Il Minareto della Selva di Fasano

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Villa Damaso Bianchi a Selva di Fasano Iniziative dell’Associazione per la valorizzazione d el Minareto A cura di Gianfranco Mazzotta


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Premessa Villa Damaso Bianchi, la dimora estiva del letterato e pittore fasanese che sorge a Selva di Fasano, ha una storia secolare: infatti una lapide ricorda che fu costruita nel 1912, in stile eclettico e moresco, con tratti e decorazioni che rimandano all’Oriente, specie per la sua torre che ricorda tanto quelle sulle quali i muezzin per cinque volte al giorno guidano la preghiera dei fedeli. Per tutti i fasanesi la villa è semplicemente “il Minareto”, il simbolo della Selva di Fasano, ubicato su un poggio che domina tutta la zona: dalle vallate del Canale di Pirro sino alla piana degli ulivi secolari verso il mare Adriatico, un luogo pieno di fascino, di poesia e di atmosfera capace di incantare. “Il Minareto”, è dunque il simbolo della collina fasanese e anche il contrassegno dell’Associazione Pro Selva che da circa trent’anni opera per la tutela, fruizione e valorizzazione e dei beni della Selva. Quando nel 2012, in occasione del centenario, il sodalizio propose e ottenne dalla dall’Amministrazione Comunale la gestione in comodato gratuito per tre estati (divenute quattro di fatto) del parco esterno dell’immobile ci si accinse ad accettare una vera e propria sfida: dimostrare in qualche modo che quel sito, si poteva e si doveva preservarlo dall’usura del tempo e dal vandalismo per rimetterlo al centro della vita culturale e sociale della Selva di Fasano. Nel periodo di concessione parziale del bene la Pro Selva ha svolto, attraverso innumerevoli iniziative, un lavoro costante per cercare di stimolare le istituzioni e i cittadini perché si facesse il possibile per il restauro e il riutilizzo del bene. Del resto, Damaso Bianchi, nel periodo della Belle Époque, vi teneva fastosi ricevimenti durante i quali sotto la cupola della torre ardeva una lampada ad acetilene, perché riteneva che la struttura dovesse essere un faro per la cultura dell’epoca. In cinquanta anni la struttura è passata dagli esclusivi ricevimenti ed agorà di artisti, poeti e letterati, ad un inesorabile abbandono legato alle vicende 2


e ai passaggio di proprietà della struttura: donato alla Gioventù del Littorio, una volta sciolto l’ente, nel 1976 la villa divenne proprietà della Regione Puglia la quale nel 2003 lo ha concesso in comodato d’uso al Comune di Fasano. E poi storia recente l’approvazione della legge che ha consentito la concessione gratuita per 99 anni dei beni regionali ai Comuni che ne facciano richiesta e in questa ottica il passaggio del Minareto al patrimonio comunale, significa porre le basi per i possibili progetti di recupero funzionale della villa per finalità culturali. Nel frattempo, la mancanza di manutenzione, l’incuria e una serie indeterminabile di atti vandalici hanno portato il sito alla soglia della rovina completa, mentre, per contro in questi ultimi anni l’associazione Pro Selva ha cercato di mettere il Minareto al centro delle proprie attività ed iniziative attirando la pubblica attenzione sulla necessità di tutelare e recuperare il bene. Di progetti e proposte per il recupero della storica dimora si è a lungo discusso e ancora se ne parlerà; quel che sarà in futuro il Minareto è ancora tutto da scrivere. In questo libretto si vuol ripercorrere il cammino fatto dalla Pro Selva negli ultimi anni, di concerto e in collaborazione con tante associazioni del territorio e privati cittadini, tutti convinti della bellezza dell’utilità per il territorio dal ripristino funzionale del Minareto: concorsi fotografici, appuntamenti culturali, mostre, spettacoli, meeting o semplici occasioni per godere da questa struttura, di un panorama incantevole o di un tramonto indimenticabile. L’associazione in questi anni ha messo in campo tutte le energie disponibili per dimostrare che il Minareto è vivo e può essere un centro vitale per la cultura. Che se ne faccia un contenitore culturale, la sede di una pinacoteca o di una fondazione, il palcoscenico di concerti o l’auditorium di qualificati incontri, la sede di un museo o di un parco giochi. Qualsiasi cosa pur che viva e quel faro di cultura possa continuare a splendere. 3


Ad un secolo dalla sua edificazione ora c’è in ballo il futuro di questo simbolo della collina fasanese: ognuno è chiamato a fare la sua parte e a prendersi le sue responsabilità, senza alibi e senza scuse per non essere accusati dalle generazioni future di non aver osato e non aver voluto preservare un bene tanto originale quanto di assoluto valore artistico, architettonico e storico-culturale. L’Associazione, con la forza della volontà e scarse risorse economiche ha tracciato un solco, ora spetta alle istituzioni, che ne sono entrate nel pieno possesso, pensare, progettare e agire; noi saremo lì per offrire, se lo si riterrà opportuno, il nostro contributo di energie e di idee, anche sulla scorta dell’esperienza maturata in questo periodo di gestione. Questo opuscolo rappresenta un esercizio di memoria su quanto il sodalizio silvano ha cercato di fare per il Minareto, ma sia anche lo stimolo ad agire per quanti amano questo territorio.

Associazione Pro Selva

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ANNO 2012 Firma del Contratto di comodato d’uso del Minareto Il 13 giugno 2012 presso il Comune di Fasano è stato firmato il contratto di comodato in favore dell’Associazione Pro Selva, della casa del custode e degli spazi esterni facenti parte della Vila Damaso Bianchi, denominato “il Minareto”. L’atto viene sottoscritto dal Dirigente del Settore Lavori e Opere Pubbliche, ing. Rosa Belfiore, rappresentante dell’ente pubblico

e Rosaria Anna Petruzzi,

Presidente dell’Associazione. L’accordo prevede, tra l’altro, a fronte dell’utilizzo gratuito per tre anni, limitatamente al periodo estivo luglio-settembre, l’organizzazione e lo svolgimento di attività culturali e di promozione turistica. L’Associazione, inoltre, si impegna a effettuare lavori di manutenzione ordinaria dei muretti a secco e la pulizia delle aree esterne.

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22 luglio 2012 - Presentazione del Concorso fotografico “Il mio Minareto” Dopo l’affidamento da parte della Giunta Comunale di alcuni spazi del Minareto alla Pro selva, l’associazione si è messa subito all’opera per affrontare una serie di iniziative che mettessero il “Minareto” al centro della pubblica attenzione. All’associazione non spetta progettare interventi di ristrutturazione straordinari – si tratta di materia di lavori pubblici

-

quanto

invece

promuovere e valorizzare il sito e le sue potenzialità, pertanto il sodalizio ha ideato una serie di manifestazioni per celebrare i 100 anni del Minareto (19122012). La prima iniziativa è stata quella di un concorso fotografico la cui presentazione è avvenuta domenica 22 luglio quando nel giardino della villa si è svolto un incontro che ha aperto le manifestazioni del centenario. Alla presenza del pubblico delle grandi occasioni, per iniziativa del locale Presidio del Libro, Francesca Montanaro e Fabrizio Giannuzzi, accompagnati dal magico suono dell’arpa del maestro Coco, hanno dato vita a letture sceniche di poesie di autori orientali di ogni tempo. E’ toccato all’arch. Beniamino Attoma Pepe del direttivo della Pro Selva illustrare le iniziative in programma in questa “fabbrica”

culturale;

così

indossando

simbolicamente il caschetto da cantiere, il tecnico

ha

presentato

il

logo

che

l’associazione utilizzerà per gli eventi al Minareto e quello per le manifestazioni artistiche e culturali in cui le lettere ART della parola “minareto” assumono una 6


evidenza particolare. Sono stati spiegati gli scopi e le modalità di partecipazione di un concorso fotografico incentrato sul Minareto e le azioni da porre in essere per la conoscenza del bene, la sua valorizzazione e le strade del possibile recupero. L’arch. Attoma Pepe ha annunciato la possibilità di cliccare sul sito www.iluoghidelcuore.it per segnalare al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) il Minareto come luogo da recuperare, mentre anche nell’immediato futuro il Minareto sarà luogo di nuove

iniziative

culturali. Alla presentazione del concorso hanno fatto seguito

le

letture

sceniche

curate

da

Fabrizio Giannuzzi e Francesca Montanaro, momento proposto dal locale Presidio del Libro: si è trattato di un evento che ha fatto rivivere lo spirito culturale che ai tempi delle Belle Époque si viveva nella villa silvana. A conclusione il concerto d’arpa del maestro Coco è stata offerta una degustazione di bevande orientali offerte dal Barrino e dalla Bottega del Commercio Equo e Solidale. Una serata che ha inteso sottolineare come il Minareto ancora oggi possa essere un valido contenitore culturale e un centro di aggregazione sociale.

