Pact was drafted, a tool to support the city government in the development of innovative actions against food waste promoted, currently signed by 167 cities in the world and 19 in Italy. It is in this context that the Gadda Law 166/16 is born, a measure to re organize the regulatory framework that regulates the donations of unsold food in order to introduce simplification, harmonisation and incentive measures; but above all, it establishes the priority of food recovery, and how to donate to the poorest people of our Country.
L’evento più importante degli ultimi anni che ha portato questo tema all’attenzione del mondo è stato EXPO Milano 2015, il cui tema è stato ispirato dal primo de gli Obiettivi di Sviluppo del Millen nio delle Nazioni Unite: eliminare la povertà estrema e la fame nel mondo. L’evento ha dato un forte contributo per portare il dibattito all’interesse internazionale, coin volgendo tutti i paesi partecipanti senza distinzione. L’eredità lasciata da EXPO 2015 soprattutto nella città ospitante è stata l’interesse per la promozione da parte del comune di una cor retta politica alimentare. Da quel momento, infatti, la città di Milano realizzerà numerose iniziative a sostegno della causa che avranno un’eco non solo nel contesto italiano, ma anche all’estero. Nel 2016 è stato redatto il Patto di Politica Alimentare Urbana, uno strumento per sostenere il go verno della città nello sviluppo di azioni innovative contro lo spreco alimentare promosso, attualmente firmato da 167 città nel mondo e 19 in Italia. È in questo contesto che nasce la legge Gadda 166/16, una misura di riorganizzazione del quadro normativo che regola le donazioni di alimenti invenduti al fine di introdurre misure di sempli ficazione, armonizzazione e incen tivazione; ma soprattutto stabilisce la priorità della ripresa alimentare, e come donare alle persone più povere del nostro Paese.
1.3 23 Trans-formare
Earthshot prize
The latest recognition worth men tioning is the prestigious global climate award assigned to the city the past 17 October 2021, the Earthshot prize, acknowledgement created to encourage change and find sustainable solutions for the planet within the next ten years. The Prize, launched by Prince William and The Royal Foundation in October 2020, aims to turn the current pessimism surrounding en vironmental issues into optimism, by highlighting the ability of human ingenuity to bring about change, and inspiring collective action. Taking inspiration from President John F. Kennedy’s Moonshot which united millions of people around an organising goal to put man on the moon and catalysed the development of new techno logy in the 1960s, The Earthshot Prize is centred around five ‘Earth shots’: protect and restore nature, clean air, revive oceans, build a waste-free world, fix our climate. Simple but ambitious goals for our planet which if achieved by 2030 will improve life for us all, for ge nerations to come. Each Earthshot is underpinned by scientifically agreed targets including the UN Sustainable Development Goals and other internationally recogni sed measures to help repair our planet.
L’ultimo riconoscimento degno di nota è il prestigioso premio globa le sul clima assegnato alla città lo scorso 17 ottobre 2021, il premio Earthshot, riconoscimento creato per incoraggiare il cambiamento e trovare soluzioni sostenibili per il pianeta entro i prossimi dieci anni. Il Premio, lanciato dal principe William e dalla Royal Foundation nell’ottobre 2020, mira a trasfor mare l’attuale pessimismo sulle questioni ambientali in ottimismo, mettendo in evidenza la capacità dell’ingegno umano di portare il cambiamento e ispirando l’azione collettiva. Prendendo ispirazione dal Moonshot del presidente John F. Kennedy che ha unito milioni di persone intorno a un obiettivo organizzativo per mettere l’uomo sulla luna e ha catalizzato lo sviluppo di nuove tecnologie negli anni ‘60, The Earthshot Prize è incentrato su cinque ‘ proteggere e ripristinare la natura, aria pulita, ravvivare gli oceani, costruire un mondo senza rifiuti, fissare il nostro clima. Obiettivi semplici ma ambiziosi per il nostro pianeta che, se raggiunti entro il 2030, miglioreranno la vita di tutti noi, per le generazioni a venire. Ogni Earthshot è sostenuto da obiettivi scientificamente concordati tra cui gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e altre misure riconosciute a livello internaziona le per aiutare a riparare il nostro pianeta.
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Together, they form a unique set of challenges rooted in scien ce, which aim to generate new ways of thinking, as well as new technologies, systems, policies and solutions. By bringing these five critical issues together, The Earthshot Prize recognises the interconnectivity between environ mental challenges and the urgent need to tackle them together.
Milan won presenting FOOD WASTE HUB project, the creation of food recovery centres which recover food mainly from super markets and companies’ canteens and give it to NGOs who distribute it to the neediest citizens. Today the city has three Food Waste Hubs, each recovering about 130 tonnes of food per year or 350 kg per day, an estimated 260,000 meals equivalent. Milan has crea ted a blueprint that can be scaled throughout the world. If more follow Milan’s lead, cities may become one of our greatest assets in humanity’s progress toward a waste free world.
Insieme, formano un insieme unico di sfide radicate nella scienza, che mirano a generare nuovi modi di pensare, nonché nuove tecnolo gie, sistemi, politiche e soluzioni. Riunendo queste cinque questio ni critiche, The Earthshot Prize riconosce l’interconnessione tra le sfide ambientali e l’urgente neces sità di affrontarle insieme.
Milano ha vinto presentando il progetto FOOD WASTE HUB, la creazione di centri di recupero alimentare che recuperano il cibo principalmente dai supermercati e dalle mense aziendali e lo danno alle ONG che lo distribuiscono ai cittadini più bisognosi. Oggi la città ha tre centri di raccolta di rifiuti alimentari, ciascuno recupe rando circa 130 tonnellate di cibo all’anno o 350 kg al giorno, circa 260.000 pasti equivalenti. Milano ha creato un progetto che può essere scalato in tutto il mondo. Se Milano sarà seguita da altri, le città potrebbero diventare uno dei nostri maggiori punti di forza nel progresso dell’umanità verso un mondo senza sprechi.
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Project and Policy
The highlight of the Earthshot award is that it aims to operate wi thin small municipal entities in sy nergy with the numerous associa tions already active in the area. In Milan, in fact, we find several foun dations and initiatives that work in the field of recovery: Recup, Fondazione Cariplo, Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, not to mention Crocerossa and Banco Alimentare. In recent years have also been developed nume rous apps that suggest consumers what they are in expired products or artigial foods that should be wasted at the end of the day to buy at a lower price: TOO GOOD TO GO, UBO, MY FOODY, Last Minute Under Home, Bella Dentro. Attention to the theme is also given by the numerous FAB LAB of the city that develop prototypes and innovative projects: Open Dot, We Make, Polifactory.
