XXV Edizione del Beppe Viola

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GIACOMINI

Umberto

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Melchiorre

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Eraclito

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Nuccio

CARIDI

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MELLI

Alessandro

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Piero

TULLI

Riccardo

VIOLA

Maurizio

PERCONTI

Giuseppe

MARRAZZO

Giovanni

SANTODONATO

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Giulia

RODANO

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Antonio

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Bruno

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L’Organizzazione

PRESIDENTE Raffaele Minichino

VICE PRESIDENTE

Luigi Maura

PUBBLICHE RELAZIONI

UFFICIO STAMPA Alfredo Maria Cocco Giorgio Attolico – Amedeo Ricci Nicola Tallarico – Enrico Pagliaroli

Monika Kowalik COMITATO TECNICO Giuliano Caramici Presidente Giulio Cinti Segretario Generale Carlo Pacifici Delegato AIA

STAFF

www.sportinoro.com Il Comitato Organizzatore, ringrazia le Società: Vigor Perconti e Pomezia per la fattiva e gentile collaborazione.

Benito Manzi - Franco Ranieri Giulio Cinti - Mariano Marchese Domenico Bianco - Marco Fiorilli Francesco Minichino Filippo Minichino - Riccardo Naselli Sergio Giovannini - Stefano Piccione Armando Muzi Lamberto De Bartolomei

STAMPA E PROPAGANDA RAI – Rete Oro - Sky Corriere dello Sport Stadio Gazzetta dello Sport Cisco Magazine Il Corriere Laziale Il Romanista Il Giornale di Ostia Calcio C e D E Polis

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Il saluto del Presidente della Provincia di Roma

Nicola Zingaretti surarsi attraverso la competizione sportiva. E’ un confronto leale e spontaneo, come i veri valori dello sport insegnano. Ma è anche, e soprattutto, motivo di solidarietà e conforto sociale, nei confronti di chi ha bisogno di aiuto e sostegno morale. Iniziative che riconciliano con il mondo dello sport, spesso schiacciato dall’iper professionismo, lontano dai valori importanti della vita. Numerosi interessi si mescolano nella formazione dei ragazzi, fino alla capacità umana di gestire le situazioni dello sport che sono, in piccola parte, anche quelle del vivere quotidiano di ciascuno di noi. Una sorta di palestra di vita, che tutti i partecipanti dovranno condurre nel rispetto dei valori umani e sportivi. Che vinca, su tutti, il divertimento e la gioia di vivere con serenità l’intera rassegna da parte dei giovani che ne rappresentano l’essenza. Nicola Zingaretti

P

er la prima volta mi accingo a formulare il saluto all’imponente manifestazione del Beppe Viola che proprio in questa edizione compie i suoi venticinque anni. E lo faccio con assoluta partecipazione perché conosco il valore ed il significato di questa rassegna. Il “Trofeo Beppe Viola”, riservato al settore giovanile di società dilettantistiche della nostra regione, si appresta a vivere la sua XXV edizione, in memoria e nel ricordo di quello che fu non soltanto un giornalista sportivo, ma uno scrittore di grande versatilità e fantasia, che ha segnato un percorso nuovo nel giornalismo italiano. Un percorso che ancora oggi è rimasto quale esempio imperituro. E questo è un evento divenuto un appuntamento di assoluto rilievo per il movimento giovanile del calcio regionale laziale, che sa coniugare perfettamente gli aspetti sociali, culturali e sportivi. Numerosi giovani lo vivono da protagonisti e riescono ad interpretarne il significato ben oltre il mero aspetto sportivo. Il “Trofeo Beppe Viola” è, altresì, un appuntamento ed un incontro di culture e tradizioni, che si fondono in un momento ludico di assoluta valenza; è lo scambio reciproco di conoscenze, che i giovani calciatori hanno l’opportunità di determinare con il mi-

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XXV Edizione

Gli amici di una avventura che si chiama

Beppe Viola

L’

amicizia è sempre stato il sentimento al quale mi sono ispirato e al quale non ho mai rinunciato. Perché dare e ricevere amicizia sincera credo sia la cosa più bella che la vita ci possa riservare. Per questo oggi che il Beppe Viola, la mia creatura, compie venticinque anni, voglio manifestare tutta la mia amicizia sincera a chi in questi anni mi ha supportato, mi ha incoraggiato affinché la storia del Beppe Viola potesse compiere e potesse raggiungere un traguardo così prestigioso. E’ a loro, ai miei veri amici, che intendo dedicare il mio profondo ringraziamento per tutti quegli attimi e quelle edizioni vissute insieme nelle gioie, nelle esaltazioni e nei momenti di difficoltà. Se il Beppe Viola ha raggiunto traguardi importanti è proprio con loro, i miei carissimi amici del Beppe Viola, che voglio condividere questa felicità. Perché insieme abbiamo vissuto momenti indimenticabili, sempre nel segno di una profonda amicizia. Proprio come il Beppe Viola ci ha insegnato. Perché in fondo il Beppe Viola non è altro che l’incontro di uomini e di amicizie. Grazie a tutti voi. Insieme viviamo ancora una volta questa emozione, nella XXV edizione. Grazie. Amici di sempre… Raffaele Minichino

“Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia” 8


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zione il momento dedicato al giovane Testardi che in ogni edizione si rinnova puntualmente. Ricordo sempre legato a questo particolare momento come, nella XXIV edizione, quando decisi di proseguire in questa meravigliosa avventura sportiva e culturale restando al fianco della rassegna con il mio personale contributo nel sensibilizzare alla prevenzione le società sportive con la donazione del defibrillatore. Un atto che sento profondamente nel rispetto e nel solco della consolidata tradizione che questa importante kermesse rappresenta. Per continuare ad offrire un esempio tangibile di come lo sport ed in questo caso il calcio giovanile possano essere di esempio a tutti. Un esempio che è rappresentato da venticinque anni di storia che si festeggiano quest’anno e che significano una tappa fondamentalmente storica e affettivamente intensa per noi sportivi. Insegnare a stare insieme, a socializzare, a convivere e coesistere, significa gettare le basi per una crescita morale e non solo fisica, dei cittadini del domani; significa contribuire a formare soggetti che siano in grado di recuperare i veri valori dello sport. Il “Premio Beppe Viola”, è attento anche alla stampa e al suo potere di condizionare opinioni e conseguentemente scelte sportive, ai tecnici, agli allenatori e ai dirigenti che, attraverso il Premio di Cultura Sportiva, riconosce e premia. E’ per questo che intendo formulare la mia stima ed il mio pensiero, nei confronti dell’organizzazione e il mio sincero augurio a tutti i partecipanti. Sono orogoglioso ancor di più, oggi da sindaco di Roma che, la nostra Capitale d’Italia possa vantare un torneo cosi importante nel significato e nel messaggio di valori che trasmette ai giovani e agli sportivi. Che sia una festa di sport e di divertimento. Come la tradizione di questa rassegna ci ha insegnato in venticinque anni di storia. Gianni Alemanno

Il saluto del Sindaco di Roma

Gianni Alemanno

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l Torneo ed il Premio Beppe Viola, con i valori che rappresenta e diffonde, è il punto di incontro tra le realtà associative e gli albori del professionismo sportivo. Premiare, non soltanto l’aspetto tecnico, ma anche quello culturale dello sport giovanile, significa riconoscere i valori, l’impegno ed il lavoro svolto dagli organizzatori. Ormai posso considerarmi anch’io uno della famiglia del Beppe Viola visto che è già il quarto anno che lo vivo direttamente. Una importante rassegna giovanile, che devo ammettere, ho comunque seguita negli anni, nella sua evoluzione storica, e di averne sempre apprezzato il significato ed il messaggio che intende divulgare. Il torneo Beppe Viola non è soltanto l’evento più rappresentativo del calcio giovanile, l’avvenimento tecnico più seguito, ma è anche e soprattutto l’incontro di emozioni e solidarietà che aggrega uomini e giovani in un afflato unico. Ricordo con particolare emo-

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XXV Edizione

Il Beppe Viola

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n line “... È con grande orgoglio e rinnovata soddisfazione che accolgo l’ennesima iniziativa nel nostro sito web che Vi offre la possibilita’ di consultare la pubblicazione dell’edizione XXV del Beppe Viola ma non solo. La storia, le immagini, le notizie di una tradizione che si rinnova da 25 anni. L’ennesimo sforzo della nostra redazione per cercare di rendere un servizio nella conoscenza di quella che da tutti e’ considera-

ta la piu’ grande rassegna del calcio giovanile. La Champions League del calcio giovanile. La storia di questa manifestazione parla da sé. Il fascino, la tradizione ed il prestigio la rendono unica nel suo genere, per valenza e significati che riesce a tradurre in un appuntamento davvero irrinunciabile. Non c’è dubbio che oggi, il premio di Cultura Sportiva Beppe Viola e il torneo di calcio giovanile, rappresentino il fiore all’occhiello di Roma e non solo. Parlare del “Beppe Viola”, a distanza di venticinque anni dalla sua nascita è, senza tema di smentita, un vanto per chi ha avuto la fortuna di viverlo direttamente e da vicino ma soprattutto per chi come me, ha avuto l’ardire ed il coraggio di organizzarla e farla diventare quello che oggi è nel panorama nazionale. Da Presidente dell’Associazione Italiana Beppe Viola proprio cinque lustri or sono, ebbi l’intuizione felice di allestire una manifestazione a cui, forse pochi, avrebbero dato credito e fiducia. Ci sono riuscito, con la forza di volontà e la passione che mi ha sempre accompagnato nel voler accrescere il valore e l’importanza di questo evento. Perché ho avuto l’onore e la fortuna di conoscere personalmente Beppe Viola. Un grande uomo, un illustre poeta… Un successo tributato dalla gente, i consensi, la grande informazione nazionale, che ne ha giustamente esaltato i valori. Anche e soprattutto quest’anno ci stiamo preparando per festeggiare degnamente i venticinque anni di vita del Beppe Viola. Sfogliare tra le pagine della storia, la storia del “Beppe Viola”, fatta di persone, di sentimenti e di significati che, soltanto chi l’ha vissuto direttamente, sa capirne sino in fondo la valenza. La storia, che racconta la storia di uomini attraverso la parabola dello sport, che hanno costellato la loro carriera di importanti successi professionali. Proprio come il “Beppe Viola” che, attraverso la storia delle proprie emozioni, ha saputo regalare momenti davvero indimenticabili al grande e generoso cuore degli sportivi...” Raffaele Minichino


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l suo stile irriverente ed antiepico ha rivoluzionato il modo di fare giornalismo sportivo. La sua ironia, il suo distacco rispetto alle “gesta” che raccontava, la sua volontà di rendere il calcio meno pedante, se possibile più divertente, l’hanno trasformato in una delle più grandi firme che il giornalismo sportivo italiano abbia mai conosciuto. Nato a Milano nel 1939, iniziò a dedicarsi al calcio giovanissimo, già alla metà degli anni ‘50, quando partì la sua collaborazione con l’agenzia Sportinformazione. Da lì il passaggio in Rai, prima come redattore, poi come inviato. La sua vena satirica fu evidente fin da subito, la sua bravura anche. Si scoprì telecronista quasi per caso: in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Milan e Benfica si interruppe il collegamento e Beppe Viola si trovò a dover commentare le immagini da studio. Lasciò subito il segno. Da quel momento non si fermò più.

Ma il calcio non fu certamente l’unico amore della sua vita. Beppe Viola fu anche autore di libri (“In computer”), di canzoni, spesso in coppia con l’amico fraterno Enzo Jannacci (celebre la sua “Quelli che...”, senza dimenticare “Vincenzina e la fabbrica“), sceneggiatore di film (curò i dialoghi dell’indimenticabile “Romanzo Popolare” con Ugo Tognazzi ed Ornella Muti), nonché autore dei testi per gli storici comici del Derby Club di Milano (Cochi e Renato e lo stesso Jannacci in primis). Ma la sua vera passione, inutile negarlo, era il calcio. E proprio mentre vi si dedicava, mentre stava ultimando il montaggio di un suo servizio per la Domenica Sportiva nella sede Rai di Milano, a soli 43 anni un ictus se lo portò via. Ma Beppe Viola vive ancora nei ricordi di tutti noi con le sue indimenticabili battute e con la sua dissacrante ironia.

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XXV Edizione

2. 1.

La storia, i momenti, le suggestioni di venticinque anni di tradizione

3.

4.

1. Luigi Agnolin premiato nell’edizione 2006 2. Gianni Alemanno premiato nella XXII edizione 3. Franco Sensi premiato dal Presidente Minichino; 4. Claudio Toti; 5. Sandro Ciotti riceve il “Premio Beppe Viola”; 6. La premiazione di Gianni Rivera nel 2001 7. Emiliano Moretti premiato nel 2007 5.

6.

Han

■ Franco Melli (Giornalista) “E' stupendo vivere una serata come questa. Ogni edizione riserva sempre sorprese e nuove emozioni. Per questo credo che Minichino e l'organizzazione tutta, abbiano fatto il pieno di personaggi di grande spessore umano e sportivo…” ■ Ivan Zazzaroni (Giornalista) “E' una serata indimenticabile, stimolante. E' tutto molto bello e non credevo di trovare ed avvertire sensazioni così particolari. Complimenti davvero…” ■ Raffaele Ranucci (Presidente TRAMBUS) “E' un momento, questo, che resta nella storia del calcio giovanile. Il merito spetta senza dubbio al suo ideatore Minichino e alla sua perfetta organizzazione, che in questi anni ha accresciuto il prestigio ed il significato della promozione del calcio giovanile...”

■ Giovanni Petrucci (Presidente del CONI) “E' il primo premio che ricevo da Presidente del Coni, e questo mi onora e mi rende felice. Felice di condividere una serata così bella e così intensa, come questa dedicata ai giovani e ad un grande giornalista mai dimenticato, come Beppe Viola...” ■ Marcello Lippi (Allenatore) “Sono una persona trasparente, e mi onora l'accostamento con il grande giornalista Beppe Viola. E' un Premio bellissimo, in una serata bellissima ed il fatto che io sia qui a Roma, testimonia quanto ci tenessi a ritirarlo…” 7.

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■ Giancarlo Abete (Presidente F.I.G.C.) “E' una serata in cui apparire è importante, ma conta di più essere gli attori di questo evento. Il significato culturale ed il messaggio sportivo sono di estrema rilevanza…” ■ Gianni Rivera (Dirigente) “Ho rivissuto in mezzo ai giovani i primi tempi della mia vita di calciatore: dalle giovanili dell'Alessandria, al professionismo del Milan. Un periodo indimenticabile. Ero amico di Beppe Viola, mi sento onorato e felice per questo Premio. Complimenti a tutta l'organizzazione.” ■ Franco Sensi (Presidente della A.S. ROMA) “Ho conosciuto, stimato ed apprezzato, il giornalista Beppe Viola. Con questo torneo giovanile e Premio di Cultura Sportiva, si sta onorando la memoria del giornalista e amico, Beppe Viola, sia sui campi di gioco, che fuori. Ricevere questo prestigioso Premio dal calcio giovanile, mi rende particolarmente felice. Ringrazio l'associazione Beppe Viola ed il suo Presidente Raffaele Minichino”. ■ Fabio Liverani (ACF Fiorentina) “In questo torneo ho giocato da ragazzo ed era il primo importante appuntamento che affrontavo da calciatore. Tutti ci tenevamo a vincerlo, perché sapevamo dell' importanza e della grande attenzione che c'era intorno…”

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8.

■ Adriano Panatta (ex campione di tennis) "Mi rivolgo a voi giovani, che siete il futuro del calcio. Sappiate onorare il torneo Beppe Viola nello spirito e nel messaggio che questa manifestazione, unica nel suo genere, sa trasmettere a chi la vive. Resterà un ricordo indelebile nella vostra vita di uomini e una tappa importante nella vostra, mi auguro splendida, carriera di calciatori".

9.

anno detto... 10.

■ Ruggiero Palombo (Vice Direttore Gazzetta dello Sport) “Ricevere un premio dedicato al grande giornalista e al mio grande amico Beppe Viola, è un momento che mi riempie di gioia. Perché capisco tutta la sua grandezza di uomo ed artista, e quanto abbia trasmesso agli uomini, che ancora oggi non lo hanno dimenticato, anzi lo ricordano con profondo affetto.” ■ Xavier Jacobelli (Giornalista) “Ne ho ricevuti di premi per la mia carriera, ma credo che questo dedicato a Beppe Viola, amico e collega, sia il più sentito. Perché è nel nome e nel ricordo di chi del giornalismo ha fatto un'autentica ragione di vita”. ■ Francesco Totti (AS Roma) “Voglio dedicarlo a tutti i ragazzi, ai giovani che hanno avuto il piacere di conoscere l'intensità e la gioia del torneo dedicato a Beppe Viola. Perché possa rimanere un ricordo candido da portare nel loro cuore per tutta la vita”.

■ Emiliano Moretti (calciatore Valencia) “E’ con immenso piacere che mi rivolgo a voi giovani perché voglio dirvi che il Beppe Viola resta una manifestazione di assoluto valore. Viverlo e partecipare al torneo giovanile credo sia la prima importante tappa della vostra carriera di calciatori. Sono delle stupende sensazioni che restano dentro di voi e che determineranno un ricordo indimenticabile. Per questo vi invito ad affrontarlo con la necessaria concentrazione ma soprattutto non dimenticando mai che il Beppe Viola va vissuto con assoluta partecipazione. Per dire semplicemente, un giorno, anche io c’ero…” ■ Claudio Bellucci (calciatore Sampdoria) “Ho un ricordo meraviglioso del Beppe Viola. Quando vi partecipai avevo appena compiuto quindici anni e ricordo di averlo vissuto con l’ansia dei grandi avvenimenti. Poi riuscii anche a vivere la gioia del successo finale, io che con la Lodigiani conquistai una delle prime edizioni del torneo. Sono passati tanti anni eppure ancora oggi ricordando quei momenti posso confessarvi che il cuore mi pulsa frenetico. E’ un ricordo semplicemente splendido ma non perché lo vinsi, soprattutto perché ebbi la fortuna di viverlo”. 11.

