Alessandria-Monza

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QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO • Direttore Massimo Taggiasco

Anno X n. 3•16 feb. 2018

Dal campionato alla coppa… nulla è impossibile MASSIMO TAGGIASCO

L’

Orso Grigio corre e non si ferma più. 106 anni e non sentirli. La cura Marcolini, un allenatore giovane e competente, pare aver fatto il miracolo di rinvigorire un gruppo che sembrava aver esaurito energie, idee e motivazioni. Finalmente la campagna acquisti di gennaio è stata fatta in maniera molto saggia, anche se magari meno roboante che in altre occasioni: sono arrivati giocatori di qualità, funzionali al progetto del nuovo mister, mentre è stata smantellata quasi completamente la deleteria

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opera di Sensibile. L’esperienza incomincia a dare i suoi frutti. Restano i rimpianti per un campionato buttato via nei primi due mesi, rimpianti che diventano sempre più forti vedendo come il Livorno stia progressivamente perdendo il ruolo di indisturbata capolista del torneo. Purtroppo 17 punti di distacco rappresentano una distanza incolmabile ed anche agganciare Siena, Viterbese e Pisa non sarà facile, nonostante questa squadra sembri in grado di compiere qualunque impresa: ritengo che attualmente i grigi siano la formazione più in forma

Hurrà Grigi

del girone. Non dimentichiamo, poi, la Coppa Italia: archiviata la pratica Renate, siamo approdati alle semifinali: prossima settimana di nuovo al Moccagatta per l’andata contro il Pontedera, avversario che non pare certo irresistibile. Dopo oltre 40 anni torniamo tra le prime 4 di Coppa Italia: speriamo sia un buon segno. Ogni tabù può essere infranto se questa Alessandria continuerà a credere nei propri mezzi. In sette giorni, quindi, Monza, Pontedera e trasferta a Prato: ulteriori impegni che ci diranno dove può arrivare questa squadra, che tor-

Hurra Grigi

na protagonista in entrambe le competizioni, e che metteranno a dura prova le nostre coronarie! Come sempre, saremo anche noi tifosi a dover fare la differenza. Dopo tante amarezze e tanto scetticismo, è venuto il momento di dare di più anche noi: riempiamo il Moccagatta, seguiamo la squadra in trasferta! In questi 106 anni di storia, il nostro calore ha sempre fatto la differenza, nella buona e nella cattiva sorte di tante epiche battaglie. Tutti insieme dobbiamo essere degni dei più grandi traguardi. Hurrà Grigi!

Buon compleanno Grigi

hurragrigi

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GianmariaZanier Videointerviste


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anno X n. 3

HURRÀ GRIGI

Alessandria-Renate 1-0: decide Fischnaller, è semifinale di Coppa

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ittoria doveva essere e vittoria è stata. Missione compiuta e pass per le semifinali conquistato. All'Alessandria è bastata la rete segnata da Fischnaller al 14' del primo tempo per avere ragione del Renate. Mister Marcolini recupera Piccolo in difesa e gioca la carta Ranieri come centrale di centrocampo facendo rifiatare Gazzi, in avanti parte Fishnaller per Gonzalez. La partita è stata molto aperta per tutta la sua durata a dimostrazione che la Coppa Italia interessa eccome. Al cospetto di un ottimo Renate, che in campionato veniva da tre sconfitte consecutive, i grigi hanno il pregio di trovare la rete della vittoria alla prima vera sortita offensiva: cross di Sestu che lascia sul posto Vannucci, palla in mezzo all'area e stacco di testa di Fischnaller che supera Cincilla. Dopo 23' la squadra perde Chinellato che è costretto ad alzare bandiera bianca per via di un colpo subito al quarto minuto del primo tempo, al limite dell'area. Al suo posto Gonzalez che gioca un tempo e mezzo. Con l'uscita di Chinellato è il match winner a svolgere il compio della prima punta con l'argentino e Sestu larghi sulle fasce. Ma il Renate ci prova e si rende diverse volte pericoloso dalle parti di Vannucchi ma la mira dei giocatori di Cevoli non è delle migliori. Al 41' gli ospiti protestano per un intervento dubbio in area di rigore. Nella ripresa è ancora Fischnaller a rendersi pericoloso in due circostanze ma soltanto nella prima impegna Cincilla. Al 6' mister Marcolini modifica il binario di sinistra con Fissore che lascia il campo a Barlocco. Al 9' è De Luca a rendersi pericoloso ma il suo diagonale è respinto da Vannuc-

chi. Al 15' è Di Gennaro, con un tiro, a mancare di poco la porta. Man mano che i minuti passano il Renate prova a schacciare l'Alessandria che però regge bene l'urto, e la partita scorre via fino al fischio finale. Unica nota di cronaca l'espulsione di Gatto, per doppia ammonizione, al 48' del secondo tempo, che non gli permetterà di essere in campo mercoledi prossimo nell'andata delle semifinali contro il Pontedera allo stadio Moccagatta. Alessandria in tenuta classica casalinga con maglia grigia e calzoncini neri. Renate in maglia arancione e pantaloncini gialli. Primo tempo Sono i grigi a dare il calcio di avvio del match. 4' Gioco fermo Chinellato a terra

dopo un contrasto. 8' Partita molto tattica, giocata prevalentemente a centrocampo. 9' Lancio di Fissore impreciso per Fischnaller, palla fuori. 14' GOL DELL'ALESSANDRIA: Grande azione di Sestu sulla destra che salta il suo marcatore, Vannucci, e mette in mezzo un bellissimo cross, stacco di testa di Fischnaller e palla in rete. 17' Cross di Fischnaller, indecisione dei centrali del Renate ma Sestu non ne approfitta. 23' Chinellato non ce la fa dentro Gonzalez. 24' Punizione dal fronte di attacco sinistro da parte dell'Alessandria, sulla respinta ci prova Gonzalez dalla distanza Cincilla blocca a terra. 28' Pavan ci prova dal limite, para a

In foto: Manuel Fischnaller (fonte: grigionline.com)

terra Vannucchi. 29' De Luca salta Giosa ma il suo lancio in area di rigore è impreciso, palla fuori. 30' Nel Renate ammonito Gomez. 31' Renate vicino al pareggio: cross dalla sinistra di Palma, colpo di testa di De Luca, palla alta di poco. 38' Il Renate insiste, stavolta è Palma a girarsi dal limite, ma il suo destro è debole. 41' Proteste del Renate per una trattenuta in area su di Di Gennaro. L’arbitro, però, non interviene. 45' Assegnati due minuti di recupero. 46' Guizzo sulla fascia di Sestu, palla in mezzo ma nessuno ne approfitta. Secondo tempo 1' Calcio di avvio del Renate. 2' Quasi autorete di Vanucchi che si incarta su un cross facile dalla sua sinistra. 3' Bel movimento di Fischnaller in area di rigore, girata e conclusione ma para a terra Cinciglia. 4' Ancora pericolosa l'Alessandria Gonzalez apre per Sestu, cross in mezzo, rasoterra, di prima intenzione, Fischnaller mette a lato. 6' Nell'Alessandria esce Fissore entra Barlocco. 9' Scappa sul filo del fuorigioco De Luca che entra in area, conclude in diagonale, ma Vannucchi respinge. 11' Sono finiti sul taccuino dei diffidati Gatto e Scaccabarozzi. 15' Conclusione di Di Gennaro, dal limite dell'area, palla a lato di poco. 22' Cambio nel Renate: Fietta lascia il posto a Lunetta. 23' Punizione di Gonzalez direttamente preda di Cincilla. 24' Si rivede l’Alessandria. Filtrante

di Ranieri per Fischnaller che arriva al tiro. Cincilla para a terra. 32' Nell'Alessandria Gazzi rileva Ranieri, 36' Bella triangolazione dell’Alessandria con Sestu protagonista. Difesa ospite che salva in fallo laterale. 37' Diagonale di Fischnaller, dal limite dell'area, palla a lato. 40' Nel Renate fuori Scaccabarozzi dentro Finocchio. 45' Tre minuti di recupero 48' Secondo giallo per Gatto che entra a gomito alto. Alessandria in 10 48' Finita la partita. Alessandria in semifinale. ALESSANDRIA-RENATE 1-0 13' Fischnaller ALESSANDRIA (4-3-3): Vannucchi; Fissore (6' st. Barlocco), Piccolo, Giosa, Celjak; Ranieri (32' st. Gazzi), Gatto, Nicco; Sestu, Chinellato (23' pt. Gonzalez), Fischanaller. A disposizione: Pop, Lovric, Sciacca, Gjura, Usel, Russini, Ragni, Blanchard, Kadi. Allenatore: Marcolini RENATE (4-3-3): Cincilla; Anghileri, Di Gennaro, Teso, Vannucci; Pavan, Fietta (22' st. Lunetta), Palma; De Luca, Gomez, Scaccabarozzi (40' st. Finocchio). A disposizione: Di Gregorio, Savi, Malgrati, Mattioli, Confalonieri, Ferri, Ungaro. Allenatore: Cevoli Arbitro: Andrea Giuseppe Zanonato (Vicenza) Assistenti Tribelli, Badoer Reti: 14' pt.Fischnaller Ammoniti: 30' pt. Gomez, 11' st, Gatto, Scaccabarozzi Espulsi: 48' st. Gatto Angoli: 4-1 Recuperi: 2' nel primo tempo, 3' nel secondo tempo [Paolo Baratto]

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16 feb. 2018

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HURRÀ GRIGI

L’INTERVISTA a Silvio Bolloli

“Continuando di questo passo tutti i traguardi sono alla nostra portata”