Il punto saliente del premio Earth shot è che si propone di operare all’interno delle piccole realtà comunali in sinergia con le nu merose associazioni già attive sul territorio. Su Milano infatti trovia mo svariate fondazioni ed iniziative che lavorano nell’ambito del recupero: Recup, Fondazione Ca riplo, Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, per non parlare di Crocerossa e Banco Alimentare. Negli ultimi anni sono state svi luppate anche numerose app che suggeriscono ai consumatori quali siano in prodotti in scadenza o cibi artigiali che andrebbero buttati a fine giornata da poter comprare ad un prezzo inferiore: TOO GOOD TO GO, UBO, MY FOODY, Last Minute Sotto Casa, Bella Dentro. Attenzione al tema è data anche dai numerosi FAB LAB della città che sviluppano prototipi e progetti innovative: Open Dot, We Make, Polifactory.
1.5 26
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Of the approximately 5.6 million tonnes of food surpluses generated each year in Italy, only about 3% have a high level of recoverability. More than 49% have an average re coverability degree and about 48% low.
The fruit and vegetable sector produces the highest number of tonnes of surplus (1,915,000 tonnes of which 255,000 can be recovered). It was therefore obvious, given the importance of Milan in the European context and the primary role in the commitment to raising awareness of the issue, to analyse the largest “market” on the municipal territory: The Mercato Agroalimen tare Foody of Via Cesare Lombroso n.57.
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The Market
2 .
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Dei circa 5,6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari generate ogni anno in Italia, solo il 3% circa presenta un alto livello di recuperabilità. Più del 49% presenta un gra do di recuperabilità medio e circa il 48% basso. Il settore ortofrutticolo è quello che produce il numero più elevato di tonnellate di eccedenze (1.915.000 ton di cui 255.000 riescono ad essere recuperate). Vista la rilevanza della città in ambito europeo e il ruolo primario nell’impegno verso la sensibilizzazione al tema, era dunque scontato prendere in conside razione il più grande “mercato” del territorio: Il Mercaro Agroalimenta re Foody di Via Cesare Lombroso n.57.
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Mercato
2.
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Il
The Mercato Agroalimentare of Milan
In the past as for all the big cities, the central challenge for Milan was the large-scale supply, if Spanish and Austrians had maintained a food policy based on tariffs and price controls; in the second half of the 19th century, the impetuous development of the industry and the dizzying population growth of the city, require a new system of food government.
After unification, it is the Milanese administrations who remove the barriers and open up to free trade. However, they do not renounce to govern the food system, thus the first general markets are born, pu blic platforms whose development is inextricably linked to that of the city railway network, which was developing in those years.
In the 1863, for example, the first public slaughterhouse was built ri ght near the future station of Porta Genova. Inaugurated from there to little. Along with the urban expan sion, also the fruit and vegetable market, traditionally at Verziere, moved initially on the course of Porta Vittoria, and then moved to Largo Marinai di Italia in 1911.
In passato come per tutte le grandi città, la sfida centrale per Milano è stata l’approvvigionamento su larga scala, se spagnoli e austriaci avevano mantenuto una politi ca alimentare basata sui dazi e controlli dei prezzi; nella seconda metà dell’800, lo sviluppo impe tuoso dell’industria e la vertiginosa crescita demografica della città, richiedono un nuovo sistema di gestione del cibo.
Dopo l’unificazione sono le am ministrazioni milanesi a togliere le barriere ed aprire al libero scambio. Non rinunciano tuttavia a governare il sistema alimenta re, nascono così i primi mercati generali, piattaforme pubbliche il cui sviluppo è indissolubilmente legato a quello della rete ferroviaria cittadina, che si stava sviluppando proprio in quegli anni.
Nel 1863 fu costruito il primo macello pubblico nei pressi della futura stazione di Porta Genova, inaugurata di li a poco. Di pari passo con l’espansione urbanisti ca, il mercato ortofrutticolo, tradi zionalmente al Verziere, si sposta inizialmente sul corso di Porta Vittoria, per poi essere trasferito in Largo Marinai di Italia nel 1911.
2.1 34
In the same year the adjacent station of Porta Vittoria was inaugurated, on the stretch to East of the new railway belt that embraces the city. In the following years, the chicken and meat markets were established nearby. With the further development of the territory and the population, the criterion does not change, the markets seem to chase the growth of the city and always seem to be placed in synergy with the railway junctions.
After World War II, however, the railway abdicated in favor of rubber. The wholesale market hub then slid towards the East ring road in the current position of via Cesare Lombroso. On 24 February 1956 the company Ortomercato S.p.A. (now So.ge.Mi) born al lowing the City of Milan to become the first municipal administration in Italy to entrust the management of wholesale markets to a Joint Stock Company set up ad hoc. In 1965 the new fruit and vegetable market was born and became a reference hub at the national level. It will be completed later by the fish and flower and meat markets of which So.ge.Mi will take over in 1980. Today So.ge.Mi is the corporation that supports and manages the spaces, internal logi stics and all the services intended for suppliers, private company and people.
Nello stesso anno si inaugura l’a diacente scalo di Porta Vittoria, sul tratto ad Est della nuova cintura ferroviaria che abbraccia la città. Li nei pressi si insediano negli anni successivi anche il mercato dei polli e della carne. Con l’ulteriore sviluppo del territorio e della po polazione, il criterio non cambia, i mercati sembrano rincorrere la crescita della città e sembrano sempre collocati in sinergia con gli snodi ferroviari.
Nel secondo dopoguerra, però, la ferrovia abdica in favore della gomma. Il polo dei mercati all’in grosso, slitta verso la tangenziale est, nell’attuale Via Cesare Lom broso. Il 24 febbraio 1956 fu costi tuita la società Ortomercato S.p.A. (oggi So.Ge.Mi ) che ha permesso alla Città di Milano di diventare la prima Amministrazione comunale in Italia ad affidare la gestione dei mercati all’ingrosso a una Società per Azioni costituita ad hoc. Nel 1965 nasce il nuovo mercato ortofrutticolo che diventa una hub di riferimento a livello nazionale. Sarà completato successiva mente dall’aggiunta dei mercati del pesce, dei fiori e della carne dei quali So.Ge.Mi prenderà la direzione nel 1980. Oggi So.Ge.Mi è la società che dirige e gestisce spazi, logistica e i servizi destinati ai commercianti, alle compagnie che si riforniscono al mercato e al pubblico.
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HISTORICAL EVOLUTION 36 Trans-formare
Mercato Comunale | 1863
Ortomercato in Largo Marinai d’Italia | 1911 EVOLUZIONE STORICA 37 Trans-formare
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Mercato dei polli e della carne in Porta Vittoria | 1911
Ortomercato in Via Cesare Lombroso | 1956 39 Trans-formare
Pavilion A outside view | Esterna Padiglione A First Road | Prima strada Outside coverded shelter | Pensilina di sosta coperta So.ge.Mi digital archive PHOTOES FROM THE ARCHIVE 40
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Archivio digitale So.ge.Mi FOTOGRAFIE DALL’ARCHIVIO 41 Trans-formare
Workers canteen
Mensa operaia Inside exchange emplaements | Piazzole di commercio interne
Diagnostic analysis
The Mercato Agroalimentare located in Via Cesare Lombroso, represent the biggest Italian who lesale market due to quantity and typology of products exchanged (more than 1.000.000 tons/year); it is characterized by the wide range of products available throughout the year and is an important ele ment of concentration of the offer of fruit and vegetables. Exports amount to more than 300,000 tonnes of fruit and vegetables marketed each year by whole salers with point of sale and by export companies on the market. On the import side, the Milan Market has an important function of redistribution in Italy of foreign fruits and vegetables, importing 33 % of the total fruit and vegetables marketed each year.
