giovani genitori novembre 2010

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Mensile, numero 10 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista per le famiglie del piemonte

Parigi • Laboratori d’arte • Tecnologie per imparare

novembre 2010


IL MICROCREDITO DI FRAGILI ORIZZONTI La casa, il lavoro, la famiglia, l’istruzione, la salute sono ambiti della quotidianità che possono facilmente presentare spese impreviste ed improvvise; la disponibilità di un piccolo prestito, anche a fronte di una situazione di incertezza e precarietà lavorativa, può aiutare ad affrontare le preoccupazioni guardando al futuro con maggiore serenità.

Un piccolo prestito ci può aiutare...

La Provincia di Torino con Banca Etica e diversi comuni della provincia di Torino, mettono a disposizione dei cittadini interessati la possibilità di ottenere un piccolo prestito.

Possono beneficiare dell’iniziativa le persone residenti nei comuni che aderiscono al programma “Fragili Orizzonti” fino al 30 novembre 2010. Condizioni del prestito: • tasso di interesse al 4,5% fisso • spese istruttoria nulle • aprire un conto corrente tecnico a zero spese presso Banca Etica per la durata del tempo di restituzione del prestito, presso cui accreditare le rate mensili • importo massimo richiedibile € 5000 • durata massima del prestito 36 mesi • possibilità di concordare un piano di preammortamento Gli unici costi previsti sono: • i microprestiti con un tempo di restituzione superiore ai 18 mesi prevedono una tassa statale del 0,25% dell’importo erogato • i costi di bonifico ammontano a € 4,50

Per info: Ufficio Progetti di Banca Etica tel. 011 4407613 - http://www.provincia.torino.it/sportello_sociale/site/


NOVEMBRE 2010 Mensile, numero 10 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE

Parigi • Laboratori d’arte • Tecnologie per imparare

Novembre 2010

sommario 5

La posta

> L’esperto

6

News

8

Sfida

37

Fitness forum La danza africana

10

Baby friendly

12

Monitor giardini

38

Lo psicologo Se non c’è il lieto fine

14

City corner

15

World corner

39

Il pediatra Un bel sorriso

40

L’avvocato Matrigna tuttofare

41

L’educatrice Un letto a tre piazze

42

Il chimico Il cromo, quel cattivone

43

Natura La concia naturale

44

Questioni di soldi Risparmiare, a puntate

45

Libri Mamme scrittrici

46

Cinema e home video Harry Potter ultimo atto

> Primo piano 16

Computer Tecnologia per educare

20

Laboratori Colora d’arte il weekend

24

Viaggi Parigi a novembre

28

Viviamo così Non toglie, anzi aiuta

32

A confronto Elena e Massimo

> L’agenda 50

Spettacoli

53

Cultura

56

Eventi

> Rubriche

...anche su www.giovanigenitori.it

63

Art lab

64

Bimbi

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Sorridi sei su GG

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Raffa


Nature or nurture Qualità innate o influenza della vita? Conta più la genetica oppure è l’ambiente che forma l’individuo, con il suo bagaglio di unicità e differenza? Il dibattito ha radici antiche: il nature and nurture di Shakespeare, gli studi sui gemelli omozigoti di Galton. Il tutto per dire: i figli nascono così o siamo noi che, educandoli, li forgiamo? Nessuno dei due fattori basta da solo a spiegare una persona. Certo è che spesso i figli sembrano arrivare con il pacchetto quasi completo: piccoli, ma formatissimi individui, che possono crescere splendidamente diversi, anche se vivono nella stessa famiglia, con gli stessi genitori, con le stesse attenzioni, gli stessi regali di Natale e la stessa scuola frequentata. Chi scrive ha due figli così: una deliziosa bambina e un maschietto vivacissimo. La riflessione, di fronte a questi caratteri così sconcertanti e lontani, è che il mestiere del genitore sia un po’ un terno al lotto. Che tante volte, convinti di essere bravi oppure oppressi dal senso di fallimento, siamo semplicemente fortunati o sfortunati. Nature o nurture? Quel che sia, abbiamo la certezza che non dobbiamo mai rinunciare a essere genitori, perché l’esempio che diamo ai figli e quel che trasmettiamo loro, un domani, di fronte a un bivio, nelle pieghe dei ragionamenti, magari peserà. P.S. Stiamo cercando storie di famiglie con figli dai caratteri diversi. Volete raccontare la vostra? Mandate una mail a redazione@giovanigenitori.it e vi contatteremo per una intervista. La redazione

Elisabetta

Luciana

Luca

Elena

La rivista per le famiglie del Piemonte Novembre 2010 / Anno 5 - Numero 10 Direttore Alberto Gedda GENERAL MANAGER Giorgio Pulini Ispirazione Luca Bernardelli Art director Catia De Bacco Redazione Elena Brosio, Luisa Tatoni Grafica Rossella Moro Amministrazione Paola Paltro Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333 ISSN 1828-9738

Catia

Mario

Alberto

Hanno collaborato a questo numero Cecilia Accuosto, Mario Bettas Valet, Isa Di Re, Federica Ferraresi ,Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Tatiana Gedda, Nadia Lambiase, Monya Lucisano, Luciana Martellucci, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Elisabetta Negrisolo, Marina Notari, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Lisa Sertoli, Paola Strocchio Illustrazioni e fotografie Michele d’Ottavio, Brunella Manzardo, Paola Zanini, Archivio Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Archivio Servizio Educativo GAM, Stella Dicasagrande, Daniele Ferrero, Archivio Pinacoteca Agnelli, Paris Tourist Office, iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

Illustrazione di copertina Friztin Ringraziamo per la preziosa collaborazione Luisa Mondo, Elena e Massimo, Raffaella e Paolo

Luisa

Paola

Rossella

Giorgio

Abbonamenti Un anno di Giovani Genitori a solo 19 euro! L’abbonamento permette di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19708082. IBAN IT56L0760101000000071791446 - Poste Italiane cc postale 71791446 Redazione Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it www.giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 - Fax: 011 19791585 Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino www.espressione.it Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN)


gg La posta Le vostre lettere > Sono un vostro recente abbonato che ha apprezzato fin dalla prima occasione la rivista: vi devo però chiedere se non sia possibile, per gli abbonati, leggerla online, per evitare soprattutto di perdere le iniziative e gli incontri della prima settimana del mese, quando il numero non è ancora stato consegnato dal postino (come in questi giorni...). Grazie e buon lavoro. Carlo Caro Carlo, sul sito www.giovanigenitori.it pubblichiamo gli eventi del mese, con un calendario che permette di fare una ricerca degli eventi in corso, giorno per giorno. I nostri amici di Facebook, inoltre, ricevono notizie dell’ultimo minuto, cioè tutto quello che non abbiamo potuto pubblicare sul giornale. Se avete un profilo su

Tam tam > Qualcuno può indicarmi qualche società o centro sportivo che fa corsi di avvicinamento al calcio per bambini dai 5 anni, a Torino, in zona San Salvario? Ovviamente un centro che non indirizzi subito all’aspetto agonistico, ma rimanga saldamente su quello ludico. Grazie molte. Andrea (risposte a redazione@giovanigenitori.it).

> Sono Alessia e ho una bimba di 5 mesi che si chiama Emma. Avrei bisogno di una baby sitter che giochi con lei, la cambi e la faccia mangiare, tutti i giorni della settimana dalle 12/12.30 circa fino alle 15, a casa nostra in zona parco Ruffini. Cell. 347 1482745, mari.ale@libero.it > Mio figlio frequenta la scuola elementare a Torino. Come si fa a sapere cosa mangiano a scuola? È possibile avere un menu settimanale da tenere a casa? Cara Simona, i menu delle scuole elementari sono annuali e si trovano trova online a questo indirizzo: www.comune.torino.it/formazioneescuola/guida/ mensa/scuole_e.htm.

Facebook vi invitiamo a farci amici e a parlare con noi.

>

Scriviamo questa lettera perché vorremmo capire i motivi di una pesante mancanza a livello di assistenza sanitaria. Diverse volte, e temiamo di non essere i soli, ci siamo trovati ad affrontare malanni improvvisi della nostra bimba a tarda sera o nelle giornate festive. Con grande rammarico abbiamo scoperto che, diversamente dagli adulti, non esiste una Guardia Medica pubblica relativa all’infanzia; l’unico servizio del genere è privato e la tariffa si aggira intorno ai 75 euro. Ci è sempre sembrata davvero strana e incomprensibile questa lacuna; non si capisce perché una fascia di età così delicata ed esposta a virus e malanni di ogni sorta non sia coperta da un servizio pubblico, ma

debba gravare sulle tasche dei genitori. Ringraziamo per l’attenzione e porgiamo distinti saluti Renato, Eufemia e Lidia Carissimi, mentre aspettiamo una risposta dall’assessorato competente, confermiamo quel che scrivete: la Guardia Medica Pediatrica, in Piemonte, è un servizio a pagamento, costa 70 euro a visita ed è gestito dalla Croce Rossa. Si raggiunge chiamando lo 011 2445411 dalle 18 alle 24 dei giorni feriali e dalle 14 alle 24 del giorno prefestivo e festivo. In alternativa, per visite domiciliari gratuite, bisogna chiamare la Guardia Medica al 118 (o allo 011 5747). In questo caso non arriverà un pediatra, ma un medico di base. Questo servizio è gratuito ed è attivo dalle 20 alle 8 dei giorni feriali e nei giorni festivi.

I vantaggi di un mercatino dell’usato con la qualità di un normale negozio

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Giovani Genitori 5


gg News

Pannolini gratis

L

a Regione Piemonte si impegna a distribuire pannolini gratuiti ai neonati, fino a sei mesi di vita, a partire dal prossimo primo gennaio. Lo ha annunciato il presidente Roberto Cota, a margine della presentazione del nuovo piano sanitario regionale. “Non vogliamo ridurre i servizi - ha spiegato - ma vogliamo aumentarli. Non è facile, perché nessuno ha la bacchetta magica. Per questo ho annunciato la misura della distribuzione dei pannolini. Non è una cosa propagandistica, sarà una provvedimento molto concreto per le famiglie. Chi ha figli lo sa”. La Provincia di Torino e alcuni Comuni, come quello di Verbania o della vicina Aosta, hanno già attuato programmi simili, con sconti o forniture gratuite di pannolini lavabili, per limitare il consumo e seguire un modello più ecosostenibile.

Il calendario dei check-up I controlli periodici, uniti ad alcuni esami specifici, sono veri “tagliandi di salute”, che vanno effettuati periodicamente. Bisogna però farli in modo intelligente, calibrandoli in base all’età della persona e organizzandoli sotto la guida di un medico che deve anche esplorare la storia clinica e lo stile di vita del paziente. A partire dai trenta anni, non è male effettuare un controllo periodico della pressione, del colesterolo e della glicemia: il risultato di questi tre test dice già tanto sulla bontà dello stile di vita di una persona. Le donne dovrebbero eseguire il pap-test a partire dai 30 anni, la mammografia dai 40 anni. Gli uomini possono aspettare di più, ma a partire dai 50 anni, sono consigliati esami della prostata, del colon e la tac spirale, per controllare i polmoni (anche degli ex-fumatori).

Calano le paghette La crisi non risparmia nessuno: uno studio della banca inglese Halifax ha mostrato che le paghette settimanali dei bimbi sono scese dai 10 euro di media del 2005 ai 7 euro odierni. La ricerca, effettuata su 1024 bambini e giovani, ha anche mostrato una disparità tra le “mance” date ai maschi e quelle date alle femmine: in media i maschi sono pagati di più, anche se il divario sta diminuendo. La ricerca ha mostrato che i bimbi sono risparmiatori: tengono da parte in media il 37% delle loro “paghette”. In particolare, il 23% dice di mettere da parte almeno la metà dei soldi, il 9% li mette da parte tutti. Solo il 29% è decisamente spendaccione.

6 Giovani Genitori

IN PILLOLE > Pensione senza canone Rai Dal 2011 i pensionati con reddito inferiore a 18.000 euro potranno pagare il canone Rai a rate, facendolo trattenere direttamente dalla pensione. Gli over 75 con un reddito annuo non superiore a 6.713 euro (da soli o sommandolo al reddito di un eventuale coniuge) sono esentati dal pagamento e possono chiedere il rimborso anche per il canone pagato eventualmente nel 2008, nel 2009 e nel 2010. Maggiori informazioni si possono chiedere ai Caf, Centri di assistenza fiscale.

> Sognare per dimenticare Tanti bambini amano sognare a occhi aperti. E più si va lontano nello spazio e nel tempo, più si dimentica. È il curioso risultato di una ricerca realizzata dalla University of North Carolina (Stati Uniti): sognare a occhi aperti aiuta a dimenticare, al punto che il sogno può essere utilizzato coscientemente da chi vuole rimuovere il ricordo di qualcosa di sgradevole. Questa attività della mente, da molti considerata trascurabile e marginale, sta assumendo una importanza fondamentale.

> Sempre malati Le infezioni invernali sono normali, dato che i bambini piccoli devono ancora sviluppare gli anticorpi che poi li difenderanno, ma come fa un genitore a capire se febbri e raffreddori sono davvero troppi? Esiste una codifica internazionale per misurare eventuali inadeguatezze del sistema immunitario: nei primi tre anni di vita del bambino, sette o otto episodi infettivi per ogni inverno sono considerati nella norma. Se le infezioni superano questo numero o se sono gravi (per esempio se il bambino contrae diverse polmoniti) è un campanello di allarme da non sottovalutare.


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gg Sfida

La sfida del prossimo numero è: “Natale con chi vuoi” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it

di Elena Brosio

Genitori in palestra

D

c onsi g li

ice papà Lorenzo “che depressione andare in palestra con tutte quelle mamme flaccide”, ribatte mamma Patrizia “eh, sarete belli voi, con quelle pancette galleggianti!”. Pare che la forma fisica dei neo-genitori non sia al top. Lo confermano le ricerche mediche: i 30-40enni, dopo l’arrivo dei figli, sono in forma fisica sconsolante, stanno messi decisamente peggio dei 50-60enni gagliardi. Che, spediti i figli fuori casa, tornano pimpanti come non mai. Il problema è che per noi genitori andare in palestra s’inscrive nel più generale progetto di liberare tempo per fare cose, un progetto molto vagheggiato, sempre procrastinato e di difficile attuazione. Però è importante trovarlo, questo tempo, perché il movimento scioglie le tensioni - e noi solo sappiamo quante ne stiamo accumulando -, perché libera endorfine che ci fanno sentire in pace con il mondo e con noi stessi, perché i primi acciacchi non piacciono e un po’ di movimento li risolve. Ci ritroviamo

anche più forti, e quindi più poderosi nel domare quel circo impazzito che è la nostra casa. Ora, questo è un mese delicato per i buoni propositi: la prassi è iscriversi a ginnastica a settembre convinti e baldanzosi, tentennare a ottobre, abbandonare a novembre e riprendere a maggio con insane illusioni. Solitamente si abbandona la palestra ripromettendosi di: • acquistare il corso di videocassetta per farlo insieme ai bambini, o, peggio, nel primo momento di tranquillità • svegliarsi alle 6 tutti i giorni per andare a correre • dimenticarsi dell’esistenza di macchine e ascensori, per fare un po’ di movimento. Non vale. Realisticamente, non lo faremo. Perciò, armiamoci di serietà e andiamoci in palestra. La cosa migliore allo scopo è: • trovare un corso che ci piaccia davvero, che sia pilates, bodypump, yoga o salsamerenguechachacha • iscriversi con un’amica o amico: ci motiverà quando ci sentire-

Michela “Dopo aver provato in ogni modo ad andare in palestra senza mai trovare il tempo per farlo, ho avuto un’idea brillante: la Wii. Mio marito mi fa da personal trainer, e due volte la settimana ci troviamo e alleniamo. Per il momento funziona!”

8 Giovani Genitori

mo pigri, e viceversa • trovare una palestra vicina a casa o al lavoro, il tempo è quel che è. Non perdiamone in spostamenti, se non essenziali • siamo realisti: due ore la settimana bastano. Se poi riusciamo a far di più, tanto meglio • fissiamo sin dall’inizio le due ore in cui vogliamo andarci. Così ci organizziamo una volta per tutte e diventa routine. Decidere sul momento quando andarci è pericoloso: si finisce per rimandare tutto al sabato mattina, e poi con tutte le commissioni che ci sono da fare nel weekend… • gli orari migliori sono la mattina presto, dopo aver consegnato i nostri figli a scuola, o nella pausa pranzo oppure la sera, quando però spesso siamo troppo affaticati • se non c’è nessuno che ci tenga i bambini per quelle due ore, possiamo cercare una palestra con baby-sitter o ludoteca - sono rare, ma ce ne sono - oppure una che offra corsi per bambini alla stessa ora - anche qui, non sono molte ma si trovano. Infine, una volta trovato il ritmo, la costanza sarà premiata: ci sentiamo bene, siamo meno stressati e più pazienti con famiglia e lavoro. Godiamo la ritrovata forma fisica e rivolgiamo un pensierino a papà Lorenzo “flaccido sarai tu!”.


RIVOLUZIONE MONDIALE. ARRIVA LA PRIMA BOTTIGLIA VEGETALE.

