giovani genitori marzo 2012

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Mensile, numero 3 anno 7 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista per le famiglie del piemonte

A spasso con papà • Planetario • Tata o nido? • Usato baby

marzo 2012


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MARZO 2012 Mensile, numero 3 anno 7 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE

A spasso con papà • Planetario • Tata o nido? • Usato baby

Marzo 2012

sommario 5

La posta

> L’esperto

6

News

41

Fitness forum

8

Interventi

Feldenkrais chi era costui?

10

Sfida

42

Medicina

12

Baby friendly

Le malattie rare

14

City corner

44

L’avvocato

15

World corner

È mia la casa?

45

Lo psicologo

> Primo piano

Gelosie in famiglia

16

Itinerari

46

Diverse abilità

A zonzo con papà

Non lo sai?

20

Famiglia

Papà, prendi il congedo

24

Crescere

Chiedilo a Di.To 47

Questione di soldi

Banche e spread

Soluzioni da 0 a 3

48

Zona Verde

28

Viviamo così

Genitori antismog

La libertà di scegliere

50

Tecnologia

32

Il ghiottone

Un idraulico per Swampy

Affettati

51

Libri

34

Cucinare insieme

Papà alla riscossa

Pasta multicolore

52

Arte e design

36

Gita

TAG Vanchiglia

Le stelle in collina

53

Cinema e home video

38

Il bello dell’usato

Viaggio nell’isola misteriosa

> L’agenda 55

Spettacoli

59

Cultura

65

Eventi

> Rubriche

...anche su www.giovanigenitori.it

72

Bimbi

73

Art lab

74

Raffa


Babbo moderno Ed eccoci al 19 marzo: il giorno della babbosità, il daddy’s day, il Vatertag tedesco, il baba day orientale. Come sono cambiati i padri moderni: esemplari, nuovi, soavemente maternizzati, esperti e consapevoli. Ogni padre ha una storia a sé, ma la storia complessiva dei padri moderni è – tutto sommato – una scoperta recente, che paradossalmente comincia l’8 marzo del 2000 con la prima legge sui congedi parentali. Si introduceva, dodici anni fa, il permesso per gli uomini di stare a casa a curare i figli. Come tutte le buone leggi, è stata una piccola forzatura verso la pigra e disattenta società civile, che ne ha approfittato poco, ma ha cominciato a riflettere sui diritti della paternità. La storia continua nel 2006 con la legge sull’affidamento condiviso, nella quale si sancisce l’importanza della bigenitorialità e si stabilisce il diritto dei figli a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo sia con la madre che col padre. Ultima tappa nel 2010 con la votazione – stiracchiata ma favorevole – del Parlamento Europeo per rendere obbligatorio in tutti gli Stati membri il congedo di paternità. Ne risulta che in un futuro non troppo lontano, i neopapà non dovranno più avere timori a chiedere di non lavorare per due settimane, giusto il tempo di godersi la nascita del figlio. Saranno obbligati a farlo. E saranno pagati. Così, mentre aspettiamo che la legge italiana recepisca la normativa, rimaniamo noi, semplici persone, che sappiamo che i padri sono come piantine: vanno innaffiati di genitorialità ogni giorno, lasciando loro ogni occasione per stare con i figli, senza che nessuna moglie-giudice abbia nulla da rimproverare, liberi e felici. PS: Prima del 19 marzo c’è il 3, il giorno della “Festa delle Neve per famiglie” nel comune di La Magdeleine, in Valle d’Aosta. Una giornata bianca a misura di bambino, con mini-prezzi e tanto divertimento. Noi saremo lì ad aspettarvi.

La redazione

Valentina

Elisabetta

Luciana

Luca

La rivista per le famiglie del Piemonte Marzo 2012 / Anno 7 - Numero 3 Direttore RESPONSABILE Luisa Tatoni CAPO REDATTORE Elena Brosio Segreteria di redazione Valentina Vottero Redazione Alice Quaglino, Mario Bettas Valet Art director Catia De Bacco GENERAL MANAGER Giorgio Pulini MARKETING Luciana Martellucci, Elisabetta Negrisolo, Federica Petey Mautino

Elena

Catia

Mario

Fabiana

Luisa

Hanno collaborato a questo numero Anna Blasco, Giovanna Brosio, Michela Calculli, Elena Felmini, Federica Ferraresi, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Patrizia Garofano, Karin Gavassa, Tatiana Gedda, Claudia Gioachin, Giuseppe Iasparra, Nadia Lambiase, Monya Lucisano, Ilaria Martina, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Marina Notari, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Laura Regli, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Renato Rolando, Elena Sardo, Paola Strocchio, Katia Zedde Illustrazioni e fotografie Biblioteca di Archimede, fotografia di Daniele Baldi Domenico Grossi, Mario Bettas Valet, iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

Illustrazione di copertina CurvaBezier Ringraziamo per la preziosa collaborazione Nicoletta e Matteo Ispirazione Luca Bernardelli

AMMINISTRAZIONE Fabiana Vino

Paola

Claudia

Abbonamenti Un anno di Giovani Genitori a solo 21,90 euro! L’abbonamento permette di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19913131. IBAN IT56L0760101000000071791446 - Poste Italiane cc postale 71791446 intestato a Espressione srl Redazione Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19913127 - redazione@giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19913133 - Fax: 011 19791585 Edizioni Espressione Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino - www.espressione.it Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN)

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Giorgio Alice

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gg La posta Le vostre lettere > questo funziona Volete sapere i servizi che funzionano? Ecco la mia esperienza. Ho due bimbi di tre anni e 14 mesi che hanno la fortuna di essere circondati da adulti meravigliosi che li aiutano a crescere. Sono persone che, usando l’espressione di Manuela nella lettera pubblicata a febbraio, “meriterebbero un Oscar” per la cura e la passione che mettono nel rapporto con i piccoli. I nostri eroi sono la pediatra di base (la dottoressa Paola Toso), fantastica, capace di ascoltare piccoli e grandi, di rassicurare e talvolta di prevenire ansie e paure; la dottoressa Gabriella Naretto del Regina Margherita che cura la nostra piccola da quando aveva 3 giorni e da allora le parla, guardandola dritta negli occhi, riesce a calmarla se è una giornata no e la comprende.

Eroi all’asilo nido “I Trichechi” (un plauso particolare alla sezione Blu 2011, alla sezione Lattanti 2012 e all’economa Stefania Gatto): noi stiamo crescendo con Sabrina, che è un’educatrice che non ti dice solo se la bimba ha mangiato, ma è attenta a quei piccoli particolari che una mamma pensa di essere la sola a vedere (e quando è qualcun altro a farteli notare, capisci che il tuo piccolo è davvero in ottime mani). Eroi alla scuola materna J.J. Rousseau (di via Monte Ortigara) con tre maestre speciali: Rosaria, Antonella e Veronica, che riescono a bilanciare dolcezza e autorità come in una ricetta ben riuscita, accolgono sempre col sorriso bimbi, genitori e nonni (e a volte crediamo serva più pazienza con noi che con la classe) e fanno crescere i nostri figli nel cammino della vita facendoci capire di essere orgogliose dei loro progressi. Menzione particolare per Nelide, il cuore della scuola, che dona

“da sempre” un’attenzione particolare ai nostri (e suoi) bimbi e consiglia noi grandi. Un grande grazie di cuore a tutte queste persone! Gaia Grazie a te, Gaia. Chi continua?

> TAM TAM Qualcuno ha frequentato il corso “Let’s party” organizzato da Eataly lo scorso gennaio? A causa di una influenza non ho potuto partecipare, ma mi piacerebbe avere qualche resoconto dai partecipanti. Grazie in anticipo Daniela (scrivere a redazione@giovanigenitori.it).

> VENDESI RISTORANTE A causa di improvvise ragioni di salute si vende un ristorante ottimamente avviato, con bassissimi costi di gestione e oltre 100 coperti in zona bassa Val di Susa (Torino). Per info scrivere a francesca.virtis@tiscali.it segnalando un recapito telefonico.

3 MARZO 2012 GIORNATA inBIANCA Comune di

VALLE D’AOSTA

LA MAGDELEINE a di La fest

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gg News

I succhi di frutta

I

l Parlamento europeo ha approvato nuove regole per le etichette dei succhi di frutta, con l’obiettivo di fare chiarezza sul contenuto di zuccheri. I succhi di frutta non ne dovranno contenere per definizione. Se ne conterranno, si dovranno chiamare nettari e potranno essere a base di purea di frutta con aggiunta d’acqua. Le etichette “senza aggiunta di zucchero” non saranno consentite a nettari che contengano dolcificanti artificiali. Se un succo contiene frutti diversi, per esempio il 90% di succo di arancia e il 10% di mandarino, come avviene per molti succhi importati, non potrà essere venduto come “succo di arancia”, ma come “succo di arancia e mandarino”. I succhi etichettati prima dell’entrata in vigore della nuova normativa (la cui data è ancora da stabilire) potranno essere venduti per tre anni.

Il medico a 7 anni Nulla di deciso sull’addio al pediatra a partire dai sette anni: si tratta di una proposta contenuta nella bozza di “Riordino delle cure primarie” del ministero della Salute e delle Regioni. Forti polemiche e pediatri in rivolta hanno reso più cauta la proposta. Dietro l’esigenza di rivedere le cure di base ci sarebbe la carenza di pediatri e l’ammontare del rimborso pubblico, che per i pediatri è più alto rispetto al medico generico per adulti. L’abbandono del pediatra sarebbe però in controtendenza rispetto al resto dei Paesi europei - dove lo stesso medico segue dalla nascita all’adolescenza - e aumenterebbe il rischio di una maggiore ospedalizzazione dei bimbi, già oggi eccessiva al sud (doppia rispetto al resto d’Europa).

Umanizzare il cesareo Che sia troppo cercato dalle donne o troppo consigliato dai medici, è un dato di fatto che in Italia il numero di parti cesarei è il più alto d’Europa: secondo l’Istituto superiore della sanità, si è passati dall’11% del 1980 al 38% del 2008, con forte variabilità regionale. Alcuni ospedali si stanno organizzando per umanizzare questo tipo di nascita, per evitare che il bisturi alteri l’esperienza della maternità privandola del primo contatto mamma-bambino. All’ospedale Sacco di Milano, per esempio, i papà possono entrare in sala parto; al momento dell’estrazione, il telo operatorio viene abbassato per lasciare che i genitori vedano quando il piccolo viene alla luce. Inoltre subito dopo la nascita, la mamma può tenere attaccato al seno quanto vuole il bambino: è un modo per aumentare le probabilità di successo dell’allattamento al seno.

6 Giovani Genitori

IN PILLOLE > Coccole per l’intelligenza I bambini in età prescolare che godono di cure particolarmente attente e amorevoli da parte delle mamme (o dei papà e/o dei nonni), sviluppano un ippocampo più grande, l’area del cervello essenziale per l’apprendimento, la memoria e la gestione dello stress. Lo dice uno studio della Washington University School of Medicine di St. Louis (Usa). Oltre a sottolineare l’importanza di cure amorevoli e affettuose, lo studio dimostra che l’ambiente può influenzare gli aspetti strutturali del cervello.

> Piatti colorati Un’alimentazione più sana per i bambini passa attraverso i colori. Due ricerche pubblicate su Acta Pediatrica dimostrano che i piccoli trovano i cibi appetitosi in modo diverso dagli adulti. Gli adulti disdegnano i piatti che contengono più di tre tipi di cibo e tre colori, ai bambini invece piace il caos di un piatto ricco, con tutti i colori (sei, per la precisione) e con un bel po’ di ingredienti diversi. Le mamme che si sforzano di presentare l’uovo al tegamino come fosse un clown, aggiungendo occhietti di pomodoro e bocca di carotine, sono sulla strada giusta. I consigli sono: preparare piatti ricchi di colore, decorati in modo da ricordare oggetti o visi, con il cibo principale piazzato nel mezzo.

> Pile esauste Gli studenti delle scuole elementari e medie di Torino sono protagonisti della raccolta di batterie usate grazie al progetto “Pile esauste a favore dell’ambiente”, che punta a sensibilizzare i bambini sul corretto recupero e smaltimento delle batterie esaurite. L’iniziativa è promossa da Lions Club, con il sostegno della Città di Torino e di Amiat. Le scuole possono aderire e ricevere i contenitori per la raccolta dall’Amiat, la quale provvederà a svuotarli. Per informazioni: infolions@pilesauste.org e comunicazionesterna@amiat.it. (G.I.)


Quante cose passano per le tue mani? Amuchina

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L’igiene a portata di mano.


gg Interventi di Giuseppe Iasparra

Mense bio a scuola

D

al prossimo anno scolastico parte la “rivoluzione sostenibile” nelle mense degli istituti del Comune di Torino. Ne parliamo con Mariagrazia Pellerino, assessore comunale alle Politiche Educative I giornali hanno parlato di rivoluzione “bio” nelle mense scolastiche di Torino. Di cosa si tratta? Più che bio, credo che si debba usare il termine “sostenibilità”. Torino si candida a essere smart city e una delle chiavi di volta di questa amministrazione è la sostenibilità. Per quanto riguarda il settore delle politiche educative, pensiamo che la scuola possa essere un formidabile laboratorio di educazione in questo settore. Un esempio è proprio l’educazione a un’alimentazione sostenibile attraverso la proposta di cibi di stagione e del territorio, la coltivazione degli orti scolastici e a incontri educativi con insegnanti e genitori. L’idea è quella di trasmettere l’educazione sul fatto che il cibo che viene consumato e che arriva nei piatti è frutto di un lungo processo che coinvolge tutto il vivente: dalla terra al vegetale, all’animale e all’uomo. Naturalmente, se voglio chiedere ai bambini di immaginare degli stili diversi, dovremo darne dimostrazione, per esempio, togliendo tutte le stoviglie di plastica usa e getta dalle mense scolastiche, il che significa 157 tonnellate di plastica in meno all’anno per otto milioni e mezzo di pasti serviti nelle scuole. Nel nuovo capitolato per le mense scolastiche ci sarà attenzione alla so-

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stenibilità anche per tutto il processo della produzione del cibo. Sul territorio, accanto al biologico, abbiamo anche prodotti da lotta integrata. Se siamo rigidi sul biologico, a volte rischiamo di avere prodotti che arrivano dall’Asia. Non basta solo il biologico, dobbiamo collegare il cibo alle produzioni del territorio: magari sono presenti prodotti a lotta integrata che sono ugualmente sinonimo di garanzia sotto il profilo organolettico e della salute. Sostenibilità significa anche sostenibilità economica ed equità. Nel nuovo bando chiediamo alle aziende di ristorazione di rifornirsi direttamente dai produttori locali e visto che rappresentiamo una “domanda forte” come operatore pubblico nella ristorazione collettiva, pensiamo che intorno a questa nostra domanda si possa organizzare un’offerta. Il fatto di creare una filiera corta, fra l’azienda che prepara i pasti e chi produce il cibo, consente di compensare il produttore (l’agricoltore) in modo migliore, mentre chi compra (l’azienda di ristorazione) può realizzare risparmi accorciando la filiera. Questo è quello che speriamo di realizzare, con una conseguente ricaduta sulle economie locali. Tornando ai piatti, le stoviglie riutilizzabili di cosa saranno fatte? Saranno stoviglie di materiali adatti per l’alimentazione e ovviamente lavabili. Non sono in ceramica perché sarebbero troppo pesanti per i bimbi e inoltre si corre il rischio che si rompano, diventando pericolose.

Mariagrazia Pellerino, assessore comunale alle Politiche Educative

Come saranno lavate le stoviglie? L’azienda di ristorazione si occuperà di far lavare le stoviglie, anche perché in loco avremmo potuto installare solo piccole lavastoviglie. Sarebbe stato più elevato il consumo d’acqua che il risparmio ambientale che producono. Andando avanti prevediamo l’utilizzo di detergenti biodegradabili nei centri di cottura, il trasporto dei cibi dai centri di cottura alle scuole con mezzi di trasporto ecologici, l’utilizzo di macchinari a basso consumo energetico, l’applicazione della raccolta differenziata in tutte le scuole a carico delle aziende e il riutilizzo del cibo non consumato. Per quanto riguarda il lato economico, queste novità come incideranno sui costi delle famiglie? Bisognerà vedere come andrà la gara. Siamo ancora in fase di pregara quindi non posso riferire i dettagli, ma posso dire che il prezzo che chiediamo è leggermente inferiore a quello di tre anni fa, proprio perché riteniamo che attraverso i requisiti che abbiamo proposto, in particolare grazie a questo nuovo sistema di approvvigionamento direttamente dal produttore locale, le aziende possano, data la crisi del momento, “accontentarsi” del prezzo che noi proponiamo e che dovrebbe consentirci di contenere i costi anche per le famiglie, in modo da non andare incontro ad aumenti che non siano quelli legati all’adeguamento Istat.


Allevato a terra consumato a Km 0

Dalle colline del Piemonte alla vostra tavola Il pollo Valverde è sempre fresco, in quanto prodotto in Piemonte con rifornimenti giornalieri ai negozi

i menu di stagione

Bocconcini di pollo, broccoli e zafferano INGREDIENTI PER 4 PERSONE 400 gr di petto di pollo 1 broccolo 100 gr di pancetta affumicata o dolce a cubetti 1/2 cipolla 1/2 bicchiere di vino bianco zafferano (max 2 bustine) 100 ml di panna olio e sale q.b.

PREPARAZIONE Tagliare il petto di pollo a bocconcini Dividere il broccolo in cimette Tritare la cipolla e rosolarla in una padella con un po’ di olio e la pancetta Unire il pollo, precedentemente infarinato, lasciare che prenda una leggera doratura, successivamente salare, unire il vino bianco e lasciare evaporare Nel frattempo sbollentare per 5 minuti le cimette di broccolo, scolarle, unirle al pollo e lasciare insaporire Per ultimo aggiungere la panna e lo zafferano Cuocere finchÊ non si raggiunge la consistenza desiderata

Cooperativa Agricola Valverde Via L. Fiandesio, 52 Saluggia (VC) - Tel. 0161 486590 - Fax. 0161 480458 - www.valverdecoop.com


gg Sfida

La sfida del prossimo numero è: “Prime pappe” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it

di Elena Brosio

Al cinema con i bambini

T

con s i g li

ra le molto varie e molto intense gioie del diventare genitori non è compreso l’arricchimento culturale. Tra notti insonni, bagnetti, poppate e pannolini, il tempo per informarsi, leggere, pensare, anche solo scambiar quattro opinioni non lo si trova mai. Sul comodino teniamo manuali su come nutrir, crescere, far dormire il pupo, il giornale lo si sfoglia sempre più di rado e il nostro luogo di ritrovo con amici sono i giardinetti sotto casa. Così è con un certo sollievo che, col crescer dei bimbi, si recupera un po’ di tempo per seguir virtute e conoscenza, possibilmente tutti insieme. Così si leggono bei libri con i bambini, si va a veder musei, li si porta a teatro, a sentir musica e tante altre belle cose.

O al cinema. Che bello poter tornare a vedere un film sul grande schermo, e che piacere osservare come i bambini apprezzano. A volte però ci si lascia trascinare dall’entusiasmo e si pecca per eccesso. Non è raro vedere pupetti minuscoli che non riescono neanche a star seduti, tantomeno seguire un film di due ore. O bambini portati al cinema la sera cui si chiudono le palpebre appena le luci si spengono. O altri portati a vedere film poco adatti da cui non vedono l’ora di scappare. Come spesso accade, ci vuole un po’ di buon senso: 1. Non forzare i tempi. Aspettiamo che abbiano raggiunto l’età necessaria per star fermi e tranquilli, per seguire la storia e apprezzarla. 2. In tempo alla meta. Le prime

Stefania e Luca: “Ci abbiamo provato a portarli al cinema, ma i nostri figli sono troppo scatenati per stare fermi e zitti. Così organizziamo proiezioni a casa nostra il sabato pomeriggio, spesso con amici. Si chiudono le persiane, si zittiscono i telefonini e si fanno scoppiare montagne di popcorn. E chi si stufa se ne va in cameretta a giocare”

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volte presentiamoci con adeguato anticipo in sala. Entrare a film iniziato in un ambiente grande e buio può essere spaventoso. 3. A ogni età la sua storia. Informarsi sulla trama prima di uscire di casa: alcuni film hanno l’aria innocua e sono magari inquietanti e i pupi ci restano traumatizzati per mesi. Altri film sono bellissimi ma troppo lunghi o difficili da seguire. 4. Evitare film 3D per i baby. Per i grandicelli gli effetti in 3D sono meravigliosi, ma per i piccini tenere gli occhiali per più di mezzora è arduo, dopo li scaraventano a terra e non ne vogliono più sapere. 5. Giocare d’anticipo. Spieghiamo loro prima di arrivare che un bambino che urla, corre e salta, disturba tutti quanti e non è accettabile. 6. Il piacere è il film. Non le patatine, le bibite e i dolciumi o caramelle che ogni tanto ci possono stare ma non sono dovuti. E poi via, tutti insieme sulle poltroncine vellutate a goderci lo spettacolo.


