Grindelwald Magazin italiano

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magazine In collaborazione con

SPORT INVERNALI

Dai Campionati del mondo di Slalom alla pista pi첫 lunga di slittino

RePORTAGE Jungfraujoch

In treno sulla stazione pi첫 alta d'Europa che festeggia 100 anni

UNO CHALET da COMPRARE o affittarE COncorso per vincere una settimana in una casa di vacanza


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editoriale

Un villaggio low profile ma internazionale di Markus Friedli

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a GriwaGroup, società di costruzioni, è lieta di presentare, insieme ai protagonisti della regione della Jungfrau, questa rivista indirizzata ai lettori italiani per invitarli a visitare Grindelwald, il villaggio dei ghiacciai. Una località svizzera che fa parte dell’Associazione Best of Alps, che annovera Cortina e Saint Moritz, poco conosciuta dagli italiani, ma che ogni anno richiama un milione di turisti provenienti da tutto il mondo diretti allo Jungfraujoch, a 3454 metri, che domina il ghiacciaio di Aletsch, il più grande delle Alpi, e si raggiunge grazie a un trenino a cremagliera, che nel 2012 compie 100 anni, e porta alla stazione più alta d'Europa, chiamata Top of Europe. Nei primi sei mesi del 2011 qui sono arrivati 56 mila visitatori in più e capita spesso che i turisti non trovino posto sul trenino giallo che ogni giorno può trasportare non più di 5000 visitatori. Grindelwald è conosciuta anche per la famosa parete nord dell’Eiger, che è stata conquistata solo nel 1938, e che rappresenta il sogno di ogni alpinista. Un paesino di montagna che divide i suoi turisti a metà tra l’estate e l’inverno, che è sempre vivo per le numerose attrazioni su cui può

contare, come le imponenti cascate di Trümmelbach. Ed è il centro di molti eventi sportivi e artistici di livello internazionale, dallo sci al mountain bike, dallo slittino al velogemel, la bicicletta da sci che è stata inventata qui. A Grindelwald ogni anno si svolge, poi, una competizione internazionale di sculture di ghiaccio e di arte naturale. Il villaggio ai piedi dell’Eiger attrae soprattutto gli sciatori e gli amanti dello slittino (qui c’è la pista più lunga d’Europa), che possono divertirsi in oltre 200 km di piste. La gente ama Grindelwald perché non è troppo alta, poco più di 1000 metri, ma in poco tempo permette di raggiungere piste tra i 2000 e i 3000 metri e di ammirare una lunga catena di montagne intorno ai 4000 metri. Il clima è piacevole e secco, anche se d’inver-

no si possono toccare i -15 gradi. Grindelwald è particolare, perché mantiene la caratteristica tipica del villaggio di montagna, dove pascolano oltre 2000 mucche e le costruzioni ammesse non sono altro che chalet, dove la possibilità di acquistare un immobile è limitata, anche se recentemente è stata un pò liberalizzata, e dove i prezzi sono costantemente in ascesa, ma ancora sono la metà di quelli di Gstaad o Saint Moritz. E, quindi, dove comprare un appartamento o uno chalet può rappresentare un affare. Grindelwald piace a chi non ama ostentare e può girare indisturbato. Un villaggio, insomma, per chi vuole stare tranquillo e sicuro, anche se l’aria che si respira è internazionale. Molti turisti d’estate sono giapponesi, indiani, arabi, attratti soprattutto dallo Jungfraujoch, ma d’inverno prevalgono i tedeschi, gli olandesi, gli inglesi, i francesi e sempre di più si vedono italiani e spagnoli. Grindelwald si può definire un villaggio di montagna low profile, ma in costante crescita, che per esempio sta per rinnovare un albergo a cinque stelle e anche il suo centro storico, sia per far circolare meno auto sia per piantare altri alberi. Pochi sanno, infatti, che Grindelwald significa in tedesco “barriera di boschi”.

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sommario

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All'interno 8

Jungfraubahnen

Lo Jungfraujoch affascina con il treno più alto d'Europa

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Un milione di turisti passano da Grindelwald per visitare Top of Europe

Kids

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34

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La capitale del formaggio mutschli e non solo

Costruzioni

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Un attico in aparthotel costa meno di 300 mila euro e gode di molti comfort

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Appartamenti e chalet di gran lusso con vista sui ghiacciai

Concorso

Come scivolare sulla pista più lunga e comoda d'Europa

Sapori

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Un fiabesco mondo alpino da scoprire con le ciaspole

Slittino

Affari

Cinque modi per sciare sulla neve, dallo snowboard allo slittino, allo snowtubing

Snowshoeing

della Griwagroup vantano un grande isolamento

Comprare

Reportage

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Chi compila il modulo di iscrizione può vincere l'affitto per una settimana

Grindelwald Magazine è una pubblicazione della Griwagroup realizzata da Franz Hofmann in collaborazione con Ville&Casali. Stampato da TIBER SPA Via della Volta 179, 25124 Brescia

Gli chalet ecologici

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cinque stelle

Un albergo che si rinnova ma conserva l'antico fascino Un’area wellness di 1600 mq. è il suo fiore all’occhiello con piscina interna ed esterna, sei tipi di saune e altre attrezzature per il benessere

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on oltre cento anni di storia, è l’unico cinque stelle del villaggio, e sta per investire oltre 90 milioni di euro. Un albergo che si rinnova ma che vuol conservare il fascino antico di Grindelwald. Un’area wellness di 1600 mq. è il suo fiore all’occhiello con piscina interna ed esterna, sei tipi di saune e altre attrezzature per il benessere degli ospiti. “La vista dell’Eiger è fantastica, ma anche del Wetterhorn, della Jungfrau e del Mönch, i quattro monti che abbracciano il ghiacciaio Aletsch, il più grande delle Alpi. A 1 minuto dalla stazione ferroviaria e a 2 minuti a piedi dalla stazione degli autobus, si trova al centro di Grindelwald. Ideale per lo shopping e vicino a tutte le piste da sci e i luoghi da vedere. Il personale è gentile e professionale, il cibo è ottimo e il centro benessere è strepitoso. L’albergo è silen-

zioso ed elegante”. Queste sono le caratteristiche che i visitatori dell’Hotel Regina di Grindelwald, l’unico albergo cinque stelle del villaggio mettono in risalto nei loro commenti su Internet. Certo questo hotel, con le sue 87 camere di lusso, non è nuovissimo, ma lo diventerà fra qualche anno quando sarà rinnovato e ampliato. L’albergo sprigiona grande charme sin dalla hall rotonda dell’ingresso

in alto L'ingresso dell'albergo posto di fronte la stazione centrale di Grindelwald. e qualche pecca (come qualche foglia nella piscina all’esterno, che a qualche visitatore ha dato fastidio! se la fa perdonare con i prezzi allettanti per un cinque stelle). E’ consigliabile chiedere informazioni sui pacchetti per una o più settimane di vacanza. Chi entra all’hotel Regina sa di stare al centro del villaggio, e non ha bisogno dell’auto. A due passi dall’Ufficio del Turismo e dalla pista di ghiaccio, dai negozi del centro e dagli impianti per raggiungere le piste da sci (collegate con il treno o con gli autobus), può apprezzare sia la tranquillità dei due ristoranti sia la vista della valle o dei monti dalle sue ampie terrazze, può sostare nelle sale lettura, impreziosite da mobili antichi

a sinistra La grande piscina all'aperto ai piedi dell'albergo con vista sulla valle. 6


Grindelwald a sinistra Una vecchia foto dell'albergo costruito dopo l'incendio con il nome di Regina Alpenruhe.

in alto Una vecchia foto della piscina dell'albergo con vista sull'Eiger. o fermarsi nella nuova lounge per fumatori (inaugurata l’inverno 2011/2012). L’atmosfera è sempre raffinata ed elegante. La storia del Regina è antica e curiosa. L’hotel odierno è stato ricostruito, sulle ceneri dell'albergo Bär che non ha retto l’incendio del 1891 che ha bruciato Grindelwald, quando i tetti delle case erano coperti da scandole di legno (oggi ammesse solo ad alta quota). Ma la sua storia è stata segnata da uno dei tanti referendum che ancor oggi si svolgono a Grindelwald. Anni prima, infatti, gli abitanti del villaggio avevano deciso di investire i pochi soldi a disposizione in un grande organo per la loro chiesa piuttosto che per un impianto d’acqua per i pompieri. Così l’Hotel Regina fu completamente distrutto dal fuoco insieme alle case, e gli abitanti capirono di aver sbagliato. Negli anni successivi fu costruita l’attuale struttura che si chiamò Alpenruhe Regina. Ovvero un albergo alpino silenzioso. Poi nel 1941-1945 la struttura fu utilizzata come ospedale militare. Nel 1954 i proprietari, ovvero la famiglia Krebs Wirz, decise di investire diversi milioni di franchi per rinnovarla, e nel 1962 fu costruita la prima

piscina all’aperto, seguita da una piscina interna nel 1968. Nel 1976 furono aggiunte altre stanze e l’albergo divenne il Grand Hotel Regina. Non è passato anno che altri interventi non siano stati effettuati, sia per rinnovare l’interno che l’esterno. L’albergo possiede già oggi, per esempio, delle sale conferenze, ma nel 2013, quando sarà ampliato e riammodernato, nascerà un centro congressi, saranno disponibili nuovi appartamenti e, nell’ampia area esterna di cui dispone, sorgeranno tre nuovi chalet, con 40 appartamenti, che saranno venduti e gestiti con la formula dell’aparthotel, una soluzione che molti trovano interessante, perché consente di diventare proprietari e di ricavare un reddito dall’investimento immobiliare. I nuovi proprietari dell’albergo stanno per investire 110 milioni di franchi svizzeri, oltre 90 milioni di euro, in un albergo che a Grindelwald è quasi un’istituzione, con uno charme d’altri tempi, visibile nella posateria o nei tendaggi, nell’utilizzo di una chiave di metallo per le chiavi (e non di plastica), nell’attenzione che il personale riserva agli ospiti. Ma rinnovare non significa non rispettare la tradizione e il particolare con-

testo ambientale di Grindelwald, caratterizzato esclusivamente di chalet in legno. Anche perché gli abitanti sanno vigilare e hanno espresso un parere vincolante sulle idee degli architetti che stanno progettando il “nuovo” Hotel Regina. L’area wellness, poi, di ben 1600 mq, offre sei diversi tipi di saune, massaggi, bagno turco, solario, piscina interna ed esterna. Esiste per esempio il bagno di fieno, ma anche il bagno a vapore detto del ghiacciaio (a 65°), la capanna con gli aromi e la sauna dei bracconieri, la grotta dei cristalli e il bagno con acqua calda salata, il massaggio per i piedi e il bagno del montanaro. L’albergo è diretto da Moritz Kuhnel, un giovane brillante con grandi esperienze alle spalle.

in basso Una visione del progetto di ampliamento e ammodernamento dell'albergo con tre nuovi chalet.

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jungfraubahnen

Lo Jungfraujoch affascina con il treno più alto d'Europa La stazione svizzera a 3454 metri festeggia il centenario e il suo ideatore Adolf Guyer-Zeller con offerte per coppie e famiglie

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uest’anno la ferrovia più alta d’Europa, la Jungfrau Railway, celebra il suo centenario. E’ questa l’occasione per raccontare una storia straordinaria che affascina ancor oggi oltre 700 mila visitatori l’anno, che si recano nel cuore della Svizzera per salire fino allo Junfraujoch, a 3454 metri. Sul trenino giallo a cremagliera che porta allo Jungfraujoch si mescolano persone provenienti da tutto il mondo e le lingue parlate vanno dal giapponese all’inglese, dal tedesco all’italiano. Se non ci si prenota, può accadere di non trovare posto, benché la capienza sia di 5 mila persone al giorno. L’idea di questa ardita linea ferroviaria, che penetra il famoso e “infame” Eiger per costeggiare il ghiacciaio Aletsch, il più grande d’Europa con i suoi 160 km quadrati, e raggiunge la punta dello Jungfraujoch, è dell’imprenditore industriale Adolf Guyer-Zeller. Nel 1893, questo pioniere di Zurigo, quando cominciò a operare la Wengernalp Railway (che portò il treno a 2200 m. a Kleine Scheidegg, lo snodo che si raggiunge

sia da Wengen sia da Grindelwald) sognò un progetto (vedi disegno) per raggiungere la Jungfrau, una cima ancora più alta che non è stata mai realizzata e che probabilmente non vale neppure raggiungere perché sarebbe di circa 700 metri più alta e probabilmente renderebbe più difficile la respirazione per i turisti. Invece oggi, anche se la meta attuale va visitata con cautela da parte di chi soffre di alta pressione, è frequentata da persone di ogni età. Certo, i movimenti del corpo si rallentano. Guyer-Zeller, in una

