Alessandria-Carrarese

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Trattoria

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LEGGIADRIA PAPILLARE Tener - scheda tecnica_Tener_I 16/11/16 14:58 Pagina 1 DAL 1997

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QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO • Direttore Massimo Taggiasco

Anno X n. 6•20 mar. 2018

Cancelliamo la delusione!

Banfi Piemonte è situata a Strev tra Novi Ligure e Acqui Terme, Qui Banfi ha raccolto l’eredità di Bruzzone, sto del gruppo. Banfi Piemonte vanta una prod e rossi, tutti espressione d

MASSIMO TAGGIASCO

lo in corso non sono servite gersi addosso più di tanto, ma è chiaro che, nonostana nulla. l termine della gara te la lunga striscia positiva, Più che un allenatore, a con la Giana, pro- questa squadra serve forse questa squadra ha grandi viamo una grandis- uno psicologo: ci vuole un potenzialità, ma deve cresima delusione. Non ci so- cambio di mentalità. scere ancora molto se vuole no altre parole. Una squaSabato ho visto troppe raggiungere traguardi imdra piena di giocatori che prime donne, ma non una portanti. hanno militato in serie B si squadra con quella rabbia, Direi che in questo moè fatta rimontare due gol in quella cattiveria necessarie mento l’obiettivo primario casa da una formazione per chiudere la partita, con- è diventato la vittoria in piena di giovani poco più tro un avversario decisaCoppa Italia, perché è ormente modesto, che ha fatche ventenni. mai chiaro che la risalita in Non solo, ma si è giocato to solo il suo compitino: le classifica appare sempre più difficile. conoscendo già le sconfitte partite durano 90 minuti e Bisogna tirare fuori gli atdi Livorno e Siena. Il tutto non si può cadere nel panitributi: Marcolini ci ha fatto proprio contro la Giana, co sul 2 a 1 all’80°. superare il momento più Inutile invocare la “maleche tutti aspettavamo al brutto, ma adesso occorre varco per una sana vendet- dizione della Giana”, la colta sportiva. Invece, ancora pa è soltanto nostra: se anafare il vero salto di qualità. una volta, siamo stati vitti- lizziamo freddamente la siCi siamo forse illusi tropma di una grande beffa. po presto: non abbiamo antuazione con Monza, Siena Tutte cose già vissute, purcora vinto niente, ma c’è e Giana ci sono state lunghe troppo: evidentemente le fasi di gara in cui abbiamo tutto il tempo per farlo. subito il gioco avversario. lezioni dello scorso camChiudo con una consideOra non16/11/16 è il caso di pian-Pagina pionato e dell’avvio quelrazione Tener - schedaditecnica_Tener_I 14:58 1 sullo stadio. Il dilu-

A

www.hurragrigi.it

Hurrà Grigi

vio di sabato, come sempre, ha penalizzato (e costretto a stare a casa) i tifosi della curva e del rettilineo, quelli che veramente fanno dei sacrifici per seguire i grigi in casa e in trasferta e che sono il cuore della nostra passione. Invece, in questo millantato “nuovo” Moccagatta si è pensato solo ad incassare più denaro dal pitch-view, ma non si è voluta fare l’unica cosa che veramente avrebbe dimostrato considerazione e rispetto per i tifosi: la copertura di curva e rettilineo. Noi però continueremo ad esserci, a dispetto di tutto e di tutti, perché, anche se alcuni fanno ancora fatica a capirlo, i grandi risultati si raggiungono tutti insieme. Hurrà Grigi!

Hurra Grigi

Tener_Brut_scheda tecnica_Tener_I 17/06/16 17:15 Pagina 1

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Nasce da uve particolarmente adatte alla produz di uno spumante molto ricco di aromi fruttati.

Orso Grigio di padre in figlio Intervista ad Antonio Marcolini, papà del mister pag. 2 UVE IMPIEGATE HurràCuvée Azzurrini composta da: Sauvignon Blanc (oltre 50%) e C Speciale Italia Under 20 ad Alessandria

hurragrigi Tener - scheda tecnica_Tener_I

pag. 7-8-9-10

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CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE Colore: giallo paglierino, spuma abbondante, perlage Profumo: intenso e fruttato, con gradevole sentore di Sapore: asciutto, armonico e morbido al palato.

Banfi Piemonte è situata a Strevi, con oltre 45 ettari di vigneti di proprietà che siILestendono COMMENTO DELL’ENOLOGO Questo speciale blend, composto per oltre la metà da tra Novi Ligure e Acqui Terme, un territorio unico della tradizione vitivinicola piemontese. Banfi Piemonte è situata a Strevi, con oltre 45 ettari di vigneti Banfi di proprietà che èsi situata estendono Piemonte a Strevi, con oltre 45 ettari di vigneti di propriet Blanc, raramente destinate a vini spumanti, conferisc Qui Banfi ha raccolto l’eredità di Bruzzone, storica casa vitivinicola attiva fin dal 1860, per farne il marchio piemontese tra Novi Ligure e Acqui Terme, un territorio unico della tradizione vitivinicola tra Novi Ligure piemontese. e Acqui Terme, un territorio unico della tradizione vitivin particolari emarchio gradevolissimi. Uno spumante dal gusto del gruppo. Banfi Piemonte vantaha una produzione che comprende siavitivinicola grandi importanti bianchi Qui Banfi raccolto l’eredità di Bruzzone, storica casa attivahafinraccolto dalsia 1860, per farne ilvini piemontese Qui spumanti, Banfi l’eredità di Bruzzone, storica casa vitivinicola attiva fin dal 1860 del gruppo. Banfi Piemonte vantapregiate una produzione che comprende grandiBanfi spumanti, sia importanti bianchiche comprende sia grandi spumant del gruppo. Piemonte vanta una vini produzione e rossi, tutti espressione delle più denominazioni delsia basso Piemonte. GASTRONOMICI e rossi, tutti espressione delle più pregiate denominazioni del basso Piemonte. eABBINAMENTI rossi, tutti espressione delle più pregiate denominazioni del basso Vino gradevolissimo da bersi come aperitivo e fuori a piatti a base di pesce e alle carni bianche.

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Nasce da uve particolarmente adatte alla produzione di uno spumante molto ricco di aromi fruttati.

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TECNICA DI PRODUZIONE

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castellobanfi.com - banfi@banfi.it CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE

Colore: giallo paglierino, abbondante, perlage fine e persistente. Colore: giallo paglierino, spuma abbondante, perlage fine e persistente. Spumante ottenuto con fermentazione lunga in spuma autoclavi termocondizionate Profumo: intenso e fragrante, con gradevoli sentori di pesca gialla e frutti esotici. intenso e fruttato, con gradevole sentore di pesca. (Metodo Charmat) a 16°-18° C, con l’impiego di lieviti selezionati che aiutano Profumo: fresco, armonico e morbido al palato. Sapore: asciutto, armonico e morbido al palato. la cessione dei migliori e più Sapore: caratteristici aromi dei due grandi vitigni.


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anno X n. 6

HURRÀ GRIGI

Questa settimana la redazione di Hurrà Grigi ha incontrato Antonio Marcolini, attaccante dell’Alessandria nella stagione 1975/76, papà dell’attuale allenatore dei grigi Michele Marcolini

Marcolini: l’Orso Grigio di padre in figlio

A

ntonio, lei ha giocato nell’Alessandria nella stagione 1975/76, si ricorda quell’anno? Ricordi tantissimi, nella mia mente qualcosa è scomparso, forse per gli eventi che sono successi che mi hanno cancellato determinate cose, pensa che non possiedo nessuna foto: è stata una parentesi talmente veloce, talmente rapida. Allora avevo 25 anni, non mi è più capitato di passare da Alessandria. Quell’anno venivo dal Grosseto, ero arrivato a novembre, dopo l’esperienza di Bari, dopo di due anni di B. Sono arrivato ad Alessandria, in una società blasonata (tra l’altro giungevo con la speranza che l’Alessandria venisse ripescata in B per presunti illeciti), in una formazione di prestigio allenata da Losi. Ho giocato con Antonio Colombo, Reja che era sotto gli occhi di tutti, e Pillon. 21/09/1975 Treviso-Alessandria, è stata la gara in cui ha esordito con la maglia grigia, se la ricorda? Quella partita no, mi ricordo la partita con l’Udinese. Poi ricordo la partita in casa con il Sant’Angelo Lodigiani dove ho fatto gol. Quella sera sono rientrato a casa e, nella notte, è nato Michele, mio figlio. Poi la squadra non è andato bene nonostante i Sacco avessero allestito una formazione competitiva, fu acquistato anche Pulitelli che era il bomber dell’Eccellenza di quell’anno. Tra i compagni, in campo, non si andava

molto d’accordo. A novembre c’è stata una svendita totale, in questa svendita fui ceduto alla Pro Vasto in Serie C, nel girone meridionale, due anni con 13 gol, la squadra si era salvata anche grazie ai miei gol. All’epoca Michele Marcolini era ancora piccolo. Non ho fatto molti gol nella mia carriera ma lavoravo tanto per la squadra, spaziavo molto per il campo, amavo andare a pressare gli avversari. A 28 anni ero passato alla Triestina. Poi ho avuto una opportunità lavorativa con la prospettiva di essere assunto in banca in Liguria e non me la sono sentita di rinunciare a tale opportunità. Ho continuato a giocare, ma ho

fatto il passaggio da professionista a dilettante, in Liguria. Michele Marcolini è l’allenatore dell’Alessandria: impressioni da papà? Io posso dire che le mie impressioni sono positive: io sono sempre stato molto critico nei miei giudizi anche quando lui era calciatore, non mi piace incensarlo solo perché è mio figlio. Ho fatto anche l’allenatore: come caratteri ci si avvicina molto, forse io sono più impulsivo, lui sicuramente ha preso da sua mamma. Lui è più riflessivo, io sono più reattivo. Intravedo in lui una persona che può andare avanti perché è sensibile, guarda la persona. I ragazzi sono prima di tutto uomini, alle volte basta un sorriso o una pacca sulle spalle: lui in questo è attento. Io ritengo siano doti fondamentali per un allenatore. Anche sotto l’aspetto della tattica lo giudico molto positivamente.. Che opinioni hai della rosa attuale dell’Alessandria? É una rosa di tutto rispetto, Michele è felice di avere questi giocatori, con queste capacità calcistiche, con queste doti. Anche sotto l’aspetto umano, hanno capito quello che lui chiede e i risultati si stanno vedendo. Sabato sera con la Giana Erminio, siamo andati via tutti amareggiati, ma sicuramente questa squadra potrà regalare ai tifosi tante soddisfazioni.

