CopagriMarche_Notizie_dic2014

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POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Ancona

PERIODICO DELLA CONFEDERAZIONE PRODUTTORI AGRICOLI delle MARCHE

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IL NOSTRO LAVORO MERITA MAGGIOR RISPETTO DICEMBRE 2014

notizie


Sommario 3

Editoriale Il nostro lavoro merita maggior rispetto

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In primo piano 2015: debutta la nuova PAC Psr 2007-2013 – asse 1- misura 111 - sottomisura b) - lettera c) - Anno 2013. Agenzia di Sviluppo Rurale Domanda n. 10365

Legislazione

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In arrivo il patentino per la guida delle trattrici Più trasparenza e tracciabilità con le nuove norme per l’etichettatura Psr 2007-2013 – asse 1- misura 111 - sottomisura b) - lettera c) - Anno 2013. Agenzia di Sviluppo Rurale Domanda n. 10385

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Sicurezza Patentino agrofarmaci e PAN: ecco le novità Un guanto per ogni occasione: le regole base Psr 2007-2013 – asse 1- misura 111 - sottomisura b) - lettera c) - Anno 2013. Agenzia di Sviluppo Rurale Domanda n. 10418

Le iniziative

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La Copagri sempre più protagonista Con Agrinsieme a Bruxelles

Bandi e scadenze

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Le opportunità da cogliere

Psr 2007-2013 – asse 1- misura 111 - sottomisura b) - lettera c) - Anno 2013. Agenzia di Sviluppo Rurale Domanda n. 10371

Le date da non dimenticare COPAGRI n. 2/2014

European Union European Regional Development Fund

dicembre 2014

European Union European Regional Development Fund

Registro dei Giornali e dei Periodici del Tribunale di Ancona n. 27/98 Editore e proprietario: Copagri Direttore Responsabile: Emanuele Coppari Hanno collaborato: Daniele Bartolucci, Giovanni Bernardini, Stefano Brocani, Giancarlo Gorini, Silvia Pierangeli, Luigi Palmieri, Massimo Maranesi Redazione e impaginazione: Moretti Comunicazione srl Via Fazioli, 11 - 60123 Ancona - tel. 071.2320927 - info@alceomoretti.it Stampa: Grafiche Ripesi

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Editoriale

Un momento della conferenza stampa indetta da Agrinsieme per presentare il proprio punto di vista sull’IMU Agricola

Il nostro lavoro merita maggior rispetto

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priamo questo nuovo numero con un editoriale sull’“attenzione” posta dal Governo al nostro settore con l’emanazione del decreto sull’IMU agricola. Nella notte tra il primo e il due dicembre, nella fretta di reperire le risorse per coprire le “promesse” fatte, è stato emanato un decreto che modifica l’elenco dei terreni esenti dall’applicazione dell’IMU. Il Governo individua come terreni esenti solo quei terreni che si trovano nei comuni sopra 600 m. slm.; tuttavia i 600 m. sono riferiti alla “casa Comunale” quindi alla sede del comune. Ma nei nostri territori montani e svantaggiati, quante sedi comunali si trovano al di sotto dei 600 m. pur avendo la maggior parte della superficie sopra detto limite? Molte e in tutti questi casi i terreni non rientrano tra quelli esenti. E’ giunto il momento di una riflessione ampia che non si fermi ai tecnicismi ma vada al cuore del problema: si può tassare uno strumento di lavoro? Sarebbe una follia una tassa sul tornio di un artigiano, sulle forbici di un sarto o di un barbiere poiché rappresentano strumenti di lavoro che consentono di produr-

re e realizzare reddito. Perché invece la tassa sul terreno degli agricoltori è così naturale, non è forse uno strumento di lavoro? Ci sembra poi incredibile che questa nuova normativa venga varata proprio ora, nel momento in cui tutti ci chiedono di produrre cibo salubre e lasciare terreni improduttivi, per consentire alla fauna di moltiplicarsi (imposto nelle regole del greening). Per di più stiamo entrando nell’anno di EXPO2015, il cui tema lo ricordiamo è totalmente incentrato sul cibo e la sua produzione: “Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita”; il cibo viene dalla terra è necessario aggiungere. Questa nuova tassazione rappresenta un mero attacco alla nostra categoria, che nonostante il crollo dei guadagni degli ultimi anni è coraggiosamente rimasta al suo posto continuando a prendersi cura del territorio. Assieme alle altre Confederazioni presenti in Agrinsieme (CIA, Confagricoltura, Legacoop Agroalimentare, Fedagri Confcooperative e AGCI Agrital) abbiamo dato inizio ad azioni di protesta e contestazione scrivendo a tutti i Parlamentari, Consiglieri regionali, Sindaci e