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Categoria Innovazione di Prodotto Responsabile

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gg Baby friendly I libri del gatto immaginario Il Gatto immaginario è una bella e fornita libreria dedicata a bambini e ragazzi, a due passi da piazza Sabotino a Torino. Come succede nelle librerie come si deve, vi riceviamo ottimi consigli sulle letture più adatte a ogni fascia di età: sono i libri che accompagnano i nostri figli nella crescita, è importante sceglierli con cura. La libreria organizza inoltre dei bellissimi laboratori, veri e propri momenti di attività creativa a partire da favole e racconti: il tema dei laboratori di novembre è la storia, mentre a dicembre si parlerà di feste nel mondo. Ah, in caso foste interessati, il gatto immaginario si chiama Oscar e lo può vedere solo chi, leggendo tanti libri, entra nel mondo della fantasia. Il gatto immaginario Via Pollenzo, 9 - Torino Tel. 011 5787815 www.ilgattoimmaginario.com

I cavalieri senza Testa Nasce nel 2006 la cooperativa dei Cavalieri senza testa e si dedica a numerosi progetti, importanti e utili. L’ippoterapia, innanzitutto, e la riabilitazione equestre, rivolte a disabili sia adulti che bambini, in sedute individuali personalizzate, per migliorare le capacità cognitivo-relazionali e la coordinazione attraverso la fase di monta e di governo del cavallo. I laboratori di pet therapy con piccoli animali sono

sia individuali che collettivi, per comunità e scuole. La cooperativa svolge anche attività di cascina didattica per le scuole e attività di sostegno scolastico per migliorare le capacità dei ragazzi che in classe fanno fatica. Cavalieri senza testa Regione Pautassa, 2 – Piossasco (To) Tel. 347 9669731

La taverna di Biagio A volte il calore e l’accoglienza si rivelano il servizio baby-friendly più apprezzabile. È per questo che locali come Biagio, dove magari il seggiolone non c’è, il fasciatoio neanche, sono amati da tante famiglie. Basta metter piede da Biagio per sentirsi in pace con il mondo. C’è il caminetto scoppiettante e l’odor di legna, un’atmosfera calda e il sorriso di chi ci accoglie. Il cibo, poi, è squisito, di ispirazione sardopiemontese e cucinato a regola d’arte, con maestria e semplicità. I bambini più agitati possono andare a far quattro salti nel cortiletto interno. Aperto a pranzo dal lunedì al sabato, la sera il giovedì e venerdì. Prenotazione consigliata, soprattutto il sabato. La taverna di Biagio Via Castelnuovo, 4 – Torino Tel. 011 8192644

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Conoscete locali che dedicano attenzione alle famiglie? Segnalate i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it

gg Baby friendly Apre Casa Shalom

Casa Shalom è una cascina a disposizione delle famiglie per feste, battesimi e compleanni: uno spazio multifunzionale gestito dalla Cooperativa Terra Mia, con grandi spazi in aperta campagna, un panorama impagabile e tutta la libertà di correre e saltare. Ci sono due saloni (di cui uno, bellissimo, con il camino), cucina con forno a legna e un ampio giardino pianeggiante. Su richiesta, Terra Mia organizza l’animazione delle feste con laboratori/gioco dal titolo: “Dal seme alla pianta”, “Scopriamo le api”, “Prepariamo il pane e i biscotti”, “Piccoli sarti per un giorno”. La cascina produce e vende ottimo miele e nella sartoria adiacente, abili sarte producono borse, vestiti per bambini, ricamano e rammendano. Tutti a prezzi popolari, a pochi chilometri da Chieri. Casa Shalom Via Silva, 11 – Frazione Avuglione – Marentino (TO) Tel. 340 3912548 - www.terramia.org

Piccoli piedi crescono C’è un momento nella crescita in cui si è ancora del tutto bambini, ma le estremità crescono a dismisura: sono quei bambini di 9-10 anni con piedi più lunghi dei nostri. Il problema è come scegliere le calzature: la conformazione del piede è ancora da bambino, nelle scarpe da adulti ci ballano, oltre a far uno strano effetto in scarpe da grandi. La soluzione al problema la troviamo da Neri Calzature, che offre

scarpe da bambino in numeri fino al 40-41, di marche di qualità, come Primigi, Zecchino d’oro, Lulu, Replay e Lotto. Nel negozio c’è inoltre un bell’angolo gioco, di cui approfitteranno sicuramente i più piccini. Neri Calzature Corso Italia 41/a – Gassino Torinese Tel. 011 9606159

Le delizie della Venchi Il grigio novembrino non giova all’umore. Lo risolleva invece un giro ai punti vendita della Venchi, veri e propri scrigni di delizie. Vi troveremo i golosi prodotti della gamma cioccolato Venchi, dal cubotto al giandujotto, dal cuneese al chocaviar, oltre a una vasta scelta di prodotti tipici, come miele, torte, biscotti, grissini, conserve, funghi, sughi e vini piemontesi. C’è poi una nuova linea dedicata a chi soffre di celiachia: oltre al cioccolato e al gelato Venchi, biscotti, torte, pasta, cracker, grissini e tanto altro tutto senza glutine. Nei punti vendita di Robilante e Castelletto troviamo un’accogliente caffetteria per gustare gustose colazioni, merende e spuntini caldi. Venchi – Lo spaccio del cioccolato Strada Statale n.20, 30 – Robilante (Cn) Via Venchi, 1 – Castelletto Stura (Cn) Via Torino, 14 – Roletto (To)

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gg Monitor giardini Parchi giochi: come sono quelli dove portate i vostri figli? Raccontateli!

Il giardino che vorremmo

Gli ultimi giardini realizzati a Torino sono dedicati ai “Bambine e ai Bambini vittime di Beslan”. Si trovano tra corso Peschiera e via Sant’Antonino, nella zona della ex Capamianto. L’area verde vuole ricordare la tragedia avvenuta nel 2004 a Beslan, in Ossezia del Nord, nella Russia meridionale. Il primo giorno di scuola alcuni terroristi ceceni irruppero in un edificio scolastico assaltando con sanguinosa violenza adulti e studenti. Ci furono centinaia di morti, tra cui moltissimi bambini.

Area Gioco Corso Galileo Galilei – Torino (Circoscrizione 8 – tra Ponte Balbis e Ponte Isabella) Recinto:

completamente recintata in legno e comunque lontana dal traffico

GIOCHI:

pochi ma belli: ispirati a un vascello, si adattano ai piccini come ai grandi

SPAZI:

piccola, ma inserita nel verde dove si può correre a volontà

SOCIALITà:

abbastanza frequentata, soprattutto nel weekend

OMBRA:

begli alberi e la vicinanza del fiume garantiscono il fresco quando serve

MERENDA:

gli esercizi commerciali sono piuttosto lontani

PULIZIA:

buona tranne gli onnipresenti “tag” sui giochi

voto:

8

Giardini di Largo Re Umberto – Torino

(Circoscrizione 1 - corso Re Umberto, via Lamarmora, via Torricelli) Recinto:

completamente recintata

GIOCHI:

alcune grandi strutture colorate permettono un buon esercizio fisico. Ci sono anche giochi per i più piccini

SPAZI:

l’area è abbastanza ampia e ben spaziata

SOCIALITà:

frequentato

OMBRA:

gli alberi sono ancora piccini

MERENDA:

ci sono bar e negozi nel corso

PULIZIA:

abbastanza buona, ma troppi sassolini per terra rendono dolorosi gli scivoloni

voto:

7

12 Giovani Genitori



Curiosando in città e dintorni alla ricerca di cose belle

gg City corner

Tessuti odorosi

L’

olfatto è un senso che sta vivendo un suo momento di fulgore e i profuma biancheria, da utilizzare sui tessuti, come cuscini, lenzuola, tendaggi, vestiti, sono l’ultima tendenza tra le pareti domestiche. Volete mettere il piacere di rilassarsi su un cuscino delicatamente aromatizzato alla lavanda e camomilla? La casa torinese Plaisir propone anche profumi per tessuti al tè nero, orange tea, vanigliaverbena e foglie di agrumi. Tutti quanti rilasciano il profumo gradualmente nell’ambiente e non macchiano i tessuti.

Dandy Style Via Vanchiglia 18 – Torino Tel. 011 6997340

Animaletti sulla schiena C’è il draghetto, la gallina, la mucca, il coniglietto e tanti altri. Sono gli zainetti più carini per i bambini piccoli e si trovano da Du Pareil au Même. Grandi il giusto, si chiudono con la zip, sono in nylon e all’interno c’è un’etichetta su cui scrivere il nome del bimbo. Costano 12,90 euro. Du Pareil au Même Via Garibaldi, 6 - Torino Shopville Le Gru, Via Crea 10 - Grugliasco (TO). Via Italia, 56 - Biella

Merenda da Teapot Teapot è una tisaneria con cucina che si trova nel cuore di San Salvario. Il locale è carino e accogliente, sa di buono e di relax, per questo è bel posto per farci una merenda con i bimbi. A noi una tisana calda, a loro una torta golosa, con un po’ di fortuna magari ci riesce anche di sfogliare qualche pagina del giornale o approfittare della connessione wi-fi. La domenica

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mattina c’è uno sfizioso brunch, con portate dolci e salate e varie combinazioni possibili, a seconda dei gusti e della fame. Teapot Via Silvio Pellico, 18 - Torino Tel. 011 19781481 www.teapotorino.it

Come si respira oggi? Ci sono due nuvolette insalubri sull’Italia, una su Milano e una proprio sopra le nostre teste, a Torino e dintorni. Lo scopriamo visitando il sito La mia aria, previsioni dell’inquinamento atmosferico nella penisola. Non fa piacere saperlo, ma è importante esserne consapevoli. Selezionando l’area sulla cartina e il giorno, possiamo avere un quadro dei livelli di inquinamento di oggi e dei prossimi giorni. Il sito fornisce anche informazioni sulla qualità dell’aria durante la giornata: solitamente è migliore nelle fasce centrali, da mezzogiorno alle 6 e peggiore la mattina e la sera. Una sezione è riservata ai bambini, meglio tenerli in casa o possiamo farci un bel giro fuori? Visitiamo, preoccupiamoci e poi protestiamo: contro l’inquinamento, purtroppo, non si sta facendo abbastanza. www.lamiaaria.it


Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia

gg World corner

Lola, bonita

U

n vero e proprio colpo di fulmine è quel che abbiamo provato quando abbiamo scoperto i vestitini di Lola for Kids, per bimbi da 0 a 36 mesi. Li disegnano due mamme di Barcellona, Airi, mamma della piccola Lola (ovvero, la musa), ed Emma. L’obiettivo era la perfetta equazione: abbigliamento pratico ma bello, prodotto in modo sostenibile con prezzi sostenibili. E i risultati danno loro ragione - dai body semplici e colorati, ai vestitini a fiori o quadrettati a quelle irresistibili scarpine in stoffa, tutto ci piace in Lola! www.lolaforkids.com

L’orologio per l’allattamento Sono tante le neomamme che vorrebbero ricordarsi con precisione l’andamento delle poppate del bebè e ci sono vari dispositivi e strumenti per aiutarle. Nessuno però riesce nell’impresa con tanto stile e semplicità come gli orologi Con Leche. Un quadrante funziona da orologio normale, l’altro è sintonizzato con le poppate, quando è avvenuta l’ultima e da quale parte. Semplice da usare, disponibile in tre modelli e nove colori, tutti in pelle morbida, che non irrita la cute delicata di mamma e bebè. www.conlechewatches.com

Cibi sani a scuola La mensa dei nostri bambini a scuola non sarà massimamente appetibile, però il menu è bilanciato, preparato in giornata, con frutta e verdura sempre nel menu. Lo diamo per scontato, ma non dappertutto è così. Negli Stati Uniti, ad esempio, le mense scolastiche spesso propongono cibo da fast food: fritti, salse, dolciumi, con troppe calorie e zero vitamine. Poco costoso, magari, ma malsano. Sono così sempre di più le iniziative volte a contrastare queste male abitudini. L’associazione Better School Food, ad esempio, riunisce genitori ed educatori nel tentativo di diffondere la consapevolezza che c’è un collegamento tra il cibo sano, la salute dei bambini e il loro rendimento a scuola. Lo fa in modo pragmatico ed efficace, con tanto di blog, una lista dei 10 obiettivi da raggiungere, un piano d’azione concordato e un kit di strumenti a disposizione dei genitori per contribuire a diffondere il verbo dell’associazione. www.betterschoolfood.org

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gg Computer di Luisa Tatoni

Tecnologia per educare C’

è chi la tecnologia non la vuole, o ne vuole meno, e c’è chi smania per il nuovo iPad, DirectTv o l’Usb 3.0. Allo stesso modo c’è chi si entusiasma per l’innata capacità del bambino a usare il computer e chi pensa che non c’è fretta, meglio imparare a usare la penna, che la tastiera arriverà. C’è la scuola, che si interroga su quanto e come integrare le tecnologie nella didattica. Una indagine di Adiconsum ha mostrato che in quasi tre quarti delle scuole italiane c’è un’aula di informatica attrezzata, ma il suo uso è molto ridotto. Sempre secondo l’indagine, a casa, quasi tutti i ragazzi hanno un computer (il 97%) anche se lo usano sostanzialmente per attività legate all’intrattenimento, come i videogiochi, i video, la musica, le foto o i social network. Anche gli insegnanti hanno familiarità con il Pc: il 94% ne possiede uno e il 50% si definisce “competente” nell’uso di Internet. Nonostante i numeri, l’uso delle nuove tecnologie nel mondo dell’istruzione è limitato: solo il 35% degli

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studenti riesce a entrare nell’aula di informatica più di una volta a settimana, ben al di sotto del minimo stabilito per legge, che prevede nella scuola secondaria 66 ore annuali di tecnologia più 33 di informatica, in pratica 3 ore a settimana.

Poche idee Le riforme della scuola hanno tentato di migliorare questa performance: l’ultimo tentativo viene dal ministro Mariastella Gelmini, che ha rilanciato un piano del 2006 per dotare le scuole italiane di 10.000 lavagne interattive multimediali (LIM). Il punto, però, non è tanto aumentare gli strumenti informatici, quanto trovare i contenuti per questi strumenti. Spesso gli insegnanti non sanno come applicare le tecnologie alla didattica: il risultato è che l’ora di informatica diventa un’ora di esercitazione sui pacchetti informatici: si “impara” l’uso dell’elaboratore di testi, del foglio di calcolo, magari dei database, si ascolta qualche spiegazione sull’hardware. Ai più piccoli è riservato qualche programma per disegnare. Compiti meccanici e ripetitivi assimilabili in un

L’informatica a scuola c’è, ma potrebbe dare di più paio di settimane. Ma la tecnologia potrebbe dare molto di più.

Un mezzo, non un fine La tecnologia, nella stragrande maggioranza delle aule informatiche, è fine a se stessa e questo è un errore. Se si vuole veramente fare didattica, è necessario trasformare il fine in mezzo, dunque non insegnare “informatica”, ma usare l’informatica per insegnare inglese, matematica, italiano, storia e qualsiasi altra materia. “Il laboratorio di informatica va ripensato - spiega Daniele Costamagna, ingegnere esperto di automazione e amministratore delegato di UniDida, la società torinese che ha inventato i laboratori di Cliccolo -. Lo scopo non deve essere insegnare a usare il computer, ma usare il computer per insegnare ogni altra disciplina. Pa-


gg Computer

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gg Computer

radossalmente, il computer, per lo studente, dovrebbe essere invisibile. Niente tastiera e niente mouse: solo un quaderno interattivo, un ‘Pen Tablet Display’ cioè uno schermo sensibile al tocco di una speciale penna, che permetta di appoggiare il palmo della mano sullo schermo (senza falsi contatti) e scrivere normalmente. L’uso deve essere intuitivo e immediato. In questo modo il computer dà il meglio di sé e il bambino può seguire il suo ritmo di apprendimento e godere dei vantaggi dell’interattività”.

Tecnologie didattiche Il dibattito sulle “tecnologie didattiche” (note come E-learning o educational technology) è ampio e articolato. Si definiscono così tutti i sistemi, le tecniche e gli strumenti per migliorare il processo di apprendimento nell’uomo. A che punto è l’introduzione delle tecnologie didattiche (e non solo delle tecnologie) in Italia? “La scuola non prepara sufficientemente i bambini

può aiutare a superare questi scogli, aprendo le porte a un nuovo paradigma di apprendimento che già esiste e che attende solo di essere applicato”.

Il magis

a quel che troveranno fuori - spiega Costamagna -. Il contesto in cui i nostri figli si troveranno a operare sarà più complesso e competitivo di quello scolastico. Faccio un esempio: a scuola si studiano inglese e francese, ma poi i ragazzi non sanno parlare le lingue. La critica al nozionismo, tanto in voga ai nostri tempi, è ancora molto presente e l’insegnamento delle nozioni è considerato un modello didattico limitato. Così, talvolta, ai bambini mancano le nozioni di base, che sono i mattoni di molte competenze; di conseguenza non riescono a inquadrare il sapere in un contesto più organizzato. La tecnologia

La Casa di Cliccolo Da un anno esistono a Torino le “Case di Cliccolo”, centri formativi interattivi dedicati ai bambini dai tre anni in su, aperti alle scuole e alle famiglie. È possibile portare i bambini anche solo una volta alla settimana per ripassare, imparare, sperimentare e conoscere attraverso l’informatica, in un ambiente gradevole, colorato e simpatico, dove tutti i banchi sono interattivi. Quel che piace di più ai piccoli frequentatori sicuramente sono le lezioni di inglese, svolte con il supporto di insegnanti madrelingua. Ai laboratori possono accedere tutti i bambini. La lezione dura 45 minuti; le Case sono aperte alle famiglie tutti i giorni in orario post-scuola e il sabato, oppure al mattino per chi non frequenta la scuola materna. All’ingresso, ogni bimbo riceve una carta blu con la quale si identifica sulle postazioni e una carta arancione per ogni percorso for-

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Quali vantaggi potrebbe apportare? “Cominciamo con la facilità di accesso ai materiali: in un buon laboratorio informatico le lezioni sono già preparate e ogni bambino può seguirle al proprio banco, con il proprio ritmo. Il che ci porta al secondo punto: la classe è una sola, ma i bambini sono diversi. L’insegnante deve tenere un ritmo unico per tutti, ma un buon sistema informatico può differenziare la velocità e la difficoltà degli esercizi, dando più stimoli agli alunni più veloci e meno frustrazione ai più lenti. In questo modo ogni bambino è portato non tanto a competere con gli altri, ma soprattutto con se stesso, superando i propri limiti senza stressarsi, per il naturale gusto della sfida. È il concetto di ‘magis’, che porta a

mativo che può fare. Si va dal corso di prelettura dedicato ai bambini di quattro o cinque anni, alle lezioni di inglese, alle lezioni di lettura e scrittura, passando attraverso le competenze geometriche, logiche e aritmetiche fondamentali. Così, se un bimbo fatica con le tabelline, da Cliccolo trova l’ambiente giusto per esercitarsi senza noia (e senza far impazzire i genitori). La prima ora di lezione è gratuita, poi è possibile acquistare abbonamento mensili o pacchetti di lezioni. Dove La Casa di Cliccolo 1, corso Agnelli 22/c – Torino, presso “Il Lido di Peo e Pea” La Casa di Cliccolo 2, via Onorato Vigliani, 11/9 – Torino Per informazioni: tel. 345 4205010 - www.cliccolo.it


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non essere mai contenti dello status quo, del noto e del provato e spinge ad andare avanti per scoprire e raggiungere qualcosa di più; un metodo didattico antico ed efficiente, applicato tra l’altro da alcune scuole, come per esempio, l’Istituto Sociale di Torino”.

