GG febbraio 2018 Nazionale

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Mensile, numero 2 anno 13 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista di tutte le famiglie

febbraio 2018

tutti sulla neve

le paure dei bambini

in famiglia con il maiale

carnevale


Mal di gola? Riduce il dolore proteggendo la gola

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Mensile, numero 2 anno 13 - Poste Italiane SpA - Spedizione in a.p. - DL 353/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1, comma 1, DR CB Torino - 3 euro

La rivista di tutte le famiglie

febbraio 2018

tutti sulla neve le paure dei bambini in famiglia con il maiale carnevale

Febbraio 2018

14

6. La posta 8. News 10. Sfida 12. Tendenze

B 14. carnevali

Tempo di coriandoli 20. conflitti La mediazione familiare 26. viviamo così A spasso con Elvis 32. viaggi A Malta con i bambini

B inserto

20

26

32

50. papà

E FIGLIO A CONFRONTO

Carnevale e tradizioni 52. associazioni Robo&Bobo 54. sport Il re dell’inverno: lo snowboard 56. spazio bebè Dopo il parto, cosa serve davvero 58. salute . La scelta delle scarpe . Vitamina D:

B

che fare quando manca? . La famiglia cresce

43. psicologia Le paure dei piccoli, che piccole non sono

64. soldi e diritti Sport assicurato

43

66. zona

56

verde

La costellazione di Harry Potter 68. alimentazione Frittelle di mele 70. libri Imparare insieme 71. cinema . I primitivi . L’incantesimo del drago B 72. Il sassolino nello stagno 73. Caterina 74. Raffa


Mettici una buona parola “Una città a misura di bambino è una città più bella per tutti”. È questa

Giovani Genitori | La rivista di tutte le famiglie

l’idea che ha fatto nascere Giovani Genitori, nell’ormai lontano febbraio

Febbraio 2018 / Anno 13 - Numero 2

2006. In questi dodici anni molto è cambiato e noi abbiamo provato a dare voce al mutamento della famiglia cercando di fare sempre un giornalismo indipendente e di qualità.

Direttore RESPONSABILE Luisa Tatoni CAPO REDATTORE Elena Brosio Redazione Mario Bettas Valet, Alice Quaglino, Marta Vitale Art director Catia De Bacco

Ci avete aiutato voi, amiche e amici carissimi, con la vostra ispirazione

grafica Cinzia Pampo, Simona Vaschetto

quotidiana. Leonard Downie, direttore del Washington Post, disse una

GENERAL MANAGER Giorgio Pulini MARKETING Elena Infantino Angela Cagnetta Silvia Ciraldo Tamara Marrocu Luciana Martellucci Federica Petey Mautino

volta: “dobbiamo lavorare nella consapevolezza che i lettori sono più intelligenti di noi”. Noi ci crediamo. Sapere che ci state leggendo ci aiuta a fare meglio il nostro lavoro.

AMMINISTRAZIONE Agnese Gervasi

C’è di più. I nostri contenuti sono liberi: pubblichiamo con la licenza Crea-

Autorizzazione del Tribunale di Torino n.5969 del 22/4/2006 - Iscrizione al Roc n. 14333 ISSN 1828-9738

tive Commons e sul nostro sito non ci sono paywall. Questo significa che potete leggere e diffondere liberamente qualsiasi articolo vi sia piaciuto, sia su carta che digitale. Questo lavoro è difficile e costoso. Se da un lato siamo felici del numero sempre più grande di lettrici e lettori, dall’altro dobbiamo trovare sempre più sponsor (amiamo i nostri sponsor!) e sempre nuovi abbonati (adoriamo gli abbonati!). Per questo oggi abbiamo un favore da chiedervi. Se leggete e apprezzate la

Hanno collaborato a questo numero Francesca Aloi, Roberta Antonello, Erica Bertero, Giovanna Brosio, Michele Brosio, Sandra Cangemi, Serena Carta, Albino Catarozzo, Laura Cavallari, Laura Citroni, Silvia De Bernardin, Valentina Dirindin, Khaled Elsadat, Federica Ferraresi, Ugo Finardi, Stefano Frassetto, Francesca Galdini, Silvia Garda, Marina Gellona, Alessandra Grigioni, Simona Lioi, Giulia Lora, Daniela Lucioli, Elisa Moretti, Monica Naef, Simona Obialero, Annalisa Porporato, Daniela Re, Daniela Rosas, Alfonsa Sabatino, Laura Salerno, Simona Savoldi, Massimiliano Sciullo, Anna Sicilia, Stefania Somarè, Maddalena Tufarulo, Alessandra Turchi, Franco Voglino, Claudio Zatti Illustrazioni e fotografie iStockphoto L’editore è a disposizione per assolvere diritti eventualmente non corrisposti

rivista, sostenetela. Regalatela agli amici, raccontatela a scuola, portatela in vacanza. Non vi chiediamo soldi. Vi chiediamo di metterci una buona

Illustrazione di copertina Diane

parola, per aiutarci a scrivere parole sempre migliori.

Ringraziamo per la preziosa collaborazione Simona

Grazie ♥

Ispirazione Luca Bernardelli

GG

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Simona

Silvia

Angela

Elena

Cinzia

Luciana

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GG ha scelto una stampa sostenibile e amica dell’ambiente Stampa La Terra Promessa Via E. Fermi, 24 - Novara Testata associata Associazione Nazionale Editoria Periodica Specializzata

Catia

Mario

Marta

Agnese

Luisa

Federica

Giorgio

Alice e Federica


C’


La posta

Le vostre

lettere

Vuoi scrivere anche tu a GG - Giovani Genitori? Invia una mail a redazione@giovanigenitori.it

184 istituti scolastici e 328 scuole diffuse in tutta Italia. C’è da sottolineare che questo bel momento di alleanza fra scuola e famiglia non si limita a riflettere sul “peso” dei libri: è un percorso di

 Esiste ancora quel

insegnanti non hanno il

insegnanti, dobbiamo dar-

partecipazione ampio che

bel movimento che si

minimo senso di quello

ti ragione. La sensibilità

si focalizza sullo studente

chiamava “A scuola senza

che chiedono alle spalle

che porta a non sovracca-

come persona, sul suo

zaino” di cui si parlava

dei nostri figli!

ricare le cartelle è ancora

benessere e sulla sua

qualche anno fa? Perché

Annalisa

rara. Ma la buona notizia

partecipazione autonoma

è che è in crescita. A

alla vita di comunità.

tutte le volte che tiro su la cartella di mio figlio

Cara Annalisa, pur aman-

tutt’oggi il movimento

Per saperne di più:

mi viene da piangere. Gli

do molto la scuola e gli

Senza Zaino comprende

www.senzazaino.it.

Il Vocabovolto: /ilvoˌkaboˈvɔlto/ di Claudio Zatti Un fantadizionario dell’infanzia e della genitorialità, per guardare con occhi nuovi le parole che ci legano ai figli. Come ogni fantadizionario che si rispetti, mira solo a riflettere (e far riflettere). Touch /tʌtʃ/

un dito.

v.t. e n.m.

Non so se piangevi o sorridevi, tremavo tutto io,

Le tue mani manipolano il fango, “Stanco,

non quella parte dell’indice

mi porti in braccio?”. “Mi sporchi”.

che saldamente tenevi.

Proprio sulla spalla doloroso dormi. Al collo scaldato dal sole le fredde

Sinonimi: slow feeling, polpastrelli, graffio, carezze e

mani si aggrappano.

solletico, soffio, carne e ossa.

D’argilla sia quella carne, per portare

Etimologia: prestito dall’inglese di origine onomato-

all’eternità

peica che indica l’applicazione della punta delle dita

le impronte di queste dita.

su un corpo vivo per stabilire un contatto. Si dice di ogni gesto o parola che si infiltra fino al cuore.

Al nostro primo appuntamento,

Attestato per la prima volta: in sala parto.

sul tuo palmo indeciso ad aprirsi ho avuto il coraggio di appoggiare

6 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018

Vedi anche: “Abbracciati e muti”. “Ninna nanna, ninna oh”.



News

Bonus bebè

e Bonus mamma domani I bambini nati nel 2018 godranno del contributo di 80 euro mensili, ma solo per il primo anno di vita (e non più fino a tre). Il bonus vale anche per i bambini adottati e va richiesto all’Inps dopo aver fatto la dichiarazione Isee. La nuova Legge di Bilancio ha confermato anche il Bonus Mamma Domani, un assegno di 800 euro che viene riconosciuto a ogni donna in gravidanza, indipendentemente dal reddito.

Videogiochi truffaldini

capolino. Il carcere di Monza, per

di sostegno o ha una casa troppo

esempio, ha deciso di rafforzare i

grande, può essere felice di ospi-

Ben sessanta videogame sono

legami familiari, costruendo fra le

tare chi si trova in un momento

risultati pericolosi per i bambini

mura un piccolo appartamento nel

di difficoltà economica ed è senza

e Google li ha ritirati dal mercato.

quale i detenuti possono, a turno,

alloggio, per esempio un genitore

All’interno c'erano pubblicità a

cucinare un pranzo, mangiare con

separato, un disoccupato, una don-

luci rosse e contenuti immorali,

i propri bimbi, seguirli negli studi,

na vittima di violenza, una intera

ma anche tranelli per spillare

leggere loro favole e giocare.

famiglia. Non sono previsti scambi di natura economica (eccetto un

denaro, rubare i dati personali e iscrivere a servizi a pagamento.

contributo per le utenze). Nascono

Abitare in compagnia

relazioni personali forti che aiuta-

Solitudine da un lato, disagio

e creano una rete di solidarietà. Il

abitativo dall’altro. Per mettere in

progetto è nato nell’area fiorenti-

Si parla, di quando in quando, dei

contatto queste due realtà è nato

na, ma è in rapida diffusione.

diritti dei papà anche in carcere.

“Abitare Solidale”, un progetto

Per saperne di più: www.abitareso-

Un diritto finora quasi totalmente

bello e innovativo. Una persona

lidaleauser.it.

ignorato, ma che comincia a far

(spesso anziana) che ha bisogno

(Monica Naef)

Famiglia anche in carcere

8 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018

no a risolvere il problema abitativo


Serenità e Relax

tra le montagne per la terza età Servizi e assistenza alla persona e prestazioni infermieristiche Camere dedicate e attrezzate per clienti con disabilità Personale qualificato Servizi: albergheri, estetici, fisioterapici, animazione

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Sfida

Un buon

San Valentino di Elena Brosio

Vi illudevate che fosse giunto il momento di lasciarvi finalmente alle spalle la festa più sdolcinata dell’anno? E invece no: anche i genitori devono festeggiare San Valentino! Perché la coppia troppo spesso passa in secondo piano rispetto ai bambini che tutto fagocitano con la loro innocente invadenza. E allora via libera a cuoricini, romanticherie e nuvolette rosa, facciamocene una ragione. Ma come conciliare per il tempo di una sera il romanticismo con i bambini? - La serata a due: troviamo una

trovare un film che li appassionerà

si gioca al ristorante, mamma e papà

babysitter di fiducia, consegniamole

immobilizzandoli un paio d’ore (una

stanno seduti e i bambini fanno da

casa e pargoli e celebriamo come si

volta ogni tanto si può, suvvia!) e poi

camerieri. E così saranno loro ad ap-

deve. Destinazioni da privilegiare:

goderci una seratina a due, tirando

parecchiare con cura la tavola, servire

quelle che con i bambini non frequen-

fuori i calici e un menu tutto crostacei

le portate e persino sparecchiare!

tiamo più. Una serata alle terme tra

e fondente!

Fondamentale un carrellino solido per

bollicine calde e fredde, la cena in un

- Polyamour night: non ci piace

evitare disastri nel trasporto dei piatti

rifugio di montagna raggiunto con

l’idea di bloccare i piccoli davanti alla

e un’età minima dei bambini per po-

motoslitta in James Bond style, oppure

televisione nella giornata dell’amore.

tersi divertire in questo gioco di ruolo

una cenetta lenta in un ristorantino

Ceniamo tutti insieme, però in un

per una volta a favore dei grandi.

tutto delicatezze squisite e cristalli

tripudio di kitsch, che fa più festa.

- Solo io. Se le relazioni di coppia son

pregiati. Stacchiamo il cellulare e

Decoriamo la tavola con tanti cuoricini

così compromesse che è avvilente

torniamo indietro nel tempo.

realizzati insieme, accendiamo le can-

anche la finzione di una sola sera,

- Date at home: non siamo riusciti a

dele, scriviamoci letterine zuccherose

dedichiamo la serata a coltivare l’amor

trovare un’anima generosa che voglia

e in toni pastello, Frank Sinatra in

proprio. Si inizia stabilendo chi si

stare con i fanciullini per la serata.

sottofondo: creiamo insomma un’at-

occupa dei bambini e chi è libero: se la

Non disperiamo, non tutto è perduto.

mosfera a tutto love!

sorte è dalla nostra parte trattiamoci

Possiamo far cenare presto i bambini,

- Inversione dei ruoli: per una sera

davvero bene per una sera!

10 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018



Tendenze

Il “Survival per i

kit”

neogenitori

Regali davvero utili per le nuove mamme e i nuovi papà

Né puzzetta né odorino

Fresche, bio, a domicilio

Il primo regalo da fare a

Per ora esiste solo a Firenze, ma l'idea è ganzissima e non tarderà a

qualsiasi coppia i genito-

espandersi. BabyGnam consegna a domicilio pappe bio preparate con

ri è il mangiapannolini.

prodotti freschi cotti a vapore, senza conservanti né zuccheri. Si ordina

Sembra poco poetico, ma

entro le 15, il vasetto arriva a casa, la pappa è pronta.

questo bidoncino sigilla-

www.babygnam.com

to toglie in un colpo solo, oltre agli odori, anche il pensiero di buttare

Il libro del bebè

tutti i giorni la spazza-

Non è il manuale di istruzioni, ma un diario su cui appuntare tutto quel

tura. Chicco, Sangenic e

che succede nei primi mesi di vita: peso e altezza,

Foppapedretti sono fra le

bisognini, pappe, pianti, dentini. Non è nemmeno

marche più attestate.

un formato codificato, c'è chi ama scrivere e chi no. Ma è un bel ricordo ed è giusto che sia bellissimo come il nostro pupetto. A noi piacciono tanto quelli dell'olandese www.pipstudio.com.

12 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Tendenze

La copertina, che idea! All-in-one è una parola amata dai neogenitori. Perché avere tante copertine, tanti bavaglini, tanti asciugamani, tanti teli per il fasciatoio, alla fine, significa dare via tanti soldi e fare tanto lavoro in più. Meglio un'unica soluzione, in morbidissima mussola, facile da lavare e da asciugare, no-stiro e sempre pronta per tutte le esigenze. Le Cuddle Bug si comprano online su www. cuddlebug.co, le Little Unicorn su Family-nation.it.

Così piccini che... Cosa hanno di particolare questi marsupi? Sono belli, resistenti, si possono usare per portare i bimbi sulla pancia e sulla schiena. Ma dunque? La differenza è che sono così pieghevoli che stanno in una mano. Comodi! Solarweave Connecta è in vendita online da koalaslings.co.uk, Caboo Dxgo è in vendita da closeparent.com.

Il bello del bagnetto

Passeggino o Transformer?

