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Cattive notizie dalla Spagna, sarà un’altra stagione “magra” a causa delle siccità: Le strategie di “Madama Oliva”

Agli aumenti iniziati per tutti nel 2021, per le olive com’è noto va aggiunto anche il peso drammatico della siccità in Spagna. La pessima notizia è che quest’anno non andrà meglio dell’anno scorso nelle regioni maggiormente vocate alla produzione come l’Andalusia. “Il clima non sta aiutando e probabilmente anche la prossima sarà una stagione di scarica” , dice Enrico Salvatori, direttore commerciale Italia di Madama Oliva che si è trovata a fare i conti con costi in rapida ascesa e consumatori con le tasche sempre meno piene”.

Quali le strategie introdotte?

“Ottimizzare tutti i costi e, tranne che in una primissima fase all’inizio del 2022 dove abbiamo dovuto aumentare i prezzi per gestire i costi degli aumenti degli imballaggi patiti nel 2021, non chiedere più aumenti al retail. Adesso – prosegue il direttore – speriamo che le cose si livellino un po’.” “Altre strategie sono poco praticabili perché i consumatori hanno sempre meno soldi: aumentare i prezzi comprimerebbe ancora di più i volumi di vendita. Ovviamente dobbiamo rinunciare a qualcosa”. In un contesto così duro c’è ancora spazio per ragionare di sostenibilità?

“Sì. Già dal 2008 abbiamo un impianto fotovoltaico che oggi arriva a produrre 2,1 milioni di kilowatt l’anno. Stiamo passando tutte le confezioni di oliva da tavola a contenitori di plastica riciclabile al 100% e realizzati con almeno il 30% di plastica riciclata”.

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