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ilvio, il cammino dell'Alessandria prosegue imperterrito: dopo la vittoria per 2-0 ad Arezzo è giunto il passaggio del turno in Coppa Italia che ha regalato ai grigi le semifinali della competizione di categoria. Hai detto tutto tu, non devo aggiungere nulla. Più importante il campionato o la Coppa? Senza alcun dubbio il campionato, non fosse altro perché c'e in ballo una promozione in Serie B che manca da quasi quarantaquattro anni, ma non disprezzerei neppure la Coppa e non tanto in un'ottica playoff quanto perché questa squadra ha un bisogno disperato di conquistare trofei che latitano da troppo tempo nella sua bacheca. Come mai la Coppa Italia di Serie C è spesso snobbata dalle formazioni più importanti? Per lo stesso motivo per cui, fino a pochi anni fa, era snobbata la Coppa Italia di Serie A: perché è considerato un trofeo quasi privo di importanza rispetto alla vittoria di un campionato e quindi molte società preferiscono concentrare le loro migliori energie in campionato (o, per quanto riguarda le compagini di Serie A, nelle coppe internazionali) piuttosto che non nella Coppa di Lega. E tu sei di questo avviso? No, io ritengo che finché le Coppe Nazionali avranno un significato in termini di ufficialità sarà giusto prenderle in considerazione e cercare di vincerle. Le Coppe Nazionali fanno palmares, fanno statistica e quindi, sebbene meno importanti di un campionato, non devono essere assolutamente disprezzate

perché entrano di diritto nell'albo d'oro di una società. Mi piace che questa Alessandria, dopo tanti anni di snobismo di questa competizione, punti inequivocabilmente a vincerla. E ce la potrebbe fare? Assolutamente si, se guardiamo il livello delle antagoniste, a partite dai toscani del Pontedera che siamo destinati ad incontrare in semifinale. Torniamo a parlare del campionato: cosa pensi? In questa fase non posso far altro che ribadirti quanto già oggetto della nostra precedente conversazione: i grigi stanno facendo benissimo ma hanno ancora importanti margini di miglioramento. Puoi spiegarti meglio? Marcolini ha allenato i grigi la prima volta in campionato il 24 novembre, cioè a dire poco meno di tre mesi fa: in questo lasso di tempo i grigi hanno disputato nove partite di campionato perdendone una, pareggiandone un'altra e vincendone ben sette, totalizzando quindi qualcosa come ventidue punti. Non solo, hanno realizzato la bellezza di 20 gol, cioè a dire oltre due in media a partita e ne hanno complessivamente subiti otto, quindi poco meno di uno a match. L'Alessandria, da quando Michele Marcolini siede sulla sua panchina, ha un passo da grande. Non lo dico io, lo dicono i numeri. Allora dimmi in cosa questa squadra può migliorare. Il centrocampo, in questo momento, mi sembra il reparto più attrezzato ed efficiente, con uomini del calibro di Gatto (che sembra essere stato un ottimo acquisto anche se è stato espulso in Coppa), e Gazzi, letteralmente rigenerato dal nuovo

allenatore, tant'è che Nicco, che pure è un ottimo giocatore, è il meno brillante dei tre e attendiamo di vedere in che modo Cazzola potrà reinterpretare il suo ruolo armonizzandosi con le altre colonne della linea mediana. E per quanto riguarda gli altri reparti? La difesa, anche se ha certamente tratto giovamento dal ritorno di Barlocco (perché mancava un vero terzino sinistro di ruolo) e ha visto un netto miglioramento nel rendimento di Celjak, non è a mio avviso all'altezza delle migliori della categoria, anche tenuto conto del fatto che Felice Piccolo sta vivendo una fase di appannamento e che, se Gozzi se ne è andato senza rimpianti, qualche dubbio la cessione di Casasola può ancora suscitarlo. Per quanto riguarda l'attacco? Questo è, ad oggi, il reparto che ha i migliori margini di miglioramento, per lo meno a mio avviso. Infatti, se la difesa dispone di uomini di categoria che più di tanto non possono dare (pur con il massimo rispetto per il loro blasone e per le loro qualità) l'attacco ha eccellenti individualità che devono ancora esprimersi al top. Nello specifico?

Sestu ha fatto molto bene nelle ultime due partite ma non dobbiamo dimenticare che veniva da un periodo di appannamento mentre Gonzalez appare in leggera flessione. Marconi è al momento sparito dai radar (buon per Fischnaller che sta andando alla grande) e Chinellato non ha ancora convinto. Insomma, per dirla in poche parole, abbiamo un attacco da grandi numeri che al momento sta rendendo poco più del 50% del suo potenziale. Quindi i grigi possono fare ancora di più? Senza alcun dubbio, ecco perché insisto nel ribadire che bisogna tenere i piedi per terra, solo in questo modo si potrà puntare al ritorno in Serie B e alla vittoria

in Coppa di Lega, due obiettivi entrambi pienamente alla portata di questa rosa e di questa società. Tornando al centrocampo, non eri tu quello che diceva che ci voleva un uomo d'ordine? Eppure il reparto si è sistemato senza aver acquistato un vero regista. E' vero, ma il centrocampo ha ripreso a funzionare non solo grazie al fatto che l'allenatore ha rigenerato alcuni uomini (uno su tutti Gazzi) e che ha puntato su un giocatore come Emanuele Gatto, con cui ha ottima dimestichezza ma non dobbiamo dimenticare che il cambio del modulo di gioco rispetto all'impostazione di Stellini ha creato un'armonia nei collegamenti tra i vari reparti per cui l'Alessandria ha aumentato enormemente la propria capacità di spezzare le trame degli avversari ed è riuscita, in fase di impostazione del gioco, a creare una capacità di smistamento delle azioni sulle fasce che con Stellini mancava e che ha consentito di armonizzare il gioco dei mediani con quello degli uomini di corsia. Da un po' di tempo non parliamo del pubblico dei grigi, cosa hai da dire al riguardo? C'e poco da dire, quello già da tempo è da Serie B.

Nuovo HURRÀ GRIGI Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490 Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/2009 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com Stampa: CSQ Centro Stampa Quotidiani Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511

Vi aspettiamo sabato 17, domenica 18, sabato 24 e domenica 25 febbraio. BIMAUTO S.R.L. Via Roberto di Ferro, 24 - Alessandria Tel. 0131 3644411 - www.bimauto.it - info@bimauto.it

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HURRÀ GRIGI

I GRIGI SIAMO NOI di Sergio Ivaldi

Marcolini e il grigio, amore a prima vista

THORmento grigio di Thor

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'Alessandria c'è. Il settimo sigillo targato Marcolini, con la vittoria corsara di Arezzo, ha sentenziato che l'Alessandria è tornata. Se la vittoria di Livorno, aveva già risvegliato l'entusiasmo sopito dei tifosi grigi, con la vittoria ad Arezzo sembra scoppiato l'amore tra Marcolini e la sua banda e la tifoseria. Il mister, con la sua modestia, con il suo profilo low coast, ha saputo plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza. Una squadra operaia, non più narcisistica, che non si specchia più nella bellezza e bravura dei suoi campioni ma che si aiuta, soffre e vince, tutta unita, dal campione all'ultima delle riserve. Esempio lampante di questa rinascita è Fischnaller, oggetto quantomeno misterioso per quasi tutta la passata stagione ed ora “panchinaro” di lusso, due volte subentrante e due volte decisivo

per la vittoria finale. Il segreto di Marcolini? Nessuno, o meglio, lui è un allenatore di calcio nel vero senso della parola e come tutti dovrebbero essere a questi livelli. Il mister sa collocare i giocatori nel loro ruolo naturale, senza stravolgimenti e richieste assurde, sa leggere le partite durante i novanta minuti e sa apporre i giusti correttivi se vede che le cose si stanno mettendo nel verso sbagliato o se come ad Arezzo, gli avversari iniziano a premere insistentemente alla ricerca del pareggio. Come si è notato infatti, quando l'Arezzo ha inserito un quarto attaccante, passando ad un più offensivo, 4-24, Marcolini ha sostituito lo statico Chinellato, con il più rapido e veloce Fischnaller, per colpire di rimessa una squadra (l'Arezzo) tutta sbilanciata in avanti. Il risultato? Fischnaller in gol nel più classico dei contropiedi. Cutolo, stava spingendo e diventando pericoloso sulla destra mettendo in difficoltà Celiak? Nessun problema, ti piazzo Sestu su quella fascia e tu sei costretto a rincorrere lui ed a stare attenti a possibili ripartenze. Semplice direte voi? Si certo, ma quanti allenatori abbiamo visto in riva al Tanaro, fare queste cose? Io personalmente, pochissimi. Tutti presi dal loro ego smisurato di decidere loro, dove e come collocare i giocatori, molte volte snaturandoli delle loro caratteristiche peculiari. Ricordo, ad esempio un Iocolano, fare spesso più il terzino aggiunto, che l'attaccante esterno.

Onore al merito quindi a questo mister, con l'augurio che il Presidente, passi al più presto al rinnovo automatico del suo contratto prima che qualche club blasonato e facoltoso ci piazzi gli occhi addosso. I playoff sembrano ora ampiamente alla nostra portata e sognare non costa nulla, soprattutto se la squadra riuscirà a mantenere questo stato di forma e di entusiasmo. Questa sera, mercoledì 14 febbraio, si giocherà la partita di coppa Italia, fra i grigi e il Renate. Coppa che diventa a questo punto importantissima, perchè, in caso di finale (possibilissima, visto il calendario), ci spalancherebbe le porte, anche in caso di sconfitta, del terzo posto in classifica, sempre molto prezioso, quando i grigi verranno inseriti nella griglia dei playoff. Nel giorno della festa degli innamorati, l'Alessandria, potrebbe, fare un ulteriore regalo ai suoi tifosi, sempre innamorati della maglia grigia, il raggiungimento della semifinale di Coppa. Ci si aspetta una buona affluenza, viste anche le agevolazioni previste alle donne che acquisteranno un tagliando della partita. Infatti, se accompagnate dal marito, fidanzato pagheranno il biglietto solo 1 euro. L'ennesimo gesto d'amore del Presidente verso la sua tifoseria. Tutti allo stadio dunque, a spingere la squadra, verso un traguardo che fino a due mesi fa sembrava un'utopia ma che ora è una solida e bellissima realtà. Forza Grigi!

L' Uomo giusto... un po' in ritardo!

A

l momento dell'arrivo di Marcolini, lo definii una "nullità"... Riferendomi solamente al fatto che fino ad ora non avesse espresso nulla di rilevante in carriera, né in positivo né in negativo... Un' "assenza di infamia e lode" poco stimolanti. Sicuramente è stata una scelta di "ripiego" poco impegnativa e "parsimoniosa" rispetto a certi nomi "altisonanti" che erano circolati; certamente si sta rivelando una Scelta assolutamente azzeccata, per bravura o ispirata da una Sorte finalmente favorevole!!! Comunque sia chiedo scusa a Marcolini per averlo definito una "nullità" (spesso esaspero i termini per rafforzare o estremizzare certi concetti... ma senza nulla di personale) ed esprimo l'attuale "THOR-

mento" che ora la situazione possa addirittura ribaltarsi... Avendo un contratto solamente fino a giugno, il suo operato "miracoloso" potrebbe attirare l'attenzione di qualche squadra ambiziosa di categoria superiore e privarci delle sue ottime qualità... umane, tecniche, tattiche e "manageriali", in grado di scegliere i giocatori adatti ad esprimere le proprie idee calcistiche e a fare a meno di quelli "deleteri", nonostante le doti tecniche di tutto rispetto!!! Complimenti quindi a Lui e a chi lo ha portato sulla Nostra panchina. Avanti con umiltà, concentrazione, determinazione e "rabbia agonistica"!!! (soprattutto in silenzio...) Favarin ti ADORO!!! Mille delle tue "profezie"...


