5 febbraio 2014

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ANNO X - N° 29 - MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno ad Enrico Perretta

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Enrico Perretta. Lodevole l'iniziativa che il titolare dell'impresa Ecogreen di Campobasso ha voluto organizzare con gli studenti delle scuole di Colli al Volturno. La raccolta differenziata e, soprattutto, il successo della stessa deriva proprio dalla conoscenza della portata del sistema. Ed è chiaro che il tutto parte proprio dalla consapevolezza dei più giovani. Da qui meritatissimo ci pare l'Oscar all'imprenditore che non guarda solo agli interessi della sua azienda ma anche a quelli della comunità servita.

Il Tapiro del giorno a Michele Petraroia

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Michele Petraroia. Per la verità, sono i tanti precari e lavoratori che rischiano di perdere il proprio posto ad assegnarcelo. Il presidente facente funzioni della Regione Molise ha espresso tanta solidarietà a chiunque. Ma non è riuscito, fino a questo momento, a trovare una sola soluzione ai problemi del mondo del lavoro che, pure, dovrebbe conoscere da vicino per avere svolto il ruolo di sindacalista. Oggi, invece, sul suo profilo Facebook solo i suoi comunicati inneggianti alla cassa integrazione. Eureka.

Salvatore Ciocca chi? Ciocca chi? Ecco chi è colui che afferma: Iorio non è in grado di darci lezioni. Quello che aveva uno studio tecnico avviato nel suo comune, Riccia? Quello il cui studio tecnico è chiamato Tecnociz, dalle iniziali dei cognomi dei suoi soci, dottor Carmine Iapalucci e il perito agrario Giuseppe Zingarelli? Quello che partiva avvantaggiato nella conoscenza dei fondi agricoli disponibili perchè il dottor Iapalucci e il Zingarelli erano dipendenti della Regione in servizio all'Assessorato all'Agricoltura? Quello che mise in croce L'As-

sessore dell'epoca a concedere il part time a Zingarelli per consentirgli di tenere, legalmente, il piede in due staffe? Quello che fa affari vendendo proprietà terriere e fabbricati di ogni genere? Quello che ha messo in disoccupazione sua sorella e la figlia del socio Zingarelli, oltre ad altri che ancora si chiedono: perchè? Quello che ha fatto rilievi topografici un pò dovunque ( di questo parleremo in una inchiesta con luoghi, circostanze, tempi, parcelle riscosse e raccomandanti) e che si vanta di essere stato componente del

Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Geometri, omettendo le migliaia di Euro messi in saccoccia (legittimi, per carità) per effetto della delega ricevuta dai molti suoi colleghi, polli? Quello che in poco più di un anno ha acquistato una mega abitazione del valore di circa mezzo milione di Euro e ha cambiato la sua utilitaria Jaguar con un Lexus da 140.000 Euro? Quello che fa il sordo e non sente il grido di protesta del suo Partito sull'affare sanità? Quello che ha assunto in Commissione la figlia del cugino, avversario da sempre di ogni Amministratore o Direttore Generale che non abbiano giurato fedeltà alla bandiera rossa con falce e martello? Quello che i suoi raccomandati li chiama persone di alta professionalità? Quello che scodinzola dietro

al potente di turno, aspettando in fila il suo ossicino? Non pensiamo sia il Consigliere Regionale vincitore di un terno a lotto. Se lo è, la mia cella è biposto, lo ospiterò volentieri, prima o poi. E lei Presidente Iorio, quando si sveglierà dal torpore e ci dirà quante volte Ciocca ha salito le scale per avere un tozzo di pane? Chiudo. Manzoni fa dire a don Abbondio: Carneade, chi è costui. È Salvatore Ciocca, quello affarista, subdolo, meschino, arrivista e simile a Berlusconi per la sua morbosità che trova sfogo indifferentemente con signore e signorine di ogni continente e colore. È terminata l' ora d'aria. Torno in cella. Maledico l'Assessore dell'epoca. Il Conte di Montecristo


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Macoretta (Pdci) a Frattura: “Sulla sanità hai cambiato le carte in tavola” Il governo regionale sempre più isolato a sinistra

Un piano sanitario diverso dal programma sottoscritto con gli elettori è pura follia Il presidente Frattura sempre più isolato a sinistra. Con lui rimangono l’establishment economico, i gruppi di potere, gli affaristi e i professionisti che assistono gli affaristi, e quella parte della politica che vive e convive prevalentemente con gli affaristi e che cura i grandi progetti milionari (emblematico il progetto della Granarolo e delle 12mila manze). La parte debole della società civile, i giovani, i pensionati, gli esodati, i cassaintegrati, i precari, gli indignati, i malati, gli emarginati gli stanno sullo stomaco (e viceversa). Né, peraltro, le forze sociali e i sindacati gli rinfacciano qualcosa. E si capisce facilmente perché. Chi dimostra di non stare al gioco, di non accettare oltre a scatola chiusa le motivazioni che li hanno indotti a collaborare alla elezione di Frattura, sono gli esponenti della sinistra storica (il Pd è un amalgama mal riuscito della Dc), che progressivamente si vanno attestando su posizioni critiche e sempre più approfonditamente denunciano lo scostamento del presidente della giunta regionale dagli accordi presi e sottoscritti. Un classico fratturiano. Passata la festa, gabbato lo santo. A sinistra ne hanno preso coscienza e ne hanno piene le scatole. Alle cautele iniziali oggi fanno seguire appunti e critiche circostanziati a riprova del “tradimento” dei patti e dell’allontanamento dalle linee programmatiche condivise. Clamoroso ( e non una esagerazione espressiva) il punto di vista al riguardo del Partito dei comunisti italiani sul come e il perché il presidente Frattura abbia modifi-

cato i Programmi Operativi 2013 – 2015 approvati sul finire di luglio 2013 Il cambiamento è statato un blitz in piena regola, nel corso del consiglio monotematico sulla sanità del 27 gennaio 2013, al quale i partiti della coalizione si sono guardati bene dal sollevare eccezioni. La spartizione dei pani e dei pesci li tiene buoni e satolli. Non così i Comunisti italiani che per voce del segretario regionale Macoretta si sono ribellati, denunciando pubblicamente l’inganno e i retroscena che lo sostengono. Anche nel Pd, a dire il vero, non mancano perplessità sul decisionismo a senso unico del presidente Frattura in materia sanitaria, ma non vengono a galla per … amor di partito. Comunque, è uno stato d’animo che può lievitare e congiungersi all’indignazione dei molisani indignati e, come nel caso che stiamo trattando, con la parte estrema della sinistra che prima o poi si vedrà costretta ad abiurare e ad abdicare all’intesa elettorale. L’atteggiamento critico sulla sanità è particolarmente sintomatico di uno stato d’animo prossimo al parossismo. La proposta di luglio – ha detto Macoretta a Frattura prevedeva interventi per un miglioramento e il potenziamento del servizio sanitario pubblico e misure di razionalizzazione e riorganizzazione per evitare sprechi e doppioni di prestazioni. La proposta balenata nel corso del consiglio regionale del 27 gennaio scorso va da tutt’altra parte. Soprattutto verso l’apparato privato della sanità. Ecco come: con il progetto di integrazione tra l’Ospedale Cardarelli e la Fondazione Giovanni Paolo II, tutto a van-