Super morbido e como-

Prendi un seggiolino per auto e mettici le ruote: è l'uovo di colombo! Doo-

dissimo, a casa come in

na è una splendida soluzione per trasportare il bebé. Piegato si aggancia

viaggio, Blooming Bath

al sedile e diventa un ovetto del gruppo 0+ (fino a 13 Kg). E quando è il

è un'ottima soluzione

momento di scendere, oplà, spuntano le ruote.

alternativa alla classica

www.simpleparenting.co

vaschetta per il bagnetto. Ideato da un disegnatore di fumetti che è anche papà di tre figli, poteva essere meno allegro e spumeggiante? Si compra anche su Amazon. www.bloomingbath.com

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 13


Carnevali

Tempo

di

coriandoli

Dove si festeggia il Carnevale più bello? Quali sono quelli più adatti alle famiglie? Un festoso giro d’Italia tra maschere colorate, carri allegorici e bande musicali, dolcetti zuccherosi, costumi sorprendenti e feste in piazza

Carnevale di Venezia Il più suggestivo dei Carnevali è quello che si svolge tra le calli e i ponti di Venezia. Famoso in tutto il mondo, ha una fittissima agenda di appuntamenti che termina il Martedì grasso, che quest’anno cade il 13 febbraio. Tanti gli eventi family in programma, tra spettacoli, sfilate dedicate, condite da frittelle e coriandoli. In particolare, lunedì 12 febbraio piazza San Marco dedica la giornata ai bambini con due sfilate solo per loro. Da non perdere anche il Carnevale di Burano con la sfilata dei bambini alle 15.30 giovedì 8 e martedì 13. www.carnevale.venezia.it

14 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Carnevali

Carnevale di Putignano

concerti, eventi enogastronomici,

dell'11, il rito finale dei 365 rintoc-

visite guidate, gruppi mascherati

chi della Campana dei Maccheroni,

Il glorioso e coloratissimo Carne-

e carri con giganti di cartapesta in

il 13 febbraio, quando ci si ritrova a

vale pugliese propone tre sfilate a

dissacranti sfilate e processioni (4,

ballare e mangiare tutti insieme, per

febbraio sotto il segno di Farinella,

11 e 13 febbraio). Da non perdere i

divertirsi ancora una volta prima del

maschera simbolo e mix tra le figure

giovedì "a tema gruppi" (il 1° con le

periodo di Quaresima.

di Arlecchino e Jolly. Fino al martedì

Donne sposate e l'8 con i Cornuti), il

grasso è un susseguirsi di feste,

Cristina D’Avena & Gem Boy Show

www.carnevalediputignano.it

Febbraio 2018| www.giovanigenitori.it | 15


Carnevali

Carnevale di Viareggio

A disposizione delle famiglie, il Baby

Spettacolare e divertente, torna il Carne-

Viareggio Carnival Club, un’area giochi

vale di Viareggio con le sue sfilate di carri

0-6 anni con laboratori creativi, animazio-

allegorici, feste rionali e spettacoli. Giorno

ne, trucco, letture e musica - attivo dalle

di chiusura dei festeggiamenti sabato 17

11 alle 13 e dalle 15 alle 17.30, solo nei

febbraio, alle 17, con il corso mascherato,

giorni dei corsi mascherati.

lo spettacolo pirotecnico e la premiazione

Inoltre per i bambini sono previsti ap-

dei vincitori. Come sempre, Viareggio

puntamenti speciali, come il veglione dei

dedica molta attenzione al divertimento

piccoli il 3 febbraio e laboratori sull’arte

dei più piccoli, a partire dall’ingresso alle

della cartapesta.

sfilate, gratuito per bambini fino a 120 cm di altezza e ridotto fino ai 14 anni.

16 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018

www.ilcarnevale.com


Carnevali

Carnevale di Acireale La sfilata dei giganti in cartapesta si fa strada scenograficamente tra le basiliche e i gioielli del barocco siciliano in quello che è stato definito il più bel Carnevale di Sicilia. Per l’edizione 2018 il Carnevale di Acireale prevede ben otto giornate di festa, sabato 3 e domenica 4 febbraio, e da giovedì 8 a martedì 13 febbraio. Tutta dedicata ai bambini la giornata del Giovedì Grasso, l’8 febbraio: alle 16 i bambini sfilano con le “Scuole in maschera”, tra coriandoli e stelle filanti. Segue alle 18 l’imperdibile appuntamento di piazza Duomo, il Pomeriggio Giovani: una festa in maschera per ragazzi con dj, animazione, zucchero filato, popcorn e l’intrattenimento live di gruppi musicali. www.fondazionecarnevaleacireale.it

Febbraio 2018| www.giovanigenitori.it | 17


Carnevali

Carnevale d’Ivrea

storico d’Italia (il primo verbale risale

e dopo): dal Giovedì Grasso con sfilata

Lo Storico Carnevale d’Ivrea è un

al 1808), il festeggiamento ha il suo

del corteo storico, festa dei bambini in

appuntamento che celebra il passato

clou nella famosa Battaglia delle aran-

piazza Ottinetti e fagiolata Cuj d’via, al

della città e la tradizione della propria

ce (11, 12 e 13 febbraio), dove squadre

Mercoledì delle Ceneri con polenta e

comunità, ma con uno sguardo aperto

a piedi guerreggiano all’ultimo

merluzzo in piazza Lamarmora.

all’avvenire.

agrume con i tiratori sui carri. Molti

Considerato il più antico Carnevale

sono gli eventi in programma (prima

www.storicocarnevaleivrea.it

Carnevale di Fano Appuntamento il 4 e l’11 febbraio per le domeniche di sfilata del Carnevale di Fano all’insegna della musica, dello sport, della solidarietà, ma anche della dolcezza, tutta da gustare. Infatti, un getto di 180 quintali di cioccolato cadrà sulla folla dai carri alti per la gioia dei golosi. Tra le novità 2018 il contest Gran Can Can di Carnevale, una sfilata in maschera di cuccioli accompagnati dai loro padroni. E per i bambini? Dalle 10 del mattino, avranno libero accesso ai maestosi carri allegorici disposti lungo viale Gramsci. A fare da ciceroni, i carristi, per spiegare significati e modalità di costruzione. www.carnevaledifano.com

18 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Carnevali

[copyright Enrico Barbini]

Carnevale di Ronciglione

ristiche. In particolare da non perde-

lari e merenda; il 12 Carnevale dei

re: il 4 e l'11 febbraio Parata Storica

Nasi Rossi, maschera tipica; il 13

Lo storico Carnevale tra le vie rina-

degli Ussari e poi Grandioso Corso

Parata degli Ussari, Gran Carnevale

scimentali della cittadina laziale ha

di Gala; l'8 arrivo di Re Carnevale,

dei Bambini, per poi terminare con

inizio con il suono del Campanone

Parata degli Ussari, Gran Carnevale

fiaccolata e partenza di Re Carneva-

che porta musiche e balli, spettacoli

dei Bambini e Grande Merenda; il 9

le con il Globo Aerostatico.

teatrali, stand gastronomici, sfilate

Carnevale Jotto con Polentari, Facio-

e carri con maschere e bande folclo-

lari, Tripparoli, Fregnacciari, Fritel-

www.carnevaledironciglione.org

Febbraio 2018| www.giovanigenitori.it | 19


La

mediazione

familiare Discussioni in famiglia: l’altro genitore non è un avversario di Massimiliano Sciullo



Conflitti

Può capitare che mamma e papà non vadano d’accordo, dalle questioni più banali a quelle molto serie. I disaccordi si potrebbero risolvere con una battuta (“alla fine decide mamma”) ma sappiamo bene che non è così. Esistono fior di dinamiche, situazioni e strategie per affrontare i conflitti. E quelle migliori non hanno vincitori né vinti. “Tutti i genitori vorrebbero avere un vademecum su come gestire la conflittualità e la divergenza di idee, ma la formula perfetta non esiste: ogni famiglia ha la sua storia, su cui influiscono sia la componente affettiva, sia il vissuto di ciascuno”. A parlare è Ila-

te, un conflitto tra mamma e papà?

ria Quercioli, mediatrice dell’Associa-

“Un approccio che in Italia è arrivato

L’alleanza genitoriale

zione Italiana Mediatori Familiari, che

relativamente tardi è la mediazione

“Evitiamo le frasi come: è lui che? È

di mestiere fa il “risolutore alternativo

familiare. Spesso è vista come l’ul-

lei che non?. Il rapporto fra mamma

dei conflitti”.

timo passaggio prima della separa-

e papà non è una questione di chi ha

Perché il conflitto, in sé, spaventa,

zione, ma non è così. La mediazione

torto o ragione. L’altro genitore non è

ma si può imparare a gestirlo. “Non

affronta le difficoltà della coppia in

un avversario. Bisogna raggiungere

dobbiamo averne paura. Perfino le

presenza di un ‘soggetto terzo’ che sa

quella che si definisce un’alleanza

stelle, a volte, si scontrano fra loro.

utilizzare gli strumenti per accom-

genitoriale”. Cosa fa il mediatore?

Ma quando lo fanno, danno origine a

pagnare su sentieri sconnessi (quelli

“Non decide nulla, ma accompagna

nuovi mondi”. È una frase di Charlie

del conflitto) agevolando il confronto.

seguendo un modello codificato e

Chaplin, vero? “Una frase a cui credo

I temi riguardano i diversi mondi

preciso che si chiama S.P.A.C.E. e si

molto. Passando attraverso il conflitto,

genitoriali: la relazione tra nonni e

articola in cinque fasi (Self, Purpo-

coppie di madri e padri hanno sco-

nipoti, tra i genitori e i loro genitori,

se, Audience, Code ed Experience).

perto energie e potenzialità assoluta-

le regole educative e così via. La

Insegna prima di tutto a capire chi è

mente inespresse. E le hanno messe

chiave della mediazione è insegnare

coinvolto nel conflitto, poi fa esprimere

in gioco a beneficio di tutto il nucleo

la considerazione del punto di vista

con chiarezza gli obiettivi reciproci,

familiare”.

dell’altro: un’azione tutt’altro che

studia quali legami ci sono, analizza la

banale. Il vero ascolto non è fatto solo

forma di comunicazione – anche non

Orecchie, mente e cuore

con le orecchie, ma anche con mente

verbale – messa in gioco dalle parti

e cuore. E coinvolge tutta la nostra

e infine considera la storia persona-

Ma come si risolve, professionalmen-

persona”.

le di ognuno per trovare le risorse

22 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Conflitti

argomenti, l’incapacità di affrontare le divergenze mostra quanto siamo carenti nell’educazione alla gestione positiva e pacifica dei conflitti”.

Non alzare i muri Anche se è il periodo storico più pacifico nella storia dell’umanità, i conflitti esistono sempre. Non più grandi guerre mondiali, ma piccole guerre di poveri contro poverissimi. Social media, televisione e giornali non aiutano, con un’attenzione sempre centrata su disastri e cronaca nera. “Come nel caso dei conflitti tra nazioni, il connecessarie alla gestione del conflitto”.

tori. È un periodo in cui è necessario

flitto tra madre e padre non ha origine

Due genitori che decidono insieme, che

trovare una forma di comunicazione

mai da una sola situazione, è una

condividono un progetto educativo e lo

nuova con i figli. La nascita del primo

dinamica più ampia e complessa che

portano avanti è il bene più prezioso

figlio è un momento in cui la coppia

non si innesca su un singolo episodio,

che si può donare a un figlio. “Sì. Alle-

coniugale diventa coppia genitoriale;

ma vive latente alla base del rapporto

anza non significa non trovarsi mai in

l'attenzione al nascituro porta talvolta

di coppia. Ogni discussione non gesti-

disaccordo, anzi. Significa fare tesoro

alla percezione di perdersi di vista,

ta diventa un mattone per edificare un

dei disaccordi per costruire soluzioni

magari il padre si sente trascurato

muro sempre più alto, che divide poco

creative e nuove occasioni educative.

e la madre non riconosciuta nel suo

alla volta un genitore dall'altro e non

Per evolvere, proprio come ogni giorno

nuovo, difficile compito”.

permette più di vedere la realtà nella

vediamo crescere i nostri figli”.

La stessa attualità porta argomenti

sua completezza. Ogni conflitto che

nuovi per nuovi conflitti. “Si litiga per

viene visto e riconosciuto, al contrario,

Le divergenze più comuni

le decisioni sanitarie, per esempio nel

è l’occasione di un confronto e di una

campo dei vaccini, oppure sull'approc-

rivisitazione dei progetti genitoriali.

Su cosa si litiga oggi? “Negli ultimi

cio alla disabilità di un figlio. Molto at-

Paradossalmente, il conflitto in questo

anni il ruolo dei nonni (e i compiti

tuale è il tema delle nuove tecnologie

caso produce benessere, fa sentire

da affidare loro) rappresentano una

e dei social: quando dare il cellulare,

i genitori più uniti. I figli imparano

delle situazioni più difficoltose. Ma

quanto usarlo, come proteggere la

l'arte dell'ascolto, il problem solving,

anche le diverse fasi del ciclo di vita

privacy. Un tema che viene portato

la capacità di mettersi in discussione

dei figli; l’adolescenza, per esempio,

spesso sul tavolo della mediazione

e, indiscutibilmente, la delicata ma

introduce un confronto con i pari che

è la preoccupazione che i figli siano

indispensabile arte della gestione dei

sembra soppiantare quello con i geni-

vittime di bullismo. Su tutti questi

conflitti interpersonali”.

Febbraio 2018| www.giovanigenitori.it | 23


Conflitti

Conflitto 1

Scuola pubblica o privata? Lorenza voleva che il piccolo Armando andasse in una scuola privata. Il motivo? “Mi avevano dato referenze controverse sulla scuola pubblica di zona . Tante classi, centinaia di bambini e anche una forte presenza di famiglie straniere, verso cui non ho nulla in contrario, sia chiaro, ma che temevo potessero rallentare il processo di apprendimento”. Francesco la pensava in maniera opposta: meglio una scuola pubblica, dove entrare subito in contatto con la società multietnica. Insieme, Lorenza e Francesco condividevano una perplessità sui numeri: “Tantissime sezioni, almeno dieci, con classi traboccanti di bambini, moltiplicate per cinque anni di percorso elementare. Il risultato complessivo era preoccupante. Si può prestare la giusta attenzione a tutti i bimbi in una scuola così grande?”. La soluzione è arrivata attraverso il consiglio di un’amica e ha valorizzato il punto d’incontro piuttosto che quello di conflitto: “Abbiamo scoperto l’esistenza di un’altra scuola pubblica a pochi chilometri di distanza. Una scuola dove non si cresce nella bambagia ma si vive con tanti bimbi di ogni nazionalità. Il numero di allievi era più gestibile e il contesto più felice anche per gli insegnanti e i genitori”. Conflitto 2

Un matematico pressing dei nonni Risorsa preziosa e irrinunciabile, vero e proprio sistema di welfare in grado di mettere una toppa anche all’ultimo momento, i nonni sono un’istituzione per le famiglie di oggi. E se chi non ha nonni si cruccia di doversi affidare a doposcuola e babysitter, chi li ha soffre spesso per un atteggiamento iperpresenzialista, che offre totale flessibilità ma chiede tanto. E spesso i nonni entrano in competizione con i colleghi consuoceri. Proprio il caso di Elma e Pierpaolo. Di fronte al fuoco incrociato, la mamma avrebbe preferito la terza via: “Piuttosto che ritrovarmi con i miei genitori o con i miei suoceri a farci il muso e a tenere il conto delle ore trascorse con i nipoti, ho pensato che sarebbe stato meglio iscrivere nostro figlio Edoardo alle attività di accompagnamento allo studio (quello che una volta era il doposcuola). Così potevo prenderlo dopo l’ufficio. Ai nonni avremmo fatto ricorso in caso di festività, ponti o malanni”. Pierpaolo invece ha preferito un approccio salomonico e matematico: i giorni lavorativi sono cinque e il conto è presto fatto: due giorni con i nonni materni, due con i nonni paterni – possibilmente fissi. Il quinto giorno salvato dall’attività sportiva: Edoardo va con la mamma di un compagno di classe dritto dritto all’allenamento di calcio”. Due a due, nipote al centro e tutti contenti.