8. Franco Carraro, riceve il “Premio Beppe Viola” al Teatro Olimpico di Roma 9. La premiazione di Franco Lauro 10. La premiazione di Marcello Lippi 11. La premiazione di Giacinto Facchetti


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Il Premio di Cultura Sportiva

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e il Torneo Beppe Viola rappresenta il punto di riferimento dell’attività giovanile, l’evento più atteso dai giovani, il Premio di Cultura Sportiva Beppe Viola è, senza alcun dubbio, l’appuntamento più suggestivo e significativo dell’intera manifestazione. Al Premio, istituito nel lontano 1984, per volontà e desiderio del suo ideatore Raffaele Minichino, sono legate le pagine emotivamente più intense di un romanzo d’amore che ha saputo perfettamente coniugare l’aspetto tecnico, al messaggio culturale e sociale che la rassegna divulga. Nella sua storia di 25 anni, il Premio di Cultura Sportiva, ha avuto testimonianze di assoluta rilevanza nazionale, ponendosi all’attenzione del mondo mediatico come avvenimento dal grande fascino. Un Premio istituito, per ricordare il grande giornalista milanese, Beppe Viola, e che nel solco della sua migliore tradizione, è stato assegnato a personalità di elevato spessore umano e

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professionale nella vita nazionale sportiva, culturale, politica e dell’informazione. Un appuntamento ricco di significati, che si consuma con elegante raffinatezza, da Michel Platinì a Walter Zenga, da Martellini a De Luca, da Giannini a Signori, da Petrucci a Zazzaroni, da Franco Sensi, Darwin Pastorin, Gianni Rivera, Ruggiero Palombo, Alessandro Vocalelli, da Francesco Totti,


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al compianto indimenticabile Giacinto Facchetti, il Premio di Cultura Sportiva Beppe Viola, resta l’evento della stagione, che compie il suo naturale concepimento con l’assegnazione dei premi, in una serata ricca anche di un pizzico di mondanità che non guasta mai. A presiedere la giuria dell’associazione Beppe Viola, Franco Melli. Anche quest’anno, per la XXV edizione, la macchina organizzatrice è pronta a mettere in scena la splendida serata del Premio di Cultura Sportiva Beppe Viola. Dallo splendido e suggestivo scenario del Castello Medioevale di Santa Severa, quest’anno per la seconda volta consecutiva, la solennità del Salone della Provincia di Roma a Palazzo Valentini, caratterizzerà il momento dell’assegnazione dei cinque premi che quest’anno, come la storia impone verranno assegnati a personaggi del mondo dello sport e dell’informazione. Nel segno della tradizione del “Beppe Viola”. Nel solco di una manifestazione di gala che si rinnova sempre con grande puntualità. E’ decisamente il fiore all’occhiello di tutta la rassegna, che completa ed impreziosisce la più affascinante manifestazione sportiva del mondo giovanile. Il Gran Galà di cultura sportiva, è il fascino, la storia e la tradizione che, negli anni si è fortemente radicata nel tessuto sentimentale e passionale della gente. E’ il festival del riconoscimento, dei sentimenti, del prestigio e della professionalità acclarata, che viene sublimata in una serata dalle assolute ed uniche magie. Una parata di grandi stelle, che risplendono in una fantastica notte dai grandi significati, che si chiama Beppe Viola.

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Marcello Lippi

Ranucci Ciorra Pagnozzi Zazzaroni

L. Maura e G. Abete

Albo D’oro Antonello Valentini e R. Minichino R. Minichino e F. Totti

A. Di Rosa

XXI edizione 1984 Carlo Ancelotti • Ezio De Cesari • Gilberto Evangelisti Nani Tedeschi Ruggiero Palombo e Antonio Calicchia Raffaele Minichino e Franco Sensi

1985 Roberto Pruzzo • Fernando Orsi • Giampiero Galeazzi Gabriele Moretti • Ruggero Alcanterini 1986 Michel Platini • Giorgio Tosatti • Carlo Nesti Gianfranco De Laurentis • Jacopo Volpi 1987 Walter Zenga • Enrico Bendoni • Luigi Ferraiolo Nicolettà Pubblicità • Red. Sportiva “Rai Lazio” 1988 Giuseppe Giannini • Nando Martellini • Luca Montezemolo • Massimo De Luca • Angelo Pesciaroli 1989 Roberto Cravero • Franco Lauro • Ezio Luzzi Giorgio Lo Giudice • Paolo Valenti

XXIV edizione

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Raffaele Minichino e Piero Tulli

1990 Franco Carraro • Sandro Ciotti • Paolo Carbone Lionello Manfredonia


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Gaucci, Ercolani, Tavecchio, Palombo, Vilella

Giuseppe Capua

Raffaele Ranucci e Luigi Maura

Beppe Viola 1991 Italo Cucci • Rinaldo Sagramola Elio Giulivi • Aldo Tarascio 1992 Bruno Conti • Giuseppe Vilella • Raffaele Grandi S.S. Lodigiani Alessandro Vocalelli

1993 Giuseppe Signori • Massimo Caputi • Antonio Sbardella Giuseppe Pistilli • Ilario Di Giovambattista 1994 Aldo Biscardi • Luciano Moggi • Mauro Grimaldi Roberto Sordini • Eraclito Corbi 1998 Umberto Tersigni • Franco Melli • Ottavio Bonincontro Paolo Berettini

Eraclito Corbi

1999 Marcello Lippi • Giancarlo Abete • Mario Sconcerti Gianni Petrucci 2000 Raffaele Pagnozzi • Ivan Zazzaroni • Raffaele Ranucci Giacinto Ciorra 2001 Franco Sensi • Innocenzo Mazzini • Darwin Pastorin Gianni Rivera • Antonello Valentini 2002 Ruggiero Palumbo • Simona Ercolani • Luciano Gaucci Emanuele Blasi • Mario Pescante • Carlo Tavecchio 2003 Francesco Totti • William Punghellini • Xavier Jacobelli Paolo Francia • Andrea Agostinelli

Di Santo e A. Panatta

XXIV edizione

2004 Piero Tulli • Antonio Papponetti • Giuseppe Capua Alessandro Vocalelli • Giacinto Facchetti. 2005 Guido D'Ubaldo • Fabrizio Maffei • Gabriele Gravina Angelo Fabiani • Claudio Lotito 2006 Alfredo Pedullà • Luigi Agnolin • Alberto Mambelli Antonio Di Rosa • Pierluigi di Santo 2007 Stefano Impallomeni • Alessandro Tulli • Fabio Liverani Emiliano Moretti • Massimo Moratti • Luca Pancalli

XXIII edizione

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Beppe Viola Le grandi novitĂ della XXV Edizione A TU PER TU CON RAFFAELE MINICHINO PRESIDENTE BEPPE VIOLA 21


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a storia di questa manifestazione parla da sé. Il fascino, la tradizione ed il prestigio la rendono unica nel suo genere, per valenza e significati che riesce a tradurre in un appuntamento davvero irrinunciabile. Non c’è dubbio che oggi, il Premio di Cultura Sportiva Beppe Viola e il torneo di calcio giovanile, rappresentino il fiore all’occhiello della città di Roma e non solo. Parlare del “Beppe Viola”, a distanza di venticinque anni dalla sua nascita, è senza tema di smentita, un vanto ed un orgoglio per chi ha avuto la fortuna di viverlo direttamente e da vicino ma soprattutto per chi ha avuto l’ardire ed il coraggio di organizzarlo e farlo diventare quello che oggi è nel panorama nazionale. Questo merito va ascritto al suo pigmalione, Raffaele Minichino, Presidente dell’Associazione Italiana Beppe Viola che, proprio cinque lustri or sono, ebbe l’intuizione di allestire una manifestazione, a cui forse pochi avrebbero dato credito e fiducia. Lui c’è riuscito, con la forza di volontà e la passione, che lo ha sempre accompagnato, nel voler accrescere il valore e l’importanza di questo evento. E chiediamo, proprio a lui, come e quando nacque questa fantastica idea del “Beppe Viola”. “Come in molti ormai sanno - afferma con soddisfazione Minichino - l’idea nacque in maniera del tutto spontanea e naturale. Avevo conosciuto il giornalista, Beppe Viola, a Milano, assistendo ad una partita dell’Inter, io che ho sempre nutrito la passione per i colori nerazzurri. Avevo sempre apprezzato la satirica ironia di Beppe Viola, che aveva, in un certo qual modo, scritto una nuova epoca del giornalismo sportivo nazionale. E, quando seppi dell’improvvisa scomparsa del giornalista scrittore, mi venne spontaneo pensare ad una manifestazione che potesse ricordare la memoria del personaggio, il grande messaggio che era riuscito ad infondere soprattutto nei giovani, con il suo stile e la sua filosofia di vita. Cominciai a pensare, e a mettere in campo tutti gli sforzi che mi potessero portare a costruire un appuntamento interessante ed importante per la città di Roma e per tutti i suoi appassionati. Certo, posso confessare, non mi aspettavo di certo che un successo così eclatante accompagnasse questa manifestazione. Oggi è indiscutibilmente un punto di riferimento di assoluta rilevanza e questo non

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può che farmi piacere, considerando che quando iniziai questa splendida avventura, era poco più che una scommessa… Ora è una realtà inconfutabile, che per certi versi mi spaventa anche un pò, perché mi costringe, piacevolmente s’intende, a migliorare di anno in anno l’organizzazione dell’evento”. Venticinque anni di successi, trionfi e attestazioni di stima, che hanno impreziosito la rassegna. Il torneo di calcio giovanile è divenuto un appuntamento irrinunciabile che gratifica il calcio dei giovani. Qualcuno, lo ha persino definito la Champions League del calcio giovanile. “Si è vero, alcuni allenatori l’hanno definito così. Il paragone non può che lusingare il sottoscritto e l’intera organizzazione del ‘Beppe Viola’, che si adopera sempre con estrema dedi-


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zione per proporre una rassegna che possa rispondere al prestigio e alla storia della manifestazione. L’interesse per questo appuntamento cresce a dismisura di anno in anno tanto che, purtroppo, la Commissione Tecnica è spesso costretta, con grande rammarico, a provocare una selezione naturale per contenere le tante richieste di adesione che pervengono puntualmente. E’ la migliore risposta in termini di gradimento che potessimo auspicare. Il ‘Beppe Viola’ è un torneo giovanile di grande fascino, la cui eco comincia ormai da anni a riecheggiare sul territorio nazionale. Significa che stiamo lavorando bene e che il significato di questa kermesse è di assoluto valore. Posso dire, senza

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temere di essere smentito, che in venticinque anni di storia la manifestazione non è mai stata macchiata da un atto violento, da un’intolleranza, sia in campo che sugli spalti. Non rientra nella filosofia del torneo. E’ un aspetto che ritengo fondamentale per la crescita della rassegna”. Un’invenzione, a dir poco straordinaria, del presidente Raffaele Minichino e che ha determinato nel tempo la vera consacrazione della rassegna. Tante le novità che l’hanno contrassegnata nel tempo, novità che segnano anche questa edizione. Un’edizione speciale, con il torneo che festeggia venticinque anni… “Le novità sono parte integrante della manifestazione. Ogni anno noi del Beppe Viola cerchiamo di ideare e progettare delle iniziative nuove, diverse, che possano arricchire ulteriormente l’interesse e la passione nei confronti di una kermesse che ha tantissimi proseliti e appassionati che la vivono intensamente. Questa edizione ovviamente ha un sapore diverso, un significato particolare; è l’edizione del venticinquennale e come tale va consumata nella giusta maniera. 25 anni rappresentano una tappa fondamentale del nostro cammino con gli sportivi, con gli appassionati ma soprattutto con i giovani. Tante saranno le iniziative che segneranno l’incedere di questa venticinquesima edizione. Abbiamo tutti una grande voglia di commemorare e celebrare degnamente questa che è una tappa fondamentale della vita del Beppe Viola. Tanto per ricordarne una, sarà il Pala Vigor, lo stadio della società del presidente Perconti, ad ospitare quasi interamente la manifestazione. Un modo significativo per consolidare il fascino di questa grande rassegna. All’interno dal Pala Vigor abbiamo concepito un villaggio del Beppe Viola dove trascorrere le splendide serate romane tra una sfida e l’altra. Insomma una venticinquesima edizione che resterà nella mente di tutti”.

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aluto con affetto gli organizzatori, i giovani calciatori e le loro famiglie che, sono sicuro, renderanno indimenticabile questo XXV appuntamento con il prestigioso torneo giovanile “Beppe Viola”. Spero che questa edizione venga caratterizzata dall’elevato tasso tecnico delle squadre partecipanti, dall’impegno di tutti i calciatori e da un sano agonismo. Soprattutto, mi piacerebbe che non venissero mai dimenticati i valori di amicizia, gioco, divertimento e fratellanza, che alla vostra età sono fondamentali per vivere appieno le gioie che questo fantastico sport può regalare. Il calcio è un gioco e come tale lo dovete interpretare! Per

divertirvi e per vivere con il giusto spirito questa grande manifestazione ideata soprattutto per voi! Ma voglio rivolgere un particolare mio personale ringraziamento a Raffele Minichino l’ideatore di questa prestigiosa rassegna del calcio giovanile. Lo faccio volentieri perché oggi il Beppe Viola compie 25 anni, e questo è il segno tangibile della continuità di una manifestazione che ha trasmesso ai giovani i veri valori dello sport. E queste sono esperienze indimenticabili per i giovani che si avvicinano a questo sport e che ne conoscono la bellezza ed il fascino. Un abbraccio a tutti e sappiate onorare degnamente questa prestigiosa kermesse del calcio giovanile.

Io

Francesco

Totti

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Il saluto di

Massimo Moratti G iunto alla sua venticinquesima edizione, il Torneo ‘Beppe Viola’ è stato capace di rinnovarsi, di anno in anno, alla luce dell’entusiasmo che sa suscitare non solo nei suoi giovani protagonisti, ma anche in chi, da adulto, si ritrova in un ambiente in cui la competizione e la bravura vengono premiate con uno spettacolo di calcio istintivo e gioioso. Auguriamo a questa manifestazione, giunta al suo primo quarto di secolo, di non perdere mai questo spirito, e di saperci regalare come ha sempre fatto una dimensione di gioco e di impegno da cui possiamo trarre una lezione valida anche per il calcio dei più grandi. Con tutta la nostra simpatia Massimo Moratti Presidente F.C. Internazionale Milano

Nella foto in alto a destra, il D. G. Ernesto Paolillo ritira il premio Beppe Viola assegnato al presidente dell’Inter Massimo Moratti

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Franco Melli Fantasista per rendere l’idea

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n uomo, un collega, un amico. Tre istantanee per fotografare Beppe Viola, come si dice con un gergo a volte “freddo”, ma purtroppo realista, “prematuramente scomparso”. A quarantatre anni, nell’anno del Mundial spagnolo, Viola morì lasciando la moglie e quattro figlie in una Milano che trascorreva le sue giornate uggiose illuminata dalla sua genialità. Scrittore di grande versatilità, Beppe, il giornalista, aveva lo scatto in più, l’estro e il colpo da maestro che riusciva a far passare alla storia, anche il più scialbo degli zero a zero. Non di solo calcio vive il giornalista sportivo e lui allora, scriveva canzoni per l’amico Enzo Jannacci, si divertiva con quei “matti” del Derby, sceneggiava film. Aveva sempre una parola di conforto per chi gli stava accanto e aveva il morale a terra, non ostentando mai quella sua marcia in più, la classe. Scriveva in punta di penna, altro luogo comune però quanto mai “azzeccato”, e la sera si aspettava la Domenica Sportiva, per ascoltare dai suoi racconti ciò che non si era riuscito a vedere allo stadio. Anticonformista, lontano anni luce dagli stereotipi del giornalista di palazzo, ma ugualmente capito pure da “mamma Rai” che anticonformista non era ma, che era consapevole di possedere in scuderia un “fuoriserie”, fu testimone di una Milano che stava mano a mano mutando e che era passata velocemente dal boom degli anni Sessanta, alle contestazioni degli anni Settanta e che si stava preparando a diventare quel che è oggi. E’ stato un precursore, un uomo che ha anticipato i tempi, il suo modo di lavorare era all’avanguardia, quel che faceva ieri sarebbe valido ancora oggi, a ventisei anni di distanza da quella maledetta sera di Ottobre in cui lasciò tutti sbigottiti, andandosene proprio mentre stava la-

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vorando. Dopo la sua scomparsa, gli è stato dedicato a Roma un premio riservato al giornalismo sportivo della carta stampata e della radio televisione, in grado di rinnovare ogni anno il ricordo della sua personalità estrosa e che lo riproponesse nel suo modo particolare di guardare, non solo come giornalista, l’avvenimento sportivo. Oggi quel premio e quel torneo dedicato ai giovani grazie all’idea geniale di Raffaele Minichino compie venticinque anni. Un traguardo di prestigio che ci rende orgogliosi, noi che siamo innamorati del calcio giovanile e di un personaggio come Beppe Viola. E a Roma, ogni anno i ragazzi che scendono in campo per conquistare uno dei maggiori trofei giovanili, cominciano a scoprire che il sig. Giuseppe Viola, quel signore, cui è dedicato il torneo, era più che un giornalista. Diciamo un fantasista, per rendere l’idea. Franco Melli Presidente della Commissione del Premio Beppe Viola.