Gruppi Acquisto Collettivo

Un modo diverso e responsabile di fare la spesa. Prodotti di stagione, biologici e del tuo territorio a prezzo di costo, iscrivendosi ai Gruppi di Acquisto in filiera corta del Movimento Consumatori PIOSSASCO - GAC Piossasco * - via Volvera 32 presso la “Casetta del Villaggio Viulè” aperto il mercoledì dalle 14 alle 20 gacpiosscasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 346 3743689

TORINO - GAC Ghedini * - via Gallina (ang. via Sempione) aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacghedini@movimentoconsumatori.to.it - cell. 338 8493695 TORINO - GAC Corsaro - via Pallavicino 35 presso circolo arci “Officine Corsare” aperto il giovedì dalle 14 alle 21 gac.corsaro@movimentoconsumatori.to.it - tel. 349 3544878

PINEROLO - GAC Pinerolo* - via Ettore Bignone 40 aperto il mercoledì dalle 14 alle 20 gacpienerolo@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 8303544

TORINO - GAC San Giovanni Battista - via San Massimo 24 interno cortile. Presso Ospedale San Giovanni Vecchio aperto il giovedì dalle 11.30 alle 16 gacsangiovannibattista@movimentoconsumatori.to.it

NICHELINO - GAC Nichelino - via San Francesco d’Assisi 56 presso il circolo arci “I Maggio” aperto il giovedì dalle 16 alle 20 gacnichelino@movimentoconsumatori.to.it - cell. 340 7334911

GRUGLIASCO - GAC Grugliasco - via Stefano Scoffone 11 presso “Associazione Città Futura” aperto il mercoledì dalle 18 alle 20 gacgrugliasco@movimentoconsumatori.to.it - cell. 338 8826805

VENARIA - GAC Venaria - via Buozzi 4 (Altessano) presso il Centro d’Incontro “Iqbal Masich” aperto il martedì dalle 17.30 alle 19.30 gacvenaria@movimentoconsumatori.to.it - tel. 011 4529967

IVREA - GAC San Giovanni * - piazza Boves presso Centro Pluriuso San Giovanni aperto il martedì dalle 16 alle 20 gacsangiovanni@movimentoconsumatori.to.it - cell. 345 8303555

* ‘Social GAC’: con il contributo della Provincia di Torino, assessorato alle Politiche Attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità in virtù della significativa valenza sociale del progetto

Per ulteriori informazioni consultate il sito www.movimentoconsumatori.to.it Oppure scrivete a gac@movimentoconsumatori.to.it MOVIMENTO CONSUMATORI - via San Secondo 3 - Torino Tel. 011 5069546 - torino@movimentoconsumatori.it


gg Baby friendly Irresistibili dolcetti Largo ai cupcakes! I dolcetti più glamoureux prendono il posto della torta di compleanno e fanno la felicità di tutti. Fortuna che a Torino è arrivata Claudia Lotta, cake designer, allieva della folgorante Peggy Porschen di Londra (famosa per le wedding cake dei vip) e dell’autorevole Wilton School di Chicago. Lo shop-atelier di Claudia è uno scrigno deliziosamente romantico dove sono esposte le sue bellissime creazioni: torte decorate e spatolate, cake pop (torte da passeggio), brownies, lemon bars, biscotti decorati. Per soddisfare i palati di mamme e bambini, signore, golosi di ogni genere (anche vegani) nel cuore del centro storico. Claudia Lotta Sweet Designer Via Bonafous, 7 - Torino Tel. 011 4270053 - www.claudialotta.it

Sapori eccellenti Ci sono negozi che riescono a realizzare alchimie particolari, ossia concentrare in un unico punto vendita tante caratteristiche positive. La macelleria Sapori d’autore è uno di questi, perché punta tutto sulla qualità, e la differenza si scioglie in bocca, perchè la scelta è molto varia e i prezzi ragionevoli. Perfetta per genitori con poco tempo: ci sono le monoporzioni di carne da svezzamento da usare al posto dell’omogeneizzato, ci sono le caramelle di carne e spinaci, i fagottini e le rosette di carne

magra, molto più sfiziosi della solita fettina. Il vitello proviene dai migliori allevamenti piemontesi, il pollo è Valverde, il maiale è GSP, i salumi Bedogni, Levoni, Bricco, all’insegna dell’eccellenza. In più c’è un bel banco di gastronomia, tutto fatto in casa, tutto goloso e genuino. Sapori d’autore Corso De Gasperi, 28 - Torino Tel. 011 595423

Teatro della Caduta È un piccolo delizioso teatro nel quartiere Vanchiglia, un posto di incanto dall’atmosfera accogliente e familiare. Ci si trova bene e ci si torna, con i bambini appresso, perché sono tante, varie e belle le proposte del cartellone. Il teatro ha due sale, il Teatro della Caduta vero e proprio, un gioiellino da 45 posti e atmosfera da cabaret di inizio ‘900, e il Caffè della Caduta, con un open bar che ne rende l’atmosfera piacevolmente conviviale. Da non perdere la rassegna Domeniche Spettacolari con mamma e papà: il 4 marzo lo spettacolo di magia, illusionismo e prestidigitazione “Budineide”, l’11 marzo “Senza Denti”, con pupazzi ‘viventi’. Alle 9.30 colazione nel foyer a base di prodotti genuini e naturali, alle 10.45 inizia lo spettacolo. Teatro della Caduta: via Buniva, 24 - Torino Caffè della Caduta: via Bava, 39 - Torino Tel. 011 5781467 - www.teatrodellacaduta.org

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Conoscete locali che dedicano attenzione alle famiglie? Segnalate i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it

gg Baby friendly Forno a legna family

La Panzanella, a due passi dai Quartieri Militari e via Garibaldi, è una pizzeria dove si assapora un’ottima pizza dal tempo di cottura record, morbida e con ingredienti freschi e gustosi, e si mangiano anche buoni piatti mediterranei (cozze alla marinara in primis). L’atmosfera è calda, con ambienti piacevoli, dehor estivo, tanto colore alle pareti e legno scuro, camerieri sempre attenti e disponibili: ti accoglie la famiglia di Andrea Miglio che ti fa sentire a casa, grazie alle pizze a forma di Topolino, al fasciatoio in bagno e ai seggioloni. Martedì e mercoledì, poi, i bimbi sotto i 12 anni non pagano la pizza! Consigliata la prenotazione nel weekend, il rapporto qualità/ prezzo è buono. Aperto a pranzo e cena da martedì a domenica. La Panzanella Via San Domenico, 34 - Torino Tel. 011 0463656 - www.lapanzanellatorino.it

Sport per tutti Stanchi delle solite discipline sportive per i vostri bimbi? Sportica è una palestra a Pinerolo che accoglie bimbi (ma anche adulti) di ogni età con proposte diversificate e originali. È rinomata nell’ambito sportivo per la ginnastica artistica femminile e maschile e per l’arrampicata sportiva. E poi ginnastica acrobatica e tanta danza, dall’hip-hop, alla danza contemporanea e funky. Da Sportica si imparano le arti circensi, come l’acrobazia aerea, in cui si svolgono esercizi con

il trapezio, tessuti e la corda aerea, il circo ginnastica, in cui si imparano giocoleria, equilibrismo, acrobatica e clownerie, il gioco circo, il circo teatro e il circo per famiglie dove si lavora in coppia genitore-bambino... E per qualcosa di ancora più originale? Provate il Parkour! SPORTICA Via Cattaneo, 41 - Pinerolo (Torino) Tel 0121 795590 - www.sportica.it

Il martedì alla fabbrica delle E È dedicato alle famiglie il martedì sera della Fabbrica delle E. Serate in cui ci si incontra per riflettere e discutere di temi educativi importanti, ma in cui anche il gioco e la convivialità trovano un loro spazio. E il bello è che tutta la famiglia è coinvolta: in ogni serata è previsto uno spazio gioco per i bambini dai 3 ai 6 anni e laboratori ludico-formativi per quelli dai 7 ai 14 anni. Martedì 6 marzo il tema è “Educare i figli in famiglie che cambiano”, il 20 marzo “Sguardi famigliari sul mondo” e il 27 “Diventare cittadini: come educare ragazzi responsabili”. Martedì 13 marzo, invece, è dedicato ai Gruppi di narrazione: percorsi di confronto in piccoli gruppi su esperienze di genitorialità. Si può anche cenare insieme, previa prenotazione. La cena inizia alle 19.30, le attività alle 20.30. Fabbrica delle E Corso Trapani, 91 - Torino Tel. 011 3841083 - www.genitoriefigli.gruppoabele.org

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Curiosando in città e dintorni alla ricerca di cose belle

gg City corner

Explore, imagine, create

“A

prire il cuore e la mente dei bambini”, è questa la mission della casa editrice inglese Barefoot Books, che si propone di utilizzare il potere delle storie per nutrire l’immaginazione dei bambini, instillando il rispetto delle diversità e l’amore per il pianeta. Delicatamente illustrati, accompagnati da cd per imparare l’inglese ascoltandolo e divertendosi, i meravigliosi libri di Barefoot Books si trovano a Torino presso l’Albero di Antonia, laboratorio linguistico per bambini e ragazzi, in via Mollieres 25. www.alberodiantonia.it www.barefootbooks.com

Verdure sociali Esiste una fattoria sociale che cura un orto e produce ortaggi con tecniche rispettose dell’ambiente. Si chiama Cascina La Luna e vi lavorano gli utenti del Centro Diurno della cooperativa P.G. Frassati. Le buonissime verdure si acquistano direttamente al punto vendita (strada della Pellerina, 22/7 a Torino) o si ricevono a domicilio. Tel. 011 710114, fattoriasociale@coopfrassati. com.

Morbido Baby boy Si fanno teneramente strapazzare dalle manine dei neonati e fan loro compagnia durante la nanna, i doudou, inseparabili compagni dei bimbi più piccini. Baby boy di Eureka Kids è in cotone 100% organico, senza residui di pesticidi, formaldeide, cloro o metalli pesanti. Inoltre è prodotto in Sri Lanka in modo eco, equo e solidale. Costa 14,95 euro e si trova da Eureka Kids al centro commerciale Le Gru di Grugliasco, ma si può anche acquistare online sul sito www.eurekakids.net

Giochiamo a Museum? Quale gioco di carte si tira fuori per far divertire i bimbi... rubamazzetto, memory? Oggi c’è anche Museum, un’idea della Fondazione Museo delle Antichità Egizie realizzata da Artefatto, che farà impazzire i cuccioli amanti dell’Antico Egitto e non solo: scopo del gioco è completare per primi una delle quattro collezioni del Museo che vanno dallo statuario ai papiri e scrittura alla tomba di Kha alla vita quotidiana. Utilissimo per imparare divertendosi, ma attenzione ai ladri di tombe

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che solo il direttore e tanti occhi di Ra possono sconfiggere. Ci si siede attorno al tavolo da due a quattro e l’età consigliata è da 5 anni in su. Si trova al prezzo di 15 euro al MuseumShop nel Museo Egizio tra libri, papiri, statuette e tante altre curiosità. MuseumShop Museo Egizio Via Accademia delle Scienze, 6 - Torino www.artefatto.com/egizio


Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia

gg World corner

Funky kids

D

isegnare i vestiti per bambini più fantastici del mondo senza pensare troppo a quel che i genitori vogliono, ma a quello che i bimbi desiderano. È questa la missione che si prefiggono i danesi Molo Kids. Creatività a tutto campo abbinata a praticità, perchè devono essere soprattutto liberi di muoversi. Colorati, allegri e molto funky, vestono bebè e bambini da 0 a 10 anni. www.molo-kids.com

Sogni d’oro con l’app Noi genitori lo scopriamo pian piano e intuitivamente che alcuni suoni conciliano il sonno dei nostri bebè: l’infrangersi delle onde sulla battigia, il ronzio dell’asciugacapelli o della lavatrice, il ticchettio della pioggia sui vetri, il cinguettare degli uccelli. L’app inventata dall’inglese Matthew Nifield, papà di due gemelline insonni, si basa proprio su questi suoni rilassanti. Si chiama White Noise Ambience, ed è il preferito da papà e mamme di bimbi troppo allegri la notte.

Il blog dei papà moderni È uno dei blog più irriverenti e divertenti, How to be a dad, di Charlie Capen, e Andy Herald. Due amici neo-papà che raccontano come sperimentare la paternità senza pretendere di essere degli esperti. Armandosi di tanto amore e senso dell’umorismo. E di un casco di protezione robusto, in caso. www.howtobeadad.com

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di Mario Bettas Valet

A zonzo con papĂ


gg Itinerari

Un modo insolito per festeggiare il rapporto papà-figlio: una giornata a spasso senza meta, per scoprire e scoprirsi

S

e mamma ha un impegno, cosa fa il papà con i figli? Non facciamoci prendere dal panico, siamo genitori moderni ed evoluti. Le possibilità sono tante. Possiamo progettare una giornata diversa, non i soliti divertimenti che piacciono tanto alla mamma e poco al papà, ma qualche sano passatempo tipicamente maschile. Magari assistere a un evento sportivo, anche qualcosa di poco baby friendly (perché no). Una giornata allo stadio a vedere una partita di calcio. Le partite, e più in generale lo sport visto dal vivo, servono “a cogliere la realtà oggettiva delle cose”. Oppure, ancora meglio, perché non proporre a nostro figlio, figlia o figli (auguri!), un modo originale di vedere e assaporare le cose che ci circondano? Senza automobile, senza mete prefissate, guidati solo dalla fantasia e dall’ispirazione del momento. Come in un gioco, un enorme gioco dell’oca a grandezza naturale. Scordiamoci ovetti,

navicelle e seggiolini da allacciare alle cinture di sicurezza, scordiamoci gli orologi (si fa per dire), le mete da raggiungere entro l’ora prefissata, gli appuntamenti, i corsi di musica, di danza o di karate. Un respiro profondo e si parte.

Una giornata con papà È necessario avere con noi poche, ma indispensabili, cose. Uno zainetto con acqua, qualcosa da mangiare, un ricambio per i più piccoli, una macchina fotografica e un ombrello. L’abbigliamento deve essere confortevole, consono alla stagione e all’età dei nostri figli. Poi si deve scegliere con quale mezzo spostarci. Lasciare l’auto a casa ci restituisce l’ebbrezza di muoverci con i nostri piedi o in bici e, per i tragitti più lunghi, con i mezzi pubblici. La scelta e le possibilità sono davvero ampie, ma nell’ultima ipotesi un minimo di programmazione è necessaria, quel tanto che serve per non rischiare di trascorrere la giornata fermi alla banchina del tram in attesa di una corsa feriale in un giorno di festa.

Un giorno all’avventura Fissate il punto di partenza alla fermata sotto casa. Nessuna regola: si prende il primo autobus che passa; dove ci porterà lo vedremo. Lo stesso vale per il punto di arrivo, lasciatevi trasportare dall’ispirazione, la vostra e quella del vostro piccolo compagno di viaggio e di gioco. Portate con voi una macchina fotografica: meglio sarebbe averne una ciascuno. Un giro sull’autobus è un buon

modo per osservare la città e fotografarla, fissando lo sguardo anche sulle cose più insolite, che di solito restano fuori dai margini delle inquadrature quotidiane del nostro sguardo indaffarato. I percorsi si accavallano e alla prima occasione si scende dall’autobus. Il ricordo di uno scoiattolo visto in un parco o una piazza dove si può sorseggiare una buona cioccolata calda, o un monumento o una via caratteristica, insomma qualsiasi luogo secondo voi interessante, sono tutti buoni motivi per scendere. Ricordatevi però che non siete soli e di seguire anche l’ispirazione, e la volontà, di chi è con voi. L’attenzione di vostro figlio è stata catturata da una strana macchina parcheggiata a bordo strada? Da un mimo nella piazza che avete appena oltrepassato? Oppure da un appetitoso negozio di gelati? Prenotate la fermata e scendete!

A piedi senza meta Ora sono i nostri piedi a farci scoprire ciò che ci circonda. Vagare per la città, senza una meta, e scordandoci della nostre mappe psichiche, virtuali o reali, ci offre la possibilità di fare i turisti anche in quei luoghi in cui siamo nati e cresciuti. Arrivati a questo punto della nostra uscita, in base all’età e alla stanchezza dei nostri piccoli possiamo decidere di continuare il gioco, riprendendo un tram a caso o continuando il nostro “giro in giro” a piedi. Se invece il nostro compagno di viaggio dà segni di insofferenza, possiamo barare

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gg Itinerari

un po’ e salire “casualmente” sul tram diretto verso casa. L’esperimento funziona, il nostro papà di redazione si è imbattuto, durante una di queste giornate senza mete apparenti trascorse con i figli, nel murales di Markuss Kriss disegnato sulle pareti delle case all’angolo tra corso Vercelli e via Desana, che raffigura scene di vita famigliare e quotidiana. Un altro tour cittadino lo ha portato alle famose Onde Fluttuanti, installazione di Nancy Dwyer che si trova nel quadrilatero, in piazza Viglongo. Nelle giornate di sole le onde proiettano sulla parete la parola “più” in varie lingue. Queste proiezioni variano di intensità e angolazione con il variare della posizione del sole, come una meridiana. Poco distante è visibile anche il palazzo con il piercing, che si affaccia sulla piazzetta del Corpus Domini, a due passi dalla yogurteria di piazza Palazzo di Città, sosta obbligata per tutti i golosi. Anche una semplice passeggiata può rivelarsi di grande interesse e ricca di spunti divertenti, passeggiare diventa un gioco da fare con tutto quello che ci circonda. Ideali, per il nostro scopo di papà a spasso con i figli, sono le piazze, gli spazi aperti come i parchi, ma anche qualsiasi area verde. Se vivete fuori città le possibilità si moltiplicano: boschi e prati si rivelano palestre dove percorrere chilometri in totale libertà. Prudenza se andate alla scoperta di zone inesplorate: non abbandonate i sentieri e ricordatevi che tutto ciò che è partito deve ritornare a casa con noi, bambini compresi.

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Un giro in bici per vedere l’auto In città, quando la temperatura è gradevole, cosa c’è di meglio della bicicletta? Badate bene, i pedali servono per spostarsi anche quando l’obiettivo dell’uscita non è fare sport. Perché non visitare un museo, per esempio, e raggiungerlo con le due ruote? Il museo dell’Automobile è comodissimo: se vivete nei pressi del Po si raggiunge velocemente seguendo le ciclabili che costeggiano il fiume. Purtroppo, il museo dedicato alle quattroruote è sprovvisto di rastrelliere, forse perché le due ruote a pedali, e a impatto zero, poco si adattano all’ambiente motoristico. Raggiungerlo in bicicletta, con figlio al seguito (su seggiolino, traino o bicitraino), dà l’occasione a qualsiasi papà un po’ ambientalista di inventare una favola eco-futurista: “Oggi, caro mio, andiamo a visitare un museo su cosa usavano gli uomini del ventesimo secolo per spostarsi. Si muovevano con le automobili a carburante fossile, mezzi pesanti che per camminare consumavano energie

non rinnovabili, inquinavano un sacco ed erano una delle principali cause di morte. Eh sì, perché queste automobili erano anche molto veloci e potenti, malgrado la loro circolazione fosse regolata da precisi limiti di velocità. Pensa che gli uomini di allora ne avevano quasi una a testa! Nelle città erano talmente tante che non sapevano più dove metterle! C’era così poco spazio che alcuni uomini, per far posto alle macchine, tolsero prima le strisce pedonali, poi abolirono i marciapiedi, i passi carrabili, i posti per i diversamente abili e gli scivoli per le carrozzine (ti ricordi che fatica quando ancora non camminavi?). Insomma, le cose peggioravano velocemente e le città divennero grandi autostrade, finché un giorno pedoni e biciclette si ribellarono”. Il museo dell’automobile è organizzato su tre percorsi espositivi: uno sul ruolo dell’auto nel ‘900, uno su automobili e design, infine, uno su automobili e uomini. In quest’ultima sezione si trovano molte auto da corsa, dalle vetture che a inizio secolo univano i continenti percorrendo migliaia di chilometri, come l’Itala Mod 35/45 Hp che vinse il raid Parigi-Pechino nel 1907 in 60 giorni, fino alle velocissime Formula 1, come la Ferrari Mod 312 T5, identica al modello sul quale il funambolico Gilles Villeneuve perse la vita nel 1982. Il museo si può visitare lunedì dalle 10 alle 14, il martedì dalle 14 alle 19. Mercoledì, giovedi e domenica dalle 10 alle 19. Venerdì e sabato dalle 10 alle 21. A due passi dal museo, in direzione ospedali, se vi è venuta fame si può mangiare qualcosa al


gg Itinerari

Aria di mare? Entra nel nostro castello. I N DICATO PER: Ă• UDIIUHGGRUH e tosse Ă• DVPD EURQFKLDOH ed allergica Ă• VLQXVLWL WRQVLOOLWL H IDULQJLWL Ă• EURQFKLWL Ă• GHUPDWLWL e psoriasi Ă• RWLWL H DGHQRLGL Ă• DQVLD H LQVRQQLD

Barrito, un ristorante ma anche spazio culturale che organizza giochi e intrattenimenti per i bambini. Si trova in via Tepice 23/c, quasi all’angolo con via Genova, tra le stazioni della metro Spezia e Carducci. Attenzione, però, la domenica è chiuso.

In treno L’alternativa a bici, bus e piedi è una gita fuori porta con il treno. Alla maggior parte dei maschietti i treni piacciono, sia quelli in miniatura, magari fatti correre in un plastico, sia quelli veri. A Savigliano esiste un museo ferroviario, dove sono esposte vecchie motrici, vagoni passeggeri e due enormi plastici funzionanti: uno raffigura in scala una riproduzione della stazione di Waldkirchen, in Austria, mentre il secondo è completamente automatizzato, proprio come i veri sistemi ferroviari. Ma attenzione, i plastici sono in funzione solo il sabato pomeriggio. Il museo è organizzato su due spazi espositivi, uno esterno, su rotaia, e uno interno. Si possono ammirare numerose locomotive, a vapore, diesel e elettriche, ma anche automotrici, vagoni e carrozze di varie epoche per passeggeri, carri merce e veicoli speciali e di servizio. Il materiale esposto offre la possibilitĂ di ripercorrere, con vari esempi, la storia dei trasporti ferroviari, il loro sviluppo tecnologico e le innovazioni tecniche che si sono succedute negli anni. All’interno del museo riveste poi grande importanza la parte legata alla storia della fabbrica saviglianese. Il museo è aperto il giovedĂŹ, dalle 14.30 alle 17.30, e nei fine settimana, il sabato e la domenica, dalle 10 alle 12 e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30. Se siete in comitiva serve una prenotazione, altrimenti valgono i consueti orari. Raggiungere il museo di Savigliano in treno, magari con partenza da Torino Porta Nuova, è un modo piacevole e originale per passare una giornata ferroviaria a 360 gradi.

Il primo centro di haloterapia pensato per te e il tuo bambino dove potrai rilassarti e respirare a pieni polmoni tutto il benessere del sale dimenticando in un istante il grigiore della cittĂ .

