MarcheDomani_n2_febbraio2011

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ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 2 - MARZO 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: info@marchedomani.com redazionemarchedomani@alceomoretti.191.it

Nostro speciale

Formazione contro la crisi Difesa del lavoro. Creando intanto i presupposti per quella ripartenza che necessariamente passa per la creazione di nuova occupazione. La condizione giovanile alla ribalta, in un’adeguata preparazione un momento fondamentale di snodo, intercettando le esigenze del mercato. Prospettive di futuro nelle aule del mondo accademico, ma anche nei luoghi deputati delle istituzioni. Con la messa in campo di misure e di interventi che aprano spiragli anche a chi un impiego lo aveva e lo ha perso Sono intervenuti: SANDRO CALVOSA, FULVIO ESPOSITO, LUIGI LACCHÈ, MARCO LUCHETTI, MARCO PACETTI, ALEANDRO PETRUCCI, STEFANO PIVATO, MAURIZIO QUERCETTI, MASSIMO SERI, RENATO VALLESI

Cultura Velia Papa, direttore Fondazione Muse: “Scelte all’insegna della sostenibilità economica; nella condivisione un valore”

Più risorse alla cultura: approvato dalla Giunta regionale il piano per il triennio 20112013; Marcolini: “Una sfida per lo sviluppo”

MARCO LUCHETTI

Paolo Mariani, direttore generale Carifac “Investire sul capitale umano” su

31° anno

Giovedi 17 febbraio ore 23,20 Domenica 20 febbraio - ore 13,15

Giacomo Roscioni Presidente Prometeo

ALDO TESEI

Parliamo di politica A tu per tu con:

Silvana Amati, Giacomo Bugaro, Gianfranco Fini, Luciana Sbarbati, Palmiro Ucchielli

Sport Basket - Quando Alceo Moretti... fondò l'Olimpia Borletti •

Interviste con: Jury Chechi, “il signore degli anelli”, e Libero Brignoccoli •


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MARCHEdomani

MORETTI – Buonasera cari amici; mio ospite è un personaggio che io stimo molto, l’assessore Marco Luchetti: un fatto che mi ha colpito, in una situazione politica dove disinvolto è spesso il passaggio di fiducia tra elettori ed eletti, è che lei sia stato rieletto tre volte in Regione. Che segno viene, secondo lei, da questa fedel-

oggi la politica non è uguale a quella di qualche anno fa: questo è evidente a tutti. Tra l’altro è una politica che si rivolge sempre di più alle persone piuttosto che alle idee, perchè con il tramonto delle ideologie sono finite quelle appartenenze di passioni anche politiche. E se questo è un segnale per certi aspetti positivo, presenta anche dei limiti, in quanto significa che la politica non è riuscita a trovare più dei messaggi convincenti, tanto da unire le persone intorno a dei programmi, a dei progetti, piuttosto che a dei leader. MORETTI – Nella mia vita io mi sono interessato molto anche di sport, e una cosa che ho sempre cercato di ottenere nei miei atleti era l’agilità, agilità che mi è sempre piaciuta molto ma che non mi piace in politica:

tante, da prima linea per le tante problematiche che è chiamato ad affrontare, segno dell’apprezzamento e della stima di Spacca riguardo alla sua persona. LUCHETTI – Sicuramente è un segnale di fiducia, di apprezzamento, che il presidente ha voluto darmi. Come ho detto prima, nella mia interpretazione della politica in primo piano c’è il servizio alle persone, e le difficoltà non mettono paura quando vengono affrontate con passione e con la consapevolezza di lavorare per risolvere problemi importanti per la comunità, per cui ci do dentro. MORETTI – Per precisa informazione dei miei telespettatori, a Luchetti sono state affidate le deleghe al Lavoro, all’Istruzione, al Diritto allo studio, alla For-

so agli Stati dell’Unione, sottolineava che uno dei suoi obiettivi resta l’istruzione. L’istruzione è infatti alla base del futuro delle comunità e delle persone, dunque porvi attenzione è fondamentale per le giovani generazioni e per il loro domani. MORETTI – Riguardo al lavoro, in Italia le percentuali della disoccupazione sono aumentate, mentre nelle Marche sono fortunatamente diminuite. Questo anche grazie ai vostri provvedimenti? LUCHETTI – Diciamo innanzitutto che la leggera ripresa che si avverte al di là dei nostri confini ha determinato una reazione di parte delle nostre imprese, che, pur rimanendo in una situazione molto pesante, hanno ricominciato a camminare: il nostro sistema produttivo è

MARZO 2011 per riuscire a non licenziare nessuno dei sui lavoratori. LUCHETTI – Proprio di questo stavo parlando: della consapevolezza e della responsabilità dei nostri imprenditori, molti dei quali sono venuti dal lavoro, nel senso che erano dipendenti a

tori precari, al favorire l’entrata dei laureati nel nostro mondo produttivo attraverso delle azioni positive di stimolo, tirocini ed anche incentivi alle aziende che assumono i nostri laureati. Inoltre ci sono delle misure che riguardano direttamente le condizioni di

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“Unione e flessibilità” tà? LUCHETTI – Intanto la ringrazio della stima… MORETTI - …è meritata. LUCHETTI - Probabilmente è un segno dell’impegno che io dedico al servizio della gente, in quanto la mia interpretazione della politica è proprio questa: essere al servizio delle persone. MORETTI – In un’epoca dove non c’è fedeltà tra eletto ed elettore, dove un eletto passa da un partito all’altro con queste agilità politiche che ormai sono diventate all’ordine del giorno, lei è rimasto sempre fedele alle sue idee, e indubbiamente ha lavorato bene: per tre volte lo hanno rieletto, e questa è una cosa molto

con questa disinvoltura di passaggi tra un partito e l’altro, tra un’idea e l’altra, ad un dato punto uno si trova ad essere in un partito che non rappresenta più le idee delle persone che quel candidato avevano votato… LUCHETTI – …restando alla metafora sportiva, in nessuna squadra ci sono componenti che giocano da altre parti. Poi c’è il calcio mercato, ma la politica non è sicuramente questo. MORETTI – Dunque, lei è nato a Falconara, e all’età di 22 anni ha cominciato l’impegno nella Cisl, cui è rimasto fedele, tanto da diventarne, nel 1993, il segretario generale delle Marche, carica cha ha mantenuto per 7

mazione professionale, e mi fermo qui, altrimenti ad elencarle impieghiamo tutto il tempo della trasmissione. Quale di queste deleghe le dà più problemi o più soddisfazioni? LUCHETTI – Sono tutte tematiche molto interessanti, che riguardano direttamente le persone, a cominciare ovviamente dal lavoro, tema che purtroppo oggi è ritornato prepotentemente all’attenzione di tutti, e che soprattutto sta nel cuore di chi il lavoro lo ha perso o rischia di perderlo e che in questo periodo vive drammi familiari piuttosto pesanti. Proprio a queste persone bisogna dimostrarsi vicini, impegnandosi per loro. Anche la scuola, che ha vissuto in questi ultimi tempi dei

molto reattivo, dunque si è in qualche modo accompagnato a questo segnale di ripresa. Da sottolineare è che la cultura del lavoro che della nostra comunità rappresenta uno degli elementi distintivi ha determinato anche delle situazioni che aiutano la tutela dell’occupazione. Per esempio, noi conosciamo migliaia di imprese artigiane che, pur in difficoltà a causa della crisi, non hanno licenziato i propri dipendenti proprio perché considerano il lavoro e pertanto i lavoratori un patrimonio a cui non si può rinunciare, per cui è continuata l’occupazione anche nella piccola impresa. MORETTI – Un caso ho apprezzato molto, di un noto industriale che, stretto dalla

(Foto Rillo)

loro volta. E in molti hanno preferito tener duro, mettendo se necessario a disposizione il proprio patrimonio personale nella fondata speranza di una ripresa economica. MORETTI – Il gesto di cui dicevo è di Latini, di Jesi: un gesto che mi ha molto colpito e che dimostra, tra l’altro, serietà, passione, attaccamento. LUCHETTI – Questo fa da riscontro ad una caratteristica dei lavoratori marchigiani, tutta gente responsabile: la piccola impresa ha forgiato una cultura del lavoro molto importante nella nostra realtà. MORETTI – Ho letto che avete preso diversi provvedimenti a sostegno del lavoro…

Fincantieri: “L’amministratore delegato Bono ha confermato, durante la sua visita, che quello di Ancona sarà uno dei cantieri che rimarranno in piedi rispetto a qualsiasi ristrutturazione”

positiva anche per la politica marchigiana. LUCHETTI – Prendo atto delle sue parole; certamente

anni, fino alla sua prima elezione in Consiglio regionale. Adesso le è stato affidato un assessorato molto impor-

cambiamenti molto importanti, è un tema fortemente all’attenzione: ieri sera il presidente Obama, nel suo discor-

situazione, ha dovuto chiedere un concordato, e ha messo a disposizione tutto il suo patrimonio personale

LUCHETTI – …sì, noi abbiamo rinnovato per il 2011 un accordo con il sindacato, proprio per definire le misure anticrisi che già erano state attivate lo scorso anno: sono provvedimenti a sostegno delle situazioni di più difficile condizione. Penso per esempio all’incentivazione alla trasformazione a tempo indeterminato dei lavora-

vita delle famiglie dei lavoratori, per esempio aiutando lavoratori che sono in cassa integrazione o in mobilità o in disoccupazione attraverso dei contributi se hanno figli all’università. Altri strumenti sono all’indirizzo di un’innovazione del mercato del lavoro, cercando una flessibilità diversa, contrattata in reti di imprese, per utilizzare la manodopera in termini appunto più flessibili tra aziende. Poi c’è tutta una serie di provvedimenti che attengono alla parte assistenziale e sanitaria e che agevolano i lavoratori in difficoltà. MORETTI – Che cos’è il progetto “Marche Flexi”? LUCHETTI – E’ ciò di cui ho appena parlato, un progetto relativo all’attivazione di reti di imprese che possono contrattare assunzioni di personale tenendo conto delle disponibilità esistenti in queste reti: una modalità innovativa per favorire inserimenti occupazionali, conciliando la stabilità per i lavoratori e la flessibilità per le imprese. In pratica è una sollecitazione per le imprese ad aggregarsi, e questo non è un fatto del tutto scontato, nel senso che nella nostra realtà l’individualismo imprenditoriale è una caratteristica precisa, molla formidabile negli anni passati ma che in questo momento di crisi occorrerebbe in qualche modo superare perché è l’unione che serve. Lo dissi anche in occasione della precedente intervista con lei: l’unione, il fare squadra, uno degli obiettivi da raggiungere per far fronte ai problemi della crisi. MORETTI – Uno dei difetti dei nostri imprenditori è proprio nella difficoltà ad unirsi... LUCHETTI – …è una delle cose più difficili, ma proprio in un momento sarebbe opportuno allearsi per andare insieme, compatti, ad


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MARZO 2011 offrire i nostri prodotti in nuovi mercati… MORETTI – …infatti i miei amici di Bruxelles dicono che nelle competizioni internazionali l’industriale marchigiano è troppo solo. LUCHETTI – E’ vero, ed è questo un punto cruciale: se noi comprendessimo fino in fondo l’importanza di stare uniti e facessimo questo salto di qualità probabilmente usciremmo dalla crisi molto più adeguatamente. Le associazioni degli imprenditori sono chiamate a questo

ca industriale che favorisse le imprese. MORETTI – L’ho vista in questi giorni in televisione insieme con Bono, l’amministratore delegato di Fincantieri, durante la sua visita ai cantieri di Ancona: si prospetta qualche miglioramento per questa situazione? LUCHETTI – Indubbiamente la cantieristica soffre a livello internazionale una crisi spaventosa: pensi che nel 2010 in tutto il mondo si sono prodotte solo 3 nuo-

ciente. MORETTI – Questo è molto importante. LUCHETTI – E’ determinante, e il presidente Spacca, dopo l’incontro con Bono a Roma, ha voluto che l’amministratore delegato di Fincantieri lo confermasse anche qui da noi, a tutta la comunità. Proprio Spacca ha posto questo tema, la verità sul cantiere di Ancona, e Bono in maniera molto netta ha confermato che il cantiere di Ancona sarà uno di quelli che rimarrà sicura-

Si chiama “Marche Flexi” ed è un progetto sperimentale per l’attivazione di reti di imprese, reti territoriali per l’occupazione che favoriscono gli inserimenti lavorativi e intanto sollecitano le imprese stesse ad aggregarsi. Una modalità innovativa, che fa riferimento al protocollo d’intesa siglato con i sindacati: misure a protezione dei più deboli, spiega l’assessore regionale Marco Luchetti, e intanto sostegno allo sviluppo. Sotto i riflettori degli “Incontri” di Alceo Moretti un ampio spaccato rispetto alle priorità per la fuoriuscita dalla crisi, con delucidazioni sulle vertenze ancora in atto. “Un segnale di ripresa c’è, cui si va accompagnando il nostro sistema produttivo, che è molto reattivo”. Adesso, l’inciso, necessario un salto di qualità per fronteggiare nel modo più adeguato le difficoltà contingenti: fare squadra l’imperativo, superando gli individualismi sforzo: anch’esse stanno lavorando in questa direzione e evidenziano le difficoltà che incontrano. MORETTI – La Marcegaglia ha detto ieri in un’intervista che il peggio è alle spalle, perchè qualche spi-

ve navi, per cui c’è una grave caduta di domanda dovuta anche alle crisi finanziarie delle banche. Qualche segnale di ripresa tuttavia sembra si possa cogliere: ci raccontava Bono che è riuscito ad esempio a prendere

mente in piedi rispetto a qualsiasi ristrutturazione. MORETTI – Ci parli delle varie vertenze ancora in atto nelle Marche, per esempio la Ses di Monteroberto, la Nuova Manara; so che vi state dando molto da

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come la Sadam di Jesi: tramontato il progetto che il gruppo Maccaferri aveva proposto per superare lo zuccherificio -quella famosa centrale non accettata né dalla comunità, né dalle istituzioni-, oggi ci troviamo in un’impasse non indifferente, in quanto il nuovo progetto ci lascia perplessi rispetto alle possibilità effettive di accogliere tutta la manodopera in una progettualità che ha a che fare con il settore terziario, di cui nella realtà anconetana siamo molto dotati -parlo di terziario commerciale-. Ad ogni modo, la situazione è all’attenzione per capire quali prospettive produttive si possano profilare. MORETTI – Ho visto che in queste ore sono tornati i cinesi per l’Antonio Merloni.

la riforma dell’università un po’ più di coraggio andava messo, in quanto i provvedimenti di riforma che già erano stati presi per molti versi non hanno funzionato: i corsi triennali, in sintesi, non hanno dato il risultato per cui erano stati pensati, quello di avvicinare l’università al mondo produttivo, dando un futuro ai nostri giovani. Di fatto si tratta di tagli, tagli che hanno riguardato tra l’altro il diritto allo studio; la Regione Marche ha messo a disposizione molte risorse per fronteggiare la drastica riduzione di finanziamenti in proposito, da 243 milioni del fondo nazionale a 96, un taglio che rende praticamente impossibile la frequentazione dell’università ai ragazzi le cui famiglie non dispongono delle risorse per fronteggiare le

LUCHETTI – Sì; è un segnale su cui confidiamo molto, perché finalmente, dopo il nuovo bando aperto alle domande di interesse da parte di chi era intenzionato a rilevare dalla situazione di fermo produttivo gli stabilimenti della Ardo, si intravede qualche possibilità. Questo gruppo cinese, che è inserito già nel settore del bianco, cioè nel settore degli elettrodomestici, sembra

spese necessarie. Noi abbiamo recuperato in parte, facendo un buon accordo con gli studenti, i quali hanno un senso di responsabilità che probabilmente molti sottovalutano. MORETTI – Parliamo adesso dell’accordo per l’integrazione degli studenti disabili. LUCHETTI – E’ un accordo che riguarda l’Università di Urbino, ma anche al-

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MORETTI – Senta, secondo molti Spacca finirà per avere la cittadinanza onoraria di Shanghai o di qualche altra realtà, perché veramente lavora come un forsennato per stringere accordi, portare i cinesi qui, eccetera. Lei condivide la speranza di Spacca... LUCHETTI – …certe perplessità vanno fugate, perché quello della Cina è un mondo incredibile: i cinesi si stanno affacciando ad uno sviluppo eccezionale e, sia pur molto cauti, molto prudenti, sono aperti a discutere con chi fa loro proposte concrete. Il nostro presidente nelle sue visite in Cina è riuscito a coinvolgere i cinesi, e se un grosso gruppo cinese si è affacciato alla nostra realtà è anche perché la nostra regione si è presentata in Cina in modo positivo. Un ruolo di rilievo ha avuto il rapporto di carattere culturale, storico, di memoria che rimanda alla figura di Padre Matteo Ricci. Un rapporto su cui ci siamo impegnati molto, ma forse pochi sanno quanto Matteo Ricci rappresenti per la cultura cinese … MORETTI – …per noi è diventato lo zio Matteo Ricci… LUCHETTI – …eh sì, stavolta è lo zio di Cina, che sicuramente ci porterà cose molto importanti e buone. MORETTI – Quindi lei, che è persona obiettiva e seria, ha speranza che la situazione migliori in futuro… LUCHETTI – …sicuramente; molto dipende dalla nostra buona volontà e dalla consapevolezza che dobbiamo migliorare. I criteri con cui la politica viene adesso identificata vanno celermente rimossi, perché abbiamo bisogno di una ripresa anche in senso etico e concreto rispetto agli impegni verso il paese.

“La scuola, che ha vissuto in questi ultimi tempi dei cambiamenti importanti, è un tema fortemente all’attenzione. Nella riforma dell’università un po’ più di coraggio andava messo. Di fatto si tratta di tagli, che hanno riguardato tra l’altro il diritto allo studio; la nostra Regione ha messo a disposizione molte risorse per affrontare le conseguenze della drastica riduzione di finanziamenti in proposito, recuperando in parte. L’istruzione è fondamentale per il futuro delle giovani generazioni raglio di miglioramento si intravede nella situazione. Lei è d’accordo? LUCHETTI – Io credo che la Marcegaglia si riferisse a quanto dicevo all’inizio: per esempio dei segnali di ripresa si registrano in Germania, dove il prodotto interno lordo quest’anno dovrebbe fissarsi sul 3,6%. Quindi spiragli di miglioramento ci sono, però credo che a casa nostra potremmo fare molto di più se ci si occupasse meno di certe vicende, con il loro corollario di gossip e quant’altro, e mettessimo mano ad una politi-

delle commesse negli Stati Uniti e in Brasile, salvo poi che il Governo ha obbligato Fincantieri a costruire quelle navi nei cantieri degli Usa e del Brasile. Noi europei forse qualche volte pecchiamo di eccessivo lassismo da questo punto di vista, perché riguardo a determinati settori dovremmo intervenire in maniera molto più energica da un punto di vista di strategia industriale. La cosa principale, comunque, è che Bono ci ha assicurato che il cantiere di Ancona, rispetto a qualsiasi ristrutturazione, rimarrà un cantiere effi-

fare… LUCHETTI – …ne abbiamo diverse di queste realtà; sono imprese che hanno risentito direttamente della crisi del mercato, tra l’altro imprese che hanno un know how e delle capacità produttive indiscutibili, pertanto si tratta di collegare meglio queste capacità produttive con le realtà del mercato. Noi, d’accordo con la proprietà e il sindacato, stiamo proprio cercando di attrezzare queste imprese di quel management necessario per svilupparne il futuro. Ci sono poi altre realtà,

aver dato degli affidamenti certi, e sono venuti perché entro febbraio devono consegnare ai commissari la loro proposta di assunzione di responsabilità rispetto al gruppo. MORETTI – Parliamo adesso di università; com’è la situazione? LUCHETTI – La riforma Gelmini dell’università ha confermato un impianto già in parte delineato da provvedimenti precedenti, perché anche questa riforma, come quella della scuola, non ha sicuramente portato novità sostanziali. Nel-

tri atenei stanno facendo passi avanti da questo punto di vista: parliamo di tutta una serie di servizi in collegamento con le nostre strutture sanitarie per consentire agli studenti disabili di restare nella sede dell’ateneo sia per quanto riguarda le lezioni, sia per quanto riguarda i servizi di albergo e di mensa. E’ un progetto molto bello, perché coinvolge direttamente i compagni degli studenti disabili, per cui c’è anche una forma di solidarietà che dà il segno di quella responsabilità di cui parlavo prima.

MORETTI – Aggiungo che non dovrebbero essere rimossi solo i criteri ma anche qualcuno... La ringrazio molto, assessore, per il lavoro che sta svolgendo e che dai sondaggi di Marche domani e del nostro gruppo risulta condiviso e apprezzato. LUCHETTI – Grazie. MORETTI – Grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.

Trasmissione del 27 gennaio 2010


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MARCHEdomani

MARZO 2011

Le celebrazioni del quarantesimo anniversario del Consiglio tra ricordi e riflessioni sulle prospettive per il futuro

La decisione è stata assunta a Bruxelles

Buon compleanno Marche

Macroregione: relatore Spacca

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assato e presente sfumati per unirsi in un unico grande festeggiamento: quarant’anni di storia della Regione Marche ripercorsi tutti d’un fiato nella toccante cerimonia svoltasi a fine gennaio al Ridotto delle Muse di Ancona. A segnare simbolicamente l’unione, la premiazione, da parte dell’attuale presidente dell’Assemblea legislativa Vittoriano Solazzi, di Walter Tulli, primo presidente, nel 1970, del Consiglio regionale. Un cerchio che si chiude, ma con uno sguardo aperto al futuro; un momento non solo celebrativo, ma anche di riflessione, come ha sottolineato Solazzi: “Questo quarantennale coincide con un periodo complesso della nostra storia. Oggi abbiamo nuove sfide, come il federalismo, che deve essere solidale, e la costruzione di un’Europa che sia sempre più uno Stato unitario. Penso al trattato di Lisbona e al protocollo sulla sussidiarietà, ma anche alla Macroregione adriatica, dove le Marche hanno dimostrato di ricoprire un ruolo importante”. Una Regione da prendere ad esempio anche per Giacomo Bugaro, vicepresidente dell’Assemblea legislativa, che ne ha elogiato la condotta oculata ed efficiente, che ha fatto registrare il bilancio più parsimonioso del Paese. E un pensiero rivolto anche al rapporto Stato-Regioni, definito da Bugaro “un cantiere aper-

Da sinistra, Silvana Amati, Gian Mario Spacca, Vittoriano Solazzi e Giacomo Bugaro (foto Rillo) to”, con l’auspicio di un’immediata riforma della Costituzione “per creare un Paese competitivo e guardare ad impresa, lavoro e coesione sociale”. Ha parlato di unità e di fiducia nel futuro anche Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, ripercorrendo una storia regionale fatta di crescita e sviluppo: dall’aumento della popolazione residente all’innalzamento dell’età, dall’incremento delle attività imprenditoriali ad una accresciuta percezione di benessere da parte dei cittadini. Ma con un monito: “Dobbiamo rafforzare l’identità regionale –ha detto Spacca-, e chiedo l’aiuto anche dei nostri intellettuali per

creare nella comunità una maggiore consapevolezza della nostra marchigianità”. Animi fieri ed orgogliosi delle proprie radici, dunque, come quelli delle tante personalità che hanno segnato la storia della nostra terra, ed i cui volti sono scorsi in un emozionante video, confondendosi con quelli dei presenti. E ancora, l’intervento di Pier Alberto Capotosti, presidente emerito della Corte Costituzionale e componente della commissione di esperti che redasse il primo statuto regionale: una carrellata di ricordi per ripercorrere l’evoluzione del nostro statuto, e un grande punto interrogativo sugli svi-

XXV Congresso eucaristico nazionale dal 3 all’11 settembre – Convegno delegati diocesani

“Impegno missionario” In vista del XXV Congresso eucaristico nazionale, che si svolgerà nelle Marche dal 3 all’11 settembre, si è tenuto ad Ancona il secondo convegno nazionale dei delegati diocesani. Un momento fondamentale per prepararsi all’appuntamento che coinvolgerà oltre ad Ancona, anche Fabriano, Jesi, Osimo, Senigallia, Falconara e Loreto e che si concluderà con la Santa Messa celebrata dal Santo Padre Papa Benedetto XVI. Di notevole importanza per tutta la comunità marchigiana, come sottolineato dal presidente della Regione e commissario delegato per il Congresso eucaristico nazionale, Gian Mario Spacca. “Il Congresso –ha evidenziato Monsignor Edoardo Menichelli, l’Arcivescovo della Diocesi di Ancona-Osimo, presentando il programma dei lavori– è un evento che coinvolge tutte le Chiese che sono in Italia nella comune fede di adorazione di Cristo Signore e nel comune impegno missionario”. Richiamandosi all’Esortazione Apostolica di Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis, l’Arcivescovo ha poi ricordato che “i fedeli cristiani hanno bisogno di una più profonda comprensione delle relazioni fra l’Eucaristia e la vita quotidiana. Sotto questo aspetto c’è un collegamento

stretto con il cammino del prossimo decennio, orientato a pensare e vivere una pastorale per l’uomo e con l’uomo dentro la trama delle relazioni quotidiane e capace di far crescere l’identità della persona e la sua dimensione vocazionale”. Il secondo convegno nazionale, dei circa 216 delegati diocesani per il Congresso eucaristico, si è articolato in quattro sessioni: la prima ha sviluppato i contenuti da trasmettere nella fase preparatoria con riflessioni sull’icona biblica del Congresso: Signore da chi andremo?; la seconda, della settimana congressuale con gli interventi di Marcello Bedeschi, segretario generale del Cen e padre Alfredo Ferretti, coordinatore eventi, ha illustrato il

programma definitivo della settimana conclusiva del Congresso; la terza, con il messaggio del Consiglio permanente alla Chiesa italiana in preparazione al Cen; la quarta, è stata dedicata agli aspetti logistici ed organizzativi con le relazioni di Marcello Bedeschi, Ernesto Diaco, segretario generale per il Progetto culturale della Chiesa italiana, e Roberto Oreficini, capo del Dipartimento di Protezione civile della Regione Marche. Momento culminante del convegno la Santa Messa in Duomo, concelebrata dai membri del Consiglio permanente della Cei con i delegati diocesani al Congresso, presieduta dal Cardinale Angelo Bagnasco. Giorgio Moretti

Ricerca e innovazione: oltre 14 mln per il rilancio Promozione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale nelle piccole e medie imprese. Promozione dell’innovazione dei processi aziendali. Sono questi i bandi di agevolazione che la Regione mette a disposizione del sistema imprenditoriale regionale per contribuire a mettere definitivamente alle spalle la crisi. Strumenti che movimentano risorse rilevanti, pari a oltre 14 milioni di euro complessivi, di cui circa 6 per la ricerca e circa 8 per l’innovazione. “La situazione congiunturale -osserva l’assessore regionale alle Attività produttive, Sara Giannini- è ancora difficile e come ricordato dal presidente Napolitano, occorre tentare in tutti i modi di aumentare il tasso di sviluppo economico, affinché la perdita di ricchezza registrata durante la crisi degli ultimi anni, sia al più presto recuperata”.

luppi del federalismo, sulla personalizzazione della politica e sul contenzioso aperto tra Stato e Regioni. Nodi della politica che sono stati affrontati anche nell’intervista, condotta dal giornalista Rai Giancarlo Trapanese, ai due ex presidenti dell’Assemblea legislativa marchigiana Adriano Ciaffi e Silvana Amati. Un confronto, ancora una volta, tra passato e presente, tra un prima e un dopo la caduta del muro di Berlino, e tra due visioni differenti del federalismo: un fattore unificante per Ciaffi e un rischio per la centralità della nostra regione per la Amati. R.M.

La richiesta di parere “Cooperazione territoriale nel Mediterraneo attraverso la Macroregione adriatico-ionica”, è stata formalmente assegnata dal Comitato delle Regioni d’Europa al presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. La decisione è stata assunta a Bruxelles dalla Commissione politica di coesione territoriale (Coter) del Comitato delle Regioni, di cui Spacca è componente. Sarà, dunque, il presidente delle Marche il relatore della proposta di parere che il 19 maggio sarà illustrata in prima lettura alla Coter, per poi essere votata per l’approvazione il 4 luglio, sempre in Commissione. A quel punto il parere approderà tra il 10 e il 15 ottobre, alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni, che si riunirà nell’ambito degli Open Days. In questa fase si svolgeranno incontri con tutti i rappresentanti istituzionali sia nell’ambito del Comitato delle Regioni sia in sede di Parlamento europeo. “Il percorso di avvicinamento al 2014, quando con la presidenza italiana dell’Ue contiamo di avere l’istituzione ufficiale della Macroregione adriatico-ionica –ha spiegato Spacca– si sta consolidando. Aver assegnato alle Marche l’illustrazione della richiesta di parere, rappresenta un riconoscimento per l’impegno che la nostra Regione da tempo spende per questo obiettivo. Un impegno che con-

dividiamo con tutte le altre Regioni dell’area adriatico-ionica. La sfida è alta: la Macroregione rappresenta, infatti, lo strumento per accelerare i processi d’integrazione, per far accrescere la cooperazione territoriale su problemi di comune

“Il percorso di avvicinamento al 2014 si sta consolidando. La sfida è alta: uno strumento per accelerare i processi d’integrazione” interesse, in linea con gli obiettivi europei dell’integrazione nei Balcani e per realizzare una governance multilivello sulla base dell’esperienza e delle strutture governative già esistenti, come l’Iniziativa adriatico-ionica. Ma per noi significa anche avere una linea preferenziale per accedere ai grandi progetti infrastrutturali dell’Unione europea. In questo processo il ruolo del Comitato delle Regioni è centrale, e il parere che sarà espresso ad ottobre sarà un passaggio molto importante per la nascita della Macroregione”.

Inrca: Zuccatelli direttore generale Da lunedì 21 febbraio Giuseppe Zuccatelli sarà il nuovo direttore generale dell’Inrca. La nomina è avvenuta anche con un giudizio positivo da parte del ministro della Salute Ferruccio Fazio, su richiesta formulata dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca. Fino al 20 febbraio le funzioni di direttore generale verranno svolte da Pietro Ciccarelli, direttore generale Asur, al quale è stato prorogato l’incarico sino all’insediamento di Zuccatelli che concluderà gli impegni assunti come commissario alla Sanità nella Regione Campania nella giornata di domenica 20 febbraio.

COMUNE DI ANCONA Oggetto: procedura aperta per l’affidamento del servizio energia e multiservizio tecnologico per gli impianti di pertinenza del Comune di Ancona. Avviso di rettifica parziale e differimento termine scadenza bando di gara. CUP E39H10000440004 CIG 0571057324 Con riferimento al bando di gara relativo all’affidamento del servizio in oggetto, pubblicato all’Albo Pretorio dal 3/12/2010, sulla GUUE 2010/S 230-351977, sulla Gazzetta Ufficiale n. 141 del 6.12.2010, sul sito del Ministero delle Infrastrutture, nonché sui quotidiani “Il Resto del Carlino”, “Il Sole 24 Ore”, “Marche Domani” si comunica che con determina dirigenziale n. 281 del 27/01/2011 è stato differito il termine per la partecipazione alla gara in oggetto , fissato per le ore 12.00 del 28/ 02/2011 e prorogato alle ore 12.00 del 4/4/2011 con seduta di gara alle ore 9.00 del 5/4/2011. Debbono pertanto intendersi rettificati parzialmente i punti 1) 9) 13) del disciplinare di gara e la validità della cauzione provvisoria di cui al punto 10.3 sub lettera e) è almeno sino al 30/09/2011. Sono state altresi’apportate le seguenti rettifiche parziali : al punto 8.2 del disciplinare di gara , pagina 10 , è stata inserita la formula di riparametrazione che è la seguente : P ( tecnico ) = ( 70* Qn / Q max ) ; al punto 8.3.2 del disciplinare di gara , pagina 14 , la formula corretta è la seguente : IA min I B min IC min ID min IE min Punteggio(n) = 22 x + 1x + 1x + 1x + 0,30x + IA (n) IB (n) IC (n) ID (n) IE(n) + 0,20x

IF min I G min IH min Iora min Iprez min Ii min + 0,10 x + 0,10x + 2x + 2x + 0.30x IF (n) IG (n) IH (n) Iora (n) II (n) Iprez (n)

Nella tabella riportata a pagina 14 del C.S.A. , il totale ( meramente indicativo) del canone annuo iniziale di riferimento è di euro 2.195.000,00 e quello del periodo contrattuale è di euro 22.015.578,11. Le date corrette di consegna dei servizi oggetto dell’appalto sono quelle indicate a pagina 14 del C.S.A. Il subappalto di cui al punto 2.9 del C.S.A. , nei limiti e con le modalità previste dall’art. 118 del D.Lgs. 163/2006 , è consentito per i servizi A,B,C,D,E,F,G,H,I a condizione che i subappaltatori siano in possesso delle abilitazioni richieste a pagina 6 del disciplinare di gara . Restano invariate tutte le altre disposizioni contenute negli atti di gara.