taggio del soggetto privato (di fatto prevede un forte penalizzazione della struttura pubblica a vantaggio della Fondazione, con il progressivo trasferimento delle attività presso quella struttura); con il trasferimento di 7 unità operative complesse dall’Ospedale Cardarelli alla Fondazione; con l’assegnazione di 440 posti letto alla struttura privata (37%) considerando pubblici i posti letto della Fondazione, che in realtà sono privati a tutti gli effetti. La deriva liberista di Frattura è destinata ad accentuarsi, a privilegiare il sistema privato a danno del pubblico, a considerare prioritari gli interessi dei Tycoon (siano essi primari ospedalieri, operatori sanitari, fornitori, e gestori e proprietari di strutture mediche convenzionate) sugli interessi dell’utenza e della collettività. I comunisti sembrano decisi ad opporsi. Il minimo che gli si possa chiedere, e che possono concedere. A Frattura chiedono di tornare sui suoi passi e di ripartire dal Programma del Luglio 2013, condiviso anche dalle strutture del Ministero della Salute. E chiosano: “In un momento così critico per la nostra regione sarebbe folle spingere sull'acceleratore per un piano diverso dal programma sottoscritto con gli elettori, scontentando i cittadini e svantaggiando la sanità pubblica solo per fare l'ennesimo regalo alle strutture private”. Noi toglieremmo il condizionale (sarebbe folle). E’ follia. Dardo

Solo chiacchiere per il sistema sanitario

La politica non considera il cittadino al centro dei livelli essenziali

CAMPOBASSO. E' da tempo che su queste colonne solleviamo la necessità non più rinviabile di arrivare ad un Piano di riorganizzazione che si ponga come obiettivo generale l’esplicitazione del percorso in atto di riorganizzazione e ammodernamento del Servizio Sanitario Regionale, nel rispetto del mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, diretto a favorire la riqualificazione delle risposte assistenziali garantite alle persone. Toccava farlo al Consiglio regionale prima che ci avessero pensato i commissari. Così non è stato ed ecco sfornato il piano di Filippo Basso. Per giungere a questo risultato bisogna pensare a una generale riorganizzazione strutturale dei macrolivelli assistenziali (area dell’assistenza collettiva; area dell’assistenza sanitaria distrettuale;

area dell’assistenza ospedaliera) e all'innovazione del Servizio sanitario regionale. In Molise la rete dei presidi, pubblici e privati, che erogano assistenza ospedaliera è in larga parte ancora frutto di scelte effettuate negli anni ’80 ed è stata solo in parte riordinata negli anni ’90 per tenere conto dell’evoluzione degli indirizzi tecnico-scientifici che hanno guidato lo sviluppo dell’assistenza ospedaliera nei paesi industrializzati. In carenza, poi, di un Piano sanitario regionale la rete dei presidi, pubblici e privati, che erogano assistenza ospedaliera si è altresì sviluppata in modo non organico ed equilibrato sul territorio. In particolare la distribuzione dei posti letto tra le varie specialità presenta lacune ed esuberi non solo a livello regionale, ma soprattutto nelle singole aree territoriali. Ecco perchè

diventa necessario procedere alla concreta realizzazione di una rete di strutture e presidi ospedalieri in grado di coniugare efficacia delle risposte assistenziali, accessibilità ai servizi in tutto il territorio regionale, efficienza nell’impiego delle risorse. Da qui una puntuale riorganizzazione della rete ospedaliera all’interno della Regione basata sull’esigenza di prevedere la distribuzione regionale delle specialità cliniche in base al rispettivo tasso atteso di ospedalizzazione e al conseguente bacino potenziale di utenza, articolandone l’attivazione sul territorio secondo il livello di diffusione da perseguire. Ma anche per procedere, ove è prevista una riduzione dei posti letto per acuti, alla loro trasformazione in posti letto post acuzie (riabilitazione e

lungodegenza) e alla conseguente riconversione delle attività, a garanzia di una più appropriata assistenza a favore del paziente e per sviluppare il governo clinico degli ospedali su base dipartimentale, al fine di coordinare la gestione sanitaria delle strutture omologhe o appartenenti alle macroarticolazioni delle discipline (area medica, chirurgica, materno-infantile, servizi) o complementari, in base alla articolazione e al numero delle specialità presenti nell’azienda sanitaria. Punti qualificanti che, umilmente da queste colonne ci siamo sforzati di ribadire, perchè si potesse arrivare ad una concreta riorganizzazione del Servizio sanitario regionale garante della salute dei cittadini e della qualità degli interventi. G.D.I.


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Sei milioni per Salcito, altro che assessorato

40 posti letto per La Fondazione Pavone più 60milioni per Neuromed: pagano i molisani

L’accordo Patriciello e Frattura racchiuso nella sanità L’unica prova fotografica dell’esistenza del Centro di alta specializzazione è questo palloncino azzurro

CAMPOBASSO. Nessuna paura, l'attesa fa bene al gruppo politico-economico controllato da Patriciello. Infatti, nelle more delle lungaggini necessarie a far digerire agli alleati più riottosi la polpetta avvelenata della poltrona da quinto assessore per il cognato del capo (il consigliere di Rialzati Molise Vincenzo Cotugno), il presidente Frattura ha pensato bene di calmare il famelico appetito dell'euroaffarista, offrendogli un gustoso

antipasto: l'accreditamento di ben quaranta posti letto per la struttura riabilitativa della Fondazione Pavone. Tutti in regime del cosiddetto codice 56, ovvero riabilitazione post-acuzie. Quella che costa alle casse della Regione Molise ben 400 euro al giorno a posto letto. In pratica, è come se Frattura, di assessorati, a Patriciello, ne avesse regalati quaranta. Infatti moltiplicando 400 euro per trenta giorni, si scopre che ogni posto letto fattura

dodicimila euro al mese, guarda un po' giusto lo stipendio da assessore regionale. Moltiplicato per quaranta, fa 480mila euro al mese, quasi sei milioni all'anno. Che andranno tutti nelle tasche di chi, per conto della cordata sanitaria dei Patriciello's, gestirà l'affaire Salcito. E allora, si capisce bene perchè Cotugno continua a navigare nell'ombra senza agitarsi più di tanto. Sua moglie infatti è una Patriciello's (sorella dell’eurodeputato di Forza Italia) e proprietaria di una quota Neuromed. Quindi una fetta della torta Salcito finirà anche a lei, coniuge del quinto assessore. Tutto ciò in barba a tutti i discorsi sulla razionalizzazione della sanità pubblica, al taglio dei posti letto pubblici e a tutte le “verità” che Frattura e Percopo vanno raccontando. Perchè quei quaranta posti letto per la riabilitazione, che fatturano sei milioni all'anno, la Regione non li ha accreditati presso il Santissimo Rosario o a Larino? Bella domanda. La risposta è che sei

