Alessandria-Piacenza

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QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO • Direttore Massimo Taggiasco

Anno X n. 21•30 nov. 2018

PROGETTO VINCENTE MASSIMO TAGGIASCO

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desso le parole non servono più. Un punto nelle ultime quattro partite e 361 spettatori paganti nel naufragio casalingo col Cuneo certificano l’assoluta inconsistenza di un “progetto” di cui nessuno ha mai compreso la reale portata. Della presunta idea di costruire una squadra fondata su giovani di valore si vedono solo vaghe tracce. I giocatori, lo riconosciamo, ci mettono l’anima, ma non basta correre per vincere le partite. Solo una cosa è chiara: questo è l’ennesimo campionato fallimentare, gettato alle ortiche. Purtroppo, da quello che vediamo in campo, ci pare di poter dire che, alla faccia del progetto, continuando così

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prima di poter recitare di nuovo un ruolo da protagonisti in serie C (non in B!) passeranno anni e anni. E noi siamo stanchi di aspettare! Adesso affronteremo Piacenza, Arezzo e Novara: rischiamo di restare invischiati nella zona play-out: una prospettiva davvero inquietante, anche alla luce delle vane rassicurazioni fornite dal presidente nella recente conferenza stampa. Speriamo di restare aggrappati a posizioni di centro classifica, almeno per non soffrire più di quello che già ci tocca patire. In questo momento ci resta solo l’attaccamento ai nostri colori, contro tutto e tutti. Noi tifosi non molliamo mai! Verranno tempi migliori. Hurrà Grigi!

GianmariaZanier Videointerviste

IL PANE COME SI FACEVA UNA VOLTA ...E SFIZI! Via XX Settembre, 22/24 - T.388 7318613 Piazza Garibaldi, 14 - T. 339 4278506 Via Maria Bensi, 65 - T. 333 4922580 ALESSANDRIA Via Sale, 47 - T. 392 3808235 CASTELCERIOLO


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30 nov. 2018

HURRÀ GRIGI

Consueto incontro con Carlo Sacco, figlio del Presidentissimo Remo, ultimo protagonista di una promozione dell’Orso Grigio in serie B nonché vincitore della prima edizione della Coppa Italia di serie C.

La finestra sul campionato

SACCO: Lettera aperta al Presidente Luca Di Masi

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residente mi permetta… L’amore per la maglia grigia è troppo forte per avere o subire ancora degli sconforti o meglio delusioni a causa delle prestazioni ignobili fornite man mano che passa il tempo.. In passato ho visto con orgoglio che la mia maglia grigia entrava in stadi importanti e sempre più importanti e prestigiosi da Spezia, Palermo, Marassi, Torino, San Siro ma avevo un piccolo presentimento che fosse un sogno finto, irreale

cioè un mondo che non apparteneva a noi grigi… C’è stata poi una delusione immensa l’anno di Braglia quando avevamo quindici punti di vantaggio dalla Cremonese…. È finita con le ultime giornate fantascientifiche di quel campionato quando mentre la Cremonese perdeva a Livorno e noi non riuscivamo a vincere in quel di Tivoli (un territorio non adatto neanche alla Serie C) e finendo nell’ultima giornata pirotecnica quando la Cremonese stava perdendo in casa con la Racing Roma (mai sentita prima di quel campionato) anche se poi finimmo primi a pari punti della Cremonese a 78 punti… Un percorso cosi detto incredibilmente falso per i miei sentimenti. In ultimo il cambio di tendenza cioè il “progetto dei giovani” che a me piaceva cosi tanto… Presidente ho ricevuto tante telefonate con le quali la maggior parte mi faceva la solita domanda: “Scusa Carlo ma davve-

ro sei convinto della bontà del progetto o anche tu non ti vuoi accorgere che ci prendono in giro?”. Insomma non è bello giocare con i sentimenti delle persone e poi rimanere silenziosi e assenti negli ultimi mesi. Io penso che Lei e solo Lei è in buona fede ma scusi attorniato in società da persone che penso che il calcio non sia il loro mestiere…. dal primo all’ultimo.. Non so più cosa dire, ma non mi era mai capitato di essere dentro il “Mocca” e riuscire a contare le persone che c’erano nel rettilineo durante l’ultima partita con il Cuneo (società che hai tempi di mio padre giocava solo a pallavolo). Io… Lei la difenderò sempre con ogni forza ma mi creda.. solo lei.

Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490 Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490 Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 6270131 del 28/09/2009 Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 510490 Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/2009 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com redazione@hurragrigi.it - pubblicita@hurragrigi.it Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/2009 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com Stampa: CSQ CentroPastorini Stampa Quotidiani Pubblicità: Tommaso 347.8944708 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com Stampa: CSQ Centro Stampa Quotidiani Via dell’Industria, 52 -Centro 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511 Stampa: CSQ Stampa Quotidiani Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511 Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511

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l girone A della Serie C si sta trascinando, e siamo già a dicembre, in un’atmosfera quasi irreale. Nel momento stesso in cui, a tappe forzate, si sta cercando di ritornare alla normalità con infiniti turni infrasettimanali ecco che succedono eventi, tipo quello di Cuneo di mercoledì scorso, in cui un marchiano ed evidente errore del direttore di gara, tra l’altro riconosciuto dallo stesso, invaliderà l’incontro che dovrà essere quindi recuperato. A questo punto c’è da pensare che l’Entella abbia firmato un passo con il diavolo: le sta succedendo veramente di tutto. Venendo alla situazione attuale, il torneo sta sancendo comunque i reali valori delle squadre in lizza per giocarsi la promozione. A proposito, quante saranno? La Lega non ha ancora espresso, speriamo lo faccia velocemente, le proprie intenzioni. La Serie C, legata e condizionata dalla Serie B, non ha ancora l’ufficializzazione di quante formazioni si giocheranno l’approdo alla serie maggiore. Per il momento quindi non entriamo in questi particolari, ma accontentiamoci di provare, anche qui non è semplice, ad analizzare una classifica ancora provvisoria. Negli incontri della scorsa giornata ha fatto scalpore la facilità con cui la Carrarese di Baldini ha sconfitto il Pisa. I nerazzurri della torre pendente è dall’inizio della stagione che denunciano difficoltà, ma subire il totale dominio degli apuani, quattro gol, due gol mangiati e due rigori vanificati dal bomber Tavano, ci sembra veramente troppo per l’undici di mister D’Angelo. L’altra partita che ha riservato un risultato a sorpresa è stata Piacenza-Arezzo, dove, a quel momento, la capolista emiliana si è vista sconfiggere in casa dalla vera sorpresa del campionato. Gli amaranto toscani mix di gioventù e buona esperienza stanno offrendo, al di la dei risultati, un gioco svelto gradevole e piacevole. Le gare di recupero di mercoledì scorso hanno sottolineato i mi-