Troppo computer? Usare il computer per studiare storia non significa sovrastimolare i bambini? In fondo di Tv, console e Pc ce n’è abbastanza a casa... “Di solito studiare non è divertente: richiede impegno, disciplina e dedizione. Gli stimoli sono importanti e possono trasformare lo studio in un piacere. Non c’è motivo per preferire un libro in bianco e nero a un libro bello e colorato. Lo stesso vale per i metodi di studio. È compito dell’insegnante evitare sovraccarico e sovrastimolazione. Mi è capitato di vedere bambini esercitarsi al computer così velocemente

da superare qualsiasi aspettativa: con brevi sedute di tre quarti d’ora raggiungevano le competenze richieste. Se si impara in breve tempo, tanto di guadagnato. Ovviamente un buon laboratorio informatico dovrebbe offrire all’insegnante anche strumenti semplici e concreti per valutare il lavoro degli alunni. La tecnologia deve aiutare il docente e non ostacolarlo”. Altro? “C’è veramente tanto che si dovrebbe dire: un laboratorio informatico ben strutturato può, per esempio, innovare il modo in cui i ragazzi imparano, stimolare il ‘Cooperative learning’, cioè la capacità di imparare in gruppo, un presupposto indispensabile per la ricerca scientifica, realizzabile solo se tutti cooperano, si aiutano reciprocamente e si sentono corresponsabili del percorso reciproco”. La tecnologia potrebbe dare molto alla scuola e agli studenti. Ma è importante che rimanga il mezzo attraverso il quale viene trasmessa la conoscenza. Giovani Genitori 19

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di Brunella Manzardo

Colora d’arte il weekend

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gg Laboratori

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orse non tutti sanno che novembre è un mese speciale per la città di Torino. Da qualche anno è stato infatti eletto “mese dell’arte contemporanea”: ce lo ricordano le Luci d’Artista, speciali luminarie ideate da artisti viventi di fama internazionale, accese puntualmente all’inizio del mese, al posto delle tradizionali luci natalizie. Pronti? Via! Le luci si accendono ed ecco partire uno scoppiettante calendario di eventi, mostre, fiere, appuntamenti che richiamano appassionati da tutto il mondo. Quale occasione migliore per avventurarsi alla scoperta dell’arte del nostro tempo nei musei della città e dei dintorni, superando quel po’ di scetticismo che spesso fa dire, davanti a un’opera contemporanea, “Lo potevo fare anche io”. In realtà questo tipo di arte intriga e incuriosisce molto i bambini: non resta che scegliere tra le numerose proposte dei nostri musei per scoprire che l’arte contemporanea è alla portata di tutti, grandi e piccini, purché pronti a mettersi in gioco. Buon divertimento!

L’arte contemporanea è alla portata di tutti, grandi e piccini, purché pronti a mettersi in gioco

La Galleria d’Arte Moderna Il nostro viaggio inizia dalla GAM, Galleria di Arte Moderna e Contemporanea. Da non perdere, oltre alle mostre temporanee, sempre di alto livello, le Collezioni, allestite per sezioni tematiche, Infanzia, Veduta, Genere, Specularità; gli accostamenti tra opere di epoche diverse spezzano la tradizionale linea cronologica e vivacizzano il percorso. L’area dedicata alle attività educative è stata recentemente rinnovata: si tratta di una vasta zona sottratta alle mostre per dedicarla a bambini e ragazzi. La GAM propone alle famiglie i Family Day, appassionanti percorsi di conoscenza che connettono linguaggi artistici diversi. Sono previsti due appuntamenti al mese, la domenica alle 15. In laboratorio vengono utilizzati materiali eterogenei a fini espressivi; un’occasione per bambini e adulti di mettersi in gioco. L’incontro di domenica 14 novembre sarà dedi-

cato a L’arte e la poesia di Osvaldo Licini, in concomitanza con la mostra del maestro dell’astrattismo allestita fino al 30 gennaio 2011. L’incontro del 28 novembre sarà L’Art en jeu: Jean Arp, un percorso che abbina la visione dell’opera e il laboratorio alla lettura di libri d’arte per bambini della famosa collana L’Art en jeu pubblicata dal Centre Pompidou. Il costo dei Family Day è di 3 euro, le attività sono pensate per i bambini dai 5 agli 11 anni. Un’altra proposta per le famiglie sono i GAMLibLab: dal martedì al sabato e su prenotazione, piccoli gruppetti dai 10 bambini in su, accompagnati da uno o più adulti, possono trascorrere il pomeriggio al museo, scegliendo tra laboratori, letture creative o attività nel giardino del museo. Sia per Family Day che per GAMLibLab è indispensabile la prenotazione allo 011 4429546/7. La GAM si trova in via Magenta 31, a Torino, www.gamtorino.it

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gg Laboratori

Pinacoteca Agnelli Un vero e proprio “scrigno” (così ne ha concepito la sede l’architetto Renzo Piano) è la Pinacoteca Agnelli, che contiene preziose opere di arte antica e moderna, appartenute all’avvocato Agnelli e alla moglie Marella, oltre a ospitare mostre di arte contemporanea. Dal 7 novembre al 27 febbraio 2011 presenterà China Power Station, che dà conto dell’esplosione creativa dell’arte cinese avvenuta negli ultimi anni. Per gli adulti potrebbe essere interessante seguire la “maratona” Il futuro della Cina: domenica 7 novembre, dalle 12 alle 18, il critico d’arte Hans Ulrich Obrist dialogherà con filosofi, artisti e architetti cinesi

Notte bianca sul Tappeto Volante Per un sabato sera diverso dal solito, appuntamento il 6 novembre, dalle 19 in poi in via Principe Tommaso 25, a Torino, nell’ambito di Paratissima, kermesse di arte contemporanea che coinvolgerà tutto il quartiere di San Salvario, in parallelo alla Fiera Internazionale Artissima. La scuola dell’infanzia Bay resterà aperta per la notte bianca: è una scuola speciale, dove nel 1996 è nato il progetto Tappeto Volante condotto dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli. Si tratta di un percorso sperimentale che utilizza i contenuti dell’arte contemporanea per educare all’intercultura.

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sul futuro della seconda potenza economica del mondo. Per i bimbi dai 4 anni in su, ogni domenica alle 16 la Pinacoteca organizza attività di sperimentazione creativa, collegate alla visione delle opere in mostra. In particolare, il percorso Scatole cinesi è come un’avventura che permette di raccontare e immaginare storie ispirate a una cultura artistica lontana. I bambini costruiranno, grazie alla manipolazione di scatole di recupero, piccoli e grandi mondi, inedite scatole cinesi, pescando tra vecchi e nuovi materiali. Inoltre, sempre collegati alla mostra sulla Cina, e di grande interesse per le famiglie, sono il workshop sulla calligrafia cinese e il laboratorio Costruiamo gli aquiloni. Il calendario completo di tutte le attività è disponibile sul sito. Per informazioni e prenotazioni, 011 0062713, segreteria@ pinacoteca-agnelli.it. La Pinacoteca si trova all’interno del complesso del Lingotto, in via Nizza 230 a Torino, www.pinacoteca-agnelli.it.

In occasione di Paratissima, saranno costruiti dai presenti e portati in parata gli ABI-TANTI, creature in forma di piccoli umanoidi/robot, realizzate dalle tante persone che hanno partecipato al progetto ABI-TANTI, la moltitudine migrante: un grande gioco collettivo e itinerante, pensato per la piazza intesa come luogo dell’incontro. Gli ABI-TANTI si caratterizzano in tante varianti a partire da una comune base di legno, quasi un DNA, e sono dispositivi fenomenali per parlare di identità, differenza, intercultura. Non è un caso che il progetto, che ha già invaso molte piazze in Italia e non solo, sia nato proprio per la scuola Bay di San Salvario.

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Le due sedi della Fondazione si trovano a Torino e a Guarene e ospitano mostre rappresentative delle tendenze dell’arte di oggi. A Torino, in relazione alla mostra Modernikon. Arte contemporanea dalla Russia allestita fino al 27 febbraio 2011, una volta al mese si organizzano le Domeniche al museo per le famiglie: proposte di visita e laboratorio per bambini dai 3 ai 10 anni e aperte ai genitori. Le opere esposte sono le tappe di un percorso di gioco e di esperienza creativa, che si snoda tra le sale alla scoperta delle invenzioni degli artisti: enormi uomini fatti di pane, disegni tridimensionali creati con fili di metallo, che citano celebri opere di Rembrandt, impronte digitali giganti realizzate in bronzo, forme geometriche e colori primari che compongono personaggi, collage e fotografie. L’esperienza vissuta in mostra, viene tradotta in laboratorio nella creazione di disegni, catalogazione di materiali diversi, impronte e colori: come tanti diari di viaggio, o ricordi da portare con sé. Il costo è di 5 euro a bambino, gratuito per genitori e accompagnatori; 3 euro per i possessori dell’Abbonamento Musei. Per prenotazioni e informazioni: 011 3797631, dip.educativo@fsrr.org. La Fondazione si trova in Via Modane 16, a Torino, www.fsrr.org.


gg Laboratori

Museo d’Arte Contemporanea, Castello di Rivoli Infine, a pochi chilometri da Torino troviamo il Castello di Rivoli, un museo unico nel suo genere: antica residenza sabauda incompiuta ospita, tra antichi affreschi, camini e decorazioni in stucco, opere sorprendenti realizzate dagli anni Cinquanta a oggi. Giochi di luce in movimento, enormi oggetti sovradimensionati, quadri specchianti, sale dipinte a colori vivaci, ambienti percorribili per sperimentare la percezione di equilibrio e disequilibrio, sono solo alcune delle possibili suggestioni fornite dalla Collezione Permanente. In parallelo, la mostra Exibition, Exhibition, visitabile fino al 9 gennaio 2010, offre un excursus sul tema del doppio nell’arte contemporanea. Altrettanto notevole è la qualità delle proposte del Dipartimento Educazione, che dedica alle famiglie i Weekend’arte. Per ogni incontro una proposta diversa, che abbina alla visita guidata l’esperienza di labora-

torio, coinvolgente e divertente; i genitori possono scegliere se partecipare al laboratorio con i figli o proseguire la visita. Sabato 20 e domenica 21 novembre il tema sarà Doppiamente: in relazione alla mostra, si sperimenteranno i concetti di sdoppiamento, simmetria, specularità, duplicazione. Weekend’arte si svolge il terzo fine settimana del mese da ottobre a giugno, il sabato alle 15.30 e la domenica alle 15; è consigliata la prenotazione. Il costo è di 4 euro per bambini e adulti, gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei. Inoltre, al Museo si può festeggiare un indimenticabile Compleanno da Re: su prenotazione, è possibile organizzare il proprio Weekend’arte esclusivo nei suggestivi spazi del Castello. Il costo è sempre di 4 euro per l’ingresso, più 70 euro per ogni guida prenotata. Per informazioni e prenotazioni: 011 9565213, educa@castellodirivoli.org. È attivo un servizio di navette da e per il capolinea della metropolitana Fermi, gli orari sono sul sito www.castellodirivoli.org. Giovani Genitori 23


gg Viaggi di Stefania Moriondo

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gg Viaggi

Parigi a novembre P

arigi è sempre bella: è romantica, raffinata, ricca di arte e di cultura, piena di posti fantastici dove fare shopping e di angolini dove mangiare baguette, ostriche o formaggio. Magari viene da pensare che sia meglio andarci d’estate o in primavera, quando il tempo è più clemente. Ma novembre, a Parigi, è un mese speciale: il Natale è alle porte e la città si accende di luci e di un soffuso calore affascinante.

Le vetrine animate È senza dubbio sul boulevard Haussmann che si possono ammirare le più belle vetrine animate, una vera chicca di Natale. Come ogni anno, da più di cinquanta anni, in questo lungo viale le famiglie si fermano davanti alle gigantesche vetrine degli altrettanto famosi grandi magazzini: le Galeries Lafayette (al numero 40) e Printemps (al 64). I due colossi dello shopping si sfidano a colpi di marionette. Ogni vetrina ospita decine e decine di pupazzi animati che riproducono piccole scene delicate: topi di campagna, cicogne ballerine, conigli trampolieri e scoiattoli che prendono il tè si muo-

vono danzando sotto gli occhi incantati di tutti. È uno spettacolo unico, che merita vedere. Mercatini di Natale si trovano più o meno in tutti gli arrondissement: a Place Saint Sulpice, a Saint Germain des Prés, nella rotonda che si estende dagli Champs-Elysées fino a Place de la Concorde, a Port de Suffren vicino alla Tour Eiffel. Una grande pista di pattinaggio all’aperto viene installata nella piazza davanti all’Hôtel de Ville e una grande ruota panoramica svetta sulla Place de la Concorde. L’atmosfera è magica ed è decisamente meno confusionaria e costosa della stessa atmosfera che si respira a dicembre.

Il viaggio Da Torino, Parigi si raggiunge con un volo diretto da Caselle, ma c’è anche l’alternativa Tgv, il treno ad alta velocità che da Porta Susa arriva a Parigi in sei ore. Si possono trovare anche biglietti da 60 euro a testa, andata e ritorno, ma per usufruire di questo supersconto bisogna organizzarsi per tempo e chiedere, in stazione, quali sono i giorni fortunati. L’arrivo è in pieno centro a Parigi, nella Gare de Lyon, da dove si prende la

Un viaggio di fine autunno alla scoperta delle luci più belle di Natale, nella città più bella del mondo metro e si arriva ovunque. Appena scesi dal treno, conviene dirigersi ai punti di informazione per acquistare un pass trasporti. È caro, ma fa risparmiare, perché a Parigi si sale e scende dal metro cento volte al giorno. Per i bambini il divertimento inizia proprio in metropolitana: un vero labirinto di corridoi, scale mobili, tapis roulant, con i parigini che corrono. Noi adulti siamo un po’ frastornati (bisogna tenere la destra per permettere di sorpassare a chi ha fretta), ma i bambini si stupiscono e ridono molto. Per dormire poche notti va bene la sistemazione in hotel; se però avete la possibilità di fermarvi di più, valutate l’opportunità di affittare un apparta-

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gg Viaggi

mento, anche solo un monolocale. È comodo se si hanno bambini piccoli che faticano a trovare qualcosa di appetibile al ristorante e hanno bisogno di riposarsi di tanto in tanto. Si risparmia un bel po’, anche se si deve fare la spesa, ma l’illusione di essere veri parigini e il gusto di frequentare i mercatini di zona è unico. Occasioni d’affitto si trovano sul sito www.homelidays.it.

Monumenti Non serve elencare monumenti e luoghi che meritano una visita a Parigi. Ci sono posti però che con i bimbi al seguito non potete proprio mancare: la Tour Eiffel, con i suoi 324 metri di altezza e 18.083 pezzi di ferro, catturerà l’interesse e lo stupore dei fanciulli e li metterà del giusto umore per una visita con il naso all’insù. Si può salire a piedi o con uno dei tre ascensori e ci sono più livelli di arrivo, due ristoranti e un negozio di souvenir. Notre-Dame è il ricordo di un cartone animato e lo stile gotico non sconvolgerà i piccini, ma pazienza. Di qui potete partire per una passeggia-

ta lungo la Senna, un concentrato di bancarelle di libri, poster e fotografie, tutto davvero molto parigino. Se volete rimanere all’aria aperta, nel quartiere di Pigalle c’è la partenza della funicolare che sale sulla collina del Sacré-Coeur. La basilica non è così architettonicamente significativa, ma il panorama è garantito; e poi vi trovate a Montmartre, il quartiere degli artisti, pieno di negozietti, di pittori, ma anche di agenzie di pubblicità, fotografi e stilisti. E tutto intorno viuzze tranquille, ville, sentierini e giardini. Se volete stupire i pupi, puntate sul Centre Pompidou: un edificio ultramoderno con vetrate e scale mobili esterne, che sul tetto ospita grandi mostre contemporanee. La vicina Fontana Meccanica Stravinsky (Fontaine des automates) è un incanto. Dice la leggenda che fu regalata a Torino, prima che a Parigi, ma la città rispose che non sapeva dove metterla. All’interno del Centre Pompidou c’è il museo d’arte moderna (gratuito per gli under 18). La piazzetta di fronte, un piano inclinato con prese d’aria che ricordano i camini delle navi, è

Shopping & food A Parigi si mangia ovunque, qualsiasi cosa e a qualsiasi ora: esistono ristoranti etnici da tutto il mondo, al punto che è difficile trovare un locale tipicamente francese. Per i bambini non sarà facilissimo adattarsi, ma si trovano i piatti di sempre (bistecca e patate fritte, pizza, crêpe e croque-monsieur, che poi è un toast gratinato). Probabilmente uscirete non molto soddisfatti in rapporto a ciò che avete pagato. Per uno snack veloce potete optare per i paninoni fatti con tranci di baguette riempiti di tutto un po’, che sono venduti anche nelle panetterie.

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Sempre in panetteria si trovano dolcini invoglianti, insalate miste o torte salate. Per lo shopping vale lo stesso discorso: c’è di tutto. Ricordini e souvenir fanno orrore ai grandi, ma piacciono tanto ai bambini. Maman et papa preferirebbero forse gli oggetti di lusso delle boutique degli Champs Elysées (tre chilometri di folla cosmopolita e negozi di lusso, grandi magazzini, ristoranti, cinema e multinazionali). Oppure Place Vendôme, dove, come dicono i francesi, si va a “lèchevitrines”. Letteralmente: “leccare le vetrine”. Senza comprare nulla.

animata da cantastorie, artisti di strada, caricaturisti, ma anche gente che prende il sole o bambini che corrono. Se invece volete farvi un’idea della grandiosità della città senza stancarvi troppo, salite sul Batobus, un battello che percorre la Senna e che fa otto fermate in corrispondenza dei luoghi di maggior interesse turistico. Il biglietto costa 11 euro e dura tutto il giorno; si può salpare ogni 25 minuti, dalle 10 alle 19 e potete salire e scendere a ogni fermata. E se proprio siete a corto di idee, ricordatevi che con una linea di Rer (una metropolitana a lunga percorrenza) si arriva in mezz’ora alla Reggia di Versailles o a Eurodisney.

