Alessandria - Carrarese

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QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO • Direttore Massimo Taggiasco

Anno X n. 19•9 nov. 2018

UN MESE DI FUOCO MASSIMO TAGGIASCO

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uintali di carte bollate, decine di ricorsi e controricorsi per stabilire che, in serie B e C, tutto resta come all’inizio della stagione: complimenti! Speriamo che adesso si possa finalmente parlare solo di calcio, anche se, ormai, i campionati di terza divisione sono ampiamente falsati. Preoccupiamoci quindi di casa nostra. Le ultime, incolori prestazioni ci hanno convinto che questa è una squadra che non segna, ma che neppure subisce gol: l’ideale per ammazzare lo spettacolo, ma quanto basta per fare un campionato mediocre e, si spera, tranquillo. Ora ci aspetta un mese di fuoco: dopo la Carrarese, trasferta sul campo dell’Entella, poi arriveranno al Moccagatta Cuneo e Piacenza, prima della visita all’Arezzo, per arrivare, il 12 dicembre, alla sfida casalinga col Novara. Alla fine di questo tour de force e col fatto che

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nel frattempo si saranno recuperate molte delle partite rinviate, sapremo sicuramente con più chiarezza quale potrà essere il ruolo dei grigi in questa stagione. Non ci illudiamo, sarà molto dura puntare la zona play-off, ma almeno si spera di restare nelle zone tranquille della classifica. Che senso abbia aver costruito una simile squadra resta un mistero: qualcuno si accontenta del fatto che, almeno, i conti sono a posto e non potranno arrivare penalizzazioni. Mi sembra il minimo sindacale. “Impegno e grinta non si discutono, il progetto si” recita una presa di posizione dei tifosi della curva nord, che condividiamo. Siamo e saremo sempre al fianco dei nostri colori, siamo e saremo sempre liberi di commentare e criticare (o apprezzare) le scelte del padrone di turno. I tifosi mandrogni non tradiscono mai! Hurrà Grigi!

Hurrà Grigi

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9 nov. 2018

HURRÀ GRIGI

Consueto incontro con Carlo Sacco, figlio del Presidentissimo Remo, ultimo protagonista di una promozione dell’Orso Grigio in serie B nonché vincitore della prima edizione della Coppa Italia di serie C.

SACCO Diamo fiducia a questa squadra: i grigi non ci deluderanno!

Nuovo HURRÀ GRIGI Nuovo HURRÀ HURRÀ GRIGI GRIGI Nuovo Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490 Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490 Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 6270131 del 28/09/2009 Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 510490 Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/2009 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com redazione@hurragrigi.it - pubblicita@hurragrigi.it Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/2009 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com Stampa: CSQ CentroPastorini Stampa Quotidiani Pubblicità: Tommaso 347.8944708 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com Stampa: CSQ Centro Stampa Quotidiani Via dell’Industria, 52 -Centro 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511 Stampa: CSQ Stampa Quotidiani Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511 Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511

Sono molto fiducioso per il progetto di Di Masi, mi piace questo allenatore e, secondo me, con il tempo l’amalgama e la qualità potranno venire fuori. Con la Carrarese ci sarà l’ennesima partita verità. Sono molto curioso di vedere questa gara. Loro hanno un signor attacco, però mi sembra che la difesa non sia dello stesso valore. Virtualmente sono secondi in classifica, ma se noi dovessimo batterli e fare risultato a Vercelli potremmo sorpassarli. Comunque, finchè non saranno completati tutti i recuperi, non si potrà avere una chiara visione e dimensione delle forze del girone. Secondo me, con la permanenza dell’Entella, sappiamo già chi sarà la candidata numero 1 alla promozione. Vedi qualche analogia tra le critiche rivolte oggi a Di Masi e quelle che fioccavano sulla testa di tuo padre? Anche quando c’era mio padre i tifosi alessandrini, che credono di vere il palato fine, erano molto polemici e critici. Allora pensavano ai tempi di Balonceri, adesso rimpiangono la famosa scalata alla serie B di Ballacci. Oggi, però, i tempi sono cambiati: non facciamo passare a Di Masi la passione per i i grigi perché se va via lui il calcio in Alessandria fa un altro passo indietro. Guardiamo il Monza che da quando è stato acquistato da Berlusconi e Galliani ne ha perse tre su cinque. Facciamo le polemiche valutando attentamente i pro e i contro.

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C

arlo, sabato un altro pareggio senza reti… Non farmi più domande precisamente tecniche, perché ad Alessandria ci sono già troppi tecnici e non vorrei confondermi. Lo sai che io rispetto il pensiero di tutti, ma voglio precisarti ancora una volta che io ho sposato il progetto di Di Masi e in due o tre mesi i risultati non si possono vedere, anche se, come ti ho già

più volte ripetuto nei nostri incontri, io preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno, piuttosto che mezzo vuoto. E’ logico che tutto il popolo alessandrino vorrebbe sempre vedere i grigi nelle primissime posizioni di classifica, anche perché Di Masi, dopo suo arrivo, era riuscito a fare una formazione scoppiettante, che solo per sfortuna non è andata in B, arrivando in vetta a 78 punti, a pari con la Cremonese. Ma non parliamo più di passato, perché “tra i se e i ma la frase non si fa”. Mi pare, però, che il livello tecnico di questa Alessandria non sia molto elevato… Che non ci sia molta qualità nella squadra vista in questi primi due mesi è sotto l’occhio di tutti, però all’esordio contro la Juve B avevo apprezzato una gran bella Alessandria. Questo allenatore mi piace perché, prima di tutto, è capace a non perdere, e questo è importante. Sono praticamente 11 giocatori che non avevano mai giocato insieme, per cui voglio vedere alla fine del girone d’andata come saremo messi.

Comunque a Pistoia si è vista una gara veramente brutta! Certamente, ma sabato scorso si è sentita molto la mancanza di De Luca. La Carrarese invece è una squadra che ti fa giocare: con Sartore, che ha velocità e dribbling, De Luca e Santini possono veramente mettere in crisi e creare grossi problemi alla retroguardia della Carrarese che, come ho detto, non è certo impenetrabile. Intanto, il Moccagatta si svuota… Mi spiace molto. E’ ovvio che i risultati recenti hanno molto demoralizzato i tifosi. Ora Di Masi ha fatto un progetto basato sui giovani. Non sindachiamo sulle loro qualità perché anche in A e B

i giovani fanno molta fatica ad emergere. Certi progetti vanno imposti e bisogna avere pazienza, bisogna che anche i tifosi sappiano aspettare. Andiamo quindi allo stadio per premiare la grinta che stanno mettendo in campo i giocatori. Col tempo, ripeto, verrà fuori anche la qualità. Per me non è solo una anno di transizione, perché questo è un campionato qualitativamente non eccelso: ci siamo arrabbiati per il pareggio con il Gozzano, che poi ha sconfitto il Siena, una delle favorite alla vittoria finale, ma che non riesce assolutamente ad ingranare. Contestare è facile, ma bisogna saper dare fiducia alla nostra squadra.