Il logo per il centenario del Minareto

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27 luglio 2012 - Ignazio Ciaia poeta Il primo incontro del cantiere culturale “Minareto” è stato curato dalla sezione di Fasano della Società di Storia Patria è stato dedicato al patriota

fasanese

martire

della Rivoluzione Partenopea del 1799, ma non nella veste di politico ma in quella di poeta, autore di profonde e tenere composizioni. Il Presidente del sodalizio, dott. Angelo Sante Trisciuzzi si è interfacciato con la relatrice della serata, la prof. ssa. Maria Semeraro Herman, massima studiosa su Ignazio Ciaia, la quale ne ha illustrato vita ed opere e, grazie all’intervento della signora Tina Caroli sono stati letti brani e poesia di Ignazio Ciaia, inquadrati nel contesto storico e nel particolare momento vissuto dell’autore che hanno ispirato le varie composizioni.

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27 luglio 2017 – Le tabelle raccontano il minareto Storia e caratteristiche di Villa Damaso Bianchi sono riassunte in quattro tabelle che la Pro selva ha realizzato e apposto all’interno del Minareto, un utile strumento per ricordare ai visitatori origini e importanza del luogo.

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30 luglio 2012 - Lo stile Eclettico nelle ville fasanesi tra ‘800 e ‘900 L’architetto Maria Liuzzi e la prof.ssa Maria De Mola hanno presentato dei disegni inediti rivenuti anni fa che mostravano progetti

di

costruzioni

in

stile

eclettico, una moda in voga nel XIX secolo che coniugava il neoclassicismo ed era preludio al Liberty. Progetti e studi

che

non

sono

stati

poi

fedelmente realizzati a Fasano, ma i cui caratteri e analogie si ritrovano i numerose ville sparse tra la Selva, Laureto e Savelletri. Le due relatrici hanno realizzato un interessante video, hanno raccontato le caratteristiche dei progetti e le modalità di costruzione delle maestranze locali e l’impegno dello Stato italiano preoccupato di realizzare uno stile nazionale unitario dopo aver unificato la nazione. Valerio Bianco ha accompagnato la serata con alcune letture sceniche. Una serata interessante e partecipata che ha consentito di conoscere a documentare esempi e stili, ville particolari che presentano incredibili analogie non solo tra costruzioni di zone limitrofe, ma tra città lontane di regioni diverse.

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3 agosto 2012 - Il Minareto segreto L’architetto Beniamino Attoma Pepe ha portato il numerosissimo pubblico presente alla manifestazione a scoprire cosa c’è dietro il giardino, la torre, la facciata di villa Damaso Bianchi, luoghi già di per sé originali e incantati.

Lo ha fatto con uno stratagemma scenico, efficace ed originale, simulando una esplorazione degli ambienti e delle stanze interne effettuata con la complicità dell’avv. Raffaele Trisciuzzi. I due hanno mostrato su un maxi schermo i vari ambienti, le stanze dei diversi

piani in cui si articola la costruzione sino a

giungere, gradino dopo gradino, sino alla sommità della torre del Minareto, dove il panorama è unico, con una visione che spazia a 360°, abbracciando il mar Adriatico alla valle del Canale di Pirro, da Monopoli, Ostuni, Locorotondo, Martina Franca e Alberobello. La serata è stata l’occasione per lanciare anche delle idee e su come la villa possa diventare un luogo di incontri, di piccoli convegni, un centro di studi e ricerca, la location per mostre e attività culturali, insomma il cuore pulsante delle attività 13


culturali cittadine, riaccendendo la luce alla sommità della torre del Minareto che, come asseriva Damaso Bianchi, rappresentava il faro della cultura. Per restare in tema, sposandosi con lo stile orientale del sito, la serata si è conclusa con la degustazione di cuscus a cura della tenuta Monacelle.

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5 agosto 2012 - Kermesse d’estate: festa dell’arte e della musica Com’erano le famose feste che Damaso Bianchi ospitava nella sua villa e che facevano accorrere notabili baresi e personalità da tutta la Puglia negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso? Ci ha pensato il gruppo di attività teatrali “Peppino Mancini” a far rivivere il clima della

belle

rappresentazione

époque, teatrale

con

una

articolata

e

coinvolgente che ha ricreato il clima di una festa di quell’epoca, con tanto di padrone di casa e signora impegnati nell’accoglienza degli ospiti, pittori e poeti all’opera per dare il meglio di sé, esibizioni di tango e danze orientali fino alla conclusione della festa con lo sparo di fuochi d’artificio. Insomma, una puntuale rievocazione di quelle serate rimaste nella memoria e nella storia della località silvana, con l’auspicio che Villa Damaso Bianchi possa tornare a ricoprire quel ruolo di luogo di incontro tra arte e cultura per cui il proprietario, un secolo fa l’aveva realizzata.

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9 settembre 2012: Festa dell’uva Tradizionale appuntamento di fine estate dell’Associazione Pro Selva è la festa dell’uva, occasione di socializzazione e di celebrazione del frutto simbolo dell’autunno dalla cui trasformazione si ottiene il vino, bevanda da sempre apprezzata e conosciuta. La manifestazione si è svolta presso lo spazio esterno del Minareto, Villa Damaso Bianchi, nell’ottica della valorizzazione e del recupero del recupero funzionale del sito. Come di consueto la partecipazione del pubblico è stata numerosa ed entusiasta, mentre la festa si è articolata in vari momenti: dalla sfilata ed esecuzione bandistica alla mostra di varie varietà di uve, dalle degustazioni all’intrattenimento sino alla dimostrazione del tradizionale metodo della pigiatura delle uve. Particolarmente apprezzata l’inedita focaccia all’uva appositamente ideata per questa manifestazione.

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I luoghi del cuore 2012: 550 voti per il Minareto

Nell’ambito del censimento “Luoghi del cuore” del 2012, iniziativa promossa ogni due anni dal FAI, Fondo Italiano Ambiente, il Minareto ha ottenuto 550 segnalazioni, raccolte solo online, dopo numerosi incontri anche presso gli istituti scolastici secondari di Fasano

(Liceo

e

Ragioneria). Il risultato è stato al di sotto delle attese dei promotori,

ma

comunque si è riusciti ad ottenere il 162° posto nella classifica generale e 4° nella classifica dei palazzi storici pugliesi. Alcuni beni, per l’esattezza 19, che nella scorsa edizione hanno ottenuto un numero consistente di segnalazioni sono stati destinatari di fondi (da 3.500 fino a 50.000 euro grazie al contributo di Banca Intesa San Paolo) che vengono utilizzati per i minimi interventi di conservazione e di fruizione di beni spesso dimenticati o trascurati come il Minareto. Per la prossima edizione l’associazione Pro Selva riproverà con maggiori energie ed attenzione a riproporre il bene tra quelli da votare e da salvare.

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ANNO 2013 23-24 marzo 2013 – Giornate di Primavera FAI: boom di visitatori al Minareto La XXI giornata di primavera del Fondo Ambiente Italiano, organizzata a Fasano dal Gruppo FAI di Brindisi, si è rivelata un successo inatteso in termini di presenze e di riscontro da parte dei visitatori, in coda per ammirare il Minareto alla Selva di Fasano e l’affresco secentesco ai Portici delle Teresiane a Fasano. L’iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione del FAI con l’associazione Pro Selva, la sezione fasanese della Società di Storia Patria e l’Ecomuseo della Valle d’Itria. L’affluenza è stata sorprendente in entrambe le giornate del fine settimana, nonostante il freddo e il vento che hanno condizionato soprattutto le visite al Minareto. Il passaggio televisivo a “Striscia la notizia”, la promozione dei quotidiani nazionali, l’invito diffuso dal giornale radio della RAI e l’applicazione per smartphone del FAI sulle Giornate di Primavera hanno certamente contribuito affinché il Minareto diventasse meta di interesse per oltre 2.000 persone, giunte alla Selva di Fasano anche da Gallipoli, Corigliano d’Otranto, Foggia, Andria, Lecce. Il locale ai Portici delle Teresiane ha registrato oltre 900 visite, escludendo le 14 classi elementari e medie inferiori che hanno visitato l’affresco nella giornata di sabato; un dato straordinario per l’affresco inaugurato proprio alla vigilia delle Giornate di Primavera.

