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Green Tiber Golf Club - Via del Mare n. 1050, km. 15,500 - 00127 Roma Tel. 0652456138 - 3939035834 - segreteria@greentibergc.it - www.grentibergc.it


editoriale

sommario

» È stato egualmente un Open italiano

MANASSERO, CAPPELLI E VEZIO TRIFONI

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A TORINO IL BMW ITALIA OPEN

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TROFEO FRANCO BIONDI SANTI ALL’ACQUASANTA

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FINALMENTE È “SPACE-LAB TROPHY”

10 HANDICAP IN PLAY CUP 2010 12 WEEKEND DI GOLF - TARQUINIA 14 LOGLIO DI SOPRA 21 XII TROFEO SENIORES AGIS IL PICCIOLO 22 RUB OF THE GREEN E ALTRE

Non ha vinto Manassero, non ha vinto Edoardo Molinari, ma ha vinto la splendida organizzazione di un Open d’Italia targato BMW che ha entusiasmato i tanti appassionati presenti alla più importante manifestazione della stagione golfistica nel nostro Paese. Nonostante il tempo inclemente per buona parte della competizione, il pubblico ha seguito con passione l’esordio professionistico di Matteo Manassero, il diciassettenne che ha già potuto assaggiare le difficoltà che il nuovo “status” comporta e gli comporterà. Matteo è stato, in quei giorni torinesi, corteggiato, rincorso, blandito, e infine anche nominato testimonial della Rolex in una semplice ma elegante “cerimonia” nel sempre accogliente stand di Clara Garcovich. La vita che ha iniziato a percorrere è ardua e irta di ostacoli, soprattutto per la sua giovanissima età. Vi sono però motivi di grande fiducia attorno a lui: la grande maturità del ragazzo in relazione ai suoi anni, la costante presenza della madre e del padre durante l’attività sportiva e la forza di volontà del giovane nel volere proseguire negli studi privatamente per non abbandonare così precocemente l’attività scolastica. Quando si dovranno dare dei giudizi, è bene che si abbia chiaramente il quadro globale della super attività del ragazzo. Da parte nostra il più sincero in bocca al lupo. Dopo i fratelli Molinari, l’Italia golfistica, guidata da Franco Chimenti, si aspetta grandi cose dal campione di Gardagolf. Ma senza creargli ansie ed affanni esagerati.

MARIO CAPPELLI

DEFINIZIONI INTRADUCIBILI

24 LA DECADENZA DEL PENSIERO PITTORICO MODERNO

26 COPPA MARINA VELCA 26 IL PENSIERO... “POSITIVO” 27 1° ANNIVERSARIO GREEN TIBER GOLF CLUB 28 CAMP. REGIONALE A SQUADRE DI CIRCOLO

In copertina: Fredrik Andersson Hed, vincitore dell’Open d’Italia GOLF & EVENTI Periodico mensile di sport-cultura-attualità Registrazione n° 218/06 dell’8/6/2006 presso il Tribunale Civile di Roma Direttore Responsabile: MARIO CAPPELLI e-mail: cappelli.m@tin.it Direttore Editoriale: ENZO GIGLIARELLI In redazione: RICCARDO DI VIRGILIO LAURA GIGLIARELLI, MONICA MANGOGNA Sede: Via Tiberio Imperatore, 23 - 00145 Roma Stampa: Rotostampa Group S.r.l. Via Tiberio Imperatore, 23 - 00145 Roma

» Il giovane Campione Campioni si nasce, perché il campione deve avere un carattere forte, un fisico atletico, uno spirito di sacrificio che non lo può insegnare nessuno, ma è necessario, per crescere e diventarlo, seguire una preparazione ferrea e tecnica. Come sempre mi rivolgo ai giovani e porto come esempio il campione Matteo Manassero che a soli 16 anni ha vinto il British Amatour il più prestigioso Torneo dilettanti del mondo, i fratelli Edoardo e FranENZO GIGLIARELLI E cesco Molinari, che hanno vinto la World MASSIMO NATI Cup regalando all’Italia un successo senza precedenti, Mattia Miloro campione d’Italia e molti altri giovani. Forza giovani, perché potenzialmente ognuno di voi potrebbe avere le doti del campione. Naturalmente non tutti potranno arrivare al massimo successo ma è certo che, seguendo le discipline del golf, basate sul fair play e l’autocontrollo, si ottiene una importante maturità personale, base di una sana e corretta vita sociale. Al Golf sono necessari grandi campioni perché sono di stimolo alla divulgazione del Golf e l’Italia ne ha molto bisogno. Penso che, grazie al successo dei recenti campioni, anche i politici si stanno interessando allo sviluppo del Golf perché si sono resi conto che questo sport è un ottimo volano per lo sviluppo del nostro turismo e di riflesso dell’economia nazionale. ENZO GIGLIARELLI

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sommario

23 COPPA AGIS PARCO DI ROMA


A Torino il BMW Italia Open » Prima vittoria europea per lo svedese Fredrik Andersson Hed

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Doveva essere l’Open Italiano ma non l’ha vinto un nostro compatriota, però non hanno neanche sfigurato nella quattro giorni torinese disputata sul Royal Park I Roveri, il Circolo del presidente Andrea Agnelli.Ha vinto il BMW Italian Open alla grande lo svedese FredrikAndersson Hed,38enne di Halmstad autore nella 67ª edizione della massima manifestazione italiana di golf, il suo primo titolo nell’EuropeanTour con lo score di 272 colpi (70 66 63 73) dopo una gara di contenimento (parziale di 73 con un birdie e due bogey) che gli è stata permessa dal notevole vantaggio accumulato al termine del terzo turno. Ha provato ad insidiarlo David Horsey (274 - 68 71 67 68), che lo aveva raggiunto alla 13ª buca, ma l’inglese si è dovuto accontentare del secondo posto dopo due errori. Al terzo con 276 lo svedese Peter Gustafsson, l’inglese Chris Wood e il belga Nicolas Colsaerts, al sesto con 277 lo spagnolo Ignacio Garrido, al settimo con 278 il sudafricano Hennie Otto, l’inglese Graeme Storm e il gallese Stephen Dodd. L’ultima giornata ha riservato le prodezze del dilettante ro-

mano proveniente dal Parco di Roma ed ora studente in America, Andrea Pavan e di Edoardo Molinari, mentre Matteo Manassero ha perso ancora qualche posizione nel contesto di un debutto tra i professionisti ampiamente positivo.Molinari ha concluso al 13° posto con 280 colpi (72 71 69 68) dopo un rabbioso tentativo di rimonta seguito a due giri iniziali piuttosto in grigio.“È stato un miracolo - ha detto - superare il taglio per come mi ero espresso sulle prime 27 buche, di conseguenza è stato quanto meno soddisfacente risalire un po’ la classifica. Ho avuto problemi con il gioco lungo, ma nelle seconde 36 buche ho fatto sicuramente un notevole passo avanti. Ora starò fermo una settimana, ho la possibilità di allenarmi e quindi di risolvere definitivamente i problemi”. Nel 68 conclusivo ha messo insieme sei birdie e due bogey. Pavan (282 76 68 73 65) ha fatto un gran salto dal 58° al 22° posto grazie a un 65, miglior score di giornata, ottenuto con sette birdie di cui cinque nell'arco di sei buche. Il 21enne romano, che studia all’Università Texas A&M ha tratto gran gio-

vamento dall’esperienza nel college statunitense. “È stata una scelta fantastica, che ho fatto tre anni fa e che mi ha permesso di crescere molto, soprattutto mentalmente. Ora sono contento di tornare nuovamente negli Stati Uniti per terminare la stagione con l’Università. Poi verrò in Europa per partecipare ad alcune gare e per vedere come mi comporto. Solitamente esprimo punteggi molto regolari, mentre in questa occasione ho avuto alti e bassi che non mi appartengono.A fine anno mi laureo in Economia e poi faccio il salto tra i professionisti”. Manassero è terminato 29° con 283 colpi (70 70 72 71). Nel 71 di chiusura molta regolarità con due birdie e un bogey. “Ho tratto sensazioni positive dal mio debutto al professionismo. Sono rimasto contento del mio gioco, che è stato regolare in tutti e quattro i giri. Solo un po’ di amarezza per qualche incomprensione con il putter. Io sono ottimista e pertanto non penso di avere problemi di putting, perché ad esempio nei primi due turni sul green le cose sono andate ottimamente”. VERONICA LANZA


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Trofeo Franco Biondi Santi all’Acquasanta » Un prestigioso Brunello, quello della Tenuta Greppo

I° Trofeo Franco Biondi Santi Acquasanta 30 maggio 2010 Iª CATEGORIA 1° netto I° lordo 2° netto 3° netto

