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la voce dell’opposizione anno II numero 2

iano l g o P nese Mila

RE B M DICE011 2

A BETTOLINO: PROMESSE MANCATE

Che fine hanno fatto le promesse fatte in campagna elettorale? Dopo 2 anni e mezzo di Giunta Magistrelli andiamo a vedere se 4 importanti impegni per Bettolino sono stati mantenuti: 1. Migliorare l’accesso alla farmacia comunale di Piazza XXV Aprile mediante la realizzazione di una rotonda al fine anche di ottenere una maggior sicurezza all’incrocio Sempione/via Lainate/Corso Europa: La rotonda promessa è caduta nel dimenticatoio... 2. Maggiori controlli sul territorio da parte della polizia municipale anche tramite l’utilizzo di personale ausiliario; La maggior presenza della vigilanza non si vede… Nei mesi estivi non si sono viste pattuglie nonostante si siano verificati furti nelle abitazioni e di automobili. Perché la tanto pubblicizzata convenzione con altri Comuni per avere più vigili disponibili non ha funzionato? E’ cambiato qualcosa, o alla fine, ci sono i “soliti” controlli per le contravvenzioni sul Sempione? 3. Istituzione di un servizio navetta per il trasporto dei residenti verso il mercato, il cimitero, l’ufficio postale, Amministrazione Comunale e la stazione ferroviaria di Vanzago; Il servizio esiste, ma non è certo una novità… C’è da tanti anni ed è prezioso grazie anche alla disponibilità di chi lo realizza. Ma, anche qui, non ci risulta che ci sia nemmeno l’idea di realizzare la promessa elettorale della “navetta” da Bettolino verso il centro, il Municipio, l’Ufficio postale, la Stazione di Vanzago.

4. Riqualificazione del territorio di Bettolino, attraverso una METAMORFOSI del territorio dell’area urbana; I toni della campagna elettorali erano tanto pomposi, ma di metamorfosi nemmeno una traccia. Pochi gli interventi: qualche gioco per bambini e qualche fontana nei giardinetti, due dossi e la sostituzione di qualche lampione. Tutto qua. Altre opere su strade e marciapiedi erano già programmate e finanziate dalla precedente Amministrazione. E sulla problematica delle strade private da acquisire al patrimonio pubblico? Ancora non c’è chiarezza. Insomma, in campagna elettorale sono stati annunciati tanti impegni per la frazione di Bettolino. La serietà dell’agire politico sta però nel mantenimento delle promesse, perché Bettolino necessita di servizi e di una reale riqualificazione del territorio. E non dimentichiamo che in un periodo di crisi come quello attuale i pochi soldi a disposizione delle amministrazioni devono essere spesi per opere concrete e a servizio dei cittadini. Caro Sindaco, cari Assessori, l’ennesimo rifacimento della piazza del Comune che questa giunta ha in programma, non rientra, ahimè, tra queste priorità. Meglio sarebbe impegnarsi per risolvere, in modo definitivo, la questione della riorganizzazione del servizio dei medici di base nel nostro territorio... Perché non creare un polo di servizi medici nella Palazzina Multiservizi di via Europa e quindi centrale tra Bettolino e Pogliano?

sito internet: http://viverepogliano.blogspot.com [1]

posta elettronica: viverepogliano@gmail.com


la Pogliano

piste ciclabili consumo del territorio razionale

zone a 30 km/h servizi per anziani e disabili Siamo vicini (qualcuno l’ha promesso entro il prossimo febbraio) all’adozione del Piano di Governo del Territorio (PGT), il nuovo strumento di pianificazione delle politiche territoriali, che una legge della Regione Lombardia ha introdotto nel 2005 al posto del vecchio Piano Regolatore Generale (PRG). La grande novità della nuova legge regionale si può sintetizzare in: PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE. Infatti la legge regionale che ha reso obbligatorio il PGT ha trasformato la gestione del territorio: non più una pianificazione che cala dall’alto e che riguarda solo l’edificazione, ma un’occasione di verifica e dialogo con i cittadini, un momento di disegno condiviso del futuro di un comune sotto ogni punto di vista: urbanistico, economico, viabilistico, dei servizi, infrastrutturale, etc. E quindi PARTECIPAZIONE E CONDIVISIONE ci aspetteremmo anche a Pogliano. Ci aspetteremmo di vedere un gran fermento; di essere tutti chiamati a riflettere e dire la nostra su “La Pogliano che Vorremmo”, su quale futuro sogniamo per il nostro paese; ci aspetteremmo assemblee pubbliche e aperte, incontri in piazza, questionari nelle case, per capire quali sono i desideri e i bisogni reali sentiti come propri dai cittadini di Pogliano.