glioramenti del Siena. Non tanto per la vittoria ottenuta in trasferta contro la Pro Piacenza quanto per la disinvoltura del suo gioco che piano piano cresce come qualità, dopo un inizio contraddistinto da pareggi non certo esaltanti. Manca ancora all’appello il Novara che, malgrado una formazione di tutto rispetto, sta faticando ad esprimere gioco e quindi non sta ottenendo i risultati preventivati. Malgrado le rassicurazioni del Direttore Sportivo Ludi abbiamo la sensazione che mister Viali sia quasi al capolinea. Probabilmente non sarà la gara di domenica prossima a Chiavari quella decisiva, ma potrebbe invece esserla quella successiva in casa contro la Lucchese. Una Lucchese sempre ultima, ma non certo per le qualità del proprio gioco, quanto per la penalizzazione devastante di undici punti. L’oscar delle sorprese, per il momento, va decisamente al Gozzano, squadra alla quale l’allenatore Soda è riuscito a conferire un gioco fatto di ripartenze a volte devastanti. Vedremo fino a quando durerà. In coda si è registrata l’ulteriore battuta d’arresto della Juventus U23 il cui l’allenatore Zironelli è sempre più in discussione. La società bianconera ha già dichiarato che il mercato di gennaio sarà utilizzato per migliorare notevolmente la rosa. La società torinese non vuole assolutamente accettare una prima squadra ai vertici dell’Europa e una seconda in coda in Serie C! Squadra apparentemente già condannata è l’Arzachena per diversi motivi: poca qualità della rosa, società con evidenti connotazioni dilettantistiche che in questa stagione, la seconda in Serie C, ha perso anche l’elemento dell’entusiasmo. Non so quanto possiamo definirci buoni profeti, ma sino a fine febbraio sarà arduo, complicato e rischioso avventurarsi in disamine tecniche e numeriche più approfondite. [M.Marcellini]

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HURRÀ GRIGI

L’INTERVISTA a Silvio Bolloli

BOLLOLI: “Primo resistere. Secondo tornare sul mercato.” MASSIMO TAGGIASCO

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ilvio: in conferenza stampa avevi candidamente detto a Di Masi che questa era per te una formazione mediocre, se non di livello medio basso. Di Masi aveva replicato, sia pur in maniera molto cordiale, di non condividere le tue valutazioni. I fatti ti stanno dando ragione. Caro Massimo, ci sono dei momenti in cui preferirei non aver ragione ma non mi sembra di aver scoperto l'acqua calda quando mi sono lasciato andare a certi giudizi e, purtroppo, il campo sta confermando quello che già in estate si poteva intuire. Quindi continui a pensare che questa sia una formazione media se non medio bassa? Negli anni passati Di Masi aveva costruito formazioni ambiziose, con giocatori molto forti, per la categoria, e dal blasone importante. E' di tutta evidenza che quelle vecchie corazzate sono state “smantellate” l'estate scorsa per costruire una formazione che qualche perplessità la poteva già suscitare sulla carta. Poi, già il fatto che un buon allenatore come Michele Marcolini non avesse creduto nel progetto qualche ulteriore riserva la poteva suscitare. Torniamo alla mia domanda: perchè pensi che questa formazione non sia particolarmente qualitativa? Per un motivo molto semplice, perchè andando a scorrere la storia di tutti i giocatori che la compongono, non troviamo elementi tali da pensare che siano stati ingaggiati grandi campioni o comunque uomini dal sicuro avvenire di successo.

Non voglio essere particolarmente critico: l'Alessandria è formata da professionisti seri, scrupolosi e certamente determinati ma, quando ti rendi conto che quasi tutti i giocatori hanno cambiato mediamente casacca ad ogni stagione e che, pur provendo, in taluni casi, da vivai di squadre importanti, sono stati mandati a farsi le ossa in giro nelle categorie minori, ribadisco, cambiando comunque compagine con grande frequenza e non convincendo mai particolarmente dal punto di vista dei risultati è abbastanza evidente che la squadra si presenta ai nastri di partenza senza ambizioni eccessive. E poi? E poi ci sono comunque anche stati squilibri nella costruzione della stessa formazione: basti dire che anche i meno esperti avevano individuato notevoli carenze in attacco dove, a mero titolo di esempio, l'unica prima punta di ruolo ingaggiata era De Luca che, peraltro, deve ancora convincere. Pensi proprio che nono ci siano qualità in questa squadra? Non ho certo detto questo! Cucchietti mi piace molto, Gazzi e Gatto sono due elementi importanti e di grande esperienza, Maltese, come ho già detto, ha un eccellente tocco di palla (anche se poi si perde nelle paludi del centrocampo e non riesce mai ad incidere) e Santini è un signor attaccante. Ma, a parte ciò, non vedo, nel complesso, gli elementi che mi portino a concludere che questa sia una squadra veramente competitiva per ambire ai piani alti della classifica. E il campo, purtroppo, ne sta dando piena dimostrazione. Allora Di Masi ha mentito quando ha affermato che la squadra avrebbe potu-

to anche ambire ai playoff? Non dico assolutamente questo: penso però che Di Masi abbia sbagliato valutazioni ed abbia evidentemente sopravvalutato l'organico che ha allestito unitamente ai suoi collaboratori. Che cosa dicono i numeri di questa Alessandria? Purtroppo, ora come ora, parlano di una squadra da piena zona retrocessione: nelle prime tredici partite abbiamo incassato sedici gol e ne abbiamo realizzati appena dieci. Abbiamo ottenuto due soli successi, ma c'è un dato che mi allarma ancora di più? Quale? Se scorriamo la classifica del girone e raffrontiamo i punti effettivamente totalizzati, altresi tenendo conto delle penalizzazioni, non possiamo fare a meno di rilevare come ci siano solo quattro squadre che abbiano fatto meno punti dell'Alessandria: la Pistoiese, l'Albisola e la Juventus Under 23 (che, a tutt'oggi, hanno messo insieme undici punti contro i tredici dei grigi) e l'Arzachena ferma a quota otto (quindi a meno cinque dai grigi). A parte l'Olbia che, tenuto conto della penalizzazione, ha fatto tanto punti quanto l'Alessandria, tutte le altre hanno un ruolino di marcia migliore dei grigi il che significa che il campionato sta dicendo che l'Alessandria è una squadra da playout. Qualcuno ha addirittura ha fatto un parallelo con i grigi di Antonio Boiardi. Il paragone è sicuramente azzardato perchè quell'Alessandria retrocesse e fini addirittura in tribunale per via del fallimento (anche se di Antonio Boiardi continuo a conservare un dolce ricordo dal