milioni di spesa pubblica regionale si aggiungono ai sessanta circa che il Neuromed già fattura alla Regione Molise. Senza contare che tra poco arriverà anche l'accreditamento per il Pronto Soccorso a Pozzilli. Un'altra miniera. E i molisani si erano illusi di voltare pagina. In effetti, rispetto al passato, oggi con Frattura non ci sono più paletti che tengano a freno le mira espansionistiche del gruppo Patriciello. D'altronde finanziare la sanità prrivaa e non quella pubblica è innovazione tecnologica, finanziaria ed elettorale. E se Aldo Patriciello è il cacciatore, la volpe chi é? Suo cognato Cotugno? Che mai si potrebbe mettere contro la dinasty. Qualcun altro ci ha provato ed è stato congelato. Le sue ceneri, dopo la cremazione, sono in attesa di essere deposte in un prezioso vaso greco del periodo di massimo spelndore e collocato sul camino del suo benefattore nella splendida masseria di campagna. red. pol.

Mentre gli affaristi si accordano La situazione da due giorni al pronto soccorso del Cardarelli: 50 pazienti, 2 medici, 2 infermieri

le strutture pubbliche vanno in TILT CAMPOBASSO. Si entra al pronto soccorso di Campobasso e la situazione che ci si trova di fronte è paradossale. Nella sala d’attesa ci sono circa un centinaio di persone. Più di 50 attendono da ore di essere visitate. Il personale ce la mette tutta. Corrono, soccorrono. Non si fermano neppure per mangiare un boccone nella pausa pranzo. Non c’è tempo. Ci sono malati da curare e manca il personale. In molti sono anziani. Sono lì da due giorni. Senza cibo. Gli addetti ai lavori hanno provveduto. Si sono presi qualche minuto di tempo per compilare persino la richiesta di vitto. Tempo sottratto alle cure, che allunga l’attesa dei pazienti, ma non si può fare altrimenti. Non si possono lasciare a digiuno. All’ingresso si notano cinque ambulanze ferme, in fila. Evidentemente non ci sono urgenze da soccorrere. Pensiamo ingenuamente. Invece no. “Non si possono spostare – ci racconta una voce – sono finite le barelle”. In che senso? Chiediamo. “Non ci sono lettini per scaricare i pazienti. Non possono mica lasciarli sul pavimento.

Allora li lasciano sulle barelle delle ambulanze”. E se dovessero chiamare per un’urgenza, chessò, un incidente stradale? “Si dovrebbe scegliere. O si lasciano questi pazienti per terra oppure non c’è possibilità di soccorso”. I malati vengono da ogni dove: Termoli, Isernia, Larino, Benevento e Foggia. In molti li si vede sdraiati lungo il corridoio mentre fanno una trasfusione. Ma non possono essere ricoverati in reparto? Ed è quello il problema. “Non ci sono posto letto”. L’alternativa sarebbe trasferire qualcuno in un ospedale fuori Regione. Ma gli anziani si rifiutano. Ed anche i pazienti più giovani si urtano: “E perché dobbiamo andare fuori? Siamo molisani e vogliamo essere curati a casa nostra”. Già. A casa nostra. Anche se, mandarli fuori Regione, significherebbe gravare sui costi della Sanità. E i posti letto mancano perché per risparmiare si è deciso di tagliare. Due medici e due infermieri. Sono loro che cercano di far fronte alla situazione. Qualche familiare inveisce su di loro: “sono 24

ore che stiamo qui. Non è possibile questa situazione”. E’ ovvio. Al paziente non interessa qual è il motivo di quello stallo. Pretende le cure dalla sua sanità. Quella pubblica. E si continua a guardare quel caos, quei volti stanchi, sfiniti, sofferenti. E l’unica cosa che viene da pensare è: Dio, toglici i

soldi ma donaci la salute. Perché se chi dovrebbe occuparsi di risolvere il problema, o quanto meno alleggerirlo, è troppo occupato a fare altro e ad andare in tutt’altra direzione, non resta che affidarsi nelle mani di un’entità sovrannaturale. Anche se si è atei. Giovanna Ruggiero


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Protezione civile, precari in bilico Per il coordinatore dei lavoratori chiusa la posizione della Regione

CAMPOBASSO. Precari della Protezione civile ancora sulle spine. Se si sono iniziate a delineare le prime ipotesi di soluzione della vertenza relativa ai 210 ex dipendenti dell’Agenzia, restano i dubbi sull’apertura da parte del governo regionale. Certezze ci sono sulle disponibilità finanziarie attivabili per i prossimi 5 anni, ossia i 5 milioni e 100 sbloccati da Roma e sottesi alla possibilità di firmare entro il 30 giugno nuovi Apq, ossia gli Accordi di programma quadro. Un dato ribadito in Prefettura dall’assessore regionale Michele Petraroia al tavolo a cui hanno partecipato il prefetto di Menna, i parlamentari Ruta, Venittelli e De Camillis, il consigliere delegato Ciocca, i sindacati e il rappresentante del Comitato dei precari Colucci. Quest'ultimo ha sottolineato come deleteria sia la soluzione prospettata dalla Regione e dal consigliere delegato Ciocca che porterebbe alla cancellazione dei posti di lavoro e rappresenta una chiusura netta rispetto a quanto pro-

spettato, pure, dalla classe politica parlamentare. “La strada da percorrere – ha ricordato Petraroia – è quella di individuare innanzitutto a quanto ammonta la dotazione finanziaria perché solo su una

base certa potremo procedere al riassorbimento. Contestualmente resta aperta la possibilità di sbloccare altre risorse: se, grazie al lavoro della delegazione parlamentare, ci arriveranno maggiori risorse, potremo

L'intervento.

L'intervento

Google promuove il Made in Italy, ma il Molise ne approfitta in parte da Forche Caudine Un nuovo servizio di Google, realizzato nell'ambito del Google Cultural Institute, mira a valorizzare alcune eccellenze del nostro Paese attraverso una grafica semplice ed efficace: una piantina dell'Italia puntellata di riferimenti geografici che corrispondono ad altrettanti "punti di forza" del territorio. Non a caso il servizio si chiama "Made in Italy" ed è stato realizzato in collaborazione con Unioncamere e ministero dell'Agricoltura. Sfruttando le potenzialità tecniche del principale motore di ricerca a livello mondiale, mira a promuovere alcune tipicità, principalmente dell'alimentazione e dell'artigianato, con valore storico e dal carattere prettamente locale. Tra gli esempi, le cartiere di Fabriano del 1250 e il presepe napoletano del Settecento fino al carciofo spinoso della Sardegna.Una sezione del sito (eccellenzeindigitale.it), denominata "Casi di successo", strizza l'occhio soprattutto al collegamento tra artigianato tradizionale e makers, cioè gli autoproduttori sensibili alle nuove tecnologie. Una filosofia, guarda caso, promossa nella nostra recente kermesse "Molise, un'altra Storia" a novembre in Garbatella a Roma. Google, in collaborazione con Unioncamere, mira in sostanza ad agevolare la

assorbire un maggior numero di lavoratori”. Al tempo stesso “nei percorsi di riassorbimento, sarà data precedenza ai lavoratori che nel corso degli anni ha prestato attività nella pubblica amministrazione”.

