Gtk 5, Rivista di Psicoterapia

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A partire dai punti fermi acquisiti dalla ricerca neuroscientifica degli ultimi venti anni ha ribadito che la nostra percezione del mondo è plasmata dall’azione anche quando non eseguiamo un movimento e che lo stesso vale per il nostro essere nello spazio, evidenziando come il meccanismo dei neuroni specchio risponda con maggiore intensità quando l’azione è eseguita rispetto a quando è solo osservata e che la stessa logica si applica alle emozioni e alle sensazioni; ha poi sottolineato come nell’ambito delle azioni intenzionali, il sistema motorio ci permetta di avere contemporaneamente un denominatore comune e un criterio per distinguere la consapevolezza di Sé da quella degli altri. La consapevolezza corporea quindi come consapevolezza primaria ed elementare di noi stessi e, contemporaneamente, come consapevolezza degli altri in quanto altri Sé corporei3. Infine, ha riportato i risultati di alcuni studi condotti dal suo gruppo di ricerca sulla psicosi schizofrenica che, secondo questa prospettiva del Sé corporeo, è intesa come disturbo dell’ipseità. A partire da queste evidenze empiriche ha concluso affermando che la matrice corporea di questo Sé elementare, concepito in termini di potenzialità per l’azione, definisce quel continuum dell’esperienza che include le diverse visioni del mondo, sia negli individui sani sia nei pazienti psicotici4. In questo senso ha aggiunto che è necessaria la clinica per capire meglio la soggettività del Sé.

Borgna E. “In dialogo senza fine con il dolore” Il prof. Borgna, nel suo appassionato, saggio e sempre attuale intervento, ci ha guidati per tre sentieri: il primo, quello della riconoscenza che ha il sapore dell’umiltà e della grandezza di un uomo che sa farsi compagno di viaggio silenzioso e at-

3 Cfr. V. Gallese, F. Ferri, C. Sinigaglia (2012), Corpo, Azione e Coscienza Corporea di Sé: Una Prospettiva Neurofenomenologica, in A. Ales Bello, P. Manganaro (edd.), «... e la coscienza? Fenomenologia, Psico-patologia, Neuroscienze», Giuseppe Laterza, Bari. 4 Cfr. V. Gallese, F. Ferri (2013). Jaspers, the Body, and Schizophrenia: The Bodily Self, in «Psychopathology», cit.

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