Alessandria-Piacenza

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anno X n. 8

HURRÀ GRIGI

Consueto incontro con Carlo Sacco, figlio del Presidentissimo Remo, ultimo protagonista di una promozione dell’Orso Grigio in serie B

Sacco: una vittoria meritatissima!

Nuovo HURRÀ GRIGI Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490 Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/2009 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com Stampa: CSQ Centro Stampa Quotidiani Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511

è sempre un pilastro della nostra difesa. A proposito di difesa, non ti pare che abbiamo concesso qualche occasione di troppo ai padroni di casa? Da una parte è vero, però teniamo presente che loro avevano due giocatori veloci come Vandeputte e Calderini che sono due ottimi elementi. A parte un paio di occasioni da palle ferme, non ci hanno comunque impensierito. Avremmo potuto sfruttare meglio qualche contropiede e chiudere subito il conto? Quando non sfrutti certe ripartenze, rischi poi di subire il pareggio anche se hai dimostrato di essere più forte. Comunque, a parte un paio di interventi decisivi di Marcolini, non abbiamo mai rischiato più di tanto e le Viterbese non mi è parsa certo quello spauracchio di cui qualcuno parlava alla vigilia. Certo comunque che la Lega Pro deve curare meglio i dettagli, soprattutto per eventi importanti come una finale di Coppa Italia. L’illuminazione del campo di Viterbo era veramente scarsa, con un pilone tutto spento. Poi non capisco come mai in una zona verde come quella di Viterbo, il loro campo fosse così poco curato, addirittura difficilmente praticabile. Su un simile terreno di gioco le squadre tecniche come la nostra sono sicuramente penalizzate. In più, vorrei chiedere al pubblico di Alessandria di riempire la stadio il 25 aprile per la finale di ritorno: è la prima occasione per vedere il Moccagatta ristrutturato finalmente pieno. Resti ottimista anche per i playoff? Incominciamo a vincere la coppa,

così saltiamo i primi due turni di playoff. Poi entriamo in scena da 20 maggio in gare di andata e ritorno e ci troveremo ad affrontare squadre meglio attrzzate di quelle del nostro girone. Sono, però, fiducioso perché quest’anno la squadra è più omogenea ed equilibrata. Con Gazzi e Gatto abbiamo sistemato il centrocampo, anche se mi spiace per Cazzola, un elemento importantissimo. Mi auguro anche che

nel girone C vada direttamente in B il Catania, per non trovarci davanti questa corazzata, sia come rosa che come bacino d’utenza (Parma insegna). Con mio padre andammo in serie B nella stagione successiva alla vittoria della Coppa: adesso, speriamo di abbreviare i tempi. Noi tifosi siamo stanchi di andare in certi campi e vista anche la serietà della nostra dirigenza direi che è proprio il momento di fare il salto di categoria.

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ual è il tuo giudizio sulla partita di Viterbo, andata della finale di Coppa Italia? Comincio col dirti che incomincio col prendermi la vittoria che è un risultato super positivo. Con i dovuti scongiuri (viste anche le rimonte degli ultimi tempi) penso che siamo ad un buon 80 per cento di possibilità di alzare questa Coppa Italia che per noi è tanto oro, anche in vista dei play-off, dal momento che la vittoria equivale ad un piazzamento al terzo posto in campionato. La partita, però, dal punto di vista del gioco, non è stata entusiasmante! É vero, però si è notata la differenza

di qualità e di valori sul campo, naturalmente a favore dei grigi. Anche se Vannucchi ha fatto degli ottimi interventi e potrebbe considerarsi uno dei migliori dei grigi, con il minimo sforzo abbiamo portato a casa questa importantissima vittoria. Naturalmente Marcolini ha dovuto fare dei cambi, soprattutto per tutelare l’uincolumità dei nostri “vecchietti” tipo Sestu e Gonzalez. Spero che l’uscita di Giosa non sia dettata da alcun serio infortunio. Gonzalez, però, non è stato convincente. E’ vero, ma viste le sue doti tecniche, su un “campo di patate” come quello di Viterbo Gonzalez era particolarmente penalizzato. Teniamo presente che lui nell’ultimo periodo ha giocato parecchio e, dal momento che ha ormai quasi raggiunto i 33 anni, non si può pretendere che sia continuamente al top. Marcolini è stato molto saggio a sostituire anche Sestu. Marconi segna sempre… Un applauso è da fare a Marconi, Vannucchi, Piccolo e Celjak che sexcpndo me sono stati gli artefici della vittoria. Soprattutto complimenti a Piccolo, anche lui non più giovanissimo, ma che


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HURRÀ GRIGI

L’INTERVISTA a Silvio Bolloli

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ilvio, ci acciangiamo ad affrontare il Piacenza e ci godiamo la vittoria di Coppa Italia contro la Viterbese Castrense: quale è il tuo stato d'animo? Quello di un tifoso dell'Alessandria determinato a vivere un finale di stagione importante. Quello di un tifoso che crede che l'Alessandria possa e debba arrivare in fondo a tutte le sue competizioni. Più importante il campionato o la Coppa Italia? Senza dubbio il campionato perché la promozione in Serie B è il grande obiettivo di questa squadra da qualche cosa come quarantaquattro anni a questa parte ma, come ho detto e rimarcato più volte, non dobbiamo assolutamente sottovalutare l'importanza di una competizione come la Coppa Italia che, a parte la corsia preferenziale in cui potrebbe collocare l'Alessandria nell'ambito della spietata lotteria dei playoff, farebbe soprattutto palmares. E i grigi ne hanno bisogno... I grigi hanno un bisogno disperato di vincere qualche cosa: nella vita di ogni essere umano, come nella storia sportiva di una società, i traguardi sono delle “tacche” molto importanti lungo il percorso che danno fiducia perché rappresentano un obiettivo, piccolo o grande che sia, che si è raggiunto. Se si continua a lottare senza portare a casa nulla, a lungo andare può

subentrare una sensazione di sconforto. Quindi ben venga la Coppa Italia il cui significato, forse ancor più morale che sportivo, sarebbe per questa piazza qualcosa di preziosissimo. Parliamo un po' di calcio giocato: come ti è sembrata l'Alessandria di Viterbo? E' stata la quintessenza di quello che i grigi possono rappresentare in questo momento del campionato. Puoi spiegarti meglio? Certamente: l'Alessandria di Viterbo non è stata una squadra bella, per lo meno non nel senso stretto del termine, ma ha dimostrato una maturità ed una solidità a dir poco eccezionali. Addirittura? Certo, basta scorgere il tabellino della partita: l'Alessandria ha talora concesso alla Viterbese delle verticalizzazioni interessanti, ma quando i giocatori ospiti hanno cercato di infiltrarsi nell'area di rigore mandrogna è stata quasi sempre sbattuta loro in faccia la porta e, nelle uniche tre occasioni in cui l'Alessandria avrebbe veramente potuto correre dei rischi, Vannucchi si è dimostrato un portiere di altissima qualità (almeno per questa categoria). E poi? E poi non dimentichiamo che la Viterbese, che pure doveva a tutti i costi cercare di fare risultato, si è vista ammonire tre giocatori contro uno solo dell'Alessandria, quasi come se fossero i laziali quelli che si dovevano difendere

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Bolloli: “Chi se ne frega se non siamo belli: a Viterbo abbiamo dimostrato di essere forti”

e non viceversa. Questo significa che la qualità dei giocatori dell'Alessandria è stata superiore ai loro avversari al punto tale da spingerli, un po' per inferiorità e un po' per frustrazione, a ricorrere alla maniere forti qualche volta di troppo. Si ma anche Nicco è stato ammonito nelle file dei grigi. Certo, ma l'ammonizione di Nicco è stata tattica, dettata dalla necessità di fermare un avversario lanciato in campo aperto verso l'area di rigore dei grigi mentre le ammonizioni dei giocatori della Viterbese sono state sempre determinate da fallacci di frustrazione.

Hai anche parlato di maturità, non solo di solidità. Ho parlato di maturità perché l'Alessandria non solo è stata un fortino quasi impenetrabile, ma anche perché ha saputo segnare quando era il momento, in modo cinico e spietato e perché i suoi uomini non hanno mai perso la testa. É vero che adesso siamo attesi dall'impegno di campionato contro il Piacenza, ma come ti aspetti la partita di ritorno contro la Viterbese il 25 di aprile? E' una partita che non sarà facile preparare poiché l'Alessandria non può pensare di giocare in difesa per novan-

ta minuti (perché se fai cosi prima o poi le buschi) ma al tempo stesso non deve neanche partire all'arma bianca, con il rischio di scoprirsi, contro una formazione che ha perso in casa sua. Quindi? Quindi sarà indispensabile cercare di attaccare con giudizio e con la giusta freddezza, facendo attenzione a non scoprirsi troppo dietro: puntando alla vittori,a ma dosando bene le proprie energie. Consideri importante il fatto di disputare il ritorno in casa il 25 aprile? Lo considero fondamentale e spero che sia di buon auspicio e ciò per una serie di ragioni: innanzitutto perché i grigi potranno dire l'ultima parola tra le mura amiche e poi perché la giornata festiva, e si spera anche di bel tempo, dovrebbe favorire una grande partecipazione di pubblico allo stadio. C'è anche dell'altro? C'è poi anche un grande aspetto di suggestione storico/sportiva. Quale? Quando il 9 giugno del 1973 i grigi vinsero la loro prima, e al momento unica, Coppa allo stadio Flaminio di Roma, non fu possibile dare luogo alla premiazione poiché c'era stata una invasione di campo dei tifosi avversari dell'Avellino. Se i grigi dovessero portare a casa questa coppa potrebbero farlo tra le mura amiche godendo finalmente di una meritata gloria, dinanzi al proprio pubblico.

