STORIA
L’INCHIESTA
“Io ero leggenda” Il declino di un impero Il colosso Perugina ha perso negli anni centralità, lavoratori e prestigio Ora Nestlé tenta un timido rilancio dello stabilimento di San Sisto Sopra, un momento della storica “Coppa Perugina”, gara automobilistica organizzata dall’azienda. Sotto, il Bacio rosa
di GIOVANNI LANDI @Giolandi90
A
nni Settanta. Quartiere San Sisto di Perugia. Ogni mattina cinquemila lavoratori entrano in fabbrica e costruiscono il mito del cioccolato Perugina. Mezzo secolo dopo, quella fabbrica ha tante stanze vuote e quel mito ha il sapore amaro del fondente. La multinazionale Nestlé, che acquisì la Perugina nel 1988, nel tempo ha attuato pesanti interventi di ridimensionamento di quella che era la prima industria regionale. Il numero dei lavoratori è sceso progressivamente e diversi marchi sono stati ceduti. La parabola dell’impero di Luisa Spagnoli è legata a doppio filo alla storia dell’economia umbra, dove un passato di grandi imprese ha lasciato il posto a un presente di deindustrializzazione. Ma fra le crisi aziendali questa ha fatto più male e più rumore, per i suoi numeri e per il suo passato. Il primo seme della Perugina è un piccolo laboratorio di confetti aperto nel centro di Perugia nel 1907. A fondarlo, Francesco Buitoni, Leone Ascoli, Francesco Andreani e Annibale Spagno-
li. Quest’ultimo era sposato con una donna, Luisa, che negli anni si imporrà come vera anima dell’azienda. Durante la guerra fu lei a prendere in mano il laboratorio, nel frattempo trasferito a Fontivegge, e a far crescere prodotti e dipendenti. Grazie a uno spirito imprenditoriale non comune, Luisa Spagnoli rivoluzionerà il mercato dello zucchero e della cioccolata diventando lei stessa una leggenda. I primi anni della Perugina sono costellati da intuizioni felici: dalla tavoletta “Luisa” alle praline, dalle scatole regalo all’idea di rendere il Bacio il cioccolatino degli innamorati. E quando Luisa muore, nel 1935, i suoi eredi continuano a farsi pionieri di nuovi modelli di marketing. L’avvento della radio promuove la raccolta di figurine “I quattro moschettieri”, ed è un trionfo. In televisione sono targati Perugina molti spot di Carosello.