8 luglio 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 141 - MARTEDÌ 4 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Papa Francesco

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Papa Francesco. Ha onorato della sua presenza la nostra terra. Ha voluto, poi, ringraziare il cuore dei molisani per l'accoglienza che gli è stata riservata. Ed è stato proprio il suo ringraziamento a rendere ancora più forte il messaggio che ha voluto lanciare per un territorio piccolo e non sempre tenuto nella debita considerazione. Il nome Molise, pronunciato dal Santo Padre, speriamo possa essere un buon viatico per la ripresa di una terra che è rimasta troppo spesso ai margini per colpe non sempre esterne.

Il Tapiro del giorno a Sabino Iafigliola

Il Tapiro del giorno lo diamo a Sabino Iafigliola. In pochi lo conoscono ma il consigliere comunale di centrodestra poi passato al centrosinistra da ieri è presidente del Consiglio comunale di Campobasso. E' il simbolo del trasformismo che paga. Una brutta piega ha preso la politica cittadina anche se proprio l'elezione al vertice del Consiglio comunale del capoluogo regionale testimonia che la logica del cambio di maglietta porta, anche, a buoni risultati. Non è un bell'esempio politico ma è questo quanto offre la politica di questi tempi.


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Il “supplemento d’anima” 8 luglio 2014

di Papa Bergoglio, per guardare oltre e sperare Con il viaggio di Papa Bergoglio, la chiesa ha reso al Molise una testimonianza di enorme rilevanza, cogliendone il lato umano, la condizione economica, la speranza in un futuro migliore. Il Papa ha parlato un linguaggio semplice, diretto, concreto. Ha sollevato il coperchio delle ipocrisie, liberandole. Ed ha indicato il valore cui appellarci: la solidarietà; e, in aggiunta, nel ribadire che la chiesa è sempre in prima linea sul fronte della carità, ci ha dato “un supplemento d’anima” per consentire di guardare oltre e di sperare. Di più e di meglio non poteva, e per questo il Molise e i molisani devono essergli grato. Il rilievo storico della sua presenza e della sua missione, lasciato in eredità al popolo, meno alla classe dirigente che, superata la circostanza, si troverà di nuovo irretita nella ragnatela dei problemi e delle faziosità di cui è protagonista da quando ha assunto il governo della Regione, rimarrà indelebile. Ma un concetto del Pontefice è prevalso sul grande concerto delle riflessioni e degli incontri. Presumendo che nel Molise si stiano mettendo insieme le forze in modo costruttivo, ma non è così, il Papa ha unito la sua voce a quella dei lavoratori e degli imprenditori nell’auspicare “che possa attuarsi anche qui un Patto per il lavoro che sappia cogliere l’opportunità offerta delle normative nazionali ed europee”. “Quella del lavoro – ha ribadito Papa Francesco - è una sfida che interpella in modo particolare la responsabilità delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e finanziario”. Una sfida da affrontare e da vincere. Nel Molise, purtroppo, le istituzioni, il mondo imprenditoriale e finanziario, agiscono solo in

direzione dei rispettivi tornaconti. Toccherà pertanto anche ai media molisani fare in modo che il monito di Bergoglio non cada nel vuoto. Da queste colonne non mancheremo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica ogni qualvolta emergeranno fatti e circostanze che quel monito disattendono. Aiuta molto in tale direzione a credere che la Curia vescovile d’Isernia, cui va il merito di aver redatto al Papa un documento sul Molise di assoluto rilievo storico-economico con l’indicazione dei punti deboli e delle peculiarità, delle cause e dei rimedi, delle colpe e dei meriti, il monito papale sul lavoro e sulla necessità di mettere insieme le forze in modo costruttivo sarà at-

tentamente monitorato. Siamo convinti che rimarrà vigile e presente, specula papale a garanzia del “supplemento d’anima” lasciatoci dal Pontefice per consentire di guardare oltre e di sperare. L’incisività, l’emozione, la partecipazione, la condivisione dei valori espressi e vissuti il 5 luglio 2014 non devono evaporare. Dovranno essere elementi di supporto alla vita quotidiana, perché sia meno tediosa e incolore, e alla governance (Regione, Province, Comuni, Sindacati, Associazioni imprenditoriali, Anci, Uniocamere), alle forze politiche, alla rappresentanza parlamentare e alla pastorale per il lavoro, perché siano unite, coese e determinate nell’interesse del Molise. Si cominci dal

mantenimento in essere delle soluzioni amministrative adottate per rendere la città accogliente, pulita, ordinata, come è stata resa al Papa e alle miglia di persone che l’hanno invasa e, diciamolo, ammirata. Apprezzamento all’amministrazione comunale (il sindaco Battista ha fronteggiato egregiamente due eventi da brivido: il Corpus Domini e la visita papale), e alla miriade di associazioni, organizzazioni e rappresentanze che hanno collaborato. Un modello di socialità che, trasferito dall’eccezionalità dell’evento alla normalità del quotidiano, potrebbe cambiare il volto della mediocrità che ci portiamo addosso. Dardo

L'intervento

Francesco: uomo tra gli uomini di Massimo Dalla Torre

Nonostante le difficoltà per le location non proprio agevoli, in quanto sia il capoluogo di regione che altri centri non sono idonei ad accogliere eventi di questa portata, i molisani hanno accolto il Papa con un abbraccio collettivo, i numeri sono la prova provata, in modo da poterlo stringere non in maniera distaccata ma forte come un amico che non si vede da tempo. Sorridente, tranquillo, rassicurante, fin dal primo impatto con il Molise e le sue genti, il Papa ha sentito il calore di chi lo ha aspettato con impazienza come stesse ritornando a casa dopo una lunga assenza. Casa che gli ha ricordato molto probabilmente la sua Argentina, terra in cui i contrasti e le inconcludenze sono all’ordine del giorno. Uomo diretto si e’ accollato una missione difficile: consolare i disperati e dare speranza a chi non ne ha; tant’e’

che il lavoro, la disoccupazione e la famiglia sono stati il perno centrale dei suoi discorsi. Parole in cui ha predominato una frase su tutte: non avere lavoro non è solo non avere il necessario per vivere. Il problema è non portare a casa il pane significa togliere la dignità. Poi ha proseguito rimarcando sul lavoro domenicale che non è una vera libertà. Un tema che non interessa solo i credenti, ma tutti, come scelta etica, tant’è che la domanda è: a che cosa vogliamo dare priorità? La domenica libera dal lavoro sta ad affermare che la priorità non è all'economico, ma all'umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari, amicali. Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare la domenica è una vera libertà. Infine ha invitato a dedicare più tempo ai figli. Temi che accusano palesemente chi prevarica, sfrutta, aberra, rinnega chi volta le spalle e si nasconde al vissuto di tutti i giorni. Temi che innalzano barriere

che separano dalla realtà. Ostacoli che il Papa in ogni occasione annulla perché è consapevole di essere al servizio dell’uomo. Uomo che anche in quest’ occasione è servito a far capire con parole determinate, dirette e non ampollose, che la chiesa non e’ sorda, disinteressata alle emergenze. Insegnamenti che sono i vettori di uno stile di vita facilmente perseguibile perché chiaro e non oscuro come molti vorrebbero che sia. Vettori che indicano il percorso giusto da seguire. Vettori che sgombrano il tracciato, che anche in questa occasione, e’ stato alla portata di tutti, senza esclusione alcuna. Questo il messaggio di Francesco. Messaggio che lungamente rimarrà impresso nelle menti dei molisani figli di una società non facile da vivere. Testimoni di una dramma il cui epilogo purtroppo e’ vicino se non si cambia rotta.


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8 luglio 2014

Gli atti emanati dall’ente speciale sono nulli per il mancato rinnovo del collegio dei revisori dei conti

Parentopoli societarie,

scoppia il caso a Molise Acque E tra i nomi spunta il commercialista termolese Digati socio del collega Paolo Verì consigliere economico di Frattura

CAMPOBASSO. Che bordello a Molise Acque. Tutti gli atti del Consiglio di amministrazione sono nulli perché non c’è il controllo dei revisori dei conti. O meglio, il controllo c’è ma il collegio dei nominati è illegittimo. Eh, sì. Quando c’è la sinistra al potere tutto è possibile, anche far continuare a lavorare l’ente più importante della Regione Molise in uno stato di illegalità. Perché l’articolo 5 della legge 16 del 2002 “Nuove disposizioni sulle nomine di competenza regionale” approvata dalla Regione Molise, al comma uno recita testualmente: “ Gli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo di enti, istituti e aziende dipendenti dalla Regione e gli organi ed organismi comunque regolati da legge regionale svolgono le funzioni loro attribuite sino al novantesimo giorno successivo alla prima seduta del Consiglio regionale ricostituito a seguito di nuove elezioni”. Dunque, a conti fatti, vinte le elezioni a febbraio 2013, la nuova maggioranza di centrosinistra

doveva procedere alla nuova nomina (magari riconfermando gli stessi esponenti) entro il 3 luglio 2013. Ci si chiede: come mai il centrosinistra, che in passato urlava il rispetto della legalità a destra e a manca, oggi che governa non procede al ripristino della legalità e al rispetto delle leggi in essere? Per ignoranza? Per arroganza? Per incompetenza degli eletti? Una cosa è certa. Nell’approfondire la vicenda di atti nulli che, se appurati, avranno sicuramente un risvolto negativo sulla vita dell’ente, si scopre che il presidente del collegio dei revisori è il commercialista termolese Digati, nominato nel 2010 da Michele Iorio tramite il consigliere Bizzarro e in quota Antonino Molinaro (il consigliere dell’inchiesta del farro per intenderci). Si scopre che Digati, oltre ad essere l’ex cognato dell’ex direttore generale di Molise Acque (quel Giorgio Marone grande nemico del comunista Salvatore Ciocca) è socio, o meglio lo è stato perché oggi

fanno i separati in casa (ognuno ha il suo studio ma lavorano nello stesso mega appartamento a Termoli) di un altro commercialista compaesano noto alle cronache dei quotidiani locali. Si tratta di Paolo Verì, consigliere economico del presidente della Giunta regionale, ma è stato anche: mandatario elettorale di Gianfranco Vitagliano (ex assessore regionale del Pdl); indagato per aggiotaggio nell’inchiesta sullo Zuccherificio del Molise dove ricopriva il ruolo di componente del collegio dei revisori dei conti; ideatore di Confidi, il consorzio molisano di garanzia collettiva dei fidi che svolge prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell'accesso ai finanziamenti e che ha più volte portato in tribunale la Finmolise con l'intenzione di "sostituirsi" alle operazioni della finanziaria regionale; componente della Commissione che ha elargito alla società Biocom il finanziamento dell’articolo 15 per la costruzione di una centrale a biodisel a Termoli. Parliamo della stessa società del governatore sotto inchiesta alla Procura di Campobasso per aver intascato 265mila euro di fondi pubblici. In questo ambiente di rapporti e intrecci, personali e professionali, si consuma un’illegalità perpetrata dal Consiglio regionale, che non procede al rinnovo dei revisori dei conti e alla situazione di dove tutti sanno e tutti tacciono. Compreso il nuovo Cda presieduto dall’avvocato Piero Neri e composto dai consiglieri Angelo Simonelli (in quota centrodestra) e Gian Piero Cesario in quota sinistra. Tutti sanno, tutti tacciono, e il Molise affoga. A dimostrazione che tutti sono a conoscenza