Ancona, 01.02.2011

IL DIRETTORE AREA LL.PP. (Ing. Luciano Lucchetti)


MARCHEdomani

MARZO 2011

Gianfranco Fini durante un suo recente intervento

Parliamo di politica

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L’economia si è fermata perché sono state rifiutate tutte quelle proposte che avevamo avanzato coerentemente con il programma presentato agli elettori. Il nostro deve tornare ad essere un Paese capace di attrarre investitori ed aziende straniere, così da rendere possibile un aumento dell’occupazione e dare impulso allo sviluppo. Precarietà e flessibilità un mix che se non viene in qualche modo spezzato rischia di far vivere i nostri ragazzi in una situazione di incertezza che può prolungarsi negli anni

Il numero uno di Futuro e libertà per l’Italia, l’onorevole Gianfranco Fini, ha presentato ad Ancona i punti fondanti del partito, analizzando il delicato momento di crisi nazionale

“L’emergenza? I giovani!” “Creare un nuovo centrodestra, puntando sul senso dello Stato” ROBERTO I. ROSSI

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reare un nuovo centrodestra per rilanciare l’economia del Paese”. E’ il messaggio che il numero uno di Futuro e Libertà, l’onorevole Gianfranco Fini, ha lanciato nel corso dell’incontro svoltosi di recente all’Excelsior Hotel La Fonte di Portonovo ad Ancona, organizzato dai responsabili regionali di Fli per incontrare il territorio in vista della creazione ufficiale del nuovo partito, datata 13 febbraio 2011, a Milano. “Una iniziativa questa di Ancona –ha dichiarato Finiche mi consente di spiegare quello che abbiamo in animo di fare. Si può esordire dicendo, secondo un antico proverbio, che il tempo è davvero sempre galantuomo, perché sono bastati pochi mesi per capire chiaramente che le ragioni delle nostre critiche all’interno del Pdl, quelle che portarono all’espulsione di fatto del co-fondatore e determinarono la nascita di Futuro e libertà, non erano un fatto personale ma, anzi, profondamente motivate. Il Pdl che avevamo contribuito a fondare, in assoluta buona fede con grande convinzione, non era, purtroppo, il partito liberale di massa e men che meno il partito dell’amore. La nostra è stata una scelta anche sofferta, perché non pensavamo di essere cacciati dalla casa che avevamo contribuito a fondare. Oggi l’Italia ha bisogno di un altro centrodestra rispetto a quello che si è venuto configurando negli ultimi mesi, nel rapporto, in particolare, tra il Popolo della libertà e la Lega”. E su questo aspetto una precisazione: “Serve avviare e rendere concreta un’idea di un centrodestra diversa da quella di un centrodestra che si è configurato tra Pdl e Lega; un’idea, la nostra, più in sintonia con i valori della destra che avevamo portato in dote nella nuova creatura politica”. Un’altra idea del centrodestra: “Senso dello Stato, rispetto per le istituzioni. E’ profondamente sbagliato, come in molte circostanze fa il presidente del Consiglio, scagliarsi contro tutte quelle istituzioni che in ragione dell’autonomia di cui godono non sempre si trovano ad avere delle posizioni coincidenti con quelle dell’esecutivo. Il senso dello Stato vuol dire rispettare quelle istituzioni che, in

primis, garantiscono la legalità”. “Legalità –ha spiegato Fini- significa soprattutto libertà per i più deboli, vedendo garantiti i loro diritti in presenza di soprusi, di arbìtri di prepotenza. Senso dello Stato vuol dire garanzia, non solo che la legge è uguale per tutti, ma che chi sbaglia paga, e questo vale per tutti, anche per i magistrati quando sbagliano, ma vale, a maggior ragione, per chi è al vertice delle istituzioni”. Inoltre: “L’idea di destra che ci è stata tramandata dai nostri padri –ha sottolineato Fini- è basata su alcune fondamentali regole anche di tipo morale. Non si può, come, purtroppo, è accaduto anche in passato, confondere alcune vicende e denigrare coloro che in prima linea rappresentano una garanzia di legalità. Le polemiche sono iniziate perché non tutti hanno accettato di sentir dire che Mangano era un eroe, perché l’idea di destra che avevamo e che abbiamo fa sì che gli eroi siano le vittime della mafia non coloro che sono stati condannati per mafia. Nessuno contesta la presunzione d’innocenza, che è uno dei pilastri dell’ordinamento democratico, ma non può essere la presunzione d’immunità. Non abbiamo mai contestato la necessità di una riforma della giustizia fatta per garantire i cittadini, abbiamo contestato e contestiamo le riforme della giustizia che servono soltanto per chiudere i conti con alcuni procedimenti, e magari mettere coloro che hanno subìto un sopruso nella condizione di non veder mai il giorno in cui verrà riconosciuto il sacrosanto diritto ad essere risarciti”. Un inciso: “Quando dissi, anche in modo aspro, a Berlusconi ‘togliti dalla testa che possa passare la legge sul cosiddetto processo breve’, non contestavamo il principio che è negli ordinamenti europei, con ogni cittadino che deve sapere entro quanto tempo si arriva al termine di un processo. Siamo il Paese più condannato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per la lungaggine dei processi. L’idea della nostra destra è basata sul rispetto delle istituzioni, degli articoli fondamentali della Costituzione, sul principio di legalità che è il presupposto di una sana democrazia, sul rispetto di quei valori che sono stati al centro del nostro programma elettorale e i principi con i quali ci eravamo presentati, a partire dalla necessità di rilanciare l’economia, difen-

dendo il lavoro”. Una sottolineatura: “I problemi degli italiani oggi sono soprattutto quelli collegati ad una economia che è ferma, e sarebbe sbagliato dire che è tutta colpa del Governo. Il Governo – ha detto Fini- agisce in una congiuntura internazionale

ni”. Una contestazione: “Possibile che in un momento in cui le tasse continuano ad essere alte, nessuno, nell’ambito del centrodestra, pensi di tassare le rendite finanziarie in un modo un po’ più elevato? Un’economia basata sul lavoro si chiede che cosa fare

Nasce Fli, l’assemblea costituente a Milano Gianfranco Fini è stato acclamato presidente di Futuro e libertà per l’Italia (Fli) dall’assemblea costituente del partito, svoltasi, nei giorni scorsi, a Milano. Dopo la standing ovation Fini ha detto: “Grazie per la fiducia con cui mi avete voluto onorare. Non posso esercitare i ruoli politico e quello di presidente della Camera”. “Il documento programmatico è stato approvato all’unanimità: Futuro e libertà è nato”, ha annunciato dal palco Salvatore Tatarella, che ha aggiunto: “Il partito sarà guidato da una segreteria che sarà comunicata dal presidente del partito”. complicata. Il nostro Governo ha fatto ben poco negli ultimi mesi, avendo dimenticato che l’economia è sana quando è basata sulla produzione reale di ricchezza, una ricchezza prodotta dal lavoro, in tutte le sue articolazio-

per il rilancio della produzione”. Una precisazione: “Prima di uscire dal Pdl abbiamo più volte chiesto e sottolineato che era sacrosanto tenere i conti pubblici sotto controllo. L’economia si è fermata perché sono state rifiutate

tutte quelle proposte che avevamo avanzato coerentemente con il programma presentato agli elettori per investire in alcuni settori”. Un’aspettativa: “L’Italia deve tornare ad essere un Paese dove c’è la possibilità per investitori e aziende straniere di venire in Italia per rendere possibile un aumento dell’occupazione e per far crescere la nostra economia”. Una volontà da realizzare: “E’ necessario riorganizzare il nostro sistema sociale, partendo da quella che oggi è l’autentica emergenza, rappresentata dai giovani. I giovani si sentono defraudati del loro futuro, hanno paura di quello che può accadere domani. Siamo in una situazione di precarietà che non ha eguali in altra parte d’Europa. E ai nostri figli diventa difficile dire loro ‘devi aver fiducia in te stesso, nel tuo futuro, devi costruirti una famiglia’”. “Precarietà e flessibilità –ha concluso Fini- sono un mix che se non viene in qualche modo spezzato rischia di mettere i nostri ragazzi nella condizio-

ne di vivere in una situazione di incertezza che può prolungarsi nel corso degli anni. Non accettiamo che il centrodestra italiano sia così distante dagli altri centrodestra europei. Noi vogliamo un’Italia in cui le forze politiche individuino degli obiettivi condivisi in alcune circostanze. E se si lavora per raggiungere tali obiettivi condivisi forse quegli obiettivi possono essere per davvero alla portata di mano di un’azione riformatrice. Ai giovani bisogna dare un esempio: come sarà l’Italia fra venti anni, affrontando sfide enormi con un confronto culturale e politico. L’immigrazione è un’altra grande sfida: se incontrollata può provocare lacerazioni sociali e problemi di ordine pubblico, se, invece, è controllata può offrire delle grandi opportunità. Confidiamo nel fatto che quando si sarà dissolta la nebbia, le nostre proposte vengano prese in considerazione per dare vita alla ripresa. Fondamentale ridare alla meritocrazia il senso che deve avere”.

Siglato con l’olandese Imtech Marine & Offshore per gestire una rete di manutenzione dei quadri elettrici di circa 120 navi

Gruppo Schiavoni: un accordo mondiale Il Gruppo Schiavoni, realtà consolidata nei settori dell’elettrotecnica industriale, energia, oil & gas e costruzioni, ha concluso, nei giorni scorsi, un importante accordo con Imtech Marine & Offshore, gruppo olandese basato a Rotterdam di aziende leader nel mercato marittimo globale. Secondo l’accordo, Imesa, società del Gruppo Schiavoni, gestirà la rete mondiale per la manutenzione dei quadri elettrici delle circa 120 navi assistite da Imtech Marine & Offshore, che opera come fornitore a servizio completo e integratore di sistemi che coprono tutta la nave. Imesa formerà personale addetto che sarà dislocato presso i 70 uffici Imtech nel mondo e che sarà in grado di fornire assistenza tecnica in tempo reale, ovunque le navi si trovino. “Un accordo che potenzia enormemente la nostra capacità d’inter-

colosso olandese nella realizzazione di dodici unità navali (tra navi da lavoro e navi speciali) per un totale di 350 unità di quadri elettrici, pari ad oltre 10 milioni di euro. L’entità del nuovo accordo è pari ad un volume d’affari di circa 7 milioni di euro. I termini della partnerL’incontro tra il Gruppo Schiavoni e l’Imtech Marine & Offshore ship sono stati nella sede dell’Imesa a Jesi discussi di revento su scala mondiale e cità di analisi più veloce e cente a Jesi, nella sede di dà un valore aggiunto alla più efficace. Un accordo Imesa, tra il presidente del nostre competenze tecnimolto importante, che ceGruppo Schiavoni, Sergio che –commenta Sergio lebra 7 anni di ottima colSchiavoni, il presidente di Schiavoni, presidente del laborazione con Imtech Imesa, Giampiero SchiavoGruppo Schiavoni–; attualMarine & Offshore”. ni, ed i rappresentanti di mente il nostro personale Imtech Marine & Offshore: L’accordo si aggiunge si sposta dall’Italia in tutl’amministratore delegato infatti alla collaborazione già to il mondo per l’assistenKees-Jan Mes e il direttore in essere tra il Gruppo Schiaza dei quadri elettrici sulle dell’unità di Business navavoni e Imtech Marine & Ofnavi, ora, invece, riuscirele, speciale e Offshore, Cor fshore, che riguarda la fornimo ad intervenire immevan Miltenburg. tura di quadri elettrici: ad oggi diatamente, con una capaImesa ha collaborato con il Is. T.


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INTERVISTA CON GIACOMO BUGARO, PDL, VICEPRESIDENTE ASSEMBLEA LEGISLATIVA MARCHE L’attuale momento politico regionale: “Manca un progetto strategico e innovativo” Come uscire dalla crisi economica: “Assicurare potenzialità e nuovi obiettivi ai Distretti”

“Da noi si naviga a vista” ROBERTO I. ROSSI

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nconetano, 40 anni, cattolico praticante, sposato e con due figli, imprenditore. Giacomo Bugaro ha avviato il suo impegno politico nel 1994 nelle file di Forza Italia. Oggi è consigliere regionale del Popolo della libertà e ricopre il ruolo di vicepresidente dell’Assemblea legislativa delle Marche , nomina ottenuta nel corso della prima seduta della nona legislatura. Alle elezioni regionali del 2010 è risultato il più votato con oltre 9.000 voti di preferenza. Un cammino importante, creato su quali basi? “Serietà, onestà, passione, sacrificio, presenza e partecipazione attiva nelle istituzioni, ascolto ed attenzione alle istanze e ai bisogni di ciascun cittadino -perché in ognuno di loro vi è una ricchezza umana che è importante conoscere-, alle proposte per lo sviluppo della comunità rappresentata, ma anche la denuncia dei fatti contrari al bene comune”. Essendo stato il primo dei non eletti alla Camera, lei

potrebbe diventare deputato nel corso di questa legislatura? “Non rientra nei miei pen-

lungo, malgrado i provvedimenti a favore dell’economia, del lavoro e non solo, messi in atto dal Governo Berlusconi.

“E’ importante costituire un rapporto più fecondo tra Università e imprese, in quanto per molti anni il sapere accademico è stato posto più al servizio delle istituzioni che non dell’economia” sieri, trattandosi di elezioni con lista bloccata che rende difficile ogni previsione”. Come giudica l’attuale momento politico nazionale? “Difficile per la crisi economica internazionale che ha coinvolto anche il nostro Paese, e pur se si registrano, a vari livelli, segni evidenti di un generale miglioramento, questa non può dirsi alle nostre spalle; il cammino è ancora

Certo, gli attacchi continui al capo del Governo su argomenti che poco o nulla hanno a che fare con la politica creano maggiori difficoltà ad un’azione di risanamento e di ripresa del Paese, che richiederebbe una diversa e concreta concordia fra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, anche a seguito degli inviti a loro rivolti dal presidente della Repubblica. Ma la sinistra, in

mancanza di un progetto politico credibile ed attraversata da lotte intestine per il potere, di gruppi e fazioni, ricorre strumentalmente, sostenuta da larga parte dei media -stampa e televisione-, ad attaccare il premier su presunti fatti, oggetto di un intervento della magistratura che sicuramente non solo oggi ma da tempo ha fatto un uso eccessivo delle intercettazioni nei confronti di Berlusconi”. E quello regionale? “Si naviga a vista, tra forti difficoltà verso un futuro incerto se non negativo. Manca un progetto strategico ed innovativo in grado di offrire un sostegno forte ed efficiente al sistema economico, motore dello sviluppo, che solo con una forte rivisitazione potrà esprimere tutte le proprie potenzialità al fine d’inserire definitivamente le Marche tra le regioni più avanzate d’Italia”. Come vede il futuro del Pdl nelle Marche dopo la creazione del partito Futuro e libertà? “Credo che il Pdl abbia poco da temere dalla nascita di questo nuovo soggetto politico, il Fli, che è privo di un concreto progetto per lo sviluppo civile ed economico del nostro Paese”.

Ci sono degli aspetti del Governo Spacca che lei condivide? “Sull’azione della Giunta da lui guidata condivido ben poco, anche se per amore di verità devo affermare che su aspetti particolari a volte il Governatore mostra attenzione alle ragioni dell’opposizione”. Come dovrebbe muoversi la Regione per aiutare il mondo imprenditoriale ad uscire dalla crisi economica? “Con un’attenzione forte e rigorosa nei confronti della spesa in ogni settore che, purtroppo, è mancata negli ultimi 15 anni, anche se recentemente la Giunta ha cercato di ridurre gli sprechi senza eliminarli. Assicurare potenzialità e nuovi obiettivi ai Distretti produttivi, che nelle Marche sono numerosi e spina dorsale della economia regionale. E’ importante costituire un rapporto più fecondo tra Università e imprese, in quanto per molti anni il sapere accademico è stato posto più al servizio delle istituzioni che non dell’economia regionale. E’ necessario creare un nuovo rapporto istituzioni-banca-impresa, per verificare se il sistema creditizio marchigiano, pur legato al territorio, ha la capacità per le sue dimensioni

di sostenere la ristrutturazione forte delle piccole e medie imprese nei loro processi organizzativi, per affrontare la competizione sempre più accentuata nei mercati internazionali come massa critica che persegua maggiori livelli di produttività, non solo del lavoro, ma anche dei capitali, delle macchine e della tecnologia innovativa. La ricerca di management e capitali esterni alla regione è importante per aiutare sia lo sviluppo del sistema produttivo esistente, ma ancor più la creazione di nuove attività a più alto valore aggiunto”. Dal 2004 è Console onorario della Repubblica di Bulgaria per le Marche. Che cosa comporta questo incarico? “Un’assistenza ai cittadini bulgari presenti o di passaggio nelle Marche e il mio impegno per la promozione di un Paese che può offrire ottime opportunità di crescita”. Il suo sogno politico nel cassetto… “Nel mio immenso piccolo, contribuire con un mattoncino alla costruzione di un’Italia migliore da lasciare ai nostri figli”. (Intervista del 31 gennaio 2011)


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INTERVISTA CON SILVANA AMATI, SENATRICE PARTITO DEMOCRATICO Crisi: “Per uscirne servirebbero più serietà e maggiore sobrietà da parte del Governo centrale” Il futuro: “Se andremo al voto, come Pd abbiamo le forze per tornare a guidare il Paese”

“Più attenzione agli Enti locali” ROBERTO I. ROSSI

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ei è stata la prima ed unica donna, finora, a presiedere il Consiglio regionale delle Marche. Che ricordi ha di quel periodo? “E’ stato certamente per me un grande onore essere eletta alla presidenza del Consiglio regionale delle Marche, in particolare in quanto donna. Ricordo con emozione quel 12 giugno del ‘95, quando ho pensato che avevo su di me anche la responsabilità non piccola di voler rappresentare l’altra metà del cielo nella nostra regione. Ho poi avuto l’opportunità di essere eletta presidente della Conferenza dei Consigli regionali d’Italia e, in quella veste, ho guidato la delegazione dei presidenti ai primi confronti sul federalismo, dalla Bicamerale D’Alema all’incontro con il presidente Oscar Luigi Scalfaro, al primo rapporto, ad Oviedo, tra i Consigli regionali d’Europa e il Parlamento europeo. E’ stato per me un onore anche essere riconfermata, a metà legislatura, con 36 voti su 39, a dimostrazione del buon rap-

porto istituito anche con le opposizioni. Nei cinque anni della mia presidenza i temi della pace, dei diritti umani,

più importanti che ha firmato? “Nella mia breve esperienza al Senato della Repubbli-

“Green economy, sviluppo e finanziamenti per la ricerca scientifica, per la scuola, per l’Università, ottimizzazione dei servizi, investimenti per il Sud: sono le prime ricette per un’Italia che sappia crescere in modo uniforme” del lavoro, dei diritti delle donne, sono stati affrontati in tanti incontri e in particolare nel confronto con le scuole delle Marche che hanno visitato la nostra Aula, fatto proposte di legge ed incontrato personalità significative come il Premio Nobel Rigoberta Menciù”. Come senatrice del Pd, quali sono i disegni di legge

ca ho sostenuto la difesa della Costituzione italiana, i diritti delle donne, i diritti umani in generale, dalla tratta degli esseri umani al sostegno al fondo umanitario per lo sminamento, all’istituzione di una tassa sulle transazioni finanziarie a beneficio del Fondo per la cassa integrazione e per la cooperazione internazionale. In par-

ticolare, poi, ho proposto norme a tutela degli animali d’affezione. Norme che consentissero una migliore regolamentazione della vivisezione, e una più facile adozione degli animali abbandonati, riducendo le spese veterinarie e definendo, nello specifico, un nuovo modello di servizio veterinario convenzionato. Credo che, infatti, vada ricordato che gli animali d’affezione, o meglio gli esseri senzienti, sono spesso l’unica, ultima compagnia delle persone altrimenti sole. Sostenere gli animali d’affezione, oltre a essere giusto in sé, rappresenta quindi un contributo alla qualità della vita degli uomini e delle donne che li hanno in custodia”. Che cosa si dovrebbe fare per uscire dalla crisi economica che continua ad attanagliare il nostro Paese? “Penso che il Governo Berlusconi non abbia affatto affrontato i problemi del Paese, particolarmente gravi nel quadro di una crisi economica internazionale assai pesante. E’ un dato di fatto che l’Italia, non dotandosi di norme adeguate per uscire dalla crisi, è rimasta indietro in confronto ad altri Paesi euro-

pei che pure hanno vissuto le stesse difficoltà. Al contrario della Germania, della Francia, della Gran Bretagna, da noi la disoccupazione continua ad aumentare, gli ammortizzatori sociali sono al limite massimo dell’utilizzo, e sono troppi i giovani e le donne che non hanno lavoro e che non lo stanno più neanche cercando. Il Governo Berlusconi si è occupato principalmente di norme che risolvessero i problemi del presidente del Consiglio, mettendo in campo progetti, come le grandi opere, per i quali mancano quasi totalmente i finanziamenti. Per uscire dalla crisi servirebbero più serietà e maggiore sobrietà, anche individuale, e più attenzione agli Enti locali, ai quali non vanno tagliate le risorse e va consentito almeno di poter utilizzare risorse proprie modificando il patto di stabilità. Green economy, sviluppo e finanziamenti per la ricerca scientifica, per la scuola, per l’Università, ottimizzazione dei servizi, investimenti per il Sud del Paese: sono le prime ricette per un’Italia che sappia crescere in modo uniforme celebrando il 150° dell’Unità nazionale, senza che una parte del Paese sia lascia-

ta indietro a danno di tutti”. Lei condivide quanto dichiarato da Walter Veltroni nel corso del recente convegno del Partito democratico al Lingotto di Torino, e cioé che per uscire dalla situazione politica attuale serve un nuovo governo con tutte le forze parlamentari? “In questi giorni non è facile capire se il Governo in carica avrà i numeri e l’intenzione di portare avanti il suo mandato fino alla conclusione o se verrà scelta la via delle urne. Il Pd, a partire dalle proposte del Segretario nazionale Bersani, in condivisione anche con altri dirigenti nazionali, ha più volte avanzato un appello alle forze parlamentari in campo per dare vita comunque a un governo di transizione che mettesse mano alla legge elettorale e che non lasciasse l’Italia in un vuoto di potere in un momento di crisi economica così delicata ed acuta. Tutt’oggi, però, tutte le strade sono ancora aperte e, se andremo al voto, il Partito democratico ha certamente donne e uomini, programmi e forze per poter competere e tornare a governare”. (Intervista del 26 gennaio 2011)


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INTERVISTA CON PALMIRO UCCHIELLI, SEGRETARIO REGIONALE PARTITO DEMOCRATICO Futuro prossimo: “Per uscire dalla crisi politico istituzionale tutte le forze di opposizione devono unirsi” Patto di stabilità: “Allentare i vincoli permetterebbe agli Enti di investire, creando occupazione”

“Un governo di responsabilità” ROBERTO I. ROSSI

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ei condivide quanto dichiarato da Walter Veltroni nel corso del recente convegno del Partito democratico al Lingotto di Torino, e cioé che per uscire dalla situazione politica attuale serve un nuovo governo con tutte le forze parlamentari? “Il Paese sta vivendo una crisi democratica gravissima, anche per effetto della crisi economica tutt’ora sottovalutata dal Governo Bossi-Berlusconi, il Governo delle tasse e degli imbrogli. Per uscire da questo caos ed evitare il protrarsi di una situazione d’impasse, credo sia quanto mai necessario che il presidente del Consiglio liberi il Paese da questo imbarazzo, diventato ormai internazionale. Non credo però che Berlusconi abbia la capacità di fare un’analisi obiettiva sulla situazione in cui versa l’Italia, ragion per cui non si dimetterà. Ritengo, quindi, che per uscire dalla grave crisi politico istituzionale tutte le forze di opposizione debbano unirsi per promuovere un governo di responsabilità nazio-

nale necessario al Paese”. Il Governo Berlusconi riuscirà a concludere il suo mandato?

porto di tutte le forze politiche di governo e di opposizione, da tirare tutte dalla stessa parte per uscire dalla crisi”.

“Siamo molto attivi sui temi del lavoro: abbiamo costituito una task force che cerca di monitorare le aziende in crisi, ma non solo. Ci stiamo poi preparando alle elezioni amministrative della prossima primavera” “Il Governo Berlusconi, dopo avere illuso gli italiani promettendo stabilità e crescita, è già in crisi profonda. Non credo che riuscirà a governare con qualche voto in più, e qualora dovesse procedere nella campagna acquisti, comunque rischia di galleggiare e paralizzare l’Italia. In un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo occorreva fin dall’inizio un ap-

Il centrosinistra è pronto per eventuali elezioni anticipate? “Io penso che tutto il centrosinistra debba promuovere migliaia di iniziative come sta facendo il Partito democratico, provando a raccogliere oltre 10 milioni di firme per dire che bisogna aprire una fase nuova nel Paese. Non abbiamo mai avuto paura del voto anticipato, ma credo che piuttosto che

spendere milioni di euro in elezioni sia più logico in momenti come questi investire quei denari in occupazione. Da parte nostra, abbiamo provato in tutti i modi a dialogare con la maggioranza, per il bene del Paese, per impedire una fine traumatica della legislatura. Alla luce di quanto sta avvenendo anche in questi giorni, è necessario che le forze progressiste si assumano la responsabilità di far uscire il Paese dall’emergenza democratica. L’idea è di un’opposizione che si proponga come forza di governo costituente, anche con forze moderate, pur di uscire da questa situazione”. Quali sono le sue indicazioni per uscire dalla crisi economica? “La crisi economica è il vero problema del Paese. Aumentano i lavoratori e le lavoratrici che, poiché scoraggiati, rinunciano a cercare lavoro. Aumentano i giovani che dalla precarietà passano alla disoccupazione senza speranza. Aumentare il potenziale di crescita dell’economia italiana è condizione necessaria per incrementare il tasso di occupazione, migliorare le condizioni del lavoro e combattere la povertà. Allentare, ad esempio, i vincoli

del Patto di stabilità imposti dal Governo, permetterebbe agli Enti locali di investire in opere pubbliche efficaci contro la crisi, in quanto in grado di offrire lavoro a imprese edili ed aziende artigiane, insomma a migliaia di lavoratori”. E il Pd nelle Marche come si sta muovendo? “Il Pd si sta muovendo nel territorio, sta raccogliendo le firme, è impegnato nella campagna di tesseramento del 2011, ed è soprattutto attivo sui temi del lavoro. Abbiamo costituito una task force che cerca di monitorare le aziende in crisi, ma non solo. Ci stiamo poi preparando alle elezioni amministrative della prossima primavera che vedranno coinvolti 30 Comuni marchigiani, oltre alla Provincia di Macerata”. Come valuta la coalizione del governo marchigiano, Pd-Idv-Udc? “In modo positivo. Quest’asse di governo che abbiamo costituito in Regione pensiamo debba riprendere nella programmazione 2011-2020 i temi delle infrastrutture per modernizzare le Marche e il centro Italia, del rilancio dell’economia anche attraverso le opere pubbliche, dell’occupa-

zione per creare opportunità di lavoro. Naturalmente, noi siamo guardinghi, essendo il principale partito che regge la coalizione di governo della Regione, delle Province e di tanti Comuni; solleciteremo, incalzeremo le altre forze politiche e impegneremo con tutta la forza i nostri eletti per rispondere al meglio alle richieste dei marchigiani”. Tra i vari incarichi che lei ha ricoperto -sindaco di Colbordolo, consigliere, assessore e presidente della Provincia di Pesaro Urbino, onorevole, senatore, segretario provinciale del Pci e del Pds, segretario regionale del Pd-, qual è stato quello che lo ha soddisfatto di più? “Ogni ruolo politico ed istituzionale che ho ricoperto mi ha fornito tante soddisfazioni. La politica per me è un impegno che concepisco come servizio ai cittadini. La soddisfazione più grande è quella di riuscire a fornire le risposte che i cittadini e la comunità chiedono alla politica, oltre a interpretare i loro bisogni, aumentando così la fiducia nelle istituzioni e nella politica, cosa che oggi sta venendo meno”. (Intervista del 1° febbraio 2011)


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INTERVISTA CON LUCIANA SBARBATI, SENATRICE GRUPPO UDC-SVP-MRE Nuova coalizione: “Mi auguro abbia la forza di elaborare una sintesi fra culture e tradizioni politiche” Ritorno alle urne: “Un passaggio inevitabile se il Governo continuerà ad avere una maggioranza di misura”

“Terzo polo? Una grande famiglia” ROBERTO I. ROSSI

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ome sta procedendo il lavoro del Movimento repubblicano europeo? ”Sta procedendo secondo quanto stabilito nell’ultimo congresso. In quell’occasione ci eravamo dati l’obiettivo di perseguire l’autonomia dai due poli visto che, tanto a destra quanto a sinistra, è stata mortificata l’identità repubblicana. Il bipolarismo inteso come bipartitismo non ha lasciato spazio alle culture autenticamente laiche, come la nostra. L’altro impegno che avevamo assunto, quello cioè di superare la diaspora, ha dato vita a un percorso comune con il Pri che ci vedrà partecipi del congresso nazionale fissato per la fine di febbraio, nel quale sanciremo la riunificazione e daremo vita a una nuova sintesi politica, nella convinzione che l’unità dei repubblicani renderà il nuovo soggetto politico più forte”. Come valuta la nascita in corso del Terzo polo? ”Già due anni fa avevo auspicato la nascita di una

formazione liberaldemocratica e da tempo avevo espresso critiche sulle prospettive di questo bipolarismo, che

“Una formazione che guarda ai giovani, parla del futuro, di ricerca, d’innovazione, con l’ambizione di restituire all’Italia la competitività e la credibilità di un tempo” sembrava già aver esaurito la sua ragion d’essere. Quando Casini e Rutelli hanno partecipato a questo progetto ho pensato che fosse la via da seguire, perché ritengo sia l’unica possibilità che abbiamo per uscire dall’attuale stallo politico. Se poi si riuscisse anche a condividere una riforma della legge elettorale si ridarebbe dignità al Parlamento, che così sareb-

Attiva dal 28 marzo, scalo ad Orio al Serio

Nuova tratta Ancona-Milano Inaugurata di recente la tratta Ancona-Milano Orio al Serio, tramite la compagnia aerea Belle Air Europe, la prima compagnia con base all’Aeroporto delle Marche. Il nuovo volo decollerà il prossimo 28 marzo, con l’avvio dell’orario estivo, con frequenza bigiornaliera dal lunedì al venerdì e sarà operato con aeromobili Atr72-500, da 68 posti, di ultima generazione e di nuova fabbricazione. “Il nuovo volo AnconaMilano Orio al Serio –riporta una nota dell’Aerdorica- è una risposta concreta a una domanda di trasporto cresciuta nel corso di questi anni, anche in funzione della for-

be meno ostaggio dei partiti. Il terzo polo nasce come una grande famiglia e mi auguro abbia la forza di elaborare

te attrattiva esercitata specie nel settore business, un collegamento rapido e comodo tra Ancona e la città di Milano. L’apertura di questa nuova tratta accresce le capacità di collegamento e di scambio e apre nuove prospettive agli investimenti produttivi e al turismo di qualità verso la regione Marche”. Questi gli orari dei voli. Ancona 6.30-Milano Orio al Serio 7.50, dal lunedì al venerdì; Ancona 18.30-Milano Orio al Serio 19.50, dal lunedì al venerdì; Milano Orio al Serio 8.20-Ancona 9.40, dal lunedì al venerdì, Milano Orio al Serio 20.20-Ancona 21.40, dal lunedì al venerdì.

una sintesi fra grandi culture e tradizioni politiche del nostro Paese. Una formazione che guarda ai giovani, parla del futuro, di ricerca, di innovazione, con l’ambizione di restituire all’Italia la competitività e la credibilità internazionale di un tempo”. Nei prossimi mesi si tornerà alle urne? ”Se il Governo continuerà ad avere la maggioranza

di misura in una Camera e se i toni politici resteranno quelli attuali, le elezioni saranno un passaggio inevitabile”. In qualità di senatrice, quali sono i disegni di legge più importanti che ha firmato nel corso della XVI legislatura? “Certamente quelli costituzionali -la Modifica dell’articolo 139; l’abrogazione della legge costituzionale 23 ottobre 2002, ecc.-, poi quelli sulle norme di fine vita e fra gli altri quello sul rifinanziamento del Museo tattile statale ‘Omero’ e le norme per la tutela delle città d’arte o le modifiche alla legge 508 relativa all’alta formazione artistico e musicale”. Lei è stata anche onorevole, quali differenze politiche ha notato tra la Camera e il Senato? ”La Camera è certamente un ambiente più brillante, incisivo e dinamico, mi ci sono trovata meglio; al Senato andrebbe dato un altro ruolo. Per entrambi i rami del Parlamento oggi sarebbe necessaria una riforma, andrebbero snelliti gli iter, da più parti si auspica una riduzione del numero degli eletti. Insomma, ci vorrebbe una

riforma all’insegna della modernità”. Lei è componente dell’XI Commissione permanente–Lavoro e previdenza sociale. Quali i punti salienti di questa Commissione? ”Sicuramente il provvedimento più corposo è collegato al lavoro, poi i nuovi contratti, non meno importante la riforma del sistema pensionistico per adeguare la nostra previ-