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Conflitti

Conflitto 3

Un premio, troppi premi, nessun premio Con l’inizio della scuola primaria uno dei problemi latenti nella famiglia di Elide e Daniele è venuto fuori: premiare o no la buona riuscita scolastica della piccola Elena? Fintanto che andava alla materna l’arrivo di regali non era legato ai risultati. Sì, c’era una certa “disparità di trattamento” tra un papà di manica larga e la mamma, ma sostanzialmente tutto filava liscio. Con l'inizio della scuola la situazione è precipitata. “Visto che non si può parlare di voti veri e propri all'inizio delle elementari – racconta Daniele – le insegnanti ogni settimana assegnano un giudizio sul comportamento. Una specie di semaforo, dal rosso al verde, applicato sul diario ogni venerdì. Io avrei voluto ricompensare il verde ogni sabato, Elide no. Temeva che troppi premi avrebbero, alla lunga, perso di efficacia”. La soluzione? “Abbiamo deciso di premiare non la singola settimana, ma una sequenza di buoni risultati. Abbiamo disegnato un cartellone con tutti i mesi dell’anno e lo abbiamo appeso nella cameretta di Elena: ogni mese, quattro quadretti. Se tutti e quattro diventano verdi, scatta il premio”. Conflitto 4

L’ora di religione? Un accordo già scritto Angela è cattolica praticante, Marco è ateo. Quando si sono sposati hanno celebrato un rito misto, ma si sono accordati esplicitamente con una postilla: i figli, se fossero arrivati, avrebbero avuto un’educazione religiosa. “Al momento in cui è nato Andrea – dice Angela – Marco non era d’accordo sul battesimo, ma in virtù dell’accordo che avevamo preso, non c’è stato bisogno di discutere. Andrea è stato battezzato e a scuola frequenta l’ora di religione. Il tutto, naturalmente, senza sminuire né svalorizzare le convinzioni del papà”. Conflitto 5

Si mangia tutto, per il momento Mamma vegana e papà onnivoro: Caterina cosa trova in tavola? È stato un dibattito lungo, quello tra le mura della cucina di Davide e Tania, ma alla fine ha prevalso il pragmatismo. “Caterina non è mai stata una mangiona ed è una bimba molto magra – racconta Davide – quindi fa fatica e mangia tra proteste, musi lunghi e capricci. Mamma vorrebbe un’alimentazione più vegana possibile, ma dal mio punto di vista porre limiti ai suoi gusti rende tutto ancora più complicato”. Dunque, per il momento, supportati dal pediatra di cui hanno entrambi fiducia, Caterina mangia di tutto, compresi carne e pesce . “Per il futuro si vedrà. Potrà decidere di essere vegana e vegetariana, ma sarà una scelta sua, quando potrà decidere da sola. Considero comunque importante l’esempio che do io a tavola”, conclude Tania.

Febbraio 2018| www.giovanigenitori.it | 25


Viviamo cosĂŹ

A spasso con

Elvis

Un adorabile maiale vive nella casa di una famiglia torinese, che ci racconta come procede questa originale convivenza Di Elisa Moretti


Simona vive al terzo piano di un condominio di Torino, nel quartiere di Mirafiori. Accanto alla porta di ingresso c’è un orologio a forma di maiale. “L’ho vinto io alla cena in favore di un rifugio per animali spiega la figlia Amanda -. O meglio, me l’hanno regalato alla fine della lotteria. A chi potevano darlo, se non a noi?”. Da due anni, infatti, Simona e i suoi figli Nicolò di 11 anni, Amanda di 8 e Gioele di 6, hanno un animale da compagnia molto speciale: un maiale che si chiama Elvis e che ama sdraiarsi sul divano, occupandone quasi metà.

Un maiale in famiglia

“Noi credevamo che la gestione di un

perfino il cibo nelle scatole di latta e

“Elvis è arrivato un po’ per gioco -

maiale non fosse poi tanto diversa da

con un morso le apre. E poi è anche

racconta mamma Simona - perché

quella di un cane - ammette Simona -

molto testardo, ma è molto affettuo-

avevamo visto vari video, tutti

invece ci siamo resi conto che è

so, coccolone, fedele... e questo ci

stranieri, di famiglie con maialini

proprio un'altra cosa. Probabilmente

ripaga di tutto”.

in casa e ce ne eravamo innamorati.

avevamo sottovalutato molti aspetti.

Allora abbiamo cercato chi avesse

Elvis è cresciuto tanto, molto più

A passeggio con Elvis

una cucciolata e siamo andati a

di quanto ci avevano anticipato,

Elvis esce due volte al giorno, in

prenderlo”.

è molto forte, è lento. E anche la

inverno preferisce nel pomeriggio,

All’inizio Elvis era più piccolo di un

nostra vita è in parte cambiata con

quando fa più caldo, in estate al

bassotto e spaventatissimo. “Uma,

lui. Ad esempio non possiamo più

mattino presto e la sera. Se in altri

la nostra cagnolina di sei anni, lo

mangiare sul divano, come una

momenti della giornata gli scappa la

considerava il suo cucciolo e lo pro-

volta ogni tanto facevamo. Ora

pipì, la fa su una traversina; se non

teggeva - ricorda Amanda -. Sembra

sarebbe impossibile perché, appena

vuole uscire è inutile costringerlo:

incredibile a vederlo oggi, ma Elvis

sente odore di cibo, Elvis arriva e se

arrivati nell’ingresso del palazzo

era così basso che riusciva a stare

lo prende con prepotenza. Abbiamo

si siede e non si rialza più. “Sono

sotto di lei!”.

dovuto cambiare l’organizzazione

passeggiate molto lunghe - spiega

In breve tempo Elvis è cresciuto; in

di alcuni mobili, levando dai piani

Simona - non esiste il ‘cinque minuti

teoria avrebbe dovuto raggiungere

bassi tutto il cibo, perché ha un

e via’ come col cane quando uno ha

i 25-28 chili, ma oggi ne pesa 60.

fiuto incredibile: riesce ad annusare

fretta. I maiali hanno le gambe corte

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 27


Viviamo così

e camminano lentamente. Portarsi dietro Elvis a fare commissioni è impossibile se non hai tutta la giornata libera: una commissione con lui dura almeno un’ora e mezza. Un po’ perché cammina lento, un po’ perché tutti ti fermano per fare foto o accarezzarlo”. In effetti non è consueto vedere un maiale che cammina al guinzaglio per le strade di una città ed Elvis riceve molte occhiate stupite. Simona ha ricevuto anche qualche critica ma non se ne preoccupa. “Le persone che ci incon-

a casa e così ci fa capire che invece

molto divertente”. “A volte - inter-

trano solitamente ci fanno un sacco

a lui piace stare qui, con noi, è con-

viene il piccolo Gioele - noi gli diamo

di complimenti, ma qualcuno mi ha

tento di vivere in famiglia”.

delle pacche sulla schiena così corre

anche detto che sarebbe stato me-

più veloce. E poi ridiamo tutti”.

piuttosto che in un appartamento,

Quando il gioco si fa duro...

che tenerlo in casa è contro natura.

Elvis gioca con mamma Simona e

conta - passeggiamo nel prato e a

Ma abbiamo notato che se dobbiamo

coi ragazzi, ma come si fa a giocare

un certo punto Elvis mi dà un colpo

lasciarlo in pensione per tre giorni,

con un maiale? “Quando lo portiamo

laterale: questo è il suo modo di

quando andiamo a prenderlo lui si

fuori, si mette a correre e noi lo

far capire che vuole giocare. Allora

fa di corsa il tragitto dalla macchina

rincorriamo – racconta Amanda -. È

inizia a rincorrermi e spingermi di

glio per lui vivere in un allevamento

28 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018

Con Simona i giochi di Elvis sono anche più fisici. “Ogni tanto - rac-


Viviamo così

lato, con delle belle botte, sembra quasi una lotta, ma è solo un gioco. Il rapporto con i maiali è molto fisico: non capiscono il tono o i gesti, come i cani. È un rapporto di spinte, di testa a testa. Elvis ha riconosciuto me come capo branco e a volte diventa protettivo nei miei confronti. Se pensa di dovermi difendere, allontana gli altri e lo fa con una bella musata. Poi tocca a me, con una spinta a lui, fargli capire qual è la sua posizione”. “Ad esempio - ride Amanda - quando mamma cucina noi bambini dobbiamo restare fuori perché Elvis non ci fa entrare: pensa che sia il suo territorio. Anche a noi dà le musate perché difende la mamma”.

Una nuova sensibilità L’arrivo di Elvis in famiglia fa scattare qualcosa in Simona e nei suoi figli, che cominciano a vedere sotto un’altra ottica tutti gli animali, non solo quelli considerati tradizionalmente “da compagnia”.

possibilità di vivere tranquilli. Da

vogliono fuori casa. Ultimamente

“Prima - ricorda Simona - non

lì abbiamo tagliato con tutto quello

però la sensibilità dei bambini nei

ci preoccupavamo più di tanto

che può comportare maltrattamento

confronti degli animali è aumentata

di temi animalisti: andavamo al

e sfruttamento”.

e anche loro cominciano a fare dei

circo, mangiavamo carne, anche di

In un primo momento Simona

ragionamenti su questi temi. “Un

maiale. Con lui abbiamo cominciato

decide di diventare vegetariana, poi

giorno Gioele ha preso un panino

a ‘sentire’ gli animali. La sua sem-

diventa vegana. Tutta la famiglia

al prosciutto, però poi il prosciutto

plicità è straordinaria, è disarmante;

decide che a casa non cucineranno

l’ha buttato, perché secondo lui era

guardando Elvis abbiamo iniziato

e non si compreranno più alimenti

andato a male, sapeva troppo di

a capire che tutti gli animali sono

di origine animale, ma i bambini

maiale - racconta Simona -. A volte

così e che tutti dovrebbero avere la

sono liberi di mangiare quello che

i bambini vanno a mangiare con gli

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Viviamo così

amici l’hamburger, ma poi l’ham-

non ci sta, lancia una petizione e

hanno anche iscritto all’anagrafe,

burger non riescono a mangiarlo!”.

chiede un incontro al Comune e

ma non so bene quale - ride Simona

all’Asl. Si mobilitano le associazioni

-. Credo che lo abbiano inserito

animaliste, alcuni consiglieri della

in quella canina, non penso che

Un maiale da compagnia

Circoscrizione e anche i bambini

abbiano creato un’anagrafe apposta,

Elvis è ora a tutti gli effetti conside-

della scuola Rodari che mandano ai

solo per lui!”.

rato un animale da compagnia, non

giornali delle lettere comoventi. “In

solo dalla sua famiglia, ma anche

quel periodo - continua Simona - ci è

Un nuovo cucciolo

dalla legge – dopo uno scontro che

stata molto utile la pagina Facebook

Dopo il cane Uma ed Elvis, a inizio

la famiglia ha avuto con l’Asl. “Tutto

‘Elvis the pig’, che avevo aperto

gennaio nella famiglia di Simona è

è nato da un fraintendimento -

qualche mese prima per pubblicare

arrivato un altro animale: il coniglio

spiega Simona -. Dall’Asl pensavano

le foto di Elvis e su cui tantissime

Emiglio, con la “gl”. I bambini lo

che il nostro appartamento fosse di-

persone hanno manifestato il loro

coccolano e accarezzano il suo

ventato un allevamento, una stalla”.

sostegno”.

pelo soffice, ma la più felice della

Infatti il regolamento di Igiene della

Nel corso di un sopralluogo in casa,

famiglia sembra la cagnolina: ora

città di Torino recita: “Nell’interno

i veterinari dell’Asl constatano il

che Elvis non sta più tra le sue zam-

dell’abitato e nelle case agglomera-

benessere di Elvis sia dal punto di

pe, Uma può proteggere il nuovo

te, è proibito il tenere stalle a uso

vista medico che etologico e danno

arrivato.

di armenti di qualunque specie, né

il benestare a tenerlo, rilasciando un

Ed Elvis cosa ne pensa del compa-

maiali, né un numero eccessivo di

documento che attesta che “non vi

gno coniglio? “Elvis è in parte incu-

pollame, piccioni, cani, gatti”.

sono motivazioni ostative alla perma-

riosito da Emiglio - risponde Simona

Lo scorso ottobre arriva alla famiglia

nenza di Elvis con la sua famiglia”.

-, ma non lo considera più di tanto.

la richiesta di trovare un’altra

Ora Elvis è riconosciuto animale da

A lui basta che non gli tocchi il cibo,

sistemazione per Elvis, ma Simona

compagnia ed è microchippato. “Lo

poi può entrare chiunque!”.

30 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


#3 Ăˆ arrivato il nuovo libro di street art per bambini, illustrato da Mr.Wany e scritto da Luca Indemini

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Viaggi

Malta

A con i bambini

Per un fine settimana low cost con temperature giĂ calde di Elisa Moretti

32 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Viaggi

Quando l’inverno è grigio e freddo e

speciali a tema, ad esempio per osser-

l’estate è ancora lontana, si sogna una

vare le piante stagionali e sessioni di

vacanza in luoghi caldi.

birdwatching per principianti.

Malta è uno degli stati più piccoli al

Gozo è la seconda delle isole dell’ar-

mondo (con un'estensione di soli 315

cipelago maltese per grandezza: le

km ) e uno dei luoghi più assolati

leggende narrano che proprio a Gozo

d’Europa: in inverno è perciò una otti-

abitasse la ninfa Calypso raccontata

ma destinazione per chi cerca un fine

nell’Odissea. La grotta di Calypso in sé

settimana low cost con temperature

non è un granché, il fascino risiede più

già calde e senza l’affollamento estivo.

nelle reminescenze omeriche, ma co-

2

munque la terrazza sulla baia di Ramla

Le città e i villaggi

na il mercato del pesce si completa con

offre una bella vista sul mare e sulle

La Valletta, capitale della Repubblica

altri stand di artigiani locali.

colline. Ai piedi della grotta, Ramla

di Malta, è una cittadella fortificata,

Nell’interno dell’isola, circondata da

Bay è una spiaggia di sabbia rossa, un

tutta salite e discese, che racchiude il

alte mura arabe, sorge il borgo medie-

paesaggio ideale per costruire castelli

cuore commerciale e amministrativo

vale di Medina, la Città Vecchia: qui è

fuori stagione.

delle isole ed è patrimonio culturale

bello perdersi nelle vie strette e sentir-

Meta di pellegrinaggio per i sub di

dell'umanità. Le strade principali sono

si trasportare indietro nel tempo, dare

tutto il mondo, la zona di Dwejra, sem-

affollate e caotiche, ma basta perdersi

un'occhiata alla cattedrale barocca e

pre sull’isola di Gozo, è uno spettacolo

nelle vie laterali per immergersi in

fermarsi nella piazza dietro ai bastioni

della natura anche per chi non intende

un luogo senza tempo. I bambini

per scattare qualche foto al panorama,

fare immersioni. Nelle belle giornate

interessati a scoprire come funziona

aspettando il tramonto.