dell’illegalità perpetrata ai danni dei molisani sbucano alcune missive tra l’ex dg Giorgio Marone e il Cda presieduto da Piero Neri. Questo fa quello che c’era da fare in quel momento: inoltra l’anomalia segnalata da Marone al presidente della Giunta. Era il 21 marzo 2014. La situazione non cambia di una virgola. Il collegio dei revisori è sempre illegittimo e, nella sua illegittimità, continua a chiedere atti al Cda da controllare. Ma non ne ha i poteri? Ovviamente continuano, i membri illegittimi, a percepire le loro indennità. Un bel giorno si prende la briga di rispondere a Marone l’uomo di Ciocca all’interno del Cda: Gian Piero Cesario. Che da ottimo conoscitore della materia amministrativa il 26 marzo 2014 replica a Marone: “la decadenza di un organo non può essere autonomamente determinata da questa azienda. Pertanto che l’atto sindacale è nullo è una sua considerazione”. Per bacco, e il comma 1 dell’articolo 5 della legge 16? Si fa finta di niente. Anzi. Quella gran volpe di Cesario replica di nuovo all’ex dg Marone, che intanto gli aveva evidenziato tutti i riferimenti normativi che sanciscono la nullità degli atti del Cda, rispondendo: “Io non sono un giurista, mi limito a presumere che il collegio sia in regime di prorogatio”. Peccato che la proroga della carica non è sancita da nessuna norma. Conclusioni? L’ente principale della Regione Molise, Molise Acque, continua a navigare nell’illegalità, il centrosinistra eletto in Consiglio regionale non fa nulla per risolvere il problema, gli atti emanati da luglio 2013 ad oggi dall’azienda speciale sono nulli, i revisori dei conti continuano a percepire illegittimamente le loro indennità. Intanto tutti tacciono e Marone presenta una denuncia in Procura tramite la Guardia di Finanza. Irene Corsini

Sanità, il centrosinistra perde tempo sul Psr

Nulla da fare a Palazzo Moffa: il presidente della Commissione Nico Ioffredi non sa sciogliere i dubbi dell’opposizione

CAMPOBASSO. Che il centrosinistra non abbia una vaga idea di come organizzare la sanità molisana è cosa arcinota. Al di là di slogan di opposizione pronunciati in 15 anni di governo targato centrodestra, nessuno sa come organizzare questo benedetto settore che rappresenta l’80% del bilancio regionale. Così capita che, quando si lavora a Palazzo Moffa, è su stimolo dell’opposizione. Parlando di sanità lo stimolo è arrivato, e non poteva essere diversamente, dall’ex presidente Michele Iorio. Ecco allora che il Consiglio regionale decide di avviare il dialogo in Quarta Commissione, quella competente in mate-

ria, per redigere un Piano sanitario da presentare al Tavolo di quei “disbuderati” tecnici romani che continuano a bocciare qualsiasi iniziativa di cambiamento, a prescindere dal colore politico. Il presidente della Quarta Commissione è un dentista, eletto dopo calcoli magistrali di candidatura con Sinistra e Libertà, e nientepocodimenoche cognato del governatore che è pure commissario ad acta della sanità. Ora, si presuppone che un presidente di Commissione si prepari, studiando, per affrontare la riforma legislativa dell’organizzazione sanitaria. Si suppone che, sempre un presidente di Commissione esponente della maggioranza, sia portavoce di proposte

dello schieramento di governo. Invece a Palazzo Moffa c’è il nulla. E come se non bastasse, ieri a Commissione riunita, Ioffredi non è stato neppure in grado di sciogliere i dubbi dell’opposizione su questa o quell’altra domanda, dalle cui risposte scaturiscono, ovviamente, decisioni diverse. E’ stato necessario chiedere l’intervento di Frattura in prima persona. Non essendo disponibile in giornata, la discussione è stata rinviata a lunedì prossimo. La situazione non lascia margine di spazio per un commento. Verrebbe solo da dire, alla molisana maniera: poteva mai l’Italia vincere la guerra? Giovanna Ruggiero


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8 luglio 2014

La Regione Molise è l’unica in Italia a non avere una legge urbanistica

Le lobbie degli inquinatori e degli speculatori finora sono riuscite ad avere la meglio su qualsiasi tentativo posto in essere Il governo regionale presieduto da Paolo di Laura Frattura ha varato una sola legge, quella che ha impoverito il patrono edilizio dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari. Stitichezza legislativa mai registrata prima, deficienza di volontà e d’idee che non trova riscontro negli annali di Palazzo Moffa

Se non andiamo errati, finora il governo regionale presieduto da Paolo di Laura Frattura ha varato una sola legge, quella che ha impoverito il patrono edilizio dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari, concedendo agli inquilini di acquistare a prezzo stracciato l’appartamento in locazione, mancando però in modo clamoroso di vincolare l’acquisto. Così facendo, ha dato la possibilità ai nuovi proprietari di poterlo rivendere a prezzo di mercato e guadagnarci. Legge dalla chiara impronta clientelare fatta passare, attraverso un circuito mediatico addomesticato, di grande interesse e valore sociale. Una sola legge in oltre un anno e mezzo di presidenza. Stitichezza legislativa mai registrata prima, deficienza di volontà e d’idee che non trova riscontro negli annali di Palazzo Moffa. Il trastullo sembra essere l’impegno più coe-

rente con la realtà assembleare. Diversamente si darebbe sfogo alle proposte di legge che si vanno accumulando nelle varie commissioni (altro filtro intasato, altro marchingegno dilatorio, alto luogo dell’inconcludenza politica/amministrativa), tra cui quella sottoscritta da seimila cittadini molisani che chiedono il dimezzamento degli emolumenti dei regionali. Tra le proposte che giacciono ce ne sono alcune la cui valenza è di notevole impatto socio-economico e funzionale. Oltre a quella d’iniziativa popolare, vogliamo infatti ricordare e mettere in evidenza le proposte che riguardano la riduzione del rischio sismico e il riordino delle funzioni in materia di sicurezza; l’assetto del territorio (legge urbanistica), e il settore dei lavori pubblici che, in previsione di una ripresa degli investimenti infrastrutturali, probabilmente sarà

la legge cardine della Regione Molise. Tre proposte che nascono dalla presa di coscienza di una situazione al limite del collasso nei tre ambiti in cui andrebbero ad incidere. La legge sismica prevede di coinvolgere i Comuni in modo diretto, togliendo alla burocrazia regionale un peso fin qui sorretto a fatica, con notevoli ritardi nelle autorizzazioni a costruire in sicurezza; la legge urbanistica darebbe finalmente alle amministrazioni locali, ai tecnici progettisti, e a quant’altri interagiscono con l’uso del suolo, lo strumento idoneo per intervenire con le dovute cautele per coniugare lo sviluppo con l’esigenza di salvaguardare l’ambiente e il territorio attualmente alla mercé degli inquinatori e degli speculatori. Quella molisana è, tra l’altro, a suo scorno, l’unica Regione Italiana a non avere in vigore una legge urbanistica. Le lobbie degli inquinatori e degli speculatori sono riuscite ad avere la meglio su qualsiasi tentativo posto in essere, finanche a far retrocedere la Regione (Michele Iorio presidente e Pio Romano assessore all’urbanistica) ad un passo dal traguardo, dopo aver discusso e dibattuto l’impianto della proposta di legge in un convegno di ragguardevole livello scientifico e culturale. Probabilmente le stesse lobbie che s’ingrossano e s’ingrassano con la complice assenza delle istituzioni, continueranno a prevalere. Basterà vedere se e quando la giunta prenderà in esame le proposte appena sopra indicate; se e quando arriveranno nelle commissioni competenti; se e quando saranno messe all’ordine del giorno; se e quando eventualmente approvate. Nel frattempo (e il tempo dura da oltre un quarantennio) le lobbie degli inquinatori e degli speculatori potranno continuare nella loro grossa e grassa stagione di libero arbitrio. Dardo

Lettera aperta

Contro la scuola del liberismo per la scuola della democrazia e dell’inclusione

Il governo del PD prepara la sua controriforma della scuola. La scelta del mese di luglio per annunciare l’ultima trovata (le 36 ore di insegnamento) e soppesare le reazioni dei sindacati, per poi aprire la vera partita della riforma, è una pantomima vecchia e conosciuta. Obiettivo del governo, fedele all’Europa dell’ austerity e delle privatizzazioni, è quello di tagliare il più possibile personale e spese, inaugurando, più in generale, la nuova stagione dell’attacco al pubblico impiego. I tagli agli organici di docenti e personale ata, il mancato rinnovo dei contratti e il taglio al fondo d’istituto sono le misure che il governo prepara per smantellare uno dei pochissimi presidi di democrazia di questo paese. La scuola della democrazia che, nonostante le sue imper-

fezioni, dovrebbe avere il compito di abbattere le differenze sociali, garantire l’istruzione di tutte/i si sta sempre più trasformando in un’azienda che alimenta le differenze sociali, relega in un angolo i soggetti svantaggiati (la cultura del BES e i livelli di apprendimento), produce precarietà lavorativa ed esistenziale. La scuola azienda che premia i lavoratori fedeli e stakanovisti, che ha sfruttato e continua a sfruttare i precari da anni, è la scuola del mercato e del liberismo senza più regole. Il partito della Rifondazione comunista esprime la propria solidarietà e si unisce ai vari comitati di docenti e ata che in queste ore si stanno organizzando per fermare la vergognosa proposta delle 36 ore. Inoltre, fa appello alle realtà politiche

e sociali organizzate sul territorio, ai sindacati, a tutti i cittadini e ai lavoratori per creare una forte mobilitazione a sostegno della scuola pubblica e dei livelli occupazionali in questo territorio. la scuola molisana già ha subito un drastico ridimensionamento in termini di sedi scolastiche, classi, docenti e ata. La classe dirigente di questa regione ha già dimostrato un totale disinteresse nei confronti dei piccoli comuni che hanno subito la formazione delle pluriclassi e verso le decine di docenti e ata che a settembre non troveranno più lavoro. È tempo di aprire una reale vertenza sulla Scuola Pubblica che dia voce a chi per e nella scuola lavora e vive. Partito della Rifondazione Comunista-Molise


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8 luglio 2014

Durissime le linee d’indirizzo dettate dall’esecutivo di Palazzo Vitale al management aziendale, condizioni capestro per andare avanti