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gg Famiglia di Paola Strocchio

Il congedo di paternitĂ , stabilito per legge nel 2000, sta diventando una realtĂ per molte famiglie

PapĂ , prendi il congedo


gg Famiglia

R

endiamo obbligatorio il congedo di paternità. Lo ha proposto Elsa Fornero, ministro del Lavoro con delega alle Pari opportunità, “per superare la resistenza a un gap culturale che esiste nel nostro Paese”. La proposta di lasciare i padri a casa per accudire i figli nella prima infanzia, - pur non amando alcun tipo di obbligatorietà - innescherebbe, secondo la Fornero, un circolo virtuoso che porterebbe a percepire come “normale” e “naturale” ciò che oggi passa con difficoltà nella nostra cultura del lavoro. Grazie al congedo di paternità i padri potrebbero occuparsi dei figli esattamente come fanno le madri, dividendo gli obblighi parentali di accudimento e condividendo le gioie della crescita dei bambini. Al di là della soddisfazione individuale, questo piccolo provvedimento permetterebbe di fare un grande passo avanti verso una maggiore parità tra i generi, perché svincolerebbe le donne da doveri che gravano oggi soltanto sulle loro spalle e che per molte sono ostacoli, a volte insormontabili, nel percorso di lavoro e di carriera. Vedremo se il ministro Fornero riuscirà a inserire questo provvedimento nel “pacchetto lavoro” previsto entro fine marzo, che dovrebbe apportare importanti modifiche alle leggi italiane anche sulle questioni relative ai problemi del precariato e delle carriere femminili. Il Ministro del lavoro era già intervenuto, infatti, sulla condizione lavorativa delle donne italiane, sottolineando le difficoltà di conciliare carriera e famiglia.

Papà Giorgio e i suoi bambini

Giorgio e i due gemelli Non chiamatelo “mammo”: è un papà a tutti gli effetti, anche se un po’ speciale. Ha due figli gemelli, Gian Marco e Azzurra Maria, nati poco meno di due anni fa. Usufruendo di un congedo di paternità ha preparato biberon e cambiato pannolini a raffica. È la storia di Giorgio, funzionario della Regione Piemonte. “Sono indubbiamente molto contento della scelta fatta quando ho deciso di prendere il congedo di paternità spiega Giorgio -. È stata un’esperienza davvero arricchente, che mi ha permesso di creare un legame molto forte con i miei figli. Un rammarico? L’aver preso questa decisione a seguito di un serio problema di salute di mia moglie, che poco dopo il parto è stata ricoverata in ospedale e che pertanto non si è potuta occupare al cento per cento dei bambini”. Nessun rimpianto, però, per la scelta di stare a casa, anzi, la soddisfazione di essersi ricavato un ruolo importante all’interno della famiglia, con compiti che abitualmente, vuoi per tradizione o per scarsa cultura di parità, sono prerogativa delle mamme. “Per fortuna, al termine del congedo di paternità, non ho incontrato difficoltà particolari per rientrare nel

mondo del lavoro. Ho spiegato la situazione e hanno compreso. L’unica nota dolente, forse, è un velo di fastidio che mi capita di cogliere quando ancora oggi chiedo i permessi giustificati per assentarmi dal lavoro e occuparmi dei bambini, nel caso in cui stiano male, visto che mia moglie ha ancora problemi di salute. Temo però che questo sia un problema che incontrano inevitabilmente anche le mamme, quando termina il loro congedo di maternità. È una questione che mi sta molto a cuore, e anche per questa ragione cerco di dare il massimo impegno possibile per sostenere l’associazione Essere Famiglia onlus”. L’associazione, di cui Giorgio è presidente e ideatore, è un progetto fresco ed elastico, nato nel 2007 a Torino, e voluto per offrire informazione e percorsi di crescita in particolare per le famiglie monoparentali e ricostituite. “Volevo mantenere una promessa fatta a un’amica che purtroppo è mancata - continua Giorgio - che si occupava di queste problematiche. In Italia sono poco numerose le realtà associative per famiglie in difficoltà o per bambini che vivono situazioni di grande disagio. Per operare in questo settore serve una preparazione adeguata, sia nel contatto con i genitori, sia nel rapporto con i minori. In questo periodo la nostra associazione ha avviato un progetto per costruire una residenza e un centro di primo aiuto rivolto a chi si trova letteralmente in strada, magari anche perché la famiglia si sgretola. Vogliamo creare un luogo di ritrovo per le famiglie nei pressi della Palazzina di Stupinigi, una sorta di borgo nuovo che utilizza i vecchi cascinali. Ci piacerebbe chiamarlo Neverland Ranch”.

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gg Famiglia

Francesco e il figlio adottivo Nel fitto sottobosco dei genitori “fuori dal comune” abbiamo scovato Francesco, papà e infermiere di 39 anni. Anche lui si è assentato dal lavoro per occuparsi del proprio figlio. “Mia moglie è una libera professionista, fa la fotografa - spiega Francesco, che è diventato padre di un maschietto grazie all’adozione nazionale -, pertanto un’assenza prolungata dal lavoro avrebbe comportato seri problemi economici per il nostro bilancio. E così è stato praticamente naturale, per entrambi, optare per questa decisione. Mia moglie ha continuato a lavorare, seppure riducendo le ore dedicate alla sua professione, e io mi sono occupato del bambino a tempo pieno. Se devo essere sincero, avevo sottovalutato l’impegno, sia dal punto di vista psicologico sia da quello fisico. La genitorialità adottiva è diversa da quella biologica, per lo meno sotto certi aspetti. Trovare i ritmi giusti e l’equilibrio che stavamo cercando è stato decisamente com-

plicato. Lo ammetto: ci sono stati giorni in cui sarei voluto ritornare di corsa al lavoro, magari impegnato a seguire i pazienti ricoverati in reparto. Paradossalmente però, se soltanto potessi tornare indietro, spingerei per prendere la stessa decisione: trascorrere tanto tempo con il nostro bambino mi ha permesso di creare con lui un legame molto intenso. E poi, cosa che non va sottovalutata, mi ha aiutato a comprendere quante incombenze spesso cadono sulle spalle delle donne. Ancora adesso mi stupisco di quante cose le mamme riescano a fare contemporaneamente”. Rientrare al lavoro è stato faticoso? “Nei primi tempi sentivo molto la mancanza del bambino - continua Francesco -, ma poi mi sono abituato alla quotidianità lavorativa. Ancora adesso penso con un velo di nostalgia a tutti quei giorni che abbiamo trascorso assieme, mio figlio e io. C’era un’intimità davvero speciale, anche se indubbiamente non è stata una passeggiata. Rifarei tutto. Ma che fatica…”.

Maternità e congedo parentale In materia di maternità e congedi è facile fare confusione. Da un lato c’è l’astensione obbligatoria dal lavoro post-parto, della durata di tre mesi dalla nascita di ogni figlio, che è la classica “maternità” e può essere fruita dal padre solo in casi molto particolari, per esempio in caso di morte, grave infermità o abbandono della madre. L’astensione obbligatoria è retribuita all’80% dello stipendio per i dipendenti privati; al 100% per i dipendenti pubblici. Il congedo parentale, chiamato anche astensione facoltativa, spetta invece a entrambi i genitori lavoratori dipendenti, con una retri-

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Papà Stefano con Edoardo

buzione pari al 30% dello stipendio. Si può chiedere nei primi otto anni di vita di ciascun figlio e può essere fruita in modo continuativo o frazionato. Padre e madre possono stare a casa complessivamente 10 mesi. Per favorire il padre, la legge prevede un mese di “congedo premio” se decide di stare a casa per più di tre mesi continuativi. Il congedo è valido anche in caso di adozioni o affido. I dipendenti pubblici, per i primi 30 giorni di congedo, sono retribuiti al 100%. Maggiori informazioni si trovano sul sito dell’Inps (www.inps.it) nella sezione Maternità e Paternità, oppure possono essere richieste al datore di lavoro o ai sindacati.

Stefano, Ludovica ed Edoardo Papà Stefano vanta una professione che fa impazzire i bambini: è un vigile del fuoco. Ha quarantasei anni e due paternità alle spalle: la prima nel 1998 e la seconda nel 2004. “Non dovete nemmeno chiedermi se sarei disposto a ripetere l’esperienza, perché ho fatto il papà a tempo pieno per ben due volte - racconta sorridendo-. Un’esperienza davvero intensa e bellissima. Faticosa, sì, ma arricchente da ogni punto di vista. Non dimenticherò mai i momenti dell’allattamento, naturalmente artificiale. Tra me e i bambini, in quei momenti, si creava un rapporto di vicinanza che credo sia difficile riprodurre in altri modi”. E sul posto di lavoro? “Diciamo che durante il primo congedo ero oggetto di qualche battuta bonaria tra colleghi, che per la maggior parte sono uomini, ma non


gg Famiglia

ho avuto alcun problema serio da affrontare. Per fortuna sono stati tutti molto comprensivi, tanto più che quello di cui ho usufruito era un mio diritto, anche se effettivamente suonava un po’ originale, soprattutto parecchi anni fa. Ora però mi sembra che le cose stiano cambiando, per fortuna in meglio”. È stata una decisione difficile da prendere, quella del congedo di paternità? “Ne abbiamo parlato a lungo in famiglia e alla fine la decisione è stata condivisa. Quando abbiamo avuto la nostra prima figlia, Ludovica, abbiamo optato per il congedo di paternità perché mia moglie era all’inizio di una carriera importante in una grande azienda. Non ce la siamo sentiti di buttare tutto all’aria, anche perché io avevo la possibilità di seguirla assentandomi dal lavoro. Per quanto riguarda invece il nostro secondo

figlio, Edoardo, la situazione era ancora più particolare. Abbiamo concepito il bambino quando eravamo a Madrid, città dove mia moglie era stata trasferita per ragioni di lavoro, in un’altra azienda diversa rispetto alla precedente. Naturalmente per la sua nascita abbiamo scelto di ritornare a Torino, ma al rientro, dopo la maternità obbligatoria di cui mia moglie ha usufruito, le è stata offerta la possibilità di cambiare posizione all’interno dell’azienda per non dover più ritornare a lavorare in Spagna. E così abbiamo accettato, dopo averne parlato a lungo e avere pesato tutte le conseguenze delle nostre decisioni. È andata bene così. Oggi possiamo dire entrambi che abbiamo fatto la scelta giusta. Dovessimo tornare indietro, non cambieremmo una virgola di quello che abbiamo fatto”. Giovani Genitori 23


gg Crescere di Cristiana Calilli

Soluzioni da 0 a 3

Nido, baby sitter, baby parking o mamma? Le possibilitĂ educative per i bambini sotto i tre anni


gg Crescere

I

l ritorno al lavoro dei genitori segna il primo momento di distacco vero dal bimbo. Per la prima volta altre persone, per diverse ore al giorno, si prenderanno cura del nostro piccino e diventeranno punti di riferimento nella sua crescita ed evoluzione. È un momento delicato, sia sul piano emotivo sia su quello organizzativo. È necessario decidere dove e con chi lasciarlo, fare i conti con le scelte educative, con il budget, con la disponibilità temporale, le esigenze e i sentimenti di ciascuno. In Italia, secondo i dati del monitoraggio del Dipartimento per le politiche della famiglia, 11 bambini su 100 frequentano l’asilo nido nella fascia d’età 0-2 anni. In Piemonte il numero sale e arriva al 13%. Ai bimbi del nido si affiancano le babysitter, i baby parking, i nonni e le mamme che rinunciano al lavoro per dedicarsi alla famiglia.

La scelta educativa Come sempre, non c’è una scelta “giusta”. È fondamentale trovare la soluzione migliore per la propria situazione familiare e lavorativa. Sul tema del primo distacco la pedagogia si è espressa molto. Lo studio di William Hartup sui rapporti interpersonali dei bambini suddivide le relazioni in verticali, con gli adulti, e orizzontali, con i coetanei e sottolinea l’importanza di entrambe: gli adulti offrono cure e protezione, a garanzia di apprendimento e sviluppo del bambino; i coetanei stimolano la reciprocità e sono una palestra per l’apprendimento delle capacità di negoziazione e di cooperazione. Ma come bilanciare questi due

L’asilo nido full time Autonomia e socializzazione Roberto, architetto Marica, impiegata in banca Simone, 4 anni e Aurora, 2 anni

aspetti? E come incastrarli nell’organizzazione familiare?

Pro e contro Anche a livello pratico, ognuna delle possibilità comporta pro e contro. La rete di aiuti familiari, gli orari di lavoro dei genitori, l’indole dei bambini, la presenza di fratellini sono componenti che bisogna considerare nel momento della scelta. Qualsiasi soluzione comporta un compromesso. L’asilo nido garantisce una copertura molto elevata in termini di orario, ma in caso di malattia del bambino è necessario che ci sia qualcuno disponibile a occuparsene. La tata è una figura forte di riferimento e si occupa del bambino in casa, ma limita l’interazione tra pari. Il baby parking offre flessibilità in termini di orario e di frequenza, ma non permette una copertura per tutto il giorno. La presenza della mamma è sicuramente molto apprezzata dal bambino e l’organizzazione familiare è semplificata, ma richiede una scelta consapevole di rinuncia sul piano economico e di realizzazione personale. Abbiamo intervistato numerose famiglie che hanno trovato soluzioni diverse. Ecco a voi i perché delle loro scelte.

Simone e Aurora vanno al nido full time

Cosa vi ha spinto a scegliere il nido come soluzione per gestire i bambini? Abbiamo assecondato il carattere espansivo dei nostri figli. Il nido che abbiamo scelto è un posto pensato e creato per i bambini, in cui la struttura - pulita, con un’alimentazione biologica e controllata - si affianca alla presenza di personale qualificato. Le attività hanno una qualità educativa tarata sull’età dei bambini. Quali sono i vantaggi che avete riscontrato? La pluralità di relazioni che si instaurano all’asilo è fonte di arricchimento dal punto di vista educativo. Inoltre, l’autonomia dei nostri bambini è stata stimolata e si è sviluppata in modo precoce. Quali gli svantaggi? Se i pro della scelta sono ricaduti in particolare sui bambini, è su di noi che si sono abbattuti i contro. Non avere la garanzia della copertura in caso di malattia è complicato per l’organizzazione familiare. Anche i costi sono elevati e incidono notevolmente sulle finanze. Rifareste lo stesso percorso? Si, anche se non avessimo la necessità di lasciare i bambini. Potendo, preferiremmo ridurre l’orario a mezza giornata. Le attività educative sono concentrate al mattino e i bambini si stancano molto a stare tutto il giorno fuori casa.

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gg Crescere

Baby sitter per mezza giornata Flessibilità e organizzazione Paola, insegnante in una scuola superiore, incinta del secondo bimbo Massimo, impiegato Luisa, 19 mesi Cosa vi ha spinto a scegliere la baby sitter come soluzione per gestire la bambina? Siamo andati per esclusione. Il nido, abitando in provincia e lavorando a Torino, non ci dava convenienza economica né logistica. La soluzione nonni è stata esclusa in partenza, o meglio, in parte, per l’età avanzata di alcuni e perché non si poteva gravare completamente su un solo nonno. Desideravamo che Luisa non fosse sballottata tra troppe persone e che ci fosse una persona che la seguisse e stesse insieme a lei in modo affettuoso. Avevamo in mente una signora, amica di famiglia e maestra di scuola materna in pensione, e se lei avesse rifiutato... non ne avevo in mente

altre! Diciamo che, abitando in un paese, si ha la fortuna di conoscere le persone, c’è molto passaparola. Non è facile trovare una persona che dedichi del tempo facendo fare attività a una bambina di otto mesi, assecondando le sue esigenze, standole vicina al parco giochi e soprattutto che non prevarichi le opinioni e le intenzioni dei genitori, anche se a volte può essere più faticoso. Quali sono i vantaggi della tata? C’è una persona che sta insieme alla nostra bambina in modo quasi esclusivo, che non ha orari definiti, nel senso che se una volta siamo in ritardo sappiamo di poter contare su di lei, o se il nonno non può, idem. In generale, sappiamo che c’è questa persona, esterna alla stretta cerchia della famiglia, che può fornire stimoli e stili di vita diversi, con cui Luisa sta bene e che potrebbe stare con lei in altri momenti di necessità. Quali gli svantaggi? Svantaggi al momento non ne ab-

Sono rimasta a casa Bambini sereni e organizzazione più semplice Paolo, 43 anni, libero professionista MariaElena, 42 anni, casalinga Federico, 10 anni MariaGiulia, 4 anni

Luisa sta con una baby sitter per mezza giornata

biamo trovati... Vero è che dal punto di vista economico godiamo di un trattamento privilegiato perché questa signora, essendo amica di famiglia, non rispecchia certamente le tariffe medie; lo svantaggio principale della tata è di natura economica, soprattutto se i figli sono più di uno e se è un servizio che si usa per più di mezza giornata. Il mio lavoro mi permette di avere buona parte del pomeriggio libero e abbiamo un nonno che ci tiene la bambina a pranzo. Rifareste la stessa scelta? Si, la tata ci ha permesso una libertà e una flessibilità di orari che per le nostre esigenze sono perfette.

Quali sono i vantaggi dell’essere a casa? Innanzitutto cresco io i miei bambini. Non ho dovuto affidarli a nonne o tate, né lasciarli al nido. I vantaggi sono principalmente per loro, che hanno nei primi 3 anni di vita la mamma sempre a disposizione. Da quando i bambini sono cresciuti e anche MariaGiulia ha iniziato l’asilo, riesco a ritagliare qualche ora anche per me stessa.

Cosa ti ha spinto a decidere di rimanere a casa? Ci siamo sposati dopo la mia laurea ed è subito arrivato Federico. Non lavoravo e abbiamo deciso che rimanessi a casa a occuparmi di lui. Non è stata una scelta ponderata, ma una evoluzione.

Quali gli svantaggi? Difficilmente viene compresa la fatica di occuparsi 24 ore su 24 della famiglia. Quando i bambini sono a casa tutto il giorno, arrivare sereni alla sera è difficile. Quando i bambini crescono, il rischio sarà avere troppo tempo libero.

Non ti sei mai sentita sola? Una mia carissima amica ha partorito dieci giorni dopo e abbiamo vissuto insieme la prima infanzia. Non ho mai sofferto la solitudine.

Rifareste la stessa scelta? Si, senza ombra di dubbio. Non vorrei far crescere i miei figli ad altri.

26 Giovani Genitori


gg Crescere

Baby parking il bello della flessibilità Andrea, 36 anni, revisore contabile Cristiana, 30 anni, impiegata Sofia, 3 anni e Cecilia, 1 anno Perché avete scelto il baby parking? La flessibilità di cui abbiamo bisogno non l’abbiamo trovata al nido, tuttavia desideriamo che le nostre bambine crescano stimolate dal rapporto con i coetanei. Quando abbiamo capito che per la nostra prima figlia era giunto il momento, abbiamo abbandonato la tata, non senza dubbi e perplessità. Ma il nido non faceva per noi: orari rigidi e impossibilità di frequentare non continuativamente. Ma

noi abbiamo i nonni che, part-time, si occupano delle bambine e i nostri impegni sono variabili. Quali sono i vantaggi di questa scelta? L’orario può essere concordato e modificato a seconda delle necessità. Inoltre, si pagano solo le ore effettivamente frequentate: un grande risparmio quando i bambini sono malati! Quali gli svantaggi? La programmazione didattica non è paragonabile a quella di un nido, un po’ per il via vai e un po’ per la discontinuità nella frequenza. Inoltre si devono avere degli altri appoggi - nonni, baby sitter o part time - perché si può

Cristina e Sofia vanno al baby parking

frequentare al massimo 5 ore al giorno. Infine, la struttura non prepara il pranzo e bisogna provvedere da soli. Rifareste la stessa scelta? Sì, lo abbiamo fatto per la seconda bambina, con ottimi risultati di autonomia e socializzazione. Per noi è la soluzione ideale. Giovani Genitori 27

Comune di Rhêmes-Notre-Dame

Pro Loco di Rhêmes-Notre-Dame

Cooperativa Rhêmes Impianti

RHÊMES-NOTRE-DAME - Valle d’Aosta Il Paradiso dei bambini t Scuola di sci Val di Rhêmes t Percorsi pedonali con ciaspole t Splendide piste da discesa t 14 Km di piste da fondo t Snow park E VIENI A SCOPRIRNA TE

LE STRUTTURE CONVENZIO

PAREY (0165.936104) - HOTEL 5.936166) - HOTEL GRANTA HOTEL BOULE DE NEIGE (016 N PARADISO (0165.907667 6105) - APPARTAMENTI GRA GRANDE ROUSSE (0165.93 7) - RHEMES RESIDENCE 252 .227 (349 AUD PELL DU - 338.1153303) - LE REFUGE - COOPERATIVA RHEMES 7) 323 .354 328 3 N (0165.93620 (335.7108410) - CAFÈ DU COI 5.936194 - 340.4007285) (016 MES RHE OLA DI SCI VAL DI IMPIANTI (0165.936146) - SCU

DIVERTIMENTO,NATURA E RELAX


gg Viviamo così

La libertà di scegliere

Nicoletta, 42 anni, mamma a casa Matteo, 41 anni, libero professionista Nicola, 21 anni, studente universitario Daniele, 8 anni, scuola elementare

O

ggi va a prendere il bambino a scuola, lo accompagna a pallacanestro, cucina, sta a casa, dedica un’ora alla lettura. Ma fino a pochi anni fa lavorava a tempo pieno in una grossa realtà industriale torinese, era una mamma single e viveva “come se il mondo fosse suo”. Dopo quindici anni di intenso impegno professionale, Nicoletta, laurea in lettere, master, lavoro sicuro e appagante, ha cominciato a non dormire. “Non trovavo più un senso alla mia vita - racconta -. Il lavoro, la casa, il marito e i figli mi chiedevano sempre maggiore energia e io non ne avevo più. Quando in azienda mi hanno detto di scegliere se fare la mamma o la manager, mi sono resa conto che non potevo più sostenere la vita che facevo”.

Stare a casa nel 2012 In un’epoca di tassi di disoccupazione record, decidere di licenziarsi è una scelta forte. Se poi sei una donna che lo fa per dedicarsi alla famiglia è quasi un tradimento verso tutte le altre che fanno salti mortali per conciliare casa e lavoro. Come si arriva a questa decisione? “Mi sono chiesta tante volte - risponde Nicoletta - come sarebbe stata la vita se invece di laurearmi, trovare un impiego e investire nella carriera, avessi scelto subito di fare la casalinga. Apparentemente sarebbe stato uguale: mi sarebbe piaciuto fare da mangiare a mio marito o preparare per merenda la torta di mele, esattamente come mi piace fare oggi. Ma non sa-

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Lasciare il lavoro per dedicarsi alla famiglia: una scelta post-femminista rebbe stata una vera scelta: sono state l’istruzione e l’esperienza a darmi la libertà di decidere senza il vincolo del ‘dover essere’. A una donna è chiesto di essere una madre presente, una brava moglie, ma anche di lavorare, di produrre un reddito, di essere un sostegno economico. Poi c’è una parte che

chiede autostima e realizzazione individuale. Non lavorare significa arrendersi a una condizione retrograda. Ci sono passata per lunghi anni, sacrificando non solo la cura di me stessa, ma anche l’infanzia dei bambini e il rapporto con mio marito. Poi un giorno mi sono accorta che non avevo più energie e nonostante vivessi cercando di fare bene tutto non riuscivo a fare bene nulla. Mi sono chiesta cosa potevo fare. Ho deciso di concentrarmi sulle cose importanti per me e ho lasciato il mio lavoro.