è d’obbligo una passeggiata sulla scogliera. Quando il mare è in tempesta

un vero cannone non possono perdersi

lo spettacolo della natura è ancora più

a mezzogiorno e al tramonto, alla

La natura (quasi) incontaminata

Saluting Battery, l’antica piattaforma

Il Majjistral Nature and History Park è

essere di un azzurro intenso.

cerimoniale di Valletta dove ancora

un'area protetta nata per la conserva-

oggi vengono sparati colpi di cannone

zione della natura e della biodiversità

Per i bambini

a salve.

che comprende 6 chilometri di area

Nella parte nord ovest dell’isola di

Per scoprire le tradizioni più autenti-

costiera e un ricco patrimonio ecolo-

Malta sorge il Villaggio di Popeye

che dell’arcipelago maltese, il luogo

gico e rurale. Specialmente nei mesi

(popeyemalta.com), nato come set

ideale è il paese di pescatori Mar-

tra ottobre e aprile, il parco organizza

cinematografico di un film uscito nel

saxlokk. In estate è un’affollata meta

attività all'area aperta per permettere

1980 che aveva come protagonista un

turistica, in inverno diventa un villag-

alle famiglie di conoscere il patrimonio

giovane e ancora semi-sconosciuto

gio incantevole in cui passeggiare in

naturale della zona: la domenica è pos-

Robin Williams. Il set, trasformato in

tranquillità tra le barche colorate e i

sibile partecipare alle visite guidate.

un parco tematico, merita una visita,

pescatori al lavoro. La domenica matti-

Durante l'anno sono organizzate visite

con i personaggi delle storie di Braccio

la cerimonia che si svolge tutti i giorni,

entusiasmante e l’acqua continua a

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Viaggi

anche nella vita quotidiana; il corpo umano, l'elettricità, la musica e le illusioni ottiche sono solo alcuni dei di Ferro che accolgono i visitatori e

temi con cui piccoli e grandi possono

mettono in scena spettacoli. All’inter-

interagire. Nell'Activity Centre,

no del parco c’è uno spazio allestito

inoltre, sono proposti workshop e

con grandi giochi in legno.

spettacoli scientifici per entrare

Gli appassionati di Playmobil non

ancor più nel fantastico mondo della

devono lasciarsi sfuggire il Playmobil

scienza. Fuori, oltre all'area picnic e

Fun Park, (www.playmobilmalta.com/

a un parco giochi per i più piccoli, si

funpark) nella zona sud dell’isola.

può visitare il giardino botanico. Per

Aperto anche d’inverno, ideale in caso

vedere tutto è necessario dedicarvi

di brutto tempo perché comprende

almeno mezza giornata.

un’area al chiuso in cui giocare in

Il Malta National Aquarium a Qawra,

libertà.

Visite da non perdere

costruito su una terrazza panoramica

Vicino a Medina, nell’altopiano di Ta'

Nel museo interattivo Esplora, a

sulla baia di St Paul, è piccolo ma cu-

Qali, si trova il Museo dell'Aeronautica

Kalkara, piccoli e grandi scienziati

rato, con piacevoli scenografie e molti

(www.maltaaviationmuseum.com), un

dai 4 anni in su sono incoraggiati

pesci provenienti dal Mediterraneo. Da

paradiso per tutti gli appassionati di

a toccare tutto e sviluppare l’im-

non perdere la vasca a volta e il tunnel

aerei, adulti e bambini. Il museo è ge-

maginazione, grazie agli oltre 200

con gli squali. All’esterno c’è un’area

stito da un'associazione che raccoglie

esperimenti interattivi. La struttura

giochi per bambini a tema marino. A

e cerca di restaurare aerei da guerra e

comprende un planetario in cui ven-

poca distanza dall'acquario i bambini

da turismo di ogni genere. Imperdibile,

gono proiettati filmati di astronomia

che hanno meno di 10 anni possono

soprattutto per i bambini, la sezione

e in cui si può visitare la mostra

divertirsi e rinfrescarsi nel Bugibba

che ospita una cabina di pilotaggio su

sull'Universo e la vita nello spazio.

Water Park, gratuito ma aperto solo

cui si può salire e guidare - per finta -

Nell'edificio principale, i laboratori

l'estate.

un aereo vero.

permettono di scoprire la scienza

www.visitmalta.com

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notizie e appuntamenti per tutta la famiglia



Inverno

Let it snow

In montagna con i bambini: tante idee per divertirsi insieme tra natura e animali, sport, intrattenimenti e giochi di Valentina Dirindin

L’inverno 2018 ha portato con sÊ abbondanti nevicate: approfittiamone per passare piacevoli giornate sulla neve insieme ai bambini. E anche se non siamo amanti dello sci, le alternative per passare un fine settimana in montagna non mancano, con proposte per tutte le età e tutte le indoli, alla scoperta della natura o semplicemente all’insegna del divertimento e del gioco.

Febbraio 2018 | Giovani Genitori | 37


Inverno

Winter Park Giostre, gonfiabili, slittini, pupazzi e animazione: i parchi gioco sulla neve sono il luogo ideale per un pomeriggio pieno di divertimento, di quelli che faranno andare a dormire presto i bambini lasciandovi la serata libera davanti al caminetto. Ce ne sono praticamente in tutte le principali località sciistiche italiane. In Valle d’Aosta, a Torgnon, c’è un winter park che avvicina i più piccoli agli sport invernali: divertentissima la discesa sul ciambellone gonfiabile. Sulle Dolomiti trentine, a Obereggen, c’è Brunoland, parco giochi per bambini che prende il nome dalla mascotte, l’orso Bruno. Qui si trova qualsiasi tipo di divertimento: tapis roulant, giostre, un gatto delle nevi, un tunnel innevato, gonfiabili e molto altro. Sempre in Trentino, sulla Paganella, c’è il Biblioigloo, una struttura dedicata alle attività culturali baby friendly: libri, arte, musica e natura, per un divertimento che sia soprattutto educativo. A Prato Nevoso, in Piemonte, le attività per bambini sono concentrate in un parco giochi con gonfiabili, una pista per lo snow tubing (la discesa a bordo dei ciambelloni) e un mini adventure park nella neve. In Lombardia, a Bormio, c’è lo snow park a tema Gormiti, con simpatici slittini a forma di motoretta per far scivolare sulla neve anche i più piccoli. La pista di pattinaggio, il trenino e il circuito per i quad sono invece ciò che rende così speciale Nevelandia, il parco giochi invernale di Sappada, in Friuli Venezia Giulia; mentre nella provincia veneta di Belluno c’è il parco Neve Sole, che punta tutto sull’animazione e sulle attività da svolgere in una bellissima baita in legno a misura di bambini.

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Inverno

A spasso tra le renne Sulla Croda Rossa, montagna immersa nel parco naturale Dolomiti di Sesto, in provincia di Bolzano, vive l’unica colonia di renne italiana. Importate dalla Finlandia una decina di anni fa, le renne si sono velocemente ambientate e la famiglia è cresciuta. I quattro esemplari iniziali (due maschi, Seppl e Rudolf, e due femmine, Rosi e Valentina) hanno dato vita a un gruppo di una decina di esemplari, che è diventato una delle attrazioni più caratteristiche del luogo. Libere nel bosco, spesso si trovano nei pressi delle piste da sci, ma è alla stazione a monte della cabinovia che è più facile fare un incontro ravvicinato con questi imponenti animali, magari dando il loro pasto preferito, ossia muschio islandese e un miscuglio di cereali come dessert. www.trecime.com

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Inverno

Osservare le stelle Il cielo in montagna, si sa, ha tutto un altro colore. Per questo, nelle belle serate, l’osservatorio astronomico e il planetario di Saint-Barthélemy, a Nus (AO), possono essere il posto perfetto per ammirare e conoscere il firmamento. Tra i più attrezzati e ampi d’Europa, l’osservatorio ha al suo interno un laboratorio eliofisico per l’osservazione del sole mantenendo la vista in sicurezza, una terrazza didattica con sette telescopi e il teatro delle stelle per l’osservazione del cielo a occhio nudo con l’utilizzo di speciali puntatori laser. Anche a Cortina d’Ampezzo (BL) il Planetario Nicolò Cusano offre l’occasione di ammirare l’immensità dell’universo, grazie a una cupola di 8,4 metri di diametro. www.oavda.it e www.cortinastelle.it

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Inverno

Beethoven & friends Ogni bambino che abbia visto il film Beethoven ha poi chiesto ai propri genitori di avere un San Bernardo. Se un cucciolone in casa vi sembra una scelta impegnativa, sappiate che potete optare per una gita all’omonimo colle che unisce Valle d’Aosta e Svizzera. Qui, soprattutto quando si sciolgono le prime nevi, si possono vedere e coccolare i cani simbolo delle Alpi, che abitano nell’ospizio fondato nel 1050 da San Bernardo di Mentone e oggi condotto dalla Fondazione Barry, che gestisce anche il Musée et Chiens du Saint Bernard, a Martigny. www.fondation-barry.ch L’abbinamento cani – montagna dà grande gioia anche in Alta Valtellina dove si incontrano i fantastici Alaskan Husky. Il Centro Italiano Sleddog Husky Village di Arnoga, vicino a Bormio, vi invita a guidare la slitta di cani addestrati seguiti da un valido istruttore. L’esperienza in slitta è adatta a tutti. Al di sopra dei 13 anni si prendono le redini in mano, mentre per i più piccoli c’è spazio in una calda sacca. www.huskyvillage.it

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Inverno

In bici e in treno sui monti Ci sono famiglie particolarmente sportive che trovano sulla neve mille modi per fare attività fisica e stancarsi. Oltre allo sci, che ne direste di una gita in mountain bike (anche elettrica), dotata di apposite gomme per viaggiare sulla neve? A Tognola, in provincia di Trento, i tour partono da 35 euro a persona e durano minimo tre ore, con l’accompagnamento di una guida. Adatti solo ai più fit! www.tognola.it Per ammirare viste favolose senza far fatica alcuna, il famoso trenino rosso del Bernina è un’opzione davvero divertente per i bambini. Un percorso panoramico che va dai 429 metri di Tirano fino ai 2253 dell’Ospizio Bernina, lungo montagne, vallate e fiumi da percorrere in una o più tappe sull’espresso più lento d’Europa. www.trenino-rosso-bernina.it

La marcialonga con la neve La Val di Fassa è la spettacolare cornice della Marcialonga: 70 chilometri di percorso che collega una decina di caratteristici paesini fino a Canazei (TN). Durante l’inverno il percorso della Marcialonga è sempre battuto per permettere ai fondisti gli allenamenti ed è aperto a tutti coloro che vogliono passeggiare sulla neve ammirando lo spettacolare massiccio delle Dolomiti: Sassolungo, Sassopiatto, Cinquedita. Sulla sinistra i fondisti sciano e sulla destra le famiglie hanno pista libera per girare con passeggini. Una bella escursione rigenerante per tutti! www.fassa.com

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Le

paure

Psicologia

piccoli,

dei che piccole non sono

Come accogliere e dare il giusto spazio alle paure dei bambini? Ce lo racconta Laura D’Alessandro, psicologa e psicoterapeuta di Marina Gellona

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 43


Psicologia

Ehi, non è successo niente. Figu-

D’Alessandro, psicologa e psicote-

qualcosa da evitare, quando in

rati se adesso hai paura di uscire

rapeuta a orientamento cognitivo,

realtà affrontare i nostri timori è

di casa. Di fare il bagno. Di alzare

che si occupa, tra le altre cose, di

l’unico modo per gestirli. Inoltre,

la mano a scuola. Di accarezzare

disturbi di ansia negli adulti e nei

vi sono paure che fanno parte delle

il gatto. Di andare a scuola. Di

bambini.

tappe della crescita: la paura della separazione, del buio, dell’abban-

scendere in cortile. Del buio. Che mamma e papà muoiano! Certo

Dottoressa D’Alessandro, i bambini

dono, dei fantasmi o del dottore.

che torniamo. Pensa ad altro. Non

come esprimono le loro paure?

Ma non per questo, perché sono

bisogna aver paura. Bisogna esse-

Dipende dall’età e dal carattere. A

passeggere, vanno sottovalutate.

re coraggiosi. Sono sciocchezze.

volte con parole, ma difficilmente

Non sono cose di cui aver paura.

dicono la frase “Ho paura di…”,

Come reagiscono i genitori a queste

Non badarci.

piuttosto si esprimono con frasi

manifestazioni del bambino?

Se anche solo una volta hai

del tipo: “Non voglio uscire, non

Quando un genitore avverte che

pronunciato una di queste frasi

voglio fare questo…”, come se

un figlio sta provando un’emozio-

come prima risposta a una delle

fossero bloccati nell’andare nel

ne dolorosa, difficile, o legata a un

paure dei bambini che hai intorno,

mondo. Stanno lontani da ciò

disagio, può avere la tentazione

sei nel posto giusto per fermarti a

che percepiscono come pericolo-

di non parlarne per un senso di

riflettere sul senso di questo botta-

so. Oppure passano all’attacco,

protezione nei confronti del figlio.

risposta tra grandi e piccini.

diventano aggressivi. Questo

In realtà, la protezione veramente

Già, perché le paure dei piccoli

semplificando, perché se la paura

efficace è accogliere l’emozione,

non sono paure piccole. Sono pau-

è l’emozione, la reazione – non

rispondere sul piano emotivo con

re a loro dimensione, proporzionali

mediata dal pensiero – consiste

la propria presenza fisica, affetti-

alla loro età e percezione delle

nella fuga o nell’attacco. Inoltre,

va, mentale e, solo in un secondo

cose. Sono paure che nascono e

spesso, proprio perché la dimen-

tempo, quando il bambino si sarà

crescono, che cambiano con l’età,

sione emotiva, corporea e mentale

sentito ascoltato e rassicurato,

sono specifiche di una certa fase

sono intrecciate, possono compari-

si può aiutarlo a raccontarla,

dello sviluppo oppure possono na-

re sintomi fisici tipo mal di pancia,

riconoscerla e affrontarla. Questo

scere da esperienze che noi grandi

cefalee e vomito tra i più comuni.

si chiama “ascolto attivo”.

potremmo avere la tentazione di

La paura è un’emozione adattiva,

Le emozioni degli esseri umani

sminuire, perché le misuriamo con

è un importantissimo segnale

vengono elaborate dalla parte

il metro di un adulto. Eppure, se

che comunica la percezione di un

destra del cervello, mentre i

gli adulti non le accolgono e non

pericolo. Ma a volte può succedere

significati vengono attribuiti dalla

danno loro il giusto spazio emotivo

che si sviluppino paure eccessive e

parte sinistra. Perciò, quando si

e peso di senso, per i figli, queste

invalidanti, perché il bambino non

presenta un’emozione in un bam-

paure possono diventare ostacoli

è stato aiutato e ascoltato nell’ela-

bino, l’adulto deve rivolgersi a lui

giganti.

borazione del senso di pericolo.

con lo stesso emisfero cerebrale, in

Ne abbiamo parlato con Laura

Spesso si pensa alla paura come

prima battuta. Come? Con un’acco-

44 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Psicologia

glienza emotiva, tranquillizzante,

come adulto, il tempo di mettersi

o giocando. L'importante è mettere

fatta di poche parole, solo un “sono

dal punto di vista del bambino e

il bambino nella condizione di

qui”, un abbraccio, un “ci sono e

vedere la realtà con i suoi occhi.

esprimersi nel modo più autentico

accolgo la tua emozione”, con una

Partendo da lì si può aiutare il

e spontaneo possibile.

carezza. Si tratta, in sostanza, di

bambino a raccontare l’esperienza

abbassare il livello di attivazione

vissuta e generatrice di ansia o

Quali sono gli errori più comuni

emotiva, riportarla a un livello di

paura. E raccontandola a modo

degli adulti, davanti a un’espressio-

intensità più basso. E di prendersi,

suo, parlando oppure disegnando

ne di spavento?

