2.
Il presente bilancio sociale è stato sviluppato partendo da un modello ideato da Confcooperative - Federsolidarietà, successivamente rimodulato in maniera da risultare più adeguato alla nostra realtà; da un punto di vista meramente metodologico è possibile dividere il documento in due sezioni:
• La prima sezione, caratterizzata da elementi descrittivi, sarà utile al lettore per comprendere chi siamo, quali sono le attività che caratterizzano il nostro quotidiano e gli output generati; per la stesura di questa parte abbiamo svolto un lavoro di ricerca e smistamento delle informazioni utili partendo dalle seguenti fonti:
Fonti interne
Fonti esterne
Statuto
Regolamento interno dei soci della cooperativa
Libri sociali (libro soci, libro assemblee sociali, libro amministratori)
Visura camerale
Bilancio di esercizio e nota integrativa
Materiale interno
Censimento permanente delle isituzioni non profit – Istat, 2022
Osservatorio sulle condizioni di detenzione –Antigone, 2023-2024
XX Rapporto sulle condizioni di detenzione –Antigone, 2024-2025
• La seconda sezione consiste invece nell’analisi dei nostri stakeholder e nella descrizione di come vengono coinvolti e monitorati.
L'approvazione del documento è avvenuta durante l'assemblea annuale dei soci del 30/06/25 e la pubblicazione verrà effettuata rendendo il documento accessibile attraverso il sito ufficiale della cooperativa https://www.rioteradeipensieri.org/
3. INFORMAZIONI GENERALI SULL'ENTE
INFORMAZIONI GENERALI
Nome dell'ente
Rio Terà dei Pensieri s.c.s.
Codice Fiscale 02782010272
Partita IVA 02782010272
Forma giuridica e qualificazione ai sensi del codice del terzo settore
Indirizzo sede legale
Cooperativa Sociale di tipo B
Via delle Industrie 25/12 – 30175 – Venezia (VE)
N° iscrizione Albo delle Cooperative A142900
Telefono 041/2960658
Sito web https://www.rioteradeipensieri.org/
Email info@rioteradeipensieri.org
PEC amministrazione@pec.riotera-ve.it
Codici Ateco
La Cooperativa intende realizzare i propri scopi sociali, operando di preferenza nell’ambito territoriale delle carceri veneziane (Casa circondariale S.M. Maggiore e Casa di Reclusione Donne Giudecca) mediante il coinvolgimento delle risorse della comunità, e in special modo volontari, fruitori dei servizi ed enti con finalità di solidarietà sociale, attuando in questo modo –grazie anche all’apporto dei soci lavoratori – l’autogestione responsabile dell’impresa.
LA NOSTRA MISSION
Rio Terà dei pensieri è una realtà che si occupa dell’accompagnamento delle persone dal carcere al reinserimento lavorativo, relazionale e abitativo con percorsi individualizzati.
VALORI E FINALITA’ PERSEGUITE
Il fine della Cooperativa è il perseguimento dell'interesse generale della comunità, la promozione umana e l'integrazione sociale dei cittadini, attraverso lo svolgimento di attività di impresa (senza scopo di lucro) finalizzate all'inserimento ed all'integrazione sociale e lavorativa di persone svantaggiate. I principi a cui ci ispiriamo sono: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l'impegno, l'equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche.
ATTIVITA' STATUTARIE E OGGETTO SOCIALE
1) La programmazione, organizzazione, coordinamento e realizzazione di corsi professionali e di attività formative in genere;
2) Lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, artigianali e commerciali, sia per quanto concerne la produzione che la commercializzazione e la prestazione di servizi;
3) L’assunzione di tutte le iniziative di carattere teorico e pratico tese ad introdurre, nel campo delle politiche sociali e della tutela dei diritti, elementi, strutture, modelli organizzativi ed istituzionali innovativi, per un più elevato grado di civiltà e di umanità dei servizi sociali e della qualità della convivenza civile.
COLLEGAMENTI CON ALTRI ENTI DEL TERZO SETTORE
Reti associative: Federsolidarietà - dal 2004
Consorzi: CSU Zorzetto
CONTESTO DI RIFERIMENTO
Terzo settore/non profit
[fonte: dati Istat]
Secondo gli ultimi dati il settore no profit risulta in continua crescita: il numero di istituzioni aumenta con tassi di crescita costanti nel tempo (intorno al 2%) mentre il numero dei dipendenti aumenta in maniera meno intensa (1 %). La formula della cooperativa sociale, che caratterizza il 4.4% delle forme giuridiche, risulta essere quella capace di creare maggiore occupazione, tanto che il 53% dei dipendenti delle istituzioni no profit lavorano per questo tipo di realtà. La maggior parte delle istituzioni no profit è concentrata nel nord italia (50.7%) ed in particolare il 22,8% sono situate nel nord-est della nazione; tra le varie regioni che caratterizzano questa area geografica, il Veneto risulta avere una interessante densità di cooperative sociali.
RAGIONAMENTI SULLE CONDIZIONI DI DETENZIONE
[fonte: XXI rapporto sulle condizioni di detenzione – Antigone]
Quando si parla di carcere, o quando lo fa qualcuno che ci lavora da tanto tempo, è facile dare molte cose per scontate; è un argomento che emerge nelle cronache o al grande pubblico raramente e spesso solo per accadimenti negativi. La cooperativa, in questo bilancio, racconta qualcosa del carcere attraverso le sue attività ed i sui risultati ma crediamo utile anche fornire alcuni spunti più generali tratti dall’ultimo rapporto di Antigone, associazione che da più di trent’anni si interessa della tutela dei diritti e delle garanzie nel sistema penale e penitenziario.