Mamma single Qual è la tua storia? “Ho avuto il

primo figlio, Nicola, quando avevo 21 anni. L’ho cresciuto da sola, con l’aiuto dei miei genitori, che mi hanno mantenuto finché mi sono laureata. Poi mi sono iscritta a un master e, quando Nicola ha compiuto sei anni, ho trovato un impiego in una piccola azienda. Dopo pochi mesi sono stata assunta in un grande gruppo industriale di Torino. A trent’anni avevo il mio bambino, un lavoro, la mia indipendenza e mi sentivo padrona del mondo. Volevo lavorare in una grande azienda perché c’erano opportunità estremamente ampie e varie. Sono stata molto felice, anche se l’ambiente non era facile, men che meno

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gg Viviamo così

per una donna. I primi segni che qualcosa stava cambiando li ho percepiti quando ho conosciuto Matteo, che lavorava a Bologna. Ci vedevamo solo nei fine settimana, ma abbiamo deciso subito che avremmo vissuto insieme, avremmo avuto un bambino e ci saremmo sposati. Nicola a quel tempo aveva 12 anni. Ne ho parlato con lui perché non volevo si trovasse scaraventato in una vita non sua e poi, nel 2003, è nato Daniele”.

La tata: il lasciapassare per il lavoro A quel tempo lavoravi ancora. “Sì, in azienda mi occupavo di un piccolo progetto del quale gestivo praticamente tutto. Era entusiasmante, ma un lavoro bello te lo devi guadagnare. Per questo motivo, tre mesi e un giorno dopo la nascita di Daniele, sono dovuta tornare al lavoro. L’idea di lasciare il mio bambino così piccolo è stata un dolore, una sofferenza straziante. Ho chiesto e supplicato di avere un part-time, ma la politica aziendale è stata ferrea. No. Niente part-time. Matteo continuava a lavorare a Bologna (lo fa tutt’ora, viene a casa solo metà settimana) e non volevo mandare Daniele al nido almeno finché non avesse iniziato a parlare. L’unica soluzione possibile, il lasciapassare per il mondo del lavoro, era cercare una tata. Due mesi prima del parto è venuta a stare con noi Angela, una figura importantissima che ancora oggi è parte della nostra famiglia e che mi ha dato la grande sicurezza di

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lasciare Daniele in buone mani. Angela era arrivata al punto di studiare i libri di puericultura per sapere come comportarsi; Daniele cresceva bene, ma io non sopportavo di essere tenuta lontano da lui. Per cosa, poi? Per tornare a lavorare? La consideravo un’ingiustizia, una imposizione struggente che mi faceva male anche a livello fisico. Ho cominciato a non dormire, ad avere le palpitazioni, andavo avanti a tranquillanti”.

Congedo parentale La legge tutela i casi in cui i geni-

tori sentono la necessità di stare vicini ai propri figli. Fino all’ottavo anno di vita del bambino, madre e padre possono astenersi dal lavoro per quello che viene chiamato congedo parentale (o maternità facoltativa) fino a un massimo di undici mesi. Il limite principale di questo congedo è il trattamento economico, che è pari soltanto al 30% della retribuzione. “Quando Daniele ha compiuto quattro anni ho preso un periodo di maternità facoltativa - racconta Nicoletta -. È stata una boccata d’ossigeno, ma poi il ritorno al lavoro è stato peggio. Daniele aveva 5 anni, Nicola 17 e ovviamente c’era anche Matteo. Tutti e tre volevano la mia presenza e tutti e tre avevano il diritto di chiederla, ma io non riuscivo più a far fronte alle loro richieste. “In quel periodo Nicola ha vissuto un periodo intensamente conflittuale, in cui mi ha rinfacciato giustamente - di essere stata una madre assente. Era vero. Giustificabile, ma vero. In casa c’è stato un periodo di forte tensione, in cui tutti, Daniele compreso, abbiamo


vissuto malissimo. Abbiamo cercato ogni supporto psicologico per capire come aiutare Nicola, ma alla prova dei fatti l’unica teoria che reggeva era: se un adolescente ha problemi, i problemi sono dentro tutta la famiglia. Come genitore, avevo la responsabilità di prendermene cura e forse a causa della crisi di Nicola, l’idea di dedicarmi ai figli si è fatta più forte. Tuttavia ritenevo importante che non fosse una scelta solo mia. Se abbandonavo il lavoro, doveva essere una scelta condivisa, una rinuncia concordata da tutta la famiglia. Ne abbiamo parlato a lungo e quando Daniele ha finito la prima elementare, poco prima dell’esame di maturità di Nicola, ho presentato le mie dimissioni. Volevo essere presente per i miei figli.

Stare a casa Il lavoro non ti manca? Il bilancio familiare non ne risente? “Non mi sono mai sentita meglio. Sembra assurdo, ma sono molto più realizzata oggi mentre vado a prendere Daniele all’uscita da scuola. Bisogna essere passati attraverso l’impossibilità di farlo per rendersi conto dell’importanza di questi momenti. La domenica abbiamo “il pranzo di famiglia” con i nonni e Nicola (che ora vive a Torino con dei compagni di università) ed è una gioia cucinare per tutti. Certo, Matteo e io abbiamo pianificato le entrate prima di fare le nostre scelte e certo i soldi in casa sono meno, ma è saltato il consumo delle cose futili, non delle cose indispensabili. Non ci manca niente: non abbiamo grandissime richieste e, anche se a raccontarla sembra una cosa scontata, ci siamo resi conto che molte delle spese che prima ci sembravano importanti non lo erano per niente. Ora il mio progetto è semplice: un downgrade, dedicarmi alla famiglia, farmi carico di questo lavoro d’amore. Poi, fra qualche anno, vedremo”.

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gg Il Ghiottone di Alice Quaglino

Affettati

I salumi sono buoni e ottimi stuzzichini per i bimbi

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uale bambino non vuole festeggiare o fare merenda con un panino superlativo? Bene, il Ghiottone questo mese vi consiglia dove comprare gli affettati più freschi e genuini, quelli che in casa durano veramente poco!

Luiset Luiset trasforma in salsicciotti e derivati dal maiale solo suini piemontesi, allevati nel Monferrato in semibrado e nutriti con cereali OGM free. Il signor Casetta, Luiset per gli amici, ha iniziato un’ottima tradizione che oggi portano avanti i suoi figli Chiara e Mauro: saper calibrare gli apporti aromatici di erbe e spezie e creare il giusto impasto, rifacendosi alle antiche ricette della sua terra (quelle culinarie per papà e mamme, invece, si trovano sul suo sito), è la passione di una vita. FATTORE BIMBO - Tra le originali proposte ci sono il prosciutto arrosto Luiset e la lonza arrosto, mentre tra le fette che non si possono proprio far mancare in casa ci sono quelle dei suoi prosciutto cotto (2,39 euro all’etto), salame cotto, lardo, guanciale, pancetta arrotolata e i mitici salami crudo nelle varianti: tradizionale, Luiset, salame della Rosa e salame senza salnitro (senza conservanti). DOVE - Agrisalumeria e spaccio: via Torino 107 a Ferrere (AT), tel. 0141 934326. Negozi: via Principe Amedeo 20 a Torino, tel. 011 8170652; piazza San Francesco 5 B ad Alba (CN), tel. 0173 229134. www.agrisalumeria.it

Il frutto permesso

Bio

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I soci di questa cooperativa agricola si dedicano da anni all’agricoltura biologica, all’agriturismo, alla didattica in fattoria, alle trasformazioni e alla produzione di salumi con le antiche ricette della cascina: la carne suina, certificata ICEA, proviene dalla cooperativa La Sorgente, loro associata, che alleva gli animali “en plein air” e nel rispetto delle normative biologiche. FATTORE BIMBO - Prodotti adatti a tutti, bimbi compresi, sono i salami crudi (cacciatorini e grandi rose), pancetta, salame cotto, lardo al rosmarino. Per i più grandi, ghiottoni convinti, c’è anche la coppa macerata nel vino. DOVE - Cooperativa e spaccio: via del Vernè 16 a Bibiana (TO), tel. 0121 55383. Negozi: via Pinerolo 177 a Cavour (TO), tel. 0121 600045; via Napione 24 a Torino, tel. 011 8395912. www. fruttopermesso.it


gg Il Ghiottone

Nadia

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Dal 1971 i suoi prodotti derivano da genuine ricette locali, le sue carni solo da allevamenti piemontesi controllati e garantiti. I moderni sistemi di macellazione si affiancano alla tradizione: i salumi Nadia hanno come assaggiatrici doc le figlie del proprietario, per garantire assenza di caseinati, glutine e aromi artificiali. In fase di salatura del prosciutto si utilizza il miele al posto del glutammato. FATTORE BIMBO - Golosità: prosciutto cotto Artigianadia senza polifosfati (1,60 euro all’etto), salami crudi del Canavese, salame cotto, lardo, pancetta e il salampatata, specialità locale. DOVE - Salumificio e punto vendita: via Pasubio 50 ad Aré di Caluso (TO), tel. 011 9832804. I loro prodotti si trovano alla Macelleria Moriondo di Aré e in gastronomie del Canavese e della Valle d’Aosta. www.salumificionadia.com

Bedogni Da oltre cinquant’anni produce il suo prosciutto crudo di Parma seguendo antichi gesti come la salatura, la sugnatura, la stagionatura nel microclima langhirano, la spillatura con l’osso di cavallo per valutare l’aroma e infine la marchiatura. è membro del Consorzio del Prosciutto di Parma, indice di eccellenza, i suoi salumi non contengono glutine e sono altamente digeribili. FATTORE BIMBO - Il top della golosità è il prosciutto crudo, ma Bedogni produce con cura particolare alla qualità (ha ben otto certificazioni che lo attestano) anche prosciutto cotto, mortadella, pancetta, lardo, speck, coscia cotta, guanciale, coppa di Parma, salame di Felino. DOVE - Stabilimento: via Fanti d’Italia 75 a Langhirano (PR), tel. 0521 853348. In vendita nelle migliori macellerie: a Torino da Sapori d’Autore in corso De Gasperi 28. www.bedogniegidio.it

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Rosa

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Prosciutti Rosa nasce nel 1949 in quel di Mirafiori a Torino, poi si trasferisce a Isolabella: oggi fa parte del gruppo Raspini e ha ancora aumentato i suoi standard di qualità, di tracciabilità del prodotto dall’allevatore (tutti iscritti al Consorzio Prosciutto di Parma) alla lavorazione, alla distribuzione. I suoi salumi, inoltre, non contengono glutine e vengono impreziositi da soli aromi naturali. FATTORE BIMBO - Il top di gamma è senza dubbio il suo prosciutto cotto di alta qualità che va dal SuperRosa Castagno all’Armonia al Tradizionale, in più l’azienda produce salami, pancette e coppe anche disponibili in comode vaschette. DOVE - Stabilimento: via Poirino 21 a Isolabella (TO), tel. 011 9463255. www.prosciuttirosa.it

Bertolin Alla Maison Bertolin la famiglia segue tutta la filiera di produzione: il moderno stabilimento circondato dalle montagne della Valle d’Aosta viene dalla prima macelleria del paese (anno 1957) di nonno Guido che ha tramandato i segreti della professione alle nuove generazioni, dalla scelta delle carni a quella degli aromi naturali locali. FATTORE BIMBO - Tre sono le linee di prodotti: gusto classico con pancetta steccata, motzetta di bovino, salame la Rosa (2 euro all’etto) e salamino; gusto tipico oltre al famoso lard d’Arnad Dop prevede boudin e gran bocon bovino; gusto intenso con Reinhold speck e lo boc. DOVE - Salumificio: località Champagnolaz 10 ad Arnad (AO), tel. 0125 966144. Sul sito c’è uno spazio dedicato alla vendita online e tantissime ricette ad hoc. www.bertolin.com

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gg Cucinare insieme Anna Blasco ed Elena Felmini

Gioca con il cibo Un minipercorso sensoriale per incuriosire i bambini

foto di Domenico Grossi

Pasta multicolore Ingredienti Per 4 persone: - 280 gr di pasta colorata alle verdure - 150 gr di broccoli - 100 gr di ricotta - 20 gr di pinoli - 1/2 spicchio di aglio - 100 gr basilico fresco - sale,.pepe qb - 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva Lessare la pasta in abbondante acqua bollente già salata. Cuocerla per i minuti indicati nella confezione. Rosolare lo spicchio d’aglio e far saltare i broccoli precedentemente mondati e lavati. In un frullatore unire il basilico fresco, un pizzico di sale, una macinata di pepe fresco, i pinoli e frullare aggiungendo l’olio a filo, dopo qualche minuto unire i broccoli e frullare sino a ottenere una crema. Scolare la pasta e farla saltare in una padella con il pesto, un filo di olio a crudo e la ricotta, e servire ben calda.

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Le orecchie: la pasta sonora Utilizzare pasta corta forata come penne, rigatoni, ecc. Si soffierà dentro alla pasta creando dei simpatici fischietti, utilizzando forme diverse si produrranno suoni di varie tonalità. Le mani e gli occhi: le forme golose Una volta scolata la pasta si creeranno delle forme su dei piatti di piccole dimensioni insieme ai bambini, utilizzando la pasta colorata, i broccoli, la ricotta e i pinoli che potranno essere poi gustate insieme. è consigliabile passare le forme in forno prima della degustazione finale. Il naso: profumi e associazioni Il tocco finale sarà il basilico, da annusare con particolare attenzione, stimolando associazioni con piatti in cui si è sentito quel profumo, la stagione o i luoghi in cui lo si è già annusato. La bocca: il nome dei sapori I bambini potranno raccontare i pensieri stimolati dai profumi, dando un nome a ogni situazione evocata come se fosse il nome di un piatto (per esempio “La pasta della nonna Maria” - “I Broccoli verdolini”).



gg Gita di Gabriella Bernardi

Le stelle in collina

P Il Museo Astronomico e il moderno Planetario di Pino Torinese 36 Giovani Genitori

lanetario aperto o planetario chiuso? Dall’inizio dell’anno circolano voci sulla possibile chiusura di uno degli ultimi nati tra i musei torinesi, voci così preoccupanti che la più conosciuta astrofisica italiana, Margherita Hack, ha scritto un’accorata lettera alle istituzioni per salvare la struttura. La soluzione ancora non si profila all’orizzonte, ma ci si può aggiornare collegandosi al sito del Planetario. E mentre si guarda se c’è qualche novità, si può controllare cosa propone ai visitatori questa moderna struttura divulgativa altamente interattiva e coinvolgente per tutta la famiglia.

Per esempio: avete mai desiderato fare un salto sulla Luna? Avete idea di quanto bisogna pedalare su una cyclette per coprire le distanze tra un pianeta e l’altro? Volete ascoltare il “canto” di una pulsar, una stella di neutroni molto particolare? Se siete curiosi, concedetevi una bella gita fuori porta. InfiniTo, il moderno Science Center costituito dal Museo dell’Astronomia e dello Spazio e dal Planetario, si trova sulla collina di Pino Torinese, poco distante dalla Basilica di Superga. È un museo di nuova concezione, interattivo e multimediale, dove adulti e bambini hanno la possibilità di imparare divertendosi. Var-


gg Gita

cato l’ingresso e superato il bookshop, si scende per accedere ai tre piani di esposizione. Dimenticatevi i vecchi stanzoni polverosi e pieni di teche chiuse, qui vige la regola del “vietato non toccare”. Tutto si deve (e si può) sperimentare in prima persona utilizzando le postazioni interattive e multimediali. I bambini sono invitati a mettere da parte ogni timidezza e provare gli oggetti che incontrano, come quelli citati all’inizio, aiutati dalla presenza costante dei giovani comunicatori, laureati o laureandi in materie scientifiche, riconoscibili dalle magliette, che accompagnano i visitatori alla scoperta dei segreti dell’Universo e delle sue leggi. Il viaggio parte dal Sistema Solare, attraversa le galassie e si conclude, all’ultimo piano, con la distribuzione della materia su scale cosmologiche. Una grande sfera rossa dotata al suo interno di comode poltrone è il Planetario, un “simulatore del cielo” che permette di vedere le stelle anche in pieno giorno. La volta stellare è proiettata su una cupola semisferica, con una varietà e spettacolarità di ricostruzioni molto sofisticate e avvincenti. Grazie alla proiezione, si può assistere a fenomeni celesti che evolvono in tempi brevi, si può tornare ai cieli dei tempi degli antichi babilonesi, si può simulare il punto di vista di un osservatore in Australia e addirittura compiere un viaggio fantastico attraverso le galassie. InfiniTo è dotato di un planetario di tipo digitale: il Digistar 3. Primo in Italia (e tra i primi in Europa) questo strumento si basa su un sistema di proiezione con lente “fish-eye” completamente guidato da un calcolatore, che utilizza grafica digitale per creare immagini tridimensionali e proiettarle sulla cupola. Gli spettacoli sono gradualmente rinnovati, in modo da offrire un’attrazione sempre nuova. Durante i fine settimana, nel primo pomeriggio, sono organizzati laboratori per bambini (informatevi però in anticipo: a causa dei tagli di budget al momento sono stati sospesi) e se il cielo non è velato si può osservare il Sole. Per essere aggiornati su ogni attività diurna e notturna, conviene consultare il sito www.planetarioditorino.it. Infinit.to Via Osservatorio, 8 - Pino Torinese (To) Tel. 011 8118640 www.planetarioditorino.it Orari: dal martedì al venerdì, 9.30 - 15.30 Sabato e domenica 14.30 - 19.30

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molto intelligente, conveniente e responsabile la scelta dell’usato per i bambini. Che riesce a coniugare la sostenibilità ambientale alla convenienza dei prezzi, due temi molto cari a tutti i genitori, che hanno a cuore sia il futuro del pianeta in cui vivranno i loro figli sia la tonicità del proprio portafogli. I negozi dell’usato di oggi sono locali belli e curati, veri e propri punti di incontro tra genitori che vogliono vendere e genitori che vogliono acquistare, magari scambiando quattro chiacchiere nel contempo. Tutti puntano sulla qualità ineccepibile degli oggetti in vendita e la varietà dell’assortimento. Ci si può portare in conto vendita quel che non si utilizza più e rifornirsi di quel che servirà domani, in un ciclo virtuoso e benefico: dai vestiti, ai seggiolini, dalle carrozzine ai passeggini, ai giochi agli arredi della cameretta, nei negozi dell’usato bimbi si trova tutto quel che ci serve.

Babouu - Baby Boutique Usato Un negozio che è una miniera di occasioni, con un’ampia gamma di prodotti a prezzi molto convenienti e in cui ogni genitore trova quel che cerca. “Fiore all’occheillo di Babouu è la selezione accurata degli oggetti, tutti in ottimo stato, pulitissimi e curati - racconta Anita, la titolare -. Abbigliamento e giocattoli, carrozzine e passeggini, lettini e culle, libri e accessori, delle migliori marche, ma non solo. Le mamme e i papà di oggi sono attenti nell’acquisto, ma anche molto attenti alle tematiche ambientali. La scelta dell’usato non è dettata solo dalla convenienza economica, ma anche da convinzioni personali, come l’importanza del riutilizzo e del riciclo degli oggetti”.

Babouu Corso Orbassano 102/b - Torino Tel. 339 3159218 www.babyusato.com

Il Biberon “Volevamo distinguerci dagli altri mercatini e abbiamo puntato tutto su qualità, pulizia e controllo, scegliendo solo oggetti recenti e di marca - spiegano Adina e Riccardo, titolari del negozio Il Biberon. - Da noi l’usato è davvero ‘come nuovo’: solo oggetti selezionati accuratamente, sempre in ottime condizioni, lavati e sterilizzati a caldo o freddo, senza traccia di polvere, graffi o abrasioni che non siano nel limite del normale uso. Non ritiriamo oggetti che non siano omologati, in particolare giochi o passeggini. Prima della vendita, tutto viene controllato meccanicamente: aperture, chiusure, cerniere, ruote. Eventuali riparazioni sono fatte con ricambi originali. Non proponiamo oggetti che non rispondano alle caratteristiche iniziali previste dal costruttore e la qualità paga: finora nemmeno un cliente scontento!”.

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Il Biberon Via Cercenasco, 9/B - Torino Tel. 011 6191549, cell. 392 0989734 www.ilbiberon.it


La Birba “Non solo un negozio, ma un luogo di incontro per genitori moderni che amano far shopping in modo nuovo e divertente a prezzi vantaggiosi - raccontano Roxana e Marzia, le titolari del negozio -. Con la garanzia del marchio La Birba, presente sul mercato italiano dal 1998: solo abiti firmati, giochi a norma, attrezzature recenti delle migliori marche, tutto in ottimo stato e perfettamente pulito. L’usato per noi è una scelta culturale, un acquisto diverso e intelligente, buono per l’ambiente perché allunga il ciclo di vita di un oggetto, ma buono anche a livello educativo, per l’insegnamento che ci aiuta a trasmettere ai nostri bambini”.

La Birba Centro Commerciale La Perla (zona Cassagna) Largo II Giugno, 1 - Pianezza (To) Tel. 011 9662066 pianezza@labirba.com - www.labirba.com

Quaquà È tutta nuova, bella e ristrutturata in modo ecologico, la nuova location di Qua quà che da marzo si traferisce in via Nicola Fabrizi. “L’usato per bambini è un modo di consumare diverso, un risparmio intelligente - racconta Donatella, la titolare -. Puntiamo sul rapporto imbattibile tra qualità e prezzo. In vendita sia stock del nuovo (in questo momento seggiolini auto, trio, girelli, seggioloni, scarpe) che usato in ottimo stato: tutti i prodotti sono accuratamente controllati, perfettamente puliti, completi e omologati, non usurati. A partire dai seggiolini auto, ai giocattoli, all’abbigliamento: tutto quel che riguarda il mondo dell’infanzia, da 0 a 10 anni. Vendiamo anche, su ordinazione, culle realizzate a mano in materiali naturali come legno e vimini, rivestite con fantastiche stoffe a scelta: bellissime”.