punto di vista umano) ma c'è un fondo di verità in una simile analisi perchè è dai tempi di Boiardi Presidente che l'Alessandria non si trovava in, anche se solo potenziale, in zona retrocessione. Addirittura? Lo dice la storia: dopo il fallimento l'Alessandria disputò due campionati in Eccellenza ottenendo la promozione al secondo tentativo e tre in Serie D ottendendo il salto di categoria al terzo. Poi ci fu l'immediato passaggio in C1 sotto la presidenza di Gianni Bianchi e, l'anno successivo, una serie B persino sfiorata con Veltroni Presidente e Maurizio Sarri in panchina. Poi ci furono mantenimenti di categoria sempre però da posizioni più che dignitose in classifica e addirittura tre playoff consecutivi con Luca Di Masi. Quindi, se si vuole guardare all'ultima Alessandria invischiata nei bassifondi della classifica, dobbiamo effettivamente andare a pescare quella del campionato 2002/03. La situazione appare drammatica: in che modo possiamo sperare di uscirne? Ora come ora intravedo una sola via di uscita: l'Alessandria deve cercare di resistere il più possibile da qui alla fine del campionato contenendo i danni, cioè a dire perdendo il meno possibile e cercando di fare quanti più risultati utili sono nei suoi mezzi. Poi Di Masi non potrà esimersi dall'intervenire sul mercato a gennaio per cercare di potenziare l'organico e dare maggiori prospettive a questa formazione. Quindi non credi che questa squadra, a parità di uomini e di allenatori, possa invertire da sola la rotta e miglio-

rare il proprio cammino? In tutta onestà, ora come ora, no: ma, sia ben chiaro, spero sempre di sbagliarmi. Anche a livello ambientale le cose non è che siano andando bene. Mi hai rubato le parole di bocca: la contestazione degli ultras al Presidente, seppur pressochè inevitabile in queste condizioni, certamente non è un bel segnale ma, ancora più spiacevole è constatare l'evidente calo di presenze allo stadio che, oltre a non giovare alle casse della società, denuncia come la città si sia ancora una volta distaccata dalla squadra (cosa accaduta troppe volte in passato) e come gli alessandrini, fatti salvi gli affisionados, non credano più nei loro grigi. Addirittura? In occasione dell'ultima partita csalinga, fatta eccezione per i 900 abbonati (e dando per scontato che tutti fossero presenti) c'erano solo poco più di 300 paganti: 300 persone non abbonate che hanno scelto di pagare il biglietto per venire a vedere i grigi nel tardo pomeriggio di una domenica di novembre non particolarmente fredda ne piovosa o nevosa. Questo, non è, secondo te, un segnale di dissaffezione? Si, obiettivamente lo è. Bene: a questo punto Di Masi deve guardare in faccia alla realtà e prendere atto che la questa squadra ha un ruolino di marcia da zona retrocessione e non è più seguita dal pubblico. Di Masi, in quanto Presidente e proprietario è il principale artefice dei successi ma anche il principale responsabile delle sconfitte. In capo a Luca Di Masi, quindi, il potere e il dovere di uscire il più presto da questa situazione, a partite dal venturo mese di gennaio.


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HURRÀ GRIGI

L'INTERVISTA Questa settimana la redazione di Hurrà Grigi ha incontrato Ferdinando Guarino,

procuratore sportivo e dottore in economia.

GUARINO "La fase intermedia tra settore giovanile e prima squadra attraverso le seconde squadre" PAOLO BARATTO

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*Escluse le promozioni in corso, fino ad esaurimento scorte

uarino, una sua opinione sulla attuale Serie C. È un buon livello quello della attuale Serie C. Resta il fatto che ci sono stati rallentamenti dovuti alle squadre invischiate nei ripescaggi. E’ sicuramente un campionato con piazze importanti dove ci sono città importanti con progetti ambiziosi: basti pensare nel girone A al Pisa, all’Entella, alla Pro Vercelli, all’Alessandria; nel girone B Triestina, Vicenza, Monza; nel girone C Catania, Casertana e Trapani: piazze importanti che affascinano e che vivono di calcio. È giusto che la Serie C ritorni ad essere quella di una volta. L’elezione di Gravina a Presidente della Federcalcio quali cambiamenti porterà nel calcio italiano? Sicuramente dei cambiamenti ci possono e ci devono essere. Io credo che i problemi del calcio degli ultimi anni siano stati i troppi rallentamenti, le troppe poche mancate riforme. Ad ogni azione non fatta avviene un rallentamento del miglioramento del mondo calcio. Gravina ha fatto calcio per tanti anni ed è una persona competente, preparata, io credo che darà quella svolta positiva per fare tornare il calcio italiano ai livelli che conta. È favorevole all’introduzione del-

le seconde squadre nel calcio professionistico? Assolutamente favorevole. Io seguo sia il calcio dei grandi ma anche il settore giovanile. I ragazzi fanno un percorso a partite dall’Under 15 fino alla Primavera: è un calcio che porta a processi di miglioramento dove c’è ancora poca pressione. Arrivare ad avere seconde squadre per Milan, Inter, Juventus, Torino, Atalanta farà in

modo che il calcio italiano ne possa trarre positivi benefici. Calciatori che fino all’anno precedente giocavano davanti a 150/200 persone si possono trovare a giocare in stadi, come quello dell’Alessandria con migliaia di tifosi: questo inizia ad essere calcio vero. Quella fase intermedia tra il settore giovanile e la prima squadra è giusto che venga fatta attraverso le seconde squadre.

Un suo giudizio sul livello attuale del calcio italiano. Tutto sommato ritorna ad essere positivo. Abbiamo attraversato anni bui: la mancata qualificazione al Mondiale in Russia del 2018 in parte è stata un bene, ci voleva una svolta. Anche le prestazioni delle squadre italiane in Champions League dimostra che il livello sta tornando ad essere positivo: Napoli, Juventus, Roma e Inter se la giocano alla pari con squadre che, fino alla passata stagione, era impensabile giocarsi contro. Molti giocatori che hanno giocato nella Liga, nella Premier League ora vedono l’Italia come una meta ambita: caso Ronaldo è l’etichetta di tutto questo. Consiglierebbe ad un ragazzo giovane di intraprendere la carriera da

procuratore? Consiglierei ad un ragazzo di intraprendere la carriera da procuratore se il ragazzo vive di calcio. Il lavoro del procuratore è un lavoro a 360°: si occupa sia della gestione economica, contrattuale, la vita quotidiana di un calciatore, i rapporti con le società. Non è un lavoro semplice. Si deve conciliare la passione e soprattutto lo studio, l’approfondimento: c’è stato studio dietro al calcio sia quello in campo che quello fuori dal campo. Io sono stato avvantaggiato dal fatto di avere una laurea in economia. Io il calcio deve essere una malattia, per me il calcio è vita, quindi se si hanno tutte queste prerogative e tanta pazienza allora lo consiglierei però la strada da intraprendere è lunga.