conoscenza delle eccellenze dell'artigianato e del design attraverso gli strumenti del web.Non manca, però, qualche osservazione sulla scelta delle esperienze rappresentative dei territori, come quella divulgata dall'associazione Forche Caudine.Il circolo dei molisani a Roma si domanda, in sostanza, perché per il Molise siano state scelte "le ceramiche di Isernia del Settecento". Infatti la ricerca di tale attività su Google è particolarmente infruttifera, salvo qualche riferimento al passato (castello di Pescolanciano). Ma c'è di più: lo stesso sito promozionale della Regione Molise, il portale del turismo, alla voce "Le ceramiche artistiche e terracotte", ne parla al passato (citando, ad esempio, i monaci benedettini) e scrive letteralmente "oggi la produzione è praticamente nulla". La domanda che si pone l'associazione è lecita: esiste davvero un'azienda che dal Settecento produce ceramiche ad Isernia? E poi perché scegliere un settore che dovrebbe confrontarsi con altre eccellenze italiane note in tutto il mondo, come l'abruzzese Castelli, la laziale Civitacastellana, l'umbra Deruta, l'emiliana Sassuolo o la campana Vietri?Non sarebbe stato più proficuo indicare la fabbrica Marinelli di Agnone, che produce campane sin dall'anno Mille, tra l'altro una delle più antiche fab-

briche a carattere familiare del mondo? Oppure l'arte della forgiatura di Frosolone, che risale al medioevo, dove esistono ancora artigiani che producono coltelli tradizionali (come Rocco Petrunti)? Ed ancora l'artigianato delle zampogne di Scapoli o l'arte della pietra di Pescopennataro? E perché, sul fronte alimentare, ignorare i tartufi?Domande che, speriamo, ottengano risposta da qualcuno.

Per l'agricoltura un nuovo modello di sviluppo da Coldiretti Molise

Occorre che il Molise aggiorni il suo modello di sviluppo economico, potenziando il settore primario, agricoltura ed indotto agroalimentare, attraverso la capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della “distintività” molisana e rafforzando il nostro saper fare rete” è quanto afferma la Coldiretti Molise nel commentare i dati ISTAT del reddito disponibile delle famiglie molisane. Secondo i dati divulgati dall’ISTAT, il reddito disponibile per abitante, in Italia, si attesta a 20.800 euro sia nel Nord-ovest che nel Nord-est, è pari a 19.300 euro nel Centro, mentre scende a 13.400 nel Mezzogiorno (il 25,5% in meno della media nazionale). La graduatoria regionale del reddito disponibile per abitante vede al 15° posto il Molise con 15.198 euro, mentre al primo posto Bolzano, con oltre 22.800 euro, e all'ultimo la Campania, con poco più di 12.500 euro. Nel 2011, ultimo anno fruibile dell’ISTAT, il reddito disponibile delle famiglie, misurato in valori correnti, è risultato, su base nazionale, superiore dello 0,4% rispetto al 2008, cioè prima della crisi degli ultimi anni. Nel medesimo confronto temporale il Nord-est ha registrato l'incremento maggiore (+1,2%) e il Nord-ovest ha segnato un calo dello 0,5%, mentre il Molise fa segnale un decremento del 2%. I redditi da lavoro dipendente sono la componente più rilevante nella formazione del reddito disponibile delle famiglie italiane. Ma, sempre dagli ultimi dati forniti in questi giorni dall’ISTAT, risulta che nel 2011, il Molise è tra le quattro regioni italiane che hanno segnato, rispetto all’anno precedente, una diminuzione dei redditi da lavoro dipendente: 2,4% in Calabria, -,6% in Molise, -0,8 in Valle d’Aosta e -0,5% in Sicilia. In tale contesto, conclude Coldiretti Molise, occorre concentrare gli sforzi verso quei settori produttivi per cui la nostra regione è storicamente vocata, come l’agroalimentare, capace di fungere da volano per turismo, artigianato, commercio, cultura, ecc. Di concerto con le Rappresentanze di Categoria, vanno concepite ed attuate strategie regionali che puntino sulla qualità di tutto il sistema territoriale, attraverso la definizione di “nuove politiche” congiunturali e strutturali di sviluppo, capaci di offrire attuali opportunità all’agroalimentare, ponendo in essere moderne azioni volte ad affermare l’importanza della dimensione locale, coniugandola con soluzioni innovative.


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Incontro ieri con l’assessore Nagni e il direttore d’area Rodolfo Cocozza

Trenitalia con le spalle al muro, e ipotesi aperta di un unico gestore per il trasporto su rotaia e su gomma

Ciò che conta è come fare in modo che gli oltre 60 milioni di euro che la Regione (quindi i contribuenti molisani) spendono per muoversi dentro e fuori il territorio, siano spesi bene e con soddisfazione dell’utenza

Un supplemento di energia fisica e intellettuale era più che necessaria. Ed è venuta. Con l’arrivo di Rodolfo Cocozza alla direzione dell’area quarta della Regione. Infatti sono subito stati affrontati di petto alcuni problemi atavici e messi in cantiere. Ieri, al tavolo dell’assessore Nagni (che Cocozza l’ha voluto fortemente con sé) si sono seduti i rappresentanti di Trenitalia per un giro d’orizzonte sulle questioni più impellenti da risolvere (la rimodulazione di alcune corse, ad esempio) e soprattutto, per stabilire nuovi punti qualificativi del contratto in essere (incremento della qualità dei servizi, un diverso e migliore piano di ammodernamento e di potenziamento del ma-

teriale rotabile, la riduzione dei costi di gestione). Tutto ciò lasciando in predicato il rinnovo del contratto o l’indizione di una nuova procedura d’appalto. Il contratto con Trenitalia è prossimo a scadere e l’assessore Nagni vuole farsi trovare pronto per affrontare al meglio tutte le opzioni possibili per dare ai molisani un servizio ferroviario all’altezza delle esigenze più volte manifestate dai viaggiatori. Sempre su impulso della direzione d’area, in Viale Elena si sta lavorando ad un bando con più formule d’espletamento: un bando unico per il trasporto su rotaia e su gomma, oppure bandi separati. Ciò che conta è come fare in modo che gli oltre 60 milioni di euro che la Regione (quindi i con-

