giovani genitori marzo 2010

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Mensile, numero 3 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista per le famiglie del piemonte

Outlet • Cocktail • Micronidi • Murales • In collina

marzo 2010


RI E V I DA

Eleonora ha scoperto che va matta per la panna!

E' così divertente essere un bambino! Certo è anche impegnativo, ogni giorno c'è un'impresa grandiosa da realizzare, una nuova fantastica esperienza da provare... I nuovi pannolini Huggies® Super Dry sembrano fatti apposta per rendere le cose più facili e divertenti, grazie all'innovativa fascia super-elastica e ad uno speciale materiale traspirante che fa stare più comodi e sempre asciutti. Nuovi Huggies® Super Dry: testati dai veri esperti!


MARZO 2010

Sommario GG

conciliare

micronido

di Luisa Tatoni

micronido

Mensile, numero 3 anno 5 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

conciliare

GG

T

marzo 2010

ornare a lavorare con un neonato in casa è un po’ perdersi la parte migliore: dispiace lasciare altre persone a godersi i sorrisi sdentati, i primi giochi, le pappe sputacchiate e il cambio dei pannolini. Senza contare il senso di colpa, perché il piccolo preferisce di gran lunga stare con mamma e papà, trascorrere la giornata in spazi conosciuti e avere ritmi adatti alle sue esigenze e soprattutto poco stress. Ci vogliono tre anni prima che sia grande a sufficienza da zampettare sicuro fino alle porte della scuola materna; nel frattempo però mamma deve tornare al lavoro e, se non ci sono nonni compiacenti, la strada del nido è l’unica possibile.

LA RIVISTA PER LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE

Conciliare Molte mamme, al primo o al secondo figlio, decidono (giocoforza) di prendersi una pausa dal lavoro e dedicare qualche anno alla crescita della prole. Se siete tra questo genere di genitori e avete tanta intraprendenza, potete tentare di coniugare il bimbo con un guadagno. Come? Aprendo le porte a un nido familiare o, come vengono chiamati adesso, a un nido di condominio o micronido. L’idea viene dalla Germania, patria delle TagesMutter (letteralmente le “mamme di giorno”) che, scavalcando il problema della mancanza di posti negli asili nido, hanno fatto di necessità virtù, tenendosi a casa i figli propri e badando contemporaneamente a quelli altrui. In Italia se ne parla spesso, a ondate, un anno sì e un anno no, almeno dai primi anni del 2000, ma non esiste una vera e propria legislazione che tuteli e sostenga questo genere di iniziative, che sono lasciate nel limbo delle cose che varrebbe la pena che esistessero, ma non ci sono.

La partenza

Outlet • Cocktail • Micronidi • Murales • In collina

Come ogni attività commerciale, l’apertura di un micronido deve seguire una trafila burocratica non indifferente. Trattandosi di attività che ha a che fare con i neonati, è ancora più difficile del solito. Lodevoli e giusti i controlli, per evitare abusi e speculazioni sulla pelle dei bambini, ma grandi difficoltà per chi è in buona fede e decide di intraprendere questa strada, animato soltanto dal desiderio di conciliare famiglia e lavoro. Tanto per cominciare, per essere in regola, l’apertura del nido familiare deve essere concordata con il comune di appartenenza. Le regole sono uguali grossomodo per tutta la regione Piemonte: il nido familiare può accogliere bambine e bambini da 3 mesi a 3 anni di età. Oltre al figlio della titolare, può ospitare fino ad altri quattro o cinque bambini contemporaneamente e al massimo per cinque ore consecutive. C’è la possibilità di avere più bambini per più ore, ma in questo caso non basta solo la mamma e occorre una figura professionale di sostegno.

Un nido in famiglia 16 Giovani Genitori

GG

aperitivo

Giovani Genitori 17

bimbi

di Federica Ferraresi

Happy hour with baby

bimbi

aperitivo

GG

GG

D

shopping

outlet

di Elena Brosio

outlet

shopping

GG

A caccia di occasioni

i recente, gironzolando qua e là per il centro di Torino con i pargoletti per manina, vi è capitato di passare per piazza Vittorio, verso le sei di sera. Il primo colpo d’occhio –per voi, redivivi, che siete rimasti reclusi in casa per settimane a causa di varicelle e tonsilliti varie, prese da piccini (prima!) e grandi (poi!)- è stato abbagliante. Distese di tavolini sovrastavano gli storici cubetti di porfido e tanti ragazzi, vestiti trendy, affollavano le entrate dei noti locali alla moda, sparsi sotto i portici. Denominatore comune per tutti gli avventori: il bicchiere in mano. Tanti, e ancora di più, bicchieri traboccanti di liquidi colorati, dal cocktail alla birra, per un aperitivo pieno di allegria. Improvvisamente, un flash dal passato vi colse. Ogni cosa riaffiorava alla mente in modo chiaro e adamantino: le serate passate da Giancarlo ai Murazzi fino alle tre del mattino, in compagnia degli amici dell’università (e di numerosi gin lemon), gli aperitivi vigorosi e i mal di testa da day-after. In men che non si dica, un gridolino acuto polverizzava i vostri ricordi di gioventù: “Noooo, Mario mi ha fatto cadere il Gormito nel tombino! Cattivo! Non vale!”. E finì così, con una mano nel tombino, la vostra movida torinese. Ma se per caso vi venisse voglia di rinfrescare i vecchi tempi, in modo però da coinvolgere tutta la famiglia (bambini compresi!), ecco alcune ricette che fanno per voi. Un piccolo vademecum per un aperitivo a misura di famiglia che saprà appagare i gusti di grandi e piccini.

C’

era una volta lo spaccio, dove si andava in cerca di prodotti di buona qualità a prezzi vantaggiosi. Oggi ci sono gli outlet, termine che fa più moderno e figo, ma sostanzialmente anche lì si va a caccia dell’occasione possibile, di cose belle a prezzi ottimi. La differenza è che lo spaccio è collegato all’azienda, quindi quasi sempre monomarca (a meno che non si tratti di un’azienda molto grande). L’outlet ha invece più varietà e orari da negozio classico, che lo spaccio non è tenuto a rispettare. Ma i confini non sono netti e non importa: il concetto è quello di un negozio in cui si va per fare un buon affare, cosa che piace sempre. Per noi famiglie, soprattutto di questi tempi, non è cosa da poco trovar prodotti qualitativamente superiori a prezzi ragionevoli. Allo spaccio o all’outlet ci si va anche per far grandi rifornimenti, così ci si toglie il pensiero per un paio di mesi. Gli inconvenienti di questo tipo di negozio comunque ci sono e non sono da sottovalutare: ci sono negozi normali che si spacciano per outlet e non convengono per nulla. Spesso gli spacci sono imbucati in posti lontanissimi o difficili da trovare, così si finisce per macinare un numero eccessivo di chilometri e il costo di benzina e autostrade manda in fumo ogni potenziale risparmio. A volte si finisce per perdersi e perdere un sacco di tempo, altre volta si torna a casa con enormi quantità di roba di cui francamente si poteva fare a meno. Però alcuni indirizzi sono validi, magari ce li abbiamo proprio sotto casa e non siamo neanche andati a vedere come sono. Insomma, forse non ci troveremo il tulipano nero, ma un buon paio di scarpe robuste sì.

UNA VOLTA ERANO SPACCI, ADESSO SONO OUTLET. UNA PICCOLA SELEZIONE DEI NOSTRI PREFERITI

24 Giovani Genitori

6

News

8

Sfide

Fare una foto tutti insieme

10

Baby friendly

12

City corner

13

World corner

14

Monitor Giardini

15

Cuciniamo insieme

Il giardino che vorremmo Finché l’ovetto va

PRIMO PIANO

Giovani Genitori 25

l’esperto

L’agenda

37

Fitness Forum

46

Cinema e Home Video

Baby-tennis

Crescere tra i draghi

38 Lo psicologo

47

Baby web

Che fatica questi compiti!

Imparare giocando

39

Il pediatra

48

In città

Dentini e cucchiaini

Robinson sotto casa

40 L’educatrice

50

Spettacolo

Il burattino Gianduja Viaggiatori a teatro Le mille bolle blu

54

Cultura Il paese dei tulipani La Città delle Dame

A sostegno delle mamme

40 L’avvocato

Casa assicurata

16

Conciliare Micronido

42

Il chimico

Un nido in famiglia

Pile in batteria

20

Aperitivo Bimbi Happy hour with baby

43

Natura

56 Eventi

Olio di Argan

24

Shopping Outlet

A caccia di occasioni

28

Viviamo così Lorette e Riccardo

Doveri e libertà

A spasso con l’erpetologo In collina Cioccolato, mele e polenta Storie piccine Adozioni per Haiti Cuneo Vercelli

32

A confronto Marta e Roberto

63

Art Lab

34

Gita Murales

Disco orario per il papà

Tutti pazzi per il writing

64 65 66

Bimbi Sorridi sei su GG Raffa

44 Libri

Quando esce il giornalino?

45

Salvadanaio

Assegni di studio

Giovani Genitori 3


Genitori iovani

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La rivista per le famiglie del Piemonte Marzo 2010 Anno 5 - Numero 3

Direttore Alberto Gedda

Ispirazione Luca Bernardelli

Art director Catia De Bacco

Redazione Elena Brosio Luisa Tatoni Federica Ferraresi

Giovanissimi

Grafica Elisa Lusoli

Amministrazione Paola Paltro

Hanno collaborato a questo numero:

Cecilia Accuosto, Sara Bacenetti, Mario Bettas Valet, Laura Carvutto, Giancarlo Corti, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Tatiana Gedda, Silvia Guberti, Monya Lucisano, Elisa Lusoli, Brunella Manzardo, Luciana Martellucci, Sabrina Marzo, Stefania Moriondo, Marina Notari, Paola Paltro, Luciana Ravetto, Claudia Rinaldi, Giovanna Rinaldi, Lisa Sertoli, Paola Strocchio

Illustrazioni e fotografie:

Archivio Alfa Teatro, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, Archivio Messer Tulipano, Ozio Cocktail Club, Panoramio, iStockphoto

L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti Illustrazione di copertina: MHJ

Ringraziamo per la preziosa collaborazione: Lorette e Riccardo, Marta e Roberto, Carlotta, Anita, Sara ed Emanuel dell’Ozio Cocktail Club Abbonamenti

Un anno di Giovani Genitori a solo 19 euro! La comodità di ricevere la rivista a casa tutti i mesi, con articoli, notizie e appuntamenti per tutta la famiglia. L’abbonamento si fa su www.giovanigenitori.it o chiamando lo 011 19708082.

Redazione: Via Vanchiglia 18, 10124 Torino Tel. 011 19712037 - redazione@giovanigenitori.it www.giovanigenitori.it Ufficio pubblicità marketing@giovanigenitori.it Telefono: 011 19703036 Fax: 011 19791585

Edizioni Espressione Creativa Via Vanchiglia 18 - 10124 Torino www.espressione.it

Quel “giovani” che accompagna “genitori”, nella testata di questo giornale, solleva a molte lettrici e lettori qualche perplessità. “Magari fossi giovane” è la frase che spesso ci sentiamo ripetere, accompagnata da un: “Sto più sui quaranta che sui trenta”. Fortunatamente, essere giovani o adulti non è semplicemente una questione di età. Secondo uno studio Istat, si ritengono giovani sette persone su dieci di età compresa tra 35 e 44 anni. Diverso è domandarsi: a che età si diventa adulti? I risultati dello studio sono variabili: tanto più si va avanti con gli anni, tanto più l’età di passaggio aumenta. I giovanissimi (15-17) credono che si diventi adulti a 26. I ventenni a 30. I quarantenni e cinquantenni a 36. Nel complesso il dato medio è 35 anni. Per uscire dalla fase adolescenziale e raggiungere l’età adulta, tuttavia, non basta compiere un numero fatidico di anni, quanto superare alcune tappe fondamentali: finire gli studi, trovare un lavoro, andare via di casa, fare figli e mantenersi autonomamente. Tutti passaggi che la nostra generazione ha faticato a fare e che ha spostato in là nel tempo, rimanendo un po’ più a lungo nel bozzolo, rimandando le scelte obbligate, per comodità o necessità, un po’ più in là di quello che sarebbe stato giusto. Una lezione di vita per i figli che ora dobbiamo crescere: non stringiamoli troppo, incitiamoli a camminare con le loro gambine e a mettere presto le ali. Per il loro bene, sia chiaro, non perché vogliamo goderci una terza età senza bamboccioni intorno. E mentre aspettiamo che crescano, godiamoci questo tempo splendido, in cui la loro compagnia ci fa tornare più che giovani, bambini. la redazione

Stampa Alma Tipografica Via Frabosa, 29/B 12089 Villanova Mondovì (CN) Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 Iscrizione al Roc n. 14333

ISSN 1828-9738 Federica

Luca

Elena

Catia

Luciana

Alberto

Luisa

Paola

Elisa


GG È arrivato ed è il secondo: questa volta sono più sveglia, preparata ed elastica. Non mi lascio fregare dai cattivi consiglieri e vado avanti per la mia strada, qualunque siano i commenti, gli sguardi tipo sei pazza, le frasi accondiscendenti ma non sincere. In ordine di importanza: comincio. Uno. Per lui uso i pannolini lavabili. Ho un pacco da 40 usa e getta per le emergenze, le trasferte, i viaggi ma per il resto mi affido solo ai lavabili. Per ora ho comprato dei kit di cotone, ma ho sentito parlare anche di modelli in micropile che si asciugano velocemente: li sto cercando. Due. Non mi farò fregare dal senso di inadeguatezza. È il secondo figlio, probabilmente sarà l’ultimo (non credo che “cercheremo la bambina”), voglio stare a casa finché posso, non solo con lui, ma con la famiglia, le cose che voglio e devo fare (da pulire bene la casa a imparare il francese, da fare ginnastica a rivedere qualche vecchia amica). È un anno sabbatico in cui non cercherò di conciliare lavoro e famiglia. Tre. Dormirò con loro tutte le volte che sarà necessario. Ho aggiunto un lettino per ospiti nella camera dei bambini: sarà la mia tana notturna per garantire il sonno a tutta la famiglia. Quattro: farò a meno di carrozzina, ovetti, palestrine e sdraiette: per lui uso la fascia e il cuscino da allattamento, che serve anche per farlo riposare e più avanti per sostenerlo quando vuol stare seduto. Al momento non mi viene in mente altro, ma vi informerò se ci sono novità. Fatemi gli auguri! Ciao, Greta Wow! Auguri! Siamo curiosi di sapere come prosegue. Per tutte le lettrici e lettori: ci interessano le vostre storie. Non siate timidi, raccontatele a redazione@giovanigenitori.it o via fax allo 011 19791585. TAM TAM Risposte - Per la mamma che cercava dove riparare la pista delle automobiline. C’è un negozio che lo fa: si chiama Microsprint, si trova in corso Garibaldi 244 a Venaria (TO). Si trova di fronte al supermercato Auchan. Il telefono è 011 4553649, www.microsprintrc.it. Cari saluti, Anto. Domande - Ciao a tutti, sono abbonata da quando ho avuto mia figlia, una incantevole bambina di 21 mesi. Sono in cerca di lettori che abitano nel pinerolese e hanno bambini intorno ai due anni. Io abito temporaneamente in questa zona e da quando è arrivato l’inverno e non si va più a giocare ai giardinetti non ho trovato altri spazi dove portare a giocare mia figlia, tipo ludoteche, quindi vorrei creare un piccolo gruppo di gioco con altri genitori (io sono un’educatrice). Per eventuali contatti usate la mia email: lorenagatto@gmail.com. Grazie! - Ciao a tutti! Mi chiamo Saska e sono una mamma di Giaveno fedelissima abbonata di GG. Approfitto di questa pagina per dire che sono presentatrice Avon, un marchio che da 40 anni realizza prodotti per la cura del viso, del corpo, detergenti e make-up. C’è anche una linea for kids, davvero molto delicata e profumata, a prezzi convenienti. Posso inviare gratuitamente e senza obbligo di acquisto un catalogo a chi è interessato. Scrivete a sax_a@hotmail.it. - Ho degli amici che hanno un problema di epilessia infantile: una bimba molto grave che ogni giorno ha più di una crisi. Ha solo 3 anni e non può andare a scuola perché nessuno può prendersene la responsabilità. I genitori non trovano una cura: sta associando tre farmaci contemporaneamente in dosi massicce. Loro sono sull’orlo dell’esaurimento: cerchiamo famiglie simili con cui possano raffrontarsi e cercare soluzioni. Qualcuno tra i lettori ha (o conosce) chi può aiutarli? Scrivete a redazione@giovanigenitori.it.

Sto cercando informazioni sull’assegno dei Comuni destinato alle madri che non lavorano. Mi sapete dire qualcosa? L’assegno di maternità dei Comuni spetta a tutte le mamme italiane, comunitarie o extracomunitarie con permesso di soggiorno, che non hanno diritto ad altre indennità (non è quindi concesso alle lavoratrici dipendenti o alle lavoratrici autonome che pagano i contributi) e che vivono in un nucleo familiare con reddito non elevato. L’assegno va richiesto al comune di residenza, entro sei mesi dalla nascita del bambino. L’importo è di circa 300 euro per cinque mesi, cioè 1.500 euro complessivi. Può essere richiesto anche per le adozioni o gli affidamenti. MERCATINO Se la pagella dei vostri figli non vi ha pienamente soddisfatto, contattatemi! Impartisco ripetizioni private di inglese, tedesco e italiano, anche a domicilio, età 10 - 18 anni. Mamma Monica, cell. 3289746101. Signora italiana di 55 anni, referenziata, con la patente, cerca lavoro. Esperienza come assistente di anziani. Chiamare il numero 339 7226782.

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Giovani Genitori 5


GG

news

Meglio la mensa del cestino

P

ane e cioccolato, snack e bevande dolci: in Inghilterra, dove i genitori preparano il pranzo scolastico dei bambini, in cartella si mettono i cibi più amati, anche se contengono troppi grassi, sale e zuccheri. Lo rileva uno studio commissionato dall’agenzia della sicurezza alimentare inglese. In Italia la situazione è diversa. “La maggior parte degli studenti italiani mangia in mensa, non porta a scuola il pranzo al sacco preparato dalla mamma dice Carlo Cannella, ordinario di Scienza dell’alimentazione all’Università La Sapienza di Roma -. I menu delle mense scolastiche prevedono una grande varietà di cibi: pasta, frutta e verdura, con porzioni di legumi, pesce e carne; quest’ultima in quantità limitata. Un modo di mangiare molto corretto”. Ma allora come si spiega il sovrappeso di tanti ragazzi? “Di certo non perché mangiano male in mensa. Il livello della refezione scolastica è buono purché le scuole non abbiano la tentazione di ‘tagliare’ sui pasti: il risparmio non paga; anzi. Se ingrassano – conclude Cannella – è perché a volte stramangiano, complici, spesso, mamme troppo ansiose. Una merendina ogni tanto va bene, ma tre o quattro di seguito assolutamente no”.

150 amici, non uno di più

I

Urlare: la nuova sculacciata

L

a generazione dei giovani genitori è amichevole verso i bambini: ci congratuliamo con loro quando si soffiano il naso, cerchiamo di essere amici dei teenager, indaghiamo i loro stati d’animo e li invitiamo a esprimerli. Quasi più nessuno alza le mani, nemmeno quando l’esasperazione è alta. Eppure, incredibilmente, siamo la generazione che urla di più. Secondo un articolo del New York Times, urlare contro i bambini non è diverso da distribuire sculaccioni. “Nella nostra società non è accettabile alzare le mani su un bambino – spiega Murray Straus, sociologo e direttore del Family Research Laboratory dell’università del New Hampshire – Ma i genitori di oggi non hanno armi a disposizione: dopo aver discusso con i bambini, chiesto la loro partecipazione, pregato e contato 1-2-3, quando gli adulti realizzano che le proprie strategie non funzionano si sentono frustrati e ricorrono a urla e strilli. Bisogna però ricordare che urlare non è indolore: né per i bambini, né per gli adulti, che nella maggior parte dei casi si sentono in colpa dopo aver gridato”.

6 Giovani Genitori

nutile fare la gara a chi ne ha di più: il numero massimo di amici possibili su Facebook o sugli altri social network non dovrebbe superare i 150, altrimenti non è possibile avere un rapporto significativo con tutti. Lo stesso accade nella vita reale: 150 è il numero massimo di conoscenti che una persona può gestire. Il dato emerge da una ricerca condotta dall’antropologo dell’Università di Oxford Robin Dunbar, che ha studiato il fenomeno delle relazioni virtuali arrivando alla conclusione che, a causa dei limiti fisici della neocorteccia cerebrale, è del tutto impossibile essere amici con più di 150 persone. Ciò parrebbe confermato dalle statistiche di Facebook, dove la media è 130 amici a persona. Non sono quindi da prendere sul serio quei profili che fanno bella mostra di migliaia di amici. Esistono anche alcune differenze di genere: “Le donne sono in grado di mantenere relazioni a distanza – dice Dunbar – mentre i maschi hanno più bisogno di incontrarsi fisicamente. Comunque, se siete a 149 e vi manca un amico, ricordate che Giovani Genitori è su Facebook.


news

GG

Kit per mamma fai-da-te

I

n Kenya non è facile nascere: la carenza di strumenti per il parto e di strutture ospedaliere può essere deleteria per neomamme e bambini e persino l’assenza di un paio di guanti può essere letale. Al momento del parto le ostetriche chiedono infatti alle famiglie di portare un paio di guanti usa e getta, ma spesso mancano i soldi per comprarli. Per questo motivo un’organizzazione di tutela della salute ha deciso di distribuire alle donne in attesa un kit per un parto fai-da-te. L’iniziativa è del Medical Kisumu Education Trust, che si occupa di educare e tutelare la salute delle donne del Kenya occidentale. Il parto faida-te non è certo il metodo che una donna si augura per far nascere il proprio figlio, ma il Mama kit può salvare delle vite umane, anche se all’interno contiene pochissime cose: un paio di guanti, della biancheria pulita, un rasoio, un sapone e un morsetto con un piccolo cavo per staccare il cordone ombelicale.

Scienza baby a Torino

Una pausa per ricordare meglio

L

a scienza dice che il sonno aiuta a consolidare la memoria, consentendo alla mente di passare al setaccio le conoscenze. Un nuovo studio della New York University, pubblicato sulla rivista Neuron, suggerisce che basta anche una pausa breve per aiutare il cervello a elaborare e a immagazzinare le nuove informazioni. Lo studio spiegherebbe anche perché a volte ricordiamo dettagli di alcune informazioni mentre ci dimentichiamo di altre quasi immediatamente. “Una pausa caffé dopo le lezioni all’università aiuta effettivamente a immagazzinare le informazioni appena apprese – spiega Lila Davachi, ricercatrice del Dipartimento di Psicologia della New York University -. Il cervello lavora quando si sta a riposo”. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno fotografato le parti del cervello che svolgono un ruolo significativo nella memoria, cioè l’ippocampo e le regioni corticali. Un gruppo di volontari è stato sottoposto a una serie di test e in seguito a una risonanza magnetica. I risultati mostrano che durante il periodo di riposo cosciente, le aree del cervello sono attive come quando sono sottoposte alla stimolazione dell’apprendimento. Non solo: i ricercatori hanno osservato che maggiore era la correlazione tra riposo e apprendimento maggiore era la possibilità di ricordare le informazioni nei test successivi.

