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l tema della condivisione è oggi strettamente intrecciato ai temi delle problematiche economiche e sociali che stiamo vivendo. In tanti anni di “condivisione” a vari livelli di coinvolgimento personale e professionale come formatore, motivatore e coach, posso affermare che le cose migliori sono sempre state vissute all’insegna della sincera e disinteressata condivisione, le cose peggiori accadevano sempre sotto la bandiera della “competizione personale e dell’esibizionismo”. Condividere significa: spartire-dividere-avere in comune con altri. Appare quasi strano che un termine così solidaristico porti con sé anche il concetto di “dividere”, proprio in questo c’è la sua forza. Condividere infatti significa superare il senso di distacco-divisione dagli altri e da sé stessi. Molti filosofi e sociologi oggi concordano sul fatto che “condividere” può essere intesa come una via privilegiata per risolvere molti dei problemi del mondo moderno, liberando così infinite potenzialità positive, solidali e responsabili del genere umano. La condivisione e la cooperazione sono considerate vie d’accesso importanti per una felicità dei singoli e dei gruppi, favorendo l’instaurarsi di un clima più sereno ecologico e sostenibile, tra le persone, tra cittadini e istituzioni, tra i vari sistemi sociali, culturali e il mondo.

Condividere è riconoscere il dono dell’incontro, dell’accoglienza, è la convinzione che non è giusto essere felici da soli. Condividere significa avere attenzione per gli altri, perchè la storia, anche una sola storia, personale o professionale si costruisce insieme agli altri.

Per affermare concretamente la profonda qualità Filosofica del principio “condividere per crescere”, appare necessario superare concetti limitanti come: avidità, egoismo, individualismo. Condividere è riconoscere il dono dell’incontro, dell’accoglienza, è la convinzione che non è giusto essere felici da soli. Condividere significa avere attenzione per gli altri, perchè la storia, anche una sola storia, personale o professionale si costruisce insieme agli altri. Condividere è l’impegno di dare, in base ai piccoli gesti quotidiani e non soltanto con azioni eclatanti. Condividere per crescere può essere un nuovo mantra per le persone fortemente ancorate ai valori positivi della vita, ma anche consapevolmente moderne e interattive con un mondo in continuo cambiamento. Ecco perché non è oggi così banale esprimere specifiche riflessioni sul concetto di condivisione. Un termine, un concetto, un valore o semplicemente un pulsante che schiacciamo ormai “inconsapevolmente” su Facebook o su altri social network?

Quando si può dire di essere finalmente diventati adulti? Le

risposte potrebbero essere infinite! Noi qui facciamo nostra l’indicazione dataci da uno dei più grandi studiosi dello sviluppo dell’identità Eric Erikson: “Si è veramente adulti solo quando si diventa capaci di aver cura dello sviluppo di qualcun altro.” È questa l’essenza della genitorialità! Non si tratta di assolvere a un dovere, di farlo perché tocca. Aver cura di qualcuno diventa per noi indispensabile per sentirci realizzati. L’essere genitori è la concretizzazione più naturale di questa aspirazione, ma che può ugualmente trovare risposta nell’essere nonno, zio, educatore, insegnante, animatore, allenatore. La genitorialità è dunque una categoria senza tempo legata invece al nostro DNA, alla nostra stessa storia evolutiva, ma non può che esprimersi nel qui ed ora, nell’oggi e dunque deve rispondere alle specifiche esigenze dei “nostri figli” in questo tempo. Per quanto l’essere genitori possa essere una attività “naturale”, questo non significa che sia facile ed automatica. É invece necessario crescere e formarsi come genitori: Una buona genitorialità ha bisogno di: • Conoscere i propri figli per poter educare con consapevolezza e responsabilità • Prevenire attraverso una formazione che favorisca il benessere • Organizzare la vita in famiglia ed i rapporti con le varie agenzie educative • Gestire i momenti di difficoltà padroneggiando competenze e strategie efficaci Essere genitori oggi significa saper navigare il mare dei sentimenti e delle emozioni, nostre e dei nostri bambini e ragazzi con sicurezza e lungimiranza. Per farlo diventa indispensabile dotarsi di competenze adeguate che facciano diventare anche le nostre componenti emozionali nostre alleate, strumenti di allenamento