Per entrambi i rami del Parlamento oggi sarebbe necessaria una riforma: andrebbero snelliti gli iter, da più parti si auspica una riduzione del numero degli eletti. Insomma, un cambiamento all’insegna della modernità denza a quella europea”. A proposito di Europa, considerata la sua esperienza da parlamentare della Ue, come giudica quanto sta accadendo? ”In Europa ci hanno sempre guardato con so-

goberto Bendelari (nato ad Ancona, militare, deceduto), Armando Biondi (nato a Loreto, militare, deceduto), Umberto Biondini (nato a Loreto, militare, vivente), Romolo Blasi (nato ad Ancona, militare, vivente), Gino Bolognini (nato ad Ancona, militare, deceduto), Guerrino Braconi (nato ad Appignano, militare, deceduto), Alessandro Bruschi (nato ad Ostra, militare, deceduto), Augusto Bufarini (nato a Santa Maria Nuova, internato, vivente), Serafino Buscionovi (nato a Genga, militare, vivente), Sergio Carletti (nato a Montemarciano, militare, vivente),

dendo di calendarizzare dibattiti e mozioni che non hanno nessun rilevanza comunitaria. Tuttavia, ci seguono e ci leggono con grande curiosità”. (Intervista del 3 febbraio 2011)

Banca Adriatico, monitor distretti industriali: Marche in forte crescita Aggiornamento trimestrale del monitor trimestrale dei distretti industriali di Marche e Abruzzo, realizzato dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell’Adriatico, al 30 settembre 2010. “Per i distretti industriali delle Marche –riporta una nota della Banca dell’Adriaticonel terzo trimestre del 2010 si consolida il quadro più ottimista che era già emerso nel trimestre precedente, con un marcato tasso di crescita delle esportazioni del 19,3%. Nel dettaglio, si sottolinea innanzitutto come tutti i distretti marchigiani abbiano contribuito positivamente ad una crescita delle esportazioni. Ritroviamo, in termini di importanza nel ranking regionale, il distretto delle calzature di Fermo (+17,1%), il distretto delle cappe aspiranti e degli elettrodomestici di Fa-

briano (+0,7%) e quello della pelletteria del Tolentino (+22,5%), che sommati rappresentano l’80% circa dei flussi che fuoriescono dall’area distrettuale marchigiana. Il distretto delle cappe aspiranti e degli elettrodomestici di Fabriano sembra lasciarsi sempre di più alle spalle le forti contrazioni sperimentate nel biennio 20082009. La crisi di una delle primarie aziende dell’area ha infatti trascinato al ribasso le performance dell’intero polo produttivo per nove trimestri consecutivi. Solo negli ultimi mesi del 2010 iniziano a intravedersi spiragli per un potenziamento delle strutture aziendali presenti a Fabriano, che in previsione potranno avere ripercussioni positive anche sull’attività di export. Tra i restanti distretti che presentano percentuali di recupero sulle esportazioni 2009, spicca il forte balzo delle

macchine utensili e per il legno di Pesaro (+131,8%). Tale balzo è però sempre da interpretarsi alla luce della profonda contrazione accusata dalle esportazioni del distretto lo scorso anno (la variazione 2009 su 2008 si assesta infatti a -55,3%). Performance positive si osservano anche in corrispondenza dei flussi di esportazione dei restanti distretti della regione, ovvero (in ordine di importanza) cucine di Pesaro (+17,3%), jeans valley di Montefeltro (+58,6%) e strumenti musicali di Castelfidardo (+26,5%). Le realtà distrettuali analizzate si dimostrano tuttavia ancora lontane dai valori all’export raggiunti nel 2008 -ante fase recessiva-, con poche probabilità di colmare il gap negativo nel breve termine. Questo lento processo di recupero sta già mettendo a dura prova molte imprese distrettuali e

Giornata della memoria: ecco le Medaglie d’onore Consegnate al Palazzo del Governo della Prefettura di Ancona, in occasione della Giornata della memoria, le Medaglie d’onore a cittadini italiani, militari e civili, deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti. Cinquantatre le persone insignite, i nominativi nell’elenco che segue: “Alberto Anselmi (nato ad Ancona, militare, vivente), Angelo Antonini (nato a Roma e residente ad Osimo, civile, vivente), Gino Artegiani (nato a Sassoferrato, militare, deceduto), Ri-

spetto; per nove anni ho cercato di spiegare ai colleghi le dinamiche politiche del nostro Paese senza ottenere grande soddisfazione. Ai più i nostri conflitti sono incomprensibili, soprattutto perché questi schemi noi li riproponiamo in Europa penalizzando perfino l’interesse nazionale. Non capiscono perché noi esportiamo i problemi nazionali in Europa, chie-

Castellano Castellani (nato a Mogliano, militare, deceduto), Giulio Castellani (nato ad Osimo, militare, vivente), Marino Coacci (nato ad Agugliano, militare, vivente), Pietro Conti (nato a Poggibonsi e residente a Loreto, civile, vivente), Turiddo Falaschini (nato ad Ancona, militare, deceduto), Dino Fattorini (nato a Senigallia, militare, vivente), Gino Galassi (nato a Castelfidardo, militare, deceduto), Umberto Galeazzi (nato a Senigallia, militare, deceduto), Gino Gambini (nato a Filottrano, militare, deceduto), Sergio Giannini (nato a Santa Maria Nuova,

militare, deceduto), Otello Giuliodori (nato ad Ancona, deceduto), Armando Grassi (nato a Serra San Quirico, militare, deceduto), Sergio Lucchi (nato a Cesena e residente ad Ancona, militare, vivente), Ferruccio Luconi (nato ad Osimo, militare, deceduto), Severino Luconi (nato ad Ancona, militare, deceduto), Camillo Malizia (nato a San Benedetto del Tronto, militare, vivente), Giovanni Malloni (nato a Force, militare, deceduto), Liegi Mancinelli (nato ad Ancona, militare, deceduto), Michele Mancini (nato a Lecce, residente a Chiaravalle,

militare, vivente), Giovanni Manoni (nato a Morro d’Alba, militare, deceduto), Arnaldo Marcelli (nato a Numana, militare, vivente), Armando Matteucci (nato ad Osimo, militare, vivente), Luigi Montesi (nato ad Agugliano, militare, vivente), Alvaro Moretti (nato ad Ancona, militare, deceduto), Umberto Morettini (nato a Montefano, militare, deceduto), Luigi Nicoletti (nato a Numana), civile, vivente), Lino Paglialunga (nato a Fabriano, militare, deceduto), Emilio Palmieri (nato a Castelfidardo, militare, deceduto), Alfredo Paolini (nato a Senigallia, militare, vivente),

potrebbe portare all’innesco di un processo di selezione. Le pressioni cui risultano sottoposte alcune realtà produttive dell’area abruzzese sono deducibili dai dati di cassa integrazione, i cui forti incrementi potrebbero nascondere situazioni di criticità non facilmente superabili, nemmeno con una ripresa più rapida della congiuntura. Molto dipenderà dalla capacità dei soggetti di adattarsi al nuovo contesto competitivo”. “La sfida –conclude la nota-, che le imprese dei distretti sono chiamate a vincere, è quella di valorizzare adeguatamente i punti di forza, che si concentrano sulla qualità, sulle produzioni personalizzate, sulla specializzazione in nicchie di mercato, sul ‘time to market’ e sul ricorso ad attente politiche distributive”. Giuseppe Pascucci (nato a Sirolo, militare, deceduto), Artemio Pierini (nato a Sirolo, militare, deceduto), Gino Pierluca (nato a Castelleone di Suasa, militare, vivente), Carlo Regina (nato ad Ancona, militare, deceduto), Silvano Roccoli (nato a Morro d’Alba, militare, vivente), Lanfranco Rosi (nato ad Ancona, militare, vivente), Luigi Sebastianelli (nato a Castelleone di Suasa, militare, vivente), Alfredo Sebastiani (nato a Roma, residente a Senigallia, civile, deceduto), Egisto Stronati (nato a Jesi, militare, vivente), Ivano Vecchi (nato a Sassoferrato, civile, deceduto), Gino Zenobi (nato a Fabriano, militare, deceduto).


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Paolo Mariani, direttore generale Carifac, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti

“Investire sul capitale umano” ROBERTO I. ROSSI

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l ruolo degli istituti di credito in questo particolare periodo di crisi economica è fondamentale. Le opportunità che possono offrire non solo alle imprese presenti nel territorio marchigiano, ma anche alle persone comuni e alle famiglie sono diverse. “Una banca in questo senso può fare molto, ma non si può certo sostituire a compiti che spettano ad altri. Si possono finanziare iniziative non solo di sviluppo, di ristrutturazioni e di riqualificazioni industriali, ma anche in aiuto di progetti importanti per imprese intenzionate ad assumere nuovo personale”. E’ quanto ha dichiarato Paolo Mariani, direttore generale della Carifac-Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana (cinquecento dipendenti e sessanta filiali nel territorio marchigiano, con due sportelli in fase di apertura a Città di Castello e a Rimini, ndr.), ospite della trasmissione televisiva “Incontri” di Alceo Moretti, andata in onda di recente sulle frequenze di Tv Centro Marche. Mariani ha maturato una bella esperienza nel campo bancario. Il suo primo im-

Paolo Mariani piego è stato a Pomezia: “Mi sono laureato all’Università di Macerata –ha raccontato il direttore generale di Carifac- e sono entrato all’Ibi, l’Ibi è l’Istituto bancario italiano prima del Gruppo Pesenti, poi del Gruppo Carialo, e il primo incarico è stato quello di andare con una Panda a Pomezia a fare il cassiere. L’avvio è stato particolare: il primo giorno mi hanno dato un martello e un chiodo… Perché mi mandavano in un caveau enorme, in quanto Pomezia è una grande città

industriale dove ci sono fabbriche nel settore farmaceutico e militare, dove dovevo bucare i documenti di cassa, passarci lo spago, metterci un piombo, pinzare e archiviare. Questo fu il mio primo giorno di lavoro”. “Le iniziative che ho appena accennato –ha sottolineato Mariani- noi le possiamo attivare con l’intervento di strutture come la Fondazione Carifac e il capogruppo Veneto Banca che hanno messo in gioco capitali per finanziare diverse imprese con programmi di un certo rilievo. Noi lo scorso anno abbiamo messo plafond importanti a disposizione delle varie categorie professionali, parliamo tra tutto di un valore superiore ai cinquanta milioni di euro. A tanto ammonta quanto messo a disposizione dalla Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana a favore del ricchissimo tessuto di piccole e medie imprese del Fabrianese e della Vallesina,

nell’ambito del progetto ‘L’unione fa la forza’. Una iniziativa avviata per sostenere l’attività e le sfide gestionali e produttive in un periodo cruciale per il tessuto economico ed i livelli occupazionali, fortemente voluta da Fondazione Carifac, Veneto Banca Holding e Carifac spa per ribadire e rafforzare ancora di più la propria intenzione di promuovere lo

“La crescita professionale è uno degli obiettivi per migliorare la banca in termini di capacità relazionale” sviluppo economico del territorio”. E il Gruppo Veneto Banca ha in seno un progetto di potenziamento della Carifac... “Oggi irrobustire una banca –ha rimarcato Marianiè un qualche cosa di estremamente complesso; non è solo aumentare il numero degli sportelli, anzi chiedersi se aprire nuovi sportelli sia opportuno o meno. Il Sole 24 Ore qualche

giorno ha riportato che si prevede una riduzione dell’operatività allo sportello di un 30% nei prossimi anni. Un calo legato al fatto che i canali alternativi la clientela li utilizzerà sempre di più, l’on-line entrerà sempre di più nell’operatività bancaria e a quel punto lo sportello dovrà diventare un centro di consulenza, nel quale progettare iniziative in sinergia alla clientela, piuttosto che svolgere semplici operazioni. E per restare al passo con l’evoluzione dei tempi a livello tecnologico è necessario investire sul capitale umano e sulla sua formazione. Uno dei nostri obiettivi è proprio quello della crescita professionale per migliorare la banca in termini di capacità relazionale e di interpretazione delle esigenze della clientela”. Una banca, la Carifac, che sta pianificando il proprio futuro attraverso uno sviluppo che andrà oltre i confini marchigiani: “Sicuramente la Romagna è un territorio che ci interessa molto –ha messo in risalto Mariani-, diciamo che c’è una strada importante che da Rimini arriva a Roma, la Flaminia, una strada che già all’epoca dei Romani univa territori diversi, univa la Romagna, le Marche e l’Umbria

a Roma, una strada che abbiamo percorso anche noi, da una parte all’altra, perché siamo a Roma, nell’Umbria, nelle Marche e arriviamo in Romagna”. Tornando a parlare del rapporto con le imprese, il direttore generale della Carifac ha evidenziato l’aspetto relativo alle difficoltà legate alla ristrettezza del credito: “Fare credito è importante –ha ribadito Mariani-, aiutare le imprese oltre anche ai numeri è di grande valore, ma quando non ci sono più possibilità diventa difficile proseguire su questo cammino, la cosa più importante che noi gestiamo non è tanto il credito, ma è il risparmio, perché il risparmio è un valore sociale fondamentale nel mondo e che ha fatto grande questo Paese”. “Leggere le imprese –ha concluso Mariani- vuol dire sporcarsi le maniche, tornare a lavorare laddove il business si genera, non all’interno di una filiale. I nostri uomini devono tornare in mezzo alle imprese, alla gente, per leggere queste realtà del territorio. Tornare a fare banca vuol dire parlare con le imprese, saper interpretare le loro esigenze, saper leggere i loro numeri, sporcarsi le mani con loro”.

Civitanova: dal 25 al 27 febbraio il tradizionale appuntamento; oltre 200 gli espositori

Nuovo patto tra Ubi Banca Popolare di Ancona e Fidimpresa Marche a sostegno della ripresa

Torna EdilExpo

Progetti per le pmi

Torna il tradizionale appuntamento con il mercato dell’edilizia e delle costruzioni a Civitanova Marche: parliamo di EdilExpo, la rassegna espositiva che da venerdì 25 a domenica 27 febbraio sarà ospitata al quartiere fieristico. Un appuntamento a cui prenderanno

parte oltre 200 aziende, a conferma di come Civitanova sia sede privilegiata per presentare al pubblico le novità del settore. Tra gli stand, infatti, si potrà trovare davvero di tutto: dall’attività di progettazione con strumentazioni elettroniche innovative, software applicativi, at-

trezzature e strumenti tecnici all’attività di recupero con materiali e prodotti per il restauro, la ristrutturazione, il riuso e la manutenzione di costruzioni; dagli impianti con i sistemi ed i dispositivi di automazione, controllo, sicurezza, climatizzazione, condizionamento e risparmio energetico alle attività da cantiere con macchinari per la produzione di componenti edili e quant’altro. Spazio anche alle coperture e alle pavimentazioni esterne, così come agli interni. “Una manifestazione importante per la nostra regione, con riferimento ad un settore che, purtroppo, oggi è in evidente difficoltà. La rassegna – commenta l’assessore regionale all’Edilizia pubblica Antonio Canzian- può pertanto rappresentare anche un momento di dibattito e di confronto sulle misure da adottare per il rilancio del comparto”. Interessante il calendario degli incontri, due in particolare gli appuntamenti da segnalare: il 25, alle ore 15, il collegio provinciale dei geometri di Macerata organizza un incontro sul Piano casa nelle Marche con un approfondimento sulle modifiche e sulle integrazioni introdotte alla legge regionale 22/ 2009. Il 26, con inizio alle ore 10, è invece in programma il convegno promosso in collaborazione con l’Ance Marche sul tema “Lavori pubblici: nuovo regolamento e disciplina dei pagamenti”. Info: 0733 780811 www.erf.it

Nuovo patto di ferro tra Ubi Banca Popolare di Ancona e Fidimpresa Marche per sostenere la ripresa e lo sviluppo delle decine di migliaia di piccole e medie imprese attive nel nostro territorio. Il rinnovo dell’accordo Un momento dell’incontro con la stampa è stato di recenrevole è a corto di liquidità, te firmato e presentato alla stampa nella sede della Bpa, la risposta alle esigenze di tante aziende continuerà ad all’Esagono di Jesi. Fidimarrivare da Ubi Banca Popopresa Marche, nata dalla fulare di Ancona anche grazie sione per incorporazione alla nuova convenzione, che delle cinque cooperative artigiane di garanzia emanasegna una diversa impostazione nelle modalità di conzione della Cna Marche (Ficessione delle garanzie tra dimpresa di Ancona, Nuova Confidi e Banca. E che cooperativa artigiana di Gaquesta partnership sia vinranzia di Pesaro Urbino, Cag Salomoni di Macerata, Cag cente lo dimostrano i risultati del 2010. Nello scorso Picena di Ascoli Piceno e anno, infatti, sono stati eroConsarfidi Marche) è oggi tra i più importanti Confidi delgati finanziamenti alle imprese associate a Fidimprela regione, potendo contare sa Marche per circa 40 misu 20 mila soci, 60 collabolioni di euro, con un increratori e 750 milioni di euro mento del 52% rispetto al garantiti, con una media di 5 mila operazioni realizzate 2009. E se poi si guarda ai finanziamenti in essere al ogni anno. Fidimpresa Mar31 dicembre 2010, la somche è stato il primo Confidi ma dei finanziamenti garanad ottenere l’autorizzazione titi da Fidimpresa sale a 113 come ente finanziario vigilato da Banca d’Italia, iscritmilioni di euro, mentre l’erogato medio annuo neto nell’elenco speciale Art. gli ultimi 5 anni è superio107 del Tub (Testo unico re ai 34 milioni di euro. bancario, ndr.). Con questo accordo, Bpa e Posto che l’imprenditoria Fidimpresa Marche si immarchigiana, pur contando pegnano dunque a promuosu di un tessuto sano e vitavere nel territorio progetti le, in questo prolungato pedi investimento realizzati riodo di congiuntura sfavo-

dalle piccole e medie imprese (51.807 unità censite da Unioncamere, al primo semestre 2009), anche tramite l’utilizzo dei Fondi Bei (Banca europea degli investimenti), di cui Ubi Banca Popolare di Ancona –con un plafond di 100 milioni di euro– è gestore per la Regione Marche. I contenuti dell’accordo, come si diceva, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenuta da Luciano Goffi, direttore generale di Ubi Bpa; Renato Picciaiola, presidente della Cna Marche; Silvano Gattari, presidente di Fidimpresa Marche; Giancarlo Gagliardini, direttore generale di Fidimpresa Marche. All’incontro sono anche intervenuti, fra gli altri, Simone Baglieri, responsabile Supporto commerciale Ubi Bpa; Stefano Sallei, responsabile Dpt Politiche legislative e finanziarie Cna Marche e Silvio Purgatori, coordinatore organizzativo di Fidimpresa Marche.


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Speciale a cura di Silvana Coricelli e Roberto I. Rossi

Difesa del lavoro. Creando intanto i presupposti per quella ripartenza che necessariamente passa per la creazione di occupazione.

Formazione contro la crisi

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La condizione giovanile alla ribalta, in un’adeguata preparazione un momento fondamentale di snodo, intercettando le esigenze del mercato. Prospettive di futuro nelle aule del mondo accademico, ma anche nei luoghi deputati delle istituzioni. Con la messa in campo di misure e di interventi che aprano spiragli anche a chi un impiego lo aveva e lo ha perso

Marco Luchetti, assessore Lavoro e Formazione Regione Marche

“Le nuove frontiere dello sviluppo” N

onostante alcuni segna l i p o s i t i v i c h e fanno sperare nell’avvio di una fase di ripresa economica, permangono, nella nostra regione, difficoltà economiche ed occupazionali. Cominciano a diminuire le aziende che chiedono di utilizzare gli ammortizzatori sociali. Gli esperti assegnano al biennio 2009-2010 la maglia nera per gli effetti negativi della crisi, con particolare riguardo alla disoccupazione. Effetti che sarebbero potuti essere ben più pesanti se il sistema economico delle Marche non avesse risposto adeguatamente alle difficoltà mediante l’attivazione di tutti gli strumenti disponibili. E’ per tale ragione che la base occupazionale nelle Marche è rimasta sostanzialmente stabile intorno alle 650 mila unità. Ammortizzare l’impatto della crisi, mediante l’attivazione di politiche ad hoc, e reagire alle difficoltà: è con questo schema che le Marche resistono e rispondono alle difficoltà meglio di altri sistemi regionali. La Regione Marche ha accompagnato questa fase con particolare attenzione alla protezione dei lavoratori e al sostegno alle famiglie ed alle imprese mediante l’attuazione di politiche e programmi che rispondono a due esigenze fondamentali. La prima consente di affrontare l’emergenza delle espulsioni dal mercato del lavoro e la conseguente perdita di reddito di tante famiglie che rischiano di rimanere senza alcun sostegno. In questo senso giocano un ruolo fondamentale, in prima battuta, gli ammortizzatori sociali ordinari ed in de-

roga. Giova ricordare come anche nel 2011 siano confermati gli sforzi della Regione Marche per gli ammortizzatori sociali in deroga che, in virtù dell’accordo Stato-Regioni e dell’utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo, ha impegnato ben 84 milioni di euro di cui la metà per le politiche attive. Già nel corso del 2009-2010 abbiamo sostenuto circa 35 mila lavoratori con gli ammortizzatori sociali in deroga. Il bando per il 2011 è in uscita proprio in questi giorni. Inoltre la Regione ha provveduto ad integrare i contratti di solidarietà (salvando circa 1.000 posti di lavoro) e sono state attivate, in collaborazione con le Università, oltre 250 borse di studio con incentivo all’assunzione per giovani laureati. Tutto ciò grazie ad un importante accordo firmato con Cgil-Cisl-Uil. Saranno rinnovati gli interventi a

a programmi, strumenti ed azioni di politica attiva del lavoro attraverso iniziative di riqualificazione, formazione mirata e acquisizione di nuove competenze, agevolando e sostenendo riconversioni, innovazioni e sperimentazioni per sostenere i settori manifatturieri tradizionali e contemporaneamente sviluppare nuove attività. Tutto questo stimolando lo stesso Governo nazionale alla predisposizione e all’attuazione di accordi di programma fondamentali per il nostro territorio. Accordi di programma e progetti specifici (domotica e altre iniziative industriali operative) necessari per affrontare le difficoltà di tutti i territori e dei settori maggiormente colpiti dalla crisi: Piceno, Pesarese, Fabrianese, entroterra appenninico. Siamo impegnati a creare le condizioni per nuova occupazione attraverso percorsi

favore dei precari della scuola, per il sostegno ai figli universitari di lavoratori in difficoltà, per l’esenzione dei ticket e sarà avviato un progetto occupazionale sperimentale sulle reti territoriali d’impresa. L’altra esigenza fondamentale trova ragione nell’affiancare il sostegno al reddito

di trasformazione sia verso nuovi settori produttivi, sia verso nuove frontiere quali le attività produttive e di servizi del terziario avanzato ma anche tradizionale contenute nella definizione ‘green economy’. In particolare, nuove vie di sviluppo delle politiche ambientali, energetiche,

delle politiche dei beni naturali e culturali, delle nuove politiche agricole e delle politiche del turismo. Questi nuovi percorsi vanno sempre più integrati con le misure di politiche attive del lavoro e formazione per creare ed implementare progetti sinergici, costruiti attraverso confronti locali per rispondere alle diverse peculiarità dei territori delle Marche. E’ stato attivato anche un tavolo di concertazione permanente con le banche per un adeguato coinvolgimento nella strategia regionale anticrisi. Le risposte sono state positive, anche perché è stata offerta alle forze sociali ed alle categorie economiche la possibilità di affrontare in tempo reale ogni prob l e m a t i c a . L’obiettivo, in generale, è di porre le condizioni per cui dai primi segnali di ripresa si possa ripartire immediatamente, riposizionando il sistema Marche un gradino più in alto nella scala della competizione internazionale, cercando di superare la crisi per non subirne passivamente gli effetti e sfruttare al meglio tutte le potenzialità in essere”.


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Maurizio Quercetti, assessore al Sistema formativo della Provincia di Ancona

A.A.A. cercasi: ecco come domanda e offerta s’incontrano C on l’accordo quadro tra Stato, Regioni e Province autonome del febbraio 2009 e l’elaborazione del programma di interventi di sostegno al reddito e alle competenze dei lavoratori colpiti dalla crisi economica si è aperta una fase di ripensamento della formazione, dell’orientamento ai fabbisogni formativi professionali e dell’occupabilità delle persone. Si assiste ad un allargamento della platea dei potenziali beneficiari di misure di politica attiva con l’innesto dei destinatari di ammortizzatori sociali in deroga, quest’ultimi profondamente differenti dai tradizionali percettori di ammortizzatori so-

Maurizio Quercetti in questa foto con alcuni giovani durante la Settimana dell’orientamento ciali sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. La nuova realtà e l’urgente necessità di accogliere, orientare, formare un numero sempre crescente di individui è stato uno stimolo alla sperimentazione di modalità innovative in ma-

teria di formazione e orientamento, con l’adozione di un nuovo modello di governance in grado di combinare gli interventi di politica attiva del lavoro con il sostegno al reddito attraverso un utilizzo congiunto di risorse finanzia-

Progetto Leonardo, in 285 verso le aziende di sei paesi europei Saranno 285 gli studenti delle classi quarte delle scuole superiori del territorio provinciale di Ancona che nel 2011 svolgeranno un tirocinio di lavoro di tre settimane all’estero attraverso il progetto Leonardo. Le mete di destinazione, che terranno conto degli indirizzi didattici di ciascun studente, saranno aziende, industriali o commerciali, e servizi pubblici di ben sei paesi: Gran Bretagna, Irlanda, Svezia, Spagna, Francia, Lettonia. Il fi-

nanziamento, anche quest’anno, sarà garantito in larga parte grazie alle risorse europee concesse dall’Isfol. Il progetto presentato dalla Provincia di Ancona, infatti, è risultato primo nella graduatoria nazionale per volume di contributi assegnati con oltre 620 mila euro. A questo stanziamento vanno aggiunti ulteriori 36 mila euro impegnati dall’ente stesso, che andranno a coprire le spese non previste per il viaggio, il vitto, l’alloggio e i trasporti locali, renden-

do completamente gratuita l’esperienza degli studenti selezionati. Lo scopo è quello di favorire la partecipazione anche dei ragazzi che appartengano a famiglie svantaggiate. L’impegno della Provincia di Ancona sul fronte dei progetti formativi all’estero ha consentito a migliaia di studenti e centinaia di neolaureati e disoccupati di svolgere esperienze che si sono spesso rivelate decisive per il loro futuro professionale.

rie nazionali e risorse comunitarie, con particolare riguardo all’utilizzo del Fondo sociale europeo. In questa nuova ottica la Provincia di Ancona è stata in grado di offrire una serie di misure anticrisi che vanno dai corsi di formazione professionale, attuati con la procedura semplificata del Just in Time e dei voucher individuali spendibili a catalogo, alle borse di studio per la realizzazione di esperienze lavorative in azienda o presso studi professionali ed enti pubblici. Nel caso dei destinatari di ammortizzatori sociali in deroga, nel rispetto degli accordi nazionali in materia, gli interventi di politiche attive si sono integrati con quelli di politiche passive di sostegno al reddito. Le novità introdotte dalle misure anticrisi sono l’effettiva integrazione dei servizi al lavoro e dei servizi formativi e un’azione congiunta delle strutture pubbliche con quelle private, riconducibili sia agli enti di formazione accreditati sia alle agenzie private del lavoro autorizzate dal Ministero e dalla Regione Marche. Le misure che la Provincia di Ancona ha adottato sono finalizzate a garantire l’incontro tra domanda e offerta di competenza, ri-

badendo la centralità della formazione per l’occupazione, e nelle stesso tempo ad avviare un’azione di integrazione e raccordo tra istruzione formazione e lavoro, consapevoli che le competenze rappresentano un fattore determinante non solo per l’occupabilità e lo sviluppo individuale delle persone, ma anche per una maggiore competitività e produttività, che rilanci lo

sviluppo economico del territorio provinciale nel suo complesso. La particolare congiuntura economica ci consegna un percorso di transizione verso un modello di politica attiva del lavoro sempre più incentrato sulla qualità ed efficacia della formazione che dovrà, nel prossimo futuro, compensare la validità dei tradizionali strumenti di sostegno al reddito”.

Esperienze finanziate: 266 borse di studio Sono scattate il 1° febbraio le 266 borse di studio per la realizzazione di esperienze formative finanziate dalla Provincia di Ancona. Un’occasione per tanti disoccupati residenti nel territorio provinciale, che, oltre a poter contare su una fonte di reddito di 650 euro mensili per 8 mesi, avranno l’opportunità di svolgere un’esperienza in ambito lavorativo, con l’auspicio di una successiva stabilizzazione all’interno dell’azienda, onlus o studio professionale in cui verranno ospitati. Il bando, scaduto lo scorso mese di giugno, aveva inizialmente previsto uno stanziamento di 800 mila euro per un totale di 140 borse. Successivamente la Provincia di Ancona ha deciso di integrare le risorse portandole a un totale di oltre 1 milione e 500 mila euro, riuscendo così ad in-

crementare il numero delle borse fino a 266. “Il crescente numero di richieste –afferma la presidente Patrizia Casagrande– dimostra come queste misure anticrisi siano tra le più apprezzate. Soprattutto da parte dei più giovani, cioè coloro che oggi incontrano maggiori difficoltà di collocamento nel mercato del lavoro, c’è la consapevolezza che la borsa di studio rappresenta una possibilità concreta per un futuro impiego o, quanto meno, un’azione formativa importante e utile al proprio curriculum. Inoltre, la borsa di studio è uno strumento attraverso cui promuovere le progettualità più innovative, che, con il tempo, possono diventare un contributo anche per il sistema delle imprese e, dunque, un sostegno al rilancio economico del nostro distretto”.