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Alessandro Vocalelli Direttore del Corriere dello Sport

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enticinque anni, e non li dimostra. Venticinque anni in cui il Torneo Beppe Viola è diventato un simpatico e affascinante compagno di viaggio per tanti giovani che hanno vissuto questa kermesse come protagonisti e conservano quei momenti nell’album dei ricordi più belli. Non solo per i più bravi e fortunati, che sono poi approdati sul palcoscenico del grande calcio, ma soprattutto per la maggioranza dei ragazzi che oggi sono diventati uomini. Quei ragazzi che ora aspettano ogni anno il Beppe Viola per fare un tuffo nel passato e rivivere la loro giovinezza, per immergersi di nuovo in quel clima olimpico con cui Raffaele Minichino ha saputo far crescere di anno in anno un torneo diventato in un quarto di secolo un piacevole appuntamento per tanti appassionati. E anche per noi del Corriere dello Sport-Stadio. Alessandro Vocalelli

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Il saluto di

Claudio Bellucci

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ro un ragazzino quando ho partecipato a questo torneo, mi ricordo che avevamo una squadra fortissima e che proprio in quell’occasione riuscii a farmi notare. Vincemmo con merito, e gli applausi del pubblico furono la più grande soddisfazione per me! Al termine della manifestazione infatti la Lodigiani mi cedette alla Sampdoria, proprio la società nella quale sono tornato quest’anno e nella quale spero ora di chiudere la mia carriera, e quindi proprio dal Beppe Viola si può dire che iniziò la mia carriera da professionista. Oggi come ieri è importante il ruolo di queste manifestazioni, che danno importanza ai veri valori dello sport e permettono ai giovani di trovare spazio. Per questo auguro al Beppe Viola di continuare questa sua gloriosa storia per tanti anni ancora, e ai ragazzi che vi partecipano di trovare fortuna nel calcio e soprattutto nella vita. Claudio Bellucci Attaccante U.C. Sampdoria

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Il ricordo del Vice Direttore della Gazzetta dello Sport

Ruggiero

Palombo conversazione e di scherzo al lunedì mattina, quando lui a Milano e, io nella redazione romana di Cavallo 2000, ci sentivamo, oggetto i cavalli e la sua rubrica settimanale. Non credo che a Beppe piacerebbe molto il calcio di oggi o, quello che è diventato. Troppo lontano, così pieno di lustrini, veline e soldi facili, dalla sua voglia di raccontare piccole storie di vita quotidiana. Sono certo, gli piacerebbe, però, questo Torneo, dove la passione è ancora il motore di tutto e i valori genuini dello sport, rappresentano la priorità. Beppe approverebbe, insomma. Non senza risparmiarci, beninteso, una delle sue dissacranti battute. Perché l'importante è non prendersi mai troppo sul serio.. Ruggiero Palombo

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uando vengono al mondo, i bambini ricchi, parlano già quattro lingue, sono abbronzati e hanno le méches. I bambini poveri, fanno una fatica mai vista a farsi capire, almeno fino all'età dei sei anni. Rinuncio volentieri al vittimismo e ammetto pubblicamente che avrei potuto essere con i primi, se, mio padre non si fosse ballato ogni mese la paga di aviatore, in un posto chiamato San Siro. In questo posto corrono i cavalli, alcuni vincono, quelli sui quali scommetteva mio padre, quasi mai. Comincia così il libro "Vite vere compresa la mia" che Beppe Viola pubblicò nel 1981, appena un anno prima di lasciarci, a soli quarantatrè anni. Proprio per via dei cavalli, di un trisettimanale chiamato Cavallo 2000, e di una passione che ci accomunava al punto da riuscire a farla anche passare per professione. Ho avuto il privilegio di conoscerlo, non tanto, ma abbastanza per capire quanto fosse diverso e speciale. Credo che tra le tante qualità che sono state riconosciute, purtroppo con colpevole ritardo, ad un uomo non solo giornalista sportivo, ma scrittore, sceneggiatore e paroliere, quella che ha attraversato tutte le sue professioni e i suoi hobby, sia facilmente riconoscibile anche nelle prime righe del suo libro: il grande senso dell'umorismo, che ha fatto di Beppe un uomo senza tempo e senza spazio. Che per questo oggi, a distanza di ventidue anni dalla sua scomparsa, è ancora vivo ed attuale, da ogni parte lo si prenda. Ricordo, come indimenticabili, i servizi di Beppe dall'altro San Siro, lo stadio contiguo all'ippodromo. I servizi sulle partite del Milan, di cui era grande tifoso, l'ironia graffiante riservata a Egidio Calloni, centravanti capace di fallire i gol più facili, diventavano puntuale argomento di

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Il presidente della FIGC

Giancarlo Abete

È

con immenso piacere che mi ritrovo a salutare il torneo giovanile del Beppe Viola. Una manifestazione che, al di là della mera competizione, riveste il significato profondo di un messaggio positivo dei valori dello sport. Noi che siamo abituati al professionismo abbiamo la necessità di tanto in tanto di rituffarci all’interno di rassegne che riportano ai veri significati di questo sport. E il Beppe Viola ne è sicuramente la capostipite. Quest’anno, poi, la rassegna che intende commemorare il grande scrittore milanese taglia un traguardo importante, prestigioso, quello dei venticinque anni. Un traguardo che sta a dimostrare soprattutto la continuità di un progetto sportivo dedicato esclusivamente ai giovani e concepito proprio per loro. L’aspetto fondamentale quando parliamo di giovani e di calcio giovanile. Venticinque anni rappresentano la tradizione, la storia, l’appuntamento irrinunciabile al quale tutti noi ci avviciniamo ogni anno con grande partecipazione. Vi auguro di viverlo con assoluta serenità, quella che ha sempre caratterizzato la storia del Beppe Viola, e di onorarlo con l’entusiasmo e la passione che questa manifestazione suscita in ciascuno di voi. Il Beppe Viola oggi festeggia i suoi venticinque anni e questo determina un momento di riflessione. Non c’è dubbio. Significa che nel corso degli anni questa manifestazione si è radicata nel nostro tessuto sportivo rappresentando un punto di riferimento importante per la crescita e la formazione dei

nostri giovani. E’ per questo che voglio, in questa occasione, ringraziare chi da venticinque anni si prodiga alla perfetta riuscita della rassegna sportiva per regalare un momento di divertimento ai giovani. Perché sono loro i veri protagonisti dell’evento tecnico e sono loro che grazie al Beppe Viola assaporano le bellezze ed il fascino del gioco del calcio. Giancarlo Abete

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L’associazione Beppe Viola e TrovaGOL presentano dal 17 maggio al 16 giugno il

XXV Torneo Beppe Viola


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Il Saluto del Presidente della L.N.D.

Carlo Tavecchio

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alutare l’avvio del Torneo “Beppe Viola” non è semplicemente un atto partecipativo. Questa importante manifestazione giovanile celebra il suo 25.mo compleanno e celebrare il traguardo di un quarto di secolo non è la semplice sottolineatura di una data, ma lo sguardo attento al cammino fin qui percorso e una viva e impegnata partecipazione di atleti, tecnici e organizzatori. Mi auguro che in questo anno così significativo per la storia del “Beppe Viola”, si voglia fare ricordo di chi ha fondato la manifestazione, diventata un punto di riferimento nel panorama calcistico giovanile. Tutti avranno certamente modo di constatare che l’edizione di quest’anno non sarà come le solite, perché intrisa di ricordi che il tempo trascorso non potrà mai rimuovere. Tra l’altro, il “Beppe Viola” ha assunto connotati di assoluto prestigio, affermando negli anni tanti calciatori poi diventati campioni di successo e annoverando la partecipazione di tantissimi atleti che, ancora oggi, si ritrovano per onorare la memoria di un grande giornalista e per confrontarsi non solo dal punto di vista sportivo, ma soprattutto dal lato umano.

E’ con immenso piacere, quindi, che porgo il mio saluto, unitamente a quello del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, ai partecipanti al “Torneo Beppe Viola”, con l’auspicio sincero di non vivere questo appuntamento come una parentesi puramente calcistica, ma come un’esperienza formativa, da portare per sempre nel proprio album dei ricordi più belli. Mi sia, infine, consentito un apprezzamento agli organizzatori, che per il 25° anno consecutivo si apprestano a dare vita al “Beppe Viola”. Credo che un obiettivo del genere non possa passare inosservato: tanti anni di lavoro, di impegno serio e di dedizione che onorano il calcio e la passione di chi svolge questa attività finalizzandola alla crescita del movimento giovanile. Un ringraziamento sentito a tutti loro, con l’augurio di una piena e meritata riuscita dell’evento. Carlo Tavecchio

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Il saluto del Presidente del settore giovanile

Massimo Giacomini

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per me un vero piacere porgere il mio saluto per la XXV edizione del Torneo Beppe Viola. Questo traguardo testimonia il prestigio di una manifestazione tra le più rinomate della Regione Lazio ed ormai conosciuta su tutto il territorio nazionale. Il Beppe Viola è un evento di grande valore e antica tradizione che ha visto partecipare, nel corso degli anni, tante squadre autorevoli e ha visto nascere tanti campioni. Sono certo che anche quest’anno le squadre partecipanti sapranno dar vita ad una splendida competizione degna del nome che porta, nel rispetto delle regole e del fair play.

A tutti i giovani che animeranno il torneo va quindi il mio più sentito augurio di fare tesoro di questa esperienza. Spero che non dimenticheranno i valori di amicizia, gioco, divertimento e fratellanza che, alla loro età, sono fondamentali per vivere appieno le gioie che questo sport può regalare. Un ringraziamento particolare va, infine, al Comitato organizzatore, al presidente Minichino e a tutti coloro, che con impegno e partecipazione, hanno reso possibile questo evento. Massimo Giacomini Presidente Settore Giovanile e Scolastico FIGC

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Il Presidente del Comitato Regionale Lazio - L.N.D. Melchiorre Zarelli

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rmai anche io mi reputo a tutti gli effetti uno della famiglia del Beppe Viola. Già perché viverla direttamente da un lustro mi fa ritenere a buono titolo uno della grande famiglia del Beppe Viola. Una manifestazione che oggi puo’ degnamente festeggiare i suoi 25 anni di vita. Un traguardo fantastico, prestigioso, e che rappresenta un motivo di assoluta soddisfazione per chi ha tenuto così alto, per cinque lustri, il prestigio, la storia e la tradizione, di questa rassegna dedicata al calcio giovanile. Venticinque edizioni, che hanno consentito alla rassegna di diventare ormai l’appuntamento tradizionale del calcio regionale dilettantistico. Ha la capacità di essere ogni anno più avvincente riscontrando sempre maggiori consensi da parte degli appassionati, degli sportivi, degli operatori del settore. Una considerazione che condividevo prima, seppur consapevole di averlo vissuto indirettamente, che condivido maggiormente oggi che, l’ho conosciuto ed apprezzato ancor di più da vicino, in maniera diretta e coinvolgente. Per il fascino di una

rassegna perfetta ed impeccabile nel suo stile; per la valenza che il suo messaggio sa promulgare. Mi rivolgo agli organizzatori, ringraziandoli per aver avuto la brillante idea di concepire una manifestazione così importante, pur conoscendo i tanti innumerevoli sforzi organizzativi ed imprenditoriali che tali avvenimenti presuppongono. Sono certo che anche questa venticinquesima edizione del Beppe Viola, come accaduto per le precedenti, saprà offrire una vetrina di prestigio per il calcio giovanile del Lazio. Mi rivolgo, altresì, ai piccoli protagonisti dell’evento tecnico che si apprestano a consumarlo nel segno della lealtà sportiva, principio essenziale di questa rassegna; non ultimo, alla classe arbitrale, perché desidero loro formulare il mio personale augurio, unitamente a quello del Comitato che rappresento, di un ulteriore successo nel nome e nel ricordo del grande giornalista scomparso, Beppe Viola. Del suo messaggio che continua ad essere diffuso. Vorrei infine corrispondere un saluto particolare all’ideatore Raffaele Minichino per tutti gli sforzi profusi in questi fantastici 25 anni. So quanto tiene a questa sua creatura che ha cresciuto in 25 anni di vita sportiva così come sanno tutti le emozioni che questa rassegna ci ha riservato. Un momento unico che ci piace rivivere ogni anno come fosse la prima volta. Perché siano Venticinque anni da ricordare, con grande intensità, affetto, piacere e nostalgia. Melchiorre Zarelli

Il Coordinatore del settore giovanile del Comitato RegionaleLazio

Nuccio Caridi

I

l Torneo di calcio giovanile Beppe Viola ed il Premio di Cultura Sportiva, raggiungono quest’anno la XXV edizione, un traguardo di gran rilievo che testimonia la crescita esponenziale negli anni di una manifestazione che, intelligentemente, punta l’attenzione sul binomio calcio-cultura sportiva. Un messaggio da sempre pilota anche per il nostro Comitato Regionale. Il Torneo Beppe Viola è tradizionalmente un appuntamento di assoluto valore nel nostro panorama regionale che vede come protagonisti della competizione proprio i giovani calciatori, il vero motore di questo sport. Con la convinzione che il Torneo Beppe Viola regalerà magnifiche giornate di calcio, improntate alla lealtà e alla correttezza, rivolgo il più sincero e cordiale “In bocca al lupo” a tutti i ragazzi che prenderanno parte al Torneo e un sentito ringraziamento ai responsabili e ai tecnici delle Società i quali, con competenza e capacità, svolgono quotidianamente, con i ragazzi, un lavoro prezioso e molto delicato. Un apprezzamento particolare va alla macchina organizzativa diretta da Raffaele Minichino che, dietro le quinte, svolge un lavoro intenso e minuzioso per aggiungere qualità e professionalità alla riuscita dell’evento. E mai come in questa edizione gli organizzatori e il suo ideatore Raffaele Minichino meritano il mio personale plauso. Una manifestazione che taglia il traguardo delle XXV Edizioni sta a significare come il profilo e lo spessore del messaggio che ha tramandato resti imperituro nei cuori dei giovani e degli appassionati. Per questo meritano un grazie da tutti noi veri sportivi che amiamo i giovani e il loro calcio. Nuccio Caridi

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Giulia Rodano Assessore alla Cultura Spettacolo e Sport della Regione Lazio

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l Torneo Calcistico “Beppe Viola” è l’esempio concreto di una piccola grande verità dello sport: per continuare ad essere competitivi non si può dormire sugli allori, ma occorre invece migliorare e progredire continuamente. Con la sua XXV edizione, questo torneo dimostra, indubbiamente, di avanzare, di sapersi conservare e migliorare, e di mostrare così tutta la voglia di continuare a crescere. La tappa di oggi, quella che ne segna i 25 anni, è un avvenimento straordinario che ne dimostra la bontà, la felice intuizione di chi ha voluto regalare ai giovani un momento di rara intensità. E a tal proposito voglio ringraziare vivamente gli organizzatori, in primis il suo ideatore Raffaele Minichino, perché attraverso lo sport promuovono l’immagine della nostra Regione: attraverso il loro grande lavoro, svolto ogni anno con rinnovata e incredibile passione, questo evento viene infatti realizzato con risultati crescenti sia per coinvolgimento che per numero di partecipanti. Ed è proprio in un momento così critico per il mondo del calcio, deteriorato da violenze incontrollate ed eventi che sono estranei ai veri valori dello sport, che appuntamenti come il Beppe Viola acquistano significato: questi ragazzi, infatti, portano al calcio un entusiasmo genuino, e la speranza che assistere alle competizioni agonisti-

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che torni ad essere un piacere per tutti, senza che le partite vengano guastate da comportamenti brutali, in campo o fuori, che nulla hanno a che vedere col pallone e l’agonismo sano di chi gioca solo per amore verso il calcio come sport. Nel salutare le squadre, gli allenatori e i dirigenti accompagnatori, auguro a tutti di onorare con impegno e lealtà la partecipazione al torneo. Ma voglio salutare questo appuntamento con la storia che ne segna l’indiscusso successo con grande orgoglio e con assoluta soddisfazione; 25 anni sono testimonianza di serietà, professionalità ma direi soprattutto dell’amore nei confronti dei giovani, ai quali è dedicato questo grande appuntamento. Giulia Rodano