IN alto La vista del ghiacciaio da parte dei lavoratori, molti italiani, che hanno compiuto un'impresa epica durata 16 anni. notte di agosto di quell’anno, in un albergo di Mürren, un delizioso villaggio di fronte la Jungfrau, buttò giù l’idea e nel dicembre dello stesso anno chiese una concessione per la costruzione di una linea ferroviaria elettrica a cremagliera. Subito dopo creò una banca per finanziare l’ambizioso progetto e alla fine dell’anno successivo potè contare sulla concessione. Il 27 luglio 1896 iniziò la costruzione e due anni dopo era aperta la prima fermata di Eigergletscher, ai piedi dell’Eiger. Guyer-Zeller aveva pensato di poter aprire una stazione all’anno, in modo da finanziarsi con gli incassi provenienti dai turisti, ma i

a sinistra Il progettista Adolf GuyerZeller con lo schizzo per raggiungere la vetta "bucando" l'Eiger. 8


Grindelwald

in alto La base di partenza della nuova linea ferroviaria Kleine Scheidegg. lavori presero più tempo e il primo arresto si verificò il 26 febbraio 1899, quando un incidente costò la vita a sei operai italiani. Ci vollero quattro anni per arrivare alla stazione di Eigerwand, dopo altri incidenti e scioperi. Da allora, però, i visitatori furono in grado di guardare l’abisso da una finestra a metà della parete nord dell’Eiger, la cui vetta fu scalata dopo molti tentativi e incidenti mortali solo nel 1938. Un’impresa che ha ispirato numerosi alpinisti ed è stata raccontata in diversi film. Due anni dopo, il 28 luglio 1905, entrò in funzione la stazione Eismeer (mare di ghiaccio) a 3160 metri. A questo punto, in seguito

alla morte di Guyer-Zeller e alla scarsità di fondi, fu presa la decisione di non puntare più alla cima della Jungfrau, ma a quella dello Jungfraujoch. I successivi anni furono i più difficili, con incidenti mortali, scioperi, e solo dopo nove anni dal previsto, il 21 febbraio 1912, fu terminata la stazione dello Jungfraujoch. Agli operai prima e ai turisti dopo si aprì una vista spettacolare, su un ghiacciaio immenso. Nell’agosto di quell’anno la stazione più alta d’Europa divenne operativa. E nei successivi 12 mesi i visitatori furono 42.880. La prima guerra mondiale e le conseguenti difficoltà finanziarie contribuirono a far abbandonare il sogno visionario di Guyer-Zeller, ma il fatto che ancor oggi questa stazione sia la più alta d’Europa,

significa che il suo fascino non è stato ancora superato. Non solo, il presidente della Jungfraubahnen, Urs Kessler, conta di portare più turisti sullo Jungfraujoch grazie alle nuove attrazioni storiche e culturali, create tra il museo del ghiaccio e la cosiddetta Sfinge, l’osservatorio meteorologico aperto 365 giorni l’anno che si raggiunge con un veloce ascensore. Da qui si accede a una terrazza panoramica, a 3.571 metri. Per raggiungere lo Jungfraujoch si impiegano un paio d’ore e quindi l’escursione può occupare una giornata, normalmente interrotta da un pranzo in uno dei due grandi ristoranti (asiatico ed europeo) a disposizione. Un’esperienza indimenticabile! Un’escursione normalmente un pò costosa (più di 100 euro a persona) ma che nel 2012, grazie a una serie di promozioni si dimezzerà. Per esempio dal 2 all’8 giugno è prevista un’offerta solo per gli italiani, che potranno acquistare il “pass delle Nazioni” che consente di viaggiare per sei giorni in tutta la zona della Jungfrau. Il biglietto costa 276 franchi (circa 220 euro) ma vale per due adulti. Inoltre ogni adulto pagante dà il diritto a due ragazzi fino a 15 anni di ottenere gratuitamente il loro pass. La formula paghi uno e prendi due è condivisa anche da una serie di alberghi, la cui lista si può consultare su www.jungfrau.ch.

L'Osservatorio si rinnova visitatori come aquile in volo Per visitare lo Jungfraujoch e in particolare il suo bellissimo museo del ghiaccio è opportuno indossare un abbigliamento che possa reggere temperature sotto lo zero. Anche le scarpe debbono essere di montagna per non scivolare sul ghiaccio, anche se esistono degli appoggi lungo i muri. Dalla fine di marzo 2012 la Sfinge, ovvero l’Osservatorio meteorologico, sarà collegato con il museo del ghiaccio attraverso un anello di 250 metri. Ciò servirà meglio a far defluire i visitatori. In due grotte i visitatori potranno osservare lo sviluppo del turismo nelle Alpi e la storia della Jungfraubahnen, nel contesto storico mondiale e di altre imprese ferroviarie. Saranno commemorati anche i 30 operai che hanno perso la vita nell’impresa. Delle scale mobili permetteranno di visitare i piani inferiori. I visitatori saranno accolti anche da una nuova hall d’ingresso e da pannelli guida scritti in molte lingue. Inoltre gli ospiti potranno assistere a uno spettacolo multimediale su quanto è possibile vedere dallo Jungfraujoch, patrimonio mondiale dell’Unesco, come se fossero aquile in volo.

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Famiglia Silvia e Urs-B. Hauser Swiss Quality Hotel Belvedere Dorfstrasse 53 | CH- 3818 Grindelwald Tel +41 33 888 99 99 | www.belvedere-grindelwald.ch

ospitalità familiare Hotel Belvedere 4* superior Uno dei principali hotel svizzeri di prima categoria, gestito dalla proprietà, la famiglia Hauser e più volte consigliato da note guide turistiche fa parte dell’associazione francese di gourmet "Chaîne des Rôtisseurs". L’albergo si trova in posizione soleggiata e privilegiata per poter godere di una vista incantevole e mozzafiato sull’Eiger e sulle altre montagne circostanti. Le camere sono molto ampie e la cucina è a livelli di eccellenza. Gli ospiti hanno inoltre a disposizione un'area wellness dotata di piscina coperta (30°C), Jacuzzi, sauna finlandese e bio, bagno turco e Jacuzzi con acqua salata all'aperto; è altresì disponibile un servizio di massaggi professionali. Skibus per gli ospiti durante la stagione invernale. Internet WiFi gratuita in tutto l’hotel. Offerta speciale Hotel Belvedere | Ski pass o Winter hiking Pass (pass per escursioni invernali) gratuito per soggiorni di almeno 7 notti. Valida dal 4 al 11 e dopo il 25 febbraio 2012 (per altre date e offerte vedi www.belvedere-grindelwald.ch). Si prega di riportare la dicitura "Eiger north face" all’atto della prenota-


ai piedi della famosa parete nord dell'eiger Hotel Steinbock 3* La famiglia Ponzio coccola i suoi ospiti nel suo piccolo hotel a gestione familiare, offrendo – tutto l’anno – vacanze indimenticabili nel villaggio di Grindelwald con panorami mozzafiato su montagne alte quattro mila metri. L’albergo si trova in posizione centrale: vicino alla stazione della funivia Grindelwald-First. Di fronte all'ingresso principale c’è la fermata dell'autobus che porta alle stazioni dei trenini di montagna e agli altri impianti di risalita. Con un vero forno a legna, i pizzaioli del ristorante-pizzeria dell’hotel ricreano gli aromi più squisiti per proporli agli ospiti internazionali. Oltre alle innumerevoli scelte di pizze, il menu offre diverse specialità e il pranzo o la cena è sempre un evento, grazie anche a un'ampia carta dei vini e di grappe italiane proposti dal maitre. zione. Questa offerta speciale non è cumulabile con altre riduzioni ed è valida soltanto per le prenotazioni effettuate direttamente presso l’hotel. Offerta speciale Hotel Steinbock | Una cena a 4 portate gratuita per soggiorni di almeno 5 notti. Valida tutto l'inverno.

Famiglia Jackie e Salvatore Ponzio Hotel Steinbock Dorfstrasse 189 | CH- 3818 Grindelwald Tel +41 33 853 89 89 | www.steinbock-grindelwald.ch


reportage

Felici sulla vetta d’Europa Per salire sulla stazione più alta del Vecchio Continente, ogni anno quasi un milione di turisti passano da Grindelwald, una località turistica in espansione, ma ancora ricca di luoghi incontaminati di ENRICO MORELLI foto di CORRADO BONOMO GRIWAGROUP - GRINDELWALD TOURISMUS - JUNGFRAUBAHNEN - JUNGFRAU REGION MARKETING AG Estratto da Ville&Casali numero 12/2010

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Grindelwald

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ntor no a l l’u na sia mo giunti a Grindelwald, che è un villaggio notevole e si spinge sino a una certa altezza. In generale, la valle è molto più ampia, piacevole e fertile di quella di Lauterbrunnen. La maggior parte dei monti da cui è circondata, sa le con una pendenza più dolce. Cominciano a comparire i ciliegi. Frotte di bambini

circondano i viaggiatori offrendo loro fiori, fragole.. o anche mendicando semplicemente”. E’ il 26 luglio del 1796 e queste frasi sono contenute nel Diario di viaggio sulle Alpi bernesi di Georg W.F. Hegel, un giovane e promettente filosofo che si fa incantare dalla natura dei luoghi, anche se non sembra entusiasmarsi granché per i più grandi ghiacciai delle Alpi. Non manca però di gioirne, per

averli sentiti così vicini in una calda giornata estiva. Grazie a l l’ac q ua a bb ond a nte c he scende nella valle attraverso numerose cascate, di cui dieci sono oggi incanalate (offrendo 20.000 litri d’acqua al secondo) nella valle di Lauterbrunnen, in un sito denominato Trümmelbachfälle, patrimonio dell’Unesco e tre stelle Michelin, visitabile da aprile a novembre. Il fascino delle montagne della

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reportage

Come arrivare dall’Italia In treno: da Milano centrale si effettuano due cambi a Spiez e Interlaken Ost (un po’ meno di 4 ore). Da Roma tre cambi (7 ore). Per altre località italiane conviene prendere l’aereo per Basilea o Zurigo e poi considerare circa 3 ore per il treno. In AUTO: confine Como-Chiasso, San Gottardo - uscita a Stans nord direzione Interlaken, da qui uscita Wilderswil-Grindelwald (270 km, un po’ meno di 4 ore). La costruzione di una galleria sotto il passo di Brünig dovrebbe nel giro di qualche anno rendere più vicina questa località. Grindelwald è raggiungibile anche attraverso la via Sempione - Lötschberg - Spiez - Interlaken. Obbligatoria in Svizzera la vignette autostradale che vale un anno: 40 franchi. La nuova galleria del San Gottardo, che è destinata solo ai treni, migliorerà dal 2017 i collegamenti ferroviari tra l’Italia e la Svizzera.

in alto La “Sfinge”, ovvero l’osservatorio Top of Europe che si raggiunge in treno e che al suo interno contiene un museo di ghiaccio, due ristoranti e una terrazza panoramica. regione della Jungfrau è stato irresistibile nell’ultimo secolo tra gli scalatori di tutto il mondo e ancor oggi è enorme. Grindelwald si trova ai piedi della parete nord dell’Eiger (che significa Orco), famosa perché è stata inviolata fino al 1938, e tristemente nota per coloro che vi hanno perso la vita negli anni Trenta, come il film North Face, recentemente uscito nelle sale cinematografiche italiane, documenta drammaticamente. La regione della Jungfrau si raggiunge da Interlaken ed è divisa da due vallate, da una parte quella di Grindelwald (barriera di boschi), più dolce, e dall’altra quella di Lauterbrunnen (sorgenti d’acqua), da cui si raggiunge, solo per mezzo

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di un trenino, il pittoresco villaggio di Wengen, molto amato dagli inglesi e dagli americani. Da Lauterbrunnen si raggiungono, solo con funivia, Mürren e altri piccoli villaggi incante-

in alto Un nuovo sport a First sopra Grindelwald. Quattro persone si lanciano separatamente su un cavo di 800 metri alla velocità di 84 km orari.