Molise Dati spa in castigo

La Regione facendo di tutto per dequalificarla, per ridurne il valore sul mercato, per assoggettarla ad una serie di restrizioni aziendali che di fatto la impoveriscono e abbassano il livello di competitività Indossare il saio, cospargersi la testa di cenere e pregare. Toccherà farlo agli amministratori (Mauro Belviso - presidente - , Michele Coramano, Sergio Petrecca, Michele Tozzi, e Roberto Di Gregorio - consiglieri), al direttore generale (Giovanna Fanelli) e ai dipendenti della Molise Dati spa, la Società in house providing della Regione Molise che cura i servizi telematici nel Molise e per il Molise. Pregare soprattutto i santi laici che formano la giunta regionale autrice di una delle deliberazioni più fantastiche e fantomatiche che sia capitato di leggere, con la quale alla Società di proprietà della Regione (socio unico) vengono dettate durissime linee guida cui attenersi se vuole che continui ad esistere. Una condizione senza la quale non c’è futuro. E il futuro che alla Molise Dati viene prefigurato nella deliberazione del 30 giugno scorso è denso di privazioni e d’incognite. Una sorta di castigo, una strana rivalsa, un pesante diktat nei confronti non già di un organismo di alta professionalità e competenza, qual è la Molise Dati, ancorché di proprietà della Regione, quanto di un accrocco di gente che avrebbe sguazzato in lungo e in largo ed ora deve mettersi a regime, dimagrire, disporsi in riga, e pedalare. Viene da chiedere se Frattura e gli assessori che lo servono sanno di ciò che parlano, e di cosa decidono; sanno, cioè, che essendo la Regione socio unico della Molise Dati eventuali linee guida e quant’altro possa riguardare l’organizzazione societaria, gli emolumenti, i compensi, e via dicendo, è materia da trattare nell’assemblea societaria, non certo in giunta. Questi, comunque, sono aspetti e dettagli che appartegono ai legulei, al cronista appartiene di rendere noto cosa se ne vuole fare della Molise Dati, a quale grado di arroganza sono giunti Frattura e la giunta, quali, appunto, le linee guida imposte che devono essere pedissequamente accettate e rispettate per andare avanti. Eccole: 1) eliminazione dei costi derivanti da fitti passivi; 2) rideterminazione e riduzione ai minimi di legge dei compensi degli organi amministrativi e di controllo; 3) riduzione delle spese di personale con l’eliminazione, ad esempio, di qualunque superminimo, degli assegni ad personam, del salario accessorio e dei benefit, affinché si realizzi una riduzione della spesa di almeno il 25 per cento per i dirigenti e del

20 per cento per il personale dipendente; 4) monitoraggio e razionalizzazione nella gestione delle assenze del personale; 5) dismissione immediata delle partecipazioni societarie detenute, incompatibili con le finalità istituzionali; 6) riduzione del 50 per cento delle spese per studi, incarichi e consulenze; 7) riduzione del 30 per cento delle spese per l’acquisto di benefit aziendali (buoni pasto, polizze assicurative, telefonia mobile, carte di credito); 8) razionalizzazione e riduzione del 20 per cento della spesa di manutenzione e licenze software; 9) razionalizzazione e riduzione del 30 per cento dei costi di telefonia fissa; 10) riduzione del 50 per cento dei costi di manutenzione e noleggio autovetture; 11) razionalizzazione e contrazione degli interessi passivi; 12) riduzione della spesa di trasferta del 30 per cento con la precisazione che tali spese non potranno eccedere per gli amministratori il 10 per cento dell’emolumento, mentre per il direttore generale il 5 per cento del compenso stabilito contrattualmente,

avendo come parametro quello dei dirigenti/dipendenti della Regione Molise. Mosè s’è fermato a 10 nei comandamenti; Frattura, che presume di essere meglio e più di Mosé, a 12. Molise Dati in cilicio e dura penitenza da scontare. Per quale delitto non è detto e non si sa. Si sa, invece, che sulla scorta di quanto innanzi, la giunta ha infine deliberato: a) di prendere atto delle linee d’indirizzo da impartire alla Molise Dati, finalizzate alla revisione e al contenimento della spesa, con contestuale salvaguardia degli attuali livelli di servizio affidati statutariamente alla partecipazione regionale; b) di demandare all’organo amministrativo e al management aziendale l’immediata (!) applicazione delle linee programmatiche e d’indirizzo volte al contenimento e alla razionalizzazione della spesa pubblica regionale, nonché di tutte le ulteriori azioni che l’organo d’amministrazione e il management ritengono necessarie per il raggiungimento degli obiettivi indicati; c) di delegare l’organo di controllo della Molise Dati a monitorare la concreta attuazione delle linee d’indirizzo impartite e rendere edotto tempestivamente il socio unico Regione Molise di tutti gli accertamento difformi dalle linee d’indirizzo ut supra citate; d) di precisare che le linee d’indirizzo sono fondamentali per la definizione della redigenda convenzione tra la Regione Molise e la Molise Dati in quanto funzionali alla corretta predisposizione del budget di spesa per la copertura dei costi di gestione della Molise Dati al fine di consentire la conseguente corretta assunzione dei relativi impegni di spesa da parte della Regione Molise. Molise Dati è una società per azioni che lo strano, stranissimo, socio unico sta facendo di tutto per dequalificarla, per ridurne il valore sul mercato, per assoggettarla ad una serie di restrizioni aziendali che di fatto la impoveriscono e ne abbassano il livello di competitività. D’altronde, il socio unico, proprio di recente, ha preferito dare all’esterno, ad una società che gli è particolarmente amica, a trattativa privata, l’installazione del protocollo unico informatico, alla bella cifra di circa due milioni di euro. Logica indecifrabile; meglio, non qualificabile. Che si rendano conto Frattura e compagni. Le linee d’indirizzo dettate alla Molise Dati vanno rivolte a se stessi e all’ente che maldestramente governano.

L’intervento

Distruggere la sanità pubblica è un suicidio di Michele Durante Ticket sempre più alti, Pronto Soccorso intasati, visite e prestazioni ambulatoriali che richiedono tempi d’attesa elevatissimi, personale che manca, reparti ospedalieri nel caos, ospedali in fase di smantellamento, medici di base e guardie mediche spesso relegati al ruolo di compilatori di prescrizioni, rete dell’emergenza che fa acqua da tutte le parti, progressivo impoverimento dell’offerta sanitaria pubblica, deficit che non accenna a diminuire, cittadini sempre più penalizzati e comitati in rivolta: questa in estrema sintesi la fotografia dello stato della sanità pubblica molisana. In una parola: svendita. Noi di Lab riteniamo che non sia accettabile rassegnarsi a tutto questo e attendere passivamente la nomina dell’ennesimo commissario alla sanità, mentre sotto gli occhi di tutti viene smantellata la sanità pubblica e calpestato il diritto alla salute. Non siamo così presuntuosi da poter fornire da soli una ricetta per evitare il tracollo, ma intendiamo essere parte attiva della discussione sul tema della sanità ponendoci accanto ai cittadini, non solo campobassani ma di tutto il territorio regionale, e battendoci per la tutela dei loro diritti.Abbiamo accolto con non poca perplessità la convocazione in quarta commissione di comitati, sindaci e organizzazioni sindacali, che da tempo dicono la loro attraverso

la stampa e che sono mesi che chiedono un tavolo di confronto. Come inchiesta pubblica ci sembra infatti tardiva e un inutile orpello volto a cercare di ottenere una sorta di legittimazione di scelte già avvenute (con tanto di bocciatura da parte del Tavolo Tecnico), e non condivise nei tempi e nei modi opportuni con le parti sociali. Con i Piani Operativi, infatti , la mannaia si è abbattuta sulla sanità pubblica e in particolare sugli ospedali di Agnone, Larino e Venafro, lasciando inalterato il rapporto pubblico-privato del 60% contro il 40% e privando le aree periferiche non solo dell’assistenza ospedaliera ma anche di servizi essenziali e non coperti da adeguata assistenza territoriale. Pur convinti che la sanità non si fa esclusivamente con i posti letto, ci teniamo comunque a puntualizzare la necessità di un privato convenzionato che sia complementare e non sovrapposto al pubblico e limitato a quelle prestazioni che la sanità pubblica non riesce a garantire. Riteniamo che le strutture sanitarie private dovrebbero iniziare a ripensare il proprio modo di fare azienda orientandosi verso la libera iniziativa imprenditoriale e iniziando a camminare sulle proprie gambe, senza gravare su una Regione che non può più sostenerne gli oneri, magari rivolgendosi al direttamente al Ministero per l’attribuzione di risorse e posti letto.

Concordiamo che la visione di una sanità ospedalocentrica è ormai superata, ma la progettualità riguardante l’assistenza territoriale, in particolare quella oncologica, ci sembra piuttosto carente soprattutto perchè centralizza alcune prestazioni e costringe i malati a frequenti viaggi intraregionali, favorendo più o meno inconsapevolmente il deleterio e oneroso fenomeno della mobilità passiva verso le regioni limitrofe. Troviamo inammissibile che non vengano rivisti gli accreditamenti di ambulatori e laboratori privati mentre si svuotano le strutture pubbliche degli stessi servizi realmente vicini al cittadino. Si effettuano tagli lineari, si eliminano reparti e si riducono gli ospedali a scatole vuote ma non siamo convinti che questo produca un effettivo risparmio, non solo per il già citato fenomeno della mobilità passiva ma soprattutto perchè nonostante il tentativo di introdurre una contabilità analitica manca una vera politica che contrasti gli sprechi, le spese inutili, le sacche di inefficienza e di clientelismo, attraverso un attento controllo degli acquisti, degli appalti, dei bandi, dei servizi esternalizzati. Ndr: Ma Michele Durante e Lab non fanno parte organica della maggioranza di centrosinistra? E' un atto di accusa anche nei confronti della Giunta regionale? Agirà politicamente anche per correggere il tiro della proposta della Regione?