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 45


Psicologia

La protezione veramente efficace è accogliere l'emozione con la propria presenza fisica, affettiva, mentale

Sottovalutarla, trasmettendo al bambino il messaggio che quello che prova non ha senso, non è importante, è “piccolo”. Oppure, altro errore, proporre un “distrattore”, come: prendi una caramella, pensa ad altro, guarda un piccione! Ma anche giudicarla o insistere con raccomandazioni che a loro volta creano paure e timori. Il rischio è che la paura diventi persistente, più frequente e intensa e che si espanda - ad esempio, la paura dei cani diventa la paura di più animali -, ostacolando l’apertura del bambino al mondo, la sua voglia di esplorazione. E andando

tramandare ai piccoli.

fuori dalla famiglia, in cui i piccoli imparano come comportarsi in

così a disturbare il normale processo di crescita.

La scuola che ruolo ha, nel rispon-

società, sul lavoro, in squadra. È il

A volte, infine, possono essere

dere alle paure dei bambini?

gruppo dei pari ed è il luogo dove

gli adulti a instillare paure nei

La scuola ha un ruolo fondamen-

c’è una gerarchia. Qui è l’adulto,

bambini perché loro stessi hanno

tale e decisivo, sia in termini di

il docente, che ha il ruolo cruciale

sviluppato, negli anni, timori o

tempo che di tipo di esperienza.

di accogliere e aiutare i bambini a

preoccupazioni che tendono a

La scuola anticipa ogni gruppo

elaborare le loro paure. I bambini

46 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Psicologia

che a scuola possono esprimere

un bambino percepisca la neces-

Consigli di lettura

le emozioni, possono fare delle

sità di dare troppo di più di quello

“12 strategie rivoluzionarie per

esperienze molto positive: l’espe-

che ha e che è.

favorire lo sviluppo mentale del

rienza di non sentirsi gli unici a

bambino”, di Daniel J. Siegel e

provare emozioni spiacevoli, di

Può parlarci ancora della relazione

Tina Payne Bryson (Raffaello

poter riconoscere le emozioni pro-

tra paura e pensiero o parola che la

Cortina Editore), perché fornisce

prie e quelle altrui, di sviluppare

può elaborare?

esempi e strategie utili per poter

l’empatia che è la base di relazioni

Secondo l’approccio cognitivista

parlare di emozioni con i nostri

sociali basate sul rispetto di sé e

che seguo, l’attribuzione di signifi-

bambini.

dell’altro.

cato, il senso che si dà con le parole

“I colori delle emozioni”, di

a un’emozione, è fondamentale per

Anna Llenas (Gribaudo Editore),

Ci sono paure nuove, tipiche di

vivere. Perciò parlare delle cose che

un delicato libro pop-up adatto a

questa epoca e società?

ci accadono, di quello che provia-

bimbi di età prescolare e primi

Sicuramente c’è la paura del giu-

mo, permette di definirci rispetto al

anni di elementare, utile per

dizio degli altri, che tocca il tema,

mondo, agli altri, a ciò di cui faccia-

conoscere le emozioni.

ampio, della fruizione di Internet

mo esperienza. E, in un bambino,

“Le sei storie scacciapaura”,

da parte di bambini e ragazzini

la capacità di attribuire significati è

di Lodovica Cima e Chiara Fio-

che si espongono in un luogo dove

ancora molto ridotta, perché il suo

rentino (Gribaudo Editore): un

non hanno veri filtri o protezioni

cervello sarà davvero adulto solo a

libro dedicato ai più piccini che

dagli attacchi degli altri, coetanei

25 anni. Perciò gli adulti intorno a

affronta i vari tipi di paura.

e non. La paura del giudizio altrui,

lui hanno la responsabilità di aiu-

legata all’ansia del perfezionismo,

tarlo ad allenare questa capacità di

si esprime poi anche nella scuola,

dare senso, ma rispettando le tappe

nelle attività sportive e ovunque

dello sviluppo cognitivo.

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 47


Fiesole

una destinazione

a misura di famiglie Crediti fotografici: Fotocronache Germogli

Tra musei, passeggiate, laboratori e

cipressi e le bellissime vedute sulle

fa parte anche un museo, è in pieno

musica, Fiesole è una meta da scoprire

valli e su Firenze; poi, uno ad uno,

centro: un luogo di grande fascino che

per il turismo family, a due passi da

svela i suoi tesori e invita a un turismo

domina il paesaggio circostante. La

Firenze.

slow. Vicinissima al capoluogo tosca-

tranquillità dei luoghi e le numerose

Adagiata a forma di mezzaluna tra le

no, conserva importanti testimonianze

proposte per famiglie rendono Fiesole

colline, Fiesole incanta il visitatore con

del passato, tra cui il bellissimo teatro

perfetta per una vacanza rilassante in

la perfezione del paesaggio di olivi e

romano. Il sito archeologico, di cui

cui divertirsi insieme.

www.fiesoleforyou.it. www.comune.fiesole.fi.it

48 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Scoprire Fiesole con i bambini Fiesole è un borgo da scoprire, per tutti, a maggior ragione per chi viaggia in famiglia. La vicinanza con Firenze la rende una facile meta per escursioni, ma anche un’alternativa interessante per l’alloggio, con l’aggiunta dell’opzione agriturismo. Basti pensare che in soli venti minuti dalla centrale piazza Mino, l’autobus numero 7 porta a due passi dalla cupola del Brunelleschi. Un modo molto divertente per visitare il borgo con i bambini è utilizzare il kit Family Tour che si può ritirare gratuitamente all’Ufficio Informazio-

arriva al convento di San Francesco:

Pianura Padana. Il percorso è lungo

ni Turistiche e presso la biglietteria

lo sforzo sarà ricompensato dalla sug-

circa 120 km suddivisi in tappe.

dell'Area Archeologica: uno zaino da

gestione di un luogo magico con una

www.viadeglidei.it

esploratori con l’occorrente per un

vista mozzafiato. L’itinerario di ritor-

percorso in dieci tappe, una mappa

no costeggia le mura etrusche. Con i

Proposte per famiglie

e un libretto per approfondire, oltre

ragazzi è consigliata l’escursione alle

Fiesole ha sempre un occhio attento

a un pizzico di tecnologia – una app

cave di pietra serena di Montececeri,

ai bambini e propone in ogni stagio-

per smartphone e tablet – che con i

oggi parco storico. Il sentiero, lungo

ne eventi dedicati ai più piccoli tra

nativi digitali non guasta mai. Il kit,

circa 2,5 chilometri, si snoda in parte

archeologia, natura, arte e attività

proposto per due fasce d’età, 6-9 e

nel bosco lungo l’antica via degli scal-

creative, oltre alla musica che qui

10-13 anni, va riconsegnato entro

pellini e testimonia l’importanza che

è una tradizione. Spesso il Museo

tre ore.

ebbe l’attività estrattiva nel passato,

Archeologico organizza laboratori a

quando preziosi manufatti in pietra

tema, dal periodo primaverile anche

fiesolana erano richiestissimi.

all’aperto; da non perdere il piccolo

Fiesole è immersa in una campagna

Chi non si accontenta di una passeg-

ma bellissimo Museo Bandini che

dolce che offre molte passeggiate fa-

giata e fa del cammino un modo di

custodisce un’importante collezione

cili, brevi e adatte a tutti i piedini. Gli

viaggiare, non ha che da imboccare

di dipinti dal Duecento al Quat-

scorci sono strepitosi, come la vista

la Via degli Dei. Si tratta di un per-

trocento e sculture in terracotta

dalla via Vecchia Fiesolana che scen-

corso trekking che collega Firenze a

dei Della Robbia. Anche qui sono

de verso la frazione di San Domenico.

Bologna ripercorrendo i passi degli

frequenti le proposte dedicate alle

Se non si ha voglia di affrontare la

Etruschi e dei Romani. L’antica stra-

famiglie. Il calendario degli eventi e

salita, al ritorno si può prendere

da appenninica partiva proprio da

delle attività è aggiornato mensil-

l’autobus. Una salita da fare invece

Fiesole e fu realizzata dagli Etruschi

mente e si può consultare sul sito

a piedi è quella che da piazza Mino

per consolidare i propri domini in

www.fiesoleforyou.it.

Passeggiate con vista

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 49


Papà e figlio a confronto

Carnevale

e tradizioni di Simona Obialero e Francesca Aloi www.azzadolescenze.it

Alessandro, 47 anni, tre figli e nel cassetto una collezione di calze colorate con cui sdrammatizza l’abito che indossa per lavoro. Ama le feste e le tradizioni: febbraio è uno dei mesi che preferisce Carnevale è sapersi prendere in giro con moglie, figli e amici. Per far felice la mia figlia piccola vorrei indossare i panni del supereroe, ma la tuta attillata sarebbe osare troppo, quindi opto per una giacca sfarzosa tipo Principe delle fiabe. Da piccolo ero sempre Zorro o il Carabiniere. In verità mi incantano i costumi dei cartoni giapponesi: Mazinga Z e Atlas Ufo Robot, ma mia madre ci imponeva i personaggi della legge, sarà che ho fatto le elementari nel periodo delle Brigate Rosse e le istituzioni erano un tema caldo. Altra istituzione della mia infanzia era la bidella Gina che ci impediva l’uso dei coriandoli e perfino i vigili, se li tiravi per strada, ti guardavano male. Carnevale era un continuo sfidare i grandi! La tradizione di famiglia sono le favette, una sorta di bugia piccola e rotonda. Mia mamma ne prepara cestini colmi che consumiamo da colazione fino a cena. Per anni ho portato i bambini a vedere i carri sfilare. Avevano un po’ paura dei giganti di cartapesta, ma credo che sia come il principio delle fiabe. Il male va narrato poco alla volta e vederlo rappresentato aiuta a esorcizzare le paure. Al mio ragazzo vorrei dire che il Carnevale è il nostro Halloween, non perdiamolo. A Lucerna, in Svizzera, tutti si travestono e ballano per giorni, le generazioni vivono insieme un aspetto comunitario in allegria. Continua a travestirti, non ti vergognare, indossa una maschera che ti diverte.


Eugenio, 15 anni studente, ama fare scherzi a Carnevale, soprattutto spaventare la sorella e la nonna. Oggi non si traveste con un costume intero, preferisce al massimo un cappello, un paio di occhiali strani o una maschera Carnevale per me è un po’ come Halloween, un’occasione per scherzare, ma è bello anche perché c’è la vacanza dalla scuola! Da piccolo il ricordo più forte che ho è quello del vestito delle tartarughe Ninja, Leonardo e Michelangelo, costruiti da mia mamma col cartone e la stoffa. Anche Spiderman mi piaceva molto, mi faceva sentire muscoloso e potente mentre io ero magrissimo. Credevo di esser unico, anche se la piazza era piena di altri mini eroi tutti vestiti come me. Il travestimento da Wolverine invece lo sogno ancora, non me lo hanno comprato perché dicevano che era troppo violento. Ricordo i carri di Carnevale che venivano dai paesi vicini, mi piacevano i coriandoli colorati che ci lanciavano in testa insieme alle caramelle e la musica forte. Mi sembrava una festa lunghissima, arrivavamo sempre a casa stravolti, ma adesso a ripensarci forse erano cinque o sei carri che passavano lentamente e che facevano due volte il giro del paese. Mi piace vedere i miei genitori che si travestono, sembrano un po’ stupidi ma fa ridere. L’importante però è che non ci obblighino ad andare in giro con loro e che in macchina non si facciano riconoscere! Mascherarmi oggi? Nooo, non credo, cioè se c’è una festa a tema e tutti si travestono allora sì, magari ci penso…

Papà e figlio a confronto


Associazioni

Robo&Bobo

L’associazione DEAR Onlus ha realizzato un innovativo e coinvolgente progetto didattico-laboratoriale su programmazione, elettronica e grafica digitale per gli adolescenti e preadolescenti in ospedale di Elena Brosio

Modellazione e stampa 3D, elettronica e circuiti, realtà virtuale, programmazione e grafica digitale sono gli avvincenti laboratori proposti dall’associazione DEAR agli adolescenti e preadolescenti del reparto di oncoematologia pediatrica e centro trapianti dell’ospedale Regina Margherita a Torino. “DEAR ha come missione l’umanizzazione degli ambienti di cura e Robo&Bobo è il primo progetto che abbiamo realizzato – racconta Anita Donna Bianco, presidente dell’associazione -. Siamo un gruppo di professionisti con formazioni e competenze molto diverse, uniti dal desiderio di portare momenti

maggio 2016, Digital for Social, di

succede nulla di bello e coinvolge-

belli per trasformare il tempo in

Fondazione Vodafone. La scelta del

re attivamente i ragazzi facendoli

ospedale. E proprio in quest’ottica

target degli adolescenti ci è stato

appassionare alle attività. E l’idea

Robo&Bobo è pensato per trasfor-

invece suggerito dalla dottoressa

di proporre lab ad alto contenuto

mare l’esperienza negativa dell’o-

Franca Fagioli del Regina Mar-

tecnologico funziona! - racconta

spedalizzazione in un’occasione

gherita: mentre per i più piccoli ci

Paola Cappelletti, esperta di didat-

per avvicinare i ragazzi tra gli 11

sono già varie proposte, per quella

tica e formatrice all’interno dell’as-

e i 18 anni al mondo delle nuove

fascia d’età non c’è molto”.

sociazione -. I laboratori proposti

tecnologie. Siamo riusciti a realiz-

“Il progetto vuole spezzare la

finora sono sei: Preent, su modella-

zarlo grazie a un bando vinto nel

monotonia di giornate in cui non

zione e stampa 3D, Joybit, dedicato

52 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Associazioni

all’elettronica, Codix, che propone

situazioni. L’antropologa medica

tecniche e idee per realizzare

programmazione a blocchi su

in particolare ci ha fatto capire

nuovi progetti”.

tablet, Cir-cut, sull’elettricità e sui

l’importanza di distanziare il più

designaround.org

circuiti, Eye-Oh!, dedicato alla real-

possibile le nostre attività dalla

tà virtuale, Vector, sulla grafica

situazione di malattia, perché il

digitale. I progetti sono pensati

lab sia un momento di stacco, di

tenendo conto delle esigenze dei

normalità”.

ragazzi, alcuni non possono alzarsi

I laboratori durano 30-40 minuti e

dal letto, altri sono in isolamento.

sono svolti in gruppo a meno che

Lavoriamo a esercizi progressivi,

i ragazzi non siano a letto, in quel

in modo da riuscire a coinvolgere

caso si svolgono in modalità indivi-

anche i ragazzi più debilitati:

duale. Alcune attività sono pensate

vanno avanti finché ce la fanno,

appositamente per i ragazzi che

poi riprendono la volta successiva.