Tutti noi abbiamo ogni giorno, in ogni momento l’eventuale possibilità di condividere ogni cosa della nostra vita, forse troppo. Condividiamo, idee, riflessioni, immagini, video, conoscenze, stimoli, emozioni, intimità e molto altro. Condividere appare più complesso, quando ci poniamo la questione del tempo, prezioso, inesorabile, democratico, sfuggente. Possiamo condividere, sempre, ogni tanto, raramente, troppo spesso, mai. Possiamo condividere solo quando piace a noi, quando ce lo chiedono altri, quando ci viene spontaneo, quando riteniamo sia importante, quando non vogliamo risultare antipatici o quando vogliamo “sembrare” o “essere” disponibili. Come condividere è il cuore della questione. Possiamo farlo con velocità, con immediatezza, inconsapevolmente, consapevolmente, con obbiettivi personali, con obbiettivi sociali, con obbiettivi culturali, con senso di responsabilità, con irresponsabilità, direttamente o indirettamente. Condividere dovrebbe innanzitutto avere l’utilità di rendere partecipi altri di qualcosa di utile che può arricchire l’esperienza di “condivisione” per tutti i soggetti in relazione. Condividere per crescere significa quindi saper riflettere, saper distinguere, saper ragionare. Serve anche ricordarsi che abbracciare una persona cara o esprimere direttamente un pensiero o un’emozione ad un amico non è la stessa cosa che condividere, pur piacevoli e simpatici, “post” o “aforismi” in rete. a cura di Damiano Frasson

Essere genitori oggi significa saper navigare il mare dei sentimenti e delle emozioni, nostre e dei nostri bambini e ragazzi con sicurezza e lungimiranza.

dei nostri figli. Il genitore oggi ricerca il confronto con altri genitori, si interfaccia con le altre figure educative, riflette, si mette in discussione, si sperimenta e poi investe risorse per formare le sue competenze genitoriali. Per far questo GRUEMP ha tracciato da tempo una precisa rotta formativa che oggi è ancora di più a disposizione di tutti attraverso l’area di servizi “Genitorialità oggi”. a cura di Fabio Bonaldo

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ttraverso le nostre attività di formazione, consulenza e coaching in ambito organizzativo sentiamo e tocchiamo con mano le difficoltà che stanno vivendo le imprese e le organizzazioni nel cercare di ridefinire continuamente le loro strategie e individuare le risorse necessarie per uscire il più rapidamente possibile da questo lungo periodo di crisi. Non vi è dubbio che questo è un momento che sta ponendo a tutti noi ardue sfide legate al cambiamento, prima fra tutte quella di fare in modo che gruppi, organizzazioni e aziende sviluppino una nuova mentalità, in grado di generare idee e innovazione. Albert Einstein diceva “Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato.” Per riuscire a fare questo, all’interno di un’organizzazione è importante, anzi fondamentale, investire in percorsi di formazione e crescita. Una formazione che stimoli le persone e faciliti il loro percorso di responsabilizzazione, che le renda in grado di sviluppare competenze trasversali utili a supportare i processi di trasformazione dell’azienda con impegno, creatività e proattività. Se in azienda vi sono persone motivate che imparano a vivere e interpretare il loro ruolo professionale da “clienti-interni” più che da “dipendenti” allora l’organizzazione e il gruppo ne possono trarre innumerevoli vantaggi e benefici. Lo sviluppo delle competenze, e più in generale la formazione, è sempre stato una pratica a portata di mano delle grandi aziende che potevano dedicare parte del loro budget a questi investimenti, ma oggi sono molti gli strumenti che permettono anche alle

Informarsi bene per formarsi meglio non è solo uno slogan commerciale, ma vuole essere