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HURRÀ GRIGI

Sette indizi fanno più di una prova N

on si addice al nostro carattere, provato da più amarezze che soddisfazioni, saltare sul carro del vincitore. Ciò premesso, dopo tante bastonate, ci sia concesso di festeggiare, assieme a Mister Marcolini, la settima vittoria della sua gestione, maturata sul difficile campo di Arezzo con risultato netto e prova maiuscola. Il settimo capolavoro di questa squadra, con sempre meno figurine e sempre più uomini, non rappresenta solo il risultato sportivo in grado di farci balzare, dopo sole nove partite giocate, dal fondo della classifica al quinto posto, ma è un segno tangibile di una realtà profonda le cui radici vanno ricercate nella rinnovata umiltà di un gruppo che si è riscoperto più forte solo dopo aver guardato in faccia le proprie fragilità. Qualcuno parla ancora di mancanza di un bomber di razza ma non considera che qui stanno segnando proprio tutti e la media goal è alta ed il morale alle stelle. Dicono che tre indizi facciano una prova. Sette ne fanno, pertanto, almeno due. Non lasciamoci ingannare dalle fin troppo facili chimere statistiche da almanacco perché il solo nome che conta è quello di chi mette la faccia, i muscoli, il cuore. Di Alessandrinita' e solo di quella c'è urgente bisogno per proseguire, fino in fondo, il cammino intrapreso e sinora condotto con lodevoli risultati. L'impressione che tutto sia possibile è forte ma le disillusioni del passato suggeriscono che non sia proprio così. Non contano, tuttavia, le impressioni od i sentori ma la convinzione con la quale si perseguono sogni ed obiettivi. Non fermatevi, Grigi, né ora né mai perché ora come ora i vostri tifosi sentono che somigliate loro! Avete sulle vostre spalle lo zaino contenente le nostre speranze da portare in vetta,

IL BASTIAN CONTRARIO di Mao

Evviva evviva ... oppure peccato peccato ? P

con la certezza che vi incoraggeremo e sproneremo sempre. Non lasciatelo mai cadere, perché la fatica più grande la si avverte proprio dopo soste o rilassamenti che ci sembrano imposti, meritati o dovuti. Neppure un centimetro all'avversario, neppure un pallone sul quale non gettarsi. La nostra Alessandria è questa. Crediamoci sempre e riempiamo il Moccagatta perché non c'è momento più giusto per farlo. La gara casalinga contro il

Monza è fondamentale. Cosa, d'altra parte, non lo è? La cura di ogni dettaglio è la miglior via verso il successo ed è, qualche volta, difficile perseguirla o desiderarla davvero. Spesso l'aver fatto bene ci pone al riparo da critiche ma ci rende, allo stesso tempo, più vulnerabili ed esposti a cadute improvvise. State sempre in piedi, come in piedi starà per novanta minuti la Nord a cantare per voi! [Riccardo Masiero]

urtroppo non lo sapremo MAI !!! Sicuramente questi ultimi due campionati dei grigi potrebbero passare alla storia e sicuramente essere scritti nel libro dei Guinness dei primati!!!! La parte iniziale di questo campionato (che di fatto ha eliminato la possibilità di competere per il primo posto) e la fine del campionato scorso... Su cui è meglio non tornare, hanno veramente dell'incredibile. Il tifoso grigio ormai deve essere abituato ad avere delle performances al di fuori della norma... In tutti i casi... Sia positivamente che negativamente. Avere un ruolino di marcia come quello attuale con 7 vittorie nelle ultime 8 partite di campionato avendo anche incontrato le prime due della classe (e se vogliamo possiamo anche menzionare le due vittorie in Coppa Italia) porta ad una striscia di risultati veramente incredibile. Domenica scorsa la squadra che ho visto in campo mi ha dato l'impressione (forse più che l'anno scorso ) di squadra quadrata FORTE in tutti i reparti. Gli innesti di Gatto, Chinellato, Barlocco, Gazzi ed il ritorno del vero Gonzalez, un Celiak che sembra rinato hanno fatto vedere una prova di forza che era tempo non si vedeva ... soprattutto lontano dal Moccagatta. La fortuna ha forse aiutato in 2 occasioni la squadra... Ma anche queste due opportunità sono state pareggiate da pali ed occasioni veramente

ben preparate e che solo per pochi centimetri non hanno portato alla marcatura. Meritata vittoria, meritata sotto tutti gli aspetti. La dimostrazione di gioco che ad Arezzo abbiamo visto è da grande squadra... Da squadra di vertice. É proprio per questo che aumentano le recriminazioni... Sull'inizio del campionato e sulle scelte fatte... Peccato... Peccato veramente. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e pensare a mercoledì, la partita di Coppa può diventare fondamentale sia per la vittoria di un trofeo che per l'acquisizione di un posto favorevole per la disputa dei play off. L'allenatore sembra in grado di scegliere gli uomini giusti nei ruoli giusti... Sembra in grado di poterli fare giocare in modo adeguato ad ogni avversario e soprattutto, cosa che non abbiamo avuto prima, di mantenere lo spogliatoio, di motivare sia i ragazzi che hanno delle aspirazioni di carriera che i giocatori non giovanissimi che dovranno mantenere una cattiveria di gioco, di aspirazioni e di prestazioni che solo un ambiente sereno può fare ritrovare. Ora più che mai forza GRIGI, stringiamoci nuovamente intorno alla squadra ed alla società: ci tocca soffrire sempre... Forse è il nostro destino... Ma noi non molleremo mai... Prepariamoci questa volta ad essere protagonisti dei play off non da toro scornato... Ma da grande squadra che cerca soltanto di dimostrare quello che vale e che É.

Barosini: un candidato vicino ai problemi della nostra città

La campionessa olimpioninica Elisa Rigaudo e Barosini candidati con il centrodestra per "Noi con l'Italia-Udc" Tutti insieme ce la faremo, per dare voce al nostro territorio che parte dalla provincia di Alessandria. É ottimista Giovanni Barosini, capolista di Noi con l’Italia -Udc al listino proporzionale di Alessandria-Asti-Cuneo. Il segretario regionale Udc (ma anche assessore in comune ad Alessandria, e presidente di commissione Anci) sa bene che un buon risultato sul nostro territorio è assai probabile, grazie alla ‘penetrazione’ di diversi candidati: lo stesso Barosini e altri candidati di rilievo come la campionessa italiana di marcia olimpionica Elisa Rigaudo, e il vice presidente Anci Piemonte Michele Pianetta. Lo snodo vero sarà ovviamente il superamento dello ‘sbarramento’ del 3% a livello nazionale, dove la ‘quarta gamba del centro destra’ ha radicamento difforme: molto forte in diverse regioni del sud. “Ma siamo tutti convinti di farcela, i sondaggi ci danno in crescita costante, e i candidati ‘forti’ stanno scendendo in campo solo ora”. A casa nostra, Noi con l’Italia pare ben posizionata: non solo grazie all’iper attivo Barosini, ma anche per il ‘richiamo’ di altri candidati.

Tra questi, certamente la campionessa olimpica cuneese Elisa Rigaudo, seconda nel listino proporzionale: “Scendo in campo perchè credo ai valori che il nostro partito e il nostro simbolo rappresentano: me lo ha chiesto Enrico Costa dinanzi ad un caffè, ma non ha fatto fatica a convincermi”. 37 anni, ritiratasi lo scorso anno dall’attività agonistica, oggi Elisa

Rigaudo è moglie e mamma felice, con la voglia di mettersi a disposizione: “comunque vada questa candidatura, il mio impegno in politica comincia ora, e continuerà”. Magari proseguirà con un impegno come assessore, come succede già oggi per un’altra candidata, Silvia Straneo, anche lei in lista, e dalla scorsa estate impegnata ‘in prima linea’ come assessore

a Palazzo Rosso. Altro candidato di collegio, arrivato un po’ ‘trafelato’ all’appuntamento alessandrino, è Michele Pianetta, assessore con deleghe a Commercio ed Artigianato, Attività Economiche, Sport, Turismo e Manifestazioni del Comune di Villanova Mondovì, e vice presidente Anci Piemonte. Non manca, da parte di Giovanni Barosini,

un cenno ‘amarcord’ allo stemma dello scudocrociato, presente nel logo di Noi con l’Italia-Udc: “un simbolo che ha rappresentato tanto per l’Italia, per lunghi decenni: e di cui noi vogliamo recuperare l’anima migliore, la vicinanza alla gente, i valori moderati e un modello di società costruita attorno alla famiglia”.

Messaggio elettorale. Mandatario: Paolo Onetti


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HURRÀ GRIGI

Consueto incontro con Carlo Sacco, figlio del Presidentissimo Remo, ultimo protagonista di una promozione dell’Orso Grigio in serie B

Sacco: Chinellato saprà stupirci!

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arlo, dove può arrivare questa Alessandria? Molto in alto. Inoltre, vista la splendida partita ad Arezzo e la dimostrazione di forza incredibile, può e, soprattutto, deve arrivare tanto in alto. Io faccio un’analisi (non so se tutti possano essere d’accordo con me): mi auguro che il Livorno batta Siena, Pisa e Viterbese, così noi possiamo arrivare al secondo posto. Il Livorno, però, in questo girone di ritorno ha rallentato la marcia e, adesso, non è più tanto sicuro di arrivare primo… Si, Siena, Pisa e Viterbese si sono avvicinate molto, ma noi siamo sempre a 17/14 punti dalla vetta (calcolando che gli altri devono ancora riposare). Io spero che il Livorno fermi le tre inseguitrici, per facilitare ai grigi la rincorsa al secondo posto. D’accordo che la Coppa Italia è importante, però preferirei arrivare secondo perché eviteremmo un turno di play-off.

Perche è così difficile conservare la testa della classifica per tutto il campionato? Bella domanda. In primo luogo nel girone di ritorno la lotta per i play-off e quella per la salvezza si sono già abbastanza delineate e quindi le squadre coinvolte sono molto più agguerrite. C’è anche la stanchezza del girono d’andata e lo stress della vetta della classifica che logora molto. Molti critica già il neo-arrivato Chinellato. Qual è il tuo giudizio? Secondo me sbagliano. E’ un centravanti di movimento, è appena arrivato, deve integrarsi con la squadra e sono sicuro che, alla fine della stagione, lo vedremo come un acquisto indovinato. Lo vedi solo in alternativa a Marconi o come seconda punta a fianco di Gonzalez? Io lo farei sempre giocare a fianco di Gonzalez con Sestu o Fischnaller. Quest’ultimo sembra rinato con Marcolini…

Orso: piedi di piombo

Per forza, Marcolini lo fa giocare nel suo vero ruolo. E’ una punta veloce che sa dialogare con Gonzalez. Se avrà il minutaggio giusto, i suoi gol (come stiamo vedendo) saprà farli… Chi ti ha più impressionato tra i nuovi acquisti? Direi Vannucchi! E poi? Tra gli acquisti estivi Giosa, tra quelli di gennaio Gatto e Chinellato. Anche Pablo Gonzalez sembra rinato… Devo fargli i complimenti, perché dimostra di essere un professionista serio. Periodo di compleanni: 5 anni per Di Masi all’Alessandria e 106 anni di Orso Grigio. Grande traguardo per questa maglia gloriosa, amata da tutti e soprattutto dalla mia famiglia.Vedo in Di Masi una similitudine con mio padre nell’amore per l’Alessandria e, non vorrei portare male, ma vedo Coppa Italia e promozione in B!