hanno subito un trapianto e sono

Tutti i nostri progetti si sviluppano

in isolamento. “I nostri educatori

nel tempo: c’è una proiezione sul

si sono ad esempio inventati una

futuro che per loro è importante”.

lampada a LED che consente di

“All’interno del nostro team,

comunicare con linguaggio Morse

oltre ai progettisti che studiano e

con i ragazzi isolati”.

sviluppano i vari progetti, ci sono

Un progetto importante che sareb-

Dear ha iniziato a sviluppare

numerose figure professionali

be bello si diffondesse sempre di

progetti con aziende private. Nel

che ci consentono di realizzarli al

più: state pensando di portarlo in

primo di questi, realizzato insieme

meglio. Gli operatori, innanzitutto:

altre città? “Per il 2018 ci piace-

all’azienda di cartotecnica Sales e

sono loro a svolgere i laboratori in

rebbe cercare di aprire il progetto

al Politecnico di Torino, i ragazzi

ospedale: sono tutti giovani e con

all’esterno e quindi, sì, vorremmo

hanno seguito un lab di grafica

un certo appeal, indispensabile

proporlo in altre città, magari a

digitale e creato dei pattern. Con il

per coinvolgere i ragazzi. Siamo

Milano. Stiamo anche cercando

concorso Rambloc4DEAR/Mettere

affiancati anche da un’antropologa

di coinvolgere soggetti privati

a segno sono state selezionate le

medica e un servizio di consulen-

e aziende in sponsorizzazioni

quattro grafiche più interessanti,

za psicologica e pedagogica che

e progetti specifici. Vorremmo

che sono state premiate con un

ci accompagnano nel progetto,

realizzare un canale di video-tuto-

tablet e sono anche diventate

aiutandoci a definire le attività

rial. Ovviamente non è possibile

copertine per blocchi ad anelli

e le modalità di interazione con

portare molte persone all’interno

Rambloc. Si possono acquistare

i ragazzi. L’aiuto psicologico ci

degli ospedali: attraverso i video i

sul sito www.rambloc.it – nella

è molto utile anche per supera-

ragazzi possono raccontare quello

sezione Rambloc4dear: i proventi

re le difficoltà a livello emotivo

che stanno facendo nei lab e anche

delle vendite serviranno a sostene-

che è naturale provare in queste

i professionisti possono spiegare

re Robo&Bobo.

Quattro pattern per quattro quaderni

Lo scorso anno l’associazione

Febbraio 2018| www.giovanigenitori.it | 53


Sport

Il re lo

dell’inverno:

snowboard

Nato come variante ribelle dello sci, lo snowboard oggi si usa anche per il battesimo della neve di Massimiliano Sciullo Chi può fregiarsi a pieno titolo della definizione di pioniere dello snowboard in Italia è Andrea Grisa, detto Lisko, classe 1963, che nella prima metà degli anni Ottanta ha cominciato a sperimentare questo nuovo, curioso attrezzo arrivato dagli Stati Uniti. Da sempre maestro di sci, è arrivato a essere allenatore della Nazionale Italiana, con tanto di medaglie alle Olimpiadi Invernali. Oggi Lisko fa debuttare i piccoli sulla neve, ma soprattutto è diventato un teorico dell’insegnamento. “Nel 2006 ho smesso di fare l’allenatore, ma sono rimasto completamente immerso nel mondo neve. Ho cominciato ad approfondire la didattica, contribuendo anche alla stesura di alcuni testi”. Dopo trent’anni di pratica e studio, Lisko è arrivato a una conclusione provocatoria. “Non esiste e non deve esistere contrapposizione tra sci e snowboard: sono due discipline

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Sport

che vanno praticate contempora-

antagonisti: lo snowboard è stato

neamente. È la scelta migliore, dal

rivoluzione, a cominciare dall’ab-

punto di vista motorio”.

bigliamento e dal comportamento. Non è più pericoloso che sciare,

Come e quando ci si avvicina allo

tutt’altro. È vero che all’inizio si

snowboard?

cade spesso, ma gli infortuni non

“Studiando mi sono convinto che

sono mai alle ginocchia o alle cavi-

si debba anticipare il più pos-

glie. Al massimo un polso, quando

sibile l’approccio del bambino

si appoggia male”.

allo scivolamento. Diciamo già

Se lo sci è orientato a fare le

intorno ai 2 anni, 2 anni e mezzo.

curve, tenere gli sci paralleli e fare

Lo snowboard è l’ideale, per una

spazzaneve, lo snowboard insegna

questione articolare e motoria:

esperienze di scivolamento diver-

visto che il piccolo deve abituarsi a

se. “Sono tutte fondamentali, dalle

scendere lungo un piano inclinato

gobbette alla lastra di plexiglass,

con un attrezzo ai piedi, la prima

fino a una spanna di neve fresca,

cosa che dovrà fare è contrastare le

per vedere la tavola sparire e

accelerazioni, che ci portano istin-

ricomparire. Si va anche all’indie-

tivamente ad arretrare. Farlo in

tro, movimento che con gli sci non

maniera frontale, come capita con

si fa quasi mai”. Meglio il gruppo

gli sci, è più difficile. La direzione

o la lezione individuale? “L’inse-

laterale stimolata dall’uso della

gnamento dello snowboard chiede

tavola, è più istintiva”.

numeri ridotti: all’inizio è facile

L’attrezzatura? “Tra sci e snow-

cadere e quindi il maestro, oltre a

board i costi sono allineati, ma lo

insegnare la tecnica, deve aiutare

sci inizialmente chiede di più. Sulla

tutti, uno per uno”.

tavola un bambino può cominciare addirittura con delle scarpe nor-

Ci sono genitori che, sulla scia dei fi-

mali, per prendere confidenza con

gli, si sono messi a fare snowboard?

l’equilibrio. Poi, per fare curve, ci

“Sì, alcuni sì. Per tranquillizzare

sarà tempo”.

mamma e papà, organizzo brevi lezioni teoriche in cui spiego quello

Gobbe, lastre e neve fresca

che andremo a fare coi bambini e,

Nel mondo snob dello sci c’è un pre-

provare. Ci sono quelli che, una

giudizio contro lo snowbord? “Sci e

volta saliti sulla tavola, non sono

tavola sono stati sempre due mondi

più voluti scendere”.

se vogliono, anche loro possono

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 55


Spazio bebè

Dopo il parto,

cosa serve davvero Il postpartum è un momento delicatissimo. Ne parliamo con Piera Maghella, educatrice perinatale (che ci dà un consiglio geniale) di Giulia Lora

La stanchezza, i ritmi pressanti del

parto è davvero impegnativo.

Internazionale del Parto Attivo,

nuovo arrivato, la routine che cam-

Piera Maghella, educatrice peri-

consulente dell’Organizzazione

bia d’improvviso: il periodo dopo il

natale, fondatrice del Movimento

Mondiale della Sanità e dell’Istituto

56 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Spazio bebè

Superiore di Sanità, è una esperta

mamma che ha appena partorito. Ci

gine sulla qualità dell’assistenza

che conosce benissimo queste

sarà il tempo per ritagliarsi spazi

intervistando 7293 donne a tre

difficoltà. “È con la solitudine che

e coltivare passioni”. Ci credia-

mesi, sei mesi e un anno di vita

una neomamma si trova, prima di

mo, anche perché leggendo il tuo

del bambino. Le interviste hanno

tutto, a fare i conti. Le donne diven-

curriculum abbiamo visto che hai

evidenziato difficoltà sia rispetto

tano madri spesso lontano dalla

ricoperto grandi incarichi lavorativi

ad alcune problematiche fisiche

famiglia, senza avere un sostegno

tra Europa e America, incastrandoli

(i punti di sutura, la gestione

sicuro vicino. Mi confidano talvolta

tra quattro figli.

dell’allattamento), ma anche nel

che non conoscono neppure la

“La donna ha bisogno di riposo

riorganizzare la vita domestica,

vicina di pianerottolo. A questo si

dalla fatica del parto, ha bisogno

nel rapporto col partner e più in

aggiunge che, con l’aumento dell’e-

di un ambiente sereno dove vivere

generale nell’impostazione della

tà pensionabile, i nonni, su cui si fa

insieme al nuovo arrivato e al

nuova vita familiare”.

tanto affidamento, spesso lavorano

compagno, ha bisogno di essere

Ci sono consigli per le donne che

ancora e non riescono ad accudire e

sollevata da tutti gli incarichi

stanno per diventare madri?

sostenere la nuova mamma”.

domestici: la spesa, la preparazione

“Parlate! Spesso è la chiave vincen-

I corsi di accompagnamento affron-

dei pasti, le pulizie. Ha bisogno

te. Sentite di aver bisogno che qual-

tano il postpartum? “Non molto,

di tempo per capire i nuovi ritmi

cuno si occupi della casa? Chiede-

ma è importantissimo parlarne

e sapersi riconoscere nel nuovo

telo! Non avete la forza di cucinare?

e soprattutto farlo quando sono

ruolo. Non ci dimentichiamo che

Non cercate di dimostrare niente a

presenti anche i compagni. L’opi-

la maggior parte delle donne che

nessuno, fatevi consegnare la cena

nione comune impone a entrambi

diventa madre oggi non è abituata

pronta, senza pensieri. Vorrei dare

un’aspettativa irrealistica: tornare

a vedere altre madri che allattano,

a tutte un bel compito da svolgere a

in fretta a fare la stessa vita di

che si prendono cura di un bebè,

casa, posso?” Sì, certo. “Trascrivete

prima e non permettere al figlio di

che affrontano il postpartum, come

la lista delle cose che comprate più

‘rubare energie’. Pubblicità, tv e

poteva avvenire quando, mezzo

spesso al supermercato e che vi

Internet sono pieni di donne che si

secolo fa, più famiglie condivideva-

piacciono particolarmente. Scrivete

mostrano attivissime pochi giorni

no la casa. Adesso è possibile (direi

come vi prendete cura del gatto (se

dopo il parto: di nuovo a fare sport,

quasi comune) arrivare al primo

ne avete uno) o di come vi occupate

a passeggio sui tacchi alti, in uscite

figlio senza mai aver tenuto in

del giardino. Chi viene a trovarvi,

serali con le amiche. È molto irrea-

braccio un neonato”.

anche armato delle migliori inten-

listico. Queste immagini creano

Quali sono dunque i malesseri che

zioni, non sa come aiutare. Fategli

una visione distorta dei bisogni

accusano di più le donne? In cosa

trovare tutto scritto. All’amico che

della maternità. Attenzione: non sto

sentono di aver più bisogno di

passa e chiede di cosa abbiamo bi-

dicendo che sia necessario dimen-

sostegno?

sogno, mettiamo in mano la nostra

ticarci di noi stesse come donne!

“A questa domanda risponde un

lista della spesa: saremo più felici,

Sto dicendo che uscire la sera

valido studio dell’Istituto Superio-

noi e lui che è riuscito a rendersi

non deve essere la priorità di una

re di Sanità che ha svolto un’inda-

utile. Provate!”.

Febbraio 2018| www.giovanigenitori.it | 57


Salute

La scelta delle

scarpe

I piedi ci portano in giro tutta la vita: trattiamoli bene fin dalla più tenera età di Stefania Somarè

Quanto amiamo i primi passi del

go plantare, grande conoscitore di

o capretto, perché sono materiali

bambino. Quei piedi paffutelli,

scarpe per bambini.

morbidi e traspiranti. Un buon

quel passo dondolante, quelle

“Quando il bambino comincia a

contrafforte aiuta a tenere in asse

cadute “sedere-a-terra” che fanno

camminare cade spesso perché

il calcagno, mentre la suola di cuo-

tenerezza come un cartone anima-

deve imparare l'equilibrio e

io favorisce il contatto con il suolo;

to. Quel che spesso trascuriamo è

sperimentare il giusto schema

il tassello antiscivolo anteriore e

la fedele compagna del suo piede:

motorio. Le scarpe che indossa

il tacchetto in gomma aiutano a

la calzatura che lo accompagna

fanno la differenza. Una calzatura

prevenire le cadute. Una calzatura

anche nelle primissime cammi-

per i primi passi ha dei requisiti

così fatta concede un buon passo e

nate. Quale scegliere? In base a

specifici: deve avere la tomaia (la

permette al bambino anche di fare

che criteri? Ne abbiamo parlato

parte esterna della scarpa) preferi-

errori di appoggio, perché le parti

con Marco Caldironi, laureato in

bilmente in pelle, con la fodera (la

in gomma si adeguano al suolo”.

Tecniche ortopediche e riflessolo-

parte interna) in vitello pieno fiore

Dunque per i piccolissimi meglio

58 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Salute

non spendere troppo nelle scarpe, controllate almeno la qualità della tomaia e della fodera interna, che sono responsabili all'80% della traspirazione. La suola è importante, ma meno di quel che si crede: per dirne una, disperde solo il 20% del calore prodotto dal piede”. E le onnipresenti sneaker? “Meglio le scarpine di pelle? “Sì, anche

favorire il corretto sviluppo delle

far utilizzare le scarpe da ginna-

perché la pelle permette al piede

parti anatomiche, altrimenti si

stica solo per le attività sportive

di non sudare. Ma attenzione,

rischia di favorire l’insorgenza di

e i pomeriggi ai giardinetti. Per le

questo materiale può avere qualità

patologie”.

altre occasioni sono da preferire

diverse: la meno traspirante è il

Qualcosa da evitare assolutamen-

scarpe più casual, con suola in

maialino”.

te? “Le suole rialzate. Quattro

gomma e materiali non sintetici”.

centimetri di suola in un bambino

Perché è così importante la tra-

Gomma per i bimbi in crescita

corrispondono al tacco dodici in un

spirazione? “Perché permette di

adulto. Scegliete scarpe con fondi

prevenire problemi dermatologici,

Con la crescita cambiano le

morbidi e flessibili. Preferite tac-

come micosi alle unghie e alla

esigenze motorie. “A 3 anni il

chi a base larga che stabilizzano

pelle dei piedi”.

bambino cammina bene ed è utile

l’appoggio del retropiede. Anche

Ma le scarpe non sono tutto. “Un

passare alle suole di gomma che

la misura è importante. Fate mi-

suggerimento per aiutare i bimbi

consentono un'esplorazione più

surare i piedi dei bambini, perché

ad avere piedi sani è farli cam-

sicura del mondo. Non lasciamoci

oramai le taglie sono diverse da

minare a piedi nudi. Non solo in

irretire dalle mode del momento.

marca a marca. Meglio scegliere

spiaggia, ma anche sui sassolini

Nelle calzature, come negli abiti,

una scarpa un poco più grande,

tondi di un fiume o su un prato

i bambini tendono a essere vestiti

massimo un centimetro, rispetto

sicuro. Basta proteggete i piedini

come piccoli adulti, ma i bisogni

al piede”.

con delle calze. Gli stimoli che ricevono dal camminare senza

sono differenti. Intorno ai 4 anni

scarpe sono particolarmente utili

pronazione (cioè una rotazio-

Piedi che puzzano? Perché non respirano

ne) fisiologica e l'arco plantare

Nei preadolescenti potete incol-

co del piede, sia per la matura-

mediale deve ancora formarsi

pare gli ormoni, ma se i piedi

zione del sistema propriocettivo,

completamente, con il risultato

dei bambini puzzano è probabile

cioè quel sistema che permette di

di sembrare un poco piatto. Al

che le scarpe non permettano la

percepire e riconoscere la posizio-

contempo la muscolatura è ancora

traspirazione. “I piedi dei bambini

ne del proprio corpo nello spazio,

in evoluzione. Le scarpe devono

non dovrebbero puzzare mai. Per

anche senza l’uso della vista”.