tribuenti molisani) spendono per muoversi dentro e fuori il territorio, siano spesi bene e con soddisfazione dell’utenza. Di questo si discute, mentre, come diciamo, si tengono d’occhio le questioni impellenti, come quella con Trenitalia. Cui è stato dato tutto il tempo necessario per formulare una proposta di rinnovo del contratto che tenga conto dei rilievi accumulati, delle necessità avanzate, e delle opportunità che si possono ancora cogliere aprendo la gestione a forme di maggiore qualità e, possibilmente, di minor costo. L’incontro di ieri è un primo passo concreto verso l’obiettivo dichiarato. La scelta di muoversi, e di muoversi in fretta “carte alla mano”, è un segnale interessante in un settore (quello dei trasporti in generale) in cui non sono mancate (e non mancheranno) le polemiche, il malcontento, il contenzioso. Interessante, pertanto, sarà vedere come evolverà l’idea di trovare eventualmente un unico gestore per il trasporto su rotaia e su gomma. In genere, queste forme di accentramento, danno esiti soddisfacenti là dove la rotaia e la gomma hanno caratteristiche e utenze omogenee. Nel Molise il discorso si complica, data la natura tormentata del territorio per quanto riguarda il trasporto su gomma, e l’arretratezza (diciamolo) e la limitatezza della rete ferroviaria. Un unico gestore potrebbe trovare probabilmente la soluzione più idonea per migliorare lo stato delle cose ed eventualmente farle ulteriormente lievitare. Un’ipotesi tutta da studiare, approfondire, comparare. In viale Elena stanno studiando, approfondendo e comparando. Non capitava da anni. Sta capitando. Il segnale va colto con interesse ed attenzione. Anche perché, sul fronte delle ferrovie il già assessore comunale, ed oggi consigliere a Palazzo san Giorgio, Antonio Battista, ha elaborato alcune idee e alcune ipotesi che, partendo dall’esperienza diretta, hanno un carico di fattibilità particolarmente apprezzabile. Insomma, passare dalla stagnazione amministrativa alla dinamicità, è sempre un dato positivo. Dardo

Si è aperto lo shopping nella boutique della politica locale di Massimo Dalla Torre

Dopo una pausa motivata soprattutto per riorganizzare le idee poiché in questi giorni si sono affastellati avvenimenti e fatti che meritano attenzione quella con “A” maiuscola, riprendiamo la routine quasi quotidiana riportando i commenti a quelle che sono le notizie che vedono aperto il mercato degli acquisti nella boutique del “jurassik-politic” molisano. Una sorta di mercato dell’assurdo caratterizzato da una serie di possibili colpi di scena nel più puro stile spy-thriller. Ultimi in ordine di tempo, almeno questo è quello riporta la stampa locale, il corteggiamento e la eventuale candidatura alle amministrative di maggio di Michele Scasserra, manager vincente ed ex assessore regionale alle attività produttive un tempo uno dei delfini del governatore regionale Michele Iorio con l’IDV del montenerese Tonino Di Pietro che, in settimana ha annunciato tra

l’altro, la scesa in campo alle prossime europee e l’ok da parte di Clemente Mastella numero uno dell’UDEUR ad affiancare il centro destra dopo che la stessa compagine ha contribuito alla vittoria del centro sinistra in regione, tant’è che la seconda carica Istituzionale ossia la Presidenza del Consiglio regionale vede un uomo di spicco del partito del campanile Vincenzo Niro sedere nello scranno più alto. Insomma, una sorta di sharade che ha dato adito a un commento alquanto allegorico: “comm’ è doc’ a zznella rceva Pulcenella”. Commento di chi utilizzando il vernacolo partenopeo cerca di dare una ratio a quello che accade nel parterre della complicatissima vita politica molisana. Fatti che, se corrispondessero a verità, e lo sapremo presto, anche se gli addetti ai lavori e soprattutto alcuni politici di spicco giurano che sono fantasie, lasciano pensierosi perché rischiano di aumentare lo sconcerto nella collettività, che vedrebbe ancora una

volta tradito il mandato elettorale. Un patto sottoscritto con chi ti da o ti ha dato fiducia anche nel recente passato e poco dopo tempo lo rinnega. Insomma, il ripetersi del classico salto della “quaglia” e non dell’aquilone, in quanto oggetto ludico e certamente non appartenente alla famiglia dei “galliformi”, come disse un solone della politica molisana qualche anno fa. Per quelli che dovessero sentirsi piccati e non condividessero questo, che scriviamo, diciamo una volta per tutte, che è giunta l’ora di fare chiarezza su certe operazioni di “dubbio gusto”. Manovre che non solo destabilizzano l’ambiente ma minano ancora di più le basi politiche della comunità. Operazioni che mostrano cinismo di chi le mette in atto ma soprattutto chi le ispira, combattute con armi caricate con munizioni a base di “illogicità” sostantivo femminile invariato, questo è quello che si legge nella grammatica italiana, che purtroppo la politica e i politici ignorano volutamente; a voi la scelta del perché, qualora vi fosse un perché.


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Campobasso

5 febbraio 2014

Udeur e Udc con Di Bartolomeo CAMPOBASSO. "In vista delle amministrative di maggio, che vedranno al voto fra gli altri comuni molisani, il capoluogo di regione Campobasso, l’Udeur conferma la scelta di 5 anni fa, nella coalizione di centro destra che ha sostenuto l’attuale Sindaco Luigi Di Bartolomeo. Cinque anni che hanno visto l’amministrazione presa da indubbie difficoltà ma al tempo stesso proiettata verso la pro-

Sinistra e libertà e le primarie "Devono essere i giovani gli artefici del movimento", così Ioffredi CAMPOBASSO. “Vedere giovani rappresentanti del centrosinistra delegati dai propri partiti tracciare le linee che regoleranno lo svolgimento delle consultazioni primarie per l’individuazione del sindaco di Campobasso rappresenta la vera essenza del futuro della democrazia". Così il consigliere regionale di Sel, Domenico Ioffredi, in merito agli incontri preparatori tra i partiti del centrosinistra per le consultazioni primarie di fine marzo. "Nonostante non tutte le proprie istanze siano state recepite, Sinistra Ecologia Libertà, come ha sempre fatto, si impegna lealmente a rispettare le indicazioni sottoscritte da tutte le forze che compongono lo schieramento di centrosinistra. Pronti quindi alla battaglia elettorale vera e propria alle primarie del 30 marzo 2014 e poi, chiunque prevalga, alle elezioni comunali del 25 e 26 maggio”.

secuzione dell’impegno politico verso i cittadini. Ora è necessario mantenere un rapporto di fiducia con la cittadinanza governando nell'interesse della città". A dichiararlo è il segretario nazionale Clemente Mastella dopo un incontro con il Capogruppo al Comune di Campobasso, Antonio Pietrarca. Anche il gruppo dell'Udc al Comune di Campobasso, composto a Sabusco e Ambrosio, ritengono di dovere appoggiare il sindaco uscente. "Una condivisione che trova il fondamento in un programma amministrativo concreto da realizzare compiutamente nei prossimi cinque anni di mandato e che trovi la sua base ideale nella prosecuzione e valorizzazione di quello attuale e conseguentemente nella

Si profila la ricandidatura con il centrodestra del sindaco uscente conferma alla guida al vertice di palazzo San Giorgio del sen. Luigi Di Bartolomeo. Le primarie, così come da tempi non sospetti continuiamo a sostenere, rappresentano un potente strumento di partecipazione popolare solo nel caso di consultazioni vere, con candidati veri, realizzate sulla scorta di programmi veri e con una tempistica vera che oltre a consentire la massima partecipazione di tutti gli attori della società, allontani i sospetti di congiure di pa-

lazzo e soprattutto le ingerenze di potentati che nulla hanno a che vedere con la città di Campobasso. Il senatore Luigi Di Bartolomeo oggi rappresenta il candidato che per statura morale, per forza personale e per responsabilità politica, ha il diritto ed il dovere di chiedere, congiuntamente all’intera coalizione di centro destra che con lui ha governato, il giudizio degli elettori su quanto realizzato nel corso di questo mandato e la loro fiducia per il prosieguo".