D

a bambino Harold Kroto è rimasto folgorato dal Meccano. Quando è cresciuto, sui banchi di scuola si è appassionato alla chimica, alla fisica e alla matematica. Ha proseguito lungo questa strada fino a oggi, passando dalla Svezia nel 1996, dove ha ricevuto il premio Nobel per la scoperta del fullerene. Kroto da sempre cerca di invogliare i bambini a seguire la naturale passione per le attività scientifiche: sarà dunque lui a inaugurare il centro Science for Children di Torino, un parco-laboratorio pensato per invogliare i bambini ad avvicinarsi e approfondire la scienza. Unico in Italia, il centro sarà inaugurato in primavera e sarà costruito sul modello dell’Exploratorium di San Francisco e di altri musei-laboratorio simili già attivi in Gran Bretagna, Florida e India. Si rivolgerà principalmente a bambini da 5 a 12 anni.

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GG

sfide

di Elena Brosio

Fare una foto tutti insieme “M

amma, papà, come eravate quando io ero piccola” chiederà Matilde tra 15 anni. “Ero una gran gnocca, tesoro, e tuo padre pareva Ironman, fasci di muscoli a gogò”. “Non ci credo, voglio una prova!”. E lì casca l’asino, perché di foto nostre da giovani genitori non ce ne sono molte. Lo affermo con cognizione di causa, perché quando in redazione intervistiamo i nostri lettori per il confronto o il viviamo così e chiediamo una foto della famiglia tutti insieme, non ne trovano mai una. E in effetti l’impresa non è banale, già è difficile trovarsi tranquilli senza esser travolti dalle incombenze, i bambini scappano via, e se per caso riusciamo a scattare il click, ci avevamo il naso lucido, un ciuffo di prezzemolo transgenico tra i denti e una pappagorgia che neanche la prozia Raffaella. Certo le foto dei piccoli non mancano, soprattutto i primi anni sono doverosamente documentati, ma le foto dei genitori scarseggiano. L’obbiettivo si fissa sempre sui minori, perché son tanto belli, paffuti e fotogenici, dimenticandosi degli adulti. Che saremo anche ggiovani, ma da quando siamo genitori non ci sentiamo proprio al top della forma, tra panzette, occhiaie e altre magagne. Però è un peccato non farsi una foto tutti insieme, sarà sicuramente bello riguardarla tra qualche anno, con un po’ di nostalgia, forse. Qualche consiglio su come riuscirci:

A) I preparativi. Prepariamoci all’obiettivo con un minimo di cura personale. Se non è necessario impomatarsi come facevano i nostri bisnonni prima di mettersi in posa per quelle bellissime foto di famiglia, però almeno il rametto di prezzemolo dai denti eliminiamolo. Un colpo di spazzola, magliette pulite che le patacche non son mai fotogeniche, una risciacquata a mani, viso, denti. Tanto basta. B) Lo sfondo. Molti genitori si concentrano unicamente sul soggetto dimenticandosi dell’importanza di uno scenario minimo decente. Meglio all’aperto con la luce naturale che è più bella, un albero di contorno ci sta sempre. Se siamo in casa, meglio vicino a una finestra che c’è più luce, e in un angolo pittoresco o non troppo disordinato. C) Il complice. Visto che l’attimo in cui si starà tutti insieme e tutti fermi sarà fugace, è preferibile prepararsi un complice che si destreggi con posa e macchina e ci disponga bene, senza stare lì ad armeggiare con cavalletti, autoscatti e altre diavolerie. D) Tutti in posa. Infine, dobbiamo metterci tutti insieme davanti all’obbiettivo. E lì sta la vera sfida, perché i bimbi son riottosi, non stan fermi e se vedono che ci teniamo, scapperanno via divertendosi un mondo. Possiamo provare con i vari metodi a nostra disposizione: 1• prendendoli per l’ingordigia. Dietro il fotografo li aspetta un vassoio di chantilly con tutta la loro panna invitante. I bimbi fissano il vero obiettivo - il pasticcino, pregustano il momento e stanno fermi quei tre secondi con lo sguardo un po’ fisso, tuttavia sereno. 2• prendendoli per la cupidigia. Dietro al fotografo ci sono 3 Bakugan nuovi di zecca. Se state fermi tre minuti poi saranno vostri. Il risultato è certo. 3• prendendoli con la fantasia. Inventiamoci un gioco, come Freeze e vince chi sta più fermo, oppure inventiamoci una posa buffa, una impossibile, una artistica. La cooperazione è sempre un’ottima risorsa. 4• infine, cosa sono tutti questi mezzucci? Siamo genitori autorevoli e amorosi, se chiediamo ai nostri figlioli di stare fermi e tranquilli per cinque minuti, loro lo faranno compiacenti, perché non sono così ribelli come temiamo e noi non siamo così imbelli come ci figuriamo. Chiacchieriamo insieme, rilassiamoci, nel frattempo il fotografo scatta come un dannato ed eccoci: armoniosi, solidali e belli! Infine, seguite i nostri consigli, fate la foto insieme e poi mandatela in redazione: la pubblicheremo sul prossimo numero!

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LA SFIDA DEL PROSSIMO NUMERO È “Unghie e capelli a posto” Scriveteci consigli, trucchi e strategie a: redazione@giovanigenitori.it


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Fossano: via Roma, 122

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Torino 1: largo Orbassano, 66 - Torino 2: via Filadelfia, 273 Torino 3: corso Traiano, 17/a - Torino 4: via Frejus, 100/a Moncalieri: corso Roma, 84 - Trofarello: via Torino, 65 Villastellone: via Cossolo,31

Per ulteriori informazioni si rinvia agli avvisi sintetici ed ai fogli informativi a disposizione presso la sede e le filiali della C.R. Fossano Spa

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GG

baby friendly Che fatica andare in giro con i marmocchi! Per fortuna ci sono locali che dedicano attenzione alle famiglie. Segnalateci i vostri preferiti a: redazione@giovanigenitori.it

A good grades!

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crive Laura: “Sono la mamma di Valentina (10 anni). Ho scoperto sul vostro giornale la scuola di lingue British Academy e ho iscritto mia figlia qualche mese fa. Sono davvero contenta perché alla consegna delle pagelle in inglese siamo passati dal 6 all’8. Vi ringrazio! Mi sento di consigliare la scuola per tanti motivi: è molto seria, tutta madrelingua e a Valentina piace perché le lezioni sono divertenti e coinvolgenti”. La scuola organizza corsi per qualsiasi esigenza, dal Kids Club (bambini dai 4 ai 6 anni), alle elementari, medie e superiori e anche corsi per gli adulti e per le certificazioni internazionali che danno punteggi e crediti a scuola e all’università. Ogni lezione ha un massimo di cinque partecipanti per seguire al meglio gli alunni. Chi volesse curiosare è invitato all’open day, che si terrà mercoledì 10 marzo dalle 17 alle 19. British Academy Corso Quintino Sella, 20 – Torino (zona Gran Madre) Tel. 011 5360771

Di tutto un po’

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osa state cercando? Bottoni pazzi per un golfino, bottoncini decorativi per la camicetta di Irene? Bellissimi fiocchi nascita da ricamare? Microdecorazioni di gran gusto per la piccola bomboniera dell’ultimo nato? Grembiulini per l’asilo, fili dorati, paillettes, filati mohair? Personalizzare l’abbigliamento è più divertente, meno massificante (e meno costoso) dell’acquisto di capi di marca. Un paio di jeans del mercato guadagna tutto un altro look con la toppa giusta. Mandate la nonna o visitate di persona la Merceria Ghio: vi verranno mille idee in testa e ritroverete il gusto di creare. Come c’è scritto in vetrina, è un negozio solo per donne fenomenali. Merceria Ghio Via della Rocca, 10/c - Torino Tel. 011 812894 www.merceriaghio.it

Cantare con la pancia

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asta con gli a-a-a-a ahi-ahi-ahi dei corsi preparto. Per preparare il respiro in attesa del bebé c’è un modo tutto nuovo, molto più utile e divertente, visto che i prossimi due anni li passerete a cantare ninne nanne: il coro delle mamme in dolce attesa. Si chiama Vocinove ed è un esperimento unico in Europa, diretto dal maestro Giovanni Casanova, che è anche musicoterapeuta specializzato nell’assistenza pre e post-parto. Cantare in coro aiuta la futura mamma mentre nasce il bambino, ed è un buon esercizio durante la gravidanza, perché attraverso la voce si esplorano le emozioni, ci si rilassa, ci si diverte e anche si fanno le coccole al piccolino nella pancia. Il coro è arrivato in Piemonte: canta tutti i venerdì alle 18.45 e ci si può unire in qualsiasi momento con una quota di partecipazione piccola piccola. Coro Vocinove c/o Istituto Change Via Ormea, 22 – Torino Cell. 348 9030605 - www.vocinove.it

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baby friendly

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Scrittine spiritose

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drammatizziamo il pancione e scriviamoci sopra. Non col pennarello, ma con le magliette buffe di Dolcimesi, azienda di Varese che produce T-Shirt in taglia premaman e minibaby. “È un maschietto”, “È una femminuccia”, “Arriva a marzo” o “Fragile” sono alcune delle frasi dedicate alle mamme. “Ormai ho già un anno” oppure “Frutto della passione” vanno bene per i piccini. Il tessuto è 100% cotone elastico. Le magliette costano da 9,50 euro (per i bimbi) a 29 euro (per le mamme, a manica lunga). In vendita da Iperbimbo, ioBimbo (Torino) e Paniate (Cuneo e Asti). Dolcimesi Tel. 0331 903117 www.dolcimesi.com

L’agriturismo della domenica

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ipico casolare piemontese ristrutturato a nuovo, la Casa dei Melograni è senz’altro il posto ideale dove trascorrere una domenica in famiglia, tra pace totale e buon cibo. Per i bambini il giardino è l’attrazione principale, con il lussureggiante prato e la piccola vasca di pesci e ninfee. Per i più grandi, la tavola offre delizie piemontesi, con antipasti misti tra cui albese, vitello tonnato e affettati della zona (particolare il salame di gallina), primi piatti di agnolotti e tagliolini fatti in casa e secondi di polli arrosto e faraone allevate in loco. I vini sono della cantina sociale di Castelnuovo a cui i proprietari dell’agriturismo vendono le uve. Il menu completo di 5 antipasti, 2 primi e 1 secondo costa tra i 25 e i 28 euro a seconda delle portate. L’agriturismo è aperto il sabato sera e la domenica a pranzo, ma per gruppi di almeno dieci persone apre in qualunque giorno infrasettimanale. E per chi decide di fermarsi a dormire ci sono a disposizione tre camere matrimoniali e tre doppie. Suggerimento: chiedete alla proprietaria di farvi vedere i suoi gatti perché sono veramente meravigliosi, eleganti, paciosi e grossi come pantere. La Casa dei Melograni Via Villanova, 58 - Buttigliera d’Asti (AT) Tel. 011 9928932

Piccoli cuochi per papà

È

un antico mulino, con origini addirittura del 1400 ed è una splendida location, ideale per festeggiare la comunione, il battesimo o il compleanno, soprattutto se si vuole coniugare il verde della campagna a un’atmosfera romantica e un ambiente elegante. I proprietari organizzano anche corsi di cucina piemontese: il prossimo si terrà sabato 13 marzo ed è dedicato ai piccoli cuochi, che si cimenteranno nel preparare l’intera “Cena per il mio papà”. Se poi ci si vuol fermare a dormire, il Mulino è anche un bed & breakfast. A disposizione degli ospiti un appartamento completo e ricche colazioni con torte, pane e biscotti, rigorosamente preparati con farine macinate a pietra. Il Mulino Della Torre Via Mulino Della Torre - Riva Presso Chieri (TO) Tel. 011 9424679

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city corner

Curiosando in città e dintorni, alla ricerca di cose belle

Sonni tranquilli C

olorato, pratico, leggero e indeformabile: il materasso adatto per i bambini che stanno crescendo è una garanzia di sonni tranquilli anche per i genitori. Si chiama Puzzle ed è antisoffoco: l’aria passa liberamente sotto e sopra. La fodera è antistatica, inodore, termoregolatrice e lavabile in acqua. Completamente anallergico, non ha collanti e non richiede manutenzione. Garanzia del prodotto è aver superato l’Oeko-Tex tedesco: un acquisto lungimirante. In vendita da Morfeus, in via Bologna 101 a Torino, www.morfeus.it.

La carta per lo sconto

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er Te è la carta fedeltà della catena di ipermercati Panorama, che permette di ottenere vantaggi e sconti e accumulare punti da convertire in un buono acquisto. È gratuita e al momento della sottoscrizione si ricevono tre mini-carte portachiavi da distribuire ai familiari per non perdere neanche una spesa. Assolutamente da richiedere approfittando dello sconto del 30% che ci sarà durante “La festa dei bimbi” dall’8 al 21 marzo. Negli ipermercati Panorama a Torino e Alessandria.

Pacco regalo

È

un’idea regalo per neo-mamme molto utile e originale il Kit Primi Giorni della Huggies. Contiene dei pannolini Huggies Newborn (quelli piccoli che vanno bene ai neonati), delle salviette delicate per il cambio e un paio di calzine in omaggio. Tutte cose di cui le mamme fanno gran uso e di cui non ce n’è mai abbastanza. Si trovano in alcune catene di supermercati e in negozi specializzati per la primissima infanzia. www.huggiesclub.it

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La bomboniera furba

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assata l’era dei matrimoni, siamo tutti presi tra battesimi e comunioni. Invece dell’oggetto finto-prezioso che fa tanto anni ’60, puntiamo su una bomboniera furba. La famosa casa torinese “Pastiglie Leone” permette di personalizzare le scatoline in latta con un disegno nostro o del festeggiato, oppure con una foto a colori e una frase. La spesa, orientativamente, è di 3 euro a pezzo, per un numero minimo ordinabile di cento pezzi. All’interno della scatolina si trovano le pastiglie Miste Dissetanti che piacciono tanto ai bambini. Da ordinare a Pastiglie Leone, telefono 011 484759 (interno 353), www.pastiglieleone.com.


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Kimono & Co

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Curiosando qua e là per il mondo andiamo alla scoperta del pianeta famiglia

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he li si vesta di seta o di tela di sacco, i nostri scarrafoni sempre belli sono. Però ci sono abitini che fanno la differenza, quelli un po’ carini, non troppo affettati, con tanto colore e non troppo complicati da mettere. I kimono come quelli di Lucky Wang fanno parte della categoria “gli irresistibili”. Tutto piace: la forma, i colori, i motivi. Poi sono in 100% cotone di qualità, così li mettiamo indosso senza troppi timori. Ce ne sono in varie fogge, quello per bebé da un mese a un anno ha la forma di body, così ci sta comodamente sotto il pannolino. Per i più grandicelli, i kimono hanno forma più tradizionale, ma ugualmente lovely. www.shopluckywang.com

Cameretta in 3D

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a bambina adoravo scomporre e ricomporre gli oggetti per capire come erano costruiti. Proprio per questo ho cercato di creare dei mobili per la cameretta che i bambini potessero costruire da soli”, racconta la designer svedese Elin Basander. Il risultato è l’irresistibile Three Dimensional Puzzle Furniture: una sedia, un tavolino e uno scaffale da attaccare al muro. Semplici da comporre, i bambini potranno provare a farlo da soli con l’aiuto di un adulto e ne saranno soddisfatti. I mobili sono belli e hanno quel tocco trendy tipico del design scandinavo, il che non guasta mai. www.basanderlundin.se

Crayola

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on sarebbe bello per un bambino poter colorare la propria foto preferita, quella in cui Martina raccoglie conchiglie con la nonna o quella in cui Giuseppe cavalca il drago volante del parco dei divertimenti? Da oggi lo si può fare sul sito di Crayola (la famosa azienda produttrice di pastelli e colori) e l’iniziativa si chiama Lights, Camera, Color! La procedura per trasformare le foto in disegni è sorprendentemente semplice e veloce: si sceglie una foto, la si carica sul programma che si trova nel sito e in due secondi è trasformata in un disegno in bianco e nero da stampare e colorare. Al momento, per poter stampare l’immagine bisogna avere un codice, che è quello che si trova sulle confezioni dei prodotti venduti in Stati Uniti e Canada. Per fortuna pare che l’iniziativa sarà diffusa anche in Italia, speriamo presto! www.crayola.com

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monitor giardini

Il giardino che vorremmo

Parchi giochi: come sono quelli dove portate i vostri figli? Raccontateli con parole e immagini

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ettecento nuovi alberi da piantare nei parchi torinesi: è il regalo tangibile di Tiziano Ferro per compensare le emissioni di anidride carbonica della sua tournée che nel 2009 si è fermata due volte in Piemonte, a Torino e a Venaria Reale. Il biossido “ripagato” è quello prodotto dai Tir della troupe, dall’energia utilizzata, dalle auto dei fan e da tutto quanto ha prodotto inquinanti attorno al palco. Un bel gesto.

Area gioco di corso Taranto Recinto: l’area è completamente recintata. Giochi: ci sono due scivoli e due altalene distribuiti sui due lati del parco. La dotazione è minima e largamente insufficiente. Spazi: l’area è molto grande, potrebbe essere valorizzata aggiungendo giochi e migliorando la pulizia e la manutenzione. Socialità: l’area è poco frequentata. Merenda: c’è una fontanella, ma non ci sono esercizi commerciali nelle vicinanze. Verde: ci sono un lungo filare di alberi al centro del giardino e un prato che appare poco curato. Ombra e sole: molto ben ombreggiato. Pulizia: sui giochi ci sono numerosi graffiti e la pulizia non è accettabile. Servizi igienici: assenti Giudizio: un’area che aspetta solo di essere valorizzata Voto: 3 per l’area, 3 per la socialità

Area gioco di via Ventimiglia/ via Millefonti Recinto: l’area si compone di due parti, una con giochi per bambini più grandicelli che è recintata solo dal lato della strada, una per piccoli che è totalmente recintata. Giochi: scivolo, altalena, dondolo per i piccoli, scivolo grande, altalena, dondolo, gioco di equilibrio e minicasetta nell’altra area. Spazi: i giardinetti confinano con un’area verde con piste ciclabili (o per roller) e tante panchine. Sarebbe un luogo piacevole, non fosse per il traffico di via Ventimiglia. Socialità: l’area è molto frequentata nelle ore di punta e nei weekend. Merenda: c’è una fontanella e c’è un chiosco nelle vicinanze. Verde: attorno all’area ci sono alberi e anche praticelli. Ombra e sole: è ben ombreggiato. Pulizia: troppi graffiti e scritte sui giochi. Servizi igienici: assenti. Giudizio: l’area nel complesso non sarebbe male, purtroppo sia i giochi sia le panchine lì vicino non sono in buono stato. Voto: 5 per l’area, 6 per la socialità.

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cuciniamo insieme

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Finché l’ovetto va Semplice uova sode, arricchite da un ingrediente inaccessibile a molti giovani palati: il peperone Ingredienti: 2 uova 2 cucchiaini di maionese 1 peperone rosso 1 peperone giallo 1 peperone verde Dosi per 2 persone Difficoltà di preparazione:

Tempo di preparazione: 15 minuti

Non c’è trucco: non si tratta di infilare subdolamente il peperone nelle polpette, sperando che il piccino non se ne accorga e d’improvviso impari ad apprezzare un gusto nuovo. Piuttosto, si valorizza un elemento sconosciuto, dandogli una forma divertente e giocando sui colori.

Rassodate le uova facendole bollire i canonici 7 minuti. Meglio farlo il giorno prima: saranno più facili da sgusciare.

Mescolare i tuorli alla maionese. Volendo si possono aggiungere altri ingredienti: tonno sbriciolato, capperi o ketchup, a seconda dei gusti.

Riempire il buco dei tuorli con la crema preparata. Non è necessario aggiungere sale, perché le salse sono sufficienti a dare sapore.

Tagliare dei piccoli triangoli bombati di peperone crudo e disporlo sulle barchette di uova a mo’ di vela. Incrociate le dita e presentate il piatto in tavola, forse un pezzetto di peperone finirà nello stomaco giusto.

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micronido

Un nido in famiglia 16 Giovani Genitori


di Luisa Tatoni

micronido

conciliare

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ornare a lavorare con un neonato in casa è un po’ perdersi la parte migliore: dispiace lasciare altre persone a godersi i sorrisi sdentati, i primi giochi, le pappe sputacchiate e il cambio dei pannolini. Senza contare il senso di colpa, perché il piccolo preferisce di gran lunga stare con mamma e papà, trascorrere la giornata in spazi conosciuti e avere ritmi adatti alle sue esigenze e soprattutto poco stress. Ci vogliono tre anni prima che sia grande a sufficienza da zampettare sicuro fino alle porte della scuola materna; nel frattempo però mamma deve tornare al lavoro e, se non ci sono nonni compiacenti, la strada del nido è l’unica possibile.

Conciliare Molte mamme, al primo o al secondo figlio, decidono (giocoforza) di prendersi una pausa dal lavoro e dedicare qualche anno alla crescita della prole. Se siete tra questo genere di genitori e avete tanta intraprendenza, potete tentare di coniugare il bimbo con un guadagno. Come? Aprendo le porte a un nido familiare o, come vengono chiamati adesso, a un nido di condominio o micronido. L’idea viene dalla Germania, patria delle TagesMutter (letteralmente le “mamme di giorno”) che, scavalcando il problema della mancanza di posti negli asili nido, hanno fatto di necessità virtù, tenendosi a casa i figli propri e badando contemporaneamente a quelli altrui. In Italia se ne parla spesso, a ondate, un anno sì e un anno no, almeno dai primi anni del 2000, ma non esiste una vera e propria legislazione che tuteli e sostenga questo genere di iniziative, che sono lasciate nel limbo delle cose che varrebbe la pena che esistessero, ma non ci sono.

La partenza Come ogni attività commerciale, l’apertura di un micronido deve seguire una trafila burocratica non indifferente. Trattandosi di attività che ha a che fare con i neonati, è ancora più difficile del solito. Lodevoli e giusti i controlli, per evitare abusi e speculazioni sulla pelle dei bambini, ma grandi difficoltà per chi è in buona fede e decide di intraprendere questa strada, animato soltanto dal desiderio di conciliare famiglia e lavoro. Tanto per cominciare, per essere in regola, l’apertura del nido familiare deve essere concordata con il comune di appartenenza. Le regole sono uguali grossomodo per tutta la regione Piemonte: il nido familiare può accogliere bambine e bambini da 3 mesi a 3 anni di età. Oltre al figlio della titolare, può ospitare fino ad altri quattro o cinque bambini contemporaneamente e al massimo per cinque ore consecutive. C’è la possibilità di avere più bambini per più ore, ma in questo caso non basta solo la mamma e occorre una figura professionale di sostegno.