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HURRÀ GRIGI

I GRIGI SIAMO NOI di Sergio Ivaldi

Alessandria-Viterbese: i primi atti

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rimo atto Da pochi minuti il triplice fischio dell’arbitro ha sancito la fine del primo dei tre atti che vedono come protagoniste l’Alessandria e la Viterbese. I due allenatori, Marcolini e Sottili, in vista della finale di andata di coppa Italia che si giocherà mercoledì prossimo sempre a Viterbo, hanno giocato perlopiù a nascondersi, a mescolare le carte, mandando in campo formazioni largamente rimaneggiate e zeppe di seconde linee. Ne è scaturita una partita scialba, noiosa, senza squilli, piatta. Se escludiamo infatti i due gol (uno su rigore) non si ricordano tiri effettuati nello specchio della porta, con i due portieri praticamente inoperosi. Un punto a ciascuno, che non fa male a nessuno e mantiene inalterate le posizioni di classifica. Mercoledì sarà tutta un’altra storia, sarà partita vera con i titolarissimi in campo e con una cornice di pubblico certamente più numerosa e rumorosa dello sparuto

pubblico presente oggi sugli spalti dello stadio laziale. Una nota a margine della partita va fatta per il campo da gioco. Visto dalla tv, appariva infatti in pessime condizioni, con l’erba decisamente troppo alta, ampie zone secche, pieno di gibbosità e irregolarità del terreno. Per la finale di coppa questo può rappresentare un serio problema, ben più della Viterbese, apparsa ad onor del vero ben poca cosa. Se i grigi, giocano da grigi, non ci sarà partita. Solo se accetteranno il clima da battaglia, già intravisto in parte oggi e che inevitabilmente i giocatori della Viterbese butteranno in campo, allora i grigi potrebbero andare incontro a qualche difficoltà essendo più tecnici e meno battaglieri dei loro dirimpettai. L’altra nota negativa, che ci consegna questa gara sono le nostre cosiddette “riserve”. Oggi avevano la grande occasione per mettere in difficoltà il loro mister nello stilare l’11 titolare da mandare in campo ed invece sono naufragati miseramente nella loro pochezza tecnica e mentale. Da questa gara, finta e mascherata, infatti, possiamo trarre alcune certezze: giocatori come Chinellato, Lovric, Kadi e Russini non possono venire considerati giocatori “da Alessandria”. Molte volte ed in qualunque serie o campionato, abbiamo osservato giocatori diciamo tecnicamente poco validi far fronte alle loro carenze gettando in campo cuore, grinta e abnegazione. Oggi di tutto questo non si è visto neanche l’ombra. La cosa che fa più specie è che tre dei quattro giocatori succitati sono arrivati nel cosiddetto mercato di riparazione a gennaio, quando di

solito le squadre ambiziose cercano di rinforzarsi e non di indebolirsi. Ma tant’è, fino a fine stagione ce li dobbiamo tenere. A gennaio, non mi stuferò mai di ripeterlo andava acquistato un vero attaccante, per il quale Marconi doveva essere non più di una valida alternativa. Si è acquistato Chinellato, che tutto può essere tranne che un vero rinforzo, se mai, solo una alternativa (non tanto valida) al citato Marconi. Vedere poi, per ben due volte, entrare Russini al posto di Gonzalez (Lucchese e Arzachena), ed essere dichiarato di fatto la sua prima alternativa, mi fa accapponare la pelle. Purtroppo, mi duole ammetterlo ma dietro ad un gruppo di 12-14 possibili titolari c’è il vuoto. Se per la vittoria della coppa Italia questo potrebbe anche essere un “non problema”, per il campionato, a gioco lungo, potrebbe diventare uno scoglio insormontabile. I tifosi infatti aspettano oramai la serie cadetta come un assetato aspetta un sorso d’acqua e vincere la coppetta minore non potrà certo placare questa arsura. Prepariamoci ad un altro mese di giugno di passione e sofferenza…altrimenti non saremmo i grigi. Nonostante tutto, se con la gestione Stellini non avessimo gettato al vento tre mesi e aperto un solco in classifica incolmabile, oggi staremmo qui a raccontare un’altra storia. La pochezza di questo campionato è disarmante e le prime della classe fanno a gara per non vincerlo, bastava essere “normali” quest’anno e forse si sarebbe potuto lottare per qualcosa di molto importante. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma l’ostinarsi

su di un allenatore (Stellini) inviso da tutti, giocatori e tifosi, è stato un atto di presunzione che si è pagato a caro prezzo. La speranza è che dagli errori si impari e si riparta nella giusta direzione…ma sono cinque anni che oramai diciamo sempre le stesse cose…SPERUMA BEN. Secondo atto La telenovela tra Alessandria e Viterbese prosegue mettendo in scena la seconda puntata. A Viterbo infatti si è disputata la prima delle due gare di finale di Coppa Italia (il ritorno si giocherà il 25 aprile alle 14.30 al Moccagatta) ma di fatto, se andiamo ad analizzare l'ordine cronologico, si è trattato della seconda partita contro i laziali nel giro di una settimana. Dopo il pareggio di domenica scorsa in campionato, è arrivata la vittoria da parte dei grigi, in questa seconda gara, per uno a zero, frutto di una zampata sotto misura del bomber Marconi su assist di Giosa. I grigi pongono così le basi per assicurarsi la coppa Italia ed avere quindi l'accesso automatico al terzo posto in campionato, molto vantaggioso in vista dei playoff. La gara ad onor del vero non è stata di quelle memorabili, da raccontare ai nipotini. La partita è stata farcita da molti errori in fase di palleggio, nel controllo della palla e nelle conclusioni a rete, sia da parte dei grigi che dalla parte laziale. Tutto questo è stato dovuto ad un campo veramente in pessime condizioni e su cui la palla sembrava un coniglio impazzito, con rimbalzi irregolari e incontrollabili. E se a tutto questo aggiungiamo anche la pioggia copiosa caduta su Viterbo per larghi tratti della gara, ecco che

facilmente si comprende come la contesa abbia preso una piega lontana dai canoni del calcio giocato. Come poi si poteva facilmente desumere dalla precedente partita di campionato, gli uomini di mister Sottili, meno dotati sul piano tecnico dei loro dirimpettai grigi, hanno impostato la loro partita sul piano della battaglia, buttando in campo una grinta a volte eccessiva, colpendo a ripetizione con falli sistematici i nostri giocatori di maggior talento. Ciò ha contribuito ad innervosire una gara già di per se molto tesa per la posta in palio. Nonostante questo clima decisamente ostile, i grigi hanno mostrato, pur senza strafare, una buona dose di personalità, rischiando il giusto, conducendo senza troppi affanni in porto una vittoria che ci mette nelle condizioni di poter avere, per la partita di ritorno, due risultati su tre a disposizione. Guai però ad abbassare la guardia perché nulla è più pericoloso di un calo di tensione e concentrazione. Il Moccagatta dopo molto tempo sarà nuovamente gremito in ogni ordine di posto, il tifo come sempre sarà caldo e appassionato. I biglietti, ne siamo certi, saranno polverizzati in poche ore, l'attesa è spasmodica. Su questo i giocatori dovranno fare leva per cercare di portare a casa una coppa che manca nella bacheca della società da 40 anni. Un primo passo, importante, è stato compiuto, ora si deve fare l'ultimo decisivo scatto verso la gloria. Ai playoff inizieremo a pensarci dopo la finale. I tifosi sono pronti, i giocatori anche. Tutti insieme, uniti, andiamo a scrivere la storia. Forza ragazzi.


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La voglia di riscatto dovrà prevalere su qualsiasi numero venga posto alla nostra attenzione, superando la forza soverchiante dei se e dei ma. Senza condizioni, occorre essere arrabbiati grigio-neri per affrontare con la giusta determinazione le sfide di oggi e di domani. Infatti, l’unico modo per riuscire, è quello di concepirsi come un progetto destinato a non esaurirsi nel giro di una stagione ma capace di creare una di quelle realtà originali e genuine destinate a consolidarsi nel tempo. Occorre acquisire quella mentalità da grande squadra, quale in effetti siamo, scaricando definitivamente ogni timore reverenziale, ogni paura di non riuscire, ogni scoria lasciata da quasi mezzo secolo di anonimato dal quale siamo usciti senza mai affermare, con la giusta forza, a chiare lettere, di avere un nome: Alessandria. La vita stessa di ogni tifoso deve rinnovarsi nel nome dei Grigi, con la convinzione di accompagnare questa squadra, che lo merita, verso i traguardi cui tutti quanti guardiamo sognanti con la consapevolezza del fatto che sono traguardi possibili, alla portata, conformi al nostro grande potenziale. Per primi, non possiamo fare i disfattisti ad ogni minimo passo falso, specialmente se consideriamo l’enorme scia di risultati utili consecutivi in gare ufficiali conseguiti dalla gestione Marcolini. Nonostante sia inevitabile, e per certi versi utile, confrontarsi con i numeri, diventa indispensabile superarli perché alla resa dei conti con quell’amarezza che ogni tanto ci pervade, fatta, come accennato, di se e di ma, si possa uscire vincitori e non più vinti. In fondo, il salto di qualità dei grandi è proprio questo. Avanti, Alessandria! Il popolo grigio, questa volta ci crede davvero. Non sarà facile, niente lo è da queste parti. Non sarà agevole sfidare avversari agguerriti,

tra cui la sorte, spesso avversa. Eppure, quel palo che ci ha salvato miracolosamente da immeritati capitomboli, in coppa con il Pontedera e nel finale di gara con l’Arzachena, sembra sorridere alla Nord strizzandole l’occhio. Non me ne vogliano i superstiziosi se ci credo, perché solo chi ci crede ha la speranza di poter vedere il proprio sogno avverarsi. Ho scelto di crederci da quando ho capito che forse, in molte occasioni, non siamo riusciti perché non ci abbiamo creduto davvero, nella vita come nello sport, nell’amicizia come nell’amore, sul lavoro come nel tempo libero. I Grigi sono un pochino la sintesi di tutto ciò. Sono parte della nostra vita, sono una grande passione sportiva, l’amicizia sugli spalti, l’amore profondo per la maglia, l’impegno lavorativo di molte persone ed il nostro tempo più lieto: non dimentichiamolo. [Riccardo Masiero]

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volte, la legge dei numeri è dura ed impietosa e, da tempo, con i se e con i ma dobbiamo fare i conti perché il dubbio rimane, ed anche quando sarebbe necessario arrendersi all’evidenza, risulta quasi inevitabile vagliare quali passaggi siano stati condotti in maniera errata e quali di essi, in particolare, abbiano impedito il raggiungimento del risultato prefisso. Qualche pareggio, come gli ultimi tre casalinghi con Giana Erminio, Lucchese ed Arzachena, e quello fuori casa a Viterbo, nel corso di gare non facili che, comunque, potevano essere tranquillamente vinte con un pizzico di cinismo e di lucidità in più, nonché il mancato esonero di Stellini in tempo utile, unendosi all’inattesa catastrofe sportiva che stanno attraversando le prime delle classe, consegnano un verdetto duro da accettare: potevamo tranquillamente essere in testa. Credo che il grande salto, ormai atteso da oltre quarant’anni, sia mancato e continui a mancare per qualche dettaglio che, tuttavia, in terra mandrogna sembra sempre pesare come un macigno. La sofferenza è parte di noi e ci tocca, ancora una volta, lottare in modo arcigno sino all’ultimo secondo, dell’ultima giornata, dell’ultima gara, sperando che il futuro non ci riservi altre brutte sorprese. I presupposti ci sono: il gruppo è compatto, gli uomini di grande valore umano ed atletico, il Mister astuto e talentuoso, la finale di Coppa Italia vicina ed i play-off da preparare con dovizia di particolari che, questa volta, dovranno essere particolarmente curati in modo adeguato. Il tifo è caldo e la voglia di riscatto molta, l’atmosfera quella delle grandi occasioni. All’alba di un autentico tour de force calcistico, fitto di impegni di grande importanza e notevole prestigio, l’Alessandria c’è e risponde presente.