Quaquà Via Nicola Fabrizi, 138 - Torino Tel. 011 7732924 info@usatobimbi.it - www.usatobimbi.it

Tuttousato Bimbi A pochi passi da via Garibaldi, c’è un bel negozio in cui si incontrano la filosofia del riuso, la passione per la decorazione d’interni e l’esperienza della titolare, Alessandra Cantino, che ha quattro figli e sa scegliere bene. “Il negozio trabocca di giochi, abiti, scarpe, attrezzi per lo sport, apparecchi per le pappe, fasce, libri e rarità come giocattoli in legno e passeggini retrò. Altra chicca: i mobili restaurati e decorati a mano, dagli armadi ai comò, che arredano casa con un tocco vintage chic. Chi vuole può chiedere una consulenza di arredamento e restyling d’interni. E poi, se si scendono le scale, si apre un mondo di lettini, culle, tricicli, seggiolini auto, carrozzine, camerette per bimbi e ragazzi”. Oltre all’usato ci sono anche abitini, oggetti e tutine per neonati IoBio e occasioni di camerette nuove prodotte dall’azienda riminese Valentini.

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Feldenkrais chi era costui? Educare l’uomo attraverso il movimento: il metodo Feldenkrais

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ono almeno trentamila i movimenti del corpo umano esplorati dal fisico e ingegnere Moshé Feldenkrais, nato nel 1904 in Israele e successivamente naturalizzato Britannico. Movimenti di colonna, testa, bacino, spalle, gambe e braccia; movimenti sottili di occhi, labbra, lingua, dita; movimenti di sviluppo dei primi anni di vita; movimenti dinamici quali rotolare o ruotare; movimenti quotidiani quali alzarsi, sedersi, allungare un braccio, girarsi o camminare. Feldenkrais pensava che la consapevolezza del corpo fosse una tappa fondamentale per la consapevolezza dell’individuo. Nel suo testo Il corpo e il comportamento maturo scrive: “Spesso sentiamo che la nostra azione non è così efficace come la vorremmo. Accade che parti del corpo che dovrebbero essere coinvolte nell’azione facciano invece da freno, ad esempio il blocco del respiro e dei movimenti costali durante un atto impegnativo o difficile. In questo caso non siamo interi, parti di noi contraddicono ciò che altre parti stanno

facendo. Il Metodo Feldenkrais, agendo su tutto il corpo, dalla punta dei piedi alla cima dei capelli, ci fa sentire come ci muoviamo abitualmente e quali altre possibilità di azione sono disponibili, rendendo più efficiente, ricco e versatile il funzionamento del sistema nervoso; in un corpo ben integrato intenzione, emozioni, muscoli e scheletro cooperano armoniosamente, evitando posture dolorose e inutili sprechi di energia”. Il lavoro si basa su ciò che Feldenkrais ha chiamato “apprendimento organico”: un processo d’apprendimento somatico, fondato su prove ed errori, che conduce a una trasformazione interna dell’adulto o del bambino. Per il bambino in particolare, l’esperienza del corpo è anche esperienza affettiva, di fiducia in sé stesso e nelle proprie capacità di relazione col mondo e con l’altro. Il metodo Feldenkrais viene insegnato in due modalità: Lezioni di gruppo o CAM (Consapevolezza attraverso il movimento) e Lezioni individuali o IF (Integrazioni funzionali).

Durante le Lezioni di gruppo l’insegnante propone agli allievi sequenze di movimento che nel corso della lezione evolvono gradualmente per complessità, pur rimanendo nell’ambito di un’attività confortevole e non faticosa. La particolarità del metodo sta nell’attenzione costante al come si compie il movimento, attraverso l’osservazione delle differenze di volume, lunghezza, fluidità, peso, ritmo. Questo dà la possibilità al sistema nervoso di scoprire alternative, di imparare dalle differenze. Nelle Lezioni individuali lo stesso percorso, verso una migliore organizzazione neuro-muscolo-scheletrica, viene condensato dalle informazioni sensoriali prodotte dall’interazione diretta insegnante-allievo. Sicuramente il miglior modo per capire cosa sia il metodo Feldenkrais è provarlo. A Torino si pratica in diverse palestre: l’istruttore deve però sempre essere correttamente formato. Per informazioni si può consultare i siti www.feldenkrais.it, www. feldnet.com o contattare Elena Narducci, tel. 339 7129673.

Attenzione a come si compiono i movimenti

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Medicina Paola Strocchio

Le malattie rare La diagnosi delle malattie rare è difficile. Paradossalmente è più complicato sapere di cosa si soffre che curarsi

Consulenze alle famiglie, centri medici e specialisti. Un progetto innovativo per le malattie rare in Piemonte

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anno nomi spesso difficili da ricordare: malattia di Alpers, morbo di Behcet, sindrome di Bloom. Sono quelle patologie che ci si ostina a chiamare rare, anche se statisticamente colpiscono molto più di quanto si possa pensare. E a volte lo fanno in maniera subdola, mandando segnali che è difficile interpretare, anche per gli addetti ai lavori. Ancora di più quando i pazienti sono piccoli, perché i bambini comprensibilmente hanno difficoltà a raccontare quali sono i loro sintomi e i loro dolori. Numeri alla mano, le patologie rare sono circa cinquemila: di queste, almeno quattromila sono di origine genetica. Costituiscono il 10% delle malattie croniche. Cifre importanti, che talvolta si scontrano con una realtà poco incline a venire incontro a chi si ritrova suo malgrado a fare i conti con problematiche di questo tipo. Paradossalmente, nonostante i tagli nel settore della sanità, Torino e il Piemonte sembrano essere un’isola felice. Dalla collaborazione di medici e specialisti è nato un progetto ambizioso, grazie alla Federazione Malattie Rare Infantili e a numerose associazioni di pazienti e familiari che operano sul territorio. Vengono offerte consulenze alle famiglie degli ammalati, vengono individuati i centri e gli specialisti in Piemonte e infine viene messo in piedi un collegamento con enti e istituzioni nazionali e internazionali che operano in questo ambito. Un lavoro tanto certosino quanto prezioso, indispensabile per chi si trova catapultato da uno specialista all’altro in cerca di una diagnosi che tarda ad arrivare e che in alcuni casi (le statistiche parlano del 30%) non arriverà mai. Abbiamo fatto il punto della situazione con il dottor Roberto Lala, coordinatore del progetto, medico dell’ospedale Regina Margherita di Torino, che quotidianamente offre appoggio e consulenze alle famiglie di bambini con malattie difficili da diagnosticare perché “rare”. Come si deve comportare una famiglia che ha il so-

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spetto che il proprio figlio sia affetto da una malattia rara o che semplicemente pensa che non si stia arrivando a una cura efficace per le problematiche che presenta? “Prima di tutto è bene rivolgersi al proprio pediatra di fiducia, in modo da segnalare tutti i sintomi e le problematiche con cui ha a che fare il bambino. Il medico di famiglia riveste un ruolo fondamentale, perché conosce il quadro generale della famiglia. Farsi un’idea di quello che sta succedendo è più semplice per chi è abituato a vedere le cose ‘da vicino’. Nel caso in cui il pediatra non riuscisse a far tornare i conti, cosa peraltro non così infrequente vista la difficoltà di diagnosi, allora può essere importante rivolgersi a un centro specializzato, in cui le consulenze possono essere coordinate e arrivare in tempi più brevi”. La famiglia di un bambino che ha problemi di salute ha diritto ad agevolazioni? “Assolutamente sì. Sono agevolazioni di due tipi. La prima riguarda l’ambito sanitario. Da qualche anno in Italia esiste un registro delle malattie rare che raccoglie tutti i pazienti, bambini o adulti. Chi è registrato ha diritto all’esenzione dal ticket e non paga neppure i farmaci di fascia C, quando il loro utilizzo è previsto dal piano terapeutico. Il secondo tipo di agevolazione è previsto a livello nazionale con la legge 104, che consente all’ammalato o ai suoi familiari di usufruire di permessi mensili per assistere il proprio figlio, o semplicemente accompagnarlo per accertamenti medici senza perdere giorni di ferie. Ancora, non dimentichiamo che è possibile portare avanti accertamenti e indagini genetiche senza sostenere alcun tipo di spesa. Sono vantaggi importanti, di cui le famiglie devono essere a conoscenza, anche se non sempre è così. Proprio perché si tratta di patologie che a livello numerico hanno un’incidenza bassa, le informazioni che si hanno in proposito sono limitate. Eppure le indagini genetiche


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Medicina

molte alternative terapeutiche. Paradossalmente al momento risulta più complicato avere una diagnosi che non curarsi”.

hanno un’importanza fondamentale che in alcuni casi viene sottovalutata”. Quali sono i segnali che una mamma e un papà devono saper cogliere? È un discorso decisamente complicato: l’interpretazione dei sintomi di una malattia rara è difficile anche per gli addetti ai lavori, per noi medici e specialisti. Ogni genitore abitualmente presta molta attenzione alle condizioni di salute del proprio figlio. Non è nemmeno giusto scivolare negli allarmismi facili, perché in questo modo non si fa il bene della famiglia e ci si allontana anni luce da una condizione di serenità e di benessere, anche fisico. Il mestiere del genitore è molto difficile, lo sappiamo tutti. Diciamo che è importante trovare il medico giusto, che abbia un buon intuito e indirizzare i sintomi verso una diagnosi il più precisa possibile”. Cosa peraltro non sempre facilissima. “Uno degli aspetti negativi delle malattie rare sta proprio in una loro peculiarità infelice: colpiscono spesso più distretti, più organi, e soprattutto lo fanno quando decidono loro. Non esiste un criterio di prevedibilità che permetta di sapere in anticipo quale sarà il prossimo bersaglio colpito. Abitualmente però si riesce a comprendere qual è la parte del corpo che è più danneggiata, quella che si dice presenti il problema primario. A quel punto, una volta illustrata la situazione al pediatra di fiducia, si può passare allo specialista del distretto fisico che è stato colpito e procedere con le cure, che negli ultimi anni sono migliorate sia da un punto di vista qualitativo sia da quello quantitativo. Oggi ci sono

Le malattie rare spesso si presentano in età infantile. Le casistiche parlano di una maggiore incidenza tra maschietti o femminucce? “A livello infantile non esiste un sesso più colpito. Le cose sono diverse quando si parla di pazienti in età adulta che manifestano la patologia per la prima volta: in questo caso sono decisamente di più le donne con problemi. Questo perché nella maggior parte dei casi si tratta di disordini di tipo disimmune o autoimmune, tipici del sesso femminile. Gli uomini sono più fortunati, almeno in questo caso”. Convivere con una malattia più o meno invalidante può creare problemi importanti. Anche l’equilibrio familiare ne può risentire. “Purtroppo sì. Per questa ragione esistono numerose associazioni che operano sul territorio, cercando di creare dei momenti di aggregazione tra i pazienti e le loro famiglie, in modo che ci si senta meno soli e più aiutati nel percorso di guarigione o quanto meno di convivenza con la malattia. I momenti di sconforto e di scoramento sono assolutamente normali. Direi quasi fisiologici. Ma per nessuna ragione al mondo bisogna smettere di lottare, tanto più che la ricerca sta facendo passi importanti”. Anche se le malattie rare, per la loro bassa frequenza di diffusione, esercitano un appeal minore, per lo meno per quanto riguarda le case farmaceutiche. “Investire risorse su un fronte che interessa un numero relativamente basso di pazienti può sembrare poco redditizio. Qualcosa comunque si sta muovendo, anche grazie alla Federazione e alle associazioni che operano direttamente con i pazienti”.

Per saperne di più Il sito www.malattie-rare.org è il punto di incontro sulle malattie rare infantili. In alternativa si può telefonare allo 011 3135520, divisione di Endocrinologia pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita, in piazza Polonia 94, a Torino.

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L’avvocato Francesca Galdini

È mia la casa? Proprietario è la persona cui l’immobile è intestato

Il possesso continuato genera usucapione

Vorrei una informazione in merito alla casa dove vivo da quasi venti anni. La casa è stata costruita da mio padre che ci ha lasciato circa un anno fa; il problema è che è intestata a mio nonno, il quale non vuole firmare i fogli per la cessazione. La verità è che mio papà aveva pagato il terreno e costruito tutto senza purtroppo lasciarci documentazione in merito. Temo quindi di doverla dividere con tutti i cugini alla morte di mio nonno. Quel che vorrei sapere è se dopo aver vissuto per venti anni di seguito in questa casa, posso diventare proprietaria grazie all’usufrutto continuo? Grazie L’articolo 1158 del Codice Civile statuisce che la proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni. Perché questo istituto, meglio noto come “usucapione”, si perfezioni, il possesso della cosa (nello specifico, dell’immobile) deve essere pacifico, pubblico e continuato: non deve cioè essere stato acquisito con violenza fisica e/o morale, non deve essere clandestino e deve essere stato esercitato sul bene in modo costante e uniforme per il periodo di tempo prescritto. A ciò si aggiunga che oltre all’utilizzo materiale del bene è necessario anche il cosiddetto animus possidendi, ovverosia la volontà di usare il bene come proprio non riconoscendo pubblicamente il diritto altrui. Questa la regola generale. Venendo al suo caso, il fatto che il terreno sia stato compra-

to da suo padre e che l’immobile sia stato costruito sempre da lui non influiscono in alcun modo sull’usucapione. Di fatto, il proprietario è il nonno, cui l’immobile è intestato. Lei stessa lo riconosce laddove riferisce di aver presentato a suo nonno la documentazione per la cessione della casa. Ciò detto, le informazioni che mi ha fornito sono ahimè troppo scarne per poter rispondere in modo preciso e dettagliato. Nulla mi dice, infatti, sulle modalità con cui è entrata in possesso del bene né nulla sulla vera e propria gestione economica della casa: ad esempio, non so chi sia effettivamente a pagare le tasse (la vecchia ICI o IMU, per citarne una), così come tutte le utenze. Peraltro, in base alle informazioni in mio possesso, posso specificarle che, per giurisprudenza costante, il suo caso non configura un esempio di possesso rientrante nell’articolo 1158 sopra citato, bensì un caso di “mera tolleranza”. Secondo il Codice Civile, infatti, gli atti di tolleranza sono quelli che traggono la propria origine da rapporti di amicizia o familiarità, anche da rapporti di buon vicinato, che per loro stessa natura generano e giustificano la concessione di utilizzo del bene e, d’altro canto, escludono in capo a chi ne gode la pretesa di possesso. In buona sostanza: lo stretto vincolo di parentela che intercorre tra lei e suo nonno giustifica di per sé e consente di configurare la tolleranza, da intendersi come accondiscendenza (da parte di chi potrebbe opporsi, cioè suo nonno) a che lei usi un bene di sua proprietà. E, a norma dell’articolo 1144 del Codice Civile, la mera tolleranza non è idonea a fondare l’usucapione.

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Lo psicologo Giovanna Rinaldi

Gelosie in famiglia Come gestire la rivalità tra fratelli Siamo i genitori di due bambine di 8 e 5 anni che ultimamente stanno diventando molto gelose l’una dell’altra. Non appena si dice una cosa positiva all’una, l’altra insorge subito dicendo “volete più bene a lei che a me”. Lo stesso accade quando ne rimproveriamo una: subito ci dice “lei non la sgridate mai perché le volete più bene”. Siamo consapevoli che un po’ di gelosia tra sorelle ci sta, ma ormai è un continuo. E dire che vogliamo a entrambe un mare di bene, come tutti i genitori, ovviamente! Sandro e Adriana Cari genitori, il sentimento che voi descrivete brevemente nella vostra domanda, io lo chiamerei rivalità invece che gelosia. La gelosia è l’emozione che esprime la minaccia di perdere un legame privilegiato alla nascita di un fratellino o all’arrivo del cuginetto nuovo. Quando il legame tra fratelli è già consolidato, si genera la rivalità, un sentimento che serve alla crescita e aiuta i bambini a costruire la propria personalità. La maggiore vede nella sorellina una potenziale antagonista capace di conquistare attenzioni e affetto, e la minore, comprese le maggiori capacità della sorella, prova invidia e desiderio di raggiungere le stesse mete. Sono sentimenti naturali, utili e necessari. La fase evolutiva delle vostre bambine le spinge en-

trambe verso nuovi obiettivi da raggiungere: una sta affrontando l’ultimo anno di scuola dell’infanzia, mondo in cui è la più “grande”; l’altra avrà iniziato ad affrontare le materie di studio a scuola, le prime interrogazioni, momenti di ansia che spesso portano alla ricerca di maggiori attenzioni a casa. A loro non manca sicuramente il vostro affetto che cercano e sentono, in questo momento, piuttosto, faticano a sentire la solidarietà e l’affetto nel loro legame fraterno. Spingetele a fare qualcosa insieme. Stimolatele attraverso giochi cooperativi come il teatrino delle marionette, per esempio. Sarebbe divertente se riuscissero a inventare qualche bella scenetta per voi o per i nonni. Da sole dovranno imparare a collaborare: dividersi i ruoli, scegliere i personaggi, cercare una storia e attendere l’applauso finale! Oppure coinvolgetele nella scelta di qualcosa di nuovo per la loro cameretta, una sola cosa che sia utile per entrambe, così dovranno venirsi incontro e cercare ciò che accontenta tutte e due. Insomma aiutatele a fare squadra! Riscoprire il rapporto tra pari le aiuterà a ritrovare un nuovo equilibrio nel rapporto. Durante le loro liti o discussioni non intervenite troppo, lasciate che imparino a gestire la loro rabbia, magari aiutatele a trovare il momento in cui fare pace, così impareranno a fare il classico “passo indietro” che sarà indispensabile per tessere relazioni di amicizie future.

La rivalità aiuta i bambini a costruire la propria personalità

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Diverse abilità Paola Paltro

Non lo sai? Chiedilo a Di.To Una comunity per condividere esperienze comuni

Un sito tutto torinese dedicato alle famiglie con bambini diversamente abili

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n sito accattivante, dinamico e interattivo rivolto alle famiglie con bimbi diversamente abili. Si chiama Di.To, acronimo di disabilità a Torino e nasce dal lavoro di un’equipe di professionisti dell’associazione Area Onlus, da trenta anni un punto di riferimento per bambini e ragazzi con disabilità. “Sul sito si trovano informazioni utili su pratiche burocratiche, sanità, trasporti, scuola, tempo libero e molto altro - spiega Marcella Ercole, psicologa, psicoterapeuta e referente del sito -. Una community che permette di parlare con famiglie che condividono esperienze comuni e offre un approfondimento su libri, saggi, articoli scientifici collegati alla disabilità. Una sezione, giocosa e interattiva, offre strumenti per lo svago e news su normativa e servizi”. Orgoglio del sito è la sezione Sogni, segni, disegni dedicata alla creatività e realizzata con il generoso contributo

di scrittori e illustratori famosi che hanno regalato a Di.To (e a tutti i bambini) bellissime storie e tavole illustrate, per leggere, colorare e inventare in libertà. Area, l’associazione che gestisce Di-To, offre a sua volta informazione, aiuto domiciliare e sostegno psicologico alle famiglie. Con il progetto Filo Rosso realizza attività per il tempo libero e laboratori ludico-espressivi per far sperimentare ai giovani disabili relazioni più ricche e modalità comunicative più efficaci. Un dipartimento, chiamato Mediateca, realizza infine progetti didattico-riabilitativi personalizzati con tecnologie informatiche e software specifici. Di.To è un ottimo canale di informazione, ma se si necessita di qualche risposta in più è possibile telefonare in sede il lunedì, il mercoledì e il giovedì tra le 10 e le 17. L’associazione Area si trova in corso Regina Margherita 55 a Torino. Per contatti: tel. 011 837642, www.dito.areato.org.

Vietato non sfogliare Dall’8 al 30 marzo l’Archivio di Stato di piazza Castello a Torino ospita una mostra ideata e realizzata da Area onlus. Si chiama “Vietato non sfogliare. Libri speciali in mostra” e raccoglie pubblicazioni di nicchia che hanno l’ambizioso obiettivo di agevolare - attraverso la lettura - il reale processo di integrazione. Ottanta i volumi esposti, con caratteristiche particolari: libri tattili, audiolibri, libri in Lis (la lingua dei segni), libri per bambini con problemi di lettura come dislessie, autismi o problemi di vista. L’ingresso è gratuito. Le scuole possono richiedere un accompagnatore. Orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17. Info e prenotazioni il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 17 al numero 331 9895549, oppure all’indirizzo vietatononsfogliare@areato.org.