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HURRÀ GRIGI

SECONDO ME... Colloquio con Marcello Marcellini

Marcellini: "Stiamo tornando indietro: molto preoccupante"

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uest’anno collabora con noi Marcello Marcellini, da sempre conoscitore del calcio alessandrino (e non solo) di cui è stato, nel corso della sua vita, tifoso, addetto stampa, direttore generale, club manager, radio-telecronista, commentatore , nonché autore di diverse pubblicazioni dedicate all’Alessandria Calcio. Marcello, l’Alessandria continua a perdere… …e a questo punto è giusto incominciare a preoccuparsi! La partita persa con il Cuneo è emblematica, non solo per l’ennesimo risultato rotondo negativo che pare contraddistinguere ogni sconfitta dei grigi, quanto per la preoccupante pochezza ancora una volta espressa dalla squadra nel tentativo di fare gioco. I grigi hanno subito al cospetto di una

giocatore in grado di dare vivacità al reparto offensivo sulla fascia per le sue indiscutibili capacità di saltare l’uomo, mi pare una scelta ingiustificata. Quindi il tanto sbandierato “progetto” ribadito a più riprese dal Pre-

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sidente Di Masi è già naufragato? A oggi non riesco a vedere elementi propedeutici a buoni sviluppi. La squadra, a parte alcuni giocatori di esperienza collocati nei diversi reparti, non mi dà la sensazione di annoverare giovani di prospettiva. Inoltre per

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MASSIMO TAGGIASCO

formazione allestita per giunta verso la fine del mercato, quasi fuori “tempo massimo”. Il Cuneo li ha sovrastati sia dal punto di vista dello stare in campo, sia dalla facilità della corsa, sia dall’intensità del pressing e anche da una certa piacevole sfrontatezza nel cercare il risultato. La squadra di Scazzola, se vogliamo, potrebbe in qualche maniera essere accostata all’Alessandria dal punto di vista della gioventù dei propri giocatori, anzi è persino un po’ più giovane, ma il suo modo di stare in campo e di impostare la partita denuncia il buon lavoro dell’allenatore ed il lodevole apprendimento da parte dei giocatori. Mister D’Agostino, nel dopo partita, si è assunto tutte le responsabilità della sconfitta. Le sue dichiarazioni, a mio avviso, però anziché alleggerire la situazione mi preoccupano ulteriormente. Se prendiamo per veritiera l’esternazione del mister, diventa in pratica un’autoaccusa, se invece la intendiamo come dichiarazione di facciata, vuol dire denunciare la poca qualità della squadra. Sarebbe tragica la sommatoria dei due fattori. So perfettamente che dalla posizione comoda in tribuna stampa, senza la responsabilità che invece può avere l’allenatore, è facile esternare. Senza aspettare il senno di poi, anche prima, certe scelte fanno discutere. Iniziare una gara, per giunta contro una squadra che potrei definire di pari valore, senza il centravanti “titolare” e senza l’unico

quel poco che mi è dato sapere, non sono molti i contratti pluriennali, che potrebbero costituire una garanzia per il futuro; evidentemente la stessa società non li ha ritenuti funzionali ad un progetto futuro. Più cerco di interpretare le strategie del Presidente, più vengo aggredito dal dubbio che non debba essere questo un anno di transizione per la costruzione di una squadra forte per il futuro, ma che sia la gestione in attesa di una decisione societaria forte! Quale sarebbe, quindi, secondo te, la reale motivazione di questa eventuale decisione forte? Un Presidente che ha sempre pubblicamente denunciato il proprio grande amore per la maglia grigia, che ha sempre onorato tutti i suoi doveri finanziari fino all’ultimo euro, che ha sempre profuso investimenti per poter ottenere grandi risultati e passare alla storia proprio per questi risultati, si trova a non aver ottenuto traguardi importanti, ma a doversi invece accontentare solo della vittoria di un traguardo volante o di un gran premio della montagna (leggasi semifinale di TIM Cup e Coppa Italia di serie C) e quindi ha tutto il diritto di essere aggredito dalla delusione, dall’amarezza e dal porsi ora l’interrogativo di cosa fare in futuro. Mi rendo conto che rimane difficile coniugare tutti questi elementi, ma l’uomo è fatto di cuore, ma anche di testa e qualsiasi decisione dovesse eventualmente prendere il Presidente Di Masi sarebbe giustificata.

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CUORE GRIGIONERO di Riccardo Masiero

Il crollo verticale del progetto...

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IL BASTIAN CONTRARIO di Mao

Tempo scaduto?

fare della retorica inutile né suggerire soluzioni. Voglio solo che, in modo trasparente e sincero, mi venga spiegato cosa sia stato a determinare una persona a smantellare completamente una squadra che aveva conseguito una scia di 27 risultati utili consecutivi nella precedente stagione venga smantellata completamente, con tanto di svincoli di alcuni tra gli elementi migliori, nell'ottica di una strategia di crescita basata essenzialmente su prestiti. I tifosi sono delusi ed amareggiati: possibile che non interessi minimamente? Se si decide di dosare le parole, non è forse bene che dette parole vengano spese nei momenti più difficili? Perché questo silenzio

ogni volta in cui le cose prendono la piega sbagliata? Non condivido questo atteggiamento e non lo trovo ammissibile nei riguardi di una tifoseria che ha letteralmente coperto d'amore l'Alessandria, anche sotto la pioggia, anche nei momenti più difficili, anche di fronte al mancato ascolto ed alla stigmatizzazione delle sue proteste. Nessuno ha mai abbandonato la barca e non possiamo far finta di nulla quando abbiamo la sensazione che ci siano state delle sviste da parte di chi ne ha il timone. Non possiamo tacere, né accettare senza riserve. Siamo i Grigi: pessimisti, noiosi ed ambiziosi ma tenaci e sinceri. Siate sinceri con noi.

ono mesi che continuiamo a parlare della squadra, dei giocatori, dell'impegno che mettono in ogni partita, e ripetiamo le stesse cose. Il presidente ha fatto una conferenza stampa, e tutti aspettavano delle notizie, delle novità: ed invece anche in quella occasione il nulla più assoluto. E solo per rispetto della sua persona e della sua posizione non mi sbilancio a dire come effettivamente mi sento e come la vedo. Ormai il tempo è scaduto ed anche i più creduloni, pardon i più sinceri, nel pensiero hanno capito che non esiste nessun progetto sensato da parte della proprietà, nei confronti di una squadra che sembra non interessi più. Ed è normale che una proprietà si possa stufare o per migliaia di motivi sia costretta a cambiare le proprie aspettative ed i propri indirizzi. Ci possono essere problemi economici, problemi di tempo, oppure più semplicemente non interessa più essere il presidente di una squadra di calcio con una tifoseria che vuole dopo una valanga di anni vuole tornare nel calcio che conta. Forse si aspettava qualche socio... Qualche cordata di imprenditori che potevano aiutare economicamente ed anche semplicemente con dei consigli, una presidenza che ha buttato via nel quinquennio di suo comando una trentina di milioni di euro e non ha ottenuto risultati adeguati.