• Secondo i dati DAP aggiornati al 30 aprile 2025 sono 62.445 le persone detenute negli istituti di pena. Di questi 2.703 sono donne e 19.660 stranieri, a fronte di una capienza ufficiale di 51.280 posti, con un tasso di affollamento ufficiale dunque del 121,8%. I tassi di affollamento più alti a livello regionale sono in Puglia, Lombardia e Veneto, dove si registra un tasso di 134,4%. Se si pensa che le nostre carceri hanno una capienza media di circa 300 posti, significa che la popolazione detenuta sta crescendo dell’equivalente di un nuovo carcere ogni due mesi.
• Visto il costante impegno di questo governo ad introdurre nuovi reati, ad allungare le pene previste per quelli esistenti, e di fatto a portare e tenere in carcere più gente possibile i tassi di affollamento sono inesorabilmente destinati a crescere.
• La percentuale delle persone detenute con una condanna definitiva è cresciuta costantemente. Restano comunque più di un quarto dei presenti le persone in attesa di giudizio e presunte innocenti.
• La custodia cautelare in carcere rappresenta la misura cautelare personale coercitiva più usata (28,9% del totale delle misure).
• Delle 46.232 persone in carcere con una condanna definitiva, la maggior parte (51,2%), ha meno di tre anni da scontare, una soglia di pena che in astratto consentirebbe per moltissimi di loro l’accesso ad una misura alternativa alla detenzione.
• I detenuti diventano sempre più vecchi, e questo pone notevoli e prevedibili nuove sfide, sia in tema di domanda di salute, sia in tema di percorsi di reinserimento. Ma crescono al tempo stesso anche i giovanissimi, ed anche questo tema è sentito dagli istituti come molto problematico.
• La sofferenza in carcere sta crescendo drammaticamente. Nel 2024 l’autolesionismo è aumentato del 4,1% rispetto al 2023, mentre i tentati suicidi sono cresciuti addirittura del 9,3%. E come è noto sono in aumento da tempo anche i suicidi.
• Non c’è nessuna evidenza che le crescenti chiusure abbiano prodotto maggiore sicurezza. Appare semmai evidente il contrario: il pugno di ferro in risposta agli incidenti che in carcere si verificano quotidianamente, la diffusione del regime a celle chiuse o la crescente diminuzione delle ora d’aria si accompagnano ad una crescita, e non ad un calo, delle conflittualità. E il nuovo delitto di rivolta penitenziaria, appena introdotto dall’ennesimo Decreto Sicurezza, lascia presagire un futuro ancora più buio.
Queste sono solo alcune delle riflessioni presenti nell’ultimo rapporto di Antigone che consigliamo di leggere perché raccoglie molti dati e offre molte riflessioni, contribuendo a rendere più trasparenti le carceri italiane.
[fonte: osservatorio sulle condizioni di detenzione - Antigone]
La costruzione della struttura risale al XII secolo. Gli spazi sono ampi e di notevole valore estetico. Alcune aree sono inagibili e richiederebbero lavori di manutenzione e restauro. Il carcere femminile di Venezia è una delle due Case di Reclusione d’Italia che ospita esclusivamente donne detenute. L'istituto ospita una sezione ordinaria di media sicurezza, una sezione sanitaria, una sezione per detenute in semilibertà e un Istituto a custodia attenuata per madri detenute insieme ai propri bambini (ICAM).
L'edificio è ben tenuto dal punto di vista strutturale e igienico. Generalmente questa struttura penitenziaria non soffre del sovraffollamento che caratterizza la quasi totalità degli istituti maschili. Tuttavia, negli ultimi tre-quattro mesi la popolazione reclusa è cresciuta sensibilmente a causa anche dello sfollamento di altri istituti di pena femminili. Questo aumento della popolazione reclusa ha contribuito ad aumentare le tensioni interne.
Si tratta di una sede disagiata, data la posizione nella quale si trova. Il turnover da parte del personale di polizia penitenziaria, per questo motivo, è molto alto, stimato a circa 70% ogni anno. La posizione disagiata, tuttavia, comporta sovente altre criticità, in particolar modo in relazione al mantenimento dei contatti con i propri cari da parte delle recluse: molte detenute non hanno, infatti, colloqui frequenti limitando i contatti con i propri famigliari alle telefonate e alle video-chiamate. Sono stati segnalati anche disagi nel momento della scarcerazione di diverse detenute che sono apparse spaesate e in difficoltà nel lasciare l'isola della Giudecca per recarsi alla stazione dei treni o degli autobus di Venezia.
L’ultima visita dell’osservatorio registrata al momento della stesura di questo bilancio sociale risale a luglio 2024.