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Il saluto di

Enzo Foschi O

gni volta che mi avvicino al Beppe Viola e parlo di questo grande appuntamento per i giovani, mi rendo sempre più conto che questa kermesse fa parte della nostra vita di sportivi. Ancora di più oggi che compie 25 anni. 25 anni che hanno caratterizzato la storia del nostro calcio giovanile. Per me che lo conosco e lo vivo da di-

verso tempo è sempre un piacere formulare il saluto inaugurale alla nuova edizione che si appresta ad aprire i battenti. Lo faccio sottolineando e ribadendo ancora una volta come questa manifestazione sappia, in maniera spontanea e naturale, trasmettere ai giovani i grandi valori della lealtà che lo sport in generale racchiude in sé. Certo perché saranno proprio loro, i giovani, i principali attori della competizione e ritengo che in questo particolare momento storico della nostra società poter proporre modelli e significati sani e validi sia di fondamentale valenza. Questo il Beppe Viola ha tramandato nei suoi 25 anni di storia, di fascino e di assoluta rilevanza non soltanto sportiva. Consentitemi di farlo per una ricorrenza così importante, che rappresenta un traguardo prestigioso, storico, fondamentale. Così come lo è per noi che abbiamo vissuto la sua continua evoluzione, i suoi trionfi e le sue profonde intensità. Grazie a questa rassegna abbiamo vissuto non soltanto le sensazioni di un trionfo sportivo, ma anche e soprattutto le gioie e le emozioni legate alle innumerevoli iniziative di solidarietà, di amore, che sono parte integrante del suo essere unico nel genere. Proprio come lo era Beppe Viola, l’indimenticato giornalista della Rai che attraverso la sua splendida carriera ci ha raccontato il calcio in maniera garbata, ironica e pungente, facendoci apprezzare il suo inconfondibile stile non solo professionale ma direi di vita. Ecco che nel solco di questa strada tracciata dal grande giornalista milanese oggi siete voi ragazzi che dovrete onorarne il ricordo dimostrando di essere gli eredi ideali di un modo nuovo e diverso di concepire la competizione, il confronto, la vittoria e la sconfitta. Sono certo che saprete farlo come lo sport insegna. Voglio infine formulare il mio personale saluto a colui il quale 25 anni fa ebbe l’ardire di pensare, ideare e organizzare un evento di questa portata, Raffaele Minichino. Grazie a lui abbiamo conosciuto una rassegna che si è impadronita di una parte di noi stessi, con fedeltà, delicatezza, fascino e suggestione. E quella rassegna si chiama appunto Beppe Viola. Enzo Foschi

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XXV Edizione

Il saluto di

Antonio Calicchia I

l torneo “Beppe Viola”, rappresenta, indubbiamente, da sempre un’occasione importante per lo sport, con la partecipazione di ben 32 squadre, tra le più qualificate della nostra regione. Ma il “Beppe Viola”, è anche un momento culturale, nel ricordo di un grandissimo giornalista e scrittore conosciuto dai più, come un raffinato giornalista sportivo. Quest’anno la grande rassegna del calcio giovanile si appresta a vivere il suo venticinquesimo anno di vita. Un compleanno di assoluta valenza proprio per quel che in venticinque an-

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ni la rassegna è riuscita a trasmettere ai giovani. Ed è per questa storica ricorrenza che desidero ringraziare chi ha concepito questa splendida idea di mettere in campo un festival dedicato ai giovani che non ha termini di paragone. Mi riferisco ovviamente a Raffaele Minichino che proprio venticinque anni or sono organizzo e ideo’ il Beppe Viola. Cosi come non posso dimenticare l’anno scorso quando per la prima volta il teatro dell’assegnazione dei Premi di Cultura Sportiva Beppe Viola fu la Provincia di Roma che accolse con estrema soddisfazione questo importante evento di cultura. Mi auguro che la Provincia di Roma possa costituire un appuntamento da rinnovare negli anni al fianco del gran Galà che sa perfettamente coniugare l’aspetto sportivo a quello culturale come esempio per i giovani. Desidero esprimere nell’occasione il mio più sentito ringraziamento, a tutti gli interpreti della manifestazione, un appuntamento ormai imprescindibile nella nostra vita di sportivi. Vorrei salutare i giovani calciatori, che sono la linfa vitale di questo sport che, troppo spesso, non viene valorizzato come si dovrebbe, dimenticando quanto sia affascinante questa disciplina sportiva. Il loro entusiasmo, trascina anche i meno giovani, la passione che sprigionano per superare l’avversario è sana, pura, leale come i loro sogni e le loro aspettative. Cari ragazzi, sono sicuro che ci farete vivere delle bellissime sfide, e alla fine chi riuscirà ad imporsi, lo farà dando grande prova di sportività, stringendo la mano a chi uscirà sconfitto dal campo, ma comunque felice e soddisfatto di aver vissuto l’esperienza indimenticabile del “Beppe Viola”, questa meravigliosa vetrina di assoluta visibilità. Una festa dove veramente e da sempre trionfa la lealtà sportiva, il divertimento e la gioia di confrontarsi su un rettangolo di gioco. Un sincero in bocca al lupo a tutte le società e che vinca il più meritevole. O il più forte? Fate voi… Ma mai come in questa manifestazione è importante partecipare e onorare la memoria di Beppe Viola. Cosi come avviene da venticinque anni. Antonio Calicchia


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Il saluto del Presidente Nazionale AICS

Bruno Molea “Beppe Viola” – AICS è un consorzio di intenti che deve continuare la mission fra i giovani affinché i futuri dirigenti sportivi siano responsabilmente e consapevolmente capaci di trasferire alle nuove generazioni i semi di una nuova cultura sportiva fondata sui valori della lealtà, della partecipazione, della solidarietà, dell’integrazione. I preziosi germogli coltivati sui campi di calcio – come il “Beppe Viola” – diventeranno arbusti pronti ad affrontare le intemperie della vita, sostenuti dalla memoria di un gesto atletico “nobile” che successivamente diventa un codice comportamentale. Bruno Molea

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l Venticinquennale del prestigioso torneo di calcio giovanile “Beppe Viola” ribadisce le valenze di una formula che si è consolidata nel tempo. Raffaele Minichino fu lungimirante allorquando associò l’evento di calcio giovanile ad una penna eccelsa del giornalismo sportivo. Nacque così il torneo che rievocava la figura professionale di Beppe Viola (giornalista, scrittore, umorista) carismatico anchorman delle telecronache sportive, erede morale di Gianni Brera e Bruno Raschi. Il tandem “Beppe Viola” – AICS ha svolto, nel corso di 25 anni, un ruolo educativo e formativo portando fra i giovani le etiche dello sport sociale. Un messaggio che aggrega 750.000 soci ed oltre 8.000 società sportive. Lo sport è stato il portatore sano per diffondere una pandemia valoriale che ha “contagiato” migliaia di giovani. Le grandi mobilitazioni contro le sostanze dopanti, contro le barriere architettoniche, contro la violenza negli stadi, contro i rigurgiti xenofobi, ecc. sono entrate subliminalmente nell’immaginario collettivo dei giovani che si sono accostati agli eventi sportivi promossi dall’AICS.

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XXV Edizione

Il saluto del Responsabile Nazionale Settore Sport AICS

Ciro Turco

E

sprimo apprezzamento e stima per il Venticinquennale del torneo di calcio giovanile “Beppe Viola”, evento in sintonia con i valori e le scelte dell’AICS. Lo sport svolge un ruolo fondamentale soprattutto in questo momento di crisi: sono crollati i tradizionali punti di riferimento ideologici, culturali e sociali. L’AICS ed il “Beppe Viola” condividono le politiche sportive e giovanili finalizzate a promuovere le etiche dell’integrazione, della solidarietà e della partecipazione. La promozione sportiva di base è ormai sulla strada dei riconoscimenti

formali. Il passo successivo al riconoscimento della specificità dello sport di cittadinanza deve essere quello di garantire livelli essenziali di prestazioni sociali per rendere effettivo il diritto alla formazione fisica dei giovani, all’accesso agli impianti, alla disponibilità dei luoghi di aggregazione, alla salute. Con il precedente Governo si era avviato un lavoro, a livello istituzionale, per una diversificazione tra sport agonistico e sport sociale. Molta attenzione era stata dedicata a questa tematica con l’istituzione di un tavolo di concertazione tra gli Enti di Promozione Sportiva ed il Ministero dello Sport. Il nostro auspicio è che questo processo possa continuare per valorizzare il ruolo insostituibile degli Enti di Promozione Sportiva. Occorre tutelare un patrimonio storico di esperienze progettuali e di risorse umane per consentire a grandi eventi - come il torneo di calcio giovanile “Beppe Viola” – di continuare a trasmettere alle nuove generazioni i valori più genuini dello sport. Ciro Turco

Il saluto di Massimo Zibellini Dirigente A.I.C.S.

S

trada facendo siamo arrivati alla 25esima edizione di una manifestazione che negli anni ha raggiunto un ottimo livello di gioco con le squadre più in vista di Roma e provincia. Ricordo come se fosse adesso quel giorno del 1983 quando iniziò questa avventura del Presidente dell’Associazione Beppe Viola, Raffaele Minichino, allora Vice Presidente dell’AICS Roma, e il sottoscritto Responsabile dello Sport. Già alla prima edizione riscosse un enorme successo e con il passare delle stagioni ha acquistato prestigio

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e grande considerazione a livello nazionale. In questi venticinque anni vi hanno partecipato i più grandi giocatori non solo del nostro territorio, ma di quello nazionale. Tanti anni di successi, trionfi e attestazioni di stima, che hanno impreziosito la rassegna, il torneo giovanile è divenuto un appuntamento irrinunciabile che gratifica il calcio dei giovani. Qualcuno lo ha persino definito la Champions League dei ragazzi. Il merito va sicuramente allo stesso Minichino che, con solerzia e grande abnegazione, impiega tutto l’anno per la riuscita della competizione. Come Presidente dell’AICS Roma sono orgoglioso che la stessa Associazione Beppe Viola faccia parte della nostra Associazione da ben 25 anni. Un grazie a tutti i suoi collaboratori che la rendono vivace e dinamica ogni anno e a Rete Oro per tutti i servizi e lo spazio che dedica. La mia speranza è che questo torneo arrivi a toccare lidi sempre più verdi e allarghi i propri confini anche a livello nazionale. Massimo Zibellini


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È il 1984.

La storia

1984

Nasce il Beppe Viola

E

ra il 1984. Raffaele Minichino si apprestava a portare alla luce la sua splendida creatura. Il Beppe Viola. Una scommessa inizialmente forse anche azzardata, sicuramente impegnativa che nasceva soprattutto dalla grande voglia di far conoscere attraverso la sua carriera di scrittore e giornalista la straordinaria capacità di ironizzare del poeta Beppe Viola. Come era nata l’idea di creare questo appuntamento - che diverrà poi a distanza di venticinque anni l’appuntamento più prestigioso del calcio giovanile - Raffaele Minichino lo illustrò in una delle sue prime conferenze stampa di presentazione. Lui, interista autentico, ebbe il piacere e l’onore di conoscere personalmente Beppe Viola a San Siro durante una partita dell’Inter. Rimase colpito da quella vena ironica che contraddistingueva quel personaggio, capace di determinare un nuovo modo di fare giornalismo, dissacrante, pungente, competente. Un uomo straordinario, un professionista inimitabile. Poi i telegiornali lanciarono la triste notizia. Beppe Viola ci aveva lasciati prematuramente… era il 1982. Neanche il tempo di gioire e festeggiare la vittoria al mondiale spagnolo, che l’Italia non solo sportiva si strinse nel dolore profondo per la scomparsa del grande Beppe Viola. Così due anni più tardi Raffaele Minichino riuscì a concretizzare il suo grande sogno, il torneo Beppe Viola. Una manifestazione dedicata al settore giovanile che potesse ricordare questo grande personaggio attraverso le evoluzioni e la crescita dei giovani in una competizione dallo spirito e dal significato particolare. E con il senno di poi possiamo certamente affermare che Minichino è riuscito in tutto questo. È il 1984, e così nasce il Beppe Viola. La prima edizione ha inizio a Maggio. Otto formazioni a competere per la conquista del trofeo. Otto formazioni tra le più blasonate del panorama regionale che danno vita alla prima storica edizione. È il primo appuntamento della storia di questo torneo e il Beppe Viola comincia già da subito a

dare un assaggio della propria essenza, di ciò che a distanza di qualche anno riuscirà a diventare. Tra emozioni e spettacolo si arriva alla finale: il teatro di questa prima edizione è lo stadio delle Aquile. A trionfare è la formazione degli Aquilotti. È la prima società ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della kermesse che inizia la sua straordinaria favola. La favola del calcio giovanile. La favola che ha un solo unico nome, un solo unico fascino, il Beppe Viola.

In alto: Mazzola, Minichino e Beltrami nello spogliatoio di S. Siro Qui sopra: lo stadio delle Aquile A sinistra: la prima conferenza stampa del Beppe Viola

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La storia

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1985

Il Collatino conquista il Beppe Viola

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l debutto del Beppe Viola nel 1984 lascia intuire da subito che si tratta di una grande manifestazione che nel tempo sicuramente si consacrerà. Su queste certezze si torna a lavorare e a progettare una rassegna che possa interpretare sempre meglio anche la seconda edizione. C’è la voglia di migliorare gli aspetti organizzativi della kermesse ma anche e soprattutto il livello tecnico delle squadre partecipanti. Le richieste di iscrizione cominciano ad aumentare, inizia a crescere l’interesse e il desiderio di essere protagonisti al Beppe Viola. Il lotto delle partecipanti resta fissato a sedici squadre, una formula che sembra offrire ampie garanzie di spettacolo. Ma in particolare l’Associazione Beppe Viola ed il suo presidente Raffaele Minichino ci tengono a trasmettere quello che sarà poi il messaggio sportivo e culturale che il Beppe Viola regalerà ai giovani protagonisti. Il profondo significato di lealtà sportiva e di correttezza che sarà la filosofia preponderante della manifestazione. Nei venticinque anni della sua storia il Beppe Viola si distinguerà per queste peculiarità. Mai un comportamento sopra le righe, mai un atteggiamento irriverente o volgare, mai un episodio violento; rimarrà sempre e comun-

la za stampa del Beppe Vio Don Lurio alla conferen

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Rai Tre riprende il Beppe Viola

que una competizione sportiva, sana, leale, corretta. Nel 1985 si sposta però, rispetto alla prima edizione, il teatro della manifestazione che concluderà il suo cammino con la finalissima che si disputa presso l’impianto Nistri dell’Omi. Uno stadio storico per la città di Roma che accoglie a livello dilettantistico le piu’ bella favola del calcio regionale che si chiamava Stefer. La seconda edizione dimostra un livello qualitativo decisamente buono e la finale regala ulteriori emozioni. Persino Rai Tre regionale si mobilita per l’evento e Felice Borsato da il la alla prima diretta nazionale dell’avvenimento. C’è da conquistare il trofeo lasciato vacante dagli Aquilotti ed in questo secondo importante appuntamento con il Beppe Viola trionfa proprio il Collatino, che per la prima volta iscrive il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione, superando in un derby particolarmente sentito i cugini biancoverdi dell’Almas. Sarà anche l’unica volta al Beppe Viola, nella vita di questa gloriosa società romana. E’ il 1985 e il Beppe Viola archivia anche la seconda edizione con un successo che aumenta sempre più e che delizia gli appassionati con un interesse che inizia a crescere di appuntamento in appuntamento. Il Beppe Viola diventa tradizione…


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La storia

1986

1986: trionfa l’Ostia Mare

È l’anno della top 11

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ome detto, il Collatino si aggiudica la seconda edizione, quella del 1985, di un appuntamento - quello con il Beppe Viola che inizia a divenire un riferimento importante per il calcio giovanile. La manifestazione cresce di edizione in edizione e questo determina inevitabilmente un interesse sempre maggiore da parte di tutte le componenti. Da parte delle società che ambiscono a partecipare. Da parte degli addetti ai lavori che seguono le evoluzioni tecniche dei giovani e apprezzano il livello qualitativo sempre più elevato. Ma anche da parte degli organi di informazione che intuiscono il significato della manifestazione e l’importanza che il Beppe Viola ricopre nei confronti del movimento giovanile. La stampa insomma si rende conto che il Beppe Viola non è una delle tante meteore nel panorama del calcio giovanile ma qualcosa di più, che travalica il mero evento tecnico. E’ un compendio di tante sensazioni e di molteplici emozioni che rendono affascinante il torneo, la manifestazione. Ciò determina la crescita dell’interesse mediatico che in questi anni comunque non riesce a dare molto spazio ai giovani e al loro calcio. Ma il Beppe Viola è un'altra cosa e l’interesse si manifesta sempre con maggior attenzione. La terza edizione si appresta ad aprire i suoi battenti per la passione degli sportivi romani. E’ il 1986. La formula resta ancora quella tradizionale. Quattro gironi, sedici formazioni partecipanti e la corsa a strappare il trofeo al Collatino mattatore della seconda edizione. Ancora una volta cambia il teatro della finale. Molte società aspirano ad ospitare l’ultimo atto della kermesse, quello che elegge i trionfatori, i vincitori, e per questa terza edizione è il Campo dell’Urbetevere di Via della Pisana, ad avere il privilegio di essere scelto per l’atto conclusivo. Per la prima volta anche la Rai si mobilita per l’evento, e Rai Tre regala agli appassionati dell’intera regione la telecronaca dell’evento conclusivo. Un vero successo per il Beppe Viola che accresce il suo prestigio. Davanti alla telecamere

della televisione italiana stavolta a trionfare è l’Ostia Mare che assapora la felicità di conquistare il Beppe Viola. Per l’Ostia Mare sarà anche l’unica volta nella storia del torneo. Ma il termine di questa terza edizione regala la prima di tante sorprese che contrassegneranno la rassegna. Il Presidente Raffaele Minichino intuisce che il Beppe Viola meriti un’appendice alla sua naturale conclusione della competizione. E allora quale miglior iniziativa che una sorta di Nazionale del Beppe Viola, una selezione dei migliori giocatori del torneo che potessero ricevere un’ulteriore gratificazione ma che soprattutto potessero vivere un’esperienza ancora significativa nel segno del Beppe Viola? Ecco che nasce la Top 11, selezione del Beppe Viola che viene affidata alla saggezza di un tecnico paziente e capace, Benito Manzi. Inizia così un’altra straordinaria avventura: nello stile della manifestazione, un'altra perla che regala il Beppe Viola.