The area has also been the focus of attention for years, due to the many redevelopment projects promoted on the area. The Market in fact no longer meets the requirements as in the past: the structures of the pavilions are inadequate being unaffected by the construction, due to the rigid bureaucratic regulations need more fiscal controls, which is not always the case, the weekly opening to the public remains a mystery for the citizens of the metropolis. Foody 2025 (named after the mascot of Expo) final
Il Mercaro Agroalimentare di Via Cesare Lombroso, rappresenta il punto vendita all’ingrosso più grande d’Italia per quantità di prodotti commercializzati (oltre 1.000.000 tonnellate/anno); si caratterizza per l’ampiezza della gamma di prodotti disponibili tutto l’anno e rappresenta un impor tante elemento di concentrazione dell’offerta dei prodotti ortofrut ticoli. L’esportazione è pari ad oltre 300.000 tonnellate di frutta e verdura commercializzati ogni anno dai grossisti con punto ven dita e dalle società di esportazione presenti in mercato. Sul versante dell’importazione, il Mercato di Mi lano riveste una rilevante funzione di ridistribuzione in Italia di frutta e verdura di provenienza estera, importando il 33 % del totale della frutta e verdura commercializzata ogni anno.
L’area è inoltre al centro dell’at tenzione già da anni, per via dei molteplici progetti di riqualifica promossi sull’area. Il Mercato infatti non soddisfa più i requisiti come un tempo: le strutture dei padiglioni sono inadeguate essen do inalterate dalla costruzione, a causa delle rigide regolamenta zioni burocratiche si necessitano maggiori controlli fiscali, cosa che non sempre avviene, l’apertura settimanale al pubblico resta ancora un mistero per i cittadini della metropoli. Foody 2025 (nome omaggio alla mascotte di Expo)
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approved transformation project, looks at the models of the large European markets of Paris, Ma drid and Barcelona to develop a strategic platform, with the aim of “to approach the neighbourhoods and the city offering services open to the public” remembers Cesare Ferrero, President Soge.Mi to the presenentazione in occasion of the departure of the intense activities of demolition of the first structures.
Foody Milano looks at the expe riences of the three major Europe an agri-food markets thanks to the bond creates through Food Wave and Food Trails projects promoted by MUFPP - Milan Urban Food Policy Pact and supported by the milanese Food Policy. Combined with a similar logistical composi tion of the market (the same food products traded, similar pavilions conformation and managment, same goods flow) differ in the va riety and type of services offered to the public, freely accessible throughout the week. The absence of these services within the market of So.ge.Mi limits the use of the area to wholesalers only.
Another important point of diffe rence regards the dimention and location of the market respect to the city. Even though the So.ge. Mi. market is considered a great object, at the limits of the city, the european ones are much more lar
progetto definitivo di trasforma zione approvato, guarda ai modelli dei grandi mercati europei di Pari gi, Madrid e Barcellona per svilup pare una piattaforma strategica, con l’obbiettivo di “avvicinarsi ai quartieri e alla città offrendo servizi aperti al pubblico” ricorda Cesare Ferrero, Presidente Soge.Mi alla presentazione in occasione della partenza dei lavori di demolizione delle prime strutture.
Foody Milano prende spunto dalle esperienze dei tre maggiori merca ti Agroalimentari Europei con cui è sempre più in contatto grazie ai progetti Food Wave e Food Trails promossi dal MUFPP – Milan Urban Food Policy Pact. Accu munati da una simile composizio ne logistica del mercato (stessi prodotti alimentari commerciati, simile conformazione e gestione dei capannoni, stesso flusso della merce) differiscono per la varietà e tipologia dei servizi offerti al pubblico, liberamente accessibili durante tutti i giorni della setti mana. L’assenza di questi servizi all’interno del mercato di So.ge.Mi limita la fruizione dell’area ai soli grossisti.
Un altro notevole punto di differenza con i casi europei riguarda dimensione e posizione del mercato rispetto alla città. Anche se consideriamo il mercato di So.ge.Mi un grande oggetto ai confini della città, rispetto agli altri
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maggiori mercati agroalimentari europei
European largest food wholesale markets
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| I
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Mercamadrid
Rungis Market Immagini ©2022 Google,Immagini ©2022 CNES / Airbus,Institut Cartogrà<c de Catalunya,Landsat / Copernicus,Maxar Technologies,Dati cartogra<ci ©2022 Inst. Geogr. Nacional,Google 500 m Mercabarna Rungis Marché International | Paris Foody Mercato agroalimentare | Milano Mercamadrid | Madrid Mercabarca | Barcellona 49 Trans-formare
Ortomercato
ger ( more than double sq meters of extension) and totally far away from the main city.
At the neighbourhood scale, the project for the agri-food market is in line with the transformation pro moted for the entire NIL (nucleo di identità locale)1 29, in particu lar with the adjacent area of the former slaughterhouse, supported by the municipality of Milan. The winning project by the Snoetta study involves the creation of a new science district, workplaces, production-use of services, a living and temporary collaborative uses that allow an increasingly open use, that transforms the district from a commercial border to a landscape in which to share every day experiences. As for the project for the new fruit and vegetable market, this will involve a recon figuration of the pavilions that currently host the pitches of who lesalers, with a readjustment of these structures, the construction of a new logistics platform, and a renovated Palazzo Affari.
This climate of transformation, however, seems to strengthen the fragile and marginalized character of the area. The context so chan geable and undefined separates it even more from the solid and determined urban fabric to which it desperately tries to reconnect.
1 The NIL - Nuclei of Local Identity represent areas that can be defined as neighborhoods of Milan, where it is possible to recognize different characteristics.
è nettamente meno esteso ( meno della metà dei metri quadrati di estensione) e totalmente inglobato nel tessuto urbano.
Alla scala di quartiere il progetto per il mercato agroalimentare è in sintonia con la trasformazione promossa per l’intero NIL (nucleo di identità locale)1 29, in partico lare con quella dell’area limitrofa dell’Ex macello, sostenuta dal comune di Milano. Il Progetto vincitore ad opera dello studio Snoetta prevede la creazione di un nuovo science district, luoghi di lavoro, di produzione-fruizione di servizi, un abitare ed usi tempora nei collaborativi che permettano una fruizione sempre più aperta, che tramuti il quartiere da confine commerciale ad un paesaggio in cui condividere esperienze quotidiane. Per quanto riguarda il progetto per il nuovo mercato Or tofrutticolo questo comporterà una riconfigurazione dei padiglioni che attualmente ospitano le piazzole dei grossisti, con un riadeguamen to di tali strutture, la realizzazione di una nuova piattaforma logistica, ed un rinnovato Palazzo Affari.