il piede dei bimbi presenta una

sia per il corretto sviluppo dell'ar-

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 59


Salute

Vitamina D:

che fare quando manca? Soffrono di carenza di questa vitamina un adulto su due, la maggior parte degli adolescenti e quasi tutti i neonati di Stefania Somarè

e dell'adolescenza e fino a circa i 25 - 30 anni, è possibile raggiungere un buon picco di massa ossea. Più ricco è l’apporto in questa età e più lenta sarà la perdita fisiologica di osso nell’età adulta e soprattutto anziana”. Il primo passo per riempire il forziere di vitamina D è utilizzare al massimo le radiazioni solari, le uniche che ne Necessaria per la corretta crescita di

carenza sono difficili da identifica-

permettono la sintesi a livello cutaneo.

ossa e muscoli, la vitamina D è essen-

re. Ne abbiamo parlato con Sergio

“Le radiazioni utili sono quelle più for-

ziale anche per il giusto funzionamen-

Gigliotti, medico, esperto del settore e

ti e dirette. Il periodo ideale, alle nostre

to di tutte le nostre cellule. Quando

presidente uscente dell’Associazione

latitudini, va dalla primavera all'inizio

manca il corpo fatica a lavorare e

rappresentativa di Specialisti Ortope-

dell'autunno, meglio nella fascia oraria

diversi studi hanno individuato una

dici, Fisiatri e Reumatologi operanti

compresa tra le 10 e le 15. Anche

relazione tra la carenza di questa

sul territorio (ASON).

l'abbigliamento conta: gambe e braccia

vitamina e lo sviluppo di patologie

scoperte sono l'ideale”. Per sfruttare

Una vitamina che si accumula

al meglio le scorrazzate all'aria aperta,

asma, infezioni respiratorie, influenza stagionale, ma anche diabete di tipo

La vitamina D è solubile nel grasso:

disponibile per dispositivi Android e

1 e 2, alcuni tipi di sclerosi multipla e

una volta formata, viene conservata

iOS, stima i livelli individuali di vita-

altro ancora. Senza allarmismi, occorre

nel tessuto adiposo dove può essere ac-

mina D nel sangue partendo da una

porre attenzione a gestire al meglio le

cumulata. Un grande vantaggio, come

serie di informazioni (esami del san-

nostre scorte di vitamina D. Ma come?

spiega il dottor Gigliotti. “Con i giusti

gue, tipo di pelle, tempo di esposizione

È una vitamina complessa da reperire

comportamenti, grazie alla vitamina

medio giornaliero) e indica le finestre

con l'alimentazione e i sintomi della

D accumulata negli anni dell'infanzia

temporali in cui è possibile sfruttare i

anche importanti, come osteoporosi,

60 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018

un aiuto può venire dall'app Dminder:


Salute

raggi del sole per sintetizzarla. Altro passo essenziale è imparare ad ascoltare i bimbi e il nostro corpo.

Sintomi lievi da non sottovalutare “Mamma, mi sento stanco”. “Papà, mi fanno male le gambe”. Quante volte sentiamo queste frasi? E quante rispondiamo: “Non è nulla”, “Saranno dolori di crescita”. Nel bambino, debolezza muscolare e dolori osteoarticolari possono essere sintomo di una insufficienza di vitamina D. Nell'adulto questi sintomi possono associarsi a depressione invernale e tendenza a contrarre l'influenza. “Naturalmente, che si parli di figli o genitori, occorre escludere altre cause, ma un semplice dosaggio ematico della nostra vitamina può risolvere un dubbio diagnostico. In presenza di questi sintomi, consiglio di rivolgersi al pediatra o al medico di riferimento e di chiedere di effettuare questo esame. Entrambi i medici potranno, all'occorrenza, richiedere una consulenza ortopedica”. Se il dosaggio individua una carenza, niente paura: il dottor Gigliotti assicura che un'integrazione alimentare risolve rapidamente il quadro clinico. E ci protegge da patologie più gravi.

TANTI SERVIZI a misura dei vostri BAMBINI e la qualità di un soggiorno firmato “Italy Family Hotels” per voi genitori *Mini club in compagnia della mascotte Jack Surf

Sane vecchie abitudini preventive Recenti studi hanno evidenziato che circa l'80% degli adolescenti italiani è carente in vitamina D. Se si parla di bambini la percentuale scende al 20%, ma risale al 40-50% nei neonati. I numeri sono comunque molto alti, anche tra gli adulti: al momento soffrono di questa ipovitaminosi tra il 40 e il 60% degli individui. “È importante prevenire l’ipovitaminosi e mantenere sin dalla tenera età livelli ematici ottimali di vitamina D: si potrebbe anche suggerire di integrarla regolarmente in autunno e inverno, ma-

Via degli Oleandri, 36 Diano Marina (IM (IM) M) Liguria tel. 0183 404515 info@hotellabaia.it www.hotellabaia.it

gari usando capsule di olio di fegato di merluzzo o aumentando il consumo di alimenti ricchi di questa sostanza, come il salmone o il tuorlo dell’uovo, o più semplicemente somministrando al bambino poche gocce al giorno di colecalciferolo, la vitamina D3. Nel neonato in allattamento questa integrazione è indispensabile, poiché nel latte materno passa poca vitamina D e nel primo anno di vita l’esposizione ai raggi solari è minima”.

Febbraio 2018 | www.giovanigenitori.it | 61

*12 ore di mini club al giorno per i bimbi dai 3 anni in su 4 ore di baby club per i bimbi da 1 a 3 anni


Salute

La famiglia

cresce

Percorsi di lettura per quando arriva una sorellina o un fratellino di Alessandra Turchi

L’arrivo di una sorellina o un fratellino è un momento delicato nella vita di una famiglia: carico di gioia, è anche denso di preoccupazioni e, a volte, sensi di colpa nei confronti del primogenito. In questo momento di cambiamento, un aiuto importante viene dalla narrativa: i libri, con il loro linguaggio semplice e immediato, a volte irriverente, a volte delicato e poetico, nutrono gli immaginari dei bambini aiutandoli a esplicitare emozioni, a sentirsi compresi e ascoltati.

Accogliere le emozioni La mamma di Camilla aspetta un fratellino. Camilla non è felice: è arrabbiata, ha paura. Anche lei è ancora piccola, ma è curiosa: che cosa farà tutto quel tempo il fratellino nella pancia della mamma? È quello che accade in “Aspetto un fratellino” di Marianne Vilcoq (Babalibri), ma è quello che succede a ogni primogenito quando un nuovo bambino arriva in famiglia. Esplosioni di rabbia, fenomeni di regressione, sveglie notturne sono segnali con cui i bambini esprimono emozioni e incertezze. Preservarli dalle difficoltà, cancellarne la gelosia fingendo che nulla sia cambiato, è impossibile e non funzionale al processo di crescita: il genitore deve invece provare ad accompagnare i figli, facendo da specchio e contenitore per le loro emozioni. Questo non significa non porre limiti o regole, ma aiutare i bambini a gestire le frustrazioni, legittimando e verbalizzando i sentimenti che provano. Significa anche accogliere un bisogno inespresso di sentirsi ancora accuditi, con la consapevolezza che si tratta di un fenomeno transitorio che passerà quando il bambino si sentirà riconosciuto nelle sue paure e nei suoi bisogni. Accettare che i figli vivano un sentimento di gelosia, aiutarli a riconoscerla e a gestirla, vuol dire accrescerne la competenza emotiva.

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Salute che piangerà, userà i pannolini,

un bambino”, di John Burningham e

verrà allattato, proprio come faceva

Helen Oxenbury (Motta Junior), una

il primogenito quando era piccolo.

mamma e il suo bambino parlano:

Narrargli la sua di storia, mostran-

passa il tempo, cambiano le stagioni,

dogli fotografie di quando era un

la pancia della mamma cresce e

neonato, può aiutarlo a dare un senso

si alternano curiosità, tristezza e

L’importanza della narrazione

alle cose: la nostra storia afferma la

confusione. In un’atmosfera di affia-

nostra unicità, i racconti che por-

tamento e rispetto, gli immaginari di

Parlare è il primo passo, anche se

tiamo con noi sono parte del nostro

mamma e figlio entrano in dialogo.

non con troppo anticipo: raccon-

bagaglio per fronteggiare le sorprese.

“Mamma puoi dire al bambino di an-

tare del bambino in arrivo, senza

In questo processo i libri possono

dare via?” La mamma non risponde,

promettere che giocheranno insieme

svolgere un ruolo importante:

accoglie con serenità la paura del

(è qualcosa che non si realizzerà

senza esprimere giudizi, esplicitano

figlio, senza giudicare o impartire

per molto tempo), ma spiegando

paure e sentimenti. In “È in arrivo

insegnamenti.

Le incertezze del cambiamento

Ridefinizione dell’identità familiare

Quando l’attesa finisce e arriva il momento di tornare a casa, emergono fatiche,

In questo percorso di crescita e ride-

rabbia, timori: emozioni contrastanti che non devono essere nascoste o taciute.

finizione dell’identità familiare siamo

Simone, il coniglietto di Stephanie Blake protagonista di “Pappamolla” (Babali-

coinvolti tutti, figli e genitori: nei mo-

bri), scoprirà sulla sua pelle le incertezze che derivano da questo cambiamento.

menti belli, quelli in cui magicamente

Tuttavia è proprio la presenza di Pappamolla, il fratellino appena arrivato, che

ogni cosa sembra essere al posto

aiuterà il piccolo coniglio a superare le sue paure: proteggendo il neonato con

giusto, o in quelli difficili in cui solo

un misto di rabbia ed empatia, Simone si sentirà subito più coraggioso. Vivere

un po’ di autoironia e tanta pazienza

senza forzature i cambiamenti che avvengono in famiglia, sentirsi rispettati in

possono aiutarci a sopravvivere.

tutte le reazioni, anche di rifiuto, è molto importante per il primogenito. Prima o

E laddove le risorse personali non

poi, come Simone, scoprirà di amare il fratellino, farà allora un’esperienza fon-

bastassero più, le storie ci arrivano in

damentale per il suo sviluppo affettivo: non solo la sua rabbia non fa del male al

soccorso. Nel libro “Lo scambio”, di

piccolo, né allontana la mamma o il papà, ma può coesistere con l’amore. E dato

Jan Ormerod e Andrew Joyner (Terre

che è più facile imparare a voler bene a qualcuno quando ci sentiamo amati,

di Mezzo), la piccola Carolina sogna

come succede a Betta, la protagonista di “Uffa bebè” di Marie Louise Fitzpatrick

di poter sostituire anche solo per il

(Babalibri), ogni momento è utile per il genitore per sottolineare come quel sorri-

momento un fratellino che “sbava,

so del neonato o quella smorfia buffa siano rivolti proprio al fratello maggiore.

puzza ed è troppo ingombrante”.

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Soldi e diritti

Sport

assicurato

Qual è la polizza giusta da stipulare per i corsi sportivi dei bambini? di Francesca Galdini

Gentile avvocato, il

figlio di un amico si è fatto male giocando a basket e solo in quel frangente i genitori si sono resi conto che la copertura dell’assicurazione della società in cui giocava il bambino era del tutto inadatta e minimale. Alla fine hanno dovuto pagare loro molte delle spese mediche, ad esempio per la fisioterapia. Cosa possiamo fare per non rischiare di trovarci nella stessa situazione? Grazie, Manuela Cara Manuela, quando ero bambina non passava anno senza che io mi schiantassi in qualche modo e mi facessi male (abilità questa che comunque ho mantenuto anche da grande!): fortunatamen-

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Soldi e diritti

te i miei genitori avevano stipu-

copertura e si può trovare quella

copertura gli sport estremi: il free

lato una buona polizza infortuni

più confacente alle proprie esi-

climbing per dirne una o lo skele-

e così non ci siamo mai trovati

genze: ci sono le polizze classiche

ton, in generale tutti quegli sport

nella situazione dei tuoi amici.

che coprono le spese sostenute

in cui il rischio è davvero elevato.

I bambini sono maestri nel farsi

dopo un infortunio occorso duran-

In questi casi però nulla vieta di

male, sia giocando sia praticando

te gare e/o allenamenti. Alcune

stipulare una semplice polizza

sport. Ed è soprattutto in questo

coprono anche i danni cagionati a

infortuni il cui premio, ovviamen-

caso che è bene premunirsi di una

terzi e altre i cosiddetti danni in

te, sarà commisurato al rischio

buona assicurazione, anche se

itinere, cioè gli infortuni occorsi

legato all’attività esercitata.

praticano solo a livello dilettanti-

nel tragitto tra la casa e il luogo

In ogni caso, prima di stipulare

stico: perché in caso di infortunio

in cui si svolge l’attività sportiva.

l’assicurazione, quando iscrivete

le spese da affrontare potrebbero

Esistono infine assicurazioni

vostro figlio a un centro sportivo

essere ingenti e non è detto che

personalizzate, che si formula-

verificate quale tipo di copertura

l’associazione sportiva o il circolo

no sulla base del tipo di sport

sia stata predisposta e in base a

cui sono iscritti le copra tutte.

praticato.

quella valutate in che modo esten-

Il mercato offre varie tipologie di

Certo non saranno mai soggetti a

derla con il prodotto più idoneo.

Entra nel bosco e vivi la magia!


Zona verde

La

costellazione

di Harry

Potter

I bambini non guardano più le stelle. Per invogliarli c'è la proposta di dare nomi nuovi a otto costellazioni di Marta Vitale

Lassù, fra le stelle, è in corso una gara di velocità tra Usain Bolt e Pegaso. Chi sarà il più veloce tra il magnetico e imprendibile giamaicano e il più famoso dei cavalli alati, che un giorno volò verso la parte alta del cielo trasformandosi in una nube di stelle scintillanti? Chi fra i due è, oggi, capace di attirare lo sguardo dei bambini sulle meraviglie del cielo stellato? La ricerca dell’università di Birmingham parla chiaro: siamo figli delle stelle ma, ahinoi, ci dimentichiamo di guardarle. Il 72% dei giovani tra 7 e 19 anni non ha mai osservato il cielo, il 29% di quelli che lo hanno fatto non sa individuare nessuna delle 88 costellazioni riconosciute dall’unione astronomica internazionale, basata sullo zodiaco e sulla mitologia greca e latina. Troppa bellezza sopra di noi che passa, sempre, inosservata. Così i ricercatori inglesi hanno deciso di cambiare tutto e lo hanno fatto in collaborazione con la Big Bang Fair, l’eccezionale fiera del gioco edu-

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Zona verde

cativo Stem che coinvolge ogni anno

idoli e ai personaggi amatissimi dai

seo dalla notte dei tempi. E il mostro

duecentomila bambini e ragazzi

bambini e dai ragazzi di oggi.

marino che avrebbe dovuto divorare

spiegando l’ingegneria e l’astrofisica

Certo il mito greco ha il suo fascino

Andromeda, la quale fu invece salva-

con il gioco.

e ci vorrebbe qualcuno che sapesse

ta e sposata dallo stesso Perseo?