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La storia

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1987

Sul podio sale la Lodigiani

I

l 1987 è l’anno della quarta edizione del Beppe Viola. Il successo conseguito nella precedente tornata comincia a far parlare di questo torneo come il nuovo importante e prestigioso appuntamento con il calcio giovanile. La sorprendente iniziativa della top 11 guidata da Benito Manzi ha suscitato l’interesse generale. Un’idea davvero geniale che conferma lo spessore di una rassegna che decolla verso prestigiosi traguardi. Le richieste di partecipazione cominciano ad aumentare, a testimonianza di un successo che continua a crescere di edizione in edizione. Nei primi tre appuntamenti, tre società diverse che si aggiudicano la competizione dimostrano come la manifestazione riservi sempre novità e sorprese. Nulla è scontato, niente è prevedibile. L’attesa di vivere la kermesse del calcio giovanile inizia a crescere vorticosamente, il Beppe Viola sta catalizzando intorno a sé sempre maggior interesse. Anche gli organizzatori, ed in primis Raffaele Minichino, decidono di ampliare lo staff tecnico per offrire una organizzazione il più possibile impeccabile e professionale. Ecco che l’organizzatore e ideatore Raffaele Minichino comincia a formare la “squadra delle giacche in blu”, personale qualificato che si dedica completamente alla perfetta riuscita dell’evento. La sua conoscenza del calcio giovanile inizia ad essere sempre piu’ approfondita grazie anche agli ottimi rapporti di amicizia che intrattiene con Aldo Liberatore e Giovanni Guarracino due profondi conoscitori del calcio e talent scout affermati. Ma chi offrirà un notevole apporto personale al Beppe Viola è Renato Faitella presidente del Comitato Provinciale che si avvicina con amore a questa giovane creatura che inizia a crescere. Il livello tecnico è sempre elevato e le migliori società del Lazio partecipano a questo quarto appuntamento con il Beppe Viola. E’ un’edizione particolare rispetto alle precedenti, alla quale partecipa anche la Lodigiani, società professionistica di Roma che da sempre è fucina di campioni con il suo set-

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tore giovanile di assoluta qualità. E infatti sarà proprio la Lodigiani a trionfare in questa quarta edizione e ad entrare nella storia del Beppe Viola. Lodigiani che poi si ripeterà tre anni più tardi bissando il successo e annoverando tra le sue file anche un giovane talento, tale Gianluca Cherubini, che poi si affermerà nel calcio professionistico con la Reggiana prima e con la Roma poi. Nel 1987 si assiste ad una finale entusiasmante, che catalizza l’attenzione di tutti e conclude una manifestazione davvero spettacolare. Benito Manzi pesca tra i tanti giovani e forma per il secondo anno consecutivo la Nazionale dei Top 11. Tra i numerosi talenti anche Fabio Catena, figlio di Monaldo, che proprio dal Beppe Viola spiccherà il volo per la sua fantastica carriera nel calcio professionistico. Poi un destino atroce e crudele fermerà per sempre il suo grande sogno: un incidente stradale di ritorno da Cosenza ci priverà per sempre di quel meraviglioso ragazzo. Al ricordo del quale sono dedicati gli applausi e la festa della Lodigiani che trionfa nel Beppe Viola, e che chiude così anche la quarta edizione del torneo. Ma intanto a livello mediatico lo stesso Minichino lancia la trasmissione sportiva “Sport in oro” che viene trasmessa dall’emittente Rete Oro. Sarà l’inizio di un altro appuntamento fisso di tutti gli appassionati sportivi, con quella che è considerata l’unica domenica sportiva dei dilettanti.


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La storia

1988

Il Beppe Viola esalta

il Casalotti

È

il 1988. Il Beppe Viola si appresta a girare la sua quinta edizione. Sulla scia dei successi maturati nei primi quattro anni, ormai il Beppe Viola si attesta come uno dei tornei più prestigiosi del settore giovanile, sicuramente il più seguito nella categoria Giovanissimi. Non c’è dubbio che quella scommessa voluta dal patron Raffaele Minichino stia riscuotendo consensi ben al di là, forse, anche delle più rosee aspettative. Lo stesso Minichino afferma che “il torneo Beppe Viola mi dà sicurezza, mi fa pensare che non è vero poi che tutto passa, tutto è relativo. Anche i valori, anche gli ideali. No, non è vero. I valori che l’hanno ispirato come l’amicizia, l’amore, la passione sportiva, non si sono affievoliti, anzi si sono rafforzati, fortificati”. Tutto questo grazie al messaggio che il Beppe Viola sta diffondendo nella sua continua evoluzione. Aldo De Julis, presidente del Comitato Regionale del settore giovanile, dedica un saluto particolare a questa manifestazione che non è più ormai una semplice meteora, un banale esperimento, ma una certezza per i campioncini nostrani. La formula di partecipazione ricalca quella delle precedenti edizioni. Quattro

gironi, sedici formazioni, il meglio del calcio regionale con la presenza illustre della Lodigiani chiamata a difendendere il trofeo conquistato l’anno prima. Il Tor di Quinto ed il Roan sono i due impianti che accolgono le gesta di questo quinto appuntamento. Si comincia il 22 maggio con LodigianiAutocara, partita inaugurale che bagna il debutto della detentrice del titolo. Si arriva alla finalissima del 6 Giugno al campo Roan. E ad arrivarci è la stessa Lodigiani che vuole difendere e mantenere il trofeo, ed il Casalotti. Una finale che sembra segnata, scontata, e invece il verdetto del campo stravolge ogni pronostico. Il Casalotti di Robino Ritzet conquista per la prima volta il trofeo Beppe Viola. Casalotti che ancora oggi detenie il record assoluto di successi. Tre trionfi non consecutivi. Si ripeterà, infatti, nel 1992 e l’ultima volta nel 2003. Un record che nessuno ancora è riuscito ad eguagliare. Conclusa la kermesse della quinta edizione, il Beppe Viola lascia spazio alla top 11 del solito Benito Manzi che guida la Nazionale del Beppe Viola per il terzo anno consecutivo. Tra i tanti giovani selezionati, spiccano su tutti Marziale e Mele che rispettivamente si consacreranno l’uno al Bari l’altro al Cagliari e un tale Stefano Antonelli, oggi direttore generale del Torino Calcio. Ancora una volta il Beppe Viola dimostra di essere quella vetrina che sognava Raffaele Minichino l’anno in cui concepì questa straordinaria creatura sportiva.

Felice Borsato della Rai ospite al Gran Galà del Beppe Viola In alto a sinistra Mimmo De Grandis intervista l’organizzatore Raffaele Minichino

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La storia

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1989

Il Beppe Viola si veste di

biancoverde, trionfa l’Almas

L

a quinta edizione del Beppe Viola si chiudeva con il trionfo del Casalotti che per la prima volta assaporava il trionfo di primeggiare nella competizione più ambita del settore giovanile. Neanche il tempo di godere dei consensi tributati a questo importante appuntamento, a questa splendida vetrina dedicata ai giovanissimi, che già si cominciava a lavorare per l’allestimento della sesta edizione. E’ il 1989. Il Beppe Viola vive il suo sesto appuntamento con la tradizione. Lo staff organizzativo segue e mette in campo le direttive che vengono impartite dall’ideatore Raffaele Minichino. Ogni anno, ogni nuova edizione, cerca di migliorare l’andamento e la riuscita della precedente. Non è facile vista la crescita che questa manifestazione continua a dimostrare. Una crescita intrisa di idee, di contenuti, di novità, di iniziative che servono ad accrescerne il prestigio. Il Beppe Viola comincia davvero a rappresentare un appuntamento insostituibile nel panorama calcistico regionale e non solo. Alla guida del Comitato Regionale Lazio - settore giovanile - Ottavio Bonincontro succede a De Julis che vive così direttamente l’evoluzione della kermesse dedicata ai giovani. Il successo che il Beppe Viola riscontra determina una richiesta di partecipazione sempre più numerosa. Per questo l’Associazione Beppe Viola ed il suo presidente Raffaele Minichino decidono di modificare la formula ampliando la griglia delle società partecipanti. Si passa così dalle 16 squadre che avevano sin qui caratterizzato la partecipazione alle 20 di questa edizione. Sempre 4 i gironi che stavolta pero’ vengono formati da 5 società ciascuno. Un altro importante tassello di crescita che va a sommarsi al fascino che questa manifestazione inizia ad assumere in maniera costante e progressiva. Si gioca al campo dell’Urbetevere che diventa così il teatro di questa sesta edizione e che accoglie il torneo con la proverbiale disponibilità dei dirigenti che si prodigano insieme allo staff organizzativo del Beppe Viola per l’impeccabile riuscita dell’evento. L’inizio è fissato per il 23 Maggio e la cerimonia di inaugurazione e la sfilata delle squadre partecipanti diventa un altro evento da non perdere. La novità è rappresentata dalle ragazze pon-pon “Mato Mato” che deliziano la giornata di presentazione. Nello stile della tradizione, il Beppe Viola determina un altro appuntamento nel grande appuntamento della manifestazione, rappresentato dalla sfilata della squadre partecipanti. Una regola che di-

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La Top 11 di M anzi si esibis ce

all’Olimpico di Roma nell’ant eprima di Lazi o Inter

venterà anche un modus vivendi della manifestazione, un rituale di assoluta valenza e rispetto nei confronti della storia che la rassegna rappresenta. Ma non solo. Anche aziende importanti cominciano ad avvicinarsi all’appuntamento. Sarà un'altra felice intuizione della rassegna e dell’organizzazione. Il Casalotti campione rompe gli indugi e spezza l’attesa e la curiosità che il Beppe Viola racchiude. Si giunge così alla finalissima del 17 giugno che al campo Urbetevere pone di fronte l’Almas da una parte, l’Ostia Mare dall’altra. La grande sorpresa è l’eliminazione proprio del Casalotti nelle semifinali. L’Almas trionfa in una finale davvero avvincente e iscrive così per la prima ed unica volta nella storia del Beppe Viola il proprio nome. Un trionfo forse inatteso ma certamente meritato. La chiusura della rassegna lascia il posto come da tradizione alla selezione dei Top 11 guidata ormai dal veterano Benito Manzi che comincia ad essere un altro punto cardine, sicuro riferimento della manifestazione. Tra i tanti giovani talenti che si affacciano alla ribalta Benito Manzi ha solo l’imbarazzo della scelta. Pau e Mazzini che approderanno all’Inter, Dal Monte figlio d’arte che si consacrerà con la Lodigiani, Napolitano portiere che troverà fortuna nella Lazio prima, e nel Lecce poi. Ma su tutti un certo Gianluca Cherubini che si affermerà nella Reggiana e poi nella Roma consumando una splendida carriera professionistica. Il Beppe Viola chiude così un 1989 davvero memorabile, ricco di emozioni. Quelle stesse emozioni che diventeranno il refrain indiscusso della rassegna.


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La storia

1990

La Lodigiani sale sul podio

Claudio Bellucci

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per la seconda volta.

A trascinarla è Claudio Bellucci

l Beppe Viola continua a crescere di anno in anno, regalando sempre emozioni diverse e iniziando a divenire un vero ed importante punto di riferimento del calcio giovanile. Si arriva così al 1990, anno in cui si mette in scena la settima edizione della rassegna dedicata ai giovani nel nome di Beppe Viola. L’interesse che sta accrescendo il prestigio e il significato del Beppe Viola segna un profondo cambiamento anche nella formula del torneo stesso. Le richieste di partecipare e vivere questa nuova favola del calcio giovanile si susseguono numerose, tanto da mettere in seria difficoltà l’intera organizzazione che decide di intraprendere una nuova strada. Il patron Raffaele Minichino amplia la griglia delle partecipazioni ed il Beppe Viola cambia radicalmente il suo look tecnico. Si passa così, dai 4 gironi e dalle 16 formazioni iniziali, ad una griglia di partenza composta da 6 gironi per un totale di ben 24 società che si apprestano a vivere questa meravigliosa avventura. Al di là di quanto si possa dire e immaginare, è proprio questo - comunque piacevole - allargamento a testimoniare in maniera inequivocabile la prepotente ascesa del torneo. Insomma, il Beppe Viola è ormai davvero un appuntamento irrinunciabile nella vita sportiva di questi ragazzi che si affacciano alla loro prima importante competizione. Ma con lo spirito e la filosofia giusta di una rassegna che vuole soprattutto insegnare la lealtà sportiva e il sano confronto, senza particolari eccessi ed isterismi. Sarà proprio questo diverso modo di concepire la competizione ufficiale che differenzierà il Beppe Viola da tutti gli altri tornei che negli anni si succederanno. Vivere l’evento con serenità e con il giusto spirito agonistico è da sempre il verbo predominate di questa indimenticabile kermesse che intende regalare soprattutto sensazioni diverse ed uniche.E come anticipato nella precedente edizione grandi sponsor decidono di abbinarsi alla manifestazione. E’ il caso della Duepi di Elio Isola che diviene sponsor tecnico e della Industria Grafica Boccadoro che si erge a main sponsor di questa edizione. Ancora una volta la grande favorita alla vigilia risponde al nome della Lodigiani, che già tre anni prima aveva trionfato al Beppe Viola. Si inizia il primo

Claudio

Maggio del 1990 ed il torBellucci neo si chiude solo il 27 maggio in un crescendo di emozioni e di sorprese. Il Testa di Tor di Quinto ed il Roan dell’Atletico 2000 sono gli impianti che ospitano questa settima edizione del Beppe Viola. Si arriva così all’attesa finale del 27 maggio. La Lodigiani conquista meritatamente l’opportunità di bissare il trionfo al Beppe Viola. Al Roan dell’Atletico 2000 la formazione biancorossa conferma il suo valore e alza al cielo il trofeo. E’ una squadra stellare questa, che annovera tra le sue file un tale Claudio Bellucci che poi si consacrerà nel calcio professionistico. Il giovane talento biancorosso non sfugge al selezionatore Benito Manzi che lo convoca nella Top 11, ma la Lodigiani che ha già perfezionato il suo trasferimento alla Sampdoria non concede la possibilità di avere nella Nazionale del Beppe Viola il futuro campione Claudio Bellucci. Una nazionale che girerà un po’ l’Italia esibendosi in varie città partecipando anche al tour di Cesenatico nel complesso di Sportilia. Un altro grande successo del Beppe Viola che conclude tra i consensi generali anche questo settimo appuntamento…

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La storia

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1991

La sorpresa si chiama Atletico 2000

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rchiviata felicemente anche la settima edizione del Beppe Viola, che ha dato la gioia della vittoria finale alla Lodigiani di Claudio Bellucci, l’organizzazione ed il patron Raffaele Minichino si rimettono al lavoro per preparare la nuova edizione, quella del 1991. Ottavo appuntamento di una meravigliosa favola che rapisce sempre più consensi, attenzione e interesse in tutti coloro che aspirano a viverla comunque, da calciatori, da spettatori, da semplici appassionati. Il Beppe Viola ormai rappresenta uno dei momenti più attesi e più emozionanti dell’intera stagione sportiva. Uno di quei momenti che vuoi vivere a tutti costi e per il quale sei disposto a compiere qualsiasi sacrificio. Persino quello di prolungare l’attività sportiva, a patto che questo significhi vivere in prima persona il sogno del Beppe Viola. Insomma quella scommessa d’amore messa in campo anche timidamente dal suo ideatore Raffaele Minichino sta diventando, edizione dopo edizione, una piacevole certezza del calcio giovanile. Una certezza non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista comportamentale e disciplinare. Non a caso nella lunga e prestigiosa storia del

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Beppe Viola mai si è registrato un atteggiamento sopra le righe dei giovani calciatori che vivono l’evento con sano agonismo ma con un rispetto profondo del significato e del messaggio che il Beppe Viola vuole trasmettere. L’Ottava edizione mette in campo anche la prima grande novità organizzativa che consente al Beppe Viola di iniziare quella prepotente ascesa che si è meritato nel corso di questi primi otto anni. I principali ideatori dei tornei più prestigiosi di Roma si riuniscono e danno vita al Circuito dei Tornei di Roma Capitale. Capofila di questo importante circuito, il Beppe Viola nella categoria dei giovanissimi; il primo grande traguardo raggiunto da questa kermesse che inizia la sua escalation che porterà la manifestazione ad essere poi considerata l’unica sensazionale kermesse dedicata ai più giovani. Il meritato encomio ad una rassegna che ha segnato il solco di una tradizione che resterà nella storia del calcio giovanile. Si riparte dunque con l’ottavo appuntamento e con il trofeo detenuto dalla Lodigiani, unica formazione a vincerlo due volte nell’arco degli ultimi tre anni. Quattro gironi, 20 formazioni che si contendono la grande insalatiera del Beppe Viola. Cambia anche il teatro dell’avvenimento che passa dal Testa del Tor di Quinto e dal Roan dell’Atletico 2000, al Superga del Collatino. Una scelta che si rifà alla costituzione del circuito dei Tornei di Roma Capitale e che si affianca al Superga storico appuntamento per la categoria Allievi. Il Beppe Viola comincia il suo affascinante tour il 18 Maggio e ci porta alla finalissima del 9 Giugno, appunto al Superga di Via de’ Gordiani. Stavolta però a sfatare lo strapotere della Lodigiani è proprio l’Atletico 2000 guidato da quel maestro di vita e di calcio che è Monaldo Catena. Una finale straordinaria, una sorpresa che fa parte del Beppe Viola e che elegge per la prima volta nella sua storia sportiva l’Atletico campione di questa competizione. Una immensa soddisfazione per una società che continua a crescere a livello tecnico, come appunto testimonia il trionfo al Beppe Viola. Tra applausi, feste e ringraziamenti l’Atletico 2000 conquista il trofeo e depone negli annali anche questa ottava edizione. Il sipario che cala inesorabile lascia poi il posto alla Top 11 di Benito Manzi. Anche in questa edizione di talenti giovani ce ne sono, e l’imbarazzo della scelta è il solo unico dubbio del selezionatore. Non ci sono stelle di prima grandezza ma giovani che comunque hanno consumato poi una discreta carriera, come Danilo Fratoni, Andrea Freddi, Simone Giacomini, Andrea Di Resta e Marco De Laurentis. Per loro la gioia di vivere questa grande avventura e alcune apparizioni nel mondo del calcio professionistico. Ma sempre con il Beppe Viola nel cuore…