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Sacco: una vittoria per il morale e la classifica C onsueto incontro con Carlo Sacco, figlio del Presidentissimo Remo, ultimo protagonista di una promozione dell’Orso Grigio in serie B. Carlo, come giudichi il pareggio casalingo contro la Giana? Nel calcio, purtroppo, quando non chiudi le partite, tante volte la paghi. Pensavo che il doppio vantaggio potesse bastare, ma noi ci siamo mangiati diverse occasioni da gol nitide, mentre loro hanno avuto una bella reazione. Certamente, gli addetti ai lavori non me ne vogliano, è sempre facile parlare da fuori e non quando si è in campo, anche perché l’occasione del contropiede sul 2 a 0 di Marconi, in tre contro uno, poteva chiudere la partita. Forse Sestu ha sbagliato anche perché la palla gli è rimbalzata male e ha tirato oltre la traversa. Non ti sembra che abbiamo concesso troppe occasioni alla Giana? Venivamo da un periodo in cui abbiamo giocato molte partite in poco tempo e abbiamo diversi giocatori oltre la trentina, mente loro, a parte Bruno, schierano una dele formazioni più giovani della serie C. E soprattutto quando il Mister della Giana ha messo in campo, in avanti, i due ragazzi di colore, ci hanno fatto impazzire. C’è stata grande delusione sugli spalti Riguardo al tifo, io, comunque, non sono d’accordo con chi ha coperto di insulti Bruno, colpevole di averci fatto il gol al Moccagatta nella scorsa stagione: così lo abbiamo caricato enormemente. Nel calcio il miglior disprezzo è il silenzio. Un consiglio, poi, ai tifosi in tribuna, dove sabato sera si è quasi sfiorata la rissa, con i

supporters ospiti, colpevoli di esultare al secondo gol della Giana. Anche i tifosi del Frosinone hanno esultato al gol del pareggio di Blanchard allo Stadium. Bisognava impedirglielo? La Giana, in fondo non ha rubato niente, siamo noi che non abbiamo chiuso la partita. Nel calcio bisogna avere rispetto anche per le formazioni più deboli sia come organico che come società. Tornando alla gara, direi che la cosa più stonata di sabato scorso è l’ammonizione pesantissima a Pablo Gonzalez, che contro la Carrarese purtroppo dovrà sedersi in tribuna. Dopo gli ultimi due pareggi, le zone alte della classifica sono irraggiungibili? Prima della trasferta di Pisa ero fiducioso che l’Alessandria potesse raggiungere addirittura il secondo posto. Dopo questi due pareggi, credo sempre nel secondo posto, ma davanti alla realtà dei risultati, mi auguro almeno la terza piazza, guardando con un piccolo occhio anche alla finale di coppa Italia. Adesso arriva la Carrarese di Mister Baldini e di Ciccio Tavano, che in classifica ci precede di tre punti… Penso che le squadre allenate da Baldini giochino sempre un bel calcio e con questi due ottimi giocatori, Tavano e Coralli, che la mettono sempre dentro, rappresentano un avversario tostissimo. Tavano è capocannoniere con 18 gol, mentre Coralli è a quota 7. Sarà una gara dura, il nostro organico è decisamente più importante, anche se loro hanno diversi giovani interessanti: non dimentichiamo le altre punte Vassallo e Piscopo, che sono veramente bravi. É una partita da spartiacque. Una vittoria contro una diretta concorrente ci può rinsaldare il morale e rilanciare in classifica.


20 mar. 2018

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HURRÀ GRIGI

L’INTERVISTA a Silvio Bolloli

Bolloli: “Si può dare di più”

S

ilvio, nell'ultima nostra chiacchierata avevi evidenziato la sussistenza di qualche problema dell'Alessandria e la prestazione resa sul campo, sabato sera, contro la Giana Erminio, pare avere confermato le tue osservazioni. Sono andato a rileggermi, ancora pochi minuti fa, la nostra ultima intervista e, in questo momento, mi sentirei di riproporla integralmente anche in questo numero proprio perché i presupposti non sono assolutamente cambiati. I grigi hanno subito due gol, è vero, ma ne hanno anche realizzati due. Dal punto di vista della statistica abbiamo leggermente peggiorato quella delle reti al passivo e lievemente migliorato, seppur con riguardo all'ultimo periodo, quella delle reti all'attivo ma direi che questi numeri, ora come ora, a maggior ragione se rapportati a una singola partita, possono considerarsi veramente irrilevanti. Cosa ti ha colpito di più della prestazione dei grigi di sabato sera? Vorrei intanto premettere che ho seguito soltanto metà della partita poiché, a causa di una influenza che mi stava aggredendo, ho dovuto lasciare lo stadio in occasione dell'intervallo ma quello che ho visto nel primo tempo mi è già più che sufficiente ad esprimere una lucida analisi dell'andamento del match. Perché? Perché dal venticinquesimo minuto in poi della prima frazione l'Alessandria aveva praticamente lasciato l'iniziativa del gioco in mano alla Giana Erminio e quindi il rallentamento

dei grigi, dopo il 3-0 fallito da Marconi, era già piuttosto evidente. Più che altro vi è un aspetto che mi ha particolarmente preoccupato. Quale? Proprio perché l'Alessandria aveva visibilmente rallentato il ritmo a partire dal venticinquesimo del primo tempo, mi sarei aspettato una ripresa più arrembante: è vero, si era in vantaggio 2-0, ma disputare tre quarti di partita all'insegna del contenimento mi pare veramente eccessivo anche con un vantaggio simile. Quindi il fatto che l'Alessandria non abbia manifestato una vera reazione (fatta eccezione per il palo di Sestu) nel corso del secondo tempo ti ha preoccupato. Si, sicuramente si: i grigi avrebbero dovuto cercare di chiudere prima

la partita, questo lo ha detto anche il loro allenatore, e non farsi rimontare come è accaduto, specie tenuto conto del fatto, mi pare, che la Giana Erminio alla fin fine, non abbia rubato nulla. Marcolini sta sbagliando qualche cosa, a tuo giudizio? Mi è difficile rispondere a questa domanda, poiché bisognerebbe vedere quali prestazioni i grigi riuscirebbero ad inanellare mettendo in campo qualche altro uomo e magari schierandosi in maniera diversa: ora come ora posso dirti che non mi ha del tutto convinto Ranieri (anche se alcuni colleghi della carta stampata lo hanno celebrato) e noto come i grigi abbiano qualche problema sia in fase di impostazione del gioco, dal centrocampo in su, che in fase di con-

tenimento degli avversari. Oggi come oggi, quale è a tuo avviso il reparto meno attrezzato dell'Alessandria? Senza alcun dubbio la difesa: che comunque riesce a reggere alla media di circa un gol al passivo a partita : i nostri due alfieri in posizione centrale, cioè a dire Giosa e Piccolo, hanno entrambi trentacinque primavere sulle spalle e non sono dei fulmini a livello di velocità e i due terzini, Celjak e Barlocco, appaiono più votati all'impostazione che non alla protezione della retroguardia. E del centrocampo cosa puoi dire? A parte confermare qualche perplessità su Ranieri, non posso fare a meno di ricordare come l'impostazione scelta, per altro fin dall'estate

scorsa, con Pasquale Sensibile, è stata quella di costruire una squadra molto dotata dal punto di vista dei mediani incontristi e di rottura ma decisamente meno in termini di impostazione del gioco e questo si vede. In che modo? Nel fatto che quando il pallone passa dalla difesa al centrocampo non esiste un vero e proprio schema ma ci si affida sovente più all'improvvisazione cercando le punte, ma tuttavia utilizzando giocatori (se devo fare un nome mi viene in mente Nicco) che non hanno nel loro dna le doti del regista e dell'impostatore di gioco. Quale è, a tuo avviso, l'atteggiamento giusto da tenere in questo momento? L’atteggiamento giusto, in questo momento, è il più difficile: l'Alessandria ha vissuto tre mesi di autentico calvario all'inizio della stagione, poi, con Marcolini, si è ripresa addirittura tenendo, per circa un paio di mesi, un ritmo da prima della classifica. Adesso, al di la dei singoli risultati, il rallentamento è piuttosto evidente. Quindi? Quindi bisogna non eccedere con gli elogi, anche perché la stagione non è affatto terminata, ma saper mantenere una giusta pressione su questo gruppo affinché lo stesso dia il meglio di sé. Attenzione, pressione non vuol dire critica gratuita e demotivante: il pubblico deve sapere che la squadra è forte e che può veramente raggiungere ogni traguardo ma occorre anche la convinzione, in primis da parte di Marcolini e dei suoi uomini, che le ultime prestazioni non possono essere considerate veramente soddisfacenti e che occorre invertire la marcia per disputare il finale della stagione alla grande.

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anno X n. 6

HURRÀ GRIGI

I GRIGI SIAMO NOI di Sergio Ivaldi

Grigi, un brutto passo indietro

S

ono passate poche ore dal pareggio-beffa casalingo contro la Giana Erminio ma la rabbia, dentro di me, stenta a sbollire. Antichi fantasmi di Stelliniana memoria si sono improvvisamente materializzati sul campo del Mocca nella ripresa. Dopo un inizio di gara che definire sontuoso sarebbe come sminuire la prova di forza di Gonzalez e compagni, si è assistito ad una ripresa sconcertante. La squadra di fatto, ha abbassato il proprio baricentro di una ventina di metri, ha perso aggressività e concentrazione e dopo aver subito il primo gol si è impaurita e disunita, subendo di conseguenza l'inevitabile pareggio degli ospiti. La difesa, soprattutto, ha palesato antiche amnesie delle quali si era persa traccia nell'era Marcolini. A far suonare piccoli campanelli d'allarme ci aveva pensato l'attaccante della Giana Bruno, colpendo prima un palo e poi una traversa. Qualcosa, nell'intervallo, giù negli spogliatoi, deve essere accaduto. Qualcosa non ha funzionato a dovere, forse le indicazioni del

mister erano quelle di risparmiare energie in vista dei numerosi incontri ravvicinati che ci attendono, controllando di fatto la partita, messa in ghiaccio dal perentorio 2 a 0 del primo tempo. Fatto sta, che si sono buttati al vento due punti fondamentali per avvicinare la vetta della classifica. La concomitanza, infatti, delle sconfitte del Livorno e del Siena, ci offrivano la ghiotta possibilità di rosicchiare ulteriori preziosi punti in classifica. Ma come sempre quando ci offrono queste possibilità noi le falliamo miseramente. Certo, la squadra non è stata aiutata dal tempo inclemente e da una terna arbitrale a dir poco incompetente (c'erano almeno due rigori non fischiati a nostro favore) ma è anche, altret-

tanto vero che abbiamo sbagliato l'inverosimile sotto porta. La partita, si poteva e si doveva chiudere molto prima se Marconi e Sestu avessero finalizzato al meglio le loro ghiotte occasioni. Battere la Giana aveva un significato, insito nei tifosi, che andava bel al di là dei tre punti in classifica. Significava il raggiungimento di una sorta di vendetta sportiva nei confronti di una squadra, che l'anno scorso, con un gesto altamente antisportivo, di fatto ci ha negato il salto di categoria. Ma come abbiamo potuto amaramente assodare ieri sera, i lombardi sono diventati la nostra “bestia nera”. Vederli ultimamente, spesso gioire al Moccagatta è una di quelle cose che faccio fatica a digerire.