Questo clima di trasformazione tuttavia sembra rafforzare il fragile ed emarginato carattere dell’a rea. Il contesto così mutevole e indefinito la separa ancora di più dal solido e determinato tessuto urbano al quale tenta disperata mente di riconnettersi.
1 I NIL - Nuclei d’Identità Locale rappresentano aree definibili come quartieri di Milano, in cui è possibile riconoscere caratteristi che differenti.
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In the next chapters we underline two pilot projects active inside the milanese wholesale market, that are dealing with two problems regarding food waste. The first is con sidering the enormous quantity of fruit and vegetable that is thrown away everyday mainly for an economic problem. It is a fact that it costs more to recover than to throw away food considered no longer edible. The second takes into consideration the problem of data traceability and registration. Currenlty the corporation don’t collect numerical data about quantity of goods that are traded daily, neither about the waste that are save, thus it’s not aware of how the overall system works. These are the main obstacles to the definition of a new model of surplus recovery that can be applied on a larger scale.
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Nei prossimi capitoli sottolineiamo due progetti pilota attivi all’interno del mercato all’ingrosso milanese, che si occupano di due problemi riguardanti le vendite nella filiera agroalimentare. Il primo considera l’enorme quantità di frutta e verdu re buttata quotidianamente per un mero ragionamento economico. È risaputo che per un grossista costi più recuperare che buttare il cibo non più consoderato edibile o vendibile. Il secondo prende in considerazione il problema della tracciabilità e della registrazione dei dati. Attualmente l’Azienda non registra dati numerici suslla quantità delle merci che vengono commerciate ogni giorno, ha solamente delle stime approssimative, così come non registra se e quanti scarti riescono ad essere recuperati; non è quindi a conoscenza dell’impatto ecologico/ economico del loro modello di ridistribuzione. Questi sono gli ostacoli per la definizione di un nuovo modello per il recupero delle ecce denze alimentari che possa essere applicato su più larga scala.
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Recup Pilot Project
“Recup” is an association of vo lunteers to Social Promotion (APS) RECUP born in Milan in 2016, active in recovering food within the local markets, unsold food but still edible to be redistributed at the end of the market to associations or soup kitchens of the poor.
During the pandemic year, in collaboration with the Municipality of Milan, they started the recovery in the largest market of the city: the So.ge.Mi Agro-Food Market. Recup’s goal is to increase the recovery of food surpluses by expanding their business to cover many more markets.
To do this is looking for a space, the first “Recup” center, that can ensure them to carry out the acti vities of collection and sorting, but especially where be able to store the recovered products: to date everything they collect is imme diately redistributed thanks to the collaboration with 16 associations for the lack of a space in which to store them, remarkable problem especially in the summer months when the high temperatures imply a faster decay of the food.
Inside the Food Wholsale Market they share a pitch with a whole saler to have direct contact with sellers hoping that proximity is an
“Recup” è un’associazione di vo lontari a Promozione Sociale (APS) RECUP nata sul territorio milanese nel 2016, attiva nel recuperare il cibo all’interno dei mercati rionali, cibo invenduto ma ancora edibile da ridistribuirlo a fine mercato ad associati o mense dei poveri.
Durante l’anno di pandemia, in collaborazione con Comune di Milano, hanno avviato il recupe ro nel mercato più grande della città: il Mercato Agroalimentare di So.ge.Mi. L’obiettivo di Recup è di aumentare il recupero delle eccedenze alimentari espandendo la loro attività per coprire molti più mercati.
Per fare questo è alla ricerca di uno spazio, il primo centro “Recup”, che possa garantire loro di svolgere le attività di raccolta e smistamento, ma soprattutto in cui poter conservare i prodotti recu perati: ad oggi tutto quello che raccolgono viene immediatamente ridistribuito grazie alla collabo razione con 16 associazioni per la mancanza di uno spazio in cui conservarli, problema notevole soprattutto nei mesi estivi quando le elevate temperature implicano un deperimento più rapido degli alimenti.
In ortomercato condividono una piazzola in concomitato d’uso con un grossista per avere diretto contatto con i venditori sperando
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incentive for donations. Moreover, the space must be able to be a center for the reconversion and redistribution of those surpluses no longer saleable or edible to promote a circular economy and a future #zerowaste.
Recup is also collaboration, conviviality and encounter, to live and transmit in what could be their new headquarter.
che la prossimità sia un incentivo per le donazioni. Inoltre lo spazio deve poter essere un centro per la riconversione e ridistribuzio ne di quelle eccedenze non più vendibili o edibili per promuovere un economia circolare e un futuro #zerowaste.
Recup è inoltre collaborazione, convivialità ed incontro, da dover vivere e trasmettere in quella che potrebbe essere la loro nuova sede.
To t . 25 tons
30 k g / market
Fruits and vegetables tons saved in 2020 | Frutta e verdura recuperate nel 2020
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MUNICIPAL MARKET NET 58
LA RETE DEI MERCATI COMUNALI 59 Trans-formare
Reflow Pilot Device
The Milan Pilot – Food Market 4.0 – wants to support the transition to a circular agri-food system through co-creation, co-design processes and democratized technological advancements. The Pilot aims to provide sustainable solutions at the local market level, foster and test sustainable food logistics to disseminate circular practices. The goal is to respond to the complex problem of food waste in urban markets with simple and innovative solutions by involving all the stakeholders from an early stage.
OpenDot has performed field rese arch with the Municipality of Milan and interviewed stakeholders of the food supply chain, namely, the local markets, So.Ge.M.I and the wholesalers, RECUP volunteers and the Italian Red Cross. SogeMi is the corporation that runs the city’s four wholesale agricultural and food markets – for fruit and vegetables, fish, meat and flowers – on behalf of the municipality of Milan, supporting and managing their spaces, internal logistics and services to suppliers and to the public.
Analysing the processes and con ducting participatory sessions, it became clear that the intervention was required in the wholesale fruit and vegetable market of Milan. There was a need for a solution capable of enabling a virtuous process thanks to a simple, fast and intuitive service: Botto.
Il Progetto Pilota di Milano - Food Market 4.0 - vuole sostenere la transizione verso un sistema agroalimentare circolare attraver so la co-creazione, i processi di co-design e i progressi tecnolo gici democratizzati. Il progetto pilota mira a fornire soluzioni sostenibili a livello di mercato locale, promuovere e testare una logistica alimentare sostenibile per diffondere pratiche circolari. L’obiettivo è quello di rispondere al complesso problema dello spreco alimentare nei mercati urbani con soluzioni semplici e innovative coinvolgendo tutti gli stakeholder fin dalle prime fasi. OpenDot ha svolto ricerche sul campo con il Comune di Milano e ha intervistato gli stakeholder della filiera alimentare, ovvero i mercati locali, So.ge.M.I e i grossisti, i volontari RECUP e la Croce Rossa Italiana. SogeMi è la società che gestisce i quattro mercati agro alimentari all’ingrosso della città - per frutta e verdura, pesce, carne e fiori - per conto del Comune di Milano, sostenendo e gestendo i propri spazi, logistica interna e servizi ai fornitori e al pubblico. Analizzando i processi e condu cendo sessioni partecipative, è risultato chiaro che l’intervento era necessario nel mercato ortofrut ticolo all’ingrosso di Milano. Era necessaria una soluzione capace di abilitare un processo virtuoso grazie ad un servizio semplice, veloce e intuitivo: Botto.