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É giunta la resa dei conti


6 THORmento grigio di Thor

IL BASTIAN CONTRARIO di Mao

Buona la prima...

ene bene il primo degli appuntamenti decisivi che ci apprestiamo ad affrontare in questo impegnativo finale di stagione... Tralasciamo il commento relativo all'amichevole di sabato scorso, il cui unico aspetto degno di "nota" è stato purtroppo l'infortunio muscolare occorso ad un giocatore come Russini, la cui più rilevante utilità probabilmente sarebbe stata quella di dare il cambio a Sestu per consentirgli di tirare il fiato in ottica Finale Coppa/Spareggi!!! A tal proposito auspico vivamente che Marcolini si inventi un "valletto" alternativo per la posizione di attaccante esterno, così da preservare Alessio e Fischnaller! Ho apprezzato particolarmente l'approccio alla partita e la personalità dimostrate dalla squadra in campo, direi che fin dall'inizio non ho mai avuto l'impressione che potessimo andare significativamente in difficoltà... Nonostante sappiamo tutti che gli incontri di calcio presentino situazioni imprevedibili legate magari a episodi sporadici. Mi ha convinto la fase difensiva, con un ottimo Vannucchi, sicuro nelle pochissime occasioni in cui è stato chiamato in causa e Piccolo particolarmente concentrato, attento a chiudere gli spazi agli avanti avversari. Il centrocampo presenta chiaramente il solito problema (oramai non più risolvibile) della carenza qualitativa nei piedi degli interpreti, molto portati all'interdizione ma scarsamente dotati per quanto riguarda la costruzione della manovra... Difetto che attualmente migliora pochissimo anche quando subentra Bellazzini, per nulla incisivo. La prestazione offensiva non mi è piaciuta per nulla, al netto delle condizioni pessime inerenti il terreno di gioco, non sono riuscito a contare in 94

minuti tre passaggi di fila tra gli attaccanti! Non voglio assolutamente criticare il Mister, a mio parere il tridente offensivo si muove con troppa distanza tra gli interpreti e ne risultano eccessivamente penalizzate precisione e velocità di "circolazione" della palla... La prima punta resta spesso "abbandonata" al suo destino in mezzo a troppe maglie colorate... Diverse potenziali occasioni da gol si perdono oltre le righe laterali o sui piedi dei difensori altrui, specialmente quando Gonzalez attraversa giornate (alle quali siamo oramai purtroppo abituati) come quella di mercoledì, in cui non azzecca un passaggio o un traversone laterale dalla trequarti (a parte l'angolo calciato finalmente bene...). Ora, mi pare completamente superfluo aggiungere che le partite di cam-

Senza voce !!!

pionato che restano da disputare non contano più nulla... Credo che anche gli ultimi "irriducibili" della "remuntada" oramai abbiano capito quanto predico da febbraio...Certamente sono sempre stato il "teorico" del "vincere aiuta a vincere", ma qui si tratta di preservare i Giocatori che possono fare la Differenza per le uniche 7 partite che ci auguriamo di poter giocare da qui a metà giugno, memori di cosa significhi affrontare una gara ogni 2/3 giorni, magari con 25/27 gradi e consapevoli del fatto che hanno 33 "primavere" sul groppone! Facciamo giocare questi ragazzi, così mettono minuti ed esperienza nelle gambe, riservando a Gonzalez, Sestu, Gazzi e Giosa il minutaggio minimo indispensabile a mantenere una condizione accettabile, da far "rifiorire" verso metà maggio!!!

@PaoloBaratto

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ientrato a tarda notte da una trasferta importante. Una prima finale di coppa che erano tanti anni che non facevamo. Siamo stati i primi in Italia a vincerla ed ora è il momento di riuscire a bissare quella vittoria . La trasferta è stata lunga sotto l'aspetto dei chilometri e delle ore di viaggio , ma probabilmente non sarà la più lunga dell'anno . Ieri eravamo in 120 circa, un pullman più tante auto e per una partita infrasettimanale i permessi e le richieste di ferie dal lavoro sono stati tantissimi. Noi non abbiamo nemmeno una delegazione di pizzaioli sparsa per l'Italia che si ritrova quando la squadra gioca lontana dalle mura amiche. Ieri era cominciata la partita sotto una pioggia battente che non lasciava presagire nulla di buono, poi fortunatamente ha smesso e così anche la mano che serviva per tenere l'ombrello l'abbiamo potuta usare per applaudire ed alzarla al cielo per incitare la squadra. Ho visto ancora una volta il gruppo dei più giovani che dalla balaustra lanciava i cori e le canzoni da cantare. È stato bello.... e molto bello è stato vedere anche i più anziani che erano in curva e seguivano le indicazioni e gridavano. Sapevamo che era importante e ci siamo riusciti. Mi ha fatto piacere vedere questa compattezza e spero che possa proseguire anche per le prossime partite in casa. Ora è il momento di unire le vecchie generazioni di tifosi con le nuove generazioni. Purtroppo le regole sono cambiate e mentre anni fa non erano necessari i biglietti

nominativi, ora sono necessari e quindi per vedere la partita mi devo fare censire. Un tempo non servivano le fotografie per portare allo stadio le bandiere e gli striscioni ora sono necessari. Il tifo ha bisogno di voce e di incitamento e per ottenere questo bisogna avere l'aiuto di tamburi e megafoni. Purtroppo per portare questi all'interno dello stadio bisogna fare come per le bandiere, fotografarle e richiedere il permesso. Trovo fuori luogo avere dei pregiudizi ed essere contrari a certe regole che ci sono state imposte, purtroppo ci sono e, come tante altre che esistono, le dobbiamo rispettare. Anche se sono in disaccordo con il nostro pensiero . Abbiamo un responsabile dei rapporti tra società, forze dell'ordine e tifosi (Mario Dicianni ) che sta facendo un ottimo lavoro, e dobbiamo fare convogliare a lui le nostre richieste per potere essere ancora una volta una tifoseria che sappia incitare al meglio la propria squadra. Tanti anni fa quando si era riusciti a raggiungere un traguardo atteso da anni si tifava .... eravamo tutti uniti ed entrando allo stadio ci spogliavamo dei nostri pregiudizi, delle nostre fedi politiche e ci vestivamo solo da tifosi . Tifosi veri uniti da una unica fede per i nostri colori ... i colori della maglia unica al mondo. Facciamo, come ieri, un passo da veri tifosi, ricompattiamo la gradinata, ora è il momento di essere TUTTI uniti e di essere TUTTI uguali e tifare la nostra squadra. FORZA GRIGI ...

414 ^ FIERA DI SAN GIORGIO La 414a edizione della Fiera di San Giorgio si articola quest’anno in tre momenti diversi:

Floreale 2018 414° FIERA DI SAN GIORGIO PARCO CARRÀ

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21-22 APRILE 2018

ALESSANDRIA GREEN WEEK Dal 13 al 20 aprile Giardino Botanico Comunale “Dina Bellotti” Via Monteverde 24 - Alessandria in collaborazione con RNA Associazione Natura Ragazzi

Info: www.facebook.com/giardinobotanico www.naturaeragazzi.it email: eventi@naturaeragazzi.it

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IX edizione Dal 21 al 22 aprile Parco Carrà Viale Teresa Michel - Alessandria Evento realizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Alessandria, Confesercenti Alessandria e Procom Alessandria Info: Tel. 0131 325344 www.procom-on-line.it email: floreale.alessandria@gmail.com

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Dal 15 aprile al 25 giugno Alessandria Per promuovere tra i cittadini la cura del verde e l’abbellimento dei balconi, delle vie e delle vetrine con fiori e piante ornamentali, in collaborazione con Confesercenti Alessandria, Confcommercio Alessandria, AMAG Reti Idriche e Agenzia Florida Style Info: www.balconifioritialessandria.it e Facebook “Balconi fioriti Alessandria”


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Con la Lucchese i tifosi presenti!

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Orso: il girone dei moltissimi rimpianti notevoli progressi. L'attacco invece, dopo le roboanti prestazioni contro Carrarese, Olbia e i due gol segnati con il Giana Erminio, ha avuto un rallentamento, vedendo scendere la propria media realizzativa. iocherò Partiamo da un presupposto importante: le punte devono essere servite dai propri compagni di gioco, devono essere messe nelle condizioni di poter sfruttare al meglio le proprie caratteristiche ma, è anche vero che, i movimenti, l'essere attenti a sfruttare i passaggi devono essere nel dna di un giocatore che di professione fa l'attaccante. Spesso, in area di rigore, giungono molti palloni che, Chinellato e Marconi, non riescono a trasformare in gol, specie l'ex Padova che appare fuori dal gioco. Fischnaller, in un ottimo periodo di forma, viene fatto accomodare in panchina per poi entrare a gara iniziata. Considerando la scarsa propensione dei centrocampisti a fare

gol e della squadra in generale a tirare dalla lunga distanza quando le prime punte attraversano una giornata negativa ecco che le difficoltà per il reparto offensivo giungono. Nelle ultime gara abbiamo visto l'Alessandria partire con il 4-3-3 per poi terminare la gara con il 4-2-4 a dimostrazione di come l'allenatore cerchi, nel corso della gara, di variare l'assetto tattico per poter mettere in difficoltà le difese avversarie, ma, fin ad ora, questo non è avvenuto. Rischia veramente di diventare un altro campionato in cui i rimpianti aumentano con il passare delle settimane anche per le difficoltà che incontrano le dirette avversarie. Si è forse, aspettato troppo, ma piangersi addosso adesso non serve a nulla, serve avere la testa e la gamba brillante per l'inizio dei playoff, in cui si giocherà ogni tre giorni, in cui questa squadra potrà essere protagonista. [Paolo Baratto]

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7 sono le partite passate dall'ultima volta che l'Alessandria ha subito una sconfitta in campionato. Era il 26 novembre al Garilli di Piacenza, contro il Piacenza, quel Piacenza che domenica arriverà al Moccagatta. Tante partite sono passate da quel novembre, tanti giocatori sono arrivati e tanti sono stati ceduti o prestati ma il denominatore comune è il rimpianto. Rimpianto di non essersi accorti prima degli errori commessi, rimpianti di non essere intervenuti prima per cambiare manico, rimpianti per le partite pareggiate, cinque, che potevano essere vinte nella gestione Marcolini. L'Alessandria è reduce da tre pareggi di fila: due 0-0 contro Lucchese e Arzachena, tra le mura amiche, e quello rimediato a Vitertbo, 1-1, per mano della Viterbese. Guardando la classifica si evince come, con qualche risultato favorevole in più, ora le ditanze dalla vetta, occupata dal Siena, sarebbe più vicina, ma si sa con i se e con i ma non si va da nessuna parte e, soprattutto, le partite non si vincono. In casa grigia si deve recitare un profondo mea culpa per quello che sarebbe potuto essere ma che in realtà non è stato. Ma la stagione non è ancora del tutto compromessa, Gonzalez e compagni potranno recitare ancora un ruolo importante quando arriveranno i playoff, di questo ne siamo sicuri. Se la difesa ha evidenziato una tenuta importante, un solo gol subito, su rigore, nel corso delle ultime tre partite, ricordando che nell'ultimo periodo sono mancati elementi del calibro di Celjak e Blanchard, oltre a piccoli problemi che hanno colpito Giosa, si evince come la fase difensiva abbia fatto

anno X n. 8

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OGGI AL MOCCA di Paolo Baratto