Grindelwald in basso La stazione di Kleine Scheidegg, una nuova seggiovia a sei posti, una splendida vista del lago Bachalpsee e alcune foto di sport invernali.

voli, sotto il Piz Gloria, dove si erge un ristorante girevole a quasi 3.000 metri, famosa location del film di James Bond Al Servizio di Sua Maestà. Da Grindelwald e Wengen transitano ogni anno più di un milione di visitatori per raggiungere lo Jungfraujoch, la vetta più alta d’Europa (nel 2012 festeggia un secolo di vita), che si trova nella zona alpina Jungfrau-Aletsch-Bietschhorn, dichiarata dall’Unesco patrimonio naturale mondiale. Orienta-

li, europei ed americani vengono a farsi dondolare, tutti i giorni dell’anno, sul treno più alto d’Europa per tuffarsi in un paesaggio da cartolina, denominato Top of Europe. E’ sorprendente vedere, per esempio, quanti giapponesi, soprattutto d’estate, passeggino per le strade di Grindelwald o quanti inglesi a Wengen. E quanti turisti orientali si facciano fotografare con un bellissimo cane San Bernardo a Kleine Scheidegg, lo snodo ferroviario a

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reportage

intervista al responsabile dell’Ufficio del Turismo di Grindelwald Toni Baumann Un paradiso per sport invernali ed estivi Dai campionati di slalom a quelli di skicross, mountain bike e velogemel (bici da sci), alla maratona della Jungfrau, la competizione è sempre di casa. Sette percorsi per scoprire i cambiamenti climatici con l’iphone. “Quest’anno abbiamo superato 1 milione di presenze alberghiere”, dice a Ville&Casali il direttore dell’Ufficio del Turismo di Grindelwald,Toni Baumann, “per circa il 40% svizzeri e tedeschi e il resto giapponesi, inglesi, belgi e olandesi, francesi, italiani, indiani e cinesi. Grindelwald ha una presenza turistica ben distribuita, circa il 50% estiva e il 50% invernale. Pur trovandosi a poco più di tre ore da Milano e sette da Roma via treno, Grindelwald è 13 volte più frequentata dai giapponesi che dagli italiani, forse perché il 10 settembre 1921 il giapponese Yugo Maki raggiunse per la prima volta la vetta dell’Eiger dalla parete nordorientale. “E infatti i giapponesi che vengono a Grindelwald vogliono tutti una finestra che guardi sull’Eiger!”, dice Baumann. Grindelwald è una delle 12 località di montagna, come Cortina e Mègève, Davos e Kitzbühel, che fa parte dell’associazione Best of Alps, località famose per la loro bellezza e per l’offerta di servizi turistici eccellenti. Questo villaggio, insieme alle vicine località di Wengen, Mürren e Lauterbrunnen, offre oltre 200 km di piste

da sci e 100 km di sentieri (che in estate salgono a 500 km). Si può così sciare ai piedi dell’Eiger, Mönch e Jungfrau o sotto il Pitz Gloria. “I due comprensori sciistici che convergono su Grindelwald”, spiega Baumann, “e cioè quello di First e Männlichen/Kleine Scheidegg, sono muniti di cannoni per l’innevamento artificiale”. Il mutamento climatico che a Grindelwald si tocca con mano, con la riduzione dei ghiacciai, ha reso questa comunità attenta alle emissioni di CO2. “Da settembre funziona una nuova centrale alimentata con i residui della lavorazione del legno, altra importante attività del villaggio”, spiega il direttore dell’Ufficio del Turismo. “Ciò consente di risparmiare 1,8 milioni di litri di petrolio, eliminando anche 4.300 tonnellate di CO2. Il nostro centro sportivo (piscina coperta e pista da ghiaccio) utilizza solo questa energia.” Inoltre, grazie a uno studio dell’università di Berna, è possibile rendersi conto dei mutamenti climatici attraverso sette percorsi nella regione della Jungfrau da seguire con un iPhone, che si può noleggiare per 15 franchi all’ufficio del turismo. Grindelwald sta cercando, infine, di attirare l’attenzione su di sé con nuovi eventi sportivi e culturali. In gennaio, si svolge il World Snow Festival (sculture di neve) e nella vicina Wengen ha luogo la Coppa del Mondo di Sci. A febbraio si svolge a Grindelwald la Coppa del mondo di velogemel (lo slittino a forma di bici inventato da queste parti). A marzo si svolge la Coppa mondiale di skicross (una gara slalom tra quattro sciatori). In estate, poi, si organizza l’Eigercross, una gara in mountain bike, cui hanno partecipato quest’anno 1200 ciclisti. Il 13 giugno del 2011 a Grindelwald ha fatto tappa il Giro ciclistico della Svizzera.

a sinistra La chiesa protestante al centro di Grindelwald con la vista del Wetterhorn.

oltre 2.000 m. tra Grindelwald e Wengen, da cui si parte per lo Jungfraujoch! Qui, d’inverno, la fanno da padroni, però, gli europei: olandesi, tedeschi, inglesi, svizzeri, francesi, italiani,

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spagnoli, che amano sciare tra montagne imponenti (di cui quattro, Schreckhorn, Eiger, Mönch e Jungfrau intorno ai 4 mila metri) per immergersi in boschi perfettamente innevati

da dicembre ad aprile. Tutta la regione della Jungfrau, scenario di diverse competizioni mondiali su neve, da gennaio a marzo, si sta attrezzando per accogliere molti più visitatori in futuro, collegando meglio le due grandi vallate con seggiovie e cabinovie più spaziose. A Grindelwald, appena due anni fa, è stata inaugurata una seconda seggiovia a sei posti. E anche la capacità alberghiera dovrebbe ancora aumentare. Così come la costruzione di nuovi chalet. Tuttavia, esistono diversi movimenti verdi che cercano di fermare o rallentare questo tipo di sviluppo per non alterare la principale attrattiva di luoghi che ancor oggi appaiono incontaminati, paradiso di migliaia di mucche, che assicurano latte, yogurt e formag-


Grindelwald gi eccezionali, ma anche miele, birra e perfino un wisky. Gli amanti del silenzio vorrebbero perfino fermare i due elicotteri che portano i turisti a visitare, nelle belle giornate e per pochi minuti, le pareti dell’Eiger, del Mönch e della Jungfrau dalla stazione di Männlichen a oltre 2.000 metri. E che possono disturbare i numerosi amanti del parapendio che qui trovano delle correnti che li portano anche al di sopra delle vette. Ma Grindelwald vuole migliorare l’accoglienza e lo fa con nuov i parchi per i bambini, come quello recente di Bort

a destra Una scultura realizzata per l’annuale festival internazionale sulle sculture di neve che si svolge ogni anno a gennaio. raggiungibile con l’ovovia e con un nuovo piano di riqualificazione del centro (vedi intervista al sindaco) che permetterà di ridurre la circolazione delle auto. Un referendum indetto nel dicembre del 2010 ha allentato le norme sul possesso di case da parte degli stranieri. Pur se allentate, le restrizioni sulla vendita di appartamenti a stranieri potrebbero far aumentare

intervista al sindaco Emanuel Schläppi Un nuovo centro per Grindelwald Un ampio parcheggio sotterraneo e marciapiedi più ampi per accogliere i turisti, ma anche regole più flessibili per utilizzare meglio i vecchi chalet e costruire nuovi alberghi Emanuel Schläppi, sindaco di Grindelwald, piace ai suoi concittadini perché considerato un buon diplomatico e molto impegnato a far crescere il turismo sia di questo villaggio di poco più di 4 mila persone, per lo più dedite sia alla produzione di latte e a squisiti formaggi, sia alla gestione di un’industria turistica che può contare su 2.700 mila letti in alberghi di tutte le categorie e altri 8.300 in case in affitto. “I nostri servizi di fornitura idrica sono predisposti per 25 mila persone e, anche se a volte sciano a Grindelwald oltre 7 mila persone, siamo autosufficienti”, spiega Schläppi. Ma Grindelwald, alle pendici dei più grandi ghiacciai delle Alpi, non ha problemi idrici. Anzi, la sua necessità maggiore, negli ultimi anni, è stata quella di canalizzare le acque dei ghiacciai, che i cambiamenti climatici tendono a ridurre. Un problema che ha finora fermato la realizzazione di un golf a nove buche (oggi ne esiste uno piccolo a sei). Schläppi è convinto che il golf più grande si farà. Certo, dopo il grande progetto da 30 milioni di franchi che darà un volto nuovo al centro del villaggio. Il progetto prevede la realizzazione di una grande piazza al centro del villaggio mediante la costruzione di un parcheggio sotterraneo da 300 posti in luogo dei 150 attuali allo scoperto, una diversa sistemazione della Coop, il più grande supermercato del paese, e il recupero dell’attuale area a parcheggio a piazza per le passeggiate dei villeggianti, che già oggi godono di marciapiedi più ampi per tutta la strada principale, che attraversa il paese fino alla chiesa evangelica, a scapito dello spazio per

le auto. “Recentemente sono stati trovati due autobus elettrici provenienti da Parigi”, aggiunge Schläppi, il cui lavoro è quello di general manager dell’azienda locale di trasporti e che sta cavalcando l’onda ecologica, come dimostra la nuova centrale che utilizza gli scarti del legno che consente di risparmiare enormi quantità di petrolio. Il sindaco sembra anche disposto ad assecondare alcuni progetti di ampliamento o rinnovamento di alcuni alberghi per fronteggiare le richieste di un turismo in crescita. Schläppi ha trovato una soluzione anche per superare la regola che impone di destinare un terzo di ogni nuovo chalet ai residenti attraverso il pagamento di un'imposta che scoraggia le speculazioni. Prima succedeva che gli chalet più lussuosi rimanevano invenduti e inutilizzati per la parte destinata ai locali. Oggi invece è possibile superare il vincolo concedendo libertà di vendita agli stranieri ma destinando il 25% della rivalutazione dell’immobile al Comune, che utilizzerà il ricavato per fini sociali. Questa percentuale si azzera dopo 25 anni o si riduce proporzionalmente se la rivendita avviene prima.

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reportage

Dove mangiare cucina internazionale: • Hotel-Rest Aspen Tel.033.8544000 • Hotel-Rest Alpina Tel. 033.8533344 • Hotel-Rest Berghaus Bort Tel. 033.8531762) • Hotel-Rest Belvedere Tel. 033.8889999 • Hotel-Rest Kirchbühl Tel. 033.8544080

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(Per chiamate dall’Italia togliere lo zero e digitare il prefisso 0041)

a sinistra Al centro, Salvatore Ponzio con due collaboratori che ogni giorno sfornano in media oltre 300 pizze. Da Salvi, una leggenda italiana Un giorno d’estate del 2009 Roberto Benigni, il famoso attore e regista, vincitore di un Oscar per il film La vita è bella, passeggiava per le strade di Grindelwald, quando viene riconosciuto da un italiano che così lo saluta: “signor Benigni, come sta?”. “Bene e tu chi sei, cosa ci fai qui?”, risponde l’attore, vestito in giacca e pantaloni con una camicia bianca che ricordava più Charlie Chaplin che non un turista in un famoso luogo di montagna. “Sono qui da 37 anni e posseggo questo albergo, con ristorante, lo Steinbock e vorrei invitarla”, risponde Salvatore Ponzio, anche lui vestito con pantaloni neri e camicia bianca, da ristoratore. “E ancora non sei morto?”, risponde con il suo noto umorismo Benigni, che qualche giorno dopo, però, lo va a trovare con la moglie Nicoletta Braschi per gustare una buona pizza italiana. Salvi, come tutti chiamano Salvatore Ponzio da queste parti, “è la leggenda di Grindelwald”, dice Nick Rubi, direttore della

BEKB, la più grande banca del villaggio, “che conosce tutti e che tutti conoscono”. E’ arrivato a 16 anni a Grindelwald nel 1956 (da Senise in Basilicata) e, dopo aver fatto tanti mestieri (da lavapiatti a barman), ha imparato le lingue, tra cui tedesco e inglese, diventando il più noto e amato ristoratore della zona. Possiede un delizioso albergo che sta per raddoppiare ed ha appena aperto un negozio attiguo di gastronomia italiana, chiamandolo “Poco Molto”, dove si possono trovare molte prelibatezze del Bel Paese. “La cucina Italiana è il mio capitale”, afferma Salvi, che è anche un gestore e maitre d’eccezione. I clienti per lui non sono numeri ma persone, anzi possibilmente amici. E questo è il segreto del suo successo, il motivo per cui il suo ristorante è sempre pieno ed allegro. Tra i piatti da provare: risotto ai funghi, agnellino al forno, fegato alla veneziana e, naturalmente, la pizza, in tutte le varietà, specie quella con i funghi porcini della zona, preparata dal nipote Giovanni (a destra nella foto).

Sulle orme di chi ha conquistato l’Eiger In treno fino a 3.454 metri per ammirare il ghiacciaio Aletsch di 120 km quadrati, il più grande delle Alpi, e con la vista raggiungere la Foresta Nera e i Vosgi francesi Grund è la stazione a valle del piccolo villaggio di Grindelwald, da cui costa meno partire (84 euro A.R. con il primo treno del mattino) per la vetta più alta d’Europa raggiungibile per ferrovia: lo Jungfraujoch (3454 m.), il Tetto dell’Europa, come lo chiamano gli svizzeri, oggi patrimonio dell’UNESCO. La ferrovia, che esiste da circa un secolo, raggiunge un rifugio ricostruito nel 1972 dopo un incendio, che contiene, oltre a un osservatorio scientifico denominato Sphinx (in cui si studia per esempio la quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera), un museo del ghiaccio con le sue sculture, due ristoranti, di cui uno europeo e l’altro indiano! Da qui è possibile fare una passeggiata sulla

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neve eterna, oppure raggiungere, grazie a un veloce ascensore, una terrazza panoramica (dove la radiazione che proviene dallo spazio è 10 volte superiore a quella della pianura sottostante). Da qui si domina il ghiacciaio di Aletsch (che occupa ben 120 km quadrati e in alcuni punti è spesso anche 1.500 metri) . E, inoltre, si possono ammirare, nelle belle giornate, i Vosgi francesi e la Foresta Nera tedesca. Sotto l’osservatorio, ove si studia continuamente il futuro del nostro pianeta, il ghiaccio consolida il terreno della montagna cui è ancorato, ma il riscaldamento globale lo sta indebolendo. Per salire sulla vetta, dove la temperatura media annua è di -8 gradi e il vento può raggiungere una velocità di 250 km. orari, il treno si ferma due volte, per far acclimitare i visitatori (circa un milione) e per far vedere le montagne da due grandi oblò, che una volta erano aperti, come ricorderà chi ha assistito al film North Face, che


Grindelwald a sinistra Thomas Kaufmann nella cantina dove stagiona i suoi formaggi da 1 a 10 anni.