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di Giovanni Bernardini, presidente Copagri Marche Presidenti delle Province affinché chiedano la modifica di questa norma. L’Assessore regionale Maura Malaspina, anche in risposta a questa nostra forte presa di posizione, ha portato il problema sul tavolo nazionale di tutti gli assessori regionali ottenendo un impegno del Ministro Maurizio Martina a modificare la norma. Ad oggi, mentre scriviamo, abbiamo ricevuto rassicurazioni dal sottosegretario Pierpaolo Baretta sullo slittamento al 2015, con l’impegno a rivederne i criteri. Non è quello che vogliamo. Noi vogliamo che non venga tassata la Terra così come nessuno pensa di tassare il Mare e continueremo nella nostra posizione anche con azioni importanti se necessario. Deve essere dato al nostro settore almeno il rispetto per il lavoro che facciamo a beneficio di tutti. Non solo produciamo cibi sani, fiore all’occhiello di tutto il Paese, ma è anche grazie al lavoro quotidiano degli agricoltori che cittadini e istituzioni possono vantarsi dei nostri meravigliosi paesaggi, i quali, non dimentichiamolo, favoriscono quell’afflusso di turisti così necessario alla nostra economia regionale e nazionale.

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in primo piano

2015: debutta la nuova P.A.C.

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ono molti mesi ormai che si parla della nuova PAC, quella con cui i produttori agricoli dovranno fare i conti da qui al 2020 e dopo tanti dubbi, ipotesi e calcoli, il quadro normativo è ormai completamente delineato. Lo scorso 18 novembre è stato pubblicato il decreto ministeriale che stabilisce i criteri di applicazione di quelle parti che i regolamenti comunitari lasciavano alle facoltà dello Stato membro. Nei paragrafi che seguono proveremo dunque a spiegare, in modo schematico e con parole semplici, cosa cambia con la nuova PAC rispetto a quella che conoscevamo finora. L’agricoltore può coltivare ciò che vuole? In linea di massima SI, ma se vuole prendere il massimo di contributo PAC deve sottostare ad alcune regole e vincoli nuovi. È ancora consigliabile praticare la rotazione delle colture? Dal punto di vista agronomico sicuramente SI - ed ogni agricoltore lo sa - ma per l’Unione Europea il concetto di rotazione, che permetteva di ottenere un contributo aggiuntivo ad

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Le domande che ogni agricoltore si pone (e le risposte) ettaro, è stato abbandonato ed al suo posto è stata prevista la diversificazione che significa coltivare più colture nella stessa campagna agraria, piuttosto che praticare la monocoltura. ECCEZIONE: per il solo anno 2015, coloro che già nel 2014 si erano impegnati per il primo anno della rotazione biennale, dovranno “ruotare” sia le colture negli appezzamenti aziendali, rispetto appunto al 2014, sia diversificare le coltivazioni. Per essere considerata diversificazione basta che le colture appartengano a generi botanici diversi: per fare un esempio grano tenero e grano duro non sono colture diverse, perché entrambe del genere triticum, mentre lo è invece l’orzo che appartiene al genere hordeum. È vero che i titoli o quote PAC non ci saranno più? Per come li abbiamo conosciuti

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fino ad adesso SI. I vecchi titoli di importo fisso ad ettaro, ma variabili da agricoltore ad agricoltore, verranno cancellati a tutte le aziende con il prossimo 31/12/2014. Con la domanda PAC 2015, a chi ne avrà diritto, verranno assegnati nuovi titoli, uno per ogni ettaro di terra coltivata, ma di importo molto più basso perché da qui al 2020 si tenderà a dare un valore uniforme dei titoli fra tutte le aziende, valore che dovrà avvicinarsi sempre più alla media nazionale, che è di circa 180 euro. Ma se il valore medio di un titolo nelle Marche era di circa 300 euro, i nostri coltivatori dovranno rassegnarsi a perdere il 40% delle risorse? NO, perché il livellamento del valore del titolo ad ettaro sarà graduale, anno dopo anno, a partire dal 2015 e fino al 2020 e sarà calcolato partendo dal valore dei titoli di ogni azienda, cioè da quanto percepito da ciascun produttore nel corrente anno 2014, sulla base dell’ultima domanda PAC, senza conteggiare però il premio supplementare per la ormai ex rotazione. Quali sono allora i vincoli im-