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L’organizzazione ha esteso gli orari di apertura previsti per consentire ai visitatori di apprezzare le sale della villa silvana di Damaso Bianchi e l’affresco “La cacciata dal Paradiso terrestre di Adamo ed Eva “ a Fasano. Al Minareto molti visitatori hanno dovuto rinunciare alla visita per la difficoltà di trovare parcheggio e per il vento che ha reso poco piacevole l’attesa in fila nell’intera giornata di domenica. Le cause dello stato di abbandono della villa di Damaso Bianchi sono state l’argomento principale delle domande durante le visite guidate e molti visitatori hanno manifestato l’interesse a seguirne le sorti e a prendere parte alle iniziative che l’associazione Pro Selva proporrà per la prossima estate. Il successo dell’iniziativa rilancia il Minareto e la necessità di un suo recupero funzionale, come palcoscenico per attività culturali, di intrattenimento e di incontro tra generazioni e culture. Il Gruppo FAI di Brindisi, che dopo questo impegno si avvia a costituirsi in delegazione provinciale, ha espresso una grande soddisfazione per l’esito dell’iniziativa e per la proficua collaborazione con le altre associazioni. L’associazione Pro Selva ha aggiunto un ulteriore tassello alle iniziative condotte nell’ambito delle celebrazioni del centenario della villa di Damaso Bianchi. Per le giornate di primavera l’allestimento al Minareto è stato curato da

Gianni

Lacialamella e Giuseppe Mariella, le fotografie d’epoca sono state restaurate da Antonio Mileti, mentre le riproduzioni dei quadri di Damaso Bianchi sono state messe a disposizione da Maria De Mola e le piante offerte dalla florovivaistica di Luigi Mileti.

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7 luglio 2013 - Concerto al Minareto Primo appuntamento dell’estate 2013 della Pro Selva ha avuto come location il Minareto dove si sono esibiti due valentissimi artisti: il duo Francesco D’orazio (violino) e Nicola Fiorino (violoncello), grazie alla collaborazione con il dott. G. Cisternino, innamorato della Selva di fasano. L’iniziativa si è avvalsa del patrocinio del Comune di Fasano, della Regione Puglia e del Consiglio Regionale della Puglia. I due artisti hanno proposto, come programma, musiche di Arcangelo Corelli (sonata in do maggiore op. Vn.3 per violino e basso continuo; sonata in RE min. op. V N. 12 “La follia” per violino e basso continuo), di Luciano Berio (sequenza XIV per violoncello; sequenza VIII per violino; dai 34 duetti), Jhoann Sebastian Bach (Ciaccona della partita in RE min. BWV 1004 per violino solo).

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11 luglio 2013 – Ricordato il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi Villa Damaso Bianchi, Il Minareto della Selva di Fasano, continua ad ospitare iniziative culturali di indubbio interesse, come nel caso della serata al più grande compositore italiano: Giuseppe Verdi. In occasione del bicentenario della nascita (Roncole di Busseto, 10 ottobre 1913) una grande esperta di lirica e musica sinfonica, Bice Del Vecchio, ha tenuto una conversazione sul tema “Sempre Verdi”, per ricordare vita, opere, aneddoti e sottolineare l’importanza che l’opera verdina ha avuto nella storia del Risorgimento italiano. Nel corso della serata sono stati proiettati anche i video tratti da alcune delle più celebri opere di Verdi, per concludere poi l’incontro con un brindisi alla musica.

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18 luglio 2013 - Tutta la musica del cuore al Minareto Una delle fiction di maggiore successo della scorsa stagione televisiva è stata indubbiamente “Tutta la musica del cuore”, con Francesca Cavallin e Johannes Brandrup, per la regia di Ambrogio Lo Giudice. La storia è stata girata a Monopoli e ha avuto come protagonisti i ragazzi del conservatorio Nino Rota della città, tra cui anche diversi allievi di Fasano. Sono stati proprio gli studenti del conservatorio monopolitano ad esibirsi il 18 luglio a Villa Damaso Bianchi (il Minareto) per iniziativa congiunta della Pro Selva e del

Club

Inner

Whell,

associazioni

presiedute, rispettivamente, da Rosanna Petruzzi Lozupone e da Lorenzella L’Abbate. Nel suggestivo scenario della prestigiosa villa silvana, gli studenti, diretti dalla prof.ssa Paola Bruni, si sono esibiti con due distinte formazioni: un duo d’archi con i fasanesi Simona Pentassuglia e Valerio Latartara che al violino e alla viola

hanno

composizioni,

proposto e

un

alcune quartetto

di

sax composto da Raffaele Vituliano, Stefano Mastrosimini, Simone Gaudalupi e Andrea De Blasi. Il gruppo di ottoni, allievi del M° Luca Mora, ha fatto ascoltare un variegato repertorio spaziando da Bach a Morricone da Rota a Piazzolla, da Zeni a Mancini con incursioni nelle celebri melodie dei Beatles.

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21 luglio 2013 – Musica al tramonto al Minareto

il Minareto ha ospitato un’altra iniziativa musicale: un breve concerto di fiati della Apluvia Small Orchestra diretta dal M° Silvestro Sabatelli, dal titolo “Musica al tramonto”. L’Apluvia Small Orchestra è un ensemble di fiati nata nel 2012 composta da giovani musicisti pugliesi. Vanta diverse produzioni quali: “Apluvia Small Orchestra explains Beethoven”, “Omaggio a Giovanni Pascoli”, l’opera “Carmen Orchestra Ballet”. Con l’opera “Ildegarda von Bingen, la luce dei secoli bui” l’Apluvia Small Orchestra ha vinto la III Ed. della rassegna “I Teatri del Sacro”. L’iniziativasilvana, molto apprezzata, è stata promossa della sezione di Fasano della FNP CISL col patrocinio della Città di Fasano e la preziosa collaborazione di Armando Bianco.

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29 luglio 2013 - Al Minareto conversazione al chiaro di luna In passato quando la tv non era ancora la padrona di casa e i social network non sostituivano ancora i contatti diretti tra le persone, le serate estive l’occasione per godersi il fresco all’aperto davanti alle abitazioni chiacchierando. In collina, nella casine di villeggiatura, ci si soffermava sotto l’arco, il portale d’ingresso dell’abitazione e, illuminati dalla luce della luna, ci si aggiornava su gli ultimi avvenimenti riguardanti situazioni e persone. Proprio per rivivere quei momenti, l’Associazione Pro Selva ha organizzato iniziativa “Conversazione alla loume sotte all’arcoume”. Nel giardino Villa Damaso Bianchi (il Minareto) a narrare proprio del minareto, del suo passato e del futuro, della possibilità di utilizzare gli spazi esterni della villa in stile moresco per eventi musicali e di spettacolo è stato Armando Bianco, silvano doc e attore per diletto.

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9 agosto 2013 – Spettacolo ”Tavole imbandite” L’arte culinaria attraverso i racconti della tradizione, la letteratura e la musica, questo il sottotitolo dello spettacolo musicale che Ermelinda Bonifacio e Carmine Torchia hanno dedicato al cibo e alla sua cultura tenutosi a Villa Damaso Bianchi a selva di Fasano. Una scorribanda allegra e intelligente dentro la sensibilità della scrittura e della musica che sa parlare, di ogni fatto umano, anche del mangiare. Il grande merito di questo gioco teatrale e musicale sta proprio nella semplicità del dire, del cantare le parole universali che riguardano tutti ma che grandi autori ed eccelsi poeti ci hanno trasmesso con semplicità.

Senza

fretta,

perché

al

mercato, cuore brulicante della vita stessa è importante anche perdere ‘o tempo, come dice Erri De Luca. I testi letterari dello spettacolo sono estratti da: “Il piacere di perdere”, ’O tempo” di Erri De Luca “Palomar” di Italo Calvino, “Pinocchio” di Carlo Collodi, “Onde” di Virginia Woolf, “L’odore del caffè” di Eduardo De Filippo.

