Rapporto annuale 2024 Patrimonio svizzero

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PATRIMONIO SVIZZERO

RAPPORTO ANNUALE 2024

1 COMMENTI AL RAPPORTO ANNUALE

4

POLITICA E COLLABORAZIONI

6

10

EDUCAZIONE ALLA CULTURA ARCHITETTONICA

11 PROGETTI

12

PUBBLICAZIONI E RELAZIONI PUBBLICHE

14

8 ORGANIZZAZIONE

CASA DEL PATRIMONIO

VACANZE IN EDIFICI STORICI

MARCHÉ PATRIMOINE 21

22

TALLERO D’ORO

23

25 RICONOSCIMENTI

CONTO ANNUALE 2024 17

19 SEZIONI E VOLONTARIATO

RINGRAZIAMENTI

A DIFESA DEI BENI CULTURALI

Anche nel 2024 Patrimonio svizzero ha dovuto fare i conti con gli attacchi sferrati contro la protezione dei monumenti e degli insediamenti storici. I conflitti vengono alimentati dalla sempre più intensa attività edilizia nei nuclei dei centri storici, per i quali Patrimonio svizzero si sente responsabile. Le discussioni sulla cementificazione delle aree verdi che hanno scaldato gli animi in passato non erano nulla al confronto! Un dibattito che ha avuto un impatto anche a livello federale è stato quello sull’Inventario degli insediamenti da proteggere d’importanza nazionale che, a dire di alcuni, impedirebbe di costruire sull’80 per cento del territorio della città di Zurigo. In realtà l’ISOS pone vincoli alla demolizione di edifici storici su appena l’11 per cento della superficie cittadina, soprattutto nel centro storico. Ciononostante la polemica è arrivata fin sotto la cupola di Palazzo federale.

È un peccato che la campagna per l’Iniziativa sulla biodiversità, che ha dominato la nostra agenda politica nel 2024, si sia concentrata così tanto sugli aspetti biologici. I principali enti promotori hanno insistito per una campagna «consensuale», che puntasse più sulla natura che sulla cultura architettonica, evitando quindi il controverso tema della protezione degli insediamenti. L’esito alle urne il 22 settembre, con solo il 37 per cento di «sì», è stato deludente. Lo è stato ancor di più se pensiamo che l’iniziativa dei Giovani Verdi su cui si è votato il 9 febbraio 2025, pur disponendo di pochissimi fondi e non potendo contare sul sostegno di alcuna grande organizzazione, è riuscita a ottenere il 30 per cento di consensi. Difficilmente le diatribe sulla protezione degli insediamenti avrebbero peggiorato il risultato, ma per noi sarebbe stata un’occasione di sensibilizzare l’opinione pubblica al riguardo. D’altronde le iniziative popolari servono anche a questo.

A ogni modo, noi continuiamo a batterci per i beni culturali. Per questo, un sentito grazie a tutte le persone che ci sostengono come membri, donatrici e donatori!

Killias, Presidente di Patrimonio svizzero

Patrimonio svizzero si impegna a difendere i beni storico-architettonici, sia nelle città sia nelle aree rurali.

Copertina: la piattaforma panoramica «Il Spir» presso Flims (GR), con vista sulla gola del Reno: una delle vedute più belle consigliate nella recente pubblicazione di Patrimonio svizzero.

Foto: Filippo Biasca-Caroni, Patrimonio svizzero

PER UNA BUONA QUALITÀ DELLA VITA

Il 2024 è stato per me un anno speciale. Il 1° agosto ho iniziato a lavorare per Patrimonio Svizzero. Considero un grande onore, oltre che una grande responsabilità, poter contribuire attivamente allo sviluppo di un’istituzione così riconosciuta e rispettata. In qualità di primo segretario generale romando dalla creazione di Patrimonio svizzero nel 1905, voglio impegnarmi ad accrescere la visibilità della nostra rete organizzativa a livello nazionale.

In giugno 2024, quindi ancor prima di entrare in carica, ho avuto il piacere di partecipare alla cerimonia di consegna del Premio Wakker all’associazione Verein Birsstadt. Sono stato impressionato e commosso dall’immenso impegno dei dieci Comuni che collaborano nella buona gestione di un territorio e soprattutto nel migliorare la qualità della vita e l’identificazione degli abitanti con lo spazio in cui vivono. Si tratta di un bell’esempio di un approccio innovativo volto a creare un valore condiviso in seno a un agglomerato, un modello per tutta la Svizzera.

Per quanto riguarda la salvaguardia dei beni storico-architettonici, le sezioni di Patrimonio svizzero monitorano la quasi totalità dei progetti edilizi del paese. Con questo sforzo volto a preservare l’esistenza e la storia delle costruzioni meritevoli di protezione, garantiamo che i progetti edilizi non rovinino il paesaggio circostante, non ne riducano il pregio storico e soprattutto non pregiudichino la qualità della vita delle e degli abitanti.

Nelle seguenti pagine troverete una panoramica delle nostre attività a favore del patrimonio culturale. Vi siamo molto grati per il vostro sostegno e il vostro impegno. Grazie ai membri e alle donatrici e ai donatori di Patrimonio svizzero possiamo portare avanti il nostro lavoro a favore della tutela, della valorizzazione e dello sviluppo dei monumenti, insediamenti e paesaggi storici.

David Vuillaume Segretario generale di Patrimonio svizzero

Birsfelden (a sinistra) è uno dei dieci

Comuni fondatori dell’associazione

Verein Birsstadt, Premio Wakker 2024.

Foto: Gaëtan Bally/Keystone/Patrimonio svizzero

Casa è dove si vive. Sostenete Patrimonio svizzero per garantire che in tutte le regioni della Svizzera ci siano più luoghi in cui è bello vivere.

TEMPI GRAMI PER IL PATRIMONIO ARCHITETTONICO

A Palazzo federale il lavoro di chi si impegna a favore della cultura della costruzione è sempre più difficile. Noi rimaniamo vigili, affinché non vengano superati certi limiti. I Cantoni e le organizzazioni private come Patrimonio svizzero devono impegnare forze considerevoli per riportare equilibrio nel sistema, per il bene della qualità del nostro ambiente edificato.

Messaggio sulla cultura e cultura della costruzione

Il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il suo Messaggio sulla cultura per il periodo 2025-2028. Il legislativo non ha voluto inserire nella Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio un articolo sulla cultura della costruzione. Nella seduta di dicembre, ha inoltre deciso di ridurre di 3 milioni di franchi l’anno i contributi destinati alla cultura della costruzione. Altre misure potenzialmente pregiudizievoli per la politica nazionale sul patrimonio storico potrebbero essere introdotte con il pacchetto di risparmi dibattuto nel 2025. Sono questioni che seguiamo con attenzione, in particolare nell’ambito del lavoro di Alliance Patrimoine.

Alliance Patrimoine

La coalizione Alliance Patrimoine guidata da Patrimonio svizzero, a cui aderiscono anche la Società di storia dell’arte in Svizzera, la Rete svizzera per il patrimonio culturale (già NIKE) e Archeologia Svizzera, si occupa delle relazioni politiche a livello federale. Nel 2024 abbiamo seguito numerosi temi, in particolar modo quando la politica ha voluto limitare il diritto di ricorso delle associazioni.

Diritto di ricorso delle associazioni

Il diritto di ricorso delle associazioni è uno strumento efficace e imprescindibile per garantire l’applicazione delle leggi a favore della tutela dei siti storici e archeologici, dei monumenti, della natura e del paesaggio. Patrimonio svizzero e le sue sezioni fanno un uso moderato del loro diritto di ricorso. Nel 2024, è stato evaso un totale di 29 procedure (14 nel 2023). I ricorsi accolti sono stati 8, quelli respinti 12. Sono stati ritirati 7 ricorsi senza accordo e 2 hanno perso la loro ragion d’essere, poiché si è rinunciato ai progetti in questione.