in primo piano

posti dalla Comunità Europea che potranno però permettere di recuperare questo taglio di risorse? Si possono riassumere con un solo imperativo: rispettare il greening, una parola inglese che significa rinverdimento ed impone una maggiore attenzione per l’ambiente attraverso tre distinti comportamenti: 1) diversificare le colture in azienda durante una stessa campagna agraria; 2) mantenere e curare i prati ed i pascoli, se esistenti in azienda; 3) creare delle aree ecologiche in ogni azienda. Se interessato da questi obblighi, ogni agricoltore deve rispettarli tutti e tre. Ma quanto vale, in euro, questo greening? Rispettare questi vincoli imposti dall’Unione Europea con la riforma, vale - per ogni agricoltore - un 30% in più, calcolato sull’attuale valore dei titoli, mentre non rispettarli significa - oltre a non percepire queste queste somme in aggiunta perdere anche una parte del valore dei titoli stessi: dal 2017 infatti un importo pari al 20% del pagamento verde sarà de-

curtato dal valore del titolo. Ma questo greening è proprio obbligatorio per tutti? NO, ci sono delle eccezioni: se un coltivatore fa domanda per meno di 10 ettari, oppure se coltiva almeno il 75% della superficie aziendale a foraggere (purché il rimanente 25% non sia più di 30 ettari) è “greening” per definizione. Stessa eccezione per le aziende con più del 75% a colture permanenti quali boschi, oliveti, frutteti o vigneti, oppure quando praticano l’agricoltura biologica. Cosa succede a chi fa domanda PAC per più di 10 ettari? Se coltiva più di 10 ettari, ma meno di 15, deve solo “diversificare” con almeno 2 colture e nient’altro. Se fa domanda per più di 15 ettari, ma meno di 30, oltre ad almeno 2 colture in ciascun anno, deve riservare una piccola parte dell’azienda ad “area ecologica”, altrimenti detta E.F.A. (Ecological focus area). Oltre i 30 ettari, oltre all’area ecologica, deve diversificare con almeno 3 colture. Una di queste tre colture può essere lo stesso appezzamento indivi-

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Il 18 novembre è stato pubblicato il decreto ministeriale che stabilisce i criteri di applicazione di quelle parti che i regolamenti comunitari lasciavano alle facoltà dello Stato membro. Cosa cambia? duato come area ecologica. In quale periodo devono essere contemporaneamente presenti queste 2 o 3 colture? Perché la diversificazione si consideri rispettata, le varie colture devono essere presenti in azienda nel periodo che va dal 1° aprile al 9 giugno. In caso di secondo raccolto vanno considerate solo le colture presenti in tale periodo. C’è una superficie minima per le colture diversificate? SI, se le colture sono 2, la più estesa non può essere superiore al 75% della SAU (superficie coltivata) aziendale e quella più piccola non inferiore al 5%. Quando, oltre i 30 ettari di SAU, le colture devono essere 3, la più estesa non può essere superiore al 75%, la meno estesa ugualmente non inferiore al 5%. Se si coltivano più di 15 ettari e si deve riservare una parte ad area ecologica, cosa si deve fare in pratica? Lasciare un 5% della SAU totale

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in primo piano da individuare nella domanda 2015 (dal 2017 potrebbe diventare un 7%) non coltivata (set-aside o maggese vestito), oppure coltivata con specie azotofissatrici, di cui esiste uno specifico elenco o anche lasciare una pari superficie a quelli che sono gli elementi caratteristici del paesaggio, quali, a titolo di esempio, “fasce tampone”, filari di alberi, terrazzamenti, siepi, bordi dei campi, stagni, boschi cedui a rotazione rapida, fossati ed altro. Da ricordare che le colture azotofissatrici valgono con un fattore di ponderazione negativo di 0,7: un ettaro di medica vale quindi mq. 7.000 ai fini del calcolo delle E.F.A. . Ma come si possono individuare nella propria azienda questi elementi del paesaggio che potrebbero far diminuire la quota del 5%? In teoria, sulla base delle indicazioni fornite dai regolamenti comunitari, ogni agricoltore potrebbe dichiarare queste superfici già nella prossima domanda PAC ed utilizzarle per lasciare, ad esempio, meno terreno incolto, ma in pratica conviene aspettare che sia AGEA ad individuarle, attraverso l’ormai consolidato strumento delle ”aerofoto”. Questo per evitare contestazioni e rischiare di perdere una consistente parte del contributo PAC. Sono ancora previsti degli aiuti accoppiati, indirizzati cioè a sostenere determinate colture? SI, il decreto ministeriale di recente pubblicazione ha previsto dei sostegni accoppiati, diversi a seconda della localizzazione geografica dell’azienda. Per le aziende agricole del centro italia, oltre al sostegno generalizzato per i settori zootecnici del latte, della carne bovina e ovi-caprina, sono previste mag-