Piacenza: obiettivo playoff I

l prossimo avversario dell'orso grigio è il Piacenza, la gara è valevole per la 35a giornata del campionato di Serie C. La società emiliana disputa il campionato di Serie C dalla stagione 2016/17 dopo aver vinto, nella precedente stagione, il girone B di Serie D. In panchina siede Arnaldo Franzini: il tecnico, originario di Vernasca, è riuscito in meno di tre anni a vincere due volte il campionato di Serie D con due squadre di Piacenza: il Pro Piacenza nel 2013-2014 e il blasonato Piacenza Calcio nel 2015-2016. In porta Fumagalli è stato acquistato dal Pro Piacenza dove ha giocato le ultiem due stagioni collezionando 73 presenze. In difesa Bini è stato preso dal Pro Piacenza dove ha giocato nelle ultime tre stagioni giocando 98 partite con 6 reti. Masciangelo è stato preso dall'Arezzo dove ha giocato nelle ultime due stagioni con 30 presenze. Mora è giunto dall'Atalanta: nella passata stagione 20 presenze nel Renate. A centrocampo Pederzoli è in prestito, annuale, dal Venezia dove nella scorsa stagione ha giocato 18 partite segnando 3 reti. Nella precedente annata 28 presenze e 5 reti nel Pordenone. In Serie B due campionati nell'Ascoli con 65 presenze, un campionato nel Gallipoli con 35 presenze e 2 gol. Della Latta è arrivato dal Carpi, nelle ultime due stagioni al Pontedera con 66 presenze e 7 gol. Taugourdeau è in prestito dal Trapani dove ha giocato 9 volte nella prima parte della stagione. Aveva già vestito la maglia

del Piacenza per due stagioni, 2016/17 e 2015/16 collezionando 66 presenze con 17 gol. Morosini è stato tesserato dalla Virtus Bergamo, in Serie D, nella passata stagione con 28 presenze e 8 gol. Segre è in prestito dal Torino ma già, la scorsa stagione, aveva vestito la maglia del Piacenza con 11 presenze e 1 gol. Corradi è arrivato dall'Arezzo dove ha giocato gli ultimi due campionati con 54 presenze e 2 gol. Corazza è stato preso dal Novara dove ha giocato nelle ultim etre stagioni, le ultime due in Serie B con 83 presenze e 17 gol. Franchi è arrivato dal Rezzato, in Serie D, con 16 presenze e 5 gol realizzati. In attacco Di Molfetta è arrivato dal Vicenza dove ha giocato 16 volte nella scorsa stagione. Nell'annata precedente 36 presenze e 2 gol nel Prato. Pesenti è giunto dal Pontedera dove ha giocato 18 volte segnando 8 gol. Il modulo di gioco utilizzato è stato il 4-3-3. In porta il titolare è Fumagalli, in difesa a sinistra Masciangelo, al centro Pergreffi e Silva, a destra Castellana. A centrocampo Segre a sinistra, in mezzo Della Latta e a destra Corradi. In attacco Corazza a sinistra, Di Molfetta a destra e Pesenti in mezzo.


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Questa settimana la redazione di Hurrà Grigi ha incontrato Pier Paolo Scarrone, ex centrocampista dell'Alessandria dal mese di ottobre del 1982 al mese di giugno 1985

Scarrone: "Ad Alessandria ho avuto grosse soddisfazioni" P

aolo, che ricordi ha degli anni in cui ha giocato nell'Alessandria? Ci sono ricordi belli, ricordi positivi, perché arrivavo dopo tanti anni di peregrinazioni per tutta l'Italia e ho avuto delle grosse soddisfazioni nella mia carriera. Purtroppo devo dire che c'è stato quel grosso neo di aver perso lo spareggio a Modena, contro il Prato, ma sono cose che nel calcio possono succedere. Ad Alessandria ho avuto anche dei legami amichevoli, affettivi, amici e parenti e penso di aver dato abbastanza. 31 ottobre 1982 Alessandria-Civitavecchia 2-1: è stata la gara in cui ha esordito in maglia grigia, se la ricorda? Sì, me la ricordo perché era una giornata piovosa ed il campo era inzuppato di fango. Facemmo una bella gara, ricordo che avevamo vinto e ricordo che Spinella, in quella gara fece due gol, entrambi nel primo tempo, uno dei due grazie ad un mio assist. Ricordavi quella partita di Modena contro il Prato... Brucia ncora quella partita di Modena, anche se sono passati quasi trent'anni. Io credo che quel campionato non lo abbiamo perso a Modena, nello spareggio con il Prato, lo abbiamo perso all'inizio perdendo un sacco di punti. Nel girone di ritorno considera che abbiamo preso quasi quindici punti al Prato, all'epoca c'e-

In foto Pier Paolo Scarrone (fonte: www.museogrigio.it) rano i due punti che venivano assegnati per la vittoria. Allo spareggio siamo arrivati carichi, vincevamo per 1-0 e poi è successo quello che è successo: abbiamo preso tre gol in quindici minuti. Ma allora, io dico, cosa si dovrebbe dire dell'Alessandria della scorsa stagione, oppure di tantissime altre partite secche che si vedono a livello internazionale? Ci sono situazioni nello sport che sono indecifrabili. Che idea si è fatto dell'Alessandria attuale e che idea si è fatto dell'attuale dirigenza ? La dirigenza merita, come minimo, la Promozione in Serie B. Stanno facendo molto bene sia a livello di prima squadra che a livello giovanile e nel corso degli anni sono stati inve-

stiti parecchi soldi. Certo è un dato di fatto che i risultati non arrivano, però io credo che non è facile vincere, anzi è più facile perdere che vincere. In questa serie C è' sempre meglio sempre arrivare ottenere la promozione diretta, i playoff sono molto difficili, sono partite particolari. Io vedo una squadra in ripresa, speriamo che arrivi la vittoria in Coppa Italia, che darebbe l'opportunità di saltare un paio di turni ai playoff. E poi c'è da sperare che un po' la fortuna giri dalla parte giusta. Nel suo palmares personale c'è un campionato vinto, in Serie B, con il Genoa, nella stagione 1972/73 e un campionato di Serie C vinto a Bari nella stagione 1976/77.

Qualche successo l'ho ottenuto: è sempre bello vincere dei campionati, in qualsiasi categoria. In Serie B abbiamo vinto, con il Genoa, con quattro punti di vantaggio su Cesena e Foggia ed in panchina avevamo, come allenatore, Arturo Silvestri: un mio compagno di squadra era Claudio Maselli. Invece a Bari avevamo vinto il Campionato di Serie C con sei punti di vantaggio sulla Paganese. In quella stagione avevo come compagni di squadra Attilio Maldera e Giuseppe Materazzi; come allenatore ricordo che c'era Giacomo Losi. Un suo giudizio sul livello attuale del calcio italiano?

E' un discorso molto lungo da fare. Io credo che questo calcio è troppo concentrato sugli interessi e sulla politica. Ci vuole gente del mestiere. Partire ed investire nel settore giovanile, con degli allenatori professionisti, dando agli allenatori il giusto guadagno, con contratti della durata di cinque/dieci anni, portando avanti dei progetti. Nelle società ci sono pochi allenatori professionisti anche se sono grandi squadre. Se si vuole che il nostro calcio torni grande, si deve cominciare dai settori giovanili come si è fatto in Germania, Inghilterra, ecc.. [Paolo Baratto]


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A TUTTO CAMPO di Gianmaria Zanier

Una gara non certo all'altezza delle storiche sfide tra i Grigi e la Lucchese

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bbene si: purtroppo non sono più i tempi della mitica bara rossonera "preparata con molta cura" dai vecchi Ultras Grigi e dello stile inconfondibile de "Il Gattopardo" (alias Giuseppe Zerbino), quando il giorno dopo una gara tra Alessandria e Lucchese, su "Gisette" si soffermò su una spettacolare vittoria dei Grigi per 2-0 targato, neanche a farlo apposta, 29 Marzo 1981. L'attualità più stretta ci ha detto invece che l’ultima gara caalinga dei grigi, disputata in un anonimo giovedì pomeriggio (a proposito, vogliamo tornare una volta per tutte alle gare domenicali si o no? La pazienza ha raggiunto ogni limite di sopportazione...), ha sancito una monotonia di pura sussistenza, in vista di tempi, si spera, migliori. Una supremazia grigia (sterile), con una gara che stancamente si è trascinata al 90': la classica situazione in cui le 2 squadre avrebbero potuto proseguire all'infinito, senza che il risultato si riuscisse a schiodare dallo 0-0. Chissà cos'avrebbe detto "Il Gattopardo" di fronte ad uno spettacolo così modesto. Nella gara successiva, a Viterbo (quella di campionato, ovviamente), i grigi hanno poi raccolto un altro pareggio, con una formazione iniziale schierata da Mister Marcolini in cui è stato attuato un ampio turn-over. In porta spazio a Ionut Pop, cresciuto nella Roma, prima con gli Allievi e poi nella squadra Primavera giallorossa, con cui ha vinto anche uno Scudetto nel 2016. Inoltre, chance offerta anche a Lovric, Ranieri, Russini (uscirà

dopo una ventina minuti, causa infortunio, per fare posto a Sestu), Chinellato e Kadi. Proprio il numero 7 grigio è stato l’autore del pareggio dell’Alessandria dopo che i padroni di casa si erano portati in vantaggio, grazie ad un rigore casusato da un ingenuo fallo di mano di Lovric. Nell’azione dell’1-1, è Barlocco a mettersi in proprio sulla fascia sinistra, come già era accaduto qualche minuto prima: conclusione sul palo ed è ancora Sestu a farsi trovare al posto giusto per castigare il portiere della Viterbese Iannarilli.