Pianificazione del territorio

Patrimonio svizzero ha partecipato alla consultazione sull’Ordinanza sulla pianificazione del territorio (OPT), appoggiando l’idea di fondo. In quanto organizzazione coinvolta nel lancio dell’Iniziativa paesaggio, dobbiamo tuttavia ricordare che il principio di separazione previsto all’art. 75 della Costituzione federale è una disposizione di livello superiore che va pertanto rispettata anche nell’ordinanza. L’obiettivo di stabilizzazione deve quindi valere quale regola generale per tutti gli articoli. Attraverso la nostra presa di posizione vogliamo contribuire a limitare efficacemente l’attività edilizia fuori delle zone edificabili come pure mantenere e rafforzare il più possibile la qualità dei paesaggi antropici e naturali.

Legge sugli impianti elettrici

Patrimonio svizzero ha partecipato alla consultazione sulla Legge sugli impianti elettrici (LIE) per tentare di evitare che il primato dell’approvvigionamento elettrico comprometta in maniera durevole il principio democratico della ponderazione degli interessi. Il progetto in consultazione limita le possibilità di partecipazione della popolazione. Per tale ragione abbiamo chiesto la soppressione di diversi articoli.

Inventario federale degli insediamenti da proteggere d’importanza nazionale

Constatiamo una crescente tendenza a imputare all’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS) i ritardi di determinati progetti immobiliari. Ma il problema non sta nell’inventario in quanto tale, che è senza ombra di dubbio uno strumento importantissimo per la protezione, la diffusione e lo sviluppo del patrimonio edilizio. Il problema principale sta nella sua attuazione a livello regionale e locale. Nel 2025 vogliamo elaborare proposte concrete nell’interesse di tutti.

Cultura della costruzione e biodiversità

Patrimonio svizzero ha organizzato quaranta eventi sui rapporti tra cultura della costruzione, clima e biodiversità. Ci siamo anche impegnati pubblicamente affinché il valore dei monumenti fosse preso in considerazione nei dibattiti politici sull’Iniziativa biodiversità.

Lavorando in modo assiduo nonostante i venti contrari, abbiamo continuato a perseguire i nostri obiettivi. Grazie per il sostegno: noi non molliamo!

Energia, cultura della costruzione e biodiversità: visita alla centrale idroelettrica di Hagneck (BE), il 18 maggio 2024, nell’ambito dell’iniziativa «Clou rouge». Foto: Liubov Krivenkova

PIANIFICAZIONI OCULATE

Membri della Commissione (2024)

– Dott.ssa Brigitte Moser, storica dell’arte, Zugo (Presidente)

– Ludovica Molo, architetta dipl. ETH/FAS, Lugano

– Christian Bischoff, architetto dipl. ETH, Ginevra

– Stefan Koepfli, architetto paesaggista FSAP, Lucerna

– Christof Tscharland-Brunner, pianificatore, dipl. ing. SIA SWB MAS, Soletta patrimoniosvizzero.ch/premio-wakker

Il Premio Wakker 2024 è stato conferito all’associazione Verein Birsstadt per la sua esemplare collaborazione transcomunale e transcantonale. Per il sobrio ripristino del parco Englischen Anlagen, la Città di Berna ha ricevuto il Premio Schulthess per i giardini.

Premio Wakker 2024

La valle della Birs si è sviluppata senza soluzione di continuità, diventando parte dell’odierno spazio metropolitano di Basilea. Oggi è un paesaggio periurbano che presenta grandi sfide, ma anche grandi opportunità per quanto riguarda il suo futuro sviluppo edilizio. I Comuni di Aesch, Arlesheim, Birsfelden, Dornach, Duggingen, Grellingen, Muttenz, Münchenstein, Pfeffingen e Reinach hanno capito che solo lavorando insieme avrebbero potuto far prevalere i cambiamenti positivi su quelli negativi. Con la fondazione dell’associazione Verein Birsstadt nel 2018 è stata creata una struttura che consente uno sviluppo territoriale coordinato tra i diversi Comuni e Cantoni. Fra i punti più importanti ci sono la valorizzazione degli spazi naturali e di vita della popolazione, lo sviluppo oculato delle zone industriali, come anche la salvaguardia del ricco patrimonio storico-architettonico. Questo impegno ha valso all’associazione Verein Birsstadt il Premio Wakker 2024 di Patrimonio svizzero. La cerimonia di premiazione si è svolta sulla piazza della cattedrale di Arlesheim il 22 giugno 2024 in presenza di un folto pubblico.

Con il Premio Wakker, Patrimonio svizzero premia Comuni il cui lavoro esemplare può essere fonte d’ispirazione per altri borghi e città in Svizzera.

Consegna del Premio Wakker all’associazione Verein Birsstadt, il 22 giugno 2024 ad Arlesheim (BL).
Foto: Christian Jaeggi

Visita guidata del parco Englische Anlagen a Berna in occasione dell’assegnazione del Premio Schulthess per i giardini, il 17 agosto 2024.

Membri della Commissione (2024)

– Dott.ssa Claudia Moll, dr. sc. ETH, architetta paesaggista, Zurigo (presidente)

– Sophie Agata Ambroise, architetta paesaggista, Lugano (fino a fine agosto 2024)

– Rita Illien, architetta paesaggista, Zurigo e Vals (da ottobre 2024)

– Monika Imhof-Dorn, architetta, Sarnen (rappresentante del Comitato di Patrimonio svizzero, da ottobre 2024)

– Marco Rampini, architetto, Ginevra (fino a fine agosto 2024)

– Isabel Schmid, architetta, Berna

– Maurus Schifferli, architetto paesaggista, Trub

– Michael Steiner, resp. gestione spazi verdi, Stadtgrün Berna

patrimoniosvizzero.ch/ premio-schulthess-per-i-giardini

Premio Schulthess per i giardini 2024

Patrimonio svizzero ha consegnato il Premio Schulthess per i giardini 2024 alla Città di Berna per i lavori di ripristino del parco Englische Anlagen. La valorizzazione del parco storico è un eccellente esempio degli sforzi compiuti dalla Città per migliorare gli spazi non edificati lungo l’ansa dell’Aar, che abbraccia il sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO, preservandone il patrimonio culturale. Progettato e realizzato dalla Società per l’abbellimento di Berna (Verschönerungsverein), il parco era da tempo molto trascurato. Con un budget limitato, l’intervento del servizio tecnico per la tutela dei giardini storici e delle architette paesaggiste dello studio Umland ha restituito il sito alla popolazione, riportandolo a condizioni che ne valorizzano l’aspetto originario. Il 17 agosto 2024, circa 120 persone hanno partecipato a varie visite guidate attraverso il parco e poi alla cerimonia di premiazione.

Patrimonio svizzero conferisce il Premio Schulthess dal 1998 per ricompensare prestazioni eccezionali nell’ambito della cultura dei giardini.

Foto: Niklas Eschenmoser

NUOVE STORIE

Fatti e cifre

Mostre «Bijou o peccato architettonico? A proposito di come gestiamo la cultura architettonica» (fino al 27.10), «Il mito dello chalet» (dal 15.11), vetrina permanente «Patumbah è a Sumatra»

- Visitatori totali 6600 (2023: 7300; 2022: 5800)

Di cui bambini e adolescenti: 1550 (2023: 1450, 2022: 1200)

- Visite guidate, laboratori e simili: 199 (2023: 196, 2022: 181)

Di cui 68 scolaresche (2023: 60, 2022: 51)

Con numerosi eventi, una nuova installazione audio e le mostre «Bijou o peccato architettonico?» e «Il mito dello chalet», nell’anno in rassegna la Casa del Patrimonio ha sensibilizzato gruppi mirati molto diversi fra loro.