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11 agosto 2013 - Ripuliamo il Minareto Il Leo Club Fasano, in collaborazione anche con l’associazione Pro Selva, Tradeco e Radio Diaconia, ha dato vita, durante l’intero arco della giornata, ad una serie di iniziative

tese

a

valorizzare e a far conoscere

l’antica

dimora

silvana

costruita

da

Damaso Bianchi. Dal primo mattino ha preso il via l’ open day

“Ripuliamo il

Minareto”, una vera e propria maratona per ripulire l’interno della villa. L’obiettivo è stato quello di radunare i cittadini, amici, amanti della Selva, giovani, adulti, tutti uniti e armati di guanti, scope e attrezzi per mettere in ordine e bonificare la struttura da troppo tempo esposta all’abbandono agli atti vandalici. A metà giornata i giardini della villa si sono trasformati in area pic-nic per le famiglie e i gruppi organizzati, mentre nel pomeriggio si sono svolti i tour alla scoperta del minareto. In collaborazione con il gruppo FAI di Brindisi, la villa ha aperto le porte a tutti coloro che hanno voluto conoscerne storia, architettura ed segreti. In serata si è svolto il concerto degli Alter-Ego, la cover band di musica italiana d’autore, composta da Fabio Saccomanno alla batteria, Fabio Semeraro al basso, Francesco Schiavone alle chitarre, Antonio Conte alle tastiere e synth e Francesco Caramia. Ancora una volta un’iniziativa che ha consentito di dimostrare come il Minareto possa rappresentare anche un contenitore culturale al servizio della città.

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12 agosto 2013 - Visioni d’Oriente A Villa Damaso Bianchi (Minareto) la prof.ssa Antonietta Latorre ha presentato la mostra

che

ripercorre,

attraverso

l’esposizione di rari e preziosi abiti d’epoca, il tema dell’influenza orientale all’interno della storia del costume dagli anni ’10 e ’20 del ‘900. Gli abiti, posti in mostra insieme ad una serie di cappelli e scarpe di quel periodo, sono stati messi a disposizione dal prestigioso “Atelier 1900” di Bari. L’allestimento è stato curato da Luciano Lapadula e Antonio Lerario.

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19 agosto 2013 - Egnazia 100 anni di scavi Egnazia, antico centro posto ai confini tra Peucenzia e la Messapia, fu pure importante città greca e romana posta lunga la via Traiana. Citata da Plinio, Strabone e Orazio, che la ricorda una Satyra nella quale narra il suo viaggio da Roma a Brindisi, è oggi uno dei più interessanti siti archeologici di Puglia. Per i cospicui ritrovamenti di un determinato tipo di ceramica ha dato il nome ad uno stile decorativo di ceramiche del IV e del III secolo A. C. , chiamato “Stile di Gnatia”, anche se non ne fu il principale centro di produzione. Abbandonata dagli abitanti conobbe un inesorabile declino e una costante spoliazione sino a che un secolo fa non fu interessata da una prima campagna di scavi metodologica che riportò alla luce, tra l’ altro la piazza porticata e altre interessanti strutture che stanno aiutando gli archeologi a chiarire alcuni aspetti urbanistici, finora non del tutto conosciuti. Altre campagne di scavi si susseguirono nel 1939, 1964 e 1978. Alle ultime hanno preso parte anche gli archeologi Anna Maria Martini Chieco Bianchi e Stefano Di Ceglie che il 19 agosto a Villa Damaso Bianchi hanno raccontato di Egnazia, della sua storia, del valore archeologico dell’area e delle scoperte fatte in questo secolo di scavi. Un incontro organizzato dalla sezione di Fasano della Società di Storia Patria per la Puglia coordinato dal presidente Angelo Sante Trisciuzzi e che ha visto la partecipazione dell’ archeologo Vito Bianchi e del sindaco di Fasano, Lello Di Bari. 37


23 agosto 2013 - Rino Gaetano rivive al Minareto Nella splendida e suggestiva cornice di Villa Damaso Bianchi è stato presentato il libro “Rino Gaetano. Omicidio o incidente?” di Bruno Mautone,

per

iniziativa

dell’associazione Pro Selva e della band fasanese “Ricover”. L’incontro

è

servito

a

ripercorrere tutta la vita del popolare

cantautore

crotonese fino alla tragica scomparsa, avvenuta a soli 31 anni, il 2 giugno 1981. Una fine tragica quasi prevista e annunciata anni prima in una sua canzone, tanto da far sospettare che la stessa sia stata frutto di una cospirazione massonica. L’incontro, introdotto dall’arch. Beniamino Attoma Pepe, è stato poi moderato dall’avv. Raffaele Trisciuzzi, intervallato dalle letture di testi inediti del cantautore ad opera di Rosanna Savoia. La serata si è poi conclusa

con

l’eccellente della

band

esibizione fasanese

“Ricover” (Stefano Bux, Vito Cofano, Renato Murri

e

Trisciuzzi),

Raffaele che

ha

eseguito alcuni brani di Rino Gaetano arrangiati in versione semi-acustica. 38


1 settembre 2013 - Premiazione Concorso fotografico “Il mio Minareto” Il concorso fotografico “Il mio Minareto” organizzato dalla associazione Pro Selva ha catalizzato l’attenzione di 16 partecipanti. La premiazione si è svolta domenica 1 settembre presso villa Damaso Bianchi alla presenza dell’architetto Beniamino Attoma Pepe, del sindaco di Fasano Lello Di Bari e dell’assessore al turismo Laura De Mola. La giuria che ha valutato le foto, composta dal sindaco, da Gianfranco Mazzotta, esperto di fotografia e addetto stampa dell’associazione Pro Selva, dal fotografo professionista Francesco Bagorda

ha assegnato il primo premio all’immagine “Uno squarcio di luce nel buio dell’indifferenza” del fasanese

Cosimo

Rubino;

il

secondo premio è stato attribuito a “Ricordo”, di Giovanni Cuccaro (Taranto) e il terzo posto è andato a “Minareto”, di Paolo Palmisani (Monopoli). Per il conduttore della serata, Beniamino Attoma Pepe “il concorso si è dimostrato un’ ulteriore occasione di conoscenza del Minareto da parte dei partecipanti, molti dei quali hanno approfittato delle giornate di primavera del FAI dello scorso marzo per scattare alcune foto della villa Damaso Bianchi”. Un’ iniziativa riuscita anche in considerazione della qualità delle immagini proposte in concorso sostenuto dalla Città di Fasano, dalla fondazione Nikolaus di Bari e dalla stazione di servizio Q8 di Cacucci che hanno finanziato i premi aii vincitori. Il Minareto anche nell’estate 2013 è stato al centro delle attività della Pro Selva con numerose manifestazioni, incontri ed eventi di varia natura, attraverso i quali si continua a perseguire l’obiettivo di fare conoscere un luogo e un edificio unico. 39


OPERE IN CONCORSO

Cosimo Rubino (Fasano)

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Cosimo Rubino (Fasano) Immagine 1^ classificata

Motivazione:

“L’autore riesce a ottenere un sapiente contrasto tra luce naturale, fredda e determinata proveniente dal sopraluce con vetro colorato, e luce artificiale, calda e pastosa proveniente dall’interno della sala al primo piano. La luce naturale invade con forza l’ambiente in primo piano, esaltando i colori, la geometria della pavimentazione, e sottolineando il pannello di chiusura che porta scritte e segni di ruggine, dovute all’abbandono”.

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Gabriella Cavallo (Pezze di Greco) - Menzione speciale della giuria

Giovanni Cuccaro (Taranto)

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Giovanni Cuccaro (Taranto) Immagine 2^ classificata: “Ricordo” Motivazione: “L’autore ha scelto di proporre una immagine fortemente evocativa; una proposta in cui prevale il ricordo del tempo della edificazione, mostrato attraverso una immagine d’epoca proiettata su un tendaggio molto leggero: un invito sussurrato in bianco e nero a ri-costruire, che proviene da una immagine onirica”.

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Paolo Palmisani (Monopoli) 44


Paolo Palmisani (Monopoli) Immagine 3^ classificata

Motivazione: “Immagine semplice e geometricamente ben composta del Minareto che si erge tra gli alberi. In qualche modo, sembra che i cipressi affianchino la torre nel tentativo di proteggerla. L’equilibrio tra elemento costruito ed

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elementi naturali costituisce il baricentro di una immagine proporzionata e intensa�.

