Il Fatto Nisseno - giugno 2011

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Il cortometraggio racconta una storia di integrazione. L’ amicizia tra due bambini di religione diversa vissuta tra i vicoli di antichi rioni.

A sinistra e sopra due momenti delle riprese del cortometraggio “Strata a’ foglia”

le cose: insomma, tanti nisseni si sono messi insieme e hanno dato vita a questo lavoro, che ridà vita a spazi dimenticati, restituisce al mercato storico la sua dignità di luogo importante di incontro, dialogo, confronto”. Ma quale è stata la reazione dei commercianti? “E’ stata di totale collaborazione – dice l’attore e regista nisseno – con quasi sessanta comparse che hanno partecipato attivamente e gratuitamente accanto a protagonisti. Tantissimi i venditori della Strata a’ foglia che hanno accettato di farsi riprende-

re mentre gli abitanti dei quartieri storici dove abbiamo girato alcune scene hanno condiviso la lavorazione passo per passo, offrendoci allacci elettrici, simpatia e meravigliose tazze di ottimo caffé: c’è una umanità da brivido, nel senso migliore del termine, trovi davvero amore e tanta passione per tutto ciò che riguarda Caltanissetta e penso che il recupero del centro storico di questa città passi anche da questo”. Bel momento di partecipazione cittadina, dunque, nel segno dell’arte per il cortometraggio

ambientato da Aldo Rapé nella sua città natale. “Non è solo arte – precisa – ma è anche imprenditoria: gli attori, i tecnici, le maestranze coinvolte in questo cortometraggio confermano che può anche essere un lavoro ed oggi posso dire che abbiamo formato una bella squadra, che adesso affronterà altre importanti prove”. Molti degli attori che hanno preso parte al cortometraggio di Rapé, infatti, reciteranno anche nel corto finanziato dalla Regione sul tema dell’integrazione di cui il regista nisseno comincerà a breve le riprese a Porto Palo di Capo Passero. E intanto comincerà a breve la post produzione di “Strata a’ foglia”, che dopo il montaggio sarà presentato, in anteprima nazionale, proprio a Caltanissetta per poi entrare nel circuito dei festival nazionali ed internazionali. Ma è stato molto lungo il lavoro preparatorio, come sottolinea ancora Rapé, che ha letteralmente “riscoperto” la sua città. “Un anno di passeggiate – dice – mi è servito per trovare i luoghi giusti, anche nuovi spunti, per scoprire prospettive inedite e bellissime

di Caltanissetta. Ma ho anche riflettuto sul fatto che siamo noi che dobbiamo cambiare: abbiamo sempre chiesto qualcosa alle amministrazioni, ora dobbiamo capire che tocca a noi andare avanti, tutti insieme, tutti uniti”. Prevista nei prossimi mesi, prima della presentazione ufficiale del

I venditori hanno accettato

di farsi riprendere

e gli abitanti hanno condiviso la lavorazione

cortometraggio, alcune iniziative destinate a valorizzare i singoli momenti che hanno condotto alla realizzazione del lavoro, dalla mostra itinerante con foto di scena nei vicoli dove è stato girato il corto a dibattiti sulle motivazioni della scelta del soggetto, dell’ambientazione, della storia. La proiezione si terrà alla Strata a’ foglia, all’aperto, come nella migliore tradizione delle piazze siciliane di un tempo.

Le scuse del regista Questa è una lettera di scuse. Ho da poco concluso le riprese del mio nuovo short film “Strata a’ foglia”, ed ho da poco compreso realmente, me ne rammarico e chiedo scusa a tutti i miei concittadini, quanto sia bella questa Caltanissetta. Ho lavorato nel cuore di Caltanissetta, nel centro storico, dove senti ancora i battiti della nostra città, le pulsazioni più intime, quelle più vere. I venditori ambulanti che trasformano la mia sceneggiatura nella loro stessa storia, la nonnina signora Sollami che agli Angeli ci mette a disposizione la sua casa per due giorni e due notti, i cani nisseni che hanno abbaiato quando c’era da abbaiare e sono rimasti in silenzio quando sul set chiedevamo il silenzio. Uno tra i tanti che si è sempre lamentato ma che in questa occasione si è posto seriamente una domanda: cosa ho fatto io per la mia città? Sino ad oggi poco o niente ma con questo piccolo film spero che Caltanissetta abbia accettato le mie più sincere scuse. Un atto d’amore per la città che mi ha regalato sempre tanto amore, senza mai chiedere nulla in cambio. Aldo Rapè


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