Villa Patumbah raccontata a voce

La nuova installazione audio dà voce a un restauratore, a vecchi inquilini e a una giardiniera, che ci raccontano le loro storie sulla Villa Patumbah. Narrazione e design sonoro creano un’esperienza immersiva da cui si imparano molte cose sull’edificio. Questa visita guidata, che si indirizza sia a chi vive in zona che ai turisti, è una preziosa aggiunta all’offerta divulgativa del museo.

Da una mostra all’altra

La mostra «Bijou o peccato architettonico?», che ha chiuso i battenti a fine ottobre, è stata accompagnata da un ricco programma collaterale. Vanno menzionati in particolare un laboratorio sulla bellezza nell’architettura, nonché il finissage, durante il quale un critico e una critica di architettura hanno discusso con il pubblico. A partire dal 15 novembre è stato possibile visitare la nuova mostra «Il mito dello chalet» a cura del museo Das Gelbe Haus di Flims, che spiega come questa tipologia architettonica sia diventata un prodotto d’esportazione di successo della Svizzera.

Cooperazioni

L’attività della Casa del Patrimonio è gestita da Patrimonio svizzero. Contribuiscono al progetto con sussidi annuali specifici anche l’Ufficio federale della cultura nell’ambito del Messaggio sulla cultura, il Cantone e la città di Zurigo. Anche il club «Amiche e amici di Villa Patumbah» offre un importante contributo finanziario. Per le mostre temporanee e le attività di divulgazione legate ai singoli progetti, la Casa del Patrimonio dipende invece da fondi esterni (cfr. ringraziamenti, ultima pagina).

heimatschutzzentrum.ch/it

Grazie al vostro sostegno, a Villa Patumbah possiamo avvicinare alla cultura della costruzione un pubblico ampio e diversificato.

La mostra «Il mito dello chalet», presso la Casa del Patrimonio di Villa Patumbah, è rimasta aperta al pubblico fino dal novembre 2024. Foto: Filippo Biasca-Caroni, Patrimonio svizzero

CULTURA DELLA COSTRUZIONE A SCUOLA

Il lavoro di educazione e divulgazione deve avere quale obiettivo l’emergere di una consapevolezza generale sui temi legati alla cultura della costruzione e l’inclusione del maggior numero possibile di persone in un dibattito aperto.

Patrimonio svizzero porta la discussione sulla cultura della costruzione nelle scuole in vari modi. A complemento della vendita del Tallero d’oro, è stato realizzato un poster con una serie di spunti sul tema dell’anno. Inoltre, l’associazione vincitrice del Premio Wakker ha presentato il suo lavoro in varie classi. Importanti sono anche le offerte destinate alle famiglie e alle scuole elaborate dalle sezioni.

Alla scoperta del nostro quartiere

Una serie di laboratori in cui si trattano temi quali i colori, le epoche storiche o la convivenza stimolano a riflettere sullo spazio in cui viviamo e su vari aspetti della cultura della costruzione. Questa offerta educativa modulare basata sui piani di studio svizzeri è facilmente integrabile nelle lezioni scolastiche.

I materiali didattici (in tedesco o francese) sono finalmente pronti. Ogni classe riceve un poster che illustra sotto forma di scene quotidiane numerose questioni legate alla cultura della costruzione. Nei quaderni di lavoro, che possono essere portati al collo durante le esplorazioni, le allieve e gli allievi riportano ciò che osservano e ciò che hanno imparato. I quaderni contengono anche informazioni di base e un glossario da completare individualmente.

Chi fosse interessato – in particolare docenti e responsabili dell’istruzione – può trovare informazioni dettagliate sui laboratori e sulle regioni in cui l’offerta è disponibile al sito quartierforscher-in.ch / explorermonquartier.ch. Non appena sarà finita la formazione delle educatrici e degli educatori, il progetto potrà prendere il via.

Laboratorio Paesaggio

Il Laboratorio Paesaggio propone un’ampia offerta di attività interattive. Con questo progetto, la Fondazione Valle Bavona contribuisce a far conoscere la cultura contadina della valle. I disastri provocati dal maltempo l’anno scorso hanno purtroppo costretto a sospendere il programma. In tale contesto, il rinnovo dell’accordo di prestazione con Patrimonio svizzero è arrivato al momento giusto per garantire la continuità del lavoro di formazione e divulgazione della Fondazione nel prossimo quadriennio.

Abbiamo bisogno di una società civile sensibilizzata al patrimonio storico-architettonico. Ecco perché Patrimonio svizzero si impegna nell’educazione alla cultura della costruzione.

patrimoniosvizzero.ch/formazione-e-beni-culturali

CULTURA DELLA COSTRUZIONE E CLIMA

Come conciliare protezione del clima, misure energetiche e rispetto del patrimonio culturale? È la domanda a cui hanno tentato di rispondere la «Campagna clima e Cultura della costruzione» e il «Forum Energie + Baukultur» che si è tenuto a Berna ad aprile.

La Campagna clima e Cultura della costruzione, una delle principali organizzazioni nel campo della cultura architettonica, ha gettato le basi degli sviluppi e dei progressi nell’attuazione dell’obiettivo di emissioni nette pari a zero nell’edilizia. Ha inoltre assicurato un’apprezzabile azione informativa. Con una serie di «buone soluzioni», sono state esposte idee per raggiungere gli obiettivi climatici e garantire al contempo la qualità architettonica. A esse si sono affiancati articoli sul lavoro svolto da associazioni, studi, collettivi e istituzioni. Grazie alla newsletter e alle presentazioni fatte nell’ambito di conferenze o in televisione, è stato possibile informare l’opinione pubblica sulle rivendicazioni della Campagna.

Il 23 aprile 2024 si è inoltre tenuto il «Forum Energie + Baukultur» di Berna, organizzato dalla sezione bernese di Patrimonio svizzero. Questo convegno, a cui hanno partecipato 250 persone da tutta la Svizzera, mirava a portare avanti il dialogo tra chi si occupa di transizione energetica, protezione del clima e cultura della costruzione, e a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica. Sono stati mostrati esempi concreti di soluzioni in cui l’obiettivo dell’efficienza energetica è stato raggiunto preservando la qualità architettonica e riducendo il consumo di energia grigia.

campagna-clima.ch e energie-baukultur.ch

La passerella Gäggersteg, in legno di recupero, passa sopra al bosco nel parco naturale del Gantrisch (BE).

Foto: Filippo Biasca-Caroni, Schweizer Heimatschutz

BEI PANORAMI

Al centro delle nostre relazioni pubbliche nel 2024 ci sono stati la nuova pubblicazione Die schönsten Aussichten/Les plus beaux points de vue e il programma di eventi preparato insieme alle sezioni. All’offerta delle pubblicazioni si aggiungono la rivista per i membri, i materiali a stampa che accompagnano il Premio Wakker e il Premio Schulthess per i giardini, e i numerosi contenuti online.

Pubblicazione sui punti panoramici più belli

Poco prima di Natale, nell’apprezzata collana «Die schönsten…/Les plus beaux…» è apparso un nuovo libro: Die schönsten Aussichten/Les plus beaux points de vue presenta cinquanta punti panoramici accoppiati alle rispettive vedute. Paesaggi antropici, insediamenti e monumenti storici possono infatti essere goduti da prospettive particolari. Oltre a luoghi ben noti, la pubblicazione propone nuove scoperte, accostando vedute urbane e panorami di alta montagna. I punti selezionati sono rappresentativi delle varie regioni, con un occhio di riguardo alla qualità architettonica e all’accessibilità. I testi esplicativi e le magnifiche fotografie inquadrano i punti panoramici e le vedute nei rispettivi contesti storici e culturali. Il lancio della pubblicazione è stato un successo: in poco tempo, entro la fine dell’anno, sono state vendute oltre 4000 copie.