Soddisfacenti i numeri della mediazione Per Unioncamere occorre continuare a diffondere la cultura conciliativa CAMPOBASSO. Un significativo avvio nell’anno 2013 per la nuova mediazione! Nonostante la sua obbligatorietà, infatti, entrata in vigore solo alla fine del mese di settembre, le mediazioni/conciliazioni nel 2013, presso l’Organismo di mediazione della Camera di Commercio di Campobasso, sono state 63, di cui 5 presentate on-line mediante la piattaforma ConciliaCamera. Di seguito alcuni dati relativi alle mediazioni del 2013: il 78% delle 63 domande avviate sono mediazioni obbligatorie previste dall’art. 5 del d.lgs. 28/2010 e s.m.i.; il 17%, invece, sono mediazioni volontarie ed, infine, il 5% delle istanze sono conciliazioni obbligatorie (subfornitura e telecomunicazioni). Tra le mediazioni obbligatorie, i contratti bancari rappresentano la tipologia di controversia più richiesta (33%) seguita dai diritti reali (14%) e dal condominio (12%). Le altre materie, invece, hanno percentuali molto basse: 8% locazione, 8% risarcimento danni da responsabilità medica e sanitaria, 6% contratti assicurativi, 6% divisione, 4% comodato, 2% contratti finanziari, 2% successione ereditaria, 4% altro. Anche se sono ancora in corso 12 procedimenti di mediazione iniziati nel 2013, è possibile, tuttavia, fare una stima degli esiti delle 51 procedure chiuse: il 16% ha superato la

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di Giuseppe Saluppo

fase iniziale di programmazione, mentre l’84% no. In particolare, nel primo caso, il 25% delle mediazioni si sono concluse con l’accordo (di cui uno immediatamente esecutivo) e il 75% con mancato accordo, nel secondo, invece, il 77% delle mediazioni si sono chiuse per mancata partecipazione di una o più parti, mentre il 23% per mancata volontà a proseguire con il tentativo. La durata media di ciascun procedimento è di 35 giorni, mentre il valore medio delle controversie è di 160.000,00 euro circa. Nel valore medio non sono comprese, però, le controversie per cui l’entità della lite risulta indeterminabile o indeterminata (13 procedure di mediazione). “I dati sopra riportati,-afferma il Presidente Amodio De Angelis- riguardanti l’ampio ricorso che le imprese e gli utenti in generale fanno di questo strumento alternativo alla giustizia ordinaria, vengono confermati dall’andamento delle mediazioni nel primo mese dell’anno in corso. Infatti, solo a gennaio 2014, sono state presentate 19 domande di mediazione, di cui 2 tramite la piattaforma ConciliaCamera, che rende più semplice e intuitivo l’inserimento dei dati ai fini della presentazione della do-

manda di avvio o di adesione e che consente, inoltre, di svolgere gli incontri in webconference (25 è il numero di incontri on-line programmati dalla Camera di Commercio di Campobasso in tutto il 2013 e a gennaio 2014) permettendo alle parti, che si trovano in luoghi diversi, di risparmiare tempo e costi di trasporto, con conseguenti benefici anche sul piano dell’inquinamento ambientale. Una ulteriore conferma, quindi, dei numerosi vantaggi che si hanno con il servizio di mediazione. La Camera di Commercio di Campobasso intende proseguire il suo impegno nella diffusione e nel consolidamento della cultura conciliativa, in quanto sempre più imprese e cittadini chiedono una giustizia rapida ed economica e soprattutto finalizzata alla ricerca dell’accordo. “

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Campobasso

5 febbraio 2014

Sanità, il Consiglio comunale (ri)pungola Frattura La sanità e l’assetto del nosocomio del capoluogo tornano all’attenzione del Consiglio comunale. Le rassicurazioni del Governatore Paolo di Laura Frattura sul destino del Cardarelli non hanno convinto gli amministratori anche perché il Piano sanitario proposto ribalta completamente quello approvato dal tavolo tecnico lo scorso luglio. L’allarme arriva proprio dagli esponenti comunali del Partito democratico che, attraverso una mozione, hanno riportato all’attenzione del Consiglio il tema della sanità criticando aspramente la penalizzazione delle strutture pubbliche a vantaggio di quelle private. E’ stato Maurizio D’Anchise ad evidenziare come, attraverso il Piano di riordino, il centrosinistra si sia allontanato da uno dei suoi principi cardine e cioè la difesa della sanità pubblica. “E’ inammissibile – ha detto D’Anchise - che nessuno degli esponenti dell’Esecutivo regionale si opponga al disegno che prevede il trasferimento del Cardarelli alla Fondazione e che, di

Tares errata, perchè non sospenderla? L'amministrazione potrebbe fare slittare il tempo per correggere le cartelle CAMPOBASSO. Vicenda Tares, Gli errori riscontrati in non poche cartelle fatte recapitare nelle abitazioni di privati ma anche di alcuni imprenditori dovrebbero portare l'Amministrazione comunale di Campobasso ad adottare una delibera di Giunta comunale per prendere atto delle “diverse incongruenze” contenute in molti degli avvisi di pagamento recapitati agli utenti e fare slittare la data di scadenza. Tutto questo, per consentire agli uffici preposti la correzione e riformulare i nuovi avvisi di pagamento. Fermo restando scoprire le responsabilità interne o esterne verrebbe a ristabilirsi una giusta equità e, soprattutto, eviterebbe ai cittadini l'ennesima noia di doversi portare presso lo sportello aperto per l'occasione. E' troppo chiedere un gesto di tal comune buonsenso?

