PNRR macro istruzioni per l’uso

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TECNOLOGIE

PNRR macro istruzioni per l’uso Fattori qualità ed innovazione nell’assegnazione dei bandi M2C1 – Linea A di Pier Luigi Fedrizzi

C

on l’avvio del PNRR è scattata la corsa per proporsi nella scrittura dei progetti relativi alla Misura M2C1 con scadenza 14.02.2022. Analizzando i punteggi assegnabili si scopre che circa 55/100 Punti (A.2, A.3, A.5) sono indipendenti dalla qualità dei contenuti tecnologi ed organizzativi del progetto; sui restanti 45 punti (A.1, A.4, A.6, A.7) ci si potrà cimentare a scrivere un progetto Credibile, Sostenibile e Cronologicamente realizzabile entro il 2026. A parte i tempi stretti, emerge come sia difficile esplicitare compiutamente in 2.000 battute le Attività e Forniture previste dai topic a), b), c), d), e) così come, in altre 2.000 battute, descrivere lo Sviluppo Tecnologico. Non è molto per poter esplicitare concretamente i livelli di innovatività di un progetto al di là delle generiche descrizioni reperibili su qualsiasi rivista e dare, a chi è preposto alla valutazione, elementi oggettivi per giudicare il livello di concretezza e di innovazione di un progetto in grado di differenziarsi da altri. La premessa non vuol essere una critica aprioristica all’impianto PNRR ma un contributo oggettivo all’analisi del problema rispetto al quale molti si stanno ancora interrogando.

Oggettivazione del problema

La macro analisi introduttiva è stata realizzata da chi opera nel settore da

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GSA IGIENE URBANA

oltre 20 anni come fornitore di Tecnologie Abilitanti (hardware e software), ad Aziende che da anni hanno adottato e migliorato Metodi Organizzativi e Tecnologie Innovative portandole ad essere Eccellenze Nazionali riconosciute sulla base di dati oggettivi pubblici e comparabili con i dati ufficiali di ISPRA; una tra tutte l’arcinota CONTARINA SpA, Soggetto Gestore per conto dei 49 comuni aderenti al Consiglio di Bacino Priula (ex TV2 e TV3). I dati oggettivi sono la combinazione di alta % di Differenziata (attorno al 90%) rispetto al 61,3% della media Nazionale e Costi che oscillano attorno ai 100€/ab, di molto inferiori ai 175,8€/ab (Colonna T.Costi) della media nazionale ma anche rispetto ai 139,9€/ ab della media dei costi degli 872 Comuni (ISPRA – dati 2019) che applicano una qualche forma di Tariffa a Misura e dichiarano una media pesata del 81,2% (Colonna %RD.T).

Simulazione benefici PNRR

Pur nella consapevolezza di una serie di semplificazioni che una pura analisi statistica introduce, proponiamo la seguente tabella (2° Ed. del Manuale

d’USO, rielaborazione dati ISPRA) per l’anno 2019 a cui fa riferimento il PNRR. Si evince che, se i finanziamenti PNRR producessero localmente un ribasso dei costi tali da portare da approssimarsi alla media dei costi TARIP del Nord Est (118,9€/ab) o alla media dei costi TARIP Italiani (139,3€/ab), si potrebbe arrivare a realizzare risparmi annui nazionali costanti a tendere, entro 4 o 5 anni, pari rispettivamente 3,498Mld€/ anno o meno ottimisticamente pari a 2,274Mld€/anno. Ognuno potrà riconoscere la sua Area di riferimento. Tutto ciò a fronte di un investimento di 0,600Mld€; una follia non creare le condizioni affinché il Mondo del Rifiuto non ci provi seriamente. Come fare? A copiare umilmente si rischia di sbagliare poco!

Responsabilità e Rischi

Risulta evidente che, a fronte di importi finanziabili dal PNRR al 100%, di cui il 94% per i topic in premessa (Contenitori Intelligenti, Tecnologie Abilitanti, Isole Ecologiche, Flussi paralleli ed Organizzazione del Riuso), l’Ente destinatario del finanziamento, sarà il solo vero arteOTTOBRE-DICEMBRE 2021


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