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13 apr. 2018

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Con l'Arzachena pochi ma buoni


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Mister Pasquale Padalino ha detto la sua sulla Viterbese

Serie C, l'eterno purgatorio del calcio italiano in cerca di identità

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ister Pasquale Padalino ha toria in sei partite ma la classifica è detto la sua sulla Viterbe- comunque ottimale. Diciamo che si poteva dare più tempo a Sottili ma la se Pasquale Padalino è uno degli al- proprietà non è nuova a questi cambi". A proposito di Viterbese, che presilenatori più esperti della serie C. Ex tecnico di Foggia, Matera e Lecce, re- dente è Camilli, che ha avuto a Groscentemente era stato accostato anche seto? "Inizialmente ti da la sensazione di al Pisa e al Livorno, prima degli ultimi cambi in panchina.. E’ stato intervista- conoscere molto bene le dinamiche to da TuttoC.com.: queste alcune delle ma poi vuole mettere bocca su tutto. Io sue interessanti dichiarazioni a propo- lo ringrazio per la possibilità a me data sito della Viterbese, prossimo avver- ma lui vuole gestire tutto, in pratica sario dei grigi per l’assegnazione della vuole degli Yes Man. Sottili, ad esempio, non ha fatto un brutto lavoro e mi Coppa Italia. Giannichedda cosa possa Ricordiamo che la Viterbese ha da Tener - scheda tecnica_Tener_Ichiedo 16/11/16 14:58 Pagina 1 dare poco esonerato Sottili per far posto a in più a questa squadra. Può darsi comunque che si proietti con nuovi stimoGiannichedda. “La Viterbese ha ottenuto una vit- li ai playoff".

Panchine inquiete Il girone A della serie C si distingue in questi ultimi tempi per una vera e propria schizofrenia da allenatori. Dapprima la Viterbese: il tecnico Giuliano Giannichedda ha lasciato la guida dopo appena 10 giorni dal suo arrivo per sostituire l’esonerato Stefano Sottili. Giannichedda era il quarto tecnico della stagione. Alla guida dei laziali è tornato Stefano Sottili. E’ stata poi la volta del Livorno: Andrea Sottil torna a guidare la squadra amaranto in vista del derby con il Pisa. La conferma è arrivata dal direttore sportivo Elio Signorelli. Dopo sole cinque partite è terminata dunque l'avventura a Livorno di Luciano Foschi che, alla luce della sconfitta di Olbia per 4-2 (la terza consecutiva), è stato esonerato dall'incarico e sostituito dal tecnico piemontese. Sottil a neanche un mese dall'esonero (dopo la sconfitta con il Pro Piacenza il 17 marzo scorso) è tornato quindi alla guida degli amaranto. Due considerazioni: la prima è che, evidentemente, alcuni presidenti continuano a scaricare sugli allenatori colpe che, magari, andrebbero imputate a chi e come ha costruito gli organici. La seconda è che, anche se si fa sempre un gran parlare di crisi economica della serie C, nonostante tutto c’è ancora chi ha tanti soldi da buttare.

piede sbagliato grazie alla magica coppia Stellini-Sensibile? Intanto, partiamo col dire, scaramanzie a parte, che l’importante sarebbe ottenere almeno uno dei due obiettivi. In cinque anni il Presidente Di Masi ha profuso molto impegno, soprattutto di natura economica, ma di risultati concreti, purtroppo, se ne sono visti davvero pochi. E’ il momento di concretizzare e coronare tanto impegno. Tornando alla domanda iniziale, personalmente, non ho dubbi: vorrei la promozione in serie B. E’ una vita che l’Alessandria non mette un trofeo in bacheca, per cui ci si potrebbe accontentare anche di portare

Meglio la Coppa o la serie B? Basterebbe la vittoria della Coppa Italia per salvare una stagione, come quella dell’Alessandria, partita con il

Tener_Brut_scheda tecnica_Tener_I 17/06/16 17:15 Pagina 1

Tener - scheda tecnica_Tener_I

a casa la Coppa Italia, ma sappiamo che per molte società questo è un risultato considerato di secondo piano. Molto spesso la Coppa è utilizzata per far giocare le seconde linee, per provare nuovi schemi, per inserire i nuovi arrivati o i reduci da qualche infortunio. Il vero, reale obiettivo per le squadre di grandi ambizioni è la vittoria del campionato, direttamente o per il tramite dei play-off. Se vinci la Coppa, l’anno prossimo ti trovi, magari, di nuovo a giocare con Arzachena, Gavorrano, Giana e compagnia bella. Con tutto il rispetto, ne farei volentieri a meno. No, scusate, dopo oltre quarant’anni ne ho abbastanza. Voglio vedere il calcio che conta!

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Con la Viterbese 0-1: decisivo Marconi suno ne approfitta. 5' Conclusione di Calderini deviata in angolo da Giosa. 27' Gran punizione di Sini, Vannucchi alza la palla sulla traversa ed esce in angolo. 28 tiro-cross di Gonzalez palla tra le braccia di Iannarilli. 30' Punizione di Gonzalez, palla a lato di poco. 36' Calderini dalla distanza palla alta. 40' Gol dell'Alessandria: angolo di Gonzalez, sponda di Giosa e conclusione ravvicinata di Marconi che mette la palla alla destra di Iannarilli. 43' Calderini in area di rigore, si vede chiudere dalla difesa ospite che allontana la palla in out. 44' La Viterbese chiede un rigore per un fallo di mano in area di rigore dell'Alessandria. Al 3' sul terzo corner a proprio favore, Bismark colpisce di testa ma Vannucchi risponde in due tempi, Viterbese vicina al pareggio. 8' Nicco ferma un tentativo di ripartenza di Celiento. Primo giallo della gara per il centrocampista dell’Alessandria. 10' Cambio per la Viterbese. Sanè rileva sulla corsia di sinistra De Vito e De Sousa per Van De Putte. 11' Cartellino giallo per Bismark. 17' Tiro di Sestu, dalla distanza, palla a lato, ma Iannarilli era sul palo. 18' Nella Viterbese esce Peverelli dentro Mosti. Al 26' ammonito Sanè. Nell'Alessandria fuori Gonzalez dentro

Fischnaller. Al 28' colpo di testa di Marconi, su angolo di Sestu, palla bloccata dal portiere di casa. Al 30' ci prova Calderini che si accentra e conclude ma Vannucchi respinge. Al 30' dentro Bellazzini fuori Sestu. Al 35' discesa solitaria di Fischnaller che giunge al limite dell'area e tira, palla fuori. Al 38' esce Giosa dentro Sciacca. VITERBESE - ALESSANDRIA 0-1 (40' Marconi) VITERBESE (4-4-2): Iannarilli; De Vito (10' st. Sanè), Sini, Rinaldi, Ciliento; Vandeputte (10' st. De Sousa), Di Paolantonio, Benedetti, Peverelli (18' st. Mosti); Calderini, Bismark. Panchina; Micheli, Cenciarelli, Mendez, Mbaye, Bizzott, Zenun, Pandolfi, Atanasov. Allenatore: Sottili ALESSANDRIA (4-3-3): Vannucchi; Barlocco, Giosa (38' st. Sciacca), Piccolo, Celjak; Gatto, Gazzi, Nicco; Gonzalez (27' st. Fischnaller), Marconi, Sestu (30' st. Bellazzini). Panchina: Pop, Lovric, Ranieri, Gjura, Usel, Ragni, Chinellato, Kadi, Giubilato Allenatore: Marcolini Arbitro: Amabile (Vicenza) Assistenti: Biasini, Bianchini Ammoniti: Nicco [A], Bismark [V], Samè [V] Angoli: 3-4

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a all'Alessandria il primo round della doppia finale di Coppa Italia di Serie C. I grigi espugnano il campo della Viterbese, lo stadio Rocchi, grazie alla rete di Marconi a pochi minuti dal termine del primo tempo. Su di un campo gibboso, pesante allentato dalla pioggia che ha colpito il capoluogo laziale, l'Alessandria ha dimostrato di avere personalità e di essere stata brava a sfruttare al meglio la prima vera palla gol avuta nel corso della prima frazione di gioco. Gara non particolarmente emozionante e molto tattica, seppure disputata su ritmi intensi. La Viterbese si è rivelata squadra ostica da affrontare, squadra compatta che ha, in poche circostanze, impensierito Vannucchi. Peccato per l'infortunio occorso a Giosa, in dubbio fino alla vigilia, che ha dovuto lasciare il campo a Sciacca. Le difficoltà di giocare su un terreno pesante si sono evidenziate specie nei semplici passaggi che si sono rivelati imprecisi da parte dei grigi, in alcuni casi troppo frettolosi nell'assist al proprio compagno e, forse, alcune situazioni di contropiede, sul punteggio di 0-1, andavano gestite meglio. Ma in queste gare quello che conta è la concretezza, il saper raggiungere l'obiettivo prefissato e l'Alessandria lo è stata più dei propri avversari. Nulla è stato fatto, il 25 aprile ci sarà un'altra dura gara, quella di ritorno, da affrontare con la consapevolezza di aver messo un mattone importante in quel di Viterbo. Per entrambe un dato è certo: chi la vince, avrà accesso ai playoff direttamente dalla fase nazionale insieme alle terze classificate dei tre gironi di Serie C. La cronaca Viterbese in maglia gialla, con fasce laterali blu, Alessandria in maglia rossa. Al 3' Pericoloso cross di Barlocco, nes-

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Restiamo coi piedi per terra!

Rimaniamo coi piedi ben piantati per terra: non abbiamo ancora vinto niente. Comunque, scaramanzia a parte, a Viterbo l’Alessandria ha dimostrato di essere superiore ai padroni di casa e di meritare di vincere il trofeo. C’è, però, ancora la partita di ritorno e, lo abbiamo visto recentemente, non ci sono rimonte impossibili. Quindi bisognerà restare concentrati, umili e determinati. Penso che mister Marcolini saprà operare nel modo migliore sulla testa e le gambe dei propri uomini. A questo punto, le restanti gare di campionato passano assolutamente in secondo piano, dal momento che raggiungere il secondo posto mi sembra un’impresa impossibile. I play-off saranno un campionato a parte, cui bisognerà presentarsi nelle migliori condizioni fisiche e mentali possibili, ma se ne parlerà dopo metà maggio. Adesso pensiamo alla Coppa. A Viterbo il risultato è stato ottimo, ma la partita non è stata

certo eccezionale. Il fatto che Vannucchi abbia dovuto compiere alcuni interventi decisivi ci dice che abbiamo concesso ancora troppo agli avversari. Non solo, ma non abbiamo saputo sfruttare al meglio alcune ripartenze che ci avrebbero permesso di creare pericolose e vantaggiose occasioni per il raddoppio: questa volta ci è andata bene, ma, a volte, questi errori si pagano. Aggiungerei, proprio a voler essere pignolo, che ho visto ancora troppi errori di impostazione, troppi passaggi sbagliati, troppi lanci lunghi persi nel nulla. L’Alessandria può e deve ancora crescere perché troppo spesso la qualità e la quantità del gioco sono largamente inferiori alla qualità degli uomini in campo. La Viterbese non mi è parsa un avversario da far tremare i polsi, ma l’obiettivo più importante resta la promozione in serie B. Ai play off troveremo squadre decisamente più forti e più attrezzate: occorrerà fare un ulteriore salti di qualità. Un’ultima considerazione: a Viterbo c’erano troppo pochi tifosi grigi. Capisco il tempo, la distanza, i costi, la giornata lavorativa, ma, se vogliamo raggiungere grandi traguardi, dobbiamo essere un grande pubblico in casa e fuori. Le vittorie faranno crescere l’entusiasmo: vincere aiuta a vincere, ma anche a far sognare i tifosi. Forza, stringiamoci intorno a questa squadra: si sono meritati la nostra passione. [Massimo Taggiasco]