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Invece la nostra Amministrazione va avanti da sola, senza alcun coinvolgimento con chi sta fuori dal palazzo municipale. I cittadini non hanno nulla di interessante da dire su un territorio che è anche loro? Chi ci amministra pensa di no: giusto una presentazione pubblica a gennaio, tanto per salvare la forma e rispettare gli obblighi minimi imposti dalla legge, e poi tutto ha taciuto. Vivere Pogliano, lo scorso mese di maggio, ha organizzato un momento pubblico, al quale è stato dato il nome “La Pogliano che Vorrei”, incontrando i cittadini con il desiderio di avviare un dibattito in paese. Queste le domande che ci siamo posti e che abbiamo raccolto: • Quali servizi servirebbero nel nostro paese, adesso, e quali tra 10 anni? • Come vogliamo muoverci all’interno del paese, noi e i nostri figli? Sempre e solo in auto? O a bicicletta e a piedi, anche trovando spazi a discapito del traffico automobilistico? • Dove servono piste ciclabili? E le zone a traffico rallentato, le cosiddette Zone 30? • Di quali spazi comuni abbiamo bisogno come comunità? • Come valorizzare le aree verdi presenti? • Cosa migliora veramente la qualità della nostra vita di cittadini?


che vorrei

reti informatiche casa dell’acqua

riduzione traffico verde pubblico

regolamenti edilizi innovativi Eppure l’unica domanda a cui l’Amministrazione Comunale per ora ha dato risposta è quella che nessuno ha posto: quanti metri cubi si potranno edificare a Pogliano? Qualcuno è rimasto forse nel passato, quando i paesi della nostra zona erano in espansione e la campagna cedeva il passo alle nuove costruzioni. Per la maggior parte dei cittadini oggi non è assolutamente questa la questione cruciale. Se invece vogliamo portare nel nostro comune piste ciclabili, aree verdi, zone 30 e con questi un modo diverso di muoversi e di vivere il territorio, bisogna progettare il futuro. Perché è evidente che Pogliano non si potrà trasformare da un giorno con l’altro, come per magia, cambiando una struttura urbanistica fortemente consolidata, ma è altrettanto evidente che senza un progetto globale, nessuno di questi interventi verrà mai realizzato: si continueranno a rifare strade e marciapiedi così com’erano prima, si continuerà a lamentarsi del fatto che lo spazio per le piste ciclabili non c’è, che il verde è poco. È solo attraverso un progetto sul futuro individuando soluzioni condivise, a volte anche di difficile o lunga attuazione, che i veri bisogni della nostra comunità potranno avere risposta.

Vivere Pogliano dà i numeri: Il gruppo Vivere Pogliano è convinto che il suo primo compito sia quello di affrontare e discutere i problemi della comunità nelle sedi istituzionali. Per questo è particolarmente vivace l’attività consiliare, che nel 2011, nei 6 consigli comunali che si sono svolti, abbiamo presentato 8 interrogazioni sui seguenti temi: • Dimissioni direttore ASL 1 • 150° Unità Italia • Dislocazione Tabelle Necrologi • Finanziamento lavori Parcheggio Biciclette presso la Stazione di Vanzago • Scuola dell'Infanzia Comunale • Mercato di Bettolino • Indagini giudiziarie su SMG (Società Municipale Gas) • Piano di Governo del Territorio (PGT) I contenuti dettagliati possono essere trovati sul nostro blog:

http://viverepogliano.blogspot.com/ In occasione di questa nostra pubblicazione vogliamo augurare a tutti i Poglianesi un felice Natale ed un 2012 ricco di soddisfazioni.

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più treni, meno binari.