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Marco Pacetti, Rettore Università Politecnica delle Marche

“Valorizzare i talenti: così si creano i protagonisti delle scelte strategiche” C reare protagonisti delle scelte strategiche del paese; valorizzare i talenti, anche attraverso il confronto con la formazione e il lavoro degli altri paesi, europei e non; incentivare l’innovazione nella imprese, in primis le piccole e grandi che da sempre sono il nerbo della produttività italiana: questi sono i principali obiettivi che un ateneo oggi dovrebbe porsi. Questi sono gli obiettivi che l’Università Politecnica delle Marche persegue con una serie di interventi e premure nei confronti dei suoi studenti, dei suoi laureati, dei dottorandi. Il merito e il talento come parole chiave dell’azione formativa e del lavoro di valorizzazione di programmi di ateneo per la cooperazione tra le strutture di ricerca e il sistema produttivo territoriale. È l’Industrial Liaison Office dell’Università Politecnica delle Marche Servizio Innovazione e Trasferimento Tecnologico– l’istituto votato al miglioramento in quantità e qualità dell’offerta tecnologica; al rafforzamento dei servizi offerti a ricercatori e imprese; allo sviluppo di una maggiore collaborazione tra mondo accademico e imprese, anche attra-

verso l’identificazione di cluster tecnologici; ad una maggiore visibilità e sup-

porto a nuove iniziative imprenditoriali che traggano origine dall’attività di ri-

cerca dell’Ateneo. Il Servizio Innovazione e Trasferimento Tecnologico offre informazioni, consulenza e sostegno in tema di brevettazione, e attua un costante monitoraggio dei brevetti realizzati. Sostiene inoltre la nascita di progetti imprenditoriali mediante assistenza e consulenza nella creazione di spin off accademici e nella formu-

lazione di business plan per nuove iniziative di spin off. Infine, ha sviluppato la Banca Dati della Ricerca, un sistema informativo dedicato e accessibile on-line. Ma non basta: poiché, come si dice in agricoltura, in tempi di carestia non si risparmia mai sulla semina, in questa temperie di difficoltà, e in prospettiva di un ripartenza rapida ed efficace dell’economia, l’Università Politecnica delle Marche non frena, ma anzi potenzia la mobilità all’estero, dove le competenze e le conoscenze acquisite trovano riscontro e verifica, confronto con altri sistemi del terziario e della produzione indu-

Spinge il settore turistico: al via 60 assunzioni L’incoming nelle Marche è davvero un volano per il territorio? Ad arricchire il dibattito sul tema è GGF Group, azienda leader nella gestione in outsourcing di servizi per operatori turistici in campo nazionale ed internazionale, che mette sul piatto azioni concrete. Sono infatti circa 60 le nuove figure lavorative che la società sta cercando per un immediato inserimento in struttura. Da professionisti del

booking a esperti di web marketing, senza tralasciare il settore del customer care: assunzioni che passeranno da un primo contratto di 6 mesi ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato per i più meritevoli. “Cresce il turismo nelle Marche e di pari passo aumenta la necessità di nuove figure professionali -commenta Guido Guidi, presidente di GGF Group-. L’aspetto rilevante è la destagionalizzazione del mercato che ci

obbliga ad accompagnare questo sviluppo attraverso personale qualificato”. Nello specifico, le figure professionali ricercate sono lavoratori da inserire nel settore del booking telefonico e del Web booking, del customer care e all’interno dell’ufficio informatico. Circa 35 professionisti saranno quindi inseriti in un team di lavoro che fornisce assistenza telefonica o web per la vendita e gestione di pacchetti turistici dei più

importanti tour operator della nazione, confrontandosi con le agenzie di viaggio di tutta Italia o direttamente con i clienti finali. Prima di iniziare la propria esperienza, i lavoratori seguiranno il corso “Gli strumenti di marketing operativo nel settore del turismo: booking e web Booking”, e al termine del periodo di formazione riceveranno un attestato di partecipazione che permetterà loro di presentarsi sul mercato turistico

striale. Nella Politecnica delle Marche mobilità significa il progetto Erasmus -un programma europeo per gli studenti, che ha visto mantenersi costante il numero dei partecipanti sia per studio che per stage, cofinanziato dal Miur e dalla Politecnica-; il programma Campus World, interamente finanziato dall’Ateneo di Ancona, con la partecipazione attiva della Camera di commercio di Ancona e di Ubi Banca, che registra ogni anno un centinaio di laureandi/ laureati che fanno valere il proprio talento, affinato in questa Università, spesso con la conseguente assunzione da parte dell’azienda partner”. con un elemento professionale in più. Le due figure da destinare all’ufficio informatico si occuperanno invece di sviluppare nuovi siti web, seguiranno attività di ricerca e sviluppo nell’ambito di tecnologie informatiche, fungeranno da supporto per gli uffici marketing nell’analisi e nell’interpretazione di dati che derivano da indagini, database o da altri fonti informative. Possibilità di inviare i cv all’indirizzo mail: risorseumane@ggfgroup.it


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Formazione contro la crisi

Stefano Pivato, Rettore Ateneo di Urbino

“L’Università come un investimento”

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ggi più che mai il mondo accademico è chiamato a rispondere alla sfida dell’occupazione giovanile e al futuro dei propri laureati con strumenti che ne qualifichino il ruolo. L’Università degli studi di Urbino ‘Carlo Bo’ prevede, nell’erogazione dei servizi di orientamento, la coesistenza di due uffici che si occupano di orientamento in entrata e di job placement. L’Ufficio Orientamento organizza iniziative e servizi destinati agli studenti delle scuole superiori, agli studenti universitari nonché ai laureati che vogliono proseguire il proprio percorso formativo: lo sportello informativo, i saloni dell’orientamento, le iniziative di orientamento svolte in sede, le convenzioni con le scuole superiori, i servizi agli studenti disabili. In particolare, l’Ateneo da 15 anni organizza nella seconda settimana di febbraio la manifestazione ‘Università aperta’, dedicata alle quinte classi delle scuole superiori provenienti da tutta Italia, durante la quale è possibile acquisire informazioni sui corsi di studio attraverso colloqui con docenti e tutor e partecipare a workshop destinati a studenti e docenti al fine di valorizzare e rendere più costruttiva la partecipazione all’evento. Il servizio di orientamento in uscita è realizzato attraverso tirocini formativi curriculari prelauream e tirocini postlaurea con attività di placement, monitorati attraverso la redazione finale di questionari redatti sia dal tirocinante che dal soggetto ospitante. L’Ufficio Stage di Ateneo gestisce infine la fase di inserimento delle convenzioni sul sito di Ateneo e cura il sistema informativo al fine di favorire l’organizzazione degli stage e l’incontro

tra domanda e offerta di tirocini formativi. Di orientamento in uscita si occupa l’Ufficio Stage e Job Placement, creato nel 2008 grazie all’adesione dell’Università di Urbino al Programma Fixo (Formazione e innovazione per l’occupazione), promosso dal Ministero del Lavoro, che ha consentito di organizzare un servizio più strutturato ed efficace di placement. Da dieci anni si svolge inoltre il ‘Career Day’, un appuntamento annuale caratterizzato sia dalla presenza delle imprese che da incontri formativiinformativi volti a fornire un’ampia panoramica di orientamento in uscita. Per il territorio locale è stato recentemente siglato un protocollo d’intesa con la Provincia di Pesaro e Urbino per offrire un servizio di orientamento ai neolaureati con colloqui individuali finalizzati alla stesura di progetti professionali individuali e laboratori di orientamento tematici. Altri importanti accordi su base locale sono stati sottoscritti con il Ciof di Urbino e con associazioni di categoria provinciali e regionali. L’adesione al Consorzio Almalaurea ha ulteriormente allargato la panoramica delle opportunità anche a livello internazionale. Uno sforzo complessivo che, nonostante le generali condizioni di sfavore, qualifica ancora l’università come un investimento nel futuro per i giovani e per le loro famiglie”.

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Massimo Seri, assessore Politiche per il Lavoro e la Formazione Prov. PU

“Azioni a favore dei giovani, delle donne e delle imprese”

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a Provincia di Pesaro e Urbino ha cercato di far fronte alla crisi economica potenziando le azioni a favore dei giovani e delle donne e mettendo in campo interventi a sostegno di quanti hanno perso il lavoro. Per un primo contatto con le imprese, abbiamo riproposto lo strumento delle borse lavoro e degli assegni per progetti di ricerca, che dal 2001 ad oggi, grazie al contributo del Fondo sociale europeo, ha inserito nelle aziende del territorio oltre 900 giovani, molti dei quali hanno potuto trasformare questa esperienza in lavoro stabile. Con il bando 2010 sono state assegnate 113 borse lavoro a diplomati (ognuna di 650 euro al mese per un massimo di 6 mesi), di cui 38 riservate a persone svantaggiate. Abbiamo inoltre destinato più risorse al bando ‘Sostegno alla creazione d’impresa’, che assegna contributi Fse a nuove attività create da disoccupati, inoccupati, occupati, persone in mobilità o cassa integrazione straordinaria. Nel 2010 abbiamo finanziato 103

riodo difficile, va tutto il nostro incoraggiamento ed aiuto. Nel 60% dei casi le neo imprese sono state avviate da donne o hanno una compagine sociale a prevalenza femminile. Crediamo molto in questo strumento: dal 2000 ad oggi abbiamo assegnato contributi a 698 nuove attività. Per chi vuole mettersi in proprio, inoltre, i nostri sportelli di ‘Consulenza all’avvio di impresa’, all’interno dei Centri per l’impiego di Pesaro, Fano e Urbino, forniscono informazio-

Welfare to work, incentivi alle assunzioni Imprese, agenzie per il lavoro, studi professionali e associazioni che assumeranno uno o più lavoratori dopo averli ospitati per un tirocinio formativo di tre mesi, potranno usufruire di un incentivo di 5 mila euro (per ogni inserimento a tempo indeterminato) o di 2 mila euro (per ogni assunzione a tempo determinato pari o superiore a 12 mesi). Se il lavoratore rientra nelle categorie previste dalla legge 68/ 99, è previsto un bonus aggiuntivo di 1.500 euro. Gli incentivi saranno messi a disposizione dalla Provincia nell’ambito del programma “Welfare to work”, promosso dal Ministero del Lavoro, con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro, nell’ambito delle politiche di re-impiego dei lavoratori. Si tratta infatti di una misura a favore di persone che trovano difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro dopo aver perso la loro occupazione. Per il periodo del tirocinio riceveranno dalla Provincia una somma di 500 euro al mese, mentre le imprese avranno la possibilità di formarli a costo zero in vista di una possibile futura assunzione. A marzo uscirà un avviso pubblico rivolto alle imprese, mentre i disoccupati interessati potranno verificare se sono in possesso delle caratteristiche richieste dal progetto rivolgendosi ai Centri per l’impiego di Pesaro (via Fermo 33, tel. 0721/372800), Fano (via De’ Cuppis 2, tel. 0721/ 818470 e Urbino (via S.Annunziata 3, tel. 0722/ 373180). nuove attività, che hanno ricevuto fino a 25-30 mila euro ciascuna. Si tratta di imprese create soprattutto da giovani tra i 18 ed i 35 anni, tra cui sono presenti anche persone che hanno perso il lavoro. Alla loro intraprendenza, soprattutto in questo pe-

ni e supporto anche nella compilazione del business plan. In aiuto delle piccole, medie e micro imprese, che sono le più colpite dalla crisi e che a volte necessitano di riconvertire l’attività, individuare nuovi prodotti o

mercati, o altre strategie organizzative e finanziarie, abbiamo introdotto i ‘check up aziendali’, incentivi per usufruire di ‘diagnosi’ organizzative di posizionamento strategico o per innovare e qualificare i modelli produttivi. Inoltre, alle donne che frequentano corsi di formazione o svolgono borse lavoro e che hanno difficoltà a conciliare vita familiare e lavorativa, abbiamo assegnato, attraverso un bando scaduto di recente, dei ‘voucher di servizio’ come rimborso delle

pre-scolastiche e scolastiche dei figli, assistenze domiciliari, case di riposo, badanti, assistenti per anziani o disabili. Molto importanti per affrontare la crisi e creare nuova occupazione sono anche l’orientamento e la formazione: l’evoluzione del mercato del lavoro vede e vedrà sempre più l’affacciarsi di nuove professioni e la scomparsa di altre, richiedendo competenze elevate e specifiche, ma anche capacità trasversali. Ecco allora che una formazione e riqualificazione mirata sulle nuove esigenze delle imprese può rivelarsi fondamentale, così come sempre più importante sarà il collegamento con l’Università. Puntiamo sull’innovazio-

Analisi dei fabbisogni: le professionalità più richieste In una fase di cambiamento come quella attuale, in cui è fondamentale la capacità delle aziende di adattarsi con rapidità ai mutamenti tecnologici e ai processi di innovazione, il fatto di poter disporre di personale altamente specializzato e formato può contribuire a rendere il sistema economico più flessibile e all’altezza delle sfide. La formazione professionale assume dunque un ruolo sempre più rilevante per un efficace incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ma quali sono le professionalità di cui necessitano o necessiteranno in futuro le imprese? L’assessorato alle Politiche attive del lavoro e formazione professionale della Provincia di Pesaro e Urbino ha commissionato alla società Prime Consulting una “Analisi dei fabbisogni professionali e formativi”. Come emerge dallo studio, la richiesta delle imprese si concentrerà sempre più su figure tecnico–spe-

cialistiche, in particolare nelle aree: commercializzazione, marketing, comunicazione, vendita, innovazione e gestione del servizio al cliente. Fondamentale sarà considerata la capacità del lavoratore di integrare funzioni e competenze diverse, così come un maggior orientamento al cliente e più qualità nello stile di lavoro. A tutti sarà richiesto un potenziamento delle capacità organizzative. Alla base di ogni corso di formazione, sempre secondo le imprese, dovrebbero esserci competenze trasversali: comunicazione, problem solving, capacità di lavorare in team. Riguardo alle figure medio alte (tecnici e manager), dovranno sempre più affiancare al proprio sapere tecnico–specialistico la capacità di interfacciarsi ad altre aree, interne o esterne all’azienda. L’analisi dei fabbisogni sarà utile alla Provincia per programmare le attività formative e, più in generale, le politiche del lavoro.

spese sostenute per pagare baby sitter, rette e servizi di asili nido, doposcuola, trasporti e mense per attività

ne, in particolare nei settori della green economy e del turismo, che hanno forti potenzialità di sviluppo”.

Riqualificazione e orientamento: il ruolo dei Centri per l’impiego Attraverso tre Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione (a Pesaro, Fano e Urbino) e sei Punti InformaLavoro nelle aree interne, la Provincia di Pesaro e Urbino svolge da anni attività di incrocio domanda-offerta di lavoro, azioni di orientamento e formazione professionale, consulenza e servizi alle imprese, attivazio ne di progetti e politiche per il lavoro rivolte a soggetti svantaggiati e a particolari target di utenza. In questi ultimi anni, caratterizzati dalla perdita di numerosi posti di lavoro, i Centri hanno svolto un importante ruolo di orientamento nelle fasi di transizione dalla sospensione del lavoro alla ricollocazione, ma anche attività di riqualificazione dei lavoratori licenziati, in vista di un nuovo inseri-

Il Centro per l’impiego di Pesaro mento, così come inforin campo da Provincia e mazione e assistenza sulaltri enti a sostegno di le misure anticrisi messe cittadini e imprese: age-

volazioni per utenze di acqua e rifiuti e trasporto scolastico, partecipazione

all’acquisto di libri di testo, azioni per il microcredito, adesione al “fon-

do di solidarietà” regionale per le Pmi, eccetera. Nei confronti di quei lavoratori per cui la normativa nazionale non prevedeva tutele in caso di licenziamento, le deroghe approvate in base all’accordo Stato–Regioni nei settori del turismo, commercio, artigianato (compresi apprendisti) hanno permesso a migliaia di lavoratori del territorio provinciale di partecipare a corsi di formazione e orientamento al lavoro promossi dai Centri per l’impiego, necessari per percepire un’indennità. I Centri si sono occupati anche di “corsi di formazione con indennità di frequenza”, che hanno consentito a persone prive di lavoro e di ammortizzatori sociali (ordinari o in deroga) di riqualificarsi percependo al tempo stesso un’indennità.


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Aleandro Petrucci, assessore Formazione Prov. AP

l Servizio Formazione professionale e politiche attive del lavoro, a causa della continua evoluzione dello scenario normativo ed istituzionale verificatasi nell’ultimo decennio, sta diventando sempre di più una leva importante e di grande efficacia per le politiche attive del lavoro, in quanto, nel quadro degli obiettivi della programmazione economica essa favorisce l’occupazione, la produzione e l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro in armonia con il progresso scientifico e tecnologico, contribuendo alla crescita personale e professionale dell’individuo. Le complesse dinamiche del lavoro che caratterizzano il sistema occupazionale della nuova Provincia di Ascoli Piceno, a seguito della divisione amministrativa disposta dal dettato della Legge 147/ 2004 e della grave crisi economica congiunturale, richiedono un’attività sempre più incisiva del Servizio Formazione professionale e politiche del lavoro, istituzionalmente deputato a fornire risposte e soluzioni efficaci agli attori del mercato del lavoro. In generale, gli interventi da attivare saranno tutti finalizzati a favorire un innalzamento del livello di occupabilità: si cercherà di av-

viare percorsi integrati, differenziati per target, per l’inclusione sociale e lavorativa dei soggetti svantaggiati, nonché di percorsi formativi dedicati o di sostegno all’inserimento nelle azioni ordinarie, caratterizzati da un forte orientamento alla finalizzazione occupazionale associata a un’eventuale attività di colloquio orientativo, motivazione e rimotivazione. Appare essenziale strutturare un’offerta accessibile a tutti coloro che, a prescindere dalla condizione professionale e dall’età, siano inte-

ressati a migliorare il proprio livello di competenze tanto professionali quanto culturali, atte a rendere effettivo quel diritto alla cittadinanza attiva di cui ogni persona è titolare. E’, al riguardo, da prevedersi la definizione di percorsi formativi tendenzialmente di breve durata, organizzati secondo modalità e orari conciliabili con le esigenze lavorative di ognuno e che diano luogo a esiti riconoscibili anche in funzione, laddove opportuno e praticabile, dell’aggancio con la formazione superiore. In quest’ottica è stato concepito il Piano provinciale per la Formazione professionale e di politiche attive del lavoro 2010-2011, approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 43 del 18/11/2010. Obiettivo primario di questo Piano è di concorrere a promuovere la crescita economica e l’occupazione, per una maggiore qualità attraverso una formazione d’eccellenza. Il problema del lavoro rappresenta, in questo momento storico, la prima grande priorità del nostro territorio. Una parte consistente delle risorse disponibili verrà utilizzata per raggiungere questo obiettivo, con progetti che, aiutando la ripresa, possano contestualmente sostenere l’occupazione”.

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Fulvio Esposito, Rettore Università di Camerino

“Impegno per un livello più alto di occupabilità”

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Formazione contro la crisi

“Lo stage un efficace strumento di dialogo”

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’Università di Camerino opera con determinazione affinché la formazione dei propri laureati sia coerente con le prevedibili esigenze del mercato del lavoro, anche progettando i percorsi di studio attraverso un processo di consultazione con le realtà produttive più dinamiche della regione e non solo. In questo modo si punta ad un pronto inserimento dei giovani e delle giovani nella vita professionale. I dati dell’indagine del Consorzio AlmaLaurea, forse tra i migliori indici della qualità della formazione, confermano ottimi risultati per Unicam: i laureati del 2009 occupati ad un anno dalla laurea sono il 59%. Particolarmente soddisfacenti sono i dati sui laureati della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute: ad un anno dalla laurea è occupato l’89% dei laureati Unicam, contro il 78% della media nazionale. Analoga considerazione si applica alla Scuola di Scienze e Tecnologie, con i suoi corsi di laurea in informatica, matematica, chimica, fisica, geologia: ad un anno dalla laurea è occupato il 55% dei laureati Unicam, contro il 47% della media nazionale. Per favorire l’incrocio

tra domanda ed offerta, dal 2005 Unicam ha aderito al Consorzio AlmaLaurea, ed offre così ai suoi laureandi e laureati l’opportunità di rendere maggiormente visibili i propri curricula in Italia ed in Europa. Inoltre, per mettere a disposizione del territorio più prossimo il capitale umano di qualità annualmente prodotto, Unicam ha costruito in proprio la banca dati Unicam job, nella quale sono presenti più di 3.000 aziende convenzionate che hanno permesso l’attivazione di oltre 4.000 stage per studenti e laureati Unicam. Un ulteriore impegno di Unicam sul placement è rappresentato dall’annuale appuntamento “Giovani+Università=Lavoro” (Gul è l’acronimo con cui l’iniziativa è conosciuta tra

i nostri studenti), il career day Unicam, al quale nel 2010 hanno partecipato circa 50 tra aziende ed enti, con stand e presentazioni, ed oltre 1000 laureandi/ laureati. I fatti dimostrano che lo stage è un efficacissimo strumento non solo di dialogo fra l’università e il mondo del lavoro, ma anche di collocamento (placement appunto) per i giovani: in percentuale elevatissima lo stage si risolve in un contratto di lavoro. Dobbiamo insistere con determinazione nel promuovere lo stage con un obiettivo ambizioso: non solo che tutti i nostri studenti conducano uno stage all’esterno dell’Ateneo, ma che una percentuale crescente di essi lo svolga all’estero, perché questo è un contributo formidabile alla loro qualificazione, un arricchimento del loro curriculum e un’ulteriore modalità per il sistema universitario italiano di migliorare il proprio status nello Spazio europeo della ricerca e dell’alta formazione”.


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Formazione contro la crisi

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Sandro Calvosa, Commissario prefettizio della Provincia di Macerata

“Investimenti per una maggiore vicinanza al mondo produttivo” L a formazione professionale è una competenza ormai ‘storica’ per le Province, ma solo in tempi molto recenti essa ha assunto una preminenza nelle politiche locali, ricevendo un’attenzione particolare anche nella nostra realtà territoriale. La crisi economica ha accresciuto, per altro, anche la disoccupazione giovanile, che nelle Marche, pur se al di sotto della media nazionale, ha raggiunto a dicembre 2010 la percentuale del 22,6% nella fascia d’età 15-24 anni. Proprio in queste settimane circa trecento giovani, per una metà

Diplomati in aziende con borse-lavoro E’ stata pubblicata dalla Provincia di Macerata sul proprio sito internet www.provincia.mc.it/provincia, nella sezione “Formazione”, la graduatoria dei giovani diplomati che hanno avuto assegnata la borsa-lavoro di 650 euro mensili per svolgere esperienza lavorativa in azienda. Le borse-lavoro, finanziate con il fondo di 700 mila euro a suo tempo appositamente stanziato, sono 138 per altrettanti giovani diplomati residenti in vari Comuni del Maceratese. I progetti di lavoro, utilmente inseriti in una graduatoria stilata da un apposito nucleo di valutazione, sono stati selezionati tra oltre 500 richieste. L’esperienza lavorativa avrà una durata di sei mesi. laureati, stanno iniziando un percorso formativo in aziende, studi professionali, organizzazioni onlus del territorio provinciale maceratese. Essi beneficiano, per un periodo che varia dai 6 ai 12 mesi, di borse di studio o assegni di ricerca erogati direttamente dalla Provincia, senza alcun costo per i datori di lavoro. Su questo progetto l’Amministrazione provinciale ha investito un milione e 700 mila euro della propria quota del Fondo sociale europeo. E’ stato un investimento rilevante, superiore a quello del passato, deciso nella convinzione che la disoccupazione giovanile può essere arginata favorendo l’avvicinamento tra la scuola e il mondo del lavoro. L’inserimento di neolaureati e diplomati in aziende, attraverso progetti di lavoro a termine o progetti di ricerca, da un lato consente ai giovani di

avvicinarsi al mondo del lavoro acquisendo la necessaria pratica nell’applicazione concreta delle proprie conoscenze di studio; da un altro lato l’iniziativa permette a tanti imprenditori di conoscere giovani freschi di studi, dando loro la possibilità di valutare le condizioni per una successiva assunzione. Una formazione professionale ‘vicina’ alle esigenze del mondo produttivo è un obiettivo della Provincia di Macerata. Anche

Neo laureati nelle imprese con assegni di ricerca Sono 140 i giovani neolaureati residenti in vari Comuni del Maceratese che nel corso del 2011 svolgeranno in aziende del territorio attività di ricerca riguardante l’innovazione tecnologica applicata a processi di produzione e allo studio di nuovi prodotti. La durata delle borse varia da un minimo di 6 ad un massimo di 12 mesi (la relativa graduatoria sul sito www.provincia.mc.it/provincia, nella sezione “Formazione”). Si ripete così la positiva esperienza avviata negli anni scorsi dalla Provincia che destina annualmente una quota del Fondo sociale europeo -quest’anno un milione di euro- per finanziare assegni di ricerca finalizzati a far compiere ai neolaureati concrete esperienze sul campo, utili alla loro successiva collocazione nel mercato del lavoro. I progetti utilmente inseriti in una graduatoria, stilata da un apposito nucleo di valutazione e certificati da Università o Centri di ricerca tecnologici, sono stati selezionati tra gli oltre 220 presentati da altrettanti laureati, disoccupati o inoccupati, che hanno conseguito la laurea specialistica o quella del vecchio ordinamento. I giovani, che per svolgere i loro progetti riceveranno dalla Provincia un assegno mensile di 750 euro, dovranno rimanere presso l’azienda con una presenza di 25 ore a settimana.

le centinaia di corsi di formazione che annualmente sono autorizzati e/o finanziati dall’Amministrazione provinciale vengono individuati in base alle esigenze dei settori economici maggiormente presenti sul territorio. Su questa linea tende a muoversi anche il Piano dell’offerta formativa scolastica, affinché giovani diplomati e laureati possano trovare occupazione nella loro provincia e nella loro regione. La Provincia di Macerata ha in atto anche altri progetti di formazione. Uno di questi prevede l’erogazione di ‘voucher’ a lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga. A loro la Provincia finanzia la partecipazione a corsi formativi frequentati, con l’obiettivo di una riqualificazione professionale utile ad evitare un’ ‘espulsione’ dal mondo del lavoro o a potervi rientrare in una diversa collocazione occupazionale. Sono stati anche attivati tirocini formativi e di orientamento con l’obiettivo di consentire la sperimenta-

zione in azienda da parte di giovani ed adulti con difficoltà di ingresso nel mondo del lavoro in quanto carenti di adeguata professionalità. La Provincia rimborsa ai datori di lavoro le spese di assicurazione Inail e responsabilità civile sostenute dall’impresa per ospitare il tirocinante, al quale viene erogata, sempre dall’Amministrazione provinciale, un’indennità individuale mensile.

Come si vede, sono molti gli interventi messi in campo ed alcuni di essi investono più competenze. Del resto la formazione professionale e le politiche attive per il lavoro sono sempre più complementari e destinate a mettere in campo progetti sinergici capaci di intervenire positivamente nel campo dell’occupazione, frenando per quanto possibile gli effetti della crisi economica”.

Assunzioni, gli incentivi: bando prorogato al 30 giugno 2011 Anche nei primi sei mesi del 2011 le aziende maceratesi che assumeranno nuovo personale, a tempo pieno o parttime, sia a tempo indeterminato che determinato, potranno usufruire degli incentivi economici erogati dalla Provincia di Macerata. Il bando che aveva scadenza 31 dicembre 2010, infatti, è stato rinnovato e prorogato al 30 giugno prossimo. I contributi variano da un massimo di 7 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato ad un minimo di 2 mila euro per ogni assunzione a tempo determinato della durata di un anno. Tali importi sono proporzionalmente ridotti per assunzioni a tempo parziale e sono aumentati fino al 30% in caso di assunzione di persone disabili. Il contributo massimo per ogni azienda è fissato in 16 mila euro. La Provincia non formula graduatorie e i contributi sono assegnati man mano che le richieste vengono presentate, previo riscontro dei requisiti previsti dal bando, che è consultabile sul sito internet www.provincia.mc.it/provincia nella sezione “Lavoro”. Le domande di contributo debbono essere presentate preventivamente all’instaurazione del rapporto di lavoro. Gli interessati possono rivolgersi al Settore Lavoro della Provincia, in via Armaroli 44 (ufficio Politiche attive del Lavoro e progetti) oppure ai tre Centri per l’impiego di Macerata, Tolentino e Civitanova Marche.

Tirocini: previsti contributi a chi assume Anche nel 2011 la Provincia di Macerata rimborserà ai datori di lavoro le spese di assicurazione (Inail e responsabilità civile) sostenute per ospitare i tirocinanti. E’ stato, infatti, rinnovato per tutto il nuovo anno il bando che consente ad imprese ed enti della provincia di Macerata la possibilità di accogliere come tirocinanti persone in mobilità, lavoratori in cassa integrazione straordinaria, disoccupati ultracinquantenni, extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno. La Provincia, oltre a rimborsare i datori di lavoro delle spese di assicurazione, corrisponderà un’indennità forfettaria mensile al lavoratore in tirocinio che varia da 200 a 350 euro. La durata minima del tirocinio è di 3 mesi, quella massima di 6, elevabile a 9 per i neolaureati. Se poi, al termine del tirocinio, il datore di lavoro privato decide di trasformare il tirocinio stesso in contratto di lavoro a tempo indeterminato, l’Amministrazione provinciale di Macerata concede all’imprenditore un contributo fino a 7 mila euro. Non sono previste graduatorie e i contributi sono assegnati man mano che le richieste vengono presentate, previo riscontro dei requisiti, fino alla concorrenza dei fondi appositamente stanziati che ammontano a 120 mila euro. Il bando della Provincia è consultabile sul sito internet dell’ente nella sezione “Lavoro” e presso i Centri per l’impiego alle sedi di Piediripa (0733-409222), Civitanova Marche (0733-783411), Tolentino (0733-955434) dove è disponibile anche la modulistica.

Luigi Lacchè, Rettore Università di Macerata

“La strada dell’umanesimo che innova la società”

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n un momento congiunturale che vede il tasso di disoccupazione giovanile al 29% della media nazionale, non ci può rallegrare per il fatto che nelle Marche la media sia inferiore, ma pur sempre oltre il 20%. Non credo sia esagerato dire che esiste un’emergenza ‘giovani’ che riguarda il problema dell’occupazione e più in generale delle prospettive per i prossimi anni. Nella società della conoscenza cresce di più chi possiede più formazione e più ‘cervelli’. Chi è laureato guadagnerà, in media, più di chi non lo è nell’arco dell’intera vita lavorativa. Eppure, il nostro paese ha un tasso di laureati inferiore, anche di molto, a quello della media dei paesi Ocse. Ciò significa che il nostro sistema economico complessivo non sa valorizzare -perché poco ci preoccupiamo di ricerca e sviluppo- una quota crescente di laureati che

possiedono una buona formazione e che sono costretti a lasciare l’Italia perché lavorano meglio all’estero, la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’. Di fronte a questo quadro così complesso, l’Università deve porsi sino in fondo il problema della formazione e del rapporto con il mon-

do del lavoro. L’Università di Macerata sollecita i suoi studenti a compiere anzitutto scelte ben orientate, che partano da reali motivazioni. L’importante è seguire le proprie inclinazioni con un occhio al mercato. Un polo universitario, come quello maceratese, altamente specializzato nel campo delle scienze umane e sociali, indica la strada dell’umanesimo che innova la società. Le nostre radici antiche ci sanno indicare la strada verso l’innovazione, le nuove tecnologie, le grandi trasformazioni sociali ed eco-

nomiche. Come lo facciamo? Attraverso un capillare sistema di orientamento in ingresso e un servizio specializzato per i rapporti con il

gione per tirocini in progetti aziendali innovativi. Offriamo la possibilità di svolgere stage, sia prima sia dopo la laurea, all’in-

“Il nostro Ateneo sollecita i suoi studenti a compiere anzitutto scelte ben orientate, che partano da reali motivazioni. L’importante è seguire le proprie inclinazioni con un occhio al mercato. Le nostre radici antiche ci sanno indicare il percorso verso le grandi trasformazioni economiche” mondo del lavoro (www.unimc.it/ateneo/centridi-ateneo/cetril). A testimonianza del buon funzionamento del nostro sistema di placement, il nostro è stato l’Ateneo che ha ottenuto più borse di studio, ben 75, tra quelle offerte dalla Re-

terno di enti e aziende selezionati: ogni anno ne eroghiamo più di 1.500 in Italia e all’estero. Abbiamo una banca dati on-line per incrociare domanda e offerta di lavoro; abbiamo attivato una newsletter che informa sulle offerte di sta-

ge e di lavoro nonché sulle borse di studio e di finanziamento. Ogni anno, infine, organizziamo il career day: all’ultima edizione hanno partecipato circa 800 laureati, 550 studenti, 35 aziende e 36 relatori. L’Ateneo ha accolto anche la sfida di innovare le modalità di aggiornamento professionale indispensabile per la crescita delle risorse umane impegnate all’interno delle imprese artigiane e nelle pmi. A tale scopo, la Confartigianato e il Celfi -Centro e-learning e formazione integrata dell’Università di Macerata-, stanno collaborando alla progettazione e all’erogazione di corsi di formazione in modalità on-line. Sempre in questo campo, il Centro ha supportato, in passato, il Ministero degli Interni e quello della Sanità, organizzando corsi rivolti a 300 operatori sanitari di Marche ed Umbria”.


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Il sottosegretario Stefano Saglia al convegno dedicato ai giovani

Renato Vallesi, assessore Formazione e Lavoro Provincia di Fermo

“Sostegno alla creazione di impresa e ai piccoli Comuni”

“Rilanciare la meritocrazia” “La politica ha il dovere di semplificare le norme a favore delle imprese e quindi dell’occupazione relativa ai giovani. I punti focali sui quali spingere per uscire dalla crisi sono legati al lancio della green economy, alla difesa dell’origine dei prodotti e al miglioramento dell’istruzione per favorire i giovani a diventare competitivi. E’ fondamentale rilanciare nelle scuole e nelle università il valore della meritocrazia che una volta attivato offrirà opportunità vere e di qualità ai giovani”. E’ stato il punto di vista del Governo centrale espresso dall’onorevole Stefano Saglia, Sottosegretario alle Attività produttive e allo sviluppo economico, nel corso del convegno, dal titolo “Italia 2011: giovani e lavoro - Analisi e proposte concrete”, svoltosi di recente a Fermo, organizzato da Confindustria Fermo e dai Giovani Imprenditori di Confindustria Marche, in collaborazione con la Camera di commercio di Fermo e il patrocinio del Comune di Fermo. Il workshop ha affrontato un tema strategico e determinante per lo sviluppo del Paese, ovvero il rapporto tra giovani, occupazione e sviluppo economico. Andrea Santori, presidente Confindustria Fermo ha sottolineato che “occorre educare i giovani a accettare le sfide per attivare e raccogliere le opportunità offerte dalla realtà attuale”. Gian Luca Gregori, preside Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, ha evidenziando “come la fuga dei cervelli italiani all’estero sia dovuta alla scarsa considerazione e retribuzione che il mercato italiano offre loro”. Luca Paolazzi, direttore Centro Studi Confindustria, ha sviluppato l’analisi dello scenario economico italiano attraverso l’interpretazione di dati statistici dell’Istat: “I giovani: la bassa crescita vuol dire minori opportunità per loro. Nella media dei Paesi avanzati il tasso di disoccupazione tra i giovani di 15-24 anni è salito dal 13% dell’estate 2007 al 18,5% dell’estate 2010. In Italia si è passati dal 20% al 27%. I giovani senza lavoro erano un milione e 210mila nel 2007 e sono diventati un milione e 643mila; 7 disoccupati su 10 sono giovani”. Le conclusioni del convegno sono state tratte da Simone Mariani, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Marche: “Abbiamo attivato un progetto che offriremo alle istituzioni, alle banche, alle fondazioni e alle università marchigiane per creare 100 posti di lavoro nei prossimi 3 anni per 100 giovani eccellenti laureati. Metteremo le nostre imprese a disposizione di questi giovani per lo sviluppo del loro percorso di crescita e ingresso nel mondo del lavoro”. Roberto I. Rossi

Formazione contro la crisi

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n relazione agli interventi programmati con, tra gli altri, i corsi di formazione professionale, per il 2011 verranno riproposte le iniziative formative Cad-Cam (impiego congiunto e integrato di sistemi software per la progettazione assistita da computer –Computer aided design, Cad- e fabbricazione assistita dal computer –Computer aided manufacturing, Cam, l’uso di sistemi integrati di Cad-Cam rende più semplice il trasferimento di informazioni dalla prima alla seconda fase del processo, ndr.), il taglio computerizzato e a mano, il montaggio premonta e calzera, l’orlatura di tomaia, già realizzate durante il 2010 al Centro locale per la formazione di Sant’Elpidio a Mare con un notevole numero di iscrizioni. Nel 2011 verranno realizzati dei seminari formativi-informativi, destinati ad imprenditori e maestranze del settore dell’artigianato locale. Sicurezza La sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema per il quale l’Amministrazione provinciale ha mostrato da sempre la sua attenzione. Per promuovere e divulgare la cultura della salute e della sicurezza del lavoro, per l’anno 2011 verranno attivati corsi di formazione ed aggiornamento rivolti ai responsabili e ad-

detti sicurezza e prevenzione e protezione, ai rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza e ai lavoratori e preposti all’uso di attrezzature in quota. Sostegno alla creazione di impresa In linea con l’articolo 23 della legge regionale n. 2 del 2005 –sostegno alla creazione di impresa- è nostra volontà, come assessorato, programmare interventi che supportino lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nel territorio della Provincia di Fermo attraverso la creazio-

ne d’impresa, con l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo provinciale e di favorire l’aumento dell’occupazione. E su questo progetto abbiamo messo a disposizione, sia dal punto di vista finanziario, con risorse pari a 628 mila euro, sia con propri operatori del settore per coadiuvare gli altri uffici provinciali nell’attività di regia, coordinamento, finanziamento e controllo dell’efficacia dell’intervento programmato. Tirocini formativi È nostra intenzione proseguire nell’attivazione di tirocini formativi con i giovani residenti nel territorio provinciale, per incentivare e supportare la formazione degli studenti attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro locale, al fine di orientare scelte professionale future quanto più possibili consapevoli e rispondenti ai propri bisogni e caratteristiche per-

sonali. Borse esperienze lavorative In linea con l’obiettivo di incrementare l’occupabilità di diplomati e laureati, attraverso la concessione di borse di studio per la realizzazione di progetti di ricerca ed esperienze lavorative con risorse FsePor Marche 2007-2013, sono stati emanati due avvisi pubblici concernenti l’accesso a ‘Borse di studio per la realizzazione di esperienze lavorative per diplomati, inoccupati o disoccupati, presso Pmi’, e ‘Borse di studio per la realizzazione di progetti di ricerca per laureati, inoccupati o disoccupati, presso Pmi’, entrambi con scadenza prevista per il primo ottobre. La durata delle borse lavoro è di otto mesi e l’entità della borsa è pari a 750 euro per i laureati e a 650 euro per i diplomati. Le risorse impegnate per tale bando sono pari a 820.437,98 euro a valere su Por Marche Obiettivo 2 Anno 2010, e 77.942,02 euro Por Marche Obiettivo 2 Anno 2011-Fse 2007-2013. Sostegno ai piccoli Comuni Per sostenere il territorio e gli Enti locali che compongono la nuova Provincia è stato emanato un bando concernente la qualificazione dei giovani e il sostegno ai piccoli Comuni a valere sull’Asse II Por Marche-Fse 2007-2013”.