L

’Alessandria c’è questo è un dato di fatto incontrovertibile. I risultati arrivano accompagnati anche da prestazioni confortanti e da quel pizzico di fortuna che, si dice, aiuti gli audaci. Arrivare al 18 febbraio, 106 compleanno del sodalizio alessandrino, da sesti in classifica, con il turno di riposo già effettuato, a pari punti con il Giana Erminio, quinto, che arriverà al Moccagatta nel mese di marzo, era utopia fino a tre mesi fa. I numeri parlano chiaro: 9 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte con 33 gol realizzati e 26 reti incassate. Nelle ultime nove partite c’è stata una sola sconfitta in cui la squadra ha incassato tre reti ed è stata l’ultima volta di un passivo cosi pesante, dopodiché sia l’attacco sia la fase difensiva è migliorata. Nel girone di ritorno sono stati soltanto due i gol presi: da Pontedera e Robur Siena. La crescita dei singoli elementi è stata sicuramente notevole: su tutti Antonio Giosa che sta comandando in maniera impeccabile il reparto arretrato. A centrocampo Gazzi è cresciuto notevolmente di condizione e, nel

In foto: Matteo Chinellato (fonte: padovacalcio.it)

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prossimo mese, rientrerà in squadra il capitano Riccardo Cazzola. I due giocatori hanno dimostrato quando sono stati impiegati assieme, essere incompatibili, starà al mister trovare un giusto assetto in mezzo al campo. Da citare sicuramente Emanuele Gatto che si è ritagliato, a suon di grandi prestazioni, una maglia da titolare con corsa, grinta ed abnegazione. Nel reparto avanzato Gonzalez è tornato sui livelli del girone di andata della passata stagione, anche ad Arezzo non ha realizzato gol ma ha fornito l’assist decisivo per la seconda rete di Fischnaller. Chinellato si è bene integrato nel modulo di Marcolini, manca ancora la rete ma ha giocato soltanto due partite ed è, per questo motivo ancora non giudicabile. In attesa del rientro di Marconi. Il modulo 4-3-3 sta dando i frutti sperati, l’impiego dell’esterno di centrocampo con il piede invertito, il destro a sinistra e il sinistro a destro sembra far perdere la naturale predisposizione alla manovra da parte dell’interprete di turno. Esso è costretto a mettere il cross in area di rigore non con il suo piede naturale se non effettuando il rientro sul piede d’appoggio. La strada intrapresa è quella giusta, è quella ottimale. Ma nulla è stato gatto, c’è ancora tanto da lavorare e tanto ancora da costruire, non si è ancora fatto nulla. Umiltà, lavoro, poche parole, tanti fatti e tanta abnegazione consapevoli che è fondamentale avere le gambe pronte e fresche quando cominceranno i playoff. Avanti cosi ma con i piedi di piombo. [Paolo Baratto]

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16 feb. 2018

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HURRÀ GRIGI

Sofia, sorella del nostro collaboratore Carlo Sacco, ci ha scritto un breve ricordo della mamma Anna Maria, moglie del Presidentissimo Remo, ultimo protagonista di una promozione in serie B dell’Alessandria e fautore della storica amichevole tra i grigi ed il Santos di Pelè

Un ricordo di Anna Maria Cellerino Sacco

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on la grande classe e le meraviglie della sua sensibilità, ci strabiliava con il suo Amore. Non sapevi se la sua bellezza fisica emanasse delicatezza o se fosse un altro tratto della sua straordinaria bellezza... Principalmente la Mamma: Anna Maria Sacco Cellerino ha tessuto in ogni suo passo splendidi giorni; coniugando fede, intelligenza, gusto con la sua grande Anima. Da un suo personale ricordo: “Era stato estremamente entusiasmante Pelé ad Alessandria, invitato da Remo, mio marito, per festeggiare una grande

data (il compleanno della fondazione di Alessandria). Un evento irripetibile per chi ama le emozioni uniche e non vuole che assomiglino a nulla e a nessuno. Così era Remo. Il grande Pelé calcava il Moccagatta e faceva storia nella nostra vita. Secondo il mio e nostro punto di vista è stato certamente una delle più importanti manifestazioni. Ricordo il grande furore di quel momento, ricordo quanto la città ha acclamato Pelé e quanto ha acclamato Remo. Certamente è stato sensazionale questo grande evento anche per l’atmosfera che

ha creato. Sono stata con Remo allo stadio alla partita e poi salutandoci Pelé ha detto -Grande Sacco che mi hai invitato ad Alessandria per tutta quest’acclamazione!- Pelé era veramente un gran personaggio e lo dimostrava in campo , sembrava un rito sacro ogni volta che prendeva il pallone. La mia vita con Remo pullula di tante bellissime cose che hanno costellato la nostra unione e la nostra famiglia. Quando ho conosciuto Remo, aveva già negli occhi la conquista e insieme abbiamo fatto una lunga strada,indelebile nel cuore e nella nostra famiglia.”

In foto: da sinistra a destra Fabio Sacco, Pelè, Tonino Armano, Carlo Sacco e Ramon Francisco Lojacono

©Foto Zanini

Chi si riconosce?

In foto: con Remo Sacco e la figlia Maria dopo il famoso rapimento della ragazza nel 1978 durato 108 giorni

In questa foto di Zanini, una formazione dei giovani dell'Alessandria del 1972... Chi si riconosce?

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HURRÀ GRIGI

Questa settimana la redazione di Hurrà Grigi ha contattato telefonicamente Letizia Pinelli, arbitro di calcio

OGGI AL MOCCA di Paolo Baratto

Monza: obiettivo playoff

Pinelli : “Il traguardo I sia la partenza per nuovi obiettivi”

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iemontese, classe ’98, è studentessa di promozione e gestione del turismo a Novara, nei week end, si dedica, con ottimi risultati, ad una passione molto particolare per una ragazza: la direttrice di gara, ovviamente in partite di calcio maschile. Come è nata la passione per l’arbitraggio? La mia passione per l’arbitraggio è nata principalmente per la grande passione che nutro per il calcio. Io ho sempre desiderato giocare a football, però la famiglia me lo ha impedito perché, ovviamente, non veniva considerato uno sport femminile. Continuavo a coltivare, parallelamente agli altri sport che ho praticato, questa grande passione per il calcio fino a due anni fa quando ho visto, nelle mia scuola, un volantino che promuoveva un corso per diventare arbitro di calcio. Negli ultimi anni mi sono interessata all’aspetto teorico, al regolamento. Ho iniziato ma sinceramente non credevo che mi sarebbe piaciuto cosi tanto. La passione è mutata dal calcio all’arbitraggio. Come viene visto dagli uomini un arbitro donna? Inizialmente sono titubanti. Più che altro perché lascia perplessi, in un mondo cosi maschile, la figura della donna come arbitro. Il primo arbitro donna risale agli anni novanta. Quindi possiamo dire che manca l’abitudine. Però devo aggiungere che, dopo quasi un anno e

mezzo che arbitro, le squadre non sono più cosi tanto stupite perché sanno della presenza di un arbitro donna: non è vista più come fosse un alieno. Quali sono i suoi prossimi obiettivi? Al momento il mio prossimo obiettivo è il raggiungimento della seconda categoria. Io adesso arbitro gare del campionato Juniores. Io penso che nell’arbitraggio, come in tutti gli altri sport, una persona deve perseguire dei piccoli obiettivi in modo tale che ogni traguardo sia la partenza verso nuovi

obiettivi. Cosa si sente di dire a una ragazza che magari vorrebbe intraprendere la carriera di arbitro? Innanzitutto di non lasciarsi scoraggiare ai primi ostacoli perché ce ne sono tanti e l’unico modo per continuare è crearsi un buon carattere e una grande passione: con la passione si arriva a proseguire dopo che si ricevono porte in faccia anche in maniera ripetuta. Si deve provare perché è un mondo di cui la gente si innamora. [Paolo Baratto]

l prossimo avversario dell’Orso Grigio è il Monza, la gara è valevole per la 26agiornata del campionato di Serie C, girone A. La formazione brianzola è tornata in Serie C dopo aver vinto, nella passata stagione, il campionato di Serie D, girone B. In panchina siede Marco Zaffaroni, ex calciatore del Monza, dal 24 maggio 2016. Nel 2009-10 ha ricoperto l'incarico di vice allenatore a Perugia e dall'anno successivo è diventato capo allenatore nella formazione di Eccellenza della Folgore Verano, portandola ai playoff. Nel 2011-12 la società si fonde assieme alla U. S. Caratese dando luogo alla Folgore Caratese del quale lui sarà l'allenatore per due anni. Nel 2013-14 ha assunto l'incarico di allenatore della Caronnese, in Serie D. Il Monza è settimo in classifica con 34 punti frutto di nove vittorie, sette pareggi e otto sconfitte con 26 gol fatti e 22 gol subiti. In porta Liverani è stato acquistato dalla Paganese, giocando 15 partite, in questa sessione di mercato. Del Frate è stato preso dalla Caronnese dove ha giocando le ultime cinque stagioni. In difesa Trainotti è stato tesserato in regime di svincolo: ha giocato due stagioni nel Mantova con 56 presenze e 4 gol. Negro è giunto dalla Pro Vercelli Tentardini è approdato dal Padova dove ha giocato 10 partite nella passata stagione, per lui anche una presenza in B nel Como nella stagione 2015/16. Carissoni è in prestito annuale dal Torino: nella scorsa stagione 18 partire nel Monopoli. Adorni è in prestito annuale dal Parma: aveva già vestito la maglia del Monza la passata stagione in Serie D, con 20 gare e 1 gol. A centrocampo Galli è arrivato dalla Caronnese dopo ne ha fatto parte negli

ultimi tre anni con 76 partite giocate. Romanò è in prestito, annuale, dall’Inter: per lui 15 presenze nella Reggina, 38 presenze nel Renate. Giudici è Frate è stato preso dalla Caronnese dove ha giocando le ultime sei stagioni con 193 gare e 41 gol. Cogliati è stato tesserato dalla Vibonese dove ha giocato 21 partite siglando 1 gol. Oltre a 23 presenze e 3 gol nel Giana Erminio, 24 presenze e 3 gol nel Pavia. Tomaselli è giunto dal Borgosesia dopo è stato negli ultimi tre anni, in Serie D, con 65 gare giocate e 9 gol. In attacco Ponsat è stato preso dal Forli dove, nella scorsa stagione, ha realizzato 6 gol giocando 30 partite. Forte è in prestito, fino a fine stagione, dal Pescara senza mai giocare. Nella scorsa stagione 8 partite e nessun gol a Teramo. Cori è stato tesserato dal Santarcangelo dove ha segnato 10 gol giocando 35 partite, nella precedente annata, la prima parte all’Arezzo con 16 presenze e 3 gol, la seconda nel Robur Siena con 10 presenze e 1 gol. Mendicino è in prestito, annuale, dal Cosenza: in Calabria la prima parte di questa stagione e tutta la precedente 33 gare e 8 gol. Nell’ultimo turno di campionato la squadra si è schierata con Liverani, Carissoni, Tentardini, Guidetti, Trainotti, Riva, Caverzasi,