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conciliare

micronido Burocrazia

Quando il

nido è “agri”

quando in parlare di Se ne sente stretto del e è un parent ed do an qu . Si tratta di e: l’agriasilo ar ili m fa do ni al reddito integrazione un’attività di si dota di e ch agricola, da en zi ’a un di , accogliena di bambino ur is m a i az sp contatto con piti a stretto os i ol cc pi i do i animali. la natura e gl è nato proasilo d’Italia ri Ag o im pr Il ed è arrivacia di Torino in ov pr in io pr piccolini. una decina di to a ospitare

Il nido si può realizzare in casa, dopo aver superato un controllo dei locali da parte dell’Azienda sanitaria locale. Andranno presi alcuni accorgimenti per rendere la casa sicura: sono quelli tipici di quando si ha un figlio piccolo, con qualche attenzione in più. Il funzionamento è semplice: i genitori accompagnano i piccini la mattina e tornano a prenderli all’ora di pranzo o di merenda. Possono frequentare tutti i giorni o anche solo alcuni giorni della settimana: la struttura piccola dovrebbe aiutare ad aver maggiore flessibilità. A gestire il nido c’è il genitore di un bambino di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni (per il quale è previsto un breve corso di formazione organizzato dal comune o da altri enti) oppure una persona che ha conseguito una qualifica specifica, come una laurea in pedagogia o in scienze della formazione, la scuola magistrale o la maturità professionale di assistente di comunità infantile. Presentare la domanda è già un piccolo lavoro: tra certificati di identità, indicazioni dei mezzi finanziari e degli strumenti a disposizione, progetto educativo e regolamento di gestione, planimetrie dei locali e certificazione della Asl, senza scordare una polizza assicurativa per i piccoli ospiti e per l’eventuale personale, vanno via due o tre mesi buoni. Si può fare tutto da soli, consci di dover garantire continuità e qualità del servizio anche in caso di malattia o altri impedimenti. Oppure, come succede nella maggior parte dei casi, ci si può affidare a una cooperativa che segue la fase di avvio e affianca con la presenza di personale in caso di necessità. La città di Torino ha un elenco di agenzie educative che si occupano di micronidi familiari: si trova sul web all’indirizzo www.comune.torino.it/tatadoing (progetto Torino Città Educativa, via Bazzi, 4 – Torino, telefono 011 4427486).

Costi e guadagni Per quanto riguarda il reddito, è bene aver chiaro che un nido familiare non è un’attività a fini di lucro; si intende dunque che non si diventerà ricchi, tuttavia si ricaverà un piccolo stipendio e si risparmierà in parte sulle spese. Le modalità per ricevere il compenso variano da associazione ad associazione: c’è chi chiede alle famiglie frequentanti di stipulare un contratto di colf con la mamma che gestisce il nido e chi affida a una cooperativa la gestione delle pratiche finanziarie, stipendiando poi la mamma che spesso diventa socia della cooperativa stessa. La retta del nido, per ogni bimbo frequentante, si aggira intorno ai 200 euro al mese per la mezza giornata e arriva a un massimo di 400 per la frequenza continuativa a giornata intera. Le attività ricreative e il riscaldamento sono inclusi nel prezzo, mentre per il pasto talvolta sono gli stessi genitori a cucinare, altre volte il nido integra un primo caldo con un contorno portato da casa.

Supporto istituzionale Nel 2009, non era la prima volta, il Ministero per le pari opportunità ha annunciato lo stanziamento di 40 milioni di euro per le “baby sitter di condominio”. Una promessa che onestamente non sembra aver avuto seguito, tant’è che le formalità per l’apertura dei nidi familiari sono rimaste le stesse: difficoltose e onerose, con in sovrappiù molti tagli ai bilanci comunali. Alcuni comuni promettono infatti ai micronidi un sostegno finanziario: la Città di Torino, per esempio, prevede un rimborso forfettario di mille euro al momento dell’apertura, per ripagare le spese di acquisto di materiali e arredi. Altri contributi sono versati alle cooperative per le spese di amministrazione e le spese pubblicitarie. Alle famiglie dei bambini frequentanti (perlomeno per le frequenze continuative di almeno quindici giorni al mese) il comune eroga dei voucher per pagare la retta, con copertura dal 25% al 100%, a seconda del reddito. L’eventuale integrazione dei costi è versata direttamente dai genitori al gestore del nido.

I problemi Non c’è difficoltà che non si possa superare, ma certo considerando la trafila per l’apertura e la conseguente scarsità di micronidi, viene da pensare che le difficoltà per chi vuole intraprendere questa strada siano davvero molte. “Ancora oggi la normativa in materia di micronidi è poco chiara – spiega Carlotta, ex gestrice di un micronido a Baldissero Torinese – Non c’è una figura di riferimento legale e non c’è una legislazione specifica che li tuteli o li organizzi, così moltissime responsabilità


micronido ricadono sulla famiglia che si rende disponibile. Stipulare un’assicurazione per esempio è difficile e costoso, organizzare la casa richiede l’investimento di un po’ di denaro, che in genere il Comune dovrebbe restituire, ma spesso si tratta di un contributo simbolico a fronte di spese reali. Non sempre è chiaro e lineare quanto e come debbano essere pagate le rette. Ci sono tante norme che è giusto che debbano essere rispettate, ma se ci fosse una maggior flessibilità, i nidi familiari potrebbero avere molta più diffusione. È un peccato. Per me che ne ho organizzato e gestito uno, ma anche per i bimbi che lo hanno frequentato, è stata un’esperienza bellissima. Rispetto a un vero e proprio nido, con venti o trenta bambini, un micronido è l’ambiente perfetto per i piccolissimi che non possono stare a casa”.

Pronti: via! Com’è una giornata al micronido? La mattina comincia presto: alle 7.30 arrivano i primi bambini e via via entrano tutti, fino verso le 9. I piccoli proprietari di casa attendono gli amici davanti alla porta e li aiutano a entrare e a infilarsi le ciabattine, mentre la mamma scambia quattro chiacchiere con le altre mamme, bimbi permettendo, magari bevendo un caffè o una tisana. Intanto i bambini tirano fuori i giochi e ricominciano quelli lasciati in sospeso il giorno prima, come se fossero a casa propria, muovendosi liberamente da una stanza all’altra. Quando le mamme salutano e vanno via comincia la giornata vera e propria: si sgranocchia un grissino o si mangia un po’ di frutta, magari tutti seduti in cerchio, si gioca un po’ su terrazzi e balconi, si curano le piante e si paciocca con la terra o la farina di polenta. I bambi-

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ni possono aiutare nelle faccende domestiche: stendere o ritirare il bucato, passare l’aspirapolvere o la scopetta, ma anche fermarsi a giocare con mollette e bacinelle. Poi si va in sala e si legge insieme un libro, si canta una canzoncina, si fa un po’ di ginnastica, qualche balletto e qualche capriola ed è già ora di pranzo: dopo un momento igienico, tutti assieme si legge il menu del giorno e se non è troppo difficile si dà una mano a preparare la pappa e la tavola. Se ci sono fratellini più grandi, può darsi che in quel momento tornino da scuola e si siedano a mangiare vicino ai piccini. Finito il pranzo, si sparecchia, ci si lava le mani e i denti, chi li ha, mentre cominciano ad arrivare i primi genitori che lasciano il bambino mezza giornata. Al pomeriggio si fa la nanna e dopo la merendina si ricomincia a giocare. “È una bella esperienza – racconta Anita, mamma gestrice di un micronido - i bambini ritrovano ogni giorno la stessa persona che si prende cura di loro, conoscono gli spazi della casa e stringono rapporti di amicizia. I genitori sanno che a gestire il nido è una mamma che li accoglie in casa come un’amica e spesso usano i momenti in cui sono qui per confrontarsi e aiutarsi. Per me è un’occasione unica: continuo a fare la mamma e allo stesso tempo ho un lavoro che mi fa guadagnare qualcosa. Le altre mamme spesso raccontano che spendono tutto il loro stipendio in rette scolastiche, benzina e baby sitter. Per avviare l’attività ho contattato una cooperativa e ho seguito un corso di formazione di due mesi, poi sono diventata socia e ho cominciato a lavorare. Alla sera sicuramente arrivo stanca, ma molto soddisfatta. Sono due anni che faccio questo lavoro e penso che andrò avanti ancora un po’, magari mettendo in cantiere un terzo figlio”.

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6 postazioni Cliccolo. Cliccolo è quaderno interattivo, insegna la destra e la sinistra, i colori, le forme, nuove parole in italiano e in inglese Aperto a tutti i bimbi dai 3 ai 10 anni accompagnati da un adulto. Da lunedì a venerdì 15.30-18.30, sabato e a, domenica 10.30-18.30. (Nei fine settimana, vi preghiamo di chiamare prima per verificare re ape apertura e disponibilità) Prezzi da 3 euro all’ora a seconda della soluzione scelta

Corso Agnelli, 22/c p presso Torino tel. 345 4205010

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In Iniziativa ni aperta anche a scuole materne o elementari che vogliano fare attività presso il centro o a scuole che vogliano ospitare un laboratorio gemello al loro interno


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Happy hour with baby


di Federica Ferraresi

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aperitivo

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i recente, gironzolando qua e là per il centro di Torino con i pargoletti per manina, vi è capitato di passare per piazza Vittorio, verso le sei di sera. Il primo colpo d’occhio –per voi, redivivi, che siete rimasti reclusi in casa per settimane a causa di varicelle e tonsilliti varie, prese da piccini (prima!) e grandi (poi!)- è stato abbagliante. Distese di tavolini sovrastavano gli storici cubetti di porfido e tanti ragazzi, vestiti trendy, affollavano le entrate dei noti locali alla moda, sparsi sotto i portici. Denominatore comune per tutti gli avventori: il bicchiere in mano. Tanti, e ancora di più, bicchieri traboccanti di liquidi colorati, dal cocktail alla birra, per un aperitivo pieno di allegria. Improvvisamente, un flash dal passato vi colse. Ogni cosa riaffiorava alla mente in modo chiaro e adamantino: le serate passate da Giancarlo ai Murazzi fino alle tre del mattino, in compagnia degli amici dell’università (e di numerosi gin lemon), gli aperitivi vigorosi e i mal di testa da day-after. In men che non si dica, un gridolino acuto polverizzava i vostri ricordi di gioventù: “Noooo, Mario mi ha fatto cadere il Gormito nel tombino! Cattivo! Non vale!”. E finì così, con una mano nel tombino, la vostra movida torinese. Ma se per caso vi venisse voglia di rinfrescare i vecchi tempi, in modo però da coinvolgere tutta la famiglia (bambini compresi!), ecco alcune ricette che fanno per voi. Un piccolo vademecum per un aperitivo a misura di famiglia che saprà appagare i gusti di grandi e piccini.


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Frozen Daiquiri alla fragola Avete appena visto il dvd di “Miami Vice”, il film (non la serie tv!) di Michael Mann. Confessatelo: avete provato un po’ di invidia vedendo Sonny Crockett partire in motoscafo verso Cuba con la bella, per andare a bere un drink alla Bodeguita del Medio. Bene: tutto risolto. Non per quanto riguarda la bella o il motoscafo (siamo bravini, ma non il Superenalotto!), piuttosto si può fare qualcosa per portare un po’ d’aria de L’Havana a casa vostra: preparatevi un buon Frozen Daiquiri, fresco e colorato. Ricetta per quelli che… i primi tre numeri dell’anno di nascita sono 198, 197... Ingredienti: 3 fragole fresche, 1/10 succo di limone, 3/10 liquore di fragola, 6/10 rum bianco, ghiaccio tritato. Preparazione: procuratevi un frullatore, riempitelo con gli ingredienti di cui sopra e fate girare il tutto a velocità massima per 30 secondi. Nel caso l’amalgama sia troppo densa, potete aggiungere alcuni cucchiai di ghiaccio tritato e poi far frullare ancora per pochi secondi. Versate direttamente in un bicchiere abbastanza capiente (tipo birra media senza manico), guarnite con frutta fresca a piacere e cannuccia.

Lato B (a Riemp by) ite il fr ullator mone, e s banan ciroppo di fr con le frago a tagli a ata a r gola (quello le fresche, su un liqu on c p id girare o un po’ m delle (o 1/3 er le granite co di lia veloc di ban ), mezz eno de an bicchie it a n re, serv à massima p so) e ghiacc a se preferit di ban ana (o itelo ai bim er 30 second io tritato. Fa e b t una m ezza fr i guarnito co i. Versate in e u agola) n n u na e una cannu rondella ccia.

Long Island Iced Tea Vi affascinano le atmosfere alla Cotton Club? Bene, allora il cocktail che fa per voi è il Long Island Iced Tea. Si narra che sia stato inventato negli Stati Uniti dei tardi anni Venti, durante il periodo del proibizionismo. Grazie al suo colore ambrato (che ricorda un innocuo tè), era la bibita prediletta per chi voleva aggirare i controlli anti-alcool.

Lato B (a Visto c by) h sione b e il colore è m prepar aby del Long olto simile a a re alto re: versate d Island Iced T quello del t è, la ve el tè fr ea è se e stret e r t cio. Se m rvite co o e aggiunge ddo al limon plicissima d e t a n una cannu e qualche cu in un bicchie ccia e b e t t o una fe d ttina d i ghiaci limon e.

Ricetta per quelli che… i primi tre numeri dell’anno di nascita sono 198, 197... Ingredienti: 2/10 di vodka, 2/10 di gin, 2/10 di rum, 2/10 di triple sec, 1/10 succo di limone, 1/10 di cola, mezzo cucchiaino di sciroppo di zucchero, 5 cubetti di ghiaccio, una fettina di limone per decorare. Preparazione: in uno shaker, mettete tutti gli ingredienti insieme, tranne la cola, e shakerate. Versate in un bicchiere alto e stretto e aggiungete i cubetti di ghiaccio e la cola. Servire il bicchiere guarnito con una cannuccia e una fettina di limone.

Piña Colada

Bevanda dal gusto dolce, ottima per i palati che non amano le misture troppo aggressive, la Piña Colada è un cocktail tipico portoricano. Inconfondibile per il colore giallo chiaro chiaro e, soprattutto, per il profumo esotico che fa subito molto vacanza, è un drink gettonatissimo durante i viaggi di nozze o le crociere ai tropici. Ricetta per quelli che… i primi tre numeri dell’anno di nascita sono 198, 197... Ingredienti: 2/5 di crema (latte) di cocco, 2/5 di succo di ananas, 1/5 di rum bianco, ghiaccio tritato, ananas fresco per decorare. Preparazione: in uno shaker, mettete rum, crema di cocco, succo di ananas e ghiaccio tritato. Shakerate non troppo vigorosamente e versate il tutto in un bicchiere grande (anche con il calice va bene). Decorate con una fettina di ananas. È possibile realizzare una Piña Colada anche in versione frozen: basta sostituire il succo con l’ananas fresco. Quindi, riempite un frullatore con rum, crema di cocco, 4 o 5 pezzetti di ananas, ghiaccio tritato e fate girare a velocità massima per 30 secondi. Il risultato sarà molto apprezzato da chi preferisce i cocktail meno liquidi.

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Lato B (a Per i p by) iù picc oli son quella o f tica a q rozen. La mo ottime sia la u version e ll a per a dalità di pr dell’an e class epa dult a quistar nas fresco, u i, basta elim razione rima ica che n e anch n in e i picc ito a quello are il rum. e idenIl d oli pala ti più d el cocco, sap sapore rà con iffiden ti.


bimbi

aperitivo

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Tequila Sunrise Sunrise significa alba. Ed è proprio a questo che penserete vedendo l’abbraccio della granatina con il succo d’arancia: una sfumatura dal rosso all’aranciato che ricorda, appunto, il sorgere del sole. Ricetta per quelli che… i primi tre numeri dell’anno di nascita sono 198, 197... Ingredienti: 1/4 di tequila, 3/4 di succo d’arancia, 2 cucchiaini di granatina, 5 o 6 cubetti di ghiaccio. Preparazione: in uno shaker, mettete 4 cubetti di ghiaccio un po’ spezzettati, la tequila e il succo d’arancia e shakerate bene. Versate il tutto in bicchiere alto e stretto, vuotate lentamente i due cucchiaini di granatina e lasciateli depositare sul fondo del bicchiere. Aggiungete un cubetto di ghiaccio, servite con una cannuccia e una fetta d’arancia come guarnizione. Lato B(aby) Anche senza aggiungere la tequila, succo d’arancia e granatina rimangono un’accoppiata vincente e saranno sicuramente apprezzati dai più piccoli o da chi ha semplicemente voglia di bere qualcosa di dissetante (e poco impegnativo). Per chi ama il verde più del rosso, è possibile realizzare una versione “green sunrise”: basta sostituire il succo d’arancia con quello d’ananas e la granatina con lo sciroppo di menta (quello per granite va benissimo). Il risultato: freschezza pura.

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Orario: 10-13/15.30-19 lunedì il negozio è chiuso

FESTE PER BAMBINI affitto sala, baby parking, karaoke, teatrino, baby dance, pignatte, mago, maschere grandi e piccole, zucchero filato, pop corn, gelato party, truccatrice, mangiafuoco, caccia al tesoro, buffet, addobbi con palloncini, bolle di sapone, macchine del fumo, mascotte, dj SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DI CANTO E DI PIANOFORTE IN SEDE PER BAMBINI E ADULTI Via A. Massena, 18/b - Torino - tel. 011 7600068 - cell. Sara Conforti 339 6660262 info@imattacchioni.com - www.imattacchioni.com

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outlet

A caccia di occasioni

Una volta erano spacci, adesso sono outlet. Una piccola selezione dei nostri preferiti

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di Lisa Sertoli

outlet

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C’

era una volta lo spaccio, dove si andava in cerca di prodotti di buona qualità a prezzi vantaggiosi. Oggi ci sono gli outlet, termine che fa più moderno e figo, ma sostanzialmente anche lì si va a caccia dell’occasione possibile, di cose belle a prezzi ottimi. La differenza è che lo spaccio è collegato all’azienda, quindi quasi sempre monomarca (a meno che non si tratti di un’azienda molto grande). L’outlet ha invece più varietà e orari da negozio classico, che lo spaccio non è tenuto a rispettare. Ma i confini non sono netti e non importa: il concetto è quello di un negozio in cui si va per fare un buon affare, cosa che piace sempre. Per noi famiglie, soprattutto di questi tempi, non è cosa da poco trovar prodotti qualitativamente superiori a prezzi ragionevoli. Allo spaccio o all’outlet ci si va anche per far grandi rifornimenti, così ci si toglie il pensiero per un paio di mesi. Gli inconvenienti di questo tipo di negozio comunque ci sono e non sono da sottovalutare: ci sono negozi normali che si spacciano per outlet e non convengono per nulla. Spesso gli spacci sono imbucati in posti lontanissimi o difficili da trovare, così si finisce per macinare un numero eccessivo di chilometri e il costo di benzina e autostrade manda in fumo ogni potenziale risparmio. A volte si finisce per perdersi e perdere un sacco di tempo, altre volta si torna a casa con enormi quantità di roba di cui francamente si poteva fare a meno. Però alcuni indirizzi sono validi, magari ce li abbiamo proprio sotto casa e non siamo neanche andati a vedere come sono. Insomma, forse non ci troveremo il tulipano nero, ma un buon paio di scarpe robuste sì.

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Spacci bebé Uno degli spacci che più ci piace, lo confessiamo, è Bimbotta, www.bimbotta.com, ovvero l’imperdibile spaccio pannolini. Perché di pannolini non ce n’è mai abbastanza e lì se ne comprano delle belle scorte. E poi è un negozietto delizioso, che, oltre ai pannolini normali vende quelli ecologici e quelli per nuotare (di questi ultimi ha una scelta unica nel circondario per assortimento di modelli, tipi e marche). Inoltre da Bimbotta si trova una piccola ma molto curata selezione di prodotti bebé di gran qualità, con marchi soprattutto tedeschi, conosciutissimi all’estero e un po’ meno qui, ingiustamente: giochini in legno, creme corpo delicate, biberon tecnologici e tanto altro. Bimbotta si trova in via Monviso a Pino Torinese, sulla collina di Torino, e a Ivrea in via Guarnotta 54. Lo spaccio di Pino è aperto dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30 e il lunedì mattina è chiuso. La sede di Ivrea è aperta dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Chiuso lunedì, tutto il giorno. Un’altra meta che dà soddisfazione a molti neo-genitori è l’outlet di Prénatal, www.prenatal.it. Vi si trova un vasto assortimento di abbigliamento per bebé e bambini fino ai 12 anni. La qualità è quella della marca Prénatal, gli sconti variano nel corso dell’anno e possono essere davvero vantaggiosi: in fine-saldi si arriva all’80%. Ottima destinazione per rifornirsi di tutine, golfini e vestitini soprattutto per i primissimi anni. Nell’outlet si può utilizzare la stessa tessera che si utilizza nei negozi Prénatal. Si trova in piazza Derna 248, nel piano sopra il negozio. Tel. 011 2427564, aperto dalle 9.30 alle 19.30, chiuso il lunedì.