Programma di attività

Nel quadro del programma di attività del Tallero d’oro, tra aprile e novembre le sezioni di Patrimonio svizzero hanno proposto più di sessanta eventi che hanno interessato un vasto pubblico: visite guidate, tavole rotonde ed esposizioni. In retrospettiva, possiamo essere molto contenti del successo raccolto trattando il tema «Cultura della costruzione, clima, biodiversità» da vari punti di vista. Il «Forum Energie + Baukultur», per esempio, che ha attirato un folto pubblico a Berna, ha permesso di discutere su come conciliare gli interessi della protezione del clima, della transizione energetica e della cultura della costruzione. A Coira, la mostra «Mehr für alle!» e il suo programma collaterale hanno presentato, partendo da un progetto per il comparto industriale Ruggenbrecher, un possibile modello di coesistenza tra spazi abitativi e lavorativi con un’impronta ecologica molto ridotta. Anche gli undici eventi del programma romando «Clou rouge» hanno suscitato un vivo interesse. Per esempio la giornata di visita all’ex impianto di depurazione Porteous di Aïre (GE), in cui il numeroso pubblico ha potuto assistere all’insolita scena dell’arrivo del Clou rouge sulle acque del Rodano.

Pubblicazioni e riconoscimenti

Ogni anno, prima delle cerimonie per il Premio Wakker e il Premio Schulthess per i giardini escono le rispettive pubblicazioni di accompagnamento, che presentano i vincitori attraverso testi di approfondimento e immagini suggestive. La pubblicazione sull’associazione Verein Birsstadt, Premio Wakker 2024, è apparsa a maggio insieme a un pieghevole che invita a seguire un percorso alla scoperta di dieci luoghi notevoli della regione. Il percorso è disponibile anche in versione digitale su heimatschutz.ch/rundgaenge. La pubblicazione per il Premio Schulthess per i giardini è uscita a luglio. Vi sono illustrati la creazione, la trasformazione, il ripristino e l’utilizzo odierno del parco Englische Anlagen di Berna.

Rivista

La rivista per i membri (in tedesco e francese) è un caposaldo di Patrimonio svizzero sin dalla fondazione dell’organizzazione nel 1905. Dalla fine del 2023, ha una nuova veste grafica, con una struttura rinnovata. Inoltre, viene usato un processo di produzione e confezionamento più ecologico. Nei quattro numeri usciti nell’anno in rassegna, la rivista «Heimatschutz/Patrimoine» ha presentato tematiche, interviste, scoperte e storie dal mondo del patrimonio culturale. Gli argomenti hanno spaziato dalla biodiversità negli abitati alla pianificazione del territorio in relazione al Premio Wakker e dagli impianti di depurazione ai punti panoramici più belli del paese.

Presenza digitale

Sono ormai più di una ventina i siti web delle sezioni e dei gruppi regionali che hanno adottato la veste grafica del sito di Patrimonio svizzero. Nell’anno in rassegna hanno compiuto il passo le sezioni di Svitto e Neuchâtel. Si aggiungono alla presenza digitale di Patrimonio svizzero e delle sue sezioni anche il calendario degli eventi del Tallero d’oro 2024 (patrimoniosvizzero.ch/manifestazioni) e la rassegna romanda del «Clou rouge» a esso legata (patrimoinesuisse.ch/clourouge).

L’infolettera sui temi di attualità e i canali sui social media tengono i nostri membri e altre persone interessate al corrente di tutte le novità. Patrimonio svizzero è presente su Facebook, Instagram e LinkedIn. Oltre a permettere la partecipazione alle discussioni, questi strumenti servono a sostenerci durante le petizioni e le campagne online. Nel negozio online su patrimoniosvizzero.ch/negozio è inoltre disponibile l’insieme delle nostre pubblicazioni, acquistabili a un prezzo ridotto per i membri di Patrimonio svizzero.

Cultura architettonica 1975-2000: visite virtuali

Il sito dedicato a questa campagna (heimatschutz.ch/rundgaenge) è stato arricchito di quattro visite virtuali. Le sezioni hanno anche proposto delle visite guidate in loco alla scoperta di alcune di queste testimonianze di un’epoca, come la Metalli di Zugo e una casa di villeggiatura a Schwanden.

Nell’ambito della campagna sulla cultura architettonica dal 1975 al 2000, il 28 settembre 2024 è stata organizzata una visita alla Metalli di Zugo. Foto: Noah Santer

L’UNIONE FA L’EFFICACIA

Le differenze regionali sono una caratteristica dell’identità svizzera che ci sta a cuore. Ciò che conta è collaborare e perseguire insieme gli obiettivi strategici. Ai vertici del nostro Segretariato generale ci sono stati importanti cambiamenti, che però non hanno comportato un cambio di rotta.

La partenza del nostro segretario generale e del responsabile del reparto amministrazione, informatica e servizi ha messo alla prova il Segretariato generale. Grazie all’impegno del nostro team e in particolare della direzione, siamo comunque riusciti a svolgere con successo tutte le attività previste dal programma annuale e a portare avanti anche la mobilitazione politica. A gennaio Regula Steinmann è diventata responsabile della Cultura architettonica e in luglio è arrivata la nuova responsabile del reparto amministrazione, informatica e servizi Simone Wildhaber. Un mese dopo David Vuillaume ha assunto la carica di nuovo segretario generale di Patrimonio svizzero. Con il suo notevole bagaglio di esperienze nell’ambito dei beni culturali e della conduzione associativa, è ora a capo di un team rodato e motivato che ha il compito di difendere gli interessi della cultura della costruzione.

La composizione del Comitato formato da sette persone che stabilisce la strategia di Patrimonio svizzero è rimasta invariata. Nel 2024 il Comitato si è riunito in sei sedute ordinarie, più un ritiro di lavoro di due giorni a Granges-Paccot. Le presidenti e i presidenti delle sezioni si sono riuniti in primavera a Berna e in autunno a Bienne, i delegati in giugno a Dornach, in occasione della cerimonia di consegna del Premio Wakker all’associazione Verein Birsstadt. I membri del Comitato, i presidenti delle sezioni e i loro delegati sono tutti volontari che lavorano con impegno e passione per Patrimonio svizzero.

Nonostante un record di oltre mille nuove adesioni, nel 2024 ci sono purtroppo stati circa altrettanti membri che hanno lasciato l’organizzazione. Di conseguenza, l’obiettivo di tornare sopra alla soglia dei 15 000 membri entro la fine dell’anno non è stato raggiunto. Alla fine del 2024 Patrimonio svizzero contava 14 752 membri (14 912 a fine 2023). Nel 2025, un’analisi approfondita delle statistiche, incontri tematici con i nostri membri e uno scambio di idee sulle procedure collaudate delle sezioni ci consentiranno di rispondere meglio alle esigenze di coloro che desiderano sostenere le nostre attività sul lungo termine.

In quanto membri, assicurate un sostegno attivo e duraturo al lavoro e all’impegno non solo di Patrimonio svizzero, ma anche della vostra sezione cantonale.