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9 nov. 2018

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HURRÀ GRIGI

L’INTERVISTA a Silvio Bolloli

MASSIMO TAGGIASCO

S

ilvio, l'agognato mese di novembre è giunto: con quale spirito lo affrontiamo? In questo momento non sono molto sereno ma spero sempre che i fatti mi smentiscano. Cosa c'è che ti preoccupa tanto? Mi preoccupa il fatto che, per come sta andando il campionato, vedo un’Alessandria potenzialmente invischiata nella lotta per non retrocedere. Addirittura? Come ho detto spero di sbagliarmi, soprattutto spero che i fatti mi smentiscano ma ci sono alcuni indicatori che destano in me più di una preoccupazione. Quali? In queste ultime settimane i colleghi della carta stampata si sono più volte soffermarti sulla sterilità dell'attacco e sull’eccellente tenuta del pacchetto arretrato: questi numeri sono indubbi ma c'è un'altra statistica che mi preoccupa di più. Quale? Se diamo uno sguardo alla classifica del girone A, notiamo che l'Alessandria occupa una dignitosissima quinta posizione su un totale di 20 squadre ma la classifica, specie in un campionato surreale quale è questo, va letta. E tu, leggendola, cosa ci trovi? Osservo che l'Alessandria ha, fino ad ora, perso una sola partita rispetto a quelle in previsione al pari di Arezzo, Olbia, Cuneo, Pontedera, Pro Patria e Albissola mentre le sole Carrarese e Gozzano le hanno disputate tutte. E le altre?

Le altre sono tutte in maggior credito di incontri da disputarsì, al punto che si va dalle due partite in meno di Pisa, Arzachena e Pistoiese, alle 3 partite in meno di Piacenza e Pro Piacenza, alle quattro in meno di Novara e Robur Siena, alle cinque in meno della Pro Vercelli all’eclatante otto in meno dell' Entella (nel momento in cui andiamo in stampa). Questo significa che l'Alessandria è una delle squadre che ha disputato più partite fino ad ora. Precisamente dal momento che solo la Carrarese e il Gozzano ne hanno disputate una in più mentre, se osserviamo le altre formazioni, ci rendiamo conto che, tra le squadre che hanno disputato le stesse partite dell'Alessandria ma hanno un punteggio inferiore in classifica incontriamo “solamente” la Juventus Under 23, l’Olbia, il Cuneo, il Pontedera, la Pro Patria, l’Albisola e la Lucchese. Si tratta di tratta di sole sette squadre! Esatto, ma non è tutto poichè, di queste sette squadre che, a parità di incontri disputati rispetto alla Alessandria hanno totalizzato, fino ad ora, un punteggio in classifica inferiore, due in realtà hanno un miglior ruolino di marcia: mi riferisco al Cuneo che, essendo partito con una penalizzazione di 3 punti, ne ha fino ad ora conquistati 13 (contro i 12 dell'Alessandria) mentre la Lucchese, essendo partita da una penalizzazione di 11 punti ne ha fatti 16 (sempre a fronte dei 12 complessivi dell'Orso grigio). Scusa Silvio, ma mi stai dicendo che i grigi, anziché in quinta posizione, adesso si troverebbero in sestultima?

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BOLLOLI: “Il campionato dice che si deve restare sempre all'erta”

Adesso non essere troppo affrettato: io sto dicendo che, a parità di partite disputate ci sono solamente 5 squadre che hanno fatto meno punti dei grigi ma ci sono anche delle formazioni che hanno comunque avuto un ruolino di marcia decisamente inferiore: per esempio il Gozzano, con una partita in più dei grigi, ha fatto 4 punti in meno oppure la stessa Lucchese, dovendo scontare una pesante penalizzazione, impiegherà ancora parecchio tempo a recuperare terreno sui grigi (ammesso che i grigi glielo permettano): quindi non mi pare che sia il caso di essere affrettati con gli allarmismi ma penso anche che non sia neppure il caso di stare troppo tranquilli. Certo che no! Per questa ragione sostengo da un po' di tempo a questa parte che questo mese sarà fondamentale per capire la reale consistenza dell'Alessandria, perché non dimentichiamo che i Grigi hanno giocato quasi sempre con formazioni di caratura

equivalente o inferiore alla loro, come la Pistoiese, il Gozzano, l'Arzachena e l’Olbia mentre quando hanno incrociato i guantoni con formazioni un po' più consistenti (come la Pro Piacenza hanno sofferto di più) Questo non è molto bene augurante. Attenzione Massimo: i grigi hanno anche messo sotto la Juventus Under 23 e si sono fatti rispettare dal Pisa che, numeri alla mano, sembrerebbe superiore. E allora? E allora attendiamo di vedere come, e con quali risultati, affronteremo squadre come Carrarese, Pro Vercelli e Virtus Entella e potremo avere con un po' più di chiarezza l'idea dell’esatto valore dell'Alessandria. In questo momento, ribadisco, non ha senso fasciarci la testa perché comunque grigi non sono una squadra materasso, tutt’altro, ma non dobbiamo farci illudere da una classifica sfalsata da pena-

lizzazioni e numerosi incontri ancora da recuperare e capire che i veri conti si faranno solo nei prossimi mesi, quando i valori si saranno azzerati e anche l'ultimo recupero sarà stato disputato. Convieni sui commenti dei colleghi della carta stampata in ordine alla sterilità dell'attacco e alla solidità della difesa? Solo in parte. Come mai? E’ presto detto: la sterilità dell'attacco è un dato oggettivo mentre, per quanto riguarda la solidità della difesa, ho già detto e ripetuto come non si possa pensare di far poggiare un intero reparto arretrato sulle spalle di un solo uomo (alludo ovviamente a Prestia) e come, molto merito credo si debba anche al lavoro di diga effettuato dai centrocampisti. Cosa ti aspetti dalle prossime partite? Che le mie paure possano essere dissolte: come ho detto prima, l'Alessandria ha una buona posizione di classifica perché è una delle squadre che ha disputato più partite e ha anche avuto la fortuna di incrociare quasi sempre avversarie di livello pari o inferiore al suo: i prossimi mesi, con gli scontri diretti con le squadre sulla carta più forti del campionato e i progressivi recuperi delle partite perdute dalle altre, dovrebbero livellare la classifica e solo allora potremmo avere una chiara indicazione del valore e degli obiettivi dei grigi: poter conquistare qualche importante vittoria contro formazioni di vertice sarebbe quindi fondamentale per fugare ogni paura e per affrontare con maggior serenità il proseguo del campionato.