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La storia

1992

A ripetersi stavolta

è il Casalotti

È la seconda volta

ed eguaglia la Lodigiani

I

l Beppe Viola si avvicina alla prima importante tappa della sua storia, ai suoi primi dieci anni. E’ il 1992 e la grande kermesse del settore giovanile si rimette in moto per debuttare con la IX edizione. Ormai l’appuntamento è classico per i giovani e per tutti quelli appassionati che lo seguono con un interesse sempre maggiore. La stampa da parte sua gli tributa lo spazio e l’attenzione che il Beppe Viola si è conquistato in questi anni. La nona edizione prosegue lungo il sentiero tracciato sin dall’inizio e continua a far da traino al Circuito dei Tornei di Roma Capitale, un’altra importante iniziativa che ha ulteriormente gratificato lo spettacolo delle manifestazioni dedicate al calcio giovanile. Come nell’anno precedente, è il Superga il principale teatro di questa edizione del Beppe Viola. L’organizzazione torna alla formula ben sperimentata delle 24 formazioni suddivise in sei gironi. L’inizio è fissato per il 16 maggio, per trovare la logica conclusione il 6 giugno al campo Superga. 24 formazioni che come sempre e nel segno della miglior tradizione rappresentano l’elite del calcio giovanile regionale. C’è da battere la concorrenza agguerrita di compagini che vogliono primeggiare nel Beppe Viola, ma c’è soprattutto da strappare il trofeo dalla bacheca dell’Atletico 2000, splendido trionfatore della passata stagione. E che questa sia la squadra da battere lo dimostrano comunque i numeri, grazie ai quali la formazione biancorossa arriva sino alle semifinali. Sembra davvero l’anno della grande conferma. Ma la trionfale corsa dell’Atletico 2000 si

ferma proprio ad un passo dall’ultimo round, e per mano del Casalotti, che conquista l’accesso alla finalissima. Il 6 giugno in uno splendido sabato pomeriggio il Casalotti trionfa meritatamente per la seconda volta nella storia del Beppe Viola. Gli era riuscita la grande impresa già nel 1988, quattro anni dopo arriva la seconda consacrazione al Beppe Viola. E non sarà neanche l’ultima come vedremo più avanti. Il Beppe Viola si congeda nel tripudio generale e con il Casalotti che festeggia degnamente il suo trionfo…

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La storia

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1993

Il Beppe Viola compie dieci

anni. Il Palestrina supera la Romulea di Fabio Liverani

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l 1993 segna una tappa fondamentale nella storia del Beppe Viola. Il torneo più appassionante del settore giovanile festeggia il suo primo traguardo storico, dieci anni di vita, dieci anni di splendide magie regalate ai tanti giovani che hanno avuto la fortuna di viverlo direttamente da protagonisti assoluti. Non conta vincere anche se comunque tutti ambiscono a farlo; è soprattutto fondamentale conoscerlo, viverlo, parteciparvi. Questo è sempre stato il messaggio trasmesso dalla tradizione e dalla storia che il Beppe Viola ha cominciato a scrivere in questi fantastici forse anche inimmaginabili anni. Il decimo anno del Beppe Viola si vive con grande ansia proprio per ciò che rappresenta. Dieci anni sono la prima tappa importante di un percorso che continuerà a crescere e a entusiasmare gli appassionati. Per questo appuntamento si associano all’evento anche prestigiosi partners che vogliono abbinare la propria storia commerciale alla storia sportiva della rassegna. Il Beppe Viola suscita interesse, passione, entusiasmo, emozioni. Dieci anni che sono serviti ad accrescerne progressivamente i significati, i valori, i messaggi. La decima edizione si presenta il 15 maggio al campo Superga di via de’ Gordiani con la sfilata delle squadre

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partecipanti; una novità, una forma di stile inconfondibile che contrassegnerà la tradizione di questa rassegna. 24 sono le formazioni che vi partecipano, suddivise in sei gironi. Lo spettacolo comincia con assoluta puntualità. Si prosegue sino ad arrivare all’atto conclusivo fissato il 6 giugno. Con il Casalotti che detiene il trofeo conquistato nella passata stagione, la finalissima della decima edizione mette di fronte le due espressioni migliori del calcio giovanile, la Romulea e il sorprendente Palestrina. Ma proprio i campioni uscenti del Casalotti sono i grandi assenti della manifestazione; campioni regionali, rappresentano il Lazio e cercano di conquistare lo scudetto nelle finali di categoria e per questo motivo non possono difendere quel trofeo conquistato l’anno prima. Ma sono rappresentati degnamente da due formazioni che danno vita ad una finalissima avvincente come non mai. Trionfa nella meraviglia generale il Palestrina che supera la Romulea e per la prima volta nella storia conquista il Beppe Viola. La decima edizione è sua e con assoluto merito. E non solo. Batte una Romulea che annovera tra le sue file il grande talento del calcio nazionale Fabio Liverani. Sarà lui la stella del Beppe Viola del 1993 pur non riuscendo a coronare il suo sogno personale, quello di trionfare in questa manifestazione. Ma lo farà nella sua splendida carriera professionistica. E così il Beppe Viola festeggia i suoi primi 10 anni. Tanti auguri…


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La storia

1994

Trionfa la sorpresa Geloittica

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feo conquistato l’anno precedente. Una sorpresa della rassegna, ma non sarà l’unica. Infatti anche in questa edizione un'altra sorprendente realtà si afferma con pieno merito. Proprio i detentori del trofeo, i giovani del Palestrina, non riescono a ripetersi e non figurano neanche tra le quattro semifinaliste. Ma questa edizione propone un'altra sorpresa, è la Geloittica, che a suon di risultati approda prima in semifinale e poi guadagna la finalissima del 5 giugno. Al Superga si gira l’ultimo atto dell’XI Edizione. La finale pone di fronte la Pro Patria e la stessa Geloittica. Confronto inedito per il Beppe Viola, ma anche assai equilibrato. Tanto che si arriva a decidere le sorti di questa edizione solo in seguito ai calci di rigore. E sarà proprio la Geloittica di Antonello Preiti ad imporsi, tra l’entusiasmo e lo stupore generale. Un trionfo voluto, cercato e assolutamente meritato che esalta il momento magico di questa società e del Beppe Viola che non finisce di stupire… Mai.

opo aver festeggiato degnamente la decima edizione, ovvero i primi dieci anni della storia del Beppe Viola, l’Associazione presieduta da Raffaele Minichino si prepara all’organizzazione dell’XI appuntamento con la favola del calcio giovanile. E’ il 1994. Come detto il livello tecnico è ormai una certezza, l’interesse degli organi di informazione e degli appassionati è una costante e anche le grandi aziende commerciali iniziano ad abbinare il proprio prestigio al blasone e al successo che il Beppe Viola riscuote di anno in anno. Tutto sembra essersi consolidato e affermato. La formula, le squadre partecipanti, lo spirito con il quale si interpreta il Beppe Viola. Intanto il calcio regionale elegge Antonio Sbardella presidente del Comitato Regionale. Un personaggio ed un uomo che si legherà al Beppe Viola e che ne esalterà il profondo significato. Con questa edizione, che ha inizio il 14 Maggio con la partecipazione di 16 squadre, si ritorna alla formula a 4 gironi, una formula che garantisce snellezza e fascino. Si riparte dal trionfo del Palestrina del presidente Luigi Maura che diverrà poi anche il Vice Presidente dell’Associazione Beppe ico “Due Pi” di Elio Isola Viola a testimonianza del suo amore verso questa La Top 11 Beppe Viola. Sponsor tecn manifestazione; il Palestrina deve difendere il tro-

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1995

È la prima volta del

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Savio

È

il 1995. Il Beppe Viola dopo aver esaltato le gesta sportive della nuova realtà Geloittica che si aggiudica con pieno merito l’edizione precedente, si appresta a mettere in scena il dodicesimo appuntamento. Un appuntamento che ormai seguendo le orme della storia diventa un assoluto punto di riferimento nel settore giovanile. Un’edizione che modifica leggermente la sua formula. Chiaro l’intendimento degli organizzatori e del suo ideatore Raffaele Minichino di rendere la kermesse sempre piu’ avvincente e spettacolare. Si torna cosi alla formula delle 18 società partecipanti suddivise in sei gironi composti ciascuno da tre formazioni. Questo consente di ripescare le migliori seconde che entreranno di diritto nei quarti di finale. Un’idea che tutto sommato regalerà una parte conclusiva della manifestazione particolarmente equilibrata ed avvincente. Si parte a Maggio, esattamente il 20, con la tradizionale sfilata dei ragazzi in rappresentanza delle società per la cerimonia rituale che da il via alla rassegna. L’impianto principale che ospita la kermesse è ancora una volta il Superga di v. de’ Gordiani. Sarà anche una delle ultime edizioni che si disputeranno su questo glorioso impianto. La Geloittica è chiamata a difendere il trofeo conquista-

to nella precedente edizione. Una difesa che gli riuscirà molto bene. In finale infatti si presentano proprio i campioni in carica che vanno ad affrontare il Savio. Una finale entusiasmante che al termine premia proprio i giovani del Savio che salgono per la prima volta sul podio piu’ alto del Beppe Viola. Ma onore e merito alla Geloittica ad un passo dallo storico bis. Una XII Edizione che lascia il posto alle esibizioni della Top 11 guidata come ormai è tradizione da Benito Manzi. La nazionale del Beppe Viola continua le sue esibizioni in giro per l’Italia e nel suo ricco tour arrivano anche Ascoli e Perugia. Ancora una volta il Beppe Viola esalta il calcio giovanile…


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La storia

Il Beppe viola

1996

si tinge di giallorosso

È

il 1996 e la tredicesima edizione che ci si appresta a vivere del Beppe Viola è un’edizione completamente riformulata e innovativa. Dopo che l’edizione precedente ha esaltato il trionfo del Savio prima ed unica volta del società romana, si cambia completamente soprattutto nell’impianto che ospiterà questa attesissima XIII edizione. L’interesse e il successo sempre crescenti consentono all’organizzazione di stipulare un positivo accordo con la Pol. Delle Vittorie, società fortemente emergente in quegli anni; accordo che significherà ospitare il tredicesimo appuntamento presso lo Stadio dei Ferrovieri. Un evento eccezionalmente concepito per il Beppe Viola con una immensa area destinata al Villaggio del Beppe Viola che fa da area ospitalità agli appassionati che seguono la rassegna. Un successo di pubblico, di consensi e di livello tecnico che ancora una volta premia questa unica manifestazione. Un’edizione particolarmente cara anche a livello affettivo che ricorda il presidente della Roma Renato Sacerdoti un altro momento intenso nella rassegna giovanile capitolina. Silvio Pileri allora presidente del Delle Vittorie insieme al compianto Riccardo Sacerdoti stipulano una sinergia sportiva con il Beppe Viola che regalerà intensi momenti a tutti gli appassionati di questa prestigiosa rassegna. E l’organizzazione come sempre è impeccabile.Ma sarà anche l’edizione che ricorda il grande presidente della Romulea Pino Vilella scomparso prematuramente. Tutto è pronto dunque e si parte il 5 maggio con la sfilata ufficiale di presentazione. La formula viene allargata a 24 partecipanti suddivise in sei gironi. Il meglio del calcio giovanile regionale. Si arriva così alla attesa finalissima fissata per il 9 giugno. Al Savio campione uscente succede la Romulea. E’ la prima volta giallorosa al Beppe Viola. Una prima volta che resterà anche unica seppur la formazione capitolina proverà ancora a trionfare ma le finali non saranno fortunate. E con una dedica tutta speciale quella al loro presidentissimo Pino Vilella…

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1997

È l’Anziolavinio a

conquistare il Beppe Viola

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l Beppe Viola è pronto a deliziare gli appassionati con la sua XIV Edizione. Dopo un lungo periodo di proficua collaborazione con il Colaltino e lo stadio Superga per la prima volta il Beppe Viola cambia il suo naturale teatro. Questo grazie alla fattiva collaborazione e alla sinergia che nasce con la Pol. Delle Vittorie che accoglie con grande entusiasmo la proposta di svolgere questa edizione allo stadio dei Ferrovieri. Una quindicesima edizione che regala ancora una volta emozioni e spettacolo con le protagoniste che si danno battaglia nel tentativo di strappare il trofeo alla Romulea splendida dominatrice della precedente edizione. Lungo un periodo entusiasmante di trenta giorni allo stadio dei Ferrovieri arrivano due mattatrice di questa edizione che rispondono al nome di Spes Montesacro e Anziolavinio. Una finale assolutamente inedita nella storia del Beppe Viola tra due società che non sono mai riuscite nell’impresa di aggiudicarsi l’ambito trofeo. La finale è come sempre spettacolare e stavolta a trionfare nella sorpresa generale è l’Anziolavinio che supera di misura la Spes Mon-

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tesacro. Sono loro a trionfare ed a iscrivere per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro della rassegna. Un successo inaspettato ma fortemente meritato che esalta i giovani biancoazzurri. Sarà anche l’unica volta che la società del presidente Rizzaro trionferà al Beppe Viola con in panchina un grande condottiero come Graziosi. E la stroia del Beppe Viola continua…


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La storia

1998

Le sorprese non finiscono...

È la volta del Pro Cisterna e di Laura Freddi

È

il 1998 e il Beppe Viola porta in scena la sua XV Edizione. Il successo e la fama della grande kermesse giovanile sono ormai un fatto decisamente acclarato. L’abbinamento con il Circuito dei Tornei di Roma Capitale è una collaborazione positiva che accresce l’interesse degli appassionati. La reginetta che ha trionfato nella precedente edizione è l’Anziolavinio. Ancora una volta, e sarà anche l’ultima, il campo Aldo Tarascio accoglie l’ultimo atto della XV edizione del torneo Beppe Viola che trova così la sua degna conclusione. Un mese intenso di gare per una manifestazione che ancora una volta, l’ennesima, ha affascinato non soltanto i protagonisti che l’hanno vissuta direttamente ma anche i tanti appassionati che l’hanno seguita dagli spalti. Un mese di sfide altamente spettacolari all’insegna di un grande equilibrio che e’ stato poi il fattore determinante anche nell’ultimo appassionante atto conclusivo della finale. Di fronte il Savio, una veterana del torneo Beppe Viola, e il Pro Cisterna la splendida rivelazione di questa XV edizione. Il Beppe Viola non è nuovo ad esaltare realtà sorprendenti che si affermano con grande merito, a dimostrazione

A fianco, Laura Freddi presenzia al Beppe Viola. Sotto, il giuramento dei capitani. In basso, a sinistra l’amico del Beppe Viola Antonio Sbardella e lo staff del Beppe Viola. In basso a destra il pubblico

della voglia che si ha di trionfare in questa manifestazione. E dopo un’interminabile e appassionante sfida durata ben 80 minuti si ricorre ai calci di rigore per conoscere il nome della vincitrice: erano quattro anni che un simile epilogo non si verificava al Beppe Viola. Al sesto rigore il Pro Cisterna trionfa meritatamente, iscrivendo per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro della competizione e succedendo alla Romulea. La XV edizione va così ai ragazzi pontini, che dimostrano di essere collettivo ricco di individualità. E con loro va in archivio la XV Edizione del Beppe Viola. Concluso il torneo va in scena la Top 11 guidata dal selezionatore Benito Manzi; per loro un tour impegnativo che li vedrà opposti all’Empoli, poi al Napoli ed infine al Perugia. E sarà ancora e sempre Beppe Viola.

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1999

Una nuova regina: il Tor dè

Cenci

I

Il giuramento dei capita ni

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l Beppe Viola inaugura la sua sedicesima avventura. Ormai il festival del calcio giovanile è una kermesse assolutamente imperdibile, un avvenimento da non mancare. Dopo aver esaurita in maniera eccezionale la collaborazione con il Delle Vittorie, il Beppe Viola torna agli antichi fasti tradizionali che lo vogliono accostato ancora una volta al campo Superga. Ma in questa edizione c’è anche il Mameli Spinaceto che si prodiga per accogliere la parte iniziale della manifestazione. Si parte il 15 Maggio ed il grande cuore del Beppe Viola vuole ricordare un altro amico carissimo scomparso di recente: Elio Isola. Si comincia il 16 maggio, quando il Mameli accoglie con il suo nuovo look la cerimonia della sfilata che apre ufficialmente i giochi del Beppe Viola. C’è da strappare il trofeo dalla bacheca del PRO Cisterna, che lo ha conquistato nella edizione precedente. La griglia di partenza è sempre più agguerrita. 24 formazioni, tutte accreditate, suddivise in sei gironi estremamente equilibrati e quindi sinonimo di assoluto spettacolo. E spettacolo sarà. L’atteso appuntamento con la finale è per il 9 giugno al campo Superga di Via de’ Gordiani, in un’incredibile folla di appassionati. E ancora una volta il Beppe Viola presenta una new entry. E’ il Tor de’ Cenci, che entusiasma il pubblico e conquista il trionfo finale trascinata da uno straordinario Culasso che regala numeri e gol. Sarà lui la stella di questa XVI Edizione, tanto che poi tenterà la carriera professionistica in Friuli con la maglia dell’Udinese. La prima volta, l’unica volta nel Beppe Viola, un trionfo che non si dimentica. Il trionfo della XVI Edizione.