Fabio Massimo Bombacci Marcello Grabau Antonella Raco Patrizia Alfiero

IIª CATEGORIA 1° netto Fabrizio Privitera 2° netto Ludovico Cappellanti 3° netto Carla Pezzella IIIª CATEGORIA 1° netto Giuseppe Cornetti 2° netto Alessandro Quartucci 3° netto Pieraldo Bazzocchi PREMI SPECIALI 1° Signore Marzia Grabau I° Seniores Sergio Pica 2° Seniores Tecla Severini N.T.T.P. Antonella Raco D.C. maschile Filippo De Felsovany D.C. femminile Patrizia Alfiero

PRONTI

PER LA PARTENZA ALLA BUCA N° 1

giorno di maggio ha dato i seguenti responsi tecnici. In 1ª Categoria, il 1° netto Fabio Massimo Bombacci con 40 punti, davanti al secondo netto Antonella Raco (40), 3° netto Patrizia Alfiero (39). Il 1° lordo è risultato Marcello Grabau con punti 38. Marcello 40 Grabau è ancora 38 oggi uno dei gioca40 39 tori di maggior spicco del prestigioso Circolo sulla 38 Via Appia. È un gio36 35 catore dalle qualità tecniche e umane eccezionali. Avreb40 39 be potuto tranquil37 lamente calcare i fairways professionistici, ma lui ha 37 38 scelto la strada del36 la professione civi1,27 le, divertendosi a giocare (e vincere

molto frequentemente) nelle domenicali gare di Circolo. In 2ª Categoria, il successo ha arriso al 1° netto Fabrizio Privitera (38), con il 2° netto Ludovico Cappellanti (36) e il 3° netto Carla Pezzella (35). La 3ª Categoria ha visto il successo del 1° netto Giuseppe Cornetti con 40 punti, il 2° netto Alessandro Quartucci (39) e il 3° netto Pieraldo Bazzocchi (37). Molti e preziosi i premi speciali, argento e preziose bottiglie di Brunello Biondi Santi della Tenuta Greppo. Questi sono stati aggiudicati il 1° Signore da Marzia Grabau (37), il 1° Seniores da Sergio Pica (38), il 2° Seniores da Tecla Severini (36), il N.T.T.P. da Antonella Raco m. 1,27 e il Driving Contest maschile da Filippo De Felsovany quello femminile da Patrizia Alfiero. Alla premiazione era presente il dott. Carlo Alfiero, neo presidente del Circolo, il Direttore Ange-

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Dopo l’esordio, avvenuto al Parco di Roma il 21 marzo scorso, il Trofeo Franco Biondi Santi -Tenuta Greppo Golf Cup 2010, si è spostato,per la seconda tappa,nel primo Circolo in ordine cronologico in Italia, il Circolo del Golf di Roma, più conosciuto come Acquasanta: un Circolo degno della classe per eleganza e fama del vino più famoso al mondo. Il Trofeo Franco Biondi Santi, nonostante sia una manifestazione abbastanza giovane nel calendario delle gare di circoli della stagione golfistica italiana, è diventato già un appuntamento attesissimo dai giocatori dilettanti dei più qualificati circoli. All’Acquasanta oltre 110 sono stati i partecipanti in una prima giornata piena di sole, in questa strana stagione climatica. 1°Trofeo Franco Biondi Santi,giocato all’Acquasanta il penultimo


IL

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PRESIDENTE DELL’ACQUASANTA

CARLO ALFIERO E ALESSANDRA BIONDI SANTI ALLA

lo Cori, e la simpatica dott.ssa Alessandra Biondi Santi figlia di Franco. Lui è il titolare dell’azienda che continua la tradizione da generazioni, classico gentiluomo, enologo di fama mondiale, più volte riconosciuto come tale con attestazioni e premi, sempre alla ricerca della migliore qualità. Lei ha dispensato, oltre ai bellissimi oggetti in argento, andati ai suddetti premiati, bottiglie del pregiato nettare toscano nel buffet finale dove faceva bella figura il Brunello di Montalcino prodotto dalla storica Tenuta Greppo, una vera prelibatezza per il palato. Il successo del Trofeo Franco Biondi Santi - Tenuta Greppo, è stato subito eclatante e quindi, si è allargato, con le prossime prove, la prossima in Puglia con la gara al recente gioiello dell’Acaya vicino Lecce il 4 luglio, poi appena una settimana dopo, sabato 10 luglio la gara all’Argentario e dopo la pausa estiva propriamente detta, il 25 settembre si va al nord, al Golf

PREMIAZIONE

della Montecchia, in provincia di Padova, per terminare in ottobre aTorino nel Royal Park, la sede dove quest’anno si è giocato il BMW Italian Open. Proprio in occasione della premiazione avvenuta all’Acquasanta, la Sig.ra Alessandra Biondi Santi, ha annunciato che il Tour Franco Biondi Santi termi-

nerà con una finale sul percorso del Parco di Roma, dove parteciperanno i primi classificati delle tre categorie, oltre al 1° Lordo delle sei tappe giocate. Una gran bella notizia per un Torneo che sta facendo passi da gigante. PATRIZIO CIPRARI


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Finalmente è “Space-lab Trophy” » Una giornata agonistica e poi una serata al Country Club Castelgandolfo

PRO-AM

SPACE A CASTELGANDOLFO

Dopo il rinvio a causa di una pioggia torrenziale della prima prova in programma, quella all’Arco di Costantino (poi spostata al prossimo mese di luglio, ndr) lo Space lab Trophy ha trovato il suo “vernissage” in una splendida giornata romana di maggio nel meraviglioso circolo del Country Club Castelgandolfo con il suo roof garden, a fare da elegantissimo salotto mondano, a fine gara quale degna cornice all’evento sportivo. Un evento sportivo, al quale hanno partecipato in circa 150 giocatori, divisi alla partenza in 30 squadre per un posto sul podio. Con tale fondamentale premessa, il lavoro del qualificato staff della Segreteria del Circolo capitanata dal Direttore Riccardo Tirotti e dagli efficientissimi Moira Pacchiarotti e Francesco Tassini, ha permesso una giornata di gioco all’insegna di quell’aspetto ludico-sportivo che caratterizza

tutte le Pro-Am, in particolare della Space - lab Trophy. Il Presidente del circolo ospitante, Marco Zanetti, ha partecipato con entusiasmo e ha successivamente espresso durante la premiazione il suo personale piacere nel vedere molti giocatori di

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SQUADRA VINCITRICE

tanti diversi circoli giocare assieme e contendersi gli splendidi premi messi in palio. Un plauso particolare spetta all’organizzatore Riccardo Vaira, Presidente dell’Associazione Golf R e coach al circolo golf Arco di Costantino che ha tenuto a sottolineare come grazie ai qualificati sponsors come Treemme Tempesta, Allianz Bank, Financial Advisors, StudioImpresa, Si.Ar. Global Service, Gemino, Argenteria Bertino, Hertz, HonerooM, Technicair Group, Valle Grande, AssSocial med center, Termo Italia, M.C. Mascot Club, Hotel Cani & Gatti, Satollo, l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e la Baxi Spa (che ha messo in palio un pannello solare rimasto però non aggiudicato) azienda commercializzata dallaTreemmeTempesta è stato possibile allestire un tavolo di premiazione con bei premi in argento. “Ma non solo premi in argento - ha detto Vaira - : è stato in-

L’ORGANIZZATORE VAIRA

CON LE

HOSTESS


ZANETTI E VAIRA

fatti possibile diversificare nei premi speciali con noleggi gratuiti Hertz, cene al ristorante giap-

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ARGENTO

CHE RILUCE

ponese Rokko, e buoni acquisto al negozio Roma Golf Center in via Flaminia�.