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ulle pagine di Hurrà Grigi più di una parola è stata spesa, in ordine alle.perplessità legate ad un improvviso e repentino cambio di rotta che ha portato ad una drastica riduzione del monte ingaggi ma anche del tasso tecnico della squadra, ringiovanita anagraficamente ma invecchiata nel percorso che somiglia tanto a quello degli anni più bui e desolanti della storia Grigia. Uno stadio vuoto, al minimo storico recente di 361 paganti al derby con il Cuneo, che ha rappresentato la peggior gara stagionale, con un perentorio tre a zero inferto da una compagine non certo irresistibile è l'immagine stessa di una sfiducia che cresce di giorno in giorno, mentre da più parti, anche da quelle inizialmente schierate, la critica accesa all'azione presidenziale si sta facendo sempre. più incalzante. Ancora stordito da tre sconfitte nelle ultime quattro gare, di fronte al baratro che si è aperto nella nostra classifica, ai numeri impietosi delle nostre statistiche di campionato e ad un progressivo calo dell'interesse generale nei confronti dell'Alessandria Calcio è difficile trovare le parole. È complicato dar voce ad un malcontento sin troppo evidente e sin troppo eloquente, specialmente se si proviene da anni di sogni e promesse, di dolorose delusioni consolate dalla certezza della presenza di un progetto di alto livello. Probabilmente non capirò molto di calcio, perché non mi infiammo di fronte ad un pareggio a Vercelli e non vedo il futuro a tinte rosate quando subisco tre reti dal Cuneo. Il progetto non solo non è decollato ma è crollato al cospetto di squadre minimamente attrezzate. Ne prenda atto chi ci ha creduto ed affronti il problema. Non voglio rivangare, non voglio

La Tim cup è stata un caso... Meritata, ma è stato un caso. La vittoria della Coppa Italia Semi Pro è venuta.. E ne siamo felici. Ma l'obbiettivo primario della promozione non sono riusciti ad ottenerlo. A questo punto... Non capisco perché continuare a rimanere a capo di una cosa che non serve... Presidente se deve vendere, venda... Se deve liberarsi di un peso, si liberi... Ma non rimanga così in un limbo, accampando un progetto inesistente, un pensiero inutile e deleterio. Non tiri troppo la corda: la gente è stufa di non vincere ma è ancor più stufa di essere presa in giro. Io sono un tifoso, uno di quelli che amano la maglia ma ora LEI la sta offendendo. Le figuracce che stiamo facendo sono troppo grosse.... Mi dia retta... Faccia un'altra conferenza stampa e dica quali sono i motivi per i quali LEI ha fatto una montagna di ERRORI, e spieghi come stanno veramente le cose.

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OGGI AL MOCCA di Paolo Baratto

PIACENZA: obiettivo promozione in Serie B

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l prossimo avversario dell’Orso Grigio è il Piacenza, la gara è valevole per la quattordicesima giornata del campionato di Serie C. In classifica la formazione emiliana è, avendo giocato 12 partite, a quota 22 punti con 7 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte frutto di 22 gol fatti e 15 gol subiti. La formazione emiliana è allenata da Arnaldo Franzini. Nato a Vernasca, nel 1968, è sulla panchina del Piacenza dal giugno 2015. In porta Calore è in prestito, annuale, dal Piacenza: nelle ultime due stagioni 27 partite nel Teramo. Bertoncini è in prestito, annuale, dalla Lucchese: nella passata stagione ha vestito due maglie, nella prima parte con il Piacenza, giocando 8 partite, la seconda parte con la Lucchese giocando 16 gare. Barlocco è in prestito, annuale, dalla Juventus: ha vestito la maglia dell’Alessandria nella stagione 2016/17. Cauz è in prestito, annuale, dal Parma: nelle ultime due stagioni nel Real Forte Quecerta con 60 presenze e 3 gol. Troiani è in prestito, annuale dal Chievo: nella passata stagione 16 presenze e 2 gol con la Triestina. Mulas

è in prestito, annuale dal Carpi: nella scorsa stagione 29 presenze e 1 gol con la Pistoiese. A centrocampo Porcari è stato preso dalla Cremonese: in Serie A 35 presenze e 2 gol con il Novara. In serie B 31 presenze nell’Avellino, 36 presenze e 3 gol nel Novara, 34 presenze e 2 gol nello Spezia, 76 presenze e 1 gol nel Carpi. Marotta è stato tesserato dal Giana Erminio dove ha giocato le ultime 7 stagioni. Nicco è stato tesserato da svincolato: ha giocato nell’Alessandria le ultime tre stagioni collezionando 85 partite e 6 gol. Spinozzi è in prestito, annuale, dalla Roma: nella passata stagione 29 presenze e 1 gol nel Pontedera. Fedato è in prestito, annuale, dal Foggia: nella sua carriera solo A e B. Nella massima serie ha vestito le maglie di Sampdoria e Catania con 10 presenze; in serie B 17 presenze e 2 gol nel Foggia, 15 presenze nel Carpi, 10 apparizioni nel Bari, 19 presenze e 3 gol nel Livorno, 19 presenze e 3 gol nel Modena, due stagioni nel Bari con 40 presenze e 8 gol. Sestu è in prestito, annuale, dal Chievo: le ultime stagioni con l’Alessandria. In attacco Sylla è stato preso dal Vigor Carpeneto dove ha totalizzato 19 presenze e 12 gol in Serie D. Nell’ultima gara di campionato disputata il modulo di gioco utilizzato dal tecnico è stato il 4-3-3. In porta Fumagalli; in difesa a sinistra Barlocco, a destra Troiani, al centro Pergrelli e Silva. A centrocampo Nicco a sinistra, Corradi a destra e Marotta al centro. In attacco Romero unica punta con Di Molfetta a sinistra e Sestu a destra.