Momenti di relax Quando tutta la famiglia è stanca e i ragazzini hanno evidenti necessità di correre e giocare, potete andare dritti ai Jardins du Luxembourg, che si trovano nel cuore del Quartiere Latino. È un parco magnifico, con zone dedicate ai giocatori di scacchi e di carte, campi da tennis, gente che legge, prende il sole, studia o dipinge. C’è persino una scuola di orticoltura e apicoltura. Per i bambini c’è un parco giochi chiuso e a pagamento con giochi e attrezzature per tutte le età. Il mercoledì, il sabato e la domenica (e tutti i giorni delle vacanze scolastiche) si può assistere al Guignol, il teatro delle marionette. Ci sono diversi punti ristoro all’aperto per una crêpe


gg Viaggi

o un gelato al volo. Un’alternativa altrettanto piacevole, è la passeggiata nel quartiere ebraico nel quarto arrondissement (il cui epicentro è rue des Rosiers), simpatico e particolare per le sue viuzze e le botteghe kosher, bimbi e uomini col capo coperto dalla Kippah e i riccioli che spuntano dai lati. In rue des Blancs Manteaux c’è anche un allegro giardinetto frequentato da mamme e bambini del quartiere, con vasca della sabbia, tavolo da ping pong e giochetti di legno.

Tutto dedicato a loro Se riuscite, dedicate mezza giornata alla curiosità scientifica dei vostri fanciulli. Prendete il metro in direzione del diciannovesimo arrondissement e scendete al Parco della Villette, un luogo avveniristico che ospita la Cité des Sciences et de l’Industrie. La Cité non è un museo come gli altri, ma un vero esempio di creatività, attualità e interattività. C’è davvero

tanto da vedere, per cui conviene informarsi all’ingresso e farsi consigliare, in base all’età dei bambini, il laboratorio e gli spettacoli più adatti. I prezzi dei biglietti variano a seconda delle combinazioni. Il tutto ricorda un po’ la Città dei Bambini di Genova, ma in grande stile. Si mette la testa in un formicaio, si spostano palline con un getto d’acqua, si prova l’ebbrezza di condurre un telegiornale, si misura il tempo di un scatto di corsa, si programmare il taglio e la stampa di una scatoletta. Non passa inosservato il Geode, una palla d’acciaio levigato che ospita una sala cinematografica con uno schermo di mille metri quadrati, una visione a 180°, immagini in rilievo e acustica perfetta (i bambini devono avere almeno 3 anni ed è vietato alle donne in gravidanza oltre il sesto mese). I film in 3D sono fiction o documentari: un tour mondiale degli U2, i mostri marini, un viaggio nel deserto. E poi c’è un acquario, un sommergibile vero e molto altro ancora. Giovani Genitori 27

Studio Odontoiatrico Dott.ssa Eva Maria Opara Specialista in Ortodonzia Martedì e venerdì dalle 9 alle 14 Lunedì e giovedì dalle 14 alle 19 Via Rossi, 3 - Pinerolo (TO)

Il suo sorriso in mani sicure


gg Viviamo così

Non toglie, anzi aiuta D

onare, aiutare e tornare a vivere. Informare e sensibilizzare partendo dai più giovani e dalle donne in gravidanza: sono parole importanti, ma più ancora lo sono i gesti come quelli che ha fatto e continua a fare Raffaella. Lei è una tra le referenti dell’Admo, l’Associazione Donatori di Midollo Osseo, ma soprattutto è una donatrice diretta: una scelta difficile, che tuttavia è stata appoggiata dai genitori e dal marito.

Tutto cominciò quando “Ci siamo conosciuti su un tram a Torino, anche se siamo entrambi

28 Giovani Genitori

saluzzesi - racconta Raffaella -. A Torino io lavoravo all’Università, grazie a una borsa di studio, mentre Paolo lavorava in uno studio legale. Il primo dicembre 2000 ci siamo fidanzati e dopo un anno eravamo sposati. Siamo andiamo a vivere a Verzuolo facendo i pendolari tra casa e Torino, dove mio marito continuava a lavorare per lo studio legale e io frequentavo un concorso di specializzazione per la medicina del lavoro al CTO, il Centro Traumatologico di Torino. Il tempo passa e Raffaella scopre di essere incinta della sua prima bambina. “Il corso di specializzazione non dà diritto alla materni-

Raffaella, 35 anni, medico specialista in medicina del lavoro Paolo, 41 anni, avvocato Beatrice 7 anni Bianca 5 anni Benedetta Elisa 3 anni e mezzo

tà, ma permette solo di recuperare le ore di straordinario - spiega Raffaella -, così ho lavorato sino alla nascita di Beatrice avvenuta nell’aprile del 2003. Fondamentale è stato l’aiuto dei nonni che facevano i turni per guardare la piccola, perchè noi partivamo al mattino presto e rientravamo solo alla sera. Dopo alcuni mesi ho scoperto di aspettare la mia secondogenita. A novembre del 2004 avevo terminato il corso di specializzazione con il mio bel pancione e dopo pochi mesi, a gennaio 2005, è arrivata Bianca. A questo punto avevo deciso di fermarmi e di fare il punto sul mio lavoro. In accordo con mio marito


gg Viviamo così

La storia di una mamma donatrice di sangue, midollo osseo e cordone ombelicale avevo deciso di scegliere la libera professione e di aprire uno studio medico, ma neanche il tempo di pensarlo che è arrivata la bella e sorprendente notizia: c’era in arrivo una terza bambina, Benedetta! Come per le altre due nascite mi

hanno prenotato il parto cesareo. Solo che questa volta ci eravamo accorti che c’erano dei problemi: io ero a rischio di isoimmunizzazione, perché il mio sangue è Rh negativo, mentre mio marito è Rh positivo. Così, a differenza delle due prime nascite che sono avvenute nell’ospedale di Savigliano, abbiamo deciso di effettuare il parto all’ospedale Sant’Anna di Torino, per prevenire eventuali problemi a Benedetta”. Ma il destino ci mette il dito. “A causa di una emorragia mi hanno fatto un cesareo d’emergenza due settimane prima della data programmata ed è così che a luglio 2006 è nata Benedetta Elisa”.

Nasce il desiderio di donare “Sono una donatrice di sangue – racconta Raffaella – e prima di avere le bambine, un giorno, mentre aspettavo di fare una donazione in ospedale, ho trovato un volantino dell’Admo, l’associazione che si occupa di informare le persone della possibilità di combattere leucemie, linfomi e altre neoplasie del sangue attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo. Mi ha particolarmente colpito la storia di Rossano Bella, a cui è dedicata la sezione di Villar Perosa. C’era scritto: ‘Per amor di Dio non fate che la mia morte non serva a nul-

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gg Viviamo così

la, combattete la leucemia’. Dopo aver letto queste parole ho deciso che dovevo iscrivermi all’ADMO e mi sono proposta per diventare donatrice di midollo osseo”. La pratica per diventare donatori è molto semplice: viene prelevato un campione di sangue che viene “tipizzato”, cioè schedato e inserito in un database, dove vengono raccolte tutte le informazioni a livello nazionale e internazionale e dove si valutano le eventuali compatibilità con i malati oncologici. “Nell’aprile del 2000 sono stata avvisata che la mia tipizzazione

La giornata tipo 7 • sveglia, preparativi in bagno e colazione per Beatrice, Paolo e Raffaella 7.30 • arriva la tata che prepara Bianca e Benedetta 7.50 • Raffaella accompagna Beatrice a scuola, mentre Paolo va al lavoro 8.10 • Raffaella si reca in studio a visitare. Alle 9 torna a casa per prendere le bimbe 12.30 • a pranzo sono tutti fuori, chi a scuola, chi all’asilo, chi al lavoro 16.30 • Raffaella e Paolo, quando riescono, vanno a prendere Beatrice a scuola e le sorelline all’asilo. Consegnano le bimbe ai nonni e tornano al lavoro sino alle sette 19.30 • tutti a casa, cena e poi a dormire

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era compatibile con un ragazzo svizzero di 23 anni, malato di leucemia mieloide acuta. Sono stata chiamata nel reparto di ematologia a Cuneo dove sono stata sottoposta ad alcuni accertamenti per valutare l’effettiva compatibilità”. Il risultato di questi esami è molto buono: la compatibilità tra Raffaella e il ragazzo ricevente è del 95%: un valore che si ottiene praticamente solo tra consanguinei. “Pur non conoscendoci né avendo rapporti di parentela, è risultato che quel ragazzo e io eravamo come due fotocopie genetiche - racconta Raffaella -. La compatibilità è arrivata al 100% perché abbiamo entrambi sangue RH negativo. La notizia mi ha reso molto felice e sono rimasta in attesa della data di ricovero per la donazione, fissata per il 19 settembre 2000 a Torino”. Prima di effettuare il ricovero Raffaella è stata sottoposta a un colloquio medico-legale e a uno psichiatrico. “Mi hanno informato sulle procedure della donazio-

ne e su come sarebbe avvenuto l’intervento. Inoltre dovevo farmi prelevare diverse volte il sangue, che sarebbe stato conservato per farmi delle autotrasfusioni durante il prelievo. Mi hanno anche detto che l’obiettivo era prelevarmi 1,2 litri di midollo osseo, visto che il ragazzo ricevente pesava più di 80 chili”. Così per tre settimane Raffaella va in ospedale dove le vengono prelevate sacche da mezzo litro di sangue, sino a raggiungere i cinque litri necessari.

La donazione La mattina del giorno stabilito per la donazione, un lunedì, Raffaella si è recata in ospedale accompagnata dai genitori “I miei mi sono stati sempre vicini e hanno condiviso questa mia scelta. Mi hanno aiutato molto anche dopo l’intervento. Nei giorni antecedenti al ricovero, ho dovuto prestare particolare attenzione a non ammalarmi e a evitare le situazioni a rischio. Il ragazzo ricevente, in contemporanea, è stato sottoposto a un trattamento chemioterapico per eliminare le cellule neoplastiche. In questo modo il suo corpo poteva accettare la trasfu-


INVESTI SUL TUO FUTURO CON IL NOSTRO INGLESE Per saperne di più L’Associazione per la donazione del midollo osseo, ADMO, si trova all’indirizzo www. admo.it. L’elenco delle banche del sangue cordonale si trova all’indirizzo www.salute.gov.it/ servizio/documenti/banche_ di_sangue_di_cordone_ombelicale.pdf

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sione di midollo e forse, chissà, cominciare una nuova vita”. Il giorno dell’operazione, con l’anestesia epidurale perché Raffaella preferisce quella alla totale, i medici le hanno prelevato il midollo con un ago, estraendolo dalle creste eliatiche del bacino. L’intervento dura due ore e mezza e va effettuato con cautela, lentamente, perché nel contempo vengono effettuate anche le autotrasfusioni. “Ad aspettare il midollo osseo c’era un fattorino che è volato subito a Ginevra. Assieme alle sacche ho chiesto di poter inserire un biglietto anonimo, scritto in tre lingue, dove auguravo al ragazzo buona fortuna. Il giorno dopo sono stata dimessa e ho cominciato una tranquilla convalescenza”. Dopo la donazione, Raffaella resta in contatto con l’Admo. “Ho cominciato a raccontare la mia esperienza nelle scuole e nelle serate informative per sensibilizzare le persone alla donazione del midollo osseo”.

Il cordone ombelicale La storia delle donazioni non finisce qui. “Quando ero incinta, la dottoressa Nasi, pediatra all’ospedale di Savigliano, mi ha informata che era possibile effettuare la donazione del cordone ombelicale – racconta Raffaella –. Di comune accordo con mio marito abbiamo deciso, in occasione della nascita di Bianca, che avremmo donato anche il cordone”. A differenza della donazione di midollo osseo, la donazione del sangue cordonale non è invasiva né per la mamma né per il bambino e permette di salvare il sangue residuo contenuto nel cordone e nella placenta, dove sono presenti cellule staminali simili a quelle del sangue midollare. “Avrei voluto compiere lo stesso gesto anche in occasione della nascita di Benedetta, ma nei parti d’urgenza non è possibile. Mi è rimasta però sempre la voglia di sensibilizzare le persone: questa donazione è un gesto d’amore che non comporta alcun rischio”.

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Cosa avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?

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La danza africana

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pesso, quando si parla di Africa lo si fa attraverso luoghi comuni e generalizzazioni, come un unico grande Paese abitato da un unico popolo. L’Africa raccoglie invece decine di Paesi, in ognuno dei quali vivono popoli ed etnie differenti, con lingue, tradizioni e cultura profondamente diverse. C’è però un elemento che li accomuna: è la danza”, così ci racconta Rossella Xillovich, una delle più esperte insegnanti di danza africana a Torino. “Nel continente africano danza e musica sono strettamente legate, così come lo sono al ritmo. Un corso di danza africana è qualcosa di più di un corso di ballo: è vivere tutti insieme un’esperienza nuova attraverso il movimento, la musica, il ritmo, una sorta di “viaggio” anche in un’altra cultura. In Africa la danza accompagna la vita delle persone, non è solo intrattenimento e divertimento, ma scandisce le tappe della vita, dalle cerimonie rituali a quelle di iniziazione, dai riti agricoli a quelli di guarigione”. In un corso di danza africana si eseguono movimenti danzati semplici e complessi sempre accompagnati dai ritmi delle percussioni suonate dal

vivo. Rossella lavora abitualmente con uno o più percussionisti: “C’è una stretta interazione tra ritmo e movimento. La presenza in sala del percussionista è necessaria, perché contribuisce a creare una profonda simbiosi tra questi due aspetti, parte di uno stesso linguaggio”. Taté Nsongan, musicista famoso, percussionista dei Mau Mau, collabora con Rossella da anni: insieme hanno fondato l’associazione culturale Kin Koba Voci Lontane e insieme organizzano corsi e laboratori. La danza di espressione africana è ovviamente adatta sia agli adulti sia ai bambini e ai ragazzini. “I bambini hanno dalla loro la mancanza di inibizioni, la totale spontaneità: sanno abbandonarsi al ritmo e al movimento con una naturalezza che noi adulti abbiamo perso. I corsi dedicati ai più piccini di 4-5 anni, hanno una importante componente ludica. L’interazione con loro è immediata, la danza e il ritmo sono una sorta di gioco educativo. Con i più grandi invece possiamo seguire un percorso più approfondito e complesso e cominciare a introdurre degli schemi codificati. Quello che però e importante

sottolineare è che la danza africana rappresenta un potente mezzo di integrazione sociale e culturale, riflette in un certo senso l’essenza di una cultura e questo passa anche attraverso i canti, che accompagnano le danze. In Africa non c’è una demarcazione netta tra danza, musica e canto, che sono vissuti insieme: durante i miei corsi insegno piccole strofe, ritornelli da cantare tutti insieme e i bambini lo apprezzano moltissimo”.

La danza africana riflette l’essenza di una cultura

“La magia della danza e del tamburo” L’associazione culturale Kin Koba Voci lontane, organizza dei laboratori ludico-creativi di avvicinamento alla danza d’espressione africana dedicati ai bambini dai 5 ai 12 anni e ai loro genitori. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 27 novembre dalle ore 15 alle 17. Costo: 10 euro a bambino, oppure 15 euro bambino + adulto. Il laboratorio si tiene presso il Centro Sportivo Robilant, in piazza Robilant 16 a Torino. Per informazioni e iscrizioni: Rossella 3497875826, rossella.x31@libero.it, kinkoba_vocilontane@yahoo.it www.kinkobavocilontane.com Giovani Genitori 37

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Come affrontare con i bambini un tema delicato come la morte

Buongiorno, gradirei un consiglio dalla psicologa, se possibile. Da qualche tempo mio figlio Andrea di 5 anni mi fa domande sempre più specifiche sulla morte: perché si muore? Cosa succede? E se i nonni o noi genitori moriremo o invecchieremo? Ho provato a spiegare la verità, cercando di parlarne come di una cosa normale e fisiologica, di cui non c’è da aver paura. Lui però è andato letteralmente in crisi, si è messo a piangere e a dire che non voleva che né lui né le persone a lui care invecchiassero. A quel punto ho cercato di calmarlo dicendo che noi cercheremo di tenerci in forma per stare sempre bene e non invecchiare tanto. Ovviamente questa non è la soluzione e non so sinceramente come fare a spiegare la verità senza che questa crei in lui ansie e paure. Mi sembra anche strano che un bimbo di soli 5 anni si preoccupi di cose così complicate. Grazie per la disponibilità. Saluti, Laura Cara Laura, tuo figlio sta crescendo e le sue paure lo dimostrano. In questa fase i bambini iniziano a comprendere la differenza tra realtà e finzione e a percepire anche le sfumature non sempre gradevoli della realtà. La morte fa parte del ciclo della vita di ogni essere vivente, se lui frequenta la scuola dell’infanzia avrà sicuramente sperimentato la semina, osservato la crescita di qualche piantina e sentito parlare del processo di invecchiamento, avrà visto la sua piantina appassire e morire. Senza dubbio qualche esperienza recente di lutto vissuta da un compagno di giochi o da qualche adulto vicino, avrà sollecitato in lui il pensiero che la stessa

cosa possa accadere anche a chi gli vive accanto. Mille complimenti per non aver inventato strane storie ma per aver cercato di portare la verità come risposta ai suoi dubbi. Trovare una verità assoluta in merito all’argomento è pressoché impossibile! Anche gli adulti in fondo cercano la propria verità attraverso il loro credo religioso, ideologico, culturale e abbracciano con rassegnazione una tesi plausibile. Il tema della morte risveglia anche le ansie degli adulti e la consapevolezza di non avere un pacchetto preconfezionato di cose giuste da dire complica la questione. Una delle ansie vissute dal bambino è sicuramente il timore di essere abbandonato e lasciato solo. Questo sentimento profondo di fragilità e dipendenza dall’adulto è il tema portante di tante fiabe famose: da Biancaneve, a Pollicino, a Cenerentola è un susseguirsi di protagonisti lasciati soli, privi della loro mamma, piccoli eroi che si sono già confrontati con il tema della morte e sono diventati grandi lottando e incontrando figure amiche che con un tocco di magia li hanno condotti alla vita adulta. I bambini sono da sempre affascinati dalle fiabe proprio perché sono contenitori attraverso i quali possono rielaborare sentimenti ed emozioni contrastanti. La fiaba, come il genitore, rassicura, conforta, permette di guardare avanti con fiducia. Continuate, come avete già fatto, a rispondere con un sorriso alle sue domande, fategli capire che siete accanto a lui e poco alla volta si sentirà più sicuro. Il tuo bambino in questo momento deve insieme a voi ritrovare la forza di andare avanti con fiducia, sentendosi un po’ più forte perché ha già incontrato una grande verità. Avrà tempo in futuro per comprendere se “l’ultima riga delle fiabe” è finzione o realtà.