Cinzia Curci (Noci)

Salvatore Balice (Bari)

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Maurizio Dansi (Varese)

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Valentina Decarolis (Fasano) 48


Piera De Paolis (Bitonto)

49


Gianluca Greco (Fasano) 50


Menzione speciale della giuria

Donato Legrottaglie (Fasano) 51


Angela Olive (Fasano)

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Vitantonio Orlando (Fasano) 53


Pierfrancesco Palmariggi (Fasano) 54


Vito Alberto Palmariggi (Fasano) Menzione speciale della giuria 55


Giovanni Vergine (Fasano)

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15 settembre 2013 – Festa dell’Uva al Minareto Organizzata dall’associazione “Pro Selva” con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo del Comune di Fasano, la festa ha avuto inizio fin dalle prime ore del mattino con una passeggiata verso il vigneto di Viale delle Viti per la raccolta dell’uva. Nel pomeriggio, si è tenuto il popolare corteo del trasporto dell’uva, partito dalla Casina Municipale che, dopo aver percorso viale Toledo è poi giunto al Minareto. Numerosi silvani e turisti hanno preso parte alla sfilata attratti anche dalla musica della Banda Santa Cecilia che ha accompagnato il corteo. La serata si è poi conclusa presso Villa Damaso Bianchi con una vera e propria festa che ha proposto la degustazione della tipica focaccia all’uva, taralli e vino, allietata da canti e balli popolari a cui anche il sindaco Lello Di Bari e l’assessore al Turismo Laura De Mola hanno preso parte dilettandosi in una divertente quadriglia. L’associazione Pro Selva intende far diventare la festa un appuntamento fisso di fine estate.

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foto tratta da www.gofasano.it

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ANNO 2014 21 giugno 2014 - Musica al solstizio con il coro “Gaudii Canticum” Puntuale con l’arrivo, anche astronomico dell’estate è cominciata l’attività e il programma

di

dell’associazione Pro

iniziative Selva e

come sempre il Minareto è la location

scelta

per

le

rappresentazioni più significativa per ricordare sempre la necessità e l’utilità di poter disporre di un sito elegante e funzionale per lo svolgimento di attività che siano da traino per le manifestazioni culturali e la promozione turistica della

collina

e

dell’intero

territorio comunale. Infatti

in

una

location

assolutamente suggestiva qual è la balconata del Minareto, per iniziativa dell’ ANTEAS, gruppo operativo servizi di Fasano, dell’associazione Pro Selva su proposta di Armando Bianco, con patrocinio del comune di Fasano, si è svolto il concerto “Vespro nel solstizio” che ha visto la partecipazione del coro della parrocchia Maria SS. Addolorata della Selva di Fasano, “Gaudii Canticum” diretto da Maria Palma Russo e dalle giovanissime concertiste Daniela Pascale che si è esibita al flauto e Lucrezia Orlando al clarinetto. Il pubblico, curioso e numeroso, ha preso posto nel prato sottostante la balconata ad arco caratterizzata da eleganti colonne e ha ascoltato 61


le esecuzioni di canto gregoriano del coro alternate ai brani dei fiati che hanno creato, nell’ora del tramonto, una grande suggestione. La serata è stata presentata da Armando Bianco il quale ha colto l’occasione per ricordare come il Minareto abbia assoluta necessità di interventi, di manutenzione e restauro affinché possa essere cuore di interessanti iniziative culturali, invitando caldamente le amministrazioni regionali e comunali a trovare un accordo affinché il bene passi in mani che possano determinare un programma di salvaguardia e di rilancio. Concetti ripresi dalla presidente della Pro Selva, Rosanna Petruzzi Lozupone, che ha ricordato la campagna del FAI finalizzata a raccogliere consensi affinché sia il fondo ambiente per l’Italia che si faccia carico dell’intervento conservativo. La vivace discussione di chi ha a cuore le sorti di villa Damaso Bianchi non ha comunque offuscato la poesia del posto e il trasporto del concerto che aprendo una nuova stagione di iniziative silvana, si spera che possa essere viatico perché quanto amano la collina fasanese possano sempre più impegnarsi ed adoperarsi perché insieme alle istituzioni si addivenga alla soluzione di problemi del territorio silvano.

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15 luglio 2014 - “Riflessioni dalla Puglia”, la memoria che sopravvive Eccezionalmente aperto al pubblico e appositamente adattato, il piano terra del Minareto-Villa Damaso Bianchi è stato utilizzato per la presentazione del volume “Riflessioni dalla Puglia”, terzo volume della collana curata dal pro. Ottavio Albano. Con il concetto di «riscoprire l’anima di questa terra, perché la

memoria

ingombra,

non

non da’

fastidio, ma collega il passato e il presente aprendo una finestra sul

futuro»,

ha

introdotto l’incontro l’avv. Giuseppe Martellotta (già presidente della Regione Puglia), a cui è stato affidato il compito di relazionare sul libro del prof. Albano (già direttore della clinica medica e della scuola di specializzazione in Medicina Interna I dell’Università di Bari). Si è trattato di un’iniziativa organizzata dall’associazione Pro Selva in collaborazione con il Lions Club Fasano Host, nell’ambito del calendario di manifestazioni

“Selvaestate 2014” patrocinato dal Comune di

Fasano. Ad aprire la serata è stato il cerimoniere dei Lions, Alfonso Belfiore, seguito dal presidente, Ilio Palmariggi, che riferendosi al nostro territorio ha dichiarato che «rappresenta un bene comune e che abbiamo il diritto e il dovere di salvaguardare». Quindi è stata la presidente della Pro Selva, Rosanna Petruzzi, a lanciare un messaggio di speranza: «ciò che è bello va salvato con il cuore». “Riflessioni dalla Puglia” è un libro composto da undici capitoli, di cui ben nove dedicati al territorio di Fasano, con un’idea guida ben precisa: l’educazione può 63


cambiare il mondo e istruirsi è scegliere il bene comune. Il si avvale della prefazione dell’accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca e dei contributi di Paola Guarini (“Fasanomusica”), Beniamino Attoma Pepe (“Il teatro sociale di Fasano”), Gioia Bertelli (“Il tempietto di Seppanibale in agro di Fasano”), Maria De Mola (“Cammini di fede e di devozione alla Selva”), Stefano Diceglie (“Il porto di Egnazia”), Fabio Antonio Rausa (“Lo Zoosafari di Fasano e Fasanolandia”), Angelo Sante Trisciuzzi (“Vittorio Emanuele III alla Selva di Fasano. Enigma di guerra?”) e Palmina Cannone (“Le tradizioni popolari fasanesi”). Nella parte finale dell’evento sono state consegnate tre pergamene di riconoscenza: una ad Ottavio Albano, appunto , ricevuta dalle mani del consigliere regionale Antonio Scianaro, una a Giuseppina Tarì, storica contadina del territorio silvano, che tanto si è prodigata per esso, e l’ultima all’attore Ettore Bassi, che non era presente per motivi di lavoro, che ha lasciato il compito di ritirare il riconoscimento a sua madre.

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27 luglio 2014 - L’attore Ettore Bassi testimonial del Minareto La storica Villa Damaso Bianchi della Selva di Fasano, a tutti nota come “Minareto” per la sua architettura orientaleggiante e lo stile eclettico, è al centro della campagna “I luoghi del cuore” e del Fondo Ambiente Italia, sostenuta dall’associazione Pro Selva e dal comitato “Save Minareto” che si prefigge di raccogliere i consensi necessari affinché il luogo possa ottenere fondi necessari per il suo recupero. Testimonial della campagna di sostegno al Minareto è l’attore Ettore Bassi. In queste foto alcuni momenti della cerimonia di presentazione svoltasi lo scorso 27 luglio proprio al Minareto.