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La storia

Il Beppe Viola

2000

respira aria di mare.

Il Fregene trionfa

È

il 2000… Il Beppe Viola non è scaramantico e festeggia il suo diciassettesimo appuntamento. XVII edizioni che plasmano la storia di questa prestigiosa rassegna dedicata al calcio dei giovani. Fantastico, entusiasmante, appassionante, questo è il Beppe Viola. Il Torneo si appresta a vivere un altro fondamentale appuntamento. La regina in carica è il Tor de’ Cenci, che si è aggiudicata la precedente edizione. La formula ricalca quella tradizionale delle 24 formazioni partecipanti in rappresentanza del miglior livello tecnico del calcio giovanile. Sei gironi che determinano gli accoppiamenti e che rappresentano il clou di questa XVII edizione del Beppe Viola. La manifestazione rompe gli indugi il 15 maggio con la presentazione ufficiale e la sfilata al comunale di Cecchina. Un prologo d’eccezione come sempre, come la storia sin qui ha segnato. Il Comunale di Cecchina oltre al Bachelet, al Testa di Tor di Quinto e alla Stella Polare sono gli stadi che ospitano questo attesissimo XVII appuntamento con la storia del Beppe Viola. Si consuma un mese di sfide esaltanti sino ad arrivare alla finalissima del 6 giugno. E’ lo stadio della Stella Polare ad ospitare l’ultimo importante atto della rassegna. Di fronte due formazioni che segnano il nuovo che avanza, una finale davvero inedita. Da una parte il Fregene, dall’altra il Manifatture di Cisterna. La Provincia di Roma stavolta si esalta e tenta di conquistare il Beppe Viola. I campioni in carica del Tor de’ Cenci seppur imbattuti nella prima fase non riusciranno neanche a cen-

trare i quarti di finale. Al termine di una finalissima avvincente ed appassionante è il Fregene a conquistare l’ambito trofeo del Beppe Viola. E saranno proprio Raffaele Minichino e Antonio Sbardella, presidente del Comitato Regionale Lazio, a consegnare ai campioni la grande insalatiera del Beppe Viola. Il Fregene conquista il Beppe Viola.

Bruno Giordano alla XVII edizione del Beppe Viola

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2001

Il Beppe Viola incorona la Tor Tre Teste

A

rriva il tempo della XVIII Edizione del Beppe Viola. 18 anni per un appuntamento che oggi è una splendida realtà che accompagna il calcio giovanile. Una splendida favola di cui nessuno riesce a fare a meno. Il merito è di chi l’ha vissuta da protagonista, i giovani; di chi l’ha ideata, l’organizzatore Raffaele Minichino; di chi la segue sempre con rinnovata curiosità e crescente entusiasmo, gli appassionati, gli sportivi. Cresce la voglia di viverlo, di parteciparvi, il significato profondo del Beppe Viola si impadronisce di tanti, di tutti. La XVIII Edizione rappresenta anche uno spartiacque importante, radicale; per la prima volta nella storia del Beppe Viola partecipano trenta formazioni. Questo a dimostrazione dell’interesse che la rassegna suscita. Una formula rivista che prevede sei gironi da quattro formazioni e un lotto di sei squadre teste di serie che accedono direttamente alla seconda fase. Una formula inedita che suscita ancora maggior interesse. Cinque sono gli impianti che ospitano la rassegna. Accanto al comunale di Cecchina, al Testa di Tor di Quinto, al Roan dell’Atletico 2000, si affiancano il Pio IX di Albano e il S. Anna dell’Almas. La data di inizo è fissata per il 15 maggio, quella di congedo per il 20 giugno. Più di un mese di appassionante escalation che esalta il prestigio del Beppe Viola. Alla finale del 20 giugno al campo Testa del Tor di Quinto è la Nuova Tor Tre Teste a trionfare con assoluto merito. La nuova stella del Beppe Viola che illumina il cammino di questa indimenticabile kermesse del calcio giovanile. Sarà la prima volta di questa società che qualche anno dopo ripeterà la grande impresa. Lode alla Tor Tre Teste… regina del Beppe Viola

Lo stadio di Albano ospita la sfilata della XVIII edizione del Beppe Viola

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La storia

Il Flaminio regala

2002

il Beppe Viola al

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Tor Di Quinto

anni di Beppe Viola. Una storia che continua nel suo lento ma esaltante incedere. Quella del 2002 è un’edizione particolare. Un appuntamento che pur nella sua gioia irrefrenabile cela un profondo velo di tristezza. E’ l’edizione del grande amico che non è più presente, Antonio Sbardella presidente del Comitato Regionale del Lazio. E’ la prima volta che il Beppe Viola non ritrova al suo fianco quell’amico di sempre che l’ha portato nel cuore. E così la XIX edizione del Beppe Viola apre i suoi battenti ricordando e commemorando un altro grande amico che non è piu’ al suo fianco. Un momento di commozione e di intensità, ma la storia del Beppe Viola è fatta soprattutto di emozioni. L’organizzatore dedica una lettera aperta al suo grande amico Antonio. Si apre così il Beppe Viola. Alla presidenza del Comitato succede Melchiorre Zarelli un suo fedelissimo che conosce direttamente il fascino del Beppe Viola. Come potete immaginare è un’edizione diversa, non c’è dubbio! Con la N.T.T. Teste che detiene il trofeo si comincia l’11 maggio. Si ritorna alla tradizionale formula della 24 squadre, quella che ha tenuto di più e ha regalato maggiori soddisfazioni. L’incedere del torneo è esaltante, appassionante, tanto da arrivare al 13 giugno giorno della finalissima con assoluta e spasmodica attesa. Ma per la finale gli organizzatori hanno in serbo una storica sorpresa. L’ultimo atto di questa XIX edizione si disputa allo stadio Flaminio. Un epilogo di assoluto valore e prestigio che regala emozioni a non finire. Al Flaminio arrivano due formazioni in antitesi. La tradizione, rappresentata dal Tor di Quinto, e la rivelazione, l’Urbetevere. Una squadra, quest’ultima, che guidata dall’indimenti-

cato Elio Serilli ha sorpreso tutti raggiungendo la finalissima tra lo stupore e la meraviglia generale. Ma sarà proprio Serilli, antico veterano del calcio giovanile, a sfiorare la grande impresa. La finale è assolutamente straordinaria. Il Tor di Quinto sembra subito mettere le distanze e evidenziare le differenze; l’Urbetevere reagisce, recupera, sfiora il sorpasso che vorrebbe significare il trionfo. Non ci riesce ma i fotogrammi di questa finale restano stampati nel cuore e nella mente degli appassionati. Trionfa così il Tor di Quinto. Un successo che resta nella storia. Nella storia del Beppe Viola…

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2003

Vent’anni di storia nel ricordo di Alessandro Testardi

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l Beppe Viola compie i suoi primi vent’anni. Una data storica che esalta il prestigio, la storia, la tradizione di una manifestazione che ormai fa parte degli sportivi. L’edizione che festeggia i vent’anni del Beppe Viola è un’edizione particolarmente intensa per emozioni, suggestioni e tanta commozione che riesce a trasmettere a chi la vive. E’ un’edizione struggente, per certi versi, che ricorda il giovane Alessandro Testardi che qualche mese prima con il suo Monterotondo su un campo di periferia si accascia sul terreno di gioco dal quale non si alzerà mai più. A soli sedici anni. Alessandro Testardi che aveva conosciuto le magie del Beppe Viola avendo partecipato con il Monterotondo nell’edizione di due anni prima. E proprio nel ricordo di Alessandro nasce un’edizione diversa dalle altre, soprattutto per il significato umano che trasmette. Si gioca nello splendido scenario dell’impianto dell’Axa ad Ostiantica, nella casa sportiva di Francesco Totti. Momenti di grande commozione accompagnano l’incedere del torneo sempre nel ricordo di quello splendido ragazzo. E il Beppe Viola per lui si fa portavoce di una fondamentale iniziativa che sarà poi ripresa da più parti ma che resterà il primo importante passo verso una sensibilizzazione del

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settore a quest problema. Raffaele Minichino insieme al suo staff mette in campo l’iniziativa di donare un defibrillatore al Monterotondo al fine di sensibilizzare l’intero movimento sul problema della sicurezza dei ragazzi durante le gare. All’Axa si consuma un torneo esaltante e spettacolare che porta alla finalissima proprio il Monterotondo che affronta la tradizione nel Beppe Viola, il Casalotti. C’è voglia di regalare il trofeo ad Alessandro, ma il verdetto finale esalta e consacra lo strapotere del Casalotti. Un Casalotti che conquista il titolo per la terza volta nella storia del Beppe Viola. Ma è anche l’anno della Top 11 di Benito Manzi che, impegnata nel torneo professionistico di S. Marinella, prevale con autorità e consacra il proprio spessore di autentica Nazionale. Un vero trionfo quello della top 11. Un’edizione che resterà nella mente di molti ma non soltanto per questo, e che verrà ricordata soprattutto per il giovane Alessandro. Un giovane figlio del Beppe Viola…


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La storia

2004

Cinque anni più tardi

è ancora Tor de’ Cenci

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eco della XX Edizione appena conclusa ancora riecheggia negli sportivi con il record di vittorie del Casalotti che aggiudicandosi per la terza volta il trofeo resta la grande dominatrice della rassegna. Ma incombe il ventunesimo appuntamento, e il Beppe Viola si colora di fascino e originalità. E’ il 2004. La sfilata inaugurale che dà il via alla rassegna ha come teatro per il secondo anno consecutivo il centro sportivo Axa alla Longarina. Un grande prologo, personaggi di rilievo che presenziano al XXI appuntamento con la storia del Beppe Viola. I ragazzi sfilano in una coreografia suggestiva che si completerà addirittura con i fuochi d’artificio che chiuderanno la splendida giornata dell’inizio. Al via le 32 formazioni che offrono spettacolo, si danno battaglia e onorano degnamente questo ventunesimo appuntamento. Si arriva alla finalissima, il giorno atteso da tutti, e l’Axa trabocca di folla entusiasta. Nella giornata della festa del Beppe Viola è il Tor de’ Cenci a celebrare il suo successo. Dopo il 1999, cinque anni piu’ tardi il Tor de’ Cenci si ripete. E anche stavolta è trionfo, proprio come allora… Il Beppe Viola conclude così la sua XXI Edizione e si avvicina sempre più al fatidico compleanno dei venticinque anni… La favola continua…

Allo stadio de lla Longarina dell’Axa si in augura la XX edizione

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2005

È il San Lorenzo

la stella della XXIII edizione

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n In questo festival delle emozioni che soltanto il Beppe Viola sa regalare, ci apprestiamo a vivere l’escalation che ha portato questa kermesse a chiudere felicemente la XXIII Edizione. E’ il 2005. La formula mantiene il suo cliché abituale. 32 formazioni suddivise in otto gironi. Il meglio del calcio regionale che si dà appuntamento al Beppe Viola per chiudere nel miglior modo la stagione sportiva. Ancora una volta, per volontà del patron Raffaele Minichino, la perfetta organizzazione della kermesse più prestigiosa del calcio giovanile rappresenta quel tocco di stile e di classe che contraddistingue da 25 anni la manifestazione. Per il terzo anno consecutivo è ancora lo splendido scenario dello stadio della Vigor ad accogliere l’atto conclusivo della rassegna. A detenere il trofeo è il Tor de’ Cenci campione uscente ma stavolta a contenderselo arrivano due squadre

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che, seppur rappresentando la nuova tradizione per il Beppe Viola, determinano una finale inedita. Il San Lorenzo da una parte, che sfida la Libertas Centocelle che cerca ancora una volta di iscrivere il proprio prestigio nella storia del Beppe Viola. Come sempre la finale racchiude il pathos del Beppe Viola che per oltre trenta giorni ha allietato gli appassionati e gli sportivi. Si arriva alla resa dei conti. Dentro o fuori nella storia del Beppe Viola. L’attesa è sempre assolutamente frenetica. Quando entrano in campo le due formazioni si intuisce che il momento più significativo della kermesse è giunto. Il San Lorenzo che vuole alzare al cielo il trofeo più importante del calcio giovanile; la Libertas che ci riprova forte della stessa convinzione. Insomma il Beppe Viola è il Beppe Viola e tutti ambiscono a primeggiare, a trionfare, a vivere quelle straordinarie emozioni. L’ultimo atto inizia. La gara appare subito equilibrata ma a spezzare gli indugi e a rompere lo stato di incertezza è il San Lorenzo che sblocca il risultato. Chi segna prima vince sempre o quasi, questa è la storia delle finali. E i ragazzi del San Lorenzo trionfano per la prima volta nel Beppe Viola tra il tripudio gioioso degli appassionati che riempiono lo stadio della Vigor. La storia si compie. Il Beppe Viola elegge la sua regina. E’ il San Lorenzo. Ma anche i vinti, i ragazzi della Libertas, accettano sportivamente il verdetto. E’ la legge dello sport. Il Beppe Viola compie il suo mirabile affresco conclusivo. La storia nomina il San Lorenzo. Le emozioni dicono ancora una volta Beppe Viola. Uno spettacolo indimenticabile, di suggestioni che rapisce gli appassionati. La favola di una kermesse che lascia indelebili ricordi e imprime il significato della sua evoluzione. Tutto quello che immaginavi e che ritrovi nell’appuntamento più entusiasmante… Il Beppe Viola…


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La storia

2006

La nuova Tor Tre Teste si ripete...

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a XXIII edizione si consuma all’insegna delle suggestioni e delle grandi emozioni. E’ il 2006. E questa edizione del Beppe Viola passerà alla storia come una delle finali più spettacolari tra due formazioni che hanno rappresentato la tradizione del settore giovanile degli ultimi dieci anni. Il Beppe Viola riapre i battenti e riparte, stavolta anticipando anche le date: giovedì 16 marzo 2006 nel Palazzo Coni delle Federazioni in viale Tiziano si svolge il sorteggio che apre ufficialmente la XXIII edizione della rassegna più prestigiosa del calcio giovanile, il Beppe Viola. L’apertura della kermesse si tiene davanti alla platea delle grandi occasioni. Come ogni anno Raffaele Minichino e tutta l’Associazione Beppe Viola hanno voluto stupire provando a migliorare un torneo già perfetto e puntualmente ci sono riusciti… tante le novità che arricchiscono il prestigioso programma della rassegna che compie ventitre anni. La più eclatante è che quest’anno parteciperanno ben 16 formazioni provinciali che, suddivise in 4 gironi da 4 squadre, si contenderanno in un preliminare, che si svolgerà nella pausa pasquale del campionato, il diritto di passare alla fase calda del torneo. Solo le prime di ogni girone entreranno nel tabellone della fase finale, che si svolgerà nei seguenti impianti: l’Aldo Tarascio, il Vigor Perconti, il Tre Fontane, il Bachelet e quello della Libertas Centocelle. Il torneo prenderà il via al Ceprani domenica 21 maggio, dove dopo la tradizionale ed affascinante sfilata di tutte e 32 le squadre partecipanti, scenderanno in campo il San Lorenzo campione uscente ed il Savio, mentre scriverà il suo epilogo il 19 giugno al campo della Vigor Perconti. Un’altra novità sorprendente del torneo sarà il premio AICS al

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Paolo Rossi, con Raffaele Minichino, ospite della XXIII Edizione

miglior giocatore della finalissima attraverso una procedura di assoluta rilevanza tecnica. Infatti proprio da quest’anno tutti i tecnici delle squadre partecipanti assisteranno alla finalissima e, attraverso il loro giudizio, indicheranno la loro preferenza. Un meccanismo che alla fine determinerà il miglior giocatore della finale, al quale verrà consegnato da parte dell’AICS un buono del valore di 250 euro da convertire in acquisto di testi scolastici. Una novità assoluta che ribadisce ancora una volta il ruolo ed il significato della rassegna. Come ogni anno, la finale si preannuncia molto interessante. Di fronte due formazioni che rappresentano l’elite del calcio laziale, protagoniste delle ultime edizioni anche del Beppe Viola. I campioni uscenti del San Lorenzo che difendono il trofeo conquistato nell’edizione precedente e che puntano decisamente a bissare il successo. Ma devono fare i conti con la N.T.T. Teste che vuole riscattare la delusione dei play off regionali e conquistare ancora una volta - la seconda - il prestigioso trofeo, l’ambita insalatiera d’argento del Beppe Viola. La finale non tradisce la tradizione del Beppe Viola; avvincente, entusiasmante, tiene con il fiato sospeso i tanti appassionati che riempiono lo stadio della Vigor. La N.T.T. Teste si impone con autorità e merita il trofeo che inserisce per la seconda volta nella sua bacheca. Ma il San Lorenzo pur abdicando sul trono del Beppe Viola esce a testa alta, confermando comunque tutto il proprio valore. L’esultanza e la gioia finale si fondono con la delusione e la rabbia degli sconfitti. Il Beppe Viola e’ sintesi di gioia, trionfo, delusione. E’ il compendio di una rassegna che vive di grandi ed uniche emozioni, di immagini splendide che restano nella mente dei giovani protagonisti che lo vivono. La rassegna dei sentimenti che si materializzano in un susseguirsi di suggestioni intense che rendono lo spettacolo appassionante. E sulla gioia dei vincitori e la delusione degli sconfitti il Beppe Viola depone delicatamente la sua XXIII edizione nel libro della storia. Una storia intrisa di attimi, di intensità, di irrefrenabile passione e voglia di primeggiare nel festival del calcio giovanile che si chiama Beppe Viola. Quel romanzo eterno che accoglie tutti gli innamorati del calcio giovanile. Quella favola che si chiappe Viola nda volta il Be co se la r pe e nc ma Beppe Viola. vi e st Te . La Juv N.T.T entus trionfa al Torne o di

S.Marinella

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La storia

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La storia dice Colleferro...