La premiazione è stata allietata da un brunch elegante preparato da Roberto Tomei assistito


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ALESSANDRO TRILLINI

CON BAMBINO IN SQUADRA

SQUADRA SIMPATIA

rio Napoleoni, vecchia volpe di questo genere di gare e il giovane Marco Bernardini, portavoce del nuovo golf agonistico seguito dal fratello Luca altrettanto rappresentativo.Singolare il fatto che il coach Alessandro Bandini abbia addirittura schierato in squadra un atleta di 9 anni, dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, che il golf unisce tutte le generazioni in maniera sana e goliardica. Il

pool dei premi addirittura prevedeva un “premio simpatia” che è andato ad una squadra di neofiti del circolo Parco di Roma. Un grazie sicuramente alle splendide hostess che hanno allietato la manifestazione con la loro professionalità unita ad una incontestabile bellezza di cui ve ne diamo testimonianza in questo servizio. Sul podio troviamo equamente divise le vecchie generazioni rappresentate da Mario Napoleoni, una vecchia volpe in questo genere di gare e il giovane Marco Bernardini, portavoce del nuovo golf agonistico seguito dal fratello Luca altrettanto rappresentativo. Il pool dei premi addirittura prevedeva un premio simpatia che è andato ad una squadra di neofiti del circolo Parco di Roma. Un grazie, infine lo mandiamo noi a Filippo Pallottino, titolare della Gnappo Foto che puntualmente ci gratifica con delle immagini, testimonianza dell’evento. PATRIZIO CIPRARI

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dalla sua inseparabile collaboratrice Alessia. Questa gara ha ricevuto, per la prima volta nella storia del nostro golf, il Patrocinio del Comune di Roma e della F.I.G.. Personalità come il Delegato allo Sport del Comune di Roma Alessandro Cochi, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Rona Fabio De Lillo e il Direttore della Promozione sport del Comune di Roma Paolo Giuntarelli, e Antonio Gazzellone presidente della Commissione Scuola, non hanno mai nascosto l’importanza educativa e fisica del golf. Ma l’anima dei successi romani e del golf che nella Regione Lazio ha raggiunto i 10.000 tesserati, è sicuramente Carlo Scatena, attivissimo presidente della FederGolf Lazio. Tutto l’interesse delle istituzioni verso il golf è dovuto, in gran parte al costante lavorio di Scatena che ha convinto le autorità pubbliche sui vantaggi che il “prodotto golf” può apportare, in termini di turismo e di benessere fisico. Sul podio dei premiati si sono equamente trovate le vecchie generazioni rappresentate da Ma-

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Handicap in play Cup 2010 » Il golf, veramente uno sport per tutti

CUP 2010 VINCITORI ELENA FALCONE, DIRK ULMKE, MICHAEL MC GOWAN, STEFANO BONARDI PREMIATI DAL SINDACO DI POMEZIA DE FUSCO

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Si è disputata al Golf Club Marediroma, sul litorale di Ardea (Roma) la “1° Handicap in Play Cup”, gara patrocinata dal Comitato Regionale Lazio F.I.G. e dalla Federgolf Disabili, giocata con formula “Pro-Am, Louisiana Scramble”. Le squadre erano composte da 1 giocatore professionista, 1 giocatore paraplegico, un amputato ed 1 giocatore under 12. Oltre che per sensibilizzare i golf club all’abbattimento delle barriere architettoniche, la manifestazione si prefigge principalmente lo scopo di diffondere il messaggio che l’handicap fisico non è un limite insuperabile e che ci sono molteplici possibilità di sviluppare abilità che sono, in genere, attribuite ai soli “normodotati”. Molti sono stati i giocatori provenienti da altri paesi europei gentilmente ospitati dagli sponsor e dalla F.I.G.D. (Federgolf Disabili). Questa manifestazione sportiva nasce da un’idea di Carlo Minoli, golfista da almeno 30 anni, da 15 gioca con una protesi alla gamba destra in seguito all’amputazione della gamba sotto il ginocchio a causa di un caso di malasanità. Gioca sempre e rigorosamente a

golf senza mai usare il cart, partecipa spesso alle gare di circolo e si confronta con gli altri golfisti sul campo. Lo scorso novembre, dopo qualche buca giocata al Golf Club Marediroma, suo secondo Circolo, durante il pranzo al ristorante del Club assieme al presidente Fabio Cristofani, dice: “Sai Fabio, il tuo Circolo è perfetto per i giocatori in carrozzina!” Nasce proprio così questa gara,il presidente Cristofani raccoglie la sfida e vuole mettere alla prova il percorso e le strutture del suo Club. Inizia la ricerca degli sponsor, sì perché i giocatori, molti provenienti dall’estero dovranno essere ospitati, anche le spese di viaggio saranno rimborsate, assolutamente nessuna tassa di iscrizione gara, tutto deve essere gratuito. Ma la risposta degli sponsor non ha tardato a venire: Fiat (Fiat Group Automobiles SpA) dimostra subito massima disponibilità, mette addirittura a disposizione due dei suoi furgoni Ducato adibiti al trasporto dei paraplegici per fare la spola tra aeroporti, albergo e circolo, il centro protesi dell’ INAIL, conferma senza indugio che contribuirà volentieri all’evento. Infine Vivisol, gruppo europeo leader nella assistenza sanitaria domiciliare, dimostra anch’essa estrema sensibilità e sostiene l’organizzazione della gara. La F.I.G.D. nella persona del presidente Arch. Danilo Radaelli è immediatamente entusiasta dell’idea e si mette subito a lavoro raccogliendo l’adesione dei suoi

tesserati e mettendo a disposizione la sua pluriennale esperienza nell’organizzazione di gare di golf per disabili. Nonostante le abbondanti piogge di sabato e domenica, la gara si è disputata secondo programma ed i giocatori sono riusciti a giocare qualche buca di prova durante il pomeriggio di domenica per prendere confidenza con le difficoltà del percorso. Lunedì mattina, dopo qualche colpo di riscaldamento al campo pratica, alle ore 10.30 le squadre erano puntualmente posizionate sui tee di partenza sotto un sole finalmente primaverile, che ha accompagnato partecipanti e curiosi per l’intera giornata. Lo spettacolo è stato assicurato dai solidi ed eleganti colpi dei “Pro”, dagli swing morbidi e snodati dei bambini e dalla precisione e dall’insospettata efficacia degli insoliti swing dei disabili. Veramente una bella gara. Le 18 buche sono state giocate nei tempi, infatti dopo poco più di cinque ore i giocatori erano già al ristorante ad approfittare dell’ospitalità del Circolo, mentre la segreteria stilava la classifica. Durante la premiazione il Presidente Fabio Cristofani ha tenuto a ringraziare gli sponsor: Fiat Group Automobiles SpA, Inail Centro Protesi e Vivisol SpA, tutti i partecipanti: giocatori, caddies, che sono di indispensabile aiuto per i paragolfer e soprattutto i professionisti, che, ha sottolineato, hanno partecipato a titolo completamente gratuito, ha ringraziato, poi, Carlo Scatena, presidente del Comitato Regio-


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HANDICAP

IN

PLAY CUP 2010 EDI SCALVINI TEE

la manifestazione, che date le difficoltà logistiche ed organizzative, Radaelli ha addirittura paragonato ad un piccolo Open. C’è da dire che il Golf Club Marediroma in effetti ha dimostrato di essere dotato di una struttura priva di barriere architettoniche ed un percorso perfettamente fruibile dai “paragolfer”. Quindi, esame superato e sfida vinta a pieni voti dal Marediroma, ma soprattutto dal Golf, che ancora una volta dà prova di essere il più democratico tra gli Sport, perché, per citare le parole di Carlo Minoli: “Merito di questa parificazione tra handicappati e non nel nostro sport sta nella natura del gioco. Gioco, almeno in Italia, considerato il più snob, il più esclusivo, quello riservato ai soli ricchi, che però permette a chiunque la pratica ad armi pari. Scusatemi, mi pare molto. Posso garantire che la soddisfazione di gareggiare e vincere nelle gare dei circoli che frequento, a volte la vittoria arride anche a me, è doppia. Sì doppia. Si vince sulla menomazione e, nonostante quella, su gli altri. Non è cosa da poco”.

SHOT BUCA

Già, il golf consente non solo di far gareggiare sullo stesso piano giocatori con differenti abilità di gioco, ma addirittura annulla l’handicap fisico ponendo alla pari giocatori normodotati e giocatori disabili, che non di rado hanno handicap di gioco più bassi dei loro colleghi più fortunati. La gara è stata anche un’occasione di svago non solo per i partecipanti, ma anche per gli accompagnatori, soprattutto quelli provenienti dai Paesi Esteri, grazie alla vicinanza della Capitale, ma anche per la presenza del mare e dei numerosi siti archeologici della zona, che durante i giorni di permanenza sono riusciti, almeno in parte, a visitare. Questo dimostra che la sinergia tra sport e turismo, così come quella tra pubblico e privato, potrebbe davvero riuscire a rilanciare un territorio troppo spesso bistrattato. PATRIZIO CIPRARI I vincitori sono stati premiati dal Presidente della F.I.G.D. Danilo Radaelli, dal Dott. Umberto Murazio della Fiat Group Automobiles SpA e dal Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco. Classifica 1° squadra class. Stefano Bonardi (ITA Pro) - Michael Mc Gowan (UK) - Dirk Ulmke (AUT) - Elena Falcone (ITA); 2° squadra class. Max Venier ITA (Pro) - Reinard Friske (GER) Franco Venier (ITA) - Emanuele Ruggeri (ITA); 3° squadra class. Marco Luzzi (ITA Pro) - Antonio Mandich (ITA) - Stefano Masciarelli (ITA) - Lorenzo Zapponi (ITA) 4° squadra class. Pierluigi Colonna (ITA Pro) - Christian Nachtway (Ger) - Carlo Minoli (ITA) - Flaminia Falcone (ITA).

