Rassegna stampa Idv ER 05.07.2012

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REGIONE Grazie ad un ordine del giorno bipartisan, indennità ridotte del 35% per un risparmio di circa 180mila euro

Tagliati gli stipendi dei vertici dei consorzi di bonifica

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cende la scure dei tagli sui consorzi di bonifica. A farne le spese i presidenti e i componenti dei consigli d'amministrazione, i cui stipendi saranno ridotti in media del 35%, con un risparmio per le casse pubbliche di circa 180.000 euro all'anno. In particolare, ai presidenti delle bonifiche è riconosciuto un compenso pari all'indennità che riceve il sindaco di un Comune tra i 10.000 e i 30.000 abitanti, fissata in un massimo di 33.466 euro lordi all'anno. Gli altri due componenti del Cda che ricevono un compenso possono arrivare, nel complesso, a una cifra non superiore al 50% di quanto percepito dal presidente (dunque, un po' più di 16.000 euro in due). E' quanto ha deciso la Regione ieri, approvando la nuova legge sulle bonifiche che ha incassato il via libera dall'Assemblea legislativa, con il voto a favore della maggioran-

za e l'astensione di Pdl, Lega nord, Udc e Movimento 5 stelle (unico contrario Andrea Pollastri, consigliere regionale del Pdl, critico sulle imposte per la bonifica a Piacenza). Il colpo d'accetta sulle retribuzioni arriva però grazie a un emendamento bipartisan presentato dal presidente della commissione Territorio, Damiano Zoffoli (Pd), e dal consigliere regionale della Lega nord, Stefano Cavalli. Solo lo scorso 7 aprile il Cda del Consorzio della Bonifica Renana di Bologna aveva deciso di aumentarsi lo stipendio: da 41.000 a 50.000 euro lordi per il presidente, Giovanni Tamburini; da 16.320 a 25.000 euro per il vicepresidente vicario, Andrea Grimandi; da 8.160 a 20.000 euro per il vicepresidente, Antonio Ferro. Fu il primo atto approvato dal Cda della bonifica al suo insediamento dopo le elezioni di inizio 2011.

Rispetto alla precedente amministrazione del 2006, dunque, il presidente del Consorzio di bonifica percepisce 9.000 euro in più. Quella delibera della Bonifica renana è stata ricordata ieri in aula dal consigliere regionale dell'Idv, Sandro Mandini, che l'ha definita "una vergogna" e ha festeggiato l'approvazione dell'emendamento che taglia i compensi agli amministratori delle bonifiche. La nuova legge sulla bonifica completa la riforma iniziata nel 2009. La novità principale è che sono esentati dalla tassa sulla bonifica i cittadini che hanno "immobili serviti dalla rete fognaria senza significative interconnessioni con la rete di bonifica", mentre pagheranno sia "i proprietari di immobili che traggono un beneficio specifico e diretto dalle opere di bonifica" sia "chiunque scarichi acqua nei canali consortili, anche se depurati e compatibili con l'uso irriguo".

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