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el fantastico mondo del Beppe Viola proseguiamo il nostro viaggio, rivivendo attraverso le immagini ed il racconto i momenti più esaltanti, le sensazioni più intense, di un romanzo d’amore che si appresta a compiere 25 anni. Dopo aver ricostruito, fotogramma dopo fotogramma, le emozioni della storia e della tradizione del Beppe Viola, proviamo a rivivere nei ricordi e nelle suggestive atmosfere la XXIV edizione del Beppe Viola che passò alla storia come una delle edizioni più spettacolari di tutta la storia della Champions League del calcio giovanile. Ancora una volta il Beppe Viola si pone all’attenzione dell’opinione pubblica e degli addetti ai lavori come la rassegna più prestigiosa del calcio giovanile in grado di catalizzare l’interesse generale. L’attesa e la curiosità di scoprire il nuovo appuntamento con la storia del Beppe Viola determinano un crescendo di emozioni che puntualmente si materializzano il giorno della finale. Come sempre l’organizzazione concepisce delle novità assolute per questo ennesimo appuntamento con la tradizione del settore giovanile. Dopo lo splendido esperimento perfetta-

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mente riuscito dei preliminari riservati alla categoria provinciale, questa edizione raddoppia! Anche le formazioni regionali approdano alla fase dei preliminari e si proiettano con la volontà e l’entusiasmo di arrivare alla fase finale. Una novità che trova consensi e grandi attestazioni di stima. Si forma così la griglia delle trentadue formazioni che concorrono ad aggiudicarsi la XXIV Edizione. La finale racchiude tutti gli sforzi organizzativi, l’impegno profuso in trenta giorni di grande spettacolo: la manifestazione arriva al suo apice ed elegge la nuova regina del Beppe Viola. Lo stadio della Vigor, splendido nell’architettura e unico nell’accoglienza, è pronto ad ospitare l’ultimo atto della XXIV edizione del Beppe Viola. Di fronte la tradizione del calcio giovanile romano e regionale, rappresentata dalla Romulea, che sfida la novità assoluta, il nuovo che avanza, il Colleferro, ultima ad essere inserita e prima ad essere esaltata. La finalissima è un crescendo di emozioni. Passa in vantaggio la Romulea, il Colleferro rincorre, poi i supplementari, i rigori ed il trionfo finale. Sì, il Colleferro gioisce per la prima volta. Il Beppe Viola è suo. La storia ancora una volta si compie mirabilmente… La XXIV edizione si adagia delicatamente nel libro dei ricordi…


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XXV Edizione

Il PalaVigor ospita il Beppe Viola


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a anni ormai il PalaVigor è uno dei teatri del Beppe Viola. In particolare nelle ultime due edizioni lo stadio della Vigor ha ospitato l’ultimo atto, la finalissima del torneo Beppe Viola. Ma quest’anno per la XXV Edizione il PalaVigor sarà l’unico assoluto protagonista insieme ai giovani calciatori. Sarà infatti l’unico impianto che ospiterà, interamente, la rassegna del calcio giovanile più prestigiosa. Non era mai accaduto nella storia di questi 25 anni del Beppe Viola. Il PalaVigor si è conquistato questo importante privilegio. Ma non poteva essere altrimenti, dal momento che il PalaVigor rappresenta oggi, e non soltanto a Roma, un esempio di modernità architettonica, di comfort e di

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bellezza infrastrutturale di alto profilo. E’ un gioiello non solo della città di Roma ma anche e soprattutto del territorio nazionale. E questo grazie agli sforzi profusi dalla famiglia Perconti, che si è adoperata affinché la tecnologia applicata agli impianti potesse realmente compiersi. La XXV Edizione del Beppe Viola si disputerà interamente nella splendida bomboniera del PalaVigor. E che lo spettacolo cominci…

Foto Enrico Ripari

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XXV Edizione to. Gli ho voluto bene perché Alessandro sapeva farsi amare con la sua genuina spontaneità. Quando lo abbiamo salutato per l'ultima volta, prima di partire in quel lungo viaggio senza ritorno, ho visto migliaia di persone stringersi intorno a lui in un abbraccio sincero e vero. Ho condiviso lo strazio struggente dei genitori increduli e sgomenti come lo sono io adesso. E' a loro che mi rivolgo chiedendo di trovare la forza di continuare, per la piccola e per lo stesso Alessandro che da lassù ci guarda con quei suoi grandi occhini. Lo so, le parole hanno un peso ma non riescono a lenire il profondo dolore. Ma sappiate che vi sarò sempre vicino. E ricorderò sempre con infinita gioia il "nostro" Alessandro. Lo voglio ricordare con quel viso gioioso e pulito di bravo ragazzo. Perché così è Alessandro. Ciao Ale, ti voglio bene. Raffaele Minichino

E

ra il 15 Settembre e Alessandro Testardi festeggiava gioioso insieme a noi, nella trasmissione Sport in Oro la splendida avventura che lo aveva visto protagonista nel Beppe Viola. Sono già trascorsi cinque anni da quando un destino crudele lo ha fatto volare in cielo a soli sedici anni, strappandolo agli affetti più cari. Oggi siamo qui a ricordarlo nel dolore più lacerante e tutto ci sembra così assurdo, surreale, impossibile. Una giovane vita spezzata senza un perché, sul quel rettangolo di gioco che rappresentava il suo futuro, la sua speranza, la sua sfrenata passione per il calcio. Proprio il calcio che sembrava promettergli tanto, con la Juventus pronta a tesserare quel giovane così bravo e promettente, gli ha tolto d'improvviso il dono più prezioso, la vita. Il suo cuore ha cessato di battere per sempre lasciandoci nel dolore più cupo. Lo ricordo sempre felice, pronto a scherzare con i suoi amici, con una gioia di vivere sprigionata dalla freschezza della sua gioventù. Non volevo credere alla notizia quando mi è giunta, volevo sperare che quel ragazzo dal dolce sguardo potesse rialzarsi come d'incan-

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Ad Alessandro “I più bei giorni della vita fuggono sempre per primi ai miseri mortali”... (Seneca)

Memorial

Alessandro Testardi


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Torneo Beppe Viola Albo d’Oro 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

AQUILOTTI COLLATINO OSTIA MARE LODIGIANI CASALOTTI ALMAS LODIGIANI ATLETICO 2000 CASALOTTI PALESTRINA GELOITTICA SAVIO ROMULEA ANZIO LAVINIO PRO CISTERNA TOR DE’ CENCI FREGENE TOR TRE TESTE TOR DI QUINTO CASALOTTI TOR DE’ CENCI S. LORENZO N.T.T. TESTE

2007

COLLEFERRO

CON IL PATROCINIO DI Regione Lazio (Ass. Sport e Turismo)

Provincia di Roma (Ass. Sport e Turismo)

Comune di Roma (Ass. Sport e Turismo)

A.I.C.S. (Associaz. Italiana Cultura Sport)

Pubblicità Promovideo Via A. Ravà, 106 Roma - tel. 06.540.8290 www.sportinoro.com Progetto grafico e impaginazione Paola Immordino paola.immordino@fastwebnet.it Stampa CSR centro stampa e riproduzione Srl Via di Pietralata, 157 - 00158 Roma

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I° Torneo “Olimpia” città di Pomezia trofeo BeppeViola

QUALIFICAZIONE - STADIO COMUNALE/OLIMPIC STADIUM DI POMEZIA

Girone “A” Ascoli Frosinone Lazio Pomezia

20/06/08

h. 16,00 Gir. A: Ascoli - Lazio h. 18,00 Gir. A: Pomezia – Frosinone

h. 16,00 Gir. B: Roma – Cisco Roma h. 18,00 Gir. B: Salernitana – Top 11

21/06/08

h. 16,00 Gir. A: Ascoli – Pomezia h. 18,00 Gir. A: Lazio – Frosinone

h. 16,00 Gir. B: Cisco Roma – Salernitana h. 18,00 Gir. B: Top 11 – Roma

Girone “B”

23/06/08

h. 16,00 Gir. A: Frosinone – Ascoli h. 18,00 Gir. A: Pomezia – Lazio

h. 16,00 Gir. B: Roma – Salernitana h. 18,00 Gir. B: Cisco Roma – Top 11

Cisco Roma Roma Salernitana Top 11 Beppe Viola

SEMIFINALI - OLIMPIC STADIUM DI POMEZIA 24/06/08

h. 16,00 Gara 1: Vincente Gir. A - Seconda classificata Gir. B h. 18,00 Gara 2: Vincente Gir. B - Seconda classificata Gir. A

FINALE - OLIMPIC STADIUM DI POMEZIA 26/06/08

h. 17,00 Vincente Gara 1 – Vincente Gara 2

Giugno 2008

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COMPOSIZIONE GIRONI

XXV Edizione Torneo

Beppe Viola

Girone “A”

Girone “E”

Colleferro Lib. Centocelle San Lorenzo Anziolavinio

Aprilia Aurelio Pol. Delle Vittorie Ladispoli

Girone “B”

Girone “F”

Tor Di Quinto Lupa Frascati Tor Sapienza Mentana Jenne

N. Tor Tre Teste Monterotondo Pro Roma N. Lodidiani

Girone “C”

Girone “G”

Romulea Ostia Mare S.Paolo Ostiense Rio Ceccano

Urbetevere Guidonia Palestrina Vigili Urbani

Girone “D”

Girone “H”

V. Perconti Albalonga Spes Artiglio Vis Aurelia

Savio Ottavia Olimpia Civitavecchia

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Calendario Gare XXV Edizione Torneo Beppe Viola PRIMA GIORNATA 17/05/2008

Ore 16.00

17/05/2008 17/05/2008

ORE 18.00 ORE 19.30

18/05/2008 18/05/2008

ORE 09.00 ORE 10.30

19/05/2008 19/05/2008

ORE 17.00 ORE 18.30

20/05/2008 20/05/2008

ORE 16.00 ORE 17.30

20/05/2008 21/05/2008

ORE 19.00 ORE 16.00

21/05/2008 21/05/2008

ORE 17.30 ORE 19.00

23/05/2008 23/05/2008

ORE 16.00 ORE 17.30

23/05/2008 24/05/2008

ORE 19.00 ORE 16.00

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE

CAMPO VIGOR PERCONTI

GIRONE A COLLEFERO - LIB. CENTOCELLE SAN LORENZO - ANZIOLAVINIO GIRONE B TOR DI QUINTO - LUPA FRASCATI TOR SAPIENZA - MENTANA JENNE GIRONE C ROMULEA - OSTIA MARE SAN PAOLO OSTIENSE - RIO CECCANO GIRONE D V. PERCONTI - ALBALONGA SPES ARTIGLIO - VIS AURELIA GIRONE E APRILIA - AURELIO POL. DELLE VITTORIE - LADISPOLI GIRONE F N. TOR TRE TESTE - MONTEROTONDO PRO ROMA - N. LODIGIANI GIRONE G URBETEVERE - GUIDONIA PALESTRINA - VIGILI URBANI GIRONE H SAVIO - OTTAVIA OLIMPIA - CIVITAVECCHIA

VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI CEPRANI CEPRANI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI

SECONDA GIORNATA 24/05/2008 24/05/2008

ORE 17.30 ORE 19.00

25/05/2008 25/05/2008

ORE 09.00 ORE 10.30

26/05/2008 26/05/2008

ORE 17.00 ORE 18.30

27/05/2008 27/05/2008

ORE 16.00 ORE 17.30

27/05/2008 28/05/2008

ORE 19.00 ORE 16.00

28/05/2008 28/05/2008

ORE 17.30 ORE 19.00

30/05/2008 30/05/2008

ORE 16.00 ORE 17.30

30/05/2008 31/05/2008

ORE 19.00 ORE 16.00

GIRONE A LIB. CENTOCELLE - SAN LORENZO COLLEFERRO - ANZIOLAVINIO GIRONE B LUPA FRASCATI - TOR SAPIENZA TOR DI QUINTO - MENTANA JENNE GIRONE C OSTIA MARE - SAN PAOLO OSTIENSE ROMULEA - RIO CECCANO GIRONE D ALBALONGA - SPES ARTIGLIO V.PERCONTI - VIS AURELIA GIRONE E AURELIO - POL. DELLE VITTORIE APRILIA - LADISPOLI GIRONE F MONTEROTONDO - PRO ROMA N. TOR TRE TESTE - N. LODIGIANI GIRONE G GUIDONIA - PALESTRINA URBETEVERE - VIGILI URBANI GIRONE H OTTAVIA - OLIMPIA SAVIO - CIVITAVECCHIA

VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI CEPRANI CEPRANI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI

CAMPO VIGOR PERCONTI • Via Grotta di Gregna, 100 • Tel. 06.4080.1075 CAMPO CEPRANI • Viale P. Togliatti, 851• Tel. 06.2312.029

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LISIS SRL – Via Dalmazia, 29 - 00198 ROMA Tel: 06.8550452 Fax: 06.8552136 • e-mail lisissrl@virgilio.it


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TERZA GIORNATA 31/05/2008 31/05/2008

ORE 17.30 ORE 19.00

01/06/2008 01/06/2008

ORE 09.00 ORE 10.30

02/06/2008 02/06/2008

ORE 09.00 ORE 10.30

03/06/2008 03/06/2008

ORE 16.00 ORE 17.30

03/06/2008 04/06/2008

ORE 19.00 ORE 16.00

04/06/2008 04/06/2008

ORE 17.30 ORE 19.00

06/06/2008 06/06/2008

ORE 16.00 ORE 17.30

07/06/2008 07/06/2008

ORE 17.30 ORE 19.00

GIRONE A ANZIOLAVINIO - LIB. CENTOCELLE SAN. LORENZO - COLLEFERRO GIRONE B MENTANA JENNE - LUPA FRASCATI TOR SAPIENZA - TOR DI QUINTO GIRONE C RIO CECCANO - OSTIA MARE SAN PAOLO OSTIENSE - ROMULEA GIRONE D VIS AURELIA - ALBALONGA SPES ARTIGLIO - V.PERCONTI GIRONE E LADISPOLI - AURELIO POL. DELLE VITTORIE - APRILIA GIRONE F N. LODIGIANI - MONTEROTONDO PRO ROMA - N. TOR TRE TESTE GIRONE G VIGILI URBANI - GUIDONIA PALESTRINA - URBETEVERE GIRONE H CIVITAVECCHIA - OTTAVIA OLIMPIA - SAVIO

VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI

QUARTI DI FINALE 10/06/2008 10/06/2008

ORE 18.00 ORE 19.15

GARA 1 GARA 2

1° GIR A - 1°GIR. B 1° GIR C - 1°GIR. D

VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI

11/06/2008 11/06/2008

ORE 18.00 ORE 19.15

GARA 3 GARA 4

1° GIR E - 1°GIR. F 1° GIR G - 1°GIR. H

VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI

SEMIFINALI 14/06/2008 14/06/2008

ORE 18.00 ORE 19.15

GARA A GARA B

VINC. GARA 1 • VINC. GARA 2 VINC. GARA 3 • VINC. GARA 4

VIGOR PERCONTI VIGOR PERCONTI

FINALE 16/06/2008

ORE 18.30

VINCENTE GARA A • VINCENTE GARA B

VIGOR PERCONTI

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XXV Edizione

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Anziolavinio

Colleferro

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Girone A


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Girone A

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Libertas Centocelle

San Lorenzo

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XXV Edizione

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Lupa Frascati

Mentana Jenne

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Girone B


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Girone B

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Tor di Quinto

Tor Sapienza

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XXV Edizione

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Ostia Mare

Rio Ceccano

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Girone C


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Girone C

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Romulea

S. Paolo Ostiense

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XXV Edizione

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Girone D

Albalonga

Spes Artiglio

LA PERLA s.r.l.

IMPIANTO AUTOSTRADALE SALARIA EST Sede Sociale: Autostrada Roma-Firenze Loc. Settebagni ROMA Fax

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Tel. 06.8888060 06.8887058


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Girone D

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V. Perconti

Vis Aurelia

Sede Operativa: Salita San Nicola da Tolentino, 22 Roma Tel. 06.488.01.09

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XXV Edizione

Aprilia

Aurelio

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Girone E


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Girone E

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Ladispoli

Pol. delle Vittorie

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XXV Edizione

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Monterotondo

Nuova Lodigiani

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Girone F


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Girone F

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Nuova Tor Tre Teste

Pro Roma

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XXV Edizione

Guidonia

Palestrina

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Girone G


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Girone G

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Urbetevere

Vigili Urbani

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XXV Edizione

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Civitavecchia

Olimpia

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Girone H


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Girone H

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Ottavia

Savio

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IL BEPPE VIOLA E LA STAMPA

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IL BEPPE VIOLA E LA STAMPA

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