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1 agosto 2014 - Rido Diaconia Show Venerdì 1 agosto presso Villa Damaso Bianchi (il Minareto) è andato in scena lo spettacolo “Rido Diaconia live show: personaggi in libera uscita”. I Dueggi, ovvero Giulio Sassanelli e Gerry Moio hanno riproposto i personaggi che nella

scorsa stagione

attraverso

le

frequenze

di

Radio

Diaconia

Fasano

hanno

fatto tutta

divertire la

creando

città un

programma cult all’insegna del buonumore e della sana ironia. I due giovani talenti hanno infatti proposto riuscitissime imitazioni

di

personaggi pubblici

e

persone note in città

con

bravura

e

una una

simpatia indimenticabili. Quelli stessi soggetti sono tornati per divertire, questa volta dal vivo, il pubblico nell’incontro silvano. 67


4 agosto 2014 - Bari la Puglia l’Islam C’è in noi del Sud molto più Islam di quanto crediamo e sappiamo. Ce lo racconta Vito Bianchi, nel libro “Bari la Puglia e l’Islam” pubblicato da Adda editore, scritto insieme a Silvia Sanjuàn Ledesma e presentato a villa Damaso Bianchi, dimora in stile moresco della Selva di Fasano per iniziativa della Pro Selva in collaborazione col Movimento In Comune. L’autore ha ricordato eventi significativi quali la breve parentesi dell’emirato di Bari,

che

innalzò

sulla città svettanti minareti e la pervase di

giardini

mediorientali con la meraviglia dei loro giochi d’acqua; ha citato Federico di Svevia e il castello di Lucera con la milizia saracena reduce dalla Sicilia. L’autore ha ricordato la tragica presa di Otranto, quando 800 martiri salirono alla gloria degli altari nella cattedrale profanata in quel 1480. Bari, la Puglia e il Sud sono oggi anche ciò che l’Islam ha portato nelle opere d’arte, nelle tante architetture che ci parlano di un Mediterraneo culla delle tre religioni monoteiste, Islam compreso. Le tracce della presenza islamica restano nelle radici e nei significati delle parole della nostra lingua, nella scultura, nella ceramica, nei fregi, nelle suppellettili e nell’artigianato. Bari, la Puglia e il Sud sono anche ciò che l’Islam ha consegnato alla gastronomia, a quella cucina mediterranea patrimonio dell’umanità che conserva in sé tanta tradizione e tanti sapori che appunto nell’Islam hanno origine: dalla pasta di mandorle alle zeppole, dalle melanzane ripiene al pesce al sale. 68


8 agosto 2014 – Al Minareto nonne e nipoti ai fonrelli Per una sera nonni e nipoti uniti dalla passione per la cucina per una divertente performance ai fornelli nello spazio esterno di Villa Damaso Bianchi al Minareto, per

l’allegra

manifestazione dal

nome

"Piccoli

cuochi

pasticcioni". Per la

Pro

insieme gruppo

Selva, a

un di

disponibili mamme, l’idea è nata per dare un nuovo stimolo ai propri figli, per tenerli lontani da cellulari e tablet ormai sempre più diffusi anche tra i piccoli; poi la proposta di trasformare questo divertimento in una gara vera e propria. Così si sono formate due squadre seguite ciascuna da due nonne, si sono cimentate al cospetto dei giurati: Vito De Mola, docente dell'istituto Alberghiero di Castellana Grotte, Renzo De Leonardis assessore alle Attività Produttive e alla Pubblica Istruzione del Comune di Fasano e Angelo Lombardi, organizzatore di eventi. Il compito assegnato era quello di preparare una vera e propria. I bambini hanno preparato gli antipasti (frittata e cialledda) primi, (spaghetti d'u trainire e fave), secondi (spezzatino di vitello con peperoni e polpette di carne con il sugo) e dolce (dita degli apostoli e spumotti). Al di là del risultato e della squadra vincitrice, la serata è risultata, allegra, gradevole e divertente, con generazioni diverse affiancate dall’amore per la buona cucina e le tradizioni culinarie. 69


10 agosto 2014 - Concerto aperitivo al Minareto Villa Damaso Bianchi originale location per un concerto aperitivo dal titolo “Rossini 4 dinner” del Quartetto Dioniso, formato da Lello Narcisi (flauto), Satoko Tsujimoto (clarinetto), Giacomo Cella (fagotto) e Megan Mc Bride (corno), con arrangiamenti del maestro fasanese Silvestro Sabatelli.

L’ensemble ha

eseguito sei brani di Rossini. Ad un anno esatto dall’iniziativa del Leo Club Fasano “I love Minareto”, l'associazione Pro Selva, organizzatrice dell'evento, ha auspicato che l’attenzione verso questo bene comune non affievolisca nelle difficoltà dei tempi. Pensare di risvegliare il Minareto dal lungo torpore dell’abbandono e del disinteresse è un obiettivo finalizzato al recupero storico ed architettonico di un bene della Città di Fasano. Il concerto aperitivo si è inserito proprio in questa ottica.

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12 agosto 2014 - Il costume popolare di Fasano tra le vestiture del Regno di Napoli nel ‘700 Una conferenza promossa dalla Pro Selva incentrata sulla storia del costume popolare fasanese si è svolta nella suggestiva cornice di Villa Damaso Bianchi (il Minareto)

a

Fasano

affidata alle

conoscenze

Selva

e

di

ricerche

della prof.ssa Antonietta Latorre. La ricercatrice ha concentrato

l’attenzione

al periodo del Regno di Napoli nel ‘700 quando re Ferdinando affidò a raffinati pittori di corte il compito di “ censire” le vestiture delle varie comunità presenti in città e paesi del Regno delle due Sicilie i quali hanno lasciato una serie di acquarelli, straordinarie opere d’arte e anche documenti storici. Tra questi anche il costume fasanese, quello nuziale della donna e quello maschile, divenuti poi i modelli sui quali si basano le ricostruzioni degli abiti utilizzati dal gruppo folk “I canti del Faso” e per la sfilata della “Scamiciata”. Ad arricchire il ricco contenuto di informazioni e curiosità la presenza del Museo della Civiltà Contadina e del presepe vivente di Pezze di Greco che, con una trentina di figuranti, hanno mostrato dal vivo costumi popolari della comunità contadina locale, tramandati di generazione in generazione e spesso frutto di una particolareggiata ricerca. I figuranti hanno sfilato come se fossero in passerella facendo ammirare al numeroso pubblico presente caratteristiche e bellezze delle varie vestiture. La serata è stata presentata dalla prof.ssa Maria De Mola.

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ANNO 2015 15 febbraio 2015: Il Minareto tra i luoghi del cuore più segnalati Il Fondo Ambiente Italiano, nel corso di una conferenza stampa a Milano, ha diffuso i risultati definitivi del censimento per i “Luoghi dl cuore”, lanciato a maggio e terminato a novembre del 2014. La villa di Damaso Bianchi alla Selva di Fasano, il Minareto, ha raccolto 6.116 segnalazioni, ottenendo il 55° posto nella classifica generale su oltre 20.000 luoghi segnalati. Nel dettaglio delle classifiche per categoria e per aree geografiche, il Minareto si è classificato al primo posto in Provincia di Brindisi, al 4° posto nella Regione Puglia e al 5° posto nazionale nella categoria “palazzo storico, villa”. Il risultato straordinario ottenuto dalla villa di Damaso Bianchi è il frutto di un impegno costante profuso dal comitato

“Save

Minareto”

nell'arco di 6 mesi, insieme a volontari,

associazioni

privati

cittadini

hanno

voluto

che

e non

perdere

l'occasione di fare conoscere l'edificio di gusto eclettico realizzato dal pittore Damaso Bianchi sul crinale della collina silvana. La villa silvana ha inoltre potuto contare sull'impegno di Ettore Bassi, il quale non ha perso occasione di promuovere l'iniziativa “Save Minareto” sui social networks e in pubblico, invitando a votare per il Minareto, “luogo del cuore” dell'attore ormai trapiantato a Fasano. 76


Nella classifica generale il primo posto è stato conquistato dal Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al mare in provincia di La Spezia con oltre 110.000 voti; al secondo posto si è classificata la Certosa di Calci in provincia di Pisa con 92.000 voti e il terzo posto è andato al Castello di Calatubo in provincia di Trapani con oltre 71.000 segnalazioni. Il numero di voti complessivo è impressionante, con oltre 1 milione e 600 mila segnalazioni raccolte per 20.027 luoghi del cuore. Alla luce di tali risultati il comitato ha chiesto un incontro con gli enti coinvolti per avviare un confronto sul destino della villa di Damaso Bianchi.