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Questione di soldi Nadia Lambiase

Banche e spread Lo spread indica la differenza tra tassi di interesse ed è diventato il barometro della crisi

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pread: espressione che rimbalza su tutti i media. Ma cosa è? Letteralmente significa diffusione, espansione. È la differenza tra due valori percentuali: i tassi di interesse e indica di quanto il prezzo di un prestito viene maggiorato rispetto a un prezzo base. Semplificando, si può dire che il tasso di interesse è il costo del denaro, cioè quanto costa “comprare” (chiedere a prestito) il denaro. Quindi, quando si parla di spread ci si riferisce alla differenza percentuale che le banche applicano quando prestano il denaro rispetto al tasso al quale loro lo hanno avuto. Tale differenza costituisce il guadagno delle banche. Ma le banche dove prendono i soldi? Sicuramente dai depositi dei propri clienti, ma si approvvigionano anche e soprattutto sul mercato interbancario (si prestano soldi tra di loro) e li prendono a prestito dalle Banche Centrali. Le Banche Centrali hanno il compito di creare moneta sotto forma di banconote o di crediti alle altre banche, e allo stesso tempo di garantirne il potere di acquisto. Per questo vengono chiamati istituti di emissione. Ciò che emettono sono semplici pezzi di carta, ma chi li possiede ha la certezza di poterli utilizzare in qualsiasi tempo e spazio. Alle Banche centrali spetta, dunque, di vigilare su queste certezze. È evidente che chi stampa moneta non può fare prestiti a rischio. Questo compito spetta alle banche del sistema che devono valutare l’effettiva solvibilità dei soggetti a cui fanno credito e stabilire i ricarichi (spread) che devono effettuare per coprirsi dai rischi. Le regole del gioco impongono alle banche di depositare presso la Banca Centrale, sotto forma di riserve, una quota di soldi proporzionale al volume di crediti erogati. Questa misura ha l’effetto di regolare l’effetto inflazionistico generato dall’emissione di moneta. Più alta è la percentuale di capitale da tenere immobilizzato presso la banca centrale, tanto minore è l’inflazione generata. Le Banche centrali,

inoltre, devono garantire un giusto ammontare di circolante monetario, evitando sia un eccesso di liquidità sia il fenomeno del credit crunch (assenza di credito). Tale regolazione viene fatta con la definizione dei tassi di interessi: più sono bassi, più si favorisce la liquidità del sistema; più sono alti, più si drenano risorse dal sistema Il termine spread, però, è da qualche tempo utilizzato soprattutto in riferimento alla diversità di rendimento tra titoli italiani a dieci anni (Btp) e gli analoghi titoli tedeschi (Bund), presi a riferimento dal sistema finanziario internazionale perché a basso rischio. In questo senso lo spread è diventato un barometro della crisi perché indica quanto i titoli di Stato italiani devono pagare in più (in termini di rendimento promesso) rispetto ai Bund per trovare investitori disposti ad acquistarli. Più sale lo spread e più l’Italia viene percepita come un Paese rischioso e dunque deve pagare tassi più alti che rendono più onerosa l’emissione di titoli di Stato. In passato, prima della nascita della moneta unica, lo spread era ben maggiore. Nel 1995 raggiunse quasi il 7%, ma allora c’erano ancora la lira e il marco e l’indice era “viziato” dal rischio di cambio, cioè dalle oscillazioni di prezzo tra le due valute. Ora la moneta è unica e la differenza sta tutta nel rischio sovrano. Gli investitori temono la montagna del nostro debito pubblico, uno dei più grandi d’Europa. In altre parole, gli investitori non sembrano convinti che un “euro tedesco” sia la stessa cosa di un “euro italiano”. C’è, in definitiva, un euro di due misure? In parte sì. L’euro, nato per controbilanciare il potere del dollaro, è stato messo in difficoltà in seguito alla crisi finanziaria nata nel 2008, evidenziandone il suo tallone d’Achille. I mercati, nonostante la crisi scatenata dal colosso americano, continuano a comportarsi come se la solvibilità di Washington fosse una certezza, semplicemente perché dietro al dollaro, al contrario dell’euro, c’è una politica fiscale unitaria, una politica estera comune e una comune forza militare.

Nel 1995 lo spread ha raggiunto il 7%, ma allora non c’era la moneta unica

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Zona Verde Elisabetta Picchi

Genitori antismog

C Torino è la città più inquinata d’Italia

ome genitori non si può rimanere indifferenti alla questione inquinamento: sono tanti e spaventosi gli studi che evidenziano come l’esposizione alle polveri sottili, sia a breve che a lungo termine, possa causare danni all’apparato cardio-respiratorio. E i bambini sono purtroppo i più vulnerabili. Il sito www.lamiaaria. it fornisce previsioni dell’aria aggiornate e indicazioni su come proteggersi dallo smog: nelle giornate da bollino rosso viene consigliato ai bambini di non praticare attività fisica all’aria aperta, in certe fasce orarie è addirittura sconsigliato uscire. Nonostante la situazione sia critica, molti cittadini non sono consapevoli delle ricadute negative dell’inquinamento sulla salute. O non ci vogliono pensare. È nato a Torino un comitato spontaneo di genitori anti-

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smog, per spronare l’amministrazione comunale a mettere in atto misure concrete e tempestive contro l’inquinamento. Secondo i dati Arpa, infatti, Torino è la città più inquinata d’Italia. Il limite consentito di PM10 viene sforato troppo spesso. Come prima iniziativa i genitori antismog hanno scritto una lettera aperta al sindaco Fassino con la richiesta di provvedimenti radicali, come il blocco del traffico. Nel prossimo futuro si propongono di creare momenti di confronto con altri genitori e sensibilizzare i cittadini sulla questione inquinamento. Consapevoli che sarà una lunga battaglia, ma che i risultati potrebbero esserci, così come è stato con la lotta al fumo nei locali pubblici: l’importante è iniziare con piccoli passi nella giusta direzione Si possono contattare i genitori su: facebook/Comitato Genitori Antismog Torino.


Zona Verde

Per la pelle

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aicosatispalmi.com è un negozio online di prodotti per la cura della pelle, aperto da Barbara Righini nel 1999, dopo aver iniziato a interessarsi agli ingredienti contenuti nelle sue creme. I prodotti in vendita sul sito sono stati tutti provati personalmente dalla titolare, per garantire non solo il fattore ecobio ma anche l’efficacia sulla pelle. Controllando l’INCI, ossia l’elenco di ingredienti contenuti nel cosmetico, si osserva che nessun prodotto contiene derivati petroliferi, conservanti rilascianti formaldeide, chelanti tossici e altre sostanze poco ecologiche. Sono inoltre escluse composizioni con ingredienti che comportino la soppressione di animali. La gamma comprende prodotti per viso, corpo, capelli, per bebè, trucchi, assorbenti eco, detersivi e molto altro. Ottimo il rapporto qualità prezzo, l’ambiente ringrazia e la nostra pelle anche! (I.M.) www.saicosatispalmi.com

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Miniorti urbani Per chi abita in città ma ha tanta voglia di natura, per chi è stufo delle solite begonie o gerani sul balcone, per chi vuole sapere cosa mangia e non vuole pagare oro per due peperoni che sembrano di plastica, arrivano i nuovi corsi organizzati da Legambiente sui miniorti urbani biologici. Grande novità di quest’edizione, un corso interamente dedicato a coppie di adulti e bambini. Largo quindi a genitori e figli, nonni e nipoti per imparare insieme antiche tradizioni di coltivazione e nuovi trucchi per ottenere il massimo nel minimo spazio disponibile. Per info e iscrizioni: Francesca Galante, tel. 392 9214116, coltivarenatura@legambientepiemonte.it. (G.I.) Giovani Genitori 49

Ci sono luoghi dove il tempo è benessere Piscina con acqua calda e salata dove il benessere del tuo bambino, e di tutta la famiglia, è al centro delle nostre attività: Watzu bebè, tecniche di rilassamento, massaggio in acqua

Sabato 17 marzo 2012

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Tecnologia Renato Rolando

Un idraulico per Swampy Un bellissimo gioco Disney, anche per piccini L’ultimo nato è il coccodrillo Swampy

Dov’è la mia acqua? Ci sono alcune figure molto fortunate che quando vengono utilizzate portano a successi eclatanti: il topo è una di queste, pensate a Topolino o a Geronimo Stilton. Ma c’è un’altra icona nel campo dei videogiochi che ha decretato la fortuna della casa che l’ha lanciata. È partita dalle fogne per balzare con la Wii tra un pianeta e l’altro: è l’idraulico. Disney (che ha ben 35 giochi in catalogo sull’iPhone) in questo fortunatissimo gioco si ispira proprio a lui; solo che l’aggiustatubi non è il simpatico baffone sovrappeso: siete voi, per di più impegnati in una nobile causa: aiutare un amico a lavarsi. Swampy, coccodrillo profumato, ogni sera si prepara il bagno. Il cattivo, nel nostro caso Cranky, gli ha sabotato le tubature. Con la nostra abilità dobbiamo ripristinare le cose in modo da portare l’acqua alla vasca. Il gioco è curatissimo, pieno di bonus indispensabili per

sbloccare livelli più o meno segreti. I personaggi sono animati con una maestria e una fluidità da Disney di altri tempi. Meriterebbe l’acquisto già solo poter ammirare Swampy quando, mentre arranchiamo sul livello, picchia esasperato sulle condutture per reclamare con un urlo la sua acqua. I livelli sono ben congegnati e vengono regolarmente introdotti nuovi elementi per rivitalizzare il gioco. Dov’è la mia acqua ha avuto talmente successo da giustificare un ulteriore sviluppo che introduce al suo interno un nuovo gioco, questa volta col coccodrillo Cranky, suo acerrimo nemico. Funziona su tutti i tablet e smartphone. Dovessi trovarmi su un’isola deserta con sopra un unico giochino, sceglierei senza esitazione questo, anche perché piace a partire dai tre-quattro anni fino all’età adulta e oltre. C’è la versione light gratuita. L’integrale costa 0,79 euro. Piattaforme: iPad, iPhone (con Ios 4 o successivo), Android

Spese sotto controllo Ci risiamo: siete arrivati a fine mese con il fiato lungo. Non certo per colpa della politica di Monti, ma perché siete degli incalliti spendaccioni. Ecco che anche qui, per venire incontro alla vostra allegra gestione economica, interviene l’inseparabile iPhone. Il programma più interessante in ambito “bilancio familiare” si chiama Le mie spese. Sviluppato in Svezia, ma tradotto in un buon italiano, aiuta a ordinare per voci le entrate e le uscite, permette di inserire attività ricorrenti e di vedere la situazione frazionata in giorni, mesi e anni. Si può inserire una password per evitare che occhi indiscreti controllino come disponiamo delle nostre sudate finanze e salvare l’archivio nella nuvola di internet, incredibilmente non nella pancia di mamma Apple ma sul servizio DropBox. Il programma ha ancora qualche incertezza, per lo meno sull’IPhone (facendo qualche passaggio un po’ ardito tra le voci si chiude inaspettatamente, ma l’ultimo aggiornamento ha notevolmente ridimensionato il problema). Per averlo bisogna sborsare 1,59 euro e se lo comprate il suo costo sarà ovviamente la prima voce di spesa da registrare. Piattaforme: Ipad, Iphone, Ipod Touch, Android

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Libri

Papà alla riscossa E mamme che tirano un sospiro di sollievo • Il cacciatore di nuvole è un figlio d’arte: già suo papà collezionava nembi e li riponeva in vasi di vetro. Un vizio di famiglia! IL CACCIATORE DI NUVOLE di Riccardo Francaviglia, Margherita Sgarlata Bohem Press - 14,80 euro

• Papà Orso è una storia vera: Signor Stress è sempre in agguato, soprattutto nelle grandi città e papà e mamme le sue vittime. Guardate negli occhi dei bimbi. PAPà ORSO di Cecilia Eudave, Jacobo Muñiz Terre di Mezzo - 10 euro

• Il bimbo della storia ha uno strano papà, con folti baffi neri e tanti tatuaggi sulla schiena che gli riveleranno qualcosa. I MISTERIOSI TATUAGGI DI MIO PAPÀ di Ali Naseri illustrazioni di Neda Azimi Terre di Mezzo - 7,50 euro

• Piccole e grandi psico-istruzioni su come far giocare insieme papà e bambini: con idee per il nido, la casa e le feste. PAPà AL NIDO di Alessandra Giovannetti La Meridiana - 10 euro

• Per la serie Le strane storie di papà Enrico c’era una volta una bimba che si chiamava Cappuccetto, ma non è la solita storia di lupi e nonnine indifese. RIDI COL LUPO! di Ofelia e Veronica Dell’Oro Il Ciliegio - 10 euro

• Ovvero la guida (ironica) per diventare un papà perfetto. Nella realtà l’autore è uno di voi, che vi sentite goffi e a cui tremano le ginocchia: sta per nascere! NOVE MESI CON I SUPPLEMENTARI di Javier Serrano Il Castoro - 14 euro

• Questa è la storia del papà di Carlotta, Filippo e Rocco che trasforma i suoi bimbi in maialetti, dopo il loro disastro in cucina. Magic! BANDA DI MAIALI! di Mireille d’Allancé Babalibri - 12 euro

• Il papà è una figura insostituibile per dare equilibrio ai figli: basta seguire alcune semplici mosse... e si ottengono tanti sorrisi. PADRI PRESENTI FIGLI FELICI di Antonello Vanni San Paolo - 14 euro

Mini recensioni Aris, 6 anni

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GG › l’esperto

Arte e design Karin Gavassa - Curator

blog: http://paneciliegia.wordpress.com/

TAG Vanchiglia Percorsi d’arte tra i quartieri della città Le dimensioni ridotte delle gallerie piacciono ai bambini

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A

Torino, la zona di Vanchiglia riserva molte sorpese ed è vivace e interessante a livello di proposte culturali e artistiche. Negli ultimi anni sono molte le gallerie di arte contemporanea che si sono trasferite qui da altre zone o da altre città, aprendo nuove sedi. In una giornata che quasi sembra tiepida grazie ai due gradi sopra lo zero, io e mia figlia partiamo per l’esplorazione. Le gallerie risultano molto accoglienti e incuriosiscono, mettendo a proprio agio la bimba per via delle dimensioni ridotte rispetto agli spazi espositivi museali. A misura di passeggiata - a piedi, con marsupio o passeggino - un mini percorso a tappe ci porta a scoprire che la celebre “Fetta di Polenta”, affacciata su corso San Maurizio, ha trovato nuova vita grazie alla Galleria Franco Noero. Vista dalla strada è una casa alta e stretta, gialla come la polenta e in mezzo si vede il cielo. L’edificio, a pianta trapezoidale realizzato nel 1840 dall’architetto Alessando Antonelli, è diventato un laboratorio di idee e accoglie opere pensate e realizzate appositamente per la galleria. All’interno saliamo attente su una scala e risalendo i piani, guardiamo video installazioni, fotografia e pittura, che trovano spazio anche presso le altre due sedi di Noero in Piazza Santa Giulia: sono il Project Space al numero 0/F e lo spazio Site Specific al numero 5. A pochi passi dalla “Fetta di Polenta”, un’altra sorpresa, spiazzante per i grandi e divertente per i bambini. Sull’ingresso della Galleria Sonia Rosso si nota l’insegna di un albergo, LIRA HOTEL, e nelle due stanze a piano terra e al primo piano della galleria è stata allestita una vera e propria camera d’albergo. “Ma si può fare il riposino?” chiede mia figlia piena di meraviglia. Questa volta niente foto o quadri, ci troviamo all’interno di un ambiente domestico, riconoscibile, che può essere ricondotto a un

lessico familiare: oltre al letto, alle scrivanie e alle sedie, l’installazione in mattoni richiama il gioco delle costruzioni. Sonia Rosso sostiene altri progetti site specific, come Paperwall, un’idea legata alla produzione e distribuzione di carte da parati d’artista, mentre nella serie In the Name of the Father gli artisti tributano un “omaggio” a un artista storico che ha svolto un ruolo importante per il loro percorso. Nel 2003 ha aperto la galleria Franco Soffiantino, in via Rossini, che oltre alle mostre di artisti affermati come Jimmie Durham e Nancy Spero e di nuovi nomi emergenti, svolge un ruolo importante nella produzione dei progetti degli artisti che rappresenta, contribuendo concretamente alla crescita e all’evoluzione della loro ricerca. Il nostro tour tra le gallerie si è rivelato stimolante, diverso rispetto alla fruizione museale, forse più personale. Abbiamo potuto crearci un percorso d’arte camminando lentamente nei quartieri della nostra città, con tappe golose nei caffè, le giuste pause per riflessioni e il nostro meritato succo di pesca, anche sottozero! Galleria Franco Soffiantino Via Rossini, 23 - Torino Tel. 011 837743 - www.francosoffiantino.com Galleria Franco Noero Via Giulia di Barolo, 16/D - Torino Tel. 011 882208 www.franconoero.com Galleria Sonia Rosso Via Giulia di Barolo, 11/H - Torino Tel. 011 8172478 www.soniarosso.com


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Cinema e home video Mario Bettas Valet

Viaggio nell’isola misteriosa

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tutti gli orfani di Lost: se amate le avventure “impossibili”, magari con protagonisti dispersi su un atollo assolato in mezzo all’oceano pacifico, Viaggio nell’isola misteriosa potrebbe fare per voi. Il film in uscita nelle sale italiane è il seguito di Viaggio al centro della terra 3D, film del 2008 diretto da Evin Brevig. Anche per questo sequel gli autori si sono affidati alla fantasia del grande Jules Verne: il film è infatti liberamente ispirato al celebre L’isola misteriosa, che il narratore francese scrisse nel 1875.

Per cercare suo nonno scomparso, il diciassettenne Sean decide di partire alla volta di un’isola misteriosa che non compare sulle carte geografiche. Per raggiungere la piccola macchia di terra sperduta in mezzo all’oceano, Sean è accompagnato da Hank, suo patrigno, e da uno scalcagnato gruppo formato da Gabato, un distratto e divertertente pilota di elicottero, e da Kailani, la sua giovane e avvenente figlia. Dopo un viaggio rocambolesco, i quattro avventurieri scopriranno sull’isola un ambiente misterioso, fatto di vegetazione

sconosciuta e animali mai visti prima. Ma non solo, grazie a quello che scopriranno nulla sarà più come prima! Il lungometraggio, grazie alla fantasia degli autori, fa rivivere il mito di Atlantide. Tra i protagonisti emerge la verve comica di Michael Caine, qui nella parte di Alexander Anderson, il nonno scomparso di Sean Andersen. Diretto da Brad Peyton. Godibile lungometraggio avventuroso per famiglia, il film distribuito in Italia dalla Warner Bros saprà farvi sobbalzare sulla poltrona!

Qualcosa di straordinario Questo film diretto da Ken Kwapis, è la storia di un salvataggio disperato. Un nutrito gruppo di balene grigie è rimasto intrappolato sotto i gelidi ghiacci dell’Alaska. Alla missione si aggrega il reporter Adam Carlson, deciso a documentare le varie fasi dell’operazione. Con lui si imbarca anche la sua ex fidanzata, un’attivista di Greenpeace. La storia personale dei due protagonisti si intreccia con le difficili operazioni di recupero degli enormi cetacei, effettuate in condizioni climatiche estreme, e con i molti risvolti economici che una tale operazione richiede. Sullo sfondo un ambiente naturale unico, fatto di paesaggi mozzafiato e distese di ghiaccio. Distribuito dalla Universal Pictures, Qualcosa di straordinario è un’avventura dal sapore ambientalista adatta a tutta famiglia, in particolare a chi ha figli in età scolare.

Biancaneve Giunge nelle sale l’ennesima trasposizione cinematografica tratta dalla celebre fiaba dei fratelli Grimm, Biancaneve. Film in live action che vede Julia Roberts nei panni della strega cattiva, mentre la celebre protagonista ha il volto dalla giovane Lily Collins. A differenza dell’originale i sette nani non sono minatori ma piccoli ladruncoli. Mirror Mirror, questo il titolo della versione americana, è diretto da Tarsem Singh senza particolari meriti. Per tutta la famiglia, ma qualcuno potrebbe rimpiangere il cartone animato della Walt Disney. Come dargli torto?

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Torino 1: largo Orbassano, 66 - Torino 2: via Filadelfia, 273 Torino 3: corso Traiano, 17/a - Torino 4: via Frejus, 100/a Torino 5: corso Francia, 391/b - Moncalieri: corso Roma, 84 Trofarello: via Torino, 65 - Villastellone: via Cossolo, 31

Per ulteriori informazioni si rinvia agli avvisi sintetici ed ai fogli informativi a disposizione presso la sede e le filiali della C.R. Fossano Spa

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Spettacoli a cura di Alice Quaglino

C’era una volta… di Federica Ferraresi omenica 11 marzo, nell’ambito della rassegna di teatro ragazzi C’era una volta…, va in scena presso il Teatro Monterosa di Torino Ouverture des Saponettes… concerto per bolle di sapone. Con all’attivo cinque anni di repliche, questo delizioso spettacolo di Michele Cafaggi saprà incantare spettatori grandi e piccini trasportandoli nel leggero mondo delle bolle di sapone. E domenica 1 aprile (e non è un pesce…) arriva La casetta della Pimpa. Biglietto intero 6 euro, ridotto 5 euro (i bambini sotto i 12 anni non accompagnati da un adulto non sono ammessi in sala). Finito lo spettacolo, a tutti i bimbi sarà offerta la merenda.