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nale Lazio della F.I.G. che, oltre a patrocinare la gara, ha fornito i premi per le squadre vincitrici. Ha ringraziato ancora la Signora Anna Maria Teofili, presidente dell’Arco di Costantino G.C. e il Dott. Massimo Nati, presidente del Circolo golf Fioranello, che hanno sostenuto la manifestazione prestando alcuni dei golf car di proprietà dei loro circoli al Marediroma, che con il suo parco cart non avrebbe potuto far fronte alle richieste di tutti. Ringrazia, infine il Dott. Paolo Giuntarelli, Direttore del Dipartimento Tutela Ambientale e delVerde e Promozione dello Sport del Comune di Roma, che ha fornito a tutti i partecipanti il libro“Golf eAmbiente - Viaggio nei percorsi di Roma e del Lazio”. Durante la premiazione anche i ringraziamenti del Presidente Radaelli ai suoi giocatori che hanno affrontato lunghi viaggi in auto, o sfidato nubi di polvere lavica nei cieli, pur di partecipare a questa gara, ancora agli sponsor ed ai professionisti. Non sono mancati elogi al Presidente Fabio Cristofani ed al suo staff per aver così ben preparato

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Weekend di Golf - Tarquinia » Itinerari tra storia, cultura, sport e divertimento

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La meta prefissa per questo numero di Aprile ha più di 3000 anni di storia e le sue radici fondate nel mito: «“... non lontano dal fiume Marta, in un luogo dove ancora restano i segni del più grande tempio etrusco che la storia ci abbia lasciato, accadde un evento fatale: da un solco appena aperto dall’aratro, balzò un essere divino, fanciullo nell’aspetto e vecchio nella saggezza, che rivelò agli Etruschi la disciplina della loro religione. Tarchon, al quale il fanciullo/vecchio che si chiamava Tagete era apparso, fondò nel luogo del prodigio una città sacra, alla quale dette il nome Tarchna, cioè Tarquinia...”» (Cicerone, de divinatione, II, 23) L’attuale città di Tarquinia, ricca di monumenti medievali, si trova nell’alto Lazio, ed è un comune di oltre 16.000 abitanti della provincia diViterbo, circa ottanta chilometri a nord-ovest di Roma. La storia di Tarquinia è impregnata delle leggende del popolo etrusco. L’antica Tarchna (in Etrusco) sorgeva sul colle La Civita tuttavia, fino all’inizio delVI secolo a.C. la città fu un centro di secondaria importanza. Ma nel corso dei secoli, la posizione favorevole, vicino al mare e dominante la vallata del Marta, (fino al Medioevo fiume navigabile che permetteva il controllo del territorio interno e del traffico marittimo), l’agricoltura, l’allevamento ed il com-

mercio (soprattutto dei minerali estratti sui monti dellaTolfa) determinano la crescita economica, demografica e politica di Tarquinia etrusca e grazie all’intensificarsi dei contatti commerciali, specialmente con la Grecia, crebbe in importanza, così da divenire nel IV secolo a.C. una delle principali città della dodecapoli Etrusca. In stretto rapporto con Roma sin dalle sue origini (diede a questa città la dinastia dei re Etruschi (Tarquinio Prisco, Servio Tullio eTarquinio il Superbo) svolse un ruolo di primaria importanza nella storia della città latina ma, l’idillio nato da questi legami così forti, era destinato a non durare in eterno. Tra la fine del IV secolo e l’inizio del III secolo a.C.Tarquinia, al vertice della propria potenza iniziava a dar “fastidio” a Roma, e questo, aggiunto ad altri “screzi” come la contesa tra le due città in occasione della guerra tra Veio e Roma, portò all’inevitabile scontro. In realtà furono una serie di guerre anche se, la resa dei conti arrivò intorno al 281 a.C. con la battaglia di Sentino in cui, Roma, sottomise Tarquinii, facendola così divenire parte integrante del regio VII Etruria. Dopo il 90 a.C. anche Tarquinia, come gli altri popoli etruschi, riceve il diritto di cittadinanza romana e diventa un municipio retto da un collegio di quattro magistrati (quattuorviri). Alcuni membri delle grandi famiglie gentilizie tarquiniesi entreranno nel Senato di Roma ed è proprio uno degli Spurinna, passato come aruspice al servizio di Cesare, a metterlo invano in

guardia dalle Idi di Marzo. Nel tardo periodo imperiale la decadenza diventa inarrestabile (Nel V secolo d.C. passò sotto il regno gotico di Teodorico, mentre nei secoli successivi entrò a far parte del longobardo ducato di Tuscia, la quale fu prima acquisita ai domini carolingi e poi donata al pontefice come parte del neo-costituito Stato della Chiesa). La città gradatamente si spopola finché, nell’VIII sec. d.C., la sede episcopale si sposta nella vicina Corneto e la Civita è definitivamente abbandonata. Nel periodo medioevale, con la lenta ripresa delle attività economiche, Tarquinia si arricchisce e popola, dotandosi di una possente cinta muraria e di una serie di fortificazioni divenendo nella seconda metà dell'XI secolo, possedimento feudale della contessa Matilde di Canossa; in età comunale le ricche attività marittime, ma anche la fiorente agricoltura, la portano ad avere un ruolo non secondario nei rapporti fra i vari Stati, sino ad allearsi con Pisa ed a mantenere proficui rapporti conVenezia, Genova e Ragusa. Dopo il terrificante assedio di Federico II (1245), un secondo assedio è portato dalle forze romane (1283). Nel 1330 la popolazione si ribella all’oppressivo governo di Matteo Vitelleschi. In seguito i Cornetani lottano contro il cardinale Albornoz che, però, riesce a conquistarla nel 1355. Nel 1393 c’è un nuovo assedio, questa volta dei bretoni, respinti con una lotta sanguinosa. A cavallo tra il ‘300 ed il ‘400 Cor-


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Occupata dai Francesi nel ‘700 e, per poco tempo, anche dagli Inglesi, entra a far parte del Regno d’Italia nel 1870 con il nome di Corneto Tarquinia, trasformato nel 1922 nell’attuale Tarquinia. Centro dell’Etruria Meridionale, capitale etrusca, cittadina medioevale, luogo archeologico di fama internazionale e di intensa vita culturale, la città di Tarquinia sorge su un’altura, in bella posizione panoramica a 133 metri sul livello del mare. La sua posizione

e la storia la rende davvero una meta incantevole dove il visitatore può concedersi davvero un ampio ventaglio di scelta: O lasciarsi trasportare dall’enorme tradizione storica costituita dall’influenza Etrusca e dalle Necropoli, oppure “gustare” quell’area medievale che spicca già in lontananza grazie alle sue fortificazioni e torri davvero affascinanti. Se optate per la prima scelta, un elemento di indubbio interesse sono le Necropoli dei Monterozzi che racchiudono un gran numero di tombe a tumulo con camere scavate nella roccia, nelle quali è conservata una straordinaria serie di dipinti, che rappresentano il più cospicuo nucleo pittorico a noi giunto di arte etrusca e al tempo stesso il più ampio documento di tutta la pittura antica prima dell’età imperiale romana. Le camere funerarie, modellate sugli interni delle abitazioni, presentano le pareti decorate a fresco su un leggero strato di intonaco, con scene di carattere magico-religioso raffiguranti banchetti funebri, danzatori, suonatori di aulós, paesaggi, in cui è impresso un movimento animato e armonioso, ritratto con colori intensi e vivaci.

Tra i sepolcri più interessanti si annoverano le tombe che vengono denominate del Guerriero, della Caccia e della Pesca, delle Leonesse, degli Auguri, dei

Giocolieri, dei Leopardi, dei Festoni, del Barone, dell’Orco e degli Scudi. Parte dei dipinti, staccati da alcune tombe allo scopo di preservarli (tomba delle Bighe, del Triclinio, del Letto Funebre e della Nave), sono custoditi nel Museo nazionale Tarquiniese; altri sono visibili direttamente sulla parete su cui furono realizzati, restituendoci la conoscenza della scomparsa pittura greca, cui sono legati da vincoli di affinità e dipendenza. La seconda opzione ci porta alla visita de la Tarquinia città medievale in cui, passeggiando nel centro storico si scoprono angoli suggestivi, si viene dominati dalle alte torri, si percorrono anguste viuzze che sfociano improvvisamente in ampie piazze dove la facciata di una chiesa fa da scenario.