La mozione presentata dal Pd scalda l’aula che si schiera in difesa del Cardarelli ma non riesce a votare il provvedimento

fatto, costituirà un magnifico regalo ad una struttura privata”. Con toni apparentemente più moderati ma altrettanto efficaci sia il consigliere Augusto Massa che il capogruppo del Pd Antonio Battista hanno ribadito la necessità di

un Piano che riordini la sanità ma che non mortifichi il pubblico rispetto al privato e che non regali servizi alle strutture private determinando la progressiva eliminazione del Cardarelli a vantaggio della Fondazione. La mozione è

stata ampiamente condivisa dall’aula anche se, come ha detto sia il sindaco Gino Di Bartolomeo, “i dispositivi sull’argomento abbondano ma la sostanza non cambia, Frattura proprio in quest’aula si era impegnato a fornire una rela-

zione dettagliata sul Cardarelli ma, ad oggi, non è arrivata alcuna risposta all’amministrazione o meglio, la risposta è arrivata attraverso il nuovo Piano sanitario che elimina posti letto al Cardarelli smantellando l’ospedale pubblico”. Il consigliere Maurizio Tiberio oltre ad evidenziare come il Governatore Frattura stia solo indebolendo la sanità mettendo i molisani gli uni contro gli altri, ha posto l’accento sulla mancata reazione dei sindacati e del comitato Pro Cardarelli convocato “in privato” da Frattura e stranamente silente sul riassetto dell’ospedale. Dopo una lunga discussione che si è protratta anche nel pomeriggio la mancanza del numero legale ha provocato l’interruzione della seduta consiliare e, ancora una volta, l’enorme quantità di “belle parole” sono cadute nel vuoto. Tema

Mozione Gran Manze, Durante ci riprova e la spunta Il Consiglio provinciale si oppone all’ipotesi di allevamento intensivo e s’impegna a vigilare sul progetto inquinanti Il consigliere provinciale Michele Durante non si è arreso e dopo una prima bocciatura ha riproposto la mozione per opporsi all’ipotesi di allevamento intensivo nel Basso Molise denominato Gran Manze e, questa volta, l’ha spuntata. Con otto voti favorevoli, cinque contrati e tre astensioni il dispositivo, ieri mattina, è stato approvato dal Consiglio che, invece, circa tre mesi si era espresso in maniera nettamente opposta nonostante il parere negativo alla realizzazione dell’intervento espresso dall’assessore all’Ambiente Alberto Tramontano. Il vertice di Palazzo Magno Rosario De Matteis aveva chiarito che avrebbe indagato sull’argomento chiedendo sia al ministero delle Politiche agricole che alla Regione la documentazione completa e dettagliata sul progetto Gran Manze per valutarne l’impatto ambientale e inoltre aveva precisato che la bocciatura della mozione presentata da Durante da parte del Consiglio provinciale e da una parte della maggioranza non voleva dire che la Provincia sosteneva il progetto. “La mia posizione resta quella di sempre – disse De Matteis - esprimersi solo dopo aver letto, valutato ed approfondito la questione, nei termini legali e nel pieno rispetto dei ruoli e delle normative. Restano forti le mie perplessità sulla vivibilità, sull’impatto ambientale e

sulla compatibilità di 12 mila manze e su ciò che ne conseguirà per il nostro territorio, la popolazione residente e l’economia nel suo complesso”. Nel frattempo diversi Comuni del territorio potenzialmente interessato dall’impianto hanno sancito la contrarietà all’insediamento e anche gli approfondimenti effettuati dalla Provincia hanno riconfermato l’esito negativo. Infatti, nel corso della seduta di ieri mattina, Tramontano ha ribadito l’impossibilità di esprimere parere favorevole al progetto e, questa volta, l’assessore non è rimasto inascoltato dal Consiglio che, seguendo anche le indicazioni di De Matteis, ha approvato la mozione del consigliere di Costruire Democrazia esprimendo la propria contrarietà al progetto, invitando il presidente e la Giunta provinciale a vigilare affinché non si verifichi quanto già accaduto in passato in tema di impianti inquinanti e disponendo la trasmissione del provvedimento alla Regione Molise,al ministero per i Beni ambientali e culturali e a quello per le Politiche agricole e forestali. Un risultato ottenuto non senza difficoltà visto che più di qualche esponente del centrosinistra ha provato in tutti i modi a mettersi di traverso arrivando finanche a cercare di evitare la riproposizione della mozione in Consiglio. Evidentemente con scarsi risultati. Teresa Manara



ISERNIA

ANNO X - N° 29 - MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Isernia

5 febbraio 2014

Vetrina agroalimentare, un progetto di crescita Il sindaco di Isernia Brasiello ribadisce la proposta dello spazio espositivo ISERNIA. Il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, torna su alcuni argomenti af¬frontati durante la conferenza stampa dello scorso 17 gennaio, allorquando venne pre¬sentato agli organi di informazione il piano di rias¬setto dei mercati set¬timanali. «Intendo chiarire il reale senso di alcune affermazioni riguardanti l’apertura d’una vetrina espositiva permanente dei prodotti artigianali e agroalimentari del Molise. L’idea di trovare un partner anche nella Camera di Commercio non intende escludere la Provincia. Ho sempre ritenuto che l’ente camerale debba svolgere una collaborazione non alternativa bensì aggiuntiva e nessuno ha mai ipotizzato di tenere fuori dal progetto l’amministrazione Mazzuto, anche perché da essa

è par¬tita l’idea di allestire e rendere permanente un luogo espositivo e commerciale dei prodotti caratteristici del nostro artigianato e della nostra agricoltura. Certo, però, bisogna

sbrigarsi. Il periodo di crisi che stiamo attraversando deve indurci ad attivare rapidamente le possibili iniziative finalizzate al rilancio economico del territorio».

I cittadini di Pozzilli lanciano l'allarme su presunti sversamenti nel passato

Frenata per una fuga d’amore I Carabinieri hanno rintracciato la sedicenne che era andata via di casa con il ragazzo ISERNIA. Interrotta dai carabinieri la fuga d’amore di una sedicenne, che aveva lasciato la propria famiglia per andare a vivere con il suo ragazzo, anch’egli minorenne (un pastorello di 17 anni e origini rumene). Ma il loro sogno di vita in comune è durato pochi giorni, il tempo necessario ai militari dell’Arma di rintracciarli. Una roulotte nascosta nelle campagne, un gregge e null’altro sono stati gli “ingredienti della felicità” dei due minori. Almeno fin quando non sono arrivati i carabinieri che hanno posto fine alla love story, riconsegnando la ragazzina ai genitori. Nei guai è finito il datore di lavoro del 17enne (non

“E gli scarti ex Fonderghisa?”

lo aveva assunto) denunciato per sfruttamento di lavoro minorile. Trattasi di un allevatore di Roccamandolfi. E’ l’unico italiano della vicenda, in quanto la sedicenne (Andrea) e il suo innamorato (George) sono immigrati di origini rumene. Della questione si sono occupati i carabinieri della stazione di Teano, guidati dal maresciallo Forziati, dal momento che la “capanna” dei due “piccioncini” sostava proprio nelle campagne della limitrofa Campania. L’allarme era scattato alcuni giorni fa, quando la sedicenne aveva lasciato la casa di Polistena, in provincia di Reggio Calabria. I carabinieri imboc-

cano la pista giusta quando il telefono cellulare della giovane ha agganciato una cella in territorio teanese. I militari dell’arma riescono così ad individuare i due innamorati e li rintracciano mentre seguono un grosso gregge di pecore che sta pascolando in zona. Gli animali appartengono proprio all’allevatore di Roccamondolfi successivamente denunciato, il quale nella stagione invernale porta il suo gregge nella pianura casertana, essendo i monti del Matese troppo freddi e spesso innevati. Andrea e George vengono prelevati e consegnati a due case famiglie, in attesa dell’arrivo delle rispettive famiglie.