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Campobasso

Comune, si apre l'era Battista. Iafigliola presidente del Consiglio 8 luglio 2014

E' iniziata ufficialmente l'era di Antonio Battista con l'insediamento del Consiglio Comunale a Palazzo San Giorgio. L'assise è composta da 32 consiglieri, invece che da 40 come nella precedente legislatura, per effetto della spending review del governo Monti. Unico assente Alessandro Pascale (Forza Italia) per un impegno di lavoro. Il primo adempimento della nuova assise, è stata l'elezione del presidente. La maggioranza si è subito compattata, facendo convergere i suoi 20 voti su Sabino Iafigliola dei Popolari per l'Italia che non sono bastati, logicamente, per raggiungere i 2/3 richiesti dal primo scrutinio, ma che sono stati più che sufficienti per la maggioranza semplice necessaria per il secondo. Iafigliola, nel suo discorso di insediamento, ha garantito sobrietà e imparzialità, garantendo anche l'installazione di una webcam per seguire in streaming i lavori del Consiglio. Alla vice presidenza è stata eletta Maria Laura Cancellario (Democrazia Popolare che ha sostenuto il candidato sindaco, Michele Scasserra) che l'ha spuntata per un solo voto su Roberto Gravina del Movimento Cinque Stelle. Il secondo punto all'ordine del giorno ha riguardato la composizione della giunta, peraltro già nota, con Pietro Maio (Pd e anche vicesindaco), insieme alle colleghe Bibiana Chierchia e Antonella Salvatore; Salvatore Colagiovanni (Idv, ma consigliere Pdl nella passata legislatura); Massimo Sabusco (Udc,

ma all'opposizione e presidente del Consiglio cinque anni fa) ed Emma De Capoa (esterna, ma in quota Comunisti Italiani) che, però, non hanno ancora ricevuto le deleghe. L'unica di protesta è arrivata da Francesco Pilone (Democrazia Popolare): "Spero che la comunicazione non avvenga quando saremo tutti al mare...", ha detto con malcelato sarcasmo. Un po' di tensione si è registrata anche durante la nomina della commissione elettorale con Maroncelli che ha chiesto mezz'ora di pausa "per studiare meglio la materia" e anche qui Pilone non si è trattenuto: "Strano che la maggioranza non si sia consultata... C'è forse qualche problema politico?". Sono stati poi costituiti i gruppi consiliari con Giose Trivisonno capogruppo del Pd, Antonio Columbro dell'Idv, Michele Ambrosio dell'Udc e Pasquale Colarusso nei Popolari per l'Italia. Nella minoranza, Simone Cretella guiderà il M5S, Michele Coralbo il Polo Civico, Francesco Pilone Democrazia Popolare e Gino Di Bartolomeo Forza Italia. Gli altri gruppi sono monocellulari. Per la commissione elettorale sono stati eletti Michele Ambrosio e Francesco Di Bernardo per la maggioranza e Alberto Tramontano per l'opposizione. Al termine della seduta, il sindaco Battista ha annunciato che a breve saranno rese note le deleghe degli assessori. Del resto, il tempo stringe e il primo cittadino lo sa bene. Adimo

Sociale, l'ambito aderisce all'home Care

Il programma prevede interventi in favore dei soggetti non autosufficienti e fragili

Avicoop Molise, la nuova struttura E' stato costituito e registrato da un gruppo di lavoro della filiera avicola

L’Ambito Territoriale Sociale con Comune capofila Campobasso, comprendente 24 amministrazioni comunali dell’area, ha aderito al progetto nazionale denominato “ Home Care Premium” proposto dall’INPS – Gestione ex INPDAP, che prevede interventi in favore di soggetti NON autosufficienti e fragili, nonché azioni di prevenzione della non autosufficienza e del decadimento cognitivo, attraverso progetti innovativi e sperimentali di Assistenza Domiciliare. Il progetto, diretto ai dipendenti e pensionati pubblici utenti della gestione Ex INPDAP, loro coniugi conviventi e loro familiari di primo grado NON autosufficienti residenti nei Comuni dell’Ambito Sociale, ad oggi sono 153 i beneficiari, è articolato in “prestazioni socio assistenziali prevalenti” a cura di “Family Care Givers” e “prestazioni socio assistenziali integrative” a cura dell’Ambito Sociale attraverso il Raggruppamento temporaneo d’imprese AWA, affidatario del suddetto

progetto. L’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso e il Raggruppamento AWA hanno organizzato un corso di formazione a titolo gratuito, che si articola in due giornate 11/16 luglio 2014, per operatori (Assistenti Familiari, Colf, Badanti, Volontari) e familiari coinvolti nelle attività di Assistenza domiciliare.Venerdì enerdì 11 luglio 2014, alle ore 10.00, presso il Palazzo ex GIL – Fondazione Molise Cultura, in Campobasso, è prevista la presentazione del suddetto corso con i saluti di: Raffaele D’Elia (Presidente Gruppo AWA) Vincenzo De Marco (Responsabile Ufficio di Piano – ATS Campobasso) Fabrizio Giorgilli (Direttore Regionale Vicario INPS – Molise) Maurizio Mastropietro (Responsabile Regionale Welfare INPS – Molise) Antonio Battista (Sindaco Comune Campobasso – Capofila ATS) Michele Petraroia (Vice – Presidente e Assessore Regionale Politiche Sociali)

BOJANO. In data 4 Luglio 2014 è stato costituito e registrato da un gruppo di lavoratori della filiera avicola il COMITATO PROMOTORE denominato “Per la costituzione della nuova cooperativa avicola molisana” o in breve “AVICOOP MATESE”, con lo scopo di promuovere e conseguire la costituzione di una cooperativa di lavoratori del settore avicolo basata sul ripristino delle lavorazioni nello stabilimento produttivo GAM o in altro immobile da destinarsi a tale uso. E’ senza fini di lucro ed ha l’obiettivo di tutelare e rivalorizzare questo ed altri beni legati alla filiera, favorendone al contempo lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, mettendoli in condizione di creare benessere per la comunità di riferimento.Il Comitato, che già conta su numerose adesioni, indice un’assemblea pubblica il giorno Mercoledì 9 Luglio 2014 alle ore 17,30 presso l’oratorio della chiesa di S. Erasmo sita in Bojano, allo scopo di fornire tutti i chiarimenti necessari sull’iniziativa intrapresa.


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Campobasso

8 luglio 2014

Riportare attraverso appuntamenti musicali i cittadini nei luoghi simbolo della città è una missione da sostenere, una iniziativa da sollecitare, una opportunità da non mancare

La Villa comunale “De Capoa”, dall’impareggiabile bellezza di giardino all’italiana, e il Castello Monforte, coi suoi 6 secoli di storia, dovrebbero essere finalmente una scelta programmatica e culturale dell’amministrazione di Palazzo san Giorgio Il sindaco Battista e il presidente del Conservatorio, Giovanni Cannata, è sperabile vorranno intendersi nella comune volontà di avviare la rinascita di una collettività che appena pochi decenni addietro aveva una sua identità legata alle tradizioni, alla cura estetica e qualitativa degli spazi comuni, dei monumenti, delle testimonianze e dei valori ambientali Nel deserto dell’estate 2009 spuntò una rosa fatta di buona musica (For children, Mattino d’estate,Vitalità e Rapsodia sinfonica di Antonio Di Iorio, e Bolero di Maurice Ravel), bene orchestrata e molto gradita anche per la proprietà dei luoghi prescelti per essere eseguita: la settecentesca Villa De Capoa e il quattrocentesco Castello Monforte. Citazioni significative del territorio cittadino degne davvero di essere esaltate con manifestazioni di qualità. Un modo apprezzabile di coniugare la nobiltà della musica con la nobiltà dei luoghi. Propositi e linguaggi degni di nota. Merito dell’amministrazione del tempo e del Conservatorio “Lorenzo Perosi. Eccellente la prestazione dell’orchestra sinfonica giovanile, costituita nel febbraio 2009 su progetto di Maria Grazia Zagane, docente di pianoforte principale, composta di 68 elementi, allievi dei corsi inferiori, dell’età compresa tra gli otto e i diciotto anni, per essere preparati al mondo della musica professionale. Abbiamo ricordato questa circostanza con l’intento confessato di poterla vedere riproposta dall’amministrazione appena salita a Palazzo san Giorgio e dal Conservatorio. Crediamo esistano oggi più d’allora le motivazioni per una collaborazione in grado di soccorrere la povertà d’iniziative culturali del Comune e l’opportunità di rendere il Conservatorio una presenza viva, un riferimento costante, un mezzo diretto, una possibilità concreta di infondere e diffondere la bellezza e la cultura della musica portandola nei luoghi in cui anche la suggestione di-

venta una componente emotiva. Sollecitare, motivandola, la frequentazione della Villa comunale “De Capoa”, dall’impareggiabile bellezza di giardino all’italiana, e del Castello Monforte coi suoi 6 secoli di storia, dovrebbe essere finalmente una scelta programmatica e culturale, una lievitazione del gusto per il bello e per la conoscenza delle pagine più importanti della storia locale, in una città da anni sopraffatta dal qualunquismo, dal pressapochismo, e dalla indifferenza. Il sindaco Battista e il presidente del Conservatorio, Giovanni Cannata, è sperabile vorranno intendersi su questa e su altre iniziative nella comune volontà di avviare la rinascita di una collet-

tività che appena pochi decenni addietro aveva una sua identità legata alle tradizioni, alla cura estetica e qualitativa degli spazi comuni, dei monumenti, delle testimonianze e dei valori ambientali. Riportare attraverso appuntamenti musicali i cittadini nei luoghi simbolo della città è una missione da sostenere, una iniziativa da sollecitare, una opportunità da non mancare. Il Conservatorio è il presidio musicale di maggiore prestigio e accessibilità che rimane disponibile alla collettività cittadina dopo che la dabbenaggine amministrativa della giunta regionale e l’ignoranza musicale del consigliere regionale delegato alla cultura hanno generato lo scioglimento dell’Orchestra stabile del Molise creata dalla Fondazione Molise Cultura. Un atto d’imperio che ha mostrato in maniera eclatante la faziosità di un governo la cui destinazione sarebbe assecondare lo sviluppo economico e la crescita culturale dei molisani e non già il loro avvilimento. Il sindaco Battista dovrebbe pertanto avvertire e fare sua l’esigenza di un cambiamento in direzione di un governo cittadino aperto alle migliori espressioni artistiche e musicali, alle varie sensibilità culturali, ad un modello di vita in cui trovi cittadinanza la vocazione al bello, ai valori estetici, alla superiore qualità della vita. In simile contesto la possibilità di dialogare con il Conservatorio “Perosi” per una collaborazione intensa e sistematica costituirebbe la chiave di volta di un progetto ambizioso e di lunga durata. Dardo

Jazz in campo, la decima edizione La manifestazione si avrà a partire dal 20 fino al 23 luglio CAMPODIPIETRA. È stata presentata, presso la ex-Gil la decima edizione del festival musicale di Campodipietra, Jazz in Campo.Un evento, tra i meglio organizzati e più longevi del Molise che spegne la decima candeline, grazie alla perseveranza dell’amministrazione comunale guidata fino allo scorso anno da Gianluca Cefaratti, mente e

cuore della manifestazione, oggi sostituito da Peppe Notartomaso che ha raccolto l’invito a proseguire sullo stesso tracciato.A fare gli onori di casa il consigliere delegato alle attività culturali Nico Ioffredi che nell’occasione ha presentato anche il nuovo logo che sarà presente sulle attività sponsorizzate dall’assessorato regionale alla cul-

tura.Una tre giorni che partirà il 20 luglio e terminerà il 23 dello stesso mese e che nuovamente si rivelerà di grande spessore dal punto di vista artistico.A calcare la scena di Jazz in Campo 2014 il pianista Gonzalo Rubalcaba, Jose Luisa Gutierrez e la Eletnik Band e Minino Garay y los Tambores del Sur.