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A margine di questo mezzo passo falso volevo esporvi un'altra considerazione condita dalla vis polemica che mi contraddistingue. Nella passata estate sono stati spesi milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio, per la sontuosa e fastosa cerimonia di inaugurazione dello stesso, con annesso invito alla cerimonia, dietro lauto compenso, del noto giornalista sportivo di Sky, Fabio Caressa. Nessuno, però, e ribadisco, nessuno, che in società si sia minimamente preoccupato dei tifosi presenti in curva, cuore del tifo passionale e genuino (senza contare che molti di questi ogni domenica si sobbarcano centinaia di km per seguire la squadra in trasferta). Sono state ristrutturate la tribuna ed il settore Parterre, realizzando il ben noto Pitch-Wiew, di fatto, per mettere a proprio agio sponsor e tifosi facoltosi ignorando del tutto i “poveri cristi” della curva, lasciati tutto l'anno a sopportare il freddo, l'acqua, la neve o la calura estiva. Sarebbe stato auspicabile, quanto meno che la dirigenza avesse pensato ad una sorta

di copertura della Gradinata Nord (ma anche del settore Rettilineo), che garantisse un maggior comfort anche a questi tifosi. Siamo nel 2018 e molte società si stanno attrezzando per rendere più confortevoli i loro stadi...noi siamo sempre un passo indietro ad Alessandria. Molti abbonati e tifosi, ieri sera, sono rimasti a casa a causa dell'acquazzone che si è abbattuto sulla città prima e durante la gara. Ora i soldi degli abbonati chi li rimborserà? Molti, compreso ahimè, il Presidente, sostengono che il vero tifoso della curva deve soffrire...balle...io voglio godermi la partita e non andare a casa bagnato fradicio e farmi venire 40° di febbre il giorno dopo. Leggo spesso sui social, alcuni soloni presenti perlopiù in tribuna sparare a zero sui tifosi della curva. Un consiglio... prima di parlare a sproposito, alzate il vostro bel fondoschiena dorato e venite a vedervi le partite in curva, magari sotto un diluvio, come quello di ieri sera e poi, forse ne possiamo riparlare. Nonostante tutto...FORZA GRIGI.


20 mar. 2018

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HURRÀ GRIGI

THORmento grigio di Thor

Punto e... a capo Un programma condotto da Massimo Taggiasco e Paolo Baratto

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IL BASTIAN CONTRARIO di Mao

Solo e sempre rabbia !!!!

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orse il titolo è troppo crudo e mi avrebbe regalato una gioia... una non vorrei dimenticare le vittorie bella serata... ero già felice, sono irei che la partita con la ErmiLunedì e giovedì alle ore 14,30 in Champions League, gli scudetti sincero!!!! nio, qualora ve ne fosse ancosolo su Alex fm 89.9 vinti, le coppe Italia vinte o sfiorate e Giocano... tra un cliente e l'altro ra bisogno, sancisce il termine Una produzione le promozioni fatte a ripetizione… seguo pochi minuti.. e non credevo delle residue illusioni coltivate dagli Noi tifosi GRIGI (forse siamo ai miei occhi subito un gol.... poco "irriducibili ottimisti" in merito ad destinati a rimanere tali… come dopo un altro!!!! Il lavoro era leggeun'utopistica ed improbabile rimonta soddisfazioni) ci accontenteremmo rissimo… primo tempo finito 2 - 0 alla vittoria diretta, o alle prime due/ di poco… Meno male, tutto sotto controllo... tre posizioni di classifica... Vincere quella partita che giochi Il tempo passa... e quando vedo che Ribadendo la priorità assoluta che QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiascocontro una squadra antipatica... Anno X n. 2•2 feb. 2018 hanno segnato il gol del 2 - 1... ho dev'essere riservata alla doppia sfida Prendere i 3 punti che potrebbeper un attimo pensato: "meno male con la Viterbese... in attesa del decisiro non contare molto in classifica che non sono presente… aspettare e vo "minicampionato" estivo che vedrà ma che ci avrebbero fatto piacere... stringere fino alla fine non mi è più il suo epilogo a metà giugno in quel di avrebbero forse aumentato i pensieri congeniale" Pescara... per un campionato mai chiuso defiUffa sarà finita... ecco che accade: A mio parere, pur non avendo nulla nitivamente per noi ma mai cominil telefono ti conferma le tue paure... da rimproverare ai giocatori in merito posto dell'impalpabile Marconi (tordenza assoluta dal meraviglioso duo ciato con aspirazioni di primato!!! contro quei b…… e è arrivato il all' impegno e alla voglia di vincere, mi nato alla sua proverbiale attitudine a Gonzalez/Sestu... che andrebbe gestiNiente, nemmeno questo. pareggio !!!! sembra che la squadra abbia evidensbagliare gol davanti al portiere!), dal to, preservato, centellinato, conservato Purtroppo per motivi di lavoro Mi sono dato le mani sul viso… ziato una palese mancanza di pecumomento che non era una partita da amorevolmente per il finale di stagioquella con la Giana è la prima partita Tanto che il mio collega ha detto liarità generalmente prerogative delle MASSIMO TAGGIASCO classifica: battendo i toscani, antanata molto tempo prima! "aprire" con palloni lunghi o cross lane!!! cheAnche non ho la potuto seguire né sugli spaventato: che è successo??? autentiche "corazzate": che la seconda piazza potrebbe campagna acquisti terali, ma dauesta "chiudere" in contropiedeche spalti Direi che le uniche speranze di pronési inètvrivelata . avessero gioca- la "cattiveria", la "ferocia agoniè l’Alessandria nonsapevo esserecome più un miraggio. estiva quasi comple- Non sfruttando gli spazi lasciati dalla loro mozione passano per noi obbligatoriaE vorrei raccontare come ho vissuto… non sapevo nulla tantomeno i stica" necessaria a chiudere le partite vogliamo! La vittoria di Li- tamente fallimentare: spendere E non dimentichiamo la Coppa spendere meglio sem- motivi. vorno certifica la “resurre- tomeno, Italia: dopo la trasferta di Arezzo, difesa altissima! mente dalle loro condizioni psicofisil'interama giornata del nostro girone (troppo spesso lasciamo "in ballo" anSan che Valentino essere il nuovo, meto- Solo zione” di unavrei gruppo che ha ritro- abra ci aspetta Personalmente anche provveche (sono gli unici a garantire qualità partire dai risultati delottimo pomeriggio. una cosaun sapevo.. stavo al che quelle dominate sul piano del posMoccagatta per la sfida con il Redo. gioco, motivazioni e caratteduto vato a rinforzare il centrocampo con e imprevedibilità alla fase offensiva!) e La mia informazione era data dal male.. nervoso arrabbiato inc... sesso palla e delle occasioni); nate:tutto in palio c’è la semifinale! Ormai èche inutile farevedere recrimina- issimo re. in più, magari spostando un uomo dal pieno recupero di Cazzola e Blantelefonino mi faceva era svanito, la gioia del - quella solidità difensiva che da Bisogna questo ma il stava livello di questo merito di questa svolta in posiNicco Ilsull'esterno... con Bellazzini e chard... ilzioni, Livorno che perdendo a giro- pomeriggio nonconsolidare c'era più. l'impressione agli avversari di non grande momento! ne ci pare molto inferiore a quello tivo è sicuramente di Mister MarBarlocco a sinistra abbiamo ballato la Del resto, come scrissi già alcune Piacenza ed il Siena che perdeva a Eravamo tornati a tifare quella poter mai recuperare il risultato, fruAnche i tifosi hanno risposto alla colini che, con il suo arrivo, ha ri- dell’anno scorso: avremmo potu"tarantella"... settimane orsono, mi sembra difficile Monza. manica di “campioni” che non erano strandone il morale e le iniziative (una grande al cospetto di una Alesdato tranquillità e consapevolez- to tranquillamente giocarci la Abbiamo due terzini che difendono aumentare il "peso specifico" reale di Immaginare che le partite di portare gioia…l’orgoglio un volta si diceva "tirare la riga"!); sandria che ha una ritrovato diretta in B finissecon una in grado za ad un gruppo che sembrava promozione "poconon bene" e crossano peggio! una compagine senza acquistare calro cosi sarebbe stato troppo bello ... momento di piacere... una felicita !!! - una vera Prima Punta di Alto Lidella propria maglia. guida tecnica più esperta e capaavere più voglia di lottare. Piccolo tutte le volte ne "inventa" ciatori di qualità nei ruoli chiave... Il Pisa che pareggia... Mi sono accorto ancora una volvello in grado di aiutare la squadra A Livorno il nostro tifo è stato inAbbiamo anche ritrovato quel ce. una, quando non due! È stata fatta un'operazione di "puliInsomma poteva che non ècaldo facile essere un tifoso a giocare e finalizzare con regolarità insono grado di fare la diffee, quasi, commoLa Roburmeglio Siena,non che oggi arriva ta...cessante, Gonzalez Vannucchi è quasi sempre molto zia" parziale in sede di mercato, poraccadere.. dei GRIGI... sulla bilancia delle cose è (obiettivamente abbiamo due centrarenza sempre e ovunque, ma tutti al Moccagatta, occupa attualvente: finalmente tanto amore reattivo tra i pali,inma troppogrigia "molle" tando ragazzi magari più motivati, Solo la Viterbese faceva il suo negativein non c'è proporvanti che insieme non ne fanno UNO posizione in positive gli uomini maglia sem- mente stato eripagato maniera degna. la seconda e amarezclassifica, ma domenica scorsa ha zione brano essersi liberati dadiuna Dopo in uscita, soprattutto nell'area sua za- compitino. disponibili al "sacrificio" e capaci di tra le tante gioie edelusioni le tristezze... di quelli che piacciono a me!); ze, è tornata la speranza. perlepareggiare in casa con Forse vorra che ne condizionava negati- faticato competenza (quella piccola...). mettere in condizione i compagni di Finiscono partite, i risultati vena noi basterebbe veramente - piedi "buoni" a centrocampo... a come sempre, di il fanalino di coda Gavorrano. vamente le prestazioni. Credo ci convenga metterci tranaumentare il proprio rendimento, ma gono confermati... il lavoro diventa pocoDimostriamo, per essere felici... per potere parte l'evanescente e inconcludente essere pubblico: tutti nessuna il profondo rammarico quilli, Resta preparare la Finale di Coppaper piùOrmai, non vedo giocatori che ti fanno “vinceleggero... i minutiformazione passano e lapuò vivere tuttaun la grande settimana e non solo i al Bellazzini, gli altri sono tutti ottimi inperché noi molfarci di paura ed è chiaro che questa mesiconcentrazione, che sono stati persi Italiatutti con itanta con- in voglia re le partite". concludere la giornata la90 Moccagatta, minuti della partita con unnon moracontristi (neanche troppo veloci) che liamo mai! avvio di stagione: la coppia Stelli- Alessandria può tranquillamente servare le risorse necessarie per dare il Se poi capita che pure Mister Marcovorativa e sportiva in modo positivo le alle stelle !!! non sono in grado di apportare quasi Hurrà Grigi! ni-Sensibile doveva essere allon- puntare alle prime posizioni di massimo a giugno... lini si addormenta in panchina la fritè tanta. Mentre aspettavo cercavo di Ma purtroppo riusciamo a non nulla per quanto riguarda la costruzioE sperare che lassù Qualcuno sia tata è pronta! calcolare chi avesse fatto più partite avere nemmeno quei momenti . ne della manovra, tantomeno in zona disposto a concederci "IL MESE PERA mio parere andava inserito mole chi ne avesse più da recuperare. Non è successo nulla... ma come gol! Videointerviste Hurra Grigi GrigiFischnaller al FETTO"!!! hurragrigi www.hurragrigi.it to primaHurrà lo sgusciante La vittoria della MIA SQUADRA GianmariaZanier al solito si deve resettare…. la mente. Mi pare altresì lampante la dipen-

