La cucina di Leonardo Da Vinci di Sandro Masci

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FOTO DELLE RICETTE In copertina: Biancomangiare (pag. 124) In quarta di copertina: Fagiano stufato (pag. 163) Per consultare in anteprima le novità e ricevere la newsletter: www.gremese.com

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Un viaggio alla scoperta del Rinascimento gastronomico italiano, dalle invenzioni scenografiche di Leonardo per i banchetti degli Sforza ai celebri trattati sull’arte della cucina e la convivialità. E infine, le più originali ricette salate e dolci del periodo, riproposte in dosi e ingredienti attuali per il gusto dei moderni gourmands.

978-88-6692-051-9

La cucina di Leonardo da Vinci

gourmet, chef, insegnante di cucina ed esperto di analisi sensoriale. Si occupa da quarant’anni di gastronomia e critica gastronomica. Collabora con numerose testate editoriali ed emittenti italiane ed estere, ed è stato consulente storicogastronomico per la fiction Rai “Grand Hotel”. Ha iniziato giovanissimo come critico gastronomico de «L’Espresso», e ha al suo attivo diversi libri. Tra di essi, Il Galateo della Tavola, Il Bon Ton, Il Vino, Crudo e Mangiato, Crudo in Tavola (tradotto anche in inglese e francese), Il Mangiamondo, Menu per ogni occasione, Le nostre ricette storiche e persino un giallo estoerico/eno-gastronomico, Il Libro Muto. È stato per dodici anni docente presso diverse scuole di cucina in Italia, tra le quali le Scuole del Gambero Rosso di Roma e di Napoli. È co-fondatore e resident chef di Les Chefs Blancs, scuola di cucina e pasticceria professionale ed amatoriale con sede a Roma.

Sandro Masci

SANDRO MASCI è un giornalista, scrittore,

Sandro Masci

La cucina di Leonardo da Vinci Scenografie, invenzioni e ricette al tempo del Rinascimento

A

ttraverso un’analisi prettamente storica e iconografica dei trattati più importanti dell’epoca (il Libro de arte coquinaria di Martino da Como, il De honesta voluptate et valetudine di Bartolomeo Sacchi, e molti altri), questo volume illustra la gastronomia rinascimentale italiana, con i grandi apparati e gli allestimenti di un paese che vantava i cuochi più abili e creativi d’Europa, e in cui fiorivano i ricettari e i manuali sul comportamento da tenere a tavola, sul modo di apparecchiare e sull’arte del taglio. Vengono qui presentati, in particolare, i coreografici, monumentali e pantagruelici banchetti tipici dell’epoca, dei quali Leonardo da Vinci fu maestro. Chiamato da Ludovico il Moro alla corte sforzesca di Milano, egli prestò infatti il suo genio non solo nel dipingere capolavori e nel costruire nuove invenzioni, ma anche nel curare gli allestimenti scenici e scenografici degli spettacoli e dei conviti, raggiungendo l’apice con l’organizzazione della Festa del Paradiso in onore delle nozze tra Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona. Il volume si sofferma anche sul misterioso Codice Romanoff – presunta copia di un testo leonardesco rintracciato all’Hermitage e di cui il museo stesso nega l’esistenza – che testimonierebbe l’interesse di Leonardo per l’arte culinaria. Interesse comprovato invece dall’accreditato Codice Atlantico – la più ampia e stupefacente collezione di scritti e disegni del grande genio allestita nel tardo Cinquecento dallo scultore Pompeo Leoni – in cui ritroviamo lo schizzo del primo girarrosto a movimento meccanico. La trattazione è infine conclusa da una nutrita selezione di originali ricette dell’epoca: suddivise in sezioni, attualizzate negli ingredienti e nelle dosi per poterle facilmente riproporre sulle nostre tavole, illustrate nell’impiattamento finale da splendide foto a colori.

26/02/19 07:59


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