38 Giovani Genitori

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GG › l’esperto

Il pediatra

Un bel sorriso Abbiamo formulato alcune domande sulla cura dei denti dei bambini. Ci ha risposto la dottoressa Eva Maria Opara, odontoiatra e ortodonzista svedese, specializzata nelle cure per i piccoli pazienti. Il suo studio è a Pinerolo, in provincia di Torino. Una volta si andava dal dentista, oggi ci sono molte figure che si occupano dei denti. Che differenza c’è tra una e l’altra? L’odontoiatra è un medico che si occupa di diagnosticare e curare le patologie che interessano tutte le parti della bocca: i denti come i tessuti molli. L’ortodonzista è sempre un odontoiatria, ma con una specializzazione universitaria in ortognatodonzia, una branca dell’odontoiatria che si occupa di controllare e guidare la crescita scheletrica e della regione dento-alveolare. L’ortodonzista valuta quando e come applicare apparecchi mobili o fissi per correggere eventuali disarmonie ossee nei piccoli pazienti, oppure le disarmonie dentali, cioè le cosiddette malocclusioni. L’odontotecnico invece è un artigiano che costruisce i manufatti protesici (o apparecchi ortodontici) su precise in-

dicazioni dell’odontoiatra o dell’ortodonzista. C’è un’ultima figura, quella dell’igienista dentale, che è un professionista che collabora con l’odontoiatra e si occupa esclusivamente di igiene e prevenzione. Bisogna curare i denti da latte? Se si scopre un dente cariato, non bisogna aspettare che cada o che il bambino diventi grande. Intervenire presto evita cure più difficili. Anche i denti da latte “bucati” possono far male quando si mangia o quando vengono spazzolati. Inoltre le infezioni dei dentini possono danneggiare i germi dei denti permanenti sottostanti, facendoli crescere brutti e deformati. I decidui hanno anche un ruolo di mantenere lo spazio per il dente permanente successivo e impediscono ai denti di fianco di “rubare lo spazio” spostandosi. Come si prepara un bimbo alla visita dal dentista? I denti sono tessuti viventi, dotati di sensibilità. Il dolore è una difesa dell’organismo contro gli eventi dannosi esterni. Nei bambini il sistema nervoso non è completamente

sviluppato e la sensibilità al dolore è in un certo modo diversa da quella degli adulti. La reazione a una sensazione dolorosa è molto individuale e spesso influenzata dall’ambiente. Diciamo che per andare dal dentista sereni bisognerebbe evitare di “tranquillizzare” il bambino con frasi che in realtà mettono angoscia, tipo “stai tranquillo, non fa male”. La visita non deve essere l’evento principale della giornata e non bisogna promettere un regalo se il bimbo si comporta bene. Ricordate che paura e stress ingigantiscono il dolore. E poi c’è sempre l’anestesia. Importante è anche non affrettare la cura. Il bambino ha bisogno di imparare ad affrontare questa nuova situazione: rispettando i suoi tempi gli permettiamo di sentirsi sicuro e di diventare un ottimo collaboratore.

Le risposte a un po’ di dubbi su denti, dentini e apparecchi

A che età si fa la prima visita ortodontica? In genere si raccomanda una prima visita non oltre i sette anni, perché si è in tempo a diagnosticare problemi ortodontici anche se in apparenza può sembrare tutto regolare. continua sul prossimo numero Giovani Genitori 39

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L’avvocato Francesca Galdini

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Diritti e doveri della nuova moglie di papà

Buongiorno avvocato, sono Daniela, “matrigna entusiasta”. Mi sono infatti da poco risposata con un uomo che ha due figlie, di 7 e 9 anni. Non ho figli miei e vado d’accordissimo con le sue - le abbiamo con noi una settimana su due come da accordi con la ex moglie. Lei è presissima con il suo lavoro, così come mio marito. Proprio per questo mi ritrovo sempre più spesso a far “le veci di mamma e papà”. Spesso le porto a scuola, o dal dottore, parlo con le maestre e vado in palestra con loro. Sto occupando un territorio non mio? E mi chiedo, cosa dice la legge in generale su questo ruolo di matrigna. Abbiamo diritti, doveri, imposizioni o la legge non dice nulla e ce lo ritagliamo a nostra misura con buon senso e umiltà? La ringrazio, Daniela Cara Daniela, non le nascondo che leggere lettere di questo tenore è una rarità. L’atmosfera quasi idilliaca che lei mi descrive, infatti, è spesso un desiderio di difficile realizzazione.

Specialmente quando è il papà che si ricostruisce una vita e cerca di armonizzare i rapporti tra la propria nuova compagna e i figli. Mi sembra di capire peraltro che anche i rapporti tra i due ex coniugi siano quanto meno pacifici se non addirittura di amicizia: il che, con ogni probabilità, ha influito positivamente sul suo rapporto con le ragazze. Per un figlio è molto difficile e doloroso accettare la separazione dei propri genitori e la presenza di una persona terza che infrange in modo irreversibile il sogno di una possibile riconciliazione tra mamma e papà, con tutto ciò che questo comporta: mi riferisco in particolare alla paura di non avere più un punto di riferimento sicuro. Come giustamente lei ha intuito, l’unica cura sono il buon senso e l’umiltà. E, se da un punto di vista giuridico non c’è molto da dire, sul piano pratico continui a fare quanto ha fatto sino ad ora, senza cercare di sostituirsi alla mamma delle ragazze: non tema di usurpare i “legittimi poteri” di qualcun al-

tro. Nella settimana durante la quale le ragazze sono con voi (ma non solo), infatti, è vostro dovere comportarvi in modo che a loro non manchi nulla: il che significa anche andare a portarle a scuola, parlare con le maestre, accompagnarle in palestra: seguirle insomma in ogni piccola attività che svolgono nel quotidiano, aiutandole a crescere, pur con la consapevolezza di non essere la madre e facendo capire loro che non ha intenzione di prendere il suo posto. Faccia capire loro che anche nella vostra casa si possono sentire al sicuro, che non ha intenzione di portare via il loro papà ma, semplicemente, si prenda cura di loro quando stanno con voi: i bambini, anche se piccoli, sono assolutamente in grado di capire chi vuol bene loro. Nel momento in cui mai dovesse accadere che la mamma le chieda di fare un passo indietro, sia rispettosa di questo desiderio ma non faccia mai mancare alle ragazze l’affetto e la presenza che ha sino a oggi palesato.

40 Giovani Genitori

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L’educatrice Claudia Rinaldi

Un letto a tre piazze Ho un bimbo di 13 mesi, Ludovico, che dorme da tempo nel lettone con noi. La colpa è stata del papà apprensivo, che lo scorso inverno, in occasione di un raffreddore del bimbo, ha voluto che dormisse con noi e non l’ha più lasciato andare! Ammetto che questa abitudine piace anche a me: il lettone è grande e poterlo abbracciare mentre dorme è bello. E poi è comodo, perché Ludovico durante la notte si sveglia ogni tre ore circa per bere la camomilla (solo acqua non la vuole, dargli il latte tante volte ci sembrava esagerato). So che per una corretta crescita è giusto che il bimbo impari a dormire nel proprio letto, però mi chiedo quale strategia attuare: lasciarlo piangere nel lettino finchè non si addormenti stremato, oppure farlo addormentare con noi e spostarlo poi nel lettino? Meglio attuare questo cambiamento subito o aspettare che dorma tutta la notte di fila per evitare che si svegli la notte e si ritrovi in un letto diverso da quello a cui è abituato? Grazie, Graziana Cara Graziana, i lettoni a “tre piazze” sono diffusi e difficili da abbandonare. Le motivazioni, come tu stessa sottolinei, sono varie: il piacere del contatto fisico, la comodità di non doversi alzare di notte e la sicurezza di avere sotto controllo il piccolo. Nel processo di educazione di un bambino la mamma e il papà compiono ogni giorno scelte diverse, l’importante è essere attenti, come voi, al benessere del piccolo e non perseverare in comportamenti non corretti rimandandone la soluzione. È più semplice non prendere un abitudine sbagliata, che prenderla e doverla abbandonare, e questo è un consiglio che nei prossimi anni vi tornerà utile!

Nel caso di Ludovico bisogna superare due difficoltà: il suo bisogno di bere ogni tre ore e l’abitudine di avervi vicino durante la notte. Molti bambini dopo lo svezzamento continuano a svegliarsi di notte in cerca del biberon, non tanto per fame o sete (se avesse sete berrebbe anche l’acqua, se avesse fame la camomilla non gli basterebbe) ma per consuetudine e ricerca del contatto materno. Superare questo comportamento richiede un bel po’ di pazienza ed energie perché l’unica strategia efficace è di non assecondare il bimbo e farlo riaddormentare. All’inizio Ludovico piangerà in modo implacabile: potete dargli della camomilla per tranquillizzarlo ma non fategli bere tutto il biberon. Se riuscirete a tener duro per una decina di notti consecutive, il piccolo inizierà a riaddormentarsi sempre più velocemente sino a diminuire i risvegli. Raggiunto questo obiettivo potrete incominciare a far addormentare Ludovico nel lettino. È importante che il bambino non venga spostato da un letto all’altro mentre dorme perché i risvegli potrebbero essere più traumatici se il bimbo non capisce dove si trova. Per farlo addormentare leggete una favola o ascoltate insieme un CD con ninne-nanne o racconti per bambini. Durante la notte quando Ludovico si sveglierà e piangerà è importante che tu e tuo marito siate forti e non gli consentiate di tornare nel lettone, perché altrimenti si innescherebbe nuovamente l’abitudine a svegliarsi e svegliarvi per stare con voi. Perché si senta meno solo nel lettino può servire un pupazzo, o una lucina in camera, che funga da punto di riferimento nel buio. Sicuramente il piacere di vedere Ludovico dormire sereno nel suo lettino vi ripagherà dei sacrifici fatti e del sonno perso.

Come aiutarlo a dormire da solo

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Il chimico Ugo Finardi

Il cromo, quel cattivone

S Usi e pericoli di un metallo sempre meno utilizzato

e diamo un’occhiata alle auto parcheggiate sotto casa ci accorgiamo facilmente che l’unico mezzo di trasporto a essere tutto cromato è, ormai, solo la motocicletta da dieci hp della famosa canzone. I genitori non troppo giovani si ricordano facilmente che fino a qualche decennio fa era normale che paraurti, specchietti retrovisori, parafanghi di biciclette e motociclette e via discorrendo fossero rivestiti da una scintillante cromatura, che, oltre a essere molto bella esteticamente col suo effetto a specchio, ha (o meglio aveva) l’importante funzione di indurire la superficie e, soprattutto, di prevenire l’ossidazione delle parti metalliche. Il cromo ha sempre svolto le sue funzioni ottimamente, ed infatti è stato usato per lunghissimo tempo. Come mai allora le parti cromate non si trovano più o quasi? Semplicemente perché il cromo non fa molto bene, anzi. Il cromo esavalente è uno dei cancerogeni più famosi perché, purtroppo, più efficaci. Visto che la cromatura viene effettuata per via elettrolitica utilizzando bagni liquidi, negli scarichi delle cromature finiva cromo in quantità industriali. Anche l’uso di cromo trivalente (quello che un po’ a torto veniva definito “ecologico”) al posto di quello esavalente non ha risolto il problema. L’unica soluzione definitiva è sostituire, ovunque possibile, il cromo con altri metodi protettivi. Per le automobili si sono sfruttati i progressi della scienza e della tecnica dei polimeri: oggi paraurti e retrovisori, oltre ad avere forme più aerodinamiche e protettive per i passeggeri e per il veicolo, sono realizzati in materiali plastici di vario genere. Iniziano inoltre a essere realizzati ricoprimenti sostitutivi che permettano di ottenere gli stessi risultati senza problemi ambientali e per la salute umana.

42 Giovani Genitori

Ma il cromo non si usa solo per la cromatura. Entra a far parte di molte formulazioni di acciai: gli acciai al cromo sono particolarmente duri e, se il cromo è al di sopra del 10 per cento, sono inossidabili; viene anche usato assieme al molibdeno e al nichel per leghe con particolari proprietà meccaniche. Un altro uso inquinante del cromo, uso affermatosi nel corso del tempo, è quello nella concia delle pelli. L’esperienza comune o, meglio, l’esperienza di chi è a contatto con la natura, è che la pelle animale con il tempo va in putrefazione. Era quello che capitava ai nostri antenati preistorici finché qualcuno di loro non si rese conto del fatto che la pelle, venuta a contatto con particolari sostanze, si conservava. Queste sostanze sono i tannini, dei composti polifenolici presenti in molti vegetali e, anche, nei vini rossi. I tannini sono in grado di legarsi con le proteine presenti nella pelle, prevenendone la putrefazione. Lo stesso effetto, però, si ottiene impregnando la pelle con una soluzione di solfato basico di cromo trivalente. Di fatto la concia al cromo è oggi il metodo più utilizzato dall’industria della pelle; il fatto che si utilizzi cromo trivalente e non esavalente, anche se il primo non è particolarmente tossico, non costituisce di per sé una garanzia di basso impatto ambientale. Il cromo trivalente infatti può facilmente essere ossidato a esavalente, con tutto quel che ne consegue. Anche se le acque reflue di queste lavorazioni vengono per legge trattate in modo da eliminare gli inquinanti, una minima percentuale resta comunque in circolazione, con effetti immaginabili. È importante ricordare inoltre che il cromo è un metallo pesante e che, di conseguenza, non si degenera e rimane “se stesso” per tempi lunghissimi. Ah, com’era meglio la concia vegetale!


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Natura Lisa Sertoli

La concia naturale

C’

erano una volta le concerie, dove le pelli venivano trattate per adattarle all’abbigliamento, per scarpe, borse e cinture. Era un processo lungo e laborioso, però necessario per renderle morbide e resistenti. Ma, come tutti procedimenti laboriosi e lenti, la vecchia concia è stata progressivamente abbandonata in favore di conciature chimiche, più veloci, efficaci, ma meno sane per noi e meno sostenibili per l’ambiente. Come la concia al cromo trivalente, la più rapida e la meno costosa. Ma, dopo aver letto l’articolo qui a lato, sappiamo cos’è il cromo e saremmo più contenti di evitarlo. Perché è vero che ci sono le calze a proteggere i piedi, ma quando si cammina si produce calore, si suda e all’interno della scarpa si crea un ambiente umido che favorisce la penetrazione dei residui chimici nella pelle. Così siamo felici di scoprire che in Italia esistono ancora scarpe prodotte in modo naturale e sostenibile: lo fa ad esempio Astorflex, a Castel d’Ario, in provincia di Mantova. Quelli di Astorflex hanno recuperato la

concia alla vecchia maniera. Gigi Perinello, che si occupa del marketing per l’azienda ci racconta come funziona questo processo. “Le pelli vengono immerse in grosse vasche contenenti una miscela di acqua e tannini di mimosa e castagno. Lì vengono lasciate, attaccate a una trave e immerse nella miscela, per circa trenta giorni. Tempi biblici in un sistema di produzione dei giorni nostri, ma necessari perché i tannini colonizzino le pelli. Quando il processo è concluso le pelli vengono tirate su e lasciate asciugare all’aria e al buio di un solaio. I tempi di asciugatura variano con le condizioni atmosferiche, se è umido ci vorrà più tempo, con un clima secco e asciutto meno. Una volta completata questa seconda fase le pelli vengono chiuse in bottali, che sono delle grandi botti contenenti una sostanza grassa che girano, e girando producono calore che scalda le pelli – così queste assorbono il grasso e diventano morbide. A questo punto i pellami sono pronti per esser colorati. In azienda prediligiamo i colori neutri, così ne dobbiamo utilizzare di meno. Se le tinte

scelte sono vivaci è infatti necessario utilizzare tanto colorante”. E i coloranti non sono ancora del tutto naturali, così come non è ancora del tutto al naturale la conciatura del camoscio utilizzato all’esterno della scarpa: sono allo studio diversi metodi per farlo, ma il traguardo non è ancora stato raggiunto. “A proteggere il piede ci pensa l’ambiente interno della scarpa – ossia il sottopiede e la fodera interna – che è tutto naturale, in pelle di vitello pregiata e senza residui chimici”. A coronare questo quadretto virtuoso è l’etica aziendale: oltre al minore impatto ambientale dei metodi produttivi, i contratti a tempo indeterminato dei lavoratori e l’etichetta trasparente - vicino al prezzo ci sono le varie voci che lo compongono. Ma è proprio il prezzo la ciliegina sulla torta di queste scarpe virtuose: il polacchino con velcro per bambini, disponibile in tre colori, costa su Internet 45,60 euro. Le scarpe si possono ordinare anche tramite i Gruppi di Acquisto Solidale, riuscendo a spuntare prezzi ancora migliori. www.astorflex.it

Un processo naturale e sostenibile

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Questioni di soldi Nadia Lambiase – Banca Etica

Risparmiare, a puntate Un esercizio per diventare consapevoli del modo in cui si spende

Comincia qui un breve “corso di risparmio” dedicato a chi ha famiglia. Irrazionalità, soldi, decisioni ed emozioni, identità, affetti e consumo saranno tra gli argomenti trattati nelle prossime puntate.