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9 luglio/30 settembre 2015 - La villeggiatura delle civette Le civette, piccoli uccelli rapaci notturni, sono il soggetto preferito da un poliedrico artista

fasanese,

Fiume,

per

Nicola

esprimere

la

propria creatività. Per anni, utilizzando materiale ferroso, assemblato,

sapientemente proveniente

da

attrezzi agricoli in disuso, ha dato vita ad una originalissima serie di sculture con sembianze di civette; si tratta di opere che sono state presentate in vari contesti di diverse città pugliesi e che ora, per il periodo estivo, saranno esposte nel salone a piano terra di Villa Damaso Bianchi a Selva di Fasano. “Al Minareto, La villeggiatura delle civette – da di mistero a mistero, da magia a magia” è il titolo della mostra ideata, col patrocinio della Città di Fasano, dal Circolo della Stampa Secondo Adamo Nardelli e dall’ Associazione Pro Selva. Il sodalizio degli operatori dell’informazione da tempo è impegnato per la valorizzazione di artisti del territorio con l’iniziativa “La via dell’arte”, finalizzata alla valorizzazione dei talenti locali e alla realizzazione di una pinacoteca in grado di ospitare le opere dei pittori fasanesi del passato con spazi a disposizione degli artisti di oggi. Il Minareto, la dimora estiva di Damaso Bianchi, pittore e letterato scomparso nel 1935, autore di opere di indubbia qualità, potrebbe diventare, una volta recuperato, uno spazio culturale contenitore e motore della creatività locale. L’Associazione Pro Selva ha per simbolo proprio il Minareto e gestisce iniziative e manifestazioni negli spazi di tale struttura. Dall’incontro tra i due sodalizi è nata l’idea di portare in collina una rassegna delle opere di Nicola Fiume, personaggio 78


dalle molte sfaccettature che alterna la professione di docente di lingua francese nelle scuole superiori con l’attività artistica che si esplica in ironici scritti e in creazioni di assoluta originalità come le civette di ferro. La mostra “La villeggiatura delle civette” è stata inaugurata giovedì 9 luglio. Al saluto del sindaco di Fasano, Lello Di Bari e della Presidente della Pro Selva, Rosanna Petruzzi, è seguito l’intervento di presentazione di Gianfranco Mazzotta, presidente del Circolo della Stampa e la relazione di Maria De Mola, docente di storia dell’arte. E’ intervenuto anche l’artista Nicola Fiume.

La mostra è stata a disposizione del pubblico per tutta l’estate in occasione di eventi svoltisi al Minareto e di aperture straordinarie su richiesta. Purtroppo negli ultimi giorni dell’esposizione si è verificato un furto con diverse sculture che sono state trafugate da ignoti. L’esperimento di voler rendere alcuni locali del Minareto contenitori d’arte è fallita per la mancanza di idonea vigilanza o sistemi di allarme. La Pro Selva ci ha provato mostrando le potenzialità della location, ma l’utilizzo è strettamente legato alla necessità di vigilare sul bene per non dover registrare dolorose perdite come quella a danno di Nicola Fiume.

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30 Luglio 2015 - Profumo d'Oriente al Minareto Quando Damaso Bianchi, pittore e letterato, realizzò nel 1912 la sua villa alla Selva di Fasano, la volle in stile ecclettico, originalissima, con architetture che rimandavano alle costruzioni orientali di cui tanto era stato colpito. Quella villa per tutti i fasanesi è sempre stata “il Minareto”, per la particolare torre che svettando nel cielo che ricorda i minareti sui quali i muezzin invitano i fedeli

alla

preghiera.

Questo

ponte

che

idealmente collega la nostra terra con l’Oriente è stato la location nella quale l’associazione Pro Selva ha organizzato un interessante concerto che ha visto protagonisti il soprano russo Olga Shytsho, accompagnato dal pianista Seleim Moharez.

Si tratta di due giovanissimi e valenti musicisti del conservatorio

Piccinni di Bari che si sono esibiti in una serie di arie e brani orientali, proprio in omaggio al luogo; il coordinamento musicale è affidato alla prof.ssa Lilia Di Marco, docente di pianoforte presso lo stesso conservatorio barese. La seconda parte della serata è stata invece riservata all’assegnazione dei riconoscimenti “La Selva nel cuore”, un’iniziativa che si rinnova da qualche anno con la quale la Pro Selva intende omaggiare coloro che si sono contraddistinti per attività svolte a favore della collina fasanese. Quest’anno i riconoscimenti sono stati assegnati a Michelina Pezzolla, notaio, socia fondatrice del sodalizio, Anna Lisi, imprenditrice silvana e al parroco don Gino Copertino. Nel corso della serata è stato possibile visitare anche la mostra “La villeggiatura delle civette”, con le opere di Nicola Fiume esposte al piano terra della storica villa.

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14 Agosto 2015 – Le formiche di Calvino raccontate e musicate al Minareto La suggestiva location di Villa Damaso Bianchi (il Minareto) a Selva di Fasano, ha ospitato una singolare e originale performance, quella di Armando Bianco, docente a riposo con la passione per il teatro e la cultura, che, con l'ausilio di tre giovanissimi artisti, ha messo in

scena

una

rappresentazione ispirata dal racconto

"La

formica

argentina" di Italio Calvino. Il

titolo

dello

spettacolo, (2a+n)+ A= F, una sorta

di

equazione

di

impossibile soluzione, altro non è che l'unione delle iniziali dei protagonisti della performance. Armando Bianco, nella sua riduzione, ha ribattezzato il racconto con il titolo "Come sabbia sottile", mettendo in evidenza un elemento che torna più volte nella trame e che "sottilmente" sembra nascondere l'anima ed il significato profondo del racconto stesso. Scritto nel 1952 è stato definito dallo stesso Calvino "il racconto più realistico che abbia scritto", eppure si presta ad innumerevoli interpretazioni e metafore: l'autore descrive con esattezza l'invasione di formiche argentine a Sanremo e in buona parte della Riviera di Ponente tra gli anni Venti e Trenta, gli anni della sua infanzia. La formica argentina è un piccolissimo insetto che in quanto prolifico ed ostinato, si trasforma in una vera forza della natura, che per molti rappresenta il male di vivere, il "problema" che angoscia le nostre giornate, fino a diventare paranoia.

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Armando Bianco ha letto e interpretato il racconto, con i vari protagonisti della vicenda che cercano di affrontare il problema, ciascuno a proprio modo: chi come se la lotta alle formiche fosse un passatempo, chi progettando trappole inefficaci, chi cerca di lucrare da questa situazione, chi facendo finta che il problema non esista, o, infine, cercando, con filosofia, di cogliere qualcosa di positivo da questa situazione. La lettura è stata accompagnata dal suono delle chitarre di Andrea Pinto, dal canto di Alessandra Grassi, dai bozzetti estemporanei di Nicola Cardone. Il pubblico ha seguito numeroso e attento la rappresentazione, mentre, su calar della sera un bel tramonto estivo ha fatto da meravigliosa quinta alla rappresentazione.

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ANNO 2016 14 aprile 2016 – Firmata la convenzione: Il Minareto concesso al Comune È stata sottoscritta, nella sala di rappresentanza del palazzo municipale di Fasano, la convenzione con la quale la Regione Puglia concede il “Minareto” (di cui è proprietaria), lo storico immobile in stile moresco ubicato a Selva di Fasano (in viale Toledo al civico 183) al Comune di Fasano, in forma gratuita per 99 anni e con il diritto di superficie, uniformandosi comunque alle prescrizioni circa il suo utilizzo. A sottoscrivere la convenzione sono

stati Giovanni

Vitofrancesco in qualità

di

dirigente

pro-

tempore

della

sezione Demanio e

Patrimonio dell'Ente

regionale, Leonardo D'Adamo in qualità di dirigente del settore Lavori pubblici e Patrimonio del Comune, nonché il segretario generale del Comune Pasquale Greco in qualità di rogante dell'atto. Ha presenziato anche Ottavio Carparelli, in qualità di capo dell'Avvocatura comunale. Il commissario straordinario del Comune Pasqua Erminia Cicoria, introducendo il momento istituzionale diventato pubblico con apposita conferenza stampa, ha affermato «che la finalità di questa azione amministrativa è la tutela e la 84


valorizzazione

del

“Minareto”.

Un

impegno certamente gravoso – ha sottolineato – che necessiterà di reperimento

di

risorse e di sinergie istituzionali

forti.