SOTTORETE di Sara Pilotti

Mini e Supermini: riparte la pallavolo per i giovanissimi

LA ROSA PORTIERI 22 Tomasch Calore 1 Ermanno Fumagalli

DIFENSORI 25 Luca Barlocco 5 Davide Bertoncini 3 Cristian Cauz 16 Giulio Mulas 4 Antonio Pergreffi 6 Jacopo Silva 24 Michele Troiani

CENTROCAMPISTI 10 Mattia Corradi 18 Simone Della Latta 21 Matteo Marotta 8 Gianluca Nicco 17 Filippo Porcari 23 Emanuele Spinozzi

ATTACCANTI 11 Simone Corazza 20 Davide Di Molfetta 19 Francesco Fedato 9 Massimiliano Pesenti 28 Niccolò Romero 7 Alessio Sestu 2 Youssouph Cheikh Sylla)

ALLENATORE ARNALDO FRANZINI (1968)

A

rriva puntuale ogni anno il “Torneo della Volley S3 Cup 2019” organizzato dal Comitato Territoriale Ticino-Sesia-Tanaro, che include anche la nostra Provincia insieme a quelle di Novara, Vercelli e Biella. Nato solo da poco più di un anno e subentrato a quello di Vercelli, il Comitato si occupa della gestione di tutti i campionati provinciali, degli eventi sportivi e dei relativi campionati e tornei che da settembre a giugno muovono un numero eccezionale di atleti, e non solo, su tutto il territorio che, come potrete immaginare, non è proprio così circoscritto. Anche quest’anno, quindi, sono già uscite le prime tappe definitive del Torneo della Volley S3 Cup, alle quali potranno partecipare tutti i bambini e bambine di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. La prima tappa, ancora da definire, partirà probabilmente il 16 dicembre con i più piccoli e il 6 gennaio 2019 i più grandi a Novi Ligure. Il torneo divide gli atleti in quattro categorie: Red, Green, White e Spikeball. Anche se “concentramenti”, queste tappe hanno sicuramente l’obiettivo di far crescere i giovani ma anche di metterli (e mettersi) alla prova, gioendo per le

vittorie oppure andando a scontrarsi con squadre più forti con cui magari si troveranno in difficoltà…ma anche questo è sport. La categoria Red è quella con atleti più “esperti” che la stagione successiva inizieranno a giocare in under 12: in questa categoria vengono inseriti bambini dai 9 agli 11 anni che hanno già un senso del gioco più allenato e che hanno più confidenza con la palla. La Green, invece, comprende bambini dai 9 ai 7 anni e proprio per questo a loro è consentito fermare la palla al secondo tocco (quindi l’alzata) ma si dovrà alzare la palla obbligatoriamente a un compagno e non mandarla al di là della rete. Spikeball e White sono riservate ad atleti dai 7 ai 5 anni, età molto precoce forse questo tipo di sport, infatti possono giocare in un campo molto più piccolo del normale fermando la palla con due mani. Ho avuto in passato la possibilità di seguire e allenare anche bambini che potrebbero (o sarebbero potuti) diventare potenziali atleti e anche io, come tanti altri, ho seguito questi tornei facendo da accompagnatrice alle squadre che seguivo. Credo che, nonostante le sconfitte e le difficoltà, i bambini sappiano gestire in certi casi il “problema” meglio di tanti altri adulti. Chiamo “occasione” l’esperienza che ho fatto con loro per qualche anno e devo ammettervi, cari lettori, che dai bambini vi è solo da imparare: la grinta, la passione e la voglia che mettono nel fare quello che stanno facendo, qualcosa a cui noi adulti non troviamo più un senso ma anche l’ingenuità, l’ansia e la tristezza di aver perso una piccola battaglia, magari la prima ma non sicuramente l’ultima!

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HURRÀ GRIGI


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30 nov. 2018

HURRÀ GRIGI

IN PUNTA DI PENNA di Luca Sturla

Quello che manca è l’educazione… P

THORmento grigio di Thor

Inutile urlare ora! I

@GSM Photo

remetto che, si, sono incazzato anche io come tutti. Una sconfitta la accetto contro l’Entella ma non col Cuneo. È dura riuscire a trovare il bicchiere mezzo pieno, lo so. E sta volta proprio non l’ho trovato. Quello che manca, però, è l’educazione. Non dei ragazzi ma di alcuni “tifosi” (li metto volutamente tra virgolette perché un vero tifoso non si comporta in questo modo) che hanno iniziato a tirare fuori la solita cavolata. Parlo proprio di chi ha già scritto sui social che “hanno perso perché la SNAI pagava molto la sconfitta” e, sempre sui social, hanno coperto i ragazzi scesi in campo di insulti. Ci sta tranquillamente non condividere il progetto del Presidente Di Masi, anche se siamo tutti consapevoli che se lui dovesse mai lasciare ci sarebbe nuovamente il nulla (quindi non stufiamolo), ma non ci sta mancare di educazione nei confronti di persone che, finalmente, mettono il cuore quando giocano. Non difendo i giocatori solo per amicizia, sia chiaro. Li difendo perché in questa stagione abbiamo finalmente dei ragazzi che scendono in campo sputando il sangue per la maglia. Si impegnano più che possono. È ovvio, però, che se insisti a mettere Talamo titolare contro il Cuneo e non metti dall’inizio De Luca e Sartore hai sbagliato tutto. E questo anche Mister D’Agostino lo sa, infatti nella ripresa ha subito cambiato tutto. Ma prendere il secondo goal dopo pochi secondi è stata la mazzata definitiva ed in sala stampa al termine del match Mister D’Agostino si è addossato tutte le colpe. Però aveva anche ragione quando ha detto che da una sconfitta come la scorsa bisogna rialzarsi. Ecco, sono sicuro che i nostri ragazzi lo faranno. L’importante è che tutti noi (tifosi e giornalisti) sosteniamo i nostri ragazzi

senza mai insultarli. Viene spesso da chiedersi, però, perché molti continuino a far vedere alcuni giocatori come dei fenomeni quando deludono e parlino male di quelli bravi. Il giudizio non deve mai andare a simpatia, deve essere obiettivo. Cari tifosi, mettetevi nei loro panni, vi farebbe piacere dare l’anima per la squadra e poi essere massacrati sui social dai tifosi? Non credo. E vi posso assicurare che i ragazzi che scendono in campo con la nostra adorata maglia grigia ci stanno male più di noi se perdono o se pareggiano. Noi alessandrini siamo capaci solo a farci del male da soli. Siamo ottimisti per una

volta, almeno nel calcio. Riempiamo il nostro “Mocca” e spingiamo i ragazzi come solo noi sappiamo fare in casa ma anche in trasferta. Facciamogli capire che noi siamo dalla loro parte, qualsiasi sia il risultato, e loro si impegneranno il triplo di quanto abbiano fatto fino ad ora. Cari giocatori, adesso questa sera dimostratemi che ho fatto bene a difendervi, portate finalmente a casa questi 3 punti tanto agognati e fate scoppiare il nostro stadio per i vostri goal, sono certo che ne siete capaci. Come sempre sono andato controcorrente ma ormai ci siete abituati al mio pensiero.