“Parsimonia. Semplicità. Queste sono le mie nuove parole chiave. Una vita diversa, ordinata, essenziale, zen, nella quale non spendere nulla. Assolutamente nulla. Voglio dire, se ci pensate bene, quanto denaro sprechiamo ogni giorno? Non c’è da stupirsi che io abbia qualche piccolo debito, e in realtà non è colpa mia. Sono semplicemente rimasta vittima del materialismo occidentale, per resistere al quale occorre la forza di un elefante” (Sophie Kinsella, I love shopping] Rebecca Bloomwood, l’eroina shopaholic del romanzo I Love Shopping, dopo aver controllato l’estratto conto della carta di credito, realizza che le sue uscite sono costantemente superiori alle entrate. Sono le sue stesse mani, che in maniera disinvolta e leggera fanno passare i prodotti alla cassa. Occorre “la forza di un elefante” per resistere, non tanto alla pubblicità e ai media che propongono modelli di vita superiori alle normali possibilità, ma soprattutto alla tentazione di sentirsi frustrati perché inadeguati. E la forza di un elefante non basta più se si decide, non solo di resistere, ma addirittura di risparmiare, mettendo da parte qualche soldo intenzionalmente, per potersi permettere una vacanza o una spesa imprevista e improvvisa. Risparmiare. È possibile di questi tempi? Rebecca saggiamente suggerisce due strategie, note come TLS o GDP, ovvero: Tagliare le Spese o Guadagnare di più. Cosa scegliere? Guada-

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gnare di più, nell’attuale congiuntura economica, non è facile: l’aumento di stipendio, oppure un nuovo o un secondo lavoro non sono dietro l’angolo. Il ricorso al credito personale non vale. La scelta è dunque obbligata: per avere più denaro bisogna risparmiare sugli acquisti, soprattutto per i beni di consumo quotidiano. Dunque, “fare molta attenzione ai soldi, stare attenti a non perderli”, dice Rebecca, proponendo di segnare tutte le spese quotidiane. Proprio tutte: quelle intenzionali e quelle dettate dall’impulso. Se vi sembra una buona idea, prima di cominciare (e tanto se si comincia, si comincia da domani) fate questo esercizio: segnate per ogni voce di spesa quanto credete di spendere. Quanto pensate di spendere mensilmente per la casa, per il telefono, per la macchina e i trasporti in generale? Magari è facile rispondere dove ci sono spese periodiche e costanti. Ma quanto spendete in igiene per la casa o per il corpo? Per lo svago e il tempo libero? Per il cibo? E se veramente vogliamo esagerare, sapete dire quanto spendete mensilmente per la carne e il pesce, per il pane e la pasta, frutta e verdura, bevande e dolci? E per il tabacco e il caffè al bar? Una volta segnate tutte queste cifre, dimenticate il foglietto che avete scritto, ma non dimenticate il posto in cui lo nascondete: dovrà essere pronto per essere tirato fuori al momento della verifica. Da domani, invece, cominciate a prendere nota, spesa per spesa, di

dove e come finiscono i vostri soldi. Basta un’agenda giornaliera o la scatola della “raccolta scontrini”, o anche un chiaro e comodo foglio di calcolo. Segnare cosa e quanto si è speso ha forza uguale e contraria alla strisciata della carta di credito. Insegna a essere consapevoli del proprio denaro: oggettivizza, esternalizza, restituisce con chiarezza decisioni e atti che non sempre sono frutto di un’intenzionalità. Per rendere più divertente il gioco, provate a far seguire al bilancio consuntivo del mese (cioè al riepilogo delle spese) una proposta di preventivo per il mese entrante. Fatelo per ogni voce di spesa. Fate passare un anno e poi andate a ripescate il foglietto di carta su cui vi eravate appuntati in origine le vostre percezioni di quando spendete. Quale riscontro con la realtà? Quale la voce che avevate sottostimata? Quale invece sovrastimata? Nelle pieghe di questi perché si nasconde non poco della vostra personalità. Tutti pensiamo di essere freddi e razionali nel gestire il denaro. Ma quante volte vi è capitato di spendere “diversamente” i soldi della tredicesima, quelli trovati in una tasca del pantaloni o quelli canonici dello stipendio? Il nostro cervello, stimolato da prezzi, decisioni, acquisti, investimenti e risparmi, non è il regno della razionalità, ma un colorato e affollato mercato arabo, dove non c’è prezzo che non possa essere negoziato e dove ogni scambio fa storia a sé. Sarà questo l’argomento della prossima puntata.


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Libri

Mamme scrittrici

S

arà perché la gravidanza è un momento creativo o perché la maternità allontana dai normali ritmi di vita, sta di fatto che spesso e volentieri le mamme si mettono a scrivere. Negli Stati Uniti, su otto mamme che usano Internet, una almeno scrive un blog. Gli argomenti trattati sono i più disparati, ma per lo più si concentrano sul racconto della vita familiare o sulla cucina, sulle malattie e la passione per gli accessori. Anche in Italia le blogger sono tante. La più famosa e divertente, Claudia de Lillo, alias Elastigirl del blog www. nonsolomamma.com, in quest’ultimo anno ha dato alla luce un terzo hobbit e un secondo libro. Si intitola “Nonsolodue” ed è un concentrato di umorismo che fa bene a tutti quelli che si sentono intrappolati “nel ruolo di impiegati alle dipendenze hobbit e zombie accudenti”. È facile appassionarsi alle vicende di questa giovane mamma, dei suoi tre figli maschi e del marito che metà del tempo vive e lavora a Londra. Il libro è edito da Tea e costa 12 euro. Un’altra mamma blogger, la torinese Giuliana Girino, pubblica “Il primo libro di Una Mamma”, dedicato a chi mamma lo è o a chi è aspirante tale. Si parla di bambini, ma anche di ricerca della gravidanza, con una raccolta dei migliori blog e commenti sulle difficoltà del restare incinta, sui problemi di salute in gravidanza, sulla depressione post-parto, sulla gelosia dei primogeniti, sulle notti insonni e sul duro, ma inevitabile rientro al lavoro. Edito da Morellini, costa 15,90 euro. Ai tempi in cui non c’erano i blog, un’altra donna torinese

ha indagato i misteri della famiglia: Natalia Ginzburg, nel suo famosissimo “Lessico Famigliare”, la cronaca ironica e affettuosa della vita quotidiana dei Levi, negli anni ‘20 e ‘50, sotto l’incombente figura del padre. L’edizione Einaudi costa 12 euro ed è bella da leggere ad alta voce ai bambini, che ne restano affascinati. Che la maternità sia una cosa seria e non un passatempo grazioso lo scrive anche Paola Maraone, nel suo “Ero una brava mamma prima di avere figli. Guida pratica per sopravvivere al primo anno di vita del bambino” (Rizzoli, 16 euro). Da leggere ad alta voce alle amiche c’è il libro di Patrizia Violi, aka Extramamma: “Una mamma da Url” (BC Dalai editore, 17,50 euro). Ironico, frizzante e leggero, riporta anche questo i post del blog: “Meno insegnanti, meno ore, meno fondi, meno specialità e vai con la politica del tappabuchi. Non c’è il sapone e nemmeno la carta per asciugarsi le mani, in compenso oltre ai corsi per diventare Cheer Leader, aumentano alcuni benefit tra cui i pidocchi”. “Appunti di viaggio. Come siamo diventati genitori di un bambino nato a 10000 chilometri da noi” è la storia di una mamma davvero tosta, Paola Strocchio, torinese. È il racconto del viaggio di una adozione. Edito da Bradipolibri, costa 15 euro. Un assaggio? “Quando mio figlio mi ha chiamato mamma per la prima volta ho creduto di svenire. Un’emozione indescrivibile, ed è per questo che non proverò nemmeno a spiegarla. Quello che invece credo meriti di essere raccontato è come mio marito e io siamo diventati genitori di un bambino nato in Cambogia”.

Tante mamme scrivono blog e tantissime li leggono. Qualcuno poi finisce su carta

Giovani Genitori 45

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Cinema e home video Mario Bettas Valet

Harry Potter ultimo atto

H

arry Potter e i doni della Morte, settimo e ultimo capitolo dalla saga fantasy più popolare degli ultimi anni, esce al cinema diviso in due parti. L’arrivo nelle sale del primo film è imminente, in uscita a novembre, mentre il secondo è stato annunciato dalla produzione per l’estate del 2011. Entrambi sono diretti da David Yates, già regista del quinto e sesto capitolo. La scelta di trarre due lungometraggi dall’ultimo libro firmato da J.K.Rowling, nasce dalla necessità di non tagliare parti della storia ritenute, dagli sceneggiatori e dagli autori, troppo importanti. Questa valutazione incontrerà sicuramente i favori dei lettori più affezionati, sempre attenti e critici verso le trasposizioni cinematografiche dei romanzi. I tre studenti di magia, Harry, Ron e Hermione, continuano la loro caccia agli Horcrux, le oscure entità create dalle spietate arti occulte e custodi delle anime di Lord Voldemort. Proprio quest’ultimo, il Signore del Male antagonista dell’eroe, vuole catturare Potter e

impossessarsi di un oggetto che il giovane mago non sa di possedere. Nel frattempo a Hogwards spadroneggiano i Mangiamorte. Inizialmente previsto anche nella versione 3D, Harry Potter e i doni della morte: parte I uscirà solo in 2D; questa scelta è stata fatta dalla produzione per ragioni di tempo e per garantire gli stessi livelli qualitativi dei film precedenti. Yates con questo lungometraggio ha realizzato un’opera dark, riproponendo e aumentando quelle atmosfere oscure e gotiche che già avevano caratterizzato Harry Potter e L’ordine della Fenice e Harry Potter e il Principe Mezzosangue. La saga ha ormai abbandonato gli schemi narrativi della cinematografia per bambini (negli Stati Uniti è stato vietato ai minori di 13 anni) per trasformarsi negli anni in un prodotto rivolto unicamente agli adolescenti. L’ex bambino Harry è cresciuto, proprio come i milioni di fan che nove anni fa si appassionarono all’epopea del maghetto occhialuto dopo l’uscita del primo film.

Il Professor Layton e l’eterna Diva Il professor Hershel Layton e il suo aiutante Triton Luke, già conosciuti dagli appassionati di videogiochi (consolle Nintendo DS), approdano al cinema con il primo lungometraggio in una nuova incredibile avventura. Dopo l’uscita nelle sale giapponesi dello scorso gennaio “Il Professor Layton e l’eterna Diva” arriva ora in Italia direttamente in dvd. La cantante Janice Quatlane è convinta di aver visto il fantasma della sua migliore amica, da poco defunta. Per scoprire il mistero di questa visione agghiacciante la giovane donna contatta il professor Hershel Layton, archeologo di fama mondiale e apprezzato esperto di enigmi. Insieme al suo aiutante, il giovane e fidato Triton Luke, il professore indagherà sui segreti che avvolgono il teatro d’opera Crown Petone. Sono tre le versioni disponibili: in dvd singolo, in Blu Ray e un ricchissimo cofanetto. Quest’ultima versione, oltre al cartone animato in alta definizione e molti extra sulla lavorazione, sarà venduta insieme allo storyboard, un libro che si preannuncia molto voluminoso, oltre 600 pagine!

46 Giovani Genitori

Porco Rosso Un altro capolavoro del fantasioso Hayao Miyazaki arriva nei cinema italiani. Dopo l’uscita postuma di Il mio vicino Totoro, la Lucky Red porta sugli schermi anche Porco Rosso, prodotto dallo Studio Ghibli nel 1992. Il protagonista è l’aviatore Marco Pagot, un ex militare che, in seguito a un pauroso incidente aereo, ha assunto le sembianze di un maiale. Porco Rosso è un cacciatore di taglie che solca i cieli del mediterraneo alla ricerca dei pirati dell’aria. Vive in un anfratto costiero di un’isola istriana, lontano dai clamori e dalle derive autoritarie delle sua epoca (la storia è ambientata negli anni a cavallo tra le due guerre mondiali). Adatto a un pubblico di preadolescenti in su.


Questi soppalchi sono progettati con gli occhi di un bambino. L’armadio come "stanza segreta", un luogo dove la fantasia si unisce alla praticità, dove l'idea del "rifugio" trova spazio anche per i giochi più ingombranti. Camerette a misura delle esigenze dei più piccoli, ideate per offrire loro un ambiente dove creatività ed estro diventano i veri protagonisti. Soppalchi che si trasformano in veri e propri "contenitori di emozione", destinati a diventare l'habitat naturale dei loro sogni,¬senza tralasciarne funzionalità, versatilità ed estetica. Max camerette. La fantasia si trasforma in arredamento.

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a cura di Federica Ferraresi e Mario Bettas Valet

Data

Appuntamento

1 novembre

Bosco, masche e… teste di rapa!

57

5 novembre

Kolòk - I terribili vicini di casa

51

Festa della polenta

58

E-laborando

54

6 novembre

7 novembre

Tutti gli appuntamenti di novembre

inizio - Sagra del contadino

58

La Merenda Reale

54

Il mago di Oz

50

Operazione Delta

51

Kolòk - I terribili vicini di casa

51

Incantesimo d’autunno

56

Festa della polenta

58

La Merenda Reale

54

11 novembre

La Gang del Pensiero

53

12 novembre

Kolòk - I terribili vicini di casa

51

13 novembre

E-laborando

54

inizio - Fiera del porro

58

La Merenda Reale

54

La gabbianella e il gatto

50

Kolòk - I terribili vicini di casa

51

Gioppino e il mistero del castello

52

Junior Marathon

57

Tutti a Palazzo

53

La Mela e dintorni

56

Craf in Crof

57

14 novembre

La Merenda Reale

54

18 novembre

inizio - Scrittorincittà 2010

54

19 novembre

La magia delle immagini

51

20 novembre

E-laborando

54

La Merenda Reale

54

Il ragazzo col violino

50

Giacomino... quante storie!

51

Gianduja e la farina magica

51

Bruttino

50

La magia delle immagini

51

Narcisi

51

Fiabe di Natale

52

La Merenda Reale

54

21 novembre

26 novembre

Anastasia, Genoveffa e Cenerentola

51

27 novembre

E-laborando

54

La Merenda Reale

54

Giandoja e la corona del Re

50

28 novembre

...anche su www.giovanigenitori.it

Pagina

Hansel e Gretel

51

La Merenda Reale

54

Un concerto per bolle di sapone

50

Anastasia, Genoveffa e Cenerentola

51

Gioco!

52

Spettacoli

Cultura

Sagre

Natura

Corsi


GG › l’agenda

Spettacoli

Domenica a teatro!

A

vviso per grandi e piccini: è finito il tempo delle domeniche mattina in stile “tutti imbambolati davanti alla tele in babbucce”. Ora si cambia ritmo! Grazie a “Domenicamattinateatro!”, rassegna teatrale rivolta alle famiglie, il giorno per tradizione dedicato al riposo si trasformerà nel momento più spumeggiante della settimana. Anche a novembre, infatti, il Teatro Agnelli ospita quattro spettacoli diversi (“Il mago di Oz”, “La gabbianella e il gatto”, “Il ragazzo col violino” e “Giandoja e la corona del Re”), tutti sicuramente appassionanti. Ingresso unico a 5 euro (ogni cinque biglietti acquistati, si riceve un biglietto in omaggio).

Domenica 7 novembre, ore 11 Il mago di Oz Come si fa a preparare uno spettacolo magico e divertente? La ricetta è presto detta! Si prendono tanti bauli, stoffe colorate, oggetti e scale, tutto messo alla rinfusa, poi si aggiungono un’abbondante manciata di musica, una bambina, un omino di latta, un leone e uno spaventapasseri e, per finire in bellezza, la famosa fiaba “Il mago di Oz” di Frank Baum. Grazie a questi sfiziosi ingredienti, spettatori grandi e piccini saranno trasportati nel mondo del mago di Oz dove le cose non sono sempre come appaiono: la scena si trasforma e gli oggetti prendono vita. Ma alla fine Oz esiste ed è davvero un mago? Dai 4 anni. Domenica 14 novembre, ore 11 La gabbianella e il gatto Nuova versione dello spettacolo tratto dall’opera di Luis Sepúlveda “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”. È una fiaba che può essere vista anche come un monito per la cattiveria umana. In un mondo dove gli animali sono esseri generosi e gli uomini distruttori, la storia regala al pubblico un dolcissimo messaggio di speranza. Perché la mal-

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vagità, nera e appiccicosa come il petrolio, può essere sconfitta. Dai 4 anni.

Domenica 21 novembre, ore 11 Il ragazzo col violino La rappresentazione è tratta da “Il ragazzo col violino” di Roberto Piumini ed è una fiaba scritta in un linguaggio vivace. Si gioca con la rima e con i suoni, a metà tra prosa e poesia. La vicenda narra di Patrizio, un ragazzo spensierato che, girovagando qua e là, un giorno desidera avere un violino. Grazie alla musica, il giovanotto incontrerà tanti personaggi stravaganti: un pappagallo dai poteri magici, una brigantessa dalla puzza di cipolla lessa e dei musicisti diretti al palazzo del re che, con le loro note, devono provare a liberare la principessa Misterina dall’incantesimo che le impedisce di ballare. Dai 3 anni. Domenica 28 novembre, ore 11 Giandoja e la corona del Re Uno spettacolo divertente che offre anche ai più piccoli l’occasione di festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia in modo allegro. Ma veniamo alla storia: appena aperto il sipario, Re Umberto I, “Re di Torino”, entra in scena urlando disperatamente. “Chi ha rubato la mia corona?” è la sconsolata domanda che rivolge al pubblico ed è proprio questa sparizione il motivo della sua disperazione. Cercando cercando, le guardie arrivano fino a Caglianetto, dove abita, con la sua consorte Giacometta, lo spensierato contadino Giandoja. E sarà proprio lui, di ritorno dal bosco, a trovare sotto un albero una bella corona… Dai 4 anni. Teatro Agnelli Via Paolo Sarpi, 111 – Torino Per informazioni: Assemblea Teatro tel. 011 3042808 assteat@tin.it - www.assembleateatro.com

Spettacoli per famiglie Gita fuori porta nelle Langhe con teatro! Potrebbe essere proprio questo il programma giusto per un piacevole weekend novembrino. Ecco allora alcuni consigli preziosi: dopo una succulenta scorpacciata di piatti tipici, potreste fare un salto fino al Teatro Sociale di Alba dove, nella splendida cornice della sala storica Marianna Torta Morolin, vanno in scena i primi due spettacoli della rassegna “Famiglie a teatro”. Ingresso unico a 7 euro (gratis per i bambini con meno di 3 anni).