INDICATORI QUANTITATIVI
Tasso di affollamento
Numero detenuti per ogni art. 21
lavoratori
% stranieri
% definitivi
% detenuti coinvolti nei corsi scolastici
% detenuti coinvolti nei corsi di formazione professionale
Numero detenuti per ogni educatore
Numero detenuti per ogni agente di Polizia penitenziaria
N. casi di autolesionismo nel corso dell’anno precedente ogni 100 detenuti
Casa di Reclusione femminile di Venezia Giudecca
Media degli istituti visitati nel 2023
N. di tentati suicidi nel corso dell’anno precedente ogni 100 detenuti
Provvedimenti di isolamento disciplinare nell’anno precedente ogni 100 detenuti
Persone con diagnosi psichiatriche gravi
Persone che fanno regolarmente uso di sedativi o ipnotici
Persone che fanno regolarmente uso di stabilizzanti dell’umore, antipsicotici, antidepressivi
per chi vuole approfondire maggiormente consigliamo il seguente link: https://www.antigone.it/osservatorio_detenzione/veneto/202-casa-di-reclusione-femminile-di-venezia-giudecca
CASA CIRCONDARIALE DI VENEZIA S.M.MAGGIORE
[fonte: osservatorio sulle condizioni di detenzione – Antigone]
La Casa circondariale di Venezia "Santa Maria Maggiore" è collocata in una zona piuttosto centrale dell'isola. L'edificio, risalente agli anni '20 del '900, sta vedendo in questi ultimi mesi alcune migliorie in termini di riammodernamento e cura, in particolare degli spazi esterni. Rispetto alla nostra ultima visita del 2022, la situazione di già significativo sovraffollamento risulta ad oggi ulteriormente aggravata: i presenti sono 251, a fronte di una capienza regolamentare di 159 unità. Tra questi, molti risultano essere i detenuti stranieri (156, ovvero circa il 62%).
L'applicazione della circolare sulla media sicurezza, per la quale l'istituto ha svolto un ruolo pilota, ha diviso l'istituto su tre livelli: al primo piano si trovano due sezioni chiuse, una delle quali dedicata al regime ex art.32; al secondo piano vi sono due sezioni descritte come a trattamento ordinario, una a regime chiuso e l'altra a celle aperte per 8 ore; al terzo piano vi sono infine le due sezioni a trattamento intensificato, entrambe a celle aperte. Attraversando i piani si notano immediatamente delle differenze strutturali: le celle al primo piano sono molto anguste, con scarsa luminosità, triplo letto a castello e uno spazio calpestabile estremamente ridotto. Al terzo piano le celle sono più ampie, per quanto ospitino fino a sei persone ciascuna. Il nuovo direttore, insediatosi da qualche mese, sta lavorando intensamente con il territorio per creare nuove opportunità di lavoro per i reclusi, oltre che per attirare fondi volti alla ristrutturazione o al riammodernamento di alcune parti dell'istituto. Ci viene riferito però che, nonostante la disponibilità di posti di lavoro anche all'esterno, la popolazione detenuta presente spesso non ha profili adeguati per potervi accedere.
L’ultima visita dell’osservatorio registrata al momento della stesura di questo bilancio sociale risale a maggio 2024.
INDICATORI QUANTITATIVI
Tasso di affollamento
Numero detenuti per ogni art. 21
% lavoratori
% stranieri
% definitivi
% detenuti coinvolti nei corsi scolastici
% detenuti coinvolti nei corsi di formazione professionale
Numero detenuti per ogni educatore
Numero detenuti per ogni agente di Polizia penitenziaria
N. casi di autolesionismo nel corso dell’anno precedente ogni 100 detenuti
N. di tentati suicidi nel corso dell’anno precedente ogni 100 detenuti
Provvedimenti di isolamento disciplinare nell’anno precedente ogni 100 detenuti
Persone con diagnosi psichiatriche gravi
Persone che fanno regolarmente uso di sedativi o ipnotici
Persone che fanno regolarmente uso di stabilizzanti dell’umore, antipsicotici, antidepressivi
per chi vuole approfondire maggiormente consigliamo il seguente link:
https://www.antigone.it/osservatorio_detenzione/veneto/201-casa-circondariale-di-venezia-santa-maria-maggiore
Casa Circondariale
“Santa Maria Maggiore” Venezia
La Cooperativa è stata fondata nel 1994 da 11 detenuti/e residenti nei due istituti penali veneziani e da tre volontari per svolgere attività di formazione professionale e conseguente produzione di manufatti all'interno delle carceri, con la speranza e la volontà di attuare una "alternativa alla cella". L'anno seguente, la nascita del progetto avviato dalla Regione Veneto "lavoro ai detenuti" consente alla Cooperativa di avviare le prime attività all'interno delle carceri.
Il 2004 ha rappresentato un momento di svolta per la cooperativa: l’individuazione di una sede, l’applicazione di contratti a tempo indeterminato per i soci lavoratori e la stesura del libro “Lavori in corso - i primi dieci anni della cooperativa” hanno dimostrato il consolidamento della cooperativa e la volontà di tutti i partecipanti di rendere questa realtà una presenza solida e costante nelle carceri e sul territorio.
Proseguendo su questa linea la cooperativa ha continuato a fornire lavoro e formazione ai propri utenti promuovendo varie collaborazioni e partecipando a progetti di vario genere e natura; questo secondo ciclo di dieci anni si è concluso con la pubblicazione dell’opuscolo “La grazia del fare”, durante il quale si è lavorato per il consolidamento delle attività della cooperativa.