Indubbiamente,

il

consigliere regionale Fabiano Amati è stato uno degli artefici delle premesse utili al raggiungimento di questo risultato. Il “Minareto” evoca una storia importante per Fasano: adesso occorre impegnarsi per poter fare ulteriori passi in avanti». È seguito l'intervento proprio del consigliere regionale Fabiano Amati, per il quale «la giornata odierna assume

particolare

importanza, non solo perché mettiamo ordine nell'annosa

materia

dell'utilizzo dello storico e bellissimo immobile, ma

anche

prefigura

un

perché futuro

diverso per la valorizzazione del territorio, oltre a rappresentare una riduzione di spesa nel Bilancio comunale: l'Ente locale non dovrà versare alcun onere per la gestione del bene. Da oggi potremo muoverci in direzione del reperimento di fondi, peraltro copiosi, per i beni storico-culturali come il nostro “Minareto”». 85


Amati ha voluto ringraziare la Regione ed il Comune per il lavoro svolto finalizzato alla concessione dell'immobile, oltre all'associazione Pro Selva

(i cui

rappresentanti erano presenti alla conferenza stampa) che «hanno lavorato sodo– ha aggiunto il consigliere regionale - affinché non si scrivesse la parola “abbandono” sul bene in questione». Il consigliere Amati è stato il promotore dell'emendamento alla Legge regionale n. 30 del 22 ottobre scorso che ha stabilito proprio la concessione a titolo gratuito del “Minareto” al Comune di Fasano; il 24 novembre successivo, il commissario straordinario del Comune ha adottato la delibera con la quale si è manifestata la volontà dell'Ente di accettare la concessione del “Minareto”; concessione che, peraltro, è stata autorizzata dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo lo scorso 16 dicembre, in quanto

bene

d'interesse

storico-artistico.

Alla

conferenza stampa è seguito anche

l'intervento

dell'ing.

Vitofrancesco che ha voluto sottolineare

come

la

convenzione sottoscritta oggi sia il «frutto della strategia adottata dalla Regione Puglia in direzione della collaborazione tra istituzioni finalizzata alla valorizzazione del patrimonio pubblico ed alla sua fruizione». In conclusione di conferenza, la presidente della Pro Selva, Rosanna Petruzzi, ha ringraziato tutti i protagonisti istituzionali per il risultato raggiunto, affermando che «da 25 anni lottiamo per vedere la rinascita del Minareto». E’ seguita la lettura, da parte del segretario generale del Comune Pasquale Greco, dell'apposita convenzione. Il complesso immobiliare si compone di un fabbricato 86


centrale che si sviluppa su due piani fuori terra (piano terra e primo piano), lastrico solare al secondo piano e piano interrato (ove insiste una cantina) per una superficie coperta complessiva di circa mq. 900, di un fabbricato separato destinato a casa del custode composto dal solo piano terra per una superficie coperta di circa mq. 150. La concessione attribuisce al Comune l'obbligo della manutenzione ordinaria e straordinaria dell'immobile concesso, nonché l'adeguamento alle norme tecniche vigenti e sopravvenienti; di conformarsi a tutte le vigenti disposizioni in materia di beni culturali, di pubblica sicurezza, di edilizia, di igiene. Il “Minareto” potrà essere oggetto di sole opere improntate alla conservazione dei caratteri stilistici, formali e decorativi, tali da non compromettere la lettura delle originarie caratteristiche tipologiche, architettoniche e costruttive al fine di assicurarne la conservazione futura; le aree libere dovranno consentire la visione delle architetture esistenti e qualunque intervento che dovesse prevedere opere di scavo dovrà essere autorizzato dalla competente Soprintendenza Archeologica di Puglia. L'immobile potrà essere destinato, esclusivamente, a finalità socio-culturali e, comunque, non a scopo di lucro; peraltro, non si riterrà ammissibile attività di ristorazione, poiché comporterebbe degli adeguamenti dell'immobile non compatibili con le esigenze di tutela. Al termine della concessione, resteranno di proprietà regionale le opere realizzate o i miglioramenti apportati all'immobile, senza alcun diritto per il Comune di Fasano di chiedere compensi o indennità di sorta, in ragione della gratuità della concessione.

Il “Minareto”, catastalmente definito “Colonia collinare don

Damaso”, è stata una villa costruita nel 1912 per volere del nobiluomo e pittore fasanese Damaso Bianchi. Negli anni Venti l'immobile in stile arabo (così costruito a seguito dei viaggi in Oriente effettuati da Bianchi) ospitava le tante occasioni mondane organizzate dalla moglie del nobiluomo ed alle quali partecipava la 87


“crema” dei borghesi baresi. Dopo la morte del pittore, il figlio Giuseppe vendette la villa nel ‘37 alla Gil (Gioventù italiana del littorio) con l'impegno di farne una colonia per bambini. Questa destinazione d'uso durò fino agli anni ‘50 (nel frattempo, nel ‘44, con un decreto legislativo, la struttura passò nelle mani della Gioventù Italiana). Da allora rimase chiusa, anche dopo che nel ‘76 (con lo scioglimento della G.I.) passò in proprietà alla Regione Puglia, fino al settembre 2003, quando l'Ente regionale la concesse in comodato oneroso al Comune di Fasano che ha destinato il parco antistante l'immobile ad ospitare manifestazioni culturali. (Comunicato stampa del Comune di Fasano).

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Natale 2016 – Luci al Minareto Sebbene non più nella disponibilità dell’associazione, la Pro Selva si è impegnata affinché nel periodo natalizio il Minareto venisse illuminato con luci natalizie e ha sistemato un potente faro che ha illuminato la torre del Minareto, rendendolo visibile e individuabile anche di sera

da

distanza.

Un’iniziativa

simbolica tenga

grande

perché

sempre

l’attenzione

si

desta verso

questo bene e si operi per il suo recupero funzionale, rendendolo punto di riferimento delle attività sociali e culturali della collina fasanese. La Pro Selva aveva anche

programmato

alcuni appuntamenti nello spazio esterno, i quali sono stati annullati a causa dell’ondata di neve e gelo che ha colpito la Puglia tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017. Nello stesso periodo forti raffiche di vento hanno purtroppo causato la caduta di alcuni merli decorativi della facciata.

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Conclusioni L’associazione Pro Selva ha dato prova di cittadinanza attiva, con l’aiuto e la collaborazione dei soci, di tanti cittadini e di altri sodalizi attivi sul territorio, nel cercare di dare slancio vitalità ad una delle costruzioni più originali e suggestive del territorio cittadino, il Minareto. Lo ha fatto profondendo grandi energie e anche le risorse economiche (limitate) che un sodalizio di volontariato può disporre. Avremmo voluto rivedere Villa Damaso Bianco riportata all’antico splendore, quando era il punto di riferimento non solo dei villeggianti silvani, ma anche della “Bbari bene” che aveva fatto già negli anni venti dello scorso secolo, della Selva il suo buen ritiro e luogo di aggregazione e di incontro modano. Rileggendo questo lavoro ci rendiamo conto di aver fatto tanto, forse troppo, spinti da un amore smisurato per il nostro territorio e per quando di bello qui c’è. Abbiamo voluto raccogliere gli appuntamenti organizzati che al Minareto hanno avuto luogo per conservarli alla nostra e alla memoria collettiva. Ci rendiamo conto che le potenzialità e la bellezza del sito, dopo un secolo dalla sua costruzione sono immutate e tutte da sviluppare. Il tempo e i vandali ne hanno offuscato la bellezza. Interventi di manutenzione straordinaria devono essere programmati e realizzati per non correre il rischio di dover parlare in futuro dei ruderi di villa Damaso Bianchi con la responsabilità di non essere riusciti a consegnare alle prossime generazioni un bene tanto originale quanto bello e significativo. Ora tocca ad altri, alle istituzioni, operare e far sì che il Minareto rinasca. Se lo vorranno, la Pro Selva è pronta, ancora una volta, in spirito di collaborazione, ad assicurare il proprio supporto e collaborazione per disegnare il futuro di questo luogo. Il compito assegnatoci con l’affidamento del bene in questi anni crediamo di averlo assolto al meglio delle capacità. 90


Sotto a chi tocca e auguri di buon lavoro! Noi non demordiamo!

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La ricerca e la raccolta delle informazioni contenute in questo opuscolo è stata effettuata da Gianfranco Mazzotta in collaborazione con la presidente Rosanna Petruzzi. Se non espressamente indicato, autore delle fotografie pubblicate e concesse per questo lavoro all’associazione Pro Selva è Gianfranco Mazzotta che ha curato anche i testi, la grafica e la composizione di questo libretto. Fasano, marzo 2017

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