A collaborare, come sempre, con l’organizzazione diretta da Giovannino Giangiacomo, anche la locale proloco.Il tema dell’edizione 2014 è la passione che accomunerà i concerti serali che come sempre saranno abbinati da estemporanee pittoriche, gastronomia e le immancabili jam session che seguiranno ogni evento. Sono previsti dal cartellone anche eventi che avranno come protagonisti musicisti molisani, tra cui Pino de Vivo, Oreste Sbarra, Willi Trivelli, Giordano Carnevale e Simone Pace che avranno il compito di aprire la serata ai Big.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 141 - MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

8 luglio 2014

L'assessore rilancia con fora una serie di iniziative per valorizzare il territorio

Venafro punta sul turismo VENAFRO. L’Assessore al turismo continua il percorso di promozione turistica nel nostro territorio con il progetto interregionale che coinvolge l’Oasi “Le Mortine” e la Cipresseta di Fontegreca. “L’evento ha già avuto un primo riscontro in occasione della opportunità offertaci da Expo 2015 sul tema della promozione e valorizzazione del nostro territorio”, inizia così il suo discorso circa il turismo, l’assessore, che così continua: “Certo noi amministratori non siamo responsabili per la situazione che abbiamo trovato ma lo saremo se non facciamo niente per cambiarla ed è per questo che attraverso il rafforzamento e la promozione di eventi, di accordi commerciali, di tavoli tecnici, di valorizzazione dei siti archeologici e di formazione anche di operatori turistici, stiamo cercando di dare un concreto contributo per far si che il, nostro territorio torni ad imboccare la strada della crescita a condizione però che vi sia il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati. Desidero ringraziare Assoretipmi, che ha voluto aderire a questo progetto e congratularmi con l’associazione composta da qualificati professionisti ed imprenditori in grado di supportare nelle varie fasi di progettazione ed organizzazione il processo di costituzione di reti di impresa.

Il turismo rappresenta un’attività economica di importanza notevole ed una delle risorse principali del nostro territorio. Oggi più che mai per essere competitivi e portare avanti efficaci politiche di marketing-territoriale è necessario valorizzare l’offerta turistica del territorio in un sistema integrato. Come assessore al turismo intendo valorizzare le ricchezze naturali e storiche integrandole con tutte le componenti che caratterizzano l’offerta turistica di un territorio: ambiente, ricettività, artigianato, gastronomia, prodotti tipici garantendo la qualità dei servizi e la soddisfazione degli ospiti. A breve sarà approvato un regolamento comunale di informazione turistica il cui ufficio sarà collocato all’interno di siti culturali o comunali con uno o più sportelli informativi stagionali o permanenti. Per la gestione dell’ufficio si sta pensando di stipulare una convenzione con le associazioni presenti sul territorio o con eventuale altro personale esterno privilegiando le figure volontarie del servizio civile, civico etc. A tale proposito rivolgo un caloroso appello a tutti i soggetti ( Enti, Associazioni, Esercenti, Privati) che hanno interesse allo sviluppo turistico della nostra tanto amata Venafro.”

Rubinetti a secco da 40 giorni A Pescopennataro è vera emergenza proprio mentre la stagione estiva fa sentire il caldo

PESCOPENNATARO. E’ possibile mai che nel 2014, un paese possa vivere senza acqua potabile, bene primario e fondamentale per la saluta dell’uomo? Ebbene, la risposta pare sia positiva, nel piccolo centro molisano, che da circa 40 giorni è a secco.

Dopo analisi svolte dall’Asrem di Agnone, infatti, il primo cittadino di Pescopennataro, Pompilio Sciulli, ha emesso un’ordinanza relativa alla “non conformità (decreto legislativo n. 31 del 2001) dell’acqua destinata al consumo umano”. Da maggio però non c’è stata alcuna revoca del

provvedimento. Rubinetti chiusi, così, da ben 40 giorni nel paesino dell’Alto Molise. I pescolani sono in preda alla disperazione. Nonostante le lamentele provocate dai disagi di questa mancanza “tutto tace”, sostengono gli abitanti del sito, ma la loro rabbia continua a crescere.

Sezione Avis: 30 anni di solidarietà e cultura

A Carovilli convegno sulle malattie del sangue e concerto di arpa Compie trent'anni la sezione dell'AVIS di Carovilli ed i suoi affezionatissimi iscritti, donatori pluriennali, hanno deciso di festeggiare la ricorrenza in modo particolare: dedicando, cioè, un qualificato convegno all'ematologia che si terrà nei locali della Società Operaia sabato 12 luglio alle ore 11,00. "Crediamo che l'Avis, come l'abbiamo concepita noi – spiega Serafino Di Giacomo, ex Presidente, membro del Direttivo e organizzatore dell'evento, oltre che ex sindaco di Carovilli – sia portatrice di fondamentali principi di solidarietà umana, ma anche promotrice di cultura medico-sanitaria e, perché no, di cultura in senso generale. Per questi motivi e per migliorare le conoscenze dei nostri concittadini abbiamo chiamato tre grandi studiosi delle malattie del sangue, che ringraziamo di cuore, ed abbiamo accettato con entusiasmo la proposta della Pro Loco di Carovilli, su iniziativa della Presidente, Marina Paglione, di associare al convegno, la sera precedente, un concerto musicale di arpa". Sul tema "L'impegno trasfusionale nelle malattie ematologiche e nei traumi gravi" terrà una relazione il Dr. Moreno Cassetti che è responsabile di diagnostica e terapia dell'emostasi presso l'Azienda ospedaliera "Santa Maria" di Terni e Presidente dell'associazione "Damiano per l'ematologia" di Terni. Il Prof. Giancarlo Isacchi, che è Ordinario di Immunoematologia e Direttore della scuola di specializzazione di Patologia clinica presso l'Università Tor Vergata di Roma e Primario di Immunoematologia e Medicina trasfusionale presso l'ospedale pediatrico "Bambino Gesù" di Roma affronterà il tema "Le componenti cellulari del sangue e le loro patologie". La Prof.ssa Cristina Mecucci, che è Ordi-

nario nella sezione di ematologia del dipartimento di medicina clinica dell'Università di Perugia e responsabile dell'Unità genomica e postgenomica dei tumori presso l'Ospedale "Santa Maria della Misericordia" di Perugia, affronterà il tema: "La leucemia è una malattia del DNA". A coronamento dei festeggiamenti per la importante ricorrenza, la Pro Loco "Monteferrante" di Carovilli, per iniziativa della Presidente Marina Paglione, anche lei tra i fondatori della sezione AVIS, proporrà un evento di aggregazione e di svago a sfondo culturale con il concerto d'arpa della musicista Tiziana Tamasi che nell'occasione si farà accompagnare dalla sua più talentuosa allieva: Tosca Tavaniello, cui di recente è stato assegnato il premio "Gran Prix de France" 2014. Il concerto si terrà venerdì 11 luglio presso la chiesa del Carmelo di Carovilli alle ore 19,00. La storia di questi trenta anni della sezione si può ricostruire così: l'AVIS è nata a Carovilli semplicemente perché il carovillese, come sostiene qualcuno, ha sempre avuto la predisposizione a donare il sangue. Infatti, ogni volta che, per un intervento chirurgico di qualche concittadino, l'ospedale chiedeva sacche di sangue si presentava un numero di donatori triplo rispetto alla richiesta e donavano tutti. Allora venne spontaneo chiedersi se non era il caso di ufficializzare questa pratica e dare al fenomeno delle regole. Nel 1981 nell'ambito del direttivo della ProLoco venne lanciata l'idea di creare un gruppo interno di donatori di sangue, convinti che in un paesino come il nostro non fosse possibile creare un sezione AVIS. Presidente dell'AVIS regionale era allora un ispettore del lavoro di Campobasso: Nico-

lino Scarano. Venne a Carovilli e con la sua forte personalità e con la ferma convinzione nella missione dell'AVIS e del volontariato in generale fu di grande aiuto, tanto che nel febbraio del 1982, alla presenza di oltre cento persone, venne fondata la sezione AVIS. Come primo Presidente fu eletto Serafino Di Giacomo. Erano allora 110 gli iscritti e 80 i donatori; la sezione con il miglior rapporto in Italia tra donatori e abitanti e con le 75 donazioni a fine anno la sezione di Carovilli risultò quella col miglior rapporto donazioni/abitanti. Ma il verbale di quella Assemblea non venne inviato prontamente dal Presidente regionale alla sede nazionale di Milano; passarono due anni e fu spedito solo dopo aver

aggiornato la data al 1984. Per questo motivo il trentennale si celebra quest'anno, mentre in realtà la sezione opera da trentadue anni. Intanto i carovillesi continuarono a donare in tutti gli ospedali della Provincia di Isernia e anche di quelle limitrofe e non, anche perché allora le altre sezioni molisane, ad eccezione di quella di Campobasso, esistevano solo sulla carta. Nell'autunno del 1982, il direttivo di Carovilli insieme a Nicola Scarano furono presenti alla fondazione della sezione di Agnone. Oggi i soci sono circa 130 di cui 70/75 donatori ed effettuano un centinaio di donazioni annue. Tra i donatori e gli ex donatori ve ne sono alcuni che hanno donato 50, 60 e anche 70 volte e saranno premiati con medaglia d'oro, come prevede lo Statuto, nella manifestazione che si terrà a fine luglio.

Si erano dispersi, ritrovati Lieto fine per due pescatori sul fiume Trigno nei pressi del comune di Carovilli Isernia. Si è conclusa con successo la ricerca di due pescatori dispersi lungo il fiume Trigno nel comune di Carovilli .I due amici residenti a Isernia e Carpinone, a causa dell’impervia e folta vegetazione non sono riusciti a ritrovare un sentiero utile per ritornare sulla strada. Dopo vari tentativi, esausti, visto l’imbrunire hanno chiamato i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Isernia; in base alle indicazioni date dai dispersi la Sala Operativa 115 ha

eseguito una geolocalizzazione degli stesso riuscendo ad indirizzare le squadre di ricerca. Le squadre dei Vigili del fuoco in base alle indicazioni hanno percorso a piedi, dato l’impervietà del territorio, circa due km dalla strada riuscendo a rintracciare i dispersi con l’uso della cartografia utilizzando tecniche di ricerche apposite.I due dispersi pur in evidente stato di agitazione sono stati ritrovati sani e salvi e infine condotti in luogo sicuro.