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Orso, un pareggio da dimenticare subito

S

esto posto in classifica, a meno tre dal quinto: 10 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte con 39 gol fatti e 31 subiti. Questo dicono i numeri, questo dice la classifica. I numeri, a volte, possono essere un veritiero specchio di quello che è la realtà di una squadra di calcio, ma è necessario non fermarsi soltanto alle apparenze, soltanto ai numeri, è necessario andare oltre, è necessario andare a vedere quelli che sono i meriti e i demeriti, in una fase cruciale della stagione con gare molto ravvicinate in cui tutti devono dare il contributo alla causa dell'Orso Grigio. La gara con il Giana Erminio ha lasciato in dote diversi punti da analizzare: la fase difensiva dell'Alessandria ha compiuto dei passi indietro rispetto alle precedenti uscite, con errori di singoli e di collettivo su cui urge lavorare per cercare di limitarli al minimo. In entrambe le marcature, della squadra allenata da Cesare Albè, è stata la fascia sinistra quella in cui i giocatori avversari sono arrivati in area di rigore, esattamente dalla parte di Barlocco. Tra Pontedera, avversario il Prato, il Pisa e il Giana Erminio l'Alessandria ha incassato 5 reti diminuendo notevolmente la media della fase difensiva. Quando la difesa va in difficoltà è spesso anche colpa del centrocampo che non fa adeguatamente diga in fase di copertura. Il modulo a tre utilizzato a centrocampo con Ranieri, crescuto notevolemte di livello, Nicco e Gatto ha evidenziato come l'assenza di un mastino del calibro di Alessandro Gazzi si sia fatta notevolemte sentire.

anno X n. 6

HURRÀ GRIGI

OGGI AL MOCCA di Paolo Baratto

Carrarese: obiettivo playoff L

L'attacco seppur andato due volte in gol, ha evidenziato diversi errori sottoporta, diverse imprecisioni con anche la fortuna che ha gurdato da un'altra parte. Urge essere cattivi, più cattivi e concreti sottoporta, per evitare di perdere punti per la strada, per evitare di farsi rimontare dagli avversari. Un dato balza all'occhio: Thiago Casasola, difensore ceduto a gennaio alla Salernitana, quindi con quattro mesi di partite di campionato, ha realizzato due gol. Le due prime punte avute dall'Alessandria, Christian Bunino, ritornato a gennaio alla Juventus e girato in prestito al Pescara e Matteo Chinellato, arrivato nel mercato invernale dal Padova, hanno realizzato zero reti. L'ultimo arrivo è finito in

panchina con Marconi che, ritrovata la forma, non ancora piena, ha ripreso la maglia da titolare. Ora arriva la Carrarese, del capoccannoniere del girone, Ciccio Tavano, martedi alle 20.30. Poi sabato 24 la trasferta in quel di Olbia, ore 14.30, diretta Tv su Sportitalia, giovedi 29 marzo la gara casalinga con la Lucchese, ore 18.30, martedi 3 aprile il recupero del match con l'Arzachena, fischio d'inizio ore 14.30. Arriva aprile, aprile che significa doppia finale di Coppa Italia di Serie C, l'11 l'andata e il 25 il ritorno, contro la Viterbese. Aprile con magari un Cazzola in più con magari un Chinellato diverso con l'imperativo di vincere il trofeo. [Paolo Baratto]

a Carrarese disputa campionati di Serie C dalla stagione 1977/78, nel suo palmares la vittoria della Coppa Italia di Serie C nella stagione 1982/83. Dal 20 giugno del 2017 in panchina siede Silvio Baldini, tornato alla guida di una squadra dopo sei anni. La sua carriera da allenatore è iniziata nel 1984 sulla panchina del Bagnone, per quattro anni. Poi Massese, come vice, un anno. L'ultima squadra allenata è stata il Vicenza, nella stagione 2011/12 ma il 6 ottobre 2011 viene esonerato dopo l'8ª giornata di campionato successivamente alla sconfitta casalinga per 0-2 contro il Varese. In porta Borra è in prestito, annuale, dall'Entella: nelle ultime due stagioni 37 presenze con l'Arezzo. In difesa Benedetti è in prestito, annuale, dal Torino. Murolo è giunto da svincolato: nella stagione 2015/16 24 presenze nella Casertana. Baraye è in prestito, annuale, dall'Entella dove ha giocato 7 partite nella prima parte della stagione e 14 partite le ha giocate nella passata stagione. Possenti è arrivato dalla Reggina dove ha giocato 27 gare collezionando 1 gol. Vitturini è in prestito, annuale, dal Pescara: nella prima parte della stagione 2 presenze nel Carpi, in Serie B. Tentoni è in presitto, annaule, dall'Atalanta. Nelle ultime due annate a Forli, un anno in C e uno in D con 54 presenze e 8 gol. A centrocampo Agyei è arrivato dal Benevento. 18 presenze, nella Juve Stabia, in Serie B, nella stagione 2012/13. Cardoselli è arrivato dalla

primavera della Lazio. Marchionni è giunto dal Latina : la sua è una lunga carriera tra A e B, Sampdoria, Parma, Fiorentina, Juventus, Piacenza ed Empoli nella massima serie. Foresta è stato tesserato dal Crotone: nella passata stagione 29 presenze e 1 gol con la maglia del Messina. Tortori è in prestito dal Venezia: nella scorsa stagione 17 presenze e 2 fol con la Viterbese, oltre a 23 presenze e 1 gol con il Venezia. Vassallo è in prestito dal Bologna. Bentivegna è in prestito dal Palermo: nella passata stagione 10 presenze nell'Ascoli. Piscopo è in prestito dal Genoa. In attacco Biasci è arrivato dalla Massese dove, nella scorsa stagione, ha giocato 32 presenze segnando 24 gol. Coralli è arrivato dalla Reggina dove ha giocato 32 gare segnando 13 gol. Tavano, capocannoniere del girone con 17 gol, è approdato dal Prato. Il modulo di gioco utilizzato dal mister è stato il 4-2-3-1: in porta Borra, in difesa Baraye, Murolo, Ricci e Tentoni; a centrocampo i due interni sono Rosaia e Agyel, in appoggio Tavano, Tortori e Bentivegna con Coralli unica punta.

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MASSIMO TAGGIASCO

IC

l Moccagatta a colorarsi ontinuatorna la serie positivadi di questa Alessandria che azzurro. fa di andare nuovo sognare i suoi Bisogna molto indietro tifosi. Laper trasferta Pisa ha fatnel tempo vedere di una formazione to registrare una ed nazionale esibirsi allonumerosa stadio di Ales“agguerrita” presenza di sostesandria, ma non è il passato che ci nitori grigi sugli spalti dell’Areinteressa. na Garibaldi. La partita under 20 tra Italia e SvizBuon segno: poco per volta, fizera è il ed riconoscimento qui ed ducia entusiasmoche, tornano ora, il calcio che conta deve tornare nei nostri animi distrutti dalle nel nostro della stadio. Se lo stagione. meritano la vicende passata città, la Dirigenza, il Moccagatta, i tiQuando si vede una squadra che non molla che finoindossa al 95’, quanfosi e la squadra questa do si vedono le facce dei giocagloriosa maglia grigia. tori cheil corrono verso propri Diamo benvenuto agli iazzurrini tifosi rappresentano per festeggiarelainsieme perché speranzalae di unaluogo storica finale, la conquista fiducia, in primo per il calcio vuol dire che qualcosa, finalnazionale che più conta. mente, è veramente cambiato. Siamo reduci dall’eliminazione dal Il pareggio di Pisa, allora, ci ha prossimo figuraccia regalatomondiale, un puntouna o ce ne ha epica per tutto il movimento. tolti due? Eppure, bisogna costruire E’ chiaro che ripartire, in questo mole basi per un futuro diverso, perché