Patrimonio svizzero

Assemblea dei delegati 1 membro per sezione + un membro supplementare ogni 200 soci o frazione di 200 soci

Conferenza dei e delle Presidenti Presidenti delle sezioni, Comitato e 5–7 rappresentanti delle cerchie specializzate

Comitato 7 membri, Presidente: Martin Killias

Segretariato generale

David Vuillaume

– Gestione dell’organizzazione – Direzione del Segretariato generale – Contatti con opinione pubblica, politica e autorità

Tasso di occupazione: 100%

Formazione e beni culturali/Casa del Patrimonio

Rebekka Ray

– Esercizio – Mostre – Visite guidate e manifestazioni

– Offerte formative per scolaresche e famiglie – Materiale didattico

Tasso di occupazione: 210%

Cultura

architettonica

Regula Steinmann

– Principi – Campagne – Distinzioni – Pubblicazioni – Lista rossa – Manifestazioni

Tasso di occupazione: 220%

Comunicazione e marketing Peter Egli

– Comunicazione dell’organizzazione – Rivista – Raccolta fondi – Pubblicità

– Contatti con membri/ donatori

Tasso di occupazione: 210%

Organizzazioni legate a Patrimonio svizzero sul piano contenutistico e amministrativo con sede presso il Segretariato generale:

Fondazione con Patrimonio svizzero in maggioranza al consiglio di fondazione

Vacanze in edifici storici

Christine Matthey

Tasso di occupazione: 310%

Società semplice

Pro Natura / Patrimonio svizzero

Tallero d’oro

Loredana Ventre

Tasso di occupazione: 80%

Commissioni

– Consulenza tecnica – Redazione rivista – Premio Wakker – Premio Schulthess

Finanze e personale Brigitte Müller

Tasso di occupazione: 65%

Amministrazione, informatica e servizi Simone Wildhaber

– IT e digitalizzazione – Amministrazione membri/donatori

– Negozio online e ordini – Organizzazione di eventi – Gestione delle infrastrutture

Tasso di occupazione: 140%

Sezioni

Le nostre sezioni:

Aargau

Appenzell Ausserrhoden

Basel-Landschaft

Basel-Stadt

Bern

Engadin und Südtäler

Pro Fribourg

Genève

Glarus

Graubünden

Gruyère-Veveyse

Innerschweiz: Luzern/ Nidwalden/Obwalden/Uri

Jura

Neuchâtel

Schaffhausen

Schwyz

Solothurn

St.Gallen/Appenzell I.Rh.

Thurgau

Ticino/STAN

Valais

Vaud

Wallis

Zug

Zürich

Presidente

– Martin Killias, Lenzburg (AG), professore emerito in diritto penale e criminologia. Nel Comitato dal 2017. Presidente della sezione zurighese di Patrimonio svizzero.

Vicepresidente

– Beat Schwabe, Ittigen (BE), avvocato. Nel Comitato dal 2014. Presidente della Fondazione Vacanze in edifici storici.

– Seconda/o vicepresidente vacante

COMITATO

Altri membri del Comitato – Benedetto Antonini, Muzzano (TI), architetto ETH e urbanista. Nel Comitato dal 2014. Vicepresidente della STAN, la sezione ticinese di Patrimonio svizzero.

– Claire Delaloye Morgado, Petit-Lancy (GE), storica dell’arte. Nel Comitato dal 2018. Segretaria, fino al 2024, della sezione ginevrina di Patrimonio svizzero.

– Monika Imhof-Dorn, Sarnen (OW), architetta ETH. Contitolare dello studio Imhof Architekten AG di Sarnen. Nel Comitato dal 2019. Membro della Commissione del Tallero d’oro dal 2020 al 2024.

TEAM (AL 1° GENNAIO 2025)

–Christof Tscharland-Brunner, Soletta (SO), pianificatore. Contitolare dello studio Panorama AG di Berna. Nel Comitato dal 2019. Membro della Commissione tecnica del Premio Wakker. Membro del Comitato della sezione solettese di Patrimonio svizzero.

– Caroline Zumsteg, Zurigo (ZH), storica dell’arte, economista aziendale. Senior Specialist dell’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari FINMA. Nel Comitato dal 2022, responsabile delle finanze.

Comunicazione di interessi personali: nessuna relazione d’interesse rilevante in legame con le attività di Patrimonio svizzero da segnalare.

Segretariato generale (100%, contratto indeterminato)

David Vuillaume, segretario generale (100%, dal 1° agosto 2024)

Cultura architettonica (220%, contratti indeterminati)

Regula Steinmann, resp. Cultura architettonica (80%)

Stefania Boggian, resp. di progetto Cultura architettonica (80%, a tempo determinato)

Jenny Keller, resp. di progetto Cultura architettonica (80%, dal 1° febbraio 2024)

Myriam Perret, resp. di progetto Cultura architettonica (60%)

Filippo Biasca-Caroni, servizio civile (100%, da aprile ad agosto 2024)

Florian Dervishaj, servizio civile (100%, da febbraio a giugno 2024)

Casa del Patrimonio e Formazione e beni culturali (210%, contratti indeterminati)

Rebekka Ray, resp. Formazione e beni culturali/Casa del Patrimonio (70%)

Judith Schubiger, resp. Casa del Patrimonio (60%)

Raffaella Popp, Mediazione cultura architettonica (40%)

Nadine Schouwey, resp. di progetto, Formazione e beni culturali (60%, a tempo determinato)

Sina Gloor/Jan Kohler, stagisti in mediazione culturale (80%, a tempo determinato)

Waltraud Kaiser, accoglienza e amministrazione (40%, dal 1° marzo 2024)

Susanne Debrunner, accoglienza (contratto a ore)

Verena Spillmann, accoglienza (contratto a ore)

Comunicazione e marketing (210%, contratti indeterminati)

Peter Egli, resp. Comunicazione e marketing (90%)

Milena Geiser, Marketing e raccolta fondi (80%)

Natalie Schärer, Comunicazione (40%)

Amanda Addo, Comunicazione Svizzera romanda (50%, a tempo determinato)

Niklas Eschenmoser, stagista marketing/raccolta fondi (60%, da agosto 2024 a gennaio 2025)

Amministrazione, informatica e servizi (140%, contratti indeterminati)

Simone Wildhaber, resp. Amministrazione, informatica e servizi (90%, dal 1° luglio 2024)

Renate Brönnimann, Amministrazione e organizzazione eventi (50%)

Lee Wolf, Amministrazione e ordinazioni (40%, a tempo determinato)

Finanze e personale (65%, contratto indeterminato)

Brigitte Müller, resp. Finanze (65%)

Persone giuridiche autonome ma legate a Patrimonio svizzero sul piano sostanziale e amministrativo con sede presso il Segretariato generale

Fondazione Vacanze in edifici storici (310%, contratti indeterminati)

Christine Matthey, direttrice (80%)

Regula Murbach, Amministrazione e affitti (80%)

Claudia Thommen, Architettura e cultura architettonica (60%)

Lee Wolf, Amministrazione (40%, a tempo determinato)

Nancy Wolf, Comunicazione e marketing (90%)

Amanda Addo, Comunicazione (15%, a tempo determinato)

Tallero d’oro, società semplice (80%, contratto indeterminato)

Loredana Ventre, direttrice (80%)

Partenze 2024

Stefan Kunz, segretario generale (100%)

Gérôme Grollimund, resp. Amministrazione e finanze (85%)

CONTO ANNUALE 2024

Sul piano finanziario, per Patrimonio svizzero il 2024 è stato un buon anno. Un importante lascito ha portato a un gradito aumento del capitale proprio dell’organizzazione. I costi e i ricavi corrispondono a quanto preventivato.

Dopo il risultato soddisfacente del 2023, dovuto a un lascito, anche la chiusura dei conti del 2024 è risultata molto buona. Vi hanno contribuito ricavi e spese lievemente inferiori al previsto, accompagnati da un altro importante lascito.

I ricavi dell’esercizio 2024 ammontano a circa 4,7 milioni di franchi, ossia l’1,6 per cento più di quanto preventivato. I costi d’esercizio ammontano a 3,5 milioni di franchi, circa il 3,8 per cento meno del previsto. Ne consegue un risultato positivo pari a 1,2 milioni di franchi.

Con ricavi finanziari pari a 167 000 franchi e costi finanziari per circa 62 000 franchi del capitale fisso, il risultato finanziario ammonta a 105 000 franchi e differisce così dai 200 000 franchi preventivati.