Buon compleanno Grigi! Hurrà Grigi celebra il compleanno della nostra amata squadra con 4 pagine speciali

ALESSANDRIA CALCIO Da 106 anni orgoglio di una città MASSIMO TAGGIASCO

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entosei anni sono un traguardo che poche società, non solo in Italia, possono vantare. Tifare Alessandria, però, ormai da oltre 40 anni, ha riservato più dolori che gioie a noi tifosi. Da circa mezzo secolo, chi scrive queste righe segue le vicende dell’Orso Grigio e le soddisfazioni, le gioie autentiche, si contano sulle dita di una mano. Eppure, nella buona e, specialmente, nella cattiva sorte i tifosi sono sempre stati presenti. Si dice che Alessandria sia una piazza difficile, un ambiente complicato da reggere sia per i giocatori che per i mister e le proprietà. Siamo esigenti, è vero, perché la storia ci ha abituato al grande palcoscenico della serie A, a vedere grandi campioni, ad assistere a sfide epiche, ad essere protagonisti del calcio che conta. Vivere ai margini, subire i successi delle nostre storiche avversarie fa male, ci autorizza a chiedere sempre il massimo impegno da chi scende in campo e da chi rappresenta la “nostra” squadra a tutti i livelli. Il troppo amore a volte ci rende “cattivi”, ma noi mandrogni siamo fatti così, generosi con chi ci rispetta, implacabili con chi ci tradisce: e se, dopo 106 anni, esiste ancora questa squadra è perché il suo vero patrimonio, ossia il tifo e l’amore della sua gente, non sono mai venuti meno. Mai come ora, l’Alessandria è il suo pubblico. In fondo, questa squadra è anche e soprattutto lo specchio della nostra comunità, che cerca di “rinascere” dopo tanti anni di grigiore troppo in-

tenso. 106 anni: c’è qualcosa in Alessandria che possa vantare una simile longevità? Questa squadra è l’orgoglio di una città, perché è ormai uno dei pochi simboli sopravvissuti ad un declino che esige ora una presa di coscienza e una reale volontà di rinascita che ci veda tutti protagonisti. Quante volte, in giro per l’Italia e non solo, ci siamo sentiti chiedere notizie sui “grigi”? Questa maglia che amiamo e viviamo sulla nostra pelle da oltre un secolo ci contraddistingue anche come comunità, ci unisce, ci fa soffrire, ci fa sentire protagonisti di una vicenda che possiamo dire con orgoglio che è “nostra” perché siamo alessandrini. Ecco perché dobbiamo lottare e non abbandonare mai questi colori. Adesso, però, è il momento di guardare avanti, al futuro, perché a scendere in campo non sono il blasone o la storia, ma gli uomini che oggi indossano questa nostra unica, meravigliosa maglia grigia. La squadra, dopo un avvio di stagione davvero sconcertante, sembra avere ritrovato forza e convinzione nei propri mezzi. Gli investimenti della dirigenza sono stati ancora una volta cospicui, l’entusiasmo sta tornando, il Moccagatta, rimesso a nuovo, aspetta nuove epiche imprese. Siamo convinti che il Presidente Di Masi, facendo tesoro di qualche errore commesso, abbia tutte le potenzialità e le capacità per riportare l’Orso Grigio nel calcio che conta. Non possiamo accontentarci di sopravvivere alla nostra storia: è il momento di tornare in alto. Tutti insieme.

Gli auguri del sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco Il legame tra la nostra Città e l’Alessandria Calcio non è solo un legame stretto, forte e appassionato. Si tratta di un rapporto che trascende la stessa dimensione sportiva e si fa legame ed elemento identitario. Solo sotto questa luce si può cogliere appieno l’importanza della “nostra” squadra dei “Grigi” e quanto la sua storia, i suoi successi, il suo profilo sportivo e la professionalità dei suoi campioni e dell’intera società appartengano, a pieno titolo, alla storia della nostra comunità alessandrina. L’occasione del 106° anniversario della fondazione dell’Unione Sportiva Alessandria 1912 - che la tradizione fa risalire alla data del 18 febbraio 1912, con la stipula dell’atto costitutivo del Foot Ball Club Ales-

sandria - rappresenta quest’anno un’occasione speciale. Nel 2018 anche Alessandria celebra infatti un proprio anniversario quello degli 850 anni dalla sua fondazione - e lo scrivere queste righe per le lettrici e i lettori di Hurrà Grigi mi offre lo spunto per invitare tutta la nostra comunità a vivere in modo particolare e straordinario sia il 106° anniversario dell’Alessandria Calcio di questi giorni di febbraio, sia l’intero arco del 2018. Una data e un anno come occasione per sentirci “ciascuno tifoso dell’altro” in quanto alessandrini, con una storia lunga, importante e bella da raccontare e con un’eccellenza sportiva (e non solo) di cui tutti andare fieri. Forza Grigi, dunque! E... Viva Alessandria!

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Buon compleanno Grigi!

ANTONIO COLOMBO “Arrivare a 106 anni di vita per una squadra di calcio è un traguardo molto importante soprattutto visto il fallimento di parecchi club avvenuto negli ultimi anni. La società è importante e cerca di fare bene. Avendo passato quarant’anni nell’Alessandria Calcio posso dire di fare parte anche della storia della società. Sono contento che la squadra stia tornando ad essere protagonista ed è importante il fatto che la gente abbia ritrovato fiducia nella squadra e che la squadra stia ritrovando il suo grande pubblico”. EDOARDO REJA “Ho vissuto un periodo importante della mia carriera ad Alessandria. Ho imparato a conoscere l’Alessandria, ho imparato i valori dell’Alessandria. E’ stata una grande cavalcata, la nostra, culminata con la promozione. Ho ricordi splendidi di un grande gruppo di amici, di giocatori che avevano militato anche in Serie A. Grazie ancora a Remo Sacco, un grande imprenditore che ha portato l’Alessandria in Serie B.

BRUNO MAZZIA “L’Alessandria fa storia a sé. E’ una delle più antiche società calcistiche del panorama nazionale, non solo del Piemonte: vorrei ricordare che l’Alessandria faceva parte del famoso quadrilatero. Ha sempre dimostrato grande competitività ed ha vissuto anche momenti molto difficili. Ha dei tifosi che sono molto coinvolgenti. L’Alessandria Calcio è un patrimonio del calcio. Ha avuto grandi giocatori, su tutti Rivera. Ora la squadra si sta risollevando dopo un periodo negativo; la società ha fatto dei sacrifici enormi. Auguro a questo gruppo tutto il meglio possibile”. CLAUDIO DI PUCCHIO “Il compleanno dell’Alessandria Calcio è una ricorrenza particolare. L’Alessandria comincia ad avere un’ età veneranda e venerabile. Nel ricordo degli anni che furono, auguro tutto il meglio possibile. Auguro ai grigi il ritorno in Serie B con il mio pupillo Michele Marcolini che fece con me tre anni nel Sora, da calciatore. Marcolini è un ragazzo che ha tutta la mia stima, ha avuto una carriera da calciatore costellata da parecchi infortuni ma ha una grande forza d’animo che gli ha permesso di superare le difficoltà”.

TANTI AUG VECCHIO OR VINCENZO PROIETTI “Ci tengo molto a fare i miei più sentiti auguri all’Alessandria Calcio dove ho trascorso due anni, 1970-71 e 1971-72, due anni meravigliosi. Ho bellissimi ricordi del Moccagatta, della gente di Alessandria. Ora la squadra si è ripresa con grande vigore e spero possa raggiungere i

playoff. Mister Marcolini lo avevo segnalato alla Lazio quando lui era calciatore, parlo del periodo in cui ero osservatore per la Lazio, dal 1994 al 2004. Sono contento per Marcolini, è un ragazzo preciso che sta facendo bene. Un saluto a tutti i tifosi dell’Alessandria e sempre Forza Grigi”. EZIO PAPARELLI “Tanti auguri per i 106 anni passati. Fa sempre piacere per me parlare di

Alessandria. Questa è una società giovane che deve rimanere giovane”. GIGI MAGRI “Sono ancora addolorato per come è terminata la passata stagione. Adesso, però, bisogna guardare avanti. Tanti auguri e sempre forza grigi”.

Sacco, una famiglia nella storia dell’Alessandria Abbiamo chiesto a Carlo Sacco, figlio del Presidentissimo Remo, un ricordo dei tanti anni in cui la sua famiglia è stata protagonista della storia dell’Orso Grigio. D_ Carlo, cosa rappresenta e ha rappresentato l’Alessandria per la famiglia Sacco? R_ Tanto tanto amore, tanta passione. D_ Quante partite hai visto sulla panchina dell’Orso? R_ Oltre 400, al fianco di tanti, grandi allenatori, come Ballacci, Manente, Marchioro, Castelletti. Ricordo anche Pietruzzi e il grande Ginetto Armano (per me vera icona dell’Alessandria calcio) che ha fat-

to il Direttore Tecnico con mio padre, grande conoscitore di calcio ed amante della maglia grigia. Disputò 66 partite dal 1945 al 1948 con la maglia dell’Alessandria in serie A segnando 9 gol.

Il campionato più bello, ovviamente, quello con Ballacci, quando a Mantova abbiamo conquistato la B, ma avevamo una squadra così forte che aveva veramente “ucciso” il campionato.

D_ Qual è l’episodio che ricordi con maggiore piacere? R_ La vittoria della Coppa Italia al Flaminio di Roma e lo stadio pieno nel 1973 per Alessandria-Parma con oltre 17.000 ed il record d’incasso. L’entusiasmo dei tifosi era particolarmente emozionante. L’anno più entusiasmante è stato quello con Marchioro, quando siamo arrivati ad un solo punto dalla coppia Parma e Udinese che fecero lo spareggio per la B.

D_ E il ricordo più brutto? R_ Sicuramente lo spareggio di Milano con la Reggiana ed il momento il cui lo storico segretario dell’Alessandria, Pierino Zorzoli, si sentì male in panchina durante un’amichevole a Spezia e morì nella notte. D_ Torneranno i bei tempi? R_ Penso proprio di sì. Teniamoci stretto Luca Di Masi e facciamolo sentire sempre di più alessandrino.

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Foto Tony Frisina

Alessandria • Via Dante 122 • Tel. 0131 260927 • www.gioielleriacamurati.it La più bella età è quando si smette di compiere gli anni e si inizia a compiere i sogni.

Non smetterò mai di sognare! Buon compleanno Alessandria! Grazie Presidente! Aurelianoati Camur

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Buon compleanno Grigi!