quasi un “must” cioè un “dovere” a cui assolvere sia come professionsiti della formazione che come utenti. Dal 1998, quando abbiamo attivato il nostro primo sito internet, abbiamo sempre creduto molto nel fatto che, per distinguersi nel marasma della moltitudine di proposte e corsi di tutti i tipi e tutti i generi, fosse necessario da un lato differenziarci con proposte “innovative e di eccellenza”, dall’altro era importante informare, spiegare ogni aspetto del nostro servizio di formazione. Le persone che si dichiarano interessate a fare formazione, per svariati motivi, hanno le idee vaghe e confuse su cosa sia la formazione degli adulti, su quali benefici possa dare, su quali caratteristiche la distingua dall’informazione, dalle conferenze, dai worskshop, etc. Gli utenti di solito non comprendono perché un corso ha un certo costo e come mai i corsi in gruppi più ristretti costano di più rispetto ai grupponi che ammassano centinaia di persone. Le persone, di solito, non comprendono nemmeno quante ore di lavoro e progettazione ci possa essere dietro le quinte di un corso esperienziale personalizzato sui reali bisogni dei partecipanti. Gli utenti interessati alla formazione faticano anche a comprendere quanto valore abbiano i risultati intangibili, ma di altissimo rilievo umano, relazionale e motivazionale, che possono essere acquisiti attraverso la partecipazione ad un corso di sviluppo personale o mangeriale. Spesso nemmeno imprenditori e manager conoscono e comprendono l’importanza di moderne metodologie formative attive di tipo: esperienziale, metaforico, action learning, outdoor training, coaching. In generale si confonde ancora qualche buon corso di “informazione”, dove un “docente” ben preparato sforna una sequenza di contenuti pur interessanti con un basso livello di interazione con e tra i partecipanti, con un corso di effettiva “formazione”. Naturalmente un corso di formazione non può non contenere anche aspetti di informazione su concetti, logiche, strategie, metodi, procedure, ma la finalità principale dovrebbe essere quella di offrire una vera e propria esperienza di apprendimento, coinvolgimento, interazione, confronto finalizzata a favorire il raggiungimento di obbiettivi concreti fondati su di una effettiva straferibilità, nel proprio contesto personale e professionale, di quanto appreso nel corso.

piccole e micro imprese di avviare percorsi di formazione ad-hoc per il proprio personale. GRUEMP da sempre, sensibile allo sviluppo della qualità personale e professionale, cerca di rispondere alle richieste della propria clientela e rendere concretamente realizzabile la partecipazione ad un corso di formazione mantenendo un giusto rapporto di qualità/prezzo. Cosa che ancora troppo spesso rimane solo nell’intenzione di imprenditori, manager e collaboratori. Per favorire ulteriormente la nostra clientela, abbiamo recentemente accreditato il nostro catalogo corsi presso FONDO PROFESSIONI (Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate) che intende sostenere economicamente lo sviluppo della professionalità delle risorse umane che operano negli studi professionali. Ogni Studio/Azienda può partecipare a più di un’attività formativa a catalogo, per un contributo pari all’80% dell’imponibile I.V.A. di ogni singola iniziativa, fino ad un valore complessivo massimo di € 1.600 (milleseicento/00), previa verifica della disponibilità delle risorse allocate dall’Avviso attualmente aperto (02/13). Possono usufruire dei finanziamenti i seguenti settori: agronomi, agrotecnici, architetti, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, dentisti, esperti contabili, geologi, geometri, ingegneri, medici, medici pediatri, notai, periti industriali, psicologi, revisori contabili, veterinari, purchè abbiano provveduto all’adesione a Fondoprofessioni prece-

Albert Einstein diceva “Non è possibile risolvere un problema con la stessa mentalità che l'ha generato”. Per riuscire a fare questo, all’interno di un’organizzazione è importante, anzi fondamentale, investire in percorsi di formazione e crescita.

dentemente alla data di avvio dell’attività formativa (denuncia mensile del flusso Uniemens ex DM/10). Rimaniamo convinti che la formazione dovrebbe essere un requisito imprescindibile e una priorità per ogni persona e azienda, al di là di poter accedere ad un finanziamento, tuttavia siamo anche consapevoli che in questi momenti poter contare su un aiuto è senz’altro una risorsa da utilizzare. Vi invitiamo a consultare il nostro catalogo on-line o a contattarci per maggiori informazioni. a cura di Mascia Alberti

Allora per questi e molti altri motivi, GRUEMP ha attivato da sempre una politica della “massima informazione”, della massima trasparenza contrattuale, del massimo coinvolgimento dei clienti in tutte le attività anche divulgative dei corsi. Oggi i moderni social network e la rete web ci permettono di rendere ancora più visibili depliant, articoli, interviste, video presentazioni che spiegano i contenuti dei corsi, le caratteristiche, le competenze migliorabili, l’orientamento filosofico “sistemico-manageriale-umanistico” e la valorizzazione del “capitale umano” che ci caratterizza. Con il progetto GRUEMP Mediaform, stiamo studiando e preparando altri strumenti che integrino formazione e apprendimento, sia nei momenti cosidetti d’aula con altri momenti di autoformazione fatta anche a distanza. Una formazione di qualità si distingue anche per il tipo di approccio al cliente, per i concetti che si divulgano sulla formazione, per le competenze dei professionisti, per la qualità complessiva del servizio offerto, per il tipo di strumenti informativi che utilizza...appunto ecco che torniamo all’inizio serve “informarsi bene per formarsi meglio”. a cura di Andrea Frasson


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