Il risultato, dopo attribuzioni e prelievi dal capitale vincolato dei fondi e dal capitale vincolato dell’organizzazione, è di più 1,4 milioni di franchi. Il capitale proprio dell’organizzazione ha quindi raggiunto i 4,5 milioni di franchi circa (2023: 2,8 milioni), mentre abbiamo dovuto registrare una diminuzione del capitale vincolato dei fondi, che ora ammonta a circa 4,1 milioni di franchi (2023: 4,5 milioni).

Quote sociali membri Patrimonio svizzero: CHF 307 305.–

Donazioni non vincolate: CHF 3 310 211.–Donazioni vincolate: CHF 135  476.–

Contributi pubblici e di terzi: CHF 741  500.–Ricavi da forniture e prestazioni/altri ricavi: CHF 213  134.–Totale ricavi: CHF 4 707 627.–

Costi complessivi 2024

Grazie agli apporti delle quote sociali, delle donazioni e dei lasciti, siamo in grado di portare avanti i nostri progetti consolidati, come i premi, la Casa del Patrimonio e il lavoro politico, ma anche di lanciarne di nuovi. Ai numerosi membri di Patrimonio svizzero è dovuto un ringraziamento particolare. Nonostante tutti gli sforzi, anche quest’anno le quote sociali, i contributi di varie fondazioni e le donazioni hanno subito un calo. Attraverso un’attenta pianificazione finanziaria vorremmo tenere maggiormente sotto controllo gli sviluppi futuri per poter garantire una solida base finanziaria anche negli anni a venire. Allo stesso tempo vogliamo gestire in modo oculato le spese nel rispetto del bilancio. Fatte queste considerazioni, possiamo guardare al futuro con fiducia e entusiasmo.

Progetti e prestazioni: CHF 2 451 206.–Raccolta fondi, promozione e riscossione quote sociali: CHF 384 387.–Spese amministrative/organi dell’organizzazione: CHF 642 111.–Totale costi d’esercizio: CHF 3 477 704.–

Donazioni e quote sociali membri

Quote sociali membri sezioni

Quote sociali membri/Patrimonio svizzero

non vincolate e vincolate

e legati)

Donazioni
(donazioni
Ricavi 2024

Bilancio al 31 dicembre 2024 2023

ATTIVI CHF CHF

Attivo circolante 860’590 1’528’666

Disponibilità liquide 382’920 3,6% 657’962 6,9%

Crediti verso terzi 0 0,0% 10’409 0,1%

Crediti nei confronti di:

• Vendita del tallero

• Vacanze in edifici storici 0 0,0% 200’000 2,1%

Crediti dell’imposta preventiva 51’465

ipotec. Vacanze in edifici storici

mobiliari

immobiliari

Rosbaud

Fondo ristrutturazioni

Capitale vincolato ai fondi 4’129’380 4’494’263

Fondo Campagne e progetti 361’979

Wakker

Rosbaud

Fondo Premio Schulthess per i giardini 1’183’911 11,1%

ristrutturazioni

Fondo Lascito Burkhardt-Hafter

Fondo Lascito Schinz

Capitale organizzazione 4’539’098 2’839’214

Capitale organizzazione vincolato

Quota fondo comunitario Tallero (50%) 157’255 1,5%

Fondo

vincolate:

Legati vincolati

• Contributo Tallero vincolato al progetto principale

Casa del Patrimonio

Altri ricavi

COSTI PROGETTI E PRESTAZIONI

Progetti/campagne

Informazioni e pubbliche relazioni

Manifestazioni

Casa del Patrimonio

-537’808 RACCOLTA FONDI, PROMOZIONE E RISCOSSIONI DAI MEMBRI

Risultato d’esercizio ante risultato finanziario e variazioni dei fondi 1’229’923 1’256’373

Risultato finanziario 105’079 -52’926

Costi finanziari -62’084 -153’867 Ricavi finanziari 167’163 100’942

Risultato ante variazioni dei fondi e del capitale 1’335’002 1’203’447

Assegnazione capitale fondi vincolato -413’160 -665’818

Utilizzo capitale fondi vincolato 778’042 858’203

Risultato ante variazione capitale organizzazione 1’699’884 1’396’832

Assegnazione capitale organizzazione vincolato -650’947 -650’011

Utilizzo capitale organizzazione vincolato 365’000 303’000

Risultato post variazione capitale organizzazione 1’413’937 1’048’821

Prelevamento (+)/Attribuzione (–) capitale organizzazione non vincolato -1’413’937 -1’048’821

Risultato post variazione capitale organizzazione 0 0

La presentazione dei conti consolidati (Patrimonio svizzero e fondazione Vacanze in edifici storici) è conforme alle direttive Swiss GAAP FER/RPC, alle disposizioni del Codice svizzero delle obbligazioni e agli statuti dell’associazione. I conti annuali consolidati e i rapporti dell’organo di revisione possono essere scaricati dal sito patrimoniosvizzero.ch.

Approvato il 26 aprile 2025 dalla Conferenza dei e delle Presidenti all’attenzione dell’Assemblea dei delegati.

Martin Killias, Presidente David Vuillaume, Segretario

ALTRI DUE CANTONI

Fatti e cifre 2024

Totale dell’offerta: 61 case storiche (di cui 12 di proprietà della fondazione e 2 esterne)

Pernottamenti 2024: 41 374 (escluse le case esterne)

Edifici in preparazione:

– Casa Pensch, Sala Capriasca (TI)

Edifici inaugurati nel 2024:

– Chesa Viglia, Bergün (GR)

– Ca’ di Bifúi, Moghegno (TI)

– Tgea Simonett, Lohn (GR)

– Hochhaus Fellergut, Bümplitz (BE)

– Zum Hinteren Dornhahn, Schaffhausen (SH)

– Baderhaus, Neunkirch (SH)

– Fabrikantenhaus, Schwellbrunn (AR)

Consiglio di fondazione:

– Beat Schwabe, presidente

– Catherine Gschwind, vicepresidente

– Corinna Adler

– Werner Bernet

– Rafael Matos-Wasem

– Julie Schär

ferienimbaudenkmal.ch

Nel 2024 l’offerta della Fondazione si è arricchita di sette possibilità di pernottamento, estendendosi a due nuovi Cantoni. Uno degli alloggi è un appartamento degli anni Settanta. La generosità di un mecenate ha inoltre permesso di salvare una casa in Ticino.

Fedele alla sua missione, la Fondazione ha reso possibile il restauro e la valorizzazione di sette edifici storici, trasformandoli in alloggi di vacanza. Si tratta di testimonianze della ricchezza architettonica della Svizzera dal Medioevo fino agli anni Settanta del Novecento: l’antica Casa Bader a Neunkirch (SH), gli edifici in pietra e legno a incastro a Lohn e Bergün (GR), un appartamento nel centro storico di Sciaffusa, la dimora di una famiglia industriale a Schwellbrunn (AR) e un appartamento in una torre del quartiere Fellergut a Berna-Bümpliz (BE). Grazie alla generosità di un mecenate è stato inoltre possibile riattare una casa di sasso del XVIII secolo a Moghegno, in Vallemaggia.

Rispetto al 2023, sono aumentate sia le prenotazioni (+8,8%) sia i pernottamenti (+11,5%). Il tasso medio di occupazione del 62% corrisponde a una stabilizzazione dell’attività nonostante l’ampliamento dell’offerta.

Il rapporto annuale dettagliato della Fondazione Vacanze in edifici storici può essere consultato al sito ferienimbaudenkmal.ch/stiftung.

FONDAZIONE VACANZE IN EDIFICI STORICI
La Fabrikantenhaus di Schwellbrunn (AR) fa parte dell’offerta di Vacanze in edifici storici da settembre 2024. Foto: Gataric Fotografie

Presentiamo qui il conto annuale della Fondazione Vacanze in edifici storici in francese. Sul sito della fondazione è disponibile anche una versione in tedesco.