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9 nov. 2018

HURRÀ GRIGI

L'INTERVISTA Questa settimana la redazione di Hurrà Grigi ha incontrato Roberto Muzzi,

allenatore ed ex calciatore di Roma, Pisa, Cagliari, Udinese, Lazio, Torino e Padova

MUZZI "Ai giovani va dato spazio

come avviene nelle altre nazioni" M

uzzi, la sua è stata una lunga carriera in cui si è tolto delle soddisfazioni importanti. Quale è stata la squadra, dove ha giocato, a cui è ancora legato? Dove ho giocato ho creato dei legami belli ed importanti. Sicuramente Cagliari, dove sono nato come calciatore: in Sardegna sono stato cinque anni dal 1994 al 1999. L’allenatore che ha avuto a cui è ancora legato? Devo dire che Tabarez e Ventura sono stati gli allenatori che mi hanno cresciuto calcisticamente e mi hanno fatto diventare uomo. Tabarez lo ha avuto quando avevo 23 anni, nell’anno in cui sono stato acquisito dal Cagliari mentre Ventura è stato mio allenatore, sempre nel Cagliari, in Serie B, nella stagione 1997/98. Con la maglia della nazionale Under 21 ha vinto due campionati Europei nel 1992 e nel 1994 in un periodo in cui quella nazionale era composta da grandi giocatori Cesare Maldini, C.T. di quei due Europei, è stato un papà per tutti quanti noi. Mi ha convocato in un periodo in cui io ero sotto età, militavo in Serie B. C’erano giocatori importanti che vestivano la maglia della nazionale e giocavano quasi tutti in Serie A.. Era una grande Nazionale: da Peruzzi a Antonioli, da Panucci a Cannavaro, quei due campionati Europei sono stati fantastici: il primo con la finale, andata e ritorno, in cui

abbiamo sconfitto la Svezia e il secondo con la vittoria contro il Portogallo. La carriera di Muzzi da allenatore come sta andando? Molto bene, mi sono legato ad Andrea Stramaccioni, ho collaborato con il Panathinaikos e lo Sparta Praga in veste di vice allenatore. Sto facendo un percorso importante. Cosa ne pensa dell’introduzione nel calcio delle seconde squadre? Io sono favorevole. Ai giovani va dato spazio come fanno nelle altre nazioni. In Italia è evidente un calo di talenti nel mondo del calcio, negli anni addietro sono cresciuti, dai settori giovanili, giocatori importanti. I vivai fanno fatica a produrre elementi validi e il riscontro lo si ha anche nella Nazionale che non si è qualificata per i Mondiali. Ho visto l’Italia di Mancini come piace a me, una Nazionale che gioca a calcio e credo che si stia iniziando un percorso importante. Negli ultimi anni, secondo lei, come mai si è fatto fatica ad esprimere gio-

vani interessanti? I motivi sono tanti. Nelle scuole calcio c’è una grande diffusione di stranieri. Lo straniero bravo ben venga, credo che porti lustro a tutto il movimento calcistico ma, a parità, sono per valorizzare il giovane italiano. Io ero un calciatore normale, ho avuto la possibilità di maturare sia fisicamente che mentalmente e di allenarmi quotidianamente con dei grandissimi giocatori. Se io fossi stato calciatore negli ultimi anni non so dove sarei arrivato. 335 presenze in Serie A e 93 gol realizzati. Quale è il gol che ricorda maggiormente? Sicuramente in Champions League con la Lazio contro il Besiktas nella stagione 2002/03: la gara terminò 1-1 e l’allenatore era Roberto Mancini. Il primo gol in Serie A l’ho realizzato quando giocavo nella Roma contro il Cesena: ricordo che avevamo vinto per 4-1 ed ho segnato il quarto gol entrando dalla panchina.

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PAOLO BARATTO

IL BASTIAN CONTRARIO di Mao

Passano le domeniche...

P

assano le domeniche e le parole che vengono dette sono sempre le stesse, le speranze anche, ma purtroppo tutti vediamo in che condizioni si trova la squadra. Domenica dopo domenica la certezza che i ragazzi si impegnino è confermata. Abbiamo anche la concretezza dei risultati che ci fanno capire che questo campionato oltre a NON ESSERE REGOLARE, per tutte le squadre che devono ancora giocare, è di un livello di bassa serie D. Quello che ancora non capisco è questo silenzio della società. Se, come hanno detto all'inizio, questi sono gli elementi che hanno cercato e voluto, perché non parlare e dire come la pensano?. Magari hanno fatto tutto giusto e noi non ce ne accorgiamo. Oppure ci saranno acquisti a gennaio, oppure stanno studiando la situazio-

ne, oppure l'anno prossimo siamo in serie B perché falliranno 15 squadre. Insomma qualcosa dovrebbero dire anche nei confronti di quei tifosi che hanno dimostrato fiducia ed hanno rinnovato l'abbonamento. Mi sembra che la società ( non i ragazzi che vanno in campo) debbano per un minimo rendere conto di quello che stanno facendo. Di quelle che sono le aspettative e gli obbiettivi. Domenica ero con mio figlio a Lucca Comics, a 40 km da Pistoia, ma non ho fatto, come altre volte, i salti mortali per vedere la partita. Ed anche altre persone, pur avendo la possibilità di vedere la partita in tv, hanno declinato. Basta basta basta basta... 90 minuti di noia come sempre... Se alla società sta bene così... cosa sprechiamo fiato? A. A. P. N. …

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9 nov. 2018

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HURRÀ GRIGI

SECONDO ME... Colloquio con Marcello Marcellini

Marcellini: "Non possiamo ancora scorgere importanti miglioramenti"