Hurra Grigi

Anno X n. 5•16 mar. 2018

simili debacle non principale abbiano piùèa ri-partita sta per valorizzare giovani e rivitalizdopo partita,i nella cermento l’obiettivo petersi. zare una serie C che appare ogni anno diventato la conquista della tezza di aver ritrovato una squaE’ ovvio dire, quindi, che bisogna Coppa Italia, un trofeo che dra vera e col rimpianto del manca nella puntareda suitroppo giovanitempo che vanno messitempo perduto. bacheca ediche garantisce nostra nelle condizioni emergere e di tro- Volendo trovare un punto deun cammino “abbreviato” nei svi-bole, ci pare che il fronte offenvare spazio e ambienti ideali per sivo stenti a trovare con contiplay-off. quindi comluppare leDiventa proprie potenzialità. prensibile, a Pisa, la scelta In molti hanno predicato chedipro-nuità la via del gol, ma il ritorno Mister Marcolini di attuare un di Marconi può sicuramente gaprio la serie C dovrebbe essere l’amrantire un’ottima “arma letale” robusto turn-over per amminibiente ideale per coltivare le giovani strare le forze e dare agli ultimi in più, nella speranza che la fisperanzemaggiori del calciopossibilità italiano. arrivati di ducia riposta in Chinellato venAlla prova dei fatti, però, le forma-ga al più presto ripagata. inserirsi nel gioco e far emergepiù titolate, quelle che vogliono A questo punto della stagione, rezioni le proprie qualità. lottare nelle posizioni di vertice Resta però il rammarico di unsem-ogni partita è decisiva. Abbiamo secondo sostan- suiritrovato la passione perché siabrano faretempo molto in piùcui affidamento zialmente i grigi hannoma dimogiocatori meno giovani, di sicuramo sicuri che questa è una nonche solosulle il pa-pro-squadra vera, che combatte con strato di meritare esperienza, piuttosto reggio, forse qualcosa in più. anima e cuore e che non è semesse ma del futuro. conda a nessun’altra formazioAnche posizioni in Quello risalire dei nostri ragazzi diventa ne. classifica è molto importante, così un percorso ad ostacoli e proprio Tutti al Moccagatta! Tra camaddirittura il secondo posto vale la nazionale under 20 dimostra che pionato, Coppa e play-off doun turno in meno di play-off risono stati i suoi pro-vremo fare gli straordinari. Ci spetto alla veramente vittoria in pochi Coppa. tagonisti approdati al calcio che con-sarà da divertirsi. Non tutto è programmabile: ta. Possono essere le “squadre B” delle Hurrà più in crisi? Grigi! viviamo questo bel momento formazioni di serie A la soluzione giu-

hurragrigi

Sono sempre più numerosi coloro

che si dicono favorevoli a questa proposta. Un simile progetto di valorizzazione, però, dovrà essere accompagnato non solo da forme di tutela per i vivai delle squadre italiane di tutti i livelli, ma di incentivo per i giovani talenti italiani. La Nazionale maggiore soffre anche per questo: i nostri ragazzi faticano a trovare spazio, perché la concorrenza è sempre più agguerrita. Gli osservatori delle squadre italiane cercano talenti in tutto il mondo, ma sembrano non accorgersi dei valori che hanno in casa. Il calcio italiano deve essere salvato ed il primo passo è proprio la valorizzazione dei nostri vivai, valorizzazione che passa anche per gli incentivi alla realizzazione di strutture funzionali e moderne e per la adeguata preparazione degli allenatori e dei tecnici delle formazioni giovanili, fin dalla più tenera età.

A volerla dire tutta, sarebbe forse il caso di riportare anche nei settori giovanili i più sani valori dello sport: invece, denaro e marketing sembrano gli unici obiettivi cui vengono indirizzati, fin dalla più tenera età, gli aspiranti calciatori, magari anche con la complicità di famiglie per cui il talento dei figli è solo una speranza di tranquillità economica. Lo sport deve insegnare altri valori e, se si vuole diventare grandi campioni, bisogna essere prima di tutto grandi uomini. Speriamo, per terminare, che anche ad Alessandria si assista finalmente alla creazione, direi alla “coltivazione” di un buon settore giovanile, che parta magari dalla creazione di sinergie con le scuole cittadine. Detto questo, facciamo i doverosi auguri a tutti: ai tifosi di vedere una bella partita e a tutti i giocatori in campo di coronare il loro sogno. Il futuro è nelle vostre mani: fate buon uso del vostro talento!

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II

anno X n. 6

HURRÀ AZZURRINI

Nazionale Under 20: il 27 marzo ad Alessandria l’ultimo incontro del Torneo ‘8 Nazioni’ con la Svizzera

Allo stadio Moccagatta di scena la Nazionale Under 20 ra squadra allenata da Alberigo Evani, fu sconfitta dall’'Inghilterra, per 1-3, al Jeonju Stadium, l'8 giugno 2017: per gli azzurrini segnò Orsolini mentre per la squadra allenata da Simpson andarono in gol Solanke, doppietta e Lookman. Nella finale per il terzo e quarto posto gli azzurrini sconfissero, ai rigori, l’Uruguay per 4-1. Riccardo Orsolini fu premiato, al termine del torneo, con la Scarpa D’Oro dato che vinse la

classifica cannonieri segnando 5 gol. Lo Staff della Nazionale Under 20 è cosi composto. Capo Delegazione Evaristo Beccalossi; Allenatore: Federico Guidi; Assistente Allenatore: Luigi Amleto Garzya; Segretario: Fabio Ferappi; Preparatore Atletico: Luca Coppari; Preparatore dei Portieri: Graziano Vinti; Match Analyst: Marco Mannucci; Medico: Lorenzo Ticca; Fisioterapista: Giuseppe Galli; Nutrizionista: Alessio Colli.

CLASSIFICA TORNEO "8 NAZIONI"

RISULTATI 31 agosto Polonia - Svizzera 0 : 0 Inghilterra - Olanda 3 : 0 Portogallo - Rep. Ceca 0 : 3 4 settembre Rep. Ceca - Germania 2 : 2 Svizzera - Inghilterra 0 : 0 Olanda - Portogallo 1 : 0 5 settembre Italia - Polonia 6 : 1 Olanda - Germania 0 : 1 Italia - Inghilterra 1 : 5 Svizzera - Portogallo 1 : 1 6 ottobre Repubblica Ceca - Polonia 3 : 3 Polonia - Olanda 1 : 0 Germania - Svizzera 2 : 1 10 ottobre Inghilterra - Rep. Ceca 4 : 0 Portogallo - Italia 4 : 2

credits @ FIGC/Getty Images

S

arà lo stadio ‘Giuseppe Moccagatta’ di Alessandria ad ospitare l’ultimo incontro del Torneo ‘8 Nazioni’, che martedì 27 marzo, fischio d’inizio ore 14, vedrà la Nazionale Under 20, allenata da Federico Guidi, opposta ai pari età della Svizzera. Nel palmares della Nazionale Under 20 spicca il terzo posto conquistato ai Mondiali di categoria, nel 2017, in Corea del Sud. In semifinale, l’allo-

9 novembre Polonia - Portogallo 1 : 2 Olanda - Svizzera 1 : 0 Germania - Italia 2 : 2 13 novembre Svizzera - Repubblica Ceca 1 : 4 14 novembre Germania - Inghilterra 2 : 1 Italia - Olanda 1 : 0

SQUADRA

P.ti

1

Germania

11

2

Inghilterra

10

3

Repubblica Ceca

8

4

Portogallo

7

5

Italia

7

6

Olanda

6

7

Polonia

5

8

Svizzera

3

PROSSIMI INCONTRI 22 marzo Portogallo - Germania 22 marzo Polonia - Inghilterra 22 marzo Repubblica Ceca - Italia 27 marzo Germania - Polonia 27 marzo Inghilterra - Portogallo 27 marzo Italia - Svizzera 27 marzo Olanda-Repubblica Ceca

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20 mar. 2018

III

HURRÀ AZZURRINI HURRÀ GRIGI

Solo Bonaventura e Regini sono diventati "famosi". Gli altri navigano tra la Serie B e la Lega Pro. Altri ancora addirittura, devono fare i conti con il precariato. E c'è chi ha smesso

Azzurrini 2018: saranno famosi?

credits @ FIGC/Getty Images

In serie B Il portiere titolare di quell'Italia, allenata da Francesco Rocca e uscita ai quarti per mano dell'Ungheria, era Vincenzo Fiorillo, che ora fa il vice di Bizzarri al Pescara, retrocesso in Serie B. Gioca a Pescara anche Alessandro Crescenzi: 21 presenze e un campionato in chiaroscuro, era il terzino titolare di Rocca. Sull'altra corsia, invece, spingeva Antonio Mazzotta che ha da poco perso la semifinale play-off con il Frosinone. Sogni infranti anche per Mattia Mustacchio, reduce da sei mesi positivi al Perugia. Tornerà in A con il Verona (ma non da protagonista) Michelangelo Albertazzi: se ne parlava un gran bene ai tempi della Primavera del Milan, poi si è perso per strada, anche per colpa di una lesione al crociato che lo ha tenuto ai box per tutta la stagione. A differenza di Albertazzi, Marco Calderoni non ha fatto la Primavera in una big e dopo una lunga gavetta è finito a Novara, dove quest'anno ha collezionato 33 presenze, condite da 3 gol. Umberto Eusepi ha trascorso la stagione tra Pisa e Avellino, andando a bersaglio 9 volte. Infine Marco Romizi, che aveva vinto il premio come miglior centrocampista del campionato primavera 2008-09 e che adesso è tesserato per il Bari. In lega PRO L'elenco è lungo. Si parte da Matteo

Gentili - difensore centrale, 9 presenze con la Carrarese - e si prosegue con Andrea Mazzarani, piedi buoni e rosee prospettive. Ma dopo un avvio fulminante, la carriera ha preso una parabola discendente. L'ultima stagione al Catania: 28 presenze e 9 gol (quelli, in realtà, non sono mai mancati...). Gianvito Misuraca si giocherà invece le semifinali play-off con il Pordenone, dopo una stagione da pollice in su, con tre centri all'attivo. In Lega Pro anche Francesco Bini (Pro Piacenza), Matteo Bruscagin (retrocesso quest'anno con il Latina), Silvano Raggio Garibaldi (Mantova) e Piergiuseppe Maritato(Livorno). Dilettanti Claudio Della Penna, ala cresciuta nella Roma, ha fatto perdere ben presto le proprie tracce, salutando a 24 anni il mondo dei professionisti. Ora è in Eccellenza, alla Boreale. Stessa sorte per Andrea Gasparri, che era il secondo di Fiorillo: oggi gioca al Sangimignano in Eccellenza, ma non ha il posto fisso. E che dire di Fabio Sciacca? Centrocampista nato e cresciuto a Catania, ha racimolato appena una presenza con il Castrovillari in Eccellenza. E pensare che era la punta di diamante degli Azzurrini di Rocca: numero 10 sulle spalle e ottime referenze, prima di cadere nel dimenticatoio. Per non parlare di Antonio Piccolo, classe 1990, era il terzo portiere. A 23 anni ha detto basta con il calcio giocato. Adesso fa l'agente Fifa. Per chiudere, un dettaglio da non trascurare: Bonaventura e Regini, ovvero quelli che hanno fatto più strada, nell'Italia Under 20 facevano i panchinari...