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giorazioni negli aiuti per coloro che coltivano grano duro (anche senza l’utilizzo di semente certificata), colture proteaginose (girasole, colza, leguminose da granella, ecc.) e barbabietole da zucchero.

Nuovi parametri e nuove regole; le eccezioni e le norme a cui prestare particolare attenzione. Tutto sulla nuova PAC In ultima analisi, è vero che questa nuova PAC discriminerà tra agricoltore e agricoltore e che non tutti beneficieranno dei contributi allo stesso modo? Si. Intanto i nuovi titoli saranno assegnati solo a chi dimostrerà di possedere e coltivare un determinato numero di ettari all’atto della domanda PAC 2015 e questo indipendentemente dalla proprietà, un pò come successe con l’assegnazione dei titoli nella precedente riforma del 2005. Viene poi introdotto dall’Unione Europea il concetto di agricoltore attivo, come colui che solamente può beneficiare degli aiuti PAC. All’italia, in qualità di Stato membro, è stata data la possibilità di decidere quando un agricoltore può considerarsi attivo ed in tal senso è stato stabilito che coloro che percepiscono fino a 1.250 euro l’anno dalla PAC si considerino comunque agricoltori attivi. Tale limite è elevato a 5.000 euro nelle zone montane o svantaggiate. Sopra tali importi occorre dimostrare di essere agricoltori

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professionali, che in Italia significa essere iscritti nella gestione Inps come coltivatori diretti o Iap, oppure possedere una partita iva agricola, con l’obbligo - dal 2016 - di presentare la dichiarazione annuale ai fini dell’imposta. Ci sono poi delle particolarità, tra cui una “lista nera” di soggetti che non possono mai considerarsi agricoltori attivi quali banche, società immobiliari, società assicurative, aeroporti, terreni sportivi, ecc. Come pure sono state fissate delle soglie minime e massime. Coloro che percepiscono fino a 250 euro non potranno ormai più beneficiare della PAC e tale limite sarà aumentato a 300 euro dal 2017. D’altro canto le aziende agricole che ottengono più di 150.000 euro l’anno avranno delle riduzioni graduali, sempre più elevate, con l’aumentare del contributo. Un aiuto maggiorato è stato invece previsto per i giovani agricoltori che iniziano l’attività agricola prima dei 40 anni e per i primi 5 anni dall’insediamento. ATTENZIONE infine a chi - in questo anno di transizione - si appresta ad acquistare dei fondi rustici o a prenderli in affitto. A seconda dei casi, che per mancanza di spazio non si elencano, andranno inserite negli atti notarili di compravendita, come pure nei contratti di affitto, delle apposite clausole che, nei limiti imposti dalla normativa comunitaria, possano garantire la continuità nel percepimento degli aiuti PAC. In questi casi è senz’altro consigliabile rivolgersi preventivamente alle associazioni di categoria che potranno suggerire la soluzione più idonea. D.L. - G. G.


legislazione

In arrivo il patentino per la guida delle trattrici

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mportante novità, nel 2015, per i conduttori di mezzi agricoli. A seguito delle nuove disposizioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, che recepisce la direttiva 59/2003), anche questi lavoratori devono acquisire un’abilitazione specifica alla guida, non bastando più le sole patenti A o B. Coloro che, al 12 marzo 2013, non erano in possesso di un’esperienza certificata di almeno due anni di guida di una trattrice, dovranno effettuare un corso base entro il 12 marzo 2015, così da ottenere il rilascio del necessario patentino. Al contrario, chi ne fosse

stato in possesso, ovvero avesse guidato guidato una trattrice per almeno due anni indipendentemente dall’inquadramento contrattuale, dovrà frequentare un corso di aggiornamento della durata minima di 4 ore (di cui almeno 3 di pratica) entro il 12 marzo 2017. L’abilitazione alla guida andrà rinnovata ogni 5 anni dalla data del rilascio, o del primo aggiornamento. C’è tempo fino al 15 gennaio 2015 per far pervenire agli uffici dell’Agenzia di sviluppo rurale le segnalazioni di necessità a frequentare un corso per l’abilitazione alla conduzione dei mezzi agricoli. I.P. - M.M.