Bimbotta

Vestiamoci bene Se si parla di spacci e abbigliamento, Torino merita un giro. La Robe di Kappa, www.allospaccio. net, è uno di quegli spacci che esistevano quando noi eravamo piccoli e i dinosauri pascolavano sulle rive del Po. Chi di noi non ha scavato nei vasconi delle magliette cercando la più carina e colorata? All’epoca forse avremmo preferito le magliette di MazingaZeta, ma nel frattempo Kappa è diventata una marca molto trendy e i nostri figli la apprezzano. Con gli anni anche lo spaccio si è allargato, è diventato bello ed è molto assortito. Oltre alla Robe di Kappa si trovano Superga e K-Way. L’abbigliamento è sul genere sportivo ed elegante, per dirlo all’inglese tra l’outwear e l’activewear, la qualità c’è e si vede. Ci sono le bellissime giacchette antipioggia K-Way, che ora si fanno pure imbottite e sono tanto comode e modaiole. C’è, ovviamente, tutto l’assortimento Robe di Kappa, dai piumini alle giacche sportive, dalle magliette alle felpe. Un po’ di tutto, insomma, fino alle scarpe Superga con vari modelli per bambini, davvero carini. All’interno e all’esterno trovate un bar, il che aumenta la comodità quando si va in giro con i pargoletti. E se ci si arriva in prossimità dell’ora di pranzo o cena, si può finire in bellezza con le ottime pizze dei Fratelli La Cozza, che sono proprio accanto allo spaccio. Si trova in corso Regio Parco 39 a Torino ed è aperto il lunedì dalle 12.30 alle 19.30, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19.30, il sabato dalle 9.30 alle 19.30. La seconda sede è all’interno dell’8 Gallery al Lingotto, con orari di apertura allargati alla domenica, ma un poco meno di scelta. Un altro bello spaccio torinese in tema di abbigliamento è quello di Diffusione Tessile, l’outlet del gruppo Max Mara. Si trova nel delizioso Villaggio Leumann, alle porte di Collegno, che vale una visita a sé, con le sue casette curate e i loro giardinetti, non sarebbe bello se corso Francia fosse tutto così? Si parcheggia in un comodo cortile interno, dove i piccoletti possono sgranchire le gambe prima di esser trascinati a far compere. Nello stesso spazio si trovano anche l’outlet Archimede, dedicato proprio ai bambini, poi quello delle lanerie Ragno e quello della Bassetti. Ma torniamo a Diffusione Tessile. è il posto ideale per comprarsi il cappotto nuovo per l’anno prossimo, o, visto che l’inverno sta finendo, un bel completo elegante per il matrimonio della cugina Matilde. Perché lo stile è elegantino, non proprio da andarci a spasso nei boschi. La qualità si vede e anche se i prezzi non sono bassissimi, vale la pena farci un giro. Per farsi un’idea di quel che ci si trova, si può visitare il sito www.diffusionetessile.it, che vi darà informazioni precise non solo sui modelli, ma anche sulle taglie e i colori disponibili. L’outlet si trova in corso Francia 313 a Collegno, in provincia di Torino. è aperto il lunedì dalle 15.30 alle 19.30, dal martedì al sabato dalle 10 alle 19.30. Un altro bello spaccio è quello della Polar: qui si trovano capi in pile magnifici, sempre utili perché anche se è estate ne infilate uno in borsa e il bimbo è a posto per tutti i freschetti preserali. Vi si trovano anche giacche in lane cotta, coperte, ottime camicie da notte e pigiami, le calze allegre e colorate della marca Gallo e vestiti chic di marche trendy, come la danese Noa Noa. I prezzi non sono bassi, ma sempre meno che in negozio. Un settore dello spaccio è dedicato ai bambini, così come l’angolo dei cartoni animati che le commesse gentilissime vi metteranno in funzione, incollando i bimbi su un divanetto in attesa che finiate le compere. Veste tutte le taglie, oversize comprese, con gusto ed eleganza. Si trova in Lungo Dora Colletta 113/8, è un po’ difficile da localizzare e si accede da un parcheggio interno. All’ingresso richiedete la tessera che vi darà diritto a percentuali di sconto differente, fino a un massimo del 25%.

Robe di Kappa

Diffusione Tessile

Trevisan

Supermarket della carta

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Pance piene Si trova a Villanova d’Asti lo spaccio della Trevisan, www.trevisandolciaria.it, dove si vendono i prodotti dell’azienda, buoni e genuini, con linea bio. Se ne possono fare grandi scorte. Vi si scoprirà la varietà di prodotti, non solo grissini, tarallucci, ma anche dolcetti, torte e persino tortillas da farcire alla messicana. A meno di non vivere nei pressi di Villanova, non è proprio a portata di mano, ma lo spaccio si trova nei pressi di alcune destinazioni popolari nei weekend di primavera e vicino a tanti nostri amici, tra l’altro: proprio a due passi si trovano l’agricascinetta del pane fresco e l’agrimacelleria Capello. E belle colline per lunghe passeggiate nel verde. Assolutamente impossibile resistere alle mille tentazioni dello spaccio della Venchi, www.lospacciodelcioccolato.it, che si trova nel cuneese. Vivamente suggerito andarci a pancia piena, in modo da fronteggiare in modo assennato le mille tentazioni dei suoi scaffali. Se ci andate con i bambini vi faranno assaggiare le diverse qualità di cioccolatini, tutte esposte in grande quantità e bella vista. Ci si trovano anche molte golosità gastronomiche e vini di zona. Si trova a Robilante (CN) sulla strada statale 20, al numero 30. Infine, visto che la Pasqua si avvicina, è nel pinerolese che si può far scorta delle colombe più buone, che sono quelle golose e 100% burrose della Galup. Allo spaccio si trovano tutte le varietà di colombe e panettoni, più biscotti, cioccolatini e fette biscottate. I prodotti non sono incartati in grande stile, ma costano meno della metà. Si trova a Pinerolo, in via Fenestrelle 32 e fa orario di negozio.

E per finire Braghin Oliaro, ovvero il supermarket della carta, www.supermarketdellacarta.it. Siamo di nuovo a Collegno, non molto distante da Diffusione Tessile. Qui si fa rifornimento non solo di carta, ma di tutto un po’. è il posto perfetto per chi sta per organizzare una festa: ci troviamo piatti, bicchieri e tovaglioli di carta in colori insoliti e belli e poi festoni originali, travestimenti, trombette e cappellini. Se c’è un matrimonio o un battesimo in vista, visitatelo a caccia di bomboniere originali. E già ci siamo, prosaicamente, si possono far grandi scorte di carta igienica con i pacconi da cinquanta rotoli, carta da cucina, risme di carta per disegnare, cosine sfiziose per fare laboratori di creatività insieme ai nostri artisti in erba, che i pioppi ci perdonino. Lo spaccio si trova a Collegno in via Richard d’Oriente 7 e segue più o meno gli orari di ufficio con il continuato. Sarà completa gioia dei bambini andare allo spaccio della Mattel. Giocattoli delle linee Barbie, Fisher Price, Disney. Nel reparto delle seconde scelte le scatole di giocattoli sono fallate, ma il contenuto è perfetto e lo sconto ottimo, dal 50% al 70%. Non è facilissimo da individuare: si trova a Oleggio Castello, in provincia di Novara e si raggiunge abbastanza comodamente dall’autostrada Torino-Milano. Aperto dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, domenica pomeriggio dalle 15 alle 19. E per non sentirci in colpa, abbiniamo la visita al vicino Castello Rocca Borromeo ad Angera, dove c’è il Museo della Bambola, così le bambine si riempiranno gli occhi di meraviglia e lo zainetto di compagne di giochi.

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LA BOUTIQUE DELL’USATO

Spostiamoci infine nella zona elegante della Gran Madre, dove si trova l’outlet Woodstock, in via Monferrato 18. è un negozio piccolo ma ordinato con ingresso dal cortile: siamo nel quartiere chic di Torino e pure l’assortimento di Woodstock è all’altezza, vi si trovano abitini per cerimonia, ma anche abbigliamento, felpe, pantaloni e giacche di marche famose: Les Copains, Moschino, Gant, Fred Perry, Ikks e tanti altri. Gli sconti variano dal 20 al 50% nel corso dell’anno.

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Un posto per vendere quello che non usi, ma anche il posto per trovare quello che non sapevi di cercare

Abbigliamento delle migliori marche e abiti di sartoria di “seconda mano” ma come nuovi. Vasta gamma di oggetti e accessori. Abiti da sposa e prima infanzia

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viviamo cosĂŹ

lorette e riccardo

Doveri e libertĂ

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lorette e riccardo

Lorette, 37 a nni, imprend itrice Paolo, 40 an ni, tecnico Diego, 4 ann ie scuola mate mezzo, rna Michelle, 2 a nni e m asilo nido ezzo,

viviamo così

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Lorette arriva dal Congo, riccardo è italiano: il loro è un matrimonio misto, pieno di amici, parenti e voglia di fare, con due bambini che di qua sono scuri e di là bianchi

I

l nome e la pelle tradiscono l’origine di Lorette, ma l’Africa si vede in lei soprattutto per la simpatia e la capacità di comunicare, così diversa dal riserbo tipico del nord Italia. Mentre racconta è come un’incantatrice: parla con ironica naturalezza e mescola ricordi di un’infanzia lontana con il confronto fra due culture. Lorette ha vissuto da bambina in Congo ed è arrivata in Italia a poco meno di 11 anni. Frequentava la seconda media, ma a causa della lingua ha ricominciato dalla quinta elementare, nella Torino edonista degli anni ‘80, tra paninari, discoteche del sabato pomeriggio e periferia Fiat. “Mio padre abitava in Italia già da tempo - racconta Lorette - . Ha studiato a Perugia e poi si è trasferito a Torino al Centro Nazionale delle Ricerche, dove lavorava come ingegnere agricolo cercando di ambientare alcune piante esotiche. In Congo aveva lasciato la moglie, anche lei ingegnere, con cinque figli, più altri cinque figli avuti da un matrimonio precedente”.

Dal Congo all’Italia “Nell’83 mia madre e mio padre hanno deciso di trasferire tutta la famiglia in Italia – continua Lorette -. Siamo partiti dal Congo con i nostri vestiti leggeri: non dimenticherò mai l’atterraggio a Roma. Era inverno, aveva nevicato tanto e faceva freddo. Mio padre, ci diede il benvenuto portandoci a mangiare la pizza rossa e io, come primo ricordo, ho quel pane molliccio e freddo che ancora oggi mi disgusta. Meglio la pizza bianca!”. A parte il freddo, cosa ti ha colpito? “In Congo abitavamo a Brazzaville, la capitale. Sono cresciuta con mia nonna: eravamo dieci fratelli, c’era un continuo movimento e vivevamo sempre fuori. A scuola, anche se era lontana, andavamo a piedi attraverso la città, fermandoci a giocare sui banchi del mercato. C’era molta serenità: i bambini sono sentiti come una sorta di patrimonio collettivo e ricevono cure e attenzioni da tutti. Se uno si fa male, i vicini lo curano come se fosse un figlio. Se ha fame gli danno da mangiare, se si comporta male lo sgridano. Gli adulti vengono chiamati ‘zii’, anche se non c’è un vero legame di parentela. Questa è una abitudine che ho trasmesso ai miei figli, con gran disappunto di mia suocera che cerca di spiegare ogni volta che la tal persona non è un vero zio o una vera zia. La differenza è che se in Congo non ti rivolgi a un adulto chiamandolo ‘zio’ è una vera mancanza di rispetto e come tale viene punita. Talvolta, tornando da scuola, se mia nonna non era a casa, era normale fermarsi a mangiare da qualche vicino. Ogni famiglia cucina sempre qualcosa in più di quel che consuma, per essere pronta a sfamare gli eventuali ospiti. Qui in Italia mi colpisce la capacità di cucinare per un numero esatto di persone. In questo campo mia suocera ha un talento particolare, prepara il pranzo per tutti e riesce a non avanzare nulla”.

Bambini liberi Il rapporto con i bambini in Congo è diverso? “Sì – continua Lorette -, i bambini sono autonomi: è normale, a partire dai cinque anni, avere piccoli compiti da svolgere. Noi in casa avevamo un calendario con turni severi: lavare i piatti, sparecchiare, tenere pulito il bagno, le scarpe o gli armadi. Tutti avevano qualcosa da fare, maschi e femmine, anche se mia madre dava qualche lavoro in più a noi ragazze, pensando che ci sarebbe servito per il matrimonio. Ognuno di noi faceva il suo lavoro in autonomia, senza un adulto a controllare e di sicuro senza fratelli ad aiutare. Ma il compito era preciso: i piatti si lavavano dopo pranzo; se uno arrivava tardi e mangiava per conto suo, poi si doveva lavare il piatto da solo. Con questo incentivo, noi dieci eravamo sempre puntuali a tavola! Il bello è che una volta fatto quel che si deve, i bambini sono completamente liberi. È un modo di educare diverso, che dà i suoi frutti: i miei fratelli, anche quelli più piccoli, in casa sono capaci di fare tutto. Inoltre i grandi sono responsabili dei piccoli: a 14 anni io andavo a prendere mio fratello alla materna ed era una cosa normale. Adesso un minorenne non può prendere un bambino. Mi piacerebbe adottare uno stile più africano con i miei figli, ma ammetto che anch’io mi comporto da mamma italiana: li proteggo troppo e un po’ anche li vizio”.

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viviamo così

lorette e riccardo

Riccardo Durante le scuole superiori Lorette ha conosciuto Riccardo, il suo futuro marito. “Abitavamo nello stesso quartiere. A quel tempo proprio non potevo immaginare che avrei sposato lui – racconta Lorette -. Aveva cinque anni più di me, mi trattava come una bambinetta, in più mi stava pure antipatico, perché girava in moto e una volta quasi mi ha investito. A 22 anni mi sono trasferita a Novara perché avevo trovato lavoro. Tra le altre cose, avevo studiato informatica, ma a Torino, negli anni ‘90, l’idea di una nera in ufficio non era proprio facile da far accettare. Non era un vero e proprio razzismo, ma sicuramente c’era un forte clima di ignoranza. Non so come mai, Novara era una città più aperta. Avevo da poco finito una storia con un ragazzo e una mia amica, single anche lei, mi ha convinto a iscrivermi a una community di incontri. Così ho cominciato a scambiare messaggi con un tipo, che ovviamente non sapevo chi fosse. Un giorno sono andata a fare la spesa in un grande centro commerciale: stavo correndo nel parcheggio col carrello, un po’ da scema, quando un fuoristrada è uscito in retromarcia. Ci siamo scontrati e il proprietario è uscito arrabbiatissimo. La sera ho scritto quello che era successo al mio amico ‘virtuale’ e lui non ha detto niente. Dopo un po’ di giorni ci siamo dati appuntamento in un bar, per conoscerci di persona in un luogo pubblico casomai fosse risultato un maniaco, e vedo che la persona con cui scambiavo messaggi era proprio quel ragazzo che conoscevo dalle superiori e anche lo stesso con cui avevo avuto l’incidente al centro commerciale! Me ne sono andata subito, arrabbiatissima, ma poi lui ha rintracciato il mio cellulare, mi ha cercato e ricercato e alla fine mi ha convinto a incontrarci di nuovo. Il risultato è che ci siamo messi insieme: eravamo tutti e due molto innamorati, si vede che era destino”.

Matrimonio misto Lorette e Riccardo hanno convissuto un po’ di tempo prima di sposarsi, in provincia di Torino, dove Lorette aveva trovato un altro lavoro. “Abbiamo deciso di comprare casa e ci siamo sposati nel giugno del 2004 – racconta Lorette -. Ricordo il matrimonio come un giorno bellissimo. Dal Congo sono venuti tutti i miei parenti. Non è stata una cerimonia tradizionale come in Africa, dove tutte le damigelle si vestono uguali e si canta e balla per tutto il rito, ma i miei parenti indossavano i vestiti tradizionali, che sono colorati e vistosi. Allo scambio degli anelli si sono messi a cantare e ballare. C’erano un prete bianco e uno nero, un bambino bianco e uno nero che portavano le fedi... Tutto era diviso a metà. L’unica cosa in cui noi neri eravamo in netto vantaggio era il ballo. Come ci muoviamo noi, come cantiamo è davvero eccezionale. I bianchi, a confronto, sono dei pezzi di legno!”. E i vostri parenti cosa hanno detto del matrimonio misto? “Sono stata accettata e lo stesso vale per Riccardo. Solo mia nonna, che pure adora i nipoti, non era molto d’accordo nel mescolare le etnie. In effetti anche se viviamo in un piccolo borgo, dove i bambini sono nati e sono benvoluti da tutti, qui in Italia Diego e Michelle sono considerati ‘di colore’, mentre quando telefonano i miei parenti dal Congo, li chiamano ‘i piccoli bianchi’”.

Razzismo Anche se ci ride scherza sopra, per Lorette l’integrazione e il razzismo sono temi quotidiani, per sé stessa ma anche per i bambini. “Frequentiamo molte coppie miste – dice Lorette – e ci confrontiamo su come crescere i figli e sul tipo di problemi che possiamo incontrare. Per esempio, con la Riforma della scuola voluta dalla Gelmini, c’era il rischio che in ogni classe non potessero esserci più di quattro bambini provenienti da famiglie straniere. In questo modo si volevano evitare i problemi di lingua, perché i figli di immigranti spesso conservano la lingua d’origine. Io l’italiano l’ho imparato da sola, quando sono arrivata in Italia, leggendo Topolino e guardando i cartoni animati e ai miei bimbi parlo francese. Capisco che possa essere un problema, ma è evidente che c’è un po’ di razzismo. In fondo tanti associano l’essere neri all’essere poveri o all’essere ignoranti, disonesti o peggio ancora, se sei una donna, all’essere una prostituta. Per strada mi capita di vedere le vecchiette che si tengono stretta la borsa quando passo io. Ora non mi fa più male, mi sono corazza-

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ta, ma da piccola ne ho sofferto. C’erano i carri di carnevale che ritraevano i neri come cannibali e le altre bambine che mi chiedevano se anch’io le avrei mangiate. Sul tram mi prendevano in giro e mi chiamavano Kunta Kinte. Così mi interrogo sul futuro dei miei bambini e mi chiedo se soffriranno anche loro. A Diego un amichetto ha detto, con innocenza, che era brutto che sua mamma fosse nera. E lui con uguale innocenza ha risposto che sì, sua mamma è nera, ma è anche bella. E per sovrappiù mi ha dato un bacio. Anche inavvertitamente capita di essere razzisti. Una volta, al supermercato, una giovane mamma ha indicato Diego dicendo ad alta voce: “Guarda che bello quel bimbo nero”. Non si è accorta che quel ‘nero’ era proprio di troppo: glielo ho fatto notare e lei era sinceramente dispiaciuta”.

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Dall’Italia al Congo Torneresti a vivere in Africa? “Adesso ho appena aperto una attività in proprio – dice Lorette –, un negozio di compravendita dell’usato per bambini (se volete andarla a trovare, l’indirizzo è Il Biberon di via Cercenasco 9/b a Torino, ndr). Lavoro fino alle 4, poi Riccardo viene a darmi il cambio quando vado a prendere i bambini. Forse tornare in Africa mi piacerebbe: quest’anno per esempio ritornano i miei genitori, perché mia madre non si è mai abituata a vivere in Italia. Due anni fa volevo almeno andarci in vacanza, ma ho scoperto di essere incinta. Riccardo non è mai venuto: aspettiamo che sia finita una casa più bella per portarlo giù, altrimenti abbiamo paura che non si adatterebbe! Neppure i bambini sono mai venuti, perché sono troppo piccoli per fare le vaccinazioni. Ma mia nonna una volta mi ha detto, a proposito di Diego che è un bimbo che non dorme e ha un temperamento iperattivo (noi diciamo che ha uno spirito africano): ‘dammelo, lo tengo qui tre o quattro anni e poi te lo rimando su come nuovo’. Forse gli farebbe bene. Mi ritengo una persona fortunata, ho sposato un uomo che amo e che è bravissimo, ma devo ammettere che mi sento sola: in Congo si vive con molta più socialità. Qui, di tutti i fratelli che avevo, solo tre sono rimasti, gli altri sono tornati giù o sono andati a vivere in Francia. Chissà, forse un giorno anch’io tornerò”.

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a confronto

marta e roberto

Ritratto di famiglia marta, 37 anni, Impiegata, è sposata con roberto, 37 anni, Responsabile amministrativo e hanno due figli, Agata Sofia e Francesco, di 7 e 4 anni. sono torinesi ma vivono da 4 anni in lussemburgo

Da quanto tempo state insieme?

LEI: Insieme da 18 anni, sposati da quasi 9 anni LUI: 18 di conoscenza e 9 di matrimonio

Quante ore lavori

LEI: 4 ore di lavoro e circa 5-6 con i figli LUI: Lavoro circa 10 ore al giorno, cerco di stare con i bimbi almeno un’ora

Il suo peggior difetto?

LEI: Qualche volta troppo perfezionista e un po’ troppo pigro LUI: Permalosa come una scimmia

Il tuo peggior difetto?

LEI: Disordinata e troppo frettolosa LUI: Maniacalmente preciso

Chi comanda in casa?

LEI: Lui pensa che comandi io, in realtà direi 50 e 50 LUI: Lei

Chi spende di più?

LEI: Io! Anche se lui quasi pareggia coi suoi gadget tecnologici! LUI: Lei, ma si costituisce subito

Chi cucina e tiene in ordine?

LEI: Io cucino, lui tiene decisamente più in ordine di me LUI: Lei cucina e proviamo a tenere ordine insieme

Cosa non deve mancare nel vostro frigo?

LEI: Latte, Parmigiano, insalata, pesto LUI: Parmigiano Reggiano e salsiccia

La cena meno sana che hai servito ai tuoi figli?

LEI: Polletti surgelati e patatine LUI: Hot dog e patate fritte

Qual è il gioco più divertente che fai con i tuoi figli?

LEI: Raccontare e mimare storie divertenti e cucinare insieme LUI: Ci inventiamo storie di pirati

Ricordi l’ultima volta che avete litigato?

LEI: Litighiamo poco, l’ultima volta prima di Natale ma era una scaramuccia dovuta al troppo stress LUI: Sì, ma presto chiarito e dimenticato

Libro e film che ti piacciono di più?

LEI: Come libri le saghe tipo la Trilogia di Larsson o Twilight, o i libri divertenti di Bertola, Federica Bosco o Kinsella. Film gialli, thriller o divertenti italiani LUI: I libri di Camilleri e “Caccia a Ottobre rosso”

e quante ne passi con i figli?

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AGRITURISMO - FATTORIA PEDAGOGICA immerso nel verde della campagna con numerosi animali della fattoria •Ampi spazi all’aperto e parco gioco •La domenica pomeriggio giri in calesse •Ristorazione su prenotazione con menu con prodotti genuini di produzione propria e menu per bambini 4-14 anni con prodotti genuini a 10 euro •Vendita formaggi, salami e gelati •Possibilità di merenda picnic Via San Francesco, 178 - Giaveno (TO) - tel. 011 9377182 - cell. 338 1257766/366 3436661

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marta e roberto

a confronto

GG

faccia faccia a o. to a r r e s rit Un lie e ma tra mog e voi? are anch v o r p te Vole a Scrivete i.it igenitor n a @giov e n io z a te red e manda grafia to o f a tr una vos

Shopping preferito dove?

LEI: In genere vestiti da H&M, centri commerciali vari LUI: Negozio tecnologico o di vino

Il ristorante in cui andate più volentieri?

LEI: Pizzerie buone tipo La voglia matta in Lussemburgo e Queendici a Torino LUI: Pizzeria sotto casa

Il tuo momento preferito nella giornata?

LEI: La sera, bambini a letto, due orette io e Bo a guardarci la tv e chiacchierare LUI: La sera tardi per godersi la pace

Com’è un weekend tipico in casa vostra?

LEI: Spese varie, attività dei bambini (feste, spettacoli, visite di amichetti), cene con amici LUI: Spesa, amici e spesso gitarelle

Cosa

avete fatto l’ultima volta che siete usciti senza figli?

LEI: Cena con amici in un super ristorante LUI: Cena al ristorante

Quale servizio vorresti nella tua città?

LEI: Lussemburgo è ben fornita di servizi per famiglie, bambini, cittadini, non saprei indicare qualcosa che mi manca in particolare LUI: Baby sitter on demand

Come ti immagini fra vent’anni?

LEI: Spero felice come adesso, io e Bo insieme in qualche paese interessante, i ragazzi all’università non so dove LUI: Grasso e simpatico

Cosa faranno i tuoi figli da grandi?