BILAN

Actifs en CHF

Liquidités

Créances résultant de ventes et services

Créances envers Patrimoine suisse

Autres créances à court terme

Actifs de régularisation:

montants non encore encaissés

– de Patrimoine suisse

– des tiers

Total actifs circulants

Immobilisations corporelles:

– Immeubles

Total Immobilisations

Total Actifs

Passifs en CHF

Dettes résultant d’achats et de services:

– envers Patrimoine suisse

– envers des tiers

Passifs de régularisation:

– charges non payées

– produits encaissés d’avance

– de Patrimoine suisse

– des tiers

Total Capitaux de tiers à court terme

Engagements à long terme:

– prêts privés

– prêts hypothécaires

Fonds affectés

– Fonds de rénovation général

– Fonds de rénovation Kaplanei Ernen

– Fonds de rénovation Bubretsch

– Fonds de rénovation Huberhaus

– Fonds de rénovation Casa Pensch

Total Capitaux de tiers à long terme

Projets

Fonds d’entretien maisons VcP

Réserve valorisation des immeubles

Total Capitaux liés de l’organisation

Capital de la fondation

Réserves libres

Total capital libre de l’organisation

Total Passifs

31.12.2024 260’881 7’050 0 14’720

7’727 17’520 307’897

5’496’042

5’496’042

5’803’939

31.12.2023

1’931

COMPTE DE RÉSULTAT

en CHF

Contributions et legs libres

Structure d’appui

Dons affectés de tiers

Contributions publiques affectées

Contribution publique à l’org. (OFC)

Contribution Patrimoine suisse à l’org.

Produits des loyers des objets en propriété

Commissions pour objets tiers

Autres revenus

Produits des évaluations et suivis de travaux

Produits nets

5’448’949 5’448’949 6’007’470

222’500 1’330’000 82’430

Ces comptes annuels sont réalisés selon la méthode ZEWO. Les comptes détaillés peuvent être consultés sur le site ferienimbaudenkmal.ch/fr/stiftung.

6’007’470

Organes

Charges de personnel

Charges pour les maisons de vacances

Charges d’acquisition/évaluation

Charges biens immobiliers/rénovations

Marketing et collecte de fonds

Autres charges d’exploitation

Charges d’exploitation

Résultat d’exploitation avant amortissements

Amortissements des immobilisations

Gains liés aux réévaluations

Pertes liées aux réévaluations

Résultat de l’exercice avant résultats financiers et variation des fonds

Charges financières

Déduction impôt anticipé

Gains extraordinaires (hors période)

Résultat de l’exercice avant variations des fonds et du capital

Dotation au Fonds de rénovation Kaplanei Ernen

Dotation au Fonds de rénovation Bubretsch

Dotation au Fonds de rénovation Casa Pensch

Prélèvement sur le Fonds de rénovation Bubretsch

Prélèvement sur le Fonds de rénovation Kaplanei Ernen

Prélèvement sur le Fonds de rénovation général

Variations des fonds affectés

Résultat de l’exercice avant var. du capital lié de l’org.

Dotation au fonds Projets

Dotation aux fonds d’entretien maisons VcP

Dotation à la réserve valorisation des immeubles

Prélèvement sur le Fonds Projets

Prélèvement sur les fonds d’entretien maisons VcP

Prélèvement sur la réserve valorisation des immeubles

Variations du capital lié de l’organisation

Dotation au/prélèvement sur le capital libre

Résultat de l’exercice après dotation

En 2005, Patrimoine suisse a créé la fondation Vacances au cœur du Patrimoine. Par la nomination des membres du conseil de fondation, Patrimoine suisse peut influencer les activités de la fondation. Le rapport annuel de la fondation Vacances au cœur du Patrimoine ainsi que le rapport de révision détaillé peuvent être téléchargés sur vacancesaucoeurdupatrimoine.ch.

Adopté par le conseil de fondation le 28 mars 2025

Beat Schwabe, président

Christine Matthey, directrice

2024 10’745

52’610 37’055 0 99’470 50’000 571’820 408’934 20’680 21’081 1’272’395 -22’665 -529’423 -464’738 -16’299 -47’591 -60’872

UNA PIATTAFORMA DI SUCCESSO

Marché Patrimoine è la piattaforma di annunci che mette in contatto chi desidera vendere e comprare immobili storici. In questo modo contribuisce a preservare l’architettura e la cultura della costruzione della Svizzera.

Marché Patrimoine è stata lanciata nel 2020 su iniziativa di Patrimonio svizzero e della Fondazione Vacanze in edifici storici. Nel 2024 gli annunci pubblicati sono scesi a 19 (–24,4% rispetto all’anno prima). Va però detto che ben 31 oggetti hanno trovato un acquirente.

La newsletter, che in meno di due anni ha raggiunto le 1032 iscrizioni, e l’account su Instagram (1311 seguitori) dimostrano che l’interesse per questo tipo di offerta rimane elevato. Si tratta ora di migliorare la visibilità del progetto, in particolare sul fronte dei proprietari alla ricerca di compratori sensibili alla tutela del patrimonio storico. Nel 2025, uno studio dell’Università di San Gallo analizzerà il potenziale di crescita e di efficacia della piattaforma online su più ampia scala. Prima che gli annunci vengano pubblicati, gli oggetti in questione devono passare al vaglio di una commissione di esperti.

marchepatrimoine.ch

Marché Patrimoine è la piattaforma non profit che permette a chi apprezza l’architettura storica di vendere e comprare edifici di grande pregio.

Anche questa casa contadina friborghese del XVIII secolo a La Roche (FR) è in vendita su Marché Patrimoine. Foto: pgc

PER L’ESSERE UMANO E LA NATURA

Prospettiva

Nel 2025 la scelta del tema del Tallero spetta a Pro Natura, che ha optato per «Suolo vivente». Il suolo è pieno di vita. Ospita ben due terzi della biodiversità del pianeta. Che sia quello del giardino, dei campi o del bosco, il suolo è la nostra base vitale e inoltre regola il clima. Accumula acqua quando piove, e la rilascia nei periodi siccitosi. In tal modo previene le inondazioni e rinfresca l’aria. Lombrichi, funghi, batteri e altri esseri viventi forniscono sostanze nutritive alle piante. Ogni volta che rinunciamo all’asfalto, al calcestruzzo e ai pesticidi, preserviamo il suolo. Acquistare il Tallero d’oro significa contribuire alla sua salvaguardia.

Come di consueto, in autunno allieve e allievi in tutta la Svizzera si sono impegnati nella vendita del Tallero d’oro a favore della tutela della natura e del paesaggio. Sebbene le cifre di vendita siano in declino da anni, il Tallero rimane un marchio inconfondibile nell’ambito della protezione della natura e dei beni culturali.

Il tema del Tallero 2024 è stato definito da Patrimonio svizzero. La scelta spetta ad anni alterni alle organizzazioni Pro Natura e Patrimonio svizzero.

Grazie all’impegno di moltissimi docenti in tutta la Svizzera, anche nell’anno in rassegna sono stati numerosi gli allievi e le allieve che si sono impegnati nella vendita del tradizionale tallero di cioccolato. Tanti adulti si ricordano ancora di quando erano loro, da ragazzini, a vendere il Tallero. Un ricordo che certamente spinge oggi molti di loro a comprarne. Oltre a quelli venduti dalle scuole, i talleri erano acquistabili anche in molti uffici postali.

Il Rapporto annuale dettagliato può essere consultato al sito tallero.ch.

TALLERO D’ORO
Un appuntamento annuale: in autunno, allieve e allievi in tutte le regioni della Svizzera hanno venduto il Tallero.
Foto: Tallero d’oro

IN TUTTE LE REGIONI

Moltissime persone nelle 25 sezioni di Patrimonio svizzero si impegnano volontariamente e in vario modo per la salvaguardia e per un utilizzo adeguato di monumenti, insediamenti storici e paesaggi antropici. Qui di seguito qualche esempio rappresentativo delle attività e dei progetti realizzati da tutte le sezioni del paese nel 2024.