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BOTTO is an IoT technology1 (device similar to a remote control designed to provide wholesalers and local producers with a quick and easy way to communica te what and how much of their surpluses can become a dona tion, simply by pressing a button. BOTTO enables and facilitates the redistribution of selected goods in less than 30 minutes. Opendot is now testing Botto in the whole sale market Foody, together with three wholesalers, RECUP and the Italian Red Cross.
The final goal is to monitor and collect data which will also be accessible in a dashboard that shows the quantity of food received, selected, donated and eventually wasted, in order to con tribute to the general problem of the lack of precise data regarding food waste.
BOTTO è un dispositivo tecnolo gico IoT1 simile a un telecomando progettato per fornire ai grossisti e ai produttori locali un modo semplice e veloce per comunicare cosa e quanto delle loro ecceden ze può diventare una donazione, semplicemente premendo un pul sante. BOTTO consente e facilita la ridistribuzione di beni selezionati in meno di 30 minuti. Opendot sta ora testando Botto nel mercato all’ingrosso Foody, insieme a tre grossisti, RECUP e la Croce Rossa Italiana.
L’obiettivo finale è quello di monitorare e raccogliere i dati che saranno accessibili anche in un cruscotto che mostri la quantità di cibo ricevuto, selezionato, donato ed eventualmente sprecato, al fine di contribuire al problema generale della mancanza di dati precisi in materia di rifiuti alimentari.
1 The term IoT Internet of Things was first formulated in 1999, in close connection with rfid devices (Radio Frequency Identifica tion), by British engineer Kevin Ahston, co-foun der of the Auto-ID Center in Massachusetts. The Internet of Things refers to the path of technological development whereby, through the Internet, potentially every object of everyday experience acquires its own identity in the digital world. As said, the Iot is based on the idea of “intelligent” objects interconnected in order to exchange the information held, collected and/or processed
1 L’espressione Internet of Things è stata formulata per la prima volta nel 1999, in stretta relazione con i dispositivi RFId (Radio Frequency Identification), dall’ingegnere inglese Kevin Ahston, cofondatore dell’Auto-ID Center di Massachussetts. Per Internet of Things (IoT) o Internet delle Cose si intende quel percorso nello sviluppo tecnologico in base al quale, attraverso la rete Internet, potenzialmente ogni oggetto dell’esperienza quotidiana acquista una sua identità nel mondo digitale. Come detto, l’IoT si basa sull’idea di oggetti “intelligenti” tra loro interconnessi in modo da scambiare le informazioni possedute, raccolte e/o elabora te
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How to open up the unreachable Italian largest wholesale market for vegetables and fruit, to the society and bring, the topic of food waste back to the forefront? What could be the relationship between an ar chitectural structure functionally defined, and an urban structure almost all unknown in its functions, in its meaning, in its overall perspective?
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Come aprire il più grande mercato italiano all’ingrosso al pubblico e riportare l’attenzione pubblica al tema dello spreco alimentare? Quale potrebbe essere la relazione tra una struttura architettonica fun zionalmente definita e una struttura urbana in trasformazione?
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The caravan (Persian: “kārvān”) is a convoy consisting of a large number of people and pack animals; in the Middle Ages they travelled the Silk Road between Asia and Europe carrying spices and other valuable goods; In the desert they made stops in equipped places called caravanserais, (caravans, and sarayı) iconic spaces of passage, commerce and rest. Usually consisting of a wall enclosing a large courtyard and a porch, they were not only temporary stages of a commercial wandering, but on the contrary, they were opportunities for deep cultural exchanges betwe en people from all over the world. In fact, they could also include rooms for travelers used freely by travelers or even libraries. Over time the term caravanserraglio has also taken on the translated meaning of “place of great confusion”. We can conclude that the infrastructural and logistical spaces find in this typology the urban di mension of the city, hidden in the repetition of standardized forms the variety and multitude.
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La carovana (in persiano “kārvān”)
è un convoglio costituito da un gran numero di persone e animali da soma; in epoca medievale percorrevano la Via della Seta fra Asia ed Europa portando spezie ed altre merci di valore; Nel deserto facevano tappa in luoghi attrezzati detti caravanserragli, (caravan e sarayı) iconici spazi di passaggio, commercio e riposo. Costituiti in genere da un muro racchiudente un ampio cortile e un porticato, non erano solamente tappe temporanee di un peregrinare commerciale, ma al contrario erano opportunità di profondi scambi culturali tra persone da tutto il mondo. Infatti, potevano anche includere stanze per i viandanti utilizzate liberamente dai viaggiatori o anche biblioteche. Nel tempo il termine caravanserraglio ha assunto anche il significato traslato di “luogo di grande confusione”. Possiamo concludere che gli spazi infrastrutturali e logistici trovano in questa tipologia la dimensione ur bana della città, la varietà e la mol titudine celate nella ripetizione di forme standardizzate.
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Big Boxes
The area of the Fruit and Vege table Market presents itself as a borderline space, between city and suburbs, between built and open space, between accompli shed and unfinished. This isolation is the result of the necessary pragmatism of the trade function: gigantic sheds, expanse net of forklift’s lanes and wide radius of curvature of articulated vehicles, generate out of scale spaces which make the urban dimension just a distant memory. Here we canno’t talk just about building but the entire block is envolved.
The choice of working inside the perimeter of the area was obvious in order to reduce the overall dimensions and re-establish a relation with the city.
In one of his course presentations at the GSAPP Columbia Univer sity, Kersten Geers clarify the concept of Big Boxes: Big corpo rate volumes of architecture that populate our contemporary uni verse and are able to house many different things. In many cases their gigantic scale makes them completely indifferent to the object they contain, but rather engaging in the collective presence of the city not as an individual anomaly but a whole, what has been called Architecture without content.
L’area del Mercato Ortofrutticolo si presenta come uno spazio di confine, tra città e periferia, tra spazio costruito e spazio aperto, tra compiuto e incompiuto. Questo isolamento è il risultato del necessario pragmatismo della funzione commerciale: giganteschi capannoni, distese di corsie di carrelli elevatori ad ampio raggio di curvatura di veicoli articolati, generano spazi fuori scala che rendono la dimensione urbana solo un lontano ricordo. Qui non si può parlare solo di edificio, ma l’intero isolato è coinvolto.
La scelta di lavorare all’interno del perimetro dell’area era ovvia per ridurre gli ingombri e ristabilire un rapporto con la città.