LEI: Spero qualcosa che li renda felici, per ora Agata vuole fare la veterinaria e Francesco il pilota LUI: Agata negozio di animali, Francesco il venditore

Qual

LEI: Felice e unita LUI: Coesione

è la parola che riassume la vostra famiglia?

Giovani Genitori 33

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34 Giovani Genitori

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di Marina Notari

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Tutti pazzi per il writing

i dice che per comprendere i nostri ragazzi ci si deve avvicinare al loro mondo. Evitiamo di immaginarci con le braghe cadenti, il boxerino rosa-fluo o le meches dai colori improbabili. Le cose da fare per sentirli ancora vicini e farli sentire almeno qualche minuto orgogliosi di noi, sono tante: c’è chi ci scia insieme (che fatica stargli dietro però) o chi li sfida a un partitone di Wii. E perché no, anche condividere la passione per il writing e i graffiti! Non siamo impazziti, non vogliamo trasformarci in trasgressivi imbrattamuri, vogliamo solo sfogare il nostro istinto espressivo. Come? Nulla di illegale, quello che vi proponiamo è un minitour per la città di Torino, a vedere i muri graffitati dai ragazzi. Muri di confine di parchi, sottopassi e vecchi casolari, messi a disposizione dei giovani artisti attraverso l’iniziativa “Murarte”.

Writers in azione Chi desidera avere a disposizione un po’ di questa “tela urbana” può iscriversi a Murarte, in via delle Orfane 22 a Torino, presso il centro Informagiovani. Possono partecipare anche i minori, con la firma dei genitori. Il neo-artista viene poi contattato appena un muro è libero e riceve un tesserino che lo autorizza a lavorare in quel luogo al suo progetto (non ci sono vincoli se non le solite norme sulla decenza dei soggetti). Il tesserino vale quattro mesi e a opera finita si può pubblicare la foto dell’opera sul sito www.comune.torino.it/murarte, dove si trovano anche tutte le informazioni.

Writing in mostra Dove vedere i lavori finiti? Ci sono quelli bellissimi di via Domodossola, sul muro di cinta del parco della Tesoriera, ora un po’ nascosti dai lavori di ristrutturazione. Lì vicino, in via Zumaglia, i muri di cinta di un piccolo parchetto, colorati ad arte, valorizzano e vivacizzano quest’area altrimenti triste; al parco della Pellerina è stato decorato il gabbiotto del noleggio bici; il sottopasso di via Mazzarello è esempio di esaltazione di uno spazio destinato altrimenti a triste degrado. Da visitare c’è la scuola King di corso Francia, il capolinea dell’1 poco distante, i giardini di via Valgioie e l’impianto sportivo di via Pietro Cossa. Passando alla zona est di Torino si possono vedere i muri di via Cigna (ex Facit e spazio 211); via Foggia di fronte alle Robe di Kappa; l’area dell’ex-Ceat di corso Palermo; i casolari di lungo Dora Colletta, per proseguire poi in corso Moncalieri verso la piscina Lido; in via Cesana dalle parti di corso unione Sovietica; alla Coop di via Roveda verso Beinasco. Per il valore artistico e umano è da vedere il murales che ricorda la tragedia della Thyssen, che si trova in corso Valdocco.

E ora a noi Con tanta bellezza negli occhi, ai bambini sarà venuta voglia di scrivere almeno il proprio nome con letteroni gonfiati, bolle viola ed effetti tridimensionali. Per iniziare bisogna studiare la “tag”, cioè la firma dell’autore, la prima cosa che un artista doc deve saper fare. Perciò bisogna esercitarsi finché si è pienamente soddisfatti: armate i bambini di pennarellone e carta da fotocopie e cominciate a scarabocchiare il nome, che dovrà essere abbreviato, soprattutto se lungo come Valentina o Federico, e scritto senza mai staccare il pennarellone dal foglio. Se siete a corto di idee, potete collegarvi a Internet e visitare il sito www.graffiticreator.net. Una lezione di educazione civica da abbinare a questa fase, è che per quanto bella possa essere una tag, non deve essere fatta sulle cose degli altri, siano muri, porte del bagno della scuola o monumenti. Invece è bello personalizzare la maglietta, lo zaino, le scarpe, il diario e anche l’agenda del papi se lui è d’accordo.

Graffiti kids È ora di partire con un graffito vero e proprio. Per esercitarsi non occorrono le bombolette da writer, basta una buona scatola di gessetti colorati, della carta da pacco che offre una bella superficie per esercitarsi, dei fazzolettini di carta per fare le sfumature. Il vantaggio dei gessetti è che coprono velocemente grandi aree, si sfumano fondendosi facilmente con gli altri colori, si puliscono senza fatica dalle cose e dai vestiti. Però si rompono facilmente e fanno parecchia polverina, quindi un’aspirapolverata finale è indispensabile. Prima di cominciare, preparate un bozzetto piccolo con forme e colori. Non occorre perdersi nei dettagli, quelli si faranno nel lavoro in grande, basta avere un’idea di massima. La carta da pacco può essere attaccata al muro (magari nel box o nella cantina del nonno), oppure stesa su un tavolo o sul pavimento. Si parte col tracciare a matita i contorni della scritta, poi si riempie ogni lettera con un colore chiaro, si aggiungono bolle, onde, raggi di colori contrastanti (viola su giallo, arancio su azzurro, verde su rosso) si continua creando il contorno di tutte le lettere con un colore molto scuro e si termina, sfumando quest’ultimo verso sinistra in basso per creare l’ombra (con un fazzolettino fregare sul colore e “sporcare” le aree sottostanti). Aggiungete in alto a destra delle macchie bianche per dare luce. Alla fine ritagliate la carta intorno alla scritta in modo che prenda la stessa forma, firmate con la tag e appendete al muro per decorare la casa.

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fitness forum GGl’esperto Paola Strocchio

“G. Bonadies”

Baby-tennis B

aby-tennisti sì o no? Gli stessi addetti ai lavori sono spaccati: c’è chi sostiene che si comincia dopo i sei o sette anni e chi invece preme sull’acceleratore e manda i bambini in campo già a tre anni. La giusta misura probabilmente sta nel mezzo: non a caso la stessa Federazione Italiana Tennis suggerisce di provare a quattro-cinque anni. Sul tennis pende una mannaia atavica: è accusato di causare uno sviluppo asimmetrico del bambino, tuttavia gli ultimi studi medico-scientifici condotti dalla stessa federazione non evidenziano rischi per la salute. Anzi, sembra che il tennis apporti benefici importanti per lo sviluppo psichico, motorio, sociale e coordinativo dei giocatori, anche a partire dai quattro anni. Inoltre aiuta la capacità di concentrazione ed è efficace nella cura dei deficit di attenzione. Ben venga quindi il minitennis, che attualmente viene insegnato in tutti i circoli che aderiscono al programma federale, aperti a chi ha compiuto almeno quattro anni. Per giocare servono mini-racchette e palline depressurizzate, in vendita nei negozi specializzati, da scegliere dietro consiglio dell’insegnante. È bene assicurarsi che tra il piccolo e l’insegnante si crei un buon rapporto: non va dimenticato che nostro figlio dovrà prima di tutto divertirsi, indipendentemente dal talento sportivo. Evitiamo pertanto competitività o agonismo, soprattutto se il bambino non è ancora in età scolare. I primi esercizi aiutano a prendere dimestichezza con la pallina, facendola rimbalzare con la mano destra e con la sinistra, cercando il più possibile l’equilibrio tra l’utilizzo dei due arti. L’obiettivo successivo è centrare un bersaglio stabilito dall’insegnante (un birillo, un cono o un cesto) per sviluppare la mira. Soltanto in seguito si metterà la racchetta in mano al bambino. I costi purtroppo non sono economici: l’iscrizione al circolo varia a seconda della struttura, le singole lezioni costano in genere 2025 euro all’ora. Più conveniente puntare a un corso stagionale: la primavera è la stagione giusta per cominciare.

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GGl’esperto

lo psicologo

Sabrina Marzo - Psicologa e Psicoterapeuta Familiare (via Arbe 20, Torino. Tel. 3391479388 - Autorizzazione n. 456 del 6/12/2006)

cosa fare quando il marito è troppo mammone

Invasione di campo Gentile dottoressa, sono sposata da quasi 3 anni, vorrei avere un bimbo, ma ultimamente io e mio marito non facciamo altro che litigare. Il problema è che lui è un mammone: sua madre passa spessissimo, telefona sempre, mette il becco in tutte le cose e io non la sopporto! Provo a immaginare come sarà la vita con un bambino e una suocera così invadente e mi dico che forse è meglio lasciar perdere. Ma ho 34 anni e non voglio aspettare ancora! Cosa mi consiglia? Grazie! Giordana Cara Giordana, nei primi anni di matrimonio le coppie si trovano ad affrontare un compito arduo: trovare il modo di relazionarsi con le famiglie d’origine, spesso molto diverse tra loro. L’obiettivo è consentire ai coniugi di mantenere i legami con i propri genitori, ma nello stesso tempo costruire l’identità della nuova famiglia. Questo passaggio talvolta richiede qualche scontro: può succedere che le coppie s’aggroviglino, anche per anni. È positivo che nel vostro caso la crisi si sia manifestata fin da subito, poiché è possibile affrontarla con minor fatica; quando invece scoppia dopo lunghi periodi di silenziosa sopportazione, è molto più violenta, genera maggior sofferenza e spesso coinvolge anche i figli. Le difficoltà del passaggio a una nuova famiglia sono il frutto di un gioco di relazione che coinvolge sempre tutte le parti: da un lato i genitori, che nonostante il matrimonio non riescono a considerare autonoma la nuova coppia (e sovente continuano a rapportarsi con i propri figli come prima); dall’altro gli stessi figli, non solo i maschi, che talora fanno molta fatica a evolvere e continuano a cercare ancora, magari non esplicitamente, protezione e conferme. Sicuramente la tua preoccupazione è realistica, nel senso che l’arrivo di un bambino apre fisiologicamente le porte alle famiglie d’origine. Se tu hai la sensazione che già ora non ci sia un confine sicuro per la tua coppia, questo cambiamento genera giusti timori. Nella tua situazione limitarsi a rimandare la gravidanza è un po’ come ritrovarsi al bordo di una piscina e rimandare settimana dopo settimana il momento di tuffarsi, perché non ti senti capace di fare i tuffi. Stare fermi però non fa bene: è importante che tu e lui lavoriate per diventare più sereni e più complici. I litigi frequenti sono il segnale di un malessere che state vivendo: che soluzione potete trovare? Comincerei cercando spazi tutti vostri, dove vi confrontate apertamente e vi sforzate di comprendere le fatiche dell’altro, con l’idea che a “vincere” non sarà l’uno o l’altra (voglio la mamma vicino o non la voglio), ma la vostra coppia, che diventa più matura. Purtroppo molto spesso, quando una coppia si trova a discutere da sola, finisce che entrambi si arroccano sulle proprie posizioni. In questi casi una terapia familiare può aiutare: certo non riesce a cambiare le suocere, però insegna ad ascoltare e a riconoscere i bisogni di tutti e due, rendendo entrambi capaci di fare richieste ai propri genitori senza sentirsi figli cattivi o ingrati. E se la mamma di lui continua a telefonare? Dopo un percorso di condivisione sarà una questione da gestire, ma lo farete insieme e non sarà una fonte di sofferenza per uno solo dei due.

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il pediatra GGl’esperto Giancarlo Corti

Dentini e cucchiaini Mia figlia ha 6 anni e ha un dente definitivo che sta crescendo dietro il dente da latte. Come mai? Dobbiamo andare dal dentista? I denti da latte, cioè i denti decidui, cadono perché i denti definitivi sottostanti ne erodono le radici. Può capitare che un dente definitivo erompa dietro un dente da latte , quando i due denti non sono “in asse”. In questo caso il dentino e il dente nuovo si dispongono su due file, ma questo non deve preoccupare: sarà la lingua a rimediare, spingendo in fuori il dente definitivo e determinando comunque la caduta del deciduo. Se si desidera portare il bambino dal dentista, per tranquillità dei genitori, sarà lui a seguire l’evolversi spontaneo della situazione, senza sottoporre il bambino a inutili e sgradevoli traumi.

Dal latte alle pappe Ho un bimbo di cinque mesi che non sono mai riuscita ad allattare, per cui prende da sempre il biberon. La pediatra mi ha suggerito di integrare la dieta con le prime pappe, ma lui rifiuta drasticamente il cucchiaino e desidera solo mangiare dal biberon. La pediatra però mi ha sconsigliato di dargli la pappa con il biberon. Cosa devo fare? Posso continuare solo con il latte? Cara mamma, sono d’accordo con la sua pediatra: con il biberon bisogna dare latte e solo latte, senza zucchero, biscotti e altro. Non usate il biberon per dare la pappa, perché dareste al bambino una abitudine sbagliata. Alcuni bambini non manifestano una spontanea curiosità per il cucchiaino: è naturale e bisogna lasciar loro tempo di adeguarsi alle novità. Fate un carico di pazienza e giocate un po’ con lui. Magari sarà bene usare il cucchiaino per offrirgli, di quando in quando e senza forzature, il cibo che mostra di preferire. Cinque mesi è il momento giusto per la transizione latte-pappa: non abbiate fretta e ricordatevi che non è una transisizione netta, non è che un giorno si beve il latte e il giorno dopo si mangia la minestrina. Avete diversi mesi per imparare, cominciate con molta calma e dolcezza: i risultati si vedranno presto.

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martinArte

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Corso Siracusa, 24/A - Torino - tel. 011 352427 - fax 011 3091323 - cell. 335 360545 - paolabarbarossa@libero.it


GGl’esperto

l’educatrice

FrancescaMoriondo Stefania Galdini - avvocato

A sostegno delle mamme Gentile redazione, sono una neo abbonata e ho un bimbo di 2 anni e mezzo. Quando è nato mio figlio, ho avuto molte difficoltà: un po’ di depressione, allattamento difficile, senso di inadeguatezza. Vorrei avere un secondo figlio, ma l’idea mi spaventa. Mi piacerebbe poterne parlare con una doula e magari, nell’eventualità di un secondo figlio, poter contare su un aiuto di questo genere. Per maternage si intende questo? Non so però dove poterne trovare una: abito a Torino. Mi potete aiutare? Grazie Silvia Cara Silvia, per moltissime donne il periodo successivo al parto si rivela davvero faticoso a livello fisico e psicologico e, in ogni caso, decisamente diverso da come lo si era immaginato. A parte alcune fortunate che possono contare su nonne giovani e poco ansiose, tutte le altre neomamme trascorrono molte ore da sole alle prese con problemi mai affrontati prima (difficoltà di allattamento, ragadi, rigurgiti e coliche, pianti incomprensibili del neonato), dovendo sopportare la stanchezza per le notti insonni che si accumulano. I neopapà, anche loro frastornati e impauriti dalla novità, non sempre sono in grado di dare una mano alla compagna dal punto di vista pratico o emotivo. In compenso, arrivano critiche e consigli da qualunque parte, talvolta non richiesti o non utili, che confondono e generano irritazione. Nel giro di poco tempo ci si convince che tutte le altre madri sono più brave e capaci di noi. Come è successo a te, di tutta questa esperienza si può far tesoro per una gravidanza successiva, cercando di prepararsi e prevedendo qualche aiuto. Alle volte è sufficiente abbandonare il mito del “farcela da sole a qualunque costo”, per trovare soluzioni di buon senso e di facile realizzazione. Per esempio può essere funzionale accettare l’aiuto di qualche parente che si offre per le faccende domestiche o, se non si amano ingerenze pericolose, ingaggiare una colf ogni tanto. Un’amica disponibile o una baby sitter ci può permettere qualche ora di meritata distrazione, per andare dal parrucchiere o fare una passeggiata in centro. Senza sensi di colpa, perché staccare la spina e occuparsi di altro che non siano pannolini e biberon fa bene a noi, ma fa bene soprattutto al bambino che godrà di una mamma più rilassata. Fondamentale è non rimanere sole troppo a lungo: frequentando altre mamme si tocca con mano che tutte hanno gli stessi dubbi e le stesse paure e una bella chiacchierata smonterà la maggior parte dei problemi. Una scelta da fare con cura è quella del pediatra: diciamo che ci deve “ispirare” almeno un po’, perché sarà compito suo aiutarci nell’affrontare i primi problemi di cura e di salute del neonato e, se ci si intende, tutto è più facile. Ricordiamoci che, se non ci soddisfa, il pediatra può essere sostituito. Se si hanno esigenze specifiche legate all’allattamento o a una particolare fragilità emotiva, ci si può rivolgere ai consultori pediatrici e familiari che organizzano gratuitamente gruppi di sostegno all’allattamento (gli indirizzi sono rintracciabili presso l‘Asl di appartenenza). Esistono associazioni private gestite da ostetriche, da educatrici o da mamme esperte che seguono la donna prima e dopo la gravidanza, con particolare attenzione all’aspetto psicologico. Si tratta di risorse a pagamento che, in genere, propongono un “pacchetto” di assistenza da concordare a seconda delle esigenze (vi segnaliamo alcuni indirizzi). In Francia e nei paesi anglosassoni esistono associazioni ed elenchi ufficiali di “doule”, parola greca che significa “colei che serve la madre”, cioè donne molto esperte che supportano la mamma prima, durante e dopo il parto, soprattutto con interventi naturali, come i massaggi e l’aromaterapia. Le doule promuovono l’allattamento al seno e sostengono la coppia dei genitori dal punto di vista emotivo. In Italia non esiste ufficialmente la figura della doula e pertanto non vi è un albo professionale cui fare riferimento. Ultimo ed essenziale consiglio: circondiamoci, per quanto possibile, di persone positive e rilassate, quelle che ci fanno sentire una buona mamma anche se ogni tanto sbagliamo, semplicemente perché nessuno meglio di noi conosce il nostro bambino. Non ascoltiamo chi in un modo diretto o subdolo ci critica o ci svaluta, chi dà consigli non richiesti o ama instillare dubbi anche quando tutto procede per il meglio.

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www.lamaternita.it www.centroclinicocrocetta.it www.guardaluna.net Lega per l’allattamento materno www.lllitalia.org Movimento allattamento materno italiano www.mami.org (vedi tra i gruppi di auto aiuto “Luna di latte“)


l’avvocato GGl’esperto Francesca Galdini

cosa copre l’assicurazione incendi di una nuova casa?

Casa assicurata Gentile avvocato Galdini, vivo con la famiglia in una casa di proprietà, acquistata parecchi anni fa. Al momento dell’acquisto la banca con cui abbiamo contratto il mutuo ci ha fatto stipulare un’assicurazione incendi per la casa. Ora però ho un dubbio: in caso questo sciagurato incendio capitasse davvero e incenerisse la casa, cosa risarcisce l’assicurazione? L’intero valore della casa o solo la somma che corrisponde al mutuo? La ringrazio molto e le porgo cordiali saluti Roberta Cara Roberta, al giorno d’oggi acquistare una casa è sempre più oneroso: è un bene di primaria importanza che va di conseguenza salvaguardato nella sua integrità affinché mantenga inalterato (oppure, auspicabilmente, aumenti) il suo valore. Certo, e aggiungo fortunatamente, eventi dannosi di questo genere si verificano raramente ma, nell’ipotesi scongiurata in cui accadessero, potrebbero danneggiare l’immobile a discapito del suo proprietario e dell’istituto di credito che vedrebbe in questo modo andare in fumo, letteralmente, la propria garanzia. Normalmente la polizza incendio deve essere in grado di ricoprire il valore dell’immobile soggetto a mutuo: bisogna infatti indicare sia il valore dell’abitazione sia quello del suo contenuto, ossia l’arredo e i beni ivi compresi. Inoltre l’istituto di credito richiede che la durata dell’assicurazione sia di qualche mese superiore (fino a un anno) alla scadenza dell’ultima rata del mutuo, in modo da essere tutelato anche durante il periodo necessario per l’estinzione del mutuo stesso. Esistono infine due tipologie di assicurazioni: la prima, detta a valore intero, ove la compagnia assicuratrice si impegna a rimborsare l’eventuale danno in misura proporzionale alla cosiddetta “scopertura” (per intenderci: se il suo immobile vale 100 ma lei lo ha assicurato solo per 50, in caso di danno pari a 30 l’assicurazione rimborserà solo 15); la seconda, detta a primo rischio assoluto, in cui la compagnia di assicurazioni si obbliga a corrispondere in denaro l’eventuale danno fino alla concorrenza dell’importo assicurato (in buona sostanza, non comporta l’applicazione della regola proporzionale anche se la somma assicurata risulta inferiore al valore complessivo del bene assicurato). Nella sua lettera non specifica che tipo di polizza ha stipulato: per questo motivo ho potuto offrirle solo una risposta alquanto generica; spero comunque che questa traccia possa aiutarla a trovare la risposta che le interessa.

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il chimico

Ugo Finardi - chimico

Pile in batteria Q

uesto mese parliamo di pile, nel senso delle batterie elettriche che danno corrente a una miriade di oggetti portatili di vario tipo, dalla torcia (che ne è l’utilizzatore per antonomasia) al lettore mp3, dal cellulare al computer laptop e via discorrendo. Innanzitutto, avreste mai detto che mentre telefonate, scrivete, mentre siete sul pullman, ascoltate musica o illuminate il prato, nell’oggetto che state utilizzando avvengono reazioni chimiche? È quel che accade nelle batterie. Ma andiamo con ordine. La prima fonte portatile di corrente elettrica è stata la pila di Volta. Alessandro Volta ne fu l’inventore un paio di secoli fa o poco più e la pila ha questo nome proprio perché è stata costruita con una pila (scusate la tautologia) di elementi (dischi di rame alternati a dischi di zinco e di cartone imbevuto in una soluzione di acqua acidulata). Ai due capi della pila erano disposti due fili conduttori che trasportavano la corrente elettrica dove necessaria. Nella pila di Volta (e nelle batterie moderne di ogni genere) avviene una serie di reazioni la cui somma finale è una reazione di ossidoriduzione. Senza andare troppo nel fine, succede che una specie chimica si ossida (cioè perde elettroni) e una si riduce (cioè li acquista). Il trucco della pila elettrica è che il trasferimento di elettroni da una specie all’altra avviene attraverso il filo che porta corrente ai circuiti del telefonino, mp3 o computer o alla resistenza della lampadina (o al led per i più evoluti). La “driving force” della reazione e dello spostamento di elettroni da una parte all’altra è data dalla somma dei “potenziali redox” delle specie chimiche coinvolte, ovvero dalla tendenza naturale di perdere o acquistare elettroni delle diverse specie chimiche (elementi, molecole, ioni). Naturalmente lo spostamento di elettroni da una parte all’altra genera anche uno spostamento di carica elettrica negativa, che nella reazione è controbilanciato da uno spostamento di ioni positivi nel senso opposto, in modo da mantenere la neutralità. Quando non c’è più nulla che si può spostare (o quel che c’è non riesce più a spostarsi per motivi intrinseci) la batteria è scarica e deve essere cestinata o ricaricata. I tipi di batterie sono numerosi: la divisione più attuale è tra ricaricabili e non ricaricabili. Le nonricaricabili più classiche (le batterie più antiche) sono quelle che utilizzano lo zinco che si ossida, assieme al biossido di manganese, che si riduce con in aggiunta un elettrodo di carbonio in forma di grafite. Il biossido di manganese è inserito in una pasta umida in cui è presente del cloruro d’ammonio. Sostituendo quest’ultimo con dell’idrossido di potassio sono state costruite le pile alcaline, più costose ma meno soggette alla scarica. Oltre a queste, esistono anche le pile a bottone (quelle degli orologi) che utilizzano mercurio o argento. Dall’altra parte ci sono le pile ricaricabili. Qui, come è facile intuire, la reazione di ossidoriduzione è reversibile: applicando una corrente di verso opposto a quella che la pila genera, la specie che si è ossidata si riduce nuovamente e viceversa l’altra: la batteria è pronta per un nuovo ciclo di ossidoriduzione. In questo caso le coppie utilizzate sono nichel e cadmio, oppure nichel e un idruro metallico. Le più raffinate utilizzano il litio: in forma metallica per ossidarsi, in forma di sale quando si riduce.