T o r n a l’inverno e torna la nebbia in val Padana. Sul fronte quarto binario, però, la nebbia non si dirada mai. Il Sindaco Magistrelli prima dipinge l’opera come necessaria alla comunità e poi partecipa alle manifestazioni di protesta, creando ancora più confusione di quanta già non ce ne sia sulla posizione della nostra Amministrazione sull’argomento. Intanto in Regione non si lavora certo per fare chiarezza:

l’Assessore Cattaneo, infatti, si limita a enunciare numeri e tecnicismi campati per aria, per non affrontare nel merito la questione e gli interrogativi dei cittadini che rimangono ancora irrisolti. Quali sono i vantaggi che questa opera porterà alla comunità? Come si intende tutelare i cittadini che verranno coinvolti? Quali sono le reali cifre relative agli indennizzi? Perché, se si tratta di un’opera funzionale ad Expo 2015, i tempi sono tali per cui sarà terminata ben oltre l’apertura di Expo? Perché invece di costruire binari non si lavora per migliorare il servizio, per esempio con più treni e con un servizio più efficiente e puntuale?

Dove è finito il Piano per il

domanda: che senso ha presentare un PDS dell’anno scolastico in corso quando questo è quasi finito? La funzione di programmazione del PDS implica che sia varato entro l’inizio dell’anno scolastico, così da consentire agli Istituti Scolastici di conoscere da subito e con certezza le risorse a disposizione da destinare alle attività didattiche e ai progetti integrativi. Inoltre, a dispetto delle parole, non sono stati organizzati incontri di condivisione e di riflessione né con la Commissione Diritto allo Studio né con le altri Parti interessate. Risulta evidente un inefficace lavoro dell’Assessorato e la scarsa cooperazione delle Istituzioni locali con la Scuola e le famiglie. Per legge i Comuni sono chiamati a svolgere una funzione fondamentale nell’ambito dell’Istruzione e della Formazione, seguendo principi universalmente riconosciuti come fondamentali per la crescita e il benessere della persona. Ci sta a cuore ribadire che, nonostante le difficoltà economiche, l’attenzione alla Scuola deve essere una priorità. Il nostro Comune deve programmare la gestione delle proprie risorse economiche al fine di non far mancare mai il sostegno adeguato al mondo della Scuola. O forse si pensa e si spera, che al Pubblico si sostituiscano i privati, i quali, tramite azioni di volontariato, sono ormai costretti a raccogliere fondi da destinare alla Scuola per supportarla nella prosecuzione di progetti in corso o provvedere all’acquisto di attrezzature didattiche o sportive? Non accettiamo che si arrivi al punto che i nostri figli debbano portarsi da casa il rotolo della carta igienica!

Diritto allo Studio?

Il Piano per il Diritto allo Studio rappresenta uno strumento essenziale attraverso il quale l’Amministrazione Comunale sostiene e garantisce l’azione dell’Istituzione Scolastica. I Comuni, infatti, a partire dall’anno 2000/2001 con l’introduzione del regime di autonomia per le Scuole, sono chiamati a contribuire al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e a garantire il diritto di accesso ai servizi scolastici quali il trasporto, la refezione, il sostegno agli alunni in difficoltà, il pre e post scuola, l’adeguamento delle condizioni di s i c u r e z z a e t c , e a d assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento dei massimi livelli di istruzione. L’Assessore alla Pubblica Istruzione di Pogliano annunciava: “abbiamo cominciato una nuova stagione di dialogo con le famiglie e i dirigenti scolastici per capirne le esigenze e attivare azioni condivise”. Peccato che questa stagione sia già finita. Perché? Perché quest’anno l’attuale Amministrazione presenterà il Piano per il Diritto allo Studio (PDS) 2011-2012 con ogni probabilità solo nella prossima primavera, quando l’anno scolastico si avvierà ormai verso la sua conclusione. Il PDS viene quindi presentato con molto ritardo rispetto alle esigenze dell’Istituto Scolastico e alla consuetudine delle precedenti Amministrazioni. Sorge spontanea questa

Pogliano Milanese, dicembre 2011 a cura della lista civica Vivere Pogliano [4]


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