MASSIMO TAGGIASCO

Q

uest’anno collabora con noi Marcello Marcellini, da sempre conoscitore del calcio alessandrino (e non solo) di cui è stato, nel corso della sua vita, tifoso, addetto stampa, direttore generale, club manager, radio-telecronista, commentatore , nonché autore di diverse pubblicazioni dedicate all’Alessandria Calcio. Marcello, un’altra partita senza gol dell’Alessandria! Se vogliamo vedere nel risultato di Pistoia un aspetto positivo, è vero che non abbiamo segnato, ma non abbiamo neanche subito. Direi che, ad oggi, esclusa la disgraziata partita casalinga contro la Pro Piacenza, questo è un po’ il leit motive della stagione fino a questo momento. D’Agostino, consapevole delle caratteristiche e dei limiti dei suoi giocatori, preferisce un modulo tattico del “primo non prenderle” e se poi

viene qualcosa di buono, tanto meglio. La gara di sabato scorso a Pistoia non ha fatto altro che evidenziare i limiti dell’undici grigio che, al cospetto di una formazione in crisi di gioco e di risultati, non è riuscito però a creare qualcosa. Lo 0 a 0 in terra toscana non è stato altro che il risultato più ovvio tra 2 squadre che qualche problema ce l’hanno. Pensi che questa Alessandria abbia qualche margine di miglioramento? Stando così le cose, non credo. Al di là delle caratteristiche tecniche dei singoli, l’aspetto tattico non contribuisce, dal punto di vista offensivo, a creare soverchie speranze di arrivare con più facilità a tirare in porta. Sul piano della corsa, dell’impegno e della volontà, non credo ci sia nulla da dire. Per quanto riguarda la qualità del gioco, è ovviamente condizionato soprattutto dalle caratteristiche tecniche dei singoli. Ad oggi l’Alessandria ha un punto in più della Juventus U23, nonostante i grigi abbiano giocato una gara in meno… A parte il fatto che la Juve U23 è ancora da dimostrare che sia un punto di riferimento così valido. Non basta chiamarsi Juventus. I bianconeri hanno perso 5 volte, l’Alessandria solo una. Direi che già questo dato spiega abbondantemente la situazione di classifca. E’ vero che l’Alessandria viene incolpata di “pareggite”, ma il non perdere come il non vincere fa comunque avanzare in graduatoria. La situazione attuale è talmente precaria che non merita ulteriori approfondimenti. Nei

restanti due mesi prima della sosta riusciremo a capire forse meglio l’andamento della stagione un po’ per tutte le squadre. Al Moccagatta arriva la Carrarese, per cui tu nutri una certa simpatia… Simpatia derivata dal fatto che in me pulsa, da parte di padre, sangue carrarino, ma è scontato precisare che il midollo è totalmente grigio. Al di là di questo aspetto, sulla carta si preannuncia una partita complicata, perché l’undici di mister Baldini ha caratteristiche tecniche di primo livello, corroborate da un aspetto tattico votato all’offesa. Questo modulo, se da un lato espone gli apuani a qualche rischio, dall’altro evidenzia le qualità di realizzatori dei vari Tavano, Caccavallo, Maccarone ai quali aggiungerei i giovani Piscopo che, nativo di Santhià, si era già espresso da ragazzo tanto da essere prelevato dal Genoa, e Biasci, che ho avuto modo di seguire, tre stagioni or sono, nella Massese. Intanto il Piacenza è balzato in vetta alla classifica. Già in sede di pronostici estivi, la squadra emiliana è stata inclusa nel novero delle favorite. Quindi non è una sorpresa. L’affidabilità dell’allenatore Franzini è da sempre garanzia di buon gioco e di quadratura della formazione. Alcuni inserimenti, cito ad esempio i due ex grigi Sestu e Nicco, autorizzano a considerare i biancorossi tra le tre – quattro squadre più forti del girone. Che atmosfera percepisci a livello della tifoseria grigia?

Lo shock delle ultime due stagioni non è facile da superare. Se a ciò aggiungiamo un’inversione di tendenza evidentissima nell’allestimento della squadra, tutto questo acuisce un certo fastidio tra i tifosi. Da sempre sono

i risultati che contano. Mi pare d’avere comunque individuato nella tifoseria la volontà di supportare coloro che scendono in campo, riconoscendo loro il merito di una abnegazione che potrà andare oltre l’esito delle future partite.

CAMPIONATO SERIE C GIRONE A 2018/2019 SQUADRA

P.ti

G

V

N

P

+

-

1

Piacenza

19

8

6

1

1

18

9

2

Arezzo

19

10

5

4

1

11

5

3

Carrarese

17

10

5

2

3

25

15

4

Pisa

14

9

4

2

3

8

7

5

Alessandria

12

9

2

6

1

6

6

6

Pro Vercelli

11

6

3

2

1

9

7

7

Juventus U23

11

10

3

2

5

15

16

8

Olbia

11

9

3

2

4

10

11

9

Cuneo (-3)

10

9

3

4

2

6

8

10

Pontedera

10

9

2

4

3

5

8

11

Pro Patria

10

9

3

1

5

8

13

12

Pro Piacenza (-1)

9

7

3

1

3

11

9

13

Novara

8

7

2

2

3

9

8

14

Robur Siena

8

7

1

5

1

6

6

15

Gozzano

8

10

1

5

4

12

19

16

Arzachena (-1)

8

8

3

0

5

5

13

17

Virtus Entella

6

2

2

0

0

5

1

18

Pistoiese

6

8

1

3

4

11

16

19

Lucchese (-11)

5

9

4

4

1

16

9

20

Albissola

5

10

1

2

7

9

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9 nov. 2018

HURRÀ GRIGI

CUORE GRIGIONERO di Riccardo Masiero

Pareggio di bilancio, pareggi in campo e forte calo di interesse

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onostante le nefaste aspettative di inizio stagione siano state smentite da un rendimento comunque positivo della squadra e che, pertanto, l’andamento generale, in linea con gli obiettivi, sembra premiare il progetto 2018/19, i continui pareggi, non solo di bilancio, stanno contribuendo, in maniera determinante, al generarsi di un clima di disinteresse nei confronti dei Grigi sempre più marcato. Rispetto alle passate stagioni si percepisce, anche solo passeggiando in città, l’esistenza di una calma piatta anomala. L’atteggiamento ipercritico, tanto alessandrino quanto genuino, del popolo Grigio si sta trasformando in qualche sporadica esternazione. Si osservano sempre più bambini che hanno ripreso ad indossare le casacche delle blasonate formazioni di serie A, meno famiglie allo stadio la domenica, meno commenti sulle gare sui social. In questo stato di comatosa malinconia, il ruggito di un recente passato rampante si acuisce nella memoria per poi spegnersi nei fatti. Rassegnati ad una stagione senza affanni ma senza grosse ambizioni, molti, anzi troppi alessandrini preferiscono glissare verso altre mete ed altri discorsi recuperando tempo da dedicare ad altri affetti: quello stesso tempo che prima veniva dedicato a quella maglia così importante nelle nostre storie. “I Grigi che scendono in campo e segnano sotto la Nord. Il cuore mi batte più forte, Alessandria mio unico amor”, uno dei cori che mi sono più cari, oggi suona un poco ridonante alla luce di una passione autentica ri-