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natura GGl’esperto Elena Brosio

virtù e proprietà di un olio prezioso

Olio di Argan S

i sente molto parlare di olio di Argan, negli ultimi tempi, anche se pochissimi sanno di cosa si tratta. Ed è un peccato, perché è un olio dalle proprietà fenomenali, ottimo per tutti ma particolarmente indicato alle donne in gravidanza e ai bambini. Interessante anche per noi giovani genitori, quindi. Così cerchiamo di scoprire cos’è, chiedendolo a Giulio Luzzatto, uno dei primi a Torino ad aver compreso le straordinarie virtù di quest’oro liquido del deserto e a procurarselo per sistemarlo tra gli scaffali del suo negozio, Supercibarius, che vende cose buone, biologiche e naturali (www.supercibarius.com). “L’olio di Argan viene estratto dai noccioli dell’argania spinosa, un albero diffuso in Marocco – ci racconta -. L’argania è un albero dai rami pungenti, alto una decina di metri, con una chioma ampia e arrotondata che gli conferisce una forma riconoscibile e bella”. L’olio di Argan è utilizzato da secoli in Marocco come olio alimentare e come cosmetico: le donne marocchine ne fanno gran uso in cucina, per condire insalate, couscous e nella preparazione dei dolci. Lo utilizzano anche per rendere setosi e lucenti la pelle e i capelli, con risultati prodigiosi. In effetti, ci spiega Giulio Luzzatto: “L’olio è molto ricco di vitamina E, di antiossidanti e di acidi grassi essenziali. Combatte i radicali liberi e rende la pelle morbida e luminosa. La protegge dalle aggressioni esterne di sole, vento o inquinamento atmosferico. Se utilizzato come impacco sui capelli li rende morbidi e brillanti. Serve anche a migliorare l’aspetto delle unghie o come decrontratturante muscolare per i massaggi. L’olio può esser utile anche alle donne in attesa perché è molto idratante, aiuta a evitare le smagliature a mantenere elastica la pelle del corpo”. Anche i bambini possono trarre benefici dalle proprietà di questo olio, in particolare quelli affetti da dermatite atopica. La dermatite è difficilissima da trattare, come ben sanno tutti i genitori di bambini che ne soffrono. “L’ho sperimentato in prima persona, perché mio figlio ha sofferto di dermatite per anni – prosegue Giulio -. Non sapevamo più cosa fare, nessuna delle creme che abbiamo provato funzionava. L’olio di Argan invece ci è stato davvero utile. Non serve ovviamente per la fase avanzata in cui sono presenti piaghe sulla pelle, ma è ottimo nelle fasi iniziali, per mantenere la pelle idratata. Ha un alto potere ristrutturante, contiene vitamina E purissima e non causa irritazioni, perciò è perfetto per le pelli secche e delicate dei bambini”. Unico difetto di quest’olio, sembrerebbe, sono i prezzi non proprio popolari. Ci consoliamo però pensando che la sua produzione è molto politicamente corretta e sostenibile. L’olio di Argan è prodotto infatti esclusivamente da donne, riunite in cooperative. Queste cooperative femminili si impegnano anche in progetti di riforestazione per preservare l’argania spinosa. Gli alberi di argania contribuiscono ad arrestare il progressivo avanzamento del deserto e sono stati dichiarati dall’Unesco riserva della biosfera. Una bella storia edificante, insomma.

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GGl’esperto

libri

Stefania Moriondo

Quando esce il giornalino? C

he profumo aveva il Topolino appena comprato! Quell’odore di carta e di colla ha accompagnato la nostra infanzia. Oggi l’offerta di giornalini è più vasta, colorata, ricca e ambiziosa, ma l’attesa del nuovo numero, la visita all’edicola di fiducia, il soldino per pagare il giornaletto, sono abitudini che continuano a piacere a grandi e piccini. Il piacere di leggere si coltiva anche con i fumetti, con una spesa contenuta e assai meno futile dei pupazzetti e delle macchinine che riempiono le case. Vi proponiamo una rapida carrellata dei giornalini “pre-lettura”, dedicati ai bambini da 3 a 6 anni, che non vanno ancora a scuola ma già si divertono con illustrazioni e giochini. La Pimpa (2,60 euro) ha come protagonista la simpatica cagnolina bianca a pallini rossi disegnata da Francesco Tullio Altan. Alle sue storie ci si affeziona subito perché è proprio come i bambini, sempre curiosa ed entusiasta; parla con tutti ed è disegnata con un tratto semplice. I suoi compagni di avventura sono i notissimi Armando, Coniglietto, la gatta Rosita, Tito e Olivia Paperina. Ogni numero propone due fumetti dalle trame poetiche e strampalate. Qualche esempio? La Pimpa raggiunge l’Africa in bicicletta per andare a misurare la temperatura, ma rientra in tempo per bere il latte della sera. Mette il carbone nel tritatutto per la stufa della formica Bibì che lo ha finito e si è presa il raffreddore. Con la fionda tira le polpette alle nuvole che brontolano per la fame. La rivista contiene anche altre storie, disegni da colorare e giochetti di semplice enigmistica (labirinti, le differenze, unisci i puntini, trova gli oggetti uguali); solo talvolta è offerto un gadget o un vero e proprio regalo, magari uno zainetto o un peluche, con un costo maggiorato. Simile alla Pimpa per qualità e originalità delle storie è la rivista di Giulio Coniglio (2,60 euro). Qui l’autrice è Nicoletta Costa, che in ogni numero scrive un fumetto il cui protagonista è appunto il coniglio Giulio, accompagnato dai suoi amici animali, la renna Renata, la lumaca Laura, il topo Tommaso, l’oca Caterina. Il gruppo si dà sempre un gran da fare per dare una mano a chi ha un problema: l’istrice Ignazio viene accompagnato dall’oculista; la mucca Maddalena ha paura di fare il bagno; tutti insieme aiutano i Signori Rondinelli a ricostruire il nido distrutto da un fulmine. Molto carine le filastrocche e le fiabe dal mondo. Piace tantissimo anche la pagina della scienza che risponde ai grandi dubbi sugli argomenti più vari e divertenti: come nascono i vulcani? Che cosa è importante mangiare per crescere bene? Come si può produrre meno immondizia? E anche: perché si formano le caccole nel naso? Non mancano ricette e lavoretti, giochi e un bel poster da appendere in camera. Per gli affezionati della Walt Disney c’è Winnie the Pooh (2,60 euro) e Cip & Ciop (2,90 euro). In ogni numero di Winnie trovate quattro brevi avventure della sgangherata banda (piuttosto tontolona, bisogna dirlo) composta dall’orsetto goloso e dai suoi amici. Qualunque cosa succeda, finisce sempre che Winnie si abbuffa di miele e tutti sono contenti. Cip & Ciop contiene quattro fumetti dalle storie semplici e ingenue che si svolgono nel bosco in compagnia di altri scoiattoli. In entrambe le riviste ci sono giochini, disegni da colorare, ricette, lavoretti, una pagina di barzellette e un gadget in regalo. Per i futuri piccoli scienziati, Focus Pico (4,50 euro) è la versione baby della rivista di divulgazione scientifica Focus. Adatta dai 4 anni in su, in ogni numero presenta molti giochi (labirinti, differenze, prime scritte, primi calcoli), una storia illustrata da leggere con mamma e papà, qualche fumetto, un lavoretto di bricolage da fare tutti insieme, gli adesivi stacca-attacca. Un inserto centrale è dedicato ai genitori, con piccoli suggerimenti per la crescita e l’educazione del bambino. Spesso il giornale è accompagnato da un gioco educativo, senza aumento di prezzo.

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salvadanaio GGl’esperto Luciana Ravetto

Assegni di studio C

ontributi regionali per l’assegno di studio: la Regione ha approvato il “buono scuola”, un assegno per coprire i costi di iscrizione e frequenza e per le spese di libri di testo. I buoni si rivolgono a tutti gli studenti residenti in Piemonte che stanno frequentando la scuola primaria o secondaria in scuole statali o paritarie. Per richiedere l’assegno bisogna avere una certificazione di redditto del nucleo familiare Isee pari al massimo a 32.000 euro. Possono presentare la domanda i genitori o gli stessi studenti, se maggiorenni. Le domande devono essere presentate secondo le modalità definite da ogni Comune entro il 30 aprile 2010. Attenzione che il comune da prendere in considerazione non è quello di residenza, ma quello dove si trova la scuola. Ulteriori informazioni su Internet all’indirizzo www.regione.piemonte.it/istruz/dirstu/sostenibile.htm nella sezione Bandi 2010.

Voucher per chi è in cerca di lavoro Chi risiede in provincia di Torino, soprattutto se donna, ha responsabiltà di cura di un familiare (figli piccoli, anziani, disabili o malati) ed è in cerca di lavoro o rischia di perderlo e ha un Isee non superiore a 40.000 euro, potrà da oggi presentarsi nei Centri per l’Impiego della Provincia, accedere a percorsi di inserimento lavorativo e chiedere l’assegnazione di un voucher per l’acquisto di

servizi alla persona. Il voucher, che servirà al rimborso delle spese sostenute e regolarmente documentate, avrà un importo massimo mensile di 1000 euro per un anno, eventualmente prorogabile per altri 12 mesi. Per l’intervento sono disponibili circa 2.170.000 euro, risorse trasferite dalla Regione dell’ambito del Fondo sociale europeo 2007-2013.

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cinema e home video

Mario Bettas Valet Dumbo

Crescere tra i draghi L

a Dreamworks Animation, il famoso studio cinematografico americano, creatore di film d’animazione di successo, ritorna in sala con Dragon Trainer, tratto dalle serie di romanzi per ragazzi scritti di Cressidra Cowell. Il lungometraggio, totalmente realizzato in Computer Grafica 3D, è stato diretto a quattro mani da Dean De Blois e Chris Sanders, già registi nel 2002 di Lilo e Stitch. Recentemente sono stati presentati in anteprima alcuni minuti di film al Future Film Festival di Bologna, dove gli apprezzamenti sono stati unanimi. Hiccup è un giovane e ambizioso vichingo che sogna di poter diventare un bravo ed esperto cacciatore di draghi e apparire maturo agli occhi della comunità in cui vive. Il ragazzino però, figlio del più apprezzato cacciatore del villaggio, è impacciato e non dimostra la stessa dimestichezza del padre con le armi e i combattimenti. Le sue convinzioni e i suoi obiettivi iniziali saranno stravolti dall’incontro con un cucciolo di drago ferito. Grazie al nuovo amico imparerà molte nuove cose sui draghi, cose da sempre ignorate dalle credenze popolari e nella società vichinga. Il film affronta il tema della crescita e dell’ingresso di un adolescente nell’età adulta, lo fa divertendo e senza mai cadere nella banalità e nella noia. È molto interessante, inoltre, il complesso rapporto che lega il giovane protagonista a suo padre; una figura carismatica e punto di riferimento per tutta la collettività. Sul piano tecnico la qualità è indiscutibile, come sempre la Dreamworks ha curato la produzione in modo ineccepibile, senza tralasciare alcun aspetto della scena, dalle scenografie ai personaggi complementari. Consigliato per tutta la famiglia, è in uscita anche nella versione 3D.

Dumbo, il popolare elefantino, compie settanta anni e per l’occasione la Walt Disney propone questo classico del cinema d’animazione in dvd. La pellicola è stata restaurata digitalmente e sono stati rea-lizzati numerosi extra. Oltre all’interessante making of e alla presentazione originale di Walt Disney nel dischetto sono stati inseriti anche giochi, scene eliminate e cortometraggi. In uscita in due versioni, dvd e blueray disc.

Bob Aggiustatutto

Alice in Wonderland Tim Burton, creatore di mondi fantastici e regista visionario di pellicole come Edward mani di forbice e Willy Wonka, approda sul grande schermo con un nuovo lungometraggio. Con Alice in Wonderland, questo il titolo della pellicola in uscita, il regista americano, insieme al suo fedele attore feticcio Johnny Depp (nella parte del Cappellaio Matto), riporta al cinema il personaggio più conosciuto nato dalla fantasia di Lewis Carroll. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il film non è tratto dai celebri romanzi dello scrittore britannico, ma è invece una sorta di sequel che mette in scena gli stessi protagonisti e rielabora la storia originale. Alice è cresciuta e non si ricorda nulla del suo viaggio nel paese delle meraviglie. Un giorno, abbandonata una festa per inseguire il Bianconiglio, si ritroverà catapultata, attraverso una tana ai piedi di un albero, nel mondo fiabesco che visitò qualche anno prima. Ritrovati tutti i bizzarri personaggi, le verrà assegnato dalle circostanze un compito di straordinaria importanza. La protagonista è interpretata da Mia Wasikowska, mentre la parte della Regina di Cuori è stata affidata all’attrice britannica Helena Bonham Carter, volto conosciuto nelle pellicole del regista. Il film potrebbe essere inadeguato per i più piccoli, mentre per chi ama i personaggi strampalati e le visionarie ambientazioni gotiche nate dalla fantasia di Burton è assolutamente consigliato.

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Esce per la Avofilm la serie animata Bob Aggiustatutto. Già trasmesso su Raitre all’interno della Melevisione sono proposti quattro dvd con altrettanti episodi: Una giornata impegnativa, Gara di Velocità, Rullo schiacciatutto e La torre dell’orologio. Non sono presenti contenuti extra.


baby web

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Imparare giocando P

oliLab-Kids (www.polilabkids.it) è un sito con finalità didattica che raccoglie una vasta collezione di animazioni rivolte ai bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni. Nasce da un progetto del Politecnico di Milano al quale hanno lavorato docenti universitari in sinergia con insegnanti della scuola primaria e con la supervisione di docenti della scuola media. Con una grafica colorata e curata il bibliotecario Eugenio soddisfa le curiosità del piccolo extra terrestre Tipot che deve fare i compiti, ma non conosce nulla della terra. Gli argomenti trattati riguardano l’ambiente, l’archeologia, la matematica, le scienze e la tecnologia. Si tratta di un moderno esempio di active learning in cui il bambino viene stimolato a cercare attivamente informazioni e approfondimenti su argomenti didattici che sono affrontati in modo serio e scientifico, ma presentati in una forma divertente. Di fondamentale importanza è la parte finale di ciascun filmato che offre la possibilità di valutare o autovalutare quanto appreso attraverso una serie di quiz a risposta multipla che possono essere utilizzati anche durante lavori di gruppo usando delle palette e fissando tempo di risposta e riconoscimenti per i più veloci come nei giochi a premi. Gli scenari d’uso che il sito si propone sono sia quello scolastico, sia quello domestico, prediligendo la combinazione dei due. Per il momento il sito è visitabile in maniera gratuita, ma a regime (al raggiungimento della pubblicazione di circa 300 filmati) prevede tre livelli di abbonamento per le scuole, per gli insegnanti e le famiglie. I costi sono molto contenuti: meno di 5 euro al mese per insegnanti e famiglie, e meno di 25 euro per le scuole.

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in città

Luisa Tatoni

Un trekking alla scoperta delle colline torinesi e una giornata di attività di educazione ambientale e fitness

Robinson sotto casa C

i sono terre lontane, bellissime ed esotiche, dove è bello passare le vacanze. Bellissime e sconosciute sono anche le colline a due passi da Torino: un territorio selvaggio e misterioso, dove raramente potrete piantare la tenda e dormire, oppure accendere il fuoco e cucinare la cena come in un vero accampamento di pionieri. Salgari Campus e Taurasia Adventure propongono un insolito e originale weekend, aperto a partecipanti di tutte le età. Si chiama “Robinson in città” ed è un trekking unico e particolare, con asini e cavalli a seguito, per scoprire la natura e salutare la primavera, percorrendo per uno o due giorni, a scelta, sentieri, valli e parchi lungo il Po e sulla Collina di Torino.

Il programma La partenza è fissata alle 8 di mattina di sabato 20 marzo, zaino in spalla e scarponcini ai piedi. Luogo d’incontro l’ingresso del Parco Leopardi da corso Moncalieri a Torino. La giornata comincia con una camminata di sei chilometri in leggera salita, fino al parco della Rimembranza. Qui, all’ombra del Faro della Vittoria, i partecipanti potranno riposarsi e pranzare al sacco prima di riprendere il cammino e procedere di nuovo attraverso le colline, per l’Eremo dei Camaldolesi e Reaglie fino alla Basilica di Superga. Chi ha gambe buone conclude la giornata scendendo a piedi fino al Salgari Campus, gli altri possono prendere la Cremagliera. Al Campus si costruiscono i ripari nel bosco per passare la notte (ma si può dormire anche in bungalow o in tenda) e per cena si può cucinare da soli sulle griglie predisposte, oppure approfittare del servizio di ristorazione. Dopo cena, prima di andare a dormire, saranno presentate le attività che impegneranno i partecipanti il giorno dopo, domenica 21 marzo. La domenica sarà dedicata alle gare, alle prove di orientamento e ai percorsi di ecorunning. Ci si arrampica su ponti tibetani, tirolesi, e tailandesi, su funi, pertiche e scale. Si sperimentano i passaggi orizzontali, le stazioni arboree, la discesa sulla carrucola, i labirinti per le attività di percezione e di orientamento. Tipici del Salgari Campus, saranno proposti i laboratori per la costruzione di ripari e capanne, compresi quelli per accendere il fuoco con sistemi primitivi, cuocere i cibi, depurare l’acqua e lavorare argilla e legno. Non mancano gare di tiri e di lanci, da provare con l’arco, il boomerang e il giavellotto. Per tutta la giornata i partecipanti potranno avvicinarsi a cavalli e asini, che accompagneranno il trekking portati dall’associazione Asintrekking di Asti. Il pranzo della domenica può nuovamente essere al sacco, ma gli organizzatori, su prenotazione, preparano una grande grigliata di carne e verdure.

Iscrizioni Per iscriversi al trekking bisogna prenotare entro il 15 marzo: è possibile anche partecipare a una singola giornata. La quota di partecipazione è di 15 euro per un giorno, esclusi pasti e trasporti, mentre i due giorni costano 28 euro. La formula tutto incluso, che comprende cena, pranzo e colazione, più il pernottamento in bungalow, costa 60 euro. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi al Salgari Campus, al numero 011 8196157 oppure al 340 5414755, email info@salgaricampus.it, www.salgaricampus.it.

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La rivista per le famiglie del piemonte

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spettacolo

Il burattino Gianduja A

ll’Alfa Teatro, nell’ambito della rassegna per famiglie “Giornidifesta”, vi attendono degli ospiti prestigiosi. Infatti, potrete fare la conoscenza del Re Leone, l’elefante e del medico di matrimoni. Il biglietto intero costa 6 euro (ridotto fino a 10 anni 4 euro).

Domenica 14 marzo, ore 16.30 Il Re Leone e l’elefante C’è un elefantino solo al mondo, piccolo, timido ma molto coraggioso. Un giorno, l’elefantino incontra il grande re degli animali, sua maestà il leone. Uno è grande e l’altro piccolo: uno è grande per autorevolezza e autorità e l’altro piccolo ma pieno di umiltà e rispetto. Il re saprà istruire l’elefantino alla vita, conducendolo alla soglia della maturità. Tecnica utilizzata: pupazzi manovrati a vista. Da 4 anni. Venerdì 26 e sabato 27 marzo, ore 20.45 Domenica 28 marzo, ore 16.30 Medico di matrimoni L’intrigo è classico ma avvincente. Il giovane Florindo è innamorato di Doralice. Fin qui tutto bene.

Ma c’è un ma! Il padre di lei, il dottor Pancrazio, ha promesso in sposa la figlia a quell’altro, Zan Ganassa, ricco commerciante veneziano. Però Doralice non vuole Zan Ganassa, vuole Florindo. Quindi come si fa? Per fortuna c’è un tale, Gianduja, amico degli infelici innamorati, che sistemerà le cose, allontanando il rivale. In questo modo, Florindo e Doralice potranno coronare il loro sogno d’amore con il matrimonio. È la prima avventura con protagonista Gianduja burattino. Tecnica utilizzata: spettacoli di burattini tradizionali piemontesi. Da 5 anni. Alfa Teatro Via Casalborgone, 16/l - Torino Per informazioni: tel. 011 8193529 www.alfateatro.it

Le Figure dell’Inverno Prosegue anche a marzo “Le Figure dell’Inverno”, rassegna di teatro di figura dedicata a bambini da 3 a 12 anni e alle loro famiglie, giunta alla sesta edizione. Gli spettacoli vanno in scena presso il Teatro Educatorio della Provvidenza. Biglietto unico a 5 euro. Domenica 7 marzo, ore 16 Le tre prove di Fagiolino Spettacolo di burattini della tradizione. Da 3 a 10 anni.