Dal rösti alle frittelle di mele Nei rifugi o nei 130 ristoranti della regione si possono assaggiare alcuni piatti tipici: ■ Formaggio raclette con patate, cetriolini sottaceto e cipolline, ■ Fondue, quella tradizionale con formaggio oppure quella cinese con carne bollita nel brodo. ■ Chäsbrätel (formaggio arrostito), ai tempi si scioglieva il formaggio

su una pietra vicino al fuoco, per poi spalmarlo sul pane. ■ Rösti, patate grattugiate ed arrostite (dorate) servite solitamente con formaggio e speck e salsa di cipolla. ■ Berner Platte, diverse salsicce, crauti, fagioli verdi essiccati e patate al vapore. ■ Meringhe, popolare dessert servito con panna montata.

■ Da non perdere le frittelle di mele zuccherate e servite con la crema al ristorante Brandegg, meta del percorso delle mele da Holenstein a Brandegg (1,5 ore) denominato Öpfelchuechliweg, raggiungibile anche per treno. Infine, per chi ama il cioccolato o la sacher, c’è solo l’imbarazzo della scelta nei panifici e nelle pasticcerie del centro.

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in alto Da sinistra il vecchio centro di Grindelwald un secolo fa, la parete nord dell’Eiger con l’itinerario della scalata: 1 primo nevaio, 2 traversata Hinterstoisser, 3 secondo nevaio, 4 terzo nevaio, 5 ferro da stiro, 6 bivacco della morte, 7 ragno bianco, 8 traversata degli Dei, 9 fessure terminali, 10 vetta 3.970m. Il ghiacciaio di Grindelwald in una foto d’epoca e la stazione sciistica di Bort. racconta una drammatica spedizione sulla parete nord dell’Eiger, dove nel 1936 morirono quattro scalatori, sulla scia di altre tragedie che avevano coinvolto anche alpinisti italiani. Una parete che è stata violata solo nel 1938, malgrado le autorità svizzere avessero nel frattempo vietato ogni scalata. Il merito va a due tedeschi Anderl Heckmair e Wiggerl Vorg seguiti in cordata da due austriaci, Heinrich Harrer e Fritz Kasparek, che raggiunsero

la vetta dopo 85 ore, tre bivacchi e una bufera di neve. Heckmair, che visse quasi cento anni (fino al 2005), chiude così il racconto della prima salita della parete nord dell’Eiger: “La dedizione assoluta alla meta non è mai vana, ma porta a uno smisurato guadagno: il ricordo di un possesso imperituro e inalienabile per tutta la vita. Tanto più grande la lotta, tanto maggiore il pericolo, tanto più ricca e più bella la ricompensa”.

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reportage

Una felice combinazione finanziaria per acquistare casa a tassi bassi Grazie a un accordo tra la Griwagroup e una banca leader svizzera è possibile acquistare uno chalet o un appartamento attraverso un'innovativa formula finanziaria, che prevede una combinazione di un mutuo in franchi svizzeri e un prestito lombard, ovvero garantito da titoli. In questo modo il costo degli interessi è in parte compensato dal reddito dei titoli. Inoltre, questa felice combinazione rende la banca più garantita e quindi più incline a concedere un tasso di interesse più basso. Si possono cogliere inoltre sia il vantaggio delle detrazioni fiscali previste per i mutui sia quello derivante dal differenziale dei tassi più bassi sul franco svizzero. Rispetto al mutuo non esistono costi aggiuntivi. Ma, vediamo un esempio: premesso che il finanziamento di un immobile in genere si attesta sul 60 per cento del valore, nel caso si acquistasse un attico del valore di 3 milioni di franchi svizzeri, la banca finanzierebbe 1.800 mila, somma

ancora i prezzi che già hanno subito un’impennata negli ultimi anni anche se recentemente le quotazioni sembrano calme (vedere intervista al responsabile della Griwaplan). “Il prezzo di un appartamento di 120

che in 10 anni si deve ridurre fino al 50 per cento. Premesso che una soluzione va studiata su misura, in funzione delle esigenze del cliente, un'offerta della banca elvetica prevedeva nell'estate del 2011, il finanziamento di 600 mila franchi al libor 3/mesi dello 0,96 per cento per un costo annuo di 5.760 franchi, cui veniva aggiunto un finanziamento di 600 mila a 5 anni al tasso fisso dell'1,77 per cento, per un costo annuo di 10.620 franchi, e un prestito lombard per altri 600 mila a 10 anni al tasso fisso del 2,60 per cento pari a un costo annuo di 15.600 franchi. In tutto 31.980 franchi, ovvero un tasso medio dell'1,78 per cento, cui va aggiunto il rimborso dell'1 per cento del finanziamento pari a 18 mila franchi. Un buon sistema per abbassare il costo del finanziamento di uno chalet o di un appartamento di montagna. E naturalmente i titoli dati in pegno continuano a fruttare e con il loro reddito compensano in parte significativa l'onere finanziario dell'operazione.

mq, all’ingresso del villaggio, a circa 700 m. dal centro, che all’inizio del 1975”, dice Niki Rubi, di ret tore del la ba nca BEKB (la più importante banca cantonale) “costava 450 mila franchi (346 mila euro) ora vie-

ne offerto a 2 milioni di franchi (oltre 1,5 milioni di euro)”. Gli appartamenti si apprezzano gradualmente ma continuamente, concordano i direttori delle banche locali. Negli ultimi cinque anni i prezzi sono cre-

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Ludwig Oechslin sa quanto sia lungo e minuzioso il lavoro per unire innumerevoli singoli pezzi in un orologio altamente complesso, che funzioni con precisione impeccabile sin

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Prof. Dr. Ludwig Oechslin, direttore del Museo internazionale dell’orologeria a La Chaux-de-Fonds, Svizzera

dal primo secondo. Julius Baer condivide questo fascino per le realizzazioni perfettamente armonizzate tra loro. Perché anche nel private banking assicurano in qualsiasi momento la sinergia necessaria per raggiungere i vostri obiettivi. Julius Baer è il più importante gruppo svizzero di private banking. Fondato nel 1890.

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Grindelwald

intervista al più grande costruttore di Grindelwald e presidente del gruppo Griwaplan Markus Friedli Come cambierà la perla dell’Eiger In arrivo piscine e aree fitness all’ interno dei nuovi chalet al centro di Grindelwald, per un pubblico giovane ed esigente

in alto Markus Friedli presidente della società Griwagroup a colloquio con alcuni clienti. In basso il nuovo ufficio al centro del villaggio di Grindelwald. Markus Friedli è il più grande costruttore di Grindelwald, ma anche colui che costruisce meglio, dicono di lui coloro che hanno acquistato dalla sua società Griwaplan, la più importante società di costruzioni e di affitti (ben 75 appartamenti o chalet) del villaggio ai piedi dell’Eiger. Gioviale, parla molte lingue tra cui un po’ di italiano, ama lo sport, e ha realizzato diversi progetti umanitari in Africa. Markus, come lo chiamano semplicemente i suoi collaboratori, ha molti progetti in cantiere e non solo a Grindelwald. A Grindelwald oggi si costruisce ma non molto. I nuovi chalet si contano sulle dita di una mano e non bastano a soddisfare una domanda che, secondo Friedli, è cresciuta molto negli ultimi anni. Comprano molti svizzeri, che formano circa la metà della domanda, e poi olandesi, inglesi, tedeschi, italiani, e perfino messicani e venezuelani. “L’altro giorno”, racconta Friedli a Ville&Casali, “è arrivato un alto dirigente di una multinazionale americana e mi ha detto: fra cinque anni vado in pensione, ho un budget di 10 milioni di franchi svizzeri, vorrei uno chalet molto bello”. Uno chalet della superficie massima di 250 mq. costa intorno ai 5 milioni di franchi svizzeri ed è un acquisto per pochi. Ma se si considera che un attico (di circa 150 mq.) può costare circa la metà, il prezzo non sembra esagerato. E’ comunque interessante notare che, nei progetti di costruzione della Griwaplan, sono previsti almeno una diecina di questi chalet. La parte del leone, in ogni caso, la fa ancora lo chalet tradizionale, composto da sei appartamenti, di cui due a piano terra (normalmente riservati ai residenti), due al primo piano e gli altri due

considerati attici. I prezzi del nuovo mediamente oscillano tra gli 8 e i 10 mila franchi al mq. al piano terra, da 12 a 14 mila al primo piano e sui 18 mila franchi per l’attico. Questi prezzi possono crescere di un 20 per cento in funzione della località e della vicinanza al centro. Le zone più ambite, oltre a quelle centrali, sono quelle molto soleggiate e con vista sull’Eiger, come Terrassenweg, nonché quelle vicine agli impianti per First, Kleine Scheidegg o Männlichen. Un interesse crescente si registra per la formula dell'aparthotel (vedi pagina 40-41). Il prezzo varia, ma di poco (in genere 8 per cento in meno) per le case destinate ai residenti o solo agli svizzeri, ma questa barriera che deriva da una legge locale è stata ammorbidita nel dicembre del 2010 (vedi intervista al sindaco). “I prezzi sono saliti di circa il 30 per cento negli ultimi cinque anni ”, spiega Friedli, “ma sono ancora più bassi del 30 per cento rispetto a località come Verbier”. Per non parlare di Zermatt e Gstaad! La bellezza delle montagne di Grindelwald, patrimonio dell’Unesco, non ha nulla da invidiare, però, alle località più note delle Alpi. Anzi! L’offerta di piste, di collegamenti sciistici, di servizi alberghieri e di ristoranti non è meno importante. Certo, Grindelwald è molto diversa da Cortina o da Saint Moritz. Chi la sceglie non lo fa per farsi notare, ma solo perché è un vero amante della montagna o dello sci. I divertimenti e le attenzioni per le famiglie e i giovani sono comunque in aumento. “Nei prossimi cinque anni, Grindelwald avrà un centro molto più bello e funzionale, diversi chalet e appartamenti in più, alcuni con piscine, spa interne e aree fitness che ne accresceranno il valore. La Griwaplan cercherà di soddisfare una clientela più esigente e più ricca. Esistono molte richieste di investimento, perfino dall’Australia”, rivela Friedli. Proprio per questi motivi i prezzi dei terreni sono raddoppiati nell’ultimo quinquennio (vedere grafico pag 22) con i migliori lotti a 1800 franchi al mq e quelli con esposizione a nord a poco meno della metà. Grindelwald si sta consolidando come la perla della Jungfrau.

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reportage

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sciuti di circa il 30 per cento, ma se fosse stato un italiano a comprare, oggi si troverebbe con un capitale rivalutato di un altro 30 per cento solo per il cambio con l’euro. Gli inglesi che hanno acquistato nello stesso periodo hanno registrato un apprezzamento perfino superiore. I prezzi variano in rapporto alla qualità di costruzione degli chalet e alla posizione panoramica e quindi a quanta irradiazione solare riescono a ricevere nella stagione invernale. Gli appartamenti più richiesti, non a caso, sono quelli con vista est-sud o sud ovest. Gli altri fattori che influiscono sul prezzo sono la vicinanza al centro e agli impianti di risalita. Un grande chalet nuovo e di lus-

so, con 4 o 5 camere da letto, costa intorno ai 4-5 milioni di franchi, ovvero 3 milioni di euro, mentre un attico di circa 130 mq. va da 1,2 a 2,5 milioni di franchi (900 mila euro– 1 milione e 900 mila euro), a seconda della qualità della costruzione e della posizione. Un appartamento di 3 locali, due camere da letto, due bagni e un soggiorno con cucina, bel balcone e garage, può costare da 700 a 900 mila franchi (530-700 mila euro) , ma in centro o in nuove costruzioni di lusso può aumentare anche del 30%. Niente paura, invece, per le imposte di registro e per le spese notarili, il cui costo complessivo non supera il 2,6% del valore dell’immobile. Una differenza di prezzo esiste,

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poi, per gli appartamenti destinati a residenti o svizzeri e agli stranieri. Infatti, a Grindelwald, per la legge locale, un terzo degli appartamenti di ogni nuova costruzione deve essere destinato ai residenti, un terzo agli svizzeri e un terzo agli stranieri. Poiché i residenti (per lo più agricoltori o impiegati) non riescono ad acquistare ai prezzi correnti, alcuni appartamenti rimangono vuoti e i costruttori finora hanno dovuto riversare quest’onere sugli altri acquirenti. Per questo motivo, il nuovo sindaco ha svolto un referendum che ha deciso di destinare il 25% del plusvalore alle casse comunali se l’appartamento per residenti verrà rivenduto prima di 25 anni dall’acquisto agli stranieri.