masta viva solo nell’ambito dello zoccolo duro della tifoseria, quello che non molla mai e che, nonostante tutto, mostra chiari e mai dichiarati segni di stanchezza. Non è facile accettare che il centro del dibattito si sia spostato così tanto. Da noi, tutto accade velocemente: l’ascesa e la discesa, la gloria ed il baratro, gli applausi ed i fischi, gli entusiasmi e le cocenti delusioni si avvicendano senza sosta relegando il tempo in panchina, come se, in pratica, non esistesse. In questo susseguirsi così rapido di eventi diventa davvero complicato orientarsi, affezionarsi e non perdersi. Venendo ai riscontri del campo: poco prolifici in fase realizzativa e leggermente carenti in fase di costruzione, i Grigi si sono dimostrati, sinora, compagine solida ed attenta, capace di non farsi imporre l’altrui gioco e

di proporsi, sempre, in maniera determinata e grintosa. Non si può fare a meno, pertanto, di tributare un doveroso plauso all’operato di Gaetano D’Agostino, tecnico umile e scrupoloso, capace di lavorare con tenacia ed entusiasmo, poco propenso alle chiacchiere e molto attento alla sostanza. Un buon gruppo, di bravi ragazzi che stanno facendo emergere valori molto importanti. In questo senso va quindi letto il doppio binario ormai da tempo percorso dal tifo Grigio: da un lato il dovuto incoraggiamento a chi, come si è soliti dire, ce la sta mettendo davvero tutta e la distanza, sempre più siderale, con la società. Un amaro disincanto sembra pervadere l’ambiente: sono lontane le plateali manifestazioni di affetto nei confronti dei tifosi suggellate in una fotografia con la Coppa Italia appena conquistata, chiusa in

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un cassetto che tutti quanti faticano a riaprire. Eppure basterebbe davvero poco, per riaccendere quel fuoco che sembra spento. Molti tifosi si aspettano anche solo due parole da parte del Presidente, la cui immagine è messa al centro del manifesto della Gradinata Nord, in vista dell’imminente impegno casalingo con la Carrarese, corredata di una frase piuttosto eloquente: “Impegno e grinta non si discutono... il tuo progetto si” che riassume, forse meglio di ogni altra, un sentire sempre più diffuso che è complicato esprimere con le parole. A volte se ne spendono troppe, altre volte troppo poche per riprendere in mano le fila di un pensiero che si descrive da solo con un immagine, una sensazione percepita, un sentore che resta nell’aria e che viene colto. Senza troppa fretta, in antitesi con il rapido susseguir-

si degli eventi, nei cuori di molti si è fatta strada l’ipotesi di un’imminente divorzio tra l’Alessandria Calcio ed il suo Presidente, nonostante l’annuncio del nuovo progetto Grigi fosse stato preceduto dalle rituali rassicurazioni sulla permanenza di Luca Di Masi alla guida di una società nei cui confronti aveva speso parole importanti, in termini di tempi, investimenti ed obiettivi. In quanto ad investimenti, nessuno può negare che gli sforzi compiuti dal Presidente siano stati davvero imponenti, ed abbiano anche regalato ad Alessandria la sensazione di un pronto ritorno nel calcio che conta. D’altra parte, il mancato raggiungimento degli obiettivi, in particolare nella stagione 2016/17, culminata in un girone di ritorno disastroso condito da mille sospetti e veleni che hanno scatenato feroci dibattiti, probabilmente possono aver innescato un meccanismo logico ed umano di perdita di slancio ed attenta razionalizzazione di costi e risorse. Forse, almeno a mio avviso, era sufficiente affermarlo a chiare lettere per non essere fraintesi. Perché i fraintendimenti, qualche volta, sono peggio di una verità scomoda o di un chiarimento. Mesi di silenzio, da parte della Presidenza, sono vissuti male da tutti perché nei silenzi può essere vero tutto ed il contrario di tutto. Incontrovertibile appare invece il fatto che qualche parola non costi molto e possa verosimilmente creare un clima più disteso, accorciando quella distanza, che si avverte così forte, e della quale, mi vogliate scusare, parlo sempre più spesso con preoccupazione crescente.

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9 nov. 2018

HURRÀ GRIGI

IN PUNTA DI PENNA di Luca Sturla

ARBITRI, possibile che i Grigi non possano averne di corretti?

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CUORI GRIGIONERI di Federica Ghisolfi

Alessandro Trisoglio:"Io e i Grigi"

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@GSM Photo

n queste prime partite di campionato abbiamo assistito a cose, a dir poco, senza senso. Partite rinviate a data da destinarsi, sentenze che annullano altre sentenze, penalizzazioni di -11. Tutte cose che in un campionato serio non dovrebbero vedersi. Il problema è che se il livello del campionato è basso, quello delle terne arbitrali, almeno quelle ci sono capitate fino ad ora, è sotto terra. Sono talmente tanti gli errori commessi a discapito dei Grigi che verrebbe da pensare che siano fatti di proposito. Cosa voglio dire? Che una volta può capitare il rigore non dato. Due volte può ancora succedere. Ma alla terza o quarta volta uno inizia a pensare male. Due domeniche fa, ad esempio, sotto la Nord non è stato assegnato un rigore per un fallo di mano talmente netto che ha protestato tutto lo stadio e su cui è intervenuto anche Mister D’Agostino in sala stampa al termine del match. Se l’arbitraggio fosse stato corretto in queste poche prime partite, infatti, i ragazzi di Mister D’Agostino avrebbero potuto avere 5 o 6 punti in più in classifica con ancora la partita al Piola da recuperare. E la cosa che fa arrabbiare di più è che questa situazione si ripete, ormai, da troppe stagioni. A questo punto è indispensabile avere un attacco fortissimo che limiti i danni di un arbitraggio errato e, a volte, vergognoso. Lo abbiamo visto sabato scorso: se manca De Luca la squadra non segna. Santini, inoltre, dovrebbe cercare di tirare di più senza intestardirsi in azioni che partono da metri e metri di distanza perché gli avversari, poi, rubano la palla e si deve ripartire da zero. Poi ci sono Rocco e Usel, due bravissimi giocatori, giovani,

