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UN PIENO DI ENERGIA, PER FAVORE!

Anche se nel dibattito sul senso e sugli obiettivi delle cure detox alcuni medici tradizionali storcono ancora il naso, è innegabile che, soprattutto dopo il Covid-19, persiste la voglia di occuparsi in modo preventivo della propria salute. Come ospite del Mayrlife Health Resort Altaussee, GG ha testato in prima persona il leggendario percorso di disintossicazione.

Si va a letto presto, ci si alza col sole. Nel Mayrlife Health Resort Altaussee il tempo ha un suo peculiare ritmo.

Dal 2015, il resort Mayrlife Altaussee è considerato una delle migliori strutture di medicina preventiva. In alto, a destra: una camera.

Aria fresca di montagna: favolosa! È un po’ tardi per cenare e così scendo velocemente al piano terra, dove il ristorante è già semivuoto. Gran parte degli ospiti prende l’ultimo pasto della giornata già a partire dalle 17:30. Dopo un caloroso saluto, una collaboratrice mi serve una brocca con brodo di verdure caldo, da versare in una ciotola per mangiarlo con un cucchiaino. Per esercitare una corretta masticazione posso scegliere, come accompagnamento, tra un panino di spelta o di grano saraceno. Benvenuti alla cura F. X. Mayr! In sintesi, vuol dire: mangiare quasi nulla di sera, masticare ogni boccone almeno 40 volte e assumere cibi superleggeri per sgravare il lavoro dell’intesti- no. Perché l’intestino, questa immensa macchina di distribuzione, è considerato il nostro secondo cervello. Inoltre, si tratta anche del più grande organo interno, determinante per il funzionamento del sistema immunitario e del metabolismo: se è sano, allora sta bene anche il resto dell’organismo. Quando siamo malati, la causa è spesso individuabile nell’intestino. Da Mayrlife, ogni ospite riceve una cura personalizzata, a prescindere dal programma di salute scelto. Dopo aver mangiato a cucchiaiate il brodo sorprendentemente buono, mi consigliano di andare a letto il prima possibile.

Nel Mayrlife Altaussee il tempo ha un suo peculiare ritmo. Si segue una tabella di marcia serrata, da rispettare assolutamente affinché il corpo abbia condizioni ottimali per la digestione, fondamentale per il successo della cura. Alzarmi alle sei fa parte del mio programma per i prossimi giorni. Andare a letto presto è una delle prima sfide che incontro, nonché uno dei miei obbiettivi da raggiungere durante questo soggiorno: devo gestire meglio il mio ciclo sonno-veglia e ricaricare le batterie. Il mio sistema immunitario è indebolito, dopo un’infezione da Covid, seguita da un’influenza. Quando, l’indomani mattina alle sette, in perfetto orario, lo racconto alla mia dottoressa, lei non ci mette molto a individuare la perfetta cura per me. Con un tocco di allegria, la ben allenata Dr.ssa Iris Maislinger mi racconta: «Attualmente, il nostro programma post Covid è, accanto alla tradizionale cura dimagrante, il percorso più apprezzato dai pazienti». Quando bevo l’obbligatoria dose giornaliera di solfato di magnesio sciolto in acqua calda, fuori fa ancora ancora buio. Avendo alle spalle diversi soggiorni di cura (questa non è la mia prima cura Mayr), ho la fortuna di non dover assumere la variante più concentrata. Pare che il mio intestino sia talmente ben allenato, da brontolare non appena oltrepasso la soglia. Ridendo, la dottoressa mi spiega: «Non è strano, ma piuttosto un ottimo segnale! Come il cervello, anche l’intestino ha una specie di memoria».

Un altro elemento della mia routine mattiniera sarà una sessione di oil pulling , prima di lavarmi i denti: il cavo orale si risciacqua con un cucchiaino di olio per rinforzare le gengive ed espellere tossine accumulatesi durante la notte nella bocca. Grazie ai risultati positivi ottenuti dall’analisi del mio metabolismo – dal quale risulta un consumo ottimale di calorie –, nel mio caso non si mira al dimagrimento ma alla rigenerazione vitale; contrariamente a quanto accade a molti altri clienti di Mayrlife, come per esempio l’attrice Rebel Wilson: proprio qui ha perso peso in modo massiccio e da allora ritorna ogni anno per un ulteriore ciclo di cura. Normalmente faccio molto sport e la dottoressa mi consiglia un po’ di riposo: «Nei prossimi giorni, la prenda con calma. Si tenga al caldo e si rilassi!» Dovrò bere molte tisane –l’offerta della sala da tè è notevole – e fare lunghe passeggiate. Mi sconsiglia invece con fermezza l’utilizzo della criosauna, dove il corpo viene esposto a temperature di - 110°, un trattamento dall’effetto antiinfiammatorio. La dottoressa continua: «Per lei è più adatta la sauna a infrarossi. Cerchi di rallentare e di godersi le ore di sonno prima della mezzanotte».

Di conseguenza, il mio piano di trattamento risulta piuttosto rilassante: il mio primo appuntamento è una di complessive tre iniezio - ni di vitamina B12 nel basso ventre, destinata a ricostruire il mio sistema nervoso. A seguire, mi accomodo in una poltrona per una seduta di training Hypoxi: tramite una maschera respiro per circa 40 minuti un’alternanza di ossigeno abbondante e ridotto. L’obbiettivo è la ricarica energetica dei mitocondri, le minuscole centrali energetiche all’interno delle nostre cellule. Convinta di dover correre durante questo allenamento “in quota”, mi presento in abbigliamento sportivo, cosa che fa ridere l’assistente medico estetico: «Non era necessario» mi dice coprendomi con un plaid di lana. «Questo è un allenamento passivo, si distenda!» In effetti, già dopo la prima seduta mi sento come se avessi fatto un pieno di energia fresca.

A pranzo faccio la conoscenza di alcune delle mie commensali, molto simpatiche. Una signora inglese, intenzionata a perdere peso e a risolvere il problema delle articolazioni infiammate, un’altra arrivata dal Brasile nella speranza di trovare sollievo per la sua pelle irritata. Ognuna di noi ammira le pietanze del tutto differenti (ed effettivamente deliziose) servite a pranzo alle altre. Siamo sorprese: da Mayrlife, ogni singolo ospite riceve davvero una dieta tagliata sulle sue esigenze. Di pomeriggio ho una pausa, prima di avviarmi per un bagno curativo al burro di capra, un altro metodo per espellere tossine attraverso la pelle. Contestualmente, mi metto d’accordo con un’altra ospite per fare il giro completo del lago Altausseer. Questa magnifica passeggiata di circa 10 mila passi rientra fin da subito nella nostra routine quotidiana (per chi non lo sapesse: sulle rive del lago sono state girate alcune scene di Spectre, film del filone James Bond).

Poco prima della mia partenza, organizzo con la mia vicina di tavola un salto nel lago, un must assoluto! La temperatura dell’acqua è di 4°, ma dopo siamo fiere e felici. Dopo un soggiorno di sette giorni dormo molto meglio e mi sento del tutto rigenerata. Riposata e piena di gioia di vivere mi avvio verso casa.

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