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Fra queste la più grandiosa e importante è Santa Maria di Castello (1121-1208) in cui si notano influssi lombardi e cosmateschi. In altre chiese, come quella di San Giacomo, o quella della Santissima Annunziata, si notano influssi arabi e bizantini. Compongono e chiudono poi, il più caratteristico scenario medievale della città,i resti del palazzo dei Priori, alcune torri e la chiesa di San Pancrazio: qui, come nelle chiese dedicate a San Francesco e a San Giovanni, le forme gotiche si innestano su quelle romaniche. Il turista può apprezzare i numerosi cimeli

golf

neto raggiunge il massimo splendore, testimoniato dai circa 35.000 abitanti e oltre 50 chiese. Acquista di importanza un esponente della nobile famiglia dei Vitelleschi, il cardinal Giovanni, uno dei “cardinali guerrieri” cui la Chiesa demandava la difesa dei territori dalle invasioni, congiure e ribellioni: divenuto Comandante dell’Esercito Pontificio, in suo onore ed alle sue origini Tarquiniesi, nel 1418 il Senato Romano concede la cittadinanza romana ai tarquiniesi. Nel 1478 la città è messa a terra da una spaventosa pestilenza. La peste di Roma del 1492 costringe il pontefice Alessandro VI a soggiornare nella cittadina tirrenica. Dopo la lunga parentesi “feudale” della famiglia Vitelleschi, nel XVI secolo entra a far parte del Patrimonio di San Pietro in Tuscia, viene cioè annessa definitivamente allo Stato Pontificio.

& eventi


etruschi visitando l’aristocratico Palazzo Vitelleschi capolavoro dell’architettura gotico - rinascimentale diventato in seguito Museo Nazionale e Il Palazzo comunale di chiaro stile romanico. Ma Tarquinia è sinonimo anche di mare: ai piedi della cittadina, il centro balneare con strutture urbane circondate dal verde fa di Tarquinia una zona rinomata in tutta la penisola: le zone residenziali di Marina Velca, di Spinicci, Tarquinia Lido, Sant’Agostino, Riva dei Tarquinii ne sono un chiaro esempio. Qui, proprio a Marina Velca, si può praticare anche il nostro amato sport, grazie al TARQUINIA COUNTRY CLUB un campo davvero stupendo,

immerso nel verde della Maremma Etrusca. Inaugurato nel lontano 1968, il tracciato si estende per 1600mt e le ultime ristrutturazioni e successivi ampliamenti lo hanno portato al classico 18 buche par 70. Il percorso si snoda su una collina immersa nella folta vegetazione di Eucaliptus, Lecci e Pini, con vista mozzafiato su tutta Tarquinia

(ad Est) ma, basta volgere lo sguardo ad Ovest (in buca 5) e si può chiaramente scorgere il mare. I monti Cimini la fanno da padrone nella parte Sud-Est del percorso. Il clima mite e un percorso suggestivo ma non troppo impegnativo fanno di questo posto un incantevole e “pieno” weekend. Come si raggiunge: da Roma: percorrendo l’autostrada Roma-Civitavecchia (A12), quindi la strada statale Aurelia (SS1) fino al km. 92,300 Tarquinia Country Club Indirizzo: Via Olimpia s.n.c. Località: 01016 Tarquinia (Viterbo) Tel./Fax: 0766.81.21.09 Email: info@tarquiniacountryclub.com Servizi: Bar, Ristorante, Putting Green, Campo Pratica Chiusura Martedì mattina

PATRIZIO CIPRARI

Loglio di Sopra » Il Vino del Golf che conquista le Club House

golf 14

Nell’ambiente si chiama“ilVino del Golf”. Parliamo del Loglio di Sopra, ridente paese vicino Montù Beccaria, nel Pavese, una azienda che Antonio Faravelli conduce da generazioni, in quanto ereditata dalla famiglia di Viticoltori fin dal 1895. Mixando la esperienza di generazioni con le più moderne tecnologie vitivinicole il “Vino del Golf” ormai è facile trovarlo sui tavoli dei ristoranti delle Club House dei più qualificati Circoli. Una conoscenza facilitata dalla presenza nei più prestigiosi palcoscenici golfistici come il London Golf Show e l’italiano Salone del Golf di Verona. La bontà del prodotto ha fatto... il resto. Ormai è facile trovare la bottiglia “personalizzata” anche durante le gare più prestigiose. L’originale eti-

chetta delle bottiglie che mostra le armi del mestiere del golfista, una pallina che sta per subire un colpo da un drive, invita ad assaggiare il gustoso nettare degli dei. Nelle cantine dei Circoli cominciano a diventare usuale la provvista del Bonarda, Barbera, Riesling Pinot Nero e la Grappa di Riesling dell’Oltrepo Pavese. Ormai è usuale la presenza di questi ottimi vini nelle competizioni di maggior prestigio, visto che oltre settanta circoli del nord Italia lo consumano con regolarità. Di recente era sui tavoli del Circolo di Carimate per ilTrofeo Como Lake Golf. Si proseguirà per tutta la

manifestazione fino alla finale del 24 settembre a Golf ClubVilla d’Este dove interverranno il Principe Alberto di Monaco, la Principessa Carolina con i figli e tutta la famiglia Casiraghi per onorare il ricordo dei venti anni dalla prematura scomparsa di Stefano. VERONICA LANZA


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LOGLIO DI SOPRA

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XII Trofeo Seniores Agis Il Picciolo » Il golf tra le bellezze naturali e lo splendore del passato

DEI PREMIATI

Ormai da molti anni i seniores Agis organizzano presso “Il Picciolo Golf Club” una gara di golf valida anche per le qualificazioni alle Semifinali del Campionato Interregionale riservata ai seniores della macroregione Lazio e Centro Sud Italia. Hanno partecipato oltre ai giocatori siciliani anche giocatori di altri Club: Acquasanta, Parco di Roma, Olgiata e Marina Velca. È stata molto apprezzata l’organizzazione dell’Agis tanto da invogliare, alcuni giocatori ad iscriversi subito all’Associazione, ai quali diamo il benvenuto: Gianfranco Scoccia, Zdenka Michalickova, Giuseppe Barbagallo, Sebastiano Pellegrino e Paolo Pizzo. È inconcepibile che una Regione come la Sicilia piena di risorse e di potenzialità per lo sviluppo del gioco del Golf sia completamente trascurata, infatti fino a ieri vi erano solamente due campi: il glorioso, caratteristico, per-

corso “Il Picciolo”a Taormina e l’interessante panoramico campo delle “Madonie” a Cefalù e le piacevoli 3 buche di “Villa Airoldi” a Palermo. Finalmente, qualcosa si sta muovendo, sono stati realizzati due nuovi importanti complessi di golf : il “Rocco Forte Verdura Golf & SPA Resort”a Sciacca ed il “Donnafugata Golf Resort & SPA”a Ragusa, per il turismo internazionale, ma che sicuramente saranno il volano per lo sviluppo del golf in Sicilia. Tutti i golfisti nelle loro vacanze desiderano giocare in diversi campi non lontani l’uno dall’altro, per cui in Sicilia occorrono più campi da Golf, che daranno vantaggi non solamente ai golfisti ma anche agli abitanti del territorio. Per la grande Sicilia c’è bisogno del grande golf. Un gruppo di golfisti seniores Agis quest’anno ha trascorso una indimenticabile vacanza dal 3 al 10 maggio per giocare a golf ma

VEDUTA

DELL’ISOLA

BELLA

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eventi

GRUPPO

anche per visitare le maestose testimonianze archeologiche e monumentali lasciate nel corso dei secoli da diverse popolazioni. Credo sia doveroso spendere due parole sulla visita fatta allo storico Castello di Calatapiano che è stato nei suoi trascorsi, insediamento greco, fortezza bizantina, castello arabo normanno ed ha raggiunto il suo massimo splendore, nell’epoca aragonese, con l’insediamento dei Cruyllas, dai quali ha preso il nome. È un complesso monumentale molto suggestivo, sapientemente ristrutturato, sulla cima di una rocca raggiungibile da una funivia con una originale cabina panoramica. La base per tutta la settimana è stata presso l’Hotel Arathena Rocks situato sulla riviera dei Giardini Naxos a pochi chilometri dal Castello Cruyllas alle pendici del Parco dell’Etna dove si trova il “Il Picciolo Golf Club” nel quale abbiamo giocato a golf con signorile fair play fra gli amici siciliani. Per tutta la settimana vi è stato un tempo splendido, tanto che alcuni del gruppo hanno fatto il bagno nella piscina dell’Hotel ed altri sul vicino mare dell’Isola Bella con la vista di un’incantevole scenario della natura siciliana.