Domenica 21 marzo, ore 16 Le avventure di Frappiglia Spettacolo di burattini tradizionali abruzzesi. Da 3 a 8 anni. Teatro Educatorio della Provvidenza Isola Pedonale della Crocetta Corso Govone, 16 – Torino Per informazioni: tel. 011 5691400 cell. 347 7627706/393 6592992 www.labottegateatrale.it

Teatro a vigone Al Teatro Selve di Vigone, nell’ambito della rassegna “Domeniche a teatro”, è in programma lo spettacolo per famiglie “Lupusinfabulae”. L’ingresso costa 4 euro. Domenica 7 marzo, ore 16 Lupusinfabulae

Teatro Selve Vicolo Teatro – Vigone (TO) Per informazioni: Nonsoloteatro tel. 0121 323186 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 17.30 www.comune.vigone.to.it

Walking With Dinosaurs Qualche anno fa, il film da voi preferito era “Jurassic Park”. Poi avete tramandato la vostra passione agli eredi e ora vivete sommersi da pupazzetti di Triceratopo e Tyrannosaurus rex in miniatura. Bene, a marzo arriva a Torino l’eccezionale spettacolo che fa per tutta la famiglia: Walking With Dinosaurs. Da mercoledì 10 a domenica 14 marzo al PalaOlimpico (Isozaki), potrete ammirare, tra le tante specie diverse, un Tyrannosaurus rex in una strabiliante riproduzione robotizzata (alta come un palazzo di due piani!) con il suo cucciolo. Particolarità dello show: i dinosauri camminano ed emettono mostruosi versi! Prevendita biglietti su www.ticketone.it. Da mercoledì 10 a domenica 14 marzo PalaOlimpico (Isozaki) - corso Sebastopoli, 123 – Torino Per informazioni: www.dinosaurlive.com

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spettacolo GGl’agenda

Viaggiatori a teatro A

marzo, si viaggia con la fantasia alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani! Il calendario degli spettacoli si preannuncia ricco di emozioni e avventure favolose. Tante storie che sapranno soddisfare i gusti di bambini di tutte le età. Ecco i titoli in programma: “All’arrembaggio! - Storie fantastiche di pirati”, “Favolosofia n° 2 - La favola delle occasioni”, “Aspettando Biancaneve”, “Circhio lume” e “Moschettieri”. Inoltre, il cartellone di questo mese propone due appuntamenti dal respiro internazionale: “On pense a vous”, spettacolo della Fondazione Trg onlus e del Théâtre de Galafronie di Bruxelles, e “Sotto la tenda - Vi racconto il mio Marocco”, un teatro laboratorio a cura di Abderrhaim El Hadiri. Venerdì 5 e sabato 6 marzo, ore 21 Domenica 7 marzo, ore 16.30 All’arrembaggio! - Storie fantastiche di pirati Tratto dalla collana “Pirati all’arrembaggio” di Sebastiano Ruiz Mignone, è una storia di “pirati per caso” dove un barbiere e un ragazzino si imbarcano accidentalmente su un vascello. Inizia così un’incredibile avventura in cui i due protagonisti, partiti alla ricerca di un’isola fantasma, scopriranno il fascino della vita marinaresca e il valore dell’amicizia. Da 4 anni. Sala Grande. Venerdì 5 e sabato 6 marzo, ore 21 Domenica 7 marzo, ore 16.30 On pense a vous Ambientazione suggestiva per questo spettacolo dal carattere internazionale: gli spettatori si potranno accomodare in uno splendido tendone con il pavimento coperto di tappeti. È così l’interno di una “yourta”, abitazione caratteristica della popolazione nomade della Mongolia. Qui una misteriosa signora vive, sogna, dipinge e racconta... Da 6 anni. Sala Piccola. Venerdì 12 e sabato 13 marzo, ore 21 Domenica 14 marzo, ore 16.30 Favolosofia n° 2 - La favola delle occasioni In una sala d’attesa, due estranei aspettano il proprio turno per cogliere una buona occasione, valida per entrambi. O così sembra. Il fatto è che non è chiaro a chi toccherà. Al primo della fila? Al più meritevole? Al più alto? I due protagonisti, intanto, si confrontano, competono, si conoscono. Infine, anche il tempo trascorso insieme, si rivelerà per loro una buona occasione. È una favola del quotidiano che racconta dell’attesa che si nasconde dietro ogni occasione. Spettacolo dedicato ai più giovani, che avvicina il teatro alla filosofia. Da 8 anni. Sala Grande. Venerdì 12 e sabato 13 marzo, ore 21 Domenica 14 marzo, ore 16.30 Venerdì 19 e sabato 20 marzo, ore 21 Domenica 21 marzo, ore 16.30 Aspettando Biancaneve C’era una volta un luogo non luogo in cui si incontrano due personaggi molto diversi: una fanciulla sui pattini a rotelle e un mago artefice di sorprese. Insieme attendono Biancaneve per consegnarle una mela... Da 3

anni. Sala Piccola. Venerdì 19 e sabato 20 marzo, ore 21 Domenica 21 marzo, ore 16.30 Sotto la tenda - Vi racconto il mio Marocco Abderrhaim El Hadiri, dopo il grande successo ottenuto la passata stagione con lo spettacolo “Heina e il Ghul”, ritorna alla Casa con un nuovo magico appuntamento dal sapore di Marocco. È un teatro laboratorio in cui l’attore racconta un viaggio immaginario mediante l’utilizzo di terre colorate e di oggetti tradizionali della cultura araba. Immersi in un mondo lontano (ma allo stesso tempo vicino a noi), si attraverseranno città, montagne e deserti, si potranno conoscere i tuareg e i nomadi e si incontreranno personaggi magici ed esotici. Per tutti. Sala Grande. Sabato 27 marzo, ore 21 Circhio lume Spettacolo di teatrodanza ai confini del clown. Uno show costruito su equilibrismi impossibili e irresistibilmente comici, che utilizza un linguaggio in bilico tra il tragico e il grottesco, un po’ caricato e clownesco. Da 6 anni. Sala Grande. Domenica 28 marzo, ore 16.30 Moschettieri Utilizzando un linguaggio comico, lo spettacolo racconta con leggerezza una storia celebre. La vicenda focalizza l’attenzione sul personaggio del giovane D’Artagnan, aggressivo e attaccabrighe (un po’ come un bullo dei nostri giorni). Ma, imparando dai suoi compagni, il guascone riuscirà a diventare uomo e moschettiere. Liberamente ispirato a “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas. Inoltre, domenica 28 marzo alle 16.30, per Scrittori a teatro, lo spettacolo è preceduto dall’incontro con Guido Quarzo. Da 6 anni. Sala Grande. Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris, 266 - Torino Per informazioni: tel. 011 19740280 da martedì a domenica dalle 15 alle 19 mail@fondazionetrg.it - www.casateatroragazzi.it

Hello Kitty al teatro colosseo Al Teatro Colosseo arriva una star, anzi di più, un’icona degli ultimi anni: arriva Hello Kitty - The show! È un musical (che fa pensare a una favola moderna) in cui la famosissima gattina vive avventure appassionanti accompagnata da personaggi in carne e ossa. I costi dei biglietti variano a seconda della posizione delle poltrone; sono disponibili “pacchetti famiglia” e riduzioni (per maggiori informazioni, rivolgersi al botteghino del teatro). Sabato 6 marzo, ore 15 e 18 Domenica 7 marzo, ore 11 e 15

Teatro Colosseo Via Madama Cristina, 71 Torino Per informazioni: botteghino tel.0116698034/0116505195 da lunedì a sabato, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 teatro@teatrocolosseo.it www.teatrocolosseo.it

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spettacolo

Le mille bolle blu I

mperdibile appuntamento al Teatro Monterosa! Nell’ambito di “C’era una volta...”, rassegna rivolta ai bambini da 3 anni in su, ritorna in scena, a grande richiesta, lo spettacolo “Ouverture des saponettes” che ha conquistato grandi e piccini. Biglietto unico a 5 euro. Al termine della rappresentazione, sarà offerta la merenda ai piccoli spettatori. In sala non è consentita la presenza di bimbi con meno di 12 anni non accompagnati da un adulto. Domenica 7 marzo, ore 16 Ouverture des saponettes Concerto per bolle di sapone. Grazie a un eccentrico direttore d’orchestra, gli spettatori saranno incantati dal mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone. Da strani strumenti appariranno bolle per tutti i gusti: bolle giganti, bolle che rimbalzano, bolle da passeggio, grappoli di bolle e una bolla enorme in cui si potrà addirittura entrare. Teatro Monterosa Via Brandizzo, 65 – Torino Per informazioni: Biglietteria Teatro tel. 011 2304153 (nei giorni feriali dalle 17 alle 19) teatro@teatromonterosa.it - www.teatromonterosa.it

Teatro e pupazzi Chiude in bellezza la stagione 2009/2010 di “Libera… Il Teatro nelle città”, rassegna teatrale dedicata alle famiglie. Gli spettacoli in programma a marzo sono: “Ai bambini con le orecchie” a Caselette e “Il pifferaio di Hamelin” ad Avigliana. Il biglietto costa 5 euro.

Domenica 28 marzo, ore 16 Il pifferaio di Hamelin Tecnica: pupazzi animati. Per tutte le età. Auditorium Eugenio Fassino Via IV Novembre, 19 - Avigliana (TO)

Domenica 14 marzo, ore 16 Ai bambini con le orecchie Tecnica: teatro d’attore e musica dal vivo. Per tutte le età. Salone Polivalente cav. Mario Magnetto Via Alpignano, 113 - Caselette (TO)

Per informazioni: tel. 011 9313488 dalle 9.30 alle 13 cell. 347 3804540 www.artquarium.it

Domeniche a teatro Nell’ambito della rassegna per bambini, genitori e nonni, al Teatro Milanollo va in scena lo spettacolo teatrale “Rosaspina”, presentato dalla compagnia Ferruccio Filipazzi. Domenica 7 marzo, ore 16.30 Rosaspina “E nacque una bambina e fu chiamata Rosaspina. Dodici fate furono invitate alla festa e portarono per la bimba i doni più desiderabili: bellezza, intelligenza, virtù e via dicendo. E la tredicesima fata? Ella pronunciò parole che nessuno voleva sentire: la bambina si pungerà un dito e si addormenterà in un sonno di cent’anni...”. Teatro Milanollo Piazza Casimiro Turletti, 7 – Savigliano (CN) Per informazioni e prevendite: Ufficio Cultura del Comune di Savigliano tel. 0172 710235 dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12 www.comune.savigliano.cn.it

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Il nuovo mondo dell’usato

IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO INVITA SCUOLE, FAMIGLIE E GRUPPI ALLE ATTIVITĂ€ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

dal martedĂŹ al venerdĂŹ: 9.30-13/15.30-19 sabato: 9.30-13/15.30-18 domenica e lunedĂŹ chiuso Ritiro usato su appuntamento

NUOVA APERTURA

Segreteria turistica tel. 011 8606233 www.pngp.it

Il Centro Educazione Ambientale La Cascata di Noasca (TO), a quota mille metri, offre laboratori naturalistici, un albergo per famiglie e un ristorante tipico. Il Centro Visitatori Homo et Ibex a Ceresole Reale (TO) ospita un museo dedicato al rapporto millenario tra l’uomo e lo stambecco, simbolo del Parco. Le Guide del Parco vi invitano a una suggestiva esperienza sulle tracce dei cacciatori preistorici e alla ricerca degli ambienti in cui potrebbe tornare a vivere il LUPO.

Prossima apertPuarrelala in zona

Per bambini fino ai 3 anni Aperto tutto l’anno Area esterna LunáVen / 7,30á18,30 Pannolini compresi (su richiesta 19,30) Asilo Nido Melarido s.n.c. 334 2320194 7JB .VSSPOJ 5PSJOP t 5FM www.asilomelarido.it t info@asilomelarido.it


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cultura

Il paese dei tulipani

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marzo, puntuale come la primavera, arriva Messer Tulipano. Ritorna a Pralormo la suggestiva manifestazione, giunta all’undicesima edizione, che trasforma il parco del castello medievale in un giardino incantato. I visitatori potranno ammirare la straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e narcisi olandesi. Ogni anno, l’evento propone un nuovo piantamento che si presenta al pubblico in una veste sempre rinnovata nelle varietà e nel progetto. Inoltre, l’edizione 2010 sviluppa come argomento collaterale il tema della vista e del colore, continuando il percorso dedicato ai cinque sensi che ha avuto inizio nel 2007 con l’udito e la musica, nel 2008 con l’olfatto e il profumo e nel 2009 con il gusto e la cucina. Molteplici sono le iniziative e gli appuntamenti in programma: allestimenti dedicati alle lanterne magiche, al pre-cinema, alle piante tintorie e ai mille colori della natura. Gli occhi dei tanti appassionati, grandi e piccini, rimarranno stregati da questo parco coloratissimo, immersi in una tavolozza infinita di sfumature, passando tra verde, giallo, rosso, il bosco e il sottobosco. L’orario d’apertura è dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Il biglietto costa 6,50 euro a persona (5 euro per gruppi di almeno 15 persone). È previsto un ingresso Speciale famiglia (da 4 a 12 anni 3 euro, gratis fino a 4 anni). Inoltre, gli amici a quattro zampe sono i benvenuti al guinzaglio e hanno a disposizione ciotole di acqua fresca nel parco. Da sabato 27 marzo a domenica 2 maggio Castello di Pralormo Via Umberto I, 26 – Pralormo (TO) Per informazioni: tel. 011 884870 info@castellodipralormo.com - www.castellodipralormo.com

Bimbi a Palazzo A Palazzo Madama è in programma un’attività didattica, rivolta a famiglie con bambini, che permette di scoprire il museo e le sue collezioni in modo originale e divertente. Gli incontri sono costituiti da una parte di visita e da una parte di laboratorio. La prenotazione è obbligatoria. Biglietti: 7,50 euro l’intero; 6 euro il ridotto; gratuito per i minori di 10 anni. Attività: 3 euro per ogni bambino iscritto.

Domenica 14 marzo, ore 15.30 S come spada Palazzo Madama Piazza Castello – Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4429911 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 www.palazzomadamatorino.it

Domenica in Pinacoteca Avviso a tutti i bimbi con il pallino dell’arte: non perdetevi l’ultimo appuntamento con “Domenica in Pinacoteca”! È un laboratorio didattico rivolto ai bambini da 4 anni in su. L’incontro si svolge la domenica pomeriggio alle 16 alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli. L’ingresso alla Pinacoteca costa intero per i genitori 4 euro; ridotto per i ragazzi da 6 a 16 anni 2,50 euro; gratuito per i bambini da 0 a 6 anni. Laboratori didattici e visita guidata alla collezione: 4 euro a persona (sia adulti che bambini). I biglietti di ingresso si acquistano alla cassa della Pinacote-

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ca, invece i laboratori si devono pagare alla Associazione Itineraria. Domenica 14 marzo, ore 16 Gli interni di Matisse Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli Lingotto - via Nizza, 230/103 - Torino Per informazioni e prenotazioni: Biglietteria Pinacoteca tel. 011 0062713 segreteria@pinacoteca-agnelli.it www.pinacoteca-agnelli.it

Leggero leggerò al Castello Al Castello di Miradolo si svolge il laboratorio “Leggero leggerò al Castello”, un pomeriggio dedicato alla lettura animata e alla narrazione, rivolto ai bambini da 8 a 14 anni. L’orario è dalle 15.30 alle 17.30. L’attività costa 8 euro a bambino (gratis per i genitori che partecipano). Domenica 21 marzo

Castello di Miradolo San Secondo di Pinerolo (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0121 376545 info@fondazionecosso.it www.fondazionecosso.it


GGl’agenda

Hotel San Giuseppe Via G.A.Silla - 17024 - Finale Ligure (SV) Tel. +39 019 6816195 info@hotelsangiuseppe.com www.hotelsangiuseppe.com

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La Città delle Dame

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Per i piccoli ospiti al ristorante: seggioloni e posateria adeguata in camera: lettini da campo, sponde per letto singolo, scaldabiberon e vaschetta per il bagnetto. Area giochi sia interna che esterna

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n occasione della “festa della donna”, il Castello della Manta ospita la “Città delle Dame”, un evento imperdibile dedicato a tutte le donzelle, ma che saprà dilettare anche i cavalieri accompagnatori. I visitatori potranno scoprire, grazie a una speciale visita guidata, le magnifiche sale del Castello e i suoi preziosi affreschi. Inoltre, non mancheranno interessanti riferimenti alla moda, alla poesia e all’arte delle donne di corte del Quattrocento. Gli ospiti potranno ammirare, ad esempio, lo splendido Salone Baronale, gioiello tardo-gotico, e rivivranno le atmosfere dell’epoca medievale e cortese grazie alla soave poesia di Christine de Pizan e ai brani musicali del tempo, eseguiti dai Piccoli Musici Suzuki di Saluzzo. E, una volta finita la visita, anche la gola vuole la sua parte! Infatti, sarà possibile degustare prodotti gastronomici e vinicoli del Saluzzese. L’orario d’apertura è dalle 14 alle 18. Le visite si tengono in gruppi di massimo 35 persone e partono ogni 30 minuti, l’ultimo ingresso è previsto alle 17.30. La prenotazione è consigliata al tel. 0175 87822. Il biglietto, che include la visita guidata al Castello e le degustazioni, costa 8 euro per gli adulti, 4 euro per ragazzi fino a 12 anni, aderenti Fai e residenti. La manifestazione ha luogo anche in caso di maltempo.

Completamente ristrutturato 100 posti letto, 42 camere dotate di tutti i servizi, tv satellitare, phon, cassette di sicurezza, telefono diretto, sale soggiorno, sala riunioni, bar, ascensore, sala ristorante, piscina, parcheggio privato

Domenica 7 marzo, dalle 14 alle 18 Castello della Manta – Manta (CN) Per prenotazioni e informazioni: Fai – Castello della Manta tel. 0175 87822 faimanta@fondoambiente.it - www.fondoambiente.it

Sabato in libreria Alla Libreria dei Ragazzi, nell’ambito di “Storie di libri, libri di storie… tutte da leggere!”, sono in programma diversi incontri, rivolti ai bambini, a cura di Eva Gomiero. Per partecipare, è necessaria la prenotazione telefonica. Sabato 6 marzo, ore 16.30 Aiuto! Un libro con bava di mostro! Tante storie, tante paure da leggere sottovoce! Per bambini da 6 a 8 anni.

Cucina regionale ed internazionale buffet di verdure, prima colazione a buffet

Sabato 13 marzo, ore 16.30 Piccole storie con mamma e papà. Leggiamo insieme pagine piene di coccole, animali e bambini. (Storie Piccine). Per bambini da 2 a 3 anni. Sabato 27 marzo, ore 16.30 Storie di animali piccoli e grandi. Anche le formiche nel loro piccolo… leggono grandi libri! Per conoscere più da vicino gli animali, dal prato ai Poli! Per bambini da 4 a 6 anni.

L’Hotel riceve sia gruppi che clienti individuali

Libreria dei Ragazzi Via Stampatori, 21 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 547977 www.libreriadeiragazzi.eu

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DISTANZA DAL MARE CIRCA 300 METRI SPIAGGE CONVENZIONATE


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eventi

A spasso con l’erpetologo N

ell’ambito dell’iniziativa “A La Mandria in famiglia”, uno spazio che offre la possibilità a genitori e figli di scoprire, divertendosi, lo splendido ambiente del parco, è in programma l’appuntamento “A spasso con l’erpetologo - Gli Anfibi: una vita in bilico, anzi, due”. I visitatori potranno, così, conoscere meglio questi veri trasformisti della natura, sempre al limite tra acqua e terra. L’attività si tiene dalle 14. Ingresso al Parco di Cascina Brero – museo interattivo “Al.Bo-conoscere e giocare con l’albero e il bosco”. Il costo dell’attività è di 3 euro a partecipante. La prenotazione è obbligatoria.

Domenica 28 marzo, dalle 14 Parco La Mandria Via Carlo Emanuele II, 256 - Venaria Reale (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4993381 www.parcomandria.it

Produzione propria di uova di cioccolato e colombe pasquali

Ciaspolata al chiar di luna

SPECIALITÀ

È un’escursione in notturna nel Vallone del Bousset da Entracque a Trinità. Al rientro, dopo tanta fatica, il giusto premio: cena al rifugio del Parco “Locanda del Sorriso”. Per partecipare, è necessario munirsi di abbigliamento termico e una torcia elettrica. La prenotazione è obbligatoria entro le 15 del giorno precedente l’attività presso l’Ufficio turistico di Entracque al tel. 0171 978616.

Colombe “Belle Helene”

Sabato 27 marzo Entracque (CN) Per informazioni e prenotazioni: Ufficio turistico di Entracque tel. 0171 978616

Cena della luna lizza e a n o tu Pers elle d a s rpre lato! o o s c c a o l di ci riamo a v a uo prep e l Te nte! a t s i all’

Chi ha voglia di una suggestiva “passeggiata lunare”? Bene, al Parco Naturale Orsiera Rocciavrè è in programma quello che fa per voi: un’escursione a piedi di un giorno che prevede, dopo la scampagnata, una cena ristoratrice. La quota di partecipazione a persona è di 10 euro (guida) più 16 euro per la cena. Il ritrovo è previsto alle 16 presso il parcheggio a monte del Centro di Soggiorno di Pracatinat. Prenotazione obbligatoria.

SU ORDINAZIONE PREPARIAMO PER VOI TUTTO IL NECESSARIO PER BANCHETTI DI FESTE E CERIMONIE

Sabato 27 marzo Parco Naturale Orsiera Rocciavrè e Riserve di Chianocco e Foresto Bussoleno (TO) Per informazioni e prenotazioni: tel. 0122 640069 - cell. 320 4257106 - www.parco-orsiera.it

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eventi GGl’agenda

In collina C’era una volta… il bosco racconta Sabato 13 marzo, dalle 15.30 alle 18.30 Aguzzate le orecchie: il bosco ha una storia da raccontarvi! Durante questa escursione di mezza giornata nel parco della Collina Torinese, i bambini e le loro famiglie potranno avventurarsi alla scoperta di fiabe, leggende e racconti sul bosco e sui suoi abitanti. I visitatori, mentre camminano lungo il sentiero, vivranno un’esperienza ricca di emozioni, accompagnati da una serie di letture suggestive. La prenotazione è obbligatoria. L’attività è rivolta a famiglie con bambini. La quota di partecipazione è di 7 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 12 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino a 12 anni). La grande storia del bosco fatato Domenica 14 marzo, dalle 15.30 alle 18.30 È una passeggiata nel bosco che vi porterà alla ricerca di tanti fantastici personaggi. Ognuno di loro narrerà qualcosa e, solo seguendo tutto il percorso, potrete scoprire la storia intera. E, al termine dell’attività, merenda per tutti. La prenotazione è obbligatoria. L’attività è rivolta a famiglie con bambini. La quota di partecipazione è di 7 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 12 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini fino a 12 anni).