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Prometeo, le linee strategiche per il 2011. Il neo presidente Giacomo Roscioni: “Unirsi per continuare a concimare il territorio”. Giusto equilibrio tra sana gestione e distribuzione di benefici sociali

“Aperti a nuove aggregazioni” SILVANA CORICELLI

L

a forza dell’unione per “continuare a concimare il territorio”. Prometeo, primario operatore del mercato energetico regionale nella fornitura di gas ed energia elettrica, è pronto ad aprirsi ad altre realtà delle Marche: nuove aggregazioni “per fare massa critica ed ottenere una sempre più capillare presenza”, spiega il neo presidente Giacomo Roscioni illustrando alla stampa le linee strategiche per il 2011 dell’azienda. Di cui evidenzia la forte relazione con la terra in cui è attiva: “Un legame basato non soltanto su buone pratiche, ma anche sull’oculata gestione di bilancio che ha permesso lo scorso anno di conseguire un utile che, suddiviso per ogni cliente, può essere paragonato a circa un caffè al mese”. Utile poi reinvestito sul territorio attraverso il sostegno ad azioni rivolte al

sociale: dalla cultura allo , Prometeo intende implesport, dalla sanità all’ambienmentare ulteriormente la forte, dal volontariato al tempo nitura di energia elettrica: 21 libero. Giusto equilibrio, mila, nel 2010, i clienti serdunque, tra sana gestione e distribuzione di benefici: “Un risultato –dice Roscionicostruito anche senza attuare campagne pubblicitarie faraoniche, ma privilegiando i servizi e la comunicazione che ci ten- Giacomo Roscioni, neo gono in presidente Prometeo; a lato c o n t a t t o i vertici dell’azienda all’incontro diretto con con la stampa i nostri clienti, come i numerosi sporviti. Sui dati, il direttore generale Salvatore Cravena, telli sul territorio”. Leader allenatore di una squadra del mercato regionale del gas -230 milioni di metri cubi “che sta crescendo anche proerogati all’anno, coprendo il fessionalmente”, con atten25 per cento del fabbisognozione costante alla qualità

Italo D’Angelo nominato grand’ufficiale Con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, è stata conferita al Questore di Pesaro e Urbino, Italo D’Angelo, l’onorificenza di grande ufficiale della Repubblica. D’Angelo, 61 anni, originario di Sant’Elpidio a Mare (Fermo), laureato in Giuri-

sprudenza all’Università di Macerata, è entrato in polizia nel 1980. Ha ricoperto gli incarichi di dirigente della Squadra Mobile della Questura di Ancona, della Digos, sempre di Ancona, e del Centro Criminalpol delle Marche. E’ stato anche dirigente del compartimento di Polizia stradale delle Marche, del Piemonte e della Valle d’Aosta. Dal 1° maggio 2009 è Questore di Pesaro e Urbino. Nel 1996 è stato insignito dell’onorificenza di Commendatore.

del servizio. “Gestione parsimoniosa e staff manageriale competente: un ottimo connubio –sottolinea Ro-

le maggiori multiutilities delle Marche, ndr.), inciso di Lorenzo Turchi, tra i consiglieri d’amministrazione in-

delle Marche: “Anche allargando lo sguardo al panorama nazionale si può continuare ad essere azienda del

scioni- per una società che appartiene al territorio e i cui risultati sullo stesso si riverberano”. Di fatto una società pubblica Prometeo (le imprese pubbliche socie sono tra

tervenuti all’incontro, insieme con Aldo Birrozzi e Patrizio Ciotti. Secondo quest’ultimo, la ricerca di sinergie ed alleanze non dovrebbe fermarsi alla sola realtà

territorio. La Edison, d’altra parte, è nostro partner già da molti anni”. Alla presentazione anche i responsabili aziendali Francesco Pieia e Chiara Saccomanno.

Cri Loreto, corso per aspiranti volontari La Croce Rossa Italiana, Comitato locale di Loreto, organizza il 18° corso di primo soccorso per aspiranti volontari. Il corso è rivolto a giovani dai 14 ai 25 anni ai quali verrà offerta l’opportunità di entrare a far parte della Componente Pionieri

ed agli adulti dai 26 anni in su per le altre Componenti. Il corso, articolato in 13 lezioni, sarà inaugurato il 21 febbraio alle ore 21; al termine verrà rilasciato il Brevetto europeo di primo soccorso (Beps). Le iscrizioni dovranno pervenire alla sede di Via Rampolla 1/A rivolgendosi alla segreteria organizzativa; per ulteriori informazioni tel. 071 / 7500225 – 333 6826560.


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MORETTI – Buonasera cari amici; l’ospite di questa trasmissione è un personaggio davvero significativo: Aldo Tesei, presidente del Comitato Marche Udc Casini. Con i suoi oltre quarant’anni di vita amministrativa e politica, Tesei, che ringrazio per esserci venuto a trovare, ha inciso fortemente nella vita della nostra regione: fitto il curriculum, ha cominciato le sue esperienze professionali con la Federazione Coltivatori Diretti, e con riferimento all’attività politica è stato dapprima consigliere comunale a Cagli per sei anni, poi con-

MARCHEdomani della società “Tre Valli”: all’Unione Cooperative il compito di realizzare delle cooperative, appunto, guadagnando al mondo agricolo la “Tre Valli”, una grande realtà che poi ha raggiunto livelli… MORETTI – …è diventata una potenza! Ho visto che alla data del 1995 fatturava 230 miliardi di vecchie lire. TESEI – Ha lavorato veramente bene e per il mondo agricolo ha rappresentato non solo una grande risposta sotto il profilo economico, ma anche organizzativo. MORETTI – La cosa che mi ha colpito nel tuo curriculum è il salto dalla direzione della Coldiretti d’Abruzzo a quella di una sede ad Ancona di un istituto di banca; ma è solo un esempio, perchè davvero la tua esperienza è vasta e variegata… TESEI – …io parto dal presupposto che nessuno nasce imparato: è credendo in quello che fai che riesci ad individuare le potenzialità del tuo ruolo, consapevole che

MORETTI – Quali altri cariche hai avuto in campo industriale, agricolo, associativo, eccetera? TESEI – Partendo dalla Coldiretti, una delle cose che mi preme ricordare è stata l’organizzazione nelle zone montane per quanto riguarda il mondo degli allevatori, quindi pascoli, boschi e quant’altro, in provincia di Pesaro. C’è un’altra cosa cui tengo, sempre con riferimento al mondo agricolo, e parliamo del 1983, quando realizzammo la vendita diretta della carne ma con precise caratteristiche, per l’obbligo ad usare mangimi che garantissero la salute dei consumatori: quindi un prodotto garantito, che meritava al mondo agricolo rispetto anche riguardo al prezzo. Riassumendo, c’è stato prima il discorso del latte, poi quelli della carne, del vino e delle altre cose che abbiamo fatto. MORETTI – Attualmente hai cariche? TESEI – Attualmente sono amministratore delegato di una struttura ospedaliera privata.

ra –un inciso: consideravo l’essere nelle istituzioni un momento quasi sindacale, per l’opportunità di dare un contributo là dove vengono decise le norme legislative, i programmi, le azioni, la realizzazione di progetti-, la politica mi ha chiesto espressamente, in maniera molto decisa, di occuparmi di sanità, di servizi sociali, di emigrazione, d’immigrazione, di diritto allo studio e di altre materie. Quindi il mio lavoro nelle istituzioni, con impegno molto radicato e molto qualificante. MORETTI – Tu hai avuto anche dei riconoscimenti dai sindacati perché sei stato molto ligio e molto severo, molto corretto nelle assunzioni, e per la tua proposta complessiva di riforma… TESEI – …io ho avuto questa grossa responsabilità della sanità, che naturalmente conoscevo come utente, come cittadino. Avevamo molti debiti e bisognava affrontare una riorganizzazione del sistema: le Marche avevano tanti ospedali ma erano ospedali non più all’altezza, non più capaci di una

MARZO 2011 vello regionale, perché abbiamo le 13 zone, seppur adesso il discorso sia diverso. MORETTI – Ricordo che io rimasi meravigliato quando tu rifiutasti le offerte di candidatura al Parlamento italiano, al Consiglio europeo… perché non accettasti? TESEI – Per me la politica è stata ed è tuttora una delle cose più belle al mondo, perché ci si deve impegnare per dare risposte alle esigenze della popolazione. Nel 1994-’95, alcuni colleghi della politica non si erano comportati in maniera degna di questo impegno civico e

seria: vuol lavorare, vuol fare, quindi dobbiamo ritornare ad avere certe situazioni. MORETTI – Due anni dopo, nel ’97, ti chiamarono alla direzione della Coldiretti d’Abruzzo: un incarico importante… TESEI – …sì, avevo esperienza e c’era da intervenire perché l’agricoltura diventasse capace, oltre che di produrre, anche di trasformare e di garantire un reddito al mondo agricolo e qualità al consumatore. Quindi la Coldiretti di allora mi chiese se ero disponibile. MORETTI – Quattro

ALDO TESEI

“Un progetto per cambiare la politica” sigliere dell’Amministrazione provinciale a Pesaro, di seguito consigliere comunale ad Ancona. Nel contempo è stato direttore della Federazione Coltivatori Diretti di Ancona, dove ha conseguito risultati rilevanti: sei stato tu a favorire l’acqui-

con l’impegno, il senso di responsabilità e la volontà del servire si possono ottenere ottimi risultati. MORETTI – Trovo questa tua tesi interessante e veritiera, ma quello che mi colpisce è che sono gli altri che ti cercano sempre...

MORETTI – E nel settore dell’agricoltura? TESEI – Nell’agricoltura no; mi piace però ricordare che abbiamo portato avanti alcune iniziative anche nei consorzi agrari delle Marche per cercare di aggregarli. MORETTI – Gli incarichi che hai avuto sono veramente in quantità enorme. Allora, ad un dato punto tu vieni eletto consigliere regionale nelle Marche e poi

risposta qualificata al paziente. La politica che ho dovuto esercitare è stata dunque di massimo rigore: bisognava operare all’indirizzo di strutture ospedaliere valide, in minor numero rispetto alle tante strutture nel territorio che figuravano come ospedali ma che in realtà tali non erano. Certamente le persone che si vedevano private di quello che ritenevano un adeguato ospedale non mi volevano

quindi dissi basta: la politica a quel livello non faceva più per me e chiesi alla Coldiretti di rimettetemi a libro paga, per ritornare all’impegno nell’attività professionale. MORETTI – Io, che come concittadino ti ho seguito sempre molto, rimasi meravigliato, ripeto, che tu non cogliessi l’occasione che ti si presentava con quelle offerte di candidatura. TESEI – Io veramente

Come assessore alla Sanità ha esercitato un’azione di massimo rigore, intraprendendo una decisa programmazione per la riforma ospedaliera. Esperienza di lungo corso, messa adesso a frutto nel ruolo di amministratore delegato di “Villa dei Pini”: i buoni risultati ottenuti dalla struttura (in tre anni ricoveri aumentati del 33,5 per cento) sullo sfondo di una crescente collaborazione con il settore pubblico, perché la clinica sempre di più rappresenti una risorsa per la comunità: “Scelte d’intesa con il sistema regionale –inciso di Tesei-; quella di potenziare il comparto dell’ortopedia protesica prende le mosse proprio dall’esigenza di ridurre le liste di attesa e la mobilità passiva, capaci di un’offerta qualitativamente elevata ai pazienti” La clinica "Villa dei Pini" a Civitanova sto della “Tre Valli”, ricordo che hai avuto una funzione molto importante... TESEI – …intanto buonasera a tutti e grazie a te per avermi invitato. Come dirigente della Coldiretti anconetana, il mio parere era che il mondo agricolo, oltre che produrre, dovesse anche trasformare e commercializzare. In quell’ottica avevo in qualche modo favorito l’acquisto

TESEI - …questo qualche volta me lo sono chiesto anch’io; è vero che ho avuto esperienze anche molto diverse, però unico è il filo conduttore che ho mantenuto. Io sono cresciuto dentro la Coldiretti, dove ho maturato i sani principi dell’impegno: credo sia stato questo ad aiutarmi nell’attività condotta nei settori e nelle zone più disparati.

diventi assessore: tra l’altro ti hanno affidata subito una delle deleghe più importanti, quella alla Sanità. TESEI – Nella prima legislatura ho lavorato come presidente della Commissione allo Sviluppo e alle Attività economiche: tra le nostre iniziative, quella importante per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile. Poi, quando si pensava che dovessi finire a fare l’assessore all’Agricoltu-

troppo bene, però, se volevamo ripianare i debiti, ma soprattutto ridare qualità alla sanità, avevamo bisogno di destinare le risorse là dove era possibile e opportuno migliorare. Io ho dovuto chiudere oltre 20 ospedali nelle Marche, con tutto quello che ne conseguiva, ed anche mettere mano all’organizzazione: erano 25 le sedi sanitarie, le abbiamo portate a 13, che, tra l’altro, ancora resistono a li-

credo nella politica seria: se ritengo che non sia così, allora preferisco non andare a tradire chi mi dà il voto; io non ho mai fatto vergognare chi mi ha dato il voto, ma non perché lo ritenga un vanto… MORETTI – … (ironico) che peccato che molti non seguano questo tuo concetto... TESEI – …però va detto che la stragrande maggioranza di gente che fa politica è

anni dopo, il Consorzio agrario per la provincia di Pesaro-Urbino ti richiamò in patria, offrendoti la presidenza… TESEI – …la presidenza per riuscire ad aggregare i consorzi agrari. Cinque consorzi nelle Marche erano troppi: bisognava unificare o fare dei consorzi agrari la catena per l’impresa agricola al fine di commercializzare i prodotti. MORETTI – Senti, tu hai avuto dei bei riconoscimenti, come la Laurea honoris causa in Economia e Commercio… TESEI – …è stata un’iniziativa che hanno fatto gli amici negli Stati Uniti... MORETTI – …e tra i diversi riconoscimenti, quello della “Paul Harris Foundation”.... TESEI –… la solidarietà alle persone è tra le mie esperienze: quel riconoscimento fu per le iniziative realizzate per la lotta contro la poliomielite nel mondo attraverso il Rotary. MORETTI – Tornando alla politica, tu hai lasciato il nostro amico Forlani e adesso sei con Casini, presidente del Comitato Udc per le Marche; come vedi adesso la situazione? TESEI – Io non ho lasciato Forlani, io ho lasciato la politica quando questa, lo dicevo prima, non dava più le risposte, eccetera. Casini, Pezzotta hanno questo nuovo progetto per cambiare la situazione in Italia, per cambiare la politica, e mi hanno cercato per concorrere a svilupparlo: è il progetto di un partito che nasce dal territorio, un partito dell’area moderata, d’ispirazione cristiana ma laico e socialmente avanzato. La politica deve riuscire a dare le rispo-


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MARZO 2011 ste che la gente chiede e merita, questo vale a livello nazionale, ma vale anche per la città di Ancona, che è una città di grandi risorse. Io parlo sul piano generale; riguardo alla disoccupazione, per esempio, la questione giovanile è veramente importante, ma non dimentichiamo che per una persona di 40/50 anni perdere il lavoro perché l’azienda chiude è una tragedia pari o superiore a quella del ragazzo che non trova lavoro. Allora non basta dire: “Facciamo una politica per il lavoro”; bisogna creare sinergie, bisogna creare e sostenere le iniziative che producono lavoro. Il tessuto produttivo della nostra regione è fatto di medie e piccole imprese, di artigiani, coltivatori di-

so dell’Udc in questa coalizione delle Marche, unica a livello nazionale; io facevo parte della Rosa Bianca, quindi anch’io ho caldeggiato questo tipo di risposta. Casini ha scelto il progetto; nella coalizione estrema sinistra e estrema destra non ci sono, l’Udc è insieme con Pd e Idv, sostenendo la presidenza di Gian Mario Spacca, che io conosco da una vita e posso dire essere persona che la politica la giudica per quello che deve essere, cioè strumento per poter portare avanti progetti innovativi. Spacca nelle Marche sta portando avanti un discorso importante e lavora bene, dimostrando quella lungimiranza che un politico deve avere. Perché un politico non deve fare l’ordi-

molto circa i problemi della viabilità, oltre che per il lancio dell’edilizia, il secondo capace di un ottimo lavoro riguardo ai temi del sociale, dell’assistenza alle famiglie che hanno al proprio interno persone che stanno male o non autosufficienti, per non lasciarle sole, eccetera. Ripeto, noi abbiamo cercato di dar forza ad una presidenza di governo regionale che sta facendo molto bene. E a quanti vogliono criticare Casini per essersi spostato a sinistra, dico che sviluppano un concetto sbagliato, perché semmai sono gli altri che sono venuti verso il centro, e noi crediamo in quest’area moderata, coesa, che porta avanti le esigenze della società marchigiana.

“Un partito che nasce dal territorio, di ispirazione cristiana ma laico e socialmente avanzato: d’area moderata, un nuovo soggetto intenzionato a dare le risposte che la gente chiede e merita”. Ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti è il presidente del Comitato Marche Udc Casini, Aldo Tesei: un nome legato a più fili con la vita del nostro territorio, dall’impegno nelle istituzioni ad un’attività professionale che ha attraversato diversi e importanti ambiti. Curriculum fitto, ampio giro d’orizzonte toccando i temi di più stringente attualità. Inciso sulla questione giovanile e le problematiche del mondo del lavoro: “Bisogna creare sinergie, sostenere le iniziative che producono occupazione”. Promosso il governo Spacca: “Lungimiranza e progetti innovativi, come deve essere. Noi parte di una coalizione che è caso unico in Italia, cercando di dar forza ad una presidenza che sta facendo molto bene”

retti, commercianti, operatori del settore turistico e tant’altro: bisogna allora fare una politica a favore di questo tipo di imprese, se veramente vogliamo dare una risposta al problema della disoccupazione. Quindi una politica fatta in modo diverso… MORETTI – …adesso che siete entrati nel governo regionale, come lo giudichi tu, vedendolo anche dal di dentro, questo governo? TESEI – Innanzitutto diciamo, appunto, dell’ingres-

naria amministrazione, di questo si occupano altre figure: il politico deve capire quello che viene avanti e Gian Mario Spacca è capace di dare alla sua azione questo tipo di respiro. Vorrei adesso spezzare una lancia, non per questioni di bottega, riguardo all’operato degli assessori dell’Udc. MORETTI – Chi sono i vostri assessori? TESEI – Luigi Viventi e Luca Marconi, il primo impegnato sul fronte delle infrastrutture e che sta facendo

MORETTI – Come giudichi tu la situazione nazionale? I giornali sono pieni di strane cose... TESEI – …noi siamo impegnati in una campagna rivolta alla gente, quella che non vota più, che non vuol sapere più niente dei partiti. Certamente quello che avviene nel paese non aiuta la politica, perché non è pensabile bloccarsi per i problemi personali del capo del governo. Io non voglio commentare, dico solo una cosa: se uno ha dei capi d’accusa non può rivolgersi al paese e dire che le cose di cui è accusato non sono vere, perché ci sono le aule dei tribunali per spiegare quello che si ritiene di spiegare. Questa situazione obiettivamente l’Italia non la merita, un paese che ha anche delle antiche tradizioni, in termini di valori, di democrazia, di confronto. E poi consideriamo il particolare momento che stiamo vivendo: io conosco purtroppo tante situazioni critiche, persone che non hanno una prospettiva perché l’azienda dove lavoravano è stata chiusa. Pensiamo ad Ancona: il porto perde 1.500 posti di lavoro; pensiamo alle zone di Fabriano e a quella dell’Ascolano, che hanno perso lavoro, Pesaro lo stesso. Ecco

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allora che dobbiamo impegnarci in un progetto che coinvolga tutto il paese e che proietti tutto il paese verso il futuro, offrendo dei punti di riferimento che sollecitino il desiderio di cambiare le cose insieme. MORETTI – Dopo questa tua esposizione molto accorata, vorrei parlare con te di un settore dove hai fatto un grande e benefico lavoro: tu sei entrato nella sanità privata, prima direttore generale poi amministratore delegato della clinica “Villa dei Pini” a Civitanova Marche. Ho letto che avete raggiunto dei risultati veramente notevoli. TESEI – Io parto dal presupposto che la sanità debba essere un’organizzazione pubblica, per garantire l’assistenza a tutti. Nelle Marche abbiamo una buona sanità, grazie anche alle scelte che ha fatto il governo regionale.

operatorie ad hoc: noi abbiamo tre gruppi di sale operatorie -uno per l’oculistica, uno per la dermatologia e la vascolare, oltre a quello generale, cercando di dare risposte fare quello che appunto manca. MORETTI – Ho visto che in tre anni avete registrato un aumento dei ricoveri del 33,5 per cento, che è un risultato enorme… TESEI – …posso dire che circa l’ortopedia siamo arrivati quasi a otto milioni, di cui quattro riguardano i non marchigiani che vengono nelle Marche… MORETTI – Questo è molto importante. Una piccola nota di curiosità per un vecchio amico (in tono scherzoso): conoscendoti, in questa clinica andrai a controllare tutto… TESEI – …io sono uno che effettivamente s’impegna nelle cose di cui si occupa; riguardo a “Villa dei Pini”, io

Dunque quando parliamo di sanità privata dobbiamo capirci. Che cosa vuol dire? Vuol dire che noi diamo un capitale privato, una finanza privata, ma le scelte, le regole, gli indirizzi sono pubblici, sono quelli del servizio sanitario regionale. Come successe quando mi chiamarono a fare l’assessore, mi hanno dunque chiamato ad occuparmi di questa situazione: il mio punto di partenza è stato individuare ciò che sul territorio mancava e che costringeva l’ammalato marchigiano ad andare a Bologna, Torino, Milano... MORETTI – ...che cosa mancava? TESEI – Un comparto che presentava lacune era ad esempio quello dell’ortopedia protesica, le protesi nei vari reparti. Dal mio arrivo abbiamo incrementato di molto il numero degli ortopedici a “Villa dei Pini”, passando da uno a 18 professionisti – e quest’anno addirittura il numero aumenta-: che accolgono le esigenze del territorio, mettendo il paziente in condizione, da qualsiasi luogo delle Marche arrivi, di poter rientrare la sera a casa, senza essere costretto ad affrontare i disagi, le spese ed anche i ritardi che l’andare fuori regione comporta. La lotta alla mobilità passiva, d’altra parte, è uno dei grandi perni del governo Spacca riguardo alla sanità. E la nostra risposta non è stata solo in merito all’ortopedia: noi abbiamo la medicina, la chirurgia, l’oncologia… MORETTI – …ho letto anche l’oculistica... TESEI – …l’oculistica lo stesso, realizzando delle sale

debbo ringraziare i medici e tutto il personale per la qualità, ma anche l’umanità del servire. Bisogna essere sempre molto attenti perché la sanità è complessa: c’è tutto, dalla parte alberghiera alle pulizie, oltre agli aspetti specificamente afferenti... MORETTI – …da questo punto di vista sono tranquillo che non ti sfugge niente! TESEI – Tornando alla politica, come partito vogliamo ringraziare quanti ci hanno coinvolto, perché il nostro è un progetto politico valido: il riferimento, lo dicevo prima, è quest’area politica moderata d’ispirazione cristiana, ma socialmente avanzata. Il progetto c’è, si tratta di fare tutte le regole, di eleggere i quadri dirigenti: un progetto che

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noi avanziamo ai marchigiani, da cui vorremmo attenzione per restituire al paese quel tipo di prospettiva di cui parlavo poc’anzi, contribuendo a dare anche alle nostre comunità le risposte che servono. MORETTI – Infatti ho visto che anche in campo nazionale si guarda con molta attenzione a questo vostro progetto... TESEI – ...sì; addirittura dal Partito della Nazione di Casini si dovrà realizzare un polo, un nuovo polo appunto perché quest’area moderata sia al centro, un polo che finalmente nasca dal territorio. Solo una cosa mi preme dire: noi vogliamo che lo sbarramento nazionale sia almeno del 5 per cento, però un fatto è fondamentale, e cioè che la scelta dei parlamentari avvenga attraverso l’elettorato, perché il parlamentare deve rispondere a chi lo delega attraverso il voto. Noi vogliamo riportare le preferenze per sottolineare che chi va a Roma, al Parlamento, deve rispondere al territorio di quello che fa. MORETTI – (Rivolto ai telespettatori, riferendosi all’ospite) Adesso gli devo togliere la parola, tanto per le prossime elezioni sapete già che tipo è Tesei. Aldo, grazie infinite per quello che hai detto, ma anche per il fatto che con tutte le tue occupazioni giornaliere hai trovato il tempo di venire da noi. TESEI – Sono io che ringrazio te, e ringrazio anche i telespettatori. MORETTI – Grazie ai telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.

Trasmissione del 20 gennaio 2011

Marche domani - Anno XXVI Numero 2 - Marzo 2011 Direttore responsabile Alceo Moretti Gestione editoriale Gruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l. C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082 E-mail: info@marchedomani.com Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti Consiglio: Sergio Moretti Stampa Rotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN) Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: info@rotoin.it Chiuso in tipografia il 15 febbraio 2011 Prestampa Ediga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN) Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodica Spedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50% Pubblicità GRUPPO ALCEO MORETTI COMUNICAZIONE Tel. 071/205115 (4 l. r.a.) E-mail redazionemarchedomani@alceomoretti.191.it


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Serate in compagnia...

Gatto Matto, Quei sapori cortesia e qualità tutti marchigiani Come avete scelto il nome del vostro locale? “Il nome Gatto Matto ci è venuto in mente nel periodo in cui in radio passava l’omonima canzone di Roberto Angelici, inoltre noi quattro soci nutriamo una grande passione per questi piccoli felini. Io e tre miei amici, Marco Cerioni, Marco Cesarini e Gabriele Coretti, abbiamo preso in gestione il locale nel 2009 e, affianco alla ristorazione che ci contraddistingue, abbiamo introdotto un’ottima pizzeria. Aven-

ganizzo da sempre cene speciali per i miei amici e creo situazioni familiari. Quindi Gatto Mattto è solo la punta dell’iceberg; ciò a cui miriamo e che fino ad ora abbiamo pienamente ottenuto è

do una grande passione per la buona tavola, il buon vino e le serate in compagnia, or-

offrire ai nostri clienti cortesia, disponibilità e un ottimo rapporto qualità-prezzo in un

ambiente molto familiare. Tengo a precisare che, oltre alla ristorazione, offriamo servizi di catering e organizziamo feste private”. So che nel vostro menu compaiono diversi piatti caserecci. “Si, dagli spaghetti cacio e pepe alla gramigna fave finocchietto e guanciale, alle pappardelle tirate a mano con cinghiale o ragù di papera, agli gnocchi ripieni con formaggi fino ai vincisgrassi. Per quanto riguarda i secondi piatti, il maialino in porchetta; ampia la scelta di carni pregiate d’angus argentino, americane, irlandesi, oltre ad insalatone per tutti i gusti. Per finire, i deliziosi desserts preparati dalla nostra chef Carla. Ricordo che la domenica, dalle ore 19 alle 21, invitiamo tutti all’ ‘aperipizza’, aperitivo accompagnato da un ricco buffet di pizza, pasta, olive all’ascolana e fritti vari”. Aperto tutti i giorni tranne il martedì, via Gramsci 6, Jesi; prenotazioni: tel. 0731214388 - cel 3314154333.

Intervista a Marcello Allegrini: a Jesi un luogo in cui regna la passione per la buona tavola

Terra di congiunzione tra nord e sud, la cucina delle Marche da un lato ricalca tratti tipici delle regioni confinanti, dall’altro aggiunge non poche specialità culinarie. Sedici sono i vini doc che ben accompagnano i piatti tipici a base di pesce o di carne della cucina locale; ogni sapore ha il suo vino e ad ogni tratto di paesaggio corrisponde il suo aroma. Lungo la costa prevalgono le ricette a base di pesce, dato che la pesca è sempre stata l’attività primaria. Stoccafisso e brodetto traggono la loro prelibatezza dalla freschezza dei prodotti ittici e dall’abilità nella preparazione dei piatti. La zuppa di pesce dell’Adriatico, ad esempio, prevede una mescolanza di pesci, interi e a pezzi in un intingolo che viene preparato in maniere differenti: aglio, olio, cipolla, pomodoro, prezzemolo, pepe, aceto; le qualità di pesce possono variare da un minimo di nove ad un massimo di tredici. Ad Ancona il numero di rigore è proprio il tredici, ma si può arrivare anche a diciotto: sgombri, passeri, rombi, scampi, cefali, cicale, scopene, spigolette, merluzzi, pannocchie, calamari, seppie, sogliole, palombo, pesce cappone. Se la preparazione del brodetto divide i marchigiani della costa, quella

di altri piatti tipici regionali non vede diatribe: i vincisgrassi è il piatto bandiera della cucina marchigiana (in particolare di quella maceratese). Si presentano come grosse lasagne rettangolari, fatte in casa e condite con funghi, fegatini e possibilmente tartufo oppure con

Tanti i cibi tipici della nostra cucina. Dai vincisgrassi ai formaggi in una tradizione ricca di storia rigaglie di pollo, cervella, animelle e prosciutto, poi coperte di besciamella e passate in forno. Una storia un po’ leggendaria sta alla base di questo piatto, che si racconta sia nato nel 1799 al seguito del principe Windisch-Graetz, capitano dell’esercito austriaco contro Napoleone. Ad Ancona egli avrebbe mangiato con soddisfazione le lasagne così preparate, forse da un cuoco locale, forse da un cuoco del seguito. Fatto sta che, da allora, storpiandone il difficile nome, il popolo lo avrebbe associato a uno dei piatti più amati. Il maiale rappresenta il filo conduttore della gastronomia dell’entroterra e forse pochi sanno che la celebre porchetta è nata proprio in questa regione. Molto rinomati sono inoltre il prosciut-

Proposta bipartisan per il sostegno ai locali storici Via libera da parte della Commissione Affari istituzionali dell’Assemblea legislativa delle Marche per la proposta di legge bipartisan sugli “Interventi regionali per il sostegno e la promozione di osterie, locan-

de, taverne, botteghe e spacci di campagna storici”, a iniziativa dei consiglieri Marangoni, Zaffini, Trenta, Ciriaci, Marinelli, Latini, Camela, Malaspina, Eusebi, D’Anna, Massi, Acquaroli, Ricci. La stessa proposta va ad interes-

sare gli esercizi ed i locali pubblici che costituiscono testimonianza storica e sociale della tradizione marchigiana e che sono in attività da almeno quarant’anni. Previsti un censimento delle strutture interessate -che la Regione

to di Carpegna, il salame di Fabriano, il ciauscolo di Visso e la coppa, un insaccato marchigiano che ha per ingredienti quasi tutte le parti del maiale. Numerosi anche i tipi di formaggi ricavati dal latte di pecora: il formaggio di fossa di Talamello, la casciotta di Urbino e il diffuso pecorino, prodotto in tutte le aree montane. Nella zona di San Leo si produce lo Slattato, un pecorino maturato per sette giorni e che viene venduto avvolto da foglie di cavolo o di fico. Le Marche sono note anche per la tradizione dei tartufi, sia bianchi che neri: le aree interessate sono l’alto pesarese (Acqualagna, Sant’Angelo in Vado, Macerata Feltria) per entrambi i tipi di tubero, Comunanza per il tartufo bianco e Castelsantangelo per quello nero. Le colline marchigiane, che dolcemente degradano dall’Appennino sino al mare, rappresentano le zone più felici per il prosperare della coltura della vite e la produzione di ottime uve dall’essenza estremamente zuccherina e profumata, indispensabili per ottenere vini di eccellente qualità. A Matelica, in un sito archeologico dell’VIII-VII secolo a. C. (la tomba d’un principe guerriero) è stato ritrovato un bacile in lamina bronzea contenente vinaccioli di vite coltivata. Si è trattato di una delle più antiche attestazioni della coltivazione della vite nell’Italia centrale e della sua importanza, ma non di una vera e propria sorpresa. Era infatti già diffusa l’opinione che nel territorio marchigiano si allevasse la vite fin dall’epoca pre-romana.

definirà con la collaborazione dei Comuni-, l’istituzione di uno specifico elenco, la realizzazione di una guida promozionale e di un logo con la dicitura “Locale storico delle Marche”, la concessione di contributi per il recupero

e la valorizzazione dei locali. Relatori della proposta di legge la presidente della Commissione, Rosalba Ortenzi (Pd) per la maggioranza, e il consiglieri Enzo Marangoni (Lega Nord) per la minoranza.