Più trasparenza e tracciabilità con le nuove norme per l’etichettatura

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l 13 dicembre 2014 ha segnato un altro passo avanti nell’attuazione del Regolamento Ue 1169/2011 in materia di etichettatura dei prodotti alimentari. La nuova normativa, in abrogazione delle precedenti direttive comunitarie, si applica a tutti gli operatori in ogni fase della catena alimentare e a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale, compresi quelli forniti dalle collettività. Le indicazioni obbligatorie da apporre in etichetta sono: denominazione dell’alimento, elenco degli ingredienti, indicazione di tutti gli allergeni, dell’ingrediente caratterizzante, della quantità, della data di scadenza o

del termine minimo di conservazione, delle condizioni particolari di conservazione e/o di impiego, dell’operatore del settore alimentare, del Paese d’origine o luogo di provenienza delle materie prime, delle eventuali istruzioni per l’uso, e del titolo alcolometrico volumico effettivo per le bevande che contengono un volume d’alcol maggiore all’1,2%. Inalterati i regolamenti riguardanti l’indicazione dei lotti e le normative di tipo verticale per categorie specifiche di alimenti, mentre dal 13 dicembre 2016 scatterà l’obbligo di inserire i valori nutrizionali del prodotto. I.P. - M.M.

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sicurezza

Patentino agrofarmaci e PAN: ecco le novità

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Copagri organizzerà nuovamente nel mese di Gennaio 2015 corsi di primo rilascio e di rinnovo per il patentino fitofarmaci. Gli uffici sono a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.

opo l’approvazione del nuovo Pan (Piano d’azione nazionale) di cui al D.Lgs 150/2012, anche la Regione Marche si adegua con la Delibera di Giunta Regionale n. 1312 del 24/11/2014. In particolare, fino al prossimo 01/03/2015 l’organizzazione dei corsi di primo rilascio e quelli di rinnovo avverrà con la normativa previgente; successivamente verrà applicata la nuova legislazione. Inoltre, a decorrere dal 26/11/2015: • saranno presenti sul mercato agrofarmaci per uso professionale e per uso non professionale (sull'etichetta sarà indicato se si tratta di prodotto per uso non professionale); • tutti gli agrofarmaci per uso professionale potranno essere acquistati solo dai possessori del patentino, indipendentemente dalla classe tossicologica; • gli agrofarmaci ad uso professionale riguarderanno quasi la totalità dei prodotti attualmente in commercio (indipendentemente dall’etichettatura e classificazione di pericolo), ad esclusione di quelli per le piante ornamentali (PPO); • nelle rivendite, dovrà essere sempre presente almeno una persona in possesso del certificato di abilitazione alla vendita; • le aziende agricole dovranno riferirsi ad un consulente solo per i progetti dell'OCM o del PSR a basso impiego di agrofarmaci; • i contoterzisti dovranno tenere un registro di carico/scarico per gli agrofarmaci acquistati. D.B. - L.P.

Un guanto per ogni occasione: le regole base

i rischi più comuni

Ogni lavoro nasconde un rischio specifico: la norma ed il buon senso vogliono che siano indossati i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI). Il più comune è rappresentato dai guanti di protezione. Per poter scegliere i guanti ideali è necessario inRischio meccanico a) Resistenza all’abrasione (da 0 a 4); b) Resistenza al taglio (da 0 a 5); c) Resistenza allo strappo (da 0 a 4); d) Resistenza alla perforazione (da 0 a 4). I numeri si riferiscono ad una scala di valori ai quali corrisponde protezione maggiore all’aumentare del valore stesso

nanzitutto verificare che siano marcati con apposita sigla CE. A seconda del rischio da fronteggiare inoltre deve essere scelto il simbolo adatto che deve essere sempre presente e ben visibile, con indicata la norma di riferimento.