In una delle sue presentazioni del corso alla GSAPP Columbia University, Kersten Geers chiarisce il concetto di Big Boxes: grandi volumi architettonici che popolano il nostro universo contemporaneo e sono in grado di ospitare molte cose diverse. In molti casi la loro gigantesca scala li rende comple tamente indifferenti all’oggetto che contengono ma in armonia con il resto delle presenze cittadine, a formare non un’anomalia indivi duale ma un insieme, quella che viene definita Architettura senza contenuto.
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Indifference, Scale, economy and pragmatism is what characterized this gigantic container.
Architecture without content uses the function or content of a certain building as the alibi for its existen ce. Function/content is just the catalyst but not its quintessence.
The apparent abstraction of any program makes Big Boxes seem to be able to house anything. Due to their gigantic scale, they are the representation of an ideological process which architectural so lutions are not building an object but forming a strategy for the construction and reconnection of the urban tissue.
Indifferenza, Scala, economia e pragmatismo rendono questi meri contenitori funzionali.
Queste usano la funzione o il contenuto di un determinato edificio come alibi per la loro esistenza. Funzione/ contenuto è solo il catalizzatore, ma non la sua quintessenza.
L’apparente astrazione da qual siasi programma rende questi Big Boxes in grado di ospitare qualsiasi cosa. A causa della loro grande scala sono la rappresen tazione di un processo ideologico le cui soluzioni architettoniche non formano solo un oggetto ma piut tosto costituiscono una strategia per la costruzione o ricucitura del tessuto urbano.
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0 50 km 250 km 76
500 km
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Milanese Big Boxes Atlas |
I
grandi contenitore della città di Milano
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Milanese Big Boxes Atlas cataloging | Catalogazione dei grandi contenitore della città di Milano
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This is why, in an enormous area like the one inside the limits of the Milanese market, to develop an autonomous big box could be the solution to find the right balance with the already existing container and to build a new independent one that could contribute, at the same time to the definition of the market’s structures and to the necessity of a new urban relation. In fact the well-structured market logistic has already being defined by the ongoing refurbishment project, what is still missing is the relation with the city. Being a structure supporting trades recalls the Islamic caravanserraglio, an iconic space of passage and rest located along the ancient com mercial routes. We can consider this large container a contempo rary caravanserraglio, a hybrid space to support the management of surpluses of the four Sogemi’s markets and, at the same time, a public courtyard.
Ecco perché, in un’area enorme come quella all’interno dei confini del mercato milanese, sviluppare un big box autonomo potrebbe essere la soluzione per trovare il giusto equilibrio con quei conteni tori già esistenti e costruirne uno nuovo indipendente che possa contribuire, allo stesso tempo alla definizione delle strutture del mer cato e alla necessità di un nuovo rapporto urbano. L’obiettivo del progetto infatti, non è quello della progettazione logistico-infrastrut turale del Mercato, la quale non pecca di un’ottima e funzionale organizzazione, piuttosto mira a dare forma ad una parte di città. Nel suo essere una struttura a supporto degli scambi commer ciali ricorda il caravanserraglio islamico, un iconico spazio di passaggio e riposo situato lungo le antiche rotte commerciali. Pos siamo considerare questo grande contenitore un caravanserraglio contemporaneo, uno spazio ibrido di supporto per la gestione delle eccedenze dei quattro mercati Sogemi e allo stesso tempo un cortile comune.
This relation is quite similar to the one between a Cathedral and its Baptisterium. In the most repre sentative cases, the baptistery was constituted as central-plan building separated from the chur ch but located at its side or in front of the main facade. The reference main structure and the ancillary pavilion form a unique despi te being physically separated. Moreover the Baptistery serve for a precise function, the baptismal rite, a rite of passage and entry in the Christian community, that is different from the Mass rite, per formed in the main building.
Questa relazione è molto simile a quella tra una Cattedrale e il suo Battistero. Nei casi più rappresen tativi, il battistero era costituito come edificio a pianta centrale separato dalla chiesa ma situato a fianco o di fronte alla facciata principale. La struttura principale di riferimento e il padiglione ausi liario formano un complesso unico pur essendo fisicamente separati. Inoltre il Battistero serve per una funzione precisa, il rito battesima le, un rito di passaggio e di ingres so nella comunità cristiana, che è diverso dal rito di messa, eseguito nell’edificio principale.
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Baptisterium selection |Selezione di battisteri
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For this similarity we opted for an octagon central-plan box, in addition the autoreferentiality of the central shape highlight the au tonomous character of the object, in which we find a means to define new spatial relationships with the city: the creation of paths, the deli mitation of a square, the closure of a glimpse the opening of a border. As mediator the object thus stand as threshold between the enor mous speed of the trades inside and desire to find collective mo ments in the city outside, between the street and the commercial life.
The purpose of defining a new boundary for So.ge.Mi is reached by raising the building in the northwest edge, between the known and the unknown.
This corner represents also the most suitable area due to the close proximity to the consoli dated urban fabric. The building literally forms the perimeter of this logistics block.
The role of threshold is also evi dent in the plan organisation. The rigid structure of the octagon un dergoes deformation in an attempt to adapt to the pre-existence of the stiff market pavilion, and the long tower ramp.
Questa somiglianza concettuale ci ha portato a riflettere anche sulla possibile autonomia formale dell’oggetto. Costruire una sca tola a pianta centrale ottagonale evidenzia la singolarità e partico larità dell’intervento e ne dichiara apertamente i principi insediativi trasformandolo in un mezzo per definire nuovi rapporti spaziali con la città: la creazione di sentieri, la delimitazione di una piazza, l’aper tura di un confine, l’ intravedere di aperture.
Come mediatore l’oggetto si pone così come soglia tra l’enorme velocità dei commerci interni e il desiderio di trovare momenti collettivi nella città esterna, tra la strada e la vita commerciale.
L’obiettivo di ricostruire il peri emetro di So.ge.Mi è raggiunto ponendo, l’edificio nell’angolo del lotto a nord-ovest del confine, tra il noto e l’ignoto.
Questo bordo rappresenta anche l’area più adatta per la vicinanza al tessuto urbano consolidato. L’edificio forma letteralmente il pe rimetro di questo blocco logistico.
Il ruolo della soglia è evidente an che nell’organizzazione del piano. La struttura rigida dell’ottagono subisce una deformazione nel ten tativo di adattarsi alla preesistenza del rigido padiglione del mercato e alla lunga rampa della torre.
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Masterplan | Planivolumetrico 85 Trans-formare
Elevations | Prospetti
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Interior/ Exterior Facade
Faccaiata Interna/Esterna
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Food Surpluses collecting zone | Zona di raccolta delle eccedenze alimentari
The project is a way to explore the boundary between an autonomous architecture and its formal aspiration, to experiment the limit between the formal severity of the object and plastic expressivity of the form.
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Il progetto è un modo per esplorare il confine tra architettura autonoma e aspirazione formale, per sperimentare il limite tra la severità dell’oggetto e l’espressività plastica della sua forma.
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Difficult Whole
The program seeks to gather and combine existing activities and the already developed project with a new ecological vision towards a sustainable future.