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Bonaventura e Vasco Regini. Ma gli altri? La maggior parte oscilla tra la Serie B e la Lega Pro, altri, addirittura, hanno avuto una carriera da meteore e dalla Nazionale sono scivolati tra i dilettanti.

romettenti, talentuosi e motivati. In due parole: saranno famosi. Gli Azzurrini di Evani, con il 3-2 allo Zambia, hanno già fatto la storia: per la prima volta l'Italia è alle semifinali di un Mondiale Under 20. Una vittoria di carattere che fa ben sperare per il futuro, sia quello imminente - la semifinale di giovedì con l'Inghilterra - sia quello prossimo, ovvero la Nazionale maggiore. Perché la speranza, in fondo, è una: che i protagonisti in Corea continuino il percorso di crescita e un domani diventino un prezioso serbatoio di talento e idee per la nazionale maggiore. Anche se, per la verità, in passato, purtroppo, non sempre è stato così... Prendete l'ultima Nazionale Under 20 che ha partecipato a un Mondiale, quella del 2009. Oggi, a distanza di otto anni, dei 21 ragazzi che parteciparono alla spedizione in Egitto, solo due giocano stabilmente in Serie A: Giacomo

Nuovo HURRÀ GRIGI Organo dell’Associazione Culturale Orso Grigio Corso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490 Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/2009 redazione@nuovohurragrigi.com - info@nuovohurragrigi.com Stampa: CSQ Centro Stampa Quotidiani Via dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511


IV

anno X n. 6

HURRÀ AZZURRINI

co stagionale assumono una rilevanza particolare nel calendario delle celebrazioni: il 26 marzo la ‘Panchina d’oro’, il riconoscimento agli allenatori più bravi di Serie A, Serie B, Lega Pro e Calcio Femminile secondo i voti degli stessi tecnici; il 9 aprile un’edizione speciale della ‘Hall of Fame del calcio italiano’, che vedrà sfilare a Palazzo Vecchio a Firenze, oltre ai premiati del 2018, tutti i membri della Hall of Fame votati negli anni precedenti. Dopo la presentazione del 15 aprile al Vinitaly di San Patrignano, vino celebrativo per i 120 anni, il mese di maggio si aprirà con una settimana dedicata alle donne, con la ‘Women’s football week’ che prevede numerose attività dedicate al calcio femminile. Il 6 maggio, in occasione dell’anniversario della prima gara ufficiale giocata nel primo campionato italiano promosso dalla FIGC e disputato in una sola giornata a Torino in Piaz-

credits @ FIGC/Getty Images

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e celebrazioni per i 120 anni della FIGC si svolgeranno attraverso una serie di eventi in programma nell’arco di 8 mesi, tra il 15 marzo e il 12 novembre. Si è partiti proprio il 15 marzo, la giornata tematica sull’anniversario, programmata sui principali programmi RAI, che hanno ospitato alcuni testimonial della Federcalcio a cominciare dai Ct Luigi Di Biagio e Milena Bertolini a ‘Uno Mattina’ per proseguire poi con il Team Manager degli Azzurri Gabriele Oriali a ‘I fatti vostri’, il Medico della Nazionale Enrico Castellacci a ‘Tutta Salute’, il cuoco degli Azzurri a ‘La Prova del Cuoco’, Patrizia Panico a ‘I soliti ignoti’ (nella puntata del 16 marzo), il presidente del Settore Tecnico Gianni Rivera a ‘Storie Italiane’, mentre a ‘Quante storie’ si è parlato del progetto Rete! Tra fine marzo e inizio aprile, due eventi classici del panorama calcisti-

credits @ FIGC/Getty Images

120 anni di FIGC: un anno di eventi! za d’Armi con la vittoria del Genoa, tutti club, dalla Serie A ai Dilettanti, scenderanno in campo con il logo celebrativo dei 120 anni sulle maglie. Pochi giorni dopo, la FIGC presenterà al Salone del Libro di Torino il libro celebrativo dei 120 anni, edito da Giunti e scritto da Alessandra Giardini e Giorgio Burreddu, per poi completare la rievocazione storica con il convegno ‘Dove tutto ebbe inizio’ il 4 giugno a Torino. Per i collezionisti, doppio appuntamento filatelico in agenda: a luglio la presentazione del francobollo dedicato all’anniversario della FIGC, a novembre quello per i 60 anni del Centro Tecnico Federale di Coverciano, la “casa delle Nazionali di calcio” inaugurata nel 1958. Proprio Coverciano, dopo l’open day di febbraio, accoglierà altri eventi: la due giorni di ‘Kickoff’, il ‘think thank’ della FIGC aperto a rappresentanti della società civile, a maggio; il ‘Grassroots Festival’, l’evento del Settore Giovanile e Scolastico per il calcio di base, a giugno; la ‘Vivo Azzurro Cup’, il torneo di calcio per i tifosi della Nazionale, a luglio; la ‘Azzurri Partner’s Cup’, il torneo di calcio per le squadre degli sponsor della Nazionale, a settembre. A fine mese poi si colorerà di 120 anni della FIGC anche l’edizione speciale delle finali dei campionati studenteschi a Senigallia. In calendario anche alcuni eventi dedicati alla cultura sportiva: a Maggio la presentazione del ‘Report Calcio’, il volume pubblicato annualmente dalla Federcalcio insieme a Arel e Pwc, che rappresenta un vero e proprio censimento statistico del calcio italiano; il 15 ottobre un convegno mondiale sulla scienza della nutrizione, a novembre il Premio di Letteratura del calcio ‘Antonio Ghirelli’ e la presentazione del Bilancio Integrato della FIGC. Si chiude il 12 novembre con un simposio tecnico internazionale a Coverciano.


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11

HURRÀ GRIGI

A TUTTO CAMPO di Gianmaria Zanier

SOTTORETE di Sara Pilotti

Un Super Vannucchi ha portato i Grigi in finale di Coppa Italia

O

ra è davvero una certezza: i grigi nel 2018 hanno cambiato definitivamente pelle. Non sempre bellissimi, ma concreti e soprattutto cinici quando necessario, a immagine e somiglianza di Mister Marcolini. Prova ne è stata anche la gara del ritorno della semifinale di Coppa Italia giocata a Pontedera, su un terreno (sintetico) che aveva già visto l'Alessandria superare con qualche affanno il fanalino di coda Prato, nella penultima trasferta di campionato. Finale thrilling, dopo che anche i tempi supplementari erano terminati 0-0, esattamente come all'andata, nonostante i vari tentativi dei grigi di non arrivare ai rigori: in particolare, Gonzalez, ci aveva provato in tutti i modi a scardinare la porta avversaria, sia in veste di seggeritore per i compagni, sia mettendosi in proprio. Ma, nonostante una sterile supremazia, al 120° la gara era ancora inchiodata sullo 0-0. Alla fatidica "lotteria", il "Cartero", Piccolo e Fischnaller gonfiano la rete dell'estremo difensore Biggeri, mentre uno scatenato Vannucchi neutralizza uno dopo l'altro i tentativi di Caponi, Rossini e Pinzauti. E' il delirio grigio in campo tra i giocatori e sugli spalti con i soliti impareggiabili tifosi al seguito. Nella finale, l'Alessandria dovrà affronterà dunque la Viterbese, con i laziali che hanno infatti superato, nella doppia semifinale, il Cosenza. Come ben noto, in quel caso, è stata determinante in particolare la gara di andata, vinta dalla Viterbese per 3-1, che ha reso vano

il successo dei calabresi, per 2-1, nella gara di ritorno. Tabellini Pontedera: Biggeri, Risaliti, Borri, Frare, Tofanari, Calcagni (46' Spinozzi), Caponi, Gargiulo (90' Rossini), Corsinelli, Grassi, Maritato (79' Pinzauti). In panchina: Contini, Marinca, Romiti, Raffini, Ferrari, Paolini, Posocco All.: Ivan Maraia Alessandria: Vannucchi, Celjak, Piccolo, Giosa, Barlocco, Gatto, Gazzi, Nicco (83’ Bellazzini); Gonzalez, Fischnal-

Ad Alessandria le Final Four u14 premiano la Igor Novara

È

ler, Sestu (63' Chinellato). In panchina: Pop, Lovric, Ranieri, Sciacca, Marconi, Russini, Ragni, Blanchard, Kadi. All.: Sig. Michele Marcolini Arbitro: Robilotta di Sala Consilina Assistenti: Biasini e Bianchini di Cesena Ammoniti: Caponi (P), Borri (P), Barlocco (A). Angoli: 2-12 Recupero: pt 1', st 3' Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Davide Astori.

stato un grande appuntamento di sport quello di domenica 11 marzo poiché la nostra città ha ospitato il grande evento “Final Four under 14 femminile” che ha avuto luogo nella grande Arena del CentoGrigio. Le Final Four è un evento che viene organizzato ogni anno e che determina la fine dei campionati giovanili dove le migliori 4 squadre del territorio (in questo caso del Comitato di Novara, Ticino-Sesia-Tanaro) si scontrano per il primo posto: la squadra che si aggiudicherà il primo posto, sarà promossa per la fase successiva Regionale. Purtroppo l’ Alessandria Volley, padrone di casa di questo grande evento sportivo, non ha avuto molta fortuna uscendo sconfitto al quarto posto. Al centro di questo grande raduno, le quattro squadre che maggiormente si sono distinte per i successi conquistati durante questa stagione sono Acqui/ Ovada, Team volley Biella, Igor Volley Novara e Alessandria Volley. In una splendida e molto numerosa cornice di pubblico presente nell’ Arena del CentoGrigio, le gare sono iniziate di prima mattina e si sono protratte per tutto il pomeriggio fino alla finalissima delle 17.30. Nella semifinale, il primo scontro ha visto scendere in campo Acqui/Ovada che ha battuto il Team Volley Biella per un bel 3-0. Subito dopo le padrone di casa hanno combattuto con la temuta Igor Novara che ha avuto decisamente la meglio per un 0-3 tondo

tondo. Successivamente, alle 14.30 è venuto il momento delle finali 3° e 4°: Team Volley Biella-Alessandria Volley. In questa frazione, l’Alessandria sembrava in grado di prolungare la sfida fino al quarto set ma Generali Biella è compagine tostissima e dura a morire. La gara è stata molto più equilibrata ma sempre con qualche imprecisione di troppo per l’ Alessandria che consente alle avversarie di conquistare il podio, costringendo il duo Baretta-Lotta alla resa. Molto avvincente, invece, la prova di Novara e Acqui/Ovada che nella finalissima sono riuscite a dare spettacolo al proprio pubblico e non solo, regalando una prestazione e un livello di gioco veramente alto per la categoria a cui appartengono. Novara ha avuto la meglio per un sonoro 3-0 aggiudicandosi il 1° posto sul podio. Alla presenza del Presidente del Comitato Territoriale Ticino-Sesia-Tanaro Sig. Gianni Panzarasa, sono così state premiate: 1° Igor Novara - 2° Acqui/Ovada - 3° Team Volley Biella Parziali: Semifinali Team Volley Biella – Acqui/Ovada 0-3 (17-25; 19/25; 21/25); Igor Volley Novara – Alessandria Volley 3- 0 (25/18; 25/11; 25/16). Finale 3° posto: Alessandria Volley – Team Volley Biella 0-3 ( 19/25; 20/25; 22/25. Finalissima: Igor Volley Novara – Acqui/Ovada 3 – 0 (26/24; 25/22; 25/22)