Domenica 21 novembre, ore 16.30 Bruttino Domenica 28 novembre, ore 16.30 Ouverture des savonettes Un concerto per bolle di sapone. Teatro Sociale “Giorgio Busca” Piazza Vittorio Veneto, 3 Alba (CN) Per informazioni: tel. 0173 35189 www.comune.alba.cn.it


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Spettacoli

La casa dei sogni

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ttenzione, attenzione: riapre la Casa dei sogni! Ritorna, infatti, con una nuova favolosa stagione, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani che, come ogni anno, saprà far divertire, fantasticare e anche commuovere spettatori grandi e piccini. La biglietteria è aperta dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 19. Il costo dei biglietti è di 7 euro per il posto unico e di 6 euro per il ridotto (posti a sedere numerati solo per la Sala Grande).

Venerdì 5 e sabato 6 novembre, ore 21 Domenica 7 novembre, ore 16.30 Venerdì 12 e sabato 13 novembre, ore 21 Domenica 14 novembre, ore 16.30 Kolòk - I terribili vicini di casa In un Paese tranquillo ai confini del mondo, c’è un condominio con due balconi. Una mattina, a occupare l’appartamento sfitto, arriva uno straniero che parla strano, veste strano e sorride a tutti. Ma che sorrida non importa a nessuno. Due balconi e due vite diverse. Grazie alla poesia e al divertimento, l’amicizia trionferà. Sala Grande. Per tutti. Venerdì 19 e sabato 20 novembre, ore 21 Domenica 21 novembre, ore 16.30 La magia delle immagini - La storia dell’arte raccontata ai ragazzi “Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?” sosteneva

Gianni Rodari ed è anche un po’ il filo conduttore che accompagna questo spettacolo in cui un attore, nel ruolo del conferenziere, racconta la storia delle immagini dal tatuaggio preistorico alla Body Art, riuscendo a suscitare emozioni e non solo a impartire nozioni. Sala Grande. Dagli 8 anni.

Domenica 21 novembre, ore 15.30 e 17 Narcisi Lo spettacolo è ambientato in uno spazio simile a una trapunta che ricorda un po’ il lettone dei grandi. Gli spettatori, scalzi, sono invitati a sedere sul perimetro imbottito, in una complice vicinanza con gli attori. Al centro dell’ambiente, un cuscino-bambino è disteso su un cuscinoculla… Sala Piccola. Dai 2 ai 5 anni.

Giorni di festa Voglia di giorni di festa? E “Giorni di Festa” saranno, in via Casalborgone a Torino! Infatti, anche quest’anno, all’Alfa Teatro prende il via la divertente rassegna dedicata al teatro ragazzi che, per il mese di novembre, propone due spettacoli: “Gianduja e la farina magica” e “Hansel e Gretel”. Il biglietto intero costa 6 euro, il ridotto 4 euro.

Domenica 21 novembre, ore 16.30 Gianduja e la farina magica

Venerdì 26 e sabato 27 novembre, ore 21 Domenica 28 novembre, ore 16.30 Anastasia, Genoveffa e Cenerentola Immersi in un vortice dal ritmo scatenato e dalla comicità irresistibile, quattro eccellenti attori raccontano una fiaba senza tempo. Sala Grande. Dai 6 anni.

Domenica 28 novembre, ore 16.30 Hansel e Gretel

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferrarsi, 266 - Torino

Per informazioni: tel. 011 19504896 info@alfateatro.com www.alfateatro.com

Per informazioni: tel. 011 19740280 www.casateatroragazzi.it

Alfateatro Via Casalborgone, 16/i Torino

Le Figure dell’Inverno Prosegue “Le Figure dell’Inverno”, rassegna di teatro di figura giunta alla settima edizione, dedicata ai bambini da 3 a 12 anni e alle loro famiglie. A novembre, gli spettacoli in cartellone sono: “Operazione Delta” e “Giacomino”. Le recite vanno in scena presso il Teatro Educatorio

della Provvidenza di Torino. Ingresso unico a 5 euro.

Domenica 7 novembre, ore 16 Operazione Delta Domenica 21 novembre, ore 16 Giacomino... quante storie!

Teatro Educatorio della Provvidenza Isola pedonale della Crocetta Corso Govone, 16 – Torino Per informazioni: tel. 011 5691400 cell. 347 7627706 www.labottegateatrale.it

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Spettacoli

In Val Pellice

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• Cioccolato Venchi senza zucchero • Cioccolatini Baratti • Pralineria • Marron glacé

i chiama “Domenicaintre, a teatro in Val Pellice con mamma e papà”, la rassegna teatrale dedicata ai bambini in età prescolare organizzata dalla compagnia Nonsoloteatro di Pinerolo. In cartellone quattro appuntamenti, realizzati con il contributo di Regione, Provincia e Comunità Montana Pinerolese. La rassegna inizia domenica 14 novembre, a Bobbio Pellice, con “Gioppino e il mistero del castello”, uno spettacolo di burattini che narra la storia di un misterioso personaggio che si aggira nei dintorni del castello di re Gustavo, di sortilegi, della principessa Letizia e del suo sposo, il principe Amedeo. Domenica 21 novembre, a Torre Pellice, va in scena “Fiabe di Natale”, spettacolo ispirato ai racconti natalizi in cui due attori racconteranno, con l’ausilio di pochi oggetti di scena, alcuni classici della narrativa per bambini. Lo scopo degli autori è quello di ricreare sul palco le atmosfere della trazione orale dei racconti da stalla. “Gioco!” è il titolo della rappresentazione teatrale in scena domenica 28 novembre a Luserna San Giovanni. Il gioco, appunto, in tutte le sue forme è il protagonista della spettacolo. Sul palcoscenico attori, una bambola e una palla. Il programma termina domenica 5 dicembre con “Cappuccetto, il lupo e altre storie” che rivisita e reinterpreta un classico dei fratelli Grimm, per affrontare una riflessione più ampia sulla figura del lupo e sulle paure che esso rappresenta.

Domenica 14 novembre, alle 16.30 Gioppino e il mistero del castello – Dai 4 anni Bobbio Pellice (TO), Sala Polivalente - via Sibaud, 12 Domenica 21 novembre, alle 16.30 Fiabe di Natale – Dai 4 anni Torre Pellice (TO), Teatro del Forte - via del Forte, 3 Domenica 28 novembre, alle 16.30 Gioco! – Dai 5 anni Luserna San Giovanni (TO), Teatro Santa Croce – via Tolosano, 8 Domenica 5 dicembre, alle 16.30 Cappuccetto, il lupo e altre storie – Dai 3 anni Villar Pellice (TO), Ecomuseo Feltrificio Crumière – piazza Jervis, 1 Per informazioni: Nonsoloteatro - via Porro, 28 - Pinerolo (TO) Tel. 0121 323186 – fax. 0121 321064 info@nonsoloteatro.com - www.nonsoloteatro.com

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I Cavalieri senza Testa

Cultura

Ippoterapia Cascina didattica Orto didattico

Tutti a Palazzo

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o Ippic entr o

sta Ca valieri senza Te

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Palazzo Madama è in programma “Tutti a Palazzo”, un ciclo di attività didattiche, organizzate di domenica, che danno alle famiglie la possibilità di scoprire il Museo ammirandone le collezioni in un’ottica tutta particolare. Gli appuntamenti sono composti da una parte di visita e una di laboratorio. Domenica 14 novembre, alle 15.30, ci sarà l’incontro dal titolo “Il ritratto tra identità e rappresentazione”, un percorso che cercherà di utilizzare l’arte come momento di conoscenza di sé. Si analizzeranno diversi dipinti e si osserverà quanto sia cambiato il modo di raffigurare le persone, nel periodo di tempo che va dal Medioevo al Settecento. Inoltre, si potrà notare che ciò che oggi è strettamente connesso a un semplice “clic” della macchina fotografica o del cellulare, nel passato aveva bisogno di studio, tempo e risorse economiche. L’appuntamento dura due ore. I biglietti per la visita costano 7,50 euro intero e 6 euro ridotto (gratuito per i minori di 18 anni); l’attività costa 3 euro per ogni bambino iscritto. È consigliata la prenotazione. Inoltre, nell’ambito dell’iniziativa “Racconti in Museo”, domenica 28 novembre dalle 15.30 alle 17, vi attendono le “Storie di cioccolata” (ogni racconto dura 20 minuti circa e non è necessaria la prenotazione).

Domenica 14 novembre, ore 15.30 Palazzo Madama Piazza Castello – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429911 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16 - www.palazzomadamatorino.it

> Alla Gang del Pensiero Giovedì 11 novembre, alle 17, presso la libreria La Gang del Pensiero, è in programma un pomeriggio di lettura di favole e, a seguire, una merenda (sempre da favola!) offerta da Giovani Genitori.

IPPOTERAPIA, LEZIONI DI EQUITAZIONE, CASCINA DIDATTICA E ORTO DIDATTICO

Sedute individuali personalizzate PER BAMBINI e adulti con attività di cascina didattica

Laboratorio di PET-THERAPY individuale e collettivo per le scuole

Giovedì 11 novembre, ore 17

APERTO DAL LUNEDI AL SABATO

Corso Telesio, 99 – Torino Per informazioni: tel. 011 7732338

dalle 9.00 alle 18.00 solo su appuntamento

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Regione Pautassa 2 - Piossasco (TO) - Tel. 3479669731


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Cultura

La Merenda Reale

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olosi della città, anzi di più, del Piemonte: unitevi! Ritorna la Merenda Reale, l’ormai tradizionale appuntamento che vi permetterà, immersi in ambienti sicuramente suggestivi, di gustare delle prelibatezze da leccarsi i baffi. Il menu si suddivide in due portate: la prima prevede cioccolata calda con i “bagnati”, ovvero i biscotti da intingere, le paste savoiarde alla provenzale, le paste Savoia alla piemontese, i canestrelli, i torcetti, le lose golose, i gofri, le lingue di suocera e molto altro ancora; la seconda portata, invece, propone un piattino composto da varie specialità al cioccolato e non (praline, torte, torrone e “diablottini”). Il prezzo varia da 8 a 15 euro a persona. La prenotazione è obbligatoria entro le 17 del giorno precedente presso l’Ufficio del Turismo di Ivrea (tel. 0125 618131 - info.ivrea@turismotorino.org).

Sabato 6 novembre Caffé Reale (Palazzo Reale) – Torino, ore 15.30 e 17.30 Castello di Pralormo, ore 16.30 Domenica 7 novembre Castello di Moncalieri, ore 16.30 Sabato 13 novembre Caffé Reale (Palazzo Reale) – Torino, ore 15.30 e 17.30 Caffé Conte Verde – Torino, ore 16.30

Domenica 14 novembre Caffé Piazza delle Erbe – Torino, ore 15.30 e 17.30 Tisaneria Tempo per Thé - Lanzo Torinese, ore 15.30 e 17.30 Corte agricola del Castello - Candia Canadese, ore 15.30 e 17.30 Sabato 20 novembre Caffé Reale (Palazzo Reale) – Torino, ore 15.30 e 17.30 Castello di Agliè, ore 15.30 e 17.30 Pasticceria Platti – Torino, ore 16.30 Domenica 21 novembre Caffé Piazza delle Erbe – Torino, ore 15.30 e 17.30 Corte agricola del Castello - Candia Canadese, ore 15.30 e 17.30 Sabato 27 novembre Caffé Reale (Palazzo Reale) – Torino, ore 15.30 e 17.30 Pasticceria Platti – Torino, ore 16.30 Domenica 28 novembre Castello di Roppolo (enoteca e ristorante), ore 16.30 (navetta dal centro città) Per informazioni e prenotazioni: Ufficio del Turismo di Ivrea tel. 0125 618131 www.turismotorino.org

E-laborando Al Borgo Medievale di Torino, non perdetevi “E-laborando”, un ciclo di iniziative dedicate alle famiglie: si va dalla costruzione di una scacchiera all’ascolto e produzione di suoni con strumenti inconsueti, dall’utilizzo delle tecniche di découpage alla realizzazione di simpatici libri pop up. Ogni sabato sono previsti due appuntamenti: dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30. I laboratori sono rivolti a bambini dai 5 anni in su. La quota d’iscrizione è di 3 euro per grandi e piccini. Per informazioni e prenotazioni tel. 011 4431710/12.

Borgo Medievale - viale Virgilio, 107 (parco del Valentino) – Torino borgodidattica@fondazionetorinomusei.it - www.borgomedievaletorino.it

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Scrittori in città 2010 A Cuneo, da giovedì 18 a domenica 21 novembre, si tiene la dodicesima edizione di “Scrittorincittà”, manifestazione letteraria che quest’anno ha come tema “Idoli”. L’appuntamento è imperdibile anche per i più piccoli che potranno incontrare e divertirsi insieme a tanti scrittori e illustratori (italiani e non), ascoltando i loro racconti. Tra gli autori che saranno ospiti, si segnalano: Anne Fine, scrittrice inglese che ha creato, tra gli altri, libri come “Bambini di farina” e “Un padre a ore”; Beatrice Masini, traduttrice della saga di Harry Potter (dal terzo all’ultimo volume); Grégoire Solotareff, disegnatore di oltre 100 libri tradotti in tutto il mondo; Kimiko, stilista franco-nipponica che ha lasciato il mondo della moda per dedicarsi all’illustrazione per l’infanzia; Gek Tessaro, noto per le sue storie illustrate e per il “teatro disegnato”; infine, Emanuela Bussolati, vincitrice con “Tararì Tararera” del premio Andersen 2010 per il miglior libro da 0 a 6 anni, che farà due laboratori sulla memoria.

Da giovedì 18 a domenica 21 novembre Centro incontri della Provincia Corso Dante, 41 - Cuneo Per informazioni: www.scrittorincitta.it


Cultura

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Al Carignano con Pinocchio

> Aspettando Natale

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n concomitanza con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Teatro Stabile propone alle famiglie un nuovo percorso di visita alla scoperta del Teatro Carignano attraverso il magico mondo di Pinocchio. I celebri personaggi del capolavoro di Collodi - interpretati da giovani attori del Teatro Stabile - prenderanno vita negli spazi del più antico teatro torinese, uno dei più illustri in Italia. La rappresentazione di Pinocchio, che racconta della difficoltà di diventare grandi, esperienza universale e comune a tutti, sarà

un’occasione unica per avvicinarsi all’arte del teatro e ai luoghi della messinscena. Costo: 4 euro a persona. Sabato pomeriggio e domenica mattina.

Teatro Carignano Piazza Carignano, 6 - Torino Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Attività Promozionali tel. 011 5169430 promozione@teatrostabiletorino.it www.teatrostabiletorino.it

L’associazione culturale Le mele volanti in collaborazione con la libreria La Gang del Pensiero avvia un corso di lettura espressiva dedicato a tutti coloro che intendono trasformarsi in libri aperti traboccanti di storie. Il sabato pomeriggio, inoltre, si terranno corsi di decorazioni varie volte a sviluppare le proprie capacità creative utilizzando semplici materiali come lo smalto per le unghie e le pigne degli alberi. I corsi si terranno nei locali della libreria.

La Gang del Pensiero Corso Telesio, 99 – Torino Per informazioni: www.lemelevolanti.com Giovani Genitori 55

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Eventi

Incantesimo d’autunno

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La Mela e dintorni

ell’ambito del ciclo di attività “A La Mandria in famiglia”, uno spazio che offre l’occasione ad adulti e bambini di scoprire il Parco in modo divertente, è in programma l’iniziativa “Incantesimo d’autunno”. Grazie a questo appuntamento, domenica 7 novembre al crepuscolo, visitatori grandi e piccini potranno ammirare luci e colori magici. L’evento ha inizio alle 16; ingresso al Parco di Cascina Brero (museo interattivo “al.bo-conoscere e giocare con l’albero e il bosco”). Il costo è di 3 euro a partecipante. La prenotazione è obbligatoria. Domenica 7 novembre, ore 16 Parco La Mandria - viale Carlo Emanuele II, 256 - Venaria Reale (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4993381 www.parcomandria.it

A Caprie è in programma la nona edizione de “La Mela e dintorni”, celebre manifestazione dedicata al gustoso frutto autunnale. Dalle 10, si potranno visitare le bancarelle in piazza e la Rassegna Pomologica ovvero un’esposizione di vecchie qualità di mele valsusine. E, siccome anche il palato vuole la sua parte, si assaggeranno ottime pietanze caratteristiche grazie all’appuntamento “Polenta da mesdi, fricioj ‘d pom dòp-mesdi e… anciove al verd tut ‘l di”. A seguire, ci saranno il “Fruttolotto”, simpatico gioco popolare (aperto a tutti) con mela in premio, tanta musica, vin brulè e frittelle di mele. Domenica 14 novembre Caprie (TO) - www.lamelaedintorni.it

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La Casa di Cliccolo raddoppia! Da novembre apre anche in Via Onorato Vigliani 11/9. L’inglese è la nostra specialità (insegnanti madre-lingua per bimbi dai 3 anni nni in su) ma aiutiamo anche in storia, geografia, fia, grammatica, matematica e molto altro. La prima ora è sempre in omaggio

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Eventi

Masche e teste di rapa

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alloween è passato, che tristezza… E invece, no! Al Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese si continua a festeggiare anche lunedì 1 novembre. In programma, c’è una breve escursione che vi porterà alla scoperta degli abitanti più misteriosi del bosco. è previsto un divertente laboratorio e non mancherà una piccola merenda. L’attività è rivolta a famiglie con bambini. La prenotazione è obbligatoria. La quota di partecipazione è di 7 euro per gli adulti, 6 euro per i bambini. Lunedì 1 novembre, dalle 15.30 alle 18.30 Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 8903667

Junior Marathon In concomitanza con la Turin Marathon, domenica 14 novembre si disputa la Junior Marathon, corsa riservata ai bambini. I piccoli podisti si sfideranno su un percorso di un chilometro e 195 metri da piazza Carlo Felice a piazza Castello. Lo start verrà dato alle 9.30. All’arrivo i corridori

saranno accolti da maghi, clown, animatori e ricchi premi. A tutti gli iscritti sarà donato un pacco gara. Domenica 14 novembre, ore 9 Piazza Carlo Felice – Torino Per informazioni: ufficio Turin Marathon, corso Regina Margherita, 371 – Torino. Tel. 011 4076054 gare@turinmarathon.it www.turinmarathon.it

> Craf in Crof Craf in Crof? Può sembrare uno scioglilingua o un messaggio in codice, invece significa semplicemente “capre in Croveo”. È una tradizionale mostra ovi caprina con momenti di informazione sull’allevamento e la lavorazione dei prodotti. Domenica 14 novembre - Croveo (VB) Per informazioni: tel. 0324 62018 - www.comune.baceno.vb.it Giovani Genitori 57

Uno spazio bambini attrezzato con giochi divertenti, un menu bimbi con piatti golosi e genuini, in un ambiente allegro e fantasioso.