Grazie al buon lavoro svolto dai responsabili dell’Agis, all’accoglienza ricevuta presso il Golf Club ed alla gentile, curata e affezionata ospitalità dell’Hotel, tutti hanno trascorso una settimana da sogno. Il 7 maggio, presso il Picciolo Golf Club, dopo averlo provato qualche giorno prima, si è svolto il Trofeo seniores Agis su 18 buche stebleford pareggiato, suddiviso in due categorie. Solamente agli effetti del Campionato Interregionale era prevista la qualifica-

zione alle Semifinali di 13 giocatori come da regolamento. Tutta la manifestazione si è svolta con cordialità e correttezza e si è conclusa con i seguenti risultati al netto. 1ª Categoria: 1° Giuseppe Barbagallo con punti 39 - 2° Sebastiano Pellegrino con punti 35 2ª Categoria: 1° Filippo Sgarlata con punti 36 - ° Claudia Sfolgori con punti 36 Premi speciali:1° Lordo Anne Dehon con punti 33 - 1° Lady Zdenka Michalikova con punti 22

1° Master Ottavio Donzelli con punti 27. Nella sala premiazioni del Club, dopo i dovuti ringraziamenti al Presidente del Club Giuseppe Leonardi, al Presidente dell’Agis Federico Lang, al Direttore Alberto Dallago, all’equipe di segreteria ed a tutti i partecipanti, veri protagonisti della manifestazione, sono stati consegnati i premi ai vincitori con molti complimenti ed applausi. ENZO GIGLIARELLI

Rub of the green e altre definizioni intraducibili » Forse conoscere un po’ di inglese sarebbe utile al golfista

eventi GIORGIO SENISE

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Esiste una norma della nostra Federazione che stabilisce che: In caso di dubbio nell’interpretazione di una regola qualsiasi, si ricorda che farà sempre testo l’edizione in lingua inglese delle Regole del Golf -. Sarà bene, perciò poter conoscere il significato di alcune definizioni che necessariamente sono state tradotte nella nostra lingua con una certa libertà, piuttosto che usare una traduzione strettamente letterale. Ciò è stato consigliato per dar loro un significato più aderente e più chiaro, in italiano, al caso a cui si riferi-

scono. Un esempio tipico è la frase che ho riportato nel titolo di queste note,: - Rub of the Green - che noi traduciamo con “evento fortuito oppure con Deviazione Accidentale -, quando accade che una palla è deviata o fermata da un - Outside Agency -. Ma cosa sarà questo termine che troviamo così spesso quando siamo costretti a consultare quel diabolico libretto delle Regole, e per di più nell’edizione inglese? Ebbene, anche qui dobbiamo usare un po’ di libertà e perciò lo trasportiamo in italiano con la definizione di - Agente Estraneo -. Fin qui tutto bene, ma chi è un Agente Estraneo? Potrebbe essere una persona o una cosa, o un caddie che in quel momento sta sorreggendo un rastrello o, un cane che in quel momento sta passando nelle vicinanze. Non dimentichiamo, inoltre, che il golf si gioca nelle due maniere fondamentali, - match play e stroke play - e che spesso le rego-

le e le relative penalità si applicano in due maniere diverse secondo l’una o l’altra modalità. Perciò un Agente Estraneo può essere tale in una gara match play e non esserlo in una gara stroke play. Ma non solo, vi è una differenza anche se una palla è fermata o deviata, da un Agente Estraneo, dopo un colpo giocato da fuori green o dal green. Nel primo caso la palla sarà droppata, in un ostacolo o sul percorso, o piazzata se finisce sul green. Ma nel secondo caso la palla sarà ripiazzata, il colpo sarà annullato e sarà ripetuto. E qui entra in gioco anche un insetto che, sul green, potrebbe fermare o deviare una palla. Ma qui il discorso si farebbe troppo lungo e voi non avreste, di certo, ancora abbastanza pazienza per seguirmi. Perciò, armatevi di buona volontà, e se ne avrete voglia, andate a vedervi le Definizioni e la Reg. 19-1. Magari in italiano. Coraggio. GIORGIO SENISE GIUDICE ARBITRO INTERNAZIONALE HON.


golf &

eventi

Coppa Agis Parco di Roma » I golfisti Seniores al Parco di Veio

DEI PREMIATI

Il giorno 13 maggio presso il Parco di Roma Golf Club si è svolta su 18 buche stableford pareggiata la Coppa Agis con una partecipazione di 96 giocatori che si sono dati una corretta battaglia per aggiudicarsi i numerosi premi in palio e la qualificazione alle semifinali del Campionato Interregionale 2010, in una splendida giornata, sia pure con delle avvisaglie di pioggia, in un campo nelle sue migliori condizioni, riscuotendo un grande successo. Nonostante le diverse difficoltà che presenta, il percorso è affascinante anche per la sua posizione nel cuore del Parco diVeio, ove si possono osservare resti archeologici ed uno scorcio incredibile della campagna romana con i suoi borghi medioevali. È un campo tecnico ad alto valore golfistico, molto impegnativo per tutti i giocatori ed in particolare lo è per i seniores master e supermaster ma è sempre attraente per tutti. Erano presenti molti delegati Agis di Circolo, mancavano all’appello Pietro Modesti, Manuela Grana-

telli, Alberto Busi ed Ennio Posterivo, mentre si è notata la partecipazione di molti bravi giocatori di prima categoria ed anche con handicap più alto. La competizione si è conclusa con i seguenti risultati al netto: 1ª Categoria - 1° Enzo Marzilli con punti 36, 2° Francesco Bernardi con punti 32, 1° Lordo Alberto Di Domenico con punti 25 2ª Categoria - 1° Carlo Faustino Ventapane con punti 33, 2° Gio-

PREMIAZIONE

DI

BRUNO BORGHI

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eventi

GRUPPO

vambattista Cucci con punti 32 3ª Categoria - 1° Daniele Marzuttini con punti 35, 2° Alessandro Blasi con punti 34. Nei premi speciali si sono distinti: Teodolinda Tempesta 1ª Lady con punti 32,Bruno Borghi 1° Master con punti 32 e Piero Santolini 1° Supermaster con punti 29. Trascorso il tempo regolamentare per la pubblicazione dei risultati, il Comitato di premiazione composto da Giuseppe Fasolino, Enzo Gigliarelli, Francasco Bernardi, Francesco Guerrieri Enzo Giabbai ha iniziato la cerimonia di premiazione.Dopo i dovuti ringraziamenti alla presidenza del Club per la gentile accoglienza ricevuta, al Direttore Giuseppe Miliè ed all’equipe di Segreteria, al Delegato Agis di Circolo Francesco Bernardi, a tutti i collaboratori ed ai numerosi partecipanti, sono stati consegnati i premi ai vincitori, seguiti da numerosi applausi. La manifestazione si è conclusa con un gradito rinfresco offerto dall’Agis. ENZO GIGLIARELLI


La decadenza del pensiero pittorico moderno » Leandro Serra di Armungia

eventi 24

“Benché l’Opera e il tempo siano trascorsi, lo spirito con cui le opere sono state realizzate continua a vivere”. La premessa è d’obbligo per comprendere appieno il significato dell’arte, in essa si concentrano le tre cose fondamentali che rendono un’opera immortale nel tempo e destinata a far parlare di se anche nel corso degli anni successivi. Questi tre importanti elementi sono la Passione, lo Spirito e il Messaggio che si vuole trasmettere in essa. L’arte quella vera è nata per trasmettere un messaggio, l’uomo attraverso essa può riproporre su una tela il suo essere nella natura intrinseca ed estrinseca e il mondo vivo e non che lo circonda avvicinandosi metaforicamente alla creazione di Dio. Creare un opera non è semplicemente prendere due pennelli e posare un po’ di colore casualmente su una tela ma è una vera e propria creazione della vita dal nulla. Le varie correnti pittoriche che ci sono state nei secoli determinano anche l’andamento del pensiero della società che rispecchiano ed è facile comprendere come l’uomo sia man mano regredito nel proprio pensiero e nel proprio modo di vedere il mondo. I grandi pittori del passato passavano anni della loro vita per creare un’opera che rendesse immortali loro ma principalmente l’opera stessa e in tal modo trasmettere ai postumi il loro linguaggio simbolico.