G GURI, CARO, R GRIGIO RSO BRUNO MANTELLATO “Sono molto contento del raggiungimento di questo traguardo. Sono stato molto bene ad Alessandria con un presidente fantastico come Remo Sacco e con compagni, amici straordinari con cui il legame si è mantenuto negli anni”. SALVATORE IACOLINO “Un saluto a tutti i tifosi e un augurio a tutto l’ambien-

te. Sono molto felice per il compleanno festeggiato oggi dall’Alessandria Calcio. Se l’Alessandria, dopo anni bui, è tornata in Serie C parte del merito è anche mio. Quando sono arrivato era tanto che ci provavano ad arrivare in terza serie ma non ci riuscivano. Grazie ad un grande gruppo, a grandi uomini, a Gianni Bianchi che ha investito molti soldi, ci siamo riusciti. Un grande in bocca al lupo alla società per-

Hurrà Grigi, in occasione del 106° compleanno dell’Alessandria, ha voluto raccogliere la voce e gli auguri di alcuni dei protagonisti di questa meravigliosa, unica storia

ché possa raggiungere traguardi importanti: i playoff e poi la promozione in Serie B”. ATTILIO MALDERA “E’ un bel traguardo, 106 anni di storia sono da mettere sicuramente in evidenza. Sono passati negli

anni grandi giocatori e grandi allenatori. La società merita tutto il meglio perché è una grande società. Nel periodo in cui giocavo io lo stadio era sempre pieno. E’ stato un piacere avere fatto parte dell’Alessandria, un onore e lo dico con il cuore. Auguro a tutta Alessandria il meglio, se lo merita”. PIETRO BAISI “106 anni sono tantissimi. Sono molto legato alla società Alessandria e ai colori grigi. Sono stato benissimo, ho un ricordo splendido. Anche se in maglia grigia ho avuto un grave infortunio che mi ha provocato problemi per il proseguo della mia carriera. Tanti auguri e sempre forza grigi”. FRANCO “CICCIO” MARESCALCO “Tanti auguri, 106 anni di storia, di passione, di presenza nel mondo del calcio che conta. E’ stato un grande onore vestire la maglia grigia. Auguro tanta fortuna alla squadra che ha un grande mister”.

Carlo Sacco (quarto da sinistra) sulla panchina grigia nella gara Alessandria-Parma del 18 marzo 1973

SANTINO CICERI “Alessandria è stata importante per me sia sotto il profilo calcistico, sia sotto il

profilo personale in quanto qui mi sono sposato. Con Sacco Presidente e con Ballacci allenatore sono stati 7 anni fantastici. Tanti auguri e forza grigi”. GIUSEPPE “PIPPO” MARCHIORO “Tanti auguri grande Alessandria Calcio. Un ambiente in cui mi sono trovato benissimo. Auguri a tutto l’ambiente e sempre forza grigi”. TONINO ARMANO “Tanti auguri grande Alessandria. Ho dei bellissimi ricordi riferiti a Ginetto Armano, mio papà, ricordi di quando il Moccagatta era sempre pieno, sempre rimbombante di tifo, Auguri e sempre forza grigi”. GIANNI BIANCHI “106 anni sono un obiettivo veramente importante. In tutti questi anni c’è sempre stato qualcuno che ha amato e continuerà ad amare questa maglia. L’augurio più bello è quello di salire sempre più in alto”.

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Buon compleanno Grigi!

Noi siamo stati e per sempre saremo la GIOIA e il DOLORE RICCARDO MASIERO

A

uguri, vecchio Orso! Voglio festeggiare le tue 106 primavere dedicandoti una canzone degli Stadio. A proposito di stadio: il pretesto per raggiungerti al Moccagatta, in trent’anni di passione, l’ho sempre trovato. Se non era l’amico che mi aveva invitato, o la voglia di trascorrere un pomeriggio diverso tutti insieme, o gli zii ed il papà che ci tenevano in maniera particolare, era la boccata d’aria per distrarmi prima di un esame o la semplice bugia, raccontata più a me stesso che agli altri, che non sapevo cosa fare la domenica a farmi uscire, con la sciarpa nascosta sotto al giubbotto, per arrivare in tempo utile ai botteghini e poi mettermi in fila, per entrare in Gradinata Nord. Ero piccolo quando mi hanno accompagnato a vederti la prima volta e varcare quei cancelli mi aveva fatto sentire grande: gli striscioni, i cori, il prato verde, la gente che si affrettava per prendere posto sugli spalti. Ero davvero piccolo e c’era tanta gente, perché lo zio mi aveva preso sulle spalle ed avevamo seguito la partita trovando a fatica un ristretto cantuccio in cui non avrei rischiato di farmi male. Quel pomeriggio affrontavi il Venezia Mestre, che giocava con una maglia di colore giallo ed il tuo piccolo e grintoso numero nove, un certo Ciccio Marescalco, ad un certo punto, si è coordinato alla perfezione ed ha insaccato la palla. La Nord in quel momento è esplosa in un boato assordante e vedevo le persone lanciarsi saltando verso la rete che separava la Gradinata dal rettangolo di gioco. Su quella rete, Marescalco si era arrampicato per andarsi a prendere

l’abbraccio della sua gente. A distanza di tantissimi anni ancora mi emoziona raccontarlo e nei momenti difficili ci penso perché il solo rievocare quel giorno mi fa pensare ad un’infanzia felice in cui ho conosciuto e sperimentato una delle mie passioni più grandi: quella per te. Da quel momento in avanti non ho più contato i nostri incontri, né le tante, troppe volte, in cui mi sono arrabbiato dopo una prestazione opaca od una sconfitta beffarda. Non conto le volte in cui ho pensato che non valesse più la pena seguire le tue imprese perché eri sempre lì, a lottare su quei campi di serie C ed io guardavo, con una punta di invidia, le compagini più blasonate sfidarsi nella massima serie o nel campionato cadetto. Non eri, però, almeno a livello potenziale, così distante da quei traguardi e ci speravo sempre. Anno dopo anno, con gare vissute come fossero finalissime, esultando per un goal fatto e facendomi venire i travasi di bile per un goal subito, passo dopo passo, punto dopo punto, sono cresciuto e mi sono motorizzato. Raggiunti i quattordici anni i miei genitori mi hanno regalato uno scooter e quella sciarpa l’ho riposta, piegata e pronta all’uso, sotto al sedile, nascosta sotto ad un impermeabile da utilizzare in caso di pioggia improvvisa. Non sempre riuscivo ad affrontare il freddo, in quegli anni particolarmente tagliente, delle giornate invernali, percorrendo gli undici kilometri esatti che separavano casa mia dal Moccagatta ma l’ho fatto, ogni volta in cui sono riuscito a farlo. Le volte in cui non riuscivo, non mancavo di insistere con qualcuno affinché mi accompagnasse o mi desse un passaggio. Alti e bassi, come sempre. Gioia e do-

lore, di quelli che io e te sappiamo. Poi è arrivata, finalmente, la maggiore età ed ha recato in dote la sospirata ed attesa patente. Con quella ero finalmente libero, insieme ai miei coetanei, di seguirti sempre e comunque. L’ho fatto: e lo sai. Con la macchina, io e gli amici abbiamo fatto anche le prime trasferte, quando non giocavi troppo lontano e non per motivi di pigrizia o di voglia ma solo perché ancora studiavamo ed i soldi erano pochini. Però, ti assicuro, abbiamo sempre risparmiato una bevuta la sera prima o siamo andati a mangiare una pizza in meno per trascorrere la domenica alla Nord. Ho visto tanti presidenti e, dopo Amisano, ho pensato che l’arrivo di Spi-

nelli avrebbe rappresentato la svolta. Mi sbagliavo: ti ho visto rovinosamente cadere. Sono trascorsi gli anni dell’università, sempre con risultati alterni, con lo spareggio di Reggio Emilia ed il disastroso anno del ritorno in C1 dall’epilogo amaro ed è arrivato, piano piano, anche il fallimento del 2003. Quanto ho odiato quell’anno caldissimo che si è portato via la gioventù spensierata ed i miei Grigi! In quel momento ho pensato che fosse davvero finito tutto. Ho piegato la sciarpa e la maglietta e li ho riposti nell’armadio, dove sono rimasti per qualche anno. Ho provato, qualche volta, a seguirti quando calcavi i campi delle serie minori ma mi faceva troppo male e la delusione cocen-

te dei miei sogni infranti mi aveva portato a chiudermi in me stesso. Poi, sei risalito ed io, ancora risentito, sbirciavo ogni domenica i risultati su televideo o provavo a scoprire alla radio come stava andando la partita ma non ero pronto per entrare al Moccagatta. Una domenica, addirittura, sono arrivato lì davanti e poi non sono entrato. La sciarpa, tuttavia, l’avevo tirata fuori dall’armadio e l’avevo riposta nel cassettino dell’auto. E’ stato un sabato mattina in palestra a presentarmi la ghiotta occasione che non potevo lasciarmi scappare perché con me si allenava un ragazzo che non aveva mai smesso di seguirti e mi ha detto: domani pomeriggio ospitiamo il Verona. Non potevo mancare e quando sul raddoppio di Artico mi sono trovato quasi in lacrime ad esultare urlando a squarciagola attaccato alla rete, con l’ombrello lasciato per terra, ho capito quanto mi eri mancato. Tra lacrime di gioia e lacrime di rabbia ti ho visto sognare e disilluderti, esultare ed abbatterti, toccare la vetta magica in una notte a La Spezia ed uscire sommessamente dal campo di Tivoli. Ti ho visto vittorioso contro il Lecce con Bepi Pillon che, correndo per festeggiare insieme ai giocatori, sembrava un puntino blu in un campo vestito di Grigio ed uscire tra i fischi nella finale di Firenze contro il Parma. Ancora ti ho visto soffrire amaramente sotto la gestione Stellini e rialzare la testa e ruggire con rabbia insieme a Mister Marcolini. Io, dopo tutti questi anni, ci sono e ti festeggio e ti dedico le parole del ritornello della canzone cui mi riferivo all’inizio: “Noi siamo stati e per sempre saremo la gioia e il dolore”. Auguri, Orso!


16 feb. 2018

13

HURRÀ GRIGI

18.03.1973: Alessandria - Parma 1 - 0 Al Moccagatta oltre 17.000 spettatori e storico record di incasso: niente pitch-view, niente marketing, niente dirette tv, solo, per la prima volta al Moccagatta, “tutto il calcio minuto per minuto” alla radio. Tutti in piedi a soffrire per l’Orso: un altro calcio, un altro mondo, una sola passione. Si ringrazia Fotostudio Zanini per le fotografie.

©Foto Zanini

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Programma condotto da Massimo Taggiasco e Paolo Baratto

lunedĂŹ e giovedĂŹ alle 14.30 Solo su Alex fm 89.9

Adesso parli tu!