L’ultimo ciclo, fortemente segnato dalla collaborazione con Mark Bradford, è caratterizzato dalla nascita del progetto “Process Collettivo” che ha come focus l’apertura di un negozio a Venezia, come punto di visibilità fisso, occasione commerciale e di inserimento lavorativo.
La Cooperativa ha infine raggiunto le sue “nozze d’argento” nel 2019, anno in cui ha pubblicato il libro fotografico “Al femminile” per valorizzare il proprio percorso contraddistinto da una costante attenzione alla qualità ed alla bellezza esteriori ed interiori; con i proventi l’idea è quella di avviare un centro d’ascolto per detenuti ed ex detenuti, dove poter accogliere chi ha voglia di riprendere in mano la propria vita guardando dentro e attorno a sé.
Bilancio
18
6
0
0
0
Soci cooperatori lavoratori
Soci cooperatori volontari
Soci cooperatori fruitori
Soci cooperatori persone giuridiche
Soci sovventori e finanziatori
I 18 soci cooperatori lavoratori sono suddivisibili in ulteriori due categorie: 7 soci lavoratori normodotati + 11 soci lavoratori svantaggiati
SISTEMA DI GOVERNO E CONTROLLO, ARTICOLAZIONE, RESPONSABILITA' E COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI
DATI AMMINISTRATORI
Presidente
Vice-presidente
3
Totale componenti (persone)
0 Di cui maschi
3 Di cui femmine
3 Di cui persone normodotate
MODALITA' DI NOMINA E DURATA CARICA
L'Assemblea ordinaria dei soci elegge il Consiglio di Amministrazione definendo anche il numero dei consiglieri, variabile da 3 a 7. La maggioranza dei componenti del consiglio è scelta tra i soci cooperatori e/o tra le persone indicate dai soci cooperatori persone giuridiche; i soci finanziatori non possono essere più di un terzo dei componenti del Consiglio di Amministrazione. Il consiglio rimane in carica per tre anni e gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiore a tre esercizi consecutivi. Gli amministratori stessi scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. Una volta nominato, il Consiglio elegge nel suo seno il presidente ed il vice presidente.
NUMERO DI CDA/ANNO + PARTECIPAZIONE MEDIA
Durante il periodo di rendicontazione sono stati svolti 9 Consigli di Amministrazione, caratterizzati da una partecipazione media da parte dei consiglieri del 100%
2022 Assemblea ordinaria 05/05/22 -modifica del regolamento interno (Art. 18 comma 4);
-aggiornamento riguardante il nuovo sistema di coinvolgimento dei volontari;
-varie ed eventuali.
2022 Assemblea ordinaria 21/07/22 -Comunicazioni del Presidente;
-approvazione del Bilancio di Esercizio 2021 e relativi allegati;
-proposta di applicazione dell’art. 1, co. 42, L. 178/2020 sui ristorni attribuiti a titolo di aumento gratuito capitale sociale;
-approvazione bilancio sociale 2021;
-integrazione al regolamento interno;
-consegna e lettura dell’ultimo verbale di revisione;
-varie ed eventuali
2023 Assemblea ordinaria 24/07/23 -Comunicazioni del Presidente;
-Approvazione del Bilancio di Esercizio 2022 e relativi allegati;
-Approvazione Bilancio Sociale 2022;
-Nomina amministratori e determinazioni compensi;
-Nomina revisore contabile e determinazione compenso;
-Consegna e lettura dell’ultimo verbale di revisione;
- Varie ed eventuali.
-Comunicazioni del Presidente;
-Approvazione del Bilancio di Esercizio 2023 e relativi allegati;
-Approvazione Bilancio Sociale 2023;
-Consegna e lettura dell’ultimo verbale di revisione;
- Varie ed eventuali.
Si favorisce una partecipazione attiva dei soci attraverso attività specifiche per gruppi di lavoro tematici che a loro volta trovano voce in incontri di coordinamento le cui istanze vengono infine, se opportuno, riportate nel CdA. Tutti i soci, lavoratori e volontari, svantaggiati e normodotati, sono chiamati ad esprimersi sulle attività della cooperativa in generale e sul proprio settore di impiego in particolare per migliorarne le attività e contribuire allo sviluppo delle stesse. Questa partecipazione si esplica attraverso la condivisione delle attività quotidiane e la partecipazione a riunioni di equipe e di coordinamento.
Occupazioni/Cessazioni
Numero Occupazioni
28
Totale lavoratori subordinati
17 Di cui maschi
11 Di cui femmine
7 Di cui under 35
4 Di cui over 50
Numero Cessazioni
8 Totale cessazioni
6 Di cui maschi
2 Di cui femmine
4 Di cui under 35
1 Di cui over 50
Assunzioni/Stabilizzazioni
Numero Assunzioni
12 Nuove assunzioni
6 Di cui maschi
6 Di cui femmine
5 Di cui under 35
Di cui over 50
Numero Stabilizzazioni
2 Stabilizzazioni
2 Di cui maschi
0 Di cui femmine
1 Di cui under 35
0 Di cui over 50
COMPOSIZIONE DEL PERSONALE (AL 31/12/2024)
Personale per inquadramento e tipologia contrattuale
Dipendenti svantaggiati
Numero Tipologia
19 Totale
19
Lavoratori con svantaggio certificato (n. 381/1991,ecc)
0 Lavoratori con altri tipi di svantaggio non certificato (disagio sociale)
Tirocini/Stage
Numero Tipologia
0 Totale
0 Tirocini e Stage
0 Volontari in servizio civile
Tipologia lavoratori con svantaggio certificato e non
Disabilità fisica e/o sensoriale (n. 381/91)
Disabilità psichica (n. 381/91)
Persone con dipendenze (n. 381/91)
Persone detenute e in misura alternativa (n. 381/91)
Persone con disagio sociale (non certificato) o molto svantaggiate ai sensi del regolamento comunitario (651/2014) non presenti in elenco
Ricerca attiva del lavoro
Tipologie contrattuali e flessibilità
5. PROGETTO Una casa per i nostri dipendenti svantaggiati
Negli ultimi anni le già poche disponibilità di alloggi dove poter scontare una misura alternativa al carcere, in particolare per gli uomini, nel nostro territorio sono completamente venute meno.