Ancora oggi riusciamo ad emozionarci quando ci soffermiamo ad ammirare una tela di Caravaggio o di Leonardo Da Vinci cercando di comprendere il loro messaggio nascosto dietro la bellezza delle loro opere. Ma anche nei secoli successivi molti linguaggi dell’arte si sono affermati nella collettività, perché se è vero che alcune opere sono irraggiungibili per la loro bellezza è anche vero che si possono trasmettere sensazioni con opere meno elaborate ma che al loro interno nascondo un messaggio simbolico che lega lo spettatore ad esse. Ogni opera fatta con la coscienza è sicura di propagarsi nel tempo senza mai invecchiare, anche la scienza senza coscienza è la rovina dell’anima. L’esperienza artistica, quella che implica la più approfondita conoscenza scientifica della materia, non potrà quindi essere

mediocre o rischierebbe di collocare il falso artista al di sotto della sua opera, la quale sarebbe irreparabilmente insignificante e priva di contenuti. La logica non ha mai costruito nulla poiché non fa che dissertare sulle cose senza farle parlare. Solo l’irrazionale, che va diritto all’essenziale senza perdersi nelle sterili deviazioni del ragionamento pittorico, si rivolge al cuore di ognuno di noi. Ecco perché il simbolo diventa immagine e perché l’opera pittorica finisce per trasmettere il suo significato anche alle generazioni future. Che sia ritratto un paesaggio, una immagine umana, un opera surreale o astratta in essa c’è nascosta tutta la sofferenza per la sua creazione e lo studio dei colori fa si che essi, singolarmente soli a se stessi se uniti con coscienza ad altri creino la luce pittorica.


golf &

diversi o cambiandone la collocazione ma che di artistico hanno ben poco perché privi di quel messaggio fondamentale che permette loro di potersi definire opere. In tal modo si trasforma l’arte in un effimero complemento di arredo, in altre parole si acquista un’opera non per la sua bellezza soggettiva ma perché finisce per star bene vicino al colore di una poltrona. Un Pittore può consacrare la sua arte al mondo solo se crea opere uniche a se stesse pur mantenendo un proprio stile che lo identifichi in essa. Come non si è mai sentito un poeta ripetere gli stessi versi di una poesia in altre poesie, perché diventerebbe banale, così un pittore deve regalare al mondo sempre emozioni nuove. L’uomo ha bisogno di mettersi ogni volta alla prova, senza ciò anche l’artista perderebbe il senso del suo essere. ANDREA PALERMO andrea.palermo@fastwebnet.it n. tel. 339 2295298

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Ogni epoca ha avuto i suoi scontri e le sue affermazioni postume come nel caso degli “Impressionisti” e dei più vicini a noi “Macchiaioli” definiti con questo epiteto per dileggiare le loro opere eppure mai come oggi si è finito per degradare l’arte in modo troppo esplicito. A mio modo di pensare difficilmente si avrà una nuova affermazione postuma se non legata ad uno scadimento ulteriore della filosofia pittorica e artistica della società del futuro. Insomma solo se continuerà il degrado del pensiero dell’uomo l’arte di oggi avrà una propria rivalsa. Oggi molti pseudo artisti hanno reso l’arte pittorica solo un mero modo di creare finti mercati legati al lucro, tendenza, quest’ultima che trova riscontro anche nelle accademie, dove non si insegna più l’Arte, come si faceva nelle antiche botteghe ma in un modo stereotipato. Mentre gli artisti del passato carpivano gli insegnamenti dei

loro Maestri con i metodi creativi e unici di quei tempi, gli studenti di oggi si avvicinano all’arte solo per fare qualcosa di diverso nella loro vita e solo in rari casi essa si trasforma in passione. Se questo ci sorprende è perché, dai primi 900” in poi, la nostra arte si è smarrita in tentativi individuali destinati al fallimento. Il cosiddetto artista si autoesalta, si distacca il più possibile dalla comunità degli uomini per scrivere il suo piccolo nome su un grande manifesto, la sua vita privata e le sue passioni sono esposte allo sguardo di tutti ed ecco il motivo perché oggi si crea arte solo per mercificarla e non per rendere una tela anonima immortale nel tempo. Il mercato dell’arte è fatto da pseudo critici avidi di denaro che decidono dietro un lauto compenso quale artista può fare tendenza e allo stesso modo molti bravi artisti sono tagliati fuori perché privi dei fondi economici necessari che consentano loro di approdare alla ribalta della critica e dell’opinione pubblica. Lo stesso succede nelle mostre e nelle rinomate manifestazioni artistiche dove sempre più spesso troviamo pittori che sono divenuti commercianti di tele sulle quali vengono riproposti più volte gli stessi soggetti o con colori

eventi


Coppa Marina Velca » Festoso incontro nel paesaggio etrusco Tra il mare di MarinaVelca e la Città diTarquinia si trova ilTarquinia Golf Club presso il quale ogni anno i seniores Agis si ritrovano per giocare a golf e per stare insieme in una simpatica armonia. Il percorso si articola sia in pianura che in collina dalla quale, da ogni lato,ci si può immergere in un affascinante panorama; da una parte si vede il mare che si perde nell’orizzonte e dall’altra le maestose torri medioevali di Tarquinia centro culturale etrusco per poi perdersi nel verde della campagna adiacente con i suoi trascorsi storici. Il 20 maggio in una giornata di sole,contrariamente alle precedenti piene di pioggia, si è conclusa la competizione Coppa

Marina Velca su 18 buche stableford pareggiata con la nuova formula scramble drive a coppie che ha riscosso unanimi consensi. La gara si è svolta con regolarità, senza le lunghe attese che si verificano specialmente nei campi a nove buche. Si sono distinte le seguenti coppie con ottimi risultati netti: 1ª Filippo Moretti- Gianfranco Battaglia con punti 42,2ª Stefano eAlfonso Fusco punti 42, 1ª Lady Patrizia Savelli - Verena Fuchs punti 33, 1ª Master Giorgio Biagiola-Luigi Cuccotti punti 34 e 1ª Supermaster Franca Biagini-Mirella Ballico punti 33. Trascorso il regolare tempo per la pubblicazione dei risultati, il Comitato di premiazione compo-

sto dalla DelegataAgis del ClubAnnie Dehon Pozzi, Vincenzo Scamponi direttore del Club, Enzo Gigliarelli e Giovanni Diana, che, dopo aver ringraziato il Presidente del Club, i collaboratori e tutti i partecipanti ha consegnato,con i complimenti, i premi ai vincitori accompagnati da calorosi applausi. La festosa giornata di golf si è conclusa in allegria nella sala pranzo del Club dove è stata consumata un cena a base di pesce, conclusa con una macedonia e dolce offerto dalla brava delegata Annie Dehon Pozzi accompagnata da un brindisi con l’augurio di ritrovarci tutti il prossimo anno. ENZO GIGLIARELLI

Il Pensiero... “Positivo” » Un’attitudine emotiva più che un’azione razionale eventi 26

È già da un po’ che dal mondo anglo-sassone arriva l’applicazione della psicologia del pensare positivo come metodo per aumentare la propria autostima e quindi le nostre stesse capacità; molti sono i campi in cui un simile dettame è stato indicato e applicato non poteva mancare anche nel golf. Si tratta di intendersi meglio sul significato che assume il termine “pensare”, “pensiero”, infatti se ci atteniamo solo alla traduzione del termine pensiero dall’inglese potremmo incorrere nell’errore di attribuire al pensare un’azione meramente legata alla ragione; in altre parole il pensare razionale di per sé è una formulazione astratta semplice e distaccata di parole che hanno tra loro un nesso logico; la logica da sola però non è in grado

di produrre alcun cambiamento; non basta infatti ripetere a sé stessi che si è bravi, che si è in grado di fare una cosa per poi giungere a eseguirla davvero. Quindi nel pensare anglosassone, nel “thinking” oltre alla ragione è implicata qualche altra parte del nostro essere che fa la differenza; questa parte si identifica con la sensazione di autodeterminazione, ossia con quella consapevolezza di sé, che determina la convinzione di poter fare ciò che si vuole fare. È quindi un sentire, un percepire che in quel momento abbiamo tutte le carte in regola per poter effettuare al meglio ciò che stiamo facendo. Applicato all’attività golfistica questo si traduce nella sensazione soggettiva, che è quasi poco più di una percezione, e da qui la defini-

zione di “pensiero”, che quel colpo lo porteremo a termine con successo; chiunque giochi a golf ha vissuto questa sensazione, difficile da riproporsi a comando: è possibile però mettersi sulla palla avendo dentro di noi la forte convinzione che possediamo la giusta tecnica per operare nel modo vincente, questa forte convinzione è una espressione interna a noi stessi, è un sentimento, non un ragionamento; questa è la differenza tra “pensare positivo” e “sentire positivo”, è una sfumatura semantica che nella lingua anglosassone, caratterizzata da una estrema precisione sintetica non è presente, ma che è essenziale cogliere altrimenti non serve. Buon “sentire positivo a tutti!”. ANNA SAITO


