Roma - the Eternal City - n.23

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ICON ANNIVERSARY

BORN IN RIMINI, IN 1920, ROME WAS HIS CITY OF ADOPTION NATO A RIMINI NEL 1920, ROMA È STATA LA SUA CITTÀ D’ADOZIONE lini’s films, Nights of Cabiria, 8½, Amarcord, which all won the Academy Award, Roma, a semi-autobiographical film in which Fellini played himself, and finally The Voice of the Moon, starring Benigni and Villaggio, Fellini’s so-called “spiritual testament”. On the occasion of the 100th anniversary of his birth, follow us on a tour of Federico Fellini’s most memorable locations in Rome, both professional and private. Let’s start from the most iconic scene of La dolce vita, the one in which Anita Ekberg, who plays the beautiful Sylvia, wades into the waters of the Trevi Fountain, inviting Marcello Rubini- Marcello Mastroianni to join her. Other famous locations in the film are Via Veneto, where all the socialites and celebrities of the time used to gather; Piazza del Popolo, where the air was filled with the scent of decadence of the class of intellectuals, artists, filmmakers, aristocrats and bourgeois; whereas for the scene in which Marcello and Sylvia dance and get to know one another, the Baths of Caracalla were recreated in a studio. Instead, in the Nights of Cabiria, the real Baths are the place where the sweet and naïve streetwalker Cabiria- played by Giulietta Masina, Fellini’s wife - and her “colleagues” wait for their clients, in contrast to the glamorous atmosphere surrounding Via Veneto’s prostitutes.

quale tra i personaggi c’è il regista stesso, fino a La voce della Luna, con Roberto Benigni e Paolo Villaggio, il suo “testamento spirituale”. In occasione del centenario ripercorriamo i luoghi più significati a Roma legati a Federico Fellini, come uomo e regista. Perché Fellini non ha fatto cinema, Fellini è il cinema. Partiamo dalla scena iconica de La dolce vita, quella che vede Anita Ekberg, nel ruolo della bella Sylvia, che entra nella Fontana di Trevi, invitando Marcello Mastroianni, alias Marcello Rubini, a seguirla. Altri affreschi rappresentativi di questa pellicola sono poi quello di via Veneto, la strada simbolo del film, dove in quel periodo si riunivano tutti i personaggi della mondanità; piazza del Popolo, dove si respirava la decadenza del ceto formato da intellettuali, artisti, cinematografari, aristocratici e borghesi; mentre è un’imitazione delle Terme di Caracalla, il locale dove i Sylvia e Marcello ballano, cominciando a conoscersi. Ne Le notti di Cabiria, le vere Terme sono invece il luogo dove l’ingenua e dolce prostituta Cabiria - interpretata da Giulietta Masina, moglie di Fellini - e le sue ‘colleghe’ restano in attesa dei clienti, in contrasto con l’atmosfera smagliante che circonda le escort d’alto bordo di via Veneto. La scena forse più celebre di Roma, in cui tra busti e pezzi di colonne romane svetta la prostituta divenuta l’emblema del film, si svolge nel Mausoleo di Cecilia Metella, che ricom-

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