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CUORI GRIGIONERI di Federica Ghisolfi

"Con i Grigi nel cuore fin da piccolo e Alessandria espressione d’amore" I

l secondo ospite della nostra rubrica è Massimo Olivieri, tifoso grigio fin da piccolo. Come e quando è nata la tua passione per i Grigi? La passione per i Grigi mi è stata trasmessa da mio padre, alessandrino doc! Lui vedeva l’Alessandria, come espressione d’amore, per questa città. Cosa significa per te tifare Alessandria? Tifare i Grigi vuole dire gioire, soffrire, buttare il cuore oltre il prato verde, sentirsi vivo ad ogni gol fatto e sentirsi morire ad ogni rete subita, sensazioni che provi solo quando ami incondizionatamente! Se ti dico Curva Nord? La Nord è l’espressione migliore di una città assopita, una città dormitorio, senza passione, ma che nella nord si risveglia e con orgoglio sfoggia colori bellissimi! Le partite che più ti sono rimaste nel cuore? Le partite che sono rimaste nel mio cuore sono due. La prima è “Alessandria-Juventus”, amichevole al Mocca , agli inizi degli anni ’80, i Grigi vincono 1-0, spettacolo puro! La seconda “Alessandria-Città del Monferrato”, che non esiste al Natal-Palli, dopo che Scarrone tradisce i Grigi, e va a giocare nella “Terra di mezzo”, e i Grigi vincono 1-0, godimento allo stato puro! Di Masi è alla guida dei Grigi ormai da cinque anni, cosa ne pensi del suo operato? Di Masi, seppur con luci e ombre,

ha riportato la speranza di rivedere i Grigi nella serie…. che non nominiamo, ma che tutti vogliamo! Come giudichi il lavoro di Marcolini? Quando è arrivato ho pensato “Un altro dilettante allo sbaraglio”, ma in questi mesi si è conquistato credibilità e rispetto sul campo, con poche parole e tanti fatti! Grande, fino alla fine con lui! Il tuo idolo in maglia grigia Il mio idolo è Cicco Marescalco, una furia! Se ti dico cavalcata in Coppa Italia, cosa mi rispondi? Coppa Italia, con tutti i gesti scaramantici, che, fortunatamente, non

si possono vedere su un giornale: preferisco riparlarne il 25 Aprile, alle 17! Descrivimi la tua prima volta allo stadio “Moccagatta” La prima al “Mocca”, nel 1974, a 4 anni, mio padre decise che era arrivato il momento di tifare Grigi! Mi portò in Torretta, la zona ora riservata ai tifosi ospiti: mi si è aperto un mondo fantastico, che dopo 44 anni mi emoziona ancora! Cosa vorresti per il futuro dei Grigi? Vorrei, una squadra solida, forte, rispettata su ogni campo, un flagello, un incubo per chi la trova, per chi le gioca contro: il tutto in quella serie che non si nomina.

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Hurrà Saraceno!

I

l dopo Alessandria-Lucchese al Ristorante – Pizzeria il Saraceno di Alessandria ci ha permesso di incontrare e salutare amici vecchi e nuovi di Hurrà Grigi.

Un grazie particolare al nostro Felice Piccolo che è stato disponibilissimo con tutti noi per le foto e i commenti del dopo partita. Un abbraccio da tutta la redazione di

Ricordo di Emilio Cassinelli

Hurrà Grigi (Massimo Taggiasco, Mauro Rossin, Carlo Sacco) al mitico Vincenzo, boss del locale, che con la sua cucina ci ha fatto dimenticare la rabbia per un noioso pareggio.

I

l nostro collaboratore Carlo Sacco vuole rendere omaggio, dalle colonne di Hurrà Grigi, all’Avv. Emilio Cassinelli che fu legale dell’Alessandria Calcio, di cui era appassionato tifoso, durante la Presidenza e la proprietà del padre Remo Sacco. Lo fa riportando le parole pronunciate dal Dott. Antonuio Marozzo in occasione del funerale del noto avvocato alessandrino scomparso il 30.03 u.s. "Carissimo Emilio. da tanti, da troppi anni una malattia impietosa ci ha privato della Tua presenza e del piacere della Tua conversazione. Tuttavia non ci ha reso immemori della Tua figura : il dispiacere accumulato in questi anni di Tua assenza si condensa egualmente nel dolore del distacco definitivo, giunto al termine di un percorso di sofferenza immeritata, in cui sei stato accudito con straordinaria sollecitudine dai Tuoi meravigliosi Familiari. Quando ci siamo conosciuti, io ero un giovanotto un pò spaesato in un ruolo impegnativo ed in un ambiente nuovo, Tu un professionista valente ed affermato, ed un esponente prestigioso della società alessandrina. Ricordo con gratitudine la simpatia e la benevolenza che hai manifestato sempre nei miei confronti e che mi ha aiutato, nel reciproco rispetto dei ruoli, nel mio inserimento umano e professionale. Eri un bravissimo civilista, sempre vigile e scrupoloso nella difesa del cliente, acuto ed essenziale negli scritti e nell'eloquio, signorile nel modo di rapportarTi con Giudici e colleghi.

Ed alla professione hai dedicato tutte le Tue energie con autentica passione, tanto più lodevole perchè non avevi necessità di affermarTi nel censo e nella scala sociale. Hai attraversato quest'epoca confusa ed appannata con una presenza costante ed autorevole, nell'avvocatura come nella vita civile, ma sempre vissuta con disincanto e con stile quasi nobiliari. Non hai mai ostentato agiatezza o preminenza sociale, non hai ricercato ribalte, incarichi, prebende, mondanità sterili: non avevi e non sentivi il bisogno di apparire perchè la Tua figura spiccava naturalmente come quella di un autentico gentiluomo d'altri tempi, dedito alla professione e ad una sobria gestione dei rapporti personali e dei passatempi. E quindi ho sempre ammirato, ed anche bonariamente invidiato, la Tua naturale eleganza, la classe genuina nel portamento e nei modi, anche quando sapevi essere caustico e tagliente verso le cose che non ti andavano. Oggi rimpiango, come credo tutti quelli che hanno avuto l'onore di essere Tuoi amici, le nostre piacevoli conversazioni, in cui si parlava di calcio, in particolare dei Grigi, o si commentavano le vicende di questa nostra povera Italia senza valori e senza luci, o magari si imbastiva qualche innocente pettegolezzo, condito dalla tua inimitabile risatina compiaciuta, ma mai malevola. Addio, con affetto. "

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anno X n. 8

HURRÀ GRIGI

20.10.1974: Alessandria - Catanzaro 1 - 1 Un programma condotto da Massimo Taggiasco e Paolo Barattoal Moccagatta, uno spettacolo di tifo splendido, grazie anche alla nutritissima rapOltre 8.000 spettatori presentanza ospite. Nelle foto di Zanini le immagini di una passione che coinvolge tutta la città: ogni bar Lunedì e giovedì alle ore 14,30 ha il suo club per sostenere solo su Alex fm 89.9 i grigi in questa avventura. Nella Curva Nord non entra più uno spillo. Quando rivedremo un simile spettacolo?Si ringrazia Fotostudio Zanini per le fotografie. Una produzione

QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco

Anno X n. 2•2 feb. 2018

L’Orso fa di nuovo paura! MASSIMO TAGGIASCO

Q

uesta è l’Alessandria che vogliamo! La vittoria di Livorno certifica la “resurrezione” di un gruppo che ha ritrovato gioco, motivazioni e carattere. Il merito di questa svolta in positivo è sicuramente di Mister Marcolini che, con il suo arrivo, ha ridato tranquillità e consapevolezza ad un gruppo che sembrava non avere più voglia di lottare. Abbiamo anche ritrovato quel Gonzalez in grado di fare la differenza sempre e ovunque, ma tutti gli uomini in maglia grigia sembrano essersi liberati da una zavorra che ne condizionava negativamente le prestazioni. Resta il profondo rammarico per tutti i mesi che sono stati persi in avvio di stagione: la coppia Stellini-Sensibile doveva essere allon-

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tanata molto tempo prima! Anche la campagna acquisti estiva si è rivelata quasi completamente fallimentare: spendere meno, ma spendere meglio sembra essere il nuovo, ottimo metodo. Ormai è inutile fare recriminazioni, ma il livello di questo girone ci pare molto inferiore a quello dell’anno scorso: avremmo potuto tranquillamente giocarci la promozione diretta in B con una guida tecnica più esperta e capace. La Robur Siena, che oggi arriva al Moccagatta, occupa attualmente la seconda posizione in classifica, ma domenica scorsa ha faticato per pareggiare in casa con il fanalino di coda Gavorrano. Ormai, nessuna formazione può farci paura ed è chiaro che questa Alessandria può tranquillamente puntare alle prime posizioni di

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classifica: battendo i toscani, anche la seconda piazza potrebbe non essere più un miraggio. E non dimentichiamo la Coppa Italia: dopo la trasferta di Arezzo, ci aspetta un San Valentino al Moccagatta per la sfida con il Renate: in palio c’è la semifinale! Bisogna consolidare questo grande momento! Anche i tifosi hanno risposto alla grande al cospetto di una Alessandria che ha ritrovato l’orgoglio della propria maglia. A Livorno il nostro tifo è stato incessante, caldo e, quasi, commovente: finalmente tanto amore è stato ripagato in maniera degna. Dopo tante delusioni e amarezze, è tornata la speranza. Dimostriamo, come sempre, di essere un grande pubblico: tutti al Moccagatta, perché noi non molliamo mai! Hurrà Grigi!

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anno X n. 8

HURRÀ GRIGI

Lega Pro in Udienza dal Santo Padre

Campionato Juniores: Sestri Levante – Castellazzo 0 - 2

Parata vincente: Lopa c'è!