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1° Anniversario Green Tiber Golf Club » II Trofeo Ottica Baroni

Ricordo con piacere il giorno 22 maggio 2009 in cui è avvenuta la cerimonia di inaugurazione del Green Tiber Golf Club con il taglio del nastro tricolore e subito dopo il via alla prima gara ufficiale con il I Trofeo Ottica Baroni. Oggi dopo un anno dalla sua nascita è visibilmente cresciuto con le molte migliorie apportate sia in campo che nella Club House resa sempre più accogliente. Sono trascorsi dodici mesi pieni di gare e di iniziative sportive. Come accaduto un anno fa anche ora il sole ha voluto festeggiare il compleanno del Green Tiber Golf Club illuminando la festosa atmosfera, bene augurante, creata sia in campo che nella club house dai numerosi golfisti presenti. Giornata indimenticabile dove, grazie alla perfetta organizzazione del Direttore del Club, tutto ha funzionato alla perfezione dall’inizio alla fine della cerimonia. Hanno partecipato alla gara oltre settanta giocatori divisi, co-

me sempre nel Pitch & Putt, in due categorie. Per rendere più simpatica e combattiva la competizione, si è deciso di far giocare la prima categoria medal e la seconda categoria stableford. Al termine delle diciotto buche il primo premio netto di prima categoria veniva assegnato al sig. Fabio Montrone, con 48 colpi; il secondo netto al sig. Mauro Regnicoli, con 50 colpi. Nella seconda categoria il primo netto veniva assegnato al sig. Giovanni Serra, con 39 punti; mentre il secondo andava al sig. Stefano Malavisi con 37 punti, il primo Lordo andava al Campione Italiano di Pitch & Putt, nonché ottimo amico e collaboratore della struttura, Enrico Ciuffarella, con 52 colpi. Gli altri premi speciali sono andati a: il primo Lady alla sig.ra Maria Ida Onori; il primo Senior al presidente regionale dell’AGIS, Enzo Gigliarelli; il primo juniores è stato vinto da Jacopo Albertoni, ormai abitué qui al Green Tiber. Erano sta-

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eventi

CARLO FLORIOLI, ENZO GIGLIARELLI, SILVIO FRASCA

ti istituiti anche due premi messi in palio dallo sponsor, Ottica Baroni, con il nearest to the pin, sia per gli uomini che per le donne: mentre per gli uomini il premio è stato vinto dal sig. Enrico Magrini, nessuna lady è riuscita nell’impresa. Altri due premi ad estrazione sono stati messi in palio da un altro sponsor, l’Iperclub, consistenti un due soggiorni di una settimana, presso una delle strutture di proprietà della stessa; si sono aggiudicati il carnet, la sig.ra Carmen Serra, ed il sig. Alessandro Siniscalchi. Durante la manifestazione, ed anche dopo la premiazione, è stato possibile degustare le specialità di uno degli altri sponsor presenti che hanno accompagnato il Green Tiber lungo il suo primo anno di vita, il sig. Luigi Papa, che produce olio e prodotti sott’olio. Altro amico del Green Tiber che ha contribuito al successo della giornata è stato Enrico Merlini di Golf’Us, sponsorizzando la simpatica gara di putting green su 9 buche e promuovendo una Demo presso il campo pratica tutto il giorno. La premiazione è stata condotta dal direttore Angelo Fusco, il quale ha colto l’occasione per ringraziare tutti gli sponsor che hanno collaborato con la Green Tiber, i soci, i giocatori, lo staff operativo, il Presidente Silvio Frasca e tutto il Consiglio Direttivo. La cerimonia di premiazione ha lasciato tutti soddisfatti anche i meno fortunati nel gioco. M.G.


Camp. Regionale a Squadre di Circolo » Una manifestazione Agis fortunata

CONSEGNA

eventi 28

DEL

CHALLENGE ALLA SQUADRA CAMPIONE MASCHILE

Quest’anno, sin dalla prima gara, l’Agis Lazio ha riscosso grandi successi con una imprevedibile partecipazione di giocatori alle gare che ha toccato la punta massima all’Acquasanta con 169 giocatori, esclusivamente Agis. Anche in questa gara erano presente 35 squadre da quattro con un totale di 140 giocatori che si sono dati battaglia, sia pure con il tradizionale fair play, fino all’ultimo colpo, dalla prima partenza avvenuta alle ore 8,00 all’ultima alle ore 13,50 per finire poco prima delle ore 20,00. Una manifestazione fortunata, sia per il bel tempo, sia per la particolare accoglienza ricevuta durante lo svolgimento della competizione, sia per aver giocato in un campo rinnovato dalla indovinata semina dei fairways e dal rifacimento dei green e sia dalla potatura delle piante che ha messo in evidenza la bellezza di alcuni tratti del percorso di colore verde smeraldo.

Fortunati anche perché, grazie alla nuova erba, è stato eliminato il vincolo di passare con i carts esclusivamente nelle apposite stradine laterali provocando fastidiosi inconvenienti, e dirò di più, ora al contrario bisogna transitare solamente nei fairways, che specialmente per i seniores è di notevole importanza. Questo nuovo quadro d’autore è firmato Andrea Pi-

IL

COMITATO DI PREMIAZIONE

schiutta giovane Presidente del Club. Il Campionato su 18 buche, giocato il 27.05.10 sul percorso dell’Olgiata Golf Club era articolato da un valido Regolamento che si basava sulla seguente formula: A1 maschile e A1 femminile (Lordo e Netto) 18 buche medal A2 e A3 maschile e A2 femminile - (Lordo e Netto) 18 buche stableford. Ogni squadra era composta da 4 giocatori raggruppati sulla base di scaglioni di handicap. Al fine della classifica erano validi i migliori tre risultati su quattro. Solamente per la classifica al lordo erano in palio due Challenge: uno Maschile ed uno Femminile. Tutta la manifestazione si è svolta nello spirito della Associazione Agis, con correttezza e cordialità nella quale si sono distinte le seguenti squadre: A1 Maschile Lordo - Arco di Costantino - Alberto Di Domenico punti 74, Remo Paolo Di Bernardini punti 83, Giorgio Lucchetti


golf &

DELLA BUCA

18

punti 82, Paolo Bellacci (96) Totale punti 239. A1 Femminile Lordo - Olgiata Aloisia Mantegazza punti 84, Tiziana Ligi punti 90, Sara Pagni punti 89 Totale punti 263. Alla squadra A1 Maschile e A1 Femminile, Campioni Regionali dell’anno 2010 è stata assegnata la Coppa Challenge. Segue la classifica dei primi Lordo: A2 Maschile Olgiata con 59 colpi,A3 Maschile Oasi-Tarquinia con 44 colpi, A2 Femminile Olgiata con 42 colpi. Segue la classifica dei primi Netto: A1 Maschile Archi di Claudio con colpi 210, A2 Maschile Arco di Costantino con colpi 105, A3 Green Tiber/Magnolie con colpi 112, A1 Femminile Olgiata con colpi 212, A2 Femminile Olgiata con colpi 115. Dopo aver osservato la dovuta procedura per la pubblicazione dei risultati, elaborati con precisione e rapidità dalla Segreteria sportiva del Club si è riunito il Comitato di premiazione composto: dal Presidente del Club Andrea Pischiutta, dal delegato Agis di Circolo Giuseppe Luchi,

da Enzo Gigliarelli, da Giovanni Diana e da Francesco Guerrieri e con la collaborazione del Direttore del Club Mauro Guerrini e del Segretario Sportivo Florido Cesar. Il Presidente Andrea Pischiutta ha ringraziato il Delegato Regionale dell’Agis per aver assegnato questo importante Campionato all’Olgiata Golf Club che ha avuto un grande successo. Il Delegato Regionale a sua volta ha ringraziato il Presidente del Club per aver presenziato a que-

sta cerimonia, per la gentile accoglienza riservata ai seniores Agis e per aver presentato, per l’occasione, un campo completamente rinnovato e con un nuovo look. Ha ringraziato inoltre tutti i collaboratori ed in particolare il Delegato Agis Giuseppe Luchi e ha dato inizio alla consegna dei premi, invitando, al termine della premiazione tutti i presenti ad un rinfresco rinforzato, molto gradito.

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ENZO GIGLIARELLI eventi

NUOVO ASPETTO

eventi

CONSEGNA

DEL

CHALLENGE ALLA SQUADRA CAMPIONE FEMMINILE





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