PER INFO E PRENOTAZIONI: 0131.261863 333.2309331 3661068029


12

anno X n. 6

HURRÀ GRIGI

Questa settimana abbiamo intervistato il difensore del Castellazzo Calcio Andrea Camussi

Camussi: "Difensore granitico con l'Alessandria nel cuore" A

ndrea Camussi oltre ad essere un ottimo difensore, che vanta una presenza in Serie B con il Genoa, e in Serie C, è un grandissimo tifoso dei Grigi Descrivimi la tua carriera calcistica Ho fatto 4 anni di settore giovanile alla Don Bosco, per poi passare al Milan a 11 anni e lì ci sono rimasto per 5 stagioni. Dopo di che a 16 anni sono andato a Genova, sponda rossoblu (allievi nazionali e primavera). Da lì è cominciata la mia “carriera “ con i grandi: 2000-2001 Genoa serie B (1 presenza) 2001-2002 Mestre in C2 2002-2003 Mestre in C2 2003-2004 Cremonese C2 2004-2005 Cremonese C1 2005-2006 Loanesi eccellenza ligure 2006-2007 Loanesi 2007-2008 Sestrese serie D 2008-2009 Acquanera eccellenza 2009-2010 Acquanera serie D 20102011 Acquanera serie D 2011-2012 Novese serie D 2012-2013 Novese serie D 2013-2014 i primi sei mesi al Derthona in D e poi da dicembre al Villalvernia in eccellenza 2014-2015 Villalvernia eccellenza 2015-2016 Lomellina eccellenza lombarda 2016-2017 Castellazzo eccellenza 2017-2018 Castellazzo serie D. Com’è nata e perché la tua passione per il calcio? Sinceramente la mia passione per il calcio penso sia nata dal fatto che anche mio padre amava il calcio e mi ha tramandato questa grande passione. È da quando avevo 5 anni che ho un pallone tra i piedi. Hai sempre interpretato il ruolo del difensore? Da piccolo facevo la mezzala sini-

stra...poi piano piano crescendo mi hanno spostato sempre più indietro... prima terzino sinistro e infine il mio attuale ruolo, difensore centrale. Cosa significa per te svolgere gli allenamenti durante la settimana, e poi giocare la domenica? È da due anni che ho la fortuna di lavorare, ma fino a due anni fa per me il calcio è stato come un lavoro, senza dimenticarmi mai di divertirmi... la domenica è lo specchio della settimana, quindi io ho sempre cercato di mettere tutto quello che avevo dentro durante gli allenamenti per poi ritrovarmeli la domenica durante la partita. Prima della partita hai qualche rito scaramantico? Riti scaramantici non ne ho...l’unica cosa forse che faccio sempre è mettere

per ultimo il piede in campo quando entriamo. Descrivimi le esperienze che hai avuto a Tortona, Novi , all’Acquanera e con il Lomellina Calcio Il primo anno di Acquanera combaciava anche con il mio primo anno qua nella provincia di Alessandria...eravamo in eccellenza, non conoscevo molto questo campionato. Ma fin da subito ho visto una squadra molto forte tecnicamente e caratterialmente e questo ci ha permesso di vincere i playoff e salire in D. L’anno dopo ci siamo salvati disputando un campionato discreto. Il secondo anno di D invece abbiamo fatto alla grande, raggiungendo i playoff, un traguardo storico per una piccola realtà come era l’Acquanera. L’anno successivo ci siamo trasferiti in blocco

(società, staff tecnico e giocatori) alla novese...sempre in serie D e lì abbiamo dato continuità al nostro percorso riuscendo ad arrivare di nuovo ai playoff. L’ultimo anno a novi invece fin dall’inizio ci sono stati troppi problemi...ma dopo un girone d’andata inguardabile ( solo 12 punti) nel girone di ritorno siamo riusciti ad acciuffare i playout all’ultima partita e ci siamo salvati. Da lì mi trasferisco a Tortona, sponda Derthona sempre in D. Faccio 6 mesi... tifoseria splendida, ma purtroppo non avevo legato molto con società e allenatore. A dicembre mi trasferisco al Villalvernia in eccellenza e ci salviamo. L’anno dopo sempre lì abbiamo fatto un campionato di alti e bassi ma salvandoci senza troppi problemi. Finisce la mia avventura al Villalvernia e la stagione seguente vado alla Lomellina (eccellenza lombarda) dove anche qui raggiungiamo la salvezza alla penultima giornata. Poi arriviamo ai tempi nostri, l’anno scorso a Castellazzo. Che dire, una super annata condita da record e una promozione diretta in D storica. Quest’anno ancora a Castellazzo a cercare di fare un miracolo e salvarci in una serie D che assomiglia di più ad una vecchia serie C2 con squadre molto blasonate. Finché la matematica non ci darà per spacciati noi combatteremo per cercare di salvarci! E in merito all’esperienza che stai vivendo a Castellazzo, cosa mi dici? Castellazzo è una piccola realtà...la società non ci fa mancare niente e noi cerchiamo di mettere sempre il massimo impegno per onorare al meglio la maglia. Forse la partita che ricordo con maggiore emozioni è quella contro

Ristorante

Fedelissimi ai Grigi e... alla buona tavola ALESSANDRIA - Via Milano 35 - Tel. 0131 260043

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la Valenzana di qualche mese fa...pareggiando eravamo matematicamente in D. Al triplice fischio i nostri tifosi sono venuti in campo a festeggiare con noi...e io avevo due tifosi particolari... mio figlio e la mia compagna...festeggiare con loro in mezzo al campo una vittoria del campionato non ha prezzo. Come consideri la Serie D? Come ho detto prima quest’anno mi ricorda di più una C2 piuttosto che una serie D...avere nel girone squadre come Pavia, Como, Pro Sesto, Varese e molte altre ti permette di andare a giocare in stadi che fino a qualche anno fa ospitavano squadre di serie A o B. L’allenatore che ti ha insegnato di più, e perché? Vorrei citare tre allenatori su tutti...: il professor Scoglio che mi ha dato la possibilità di allenarmi e di esordire con il club più antico d’Italia (il Genoa) e a lui devo molto.... e poi a due allenatori molto simili tra loro che mi hanno fatto crescere come giocatore e come uomo...Viassi e Alberto Merlo. Cosa consiglieresti per il futuro ai giovani calciatori? Sono papà di un maschietto, tra qualche mese arriverà il secondo... quello che cercherò di insegnare a loro è che non devono mai smettere di divertirsi...questo è lo sport più bello del mondo e come tale lo devono vivere specialmente all’inizio divertendosi. Poi se avranno la fortuna di andare avanti e affermarsi nel calcio non devono mai dimenticare da dove sono arrivati, l’umiltà e la voglia di migliorarsi sempre. Ultimo ma non il meno importante...il cuore! Con quello nulla è impossibile!| [Federica Ghisolfi]

Pizzeria


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13

HURRÀ GRIGI

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

Prigioniera nel labirintico suk

U

n dedalo di viuzze si dipana dal cuore della medina: labirintico e claustrofobico. Nella fitta ragnatela di corridoi, sotto le cupole del bazaar, l’impressione di smarrimento prima e il senso di soffocamento poi, dominano su ogni altra sensazione. Decisa a incanalarmi tra le corsie del mercato scelgo un ingresso a caso tra le porte a disposizione per entrare in contatto con la millenaria tradizione mediorientale. Il flusso inarrestabile della folla mi trascina tra gli angusti passaggi del suk, i quali conducono in altri identici. Svoltato l’angolo, una ragnatela di viuzze e botteghe ne interseca altre che a loro volta si diramano e si sdoppiano in ogni possibile direzione. Risucchiata dal vortice della folla, tra botteghe e mercanti, l’orientamento svanisce e come su una giostra in perenne movimento sfilano davanti a me, mercanzie e venditori le cui facce paiono ripetersi. Facce barbute incorniciate da grandiosi turbanti sembrano usciti dalla storie di Mille e una notte. Alcuni mercanti troneggiano su una catasta di tappeti, tirando piene boccate di fumo da un narghilè; altri, seduti in primo piano innanzi a un muro di babbucce colorate, invitano ad entrare nel loro personale antro, chiunque venga sorpreso anche solo a guardare la loro merce. Indossano lunghe e ampie tuniche che li ricoprono fino ai piedi nascondendo le fattezze sotto metri e metri di stoffa. Una volta presa confidenza con il luogo vago senza meta, perdendomi tra la folla che spintona nella frenesia degli acquisti. Ce n’è per tutti i gusti e, nella baraonda generale, ognuno cerca l’affare del giorno. Attonita dinanzi alla bolgia in fermento, tra donne velate che si accalcano tra i banchi, la mia attenzione viene catturata dalla montagna di tappeti che riveste le pareti di un negozio, dal pavi-

mento fin su sino al soffitto. Al pari dei tappeti, le stoffe e i broccati di finissimo tessuto, stipati nelle mensole, debordano a tal punto da rimpicciolire l’ambiente rendendo del tutto improbabile ogni movimento all’interno della bottega. Ma ancor più delle stoffe a suscitare stupore sono gli oggetti. Un numero incalcolabile di lampade, arnesi, brocche dal lungo ed elegante becco giacciono a terra accatastati; batacchi arrugginiti, teiere dalle incisioni arabeggianti, pomi d’osso, bizzarri monili ciondolano dal soffitto, da cui proviene un fievole luccichio che l’esposizione alla luce e al tempo ha quasi spento del tutto. E ancora vasi e recipienti e quant’altra cianfrusaglia, trova posto invece dentro i capienti canestri intrecciati. E’ quanto di più incredibile si possa immaginare. Ve ne sono a migliaia: tutti in vendita. La loro bellezza appare alquanto trascurata. Il mercante estrae dal mucchio una

brocca. Non ha un bell’aspetto ma dopo averla strofinata e averle restituito l’antico splendore me la mostra. Ne emerge una manifattura finissima. Quei fioriti arabeschi incisi sulla lastra argentata e quel sapore di vissuto le conferiscono un’eleganza senza pari. Nulla di più perfetto, nulla di più indicato. Voglio farla mia, voglio che spicchi tra la collezione che già posseggo e così, dopo aver a lungo discusso e contrattato sul prezzo, alla fine ci accordiamo. Pago quello che c’è da pagare ben sapendo chi tiene le redini del gioco, ma quel tira e molla mi ha messo di buon umore. Esco. Dietro suo consiglio passo dal retrobottega, per un’altra via. Un piccolo corridoio immette direttamente nel bazaar delle spezie. Non so come, forse per una sorta di vasi comunicanti mi ritrovo catapultata nel guazzabuglio di scorciatoie e passaggi segreti che evocano un non so che di recondito e mi-