nutile strepitare e insolentire come checche isteriche o mogli tradite "di Sant'Ilario"... Il momento appropriato per infuriarsi era il febbraio/marzo 2017, quando facevo la "figura di Laocoonte" (quello che diceva "bruciatelo quel c… di cavallo... Non portatelo dentro le mura!!!") e sentivo rispondere come una litania "che non si poteva contestare una squadra in testa da agosto"... Ora è troppo tardi... I buoi hanno cambiato pure continente!!! Possono raccontare tutto quello che vogliono e ognuno è libero di credere ciò che preferisce... ma PENSARE CHE POSSA ESISTERE UN'ALTRA VIA PER CONSEGUIRE IL MEDESIMO OBIETTIVO (la serie B come minimo) È PURA FOLLIA DA DARE A BERE AGLI IDIOTI!!! Seguo il calcio da 40 anni e l'unica squadra mediamente giovane ad aver vinto la C che ricordi è stato il Gubbio di Torrente e Simoni nel 2009, grazie a una concatenazione di eventi positivi difficilmente ripetibile (tipo Lamanna che para il rigore ad Artico!) davanti al Sorrento di Pauliño, l'Alessandria di Sarri, la Salernitana e il Verona di Mandorlini e Halfrëdsson... IL "PROGETTO GIOVANI" NON ESISTE!!! È FARLOCCO!!!

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Tra l'altro occorrerebbe un "tasso di competenza ed esperienza calcistica" altissimo... oltre a una dose di "buona sorte" che a queste latitudini mai si è vista... Qui la società dopo quasi 6 anni è ancora composta da commessi di abbigliamento, ex addetti marketing del ramo cioccolatiero, ex avvocati, ex addetti alla biglietteria di altre Società e Professionisti che fino a un paio di anni fa non si sapeva se fossero allenatori o direttori sportivi (di basso livello!!!). L'UNICO PROGETTO CHE VEDO È TAGLIARE DRASTICAMENTE I COSTI E TIRARE A CAMPARE IN PREDA ALL'IMPROVVISAZIONE!!! A gennaio arriveranno tre "Cottarelli" (uno per reparto) e stando le cose in questi termini ci attendono lunghe stagioni inutili all' insegna della MEDIOCRITÀ ASSOLUTA (nella migliore delle ipotesi) in attesa che per qualche inspiegabile ragione "il Dio del Calcio" si ricordi che esistiamo e ci conceda "LA STAGIONE PERFETTA"!!! (Nel frattempo gente che "ha vissuto di Grigi" 30/40 anni si ricorda di dare un'occhiata al televideo per guardare il risultato verso le 20.30... Il lato positivo è che questa Gente ha capito esistere cose più importanti...)

Pizzeria


30 nov. 2018

9

HURRÀ GRIGI

APPUNTI GRIGIONERI di Roberta Sacco

Zero alibi contro il Piacenza Un programma condotto da Massimo Taggiasco e Paolo Baratto