Rischio da calore (UNI-EN 407) a) Comportamento al fuoco (da 0 a 4); b) Calore per contatto (da 0 a 4); c) Calore convettivo (da 0 a 4); d) Calore radiante (da 0 a 4); e) Piccoli spruzzi di metallo fuso (da 0 a 4); f) Grandi proiezioni di metallo fuso (da 0 a 4)

Rischio per il freddo (UNI-EN 511): a) Resistenza al freddo convettivo (da 0 a 4) b) Resistenza al freddo per contatto (da 0 a 4) c) Impermeabilità all’acqua (da 0 a 4)

Rischio chimico (UNI-EN 374) a) Penetrazione (da 0 a 1); b) Penetrazione (da 0 a 6)

Rischio da motosega (UNI-EN 381) Rischio biologico (UNI-EN 374) a) Penetrazione (da 0 a 1) Rischi da taglio (UNI-EN 338) Rischio elettricità statica (UNI-EN 388)

Per quanto non elencato o trascurato gli uffici Copagri ed i tecnici di Agenzia di Sviluppo Rurale restano comunque a disposizione per fare di ogni azienda un posto più sicuro e di ogni operatore una persona consapevole che gli incidenti capitano e prevenirli è l’unica soluzione accettabile. D.B.

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le iniziative In alto, da sinistra: un momento dell’iniziativa “Le Piazzette dei Mestieri e dei Sapori”; una immigine della Festa nazionale; Maria Grazia Cuccinotta e Giovanni Bernardini, presidente Copagri Marche

La Copagri sempre più protagonista

A Bruxelles per il PSR

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uccesso senza precedenti, con circa 20.000 presenze stimate, per la 4a edizione del Festival Nazionale della birra agricola svoltasi dal 24 al 26 ottobre in occasione della festa nazionale di Copagri, Agricoltura in Festa. Ad aprire la manifestazione, il 24 ottobre, il convegno “Verso Expo 2015, il valore dell’agroalimentare made in Italy nell’internazionalizzazione”, organizzato al Castello della Rancia di Tolentino e moderato dal giornalista Rai e volto del TG1 Attilio Romita. Oltre al Presidente nazionale Franco Verrascina, sono intervenuti il Ministro Maurizio Martina (in collegamento audio) e il Comandante Regionale del Corpo Forestale Cinzia Gagliardi. Ospite d’eccezione è stata Maria Grazia Cucinotta. “Ovunque nel mondo l’Italia è sinonimo di buon cibo e salute nell’alimentazione – ha dichiarato l’attrice -. Quando si parla di un prodotto italiano e si pensa a quello di qualità si fà riferimento soprattutto all’agroalimentare. Ben vengano quindi iniziative come queste che promuovono e tutelano il made in Italy”. Molteplici le iniziative realizzate nei giorni successivi al Centro congressi di Abbadia di Fiastra di Tolentino e Urbisaglia, come i convegni sulla riforma della politica agricola comunitaria e sulla sicurezza in agricoltura o come i tanti laboratori di arti e mestieri. Tra le attività collaterali che hanno riscosso maggior successo ricordiamo quelle sulla canapa, sul suo utilizzo e sulla sua coltivazione. “Continua il successo e l’ascesa della birra agricola – spiega Giovanni Bernardini, presidente Copagri Marche – tanto che registriamo decine di aziende agricole che si avvicinano a Copagri proprio per intraprendere questa produzione. E sono sempre più i giovani che si avvicinano al mondo agricolo, anche per la produzione di canapa. L’agricoltura può tornare ad avere un ruolo determinante per un nuovo sviluppo economico”. Iniziativa che ha riscosso ulteriore successo è stata anche la 1a edizione de “Le Piazzette dei Mestieri e dei Sapori”, la tre giorni organizzata dal 6 all’8 dicembre a Tolentino per valorizzare i prodotti agricoli e artigianali, nata dalla collaborazione tra le sezioni maceratesi di Copagri e CNA. Una sinergia, dunque, tra mondo agricolo e artigianale. “Non è stato facile mettere in relazione le due categorie – ha spiegato Andrea Passacantando, Presidente di Copagri Macerata – ma ci siamo riusciti, realizzando non il solito mercatino, ma creando un momento dedicato alla conoscenza del prodotto e del territorio, mettendo al centro cultura, turismo, artigianato, enogastronomia e tradizioni”. Moltissimi inoltre i convegni e i seminari che in questi mesi la Copagri ha ideato sul territorio e che hanno riguardato, tra gli altri, temi come la riforma della PAC, la sicurezza sul lavoro, le normative, il commercio elettronico. G.B.