L

a Lega Pro era in Piazza San Pietro all'Udienza di Papa Francesco, dove ha partecipato con i vertici, i presidenti e i dirigenti dei club, cari ed amici. Ma la presenza più importante è stata quella di ragazzi, atleti speciali, che hanno deficit cognitivi e relazionali e che scendono in campo nel Torneo di IV Categoria, la prima manifestazione di calcio aperta alla disabilità con il progetto "#IO VOGLIO GIOCARE A CALCIO.IN LEGA PRO" e delle ragazzine e ragazzini che giocano nei settori giovanili dei club di Lega Pro e di una squadra Trastevere con la maglia con la scritta "Comunità di Sant'Egidio". Hanno giocato in Piazza San Pietro su tre campi di calcio con maglie dove al posto del nome c'erano i valori, dall'onesta', alla passione, al fair play, alla gioia. Hanno disputato "partitelle" dalle 8,30 alle 12 nei campi disegnati nel rispetto del luogo. Erano felici di rincorrere il pallone nello scenario di Piazza San Pietro, un luogo negato loro dall'invasione del traffico. Hanno giocato per dire che il calcio è il loro gioco, solidale, inclusivo, sociale e radicato nel territorio, riassumibile in un solo termine INSIEME. Questo è il calcio della Lega Pro, la lega della storia dei Comuni d'Italia. A Papa Francesco la Lega Pro ha portato una donazione per un progetto di solidarietà da definire con la Santa Sede oltre ad una maglia con tutti i valori del calcio di Lega Pro e sul retro la scritta "PAPA FRANCESCO 1" e il pallone della Lega Pro. "Oggi e' una giornata che resta in ognuno di noi- ha dichiarato Gabriele Gravina, Presidente Lega Pro- unica, emozionante se indimenticabile che ha

P

artita indimenticabile, splendida, affascinante, grintosa. Non ci sono aggettivi da aggiungere a questa prestazione per chi non l'ha vissuta sul campo. Si può definire la più bella partita fino ad ora disputata dai ragazzi di mister Nani in questo campionato di calcio Juniores Nazionali. Inizia come sempre il Castellazzo aggressivo con Vitale che sfreccia sulla fascia e segna il goal al quindicesimo minuto del primo tempo, creando panico nell’area avversaria del Sestri. Il Sestri cerca di reagire creando qualche occasione gol ma la difesa del Castellazzo sempre attenta non si fa trovare impreparata. Al minuto 20 del 1° tempo con il risultato a favore degli ospiti, il Castellazzo resta in 10 per l’espulsio-

ne di Schifino. Gli avversari credono alla rimonta. Incomincia l’assedio verso la porta ospite ma il portiere del Castellazzo D. Lopardo la blinda. Al 35° il Castellazzo resta in 9 con l’espulsione del difensore De Bianchi e da questo minuto la partita cambia tono, il Sestri continua l’assedio al punto che al minuto 42° il direttore di gara fischia un rigore per la squadra di casa ma LOPA, soprannominato “Leopard” non per caso, con la sua rapidità neutralizza il tiro dal dischetto. La partita per i restanti minuti è a favore della squadra ospite che tenta in tutti i modi di accorciare le distanze ma il Mister Nani si organizza per il secondo tempo anche in 9 giocatori portando una vittoria che resterà impressa. Complimenti a tutti.

Credit @Vatican Media

confermato i valori su cui si sviluppa il calcio in Lega Pro. Si costruisce insieme, si va in un'unica direzione tutti insieme con iniziative come quella di oggi che racchiudono il senso della solidarietà e della socialità. In Piazza San Pietro, infatti, si è concretizzato un altro passag-

gio di un cammino comune con i club. L'opportunità di partecipare all'Udienza di Papa Francesco ha rappresentato un momento di grande importanza e riflessione: l'attività sportiva deve sempre favorire i valori dell'amicizia, del rispetto e della solidarietà".

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HURRÀ GRIGI

L’associazione Parent Project organizza “Un Gol nel tuo Cuore”, gara a scopo benefico il 22 aprile

IL GRANDE CUORE DEL ‘MOCCA’ Giochiamo insieme contro la distrofia L

o stadio Moccagatta si appresta ad accogliere un altro grande evento che unisce sport, spettacolo e, soprattutto, solidarietà. Parent Project onlus, l’associazione di pazienti e genitori di bambini e ragazzi con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, organizza una partita di calcio amichevole per raccogliere fondi, domenica 22 aprile 2018, dalle 16, allo stadio Moccagatta di Alessandria. L’evento nasce grazie alla collaborazione con la Nazionale Italiana Artisti tv, l’Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912 e la Questura di Alessandria. La Nazionale Italiana Artisti tv si confronterà in campo con una formazione della Questura di Alessandria. Obiettivo di questa grande giornata sportiva all’insegna del divertimento e della solidarietà sarà quello di raccogliere fondi a sostegno delle diverse attività di Parent Project - dal finanziamento di progetti di ricerca scientifica, all’affiancamento di pazienti e famiglie che convivono con la distrofia muscolare di Duchenne e Becker. L’evento gode del Patrocinio della Città di Alessandria e del Comune di Rivalta Bormida (Al). Molti sono i personaggi amati dal grande pubblico, che saranno presenti al “Mocca”. La giornata vedrà infatti la partecipazione di Filippo Galli, Josè Altafini, Fabio Artico oltre che del giornalista Peter Gomez e della cantante Elisabetta Gagliardi, che si esibirà in un intermezzo musicale. Madrina dell’evento sarà la

Fabio Artico

Josè Altafini

La distrofia di Duchenne Cerchiamo di capire qual è la patologia per la cui cura verranno raccolti i fondi. La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta in età pediatrica e causa una progressiva degenerazione dei muscoli. La distrofia di Becker (BMD) è una variante più lieve, il cui decorso varia però da paziente a paziente. Al momento, non esiste una cura. Parent Project onlus è un’associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Dal 1996 lavora per migliorare il trattamento, la qualità della vita e

le prospettive a lungo termine dei bambini e ragazzi affetti dalla patologia attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione. Gli obiettivi di fondo che hanno fatto crescere l’associazione fino ad oggi sono quelli di affiancare e sostenere le famiglie attraverso una rete di Centri Ascolto, promuovere e finanziare la ricerca scientifica e sviluppare un network collaborativo in grado di condividere e diffondere informazioni chiave. Quindi, il 22 aprile tutti al Moccagatta per dimostrare ancora una volta cosa rappresenta il grande cuore grigio!

scrittrice Debora Scalzo. La partita avrà inizio alle 17 e si concluderà con una premiazione simbolica a cura dell’associazione Parent Project e delle altre realtà coinvolte. Per tutta la durata dell’iniziativa sarà attivo un punto informativo dell’associazione, con la distribuzione di materiali istituzionali. I biglietti di ingresso saranno in di-

stribuzione (a offerta libera) contattando l’associazione, oltre che presso i seguenti punti: la Tabaccheria della Stazione FS (piazza Curiel, 15/A Alessandria), la Farmacia Osimo Dottor Pittaluga (corso Roma, 15 Alessandria), l’Associazione sportiva “Leone Dehon” (Spinetta Marengo), il Caffè del Teatro (via Girardengo, 46 - Novi Ligure) ed Orshop.

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HURRÀ GRIGI

La bella favola del GS Orti

I

l GS Orti è una realtà che nasce cinque anni fa. I primi calci sono della leva del 2005 che, raggruppando alcuni ragazzi con altri provenienti da altre realtà, formano questo manipolo di ragazzini con tanta voglia di divertirsi. Iniziò così questa avventura: i ragazzi anno dopo anno crescono e consolidano il rapporto sia umano che calcistico. Arrivano in seguito i pulcini, che crescono ancora con buone ambizioni, fino agli ultimi due anni con la categoria esordienti. Qui si materializza una squadra di giovani combattenti senza paura, ma soprattutto cresce un gruppo che, grazie all’ inserimento di alcune nuove pedine, inizia a fare sul serio, vincendo tornei e arrivando sempre

nei primi posti nel loro campionato, con ambizioni e inviti a molti tornei fino all'ultimo, a livello nazionale, quello di Vanchiglia (To) nello scorso mese di marzo. Un grande riconoscimento per essere arrivati fino a questo punto, (dal prossimo anno comincerà l'avventura a "11" col campionato giovanissimi) va ai mister Mandrino Franco che prese per mano i primi ragazzi, passando poi la guida tecnica al figlio Lorenzo. Quest’ultimò “abdicò” poi a favore di mister Federico Fracchia che ha condotto i ragazzi fino a oggi mantenendo e facendo ulteriormente crescere così un gruppo che a oggi vanta l'interesse di società blasonate per parecchi suoi elementi.

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13 apr. 2018 SOTTORETE di Sara Pilotti

Igor Novara: incrociamo le dita e attendiamo lo scudetto È

ancora forse un po’ presto per parlare delle squadre di pallavolo del nostro territorio e ancora più difficile sarebbe dare una giusta idea su quante verranno certamente promosse in categorie superiori oppure quante, invece, si vedranno protagoniste dei play-out. Vorrei dedicare il numero di oggi all’ Igor Novara di A1 che sta affrontando le fasi semifinali per aggiudicarsi lo scudetto. Dopo il weekend di Pasqua, che ha dettato l’ inizio alle ultime ma più importanti gare di questa stagione 2017/2018, domenica 8 aprile la Igor Volley di Massimo Barbolini ha conquistato gara 2 contro il Busto Arsizio tra le mura di casa per 3-0 (25-19, 25-18, 25-22), continuando senza sosta la sua grande battaglia. Le ragazze hanno affrontato la partita con entusiasmo, fiducia nei loro mezzi e massimo rispetto per le avversarie, il giusto trinomio che sta portando le ragazze al successo. Domani, sabato 14 aprile, il Busto Arsizio ospiterà le nostre leonesse in Lombardia per gara 4, dopo gara 3 di mercoledì 11. Sicuramente saprete, come anticipato in uno dei miei precedenti articoli, che nella nostra piccola provincia tre sono le società che quest’ anno hanno deciso di collaborare con la Igor Volley: Virtus Alessandria, Ardor Casale e Fortitudo Occimiano, diventate società satelliti

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HURRÀ GRIGI

della femminile di A1. Questa è una grande soddisfazione per le nostre giovani che hanno avuto la possibilità di avvicinarsi ancora di più a questo sport, sognando di puntare a qualcosa di più grande, di puntare a un sogno che magari nessuno vede tranne loro stesse. Per quelle società che ogni anno si impegnano per dare una “seconda casa” ai giovani atleti dando loro la possibilità di vivere i match del sabato da vere e proprie protagoniste. Rimanendo in tema “alessandri-

no”, nei giorni scorsi, la Igor Novara ha ricevuto una visita davvero speciale: Jacopo Valentini, responsabile marketing e cestista della Zimetal Fortitudo Alessandria (Serie C Gold), con il compagno di squadra Michael Lemmi, hanno posato con le azzurre per alcune foto in favore dell’ Airc (l’ Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), di cui il team alessandrino è testimonial. Beh, che dire? La nostra provincia ha ancora tanto da offrire…e da dare!