sterioso. Mi sento braccata dalle ombre, dagli sguardi maliziosi che incrocio nella semioscurità di quei cunicoli, i quali aprono le porte a storie di agguati e inseguimenti. Sento risuonare i miei passi contro le pareti del vicolo e il tempo mi sembra interminabile. Quando sbuco, fuori da quel tetro labirinto, l’aria diventa di colpo irrespirabile. Intorpidita dall’odore stagnante di spezie, profumi e carne arrostita che aleggia nel bazaar, la mia attenzione si sposta ai vasi conici stracolmi di spezie, di semi e di incensi che, in gran quantità traboccano dalle ceste. Nell’aria ammorbata di odori, un mercante si avvicina invitandomi con fare mellifluo nella sua bottega. Oltrepasso gli scaffali stracolmi di essenze e proseguo oltre, specchiandomi in una delle vetrine che fiancheggiano il corridoio della bottega. Il fondo del negozio nasconde una piccola porta la quale immette in un ambiente pieno zeppo di tappeti orientali. Abituata a situazioni come questa, in virtù della mia navigata esperienza di viaggiatrice, non esito a entrare, sapendo fin dall’inizio quanto fastidiosa sarebbe stata la pertinacia del mercante. Ma non fino a quel punto. Quei modi garbati, la sua gentilezza esagerata, subito non mi tornano, anzi sono la spia di qualcosa di subdolo. Ma ormai le considerazioni lasciano il tempo che trovano. L’insistenza del mercante diventa determinazione e la vendita del tappeto una questione di supremazia e di orgoglio maschile. Sola, alla sua mercè, tutto era chiaro. Dietro la sua garbatezza c’era la chiara intenzione di vendere un tappeto a ogni costo. Faccio buon viso a cattivo gioco e lo assecondo. Accetto dietro suo invito e prendo posto sui grandi e morbidi cuscini di stoffa e sistemandomi a gambe incrociate, simulo un tiepido interesse per la merce. Uno degli inservienti

serve del tè da un traballante vassoio. Lo sorseggio con tutta calma, mentre il mercante espone la sua collezione di tappeti. Ne srotola a decine e tanti ne ammonticchia sino a comporne una torre. “Piace questo, buono presio”, domanda. “Quanto dare per quest’altro?” Quella sua spudorata ostinazione quei modi arroganti non fanno che aumentare il mio disgusto. Odio i suoi tappeti quanto la sua alterigia. Quando mi alzo per andarmene il mercante mi segue strattonandomi per la camicia, mostrando così la sua vera indole. I suoi modi dapprima garbati lasciano il posto a un’irrefrenabile collera. Il suo sguardo si rabbuia nel giro di pochi istanti. Si dirige alla porta e la chiude a chiave impedendomi di uscire. Sono in trappola, creta nelle sue mani, suo ostaggio. Lo spillo di luce maligna dei suoi occhi corvini accecati di rabbia trafiggono i miei mettendo a nudo il suo recondito piano. Non è facile liberarsi dalle sue grinfie. Sudo freddo ma non mi dò per vinta. Con fare risoluto lo affronto e emulando la sua stessa collera mi dirigo alla porta e con assoluta determinazione giro la chiave sfidandolo con la sola forza dello sguardo. Impreparato a un simile affronto né oppone resistenza nè proferisce parola. Resta inerme con le braccia a ciondoloni. Solo i suoi occhi mantengono un moto di vita e continuano a fissarmi mentre mi allontano. Presumibilmente teme di essere denunciato per un simile gesto. Una volta fuori respiro a pieni polmoni la cappa d’aria pesante e intrisa di odori come fosse brezza di mare. Corro in mezzo alla gente tuffandomi a capofitto, dentro il frastuono di mille voci, nel richiamo del minareto; tra lo stuolo delle donne coperte dai lunghi abiti neri e fluenti e sparisco dalla sua vista.

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14

anno X n. 6

HURRÀ GRIGI

Alessandria, non mollare mai! Classifica GIRONE A Campionato di Lega Pro 2017 / 2018

Classifica Marcatori

TURNO PRECEDENTE

#

Giocatore

Squadra

Gol

SQUADRA

P.ti

G

V

N

P

+

-

1

Tavano

Carrarese

17

1

Robur Siena

55

28

16

7

5

34

23

2

Vantaggiato

Livorno

13

2

Livorno

54

27

16

6

5

50

25

Ragatsu

Olbia

13

3

Pisa

49

29

12

13

4

33

20

Moscardelli

Arezzo

11

4

Viterbese

49

28

14

7

7

40

27

Curcio

Arzachena

11

5

Carrarese

43

28

12

7

9

48

38

Bruno

Giana Erminio

11

6

Alessandria

40

27

10

10

7

39

31

Alessandro

Pro Piacenza

11

7

Monza

39

27

10

9

8

28

22

Gonzalez

Alessandria

10

Olbia - Arzachena 2 : 1

8

Olbia

39

28

11

6

11

31

33

Perna

Giana Erminio

10

Pisa - Piacenza 0 : 0

9

Giana Erminio

37

28

9

10

9

45

41

Ferrari

Pistoiese

10

10

Pistoiese

36

27

8

12

7

37

38

Marconi

Alessandria

9

Prato - Pistoiese 2 : 2

11

Piacenza

36

27

10

6

11

30

32

Murillo

Livorno

9

12

Arzachena

34

28

10

4

14

41

40

Marotta

Robur Siena

9

Pro Piacenza - Livorno 3 : 1

Sanna

Arzachena

8

Dell'Agnello

Cuneo

8

13

Pro Piacenza

34

27

9

7

11

25

29

14

Pontedera

32

28

8

8

12

29

43

15

Lucchese

31

28

7

10

11

25

34

16

Arezzo (-3)

28

26

8

7

11

30

31

17

Cuneo

27

28

6

9

13

21

37

18

Gavorrano

23

28

5

8

15

26

43

19

Prato

20

27

4

8

15

24

49

4

8

11

14

Statistiche ALESSANDRIA PUNTI IN CASA : 21

PARTITE VINTE : 10

PUNTI FUORI CASA : 19

PARTITE NULLE : 10

RETI FATTE : 39

PARTITE PERSE : 7

RETI SUBITE: 31

DIFFERENZA RETI : 8

Alessandria - Giana Erminio 2 : 2 Carrarese - Lucchese 2 : 0 Gavorrano - Pontedera 1 : 1 Monza - Robur Siena 2 : 0

Viterbese - Arezzo 2 : 0

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20 mar. 2018

Statistiche

La formazione ospite: CARRARESE AND

C

1:0 1:0 3:4 3:0

IL CAMMINO

RIT

C

+

Cuneo

1:1

=

Pro Piacenza

1:0

-

Viterbese

0:1

Olbia

1:1

-

Monza

1:0

Robur Siena

0:0

+

0:4 1:2

F

+

-

5:2

+

Prato

4:0

Rin.

.

Riposa

Rin.

=

Giana Erminio

2:2

Arzachena

3:1

Lucchese

2:0

2:2 2:1

+

2:3

-

F +

= + = + . = + +

2:1

+

Alessandria

-

.

2:3

-

Pisa

-

.

=

Piacenza

-

.

-

Gavorrano

-

.

Pontedera

-

Pistoiese

-

Livorno

-

Arezzo

-

1:1 0:2 4:1

+

1:2 2:3 1:1

=

15

HURRÀ GRIGI

. . . .

In Casa Ultima Vittoria : 18/03/18 Ultimo Pareggio : 04/03/18 Ultima Sconfitta : 21/01/18 Fuori Casa Ultima Vittoria : 11/03/18 Ultimo Pareggio : 11/02/18 Ultima Sconfitta : 03/12/17

LA ROSA

Portieri 1 Ettore Lagomarsini 12 Daniele Borra Difensori 3 Tiziano Andrei 5 Michele Murolo 13 Giacomo Benedini 15 Alessio Benedetti 17 Joel Baraye 24 Marcello Possenti 36 Luca Ricci 37 Davide Vitturini Centrocampisti 4 Daniel Kofi Agyei 7 Tommaso Tentoni 8 Giacomo Rosaia 19 Kevin Piscopo 21 Cassio Cardoselli 23 Giovanni Foresta 32 Marco Marchionni 20 Accursio Bentivegna 27 Andrea Vassallo 14 Loris Tortori Attaccanti 9 Claudio Coralli 10 Francesco Tavano 11 Tommaso Biasci 18 Davide Cais

ALESSANDRIA CALCIO AND

F

IL CAMMINO

RIT

C

1:1

=

Pontedera

5:1

+

Rin.

.

RIPOSA

Rin.

1:1

=

Pro Piacenza

1:0

Livorno

1:0

=

Robur Siena

1:1

Arezzo

2:0

Monza

0:0

Prato

3-2

0:3

C

-

0:0 0:1

-

1:1 1:0

= +

0:0 0:2

=

Arzachena

Rin.

Pisa

1:1

-

. +

=

2:2

=

1:2

-

Carrarese

-

.

Olbia

-

Lucchese

-

Viterbese

-

Piacenza

-

1:3

-

2:3

-

Ultimo Pareggio : 18/03/18

+

Ultima Sconfitta : 19/11/17

=

Fuori Casa Ultima Vittoria : 25/02/18 Ultimo Pareggio : 11/03/18

. . .

+

Gavorrano

-

.

3:1

+

Pistoiese

-

.

Cuneo

-

+

Ultima Sconfitta : 26/11/17

.

3:2 2:0

Ultima Vittoria : 21/01/18

.

Giana Erminio

1:2

In Casa

+

= +

Statistiche

+ =

2:2 4:0

F

.

La formazione secondo Hurrà Grigi

LE GARE DI OGGI

PROSSIMO TURNO

ALESSANDRIA - CARRARESE

OLBIA - ALESSANDRIA

Arzachena - Cuneo

Prato - Lucchese

Giana Erminio - Olbia

Cuneo - Pontedera

Gavorrano - Monza

Arezzo - Gavorrano

Piacenza - Prato

Pisa - Carrarese

Pontedera - Pro Piacenza

Piacenza - Giana Erminio

Lucchese - Viterbese

Viterbese - Livorno

Pistoiese - Pisa

Robur Siena - Pistoiese

Livorno - Robur Siena

Monza - Pro Piacenza

(12ª GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO)

Giocatori diffidati: NICCO e RUSSINI

(13ª GIORNATA DEL GIRONE DI RITORNO)

VANNUCCHI

CELJAK

PICCOLO

GIOSA

SCIACCA

SESTU

GAZZI

NICCO

GATTO

MARCONI

Trattoria

laPiola LEGGIADRIA PAPILLARE DAL 1997

Via Poligonia, 86 - Alessandria 0131 22 67 79 chiuso il lunedì

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FISCHNALLER


CRISTIAN LA GRECA F OTO GRAFO

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