AG: Sezione argoviese

Premio all’associazione culturale ODEON di Brugg

Il Premio della Sezione argoviese di Patrimonio svizzero 2024 è stato conferito alla Kulturverein ODEON di Brugg per lo straordinario impegno dei suoi soci nel vivacizzare la vita culturale della regione. La Kulturhaus ODEON è un cinema, ma è al contempo un luogo d’incontro, d’ispirazione e di scambi culturali. Sin dalla sua fondazione ha fatto incontrare molte generazioni. Il fascino di questo edificio protetto come bene culturale è stato preservato e arricchito. L’associazione si impegna nella manutenzione e nella conservazione del patrimonio architettonico. Il riuscito connubio di tradizione e modernità è il risultato del lavoro instancabile e della passione dei soci, che per la maggior parte si impegnano a titolo volontario. heimatschutz-ag.ch

FR: Pro Fribourg

Simposio sulla cultura della costruzione

In ottobre, la sezione friborghese di Patrimonio Svizzero ha organizzato un simposio intitolato «Vers une culture du bâti», in cui definire e incoraggiare buone pratiche a livello cantonale e comunale. Si è trattato di discutere questioni inerenti alla qualità della cultura della costruzione e alle risorse necessarie. L’auspicio è che questo spazio di dialogo incentivi la collaborazione tra le varie parti coinvolte. I partecipanti, persone attive nel campo della pianificazione del territorio, hanno tentato di rispondere a domande quali «In che cosa consiste un progetto di alta qualità architettonica?» e «Come raggiungere questo standard di qualità?». La Pro Fribourg redigerà un documento con le varie proposte avanzate.

pro-fribourg.ch

GR: Sezione grigionese Di più per tutti!

Per la mostra «Mehr für alle! Baukultur, Klima, Biodiversität – und der Ruggenbrecher in Chur», la sezione dei Grigioni di Patrimonio svizzero ha invitato quattro giovani architetti grigionesi a riflettere su come sia possibile gestire lo spazio in cui viviamo senza distruggere ciò che ci permette di vivere. Le autorità di Coira tergiversano da anni su quale nuova destinazione dare al comparto Ruggenbrecher, nel quartiere di Masans. La sfida consisteva nell’elaborare un progetto che reagisse in maniera seria e propositiva allo stato in cui versa il nostro pianeta. La mostra ha presentato l’idea sviluppata in collaborazione con esperti di varie aree: non un progetto definitivo, bensì una proposta per un quartiere pianificato in modo che possa rispondere sempre in modo adeguato alle significative sfide del futuro. È una visione che dimostra come facendo confluire le preoccupazioni

della cultura della costruzione, della protezione del clima e della biodiversità si può giungere a soluzioni vantaggiose sia per l’essere umano sia per la natura. heimatschutz-gr.ch

TI: Società ticinese per l’Arte e la Natura (STAN)

Premio STAN 2024

Grazie a un lascito, la nostra sezione ticinese ha finalmente potuto ripristinare il Premio STAN. La cerimonia ufficiale si è tenuta a dicembre presso l’Albergo Monte Verità di Ascona. Sono stati conferiti due premi: uno alla Fondazione Monte Verità per il restauro del suo complesso storico, l’altro al Patriziato di Cavergno per il recupero del paesaggio storico e naturalistico della Val Calnègia. Sono stati attribuiti anche quattro attestati di merito. I progetti premiati saranno presentati nell’edizione di aprile 2025 della rivista «Il nostro Paese» (n. 355).

stan-ticino.ch

Iniziativa comune delle sezioni romande

Clou rouge

Il Clou rouge è un chiodo rosso di 1,7 metri che viene posto simbolicamente nei pressi di un edificio per segnalarne il restauro esemplare o il suo particolare interesse storico-culturale. Dopo le esperienze del 2020 e del 2022, le sezioni di lingua francese di Patrimonio svizzero hanno nuovamente unito le forze nel 2024 per un’edizione del Clou rouge incentrata sul tema «Cultura della costruzione, clima, biodiversità». Dal Comune bernese di Hagneck alla località vallesana di Aproz, dalla città di Losanna a quella di Ginevra: le undici tappe del chiodo rosso hanno permesso al pubblico di scoprire aspetti diversi del ricco patrimonio culturale delle regioni attraversate. patrimoinesuisse.ch/clourouge

Un folto pubblico per il Clou rouge alla fattoria Mollards-des-Auberts, nel Giura vodese, il 17 agosto 2024. Foto: Liubov Krivenkova

GRAZIE DI TUTTO CUORE

La Chesa Viglia a Bergün (GR) fa parte dell’offerta della Fondazione Vacanze in edifici storici dall’inizio del 2024.

Foto: Gataric Fotografie

Da oltre 120 anni possiamo contare sull’impegno di numerose persone che si adoperano a favore di Patrimonio svizzero. Un sentito grazie alle nostre sezioni, che lavorano instancabili a livello cantonale, e un sentito grazie a tutte e tutti coloro che si impegnano a titolo di volontarie e volontari in tutto il paese.

L’importante contributo di circa 27 000 membri, donatrici e donatori, nonché di centinaia di professionisti volontari, permette di preservare e sviluppare in modo sostenibile il patrimonio storico-architettonico della Svizzera. Insieme, ci impegniamo per la cultura della costruzione di ieri, di oggi e di domani, affinché il patrimonio edilizio, la bellezza delle città e i pregiati paesaggi rurali possano continuare a meravigliarci. Meritano un grazie speciale anche coloro che ci hanno affidato donazioni particolarmente generose o una porzione della propria eredità, rendendo così possibile la realizzazione di altri progetti. Per maggiori informazioni sulla possibilità di inserire Patrimonio svizzero in un testamento: patrimoniosvizzero.ch/lasciti.

Per alcuni progetti specifici, nel 2024 varie fondazioni e istituzioni pubbliche si sono impegnate a sostenerci o ci hanno sostenuto con contributi finanziari per i quali siamo loro estremamente grati:

Alla scoperta del nostro quartiere

Fondation Sotto Voce

Fondazione Cultura della costruzione Svizzera

Dr. Heinrich-Mezger-Stiftung

Kulturförderung Appenzell Ausserrhoden

Lienhard-Stiftung

Kanton St.Gallen Kulturförderung / Swisslos

Lotteriefonds Kanton Thurgau

Metrohm Stiftung

Steinegg Stiftung

Mostra «Kosmos Altstadt» della Casa del Patrimonio

Egon-und-Ingrid-Hug-Stiftung

SKKG

Fondazione Oertli

DH-Stiftung

Gottfried und Ursula Schäppi-Jecklin Stiftung

Villa Patumbah raccontata a voce

Baugarten Zürich Genossenschaft und Stiftung

Genossenschaft Migros Zürich / Percento culturale

Un grande grazie anche all’Ufficio federale della cultura

Tempo donato

Molte persone prestano volontariato per Patrimonio svizzero: membri motivati, membri del Comitato, consulenti edili, donatrici e donatori, volontari della Casa del Patrimonio. Per il loro grande impegno e il tempo che ci hanno donato meritano tutta la nostra gratitudine. Anche nel 2025 lavoriamo assiduamente per le importanti istanze del patrimonio culturale. Speriamo quindi di poter continuare a contare sul prezioso sostegno di tutte queste persone.

Questo rapporto è stato approvato il 26 aprile 2025 dalla Conferenza dei e delle Presidenti all’attenzione dell’Assemblea dei delegati di Patrimonio svizzero.

Il Presidente: Martin Killias Il Segretario generale: David Vuillaume

Patrimonio svizzero

Villa Patumbah

Zollikerstrasse 128, 8008 Zurigo T 044 254 57 00 info@heimatschutz.ch www.patrimoniosvizzero.ch

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