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Termoli

8 luglio 2014

Batte la testa cadendo per le scale: prognosi riservata per una donna LITORALE – Una donna 65enne di Campomarino si trova ricoverata in gravi condizioni al Neuromed di Pozzilli per il trauma riportato in una caduta. Intorno alle 8 di ieri la donna stava scendendo le scale della propria abitazione quando, a seguito di una scivolata o un capogiro, è scivo-

lata battendo violentemente il capo e perso i sensi. Soccorsa dai familiari e vedendola dolorante e semi cosciente hanno deciso di trasportarla al Pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli dove è stata sottoposta a vari esami. Proprio a seguito dei risultati cli-

Al via servizio Info Poi e distribuzione la guida turistica della città TERMOLI - Torna anche quest’anno il servizio Info Point organizzato dalla Publisystem Editor Promotouring, editrice da 26 anni della Guida Turistica di Termoli. Dal 15 Luglio fino al 31 agosto, come già nei due anni precedenti, sarà allestito un Info Point in piazza Duomo presso i locali messi a disposizione dal pub Parini. Operatrici multilingua dalle 18,30 alle 22,30 saranno a disposizione dei turisti per effettuare visite guidate, prenotazioni ristoranti e strutture ricettive, distribuzione della Guida Turistica ed altro materiale informativo su Termoli, il Molise e le Isole Tremiti. Nell’Info Point, di nuova concezione, saranno inoltre proiettati video su Termoli ed il Molise e sarà presente un’esposizione di prodotti tipici alimentari ed artigianali sia locali che molisani. I prodotti, che non sono in vendita, permetteranno ai turisti di conoscere meglio la città di Termoli e la Regione Molise. Grazie alla collaborazione con la Progeform sarà possibile richiedere presso l’Info Point la card per accedere ad una wi-fi gratuita. Saranno inoltre allestiti 8 “Info Point Diffusi” dislocati sul territorio presso 7 lidi balneari dei due lungomari e presso l’imbarco Isole Tremiti. Gli info point diffusi sono un’idea della Publisystem che lo scorso anno è stata molto apprezzata dai turisti. Nelle strutture ricettive indicate sul lato strada da apposita insegna, vengono allestite pareti attrezzate con tutte le informazioni turistiche ed i programmi manifestazioni della costa. E’ possibile inoltre prelevare materiale informativo cartaceo che viene periodicamente fornito dalla Publisystem alle aziende. Da sottolineare che gli Info Point non ricevono contributi pubblici ma sono finanziati completamente dalla Publisystem, grazie alle aziende pubblicizzate sulla “Guida Turistica di

Termoli” e quest’anno dalla Cogaspiù che ha partecipato con un contributo di 500 € all’iniziativa. Dal 2 luglio inoltre la Publisystem ha distribuito in circa 300 punti dislocati sul territorio di Termoli e del Basso Molise (aziende pubblicizzate, agenzie di viaggio, strutture ricettive, imbarco Isole Tremiti, edicole azienda soggiorno ecc.) la 26° edizione della Guida Turistica di Termoli, un prodotto editoriale tascabile stampato in 15.000 copie su carta patinata, contenente tutte le informazioni utili ai turisti che visitano la città. In copertina la splendida foto di Maurizio Perrotta, vincitore della terza edizione del concorso fotografico per non professionisti “La tua foto in copertina”. Novità dell’anno il nuovo Portale turistico collegato alla Guida cartacea che all’indirizzo www.guidaturisticatermoli.it , fornisce informazioni dettagliate sulla città di Termoli e sul Molise. Il portale riserva molte novità tra le quali: una selezione di circa 50 foto d’epoca di Termoli in alta definizione gentilmente concesse dall’editore Stefano Leone; un’ampia sezione dedicata alla città curata da Lucia Checchia, dottore magistrale in Archeologia; 8 dettagliati itinerari turistici molisani e, tra le altre cose, 3 video in cui il turista viene virtualmente accompagnato da 3 operatrici della Turismol a visitare il Borgo Antico, la Cattedrale ed il Castello Svevo. In anteprima, nella home page del sito web, viene presentato il video sulla città di Termoli che nel mese di maggio è stato proiettato a Bergamo dal Lions Club Host di Termoli in occasione dell’XI Congresso Nazionale Città Murate. Il video, che ha riscosso un notevole successo tra il pubblico presente, è stato realizzato gratuitamente dalla Publisystem vista l’importanza che l’evento avrebbe potuto avere per la promozione turistica della città.

nici, i medicin del nosocomio termolese hanno deciso il suo immediato trasferimento a Pozzilli avendo riscontrato un forte trauma cranico. La donna potrebbe aver bisogno di essere sottoposta ad intervento chirurgico specialistico. Fino a ieri sera la prognosi era riservata.

Giornata mondiale per la salute della donna TERMOLI – Oggi l’Associazione Italiana di Urologia Ginecologica e del pavimento pelvico (A.I.U.G.), ha ideato e promosso WWPC (World Woman Perineal Care), una giornata mondiale dedicata alla salute della donna. Il dottor Bernardino Molinari, direttore dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale

San Timoteo di Termoli e responsabile regionale AIUG, comunica che l’ambulatorio dedicato resterà aperto gratuitamente al pubblico per l’intera giornata. Nell’occasione gli specialisti saranno a disposizione per favorire informazioni su: “Il Perineo: prevenzione e cura”.

Iniziata la quarta settimana di “Educamp” del Coni LITORALE – Ha preso il viapresso l’Happy Family la quarta ed ultima settimana di “Educamp” estivo organizzato dalla delegazione di Campobasso del Coni Molise. I bambini con i propri familiari sono stati accolti nell’anfiteatro del villaggio dal delegato del Coni Campobasso Antonio Rosari e dal Diret-

tore del Camp Pina Calcagnile. Il campus è riservato agli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado e praticheranno, come nelle tre precedenti settimane, attività sportive quali: atletica leggera, calcio, pallavolo, pallacanestro, tennis, nuoto, karate e scherma), seguiti da educatori sportivi laureati in scienze motorie,

uno ogni 10 partecipanti, con un docente esperto supervisore della programmazione delle attività e con un gruppo di animatori che organizzerà i momenti non sportivi. La quarta settimana di “Educamp” 2014 si concluderà sabato 12 luglio con una festa e la consegna degli attestati di partecipazione a tutti i partecipanti.

Presentato il libro “Provvidenti – note di storia antica e contemporanea” TERMOLI – E’ stato presentato il libro del dottor Giovannino De Vito “Provvidenti – note di storia antica e contemporanea” alla terza ristampa. L’autore, ex primario del reparto di Patologia Clinica presso l’ospedale San Timoteo, è stato sempre uno studioso degli avvenimenti storici che hanno interessato il Molise e, in modo particolare, quelli dell’area centro molisana. Socio decano e fondatore dell’Associazione Archeoclub di Termoli, De Vito ha spento le sue prime 90 candeline qualche settimana fa. Il libro si diversifica da quelli precedenti perché è stato stampato nella doppia versione italiano-inglese per poter essere inviato ai tanti corregionali residenti in America e in Canada interessati agli avvenimenti storici del Molise. Nel volume non si parla solo di Provvidenti, questo piccolo centro del Molise paese natio del dottore De Vito e del quale lui è stato anche sindaco per sette anni, ma si trattano anche importantissimi avvenimenti storici di rilevanza nazionale. Numerosi i soci dell’Archeoclub e gli amici presenti alla manifestazione che ha visto la presenza di

Franca Sciarretta, socia dell’associazione e valente attrice locale, leggere alcuni capitoli estratti dal libro. La presentazione è stata arricchita con la proiezione di numerose diapositive collegate al contenuto dei diversi capitoli del libro realizzati dal Presidente dell’Archeoclub locale Oscar De Lena che poi, alla conclusione, ha fatto dono al dott. De Vito di una targa ricordo.


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Termoli

8 luglio 2014

SAPPE: “Nessuna protesta dei detenuti contro parole del Papa “Destituita di ogni fondamento astensione da messa in carcere a Larino” ROMA – Ha destato molto clamore non solo in Molise ma a livello nazionale la notizia sulla protesta e l’astensione dalla Messa da parte dei detenuti del Carcere di Larino per protesta contro le parole di

scomunica dette dal Papa nei confronti dei mafiosi durante la sua recente visita in Molise. Sul caso interviene con un documento, e smentisce la notizia, Donato Capece, segretario generale del Sindacato

Il vescovo ha incontrato i detenuti e detto messa nel carcere LARINO – Domenica mattina il Vescovo diocesano, monsignor Gianfranco De Luca, è stato nel carcere di Larino a celebrare la S. Messa, su invito del cappellano, don Marco Colonna. “Papa Francesco, parlando ai detenuti della Casa circondariale di Isernia, riferendosi all’azione misericordiosa di Dio che rende la sofferenza originata dai propri errori luogo di purificazione e di crescita, diceva: “La cosa più importante è ciò che fa Dio con noi: ci prende per mano e ci aiuta ad andare avanti. E questo si chiama speranza!”. Un giovane, con lo stesso nome del papa, Francesco, detenuto nel Carcere di Larino, accogliendomi a nome di tutti, mi ha consegnato un messaggio da trasmettere all’esterno, dice così: “È vero oggi è difficile vivere affrontando non soltanto la crisi economica, disoccupazione, malattie delusioni, fame e povertà. È in questi momenti che ci abbandoniamo alla tentazione e concediamo la nostra anima al diavolo. Ma noi inviamo un messaggio a tutti coloro che sono in difficoltà: non arrendetevi! Reagite ai problemi e pensate al valore della vita e delle nostre famiglie. È vero che a volte con le nostre sole forze è impossibile resistere, specie chi lotta contro i propri appetiti, ma in questi momenti dovete pensare a Gesù Cristo al Suo Esempio, lui che ha lottato nel deserto, mentre agonizzava sulla croce, mentre grida di aver sete. Egli ha sofferto tutto ciò che noi possiamo soffrire ed ha vinto. Confidando nella Parola di Dio. Perciò quando il nostro orizzonte è oscuro, quando tutto sembra finito, rifugiatevi in Dio nella Sua Parola, in ciò che Gesù ha detto: “fatevi coraggio, Io ho vinto il mondo!!!” Egli ha vinto l’impossibile e per questo anche voi vincerete i vostri problemi. Preghiamo per loro e per i detenuti che si sono tolti la vita in carcere. Il segreto della vita e non arrendersi mai, non arrendetevi mai perché dopo il tramonto c’è sempre l’alba”. L’annuncio del Papa è già operante nel cuore di questo fratello e di quanti si riconoscono nel saluto che lui, come portavoce degli altri, mi ha rivolto. Anche le domande, le inquietudini interiori e il senso di disagio che l’omelia pronunciata da Papa Francesco a Sibari, in Calabria, ha suscitato in molti, che hanno manifestato il desiderio di approfondire e di comprendere, conferma la giustezza dell’approccio di Papa Francesco con la realtà della detenzione: “Pensare che l'ordine interiore di una persona si corregga soltanto “a bastonate” - non so se si dica così –, che si corregga soltanto con la punizione, questo non è di Dio, questo è sbagliato. Alcuni pensano: “No, no, si deve punire di più, più anni, di più!”. Questo non risolve niente, niente! Ingabbiare la gente perché – scusatemi la parola – per il solo fatto che se sta dentro siamo sicuri, questo non serve, non ci aiuta”. Certamente quanto Papa Francesco afferma non risulta essere la soluzione, ma attiva dei processi; certamente non ci lascia quieti, scomoda; invita ad uscire dalle proprie sicurezze e ad aprirsi al nuovo che è davanti a noi. Così ci fa passare dai diritti proclamati e solennemente definiti, alla giustizia ricercata e vissuta dentro le relazioni quotidiane, dall’essere farisei che si arroccano nella certezza della legge a samaritani che si impegnano nel farsi compagni di viaggio dei vari malcapitati che incontrano lungo la strada; da giudici asettici a fratelli misericordiosi. Certamente mi ha inquietato come uomo e interrogato come Vescovo la confidenza che il Papa ha fatto ai detenuti di Isernia: “E io vorrei... mi viene adesso di dirlo, perché sempre lo sento, anche quando ogni 15 giorni telefono ad un carcere di Buenos Aires, dove ci sono giovani e parliamo un po' al telefono. Vi faccio una confidenza. Quando io mi incontro con uno di voi, che è in una casa circondariale, che sta camminando verso il reinserimento, ma che è recluso, sinceramente mi faccio questa domanda: perché lui e non io? Lo sento così. E' un mistero. Ma partendo da questo sentimento, da questo sentire io vi accompagno”. Gianfranco De Luca

Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE). “E’ destituita di ogni fondamento la notizia, diffusa dal Vescovo di Campobasso Bregantini, su un presunto sciopero dei detenuti ad Alta sicurezza del carcere di Larino contro la scomunica del Papa ai mafiosi. Il clamore mediatico di questa falsa notizia sta ingenerando preoccupazioni nei detenuti, che temono inasprimenti e reazioni rispetto ad un fatto che, ripeto, non è accaduto. I poliziotti penitenziari di Larino – continua la nota - ci hanno confermato che la situazione non è affatto quella che è stata rappresentata dal Vescovo. Non c’è stato cioè nessuno sciopero dalla Santa Messa e la situazione interna è assolutamente tranquilla e sotto il controllo della Polizia Penitenziaria.

Qualsiasi indagine interna e ministeriale lo potrà accertare. Ora i detenuti stanno contattando le famiglie per tranquillizzarle su quel che è stato detto su giornali e tv che, ripeto, non è affatto avvenuto.Quando si fanno certe afferma-

zioni, bisognerebbe prima accertarsi che abbiano un fondamento di verità - conclude Capece - perché altrimenti si potrebbero ingenerare allarmismi inutili e determinare altrettanto inutili tensioni interne nelle carceri”.

Fai Cisl: "l'Anci deve una risposta ai sindacati sul contratto nazionale degli operai forestali" ROMA - La Segreteria nazionale della Fai Cisl – si legge in una nota – nell’ultima riunione ha dovuto suo malgrado registrare il persistente silenzio dell'Anci riguardo al problema del contratto nazionale dei Forestali. "Dopo molteplici interventi ufficiosi e ufficiali negli ultimi sei mesi di Fai Flai e Uila verso il Presidente Fassino - dichiara Augusto Cianfoni Segretario generale di Fai Cisl - a tutt’oggi non abbiamo avuto risposte concrete circa la convocazione del Tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale di 85 mila operai e tecnici forestali, scaduto il

31 dicembre 2012”. “Da quando l'Unione delle Comunità Montane (Uncem) è confluita in Anci - aggiunge Claudio Risso, responsabile Fai del settore - ne abbiamo perso le tracce". "Il Premier Renzi - secondo Cianfoni - assuma attraverso una concertata regia tra Palazzo Chigi, il Ministero delle Autonomie e quelli dell'Ambiente e del Lavoro che interdica lassismi e scaricabarili che concorrono a mostrare l'azione del suo Governo soltanto come una fiera di belle parole e di vanesie promesse. Mentre la Sardegna brucia e alla vigilia dei dispendiosissimi voli di Canadair e di

elicottei per lo spegnimento degli incendi boschivi, qualcuno dovrebbe convocare un Tavolo di coordinamento per pianificare azioni preventive tra le quali il lavoro a terra degli operai Forestali resta quello più efficace." Dal Premier Renzi vorremmo - conclude il Segretario generale della Fai che usasse la sua apprezzabile determinazione per interdire una volta per sempre l'indegno banchetto che la peggiore politica e la pessima burocrazia statale e regionale ogni anno, in estate e in autunno, consumano col pronto soccorso ai danni del Paese".

Sostegno all’estate montenerese, vicesindaco ringrazia la struttura e le associazioni MONTENERO DI BISACCIA – Il vicesindaco con delega al Turismo Giuseppe Di Pinto ringrazia i dipendenti comunali e i rappresentanti delle associazioni locali per il sostegno ricevuto nell'ambito dell'organizzazione dell'Estate Montenerese. “Anche quest'anno - dichiara il vicesindaco - posso affermare di essere particolarmente fiero della composizione di questo cartellone estivo. Essendo ormai arrivato al decimo anno di attività in qualità di amministratore comunale, oltre che all'organizzazione dell'ultimo programma estivo di questo mandato, sento la necessità di dover ringraziare tutte le associazioni locali che hanno contribuito alla realizzazione degli eventi inseriti nei cartelloni estivi degli ultimi dieci anni. Siamo partiti da piccoli appuntamenti, per passare a serate più importanti che sono cresciute man mano fino ad arrivare a grandi eventi con la partecipazione di personaggi televisivi conosciuti da tutti. Ringrazio quindi di cuore l'intera struttura comunale, il Settore Manutenzione e

quello degli Affari Generali, i vari uffici e lo staff del sindaco, che hanno contribuito a supportare in maniera determinante l'organizzazione degli eventi nell'arco degli ultimi cinque anni e nella consiliatura precedente. Un ulteriore e doveroso ringraziamento lo rivolgo al Settore Vigilanza, ai Carabinieri e alla Protezione Civile, per il fondamentale contributo dato nella gestione delle serate più impegnative. Mi rendo conto che in alcuni casi, come in occasione dei grandi eventi, si siano potuti creare piccoli problemi di traffico; la cittadinanza, però, ha dimostrato di saper ben tollerare qualche ora di disagio, ben consapevole della vocazione turistica del nostro territorio: grazie quindi ai miei concittadini. Anche per l'Estate Montenerese 2014 abbiamo previsto grandi appuntamenti, con l'aggiunta di alcune novità, finalizzate prima di tutto a far conoscere il nostro paese nelle sue zone più caratteristiche. Ogni genere musicale sarà rappresentato: dal folklore alle cover di gruppi famosi, dalla taranta all'esibizione di interessanti

gruppi locali; appuntamenti di spicco saranno quelli con gli Anemamè (11 luglio) ed Enrico Capuano (12 luglio), quest'ultimo accreditato come uno dei massimi rappresentanti a livello internazionale di musica folk-rock. Altri personaggi molto conosciuti nelle regioni limitrofe e che saranno presenti questa Estate a Montenero, saranno Vittorio il Fenomeno (22 luglio) e Roby Santini (2 Agosto). Molto seguite, come da tradizione, saranno anche le feste religiose che si svolgeranno a Montebello e alla Marina di Montenero di Bisaccia, da tutti conosciuta come Costa Verde: a questo proposito approfitto dell'occasione per ringraziare Don Luigi e Don Luciano, che stanno guidando con grande impegno e dedizione le comunità parrocchiali del nostro paese. Ricordo – conclude Giuseppe Di Pinto -, che presso la Marina di Montenero di Bisaccia - Costa Verde, nei mesi di luglio e agosto, saranno regolarmente celebrate le Sante Messe domenicali alle ore 19,30. Non resta che augurare a tutti una felice Estate".



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Opinioni

8 luglio 2014

Legambiente e Altreconomia presentano i risultati dell’indagine “Regioni Imbottigliate” sui canoni di concessione per le acque minerali Promosse soltanto Sicilia e Lazio

Acqua, le Regioni continuano a chiedere canoni ridicoli agli imbottigliatori ’acqua in bottiglia non conosce crisi. Nel 2012 i consumi sono addirittura cresciuti rispetto all’anno precedente, passando a 192 litri d’acqua minerale per abitante. Più di una bottiglietta da mezzo litro al giorno a testa -nell’80% dei casi di plasticache conferma il primato europeo del nostro Paese: 12,4 miliardi di litri imbottigliati, per un giro d’affari da 2,3 miliardi di euro in mano a 156 società e 296 diversi marchi. Un’attività che ha un grande impatto ambientale. Per soddisfare l’incomprensibile sete di acqua minerale degli italiani vengono infatti utilizzate oltre 6 miliardi di bottiglie di plastica da 1,5 litri, per un totale di più di 450 mila tonnellate di petrolio utilizzate e oltre 1,2 milioni di tonnellate di CO2 emesse. Impatti importanti che garantiscono elevatissimi profitti esclusivamente alle società che gestiscono questo business, agevolate da canoni a macchia di leopardo e sempre estremamente vantaggiosi. È questo il quadro che emerge da “Regioni Imbottigliate”, l’indagine annuale di Legambiente e Altreconomia sui canoni di imbottigliamento dell’acqua. All’industria delle acque minerali, in quasi tutte le Regioni italiane, vengono richiesti importi ridicoli, a volte addirittura stabiliti senza prendere in considerazione i volumi

emunti o imbottigliati. Una vera e propria regalia di un bene pubblico che appartiene a tutti i cittadini. Sono poche, infatti, le novità rispetto agli altri anni, e anche dove si è rivista la normativa, come nel caso della Puglia, non si è comunque adeguato il canone a quelli che sono i criteri dettati nel 2006 dalla Conferenza Stato-Regioni che, provando a mettere ordine nel settore, proponeva canoni uniformi e l’obbligo di pagare sia in funzione degli ettari in concessione sia per i volumi, indicando come cifre di riferimento almeno 30 euro per ettaro e un importo tra 1 e 2,5 euro per m3 imbottigliato. Tra le regioni bocciate anche il Molise, la cui regolamentazione fa ancora riferimento ad un Regio Decreto del 1927, la Provincia autonoma di Bolzano, l’EmiliaRomagna e la Sardegna. Non bocciate, ma rimandate, sono le Regioni che, pur applicando un doppio canone, impongono importi inferiori ad 1€/m3, diversamente da quanto indicato dalle linee guida nazionali. Per il 2014 queste sono, di nuovo, la Basilicata, la Campania e la Toscana. Le Regioni promosse con riserva, invece, sono quelle cioè che applicano un doppio canone con importi uguali o superiori ad 1€/m3: l’Abruzzo, la Calabria, il