Quanto costa un immobile a Grindelwald Appartamenti in chalet

Prezzi dei terreni

In franchi svizzeri a mq della superficie calpestabile

In franchi svizzeri a mq

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Fonte: Wüest & Partner; UBS WMR

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esposizione spettacolare

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t esposizione mediocre

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Grindelwald

Gli artigiani dello sport il velogemel compie cent’anni Ogni anno si svolge a Grindelwald il Campionato mondiale di velogemel , cioè di bici da neve. Una competizione che si ripete dal 1996. Un secolo fa nacque proprio nel villaggio dell’Oberland bernese, il primo esemplare di questo mezzo di locomozione. L’inventore fu il falegname Christian Bühlmann, che immaginò un mezzo che potesse sfruttare i principi della bici e insieme quelli della slitta. Bühlmann usò legno di frassino per la struttura e acero per i pattini, il manubrio e il sellino. Lo brevettò nel 1911 come “slitta sportiva con pattini orientabili”. La posizione seduta permette di spingere con i piedi e, quindi, di avanzare, proprio come nell’antica bici francese draisina. Il nome di velogemel deriva dal termine di bicicletta chiamata velò e gemel, che nel dialetto di Grindelwald significa slitta. Molto leggero e scricchiolante ad ogni minimo movimento, a prima vista il velogemel può risultare pericoloso. Tuttavia, basta fare pochi metri per sentirsi sicuri. La velocità è inferiore a quella di una vera slitta, ma in linea retta le prestazioni sono migliori. Per evitare di cadere, è indispensabile anticipare la frenatura e tenere i piedi per terra nelle curve. A Grindelwald esistono corsi

per imparare. La competizione internazionale si svolge a Bussalp dove la neve è assicurata. Gli attuali modelli che costano intorno ai 300 euro sono prodotti da Rubi Holzbau/Braward Zimmerei, Schwendi, 3818 Grindelwald (tel. 0041 (0) 338534336). in slittino sulla pista più lunga d’europa Dal Faulhorn a Grindelwald passando per la Bussalp. Con i suoi 15 km. è la più lunga pista d’Europa per scendere in slitta. A Grindelwald esistono una decina di piste per le slitte, in media da 5 km di lunghezza e di varie difficoltà. Bussalp si raggiunge in bus. Qui si può entrare in un rifugio dove si mangia una buona fonduta e poi si scende fino a Grindelwald (circa 8 km). Se si vuole esagerare, si può camminare fino alla vetta della montagna e i km aumentano fino a 15. Emozionante! Le piste in genere non sono molto affollate. Come per il velogemel, esiste anche una produzione locale di slittini. I prezzi variano in base alla grandezza. Un esperto artigiano è Hans Burgener, che lavora con cura la materia prima partendo dal tronco degli alberi, come si vede nella foto. Hans Burgener, Steinenweidli, 3818 Grindelwald tel. 0041(0) 338531859.

a destra Hans Burgener, costruttore di slitte. a sinistra Foto del velogemel e slittino in azione.

in basso Christian Suter, nella fabbrica dei fratelli Rubi, che sono oggi anche apprezzati costruttori di chalet di legno.

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Gli artigiani del legno LIUTAI E SCULTORI SUL LAGO DI BRIENZ Brienz, sull’omonimo lago, a mezz’ora da Grindelwald, merita di essere visitata non solo per ammirare attraverso la Brunngasse, la “via più deliziosa d’Europa”, gli antichi chalet del villaggio del XVIII secolo, ma anche per scoprire gli scultori del legno. A Brienz esiste un’importante scuola per liutai e qui si fabbricano e restaurano violini. E con il legno si fabbricano oggetti di tutti i tipi, dai giocattoli alle rappresentazioni della Natività. Gli artigiani con la più antica tradizione appartengono alla ditta Huggler, la cui storia risale agli inizi dell’Ottocento. Nella bottega ai bordi del lago, al centro del villaggio, vengono prodotti oggetti di elevata qualità artistica, che possono richiedere somme importanti, specie se si scelgono prodotti antichi. Huggler, Hauptstrasse, 64 Brienz tel. 0041 (0)33.9521000.

nelle foto Uno scultore e alcuni pezzi della Natività che vengono prodotti in diverse misure, da 22,32 e 41/63 cm. www.huggler-woodcarvings.ch.

RICORDI INCISI SUL PINO E SUL TIGLIO In Svizzera ci sono 12 mila aziende che lavorano il legno, forse la risorsa più importante del paese. Il legno è anche la materia prima per molti strumenti di uso quotidiano e per oggetti d’arte. A Grindelwald un giovane artista che esegue lavori di buona manifattura è Hans Burgener che usa il pino cembro e il tiglio per i rilievi (Chalet Aurora, tel. 0041 (0)33.8535087).

in basso Un piatto intarsiato che ricorda una competizione a Männlichen.

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Grindelwald

Escursioni al centro della Svizzera

nelle foto Una veduta di Berna, la Torre dell’Orologio e il museo Paul Klee di Renzo Piano. Quattro gite da non perdere Escursioni a Interlaken, Thun, Berna, Brienz, Lucerna. Ma anche Zurigo, Basilea e Ginevra non sono lontane. Il vantaggio di godere la montagna e i laghi nello stesso tempo. Grindelwald si trova al centro della Svizzera e dell’Europa, basti pensare che Milano dista quattro ore e Parigi sei, ed è quindi la base ideale per conoscere la Svizzera. A meno di un’ora si raggiunge la capitale Berna, il cui centro storico fa parte del patrimonio culturale mondiale dell’Unesco e vanta sei chilometri di arcate, una delle passeggiate commerciali coperte più lunghe d’Europa. L’atmosfera medievale della città affascina i suoi visitatori. La veduta più bella sull’antica città dell’Aar si ha dal giardino delle rose affacciato sulla Fossa degli Orsi o dalla piattaforma della torre di 101 metri della catterale. E’ preferibile visitare il centro storico a piedi e fermarsi per il pranzo lungo le rive del fiume. All’ingresso della città si può visitare la più grande collezione delle opere di Paul Klee nell’omonimo centro realizzato da Renzo Piano, che ricorda l’Auditorium di Roma. Da visitare anche il Bundeshaus, ovvero la sede del Parlamento. Più vicino si trovano Interlaken, Thun e Brienz. Interlaken dista solo 16 km da Grindelwald e divide il lago di Thun da quello di Brienz. Località di villeggiatura e congressuale di importanza internazionale, Interlaken è sempre piena di turisti che partono per lo Jungfraujoch e magari fanno una puntata al Casinò immerso in un bellissimo giardino al centro della città, di fronte a un ampio prato, punto d’arrivo dei numerosi appassionati di parapendio. A Interlaken l’albergo più bello è la Jungfrau Victoria mentre Schuh è il ristorante più raffinato, con una pasticceria da gourmet. Qui si possono assaggiare perfino buoni piatti orientali. Da Interlaken escursioni consigliate sono Schynige Platte e Harder Kulm per magnifiche vedute sulle montagne e sui laghi. Tra Interlaken e Berna sorge Thun, che significa la città fortificata, conquistata dalle legioni romane nel 58 a.C., che la controllarono per quasi cinque secoli, per ritornare sotto l’Impero romano nel 1033. Nel 1264 la città passò al cantone di Berna. Da visitare il suo magnifico

castello del dodicesimo secolo, le strade del centro piene di negozi e i buoni ristoranti, anche italiani. Sul lago di Brienz nei mesi estivi ci si può recare a Ballenberg, un villaggio con antichi chalet e con eccellenti artigiani che lavorano il legno. Alla periferia di questo villaggio è stato costruito un grande museo all’aperto che consente di immergersi nella storia della cultura rurale elvetica. Al Museo va in scena la vita rurale di un tempo-come si costruiva, come si abitava, si viveva, si lavorava e si tramandavano i costumi. E’ un posto ideale per un’escursione con i ragazzi, ma anche gli adulti possono imparare. Ad un’ora e mezzo da Grindelwald si può andare a Lucerna, una città bellissima, sulle rive del Lago dei Quattro Cantoni. Da non perdere la Kapellbrücke, il più antico ponte in legno d’Europa, il museo di Wagner e il famoso festival della musica, diretto in agosto da Claudio Abbado. A poco più di due ore si raggiungono anche Basilea e Zurigo, le due più importanti città industriali e finanziarie della Svizzera, ricche di musei, eventi culturali e molte altre attrattive turistiche. Un’ora in più e si raggiunge Ginevra, la città più cosmopolita della Svizzera. Molti pensano che la Svizzera abbia prodotto solo l’orologio a cucù, che è un’invenzione tedesca, mentre già Goethe aveva definito questo paese una combinazione di “colossale e ben ordinato”: l’indomita maestà delle Alpi, l’ordine, e il rispetto per gli uomini e le cose lo rendono un luogo molto vivibile.

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KIDS

Cinque modi per sciare sulla neve di Grindelwald Non solo sci, ma anche snowboard, slittino e snow tubing. Molte scuole si contendono centinaia di ragazzi. Proposte per una settimana bianca

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i sono due mascotte che si contendono i ragazzi che arrivano a Grindelwald per praticare gli sport sulla neve, sullo sci (slalom o fondo), sullo snowboard, sullo slittino o sull'ultima invenzione per divertirsi: lo snowtubing, quel piccolo gommone che serve per scivolare sulla bianca coltre. Gli amici dei bambini si chiamano Felix e Snowly. Queste mascotte fanno capo rispettivamente al Gran Bazar Brunner gestito da Hans Brunner e al Grindelwald Sports organizzato da Christoph Estermann, che con maestri e guide organizzano lezioni e passeggiate tra i boschi. Entrambi si trovano al centro del villaggio, in particolare il secondo, più grande, ha sede presso l'Ufficio del Turismo. Altri punti di riferimento per i ragazzi sono i numerosi negozi di articoli sportivi (da Buri sport a Bernett) che sono collegati a diversi maestri di sci. Solo la Grindelwald Sports, dice Estermann può contare su circa 170 persone di cui 150 maestri e guide. La Grindelwald Sports ha collaboratori che possono parlare in dieci lingue diverse. Per esempio la nuova responsabile della scuola di sci di Männlichen, che si chiama Caroline Hirschi, parla l'italiano. Le scuole di sci a Grindelwald sono collocate nei punti più strategici, a First, a Männlichen e a Kleine Scheidegg, ovvero accanto alla stazione da cui partono i trenini gialli che raggiungono lo Jungfraujoch, a 3454

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in alto Un maestro guida i ragazzi sciando a spazzaneve. metri, ovvero la località più alta che si possa raggiungere in treno in Europa, denominata Top of Europe. Un'attrazione che richiama ogni anno più di un milione di visitatori da tutto il mondo. Ma prima di avvicinarsi alle piste e a queste scuole di sci, collocate oltre i 2000 metri, è utile fare un salto a Bodmi, una grande area vicino all'hotel omonimo, che si trova su Terrassenweg, nella parte alta del centro di Grindelwald, molto facile da raggiungere a piedi o in auto. Qui si trova la Scuola da sci della Grindelwald sports ma gli impianti, diversi ski lift e tappetini mobili, sono utilizzabili da tutti i maestri di sci. "Se si va di domenica", ci dice Christoph Estermann, "chiunque può usare gli impianti

pagando appena 5 franchi". L'occasione può essere propizia per avvicinarsi agli sportelli della Grindelwald Sports e prenotare le lezioni di sci, snowboard o slittino. A Bodmi si può sciare anche la sera, dalle 19 alle 22 gratis per chi possiede lo skipass, e con 15 franchi ( circa 12 euro) per chi ne è sprovvisto. Esistono molte offerte a seconda dei giorni di lezione prenotati e del numero di ragazzi della stessa famiglia. Ovviamente le lezioni private sono più care di quelle di gruppo. "Il costo è allineato a quello delle principali zone sciistiche delle Alpi" spiega Estermann, "ma del 25 per cento in meno rispetto a Zermatt". I bambini vengono divisi per età. Per esempio, Felix Ski Paradies ha


Grindelwald a sinistra La mascotte Snowly insieme ai ragazzi.

due corsi per bambini, 3-5 e 4-6 anni, a Bodmi. A Männlichen c'è il gruppo Blue Felix da 5 anni in su, Red Felix da 7 anni in su, Black Felix da 9 anni in su. Grindelwald Sports offre a Männlichen oltre alla scuola di sci, snowboard e slittino, un kinderheim che accoglie bambini da sei mesi in su. I bambini vengono affidati ai responsabili dell'organizzazione alla stazione di partenza per Männlichen, che si trova nella parte bassa del villaggio, vicino la stazione di Grund, alle 8.45, oppure dalle 9.30 al Club di Männlichen. La mattina i bambini sciano, poi mangiano e nel pomeriggio giocano. I bambini cominciano a sciare a tre anni alla scuola Snowli di Männlichen. Sin da piccoli, quindi, i bimbi sbarcano sul pianeta neve, così come fa Snowly, secondo la leggenda in italiano distribuita dall'Ufficio del Turismo di Grindelwald che si trova nel palazzo al centro del villaggio che comprende una grande piscina per piccoli e grandi e la pista di pattinaggio su ghiaccio. Si racconta che Snowly,

atterrato sulla Terra avesse incontrato Nasolungo, un pupazzo che lo introduce al mondo fiabesco della neve, ai suoi fiocchi a stella, a colonna, ad ago, a prisma, a piastrina. Poi agli strani attrezzi che permettono di scivolarvi sopra. E infine gli offre i consigli che gli permetteranno di muoversi come un serpente tra i boschi. Così Snowli impara a spostarsi con facilità, scivolare, frenare, curvare e saltare. Inventare "cose matte" era la sua specialità". Una storia che affascina i bambini che ogni mercoledì pomeriggio possono incontrare Snowly in un party tutto per loro davanti l'Ufficio del Turismo. La più recente cosa matta che si fa a Grindelwald è la discesa con lo snowtubing, una

specialità che si pratica a Bodmi e a Bussalp (sopra il villaggio di Grindelwald) dove esiste la più lunga pista di slittino d'Europa (e proprio a Grindelwald quest'inverno apre la prima scuola per slittino d'Europa). Una pista aperta anche di sera. Per i bambini, i ragazzi e gli adulti, Grindelwald offre più di 200 km di piste da sci raggiungibili con una cinquantina di impianti. Un vero paradiso, certamente molto importante per i bambini, ma non l'unico. Infatti chi volesse alternare lo sci potrebbe fare numerose passeggiate con le ciaspole, imparare ad arrampicarsi nel parco all'interno del centro sportivo di Grindelwald, dove è possibile anche pattinare e nuotare nella piscina dello stesso centro o presso quella di cui sono dotati molti alberghi. Da quest’anno, infine, è possibile usufruire delle settimane bianche organizzate dalla Grindelwald Sport, un pacchetto unico che include albergo, vitto e skipass. A Grindelwald si scia da dicembre ad aprile e le piste sono sempre innevate grazie ai numerosi impianti per la neve artificiale.

in basso Molti principianti iniziano a sciare alla scuola di sci di Bodmi.