Una produzione


16 feb. 2018

15

HURRÀ GRIGI

A TUTTO CAMPO di Gianmaria Zanier

Sempre sotto la Gradinata Nord

A

rchiviata la gara di andata di Coppa Italia, per quanto riguarda il Campionato nelle ultime due giornate hanno portato a casa altri 4 punti molto importanti: ma se, contro il Robur Siena si era visto un passo indietro per ciò che riguarda il gioco espresso dalla squadra (soprattutto al netto delle gare precedenti contro Pro Piacenza e Livorno), ad Arezzo i grigi sono stati nuovamente convinenti. Chiaramente, nell'ultima gara al Moccagatta, il merito è stato anche del Robur Siena, squadra messa molto bene in campo da Mister Mignani e dal suo vice Vergassola: la formazione toscana, non solo ha espresso un gioco particolarmente organizzato e tatticamente degno di nota, ma ha mostrato molte individualità davvero significative per la categoria (Guberti, Marotta e Santini su tutti). Per nostra fortuna, a poco più di 10 minuti dalla fine, Gonzalez riesce a sistemarsi la palla sul piede preferito: è un tiro di sinistro tutt'altro che memorabile, ma l'estremo difensore toscano la combina grossa, lasciandosi sguggire dalla presa il pallone, che carambola quasi incredibilmente in rete. Pane chiede subito scusa a tifosi, compagni e panchina bianconera, ma è 1-1. Nell'ultimo quarto d'ora, galvanizzati dalla rete, i Grigi avevano provato addirittura a vincere la partita, grazie anche all'innesto di Bellazzini, decisamente più incisivo degli altri subentrati Fischnaller e Barlocco, i quali, sulla fascia sinistra, hanno davvero faticato moltissimo per cercare di creare azioni degne di nota, ma, visto come si era messa la gara per i primi 78', sarebbe stato davvero troppo. Ad Arezzo, invece, i grigi si sono imposti per 2-0, con la serie positiva che

tempo, con molte occasioni e alcune ottime giocate degne di merito. Dopo tante energie sprecate, nel secondo tempo arriva l'inevitabile fase più critica: nell’Arezzo il subentrato Di Nardo dopo pochissimi minuti impegna severamente il sempre ottimo Vannucchi, mentre nemmeno un minuto dopo è Cutolo a colpire in pieno la traversa della porta grigia. Per fortuna, la compagine alessandrina passa indenne ed è anzi Russini a mangiarsi un gol quasi fatto, calciando fuori da ottima posizione, dopo

si è allungata a 8 risultati utili consecutivi (7 vittorie e un pareggio). Mister Marcolini ha pensato anche agli imminenti impegni di Coppa Italia, ricorrendo ad un turn-over che ha visto coinvolti Fissore e Sestu (la fascia sinistra, appunto quella che era stata quella che era andata più in sofferenza nell'ultima gara casalinga con il Siena...) con Barlocco e Russini. I "botoli" sono ringhiosi solo dalla metà campo in su (Moscardelli e Cutolo dimostrano sin da subito di essere di un'altra categoria) ma in difesa lasciano molti spazi che i Grigi cercano subito di attaccare: al 10', un bel cross di Gatto sulla fascia destra mette in condizioni Russini di castigare subito Ferrari, ma l'ex Lumezzane calcia abbondantemente sopra la traversa. I Grigi dimostrano però di

essere particolarmente tonici e ben disposti in campo e il predominio territoriale viene sancito poco prima della mezz'ora. Dopo una grandissima parata dell'estremo difensore amaranto su ottimo colpo di testa di Sciacca, nell'azione successiva scaturita dal corner si sviluppa un'azione concitata in area amaranto: la palla arriva sul sinistro di Barlocco che, grazie all'aiuto del palo interno, porta in vantaggio i Grigi. Dopo un'azione in contropiede con Gonzalez (il destro in corsa del "Cartero" viene neutralizzato da Ferrari) e un palo colto da Nicco a portiere battuto, arriva la replica degli amaranto, con il sempre più barbuto Moscardelli che coglie a sua volta in pieno il montante alla destra di Vannucchi. Finisce 1 -0 per l'Alessandria un gran primo

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Fedelissimi ai Grigi e... alla buona tavola ALESSANDRIA - Via Milano 35 - Tel. 0131 260043

una bellissima azione sulla destra del subentrato Sestu. La svolta definitiva della partita arriva però con l'ingresso di Fischnaller, al posto di un evanescente Chinellato: quando Gonzalez si lancia in velocità sulla fascia sinistra ed effettua un passaggio rasoterra nel centro dell'area, al numero 11 grigio non resta che metterci il piattone per insaccare la palla in rete, prima di andare a festeggiare sotto lo spicchio della Curva Nord in compagnia dei soliti indomabili tifosi al seguito. Avanti così.

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Pizzeria


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anno X n. 3

HURRÀ GRIGI

Abbiamo intervistato William Rosset, attaccante e capitano del Castellazzo, squadra che milita in Serie D

Rosset: bomber e capitano di razza D

escrivimi la tua carriera calcistica Ho fatto 10 anni nel settore giovanile della Sampdoria, dai Pulcini alla Primavera, poi sono andato in C1 alla Fermana, poi Cuneo in Serie D, Bellinzona Serie B Svizzera. Poi un po’ di anni nel bresciano, tra Eccellenza e Serie D (Chiari, Darfo Boario, Rodengo Saiano, Suzzara), intervallati da un anno in Piemonte ad Acqui, poi un anno a Carpi. Dopo Carpi, sono tornato in Piemonte, all’Acquanera. E l’anno dopo Castellazzo fino ad adesso, intervallati con sei mesi a Vado, in Liguria. Com’è Rosset fuori dal campo da gioco? Rosset fuori dal campo da gioco è un po’ come in campo, un po’ lunatico, mi piace divertirmi, e uscire. Ho avuto la fortuna di fare solo il “calciatore”, e questo fino a pochi anni fa mi ha permesso di divertirmi e conoscere tanta gente. Ora ho aperto un bar e diciamo che lavorare è un po’ più dura. Cosa significa per te giocare la domenica? La partita della domenica è il coronamento della settimana, degli allenamenti, ma anche della vita privata, per quanto mi riguarda. Le sensazioni che provi la domenica, giocando, sono quelle che mancano di più, quando sei fuori per infortunio. Qual è la partita che ricordi di più? E perché? Essendo vecchio, ce ne sono tante, però diciamo che l’esordio in C contro la Sambenedettese, e la finale play-off con il Castellazzo, sono quelle che ricordo con maggiore piacere. Hai fatto più di 100 gol, qual è quello che ricordi di più? E perché? Al momento quello che ricordo di più è l’ultimo che ho realizzato, quello contro la Valenzana, che ci ha permesso

Società Operaia di Mutuo Soccorso

Comune di Castellazzo Bormida

calcio a livello dilettantistico e sono onorato di essere capitano di questa squadra e società. Sei rientrato dopo nove mesi di inattività, cosa hai provato? Sono stati nove mesi lunghi, perché dopo la prima operazione, e tutta la fisioterapia, stavo per tornare e ho avuto un altro brutto infortunio, quindi ho dovuto ricominciare tutto daccapo. Diciamo che mentre ero fuori, e soffrivo per la squadra, guardando le partite speravo in un rientro migliore, in una situazione di classifica un po’ più serena. Ora è un momento difficile per la squadra e quindi non riesco a godermi appieno il ritorno in campo. Domenica ho fatto quasi un tempo, e mi sento bene, spero di continuare così e mettere minuti, per recuperare la condizione migliore, riuscire a giocare ancora qualche anno a buon livello, non ho ancora voglia di smettere.

di vincere lo scorso campionato di Eccellenza. Ormai, da fine aprile dell’anno scorso, è passato un po’ di tempo. Parlami dei vari mister che hai avuto Mister ne ho avuti tanti, e, ripensandoci, da tutti, ho imparato qualcosa anche se, forse, potevo imparare di più. Quando si è giovani non è facile essere umili e pronti ad ascoltare. Cosa ne pensi del girone in cui milita il Castellazzo? Il nostro girone, è molto forte e molto stimolante, ci sono partite con squadre importanti, sapevamo che sarebbe stato difficile, ma, secondo me, stiamo facendo ancora meno di quelle che

erano realmente le nostre possibilità. Ora mantenere la categoria sembra quasi impossibile, ma, comunque sia, bisogna portare alla fine il campionato con dignità, senza arrendersi. Che opinione hai del calcio dilettantistico? Penso che almeno nel calcio dilettantistico dovrebbe contare più la passione che i soldi, ma non sempre è così. I valori delle società sane possono aiutare a crescere i giovani, con identità e educazione. Sotto questo aspetto, grandi complimenti al Castellazzo. Cosa significa per te giocare a Castellazzo? Come ti dicevo prima, è una società con dei valori e con gente seria. Credo che questo sia il modo giusto di fare

Pro Loco

CASTELLAZZO BORMIDA Con il patrocinio del Comune Sabato 17 febbraio 2018 Ore 21,00 presso il salone della SOMS

La Pro Loco promuove, in collaborazione con l’Associazione “Alessandria in Pista” una serata dialettale sul tema:

Businà e auter baladi

Salit dar Castlas

Interverran Giulia Sala no: , Marco BiorcEzia Zulfarino, Tony Frisina i, Alfio Crovesio, Gianni Pasin, Luciano Olivieri, Piero Raite o, Mario Lombardo, e... ospiti a ri, Gianni Prati sorpresa! La serata sa de “I Uatarorà allietata dal coro n” Presenta Ma uro Remott i

Com’è il tuo rapporto con mister Merlo? Con mister Merlo ho un ottimo rapporto, penso sia un allenatore molto preparato.L’anno scorso ci siamo tolti una bella soddisfazione, vincendo insieme il campionato. Ovvio che quest’anno tutto è più difficile, con i risultati che non arrivano, ma in questi casi le colpe sono da dividere tra tutti. Com’è il tuo rapporto con il presidente Curino? Anche con Curino ovviamente ho un buon rapporto, lui ha sempre parole molto belle per me (anche troppe), e la cosa mi fa piacere perché vuol dire che, in questi anni, qualcosa di buono ho fatto, sia a livello calcistico, ma anche a livello umano, credo. Io ho grande stima di lui come,del resto, di tutta la società, perché penso siano persone serie ed oneste. [Federica Ghisolfi]

In foto: William Rosset (fonte: Radiogold.it)

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16 feb. 2018

Ad Alessandria torna il Carnevale

I

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HURRÀ GRIGI

Libertà, Via dei Martiri, Piazzetta l Comune di Alessandria, Assesso- con il seguente programma: della Lega, Corso Roma, Piazza - raduno in Piazza Garibaldi dalle rato alla Cultura e Turismo, come Garibaldi; di consueto organizza il Carnevale ore 11.00 alle 13.00; - premiazione ore 17.30 circa. - partenza carri alle ore 15.00; Alessandrino con la sfilata dei carri alSiete tutti invitati a partecipare - percorso: Corso Cento Cannoni, legorici e gruppi mascherati che si svolgerà domenica 18 febbraio 2018 Corso Lamarmora, Via Pontida, Piazza con le vostre maschere!