Abbiamo in diverse occasioni sollecitato Comune ed Istituzioni religiose a trovare delle soluzioni che potessero permettere, almeno a chi lavora, di uscire dal carcere.
Dopo aver verificato l’impossibilità, sia di una soluzione da parte di altri che della disponibilità del mercato privato ad affittare alloggi a persone in esecuzione penale, la cooperativa ha preso una importantissima decisione; abbiamo firmato due convenzioni-contratti con due enti pubblici che ci hanno messo a disposizione due alloggi, uno in centro storico a Venezia ed uno a Marghera, da destinare in comodato ai nostri soci dipendenti in emergenza abitativa.
Da agosto 2024 l’appartamento di Venezia è a disposizione e 3 sono i posti letto; ad oggi già 4 sono i ragazzi che ne hanno potuto usufruire.
L’appartamento di Marghera, disponibile da gennaio di quest’anno, è oggi abitato da un ragazzo, e altri due ne hanno usufruito per un breve periodo.
Il laboratorio orto
Nel carcere femminile coltiviamo manualmente un terreno di 6000m2 ad indirizzo ortofrutticolo; questo laboratorio, battezzato “Orto delle Meraviglie”, si discosta dalle tecniche più comuni di coltivazione: è gestito in modo da poter valorizzare la bio-diversità che caratterizza un agrosistema sano, con un utilizzo di materie prime e mezzi tecnici naturali in un ottica di riduzione dell'impronta ecologica dei cicli produttivi. La coltivazione diventa quindi strumento di formazione, una occasione per trascorrere del tempo a contatto con la natura, senza tralasciare l'aspetto produttivo. Gli ortaggi e la frutta sono infatti venduti in un mercatino pubblico settimanale (ogni giovedì mattina, proprio davanti al carcere), ad un Gruppo di Acquisto Solidale presente sul territorio ed ad alcuni noti ristoranti. Oltre a questa produzione, vengono anche coltivate piante officinali che, una volta trasformate, divengono materia prima per la realizzazione di una linea di prodotti cosmetici e di cura per la persona.
Il laboratorio di cosmesi
Il secondo laboratorio che la cooperativa gestisce all'interno dell'istituto femminile è un laboratorio di cosmesi che propone prodotti naturali di alta qualità capaci di risultare al passo con le esigenze più recenti: i nostri prodotti si avvalgono di certificazioni di qualità come “Biodizionario” e “VeganOK” capaci di valorizzare la nostra visione di una Cosmesi ecologica e solidale. Il nostro marchio è “Meraviglie” di Rio Terà”. Nel corso dell’anno molte energie sono state spese per la creazione e realizzazione di una nuova linea di prodotti cosmetici solidi, a cui la cooperativa crede molto.
Il laboratorio fornisce anche ad alcuni alberghi referenze cosmetiche in refill e saponi.
Il laboratorio di serigrafia
All’interno del carcere maschile realizziamo stampe su tessuto per personalizzare capi di abbigliamento, in particolar modo T-shirt e borse shopping che vendiamo al pubblico o che realizziamo per clienti terzi. In questo ambito collaboriamo con importanti Istituzioni culturali
della città e con enti privati che utilizzano la nostra serigrafia per la stampa dei propri gadget, oltre ad occasionali altre collaborazioni. Per incrementare il rapporto tra carcere e mondo esterno, il laboratorio ha cercato il contributo di giovani creativi veneziani e grafici di fama internazionale che contribuiscano allo sviluppo del nostro progetto.
Il laboratorio di pelletteria-PVC
Il secondo laboratorio attivo all’interno del carcere maschile si occupa di recuperare materiali di riciclo con la finalità di realizzare borse e accessori a marchio “Malefatte”; i materiali impiegati sono cambiati nel tempo e il laboratorio, che quando è stato attivato lavorava solo pelle, adesso utilizza prevalentemente il PVC dei manifesti pubblicitari che vengono trasformati in una collezione ampia di pezzi unici e coloratissimi. Le borse e gli accessori vengono venduti tramite una rete di negozi e on-line, ma vengono anche proposti come gadget aziendali. L'idea che ci guida in questa attività è la sfida di ridare nuova vita a qualcosa di ritenuto “rifiuto”, promuovendo quindi un processo di trasformazione delle cose e delle persone.