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snowshoeing

Un fiabesco mondo alpino da scoprire con le ciaspole A Grindelwald, nella regione della Jungfrau, si possono seguire a passi felpati le impronte delle marmotte o dei cervi tra panorami mozzafiato

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eguire a passi felpati le impronte delle marmotte, dei cervi o dei caprioli. Ammirare il volo dei falchi delle aquile. Passeggiare nel fiabesco mondo alpino creato dalla neve e dal ghiaccio ai piedi dell'Eiger, del Mönch e della Jungfrau, le montagne delle Alpi bernesi patrimonio mondiale dell'Unesco, è sempre più di moda. “Migliaia di persone ogni anno vivono questa esperienza indimenticabile", racconta Johann Kaufmann, responsabile della società Grindelwald Sports, che ha sede presso l'Ufficio del Turismo di Grindelwald. Sono tedeschi, svizzeri, americani, inglesi, ma anche italiani, francesi e spagnoli. “Racchette ai piedi e inizia subito un divertimento alla portata di tutti. I bambini iniziano a 8 anni, ma camminare sulla neve si può anche a settant'anni ed oltre". Andare per sentieri non battuti sulla neve, in mezzo ai boschi, in un ambiente ovattato è un'esperienza unica ed irripetibile che a Grindelwald, il villaggio di montagna che fa parte con Cortina, Saint Moritz e poche altre località di montagna dell’associazione Best of Alps, impegna soprattutto la Grindelwald Sports che si avvale di circa 150 maestri di sci, nonché di guide esperte per passeggiate con le racchette da neve, o ciaspole (come vengono chiamate in Trentino), e Brunner’s Schneeschuhwandern, che si trova presso l'omonimo Grand Bazar al centro del villaggio. Hans

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Brunner, responsabile dell'organizzazione, gestisce anche una scuola per bambini a Männlichen denominata Felix Ski Paradies, e può contare su alcune decine di maestri e guide alpine. Sia la Grindelwald Sports che Brunner's dispongono di personale che parla molte lingue, tra cui l'italiano. Entrambe le organizzazioni affittano racchette da neve oltre ad altri accessori. Le ciaspole si indossano facilmente sulle scarpe e permettono di muoversi sulla neve senza sprofondare e senza

scivolare. A Grindelwald i primi esemplari apparsi nel 1888 (tre anni prima degli sci) si possono ammirare nel museo storico del villaggio. Le ciaspole si differenziano in sinistra e destra dalla fibbia di chiusura, che deve sempre trovarsi all'esterno. Le moderne ciaspole non sono più in legno e corda e a forma di fagiolo come in passato, ma sono realizzate in materiale plastico e sono dotate di ramponcino anteriore per fare più presa sui pendii ripidi e di piccoli denti metallici sul fondo.

a sinistra Un antico esemplare di ciaspole che si trova nel museo di Grindelwald. in basso L'attrezzatura per passeggiare in montagna, racchette da neve, scarponi e bastoncini.


Grindelwald a sinistra Una passeggiata tra i ghiacciai di Grindelwald.

a destra Johann Kaufmann della Grindelwald Sports.

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Sono dotati di snodo, alzatacco e attacchi automatici e semi automatici per gli scarponi. Possono costare da 100 a 300 euro a seconda della qualità. Camminare con le ciaspole è semplice, ma bisogna procedere con le gambe leggermente divaricate e il passo deve essere deciso sia in fase di sollevamento, specie se la neve è fresca, sia in fase di appoggio del piede. Il movimento deve essere fluido, il busto eretto senza eccessivi spostamenti in avanti o indietro, in modo da centrare il peso e lo sforzo sulle gambe e non sulla schiena. E' indispensabile munirsi di bastoncini da sci o di bastoncini telescopici da escursionismo con il dischetto largo sulla punta. Bisogna poi apprendere alcuni accorgimenti come per esempio quando si deve affrontare un passaggio trasversale fiancheggiando la montagna, perché non sempre è possibile tenere i piedi sullo stesso piano di appoggio. Ma si impara presto! E' importante anche vestirsi bene con una maglietta termica intima, indossare un maglione o pile, meglio ancora se antivento, munirsi di una giacca impermeabile, possibilmente anti-vento. Indossare, poi, pantaloni lunghi,

vanno bene quelli estivi, con sotto una calzamaglia. Quelli pesanti come jeans e di velluto se si bagnano si inzuppano come spugne e non aiutano certo il movimento. Preferire, poi, le calze da trekking alle vecchie calze di lana. Per le ciaspole, inoltre, sono indispensabili gli scarponi alti, che proteggono la caviglia, possibilmente con la fodera in goretex ed è consigliabile trattare gli scarponi con prodotti idrorepellenti. Infine, indossare le ghette per evitare infiltrazioni d'acqua. Ma quali sono le escursioni che si possono fare a Grindelwald e dintorni? Quale esperienza è richiesta? E quanto costano? "Le nostre escursioni sono per lo più facili e si svolgono nel villaggio", spiega Hans Brunner, "in gruppi di almeno quattro persone. Il costo comprende spesso una cena a base di fondue e di vin brûlé". Brunner's propone cinque escursioni, di cui due facili e tre di media difficoltà. Le prime durano un'ora e si svolgono ai piedi del Wetterhorn, le altre da due a tre ore e mezza, si effettuano a quote un po' più alte, da Bort a Bussalp o sotto l'Eiger. I prezzi oscillano da 38 franchi fino a 110. Alcune passeggiate si svolgono alla luce della luna, iniziano alle 17.30 e terminano alle 23.30, con l'intervallo per la cena. Grindelwald Sports organizza escursioni di tutti i tipi, da mezza giornata a cinque giorni. Alcune escursioni prevedono dei giorni dedicati alla sicurezza con esercitazioni sul campo. Camminare per sentieri

non battuti può essere infatti pericoloso, specie senza una guida. E' necessario quindi essere muniti di una radio trasmittente (ARVA), di una pala e di una sonda, indispensabili per il ritrovamento dopo una valanga. Grindelwald sports propone escursioni a Grindelwald e nei villaggi vicini, dal Lauterbrunnen a Meiringen. "Ma certamente quella più spettacolare, racconta Johann Kaufmann, è quella che porta a quasi quattro mila metri ad Aebniflueh". Si tratta di un programma di quattro giorni che parte con un viaggio in treno fino allo Jungfraujoch a 3454 metri per poi discendere sul ghiacciaio fino a Konkordiaplatz per ammirare il ghiacciaio Aletsch, con i suoi 160 kmq. il più grande delle Alpi. Si dorme al rifugio Konkordia e il giorno dopo si attraversa il Great Aletschfirn fino al rifugio Hollandia. Nelle prime ore del terzo giorno inizia l'arrampicata verso Aebniflueh a 3892 metri. A questo punto si capisce perché quest'area è stata considerata patrimonio mondiale dall'Unesco.

Indirizzi utili GrindelwaldSPORTS AG, Sportzentrum 3818 Grindelwald, www.grindelwaldsports.ch Brunner's Schneeschuhwandern, Dorfstrasse, 3818 Grindelwald, www.schneeschuhwanderung.ch

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slittino

Come scivolare sulla pista più lunga e comoda d'Europa Dal Faulhorn a Bussalp e poi a Grindelwald si percorrono quasi 15 km ed è solo uno dei cinque percorsi che si snodano alle pendici dell'Eiger

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ove e quando è nato lo slittino? Naturalmente in Svizzera, nel 1883, ad opera però degli Inglesi, che pensarono quanto poteva essere divertente scendere su una pista innevata con un mezzo di trasporto fino ad allora pensato ed utilizzato solo per trasportare i bidoni di latte, la legna per il camino o il fieno delle malghe. Venti anni dopo nasceva la prima federazione internazionale per le gare da slittino. Sempre in Svizzera, nell'Oberland bernese, si trova la più lunga pista naturale da slittino, che scende dalla cima del Faulhorn a Grindelwald, il villaggio dei ghiacciai ai piedi dell'Eiger, della Jungfrau e del Mönch, una catena di montagne tra i 4000 e i 4500 m. La pista è lunga 15 km e si può raggiungere prendendo la funivia che dal centro del paese porta a First e poi camminando per due ore, oppure recandosi in autobus a Bussalp e camminando sempre per due ore. Chi si accontenta di una pista più corta, ma di ben sei km abbondanti, può fermarsi proprio a Bussalp a circa 2200 m. d'altezza dove trova anche un buon ristorante e poi scendere fino a Grindelwald facendo attenzione all'autobus che sale e che occupa in alcune parti la pista. L'autobus però passa a lunghi intervalli e si annuncia a ogni curva con un colpo di clacson. Un'altra bella pista è quella chiamata Eiger Run, che scende da Kleine Sheidegg a

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Brandegg, meta anche della passeggiata delle mele (Opfelchuechliweg) che parte da Holenstein, prima fermata della funivia che da Grindelwald porta a Männlichen. A Brandegg si possono mangiare dei buoni piatti a base di formaggi e salumi locali, ma il dolce da non perdere sono le frittelle di mele con la crema alla vaniglia! Di sera l'Eiger Run è illuminata, dal mercoledì al sabato. Tutte le sere si può anche salire in autobus fino a Bussalp, cenare con una buona fondue (Grindelwald è celebre per i formaggi, di cui ne produce ben 90 tonnellate l'anno) e bere una buona birra locale come la Ruegenbrau, per poi lanciarsi con

a destra Una gara sullo slittino.

in alto Una ragazza scende con lo slittino da Kleine Scheidegg a Grindelwald. una speciale lampada in testa a 40/50 km orari sulla via del ritorno. Un'altra avventura indimenticabile! Di giorno, però si possono ammirare le montagne che abbracciano il più grande ghiac-


Grindelwald

ciaio d'Europa, quello di Aletsch, largo 160 chilometri quadrati. Da quest'anno, Grindelwald mette a disposizione degli amanti dello slittino una pista per principianti nell'ampio parco scuola di Bodmi, al centro del villaggio, e la prima scuola europea per imparare ad usare bene lo slittino. La scuola è gestita dalla Grindelwaldsports che si può contattare a Bodmi o presso l'Ufficio del Turismo, ma le regole e i maestri sono forniti dal Rodel Club di Grindelwald. Questo club sta collaborando anche con le autorità di Berna per stabilire una serie di regole per migliorare la sicurezza sulle piste, oggi troppo spesso luoghi di incidenti, talvolta mortali. "Non è importante correre" spiega Albert Steffen, campione svizzero che abita a Grindelwald "ma bisogna imparare a controllare la slitta". Andare sullo slittino non richiede grandi capacità, tuttavia sono consigliabili scarpe da montagna, anche chiodate, pantaloni da neve con ghette e buoni guanti, oltre ad una buona giacca a vento e un casco. Inoltre, la conoscenza del mezzo e di alcuni accorgimenti di

guida sono fondamentali. I corsi proposti dalla Grindelwaldsports vanno da 1 a 5 giorni. "Per andare sullo slittino", dice Steffen, "non è importante essere giovani, ma esperti". Basta un giorno di scuola per imparare a frenare, ad affrontare una curva e ad apprendere le regole generali di comportamento, ma se si vuole sfrecciare a 90 km orari sugli slittini sportivi, quelli che poggiano su lamine taglienti con un'inclinazione doppia del normale, ovvero a 45 gradi, cinque giorni possono essere perfino pochi. Grindelwald non vanta solo la pista più lunga d'Europa, ma anche altre quattro piste che hanno la caratteristica di essere comode, in quanto sono raggiungibili con funivia (Männlichen), treno (Kleine Scheidegg), autobus (Bussalp e Grosse Scheidegg). Il villaggio dei ghiacciai, come viene definito Grindelwald,

in pagina Immagini della scuola di Bussalp con in basso Albert Steffen. è quindi il paradiso delle piste naturali per slittino, quelle di neve battuta. Questo villaggio di montagna ai piedi della Jungfrau, il posto più alto d'Europa (3454 m) raggiungibile con il treno a cremagliera, visitato ogni anno da circa un milione di persone, è anche la patria del velogemel, la bici da sci in legno che è stata inventata qui più di cento anni fa per consentire ai postini il recapito veloce della posta. Ogni anno, tra gennaio e febbraio, si svolge a Grindelwald una competizione internazionale di velogemel. Superfluo dire, infine, che a Grindelwald non mancano gli artigiani del legno che costruiscono velogemel, slittini e slitte da trasporto, da poche centinaia a migliaia di euro!