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na delegazione di Agrinsieme Marche ha incontrato il 3 novembre scorso a Bruxelles, in Commissione Europea, il dott. Gianfranco Colleluori per approfondire il documento del Consiglio regionale delle Marche con cui è stato approvato il PSR 20142020 della Regione. Si tratta di un documento molto importante poiché rappresenta lo strumento di programmazione attraverso il quale gli agricoltori potranno beneficiare di contribuiti per investimenti volti alla competitività e alla tutela dell’ambiente. Il nuovo PSR Marche è in fase di valutazione proprio da parte della Commissione Europea che ne sta verificando la coerenza con i regolamenti comunitari e l’effettiva rispondenza alle esigenze del territorio. Durante l’incontro sono stati approfonditi quei punti fortemente voluti da Agrinsieme Marche ma che ancora non trovano riscontro nel documento elaborato, come, nello specifico, la semplificazione e le priorità riguardanti i giovani e le aree interne. Per la Copagri hanno partecipato Stefano Brocani e Andrea Passacantando; erano presenti inoltre il coordinatore di Agrinsieme Marche Nevio Lavagnoli, Gianni Manzotti di Confagricoltura Marche, Silvano Ramadori della Frima, Miucci Paride della Cia Marche, Mauro Scattolini di Alleanza Cooperative.

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bandi e scadenze

Le opportunità da cogliere OCM VINO

Regolamento UE n. 1308/2013 regolamento Ce n. 555/2008 Organizzazione Comune del mercato vitivinicolo – Programma Nazionale di sostegno al settore vitivinicolo Scadenza: Bando in uscita scadenza prevista gennaio 2015 Contributi per: - Ammodernamento delle aziende agricole produttrici di mosto e di vino e accrescimento del valore aggiunto dei prodotti derivati dalla trasformazione dell’uva: investimenti per acquisto impianti e macchinari nuovi per la vinificazione vini DOP/IGP; - Realizzazione di punti vendita aziendali e extra aziendali; - Acquisto software gestionali cantina e creazione o ampliamento siti internet finalizzati all’e-commerce.

Ristrutturazione conversione vigneti

REG. CE n. 1237/2007 e 55/2008 e ss. mm. ii Scadenza: Bando in uscita scadenza prevista gennaio 2015 Contributi per: ristrutturazione riconversione vigneti DOP /IGP. Contributo massimo 50% dei costi dell’impianto e un contributo per le perdite di reddito in caso di estirpazione o sovrainnesto. Superficie minima oggetto della domanda: Ha 0.50

PSR 2007/2013

Reg. CE n. 1698/05 – Programma di sviluppo Rurale 2007/2013 – DDs n. 853/AFP del 20.10.2014 -4° - Bando MISURA 311 sottomisura b - Azione d) bioenergie - Diversificazione dell’attività delle aziende agricole ed avvio di nuove attività Scadenza: 30 dicembre 2015 quale termine ultimo di presentazione delle domande.

INAIL

Bando per il sostegno al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro. Si tratta del bando INAIL per il finanziamento all’adeguamento di dispositivi di sicurezza per le trattrici, anche in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di revisione delle macchine agricole. Il contributo è conto capitale, erogato fino ad una misura massima del 65% dei costi, al netto dell’IVA sostenuti e documentati per realizzare il progetto di messa a norma delle trattrici da parte delle imprese agricole. Nel bando sono previsti gli interventi di adeguamento ammissibili e dei criteri specifici per l’attribuzione del punteggio, ai fini dell’assegnazione con una graduatoria. Scadenza: 15 Gennaio 2015 ore 18.00 quale termine ultimo di presentazione delle domande. S.A. - S.B.