The project includes on the ground floor logistical spaces, a super market and a bar/ cafeteria acces sible to the public. The logistics spaces, managed by Recup, are used for the collection and storage of food surpluses arriving from local markets and Foody Ortofrut ticolo, in special air-conditioned areas. The laboratories on the first floor allow the conversion of inedible surpluses. Together with these spaces there is a kitchen aimed at the reworking of the still edible waste recovered and the exploitation of unsold materials in the other three markets (Meat, Fish and Floricolo) for the production of meals at economic prices for wholesalers, workers and citizens. The kitchen would also be responsible for the production of packaged meals/food that can be sold directly to the public through the innovative system of the supermarket Just walk Out, a supermarket without checkouts and cashiers where purchases, paid through an app, are fast and where a technology plant, sensors and video cards, controls shelves and lanes to keep track of sales. In addition, the creation of dryers and experimental laboratories for the processing of surpluses also
Il programma cerca di raccoglie re e unire le attività esistenti e il progetto già sviluppato con una nuova visione ecologica verso un futuro sostenibile.
Il progetto prevede al piano terra spazi logistici, un supermercato e un bar/caffetteria accessibili al pubblico. Gli spazi logistici, gestititi dall’assacione Recup, sono impiegati per la raccolta e lo stoccaggio delle eccedenze alimentari in arrivo dai mercati rionali e da Foody Ortofrutticolo, in apposite aree climatizzata mente controllate. I laboratori al primo piano invece consentono la conversione delle eccedenze non commestibili. Insieme a questi spazi è presente una cucina volta alla rielaborazione degli scarti ancora edibili recuperati e allo sfruttamento delle materie inven dute negli altri tre mercati (Carni, Ittico e Floricolo) per la produzione di pasti a prezzi economici per grossisti, lavoratori e cittadini. La cucina si farebbe inoltre carico della produzione di pasti/alimenti confezionati che possano essere venduti direttamente al pubblico attraverso l’innovativo sistema del supermercato Just walk Out, un supermercato senza casse e cassieri dove gli acquisti, pagati attraverso un’app, sono veloci e dove un impianto tecnologico, di sensori e schede video, controlla scaffali e corsie per tenere traccia delle vendite. Inoltre è prevista la
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coming from other Foody markets, to try to minimize waste of the entire Agri-food Market.
creazione di essiccatoi e laboratori sperimentali per la trasformazio ne delle eccedenze provenienti anche dagli altri mercati Foody, per tentare di ridurre al minimo gli sprechi dell’intero Mercato Agroa limentare.
In addition, the large octagon inte grates the workshop services and the e-commerce/home distribution service Gala, which until now occupied the improvised sheds in the corner of the lot. For this rea lization were provided spaces on the ground floor for the organiza tion of a workshop/ car wash while the second floor houses the Gala offices together with coworking spaces for the public and some offices for the association Recup. For a use h.24 7/7 we thought of the insertion of a motel that, crow ning the building, can facilitate the prolonged stay of wholesalers but that it is also a city hostel.
It is an architecture in continuous evolution and perennial transfor mation where all parts influence each other but manage to maintain their individuality. This relationship allows to produce a prototype building catalyst not only of ecological transformation but also urban and social
In aggiunta il grande ottagono integra i servizi di officina e il servizio di e-commerce/distribu zione a domicilio Gala, che fino ad oggi occupavano dei capannoni improvvisati nell’angolo del lotto. Per questa realizazzione sono stati previsti spazi al piano terra per l’organizzazione di un’ officina/au tolavaggio mentre il secondo pia no ospita gli uffici Gala insieme a spazi di coworking per il pubblico e ad alcuni uffici per l’associazione Recup. Per una fruizione h.24 7/7 si è pensato all’inserimento di un motel che, a coronamento dell’edi ficio, possa facilitare la permanen za prolungata dei grossisti ma che sia anche un ostello cittadino.
Si tratta di un’architettura in continua evoluzione e perenne tra sformazione dove tutte le parti si influenzano tra loro ma riescono a mantenere la propria individualità. Questa relazione permette di produrre un edificio prototipo ca talizzatore non solo di trasforma zione ecologica ma anche urbana e sociale.
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Map
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of transits Mappa dei flussi
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Livello 0Pianta piano terra
Groundfloor plan
0 -
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Level
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Level 1Food Hubs| Kitchen| Canteen | Livello 1Laboratori di conversione| Cucina | Mensa 101 Trans-formare
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Level 2Offices and Coworking spaces Livello 2Uffici e spazi coworking
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Level 3Motel | Livello 3Motel 105 Trans-formare
The organization of the elevations is a rigid composition being the result of the use of a defined structural grid. However, in this case, it does not want to define a rule for the organization of space, but rather to be the tectonic expression of the building, used to establish a dialogue with the city. So much so that we do not find the same pattern at different levels but on the contrary we have a progressive halving of the pillars on the upper floors, as well as a use of different beams.
Moreover, the structure at the edge generates a free plan that al lows the coexistence of the articu lated functional program with the desire to give a unitary character of the building. The structure faci litates the spatial organization of the plants generating a hierarchy, always well evident, of served and serving spaces and ensuring the level of flexibility necessary for the big box.
It is not only the façade that gives unity to the octagonal box, but also its central courtyard. The deep rift becomes the heart of the composition, containing the public entrances, marked by the long external canopy, and forming a secret green oasis that contrasts with the aseptic square in front of the street.
L’organizzazione dei prospetti è una composizione rigida essendo il risultato dell’uso di una definita griglia strutturale. Tuttavia in que sto caso, essa non vuole definire una regola per l’organizzazione dello spazio, ma piuttosto essere l’espressione tettonica della costruzione, usata per stabilire un dialogo con la città. Tant’è che non ritroviamo lo stesso schema ai diversi livelli ma al contrario abbia mo un progressivo dimezzamento dei pilastri ai piani superiori, così come un uso di travi differenti.
Per di più la struttura al bordo genera una pianta libera che permette la coesistenza dell’arti colato programma funzionale con la volontà di dare un carattere unitario dell’edificio. La struttura facilita l’organizzazione spazia le delle piante generando una gerarchia, sempre ben evidente, di spazi serviti e serventi e garanten do il livello di flessibilità necessario al big box.
Non è solo il prospetto a dare unità al box ottagonale, ma anche la sua corte centrale. Il profondo squarcio si fa cuore della com posizione contenendo gli accessi pubblici, rimarcati dalla lunga pensilina esterna, e formando una segreta oasi verde che si contrappone all’asettica piazza fronte strada.
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The elevations are also characte rized by an expressive ambiguity due to the contrast between the solid exposed structure and the ephemeral inflatable ETFE used as infill material. Intentionally hooked internally does not hide the texture of beams and pillars but leaves it exposed giving it an almost monu mental look. All his various design operations are made explicit, in obvious reference to the building as a machine. However, it is a rethought concept, referring not to its construction but to a more abstract level, that is to the move ments that take place within it: the displacement of food surpluses, the flows of waste produced, the movements of potential occupan ts. It describes the ability to follow the imperative of efficiency in its temporary dimension. The objecti fication of its functioning decla res awareness of the problem it aspires to solve.