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sapori

Grindelwald, capitale del formaggio mutschli Il villaggio ai piedi dello Jungfrau realizza ogni anno 90 tonnellate di prodotti caseari e organizza quattro beauty contest per oltre 2000 mucche.

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uattro volte l’anno a Grindelwald, il famoso villaggio di montagna delle Alpi Bernesi, si svolge una gara insolita di bellezza, che richiama centinaia di mucche delle due valli che da Interlaken abbracciano il ghiacciaio della Jungfrau: quella di Grindelwald (barriera di boschi) e quella di Lauterbrunnen (sorgenti di acqua). Ogni ottobre si svolge la gara a Burglauenen, un paio di km. prima di Grindelwald. “Organizzata da una delle quattro associazioni di contadini del villaggio“, spiega Walter Meyer, un allevatore di Grindelwald, “premierà le mucche che risponderanno meglio a quattro requisiti: 1) tipologia dell’animale (ovvero se è ben proporzionato) 2) comportamento (come cammina) 3)bellezza delle mammelle 4) bellezza e proporzione dei capezzoli.” Il punteggio varia dalla X (insufficiente) a ottimo. La varietà di mucche più comune della zona è la Simmenthal, nota per la sua carne, ma soprattutto per il suo latte che permette di produrre gustosi formaggi e tanti altri derivati, dal burro allo yogurt e perfino al gelato. Solo Grindelwald

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conta più di 2 mila mucche che assicurano non meno di 2 milioni di litri di latte all'anno e da maggio a settembre consentono la lavorazione di 90 tonnellate di formaggi. Buona parte della produzione si svolge nelle malghe a un’altezza di 1300-2000 m. Oggi sono 138 gli allevatori che danno vita a Grindelwald a sette comunità montane che hanno stretto un patto storico (Taleinungsbrief) che risale al 1538. Per effetto di questo accordo ogni comunità è tenuta a rispettare alcune regole, come quella di togliere i paletti dei recinti delle malghe in primavera e di rimetterli a posto in autunno, per consentire la preparazione delle piste di sci. Ogni comunità, inoltre, non può allevare più di un certo numero di animali cui corrisponde un certo numero di addetti alle malghe,

in alto La malga della famiglia Rubin con la stanza per stagionare i formaggi. che sono di proprietà comune. Questa suddivisione dà luogo poi a un’altrettanta ripartizione della produzione del formaggio, basata sul numero delle mucche conferite, che viene realizzata nel corso di una festa alla fine dell’alpeggio, che si svolge ogni settembre a Grosse Scheidegg. L‘ultimo sa-

in basso Peter Gertsch, produttore di formaggi.


Grindelwald nelle foto Daniel Rubin con l'assistente Marinka Janssen.

bato di settembre si svolge anche la Stall-Chilbi (festa in stalla). E il primo lunedì di ottobre ha luogo sulla strada principale di Grindelwald il grande mercato del villaggio. Ogni sabato, inoltre, al centro del paese, si possono comprare uova, formaggi e altre specialità locali come la zopf, una grande brioche a forma di treccia, usata per la colazione. Nelle malghe lavorano ragazze e ragazzi, che in cambio di vitto e alloggio e 70 franchi al giorno sono disposti ad alzarsi il mattino alle 5 e andare a letto alle 21, dopo una giornata suddivisa tra la pulizia delle stalle e la preparazione del formaggio. Come Marinka Janssen, una giovane di Friburgo che ha collaborato per due mesi quest’anno con la famiglia di Daniel Rubin, che possiede una malga privata (un’eccezione) a Mederalp, sopra Isenfluh, a 1600 m. di altezza, in uno chalet con vista mozzafiato sulla Jungfrau. Rubin possiede 18 mucche, di cui 6 vitelli, 2 capre e 5 maiali. Produce 350 litri di latte al giorno e 240 litri li trasforma in formaggio (il resto serve per i vitellini). Ogni giorno produce tre pezze di formaggio da 8 kg (stagionato) e 50 kg di formaggio caprino durante l'estate. Il formaggio più noto si chiama Alpkäse, che deve stagionare almeno tre mesi, ma viene conservato anche per 8 anni. Dopo 2 anni può diventare hobelkäse, un formaggio che si mangia a sfoglie arrotolate. Ma la

vera specialità dell’Oberland bernese e quindi di Grindelwald è il mutschli, un formaggio stagionato solo per tre settimane, quindi fresco, molle e molto squisito. La produzione di formaggio in modo artigianale richiede almeno tre ore. Rubin alimenta il fuoco con la propria legna, che serve sia per riscaldare l’acqua che il latte. Il latte utilizzato viene prima scremato dal deposito di burro che si è formato durante la notte, poi viene bollito con il caglio proveniente dalla lavorazione del giorno precedente. Il latte viene continuamente mescolato con una pala meccanica (una volta si faceva a mano) e a diverse temperature produce altrettanti tipi di formaggio, a 38 gradi per il mutschli, a 40 per la raclette e a 50 per l’alpkäse. Per i caprini la temperatura si ferma a 34 gradi. Una volta create le forme di formaggio, vengono pressate e girate più volte per un intero giorno. Poi vengono immesse in una vasca d’acqua salata al 22% per un altro giorno e poi depositate in cantina, dove vengono giornalmente bagnate con uno strofinaccio imbevuto di acqua salata. Dopo una decina di giorni la salatura viene diradata ogni due giorni. Dopo tre mesi l’alpkäse è pronto. Rubin produce formaggio biologico e la sua produzione ha ottenuto numerosi premi di qualità. Ma tutta la produzione di Grindelwald dal 2003 è protetta da un marchio

di qualità. E un altro marchio di qualità è quello del Berner Oberland, ovvero della regione. Marchi che certificano la produzione locale, che oltre ai prodotti delle malghe comprende due realtà produttive anche nel villaggio, quella di Peter Gertsch che produce e commercializza circa 2 tonnellate di formaggio, oltre al latte di Grindelwald, distribuito in vetro e tetrapack, sia quella dell’Eigermilch, una grande cooperativa di contadini. Sempre di più i contadini di Grindelwald (oggi il 4 per cento della popolazione contro il 60% dell’inizio del secolo scorso) vogliono lavorare in proprio il loro latte. L’Ufficio del Turismo di Grindelwald organizza ogni giovedì, da luglio a settembre, gite guidate per visitare una malga e assistere alla produzione del formaggio.

in basso Due mucche nella stalla.

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costruzioni

Vivere a Grindelwald in chalet ecologici Utilizzati i legni della valle alpina, dall'abete al larice, dalle noce al cembro e isolamenti che abbattono la spesa di riscaldamento

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N in basso Un living.

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on sognare la vita...vivi il tuo sogno". Con questo aforisma di Tommaso Campanella, la società Griwagroup, il più importante costruttore di Grindelwald, il villaggio alpino ai piedi dell'Eiger, pubblicizza i suoi chalet. Un sogno ecologico che parte da 500 mila euro (per un appartamento di 60 mq.), ma che si può dimezzare grazie a un mutuo, e che può arrivare a 4-5 milioni di euro per un intero chalet. Ma come sono costruite queste case di montagna? "Le fondamenta e la struttura portante degli chalet", spiega Markus Friedli, l'architetto proprietario della Griwagroup, "è di cemento, ma i muri, le pareti interne e il tetto sono tutti di legno". Per Grindelwald, che in tedesco significa barriera di boschi, il legno è la più importante materia prima, che viene utilizzata per la costruzione delle case, per la fabbricazione di mobili e da alcuni mesi per alimentare

in alto Uno chalet della Griwagroup. con i suoi scarti un moderno impianto per produrre calore dalle biomasse. Abeti bianchi e rossi, aceri, larici, faggi, querce, betulle, ciliegi, noci, che si trovano a Grindelwald o nelle vicinanze, sono i legni più comunemente usati per le costruzioni. Per i tetti e i muri si usa l'abete, per le porte e le facciate esterne si adopera il larice, per i mobili della cucina il faggio o la betulla, per gli armadi il cembro di montagna (ottimo antitarme). Le porte possono essere anche di noce o ciliegio, i pavimenti di rovere. Le tegole sono di legno (scandole) nelle malghe ma sono vietate nel villaggio, anche se dice che abbiano una vita almeno doppia (50 anni) rispetto

a quelle moderne. "Il divieto esiste da oltre cento anni", ci spiega l'architetto Friedli, "da quando Grindelwald ha subito un grosso incendio". Anche i camini potrebbero essere fatti di legno, ma in genere non lo sono, anche se è possibile trovare case antiche con camini in larice. Ma, attenzione, per essere ignifugo il larice deve

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Grindelwald

essere tagliato il 21 dicembre, con la luna piena. Questa non è l'unica leggenda che i contadini di Grindelwald raccontano. Per esempio, se il tronco del larice volge a sinistra, darà delle buone scandole. Se invece guarda a destra, il legno è buono solo per le grondaie! Il legno è il più importante isolante degli chalet ecologici e bisosostenibili costruiti dalla Griwagroup (ve-

dere disegni) , ma anche il maggiore elemento di distinzione per la cura con cui sono lavorati e per la bellezza degli intarsi. "Ultimo, ma non meno importante", dice l'architetto Friedli, "è il risparmio

energetico, realizzato grazie a muri ben isolati, che raggiungono uno spessore di circa 30 cm. Mediamente un appartamento paga meno di 500 franchi l'anno per il riscaldamento!".

L'artista Un ebanista crea mobili "legati" alla montagna Legni pregiati, ma anche rami raccolti nei fiumi ispirano le sculture e gli arredi di Bruno Kaufmann a Grindelwald I mobili più originali che si possono ammirare a Grindelwald, nelle abitazioni, negli alberghi e nei negozi alla moda sono opera di Bruno Kaufmann, un ebanista artista trentenne che ha completato la sua vocazione a Portland, nell’Oregon, nel 2001. Bruno è nato in una malga a oltre 2000 metri di altezza e da bambino ha cominciato a interagire con le piante e con le pietre dei fiumi che si staccano numerose dal ghiacciaio della regione della Jungfrau. “La materia prima delle mie opere”, racconta il signor Kaufmann, “si trova proprio sulle montagne o sui fiumi. Sin da bambino ero affascinato dalla struttura del legno e dalle forme degli alberi. Dall’amore per la natura è nato il mio mestiere di ebanista.” Kaufmann trasforma le radici degli alberi in basi per tavoli e altri strumenti di lavoro, i rami degli alberi in appendiabiti o in sedie originali. Del legno egli cerca di scoprire l’anima e la sua storia. Un ramo sagomato da un fulmine diventa un simbolo alla vita, da ammirare e custodire in casa come un totem. Dai rami raccolti nei fiumi, impetuosi quando d’estate si sciolgono i ghiacciai, l’ebanista artista di Grindelwald, ricava la base di un letto o le pareti di un corso d’acqua artificiale come quello che si puo’ ammirare sulla parete della sala da pranzo del Parkhotel Schönegg. Kaufmann non è solo un artista ebanista, ma anche un eccellente designer di mobili. Cosi crea letti con poggiatesta che si aprono per custodire libri o per allestire la prima colazione e per l’illuminazione trae spunto dalle Olimpiadi di Pechino! Letti in ciliegio, che possono costare anche 15 mila franchi. In tutte le opere di Kaufmann regna l’armonia con la natura e per questo la sua ditta si chiama Harmonie Holz, ovvero armonia del legno. I legni preferiti sono oltre al ciliegio, la betulla, il melo e l’abete. Spesso lavora anche con mobili antichi, ricavati da malghe costruite cinquecento anni fa. Kaufmann non realizza solo nuovi mobili di pregio originali e funzionali, ma vere e proprie opere d’arte, sempre uniche, sempre belle, che trasmettono la grande forza della natura e della montagna che vibra a Grindelwald, il villaggio ai piedi del più grande ghiacciaio delle Alpi.

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comprare

Un attico a Grindelwald con meno di 300 mila euro

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artire da casa con gli sci ai piedi e ritornare sempre sugli sci, senza fare troppe code agli skilift e godersi più di 200 km di piste. “Tutto ciò è possibile”, spiega l’architetto Markus Friedli, che guida il più grande gruppo di costruzione della regione della Jungfrau. Friedli con la sua società Griwagroup ha avviato la costruzione di un nuovo chalet annesso all’Hotel Aspen, situato in posizione strategica nella vallata ai piedi dell’Eiger e a pochi chilometri dal centro del villaggio di Grindelwald che, insieme a Wengen (famosa per il campionato mondiale di discesa

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libera, che si svolge ogni anno a gennaio), abbraccia una mezza dozzina di montagne sui 4 mila metri nel cantone di Berna, con al centro la Jungfrau e lo Junfraujoch o Top of Europe, la stazione ferroviaria più alta del vecchio continente, a 3454 m., che quest’anno festeggia il primo secolo di vita. "E’ bello tornare a casa sugli sci senza fare le lunghe code del ritorno", afferma l’architetto," come sanno tutti coloro che scendono a Grindelwald dal comprensorio Kleine Scheidegg-Mannlichen. Capita spesso che l'hotel Aspen proprio alle porte di Grindelwald venga utilizzato per un aperitivo o happy hour prima della cena, e per

© doga yusuf dokdok/iStockphoto

Come acquistare un appartamento di 60 mq sulle piste da sci e vicino agli impianti e vivere in uno dei pochi paradisi naturali ancora intatti

assaporare un momento di relax di fronte al sole che tramonta e che accarezza la facciata principale dell'albergo. Ma, anche al mattino, partire dall'albergo Aspen con gli sci ai piedi per gli impianti di risalita della stazione di Grund verso Kleine Scheidegg o dell'ovovia per Mannlichen è questione di pochi

in alto Il nuovo chalet ASPEN e la sauna.