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... dove e come

Calice di stelle, benvenuti a Jesi Terra e cielo si sono uniti a segnare un nuovo

stro nella giornata di inaugurazione, sottolineando come il ristorante sia collocato in un luogo di riferimento per l’intera città. In effetti, “Calice di stelle” è situato a due passi sia dal centro storico che dalla Inaugurato “Calice di stelle” a Jesi: taglio zona indel nastro da parte del sindaco Fabiano dustriale Belcecchi; sotto un brindisi per salutare l’apertura del ristorante

ingresso per la città di Jesi, e lo hanno fatto all’insegna della buona cucina. E’ stata una partenza scoppiettante, quella di “Calice di stelle”, il nuovo ristorante recentemente inaugurato nei pressi dell’Hotel dei Nani. Al timone, il diciannovenne Michele Ghergo, un esempio importante per i giovani che, nonostante il periodo di crisi che stiamo affrontando, hanno il coraggio di mettersi in gioco. A lui è andato il plauso del sindaco di Jesi Fabiano Belcecchi, che ha tagliato il na-

di Jesi, comodamente raggiungibile da chiunque si trovi nella città federicia-

na. Un suo punto di forza è senz’altro l’apertura anche giornaliera, che consente di pranzare, a prezzi contenuti, anche ai tanti lavoratori della vicina zona industriale. E ce n’è per tutti i gusti: menu a base di carne, pesce e prodotti tipici, tutti selezionati per garantire freschezza e preparazione al momento. Inoltre, per i celiaci è previsto un menu ad hoc, pronto in pochi minuti. Il locale vanta una cantina ben fornita, con vini di qualità, tutti rigorosamente della tradizione marchigiana. Il titolare punta ad offrire un servizio raffinato e di gusto, mantenendo al contempo

prezzi vantaggiosi. L’ampia ed elegante sala rende il locale adatto anche per ospi-

tare cerimonie e ritrovi aziendali, potendo contare anche sulla disponibilità di un parcheggio interno. Con la bella stagione, inoltre, “Calice di stelle” svelerà un’altra piacevole sorpresa: una vasta terrazza esterna in cui sarà possibile trascorrere momenti di relax gustando cocktail e aperitivi preparati dagli abili chef del ristorante. Di certo non manca già da ora il divertimento, assicurato dal piano bar e dall’organizzazione di serate a tema, per associare musica e buona tavola. Già nel giorno della sua inaugurazione il ristorante ha registrato una forte affluenza, vedendo la partecipazione di numerose personalità della politica, dello spettacolo e dello sport. Ha portato il suo saluto anche il consigliere regionale Enzo Giancarli, che, nel congratularsi con il giovane titolare, ha sottolineato la doppia positività di questa inaugurazione: da un lato il rilancio dell’economia con l’apertura di una nuova attività, dall’altro l’impegno di un giovane dallo spirito attivo e propositivo. Elementi, questi, su cui Giancarli ha invitato le istituzioni a rivolgere uno sguardo più approfondito. Presenti all’inaugurazione anche la consigliera provinciale Milva Magnani, l’assessore ai Servizi sociali di Jesi Bruna Aguzzi, il consigliere comunale jesino Andrea Binci, la ballerina Alice Bellagamba, quarta classificata al programma di Canale 5 “Amici” nel 2009, ed i giocatori della Jesina calcio. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per brindare e innalzare i calici alle stelle.

Vocazione all’accoglienza Una regione da scoprire tutto l’anno che offre momenti straordinari non solo durante la stagione estiva, ma anche negli altri mesi dell’anno. La nostra regione offre bellezza ed emozioni a qualsiasi tipo di turista, capace di un rapporto qualità-prezzo che ha pochi eguali in Italia e all’estero. Le Marche sono presenti sul mercato nazionale ed internazionale con una proposta unitaria, come destinazione turistica d’eccellenza, irripetibile, unica, rivolgendosi ad una platea sempre più vasta, invitata ad apprezzare cultura, arte, tradizioni, enogastronomia e varietà del paesaggio, ma anche il grande senso di ospitalità e di accoglienza delle nostre comunità locali che ne sono custodi. Fin dalle origini della loro storia le Marche hanno saputo porsi come luogo di interscambio di civiltà e culture. Ancora oggi, naturalmente, questa terra esprime con tutte le sue risorse una spiccata vocazione all’accoglienza e si presenta, a chi arriva con la principale motivazione di incontare qualcuno o di partecipare ad un evento aggregativo, con un sistema di offerta integrato e diffuso su tutto il territorio. Dai piccoli ai grandi eventi che si vorranno organizzare qui, le Marche avranno sempre un

filo conduttore: il desiderio di condividere con i propri ospiti un inestimabile patrimonio artistico, culturale e ambientale, unito ad un bagaglio di tradizioni secolari, ancora così vive tra la gente. Numerose sono le strutture alberghiere attrezzate per l’attività convegnistica; centri fieristici e un convention bureau, di spicco la presenza a Pesaro dell’Hotel Excelsior, il prestigioso cinque stelle marchigiano. Arricchiscono l’offerta di agriturismi e country house, dotati di spazi e servizi dedicati, che consentono di ambientare sessioni di lavoro o altri eventi nel contesto delle morbide colline marchigiane; altrettanto affascinante è la possibilità di incontrarsi all’interno di dimore storiche, conventi, castelli, ville patrizie e case padronali, adattati a ricettività alberghiera o a centri congressi. Accanto alle srutture tradizionalmente deputate ad ospitare convegni e congressi, le Marche hanno un prezioso patrimonio di teatri storici: sono più di 70 i teatri distribuiti su tutto il territorio regionale perfettamente restaurati e funzionanti, che possono essere utilizzati, oltre che come contenitori di spettacoli, anche come esclusive location per eventi pubblici e privati.


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Quell’attenzione al corpo necessaria per la mente ATTIVITÀ FISICA dalla capacità aerobica, che perstruttura muscolare forte ed elamette all’organismo di affronstica. E' l’aspetto fondamentale tare sforzi di entità lieve o model benessere. Senza non posLa flessibilità permette di derata ma per periodi di tempo siamo parlare di benessere psieseguire i movimenti di torsioprolungato. Per esempio la cofisico. Inoltre la mancanza di ne, flessione ed estensione con camminata, il nuoto, il ciclismo, movimento è stata correlata alnaturalezza e fluidità. La flesla corsa, lo sci di fondo ed il l’incidenza di malattie cardiosibilità è frutto dell’elasticità del pattinaggio. vascolari, tessuto connettivo e muscolaMa anche tumorali e re, e può essere ottenuta attraPercentuale giornaliera semplicesistemiche, verso l’esecuzione costante di mente salinonché ad esercizi di stretching. La vita dei macronutrienti: re una lunalterazioni sedentaria ed inattiva porta pro50 – 60% carboidrati ga rampa di psichiche. gressivamente ad una perdita 15 – 20% proteine scale. La Nel 1996 dell’elasticità ed accresce i riforza è imuna ricerca schi di strappi muscolari e di 20 – 25% grassi portante per americana alterazioni della postura. (Surgeon I l svolgere General’s Report) sui danni lemodo di Distribuzione giornaliera quelle atgati alla sedentarietà ha risconfare eserciottimale delle calorie tività in trato che l’inattività fisica è fatzio fisico è cui è netore di rischio primario per tutmolto cam10% colazione cessario te le cause di malattia, alla pari biato nel 5% metà mattina un elevao in misura maggiore di fumo, corso degli 45% pranzo to impeobesità, ipertensione e colesteultimi anni gno murolo. Il primo passo verso il begrazie alla 5% merenda scolare ed nessere è rappresentato dalcontinua ri40% cena è in relal’adozione e dal mantenimento cerca nel zione alla di un regolare programma di campo delsezione del muscolo stesso. esercizio fisico. Questo consila medicina dello sport. AttualUna persona dotata di grosse glio è valido per uomini e donmente si possono ottenere rimasse muscolari sarà quindi in ne di tutte le età. In particolare sultati in modo sicuro e senza grado di sollevare carichi magè importante per coloro che compiere grossi sforzi. La corgiori. Con l’età e a volte con hanno superato i 40 anni e che retta intensità dell’esercizio fialimentazioni scorrette la masvogliano garantirsi una vita piesico permette di progredire sensa grassa tende ad aumentare na di benessere. za avvertire eccessive sensaziomentre quella magra a diminuI fondamenti dell’esercizio ni di affaticamento o, peggio, ire a partire dai 25-30 anni. Dati fisico sono: l’allenamento della accusare dolori muscolari ed arscientifici correlano la percencapacità aerobica o cardiovaticolari. Il segreto consiste nel tuale di massa magra alla conscolare; l’allenamento della fordosare la quantità e l’intensità dizione di salute. L’esercizio fiza; l¹allenamento della flessibidi esercizio in base al livello sico può rallentare o addirittulità. personale e nel seguire con rera invertire tale processo pergolarità e costanza il programA che cosa servono le dimettendo di mantenere una ma di allenamento. Bisogna verse qualità fisiche? Partiamo

sottolineare che un programma troppo leggero non provoca alcuna modificazione stabile negli organi e negli apparati, mentre uno troppo intenso può causare un’interruzione precoce dell’esercizio. La frequenza cardiaca è considerata un ottimo parametro per misurare l’intensità dell’allenamento finalizzato al miglioramento della capacità aerobica. Trenta minuti per tre volte la settimana sono già un programma sufficiente per migliorare la capacità aerobica. Per quanto riguarda la forza, si devono utilizzare dei carichi che permettono di eseguire varie ripetizioni prima di raggiungere l’esaurimento muscolare. Ogni seduta di allenamento, salvo programmi particolari ed avanzati, deve prevedere il coinvolgimento dei maggiori gruppi muscolari con esercizi a spinta e trazione. Per l’elasticità è importante lo stretching da eseguire prima e dopo l’allenamento. ALIMENTAZIONE E’ alla base di un’alimentazione equilibrata vi sono principi semplici ma essenziali. Saper scegliere i cibi in base alle loro qualità, quando ed in che quantità consumarli è fondamentale per mangiare bene e sano. Queste ed altre informazioni sull’alimentazione bilanciata sono componenti importanti del benessere. Scegliere un’alimentazione sana e bilanciata significa conoscere gli ele-

menti-base della nutrizione. Tre sono i punti cardine di una strategia alimentare corretta: un adeguato rapporto calorico, che viene calcolato sulla differenza tra l’introito calorico ed il dispendio energetico; una distribuzione equilibrata delle calorie nei tre pasti principali della giornata e analizzare con più attenzione ciò che si mangia. Tra gli errori più comuni il salto della prima colazione, il consumo di snack a base di zuccheri e carboidrati raffinati, le cene troppo abbondanti, mangiare poca verdura e frutta, l’eccesso di grassi animali e la povertà di cibi integrali. ACQUA Il nostro corpo ha bisogno di un adeguato apporto idrico; soprattutto quando ci si allena è importante bere prima, durante e dopo lo sforzo fisico. L’acqua è fondamentale per garantire il corretto funzionamento del nostro organismo. Bere quindi due bicchieri d’acqua 15-20 minuti prima di iniziare e portare acqua in palestra e bere ogni 15-20 minuti un bicchiere d’acqua. Fare la stessa cosa al termine dell’esercizio fisico. Non bisogna aspettare di aver sete per bere, poiché in questo caso si sono già persi molti liquidi. ABITUDINI DI VITA Poche ore di attività fisica e di esercizio settimanale non possono fare miracoli se si continua a seguire abitudini di vita

scorrette come bere alcolici in eccesso, fumare e dormire poche ore per notte. Tuttavia, una regolare attività fisica costituisce un valido aiuto nel tentare di modificare queste abitudini negative. Viceversa, l’acquisizione di pratiche salutari incrementa la capacità di fare esercizio e l’efficienza nella vita di ogni giorno. TEMPO LIBERO E VACANZE Benessere significa anche consapevolezza di chi siamo e di che cosa ricerchiamo. Avere tempo libero è l’occasione per arricchire la conoscenza di sè mediante attività lontane da ogni forma di stress che ci fanno sentire bene fisicamente e mentalmente. Raggiungere una soddisfacente forma fisica ci farà comprendere che alcuni modi attivi di vivere il tempo libero non sono soltanto alla portata di grandi sportivi ma alla portata di tutti. Quello che è importante è non sopravvalutarsi o sottovalutarsi e scegliere l’attività fisica più giusta per noi: una gita in montagna o un’escursione in bici, una partita di calcetto, la frequentazione di terme con piscine, il trakking o il villaggio vacanze con attività sportive incluse, eccetera. ABITUDINI SALUTARI Riposare un adeguato numero di ore, non fumare, bere alcolici moderatamente è importante per non dissipare gli effetti benefici dell’attività fisica, della corretta alimentazione e di tempo libero orientato verso il benessere. Soltanto con un approccio a 360° si può raggiungere un perfetto equilibrio che viene definito mens sana in corpore sano. In particolare l’esercizio fisico aiuta a non abbandonare le abitudini di vita salutari.

“Il cane nuovo attore della scena sociale marchigiana” C’è aria di grande attesa per la 41a che cosa si tratta? Esposizione Internazionale Canina, “La lotta contro l’importazione dei cucmanifestazione tra le più importanti in Itacioli, provenienti nella maggior parte da lia dedicata ai Paesi dell’Est, è nostri compaun altro ambito gni a quattro Intervista a Fabrizio Sichi, presidente in cui si è conzampe, orgacentrata l’attività Gruppo Cinofilo Anconitano nizzata come del nostro ogni anno dal Gruppo, che da Gruppo Cinotre anni ha mesfilo Anconitano. Porte aperte sabato 26 so in palio il premio ‘Alleviamo con il e domenica 27 febbraio al Quartiere fiecuore’, un riconoscimento, non competitiristico della città dorica. Una due giorni vo, per premiare il lavoro e la passione che metterà al centro il cane come nuovo degli allevatori marchigiani”. attore sociale per favorire l’instaurarsi di Presidente, oggi si parla molto di un corretto rapporto tra il nostro amico e Pet Therapy, una terapia dolce basata il suo proprietario. A parlare è Fabrizio sull’interazione tra uomo e animale. Sichi, presidente dello storico Gruppo CiL’evento prevede momenti dedicati a nofilo della Dorica. questo approccio? Presidente, quali sono le novità di “In fiera avremo rappresentati che svolquest’anno? gono questa attività. Ma colgo l’occasione “Unitamente alla manifestazione classiper dire che in qualità di Responsabile ca che prevede come sempre le sfilate di Nazionale dell’Enci –Ente Nazionale ‘bellezza’ dei soggetti più selezionati, quedella Cinofilia- sto realizzando un prost’anno per la prima volta realizziamo una getto che vede coinvolti l’Enci stesso e prova per esaminare la capacità comporl’Ospedale Salesi di Ancona al fine di portamentale dell’animale al fine di evitare protare la Pet Therapy come momento di blematiche nei luoghi pubblici. Una sorta sperimentazione all’interno della clinica per di test proprio per verificare la condotta aiutare i bambini che soffrono di certe dell’animale nei luoghi dove c’è altra gente patologie. Abbiamo già riscontrato beneaffinché non rechi disagi”. fici significativi in pazienti autistici e credo Quante razze saranno presenti quedunque che questo metodo sia molto imst’anno? portante da approfondire per il benessere psicofisico che deriva dal rapporto con “Su 505 tipologie di razze, prevediagli animali da compagnia”. mo di averne una rappresentatività di 300. In più abbiamo la fortuna di organizzare Secondo lei che impatto avrà, sotto la Speciale per i cani da compagnia, un il profilo economico, la manifestaziomomento di spettacolo che vedrà come ne nell’ambito del nostro territorio? protagoniste le numerose razze che più “Innanzitutto, tengo a precisare che si assolvono ad un rapporto crescente fra tratta dell’unica mostra internazionale che uomo urbanizzato e cane. Come elemensi svolge nel territorio regionale, offrendo to di attrazione ulteriore organizzeremo soprattutto ad Ancona ricadute economidei raduni di alta qualità, il primo si svolche notevoli. Prevediamo l’arrivo di 1.800 gerà nella giornata di sabato con il cane espositori e una presenza di circa 8 mila corso, mentre la domenica avremo tre ravisitatori. Ecco, credo che in termini di duni con i Labrador uniti al Pastore svizristorazione ed altri servizi che si andranzero a pelo bianco”. no ad offrire si possa portare un benefiDisincentivare l’acquisto di cucciocio economico degno di nota, soprattutto li importati clandestinamente un ima questa città che, ultimamente, è poco pegno che lei sta portando avanti. Di vivace sotto il profilo dell’attrattività”.


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Chiropratica, il metodo di cura che agisce senza l’uso di farmaci Un metodo di cura volto alla risoluzione dei dolori acuti e cronici di varia natura attraverso un intervento manuale correttivo che agisce soprattutto sulla colonna vertebrale. La chiropratica -dal greco praxis e cheir “trattamento eseguito con le mani”- è una disciplina scientifica per molti versi sconosciuta ma estremamente efficace che nasce nel 1895 negli Stati Uniti. A porre l’accento su questa importante professione sanitaria emergente è John G. Williams, presidente dell’Associazione italiana chiropratici. Dott. Williams, ci spieghi meglio che cos’è la chiropratica e chi è il chiropratico. “La chiropratica è una professione collocata ormai con le medicine non convenzionali, perché non fa uso né di farmaci né di chirurgia e ha un suo modo di diagnosticare e trattare i problemi in maniera olistica. Il chiropratico è un professionista sanitario primario con una preparazione universitaria”. Quale patologie tratta? “Il chiropratico si occupa della prevenzione e trattamento dei disordini dell’apparato neuromuscoloscheletrico e degli effetti di tali disor-

dini sullo stato di salute. Detto questo, la maggioranza dei pazienti vengono da noi quan-

zare il nostro paziente al professionista competente. Noi cominciamo il nostro iter fa-

Intervista a John Williams, presidente Associazione italiana chiropratici do avvertono problemi di natura muscoloscheletrica come lombalgia, sciatalgia, cervicalgia, mal di testa, ecc., anche se durante il corso dei trattamenti notano miglioramenti di problemi in sistemi differenti”. Come fate la diagnosi? “Prima di tutto, non ci interessa di diagnosticare ad esempio il cancro, il diabete, l’influenza o altre malattie rispetto a cui la diagnosi compete ad altri professionisti, ma abbiamo la preparazione di riconoscere i segni di queste malattie e l’obbligo di indiriz-

cendo un’analisi accurata del paziente, notando abitudini e comportamenti nella vita, lavorativa e non, che potrebbero creare problemi di salute; poi raccogliamo informazioni dalla postura, dalla deambulazione, dallo stato muscolare e dai test ortopedici e neurologici per identificare problemi funzionali capaci di diventare anche sintomatici”. Che tipo di istruzione e di esperienza hanno i chiropratici? “Sono passati quasi tre anni dal riconoscimento della chiropratica in Italia, ma stia-

“Da noi si fa sport divertendosi” il cliente fino al ragIl benessere è un giungimento del obiettivo che tutti Incontro con Marco Gioia, proprio obiettivo miriamo a raggiunAlessandro Brandoni e di benessere. Per gere con accurati tratfare ciò offriamo il tamenti benessere, riMauro Macchia, servizio personalizlassanti, avvolgenti; soci fondatori dell’A.S.D zato, effettuato da spesso dimenticanAssociazione Sportiva istruttori altamente done uno fondamentale e semplice, l’attiDilettantistica- 3 Fitness qualificati e in costante formazione vità fisica. Club di Ancona tecnica”. Sono oggi scientifica3 Fitness non è mente provati i suoi solo sala pesi ma innumerevoli vantaggi per la salute, l’umore, la Rispetto agli altri centri anche un vero e proprio forza e la promessa di vita. sportivi, 3 Fitness Club in parco acquatico. Non è vero? E’ per questo motivo che lo che cosa si differenzia? sport deve diventare parte “È una struttura molto gran- “Diamo la possibilità di usustabile del progetto di vita de; un vero e proprio centro fruire di splendide piscine di giovani e anziani, uomini polifunzionale in grado di con cascate massaggianti e e donne, senza limiti di età. soddisfare qualsiasi tipo di grandi vasche idromassagIl fitness è uguale a salute e esigenza. L’obiettivo è fare in gio, con nuvole di bollicine il nostro centro 3 Fitness modo che i nostri soci, rigeneranti che restituiscono Club già da qualche anno è mentre praticano lo sport, quella meravigliosa sensazioimpegnato a promuovere al si divertano e socializzino”. ne di trovarsi su splendide meglio questo concetto: far Quali sono i servizi che spiagge tropicali”. E per quanto riguarda le comprendere, appunto, ad offrite? un pubblico più eterogeneo “Corsi di step, spinning, piscine esterne? possibile l’importanza di walking, acquagym, idrobike “Abbiamo una vera e prosvolgere un’attività fisica con e scuola di nuoto. Il centro pria spiaggia estiva dotata di una certa regolarità in quanpoi dispone di una sala pesi splendide piscine all’aperto, to, oltre ad essere fonte di attrezzata Technogym di ul- contornata da ombrelloni, benessere psico-fisico, è strutima generazione e di un sdraio e comodi lettini; un mento di realizzazione perpersonale altamente qualifi- vero e proprio angolo di sonale e di socializzazione”. cato pronto a seguire la pace”. A parlare sono Marco clientela fino al raggiungi- Il centro è dotato anche di una zona relax con Gioia, Alessandro Brandomento degli obiettivi”. ni e Mauro Macchia, soci E per chi volesse un al- percorso benessere? fondatori dell’A.S.D Assolenamento personalizza- “E’ il fiore all’occhiello del nostro club. Una vera e prociazione Sportiva Dilettanto? tistica - 3 Fitness Club di “Il nostro obiettivo è di pria zona relax completaAncona, intenzionati ad ofadattare l’allenamento alle mente rinnovata con vasche frire una nuova visione del esigenze individuali con pro- idromassaggio, bagno turco, concetto di fitness unito al grammi personalizzati, se- sauna cromoterapia e docce divertimento. guendo passo dopo passo termali”.

mo ancora aspettando l’attuazione della legge per definire il profilo professionale del chiropratico e per creare un registro dei chiropratici laureati che soddisfi i requisiti stabiliti dalla legge. Il Ministro Fazio ha già firmato questo Disegno di Legge che adesso deve passare in Parlamento, ma nel frattempo migliaia di abusivi continuano a mettere a rischio la salute pubblica, con persone che fanno il chiropratico senza avere la minima preparazione accademica necessaria”.

La chiropratica è sicura? “Moltissimi dati statistici dimostrano che l’intervento chiropratico è decisamente a basso rischio. Nel caso della lombalgia, la sicurezza dell’aggiustamento è provata, tanto che le linee guida statunitensi e britanniche per la gestione della lombalgia acuta lo raccomandano come trattamento preferenziale perché gravato da rischi ed effetti collaterali molto inferiori rispetto a qualunque farmaco, compresi gli antinfiammatori non steroidei

e gli analgesici generici”. Quante volte è necessario andare dal chiropratico? “Una volta risolto il disturbo, é consigliabile effettuare delle visite di controllo con frequenza secondo i parametri determinati dal chiropratico. Un controllo chiropratico periodico favorisce la salute e il benessere di tutto l’organismo perché aiuta a prevenire dorsalgie e cefalee legate in molti casi all’accumolo di stress, senza ricorrere ai farmaci”.

Alcuni cenni sulla disciplina La professione chiropratica nacque nel 1895 negli Stati Uniti d’America con Daniel David Palmer. Palmer elaborò una filosofia di base che considerò le cause del malessere non provenire da malattie e attacchi esterni all’organismo, ma dall’incapacità di reagire in maniera efficace. Palmer ha definito le cause con le sue parole d’allora come trauma, tossine (alludendo anche alla cattiva alimentazione) e disturbi psichici. La chiropratica, quindi, non professa d’essere curativa in sé, ma d’assistere l’organismo nello sfruttare la sua inerente capacità di guarigione. Il chiropratico, invece, deve arrivare ad una diagnosi olistica, analizzando tutti i fattori che possono avere un’influenza negativa sulla giusta funzione del sistema nervoso e di riflesso sulla funzione intera dell’organismo. L’intervento chiropratico può essere manuale o altro, ma non include né la somministrazione di farmaci, né l’intervento chirurgico, che pur quando ritenuti necessari sono realizzati dal collega medico appropriato. I pazienti che approdano ad un chiropratico, lo fanno solitamente dopo aver sperimentato senza successo altri regimi terapeutici o perché cercano una soluzione conservativa e duratura ai loro problemi di salute. I pazienti sono di tutte l’età, e lamentano soprattutto problemi di schiena, cervicalgia, mal di testa dalle diverse origini e dolorose disfunzioni delle estremità. La diagnosi chiropratica è formulata sempre secondo l’informazione relativa ai tre elementi descritti sopra, con considerazioni riguardo allo stile di vita domestico e lavorativo, che potrebbe causare disfunzioni dovute ai movimenti ripetitivi, posizioni errate o squilibri muscolari legati alla vita sedentaria.


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Presentato il XV Rapporto del Centro Einaudi sull’economia globale e l’Italia nella sede jesina dell’Ubi-Banca Popolare di Ancona

Inaugurato lo sportello della Banca dell’Adriatico

Ripresa tra coraggio e paura

Nuova filiale a Pesaro

L

e Marche sono chiamate a sfidare i tempi di previsione sull’uscita –in termini di Pil- dalla tormentata crisi di questi anni. Già, perché se dovessimo chiederci quando nella nostra regione si tornerà a produrre come prima del 2007 (6,6%), la risposta è: nel 2016. Premesso che ogni previsione va considerata come tale e quindi approssimativa tanto quanto fatta nel breve o nel lungo termine, il ritorno ad una crescita pari al 6,0% si avrà entro i prossimi 5 anni”: è quanto ha dichiarato il direttore generale dell’Ubi-Banca Popolare di Ancona, Luciano Goffi, nel corso della presentazione del “XV Rapporto sull’economia globale e l’Italia”, realizzato dal Centro di ricerca e documentazione “Luigi Einaudi” di Torino, con il sostegno del Gruppo Ubi-Banca Popolare di Ancona. Alla presentazione, nella sala “Luigi Bacci” dell’Esagono a Jesi, il presidente della Banca Popolare di Ancona, Corrado Mariotti; Giuseppina De Santis, direttrice del Centro di ricerca “Einaudi”; Giorgio Arfaras, giornalista economico che ha collaborato alla realizzazione del rapporto; Gianluca Gregori, preside della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, oltre a

Goffi, che ha anche coordinato i lavori. Alla realizzazione del volume, che non manca di approfondire anche i temi della internazionalizzazione e della macroeconomia, chiudendo con uno sguardo ai prossimi 15 anni dell’economia globale, hanno contribuito grandi studiosi dell’economia del nostro Paese, come Mario Deaglio, Anna Caffarena, Giorgio S. Frankel, Gabrie-

oggi servono idee vincenti come quelle”. “Per fare prima, ci vorrà un maggior impegno anche da parte della istituzioni”, ha detto Mariotti. “Vedo incoraggianti segnali di ripresa -ha concluso Gregori-, ma è necessario tornare a dare più speranze ai giovani. La nostra Università lo sta facendo con i Campus in tutto il mondo e i risultati sono più che incoraggianti”.

Giampaolo Giampaoli membro del “Corporate and Investment Banking” di Unicredit Giampaolo Giampaoli è stato nominato membro del “Corporate and Investment Banking”, Comitato divisionale di Unicredit Spa con la presidenza di Gabriele Piccini, Country Chiarman Italy. La nomina è stata comunicata all’imprenditore marchigiano direttamente da Federico Ghizzoni, Amministratore delegato di uno dei principali gruppi finanziaria europei. Unicredit vanta, infatti, una forte presenza in 22 paesi, con circa 9.500 sportelli e oltre 162mila dipendenti. Con il nuovo ruolo, Giampa-

Forum adriatico-ionico sulla pesca: riunione nella Dorica Il capoluogo marchigiano ospiterà, nella giornata di mercoledì 16 febbraio, il commissario europeo per gli Affari marittimi, Maria Damanaki e il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, che, insieme al presidente della Regione, Gian Mario Spacca, parteciperanno ad Ancona ai lavori del Comitato straordinario degli alti funzionari dell’Iniziativa adriatico ionica (Iai). La riunione è stata promossa dal segretario generale della

le Guggiola e Giuseppe Russo, oltre a Giorgio Arfaras. Nutrita e qualificata la platea di imprenditori e rappresentanti delle associazioni di categoria presenti all’incontro. “Servono infrastrutture, semplificazioni per le imprese ed impegni adeguati, ma la parola magica è innovazione –ha detto Arafaras-. Nel passato furono la Vespa, la 500 e la Nutella a far crescere il nostro Pil;

Iai, ambasciatore Alessandro Grafini, e finanziata dalla Fondazione “Sp-Iai”, recentemente costituita. Tale riunione si svolgerà nella Sala Raffaello della Giunta regionale e affronterà, oltre ai temi di ordinaria amministrazione, la preparazione di un Forum adriatico ionico sulla pesca che avrà luogo, sempre ad Ancona, in aprile, nell’ambito dello sviluppo della macroregione europea per l’area adriatico-ionica.

oli deve assicurare all’Amministratore delegato e al management il supporto consulenziale nel monito-

chiarato Giandomenico Di Sante, presidente della bancaper dare nuovi strumenti ed opportunità di crescita all’economia locale, per mettere a disposizione di imprese e famiglie i servizi di una banca di prossimità”. “Puntiamo a diventare la banca di riferi-

mento della dorsale adriatica –ha dichiarato il direttore generale, Dario Pilla– per sostenere lo sviluppo sociale ed economico dell’area e anche questa nuova apertura va in questa direzione”. Oltre ad un parcheggio per la clientela, la nuova filiale di Pesaro è dotata di due sportelli bancomat di ultima generazione che consentono, oltre a prelevare contante e ricaricare il cellulare, di effettuare versamenti sul proprio conto, in contanti e assegni, e di eseguire molteplici pagamenti, il tutto in piena autonomia 24 ore su 24.

Approvato dalla Regione. Indetto concorso di idee per la costruzione della struttura nell’area del complesso ospedaliero di Torrette

Salesi: studio di prefattibilità Un polo di eccellenza per l’area materno infantile, punto di riferimento regionale per la medicina del bambino, della donna e della coppia. E’ il nuovo Salesi di Ancona, che verrà realizzato nell’area del complesso ospedaliero di Torrette. La Giunta regionale ha approvato lo studio di prefattibilità predisposto dal direttore del Dipartimento per la

Energy Resources e Tesla nel futuro dell’auto elettrica E’ stato inaugurato a Milano il primo showroom italiano di Tesla, l’azienda statunitense che produce l’auto elettrica sportiva dalle incredibili prestazioni. Protagonista della serata Elon Musk, il fondatore e presidente di Tesla, che ha Da sinistra, Alessandro Giuricin, Elon Musk, raccolto intor- Luigi Lucchetti no a sé imprenditori famosponsabile di ER Green si e personaggi dello spetMobility per consegnare tacolo e del mondo sportiloro la seconda Tesla Roavo, tra cui Florent Maloudster del parco aziendale. da. “Energy Resources è il nostro miglior partner in ItaDurante l’evento, Elon lia –ha dichiarato Musk– Musk ha voluto un inconnon solo e non tanto per le tro personale con Luigi auto comperate, ma sopratLucchetti, vicepresidente tutto perchè promuove la di Energy Resources, e mobilità sostenibile al Alessandro Giuricin, re-

raggio e nel controllo dello sviluppo del business del Gruppo bancario in Italia, nonché fornire al Consiglio d’amministrazione un efficace sistema di informazione. Un importante riconoscimento a livello nazionale che dimostra la forte conoscenza del mercato economico italiano, esperienza derivante anche dall’aver ricoperto importanti incarichi tra i quali presidente degli industriali di Ancona, della Camera di commercio e aver fatto parte per decenni ai più importanti Consigli d’amministrazione in campo finanziario.