Ottime soddisfazioni per l'Accademia Wushu Sanda Per l’Accademia Wushu Sanda Alessandria arrivano altre soddisfazioni con la convocazione in Squadra Nazionale Juniores di Wushu Kung Fu della stessa BELLAVIA in occasione del 10 th European Junior Wushu Championships che si terrà a Mosca dal 16 al 21 maggio p.v. e la nomina sempre da parte della Federazione Italiana Wushu Kung Fu (Fiwuk) di Delegato Regionale del Piemonte del Maestro Gianluca D’AGOSTINO, 6 Duan, Direttore Tecnico dell’Accademia Wushu Sanda Alessandria, che quindi sarà il punto di riferimento organizzativo e dirigenziale per la federazione di tutte le Scuole di Wushu Kung Fu in Piemonte. Le ottime prestazioni di Marianna con la vincita della medaglia di Bronzo al 1 Mediterranean Junior Championship svolto nei giorni scorsi a Rabat (Marocco), hanno convinto il Ct della Nazionale Maestro Marco Barri e i dirigenti della Federazione a convocarla insieme ad altri sette atleti anche nella Squadra Azzurra, che parteciperà agli Europei al Palawushu di Mosca, dove si contenderanno il titolo europeo i migliori atleti del vecchio Continente nelle discipline del Sanda (combattimento con contatto pieno) e del Tao Lu moderno codificato (forme a mani nude e con armi); Marianna gareggerà nel Sanda Femminile Juniores – 52 Kg. “Sono orgoglioso e soddisfatto della convocazione in Nazionale di Marianna – sottolinea il Maestro D’AGOSTINO - aveva solo 10 anni quando ha iniziato la pratica del Kung Fu sotto la mia guida e quella di mia figlia Alessia e ora, a soli 15 anni, è la più brava in Italia nella sua categoria di peso nei Juniores nel Sanda, e può ambire al titolo europeo, mi fa grande piacere anche la fiducia che la

Federazione mi ha concesso nominandomi Delegato Regionale della Regione Piemonte, che premia il buon lavoro fatto nel Wushu Kung Fu che ormai da 37 anni mi vede partecipe e protagonista insieme ai miei allievi sia a livello Nazionale che Internazionale, solo l’anno scorso ricordo che altri due mie allievi , mia figlia Sonia e TESTARDINI Matteo hanno fatto parte della Squadra Azzurra Juniores in occasione degli Europei in Georgia, vincendo rispettivamente un argento e un bronzo, e ora si stanno allenando per ambire a un posto nella Nazionale Senior” Per il Maestro Gianluca D’AGOSTINO e per tutto lo staff dirigenziale e Tecnico dell’Accademia Wushu Sanda Alessandria anche un’altra sorpresa gradita: l’incarico dalla Federazione di organizzare dal 9 al 10 giugno p.v. presso il Palacima di Alessandria il “1° Trofeo Nazionale Città di Alessandria” e i “Campionati Regionali del Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana” in tutte le discipline ufficiali Sanda, Qingda (light sanda), Tao Lu moderno e tradizionale, validi come selezione per i Campionati Italiani che si terranno il prossimo mese di ottobre a Catania. Prossimo importante evento agonistico è la Coppa Italia in programma i prossimi 14 e 15 aprile p.v. a Zola Predosa, con la squadra agonistica dell’Accademia, capitanata dalla veterana Alessia D’AGOSTINO, 3° Duan, composta da 17 atleti, tra i quali Marianna, ma anche i Senior Alessia e Sonia D’AGOSTINO, TESTARDINI Matteo e la cadetta FOCO Marie Lys, anche loro monitorati dai tecnici e dirigenti della Federazione e vicini a una convocazione in Azzurro.


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anno X n. 8

HURRÀ GRIGI

Alessandria, non devi mollare! Classifica GIRONE A Campionato di Lega Pro 2017 / 2018

Classifica Marcatori

TURNO PRECEDENTE

#

Giocatore

Squadra

Gol

SQUADRA

P.ti

G

V

N

P

+

-

1

Tavano

Carrarese

18

1

Robur Siena

61

32

18

7

7

37

25

2

Vantaggiato

Livorno

15

2

Livorno

60

32

18

6

8

56

34

3

Ragatsu

Olbia

14

3

Pisa

58

33

15

13

5

41

26

4

Bruno

Giana Erminio

13

4

Carrarese

52

32

15

7

10

52

43

5

Gonzalez

Alessandria

12

5

Viterbese

52

32

14

10

8

43

32

Curcio

Arzachena

12

6

Alessandria

49

32

12

13

7

48

33

Perna

Giana Erminio

12

7

Monza

48

32

13

9

10

34

25

Alessandro

Pro Piacenza

12

8

Piacenza

44

32

12

8

12

35

39

9

Marconi

Alessandria

11

Arezzo

11

9

Olbia

42

24

14

6

13

36

41

Moscardelli

10

Pontedera

42

32

11

9

12

34

44

Murilo

Livorno

11

11

Giana Erminio

41

32

10

11

11

53

49

Giudici

Monza

11

12

Pistoiese

39

32

8

15

9

40

44

Pesenti

Piacenza/Pontedera

11

13

Arzachena

38

32

10

8

14

45

44

Ferrari

Pistoiese

11

14

Lucchese

38

33

8

14

11

30

38

Fischnaller

Alessandria

10

15

Pro Piacenza

35

32

9

8

15

29

38

16

Arezzo (-3)

30

31

10

9

12

33

32

17

Gavorrano

30

32

7

9

16

29

45

18

Cuneo

29

32

6

11

15

22

42

19

Prato

24

32

5

9

18

29

56

15

Statistiche ALESSANDRIA PUNTI IN CASA : 26

PARTITE VINTE : 12

PUNTI FUORI CASA : 23

PARTITE NULLE : 13

RETI FATTE : 48

PARTITE PERSE : 7

RETI SUBITE: 33

DIFFERENZA RETI : 15

Carrarese - Gavorrano 2 : 0 Cuneo - Arezzo 0 : 0 Lucchese - Arzachena 2 : 2 Monza - Pontedera 0 : 1 Olbia - Livorno 4 : 2 Piacenza - Pistoiese 2 : 2 Pisa - Pro Piacenza 3 : 2 Prato - Giana Erminio 3 : 2 Viterbese - Alessandria 1 : 1

abbigliamento bambini e ragazzi da 0 a 16 anni via San Lorenzo 52 ALESSANDRIA tel. 0131 252383

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13 apr. 2018

Statistiche

La formazione ospite: PIACENZA AND

C

0:2 0:1

F

IL CAMMINO

RIT

C

-

Monza

0:1

-

Cuneo

0:1

Olbia

1:0

-

1:1

=

F -

+

2:1

+

Arezzo

2:1

+

2:1

+

Arzachena

0:3

-

Lucchese

1:0

Gavorrano

0:1

Pontedera

1:0

Viterbese

2:1

+

RIPOSA

Rin.

.

Pisa

0:0

=

1:0 3:0

+ +

0:3 0:1

-

Rin. 0:0

. =

+ +

4:1

+

Prato

1:0

+

3:4

-

Giana Erminio

1:1

=

Carrarese

0:2

1:1

=

1:2 3:2

+

1:1 1:2 2:1

= -

Pistoiese

2:2

Alessandria

-

Pro Piacenza

-

Robur Siena

-

Livorno

-

=

27

HURRÀ GRIGI

= . . . .

In Casa Ultima Vittoria : 21/03/18 Ultimo Pareggio : 08/04/18 Ultima Sconfitta : 24/01/18 Fuori Casa Ultima Vittoria : 03/04/18 Ultimo Pareggio : 18/03/18 Ultima Sconfitta : 31/03/18

LA ROSA

Portieri 1 Ermanno Fumagalli 22 Mattia Lanzano Difensori 13 Francesco Bini 21 Alessandro Castellana 2 Diego Di Cecco 5 Edoardo Masciangelo 17 Roberto Masullo 3 Christian Mora 4 Antonio Pergreffi 6 Jacopo Silva Centrocampisti 14 Mattia Corradi 18 Simone Della Latta 23 Tommaso Morosini 8 Alex Pederzoli 24 Jacopo Segre 20 Anthony Taugourdea Attaccanti 11 Simone Corazza 19 Davide Di Molfetta 27 Stefano Franchi 7 Massimiliano Pesenti 9 Niccolò Romero 25 Giacomo Zecca Allenatore Arnaldo Franzini (1968)

LE GARE DI OGGI

PROSSIMO TURNO

ALESSANDRIA - PIACENZA

GAVORRANO - ALESSANDRIA

Arezzo - Siena

Arzachena - Livorno

Cuneo - Viterbese

Carrarese - Pistoiese

Giana Erminio - Lucchese

Lucchese - Olbia

Livorno - Pisa

Monza - Giana Erminio

Olbia - Prato

Piacenza - Pro Piacenza

Pistoiese - Arzachena

Pisa - Pontedera

Pontedera - Carrarese

Prato - Arezzo

Pro Piacenza - Gavorrano

Siena - Cuneo

(16ª GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO)

ALESSANDRIA CALCIO AND

F

IL CAMMINO

RIT

C

1:1

=

Pontedera

5:1

+

Rin.

.

RIPOSA

Rin.

1:1

=

Pro Piacenza

1:0

Livorno

1:0

=

Robur Siena

1:1

Arezzo

2:0

Monza

0:0

Prato

3-2

0:3

C

-

0:0 0:1

-

1:1 1:0

= +

0:0 0:2

= -

Arzachena

Rin.

Pisa

1:1

. + =

=

1:2

-

Carrarese

5:0

+

Olbia

3:1

Lucchese

0:0

Viterbese

1:1

Piacenza

-

1:3

-

2:3

-

Ultimo Pareggio : 03/04/18

+

Ultima Sconfitta : 19/11/17

=

Fuori Casa

.

2:2

-

Ultima Vittoria : 25/03/18 Ultimo Pareggio : 08/04/18

+ = .

+

Gavorrano

-

.

3:1

+

Pistoiese

-

.

Cuneo

-

+

Ultima Sconfitta : 26/11/17

=

3:2 2:0

Ultima Vittoria : 21/03/18

=

Giana Erminio

1:2

In Casa

+

= +

Statistiche

+

2:2 4:0

F

.

La formazione secondo Hurrà Grigi

(17ª GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO)

VANNUCCHI

CELJAK

SCIACCA

LOVRIC

RANIERI

BELLANZINI

KADI

CHINELLATO

Trattoria

laPiola LEGGIADRIA PAPILLARE DAL 1997

Via Poligonia, 86 - Alessandria 0131 22 67 79 chiuso il lunedì

www.trattorialapiola.it

BARLOCCO

NICCO

FISCHNALLER


CRISTIAN LA GRECA F OTO GRAFO

www.cristianlagreca.com


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