All'esterno del carcere non mancano le occasioni per perseguire i nostri obiettivi:
- dal 2013 abbiamo aperto un secondo laboratorio di riciclo/pelletteria per fronteggiare l'esigenza di incrementare la capacità produttiva del settore e al contempo per poter dare continuità ai percorsi di inserimento lavorativo e sociale che intraprendono i detenuti che lavorano con noi;
- da oltre vent’anni, grazie a Veritas s.p.a., una multiutility interamente pubblica, abbiamo l’opportunità di offrire lavoro a detenuti in misura alternativa per servizi di spazzamento e attività ausiliarie presso alcune aree pubbliche nella Terraferma e Centro Storico del Comune di Venezia. Anche questo è un modo per riprendere un percorso graduale di reintegrazione nel tessuto urbano e lavorativo
- nel 2017 abbiamo aperto un negozio di vendita dei nostri prodotti, chiamato Process Collettivo, nato dalla collaborazione con Mark Bradford, artista americano che ha esposto alla Biennale Internazionale d'arte del 2017, che ha contribuito a creare opportunità di lavoro per detenuti ed ex detenuti. Un luogo dove i detenuti oltre che produttori, sono diventati essi stessi promotori, trovando spazi e momenti di condivisione con l’esterno.
6.1 ATTIVITA’ - Il recupero dei materiali di scarto
Di vitale importanza, per il proseguimento del progetto Malefatte, è l’attività finalizzata ad intercettare e recuperare i banner pubblicitari in pvc prima che vengano destinati allo smaltimento.
Attività che ha attraversato in questi anni momenti difficili dal punto di vista del reperimento del materiale; basti pensare al periodo del Covid che ha avuto, tra le altre conseguenze, lo stop agli eventi per quasi due anni.
L’attività di reperimento del pvc consiste in una continua ricerca di contatti con fiere, ditte di affissioni, aziende pubbliche e private, attraverso tutti i mezzi di cui disponiamo: social media, sito, mail di presentazione del progetto e contatti personali.
A questa, segue la fase di ritiro del materiale, che consiste nell’andare di persona con i propri mezzi o avvalendosi di un corriere.
E’ la delicata fase in cui bisogna capire, comunicando con il nostro donatore, che tipo di materiale andiamo a recuperare e se effettivamente è utilizzabile per le nostre produzioni.
Un banner può essere particolarmente danneggiato, eccessivamente graffiato o di grammatura troppo bassa e se inutilizzabile rappresenterebbe solo un costo.
Le collaborazioni
Il 2024 ha visto un ulteriore consolidamento di relazioni con aziende fornitrici dei materiali di recupero:
Cramaro group, Mia real, Pixart Printing, Rossi Moda e Givenchy sono alcune di queste.
In particolare, va evidenziata la collaborazione con il Roma Bar Show come esempio di relazione virtuosa.
RBS è un evento fieristico dedicato al beverage industry che coinvolge più di 200 espositori con migliaia di presenze durante i 3 giorni di fiera.
Gli organizzatori ci hanno contattato con lo scopo di donare i banner delle passate edizioni da utilizzare per le nostre produzioni (5 bancali di materiale per un totale di oltre 700 m2) e di avviare una collaborazione volta a promuovere il nostro progetto sia tra gli espositori, esortandoli a trasformare i banner degli stand espositivi in gadget Malefatte, sia tra i fruitori dell’evento (circa 15.000 presenze nel 2024).
Bilancio
L'ufficio comunicazione si è occupato di diffondere il catalogo malefatte tra gli espositori, realizzando esempi grafici di borse personalizzate, ha pubblicato post sulle pagine social, ha realizzato articoli e comunicati stampa.
La collaborazione con RBS ha innescato ulteriori relazioni con aziende private, ed importanti realtà.
Ad esempio, con Rome Marathon abbiamo stipulato un accordo di collaborazione in vista delle edizioni 2025/26
Nel corso del 2024 abbiamo recuperato e lavorato oltre 5.000 m2 di materiale e realizzato oltre 15.000 pz. tra borse e accessori.
Grazie a:
Pixart printing, Cramaro Group, Vela spa, S.C.I. Pubblicità, Wolkswagen Treviso, Fastweb, Rosselli pubblicità, 2Night, Mia Real srl, Comune di Padova, Rossi Moda, Givenchy
Esploriamo nuovi materiali
Il 2023 è stato anche l’anno in cui abbiamo sperimentato nuovi materiali: abbiamo utilizzato vele da kitesurf, TNT, ma soprattutto rimanenze di pelle, di vario genere e finitura, da cui è nata una vera e propria linea Malefatte, “Seconda Pelle” attualmente commercializzata attraverso i nostri canali di vendita.
La realizzazione di manufatti in pelle non è cosa sconosciuta alla cooperativa essendo stato il primo materiale utilizzato agli inizi dell’attività;
E’ un ritorno alle origini combinato con l’attuale stile originale e colorato della linea Malefatte.
E' interessante sottolineare come nella creazione di nuovi modelli si parte sempre dal materiale come fulcro centrale da cui nascono ispirazioni e le idee prendono forma.
Questa necessità di adattarsi, rende il lavoro creativo sicuramente complesso ma allo stesso tempo stimolante e appassionante.
Ci avvaliamo di un revisore contabile, Roberta Paturzo, regolarmente iscritta all'Ordine dei
Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia.