Grindelwald in basso La famiglia Grossniklaus e lo chef Schuster con un dolce a base di formaggio.

minuti". Questo impianto, poi, nel giro di qualche anno sarà rinnovato e potenziato. "L'altro vantaggio non trascurabile, continua il sig. Friedli, "è quello di poter godere di un'eccellente ristorazione. L'hotel Aspen da qualche anno è gestito dai signori Zuzanne e Stefan Grossniklaus, una famiglia giovane, che si avvale dello chef Stebastian Schuster, che nel 2010 ha ricevuto lo Swiss Gastro-award, per la sua notevole capacità di reinterpretare in chiave moderna la cucina tradizionale svizzera”. Grindelwald si raggiunge con il treno o in auto da Milano o Torino in poco più di tre ore. “Il nuovo chalet”, spiega l’architetto, “avrà 15 appartamenti da due e tre camere da letto con il living, i bagni e grandi balconi e sarà venduto secondo la formula dell’aparthotel. Saranno disponibili pure diversi attici con mansarda”. Ma in cosa consiste questa formula che a Grindelwald viene offerta per la seconda volta? Secondo Wikipedia, l’aparthotel è un immobile progettato per contenere sia appartamenti sia camere d’albergo, entrambi sotto la stessa gestione". “L’idea è nata, spiega ancora Friedli, dopo il passaggio di proprietà dell’albergo Aspen alla famiglia Grossniklaus. L’albergo e il nuovo chalet saranno uniti da un’area fitness al piano terra e da un ristorante al primo piano“. L’aparthotel combina la flessibilità e la privacy di un appartamento con i servizi di un albergo. Permette, insomma, di “vivere” in appartamento e “stare” in albergo. “Chi comprerà un ap-

partamento nel nuovo chalet potrà ottenere un reddito garantito di almeno il 3 per cento nei primi tre anni” , aggiunge l’architetto Friedli e “quasi certamente godrà di un rendimento superiore negli anni successivi”. Ciò significa che chi volesse pagarsi l’appartamento con un mutuo potrebbe compensare la rata con il reddito del periodo concesso in locazione (obbligatorio per non meno di tre mesi l’anno) e sostenere così un esborso per l’acquisto pari alla metà del prezzo dell’immobile. I prezzi oscillano da un pò meno di 700 mila franchi a un pò più di 1 milione di franchi a seconda della grandezza degli appartamenti che va da circa 60 mq. fino a 122 mq. Un posto in garage ha un costo aggiuntivo di circa 45 mila franchi. Nel prezzo d’acquisto, invece, è contenuto l’arredamento completo dell’appartamento, offerto in tre stili diversi, molto eleganti, che hanno un valore intorno ai 50 mila franchi. Tutti gli appartamenti messi in vendita sono liberamente acquistabili da stranieri, una bella deroga alle licenze di costruzione di Grindelwald, dove ogni chalet deve essere destinato per un terzo a stranieri, un terzo agli svizzeri e un terzo ai locali. Su questi appartamenti, le banche svizzere offrono mutui che in genere si aggirano sul 50 per cento del valore, il cui capitale può essere rimborsato annualmente in misura non inferiore al 2 per cento. Ciò significa che un mutuo a dieci anni può essere prorogato alla scadenza per altri 10 anni e così per molti

decenni fino al pagamento totale. Il mutuo non viene concesso dalle banche svizzere in funzione dell’età dell’acquirente ma solo in funzione del suo reddito e del valore dell’immobile. Grazie al reddito della locazione accendere un mutuo sarà ancora più facile. Infatti, affittando l’immobile per circa metà anno, sia d’estate che d’inverno, è possibile pagare agevolmente il mutuo, che ha pure il vantaggio di neutralizzare le imposte, che sono pari all’1,5% del valore catastale (circa la metà di quello effettivo). Il rogito, poi, comprese le tasse di trasferimento, costa circa il 2,5% del valore dell’immobile. Un esempio: un appartamento di 60 mq. con una camera da letto e un living, che con divano letto può ospitare quattro persone, ha un costo, comprensivo del garage, di circa 670 mila franchi che al cambio di 1,20 significa 558 mila euro, di cui metà può essere pagato con il mutuo. Insomma, con meno di 300 mila euro una famiglia può acquistare un appartamento da utilizzare almeno sei mesi l’anno, d’estate e d’inverno, in uno dei posti più belli delle Alpi. Un villaggio, con tanti sentieri di montagna ben tenuti (uno addirittura da Männlichen a Kleine Scheidegg, patrimonio dell’Unesco), ai piedi del ghiacciaio di Aletsch, di 160 km quadrati, il più grande delle Alpi, e luogo ideale per praticare tanti sport, dallo sci al parapendio, dallo snowboard allo slittino, dalla mountainbike all’alpinismo. Insomma, vivere a Grindelwald significa godersi tutto l’anno uno dei pochi paradisi naturali ancora intatti. E possedere una casa che si rivaluterà nel tempo.

Chi vuole acquistare un appartamento a Grindelwald può rivolgersi alla Griwagroup 0041-33 8541160 info@griwagroup.ch - www.griwagroup.ch

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AFFARI

Chalet Obelix Un appartamento di charme con tanto sole

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o Chalet Obelix si trova a pochi passi dal centro, a due minuti dalla stazione di sci per First e gode di una magnifica vista sulla valle del villaggio di

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Grindelwald e sulle montagne del Wetterhorn e dell’Eiger. In una posizione tranquilla e soleggiata, è in vendita un grande appartamento di lusso arredato in stile classico, ispirato alla montagna. E’

composto di due stanze da letto e altrettanti bagni e da una camera da letto extra. Un grande salone con camino e cucina a vista e una camera da pranzo separata costituiscono la zona living.

Grande balcone-terrazza. Cantina, garage e lavanderia autonomi. Griwaplan, tel. 0041-33 8541160 info@griwaplan.ch, www.griwaplan.ch.


Costruiamo nel territorio e con il territorio I nostri legni ecologici sono di Grindelwald La materia prima di una valle millenaria

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AFFARI

Chalet Mozart Con vista panoramica e a 10 minuti dal centro

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ituato nella zona del Kirchbühl, in una posizione molto panoramica e soleggiata con ottima vista su tutte le montagne di Grindelwald, l’appartamento situato nello chalet Mozart dista

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solo 10 minuti dal centro e dagli impianti di risalita. Il cuore dell’appartamento è costituito da un grande living con cucina a vista, arredato con un bar a forma di mezza luna. Le tre camere da letto sono tutte con bagno annesso. La

camera da letto padronale ha inoltre un camino, uno spogliatoio e un’area wellness con sauna e bagno turco. Griwaplan, tel. 0041-33 8541160 info@griwaplan.ch, www.griwaplan.ch.



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Grindelwald

Rothenegg ai piedi del "carosello" sciistico

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ll’ingresso del villaggio di Grindelwald sta per sorgere un complesso di chalet, nella zona di Rothenegg. A circa un km dal centro e a un centinaio di metri dalla stazione di Grund e dall’ovovia per Männlichen, due basi strategiche per raggiungere

il più grande carosello sciistico ai piedi dell’Eiger, dello Jungfrau e del Münch. Tre montagne intorno ai 4 mila metri che si possono ammirare direttamente da questi chalet. Il complesso sarà composto da chalet unifamiliari e da chalet con diversi appartamenti. Tutte le costruzioni sono di lusso

ed ecologiche e dispongono di un garage riscaldato. Griwaplan,

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affittare

Chalet Bächli panorama sull'Eiger

L

o Chalet Bächli gode di una vista spettacolare sull’Eiger. Si tratta di una recente costruzione di lusso della Griwagroup a meno di un

km dalla stazione centrale e quindi del centro del villaggio. Qui si affitta un appartamento da sogno al primo piano di 147 mq, ideale per sei persone con

tre camere da letto con annessi bagni o docce e una sauna. Un grande living con camino e cucina a vista completa questo accogliente appartamento per non fumatori.

La locazione comprende l’uso del garage, della ski room e della lavanderia. Griwarent, tel. 0041(0)338541140, welcome@griwarent.ch, www.griwarent.ch

galeriehaus uno chalet in pieno centro

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a Galeriehaus “Stotzhalten “ è lo chalet più nuovo e più centrale di Grindelwald costruito dalla Griwagroup, a un

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centinaio di metri dalla stazione e di fronte all’Ufficio del Turismo con la sua grande piscina e il palazzo del ghiaccio. In questo moderno e lussuoso chalet

si affitta un attico trilocale, due camere da letto con spazi luminosi, una grande cucina, ascensore diretto, accesso ad internet gratuito, posto auto. E’ vietato fumare

e gli animali domestici non sono ammessi. Griwarent, tel. 0041(0)338541140, welcome@griwarent.ch, www.griwarent.ch


Grindelwald

Chalet Princess un paradiso del wellness

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o chalet Princess è una nuova costruzione della Griwagroup concepita per una grande famiglia sportiva e che vuol disporre di una serie di servizi per il wellness, come idromassaggio, bagno turco, sauna etc. Al piano

terra c’è l’area benessere, la lavanderia, la cantina e lo spazio per gli sci e le bici. Allo stesso piano anche il garage con due posti auto e uno spazio esterno. Al primo piano vi sono tre camere da letto con servizi, una camera tipo lounge con un divano a due posti letto

supplementare, che si apre su una grande terrazza con barbecue. Al secondo piano o attico si trova un grande living con cucina a vista, che può ospitare una diecina di persone. Il salone ospita un grande camino, un televisore e si affaccia su un grande balcone. Su questo piano si

trova una spaziosa stanza da letto con bagno, doccia e vasca. Lo chalet dispone in tutto di 232 mq. e può ospitare tranquillamente 10 persone. Griwarent, tel. 0041(0)338541140, welcome@griwarent.ch, www.griwarent.ch

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concorso

Gratis a Grindelwald I coniugi Brizzi di Torino hanno trascorso ferragosto nel villaggio dei ghiacciai e hanno promesso che torneranno quest’inverno

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gni anno i signori Brizzi di Torino vanno alla Bit di Milano in febbraio per scegliere la vacanza dell'estate. Quest'anno si sono fermati allo stand della Griwaplan e grazie a un sorteggio riservato ai visitatori hanno trascorso gratuitamente la settimana di ferragosto in un grande e panoramico chalet a Grindelwald, con vista sull’Eiger. E hanno potuto portare con sé il loro cane e una coppia di amici. Le due coppie italiane si sono subito impegnate a scoprire alcune delle innumerevoli meraviglie della

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regione della Jungfrau, dalle passeggiate a First e a Männlichen, alle cascate di Trümmelbach alla visita dello Jungfraujoch, a 3454 metri, grazie al trenino a cremagliera piu‘ alto d’Europa. "Un panorama mozzafiato. Ma siamo rimasti impressionati anche dall’organizzazione della Griwaplan“, hanno dichiarato le due coppie di italiani. "L’appartamento che abbiamo abitato era dotato di ogni comfort, dalla vasca idromassaggio alla macchina per il caffe‘. Abbiamo veramente apprezzato la cura per il dettaglio“. I signori Brizzi e i loro amici si sono lamentati

solo per il caro franco svizzero che a ferragosto del 2011 ha registrato un’impennata e che li ha tenuti un po‘ lontani dai ristoranti.

a destra Gli ospiti italiani insieme a Franz Hofmann nella sede della nuova agenzia della Griwagroup al centro del villaggio.


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Una casa di lusso sul golf a Port St.Lucie in Florida Immersa nel campo di golf “Tesoro” di Port St.Lucie in Florida questa villa è un vero tesoro americano. Costruita nel 2007 dispone di 1150 mq. di terreno e dispone, su una grande terrazza, di una piscina riscaldata con vasca idromassaggio, da cui si gode una magnifica vista sul campo da golf, par 72. La villa di circa 540 mq lordi, dispone di una terrazza e balcone di 100 mq. e un garage di 85 mq. Al piano terra ampio salone con cucina a vista, salotto con stufa, stanza biblioteca, camera da letto con dressing room, bagno turco e vasca da bagno con idromassaggio, giardino di inverno con barbecue. Al primo piano salone con bar, due camere da letto e servizi. Può ospitare otto persone. Il Tesoro Club è un golf riservato solo ai proprietari e agli ospiti delle case del comprensorio. Questa villa di lusso ha accesso anche all’Arnold Palmer Golf e al Watson Golf, con una grande area per il tennis, un centro benessere, piscina e ristorante.


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