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Festa della polenta

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iete dei veri “polentomani”? Bene, a Robilante c’è la sagra che fa per voi. Da venerdì 5 a domenica 7 novembre, è in programma la Festa della polenta, giunta alla settima edizione. La manifestazione propone un calendario ricco di appuntamenti: per venerdì sono previsti, presso la Sala della Confraternita, una rassegna in collaborazione con la Compagnia del Buon Cammino e uno spettacolo teatrale alle 21 con la Consulta Giovanile. Sabato alle 10, ci sarà l’apertura dell’esposizione di materiali per i 150 anni della Ferrino, a seguire serata enogastronomia e poi tanta musica, balli occitani e tradizionali. Per la giornata di domenica sono in programma la mostra-mercato dell’artigianato e, per scaldarsi bene bene il pancino, pranzo e cena a base di polenta. E poi ancora, non mancheranno le danze tradizionali e la simpatica premiazione del polentaio benemerito del 2010.

Da venerdì 5 a domenica 7 novembre Robilante (CN) Per informazioni: cell. 335 7043389/329 7417935 loricaso@gmail.com enrico.giordanengo@alice.it

Eventi

Il pignoletto rosso Se vi chiedono del pignoletto rosso e voi rispondete che, tra i pennarelli, avete solo il rosso Magenta, forse vi conviene fare un salto a Banchette. Domenica 7 novembre si celebra la festa gastronomica che ha come protagonista il pignoletto rosso, antica varietà di mais caratteristica del canavesano, recuperata per merito del prezioso lavoro di un gruppo di agricoltori. Un evento che farà riscoprire ai visitatori sapori d’altri tempi: si potrà degustare, infatti, il pignoletto sotto forma di polenta accostato a specialità tipiche. Domenica 7 novembre Banchette (TO) Per informazioni: cell. 347 2250435 www.pignolettorosso.it

Grano e castagna Nella splendida cornice di Pamparato, suggestivo centro della Val Casotto, si svolge l’undicesima edizione della Fiera del grano saraceno e della castagna bianca. La manifestazione, che esalta gli antichi sapori della cucina povera alpina, offre ai visitatori la possibilità di degustare la polenta saracena e le castagne bianche; inoltre, sarà allestito il mercato dei prodotti alpini, sia agricolo biologici che di artigianato, e delle specialità eno-gastronomiche di pregio. Non mancheranno le degustazioni di prodotti tipici e tanto divertimento con le musiche popolari.

Sabato 27 e domenica 28 novembre Pamparato (CN) Per informazioni: tel. 0174 351113/351233 www.comune.pamparato.cn.it

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> Sagra del contadino Se una mattina, svegliandovi, vi sentite un po’ rustici, allora non potete perdervi la Sagra del contadino di Verzuolo, in frazione Villanovetta. Ci sarà una rassegna agricola, eno-gastronomica e dell’artigianato locale, la castagnata e una mostra-mercato del commercio equo e solidale. Sabato 6 e domenica 7 novembre Verzuolo (CN) Per informazioni: tel. 0175 255111/cell. 339 6324265 segreteria@comune.verzuolo.cn.it www.comune.verzuolo.cn.it

> Fiera del porro A novembre, Cervere si trasforma nella capitale del porro grazie alla fiera, giunta alla 31a edizione, che ha come protagonista il gustoso ortaggio. La manifestazione attrae migliaia di appassionati che potranno visitare il tradizionale mercato e poi degustare i celebri piatti sotto il Palaporro. Da sabato 13 a domenica 28 novembre Cervere (CN) Per informazioni: Ufficio Manifestazioni Comune di Cervere tel. 0172 471000 www.porro-cervere.cn.it

> A San Martino A Viù si tiene, da giovedì 4 a domenica 7 novembre, la Fiera di San Martino. Domenica, l’appuntamento prevede una giornata intera dedicata alla fiera, alla musica, agli spettacoli e alla gastronomia. Alle 19, cena con intrattenimento musicale. Sarà presente un padiglione riscaldato e verrà fornito un servizio di navette gratuite.

Da giovedì 4 a domenica 7 novembre Viù (TO) Per informazioni: tel. 0123 696101 www.portaleviu.com


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Eventi

In biblioteca > Un venerdì da favola Letture ad alta voce per i bambini. Venerdì 5, 12, 19 e 26 novembre, ore 17.30 Biblioteca civica Mirafiori Corso Unione Sovietica, 490 – Torino Per informazioni: tel. 011 3470637

> Storie in libertà Attività di lettura dedicata ai bambini da 3 a 10 anni. Sabato 6 novembre, ore 10.45 Biblioteca civica Lucento “F. Cognasso” Corso Cincinnato, 115 – Torino Per informazioni: tel. 011 4438526

> I racconti del nonno

> Le letture del mercoledì

Storie per bambini che vanno al di là del tempo, dalle fiabe tradizionali alle pagine dei libri di oggi. Lunedì 8, 15, 22 e 29 novembre, ore 17 Biblioteca civica “Italo Calvino” Lungo Dora Agrigento, 94 – Torino Per informazioni: tel. 011 4420740/41

Appuntamenti per bambini da 3 a 8 anni, a cura di Fabiana Allora, volontaria del Servizio civile nazionale. Mercoledì 3, 10, 17 e 24 novembre, ore 17.30 Biblioteca civica Borgo Po “A. Geisser” Corso Casale, 5 – Torino Per informazioni: tel. 011 8196706

> Piccole e grandi storie Racconti per i bambini a partire da 3 anni, a cura di Valentina Greganti e Leonardo Peasso, volontari del Servizio civile nazionale. Martedì 2, 9, 16, 23 e 30 novembre, ore 17 Biblioteca civica “Italo Calvino” Lungo Dora Agrigento, 94 - Torino Per informazioni: tel. 011 4420740/41

> 100 favole per giocare Letture per bambini a partire da 4 anni. Il tema di questo incontro è “Storie mostruose”. Mercoledì 17 novembre, ore 17 Biblioteca civica Lingotto “D. Bonhoeffer” Corso Corsica, 55 – Torino Per informazioni: tel. 011 4435990 Giovani Genitori 59

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Eventi

Genitori e figli

C

ontinuano gli incontri serali “Genitori & Figli” organizzati del gruppo Abele. Martedì 2 novembre si parlerà di “Consumo o sobrietà. Come educare i nostri figli a un consumo critico e responsabile”, incontro con Luca Mercalli, meteorologo di Raitre. “Sguardi famigliari del mondo. Questa sera parliamo di Albania” sarà il tema dell’incontro di martedì 16 novembre, a cura dell’Associazione Madre Teresa di Torino e dell’Associazione Culturale Italo-Albanese. Gli incontri del mese si concluderanno martedì 23 con “La seconda Repubblica dell’educazione: regole e punizioni più severe, ma meno applicate” a cura di Giovanni Capello, psicologo e psicoterapeuta.

> Da Buddies

Le serate di martedì 9 e martedì 30 novembre saranno invece appuntamenti rivolti alle famiglie che vogliono confrontarsi e discutere insieme i problemi della quotidianità. Due i temi proposti: “Noi e le regole: un rapporto difficile” e “Figli, affettività e sessualità”. Ingresso libero.

Martedì 2, 16 e 23 novembre, ore 21 (ore 19.30 cena in condivisione su prenotazione) Martedì 9 e 30 novembre, ore 20.30 (ore 19.30 cena in condivisione su prenotazione) Gruppo Abele Corso Trapani, 91/b – Torino Per informazioni: tel. 011 3841083 www.genitoriefigli.gruppoabele.org

La Buddies School organizza domenica 21 novembre un Open Day e un Buddies Book Fair. Dalle 15 alle 19 sarà possibile acquistare libri in inglese e conoscere le attività dalla scuola: dalla Materna in lingua inglese all’Elementare bilingue, dai laboratori alle iniziative extrascolastiche. La Buddies è una scuola privata legalmente riconosciuta, con insegnanti madrelingua e programmi ministeriali. Domenica 21 novembre Buddies School, Corso Agnelli, 22/C - Torino Per informazioni: tel. 011 361373 - cell. 347 4826165 info@buddies.it - www.buddies.it

> Giocatorino

Incontri Benenzon Sono aperte le iscrizioni ai seminari di clinica organizzati dal Centro Musicoterapia Benenzon. Sabato 27 novembre è in programma “Il bambino disabile” a cura di Cinzia Manfredi. Si prosegue domenica 28 novembre con “Musicoterapia e deficit visivo” condotto da Valter Dadone. L’inizio degli incontri è fissato per le 9, conclusione alle 18 (con pausa pranzo). Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato. Sabato 27 e domenica 28 novembre, dalle 9 alle 18 Centro Musicoterapia Benenzon - via Piazzi, 41 - Torino Per informazioni: tel. 011 5682285 segreteria@centrobenenzon.it - www.centrobenenzon.it

All’8 Gallery si rinnova l’annuale appuntamento con Gioca Torino, manifestazione ludica nazionale. Presso il centro commerciale del Lingotto sarà possibile divertirsi con ogni tipo di gioco, un’area bimbi, una ludoteca, una caccia al tesoro, tornei e incontri con gli inventori di giochi. La partecipazione è gratuita. Sabato 20 e domenica 21 novembre 8 Gallery Lingotto – Torino Per informazioni: info@giocatorino. org oppure www.giocatorino.org

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Succede a Cuneo Tatiana Gedda

Il mago dei palloncini

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utti i bambini lo vorrebbero alla festa di compleanno, perché crea l’atmosfera giusta con illusioni e magie, regalando allegria, gioia e a volte anche un pesciolino rosso al festeggiato. È Mago Smith, che oltre a far scomparire caramelle e comparire conigli, è anche un “mago” dei palloncini. Ha quattro diplomi in materia ed è capace di riprodurre oltre cento modellini di animali: quindi non c’è richiesta che non possa essere soddisfatta. I suoi assistenti sono inoltre in grado di realizzare qualsiasi effetto di Baloon Decor: sculture di palloncini e speciali allestimenti per feste, battesimi, cresime e comunioni. L’inventafeste di Giuseppe Bonomessi Via Pralafera, 21/3 - Torre Pellice (TO) Tel. 0121 932590 - www.inventafeste.it

Il giardino di Piasco Piasco è un piccolo paese della Valle Varaita, rinomato per le arpe, per una fabbrica e un museo interamente dedicato a questo strumento, l’unico in Europa. Nel centro del paese, vicino alla piazza principale, c’è una piccola zona gioco realizzata dalla Pro Loco. L’area è recintata e al suo interno si trova una casetta, uno scivolo e dei giochi a molla, tutti in legno. Il pavimento è ricoperto di ghiaia, al suo esterno c’è una fontana ed essendo la zona al centro del paese è possibile accedere a uno dei bar antistanti. Consigliamo anche di fare una capatina, nella via accanto, allo spaccio del laboratorio artigianale di pasta fresca Monge. Voto: 8 62 Giovani Genitori

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> Nespola in festa Il 27 e il 28 novembre a Trinità si tiene la tradizionale fiera di San Francesco, ovvero la sagra dei Puciu (la nespola). Come ogni anno il programma è ricco: per i grandi ci sono mostre di pittura, teatro, musica e cultura. Per i più piccoli: spettacoli di artisti di strada e numerosi giochi. Tutti potranno gustare i piatti tipici e i dolci fatti con le nespole, oltre alla buonissima confettura. Trinità (CN) Per informazioni: municipio@comune.trinita.cn.it

> Contadini A Verzuolo il 6 e 7 novembre si tiene la “Sagra del contadino”, una rassegna agricola, enogastronomica e dell’artigianato locale. Nel corso della manifestazione saranno distribuite le prime caldarroste e si potrà visitare il mercato del commercio equo e solidale, sostenendo tanti progetti interessanti e acquistando piccoli oggetti. Verzuolo (CN) Per informazioni: segreteria@comune.verzuolo.cn.it

> Prepararsi agli sci A Cuneo c’è un impianto sportivo fra i più belli d’Italia: una pista artificiale di sci da fondo che permette di anticipare la stagione invernale e provare lo sci di fondo e lo skiroll. Tutte le domeniche di novembre, dalle 10 a mezzogiorno, i bambini dai 4 ai 15 anni sono invitati a provare, gratuitamente, questa attività. Cuneo Per informazioni: Impianti Sportivi Comunali (G.I.S.), tel. 0171 66469


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Coniglio... a sorpresa

Il costo dei materiali per realizzare questo simpatico coniglio a sorpresa è circa di 2,80 euro

1.

Una scatola, carta velina verde, carte da pacchi e nastrini colorati, colla, una molla, una sfera di cotone o di legno o di polistirolo, cartoncino marrone e pennarello, colore giallo acrilico o tempera.

1

2

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2.

Ricoprite la scatola di colla e applicate la carta velina facendola aderire bene, fate un buco sul fondo della scatola, inserite la molla e fissatela con lo scotch di carta sia internamente che esternamente.

3.

Colorate con il giallo la pallina, incollate i baffi e una pallina rossa e disegnate la bocca e gli occhi. Per le orecchie ritagliate il cartoncino e incollatelo come illustrato.

4.

Prendete la scatola e incollate un nastrino colorato e con una carta un po’ più scura ritagliate delle impronte da incollare intorno alla scatola. Inserite la testa sull’estremità della molla.

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Bimbi

Buon compleanno Vittoria!

Ecco Iris la pacioccona di casa.. bacioni mamma e papà!

Buon compleanno Camilla! Per i tuoi 2 anni da mamma e papà

Auguri per il tuo primo compleanno, alla nostra principessa da mamma e papà

Alla nostra cara nonna un bacione e “guarisci presto”. I tuoi tesori: Stefano e Greta

Buon compleanno al nostro tesoro grande! Da mamma, papà e Giorgia

Un bacio al dolce piccolo Pietro

Canada 2010 by Luciana

Questo spazio è dedicato ai vostri bambini: mandateci una foto con dedica. redazione@giovanigenitori.it

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Sorridi sei su GG Laura Macagno

Ikea in piemontese IKEA DEI PICCOLI SKAPANEN: lettino con sbarre KAGUN: fasciatoio RUBATANEN: seggiolone TASMIE KEKY: palestrina con anelli (designer: Yuri Chechi…) GÅVA E BÜTA: fodera per cuscino assorbente ANVILUPA: sacco per nanna SPÜA LAMNESTRA: set per pappa RUTTA: bavaglino SBORGN TEPA: paraspigoli PISSANEN DAZURA: letto a castello SCRIVANIE CYTA: cm 70 x 60 TOTA: cm 100 X 70 MADAMYN: cm 120 X 80 MADÄMA: cm 150 x 90 SEDIE TENSIUN KASDISVISA: sedia girevole per uso saltuario AUTEBAS: sedia girevole per uso regolare STANEN FERMÅ: uso intensivo. Estremamente ergonomica. VENPA GRAS: uso intensivo. Estremamente economica! STRAVÅCÅ: poltrona dalla seduta larga e comoda TASLUNGA: chaise longue LAMPADE BEIKABIN: lampada da lavoro in acciaio e plastica FASKUR: faretto SESBORGNU: braccio e testa regolabili. 32 LED! LETTI RUNFA: letto a 1 piazza DISBELA: letto a 2 piazze

SPRUFUNDA: materasso in lattice ATFASUDE: materasso in poliuretano BOSK TRITÅ: materasso ad alta rigidità INGRESSO TRUMLIN: attaccapanni da parete TRUMLIN KARIA: attaccapanni da parete con portaoggetti TENAN URDIN: scarpiera TANTÄPIOVNEN: portaombrelli SALA DA PRANZO E CUCINA NONÄTYLDE: credenza con alzata a vetrine MAGNÄGINOTÅ: controcredenza con ante e cassetti ANKASTIG: angoliera KUATRASS: OFFERTA! Scaffale porta stoviglie a soli 26 euro! ILLUMINAZIONE CUCINA VARDÄKOTMANGE: lampadario per tavolo da pranzo con sospensione lunga TIRÄMOLA: lampadario stile country con saliscendi STISSEDLAMUTUA: lampadario con gocce in plastica ACCESSORI CUCINA KUSTA KARA: tovaglia operata con 8 tovaglioli. Cotone misto lino RUTDAL BERGE: tovaglia con 8 tovaglioli in stile campagnolo STUPATUT: cavatappi CIAPÅ: vassoio in legno PIJA: vassoio con bordi in metallo sbalzato TROPÄROBA: carrello per vivande KASSUL: mestolo BAGNO FALA TÜTA: water SPUSSANEN: bidet FANEN ANLAGH: tenda per doccia

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Esserci

Sentire

Esplorare

Imitare E se giocare fosse una cosa seria?

TORINO: • via Cernaia, 25 - tel. 011 541776 • corso Raffaello, 7 - tel. 011 6680382 • corso Ferrucci, 105 - tel. 011 4386201 • corso Agnelli, 38/40 - tel. 011 353613 • via Chiesa della Salute, 46 - tel. 011 4124320 RIVOLI: via Rombò, 35 - tel. 011 9534876 SETTIMO TORINESE: via G. Matteotti, 3 - tel. 0118970406

MONCALIERI: • centro storico, via Santa Croce, 26 - tel. 011 642649 • borgo San Pietro, via Sestriere, 17 - tel. 011 3810727 CHIERI: centro commerciale Il Gialdo - tel. 011 9423693 CIRIÈ:via Vittorio Emanuele, 3 - tel. 011 9212517 ASTI: via Quintino Sella, 3 - tel. 0141 594268 CUNEO: via Carlo Emanuele, 20 - tel. 0171 65600

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