PROVENIENZA DELLE RISORSE ECONOMICHE CON SEPARATA INDICAZIONE DEI
CONTRIBUTI PUBBLICI E PRIVATI
Ricavi e Proventi
Ricavi da Enti Pubblici per gestione servizi sociali, socio-sanitari, socio-educativi
Ricavi da Enti Pubblici per gestione di altre tipologie di servizi (manutenzione verde, pulizie...)
Ricavi da privaticittadini inclusa quota di cofinanziamento
Ricavi da privatiimprese
Ricavi da privati-non profit
Ricavi da Consorzi e/o altre cooperative
Ricavi da altri
0,00
0,00
0,00
Capitale versato da soci cooperatori lavoratori
Capitale versato da soci cooperatori volontari
Capitale versato da soci sovventori/finanziatori
Valore della produzione
Valore della produzione (Voce Totale A. Del conto economico bilancio CEE
Costo del lavoro
Costo del lavoro (Totale
voce B.9 Conto Economico
Bilancio CEE
Costo del lavoro (compreso
nella voce B.7 Conto
Economico Bilancio CEE
All'interno della categoria dei portatori di interesse è possibile individuare una eterogenea molteplicità di individui o gruppi che direttamente o indirettamente influenzano o sono influenzati dalle nostre attività; le modalità maggiormente utilizzate per l'identificazione di queste figure tendono a suddividerli come primari o secondari, appetibili, strategici etc. Siamo consapevoli della diversità di queste figure e proprio per questo abbiamo preferito una rappresentazione grafica capace di evidenziare come ognuno costituisca un elemento imprescindibile del “sistema” Rio Terà dei Pensieri.
Dalla mappa si evince come il “gruppo clienti” rappresenti una parte consistente e come sia a sua volta diversificato ed eterogeneo; dalla piccola bottega del commercio equo alle grandi società/aziende di livello internazionale, tutti si fanno promotori dei nostri progetti.
Affinché questo avvenga ci avvaliamo di strumenti di coinvolgimento quali social network e news dedicate sul sito, attraverso cui valorizziamo le collaborazioni e teniamo aggiornati i clienti sui nostri progetti , e forniamo ai nostri rivenditori un kit composto da espositore e cartoline promozionali che faciliti il racconto del nostro lavoro al cliente finale.
Attraverso report periodici, forniti dallo studio che ci segue per la comunicazione e le attività di web marketing, abbiamo potuto vedere come negli ultimi anni diversi nuovi clienti siano stati raggiunti principalmente grazie alle attività di advertising, anche mirato al merchandising aziendale.
Per quanto riguarda l’attività di reperimento del materiale di riciclo, ci fa piacere sottolineare come negli ultimi anni si siano consolidate alcune importanti relazioni con aziende e cittadini privati che hanno deciso, con entusiasmo ed estrema disponibilità, di sostenerci donandoci pvc, rimanenze di pelle, vele da kitesurf e altro.
Per quanto riguarda le relazioni con le istituzioni, sono state stipulate convenzioni con Ater e Ipav, per la locazione di due appartamenti, che la cooperativa mette a disposizione dei propri dipendenti svantaggiati.
TIPOLOGIA DI COLLABORAZIONI
Descrizione Tipologia soggetto Tipo di collaborazione Forma di collaborazione
Comune di Venezia Ente pubblico
Ipav Ente pubblico
Ater Ente pubblico
Convenzione Sostegno al reddito degli utenti
Convenzione Appartamento in locazione
Convenzione Appartamento in locazione
Gruppo Veritas Ente pubblico Contratto Inserimento lavorativo
Mark Bradford Privato Accordo Progetto “Process Collettivo”
Università di Padova Ente Pubblico Accordo Acquisto Prodotti
IUAV Ente pubblico Accordo IUAV Collection
VenezianoGAS Associazione Accordo Acquisto prodotti
Pixartprinting Imprese commerciali Accordo Fornitura materiale
Cramaro group Azienda Accordo Fornitura materiale
Musso Mariolina Privato Accordo Fornitura materiale
Givenchy SA Privato Accordo Fornitura materiale
Artway of Thinkink Associazione culturale Accordo Progettazione e workshop
Benjamin Reichen “Abake” Privato Partnership Progettazione e workshop
Ministero della Giustizia –Istituti penitenziari di Venezia, UIEPE Ente pubblico Convenzione Realizzazione progetti
Bilancio
Tra i nostri principali portatori di interesse senza dubbio troviamo i nostri utenti; quegli uomini e quelle donne che cerchiamo di coinvolgere attraverso i nostri laboratori, con la formazione ed il lavoro quotidiano. In forma molto schematica proviamo a raccontare come ognuno di loro entra a far parte della cooperativa.
La cooperativa Rio Terà dei Pensieri realizza i propri scopi sociali mediante l’attivazione di progetti di inserimento lavorativo di detenuti, di detenuti in misura alternativa e di ex detenuti.
Tutte le iniziative messe in campo nascono dalla convinzione che è necessario garantire l’inserimento socio-lavorativo anche a coloro che, per cause diverse, hanno commesso errori, che il fine ultimo di chi opera nel sociale non è assistere le persone ma essere garanti della loro integrazione sociale ed economica. L’inclusione sociale di autori di reato fornisce a chi ha sbagliato una seconda opportunità e nel contempo mira a garantire alla collettività minor rischio di recidive.