Gli uffici Copagri Marche sono a disposizione per i chiarimenti e approfondimenti sui vari bandi sopra riportati in maniera sintetica

“EXTRAVERGINE? Piacere!” Conoscere il variegato mondo dell’olio extra vergine di oliva L’A.M.P.O. (Associazione Marchigiana Produttori Olivicoli Coop. Agr) in collaborazione con O.L.E.A. (Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori) realizzerà in applicazione al REG. CE 867/08 e s.m.i. dei corsi brevi di introduzione alla conoscenza e all’assaggio dell’olio di oliva extravergine durata 4 ore. I corsi si svolgeranno presso l’Istituto di Istruzione Superiore Alberghiero Panzini di Via Capanna 62 - Senigallia (An) nei giorni 16 e 20 febbraio 2015 dalle ore 14,00 alle ore 18,00. Nei mesi di febbraio e marzo, con date e luoghi da definire, avranno luogo

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anche a San benedetto del Tronto (Ap), Pesaro (Pu), Loreto (An), Cingoli (Mc), Jesi (An). Inoltre dal 9 al 14 febbraio 2015 si terrà il Corso per l’idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio d’oliva (durata 40 ore - 6gg.) presso I.I.S. – Istituto d’Istruzione Superiore “A. Panzini” - Senigallia (AN). Domanda di partecipazione da far pervenire entro il giorno 24 gennaio 2015 massimo 30 partecipanti. Per informazioni e iscrizioni contattare AMPO: Pierangeli Silvia 071-82774 oppure ampo@copagrimarche.it

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bandi e scadenze

Le date da non dimenticare dicembre 2014 29 dicembre 2014

Versamento acconto Iva relativo all’anno 2014. L’importo sarà pari all’88% del versamento dovuto relativamente all’ultimo trimestre dell’anno precedente. Coloro che ritengono di non dover pagare l’acconto perchè non hanno avuto fatture di vendita nell’ultimo trimestre possono contattare direttamente il nostro ufficio contabilità.

marzo 2015 2 marzo 2015

Presentazione comunicazione dati Iva relativa all’intero anno precedente. Ricordiamo che sono esonerati da questo adempimento: 1) le persone fisiche che hanno realizzato nel periodo di riferimento un volume d’affari inferiore o uguale a € 25.822,84 ; 2) i soggetti che per l’anno precedente hanno registrato esclusivamente operazioni esenti, salvo che abbiano registrato operazioni intracomunitarie; 3) i soggetti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale ai sensi di specifiche disposizioni normative; 4) i soggetti di cui all’articolo 88 del TUIR (enti territoriali e determinati enti pubblici); 5) i soggetti sottoposti a procedure concorsuali.

16 Marzo 2015

Versamento dell’Iva annuale relativo al quarto trimestre 2014.

gennaio 2015 15 gennaio 2015

- Presentazione della dichiarazione di Raccolta delle uve e di produzione del vino, relativa alla vendemmia effettuata nei mesi scorsi. - Entro la stessa data devono essere presentate anche le dichiarazioni di rivendicazione delle denominazioni a DOC e IGT. Occorre recarsi per tempo presso gli uffici del CAA Copagri con gli eventuali registri di cantina aggiornati. - Domanda di ristrutturazione Vigneti

16 Gennaio 2015

Quarta rata dei Contributi agricoli ex-scau

26 Gennaio 2015

Presentazione in Dogana del Modello Intrastat ovvero la dichiarazione riepilogativa delle fatture ricevute ed emesse nei confronti delle aziende estere facenti parte della Comunità Europea.

febbraio 2015 28 febbraio 2015 *indicativa

- Presentazione all’INPS della dichiarazione aziendale ai fini contributivi da parte di coloro che versano i contributi previdenziali. La dichiarazione deve essere presentata in special modo da coloro che hanno acquisito nuovi terreni in proprietà o in affitto dallo scorso mese di novembre 2014.

aprile 2015 30 Aprile 2015

- Presentazione spesometro 2014 per i contribuenti mensili. - Presentazione spesometro 2014 per tutti i contribuenti (ad esclusione dei contribuenti mensili). Lo spesometro, ovvero l’elenco di tutte le fatture ricevute ed emesse nell’anno 2014 riguarda anche gli agricoltori esonerati dalla tenuta delle scritture contabili ai sensi dell’art. 34- 6° comma D.P.R. 633/72.

maggio 2015 18 Maggio 2015

Versamento Iva primo trimestre 2015. Ricordiamo che tale scadenza riguarda tutte le aziende.

Al fine di rispettare le scadenze e di effettuare i giusti conteggi, vi ricordiamo di consegnare tempestivamente tutte le fatture emesse e ricevute agli uffici Copagri così da evitare di incorrere in inutili sanzioni. Per qualsiasi informazione e/o chiarimento vi invitiamo a rivolgervi presso i nostri uffici dislocati su tutto il territorio regionale. Potete inoltre contattarci al numero 071.82774 o scriverci una mail a marche@copagri.it

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dicembre 2014


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