Nel quartiere Celletta di Pesaro, in via del Novecento, è stata inaugurata lo scorso 14 febbraio una nuova filiale di Banca dell’Adriatico, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera lungo la dorsale adriatica con oltre 200 filiali, alla presenza delle autorità locali. Lo sportello bancario è diretto da Daniela Farisello che coordina il lavoro di due giovani colleghe: Maria Giovanna Paccapelo e Roberta Adorno. “L’apertura della nuova sede –riporta una nota della Banca dell’Adriatico-, che porta a 33 i punti operativi in provincia di Pesaro, rappresenta un ulteriore traguardo nel programma di ampliamento e radicamento nel territorio della rete di sportelli di Banca dell’Adriatico, con strutture ispirate a standard innovativi, più orientate alla relazione con la clientela grazie agli spazi aperti accoglienti e funzionali. L’agenzia è ubicata in via del Novecento 61 nel quartiere residenziale Celletta, che fino ad oggi risultava poco servito da sportelli bancari, e si rivolge in particolare alle famiglie, ai professionisti e agli operatori del commercio e dei servizi”. “Stiamo investendo sul territorio –ha di-

100%”. “ C o m e Energy Resources ci stiamo impegnando moltissimo in questa direzione –ha detto Giuricin–, proponendo gamme complete di scooter, auto e furgoni totalmente elettrici, abbinati a impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica delle batterie. Abbiamo già installato le colonnine per Ikea in diversi negozi italiani, oltre che in alcuni comuni e aziende private. Ci rendiamo conto però che l’Italia è ancora indietro in questa diffusione, fondamentale per favorire l’utilizzo dei veicoli non inquinanti.”

Salute e per i Servizi sociali, Carmine Ruta, e indetto il concorso di idee, a livello europeo, per la costruzione della nuova struttura. “Il concorso di idee -ha evidenziato l’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani- permetterà la raccolta di proposte progettuali per la realizzazione di un ospedale materno infantile capace di rispondere adeguatamente alle esigenze della popolazione interessata. Il Salesi costituisce un punto di riferimento regionale. Questa peculiarità verrà valorizzata con una struttura autonoma, di degenza e di assistenza, appositamente studiata per l’universo materno infantile, dove la degenza verrà limitata al tempo strettamente necessario per la cura, in ambienti idonei e a misura di bambino. La vicinanza e l’integrazione con il complesso degli Ospedali Riuniti assicurerà una gestione razionale dei servizi comuni, con percorsi comunque differenziati e un efficiente impiego delle risorse”. Gli spazi della nuova struttura, superiori a quelli della vecchia sede, in centro città, ha rilevato Ruta, “consentiranno di mettere a disposizione infrastrutture e servizi utili, quali parcheggi sotterranei, foresteria, asilo nido, banche, uffici, negozi. Il nuovo ospedale

garantirà una accoglienza di qualità e servizi sanitari efficienti, senza rinunciare all’ecosostenibilità e consentirà di disporre di un modello organizzativo e di un parco tecnologico tra i più innovativi in Italia, che costituirà un punto di riferimento per tutta la comunità, anche sotto l’aspetto culturale ed educativo. Di fatto

saranno garantite nuove modalità assistenziali e nel contempo le tecnologie più evolute dalla medicina molecolare all’assistenza virtuale che consentirà, quando possibile, di lasciare i piccoli degenti nel proprio domicilio. Il tutto inserito in un ambiente con spazi verdi di grande vivibilità per garantire la qualità di vita degli assistiti”.

Aiuti per gli studi universitari Prosegue l’azione di sostegno della Regione Marche ai lavoratori che hanno perso il lavoro a causa della crisi economica attraverso un intervento che lo scorso anno, con due bandi emessi, ha significato, per oltre 500 studenti marchigiani, poter contare su un aiuto concreto per gli studi universitari. “Abbiamo registrato un vasto consenso verso questa misura che risponde a principi di equità e solidarietà e che è nuova rispetto a quelle adottate da altre Regioni”, ha spiegato l’assessore regionale al Diritto allo Studio e al Lavoro, Marco Luchetti. La deliberazione, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale in attuazione del protocollo d’intesa firmato con i sindacati a dicembre scorso, prevede una dotazione finanziaria di 300 mila euro del bilancio regionale, calcolata sulla base del numero di domande pervenute lo scorso anno. Il contributo ad ogni beneficiario, cioè ad ogni studente universitario residente nelle Marche fiscalmente a carico dei genitori, è di 400 euro e i requisiti per ottenerlo sono relativi allo stato attuale di un genitore da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione straordinaria e in deroga e al reddito familiare con Isee -indicatore della situazione economica equivalente- fino a 30 mila euro riferito alla dichiarazione dei redditi 2010 per il periodo di imposta 2009. Il contributo sarà valido per l’anno accademico 2010/2011 per i corsi di laurea di primo e secondo livello e per i corsi a ciclo unico-magistrale frequentati sia in Università marchigiane che in altre regioni. Le risorse verranno destinate ai beneficiari in base ad una graduatoria che tiene conto delle diverse situazioni, tra le altre le indennità a titolo di ammortizzatore sociale, percepite dai lavoratori, la regolarità del corso di studi, la disoccupazione di entrambi i genitori.


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Velia Papa, direttore della Fondazione Teatro delle Muse, ospite agli “Incontri” di Alceo Moretti

“Scelte all’insegna della sostenibilità economica; nella condivisione un valore” SILVANA CORICELLI

Moretti, chiamate a trovare “una propria sostenibilità economica”, dunque capaci di “scelte

C

ontenimento dei prezzi, tenendo ferma la barra della qualità. Di tutta evidenza i risultati di una politica che, di concerto con il direttore artistico Alessio Vlad, è intenzionata a potenziare: il numero degli abbonati alla Stagione lirica delle Muse registra, quest’anno, un incremento del 40 per cento. Alla gestione del Massimo di Ancona, d’altra parte, si è avvicinata con questo spirito: “Per mettere in pratica e dimostrare la giustezza di ciò che insegno”. Molti e prestigiosi gli organismi culturali che si sono avvalsi delle sue capacità: l’istituto“Greta” di Parigi, un nome per tutti, oltre alle università, attualmente docente alla Politecnica delle Marche. Materia: Economia e Gestione delle Imprese dello Spettacolo, quelle “aziende della cultura”, come le definisce Velia Papa agli “Incontri” di Alceo

corso della sua intervista con Moretti: il riferimento, in generale, ai diversi settori dello spettacolo e

forza per il sistema marchigiano, dice Velia Papa, e la sottolineatura è sull’ “occasione importan-

funzionalità al sistema. “Condividere –commenta la Papa- significa democratizzare l’accesso al

Vasta esperienza, al servizio della cultura

a dimostrazione della stessa”. Ottimizzazione delle risorse, lotta agli sprechi, le “brutte abitudini” da scardinare perché “le istituzioni culturali hanno una responsabilità nei confronti del mondo economico”: insediandosi nel suo incarico alla direzione della Fondazione Teatro delle Muse – nominata un anno fa, in pieno tsunami finanziario per i noti tagli ai fondiVelia Papa parlava di nuovi modi di produzione che la Fondazione può lanciare risparmiando. E sulla necessità di investire nella produzione, “processo in cui bisogna credere”, pone l’accento nel

Guerri al Rotary Club Ancona

Il cinema e la memoria Preserva la memoria del cinema italiano. Centomila pellicole conservate, una collezione che aumenta ogni anno per copie di legge e per acquisizioni. Una quantità di materiale enorme, fragile, che salvaguarda con complicati interventi di restauro e diffonde. L’altra colonna portante è la didattica, continuando a formare i professionisti della cultura cinematografica del nostro paese. Storia tutta italiana quella che il marchigiano Alberto Guerri, responsabile dell’Archivio fotografico di Cinecittà, racconta durante l’incontro conviviale con cui il Rotary Club Ancona ha festeggiato il proprio compleanno, il 63°. Cineteca nazionale e Scuola nazionale di cinema i due principali settori attraverso cui trova articolazione l’attività del Centro sperimentale di cinematografia: anno ufficiale di nascita il 1935, anche se la Scuola è attiva già da qualche tempo, ideata dal regista Alessandro Blasetti, operando in collaborazione con Anton Giulio Bragaglia. Progetto fortemente voluto, come per Cinecittà, da Mussolini ma soprattutto da Galeazzo Ciano, “è in uno scorcio di fascismo che viene messa la pietra miliare della Scuola, struttura che sin dall’inizio –spiega Guerri- si è posta come luogo franco, sopravvivendo alla dittatura e alla guerra”. Luigi Chiarini, Umberto Barbaro, Alessandro Blasetti figure chiave nel dare argine a risvolti prettamente propagandistici. Il cinema per il cinema: “Fuori dagli schemi e dalle ideologie”. Una palestra per talenti che annovera i geni di Antonioni, Germi, De Santis. “Una grande scuola di allievi, maestri e molti illustri ospiti, da Chaplin a John Ford”. Un’autentica fucina di artisti e la carrellata di ricordi recenti riecheggia i nomi di Muccino, Virzì, Verdone. Un omaggio a Giuseppe Rotunno, prestigioso direttore della fotografia, da parte di Guerri, ricordando anche l’altro grande incontro fatto al Centro: quello con il costumista Piero Tosi. Si. Cor.

Velia Papa è direttore della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona e direttore artistico di Inteatro, deus ex machina del Festival internazionale di Polverigi cui ha dato precisa impronta, facendone un incubatore di professioni artistiche e manageriali. Vasta la competenza accumulata, ha lavorato alla fondazione, agli inizi degli anni Ottanta, dell’Amat, mantenendo l’incarico di direttore del circuito fino al 1992; ha costruito e diretto la prima esperienza di stabilità teatrale pubblica delle Marche (Teatro Stabile) dal 1989 al 1997. Particolari le capacità sviluppate nei

settori dell’innovazione artistica e della promozione delle giovani generazioni, ambito in cui ha recentemente creato il progetto Ifa (Inteatrofestival Academy), un’esperienza residenziale di alta formazione artistica a cui partecipano giovani da tutto il mondo. Ha partecipato alla fondazione dei maggiori network teatrali europei ed ha collaborato con Festival internazionali (Szene-Salzburg, Acarte Lisbona); in qualità di relatore e docente ha partecipato a prestigiosi convegni e seminari in Italia e all’estero (San Francisco, Curitiba, Parigi, Barcellona, Murcia, Tunisi, Zurigo, Londra, tra le molte

città). Ha curato la produzione di decine di spettacoli, molti dei quali hanno ottenuto riconoscimenti e premi nel nostro Paese e anche fuori dai confini nazionali. Nel 2005 è stata nominata assessore alla Cultura, Spettacolo e Promozione del Comune di Senigallia; nel biennio 2008/2009 ha fatto parte della Commissione nazionale Musica istituita presso il Ministero per i Beni e le Attività culturali e, per la Regione Marche, dell’Osservatorio regionale dello Spettacolo. E’ attualmente docente di Economia e Gestione delle Imprese dello Spettacolo presso l’Università Politecnica delle Marche.

della cultura “per sviluppare un tessuto” di competenze e professionalità, con evidenti risvolti sotto il profilo occupazionale. Convinto sostenitore della via della coproduzione il maestro Vlad –“Persona di grande competenza, un valore per il Teatro di Ancona”-, alimentando sinergie tra le risorse artistiche del territorio: un punto di

te” che il “creare una rete di scambio” per la messa in comune di pratiche e di esperienze può rappresentare. Dunque, la rete suscettibile di diventare “un grande valore aggiunto”: in questa direzione le linee guida della Regione all’insegna dell’aggregazione, prevedendo la costituzione di un organismo tra enti per una nuova governance che assicuri migliore

lavoro nel mondo della cultura, moltiplicando e distribuendo le opportunità. Bisogna prendere esempio dalle imprese che anche in tempi di crisi riescono a tenere il mercato: specializzarsi, insomma, e mettere insieme le competenze. Facendo di più e meglio, perché la sottrazione di risorse non può tradursi in una contrazione del lavoro”. La

La scomparsa di Zampetti, figura eminente dall’indimenticabile impronta Si è spento all’età di 97 anni nella sua casa di Treviso, dove si era trasferito qualche anno fa. Uomo di grande sensibilità culturale ed artistica, Pietro Zampetti era nato ad Ancona e si adoperò alacremente per la valorizzazione della sua terra. Intellettuale poliedrico e raffinato, insignito della Medaglia d’oro della Presidenza della Repubbli-

ca come Benemerito della cultura e dell’arte, mise a frutto le sue capacità anche con l’impegno nelle istituzioni, sempre facendo dell’amore per la cultura il fulcro delle sue attività. Storico dell’arte, docente universitario, agli inizi degli anni ‘90 assessore alla Cultura del Comune di Ancona, diresse le Belle Arti a Venezia, tra gli altri incarichi, ed il Centro beni

culturali della regione Marche. Indimenticabile la sua impronta nel capoluogo, dove diede un contributo essenziale per il recupero ed il rilancio della storia e del patrimonio della città dorica. Suo, ad esempio, il progetto “Podesti”, che prevedeva una serie di mostre d’arte alla Mole dedicate a grandi autori anconetani. Critico attento e lungimi-

proposta di un consorzio unico Muse Stabile? “E’ giusto trovare un modo per razionalizzare: si tratta di due Fondazioni che abitano nello stesso luogo, il Teatro di Ancona, logico pensare ad un coordinamento e ad una semplificazione, tenendo però saldo l’obiettivo del lavoro”. Un inciso sull’importanza di utilizzare “in tutte le sue articolazioni” un edificio complesso, che incarna un forte potenziale, costituendo, già per posizione urbanistica, un “biglietto da visita” per il capoluogo marchigiano: “Le Muse hanno intrecciato un rapporto interessante con la città. Un legame stretto, che va saldato il più possibile: tante e diverse le iniziative che un contenitore così grande può ospitare. Naturalmente bisogna sempre cercare il bandolo della matassa e far quadrare i conti”. Messa in funzione, intanto, dei servizi di cui è dotata la struttura: “L’apertura di musecaffè è solo l’inizio”: accoglienza del pubblico che aspetta di entrare in biglietteria, i diversi spazi ristoro sempre aperti un preciso obiettivo di Velia Papa. Nella cornice di un “teatro verde”, eco-sostenibile: “Divulgazione di buone prassi, utilizzando i luoghi della cultura anche per promuovere un’educazione ambientale”.

rante, a Zampetti il merito di aver posto nella giusta luce quel particolare periodo artistico denominato Rinascimento adriatico, e di essersi dedicato alla valorizzazione di pittori che segnarono la storia dell’arte marchigiana, come Carlo Crivelli, Lorenzo Lotto, Simone De Magistris, Vincenzo Pagani e gli autori della scuola camerinese. Fra i suoi innumerevoli scritti, l’imponente opera “Pittura nelle Marche”. Ro. Ma.

La corsa vincente di Lupano e Giammarini Corri, corri. Vite a perdifiato, ma se ti lanci troppo rischi di cadere. Corri che la vita si dipana, tieni il ritmo, batti il tempo, ma questo tempo è già passato. E sono incursioni violente dal fondo, fotogrammi repentini che squarciano il cielo stellato e via via si fanno varco nello spazio sospeso di un luogo senza più riferimenti, straniante come un sogno in bilico sul crinale dell’incubo. La New York in bianco e nero che campeggia all’inizio è cifra di una versione che si addentra nei risvolti onirici del pluripremiato testo di Edoardo Erba. Bianco e nero, luce ed ombra, gli archetipi del teatro anche nella dialettica di opposti che la coppia incarna: Mario e Steve, due amici fianco a fianco nel loro allenamento in tenuta ginnica, due uomini che si

raccontano, si confrontano, così vicini nella fisicità della corsa, così lontani, irraggiungibili. La “Mara-

Giorgio Lupano e Cristian Giammarini interpreti di “Maratona di New York” tona di New York” di Giorgio Lupano e Cristian Giammarini, interpreti e

registi della produzione firmata Stabile delle Marche, tocca le corde dell’emozione. Caricando di suggestioni la complessità di un messaggio dal finale aperto: “La corsa una metafora della vita”, come hanno sottolineato i due attori durante il loro incontro con il pubblico alla libreria Feltrinelli di Ancona, in occasione della messa in scena dello spettacolo nell’ambito della rassegna “Offe Side”. Vincente la sfida che il marchigiano Giammarini e Lupano, volto noto per le numerose partecipazioni alle fiction televisive, si erano posti nell’affrontare il testo di Erba, fra i più tradotti e rappresentati al mondo: “Ci è apparsa da subito come una possibilità di mettere

alla prova la nostra capacità di raccontare una storia attraverso il teatro”. E chi a teatro li guarda si affeziona alle loro vite, brani di quotidianità che s’affacciano dalla vivacità dei dialoghi, parole che riconsegnano pensieri, fragilità, umori, sempre più rarefatte nello spaesamento di un mondo iperreale, allucinato. Un’ora scandita da un metronomo che non obbedisce alle regole consuete del tempo e prepara al colpo di scena finale: adesso si commuove il pubblico che Mario e Steve ha seguito fino all’ultimo, sul ritmo stesso della loro incessante corsa di atleti che si preparano alla maratona. Il pubblico straniato, fino all’ultimo partecipe di uno straniante tentativo di raggiungere la meta. Applausi e applausi. Con groppo in gola. Silvana Coricelli


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Cultura, il piano per il triennio 2011-2013; Marcolini: “Le Marche laboratorio per una sfida di sviluppo reale” Approvato dalla Giunta regionale il Piano per i beni e le attività culturali nel triennio 2011-2013. Aumentate nel bilancio 2011 le risorse per la cultura, che passano da 7 a 12 milioni di euro; “Una scelta forte e in controtendenza –la sottoline-

atura dell’assessore Pietro Marcolini-: le Marche investono in un settore che altri tagliano e vogliono porsi come laboratorio per una sfida di sviluppo reale”. Tra gli interventi previsti, quelli a sostegno del turismo culturale; in particolare, di concerto

con il Piano di promozione turistica, oltre alla valorizzazione di Urbino, città Unesco, nel 2011 viene posta attenzione all’itinerario su Lorenzo Lotto, in vista della mostra che le Scuderie del Quirinale dedicheranno all’artista. Forti implicazioni a

carattere culturale ha anche il turismo religioso: nel 2011 verrà avviato il progetto interregionale relativo all’itinerario della Via Lauretana, mentre ad Ancona si terrà il grande evento del Congresso eucaristico nazionale. Per quel che

riguarda gli eventi, mostre, rassegne, spettacoli, il Piano del turismo prevede la realizzazione di un calendario unico, promosso anche al fine di destagionalizzare l’offerta turistica. Circa la promozione internazionale, la Regione Marche ha in programma una fitta serie di fiere e di eventi esteri. Previsti, infine, progetti speciali quali lo sviluppo del

Distretto culturale evoluto; l’apertura dei numerosi contenitori culturali grazie a borse lavoro e opportunità lavorative per i giovani e grazie all’impiego di volontari qualificati over 60; il recupero dei beni monumentali per la fruizione allo scopo di rivitalizzare i centri storici cittadini; iniziative a sostegno del patrimonio archeologico.

Il 2 marzo Maurizio Ferraris nel capoluogo

Pesaro e Urbino, Stagione della Rete: appuntamenti fino all’8 aprile, in cartellone anche “Pinturas”; teatro comico ospite a San Costanzo

La parola alla filosofia

Grandi autori, giovani talenti

“Futuro: minaccia o promessa”: prossimo appuntamento il 2 marzo con Maurizio Ferraris (Università di Torino), che interverrà sul tema “Anima e iPad”, dando seguito al ciclo “Incontri con i filosofi” che si tengono al Teatro Sperimentale di Ancona (ore 21) nell’ambito della rassegna “Le parole della filosofia”, promossa dall’assessorato dorico alla Cultura in collaborazione con la sezione di Ancona della Società filosofica italiana. Seguiranno, il 23 marzo, Massimo Donà (Università San Raffaele di Milano), che parlerà di “Tempo e progetto”, e, il 27 aprile, Maurizio Viroli (Università di Princeton e di Lugano), che si occuperà invece di “Memoria e impegno”. Ideata e coordinata dal professor Giancarlo Galeazzi, presidente della Sfi di Ancona, la rassegna, giunta alla XV edizione (elaborazione grafica studio “Lirici Greci Comunicazione”, diretto da Francesca Di Giorgio), si struttura in due cicli, trovando articolazione con le lezioni di “A scuola di filosofia”, tenute dal professor Galeazzi e ospitate nella Sala del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche (ore 17). Questo il calendario degli appuntamenti, anch’essi incentrati su una tematica particolarmente attuale come la “Filosofia dei sentimenti”: 17 febbraio “Amore”, 10 marzo “Odio”, 14 aprile “Timore”, 12 maggio “Rispetto” (ingresso libero, come per gli “Incontri con i filosofi”).“Essere giunti alla XV edizione dell’iniziativa –inciso dell’assessore dorico alla Cultura Andrea Nobili–costituisce un significativo traguardo per una rassegna culturale che ha l’ambizione di portare la filosofia al grande pubblico nella convinzione che essa costituisce un diritto per tutti, in quanto sta nel dna dell’uomo il bisogno di interrogarsi, anche se non sempre si ha la possibilità di operare tale riflessione.” L’intento de “Le parole della filosofia”, come sottolineato dal professor Galeazzi, “proprio quello di offrire occasioni per esercitare il pensiero in modo accattivante e intrigante, contribuendo così alla crescita culturale e civile della città”.

C

ontinuano gli appuntamenti della Stagione di prosa della Rete teatrale, frutto del coordinamento e della sinergia fra l’assessorato alle Politiche culturali della Provincia di Pesaro e Urbino, Amat, i Comuni della provincia e Regione Marche. I capolavori di Pirandello, Shakespeare, Aristofane, accanto alle opere di giovani drammaturghi, trovano ospitalità nei teatri di Gradara, Macerata Feltria, Mondavio, Sant’Angelo in Vado, San Costanzo, San Lorenzo in Campo e Urbania. Dalla commedia dell’arte all’archeocabaret, dalla tragedia al teatro comico: la Stagione, con calendario fino all’8 aprile, è affidata principalmente all’interpretazione e alla regia di giovani compagnie (Gank, Teatro Stabile delle Marche, La Piccionaia, Sinergie Teatrali) e giovani registi (Marco Rampoldi, Alberto Giusta, Maurizio Garuti, Stefano Artissunch, Valentina Rosati) del panorama teatrale italiano. Non mancano nomi celebri della scena come quelli di Corrado Tedeschi, Edy Angelillo, Michele La Ginestra, Elena Ghiaurov, Debora Caprioglio, Iaia Forte, Lillo & Greg, Luca Marinelli (protago-

nista de “La solitudine dei numeri primi” di Giordano), Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Carlo Boso. Il teatro comico, come sempre ospite d’onore al Teatro La Concordia di San Costanzo, é quest’anno rappresentato dalla travolgente satira provocatoria di giovani talenti come Giorgio Montanini (che fa parte della piattaforma “Matilde”, progetto di Regione Marche e Amat) e del Tony Clifton Circus (con lo spettacolo cult Hula Doll, in programma il 26 marzo), insieme a quella della Nuova Barbie-

l’evento straordinario che da duemila anni emoziona e turba il mondo. Dio si immola davanti ad un’uma-

architetture, nuvole, paesaggi, drappeggi, copricapo, armi, teli, uomini e donne, animali, cieli, alberi, lacrime e stupori per quell’ingiusto e divino morire. Tutto in 14 splendide formelle montate ravvicinate in due pareti di

Teatro Bramante un aperitivo a cura di alcuni ristoratori locali. In cartellone anche l’eccezionale spettacolo Pinturas, (il 12 marzo al Teatro Bramante di Urbania), un percorso di danza, musica e immagini nelle opere e nella vita del grande artista andaluso Pablo Picasso proposto da FlamenQueVive,attualmente una delle più interessanti e innovative compagnie di flamenco; direzione artistica e regia Gianna Raccagni. Info: tel. 0721/3592515 www.amatmarche.net

Aspettando Godot, il capolavoro di Beckett ad Ancona regionale. Di Marco Sciaccaluga la regia, Ugo Pagliai ed Eros Pagni protagonisti di un classico del teatro di tutti i tempi: attraverso le parole e i gesti di due vagabondi, Estragone e Vladimiro, che hanno appuntamento sotto un albero con un certo Godot da cui aspettano aiuto ed ospitalità, Beckett lascia emergere con grande forza teatrale la complessa immagine della vita stessa, dove il tragico e

Eros Pagni ed Ugo Pagliai in “Aspettando Godot” (foto M. Norberth)

Stagione teatrale di Ancona: Aspettando Godot, il capolavoro di Samuel Beckett, in programma allo Sperimentale dal 16 al 20 febbraio in esclusiva

Via Crucis, il racconto di Luciano Vichi L’accoglienza e la valorizzazione delle opere d’arte è azione intellettuale alta. Don Adelio Battarra, parroco di “Cristo Risorto” a Pesaro, zona Muraglia, pare che ne abbia fatto un raro e meritorio argomento di evangelizzazione, cura pastorale e serio intento promozionale socioculturale. La sua chiesa e la sua casa parrocchiale stanno diventando scrigno importante per esibire opere d’arte riguardanti la vita di Gesù nella consapevolezza che gli uomini e la Chiesa hanno veramente bisogno dell’arte. Di recente nel saloncino della casa parrocchiale è stata esposta una “Via Crucis” in ceramica di Luciano Vichi. Bellissima! Con l’istoriato sontuoso, sommosso da interna vitalità, con la sapienza tecnica del ceramista raffinato, con l’approfondimento e la rivisitazione dell’opera grafica del Dürer e quella squisitezza cromatica che è anche opera del fuoco, Luciano Vichi racconta con lenticolare attenzione e seducente ricchezza di particolari storico-religiosi il processo, la crocefissione, la morte e la resurrezione di Gesù,

ria Carloni di Teatro Necessario (il 25 marzo al Teatro Apollo di Mondavio) e a quella più “dolce” di Pasticceri con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano (il 18 febbraio al Teatro Tiberini di San Lorenzoin Campo). Ancora un teatro “assaggiato” attraverso la degustazione con la coinvolgente Incantadora di Roberta Biagiarelli (il 25 febbraio, al Teatro comunale di Gradara) e la nuova iniziativa di Urbania che proporrà, prima di ogni spettacolo, nel ridotto del

sempre presente, silenzioso e sensibilissimo, ha girato con la sua telecamera, per amicizia partecipativa e forse per personale meditazione, uno splendido documentario: dall’installazione delle 14 Stazioni sotto gli sguardi compiaciuti di Don Adelio e quelli ansiosi di Vichi, alla ripresa di ogni segno Al “Cristo Risorto” di raffinato, di ogni Pesaro le 14 formelle colore in ceramica realizzate armonioso, di ogni dall’artista: l’evento gesto straordinario che da evocativo fino alla duemila anni turba il trionfale Resurreziomondo in un’opera ne che gli uomini non emozionante vedono e gli angeli festeggiaUna delle formelle della Via Crucis in no. L’opera in ceramica di ceramica realizzata da Luciano Vichi un saloncino parrocchiale, Luciano Vichi e la sua ed esposta al “Cristo Risorto” di come preghiera, tecnologica documentazione Pesaro come invito a ci permettono ancora una nità partecipe e partecipante fermare, magari per un volta di riflettere e di emozionarci sul mistero pur senza esserne consapeattimo, i nostri pensieri della Croce e della Resurrevole. La vittima, i carnefici, mercantili su altre logiche, zione di Gesù attraverso il la Madre, i discepoli, il su altri valori, su altre linguaggio dell’arte che da popolo, le autorità, vivono tensioni che pur si affacciasempre nutre il sentimento tutti drammaticamente in no vitali nel cuore e nella popolare. una scenografia fra tradiziomente degli uomini. Ivana Baldassarri ne e fantasia; arredi, Gianni Balista, come

il comico continuamente s’intersecano. La pièce del Teatro Stabile di Genova vede sul palco anche Gianluca Gobbi, Roberto Serpi e Alice Arcuri; scene Jean-Marc Stehlé e Catherine Rankl (di quest’ultima la firma dei costumi), musiche Andrea Nicolini, luci Sandro Sussi. Nella Stagione del capoluogo, organizzata dallo Stabile delle Marche, l’appuntamento successivo è con “La sirena”, dal racconto “Lighea” di Tomasi di Lampedusa: protagonista allo Sperimentale, dal 23 al 27 febbraio, un grande Luca Zingaretti.

Festival Vallesina pop rock, i vincitori Grande successo per la II edizione del Festival musicale “Vallesina pop rock Montalto Uffugo” che ha decretato sul palcoscenico del Teatro Spontini di Maiolati. Madrina del Festival Roberta Faccani, ideatrice, con Giordano Tittarelli dell’Associazione musicale Astralmusic, del concorso, che in questa edizione 2011 ha visto la vittoria di Giulia Damen per la categoria editi, premio Nanni Mancini, 18 anni di Chiaravalle, con il brano “Ricomincio da qui” di Malika Ayane; per la categoria inediti: Fabio Marsana, 22 anni di Palermo, con la canzone da lui scritta “Motivetto”. Menzione speciale nella categoria inediti all’applauditissimo gruppo di giovani ascolani “Champions” capitanati dalla voce di Daniele Incicco, con la canzone “Parole distratte”. I vincitori avranno diritto ad una produzione artistica curata dalle Edizioni musicali e discografiche Jois A.F.I.-, alla registrazione di un brano presso gli studi Astralmusic ed alla distribuzione on line presso i maggiori negozi digitali del mondo come iTunes, Mondadori Shop, Virgin, Amazon, Deezer. Tra gli altri premiati Chiara Tipitone per “un nuovo volto per la musica”, premio consegnato da Luciano Tallarini. A selezionare i giovani talenti e a decretare i vincitori una giuria tecnica altamente qualificata presieduta da Carlo Marrale, cantautore e fondatore storico dei Matia Bazar. Tra i grandi personaggi in giuria: Fabrizio Pausini, Daniel Vuletic, Gary Stewart Hurst, Massimo Cotto, Mario Rosini, Franco Fussi, Domenica Vernassa, Giovanna Gilda Severino, Luciano Tallarini, Andrea Direnzo, Pape Gurioli. Giuria tecnica affiancata alla giuria popolare, tra i cui componenti l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Maiolati Spontini Sandro Grizi e il sindaco di Castelplanio Luciano Pittori. Premi finali alla carriera per Marrale, Tallarini, Pausini, Fussi e per Roberta Faccani.


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Provincia di Ancona, lungo le strade del jazz Continuano gli appuntamenti con la musica jazz della Provincia di Ancona. La dodicesima edizione della rassegna Le strade del jazz, realizzata in collaborazione con l’associazione SpazioMusica, si articolerà fino al 27 marzo coinvolgendo i Comuni di Ancona, Castelfi-

dardo, Chiaravalle, Corinaldo, Jesi, Montecarotto, Montemarciano, Offagna, Osimo, San Marcello, Serra de’ Conti e Senigallia. “Una manifestazione ormai storica per questo territorio – inciso dell’assessore alla Cultura Carlo Pesaresi–; come al solito, protagonisti sono musicisti di rango

Padre Matteo Ricci ambasciatore in Europa Padre Matteo Ricci primo europeista e ambasciatore d’Europa in Cina. Successo per la mostra che a Strasburgo, in occasione della prima sessione plenaria del Parlamento europeo, ha reso omaggio al gesuita maceratese, aprendo la via ad un prossimo evento alla Commissione europea per approfondire l’esperienza del grande missionario, maestro di diplomazia e dialogo interculturale, come riecheggiato dal titolo dell’esposizione, “Incontro di civiltà. Padre

internazionale provenienti da tutto il mondo ”. Il 24 febbraio al Teatro comunale di Monetcarotto l’incontro è con la raffinatezza e l’eleganza del pianista Phil Markowitz, accompagnato dalla classe riconosciuta di Jay Anderson e dalla freschezza dirompente di Obed Calvaire. A seguire

gli appuntamenti del 27 febbraio, alla Chiesa del Sacramento di Offagna, con la poliedricità del Luigi Ferrara e Moreno D’Onofrio special jazz duo, che ha dato vita al recente disco Dream Dancing; del 6 marzo, al Teatro Alfieri di Montamarciano, con il canto di Shawnn

cultura Monteiro; del 18 marzo, al Teatro La Fenice di Osimo, con Joyce, una delle più importanti voci del jazz brasiliano di tutti i tempi; del 20 marzo, al Teatro Italia di Serra de’ Conti, con il duo Roberto Taufic e Stefania Tallini. Penultimo appuntamento il 24 marzo, al Teatro La Fenice di Senigallia, con il sestetto guidato da Franco Ambrosetti, tra i più grandi

Cinquanta al Teatro Ventidio Basso. La stagione così prosegue: 1 marzo (ore 21), Teatro

L’attrice Ottavia Piccolo dell’Aquila di Fermo: Compagnia italiana di operette in “La Principessa della Czardas”; 6 aprile (ore 21), Teatro

ed importanti jazzisti europei, e il piano di Geri Allen. Gran finale al Teatro Ferrari di San Marcello, il 27 marzo, con la musica brasiliana, e in particolare la bossa nova, di un duo prezioso e unico composto da Wanda Sà e Eddy Palermo. Tutti gli ingressi agli spettacoli sono gratuiti. Info: www.anconajazz.com .