Metodologia operativa
- Il primo contatto avviene all’interno degli istituti Penitenziari dove la cooperativa è presente con diverse attività laboratoriali e di formazione professionale.
- L’individuazione dei futuri utenti avviene in stretta sinergia con l’area educativa (educatori, psicologi) degli Istituti Penitenziari.
- La selezione per l’inserimento avviene attraverso colloqui dove si fa un primo bilancio di competenze e attitudini ed una prima rilevazione di feed-back; poter intervenire, già in fase di esecuzione della pena, nella costruzione del percorso di inserimento lavorativo e sociale del condannato è di estrema importanza.
- I detenuti sono inizialmente coinvolti attraverso corsi di formazione o tirocini formativi; già in questa fase viene avviato dagli operatori un primo periodo di osservazione e conoscenza su diverse aree di intervento:
• comportamentale
• socio-relazionale
• competenze-abilità
- L’inserimento lavorativo avviene attraverso una valutazione individuale e con tempistiche non necessariamente uguali per tutti.
- Durante tutto il percorso lavorativo gli utenti sono supportati ed accompagnati dal personale della cooperativa.
- E’ in questa fase che si sviluppa il piano individualizzato che prevede obiettivi:
• a medio termine, quelli strettamente legati al periodo di detenzione;
• a medio-lungo termine, nei casi dove sia possibile progettare un inserimento lavorativo all’esterno del carcere;
• a lungo termine, nei casi in cui il progetto ha concrete possibilità di una stabilizzazione.
Partendo dal presupposto che il trattamento rieducativo deve svolgersi in un continuum tra carcere e territorio, per l’esperienza maturata in quasi trent’anni ed anche sulla base dei risultati raggiunti, per la presa in carico del programma di reinserimento lavorativo ci si avvale della collaborazione di molte figure che a vario titolo sono coinvolte nella buona riuscita del percorso e che sono rappresentate da:
• operatori della cooperativa
• professionisti con competenze specifiche nei settori di cui ci occupiamo
• volontari
• educatori penitenziari
• psicologi
• assistenti sociali U.E.P.E
• causelor e psicoterapeuta
- La cooperativa applica per tutti i suoi inserimenti il CCNL delle Cooperative Sociali.
- I detenuti sono considerati svantaggiati in base alla legge 381/91 per:
• tutto il periodo della detenzione
• 18 mesi dopo la fine della detenzione se hanno usufruito di misure alternative alla detenzione
• 24 mesi se non hanno usufruito di alcun beneficio
- La cooperativa coinvolge mediamente quindici lavoratori svantaggiati all’anno; per la tipologia di inserimenti di cui ci occupiamo i contratti sono nella quasi totalità dei casi a tempo determinato, questo per lasciare sempre spazio a nuovi inserimenti.
Obiettivi raggiunti:
• abbiamo stipulato due convenzioni/contratti ed oggi abbiamo a disposizione due appartamenti a disposizione dei nostri soci-lavoratori;
• anche se non nel 2024, nei primi mesi del 2025 abbiamo trovato un nuovo negozio; vi racconteremo tutto nel prossimo bilancio sociale;
• rilanciare/rinnovare il laboratorio di cosmesi alla luce dei nuovi prodotti formulati.
Un obiettivo in parte raggiunto, la linea dei prodotti solidi sta dando buoni risultati ma sul laboratorio c’è ancora da lavorare molto;
• mantenere e, se possibile ampliare le attività.
Un obiettivo che non deve mai mancare e per cui quotidianamente lavoriamo;
Obiettivi da raggiungere:
• adottare strumenti di indagine dei bisogni e delle aspettative. E’ un tema su cui fatichiamo molto;
• mantenere e, se possibile ampliare le attività. E’ una grande sfida che affrontiamo con la consapevolezza che solo con le vendite dei nostri prodotti non possiamo vincerla;
• promuovere relazioni e partnership;
Insieme ai nostri obiettivi strategici crediamo importante provare a confrontarci anche con alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) proposti nell’Agenda 2030
dall’Organizzazione delle Nazioni Unite
Ci occupiamo di inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio (L.381/91);
Ci occupiamo di orientamento e integrazione socio-lavorativa.
I dipendenti con contratto a tempo indeterminato beneficiano di un’assistenza sanitaria integrativa.
Organizziamo corsi di formazione professionale per le persone detenute.
Garantiamo ai nostri dipendenti svantaggiati l’accesso all’istruzione scolastica e di alfabetizzazione.
Il 100% del nostro Consiglio di Amministrazione è formato da donne
Tra i nostri obiettivi c’era quello di stipulare nuovi contratti per energia e gas 100 % green ed abbiamo iniziato a farlo.
garantire continuità di stipendio e posti di lavoro
lavorare per trovare nuove opportunità lavorative
Promuoviamo l’inclusione sociale a prescindere da età, sesso, origine, religione o altro.
Gestiamo un orto in città.
Riutilizziamo materiali che altrimenti sarebbero destinati ad essere rifiuti.
I nostri prodotti partono da un concetto comune che è quello del minor impatto ambientale possibile.
Ci impegniamo quotidianamente per promuovere l’inclusione sociale e garantire processi decisionali condivisi e trasparenti.
Incentiviamo e cerchiamo di sviluppare collaborazioni con altri Enti.