che tuttavia sono due ragazzi buoni. La bontà, però, non è una qualità utile in campo. È indispensabile avere malizia. Cresceranno, non abbiamo dubbi. Ma al momento sono poco utilizzabili. Il lavoro del direttore sportivo a gennaio sarà grande. Dovrà, infatti, potenziare molto il reparto offensivo in modo da farsi trovare preparati ad ogni “errore” arbitrale perché possono sempre esserci casi come contro il Gozzano, in cui i Grigi vengono provocati per tutta la partita e, alla minima reazione, ricevono il rosso mentre agli avversari provocatori non arriva neanche un giallo. Insomma, due pesi e due misure. Presidente, impari dai suoi colleghi che hanno urlato

fino ad ora ottenendo sospensioni su sospensioni, faccia sentire la sua voce in Lega. Alessandria vale come le altre squadre! Ci faccia arrivare degli arbitri all’altezza! Questa squadra, questo stadio e questa città meritano delle partite ben arbitrate. Se poi arriveranno le sconfitte o i pareggi non ci potranno essere scuse, ma in questo momento vedere dei ragazzi, che danno l’anima per la maglia come mai si è visto negli ultimi anni, venire trattati in modo non corretto dalla terna arbitrale fa male a lei, ai ragazzi, allo stadio e, ultimi ma non meno importanti, ai tifosi, specialmente quelli che hanno creduto nel suo progetto giovani.

uesta settimana abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Trisoglio, che oltre ad essere un tifoso dei Grigi,è stato una valoroso dirigente al fianco di Gianni Bianchi Mi parli di Gianni Bianchi? Un grazie immenso per avermi permesso di vivere un’esperienza stupenda in un mondo in cui mi sono sempre sentito a casa mia. Ho cominciato a giocare a calcio da bambino e ho smesso a 42 anni, soffrendo per non poterlo più fare. Lui mi ha offerto la possibilità di “rientrare” nel mio mondo e di essere al fianco dei protagonisti di una serie di vittorie entusiasmanti. I giocatori che più ti sono rimasti nel cuore? Tanti, praticamente tutti, perché con tutti si è instaurato un bellissimo rapporto di amicizia che, in molti casi, continua ancora oggi. A partire dai primissimi: Friso, Grillo, Campana, fino al gruppo “storico”, quello formato dai vari Longhi, Zappella, Artico, Cretaz, Ciolli, Anderson… Però, se devo dirne un paio che mi sono entrati prepotentemente nel cuore dico: Andrea Servili e Vincenzo Cammaroto. C’è stato un giocatore che avresti voluto in grigio e non è arrivato? No. Quelli buoni li abbiamo presi tutti. A livello di “mercato”, però, la soddisfazione maggiore è venuta da

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Fabio Artico. Subimmo la contestazione di chi riteneva che avessimo assoldato un mercenario alla ricerca dell’ultimo ingaggio lucroso e invece portammo a casa un giocatore che ha scritto la storia! Ci sono stati dei rimpianti? L’unico rimpianto deriva dal fatto che, a un certo punto, quando il filotto vincente sembrava poter essere inarrestabile, qualche “potere forte” si è messo di traverso e ha posto fine all’avventura per consegnare la società all’uomo di Toscana…con le conseguenze che tutti conosciamo. Se ti dico Serie B? Nel calcio non basta avere passione, soldi, entusiasmo per vincere. Occorre che tantissime componenti trovino il loro punto di incontro nello stesso momento. Anche Gianni Bianchi, nel suo primo anno, pensava che passione, soldi ed entusiasmo fossero sufficienti. Poi, ha capito che servivano anche altre componenti e si è affidato a Braghin, Iacolino, Ferrero… e ha vinto! Cosa pensi di Di Masi? Ritengo che abbia pensato le stesse cose di Bianchi…ma forse non ha ancora trovato i “compagni di viaggio” vincenti. Cosa auguri per il futuro ai Grigi? Di vincere e di farmi rivedere i Grigi in B…

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9 nov. 2018

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HURRÀ GRIGI

APPUNTI GRIGIONERI di Roberta Sacco

A Pistoia ennesimo pareggio Un programma condotto da Massimo Taggiasco e Paolo Baratto