Il progetto si chiama “Look up to the

raccontarlo ai bambini moderni. Lo

Raccontare con le giuste parole miti

stars” e vuole avvicinare i bambini

meriterebbe certamente la storia di

senza tempo aiuterebbe a far solleva-

all’astronomia: via le costellazio-

Pegaso, il bellissimo cavallo alato

re gli adorabili occhietti all’insù. Ma

ni dai nomi criptici (alcuni sono

nato dal sangue di Medusa e domato

tant’è, gli occhi non si alzano. Largo

dell’epoca tolemaica) e spazio agli

da Bellerofonte, unito al suo eroe Per-

dunque agli eroi della contemporaneità, per celebrare sport, letteratura e impegno civile con otto nuove costellazioni. Ciascun nuovo “mito” è visibile nel cielo in una data stagione: in febbraio il cielo sarà illuminato dalla costellazione del libro della premio Nobel pakistana Malala. In febbraio, gli occhiali di Harry compariranno catapultandoci tra le luci della Sala Grande di Hogwarts. Le stelle di aprile saranno la balena dello straordinario divulgatore britannico David Attenborough e lo shuttle iper tech di Tim Peake. E ancora: festeggeremo la fine della scuola con il “Mobot”, il gesto di esultanza che il corridore Mo Farah si è inventato alle Olimpiadi di Londra nel 2012. Proveremo a trovare la grinta necessaria per il rientro a settembre con la strepitosa racchetta di Serena Williams. In chiusura d’anno ci aspetta la Festa dei Fulmini (novembre) con la potenza scoppiettante di Bolt. Sotto la volta dell’orsetto Paddington di Michael Bond ci scambieremo i più affettuosi (e scintillanti) auguri di buon Natale. I tempi cambiano e le stelle si adeguano.

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Alimentazione

A Carnevale ogni fritto vale: è questo il mese giusto per scaldar l’olio e preparare dolci frittelle che profumano delicatamente di limone e vaniglia

di Ginger Nigella

Frittelle di mele Ingredienti

Preparazione

Incidere la vaniglia e mischiare i semi con lo zucchero; tener da parte in un piatto

3 mele

fondo. Sbucciare le mele e privarle del torsolo con l’apposito attrezzo. Scaldare

2 uova medie

l’olio (un litro circa) in una pentola per friggere: sarà pronto quando raggiunge i

15 gr di zucchero

160°C. In una ciotola sbattere i tuorli con 15 gr di zucchero, aggiungere la farina

La scorza grattugiata di un

setacciata insieme al lievito, la scorza di limone e girare con una frusta a mano

limone non trattato

finché non ci sono grumi. Sempre girando aggiungere poco per volta il latte fino a

100 gr di farina 00

ottenere una pastella liscia. Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e in-

5 gr di lievito per dolci

corporarli delicatamente alla pastella mescolando dal basso verso l’alto. Tagliare

90 gr di latte intero

le mele a fettine di 0,5 cm. Tenere vicino al fornello un piatto con carta assorben-

un pizzico di sale

te e la fondina con lo zucchero alla vaniglia. Tuffare le fette di mele nella pastella

Olio per friggere

facendo attenzione che la pastella sia ben attaccata da entrambi i lati. Friggere

Per lo zucchero semolato alla

pochi minuti per lato fino a doratura. Scolar bene dall’olio, rigirarle velocemente

vaniglia:

sulla carta assorbente e poi passarle nello zucchero semolato una frittella per

200 gr di zucchero semolato

volta. Questa operazione dev’essere fatta con le frittelle ben calde altrimenti lo

1/2 bacca di vaniglia Bourbon

zucchero non si attacca bene.

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Insegna giocando le basi concettuali della matematica

Nativi Matematici è uno strumento innovativo e propedeutico, semplice e divertente che aiuta genitori, familiari e insegnanti a promuovere nei piccoli l’interiorizzazione precoce della matematica a partire dai 4 anni. 10 concetti chiave illustrati, con esempi e proposte di gioco utili a indirizzare la curiosità dei bambini su questi argomenti che possono essere appresi semplicemente, così come si impara a camminare e a parlare anche più lingue contemporaneamente.

Il libro è acquistabile online su giovanigenitori.it


Libri

Imparare insieme

Una raccolta di libri utili a diventare grandi, da soli o grazie a mamma e papà • Ecco un modo

• Storia, anche a fumet-

davvero ingegnoso

ti, per scoprire di più

per scrivere storie

su diritti, politica e la

e filastrocche, con

nascita dell'Italia come

tanti esercizi facili e

la conosciamo oggi.

divertenti.

Mini recensioni

SCRITTURA CREATIVA PER

di David Conati, Elisa Cordioli

BAMBINI

illustrazioni di Angela Allegretti

di Viviana Hutter

Paoline – 12 euro

DidatticAttiva – 13,90 euro

Elisa 5 anni

• Adatto ai grandi, questo testo insegna ad

“è proprio bello essere

ascoltare sentimenti e

una ragazza! Anche quando gioco con le macchinine, mi muovo veloce, pasticcio e canto forte”. SONO UNA RAGAZZA! di Yasmeen Ismail

LA COSTITUZIONE CHE STORIA!

bisogni per entrare in

• I consigli di una pediatra per risol-

connessione empatica.

vere disturbi del sonno, dermatite da

INSEGNARE AI BAMBINI CON

pannolino, afte della bocca, stipsi.

EMPATIA

CHE FATICA FAR LA NAN-

di Marshall B. Rosenberg

NA! - BRUCIA BRUCIA! - CHE

Esserci – 9,50 euro

FATICA LA PUPU'! di Vitalia Murgia

EDT – 13,50 euro

• Un libro supercolo-

Aboca – 5 euro cadauno

rato che fa scoprire

di Alice Quaglino

in modo simpatico la

• Guida informativa

sessualità ai bambini

per i grandi (genitori,

dai 7 anni in su.

insegnanti, educatori)

SESSO è UNA PAROLA BUFFA

che accompagnano i

di Cory Silverberg

bambini nel web.

illustrazioni di Fiona Smyth

BULLI E CYBERBULLI ORA BASTA!

Terra Nuova - 16 euro

a cura di Maurizio Costantini, Antonella Gianandrea - EPC - 12 euro

70 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


I primitivi di Mario Bettas Valet

In una imprecisata era preistorica il

ne. Per salvare le loro abitudini da

man Animations, lo storico studio

giovane Dag, un cavernicolo combat-

cavernicoli, Dag e i suoi amici, insie-

di animazione britannico, famoso

tivo ma alquanto goffo a destreggiar-

me al fidato cinghiale Grugno, devo-

per aver creato numerosi titoli d’a-

si con lance e accette, deve affron-

no sfidare proprio in questo nuovo

nimazione a stop-motion di grande

tare, insieme a tutta la sua tribù, il

gioco gli agguerriti giocatori di Lord

successo, come Galline in Fuga,

malvagio Lord Noorth. Quest’ultimo

Noorth. Malgrado il giudizioso Barbo

Wallace & Gromit e Shaun, vita da

è intenzionato a mettere fine all’età

sia contrario ad affrontare i nemici

pecora. Anche per quest’ultimo film

della Pietra e far entrare tutto il

in un gioco sconosciuto, Dag riesce a

la tecnica usata è stata quella del

mondo conosciuto nella nascente età

coinvolgere alcuni cavernicoli un po’

passo uno. Nella versione italiana

del Bronzo, la nuova era di cui lui è

impacciati, tra questi: Gordo, Grullo

le voci dei protagonisti sono quelle,

un degno rappresentate.

e Ginna. Insieme, prima di affronta-

tra gli altri, di Riccardo Scamarcio

La nuova civiltà, avvezza alle

re gli avversari, devono apprendere i

(Dag), Corrado Guzzanti (Barbo),

più svariate comodità, è dedita

fondamentali di questo nuovo gioco.

Paola Cortellesi (Ginna) e Gabriele

nientemeno che al gioco del calcio.

La posta in palio è la sopravvivenza

Rubini (Gordo).

Assistere a una di queste partite è

della loro antica civiltà!

Adatto a tutta la famiglia, I primitivi

un passatempo che coinvolge con

I primitivi, diretto da Nick Park, è il

è una pellicola che sa far divertire

grande trasporto tutta la popolazio-

nuovo lungometraggio della Aard-

grandi e piccini.

L’incantesimo del drago Il mondo della magia e il mondo degli uomini sono in pericolo. Entrambi sono minacciati da una strega posseduta dallo spirito di un drago malvagio. Per i due universi l’unica speranza di salvezza è Nicky, uno spavaldo giovane, figlio di un cacciatore di draghi. Arriva dall’Ucraina questo lungometraggio d’animazione distribuito in Italia dalla Twelve Entertainment. Animazione fantasy per famiglie.

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Il sassolino nello stagno

Dieta mediatica Ovvero, cosa hai dato mangiare al tuo cervello oggi? di Khaled Elsadat

Nella mia lista della spesa di oggi:

menu era allarmante.

se è solo di “junk thought” che

minestrone cinque cereali, brocco-

Tre notizie su Trump e Kim Jong-

si nutrono le nostre anime. Non

li dal mercato dei contadini, patate

un, una legge bloccata al Senato,

sono soliti crescere i fiori nelle

e mele biologiche, tonno pescato a

un attentato da qualche parte, un

discariche.

canna, petto di pollo allevato a ter-

omicidio in provincia, decine di

E che fare? Lasciare i social, boi-

ra, polpette vegane per gli invitati

titoli di articoli che non ricordo,

cottare telegiornali e pubblicità?

a cena, pane integrale senza sale e

decine di pubblicità, centinaia di

Eliminare il kebab e delegalizzare

un Dek solidale.

status su Facebook di cui il più im-

le caramelle? Forse no, il punto è

Probabilmente è dalla stagione

portante era insignificante. Niente

prendere la situazione in mano,

delle nature morte settecentesche

letture approfondite, analisi serie o

trattare le informazioni (di ogni

che il cibo non gode di così tanta

finzione travolgente. Aiuto! È come

genere) come trattiamo il cibo.

attenzione e cura. Siamo attenti

aver inzuppato due kebab, tante

Considerare la fonte e la quantità,

alla sua origine, alle calorie, ai pe-

patatine e centoventi caramelle.

distinguere tra i veri nutrienti e le

sticidi, agli OGM, alla filiera, alla

Solo junk food.

calorie vuote, seguire una dieta va-

distanza che percorre, a come e

C’è da allarmarsi? Forse sì, consi-

riegata e equilibrata. Stare in for-

dove sono stati allevati gli animali.

derando che la nostra rappresenta-

ma richiederebbe aver chiari quali

Perseguiamo una dieta equilibrata

zione del mondo, l’immagine di noi

sono i piatti mediatici principali

e variegata seguendo, finché possi-

stessi e degli altri dipende molto

per mente e anima e assicurarne la

bile, le indicazioni della tabella dei

da ciò che leggiamo e guardiamo.

qualità. Le caramelle vanno bene

nutrienti. “You are what you eat”

Qualcuno diceva: “leggi dei tradi-

a merenda, certo non 314 volte al

e da questo dipende significativa-

menti e dubiterai del tuo partner,

giorno (la media delle notifiche

mente la qualità della vita.

leggi degli omicidi e dubiterai del

che riceviamo).

Quest’inverno, una sera mi sono

tuo vicino”. La nostra fantasia e

I nostri figli - come noi - vivono in

invece chiesto: cosa ho dato da

l’immagine che abbiamo del futuro

un’era colma di informazione, noti-

mangiare oggi alla mia mente?

sono figlie delle informazioni

zie, fake news, pubblicità e distra-

Quale “Food for thought”? Di che

che raccogliamo sul presente.

zioni, il nostro compito è aiutarli a

letture si è nutrita l’anima? Che

Certo allora che siamo stressati e

selezionare. Perché, in fondo, “noi

informazioni ha consumato? Il

facilmente inclini alla depressione,

siamo quello che leggiamo”.

72 | www.giovanigenitori.it | Febbraio 2018


Caterina

Caterina e l'amore con i piedi per terra

dre, mangiato pane e salame ed erano stati felici. L’amore per la montagna era passato da lei ai figli, attraverso sei paia di scarponi. Caterina cammina piano nella neve, gli scarponi ricordano. C’erano state le Cinque Terre, dove alla terra

Se vuoi scrivere a Caterina, la mail è: caterina@giovanigenitori.it

delle alte vie si era mescolato il sale degli scogli. E c’erano stati anche giorni di pioggia e tristezza in città, momenti di solitudine profonda di Marina Gellona

per la vita a tre, quando a Caterina veniva voglia di indossare gli scar-

Neve. Che cosa sennò, avendo un

Li aveva scelti quando i suoi figli

poni solo per andare a prendere il

fidanzato Atleta sciatore che allena

erano ancora piccoli, per un trek-

pane sotto casa. E, con loro ai piedi,

altri piccoli atleti sciatori. La neve

king con la sua amica Susy. I figli

si sentiva subito più forte, serena,

a febbraio è nell’aria come se non

erano rimasti con il papà, ora ex

viva. Amava quegli scarponi più di

dovesse andarsene mai più. Neve

marito di Caterina, in un momento

qualsiasi maglietta, abitino estivo,

tutt’intorno. Neve dal cielo. Neve

in cui la coppia era nel caos e lei

cappotto o sandalo con i tacchi:

negli occhi. Neve sotto gli scarpo-

aveva un grandissimo bisogno di

tutto passava, loro no. Morbidi ma

ni. Neve sulle labbra. E in questo

ricominciare da se stessa, dall’az-

resistenti. Elastici e forti. Mai una

silenzio bianco senza suoni ecco un

zurro di un cielo alto. E il Monviso,

slogatura, mai una scivolata. Poi

debole, ma udibile, clack che Ca-

da montagna all’orizzonte di molti

era arrivato l’Atleta. Anzi, lei era

terina un po’ aspettava un po’ no.

tramonti, era diventato meta e poi

arrivata da lui, con gli scarponi ai

Con il tempismo della vita, quello

rifugi e poi luminose diverten-

piedi. Per vivere la montagna anche

che ti fa dire “ma proprio adesso”,

tissime salite e discese e aria nei

d’inverno. Loro erano adatti anche

uno degli scarponi si rompe. La

polmoni, e pensieri più tersi, e una

a quello. E così li indossava quando

suola del sinistro si è staccata per

ritrovata gioia di vivere e di sentirsi

aveva conosciuto lui, bello dietro ai

tre quarti dalla soletta. E bisogna

al posto giusto. E il posto giusto

suoi occhiali a specchio. Ed eccolo

alzare di molto la gamba, riappog-

non era, purtroppo, quello accanto

lì, l’Atleta, con la sua giacca rossa

giare piano il piede a terra. Ma non

al padre dei suoi figli. Poi c’era sta-

che colora la neve. Vede Caterina

è arrabbiata, lei, è, piuttosto, com-

ta la prima volta in montagna con

arrivare con tutti questi ricordi

mossa. E il bianco che ha intorno si

i suoi figli e, allacciati gli scarponi

negli occhi e uno scarpone aperto.

colora d’immagini d’amore vissuto.

turchini ai propri piedi e altre due

“Ehi, hai le scarpe che parlano!”,

I suoi scarponi, azzurri e grigi,

paia a quelli dei piccoli, li aveva

le dice, vedendo la suola che batte

come certe rocce e certi cieli, da 9

portati nei rifugi dove era stata con

contro la soletta. E le chiude la

anni accompagnano i suoi passi.

la Susy. Avevano visto le salaman-

bocca con un bacio.

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