Friuli Venezia Giulia, il Piemonte, le Marche, l’Umbria, la Valle d’Aosta, la Provincia autonoma di Trento, la Lombardia e il Veneto. Quattro di queste regioni, Piemonte, Abruzzo, Calabria e Veneto, prevedono forti sconti sui canoni delle concessioni per i volumi imbottigliati se le aziende sottoscrivono con la Regione un protocollo di intesa recanti patti per la difesa dei livelli occupazionali. Soltanto due Regioni si distinguono positivamente. Il primato per i canoni più alti spetta al Lazio, che applica una quota per gli ettari, una per i volumi emunti ed una per quelli imbottigliati, rispettivamente di 65 e 130€/ha, 1€/m3 e 2€/m3.A cui si aggiunge la Sicilia che, da maggio 2013, applica un canone più alto alle concessioni, chiedendo alle ditte imbottigliatrici, da 60 a 120 €/ha a fronte dei precedenti 10 € e, seguendo l’esempio virtuoso del Lazio, adotta, da quest’anno, il triplo canone (in funzione dei volumi emunti e imbottigliati, rispettivamente 1 e 2 €/m3). Il Lazio e la Sicilia sono quindi le uniche due regioni ad applicare un triplo canone ed importi superiori ad 1€/m3 per i volumi emunti e di 2€/m3 per quelli imbottigliati. Legambiente ed Altreconomia hanno inoltre calcolato che l’acqua in bottiglia viene mediamente venduta a un prezzo di

0,26€ al litro, mentre alle Regioni le aziende imbottigliatrici pagano in media 1€ ogni 1000 litri, ovvero un millesimo di euro per litro imbottigliato, con ampi margini di guadagno. Quello che gli italiani vanno a pagare, infatti, è rappresentato per più del 90% dai costi della bottiglia, dei trasporti e della pubblicità, unito ovviamente all’enorme guadagno dell’azienda in questione, e solo per l’1% dall’effettivo costo dell’acqua. “I canoni di concessione stabiliti dalle Regioni sono estremamente bassi perfino in aree dove vi sono difficoltà di approvvigionamento idrico e il settore delle acque in bottiglia, così come altre attività che utilizzano e consumano i beni ambientali, deve rientrare in una più ampia riforma della fiscalità ambientale, così come previsto dalla normativa europea –dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente-. Appare chiara la discordanza tra i costi pagati dalle aziende private, che imbottigliano acqua per il loro personale tornaconto, e quelli pagati dai cittadini, che si ritrovano ad acquistare a caro prezzo un bene che di fatto è già loro.

La nostra proposta è di istituire un canone minimo nazionale per le concessioni di acque minerali pari ad almeno 20 euro al m3 (ossia 0,02 euro al litro imbottigliato). Ai tassi attuali di prelievo si ricaverebbero circa 250 milioni di euro che potrebbero essere destinati alle politiche di tutela e gestione della risorsa idrica”. “Nei giorni scorsi Expo 2015 spa e Sanpellegrino, società del gruppo Nestlé leader in Italia nel mercato delle acque in bottiglia, hanno reso nota la propria partnership in vista dell'Esposizione universale: l'acqua Nestlé sarà l'acqua di Expo. Crediamo -aggiunge Luca Martinelli, giornalista di Altreconomia- che per il governo italiano e per la Regione Lombardia, che sono tra gli azionisti di Expo spa, la manifestazione avrebbe dovuto rappresentare un momento in cui promuovere la qualità dell'acqua di rete e il consumo di acqua di rubinetto, e non trasformarsi in un veicolo di marketing per una multinazionale dell'acqua, che in Lombardia imbottiglia miliardi di litri tra acqua e bibite, riconoscendo in entrambi i casi canoni irrisori all'amministrazione pubblica”.

Ci sarà anche un po’ di Molise dal 7 al 12 luglio alla Royal Opera Arcade Gallery di Londra. Nella prestigiosa cornice della galleria britannica, esporrà, infatti, anche il maestro campobassano Antonio Corbo. Artista eclettico, impegnato da oltre mezzo secolo nella produzione pittorica e letteraria, Antonio Corbo giunge nella capitale britannica fresco degli ultimi riconoscimenti ottenuti alla V Biennale d’Arte di Genova (opera premiata e segnalata dalla Giuria),alla Biennale del Museo MIIT di Torino, alla “Luxury Art” Biennale della Germania presso Altes Dampfbad Museum di Baden Baden, solo per citarne alcuni.Della sua vasta produzione pittorica sarà esposto, nella galleria a due passi da Piccadilly Circus, l’opera intitolata “Contaminazioni 1”. “Si tratta – spiega il maestro – di un’opera realizzata con una tecnica mista con smalti alla quale sto lavorando dall’inizio di quest’anno”. Ma gli impegni dell’artista campobassano non si esauriscono qui. Numerosi sono infatti gli appuntamenti fissati nella sua agenda di qui alle prossime settimane. In attesa della grande mostra antologica che terrà, dal 19 settembre al 18 ottobre 2014, nel palazzo ex Gil della sua Campobasso, Antonio Corbo, ha previsto anche una “puntatina” a Shanghai.“Subito dopo l’impegno londinese – ci anticipa – una mia

opera sarà esposta nell’ambito del Present Art Festival di Shanghai. Per questa occasione ho scelto ‘I colori dell’alba’ un olio su tela dalle generose dimensioni di 100 x 70 cm”. Una partecipazione, questa, di grande rilievo artistico visto che la rassegna rappresenta una delle maggiori vetrine internazionali dell’arte mondiale che, fino a giugno 2015, porterà le opere degli artisti partecipanti in giro per i maggiori musei, centri culturali e gallerie del grande paese asiatico. Antonio Corbo è nato a Campobasso dove tuttora risiede. I fermenti culturali, politici e sindacali della metà degli anni ’60 lo vedono impegnato su più fronti: l’Arte innanzitutto, il Teatro, ma già dopo i primi anni di lavoro il suo interesse sarà sempre più rivolto in ambito sindacale. Questa scelta, per molti anni, lo vedrà impegnato a Roma, ma mai si allontanerà e distaccherà dalla sua città. In ambito culturale, oltre alla pittura ed al teatro, ha coltivato per anni un interesse nascosto: la Poesia. Negli anni ’90, verrà pubblicata una sua raccolta di liriche dal titolo “Il Cancello di Faggi”, nella collana “Poeti Italiani Contemporanei” (1992). Ancora oggi coltiva questo interesse e altre sue liriche sono state pubblicate in occasione della stampa di cataloghi d’arte.Sin dagli anni ’60 e fino ai giorni nostri, l’autore non ha mai smesso

di dipingere e di portare avanti una sua ricerca ed una sua sperimentazione intrecciando e correlando fra loro le varie forme d’Arte in modo proficuo ed efficace.Fra gli anni ‘60 e ‘70 l’autore, sensibile ad ascoltare la voce della sofferenza ed a trattare temi prettamente sociali attraverso le sue figure, concentra nel disegno e nella grafica tutta la carica accumulata dai toni marcatamente espressionistici che trova spazio, coerentemente, anche in una cospicua produzione applicata alla stampa di manifesti.Ma scopre anche soprattutto il paesaggio che rappresenta con ostinazione fino agli anni ‘90, portando i tratti grafici forti sempre più verso la semplificazione degli elementi figurativi e ricorrendo ormai anche alla pittura, in scorci e tagli arditi e in trasfigurazioni immaginarie.La produzione dei primi anni del duemila è strettamente correlata alle precedenti ricerche, ma c’è qualcosa di diverso che si fa strada, come, per esempio, la materia, più libera ed autonoma. I temi trattati, d’interesse del pittore, sono ora legati alla primordialità, alla nascita dell’universo e alle diverse forme di vita. Un andare all’origine delle cose che mette alla prova la figurazione fino in certi casi ad annullarla.Nel corso del 2010 e del 2011 ha realizzato due importanti mostre in Olanda. La prima nella sede municipale ed istituzionale “Raa-

dhuis” di Heemstede; la seconda presso la galleria “De Galerie” – Spieremburg – di Haarlem.Con la mostra personale “ Percorsi paralleli” del 2011, ospitata nella sua città, l’intreccio tra pittura e poesia diventa il filo conduttore in omaggio alla collateralità di queste due arti che, con fruttuosi scambi, sia pur nella complessità delle loro strutture profonde e dei rispettivi codici, l’Autore fa dialogare tra loro.Nel 2013 ha allestito cinque mostre personali. Una a Genova, “Tra terra e cielo”, nello splendido Palazzo Stella del ’600; due a Finale Ligure, “I colori dell’Inquietudine” e “Visioni cosmiche” in concomitanza della VI edizione del “Festival internazionale dell’Inquietudine”; due in Valle d’Aosta, rispettivamente a Brusson, presso la Biblioteca comunale, e a Saint-Vincent, nella Galleria civica comunale.Ha partecipato alla IX edizione di ArteGenova – mostra mercato d’Arte moderna e contemporanea – ed alla XXIV edizione della mostra mercato di Padova. Finalista alla V Biennale d’Arte contemporanea di “ GenovArte 2013”, la sua opera “Attività cosmica 2”, viene premiata e segnalata dalla Giuria. Ha partecipato, inoltre, alla “ Biennale MIIT Torino 2013” curata da Italia Arte e dal Museo Internazionale omonimo ed a numerose rassegned’Arte tra cui “ ContemporaneaMente

“ a Genova , in occasione della giornata del “Contemporaneo” e “ Ad Aeternum:Arte immortale “, nel Palazzo papale Maffei Marescotti di Città del Vaticano, Roma.Nei primi mesi del 2014, ha effettuato una mostra personale a Verres (AO) ed ha partecipato a tre rassegne d’Arte: la prima a Genova, presso Satura Art Gallery; la seconda a Milano presso il MAEC- Milan Art & Events Center – dal titolo “ Venti d’Arte, l’esperienza del contemporaneo”; la terza ad Ivrea presso la Galleria “Spazio aperto”.Ha partecipato, inoltre, alla prima biennale della Germania svoltasi nel Museo “Altes Dampfbad” di Baden-Baden dal titolo “Luxury Art/ Arte del Lusso” e, a Londra, alla mostra “Royal Art in the World”, presso la Royal Opera Arcade Gallery, entrambe curate da “Italia ARTE” e dal Museo MIIT di Torino.Invitato al “Present Art Festival di Shanghai 2014”, la sua opera “I colori dell’alba” rimarrà esposta in Cina in vari Musei, Centri Culturali e Gallerie per un anno.Cartelle di sue opere grafiche e suoi manifesti sono stati realizzati in campo regionale e nazionale, in occasione di eventi storici, convegni, congressi. L’Autore ha ottenuto premi e riconoscimenti di critica.Sue opere sono esposte in collezioni private, musei ed istituzioni pubbliche.

Il maestro campobassano Antonio Corbo alla Royal Opera Arcade Gallery di Londra



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