Lunedì e giovedì alle ore 14,30 solo su Alex fm 89.9 ne spregiudicata che ama attaccare lo vese femminile e l’ACF Alessandria. ’ennesimo pari.A Pistoia è arUna produzione spazio fra i difensori e la porta ma ineviLa partnership con i grigi di Luca Di rivato il sesto pareggio in 9 gare tabilmente poco equilibrata che lascia Masi sta portando fortuna alla Novese giocate, il quarto per 0-0 dopo molte occasioni da gol contro le squache è in testa alla classifica di serie C una gara che molti hanno definito come dre che affronta. a punteggio pieno ed in solitaria dopo “94’ di noia” con 0 come il numero delle I grigi dovranno quindi giocare una il 3-0 in trasferta nello scontro diretto conclusioni a rete dell’Alessandria. gara attenta ed intelligente ma anche contro il Pinerolo. E’ sotto gli occhi di tutti come la QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno X n. 2•2 feb. 2018 coraggiosa, rimanendo cioè compatti in Prosegue anche la corsa dell’ACF squadra di D’agostino abbia una diffifase di non possesso riducendo gli spazi Alessandria, la squadra più blasonata e coltà tremenda a segnare ma quello che agli ospiti ma pronti a far male quando con più storia della provincia, che batte preoccupa a lungo andare, è la penuria ci sarà occasione per ripartire. in trasferta il Musiello Saluzzo per 7-0 e di occasioni create durante le gare gioIl ritorno di De Luca dalla squalifisi avvicina ad un solo punto dalle due cate. ca, la velocità di Santini e delle due ali capoliste del girone B di eccellenza pieL’unica prestazione brillante è stata potrebbero essere armi importanti così montese (categoria sotto la C in cui giofino ad ora la prima di campionato con come l’esperienza di Gazzi che secondo ca la Novese) ma con una gara in meno la Juventus U23, squadra che ha perme sarà l’uomo chiave per la fase difengiocata. messo ai grigi di giocare come ama di siva. E proprio nel weekend, domenica più con difesa e ripartenze, sfruttando CLASSIFICA MARCATORI 7A GIORNATA alle 15, si giocherà il big match contro fino in fondo le ingenuità dei giovani MASSIMO TAGGIASCO classifica: battendo i toscani, antanata molto tempo prima! ECCELLENZA GIRONE B Calcio in rosa.Chi invece sta volanuna delle capoliste, il Borghetto Borbebianconeri. che la seconda piazza potrebbe Anche la campagna acquisti AREA CALCIO AR OLIMPIC 1971 do sono le 2 squadre femminili della ra al campo uesta delle casermette. In bocca Ma quello che è andato discretamenè l’Alessandria che estiva si è rivelata quasi complenon essere più un miraggio. provincia più importanti, ovvero la NoBERGAGLIA (ALESSANDRIA) al lupo ragazze! te finora, non è detto che basti nel futufallimentare: spendere vogliamo! La vittoria di Li- tamente E non dimentichiamo la 8Coppa SUPERBA A.C. - ALASSIO spendere meglio semvorno certifica la “resurre- meno, ma Italia: dopo la trasferta di ro: inizia infatti dalla partita con la CarARRIGHI A. (OLIMPIC 1971) Arezzo, 7 VADO - RUPINARO zione” di un gruppo che ha ritro- bra essere il nuovo, ottimo metoci aspetta un San Valentino al rarese una parte di campionato davvero BASSO (ALASSIO) 6 - BORGHETTO BORBERA Moccagatta per la sfida con il Redo. vato gioco, motivazioni e caratte- ALESSANDRIA complicata che vedrà i grigi affrontare DI STEFANO 5 SAVIGLIANESE - MUSIELLO AC S.90 nate: in palio(ALESSANDRIA) c’è la semifinale! Ormai è inutile fare recriminare. in sequenza tutte le maggiori candidate GARAVELLI (ALESSANDRIA) 5 Bisogna consolidare questo ma il FUTURA livello di questo giroIl merito di questa svolta in posi- zioni,Riposa: LANGHE alla vittoria del campionato: Carrarese, grande momento! tivo è sicuramente di Mister Mar- ne ci pare molto inferiore a quello Entella, Pro Vercelli, Cuneo, Piacenza, Anche i tifosi hanno risposto alla colini che, con il suo arrivo, ha ri- dell’anno scorso: avremmo potuArezzo e Novara, 5 giornate su 7 contro grande di+ una Alesgiocarci la dato tranquillità e consapevolez- to tranquillamente SQUADRA P.ti G V alNcospetto P quelle che sembrano le squadre più atza ad un gruppo che sembrava promozione diretta in B con una sandria che ha ritrovato l’orgoglio trezzate del girone, la sorpresa Arezzo e guida tecnica più esperta non avere più voglia di lottare. 1 Area Calcio AR e capa14 6 della4propria 0 maglia. 2 24 4 lo scontro diretto con Cuneo. A Livorno il nostro tifo è stato inAbbiamo anche ritrovato quel ce. 2 Borghetto Borbera 14 6 4 0 2 13 4 Paradossalmente, però, quasi tutte La Robur Siena, che oggi arriva cessante, caldo e, quasi, commoGonzalez in grado di fare la diffe(Cuneo esclusa) cercheranno di fare la Alessandria 13 5 vente: 4 finalmente 0 1 tanto 27 amore 2 è renza sempre e ovunque, ma tutti al3 Moccagatta, occupa attualpartita, impostando gara che potrebbe gli uomini in maglia grigia sem- mente laSaviglianese seconda posizione 4 9 in 5 stato3ripagato 2 in0maniera 8 degna. 12 brano essersi liberati da una za- classifica, ma domenica scorsa ha Dopo tante delusioni e amarezanche esaltare le nostre caratteristiche.

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L’Orso fa di nuovo paura!

@Paolo BARATTTO

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Hurrà Grigi

Hurra Grigi

@GSM Photo

Arrivano le big.La Carrarese si presenta al Moccagatta con l’attacco migliore del campionato (25 gol fatti, 2.5 di media a gara)trascinata dai “vecchietti” Tavano e Maccarone ma anche con una delle difese più battute dell’intero girone A (15 le reti subite). www.hurragrigi.it Il 4-2-4 di Silvio Baldini è formazio-

vorra che ne condizionava negativamente le prestazioni. Resta il profondo rammarico per tutti i mesi che sono stati persi in avvio di stagione: la coppia Stellini-Sensibile doveva essere allon-

5 faticato perRupinaro pareggiare in casa7con il6fanalino diAlassio coda Gavorrano. 6 Ormai, nessuna formazione può 7 Olimpic 1971 6 farci paura ed è chiaro che questa 8 Musiello S.90 6 Alessandria puòAC tranquillamente puntare alle prime posizioni 9 Superba A.C. 4 di

5 ze, è2tornata 2 la speranza. 1 12 12 5 Dimostriamo, 2 3 0come12sempre, 13 di essere un grande pubblico: tutti al 5 2 3 0 10 15 Moccagatta, perché noi non mol6 liamo 2 mai!4 0 6 23 5 Hurrà 1 Grigi! 3 1 6 11

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9 nov. 2018

OGGI AL MOCCA di Paolo Baratto

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Lo SPORT come arma vincente

Obiettivo promozione in B

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HURRÀ GRIGI

l prossimo avversario dell’Orso Grigio è la Carrarese, la gara è valevole per la undicesima giornata del campionato di Serie C girone A. La formazione toscana disputa il campionato di Serie C dalla stagione 1978/79. La Carrarese ha in classifica 17 punti frutto di 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte con 25 gol fatti e 15 gol subiti. In panchina, dal 20 giugno2017, siede Silvio Baldini. Nato a Massa Carrara nel 1958, dopo alcuni anni da tecnico di squadre toscane nelle serie inferiori, ha debuttato in serie B nella stagione 1997-1998 come allenatore del Chievo Verona. In classifica la Carrarese è terza in classifica con 9 giornate, 14 punti frutto di 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte: 22 gol fatti e 15 gol subiti. In porta Borra è in prestito dalla Virtus Entella, nella passata stagione ha vestito due maglie: nella prima all’Arezzo con 19 presenze e nella seconda alla Carrarese con 13 apparizioni. Mazzini è in prestito, annuale, dall’Atalanta: nella passata stagione 5 presenze con il Pordenone. Rollandi è in prestito, annuale, dal Genoa: In difesa Alari è in prestito, annuale, dall’Atalanta. Karkalis è in prestito, annuale, dal Pescara: nella passata stagione 28 presenze e 1 gol con il Bassano Virtus. Ricci è in prestito, annuale, dal Parma: nella scorsa stagione 27 presenze e 2 gol nel Pro Piacenza. Carissoni è in prestito, annuale, dal Torino: nella scorsa stagione 26 presenze nel Monza. A centrocampo Pugliese è in presti-