Corso Francia, 66 D/E - Collegno

Andiam, andiam, per il bosco andiam! Sabato 20 marzo, dalle 15.30 alle 18.30 Non perdetevi questa escursione lungo i sentieri che attraversano la collina torinese, durante la quale i più piccini potranno scoprire un regno incantato. Un mondo sconosciuto, popolato da elfi, gnomi, streghe e folletti. Non mancheranno i burattini che, sbucando fuori da tutte le parti, trasporteranno i piccoli visitatori del bosco direttamente dentro una favola incantata. L’attività può anche avere luogo in caso di maltempo in aula didattica grazie alla baracca dei burattini. La prenotazione è obbligatoria. L’attività è rivolta a famiglie con bambini fino a 10 anni. La quota di partecipazione è di 7 euro per gli adulti, 6 euro per i bambini fino a 10 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 6 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini fino a 10 anni). Dove sei volpe Felix? Domenica 28 marzo, dalle 15.30 alle 18.30 Ecco un bel mistero: dove si è nascosta la piccola volpe? Per scoprirlo, bisogna superare le prove che ha disseminato lungo il sentiero. Un pomeriggio speciale da trascorrere in un luogo speciale, andando alla scoperta di questa nuova amica e del suo mondo, il bosco. La prenotazione è obbligatoria. L’attività è rivolta a famiglie con bambini di 2 e 3 anni. La quota di partecipazione è di 5 euro per gli adulti, 5 euro per i bambini esclusivamente di 2 e 3 anni (per i possessori della Tessera Caleidoscopio, 4 euro per gli adulti, 4 euro per i bambini esclusivamente di 2 e 3 anni). Centro visite del Parco Naturale della Collina Torinese Strada Funicolare, 55 - Torino Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 8903667 - cvparcosuperga@artefatto.com

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ABBIGLIAMENTO PREMAMAN E NON SOLO... • INTIMO • COSMETICI • LIBRI • ABBIGLIAMENTO BIMBI lunedì: 15.30/19.30 dal martedì al sabato: 9.30/12.30 - 15.30/19.30 Tel. 011 4119703 www.miss-mamma.it - info@miss-mamma.it


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eventi

Cioccolato, mele e polenta Cioccolato a Borgo San Dalmazzo Sabato 13 e domenica 14 marzo, nel Palazzo Bertello, in via Vittorio Veneto, si tiene la due giorni dedicata al cioccolato con degustazioni di goloserie e cioccolato in purezza. Inoltre, i Maestri Pasticceri realizzeranno opere (ovviamente sempre in cioccolato!) dedicate a una fiaba per bambini. Gli orari sono: sabato dalle 13 alle 23 e domenica dalle 10 alle 23. Sabato 13 e domenica 14 marzo Borgo San Dalmazzo (CN) Per informazioni: tel. 0171 262054 - info@fierafredda.it Sagra del Polentonissimo A Monastero Bormida si svolge la Sagra del Polentonissimo. Il programma della manifestazione prevede: spettacoli folcloristici, cottura e distribuzione di una gigantesca polenta. Domenica 14 marzo Monastero Bormida (AT) Per informazioni: tel. 0144 88012 - monastero.bormida@libero.it www.comune.monasterobormida.at.it

Antica Fiera dei Pom a Moj Per trascorrere una giornata originale, non perdetevi a Casalnoceto l’antica Fiera dei Pom a Moj, ovvero le mele a bagno, un’antica ricetta casalnocetese. La manifestazione si terrà per tutta la giornata a partire dalle 9.30. Domenica 21 marzo Piazza Dante Alighieri, 1 – Casalnoceto (AL) Per informazioni: tel. 0131 809172 Polenta e Contessa Per “Polenta e Contessa”, Castiglione Tinella si trasforma, per un giorno, in un borgo dell’Ottocento. Il centro storico sarà teatro della visita della celebre contessa di Castiglione al suo popolo, con la corte di nobili al seguito. Inoltre, i visitatori potranno degustare delizie come polenta con ragù di carne e salsiccia, dolci e vini locali, grazie a un percorso enogastronomico. Non mancheranno antichi mestieri, giochi, cavalli e pony. In caso di maltempo la manifestazione sarà annullata. Domenica 21 marzo Centro storico - Castiglione Tinella (CN) Per informazioni: cell. 333 6801248 - atc.contessa@alice.it

Carnevale in volo A Sant’Antonino, una frazione di Saluggia (VC), in occasione della cerimonia di chiusura del Carnevale, da alcuni anni è consuetudine organizzare il “lancio del Babaciu”. Il pupazzo assume forme diverse ogni anno: nel 2009 l’artista che realizza il disegno aveva inventato “Rusin, la sgorgia di Sant’Antunin” (in dialetto, sgorgia significa airone). Durante il rituale del lancio, alcuni palloni gonfiati a elio trasportano verso il cielo la colorata sagoma e, a seconda della direzione presa dal Babaciu, si individua il punto cardinale corrispondente; al momento dell’estrazione dei premi della lotteria di Carnevale, vince chi ha acquistato il biglietto contrassegnato da quella “direzione”. Quest’anno, lunedì 15 febbraio, ultimo giorno dei festeggiamenti carnascialeschi, è stato liberato un simpatico galletto battezzato “Cichin, al gal ad Sant’Antunin”. Il Babaciu, seguendo le correnti d’aria, è rimasto in volo per diversi giorni e si è spostato per chilometri e chilometri, arrivando ben oltre i confini vercellesi: l’anno scorso è stato ritrovato a Ponte di Nava, al confine con la Liguria; anni prima, invece, fu avvistato a Luserna San Giovanni (TO) e persino a Grosseto, sul Lago di Garda e a Forlì. Marzo è il mese giusto per ritrovare il Babaciu che porta sempre con sé un messaggio per chi lo scova e i riferimenti per avvertire la Pro Loco di Sant’Antonino in caso di recupero. Dove finirà quest’anno, Cichin? Durante le prossime passeggiate, bambini, aguzzate la vista!

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Carnevale Banchettese A Banchette, presso il pluriuso della Scuola Media, si festeggia la chiusura del carnevale con una gustosa cena a base di polenta del pignoletto rosso e lepre. Prenderanno parte alla serata la Cossatera, il Cossaté e l’Ordine del Fiore di Zucca. Sabato 6 marzo, ore 20.30 Banchette (TO) Per informazioni: gen@circolobanchette.it www.circolobanchette.it

Gli Agrumi di Cannero Riviera Cannero Riviera, amena località situata sulle sponde del Lago Maggiore, ospita una manifestazione dedicata agli agrumi. Dalle 11, sono previste esposizioni, visite ai giardini, mostra di pittura a tema, degustazioni, escursioni in catamarano, laboratori e tante altre iniziative divertenti. Il punto centrale dell’evento sarà la Sala “Pietro Carmine” (zona Lido). Sabato 6 e domenica 7 marzo Cannero Riviera (VB) Per informazioni: Pro Loco tel. 0323 788943 proloco@cannero.it www.cannero.it


Pattinaggio di Figura

Storie piccine A

Torino, Nati per leggere propone una settimana durante la quale si leggeranno una montagna di storie, fiabe e filastrocche in tutta la città. Dai Laboratori di Lettura di Iter alle Biblioteche Civiche Torinesi, dai Nidi e le Scuole dell’Infanzia alla Biblioteca dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. E poi ancora, nei reparti pediatrici e materno-infantili degli Ospedali cittadini, nei Consultori delle Asl, negli Studi pediatrici che hanno aderito al progetto e nelle Librerie Amiche dei Bambini e delle Bambine. Il programma completo è reperibile sul www.comune.torino.it/iter. Gli appuntamenti sono gratuiti e aperti ai bambini e alle loro famiglie. Da lunedì 8 a domenica 14 marzo Per informazioni: Centri di Cultura per l’Arte e la Creatività tel. 011 4432001 Biblioteche Civiche Torinesi tel. 011 4429853

Il Marzianino Il Laboratorio teatrale A Caval Teatro... presenta lo spettacolo teatrale “Il Marzianino”. La prenotazione è gradita. Per informazioni: tel. 011 4420596 - labcaval@comune.torino.it

Il Palavela di Torino ospita, da lunedì 22 a domenica 28 marzo, la centesima edizione dei Campionati Mondiali di Pattinaggio di Figura Isu. Per informazioni sulla vendita dei biglietti e sul calendario delle gare, consultare il sito www.torino2010.org. Da lunedì 22 a domenica 28 marzo

Palavela – Torino Per informazioni: www.torino2010.org www.torinolympicpark.org

Lunedì 8 marzo, ore 17 Laboratorio teatrale A Caval Teatro... Via Nuoro, 20/c – Torino

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re è semp tita garan senza e r p a l olare t i t l e d

TRASLOCHI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI


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eventi eco-logici ed eco-chic

Adozioni per Haiti I

l terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio è un evento catastrofico di proporzioni storiche, avvenuto in un paese tra i più poveri del mondo e già prostrato da calamità naturali e conflitti di ogni genere. L’Avsi, associazione non governativa e onlus, è impegnata ad Haiti in operazioni di ricostruzione: tra i progetti già portati a termine in questi due mesi, c’è una scuola materna ed elementare in tenda, un ambulatorio e molte attività a favore delle donne incinte e dei bambini che hanno perso i genitori. L’Avsi chiede un contributo alle famiglie italiane che desiderano sostenere la sua attività, anche attraverso l’impegno continuativo di una adozione a distanza. Bonifici sulla banca Credito Artigiano, IBAN IT 68 Z0351201614000000005000. Per informazioni: tel. 02 6749881 - www.avsi.org

Guidabimbi 2010 È arrivata la nuova edizione di Guidabimbi 2010: tante nuove informazioni, prodotti e servizi per i bambini e le famiglie, idee e proposte per il tempo libero in Torino e provincia. Potete ritirare la vostra copia gratuita nei Guidabimbi Point segnalati su www.guidabimbi.it e presso gli operatori inserzionisti.

Per le famiglie Presso l’Ecomuseo della Circoscrizione 9, si svolgono degli incontri dedicati al tema dei nuclei famigliari e delle migrazioni in 150 anni di storia del Lingotto. Gli appuntamenti di marzo hanno come argomento “Le voci delle migrazioni recenti: i nuovi cittadini e il territorio”. L’orario è dalle 17 alle 19.30. La partecipazione è gratuita. Venerdì 12 marzo L’immigrazione straniera al Lingotto nelle testimonianze dei protagonisti Venerdì 19 marzo Dal Sant’Anna tutt’intorno: nascite e riti di famiglia come elementi d’integrazione

Venerdì 26 marzo I nuovi significati del territorio nella memoria delle famiglie immigrate Ecomuseo della Circoscrizione 9 piano interrato Via C. Bossoli, 72/a - Torino Per informazioni e iscrizioni: Zonafranca – Spazi Interculturali Onlus Cell. 338.6804958 - info@zonafrancaonlus.org (scheda iscrizione su www.zonafrancaonlus.org/ attività_2009_2010.htm www.comune.torino.it/circ9)

I martedì ad Arcipelago Arcipelago, centro di Gruppoanalisi applicata, organizza una serie di incontri durante i quali saranno trattate diverse tematiche da discutere per il benessere psicologico in famiglia, sul lavoro e nella malattia. È gradita l’adesione telefonica. L’ingresso è libero. Ecco l’appuntamento di marzo:

Centro Arcipelago Via Fabro, 8 – Torino

Martedì 23 marzo, dalle 21 alle 23 Ansia da lavoro: dal troppo al troppo poco Dott.ssa Marilena De Luca e dott. Riccardo Tinozzi

Per informazioni e iscrizioni: tel. 011 7640440/cell. 346 5938792 www.centroarcipelago.org

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A tutte le mamme, le neo-mamme e le donne: è in programma, presso un negozio di abbigliamento dell’usato, l’incontro “Donne-mamme-bebe’ eco-logici/eco-chic/economici”, per presentare prodotti alternativi a pannolini usa e getta, assorbenti e tamponi (a impatto zero per l’ambiente e per le tasche). Venerdì 26 marzo, dalle 16 alle 17.30 circa Strada del lionetto, 15 Torino Per informazioni e iscrizioni: cell. 339 7231660

Emozioni Esplorare le emozioni in famiglia per capirsi meglio e capire i propri bambini. Questo il tema dell’incontro che si terrà venerdì 26 marzo alle 17 presso lo Spazio Famiglie FamiliFare, in via Dego 6 a Torino. Possono partecipare genitori e bambini, l’ingresso è gratuito. È gradita una conferma di partecipazione al numero 335 7973868.

Yoga Visual Art D’Arte: Associazione culturale presenta, nell’ambito della rassegna videolab, un corso di Yoga Visual Art per bambini, presso il centro polifunzionale di La Loggia. Martedì 2 marzo Centro polifunzionale Via IV Novembre, 6 La Loggia (TO) Per informazioni: cell. 349 3509087


cuneo GGl’agenda Tatiana Gedda

Baby Friendly - Ruffia: Shower of Beer

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ortare i bimbi al pub? Oggi si può! A Ruffia, piccolo paese tra Moretta e Savigliano, c’è lo Shower of Beer, un ampio locale dove grandi e piccini possono gustare pizze, panini, focacce, hamburger, crostoni e molte altre prelibatezze, in piena “libertà di movimento”. I bambini possono correre e giocare in una parte dell’ampio locale arredato con divani, tappeti e un pianoforte, sempre sotto l’occhio vigile dei genitori. Inoltre allo Shower of Beer è possibile organizzare delle feste e delle cene per i compleanni dei più piccoli, eventualmente invitando anche degli animatori per l’intrattenimento. Shower of Beer Via Arimondi - Ruffia (CN) - Tel. 0172 373250 - Cell. 333 4626013

Giardini - Lagnasco, via Santa Rosa Lagnasco è un piccolo paese del saluzzese rinomato per la frutta e per lo splendido castello, appena restaurato, dedicato ai Tapparello. In via Santa Rosa si trovano un giardinetto e un campo da gioco. Il giardino non è recintato, ma è in sicurezza perché circondato da alberi e cespugli che donano ombra d’estate. Ci sono uno scivolo, un altalena, dei giochi a molla e un bel tappeto di erba verde, mentre sotto i giochi è posizionata la pavimentazione antishok. Lo spazio è ampio, l’area è pulita e l’erba ben curata. Non sono presenti i servizi igienici, ma c’è una fontana. Il giardino è molto frequentato e sicuro per grandi e bambini ed è facile da raggiungere anche in bicicletta. Voto: 8 per la struttura e 8 per la socialità.

Letture e teatro per bambini All’arrembaggio! Storie fantastiche di pirati Una storia sui pirati in biblioteca, nel Castello degli Acaja, a cura dell’associazione Culturale Bonaventura. Un barbiere e un ragazzino diventano “pirati per caso”: la loro nave procede verso le isole di tutto il mondo, il loro viaggio è condotto attraverso mari inesplorati su acque incontaminate. Un’originale ed esilarante storia. Età consigliata: da 5 a 8 anni. Sabato 13 marzo, ore 16.15 Fossano (CN) A tavola con i libri: storie di frutta e verdura Assaggiare un libro-mela, gustare una storia-carota, annusare un racconto-arancia: storie buffe e divertenti dove i protagonisti sono la tavola e le sue pietanze. In particolare, tanta frutta e verdura da raccogliere, da cucinare e forse, alla fine, da assaggiare. Appuntamento in biblioteca con Eva Gomiero della Codess Cultura Cooperativa. Età consigliata: da 3 a 8 anni. Sabato 27 marzo, ore 16.15 Fossano (CN)

Merende di Libri Ovvero libri a…. Merenda? Nella ludoteca “La Tana” Centro Famiglie di corso Mazzini 3 si leggerà un libro sulla diversità degli stili di vita dei bambini nel mondo. A seguire merenda offerta dalla bottega Solidarmondo, promotrice del commercio equo e solidale, e partecipazione a un laboratorio di animazione. Sono invitati a prendere parte all’incontro anche i fratellini, le sorelline o i cuginetti più piccoli che stanno imparando ad amare la lettura. La prenotazione è obbligatoria. Sabato 27 marzo, dalle 15 alle 17 Saluzzo (CN) Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca Civica tel. 0175 43559 in orario d’ufficio dal martedì al sabato. Nati per leggere – Teatro per i più piccoli - Naso Rosso Nella Biblioteca Civica in via Cacciatori delle Alpi, spettacolo teatrale e di danza presentato dalla compagnia Teatri imperfetti. Come convincere un piccolo Naso Rosso a uscire dal suo piccolo spazio? Un teatro senza parole e una danza con molto teatro. Età consigliata: da 2 a 5 anni. Sabato 6 marzo, ore 16 Cuneo

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vercelli

Sara Bacenetti

Giardini - Saluggia

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area saluggese adibita a parco giochi è senza dubbio un luogo molto apprezzato da bimbi e genitori per la sua accessibilità (è vicino agli asili e alle scuole elementari), per la vicinanza di un bar, per la presenza di panchine, di un’ampia zona ombreggiata da grandi alberi e della fontanella. I giochi di legno sono vari (un castello con scivolo, le altalene, i seggiolini a molla…), l’area è abbastanza curata e vi si possono “parcheggiare” le biciclette; il recinto, tuttavia, non garantisce un livello di sicurezza adeguato vista l’adiacenza del parco con la strada su cui passano numerose auto e mezzi più pesanti. Ultima nota: l’area sarebbe più gradevole (e i bimbi più sicuri) se aumentasse il grado di civiltà di alcuni “frequentatori” dell’area giochi, senza dubbio “fuori età”. Voto: 7 per la struttura e 8 per la socialità.

A Cascina Belvedere Cascina Belvedere è una delle poche realtà capaci di gestire in proprio tutta la fase produttiva del riso, dalla semina al confezionamento. In più, la famiglia Picco tramanda di generazione in generazione l’esperienza, l’amore per la terra, scegliendo sempre il rispetto per l’ambiente e la qualità dei suoi prodotti, tutti genuini al 100%. Il progetto “A scuola in cascina” è nato per creare un’occasione di contatto diretto tra settore agricolo e scuola. Gianluca e Massimo aprono le porte della tenuta per un fantastico viaggio alla scoperta dell’ambiente rurale. Bambini e ragazzi scopriranno i segreti sull’origine dei prodotti alimentari e sulla vita degli animali attraverso interessanti esperienze e laboratori ideati per coinvolgerli in modo divertente: il ciclo naturale del riso, il viaggio tra gli animali di bassa corte, l’orto e i suoi prodotti, flora e fauna autoctona (aironi, gallinelle d’acqua, rane, libellule…), la riscoperta delle tradizioni della terra vercellese e infine il laboratorio del gusto con la degustazione dei prodotti della cascina. Cascina Belvedere - Bianzè (VC) Tel. 0161 49895/0161 49895 - info@cascinabelvedere.com - skype: cascina.belvedere

Il mulino che vorrei?

Piantare nuovi alberi

Quasi! A Fontanetto Po esiste un luogo straordinario: l’antico Mulino della Riseria San Giovanni è una testimonianza unica, nella provincia vercellese, di riseria azionata dalla forza motrice dell’acqua. La sua attività produttiva si è conclusa alla fine degli anni ‘80, non potendo contrastare la concorrenza degli impianti industriali, ma l’edificio contiene ancora tutte le macchine per le varie fasi di lavorazione del risone per cui ne consigliamo la visita: i bambini saranno affascinati dall’antica turbina, dal complesso sistema di cinghie che trasmettono la forza necessaria per far lavorare la macina, dalla sala macchine e dalle diverse fasi di lavorazione del riso.

Il Parco del Po e dell’Orba partecipa al progetto “Countdown 2010” per l’Anno Internazionale della Biodiversità attraverso una serie di incontri dedicati al tema. Uno di questi appuntamenti è previsto per martedì 23 marzo e avrà per titolo “I bambini che piantavano gli alberi”: un momento di intimo contatto con la natura che vedrà il coinvolgimento diretto dei ragazzi delle scolaresche dell’Istituto Comprensivo Serra di Crescentino nell’impianto di alberi e arbusti nel Parco e nella liberazione di animali provenienti dal Centro di Recupero della Fauna Selvatica del Piemonte Orientale. Centro di Educazione Ambientale “Cascina Ressia” Frazione Porzioni - Crescentino (VC) centro.visita@parcodelpo-vcal.it

L’Antico Mulino - Riseria San Giovanni Via Po, 9 - Fontanetto Po (VC) Tel. 0161 840120/0161 840120 maurogardano@libero.it

62 Giovani Genitori


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Disco orario per il papà

Ecco tutto l’occorrente per iniziare: un cartoncino (formato A4) giallo, uno o più cartoncini azzurri, uno rosso, un fermacampioni di metallo (per far ruotare la freccia), colla, un pennarello nero e uno rosso, una matita e un righello.

Disegnate sul cartoncino giallo un sole (diametro 14 cm) con 12 raggi triangolari, ricalcate con il pennarello nero. All’interno del sole disegnate una faccina, per ogni raggio un numero e tre tacche con il pennarello rosso. Sul cartoncino azzurro disegnate delle nuvolette.

Ritagliate il sole e le nuvole e incollatele tra di loro. Sul retro potete attaccare una vostra foto-ricordo per il papà. Come variante si possono ritagliare due nuvole uguali da attaccare a portafoglio dove infilare la foto. Prima di inserire la foto dietro il sole mettete il fermacampioni.

Disegnate sul cartoncino rosso una freccia lunga 7 cm e ritagliatela. Fate un foro nella parte centrale del sole e sull’estremità della freccia e unite il tutto con il fermacampioni di metallo.


GGrubriche bimbi

è Viva viva la Neontre! n e quest’anno so

e meglio tardi ch Quando si dice dai tuoi cuginetti ri mai... tanti auguiccolatuttoattaccato p ra ia Ch e te Mat

ti auguri A Martina : tan Vittoria dalla tua amica

erica auguri Alla dolce Fedanno speciale per un comple

70!!! ... et voilà, sono compleanno on bu , “Giovane nonno” nipotini!!! dai tuoi

amma e papà Un bacione da m squit alla nostra

azzo di neve Al nostro pupar rivederci Gabriella un o inverno al prossim

nostra amica Un regalo dalla i un’artista! e, se Valentina! Grazi


sorridi sei su gg GGrubriche

Esame per mamme Una mamma passeggia con la figlia di 4 anni. La bimba raccoglie un oggetto da terra e sta per metterlo in bocca, ma la mamma la ferma e le dice di non farlo. “Perché?” chiede la bimba. “Perché era per terra, è sporco e probabilmente pieno di germi” le risponde la mamma. La bimba la guarda ammirata e chiede: “Mamma, come fai a sapere tutte queste cose? Sei così brava...”. “Ma no, cara –risponde la mamma - Tutte le mamme sanno queste cose; fa parte dell’esame per essere mamme”. Le due camminano in silenzio un paio di minuti, poi la bimba chiede: “E se ti bocciano?”. “Beh, in questo caso ti tocca diventare papà”.

A caccia di avventure Durante una violenta discussione con i genitori un adolescente si scatena contro le restrizioni impostegli. “Voglio divertirmi, voglio avventura, soldi e donne! - grida il ragazzo. - A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado e non cercate di fermarmi!”. Detto questo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. “Ti ho detto di non cercare di fermarmi!”. “E chi vuole fermarti? Se aspetti un minuto, vengo con te!”.

Api e fiori nell’era digitale Un bambino moderno chiede al suo papà: “Papà, ma io come sono nato?” E il papà risponde: “E va bene, tanto prima o poi ne avremmo dovuto parlare... Allora, fai attenzione: il papà ha conosciuto la mamma in una chat. Più tardi la mamma e il papà si sono incontrati in un cyber café. Si sono piaciuti e la mamma ha fatto un download dal joystick del papà. Quando poi il papà era pronto per l’upload, ci siamo accorti improvvisamente che non avevamo installato il firewall... Ma purtroppo era già tardi per premere cancel o escape e avevamo disattivato l’opzione vuoi veramente eseguire l’upload. L’antivirus di mamma da tempo non faceva più l’update e non ha riconosciuto il blaster worm del papà. Così abbiamo premuto il tasto enter e alla mamma si è aperta una finestra con la comunicazione tempo previsto per il download: 9 mesi!




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