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Domenica 11 marzo, ore 15 e 17 OUVERTURE DES SAPONETTES… CONCERTO PER BOLLE DI SAPONE Da 3 anni in su Domenica 1 aprile, ore 16 LA CASETTA DELLA PIMPA Da 3 anni in su Teatro Monterosa Via Brandizzo, 65 - Torino Per informazioni: tel. 011 2304153 (da martedì a venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 e il sabato dalle 17 alle 19) www.teatromonterosa.it

Le Figure dell’Inverno Il 21 marzo arriva la primavera ma Le Figure dell’Inverno continuano! Quello che al colonnello Bernacca sembrerebbe un fatto perlomeno singolare, è per tutti gli appassionati di teatro di figura (grandi e piccini) una splendida notizia. Anche questo mese, infatti, proseguono gli spettacoli in scena presso il Teatro Educatorio della Provvidenza (zona Isola Pedonale della Crocetta); in cartellone, due titoli: “In cerca di stelle” e “Storie nel bosco”. Biglietto unico a 5 euro. (F.F.) Domenica 11 marzo, ore 16 IN CERCA DI STELLE Spettacolo con attrice e pupazzi - da 3 anni in su Domenica 25 marzo, ore 16 STORIE NEL BOSCO Spettacolo con attori e pupazzi - da 3 anni in su

Teatro Educatorio della Provvidenza (Isola Pedonale della Crocetta) Corso Govone, 16 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 5691400/cell. 347 7627706/327 1935708 prenotazioni@labottegateatrale.it - www.labottegateatrale.it

All’Alfa Teatro Chiude in bellezza, con tre spettacoli da non perdere, la stagione 2011/2012 di Giorni di Festa, la rassegna di Alfa Teatro rivolta alla famiglie. Questo mese, a rallegrare le domeniche di genitori e figlioletti, ci penseranno Cenerentola, Gianduja e la fattoria degli animali. Biglietto intero 6 euro, ridotto 4 euro. (F.F.) Domenica 4 marzo, ore 16.30 CENERENTOLA E L’OPERA DI ROSSINI Tecnica utilizzata: marionette a filo Domenica 18 marzo, ore 16.30 LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Tecnica utilizzata: attori e oggetti Domenica 25 marzo, ore 16.30 GIANDUJA E I LIBRI MAGICI Tecnica utilizzata: marionette a filo Alfa Teatro Via Casalborgone, 16 I Torino Per informazioni: tel.01119504896/0118193529 info@alfateatro.com www.alfateatro.com

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Spettacoli

Teatro Teatro Tondo

L’

Associazione La Terra Galleggiante realizza questa rassegna di spettacoli per cuccioli a Pinerolo. Ogni domenica alle 16.30. Si parte con la giocoleria di Giro d’Italia con gusto per capire quant’è… buona la nostra nazione insieme a Lara Quaglia e ai suoi pupazzi; l’11 i burattini di Walter Broggini presentano Pirù e la vendetta di Teodoro; arriva anche Cenerentola di Ilaria Gelmi dove ogni oggetto si trasforma in qualcos’altro, come la zucca; Rociò di Claudio e Consuelo è un susseguirsi di storie con numeri di giocoleria, clown e canzoni naif; il 1 aprile c’è Un amore esagerato di Teatro Sillabe con la storia di due compagni di banco che parlano due lingue diverse, ma si capiscono benissimo. Costo: 5 euro biglietto unico, abbonamento 6 spettacoli 24 euro.

in breve > Al Teatro Garybaldi A marzo, nell’ambito del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte, al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese sono in programma due spettacoli dedicati a spettatori grandi e piccini: Un amore esagerato e Yoyo piede ruota. (F.F.) Domenica 4 marzo, ore 16.30 UN AMORE ESAGERATO

Domenica 4 marzo, ore 16.30 GIRO D’ITALIA CON GUSTO da 4 anni

Domenica 25 marzo, ore 16.30 ROCIO’ da 4 anni

Domenica 18 marzo, ore 16.30 YOYO PIEDE RUOTA

Domenica 11 marzo, ore 16.30 PIRU’ E LA VENDETTA DI TEODORO da 4 anni Domenica 18 marzo, ore 16.30 CENERENTOLA da 4 anni

Domenica 1 aprile, ore 16.30 UN AMORE ESAGERATO da 7 anni

Teatro Garybaldi Via Garibaldi, 4 Settimo Torinese (TO) Per informazioni: tel. 011 19740231 www.fondazionetrg.it

Teatro del Lavoro Via Chiappero 12 - Pinerolo (TO) Per informazioni: tel. 0121 794573, georgina@ laterragalleggiante.it - www.teatrodellavoro.it

Domenicamarzoteatro I GG più attenti già sanno che Assemblea Teatro fa questa rassegna ogni domenica, che i suoi spettacoli piacciono tanto ai bimbi, che si arriva alle 11 e poi si fa l’aperitivo, ma ancora non sanno che questi sono i novelli appuntamenti marzolini: Nella pancia della mamma con i ricordi della clown Angy è lo spettacolo dei Trapezisti Danzerini (da 3 anni); Abbuffata della Compagnia Officina per la scena è la storia di una bimba che vorrebbe solo gelato (da 3 anni); Monica Calvi il 18 porta in scena Il fiore giallo, una bella fiaba che insegna che spesso le piccole cose hanno un grande valore (da 3 anni). Costo: biglietto unico 5 euro, ogni cinque biglietti uno è omaggio. Domenica 4 marzo - NELLA PANCIA DELLA MAMMA Domenica 11 marzo - ABBUFFATA Domenica 18 marzo - IL FIORE GIALLO Teatro Agnelli - via Paolo Sarpi, 111 - Torino Per informazioni: Assemblea Teatro, tel. 011 3042808 www.assembleateatro.com

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> Al Civico di Busca Nel cuneese, presso il Teatro Civico di Busca, nell’ambito della rassegna rivolta alle famiglie organizzata da Santibriganti Teatro, sono in programma due spettacoli: Storia di una pennuta e Madame Soufflè. Ingresso unico a 5 euro. (F.F.) Domenica 4 marzo, ore 17 STORIA DI UNA PENNUTA Domenica 18 marzo, ore 17 MADAME SOUFFLÈ Teatro Civico di Busca Piazzetta del Teatro, 1 - Busca (CN) Per informazioni: Biblioteca Civica tel. 0171 948621 (lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 15 alle 18, il martedì dalle 10 alle 12) www.santibriganti.it


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Spettacoli

Slava’s Snowshow

A

rriva Slava Polunin a Torino! Chi è? Un simpatico artista russo che ha creato (e interpreta) Snowshow, il poetico spettacolo che sta incantando le famiglie di tutto il mondo, commuovendo e toccando - in tutti i sensi - ogni spettatorino in sala. Adatto a bimbi dai 6 anni in su; abbigliamento comodo per tutti! Costo: 25,50 euro adulti in galleria, 20,40 euro bimbi. I biglietti si possono prenotare e acquistare direttamente alla biglietteria, telefonicamente oppure online sul sito del teatro.

7, 8 e 9 marzo, ore 21 - sabato 10 marzo, ore 16 e ore 21 - domenica 11 marzo, ore 16 SLAVA’S SNOWSHOW Teatro Colosseo Via Madama Cristina, 71 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 6505195 - www.teatrocolosseo.it

A Caval Teatro Due spettacoli teatrali a cura di ITER, da Caval Teatro. E’ gradita la prenotazione. Lunedì 5 marzo, ore 17 SMERALDINA Lunedì 19 marzo, ore 17 SPETTACOLO A SORPRESA! Laboratorio teatrale A Caval Teatro... Via Nuoro 20 C - Torino Tel. 011 4420596 www.comune.torino.it/iter Giovani Genitori 57

Casa per ferie in Sardegna VillaggioCarovana è l’inizio di un viaggio alla scoperta di un territorio meraviglioso alla ricerca di se stessi e degli altri per una vacanza e un’esperienza che rimangono dentro.

Il nostro sogno è abbattere le barriere per costruire un mondo più accogliente. Una casa in collina tra mari cristallini e foreste selvagge, scoprine di più visitando il sito www.villaggiocarovana.it

Turismo responsabile e accessibile Anche tu puoi far parte di questo progetto!

Aiutaci a sostenere il nostro progetto: destina il 5 per mille a VillaggioCarovana indicando il codice fiscale 02705870927 www.villaggiocarovana - mail: info@villaggiocarovana.it - tel. 070 531464 - cell. 347 7234845


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Spettacoli

in breve

Primavera TRG

> Irrompe Impromptu

A

Casa del Teatro Ragazzi è arrivato marzo con tantissimi spettacoli: c’è la pluripremiata Favolosofia N°1 di Fondazione TRG con le sue domande/risposte sui cambiamenti; in contemporanea va in scena Orsetti, produzione TRG, dove siete pregati di portare i vostri peluche preferiti; c’è poi la novità di TRG e Fondazione Bottari Lattes, ovvero Marco Polo e il viaggio delle meraviglie; sempre di meraviglie e viaggio si parla in Alice nella casa dello specchio del Teatro della Tosse di Genova; e ancora storie di amicizia con Il baule degli animali interpretato dai Faber Teater e burattini, pupazzi, musica...; infine torna Aquarium di Fondazione TRG con il suo magico mondo marino che non finisce mai di stupire! Per i bimbi che vogliono gioco-manifatturare: c’è Il sabato dei ragazzi (il 10, 24 e 31 marzo alle 15.30) dove bambini da 6 a 10 anni fanno teatro, pittura e creano giocattoli; c’è Spielraum, il laboratorio sperimentale di architettura, da 8 anni (il 3 e il 17 alle 15); c’è Danziamo con mamma e papà (il 17 e il 24 alle 17) per fare danza creativa e teatrodanza tutti insieme. Costo spettacoli: 8 euro adulti, 7 euro ridotto, 6 euro fino a 12 anni. Costo attività manuali e danza: 20 euro a incontro. Venerdì 2 e sabato 3 marzo, ore 21 Domenica 4 marzo, ore 16.30 FAVOLOSOFIA N°1 - LA FAVOLA DEI CAMBIAMENTI Da 6 anni - Sala Grande Sabato 3 e 17 marzo, ore 15 SPIELRAUM Venerdì 2 e 9 marzo, ore 21 Sabato 3 e 10 marzo, ore 16.30 e ore 21 Domenica 4 e 11 marzo, ore 15.30 e ore 17 ORSETTI Da 2 anni - Sala Piccola Venerdì 9 e sabato 10 marzo, ore 21 Domenica 11 marzo, ore 16.30 MARCO POLO E IL VIAGGIO DELLE MERAVIGLIE Da 6 anni - Sala Grande Sabato 10, 24 e 31 marzo, ore 15.30 IL SABATO DEI RAGAZZI

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Venerdì 16 e sabato 17 marzo, ore 21 Domenica 18 marzo, ore 16.30 ALICE NELLA CASA DELLO SPECCHIO Da 7 anni - Sala Grande Sabato 17 e 24 marzo, ore 17 DANZIAMO CON MAMMA E PAPÀ Domenica 18 marzo, ore 15.30 e ore 17 IL BAULE DEGLI ANIMALI Da 3 anni - Sala Piccola Venerdì 23 e 30, sabato 24 e 31 marzo, ore 21 Domenica 25 marzo e 1 aprile, ore 16.30 AQUARIUM Da 5 anni - Sala Grande

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 - Torino Per informazioni: tel. 011 19740280 www.casateatroragazzi.it

Uno scioglilingua di Cirko Vertigo, Impromptu 1 è lo spettacolo che tutti i bimbi aspettano con ansia perché questa volta sul palco c’è il cast internazionale della Scuola di Circo di Grugliasco! Costo: ingresso 8 euro, ridotto 5 euro scaricando e compilando il coupon dal sito. Venerdì 16 marzo, ore 21.00 IMPROMPTU 1 Teatro Le Serre Parco Culturale Le Serre - via Tiziano Lanza, 31 - Grugliasco (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 0714488 www.cirkovertigo.com

> TeatRivoli Al Castello di Rivoli il Dipartimento Educazione e ACTI teatri indipendenti portano a marzo uno spettacolo della Compagnia Dottor Bostik/ Unoteatro: I Signori Porcimboldi (da 6 anni in su). Liberamente tratto da Gli sporcelli, mitico libro di Roald Dahl, ovvero come far capire con le buone ai bimbi che è meglio lavarsi, vestirsi con accuratezza e non fare dispetti! Indispensabile prenotare. Costo: singolo 6 euro, abbonamento 4 spettacoli 20 euro, gratis bimbi sotto i 3 anni. Domenica 18 marzo I SIGNORI PORCIMBOLDI Castello di Rivoli Piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (TO) Per informazioni e prenotazioni: Tel. 011 5217099 info@teatriindipendenti.org


Cultura

Danze in castello

A

l Castello della Manta l’11 marzo il FAI (Fondo Ambiente Italiano) organizza speciali visite guidate per fare conoscere le danze e il mondo femminile tra le arti con coreografie e melodie rinascimentali a cura della Compagnia della Gaia Danza, alla scoperta della storia del Castello e dei personaggi protagonisti degli affreschi. Si possono anche ammirare le creazioni di moda contemporanea di Mia Dvorak, artista specializzata nella lavorazione di merletti ad ago e al tombolo accompagnati dalla tintura e pittura di seta, cotone e lino, ma anche due opere del Museo della Ceramica di Mondovì. Al termine delle visite guidate vengono offerti assaggi di prodotti gastronomici tipici. Costo: 8 euro adulti, 4 euro da 4 a 12 anni, residenti e iscritti FAI. Domenica 11 marzo, ore 14 - 18 - DANZE IN CASTELLO Castello della Manta Via al Castello, 14 - Manta (CN) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0175 87822, faimanta@fondoambiente.it

Giochi al museo A marzo c’è un percorso fantastico al Museo, tutto dedicato alle famiglie con bimbi da 5 a 12 anni. Giochi, racconti e indovinelli andando alla scoperta delle collezioni di mobili e oggetti. In più c’è la mostra Sacro alla Luna (fino al 1 luglio) con le argenterie sabaude del Settecento. Prenotare. Costo: 8 euro adulti, 3 euro bimbi, 15 euro due adulti e un bimbo. Domenica 18 marzo, ore 15.30 FIABE E RACCONTI. UN PERCORSO FANTASTICO AL MUSEO Museo Accorsi-Ometto -via Po, 55 - Torino Per informazioni: tel. 011 837688 int. 3 www.fondazioneaccorsi-ometto.it

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GG › l’agenda

I

n occasione della mostra Bugs, Daffy, Silvestro & Co. - I cartoni animati della Warner Bros. il Museo del Cinema propone ogni sabato e domenica di marzo, alle ore 15, proiezioni dedicate alle famiglie al Cinema Massimo in sala 3 (programma completo su www.museocinema.it). Il costo è di 3 euro a persona, gratuito fino a 14 anni. L’offerta del weekend continua alle ore 16.30 con il laboratorio di animazione That’s all folks!, dove si possono realizzare brevi sequenze animate utilizzando sagome e personaggi dei famosi cartoni della Warner Bros. Prenotazione obbligatoria allo 011 8138564/5 (lunedì - venerdì, 9 - 18) entro le 16 del venerdì precedente le attività. Il laboratorio sarà attivato con un numero minimo di 15 partecipanti. Per even-

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I cartoni alla Mole

Cultura

tuali prenotazioni dell’ultimo minuto è possibiMole Antonelliana le contattare il cell. 339 6362095. Costo: attiTorino vità 3 euro a persona, 23 gratuito fino a 5- anni; febbraio 27 maggio 2012 ingresso Museo 5 euro adulti accompagnatori, gratuito fino a 14 anni. Ogni sabato e domenica di marzo, ore 15 I CARTONI ANIMATI DELLA WARNER BROS Ogni sabato e domenica di marzo, ore 16.30 THAT’S ALL FOLKS! LABORATORIO DI ANIMAZIONE Cinema Massimo - via Verdi, 18 - Torino Museo Nazionale del Cinema Via Montebello, 20 - Torino www.museocinema.it/educa

Pinacoteca news A marzo Domenica in Pinacoteca presenta laboratori per bimbi da 4 anni in su, sempre alle 16: temi sono gli artisti della Collezione Permanente e la Pasqua. L’11 marzo i bambini scoprono i venticinque capolavori d’arte dello “Scrigno”, la struttura sospesa sul tetto del Lingotto, e durante l’attività didattica realizzano un loro quadro con cornice; domenica 18 la guida mostra la velocità secondo i Futuristi e poi in laboratorio i bimbi creano un libretto con una figura in movimento; il 25 c’è Il Blu di Picasso, una visita alle opere del periodo blu dell’artista e poi attività a reinventare il ritratto con disegno, colori e collage; il 1 aprile si respira la Pasqua in occasione della mostra Meraviglie di Carta, prevedendo la realizzazione di monili, medaglioni e festoni barocchi con la tecnica dei papiers rollés o riccioli di carta. Prenotare. Costo ingresso al museo: 4 euro adulti, 2,50 euro da 6 a 16 anni, gratis da 0 a 6 anni e disabili. Costo laboratori: 4 euro bimbi, gratis genitori. Con la Tessera Fedeltà ci sono ingressi omaggio alle famiglie che partecipano ai laboratori. Domenica 11 marzo, ore 16 ARTE IN CORNICE

Domenica 1 aprile, ore 16 UNA PASQUA DI CARTA

Domenica 18 marzo, ore 16 REALIZZA IL TUO FLIPBOOK FUTURISTA

Pinacoteca Agnelli Via Nizza, 230/103 - Torino Per informazioni: tel. 011 0062008 www.pinacoteca-agnelli.it

Domenica 25 marzo, ore 16- IL BLU DI PICASSO

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Acqua a Palazzo Madama

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Per la serie Racconti in Museo il 4 marzo a Palazzo Madama si torna ad ascoltare tanti racconti dedicati alle sale o alle opere del museo. Non è richiesta la prenotazione. Il 25 marzo invece si gioca e impara con l’acqua, ripercorrendo il viaggio di una goccia attraverso grondaie, cisterne e fontane nel giardino di Palazzo Madama: in laboratorio si scoprono le proprietà dell’acqua che poi viene usata con i colori per creare nuove forme d’arte. Costo: ingresso 10 euro adulti, 8 euro ridotto, gratuito fino a 18 anni; attività 4 euro a bimbo. Domenica 4 marzo, ore 15.30 RACCONTI IN MUSEO Domenica 25 marzo, ore 15.30 GIOCARE E IMPARARE CON L’ACQUA Palazzo Madama Piazza Castello - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429911 www.palazzomadamatorino.it


Cultura

Reggia a primavera

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a Reggia di Venaria riapre il 16 marzo con nuovi allestimenti: c’è Teatro di Storia e Magnificenza, percorso di visita con il racconto del cerimoniale, la riapertura degli appartamenti privati del Re, la collezione di oggetti di corte, la sala delle Bandiere. In contemporanea sboccia nelle scuderie juvarriane il Festival dei Fiori, concorso internazionale di arte floreale. Dal 30 marzo inoltre, nella sala delle Arti c’è anche la possibilità di visitare I quadri del re, le superbe collezioni in 130 opere della Galleria Sabauda di Torino. Biglietto unico con la Reggia. Costo Reggia: 12 euro adulti, 8 euro sotto 18 anni e disabili, gratis sotto 12 anni. Costo Giardini: 5 euro adulti, 4 euro sotto 18 anni e disabili, gratis sotto 12 anni.

L’Associazione Montes e Mares nasce con l’intento di garantire ai nostri ospiti uno standard qualitativo che comprende la genuinità

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Da venerdì 16 marzo - TEATRO DI STORIA E MAGNIFICENZA Da venerdì 16 a domenica 18 marzo - FESTIVAL DEI FIORI Da venerdì 30 marzo - I QUADRI DEL RE Reggia di Venaria Piazza della Repubblica - Venaria Reale (TO) Per informazioni: tel. 011 4992333 - www.lavenaria.it

Family GAM Alla Galleria d’Arte Moderna i Family Day del mese sono due, per bimbi da 5 a 11 anni: l’11 marzo si osserva l’albero di Penone nel cortile, poi nelle sale si cercano le opere con protagonista l’equilibrio e in laboratorio si manipolano materiali diversi a realizzare sculture dinamiche; domenica 25 invece si fa un’attività legata alla nuova mostra Strangers. Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente l’attività. Costo: 4 euro a bimbo. Si possono anche prenotare i propri Pomeriggi Speciali della GAM, con laboratori adeguati all’età dei bimbi partecipanti. Domenica 11 marzo, ore 15 - EQUILIBRI DINAMICI TRA ARTE E NATURA Domenica 25 marzo, ore 15 - ATTIVITà STRANGERS GAM - Galleria d’Arte Moderna Via Magenta, 31 - Torino - tel. 011 4429546/7 - www.gamtorino.it

Giovani Genitori 61

All’Associazione Montes e Mares aderiscono

13 aziende agricole ed agrituristiche dislocate in tutto il territorio di Dorgali

e Cala Gonone

Per saperne di più e conoscere le aziende che aderiscono visitate il sito www.montesemares.it


Cultura

Libri al Borgo

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l Borgo Medievale, aderente al progetto nazionale Nati per leggere, ci sono tre giornate marzoline di lettura ad alta voce (per bambini tra i 6 mesi e i 6 anni), con il magnifico sfondo della Rocca, il suo giardino, le case, gli animali fantastici, gli stemmi e le pitture di antichi eroi. A ingresso gratuito. Sempre al castello riprendono il 17 marzo i laboratori Vita di corte per le famiglie con bimbi dai 5 anni, ogni sabato alle 10.30 e alle 15.30; si può così scoprire la vita quotidiana del Medioevo costruendo castelli, osservando l’abbigliamento dell’epoca, modellando ciotole con l’argilla o creandosi un orto portatile. Costo: 4 euro adulti e bambini. Martedì 7 marzo, ore 10.30 e 16.30 Giovedì 9 marzo, ore 16.30 Sabato 11 marzo, ore 10.30 NATI PER LEGGERE Ogni sabato dal 17 marzo al 2 giugno, ore 10.30 e 15.30 VITA DI CORTE

Borgo Medievale - viale Virgilio, 107 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4431710 www.borgomedievaletorino.it

MerendArte

Su ordinazione prepariamo per voi tutto il necessario per banchetti di feste e cerimonie

Specialità per i più piccoli Nigellini con vera Nutella

Al Museo Borgogna è iniziata con gennaio una nuova stagione di MerendArte. Tutto il buono del Museo. C’è un appuntamento sui ritratti il 18 marzo per bimbi dai 5 ai 10 anni e c’è una replica finale il 1 aprile che presenterà l’argomento più richiesto fra i titoli in programma, per bimbi dai 3 ai 7 anni. A seguire merenda offerta da note realtà della gastronomia vercellese. Costo: attività + merenda 5 euro a bimbo. Prenotazione telefonica obbligatoria dal martedì precedente l’appuntamento. Domenica 18 marzo, ore 15.30 FACCE DA SCHIAFFI: SCOPRI I RITRATTI! Domenica 1 aprile, ore 15.30 REPLICA CON SPECIALE PULCINI Museo Borgogna - via Antonio Borgogna, 4/6 - Vercelli Tel. 0161 252764 - www.museoborgogna.it

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A S S O C I A Z I O N E C U LT U R A L E

Cultura

G I A R D I N O D ’ I N FA N Z I A BIOCENTRICO, LIBERO, PARENTALE PER BAMBINI DAI 2 AI 6 ANNI

Profumo di cioccolato di Brunella Manzardo abato 17 e domenica 18 marzo dalle 15 alle 21, festa per grandi e piccini dal titolo Barolo chinato e cioccolato a Palazzo Barolo. Un evento speciale che si terrà nelle sale storiche del Palazzo abitato un tempo dai Marchesi Falletti di Barolo, tra affreschi, ori e stucchi. Piaceranno a bambini e ragazzi i laboratori Ritratti al Cioccolato a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli: i ritratti dei Marchesi saranno rivisitati usando come materia cromatica la polvere di cacao. Anna Pironti, Responsabile del Dipartimento Educazione, condurrà la conferenza Il cibo degli dei tra storia e arte, tra leggende curiose e aneddoti, a partire dall’arrivo del cacao in Piemonte ad opera di Emanuele Filiberto, fino ad arrivare all’uso del cioccolato come materiale per l’arte contemporanea. Altri laboratori saranno proposti dalla Fondazione Tancredi di Barolo e sarà possibile partecipare alle visite guidate al Museo della scuola e al Palazzo. Non mancheranno Tableaux Vivants dell’Associazione Le dame piemontesi e spettacoli e balli in costumi sette-ottocenteschi con il gruppo storico Nobiltà Sabauda 1861. Infine, per deliziare il palato saranno a disposizione le degustazioni di Barolo chinato, té e cioccolata. Costo: 10 euro adulti, 5 euro ridotto, gratuito per i bambini fino ai 12 anni.