I prospetti sono inoltre caratteriz zati da un’ambiguità espressiva dovuta al contrasto tra la solida struttura esposta e l’effimero ETFE gonfiabile utilizzato come materiale di tamponamento. Volu tamente agganciato internamente non nasconde la trama di travi e pilastri ma la lascia a vista dandole un aspetto quasi monumentale. Tutte le sue diverse operazioni progettuali sono rese esplicite, in evidente riferimento all’ edificio come macchina. Tuttavia è un concetto ripensato, riferendoci non alla sua costruzione ma ad un livello più astratto, ossia ai movimenti che avvengono al suo interno: allo spostamento delle eccedente alimentari, ai flussi degli scarti prodotti, ai movimenti dei potenziali occupant. Descrive l’abilità nel seguire l’imperativo di efficenza nella sua dimensione temporanea. L’oggettivazione del suo funzionamento dichiara la presa coscienza del problema che aspira a risolvere.
This idea of machine shapes the building at different levels, not only to the urban, external, but also manifesting itself in the interior spaces. These are characterized by the presence of technological surveillance systems, the exposure of air regulation systems, the use of natural and artifical light control devices.
Questa idea di macchina da forma all’edificio a diversi livelli, non solo a quello urbano, esterno ma anche manifestandosi negli spazi interni. Questi sono caratterizzati dalla presenza di sistemi tecnologici di sorveglianza, dall’esposizione di impianti di regolazione dell’aria, dall’uso di dispositivi di controllo della luce naturale ed artificale.
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Public Garden
Giardino pubblico
Food waste is a global phenomenon lately subdued, although it has considerable economic and social significance. It is a problem common to all the developed countries whose consequences are not only reflected in the underdeveloped countries, but also in our own cities. Even if we don’t notice the food shapes and transforms our cities, our habits, our behaviors. The project aims first of all to highlight the theme by offering the model for an urban infrastructure useful for the management of food, in particular of the surpluses produced by the fruit and vegetable sector and secondly the proposed urban prototype is a formal research, is experimentation of a possible urban strategy, is ambiguity of characters, is a border but also mediation, is constantly evolving, a transformation.
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Lo spreco alimentare è un fenomeno globale ultimamente sottotono, seppure abbia delle rilevanze economico-sociali notevoli. É un problema comune a tutti i paesi sviluppati le cui conseguenze non si ripercuotono solamente in quel li sottosviluppati, ma nelle nostre stesse città. Anche se non ci facciamo caso il cibo forma e trasforma le nostre città, le nostre abitudini, i nostri comportamenti. Il progetto vuole innanzitutto riportare in evidenza la tematica offrendo il modello per un’ infrastruttura urbana utile alla gestione del cibo, in particular modo delle eccedenze prodotte dal settore ortofrutticolo e in secondo luogo il prototipo urbano proposto è una ricerca formale, è sperimentazione di una possible strategia urbana, è ambiguità di caratteri, è un confine ma anche mediazione, è in continua evoluzione, una trasformazione.
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Food Surpluses collecting zone | Zona di raccolta delle eccedenze alimentari
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Conference room |Area conferenze Inedible food covertion lab |Laboratorio di trasformazione delle eccedenze non edibili 117 Trans-formare
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4. Sources
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| Fonti
https://earthshotprize.org/the-earthshots/ http://economiaelavoro.comune.milano.it/news/reflow-co-creation-workshop https://foodpolicymilano.org/catalogo-delle-fonti-sistema-alimentare/ https://milano.repubblica.it/cronaca/2019/12/21/news/milano_ortomercato_sogemi_nuovo_piano-243946675/ https://reflowproject.eu/blog/new-iot-device-and-telegram-bot-against-food-waste-botto/ https://sdgs.un.org/goals https://tourism.ideawebtv.it/magazine/2020/03/la-nostra-finestra-su-milano-foody-milano-il-nuovo-mercato-agroalimentare-entro-il-2022/ https://unstats.un.org/sdgs/report/2021/goal-02/ https://www.academia.edu/50728831/Food_waste_in_Central_Europe_challenges_and_solutions https://www.eea.europa.eu/publications/signals-2014/articles/from-production-to-waste-food-system https://www.eea.europa.eu/highlights/reducing-and-recycling-food-and https://www.sogemispa.it/sogemi-spa/chi-siamo/ https://www.som.polimi.it/en/research/research-lines/food-waste-reduction/
Data Collection Raccolta Dati 4.1
Oswald Mathias Ungers, La città dialettica, Skira, Milano, 1997 Jeanette Kuo , Space of Production: Projects and Essays on Rationality, Atmosphere, and Expression in the Industrial Building, Park Books, Zurich, 2016
Kersten Geers, Jelena Pančevac, and Andrea Zanderigo, The Difficult Whole A Reference Bookon Robert Venturi, John Rauch andDenise Scott Brown,Zurich: Park Books, 2016
Kersten Geers, Andrea Zanderigo, Architecture without content 4 Necessary Architecture, GSAPP, Columbia University, SS 2013 Paola Garrone, Marco Melacini e Alessandro Perego, Surplus food management against food waste Il recupero delle eccedenze alimentari. Dalle parole ai fatti., La fabbrica S.p.a., Milano, 2015
Pier Vittorio Aureli, The Difficult Whole, Winter/Spring 2007, No. 9 (Winter/Spring 2007), pp. 39-61, Anyone Corporation, 2007
Teaching/practice, Jonathan Sergison, Zurich, Park books, 2018
Urban picturesque, Studio Sergison, Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, autumn semester 2008
Venturi, Scott Brown e associati, Amedeo Belluzzi, Roma, Laterza, 1992 N. 197, Bruther 2012 2018 , El Croquis, 2018 N. 177/ 178, Lacaton & Vassal, El Croquis, 2015
4.2
Theoretical Readings Letture teoriche
relatore, Giancarlo Floridi Amministrazioni, Istituzioni che ci hanno aiutato nella particolare ringraziamo Alfonso Emanuele di So.ge.Mi, Alberto Martina e Queeny di Opendot Un secondo e più importante ringraziamento va ai familiari sostenuto e stimolato in questi Marina, Giorgio, Cinthya, Francesco, Matteo e Irene; Alessio, Federica, Matteo, Francesco, Edoardo, Pietro, Gabriele, Claudio, Francesca, Valentino, Silvio, Martina, costante appoggio e confronto.
Modelli realizzati in collaborazione con Giancarlo Ghezzi - DBL Verniciature - Labora Stampato presso Morganti S.r.l. Via Lanzone 1, Milano, Aprile 2022 su carta ecologica da scarti Crush mais, Favini
Un
primo ringraziamento
e alle
Istituzioni e Associazioni nella ricerca: in Alfonso ed Alberto di Recup, Opendot Fablab. importante familiari che ci hanno questi mesi: a Carlo, Giulia, Irene; agli amici Matteo, Sebastiano, Pietro, Gabriele, Francesca, Fabio, Martina, Federico per il confronto.
va al nostro Floridi
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