to, annuale, dall’Atalanta: nella passata stagione 6 presenze in Serie B con la Pro Vercelli. Bentivegna è arrivato dal Palermo. Valente è stato preso dalla Sambenedettese dove ha giocato 32 partite e segnato 1 gol nella scorsa stagione. Caccavallo è in prestito, annuale, dal Venezia: nella passata stagione ha vestito le maglie di Cosenza, 12 presenze e Catania. 2 apparizioni. Per lui, in Serie B: 11 presenze e 2 gol nel Lecce, 8 presenze nel Crotone e 10 presenze nella Salernitana. Addiego Mobilio è stato tesserato dal Cuneo dove ha giocato 7 partite la prima parte della scorsa stagione. In attacco Piscopo è in prestito, annuale, dal Genoa già lo scorso campionato era nelle fila della Carrarese. Maccarone è stato preso dal Brisbane Roar dove, nella scorsa stagione, ha giocato 28 gare segnando 9 reti. La sua carriera, nella massima serie, è iniziata nel Middlesbrough nella stagione 2002/03 con 34 gare e 9 gol segnati. Oltre a cinque stagioni nel Robur Siena con 130 partite e 47 gol. Una stagione nel Parma 7 presenze e 0 reti. Una stagione nella Sampdoria con 17 partite e 3 gol. Tre stagioni nell’Empoli con 98 partite e 28 gol. Nell’ultima gara di campionato il modulo di gioco utilizzato è stato il 4-2-3-1: in porta il titolare è Borra; in difesa a sinistra Giacomo Ricci, a destra Carissoni, in mezzo Alari e Luca Ricci. A centrocampo, davanti alla difesa agiscono Agyel e Foresta con Tavano a sinistra, Caccavallo a destra e Piscopo alle spalle dell’unica punta Maccarone.

LA ROSA PORTIERI 22 Daniele Borra 12 Alessio Rollandi 1 Stefano Mazzini

DIFENSORI 6 Alberto Alari 2 Lorenzo Carissoni 33 Francesco Karkalis 5 Michele Murolo 23 Giacomo Ricci 13 Luca Ricci

CENTROCAMPISTI 4 Daniel Kofi Agyei 21 Cassio Cardoselli 17 Giovanni Foresta 20 Andrea Addiego Mobilio 19 Kevin Piscopo 24 Mario Pugliese 8 Giacomo Rosaia 27 Accursio Bentivegna

ATTACCANTI 1 Tommaso Biasci 18 Giuseppe Caccavallo 9 Claudio Coralli 7 Massimo Maccarone 10 Francesco Tavano 30 Nicola Valente

ALLENATORE SILVIO BALDINI (1958)

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Lo sport è importante”, è la frase che molti genitori dicono ai loro figli e come dar loro torto. L’educazione fisica propriamente detta, quella che, per intenderci, si praticava nelle scuole di qualsiasi ordine, ha aiutato i giovani alla costruzione del proprio corpo, scongiurando tutte quelle anomalie legate alla crescita, come ad esempio le varie forme di scoliosi, ecc. Le nuove abitudini alimentari associate alle ore di televisione e di computer di cui dispongono i ragazzini sono le possibili cause di questo problema, soprattutto se non supportata da una corretta attività sportiva. Mi è capitato durante gli studi di collaborare con la società per cui giocavo, l’Alessandria VBC, prestandomi all’insegnamento della pallavolo nelle scuole di tutta la provincia. Questo periodo di lavoro mi è servito anche per capire l’importanza dell’educazione fisica e dello sport, soprattutto dall’infanzia e dalla scuola elementare. Ho constato che non solo molti ragazzini non praticano nessun tipo di attività sportiva e non vengono nemmeno stimolati nel farlo, ma scelgono un’alimentazione poco appropriata per lo sviluppo e la crescita. Lo sport è dunque importante, se non fondamentale: al di là di quello che l’allenamento fisico rappresenta come è già stato detto, esso aiuta anche a confrontarsi con i compagni di squadra, a mettersi in discussione e a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune. Dico “grazie” a quei genitori che fanno praticare attività sportiva ai propri figli, importante sia per una corretta alimentazione che soprattutto nell’educazione e formazione a una mentalità “sportiva”, che li aiuti a

crescere e a maturare. A tal proposito sono incominciati i campionati giovanili di pallavolo, uno sport che, come avrete intuito, amo da quando sono bambina. I campionati giovanili, a differenza di quelli di categoria, vedono le squadre impegnate anche settimanalmente in tutta la regione. Nella Provincia di Alessandria sono tantissime le società che ogni anno si iscrivono ai campionati giovanili e ogni stagione è ricca di soddisfazioni, non tanto forse per il risultato ottenuto ma forse più semplicemente solo per la felicità di aver partecipato, seppur con un posizionamento in classifica scarso: sì perché nei campionati giovanili non esiste retrocessione, tutto è in funzione dell’età dei giocatori e nient’altro. Il nostro territorio vanta una ricca iscrizione di squadre dall’under 12 all’under 18, senza contare la categoria di Prima Divisione e tutte le categorie di D, C e B, sparse tra Novi Ligure e Acqui Terme. In questi ultimi anni sono cresciute anche squadre giovanili maschili, soprattutto col vivaio del Novi che, avendo la categoria maschile in serie B, richiama e accerchia una quantità maggiore di giocatori. Credo che questo sia un dato rilevante per la crescita dello sport in generale ma la crescita della pallavolo nel particolare poiché, si sa, è la pallavolo maschile è un po’ sottovalutata, a meno che non si tratti dei grandi Club di A1. Che dire a questo punto? Tanti auguri a tutti quei piccoli atleti ed atlete che si avvicinano e che perseverano nello sport, e ai loro genitori che , magari, in molti casi attraverso i loro ragazzi potranno godere di grandi soddisfazioni.

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