“Così fan tutte”, chapeau SILVANA CORICELLI

iamo a Napoli, di Napoli è la luce, e la brezza che quasi si respira con la musica, s’invera nei sensi dal fondo su cui si staglia questa casa bianca a ridosso di un lembo di spiaggia. Dietro c’è il mare, una presenza fisica, senza infingimenti: lo avverti, sfuma nel cielo i colori chiari del mattino, riverbera sulla scena tonalità che sono le stesse degli scogli, dei costumi. Gusto tutto italiano di fare teatro. Ineccepibile nell’allestimento che a firma Pier Luigi Pizzi ha inaugurato ad Ancona la Stagione lirica 2010/2011: il suo Così fan tutte è malia di convivenze

perfette, squisiti raccordi che esaltano nella purezza dell’ispirazione il rapporto di osmosi tra partitura e

guibile che si fonde con la trama, serrata nell’assenza di elementi di spettacolo superflui. Calligrafica la

“Così fan tutte”: regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi; l’allestimento, nuova produzione Fondazione Muse in collaborazione con il Sof, ha inaugurato ad Ancona la Stagione lirica drammaturgia. Una rictessitura di tutte le compochezza musicale inestinnenti: intreccio di recitati-

Molinari: le Muse un teatro di luce Velature in bianchi madreperlati. Strati che si sovrappongono –anche una trentina di mani-, forme nascoste nel monocromo che affiorano per rifrazione della luce dal giusto angolo di visuale. Due passi laterali per variare il punto di osservazione, negata una prospettiva oggettiva, frontale. “Alcune opere vanno viste da sinistra, altre da destra”, spiega Patrizia Molinari: le 10 tele esposte alle Muse raccontano con malia di trasparenze il lavoro compiuto dall’artista sulla luce come sostanza a se stante, studiandone le interazioni con il non-colore, il bianco totale che è passaggio a quella “cancellazione via via che si

Concerti Aperitivo: la Piccolo a Jesi Il prossimo appuntamento è per il 25 febbraio (ore 21) al Teatro Pergolesi di Jesi con Ottavia Piccolo in “Donna non rieducabile”. Nel calendario della rassegna dei Concerti Aperitivo del Carlino, giunta all’ottava edizione, lo spettacolo in cui la grande attrice italiana dà voce a smarrimento, dignità e ironia della protagonista Anna Politkovskaja, giornalista che portava avanti con tenacia e determinazione il proprio mestiere e per questo è stata uccisa. Il 27 febbraio (ore 21) ci si sposta ad Ascoli Piceno con “The Ballroom Kings Show”: ritmi scatenati degli anni

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L’allestimento firmato Pier Luigi Pizzi ha inaugurato nel capoluogo la Stagione lirica. Appuntamento con “Don Pasquale” il 4 e 6 marzo

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Matteo Ricci, ambasciatore d’Europa nella Cina dei Ming”, e sottolineato dai numerosi europarlamentari presenti all’inaugurazione, con incisi sull’importanza del messaggio universale di cui è stato capace Padre Ricci: un approccio, il suo, “di amicizia e rispetto tra i popoli che offre una lezione su cui riflettere”. Alla cerimonia che ha salutato l’iniziativa organizzata a Strasburgo dal Comune di Macerata in collaborazione con il Comitato delle celebrazioni per il IV centenario della morte di Ricci, Regione Marche, Banca Marche, Fondazione Carima e Istituto Ricci di Macerata, la partecipazione dei vicepresidenti del Parlamento europeo Roberta Angelilli e Gianni Pittella, il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, i capigruppo Davide Sassoli del S&D e Mario Mauro del Ppe, oltre alla delegazione di Macerata con il sindaco Romano Carancini, il presidente del Comitato Adriano Ciaffi e l’assessore Alferio Canesin. “La mostra a Strasburgo –ha commentato Carancini- un grande traguardo e l’avvio di una serie di relazioni con l’Europa di cui Macerata e le Marche vogliono essere protagoniste nel nome di Ricci”. Nell’esposizione trilingue, curata da Filippo Mignini, direttore dell’Istituto Ricci per le relazioni con l’Oriente di Macerata, ricostruita l’esperienza storica del missionario e di quel primo decisivo incontro, di cui il gesuita maceratese fu artefice, tra le civiltà europea e cinese nel periodo che va dal 1582 al 1610, anno della morte di Padre Ricci Pechino. Sei le sezioni, in mostra (un’immagine nella foto sopra) sono stati proposti anche strumenti scientifici cinquecenteschi, il modello funzionante dell’orologio a pesi che Ricci donò all’imperatore, la carta geografica universale realizzata a Pechino nel 1602, nonché l’edizione delle opere cinesi del gesuita maceratese incluse nella “Collezione di autori cristiani” pubblicata dal collaboratore e amico di Ricci Li Zhizao (Pechino 1629).

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La Nuova Fenice di Osimo: Gran galà di operetta (le più belle arie dalle operetta); 13 aprile (ore 21): Amanda Sandrelli ad Ancona, all’Aula Magna d’Ateneo, che il 5 maggio (ore 21) ospiterà Alessandro Haber. Il 22 maggio (ore 20), al Conero Golf Club di Sirolo, “Nino Rota Ensemble” in “Omaggio a Nino Rota nei 100 dalla nascita”. Chiusura della stagione nel mese di giugno (data da definire) ad Urbino: “Musical in Concert” al Teatro Sanzio.

costruisce”. Ma non certo percorso a sottrarre, a perdere. Anzi, il preservare la sacralità di un codice prezioso in luoghi del silenzio che parlano di nascita, di origine. E possono essere striature d’oro liquido su un paesaggio innevato, può essere un baluginare di iridescenze che si compenetrano là dove l’acqua si ritira dopo aver bagnato la sabbia. Teatri di luce, s’intitola la mostra: la luce e l’acqua e un diafano mondo primigenio riconsegnato alla visibilità attraverso bagliori di luce, la stessa che cambia per riflessi luminescenti il vetro, materia tra le predilette per le sue sculture da Patrizia Molinari, artista nata a Senigallia e conosciuta a livello internazionale (suo

l’obelisco “Verso lo spazio” per il quartiere di Tor Bella Monaca a Roma), firma dell’opera realizzata per il Premio Corelli “Sasso segreto”, in vetro e oro zecchino, che sarà donata a Sonia Ganassi il 3 maggio, in occasione del recital della mezzosoprano al Massimo di Ancona. E fino al 3 maggio resterà allestita alle Muse la mostra della Molinari (visitabile nei giorni di spettacolo, un successo già decretato all’inaugurazione): insieme con le tele, esposte 10 carte giapponesi eseguite a tecnica mista e montate su plexiglas,oltre ad un nucleo di fotografie stampate su carta cotone con interventi d’oro zecchino. Sil. Cor.

vi ed arie, geometrie disegnate dalla stessa sapienza registica che imprime ritmo ad un gioco di attori senza sosta nel dare accento al carattere teatrale della vicenda. Sei personaggi sul palco, coinvolti nella scommessa che rende atemporale il testo dell’opera di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Lorenzo Da Ponte: l’azzardo che è scoperta della vita e dell’amore, cast di giovani cantanti ad una prova cui il pubblico delle Muse ha tributato, nel corso delle due rappresentazioni, continui applausi a scena aperta. Daniel Kawka direttore d’orchestra, nei ruoli di Fiordiligi e Don Alfonso Carmela Remigio e William Shimell, al fianco di Ketevan Kemoklidze Dorabella, Markus Werba Guglielmo, Paolo Fanale Ferrando, Giacinta Nicotra Despina. Dopo il Don Giovanni dello scorso anno, un nuovo appuntamento con Mozart ad Ancona, cui la città non è voluta mancare: teatro sold out per una produzione che ha visto rinnovata la collaborazione tra Fondazione Muse, Sferisterio Opera Festival (Sof) di Macerata e Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana. La seconda opera in cartellone è il Don Pasquale di Gaetano Donizetti, su libretto di Giovanni Ruffini e Donizetti (1842), in scena il 4 e 6 marzo per la regia di Andrea De Rosa. A dirigere la Filarmonica Marchigiana sarà Bruno Campanella; impegnato anche il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”, maestro del coro David Crescenzi.

Sandro Trotti, mostra a Civitanova Sandro Trotti nasce il come Purificato e i suoi 25 gennaio 1934 a Monte grandi conterranei MonaUrano (Ascoli Piceno), chesi, Cagli e Fazzini; la ma Roma diviene presto presentazione nel catalocentro dei suoi interessi artistici; qui si diploma al Liceo artistico nel 1953, poi diventerà titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti in Via di Ripetta per circa trent’anni, fino al 2000. A Roma stringe una lunga ed Sandro Trotti, “Marina”, olio su tela, 1977 intensa amicizia con Luigi Montanarigo della mostra alla galleria L’Indiano di ni e frequenta artisti

Firenze, nel 1961, vedrà la sua consacrazione come sicura promessa (allora il pittore di Monte Urano era appena ventisettenne) nel firmamento artistico contemporaneo. A Trotti, con il suggestivo titolo “Pittura infinita poesia”, viene dedicata la bella mostra antologica, che, curata da Enrica Bruni Stronati e Sandro Pazzi, resterà allestita fino al 28 febbraio all’Auditorium Sant’Agostino di Civitanova Marche Alta.


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Scuola: è scattata l’alfabetizzazione motoria Da 388 a 822 classi: un aumento del 112% rispetto allo scorso anno, grazie alla concertazione fra Enti e ad un apposito capitolo di spesa di 180 mila euro acceso dalla Regione, che il Coni ha interamente dedicato al progetto Miur (Ministero istruzione università e ricerca)-Coni-Regione. Dallo scorso lunedì 14, l’alfabetizzazione motoria è entrata in 76 scuole primarie delle Marche, affiancandosi a Giocosport –l’iniziativa dai medesimi contenuti già ‘sposata’ da Province e Comuni– raggiungendo così una copertura del territorio fra le più significative in Italia: 265 docenti e 41.500 alunni, pari al 62%.

Approfondimento storico sulla creazione della mitica società di pallacanestro milanese Il fortunato incontro con Cesare Rubini e Sergio Paganella

Quando Alceo Moretti... fondò l’Olimpia Borletti ROBERTO I. ROSSI

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a recente scomparsa di Cesare Rubini, un autentico mito dello sport italiano, da pallanuotista giocò a Trieste, Milano, Napoli e Camogli conquistando sei scudetti, da cestista ha militato a Trieste e Milano vincendo 15 titoli (i primi cinque da allenatoregiocatore) e la prima Coppa Campioni del basket italiano nel 1966 da coach (con Bill Bradley in squadra), da dirigente della Fip gioì per l’argento olimpico Mosca ‘80 e l’oro europeo ’83, ha toccato in modo particolare Alceo Moretti, il nostro direttore. Oltre al rapporto di amicizia, Alceo Moretti era particolarmente legato a Cesare Rubini per la grande e storica iniziativa che li aveva uniti nella loro giovane età. “Sono rimasto molto colpito dall’addio alla vita terrena di questo campione –ha dichiarato Alceo-, era un grande trascinatore come atleta, tecnico e dirigente; purtroppo, da un po’ di tempo ero a conoscenza che era stato colpito da un male micidiale e quindi mi aspettavo questa notizia, però quando è arrivata per me è stato uno shock, perché mi ha rigettato negli anni della mia giovi-

Cesare Rubini nezza. Lui fu un giovane ‘incosciente’ che accolse una mia strana idea: Ugo La Malfa mi spedì a Milano per il Partito d’Azione per attivare qualche cosa nel campo dei giovani, e legato com’ero allo sport, ho avuto un pensiero che piacesse ai giovani e che fosse da faro per loro”. Una premessa: “L’iniziativa che ho avviato a Milano, la creazione dell’Olimpia Borletti, ha avuto un prologo molto lontano. L’Olimpia è nata dalla… Scuola degli ufficiali di bersaglieri di Pola, perché avevo come compagni di corso Sergio Paganella, nazionale di pallacanestro e Guido Poillucci, un giovane triestino. Quando avevamo dei permessi correvamo subito

a Trieste ed eravamo ospiti della famiglia di Poillucci ed eravamo trattati in modo magnifico, con grande calore, una famiglia molto importante (lo zio di Guido poi diventò sindaco di Trieste), e io legai molto con il fratello di Guido, Manlio, che oggi è un prestigioso avvocato. All’epoca si discusse tante ore sulle tematiche di taglio sportivo e diventammo granAlceo Moretti di amici. Quando a Milano ebbi l’idea di avliretta, qualche cinema alla viare una iniziativa per i giosera e alcuni viaggi a Trievani, pensai di rivolgermi a ste con il camion che traManlio, per invitare un grupsportava i giornali del ‘Corpo di cestisti triestini che averiere della Sera’, nell’accetvo visto giocare per ‘importare queste condizioni hantarli’ a Milano. E lui fu talno dimostrato di essere mente efficace ed efficiente molto attaccati allo sport, la che convinse questo gruppo pallacanestro nello specifidi giovani, capitanato da co. Il gruppo, formato oltre Cesare Rubini, a trasferirsi a che da Rubini, da Fabiani Milano. Li misi in una pencugino di Oberweger, Ct sione molto modesta. E per della nazionale italiana di il minimo trattamento che atletica-, da Pellarini, da Pisono riuscito ad offrire loro, tacco e da altri quattro gioal massimo potevo permetcatori, si trovò praticamentermi all’epoca il mantenite a realizzare l’iniziativa mento in pensione, qualche

che avevo avviato”. Una specifica: “A questo punto pensai a Paganella, che nel frattempo era diventato dirigente della Borletti, e gli esposi il progetto, chiedendogli ‘quattro lire’, e lui da ex campione aderì subito al mio progetto, e così realizzai l’Olimpia Borletti, che è stata la prima sponsorizzazione in Italia. Se non ricordo male eravamo nel 1946. E da lì iniziammo a dare vita alla squadra con molte attività, come scrisse Rubini sul quotidiano Repubblica, in occasione di un anniversario, che io ero stato un giovane presidente molto coraggioso ed attivo. Ad un certo punto, le disponibilità economiche crollarono, venendo a cessare le sovvenzioni del Partito d’Azione, e mi trovai costretto ad individuare una soluzione, trovando un personaggio con disponibilità finanziarie al quale cedere la presidenza. Mi rivolsi ancora a Manlio Poillucci, il quale mi presentò un giovane grossista di granaglie, Adolfo Bogoncelli, il quale accettò con entusiasmo di prendere la presidenza dell’Olimpia Borletti. Bogoncelli, fortunatamente, fu un grande presidente, portando l’Olimpia Borletti a livelli europei, e ripeto: fu un grande presidente ma non il fondatore dell’Olimpia Borlet-

ti, che invece è stato Alceo Moretti”. Tra i tanti, un ricordo simpatico del rapporto di amicizia con Cesare Rubini: “Quando l’Olimpia Borletti cambiò sponsorizzazione, passando all’Innocenti, fabbrica di automobili, mi invitarono e io andai all’Hotel Principe di Savoia. Mi trovavo nella hall a fianco al direttore della Innocenti che assumeva la presidenza della Società: entrò Rubini, venne verso di noi esclamando: ‘Ah…, finalmente posso riabbracciare il mio presidente!’, e il direttore della Innocenti credendo che si riferisse a lui spalancò le braccia ma poi rimase molto deluso quando Rubini continuò il suo percorso venendo verso di me, abbracciandomi”. Alceo, chiudendo questa riflessione, ha detto: “Mi rimane un grande ricordo di Cesare che ebbe il coraggio, ripeto, di seguire insieme ai suoi amici questa avventura che poteva sembrare da incoscienti. Un ultimo appunto: fui molto fortunato nell’aver potuto lasciare la Società ad Adolfo Bogoncelli, che ripeto, è stato un grande presidente, e ringrazio ancora una volta Manllio Poillucci, però il fondatore dell’Olimpia Borletti è stato Alceo Moretti”.

Intervista con Libero Brignoccoli, anconetano doc, ex arbitro di serie A. Il fischietto dorico ha diretto 15 gare nella massima categoria fino al 1995. E’ stato dirigente del volley femminile, ora segue il calcio a 5

“Apprezzavo i concetti di Casarin” PAOLO PAPILI

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ell’anno 1992 Libero Brignoccoli debuttò in serie A come arbitro. Il fischietto anconetano diresse 15 gare fino al 1995: un leader per la sezione di Ancona, perché incarnava il vero arbitro. Diretto, genuino e rimasto sempre uomo tra i ragazzi, sapendo raccontare il campionato di massima serie come se raccontasse una gara in provincia, con semplicità. Brignoccoli, ci racconti il suo cammino prima di arrivare nell’olimpo del calcio… “Un percorso molto duro, ricco di sacrifici. Nel periodo in cui sono stato arbitro le regole erano molto diverse da quelle di adesso. Per acquisire l’esperienza necessaria prima di affacciarti nel calcio che conta eri obbligato a farti le ossa nei campi più polverosi d’Italia.

Libero Brignoccoli Quattro anni di serie D, tre di C per poi arrivare con maggior stabilità a dirigere gare di serie A e di serie B”. La prima partita in serie A se la ricorda ancora? “Difficilmente potrei dimenticarla. Arbitrai Atalanta-Foggia, una sfida indimenticabile che finì 44. Per la squadra orobica quel giorno segnò una tripletta il difensore Cornacchia, che qualche anno dopo venne ad Ancona per qualche stagione. Era bra-

vo di testa, si inseriva molto bene nelle palle inattive, ma quel giorno esagerò proprio”. Era emozionato? “Emozionato non direi. Sentivo la partita, quella sì. Avevo 38 anni e sapevo benissimo contenere il mio stato d’animo. Come le spiegavo, prima di avere la possibilità di salire di categoria la trafila era davvero molto lunga. Non come adesso”. Non condivide la riforma della classe arbitrale? “Non è che non la condivido, ritengo semplicemente che il metodo che applicavano allora era più funzionale. Oggi, con due anni di serie C alle spalle basta ed avanza per essere promosso”. Apprezzava di più Casarin… “Il suo sistema poteva anche non piacere, io apprezzavo i suoi concetti. Ad un raduno disse: fino ad ora avete giocato con le bambole, adesso viene davvero il difficile”.

Vi preparava in questo modo per dirigere una gara di A… “Eravamo tutti pronti e consapevoli che da quel momento non si sarebbe più scherzato. Lui volle prepararci alla sua maniera: televisioni, radio, prime pagine dei quotidiani”. Brignoccoli in prima pagina quando? “In occasione di InterFoggia, su segnalazione dell’assistente allontanai dal terreno di gioco De Agostini anziché Tramezzani. I neroazzurri inseguivano il Milan per la lotta allo scudetto, il Foggia pareggiò con l’olandese Roy e quel simpaticone di Walter Zenga non me le mandò a dire”. Aveva sbagliato il guardalinee però… “L’arbitro è l’ultimo a decidere. Direttamente non ero stato io a combinare il pasticcio, pagai, però, per come è giusto che fosse”. Che paura quella volta a Salerno…

“Salernitana-Palermo: i campani invasero il campo, un po’ mi spaventai”. Oggi segue il calcio a 5… “Bella esperienza: seguo le partite da commissario di campo. Vado spesso in Abruzzo, a Pescara in particolare; mi diverto anche perché i palazzetti sono sempre pieni. C’è una bella atmosfera”. Che cosa ne pensa del movimento sportivo anconetano? “Da anni spero in un cambiamento che però tarda ad arrivare. I nostri amministratori hanno sempre sbandierato il loro attaccamento allo sport a parole senza mai passare alle vie di fatto. Lo scorso anno, ad esempio, ero dirigente nella Edilcost Volley: non abbiamo ricevuto nessun tipo di aiuto da chi poteva fare veramente qualcosa. Eppure, nella nostra città il volley femminile tornava in serie A dopo 20 anni… e non ha interessato mai nessuno, peccato”. Spesso ci si lamenta

per la mancanza di strutture… “Mi chiedo a cosa serva davvero il PalaRossini. Evidentemente a qualcuno dà soddisfazione nel vederlo riempito solo per i concerti o in rarissime competizioni sportive. Personalmente, mi sarebbe piaciuto di più se ci si fosse concentrati nella realizzazione di palestre di quartiere: quelle sono la base per costruire qualcosa di importante”. Più legato al calcio o al volley? “Al calcio perché ha fatto parte della mia vita. Se oggi nella nostra città esiste un plauso va rivolto senz’altro ad Andrea Marinelli. Persone serie come l’attuale presidente dell’Ancona in giro non ce ne sono molte. Finora è stato poco aiutato dalle istituzioni, spero non molli e che riesca ad andare avanti da solo. E’ l’unica maniera per costruire un progetto ambizioso e graduale; di salti nel vuoto ce ne sono stati fin troppi”


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Ciclismo – Tirreno-Adriatico: tre le tappe marchigiane Tre le tappe finali che si disputeranno nelle Marche relativamente alla corsa Tirreno-Adriatico, in programma dal 9 al 15 marzo 2011, sette tappe per un totale di 1.075 chilometri. La prima delle tre tappe in programma nel nostro territorio è prevista per lunedì 13 marzo con l’arrivo a Castelraimondo, dopo la partenza da Chieti. Martedì 14 marzo, la seconda tappa, Ussita-Macerata, e il gran finale mercoledì 15 marzo sul lungomare di San Benedetto del Tronto. Una novità: l’ultima frazione tornerà ad essere una prova individuale contro il tempo. Venti le squadre partecipanti, per un totale di 160 corridori al via.

Ginnastica artistica - A colloquio con Jury Chechi, l’indiscusso “signore degli anelli”, ospite dell’incontro organizzato dal Club della Qualità di Confindustria Ancona e condotto da Andrea Taffi

“Si diventa campioni gestendo al meglio la... paura di fallire” ROBERTO I. ROSSI

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na forte e robusta determinazione è la base per centrare l’obiettivo che si ha in mente, pur dovendo attraversare un percorso ricco di difficoltà”. E’ il pensiero di Jury Chechi, l’indiscusso “signore degli anelli” della ginnastica italiana che ha portato la sua testimonianza sportiva sul tema “Reinventarsi, la voglia e il coraggio di crederci”, nell’ambito dell’incontro organizzato, di recente, dal Club della Qualità di Confindustria Ancona, con il giornalista Andrea Taffi a condurre una fantastica serata, ricca di ricordi ed emozioni legati alla straordinaria vita sportiva del mitico Jury. “La voglia di emergere e di vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi –ha raccontato Chechi- ce l’ho avuta sin da piccolo. All’epoca, quando mi si chiedeva che cosa volevo fare da grande, rispetto ai miei compagni ed amici, con ognuno che esprimeva il desiderio di diventare ingegnere, dottore, falegname o altro, io ho sempre detto, e l’ho anche scritto, che il mio traguardo era di salire sullo scalino più alto del podio ai Giochi dei cinque cerchi. E da subito mi innamorai della ginnastica artistica, sorprendendo mio padre che pensava che mi dedicassi, ad esempio, alla boxe. E all’età di 13 anni decisi, grazie anche alla disponibilità dei miei genitori, di andare a Varese, in un collegio, per praticare la ginnastica artistica in un contesto particolare, essendo già stato all’epoca chiamato a far parte del team della Nazionale. E da Varese ho iniziato a dedicarmi a questo sport in modo particolare, con tanta dedizione e concentrazione che nel tempo mi hanno portato a conquistare titoli molto importanti a livello internazionale”. Una particolarità nella preparazione degli esercizi… “La gara degli anelli dura un minuto e per diventare vincenti in questa specialità è indispensabile organizzarsi in modo particolare, provando i vari passaggi della prova nei minimi dettagli, dedicando tanto tempo, in modo da arri-

vare alla gara il più preparati possibile”. Come si gestisce la… paura che scaturisce nel momento in cui ci si allena e si pensa alla gara? “Se la si vive nel modo giusto è una caratteristica che ti aiuta ad affrontare al meglio qualsiasi tipo di gara. La paura gestita nel modo corretto è fondamentale per ottenere determinati risultati. Personalmente, ho avuto paura molte volte prima degli allenamenti e delle gare. E sono sempre riuscito a gestirla al meglio, grazie alla consapevolezza di quello che avevo fatto per non fallire”. La medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996… “E’ il ricordo più bello ed emozionante della mia vita sportiva. L’aver offerto e trasmesso delle forti emozioni a tutti coloro che in quella occasione mi hanno seguito è stato un momento di grande orgoglio. Ancora oggi, a distanza di quasi quindici anni, molte persone mi ringraziano per le emozioni che ho fatto vivere loro con quell’incredibile minuto agli anelli. Quando il mio allenatore mi sollevò per raggiungere gli anelli in pratica diventai un… computer, cancellando le emozioni e riuscendo a svolgere la gara, quale ultimo atleta, in modo perfetto, tanto da ottenere dei fantastici 10 da tutti i giudici, e solo con quel tipo di votazione avrei potuto vincere la medaglia d’oro”. Dopo aver concluso una incredibile carriera da atleta sta avviando quella da allenatore? “No, non è al momento nei miei programmi. In questi anni mi sto occupando di altro e comunque continuo a seguire lo sport, soprattutto la ginnastica artistica, ma non dal punto di vista tecnico”. I giovani ginnasti di oggi hanno le caratteristiche tecniche come quelle che l’hanno fatta diventare un campione? “Ci sono dei buoni ginnasti, manca il ricambio generazionale a livello di campioni”. E per Londra 2012, quando ci saranno le Olimpiadi, come si presenterà l’Italia della ginnastica? “La ginnastica italiana ritengo che possa presentare, sia a livello maschile che femminile e soprattutto nella ritmica, dei buoni atleti”.

Doping. Le normative per combatterlo sono sufficienti? “In Italia è stato fatto un ottimo lavoro e i risultati si vedono. Un impegno questo che, purtroppo, non è uniforme nel resto del mondo. L’Italia è un Paese che deve essere preso ad esempio per combattere tutte le forme di doping”. Quali sono i segreti per diventare un campione? “Ci vorrebbe troppo tempo per spiegarlo… In realtà, non esistono dei segreti particolari. Si diven-

ta campioni quando si svolge la propria attività sportiva con grande passione ed amore, con la consapevolezza che per raggiungere i più alti obiettivi ci si deve applicare con grande determinazione e volontà di allenarsi senza soste, cercando di migliorare le proprie prestazioni seguendo i preziosi consigli degli allenatori e gestendo al meglio la... paura di fallire. Comunque, ogni storia sportiva ha un suo percorso che esula da eventuali segreti”.

Il suo rapporto con le Marche. “Ormai sono di casa nella vostra regione. Mi considero un marchigiano a tutti gli effetti (nel 2004, dopo la medaglia di bronzo conquistata alle Olimpiadi di Atene, ha ricevuto la cittadi-

nanza onoraria dal Comune di Porto San Giorgio, ndr.). Amo questa terra fortemente. Ho inoltre un’attività imprenditoriale a Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, dove ho avviato un agriturismo che mi impegna per quasi mezzo anno”.

Calcio, Eccellenza - Il presidente dell’Ancona 1905, Andrea Marinelli, sul futuro della Società: “Far diventare il Club una Srl”

“Pronti all’ingresso di nuovi soci” PAOLO PAPILI

Con serietà e passione sta nascendo l’Ancona di Andrea Marinelli. Nei giorni scorsi il presidente ha tenuto una conferenza stampa, negli uffici della Akifix, per fare il punto della situazione: “Sono disponibile ad aprire a nuovi soci, ma al momento la mia intenzione è solo quella di far diventare il Club una Srl. Mi piace procedere gradualmente; quello che stiamo vivendo è un periodo di transizione che servirà a valutare meglio il sostegno degli sponsor. Sono convinto delle mie possibilità, perché ho le condizioni sia tecniche che economiche. Schiavoni? E’ un appassionato, per il suo ingresso in società vedremo se sarà possibile”. Marinelli ha poi analizzato in maniera più dettagliata il discorso sugli sponsor: “Finalmente siamo riusciti a trovare l’accordo con la Msc Crociere, ma non dimentico tutto il sostegno che stanno fornendo Eusebi, l’azienda Marsch ed Energy Resources. In trattativa abbiamo un altro accordo prestigioso, spero di poterlo ufficializzare perché sarebbe un bel colpo”. Per il momento, massimo riserbo da parte della Società di via Damiano Chiesa, che intende davvero fare le cose in grande ma a piccoli passi. “Sto gettando le basi –ha spiegato Marinelli- per il settore giovanile. Abbiamo trovato l’accordo con la Dorica Torrette: rileveremo il suo settore giovanile e lo fonderemo con il nostro, utilizzando i tre campi in dotazione al Centro tecnico di Torrette. Un’operazione che potrà far leva su quasi 400 ragazzi”. Non è finita: “Un approccio analogo è

stato avviato anche la Giovane Ancona e la Nuova Folgore. L’intenzione è quella di consolidare il più possibile collaborazioni con le Società del nostro territorio per troppi anni trascurate”. La cittadella sportiva? “Le intenzioni sono serie e concrete, spero in un’accelerata perché il progetto è estremamente interessante da sviluppare. L’Amministrazione comunale è particolarmente sensibile e sono convinto che troveremo una soluzione anche per lo stadio. Tre anni di gestione sono pochi, servirebbero almeno dieci anni per fare le cose con maggiore tranquillità”. Il numero uno biancorosso ha voluto spendere delle parole anche per lo stadio Dorico: “Abbiamo ancora cinque anni di gestione diretta e non intendo privarmi di una struttura del genere anche se la tribuna non è stata giudicata agibile”. La squadra, nel frattempo, sta viaggiando spedita nel suo cammino: sia nel campionato di Eccellenza, nell’ultimo turno ha battuto in casa il Corridonia per 1-0, sia nella fase nazionale di Coppa Italia. Il mese di febbraio è molto impegnativo, ma la rosa si sta comportando all’altezza della situazione. Il tecnico Marco Lelli può contare su un organico valido ed affidabile, con i correttivi del mercato invernale che hanno prodotto i frutti sperati. L’attaccante Genchi è un esempio: arrivato in punta di piedi ha saputo inserirsi al meglio nella squadra, in breve tempo, con la facilità del grande giocatore. Campionato o Coppa? Poco cambia, lui sa fare gol e lo sta dimostrando. Con Mattia Santoni, poi, l’intesa sta migliorando di partita in partita; sì, questi sono calciatori bravi davvero. Chi, invece, si sta dimostrando non all’altezza della

situazione è senz’altro l’Osservatorio per le manifestazioni sportive, che, su indicazioni delle varie Questure, continua a vietare le trasferte ai supporter dell’Ancona. L’ultimo caso? Quello relativo alla trasferta che l’Ancona dovrà affrontare sabato 19 febbraio a Castel di Lama, nella gara contro l’Atletico Piceno.

La Società biancorossa ha commentato così: “A nostro parere – ha dichiarato il direttore sportivo, Donato Andreucci- il campionato è falsato. Non ce l’abbiamo con la Fermana, che sta seguendo le direttive federali, bensì con i provvedimenti discriminatori che continuano a penalizzare i nostri tifosi”.

COMUNE DI ANCONA

È indetta procedura aperta per l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione del progetto di recupero ed integrazione delle opere di urbanizzazione zona Cardeto – Ancona . Importo complessivo appalto: € 937.225,68 I.V.A. esclusa compresi oneri di sicurezza Categoria prevalente: OG3 . Lavorazioni scorporabili e/o subappaltabili: OG6 e OG10. Le offerte devono pervenire a: Comune di Ancona – Ufficio Protocollo, Piazza XXIV Maggio 1, 60121 Ancona, entro e non oltre ore 12.00 del 14/03/2011. I requisiti e le modalità di partecipazione sono riportati nel bando di gara in pubblicazione su: G.U.R.I., Albo Pretorio, sul sito www.comune.ancona.it e sul sito del Ministero Infrastrutture e Trasporti. E’ obbligatoria la presa visione dei luoghi. Il disciplinare contenente norme integrative del bando e la modulistica di gara sono disponibili sul profilo di committente http://www.comune.ancona.it/ankonline/it/uffici/avvisiconcorsi/index.html. Per informazioni contattare Il Settore Riqualificazione Urbana-edilizia storico monumentale: TEL 071 2223062 (Arch.Anna Teresa Giovannini) ; 071 2223068 (Ing. Conti Massimo); 071 2223079 (Ing. David Francescangeli). Ancona,25/01/2011

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (Arch. Anna Teresa Giovannini)


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