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Teatro Magnani IL MALATO IMMAGINARIO

Trecentocinquanta anni dopo la prima rappresentazione, l'ultima commedia di Molière torna in scena con un protagonista d'eccezione: Emilio Solfrizzi

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Rappresentata per la prima volta il 10 febbraio 1673, dalla "Troupe du Roy": quasi un'autobiografia di Molière, ormai cinico e disilluso. E malato per davvero, tanto da morire pochi giorni dopo. Adesso, a 350 anni di distanza, ecco la rappresentazione della Compagnia Molière a Fidenza: dove il teatro come finzione, sostiene il regista Guglielmo Ferro, che ha curato anche l'adattamento, “come strumento per dissimulare la realtà si avvicina all'idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare <i dardi dell’atroce fortuna>. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di mori- re, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi, dalle prove che l’esistenza gli mette davanti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni; proprio per queste ragioni un grande attore dell'età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato: il rifiuto della propria esistenza”.

Three hundred and fifty years after its first performance, Molière's last comedy is back on stage with a very special lead: Emilio Solfrizzi.

Piazza Verdi, 1 (Fidenza)

Orario: 21:00

Prezzi: da 11,22€ a 16,83€