SOTTORETE di Sara Pilotti

Anche Acqui ospita la sua prima tappa “Minivolley Cup”

È

stata sicuramente una grande giornata di volley quella organizzata a Valenza sabato scorso, 11 febbraio, che ha scandito l’ inizio di quella che ogni anno è la “MiniVolley Cup”. Questa stagione ha iniziato col gran botto fatto al Palazzetto dello Sport di Novara il 17 gennaio 2017 e proseguirà in diverse città sparse per tutto il territorio del Ticino-Sesia-Tanaro fino all’ ultima tappa nella nostra zona, fissata per il 27 maggio a Novi Ligure. Giornata di volley e festa per tantissimi mini atleti che hanno affollato la palestra Fontanile di Valenza, in occasione della 7° tappa del circuito Fipav - volley S3 Mini Volley Cup. Domenica 18 febbraio, invece, sarà il turno della famosissima cittadina termale di Aqui Terme che, come ogni anno, riesce a trasformare la vecchia Caserma Battisti in un luogo di aggregazione e divertimento. Il programma della giornata non è tanto diverso dalle varie formule che le società ospitanti adottano a ogni torneo: si giocherà sia al mattino che al pomeriggio, dalle 9.30 alle 17.30. Al “Torneo delle Tribù” parteciperanno circa 84 squadre in totale. Al mattino, dedicato ai più piccini, si scontreranno 12 squadre classe 2010/2011/2012 e 40 squadre classe 2008/2009/2010.

Il pomeriggio, solitamente dedicato alle squadre più “grandicelle” del Super Mini Volley, vedrà scontrarsi circa 32 squadre classe 2006/2007/2008. Questi concentramenti sono un’ occasione più unica che rara per far trascorrere alle piccole generazioni di atleti una giornata di festa, in una cornice di grande fascino come quella delle colline della città termale tra le più famose d’ Italia . Sicuramente un’ occasione unica anche per i genitori, per scoprire le ricchezze della città e riscoprire quel dolce momento che accompagna qualunque genitori che abbia un figlio che pratichi attività sportiva. Inutile ricordarlo. Lo sport ci insegna a vivere, ci insegna che non si è migliori degli altri e che gli altri non sono migliori di noi. Ci insegna il rispetto per l’ avversario, il rispetto per i nostri compagni e il rispetto per noi stessi. È cosa buona e giusta insegnare ed educare a una vita sana, a quel senso di giustizia e onestà che deve assolutamente far parte della nostra vita e di quella delle generazioni che pian piano si introdurranno in questo mondo così marcio, così ingiusto. Per creare nuove mentalità si deve partire dai bambini di oggi. Educarli all’ educazione. In fondo saranno loro gli adulti del domani.


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HURRÀ GRIGI

Alessandria, avanti tutta! Classifica GIRONE A Campionato di Lega Pro 2017 / 2018

Classifica Marcatori

TURNO PRECEDENTE

#

Giocatore

Squadra

Gol

1

Ragatsu

Olbia

13

Vantaggiato

Livorno

13

3

Tavano

Carrarese

12

4

Bruno

Giana Erminio

11

Moscardelli

Arezzo

11

González

Alessandria

10

Perna

Giana Erminio

10

Curcio

Alessandria

9

Ferrari

Pistoiese

9

Alessandro

Pro Piacenza

9

SQUADRA

P.ti

G

V

N

P

+

-

1

Livorno

51

24

15

6

3

47

21

1

Robur Siena

46

24

13

7

4

31

21

3

Viterbese

45

24

13

6

5

35

25

4

Pisa

44

23

10

11

2

28

14

5

Alessandria

34

23

9

7

7

31

28

6

Giana Erminio

34

23

9

7

7

40

33

7

Monza

34

24

9

7

8

26

22

8

Carrarese

33

24

9

6

9

37

34

9

Olbia

32

17

9

5

10

27

30

10

Piacenza

32

23

9

5

9

29

28

Dell'Agnello

Cuneo

9

11

Arzachena

31

24

9

4

11

33

29

Giudici

Monza

9

12

Pistoiese

31

23

7

10

6

30

32

Marconi

Alessandria

9

Marotta

Robur Siena

9

Ogunseye

Olbia

9

13

Pontedera

30

24

8

6

10

30

36

14

Arezzo

27

25

8

7

10

31

30

15

Lucchese

26

24

6

8

10

24

32

16

Pro Piacenza

25

23

6

7

10

16

24

17

Cuneo

22

24

5

7

12

18

34

18

Prato

16

23

3

7

13

19

40

19

Gavorrano

15

23

3

6

14

23

41

6 8 10

anno X n. 3

Arezzo - Alessandria 0 : 2 Monza - Arzachena 1 : 1 Robur Siena - Carrarese 0 : 0 Piacenza - Lucchese 1 : 0 Cuneo - Pistoiese 3 : 3 Livorno - Pontedera 0 : 1 Olbia - Pro Piacenza 0 : 0 Viterbese - Gavorrano 2 : 0 Prato - Pisa 2 : 2

Statistiche ALESSANDRIA PUNRI IN CASA : 19

PARTITE VINTE : 9

PUNTI FUORI CASA : 15

PARTITE NULLE : 7

RETI FATTE : 33

PARTITE PERSE : 7

RETI SUBITE: 26

DIFFERENZA RETI : 7

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16 feb. 2018 La formazione ospite: MONZA AND C F IL CAMMINO Un programma condotto da TaggiascoPiacenza 2 : 0Massimo + e Paolo Baratto 0:1 Pistoiese

Lunedì e giovedì alle ore 14,30 0 : 0solo =su Alex fm 89.9 Pisa

1:1

=

=

1:0

3:1

Arzachena

1:1

Alessandria

-

Viterbese

-

F

AND

+ +

0:1 0:1

+

C

1:0

Carrarese

-

1:1

RIT

1:0

+

0:1

ALESSANDRIA CALCIO

Lucchese

Una produzione

4:0

19

HURRÀ GRIGI

+

F

IL CAMMINO

RIT

C

1:1

=

Pontedera

5:1

+

Rin.

.

RIPOSA

Rin.

1:1

=

Pro Piacenza

1:0

Livorno

1:0

Robur Siena

1:1

Arezzo

2:0

Monza

-

Prato

-

Arzachena

-

Pisa

-

0:3 -

C

-

0:0

=

0:1

= -

1:1

.

1:0

.

= +

:0 = QUINDICINALE DIPrato CALCIO... E- NON SOLO –Statistiche Direttore Massimo0Taggiasco 3:2 + . 0:3

-

Arezzo

-

Robur Siena

-

Gavorrano

-

Pro Piacenza

-

Livorno

-

Pontedera

-

0:2

.

Statistiche

-

F

In Casa Ultima Vittoria : 21/01/18

. + +

Ultimo Pareggio : 04/02/18 Ultima Sconfitta : 19/11/17

= + . . .

Fuori Casa Ultima Vittoria : 11/02/18 Ultimo Pareggio : 29/10/17 Ultima Sconfitta : 26/11/17

Anno X n. 2•2 feb. 2018 .

I precedenti

L’Orso fa di nuovo paura!

3:0

+

2:2

=

0:1

-

1:1

=

0:0

=

Rin

.

RIPOSA

-

0:3

-

Giana Erminio

-

Cuneo

-

Olbia

-

1:0

+

1:2

-

LE GARE DI OGGI

(7ª GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO) ALESSANDRIA - MONZA Arzachena - Pisa Carrarese - Prato Gavorrano - Piacenza Giana Erminio - Robur Siena Lucchese - Cuneo Pistoiese - Olbia Pontedera - Arezzo

.

.

.

.

2:2

=

Giana Erminio

-

.

Ultima Vittoria :28/01/18

1:2

-

Carrarese

-

.

Ultimo Pareggio : 11/02/18

4:0

Olbia

-

Ultima Sconfitta : 22/10/17

1:2

Lucchese

-

Viterbese

-

Piacenza

-

1:3

.

.

Fuori Casa

+

-

-

2:3

Ultima Vittoria : 23/12/17

MASSIMO TAGGIASCO

Campionato 2017/18

Siena - Alessandria : 0 – 0

.

.

.

Campionato 2016-17

+

Q

SESTU

Arezzo - Livorno

Hurrà Grigi

3:2

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Alessandria – Siena: 5-2 Gavorrano . classifica: battendo i toscani, antanata molto tempo prima! Siena – Alessandria: 2-0 3:1 + Pistoiese . la seconda . Ultimo Pareggio : 19/11/17 che piazza potrebbe Anche la campagna acquisti 2 : 0 + Cuneo . uesta è l’Alessandria che non essere più un miraggio. estiva si è rivelata quasi comple. Ultima Sconfitta : 04/02/18 vogliamo! La vittoria di Li- tamente fallimentare: spendere E non dimentichiamo la Coppa vorno certifica la “resurre- meno, ma spendere meglio semItalia: dopo la trasferta di Arezzo, La formazione secondo Hurrà Grigi essere il nuovo, ottimo metozione” di un gruppo che ha ritro- bra ci aspetta un San Valentino al Moccagatta per la sfida con il Revato gioco, motivazioni e caratte- do. PROSSIMO TURNO nate: in palio c’è la semifinale! Ormai è inutile fare recriminare. (8ª GIORNATA Bisogna consolidare questo Il merito di questa svolta in posi- zioni, ma il livello di questo giroDEL GIRONE DI RITORNO) grande momento! tivo è sicuramente di Mister Mar- ne ci pare molto inferiore a quello VANNUCCHI Anche i tifosi hanno risposto alla potucolini che, con il suo arrivo, ha ri- dell’anno scorso: avremmo PRATO - ALESSANDRIA grande al cospetto di una Alesdato tranquillità e consapevolez- to tranquillamente giocarci la za ad un gruppo che sembrava promozione diretta in B con una sandria che ha ritrovato l’orgoglio Arzachena - Gavorranonon avere più voglia di lottare. della propria maglia. guida tecnica più esperta e capaA Livorno il nostro tifo è stato inAbbiamo anche ritrovato quel ce. Pistoiese - Giana Erminio La Robur Siena, che oggi arriva cessante, caldo e, quasi, commoGonzalez in grado di fare la differenza sempre e ovunque, ma tutti al Moccagatta, occupa attualvente: finalmente tanto amore è Pisa - Lucchese CELJAK gli uomini in maglia grigia sem- menteSCIACCA stato ripagato inFISSORE maniera degna. la seconda posizione in GIOSO e amarezclassifica, ma domenica scorsa ha brano essersi liberati da una zaDopo tante delusioni Robur Siena - Olbia ze, è tornata la speranza. vorra che ne condizionava negati- faticato per pareggiare in casa con Dimostriamo, come sempre, di il fanalino di coda Gavorrano. Cuneo - Pro Piacenza vamente le prestazioni. essere un grande pubblico: tutti al Ormai, nessuna formazione Resta il profondo rammarico per GATTO GAZZI può NICCO Monza - Viterbese tutti i mesi che sono stati persi in farci paura ed è chiaro che questa Moccagatta, perché noi non molliamo mai! avvio di stagione: la coppia Stelli- Alessandria può tranquillamente Hurrà Grigi! Piacenza - Pontedera ni-Sensibile doveva essere allon- puntare alle prime posizioni di

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