Lunedì e giovedì alle ore 14,30 solo su Alex fm 89.9 Sarà bello ma allo stesso tempo un roso tonfo con il Cuneo, una prova di no zero pesante. La netta Una produzione po’ malinconico rivederli al Moccagatcarattere prima di tutto e se possibile, sconfitta della scorsa domenita con un altra maglia, nella speranza con un pò più di qualità. ca nello scontro salvezza condi dargli un dispiacere perché i grigi Le donne non deludono. Ormai tro il Cuneo ha di fatto vanificato tanto hanno un tremendo bisogno di punti e stanno finendo i sinonimi per definire di quello che era stato fatto di buono di sfatare finalmente il tabù casalingo le cavalcate di Novese ed Acf Alessanfino ad ora e fa precipitare i grigi verso dove, per le statistiche, non hanno andria. i bassifondi della classifica. QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno X n. 2•2 feb. 2018 cora vinto una partita. Le novesi continuano senza soste la Pensare che l’Alessandria aveva, Si affronteranno due squadre un loro marcia verso la promozione nella come in tutte le gare giocate fino ad po’ in difficoltà che hanno ottenuto B nazionale con la sesta vittoria in 6 ora, avuto un ottimo approccio alla entrambe 1 punto nelle ultime 3 gare partite grazie al 4-1 sul Torino femmipartita creando almeno 2 clamorose e con gli ospiti che hanno giocato uno nile mentre le grigie dell’ACF battono palle gol prima della rete di Castellana. dei recuperi mercoledì ottenendo, nettamente per 9-0 le malcapitate avIl Cuneo non è una squadra più forcome i grigi la settimana scorsa, un versarie dell’Olimpic tenendo il passo te di noi ma è stata semplicemente più punto a Vercelli. dell’Area Calcio. brava e fredda sottoporta convertendo Il Piacenza è una squadra fisica e Grigie che avranno la ghiotta ocle uniche due occasioni avute nei priche ama giocare soprattutto di riparcasione di sorpasso questo weekend mi 50 minuti in gioco. 10A GIORNATA 11A GIORNATA tenze, sfruttando la qualità di Sestu e quando la capolista osserverà il suo Questa è una sconfitta che pesa e MASSIMO TAGGIASCO classifica: battendo i toscani, antanata molto tempo prima! BORGHETTO - MUSIELLO ALESSANDRIA – VADOpotrebbe gli inserimenti di Nicco oltre alla qualiturno di riposo mentre le nostre ragazpeserà sia per la classifica, sia nella che la seconda piazza Anche la campagna acquisti tà degli attaccanti in rosa. ze saranno uesta impegnate sul campo del testa dei giocatori: è vero ci sono un RUPINARO – ALESSANDRIA FUTURA LANGHE – OLYMPIC è l’Alessandria che estiva non essere più un miraggio.71 si è rivelata quasi compleDai grigi ci aspettiamo dopo il rumoRupinaro. vogliamo! La vittoria di Lipaio di giustificazioni (infortuni in tamenteVADO fallimentare: E non dimentichiamo – SUPERBA spendere MUSIELLO – ALASSIO la Coppa vorno certifica la “resurre- meno, ma spendere meglio semItalia: dopo la trasferta di Arezzo, serie soprattutto in difesa, il recupero ALASSIO – FUTURA LANGHE SAVIGLIANESE – RUPINARO zione” di un gruppo che ha ritro- bra essere il nuovo, ottimo metoci aspetta un San Valentino al giocato mercoledì scorso contro la Pro OLYMPIC SAVIGLIANESE SUPERBA – AREA CALCIO Moccagatta per la sfida con il Revato gioco, motivazioni e caratte- do. Vercelli e qualche decisione arbitrale nate: in palio c’è la semifinale! Ormai è inutile fare recriminare. discutibile nelle gare precedenti) ma Bisogna consolidare ma il livello di questo Il merito di questa svolta in posi- zioni, RIPOSA: AREA CALCIO AR giroRIPOSA: BORGHETTO questo non bisogna dare nessun alibi ad una grande momento! tivo è sicuramente di Mister Mar- ne ci pare molto inferiore a quello squadra che fino ad ora è stata solo Anche i tifosi hanno risposto alla colini che, con il suo arrivo, ha ri- dell’anno scorso: avremmo potucoccolata dal suo pubblico. grande di giocarci la dato tranquillità e consapevolez- to tranquillamente SQUADRA P.ti G V alNcospetto P + una -AlesTutte le divergenze sono infatti solo za ad un gruppo che sembrava promozione diretta in B con una sandria che ha ritrovato l’orgoglio fra la gente ed il suo presidente, reo Area Calcio AR guida tecnica più esperta e 23 capa- 9 della non avere più voglia di lottare. 1 7 propria 2 maglia. 0 41 5 di aver fatto più di un passo indietro, A Livorno il nostro tifo è stato inAbbiamo anche ritrovato quel ce. Alessandria 22 8 7 1 0 41 4 2 senza essere stato chiaro sull’effettivo La Robur Siena, che oggi arriva cessante, caldo e, quasi, commoGonzalez in grado di fare la diffee ormai acclarato dai fatti, ridimensioBorghetto Borbera 18 9 vente: 5 finalmente 3 1 tanto 16 amore 8 è 3 Moccagatta, occupa attualrenza sempre e ovunque, ma tutti al namento in atto. gli uomini in maglia grigia sem- mente laSaviglianese seconda posizione 16 in 8 stato 5 ripagato 1 in 2 maniera 15 degna. 15 4 brano essersi liberati da una za- classifica, ma domenica scorsa ha Dopo tante delusioni e amarezLa carica degli ex. E adesso arriva Calcio 2017 5 Superba 13con 8 ze, è4tornata 1 la speranza. 3 14 16 per pareggiare in casa vorra che ne condizionava negati- faticato il Piacenza che quest’anno ha tesserail6fanalino di coda Gavorrano.9 vamente le prestazioni. Musiello Saluzzo 8 Dimostriamo, 3 0 5 come9 sempre, 26 di to 3 dei grandi protagonisti degli ultimi essere un grande pubblico: tutti al Ormai, nessuna formazione può Resta il profondo rammarico per anni: Alessio Sestu, Gianluca Nicco e 7 A.S.D. Rupinaro Sport 7 8 2 1 5 15 21 Moccagatta, perché noi non moltutti i mesi che sono stati persi in farci paura ed è chiaro che questa Luca Barlocco. Vado 8 6 8 liamo 2 mai! 0 6 11 14 può tranquillamente avvio di stagione: la coppia Stelli- Alessandria Loro tre si sono inseriti in una squaGrigi! alleFootball prime Club posizioni di 8 Hurrà ni-Sensibile doveva essere allon- puntare Alassio 6 2 0 6 16 20 9 dra già solida e stanno dando il loro soOlimpic 1971 10 6 8 2 0 6 15 41 lito grosso contributo per far rimanere il Piacenza nelle zone altissime della Futura Langhe 4 8 1 1 6 8 31 11 GianmariaZanier Videointerviste Hurra Grigi Hurrà Grigi hurragrigi www.hurragrigi.it classifica.

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30 nov. 2018

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HURRÀ GRIGI

L'orso sempre più verso il fondo CAMPIONATO SERIE C GIRONE A 2018/2019

CLASSIFICA MARCATORI

PROSSIMO TURNO 14A GIORNATA

#

Giocatore

Squadra

Gol

SQUADRA

P.ti

G

V

N

P

+

-

1

Tavano

Carrarese

11

1

Carrarese

24

13

7

3

3

34

20

2

Caccavallo

Carrarese

10

2

Arezzo

24

13

6

6

1

17

9

3

Martignano

Albissola

7

Rolando

Gozzano

6

Piscopo

Carrarese

5

3

Piacenza

23

12

7

2

3

22

15

4

4

Pro Vercelli

22

11

6

4

1

17

10

5

5

Entella

19

8

6

1

1

15

7

Pereira

Juventus U23

5

6

Robur Siena

18

12

4

6

2

13

12

De Feo

Lucchese

5

7

Pisa

18

12

5

3

4

11

12

Sorrentino

Lucchese

5

8

Pontedera

17

13

4

5

4

10

11

Ragatzu

Olbia

5

9

Cuneo

16

13

4

7

2

10

9

Romero

Piacenza

5

10

Novara

15

12

3

6

3

13

10

Morra

Pro Vercelli

5

11

Gozzano

15

13

3

6

4

17

20

Mota Carvalho

Entella

5

12

Pro Patria

15

13

4

3

6

13

18

Santini

Alessandria

4

13

Olbia

13

13

3

4

6

15

20

Brunori

Arezzo

4

14

Alessandria

13

13

2

7

4

10

16

Buglio

Arezzo

4

15

Pro Piacenza

12

11

4

1

6

15

16

Palazzolo

Gozzano

4

16

Pistoiese

11

11

2

5

4

14

17

17

Juventus U23

11

13

3

2

8

16

20

18

Albissola

11

13

3

2

8

11

20

19

Arzachena

8

13

3

0

10

6

22

20

Lucchese

6

12

4

5

3

20

15

13

PARTITE VINTE : 2

PUNTI FUORI CASA : 10

PARTITE NULLE : 7

RETI FATTE : 10

PARTITE PERSE : 4

RETI SUBITE: 16

DIFFERENZA RETI : -6

Arzachena - Robur Siena Cuneo - Pontedera Gozzano - Pro Vercelli Lucchese - Olbia Pro Piacenza - Carrarese Virtus Entella - Novara Pisa - Albissola Pistoiese - Juventus U23 Alessandria - Piacenza

ristorante - pizzeria

Statistiche ALESSANDRIA PUNTI IN CASA : 3

Arezzo - Pro Patria

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