S

Sabato 17 e domenica 18 marzo, dalle ore 15 alle 21 BAROLO CHINATO E CIOCCOLATO Palazzo Barolo Via delle Orfane, 7 - Torino Per informazioni: Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, tel. 011 9565213; Palazzo Barolo, tel. 011 4369565, educa@castellodirivoli.org, info@palazzobarolo.it

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Spazio accogliente e luminoso Personale esperto e qualificato Durante la mattinata, oltre al normale svolgimento della vita quotidiana, proponiamo ai bambini le seguenti attività

Pittura ad acquarello Manipolazione di materiali diversi Realizzazione di piccoli lavori manuali Giardinaggio nel nostro giardino Passeggiate e giochi nella natura del parco della Pellerina Fiabe, filastrocche, teatrino Biodanza

APPUNTAMENTI

3 MARZO LABORATORIO DI PITTURA per bambini dai 3 ai 7 anni dalle 15 alle 16.30 Per informazioni e per prenotare le attività 6.30 telefonare dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 16.30 via Michele Lessona, 46/6 - Torino tel. 011 5361290 - cell. 339 7654243 o.org lavitaalcentro@libero.it - www.lavitaalcentro.org


Cultura

Segni al PAV

A

scoltare segni è il percorso per famiglie di domenica 18 al PAV - Parco Arte Vivente di Torino: due ore con l’ascolto di informazioni e dati e con l’attività di laboratorio dove si dà colore e forma ai suoni. Ibridiamo tutti insieme al Parco Arte Vivente! Prenotare. è ancora in corso, fino al 25 marzo, la mostra Orto-Grafico con il Jardin Mandala di Gilles Clément e inaugura Tales of a Sea Cow: nello scenario freddo e artefatto delle terre di Islanda e Groenlandia un team di scienziati è in cerca di un animale marino da tempo estinto, la Ritina di Steller: scienza o fantascienza? Costo: 3 euro adulti, 2 euro per la fascia tra 10 e 25 anni, gratis sotto i 10 anni e diversamente abili. Domenica 18 marzo, ore 15 - ASCOLTARE SEGNI Fino a domenica 25 marzo - ORTO-GRAFICO Da giovedì 29 marzo a domenica 24 giugno, ore 18.30 TALES OF A SEA COW PAV - Parco Arte Vivente Via Giordano Bruno, 31 - Torino Per informazioni: tel. 011 3182235, lab@parcoartevivente.it www.parcoartevivente.it

Le Antiche Mura L’Associazione Progetto San Carlo Onlus organizza un suggestivo itinerario notturno adatto anche alle famiglie con cuccioli durante il quale si incontrano figuranti in costume che impersonano uomini e donne legati alla fortezza di Fenestrelle tra cui il cardinale Bartolomeo Pacca, l’ingegnere Ignazio Bertola, l’abate Faria e la marchesa torinese Turinetti di Priero. Durante la visita si assiste anche alla rievocazione della battaglia dell’Assietta (A.D. 1747) e di alcuni scontri fra i partigiani e i nazifascisti in Val Chisone. Si può cenare al forte alle 19.30 con polenta, spezzatino, vino, dolce e acqua. Prenotare obbligatoriamente. Costo: ingresso 10 euro a persona, ingresso + cena 22 euro a persona. Sabato 17 marzo, ore 21 - IL RACCONTO DELLE ANTICHE MURA Forte di Fenestrelle Via del Forte, Fenestrelle (TO) Per informazioni: Associazione Progetto San Carlo Onlus, tel. 0121 83600 - www.fortedifenestrelle.com

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PREVENIAMO LE ALLERGIE CON RIMEDI NATURALI

Eventi

C.so Italia 40 - Gassino T.se Tel. 011 9813114

LUNEDÌ 15.30/19.30 DA MARTEDÌ A SABATO

9/12.30-15.30/19.30

CioccolaTO’

A

inizio marzo nel centro di Torino, vi può capitare di vedere le vetrine dei negozi ornate di sculture di cioccolato, leggere menu a tutto cacao nei ristoranti e, soprattutto, annusare quel profumino nell’aria: dove siete? Nella città di Cioccolatò, che per il nono anno porta in piazza laboratori di lavorazione del cioccolato, corsi di pasticceria, degustazioni e curiosità come Cioccolata con l’autore (uno scrittore legge, voi gustate una cioccolata calda), Chocofarm (massaggi e trattamenti al cioccolato), Spalm Beach (ombrelloni, sdraio, lettini per godersi al meglio pane e crema di cioccolato). Da non perdere Cioccolato e donna l’8 marzo e Gianduiotto Day, l’11 marzo. Voi ci andate o ci siete?

FITOTERAPIA ED ERBE OFFICINALI VASTO ASSORTIMENTO DI ALIMENTI

Dal 2 all’11 marzo Piazza Vittorio Veneto - Torino Per informazioni: www.cioccola-to.it

BIOLOGICI (TOFU

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COSMESI VEGETALE SPEZIE

Carnevale banchettese Il 3 c’è il passaggio di consegne della Cossatera e del Cossaté, all’Ordine del Fiore di Zucca, poi alle 21 parte il Carnevale con luna e stelle, sfilata di maschere e carri allegorici lungo la città per finire con l’abbruciamento della cossa. Il 4 mattina si distribuiscono fagioli grassi e salamelle mentre il 5 mattina c’è il Carnevale con la sfilata delle scolaresche e uno spettacolo. Il 10 alle 20.30 si chiude il 33° Carnevale di Banchette con la cena. 3, 4, 5 e 10 marzo Banchette (TO) Per informazioni: www.circolobanchette.it

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PANE BIOLOGICO COTTO A LEGNA DELL ’AGRIFORNERIA DI CHIESANUOVA ( TO ) E PAN DOLCE AL CIOCCOLATO Giovani Genitori 65

PRENOTAZIONE

PER RICCHE COLAZIONI


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Eventi

Propolis a marzo

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a Propolis questo mese ci sono due Sabati del Naturalista per bimbi da 5 a 11 anni: il 3 è Alla ricerca di tracce di animaletti che si stanno risvegliando dal letargo e il 31 c’è un avvicinamento un po’ giocoso un po’ scientifico agli alberi del parco (entrambi 8 euro a bimbo). Per la serie Teatro in Fattoria si parte con i cortometraggi animati da musica dal vivo di Fantasmagorie con la Compagnia Place Du Marché (7 euro a bimbo), lo spettacolo teatrale per tutti de La Bonaventura ovvero Il lupo che scriveva romanzi d’amore (6 euro a bimbo), l’appuntamento teatrale per tutti con le apine Bisa e Bosa che mostrano ai bimbi quali sono Gli altri insetti nel parco (6 euro a bimbo) e infine c’è lo spettacolo Amapola della Compagnia Parlapiano, storia di una bimba amante della natura (6 euro a bimbo). Il 23 marzo poi, si va in notturna A caccia di civette, con proiezione fotografica e passeggiata nel parco + tè e tisane al rientro (5 euro a persona).

Sabato 3 marzo, ore 14.30 ALLA RICERCA DI TRACCE Domenica 4 marzo, ore 16.30 FANTASMAGORIE Domenica 11 marzo, ore 16.30 IL LUPO CHE SCRIVEVA ROMANZI D’AMORE Domenica 18 marzo, ore 16.30 GLI ALTRI INSETTI Venerdì 23 marzo, ore 20.30 A CACCIA DI CIVETTE Domenica 25 marzo, ore 16.30 AMAPOLA Sabato 31 marzo , ore 14.30 UN ALBERO, DUE ALBERI, UN PARCO Fattoria Propolis Strada del Nobile, 86/92 - Torino Per informazioni: tel. 011 6601591 www.fattoriapropolis.it

A Ceresole a marzo Se capitate in quel di Ceresole una domenica di marzo potete: fare una visita ai laghi che la attorniano o al Museo della Montagna con tante curiosità alpine oppure partecipare alla ciaspolata con degustazione facoltativa di dolcetti canavesani e bevanda calda a metà percorso: il paesaggio innevato, la luce brillante del primo pomeriggio, la voglia di sgranchirsi le gambe… poi il caldo ristoratore e una merenda speciale davanti al fuoco. Dai 6 anni. Costo: 10 euro adulti, 7 euro fino a 12 anni, 8 euro merenda facoltativa. Noleggio ciaspole a 7 euro. Curiosità: perché Ceresole “Reale”? Perché re Vittorio Emanuele vi istituì la riserva reale del Gran Paradiso, in seguito divenuto Parco del Gran Paridiso. Ogni domenica, ore 14.30 - CIASPOLATA DEI GOLOSI Municipio - Ceresole Reale (TO) Per informazioni: Ufficio del Turismo di Lanzo Torinese, tel. 0123 28080 info.lanzo@turismotorino.org - www.turismotorino.org/IT/snowtour

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Oasi e Casa Zegna Si risveglia la primavera all’Oasi Zegna a Bielmonte, area protetta nella provincia di Biella. Bielmonte nella stagione invernale è conosciuto come Parco della neve, meta ideale per famiglie e sportivi di ogni età che anche a marzo possono scatenarsi sugli sci, sui pattini, sugli slittini, sui tappeti mobili. Ci sono baby days organizzati dai maestri di sci e animazioni per bimbi con la volpina mascotte dell’Oasi Zegna. Lo skipass è gratuito per i bambini fino a 8 anni (accompagnati da adulto pagante) e il giornaliero è gratuito per bambini fino a 5 anni. In più il 17 marzo si festeggiano i papà, con una serata di degustazioni di birra al Ristorante Castagneto (tel. 015 7158175); il 24 e 25 ci sono le Giornate di Primavera del FAI, con visita, il sabato, all’archivio storico di Casa Zegna a Trivero. Domenica dalle 14 alle 18, in occasione dell’Anno Internazionale dell’Energia Sostenibile per tutti, c’è un laboratorio di disegno per bambini sul tema del sole, dell’acqua e del vento... tanta energia! Sabato 17 marzo FESTA DEL PAPà Sabato 24 e domenica 25 marzo LE GIORNATE DI PRIMAVERA DEL FAI A TRIVERO Casa Zegna Via Marconi, 23 - Trivero (BI) Per informazioni: tel. 015 7591463 www.casazegna.org


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Eventi

Tuli-tuli-tulipan

A

Pralormo dal 1 aprile al 1 maggio rifiorisce l’edizione 2012 di Messer Tulipano con la consueta fioritura di 75.000 tulipani e narcisi, esposizioni di orchidee nella serra francese e nell’orangerie, una sezione dedicata agli orti urbani nel parco storico con suggerimenti per allestirne anche in piccoli spazi e poi voliere, pagode sonore e mini serre dal mondo, idee originali di architetture da giardino. Le famiglie sono benvenute in questi giardini delle meraviglie: oltre alla visita al castello medievale con i bimbi si possono fare molte attività nel fine settimana, tra cui laboratori di giocolticoltura, giocare a fare i piccoli agricoltori, la caccia alle uova a Pasqua e Pasquetta, giri nel parco alla ricerca

degli animaletti indigeni. Per i grandi poi ci sono laboratori di orticoltura, incontri su orchidee e giardini all’italiana e tante degustazioni a cura dei Maestri del Gusto. Costo: 7,50 euro adulti, 4 euro da 4 a 12 anni, gratis fino a 4 anni. Da domenica 1 aprile a martedì 1 maggio Da lunedì a venerdì ore 10 - 18, sabato e festivi ore 10 - 19 MESSER TULIPANO Castello di Pralormo Via Umberto I, 26 - Pralormo (TO) Per informazioni: tel. 011 884870 www.castellodipralormo.com

Mascheragiardinicavour Le mammedeigiardinicavour organizzano una gran festa al Caffè della Caduta, il 4 marzo, con magia, intrattenimento teatrale, giochi in maschera, animazione e bugie. Costo: 5 euro a persona. Domenica 4 marzo, ore 16 GRAN FESTA IN MASCHERA Caffè della Caduta Via Bava, 16 - Torino Per informazioni: mammegiardinicavour@gmail.com Giovani Genitori 67

I BAMBINI SI DIVERTONO UN MONDO DA ORGANIZZA LA FESTA DEI TUOI GAGNI QUI DA NOI: compleanni, feste in maschera, fine della scuola... Un modo originale, divertente e sano per festeggiare

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AGRIHAMBURGHERIA SLOWFASTFOOD PRIMA E UNICA DI TRADIZIONE PIEMONTESE

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TORINO corso Siccardi 8/A - Tel. 011 5617097


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Eventi

Il Ristorantino di GG

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erza serata di Ristorantino dedicato alla Campagna in Città: pane, salame e cose buone per festeggiare la primavera. Il menu goloso è opera della chef Anna Blasco che insieme alla psicologa Elena Felmini e al fotografo Domenico Grossi formano il trio Qubì. Nel laboratorio per bimbi Elena propone una favola animata con gli animali della cascina, un’attività per creare la propria cascina ideale e per creare crostoni con pane, lardo e miele. Costo: 20 euro adulti (non abbonati GG), 16 euro adulti (abbonati GG), 4 euro bimbi da 2 anni in su. Sabato 24 marzo, ore 19 IL RISTORANTINO DI GG In collaborazione con Luiset, La Cascinetta, Sincrofolle, Amuchina, LitroCubo. Associazione Culturale Qubì Via Parma, 75/C - Torino Tel. 011 19913127 www.qubito.org - www.giovanigenitori.it

Psicomotricità in due Spazio Agile a Torino fa psicomotricità per mamme/ papà/bimbi con Sara e Monica. Sabato mattina GRUPPO MAMMA-BIMBO (1 anno di età circa) Mercoledì, ore 16 GRUPPO MAMMA-BIMBO (2 anni di età circa) Spazio Agile Via Saluzzo, 64 A - Torino Cell. 347 9766202 (Sara) www.spazioagile.com

68 Giovani Genitori

L’agenzia baby friendly a Torino quest’anno ti propone ... a Candelo per

Candelo in Fiore 20 maggio in giornata adulti euro 35 bambino 0-18 euro 10

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Eventi

Asinelli Spring

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bbiamo attivato la modalità Primavera e pensiamo a natura, cinguettii e boschetti? Il 23 c’è la giusta occasione per stare in armonia e divertirsi con lo Spring Grooming Day al Rifugio degli Asinelli che accoglie asini vittime di maltrattamenti o abbandono. E che venerdì 23 fa fare a grandi e piccini una visita guidata di un’ora alle stalle: tante informazioni sulle origini, le caratteristiche fisiche e la grande sensibilità degli asini. Per i bimbi: grooming significa pulizia, perché

qui ci si rimbocca le maniche, si spazzolano gli asini, si puliscono loro gli zoccoli e si fanno tante coccole. Dedicato ai bimbi teneroni. Venerdì 23 marzo SPRING GROOMING DAY Il Rifugio degli Asinelli Via per Zubiena, 62 Sala Biellese (BI) Per informazioni: tel. 015 2551831 www.ilrifugiodegliasinelli.org

Parco del Po Cuneese Ci sono due laboratori per bimbi a prenotazione obbligatoria organizzati dalla sezione didattica del Parco: il 4 marzo, a cura della Fabbrica dei Suoni di Venasca c’è un laboratorio di scoperta del doppiaggio nel cinema, nell’animazione e nella pubblicità. Il 1 aprile con il geologo Pietro Pozza si osserva il greto del fiume Po per scoprire storie e curiosità del luogo. Domenica 4 marzo, ore 14.30 IN VIAGGIO COL DOPPIAGGIO Museo del Fiume Po - piazza Denina, 5 - Revello (CN) Domenica 1 aprile, ore 14.30 GIOCHI DI SASSI Museo del Piropo - via Roma, 25 - Martiniana Po (CN) Per informazioni: Ufficio Didattica, tel. 0175 46505 www.parcodelpocn.it Giovani Genitori 69

Nell’Agriturismo L’Oasi c’è un mondo familiare, a costante contatto con la natura, in cui non servono le forti emozioni per sentirsi bene, bastano le piccole cose.

L’Oasi è il luogo ideale per occasioni speciali GRADITA LA PRENOTAZIONE

Agriturismo L’Oasi

Strada Santa Margherita 16 - 10023 - Chieri (TO) Tel. 011 9400371 Cell. 333 3660664 / 393 3948303

www. agriturismoloasi.it

APERTO DAL MERCOLEDÌ ALLA DOMENICA


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Eventi

Incontrarsi a marzo

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ruppo Abele è aperto il martedì, alla Fabbrica delle E dove ci sono incontri su come educare e educarsi. Ingresso gratuito, prenotare se si vuole condividere la cena alle 19.30. - Martedì 6 marzo, ore 20.30 EDUCARE I FIGLI IN FAMIGLIE CHE CAMBIANO - Martedì 20 marzo, ore 20.30 SGUARDI FAMILIARI SUL MONDO - Martedì 27 marzo, ore 20.30 DIVENTARE CITTADINI Fabbrica delle E - corso Trapani, 91 B - Torino Per informazioni: tel. 011 3841083 Cooperativa Focus in collaborazione con Ekobebè organizza una giornata di domande/risposte sul maternage e sul portare i bimbi, con tante prove pratiche di utilizzo di fasce. Occorre prenotare. Costo: 80 euro. Sabato 17 marzo, ore 9 - 16.30 PORTARE ED ESSERE PORTATO Cascina Roccafranca - via Rubino, 45 - Torino Per informazioni: tel. 011 4436250 A marzo VitaminaMamma si incontra a Pinerolo e da Ikea, fa comunicare mamme e papà, parla di pannolini con la Circoscrizione IV e offre un lab a mamme e bimbi!

- Venerdì 2 marzo, ore 10.30 PORTARE I PICCOLI The Bookworm - cortile Barbieri, 25 Pinerolo (TO) Per info.: Manuela, cell. 349 5508538 - Giovedì 15 marzo, ore 10.30 IL BABY-BLUES Ikea - viale Svezia, 1 - Collegno Per info.: Greta, cell. 339 6933988 - Domenica 18 marzo, ore 16.30 VITAMINA MAMMA&PAPA’ Casa del Quartiere San Salvario Via Morgari, 14 - Torino Per info.: Irene, ireneantoniono@fastwebnet.it - Martedì 20 marzo, ore 11 PANNOLINI LAVABILI Ludoteca L’albero che ride Via Le Chiuse, 14 - Torino Per info.: Margherita, cell. 333 8715310 - Martedì 27 marzo, ore 17 LAB MAMMA-BAMBINO Amici di Pinocchio Via San Marino, 10 - Torino Per info.: Simonetta, cell. 320 7018857 L’infermiera Veronica Ortu e gli incontri gratuiti sull’allattamento, nella biblioteca di Caramagna Piemonte.

Sabato 17 marzo, ore 10 LA CURA DEL SENO DURANTE L’ALLATTAMENTO Biblioteca Civica - via L. Ornato, 34 - Caramagna Piemonte (CN) Per informazioni: cell. 338 8323185 Con La Cicogna in via d’Acaja si parla di gestazione, parto, coraggio e svezzamento, mentre in via Catania di portare i piccoli, del post-parto e della salute delle mamme. - Martedì 6 e 18 marzo, ore 17 ASPETTANDO UN BAMBINO - Martedì 6, 13, 20, 27 marzo e 3 aprile, ore 19 ASPETTANDO UN BAMBINO - PARTO - Sabato 17 marzo, ore 9.30 PAURA E CORAGGIO NEL PARTO - Giovedì 29 marzo, ore 17 SVEZZAMENTO Via Principi d’Acaja, 22 - Torino - Mercoledì 7 e 21 marzo, ore 15.30 PORTARE I PICCOLI - Lunedì 19 e 26 marzo, ore 10 | giovedì 15 marzo, ore 18 INSIEME... DOPO LA NASCITA - Giovedì 15 e 22 marzo, ore 15.30 PER LA SALUTE DELLE MAMME Via Catania, 24 - Torino Per informazioni: cell. 331 1427906

Incontri al femminile

Percorso di rieducazione e allenamento mirati Studio medico, via Gioberti 40 - Torino

L’ostetrica Paola Lussoglio propone due appuntamenti interessanti questo mese, uno incentrato sul perineo, una fascia di muscoli molto delicata e importante per la salute, e uno di puro benessere all’Hammam di Collegno per donne in gravidanza dal terzo mese in poi fino alla nascita e le neomamme con bebè dai 40 giorni ai 5 anni (12 euro adulti, gratis fino a 5 anni).

Mercoledì 7 marzo, dalle ore 13 alle 17 MAMME, PANCIONE, BIMBI ALL’HAMMAM Per prendersi cura del corpo, far giocare i bambini, chiacchierare fra donne Hammam Villa Khamsa - via Torino, 9/6 - Collegno

Venerdì 2 marzo, ore 21 IL PERINEO E I MUSCOLI DELLA SALUTE FEMMINILE

Per adesioni e informazioni: Paola Lussoglio, cell. 329 4087849 paolaluss@libero.it - www.paolalussoglio.it

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G Per l’anno scolastico 2012-2013 ci sono ancora pochi posti disponibili ORARIO COMPRESO TRA LE 7.30 E LE 18.30 Aperto tutto l’anno (agosto a richiesta) CORSO DI INGLESE compreso nella retta dai 12 mesi ai 6 anni LABORATORIO DI MUSICA facoltativo da 12 a 36 mesi, compreso da 3 a 6 anni

UN SABATO AL MESE festa a tema con cena e animazione o laboratori il pomeriggio e tante altre attività stimolanti FESTE A MISURA DI BAMBINI per compleanni e ricorrenze con animazione in sede o domicilio

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24 marzo

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Ecco Sofia, il raggio di sole che illumina giorno dopo giorno la vita di mamma Patrizia e papà Giovanni !!!

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rendere le mollette e dipingerle con i colori acrilici, lasciare asciugare. Prendere il cartoncino colorato e ritagliare delle linguette di 10 x 2,5 cm e decorarle con dei ritagli di cartoncino rotondi da incollare all’estremità della linguetta. Fare la stessa cosa per le ali posteriori: ritagliare delle linguette di 6 x 2 cm e decorarle come quelle anteriori. A questo punto le mollette dovrebbero essere asciutte quindi si possono incollare le ali. Ritagliare un semicerchio di cartoncino e incollarlo sulla coda dell’aereo perpendicolarmente (vedi immagine). Disegnare e ritagliare l’elica da fissare con la puntina da disegno alla parte anteriore dell’aereo: giocare con le combinazioni di colori puntina-elica garantisce ottimi risultati. Infine inserire un biglietto di auguri per il vostro papà e spiegargli che potrà usare l’aeroplano come porta biglietti da visita o porta post-it.

Occorrente Mollette di legno Colori acrilici Cartoncino colorato Puntine da disegno Pennello Colla vinilica Matita Forbici

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