POZZILLI. Non sono solamente i rifiuti sversati e interrati nella Piana di Venafro a destare preoccupazione tra le popolazioni locali. Un accorato grido d’allarme sono giunti alla redazione di molisenetwork.it da alcuni cittadini di Pozzilli. “Ricordo benissimo –queste le parole di un ex operaioche negli anni ’80 tonnellate e tonnellate di materiali di scarto dell’altoforno della Fonderghisa furono riversate all’interno di due enormi cavità naturali che caratterizzano una ben nota località montana distante pochissimi chilometri dal centro abitato”. Effettivamente non è un mistero che, al pari di quanto accaduto nella Piana di Venafro, i materiali di risulta della ex Fonderghisa siano stati scaricati, in enorme quantità, nei due profondi incavi a monte del paese, in una località non a caso denominata “Le Fosse”, lungo la strada provinciale per Acquafondata. In questo specifico caso, però, la preoccupazione è ancora maggiore, in quanto le

due “fosse” sono geograficamente situate ad una quota altimetrica maggiore rispetto alla pianura sottostante, dove sorgono gli abitati di Pozzilli e Venafro. Il timore diffuso dei residenti è che assieme alla “ganga” (questo il termine utilizzato per indicare gli scarti della fusione) possano essere stati riversate abusivamente anche sostanze nocive, le quali, diluite dalle piogge, potrebbero infiltrarsi nel terreno fino a contaminare le falde acquifere che scendono a valle e alimentano i pozzi della rete idrica. “Vogliamo stare tranquilli –questa la conclusione dei cittadini che ci hanno segnalato il caso-, non tanto per noi, ma per i nostri figli e nipoti. Chiediamo, pertanto, che in località Le Fosse vengano effettuati i dovuti sopralluoghi e, se necessario, anche carotaggi e scavi. Non vogliamo creare allarmismi, ma pretendiamo sia fatta piena luce sulla natura del materiale riversato nelle cavità delle nostre montagne”.


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Termoli

5 febbraio 2013

Black-hole, ancora un rinvio per il processo BARI – Dopo otto anni non ancora ha inizio il processo Black hole, trasferito dal settembre 2009 dalla Procura della Repubblica di Larino a quella di Bari per incompatibilità territoriale, che vede indagate 106 persone per presunti illeciti nella sanità tra Termoli e il basso Molise. Dopo che il procedimento è stato trasferito da tempo da Larino a Bari, ieri mattina nel Tribunale pugliese si è registrato l’ennesimo nulla di fatto. Infatti l’udienza preliminare non si è tenuta perché ed è stata rinviata al prossimo 8 aprile in attesa che il fascicolo sia assegnato ad un nuovo giudice titolare. L’ultimo rinvio si era registrato lo scorso 19 novembre ed ora ancora un posticipo di due mesi per decidere chi dovrà essere processato e chi prosciolto anche se, all’orizzonte, si profila la prescrizione per la mag-

Pubblicato il bando per l’affidamento di spazi di locali comunali

gior parte dei reati contestati. E su questo non ci potyrebbero essere più dubbi perché con 106 indagati da valutare, altrettanti avvocati da ascoltare e pronti con le rispettive eccezioni, i tempi si allungheranno maggiormente. Come si ricorderà l’inchiesta, che all’epoca

fece molto clamore, iniziò nel 2006 coordinata dall’allora procuratore di Larino, Nicola Magrone, e grazie alle indagini eseguite dall’allora comandante la Compagnia carabinieri di Termoli, Fabio Muscatelli, che portò all’arresto anche di personaggi famosi.

Lega Pesca: bene interrogazione su gravi lacune legislazione TERMOLI - Scaduta la delega al Governo per l'adozione di decreti legislativi per il riordino della normativa di settore (Legge comunitaria 2009), la Lega Pesca condivide e ringrazia l'On. Oliverio per aver posto al centro di una interrogazione parlamentare la questione nodale, e che il recente collegato agricolo lascia ancora del tutto aperta, della urgente revisione normativa della legislazione della pesca e dell'acquacoltura. Garantire un adeguato supporto legislativo per la modernizzazione del settore, ivi compresi indispensabili interventi di semplificazione e di armonizzazione della normativa nazionale con quella europea, rimane una tra le diverse priorità non rinviabili per una filiera in stato di perdurante crisi economica e sociale. Una filiera che nell'ultimo decennio ha registrato un calo del personale imbarcato del 38,26 per cento, una riduzione della flotta del 28,1 per cento, una contrazione dei ricavi del 31 per cento, una riduzione delle catture del 48,84 per cento, ed un ridimensionamento dei fondi nazionali a disposizione per il settore del 77 per cento. “Mentre oggi tutti continuano a parlare solo di

agricoltura – scivono dalla Lega Pesca -, per le dimissioni dell'ex Ministro, e lo stesso collegato agricolo prelude tempi lunghissimi, la filiera nazionale della pesca e dell'acquacoltura è allo sbando per l'assenza di una direzione politica e amministrativa forte, che è implausibile ritenere possa essere garantita, pur con le migliori intenzioni, nel quadro dell'interim al premier Letta”. “Rimpasto o no – interviene Ettore Iani, presidente nazionale di Lega Pesca, non sono sostenibili ulteriori ritardi da parte del Governo per rispondere alle numerose criticità del settore attraverso un punto di riferimento istituzionale certo e affidabile. In una situazione in continua evoluzione, e dagli esiti ancora incerti, è pur vero che il Ministero agricolo può contare oggi sul contributo di due Sottosegretari che meritano la nostra fiducia. L'attribuzione di una delega alla pesca evidenzia Ianì -, non sarebbe solo una strada praticabile, ma sarebbe un atteso segno di attenzione ai problemi di un settore che ha bisogno di strategie chiare e di risposte urgenti ma che rischia altrimenti di essere abbandonato a sé stesso”.

Don Luigi Ciotti al convegno: “Da credenti nella storia di oggi”

TERMOLI – In attesa della XV assemblea diocesana che vedrà il rinnovo delle cariche associative, l’Azione Cattolica diocesana organizza per sabato alle ore 17,45 nel cinema S.Antonio, un convegno per riflettere, sullo stile del laico cristiano e della Chiesa, in questo tempo segnato da profondi mutamenti e disuguaglianze avendo come faro l’insegnamento luminoso di Papa Francesco. Il convegno vedrà la partecipazione di don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e di Libera, coraggioso testimone della fede, e dell’Associazione HabitaTerra di Sabaudia, gesto concreto di servizio nato dall’esperienza maturata in Ac di alcuni suoi soci. Il tema scelto è ispirato dal documento assembleare nazionale “Persone nuove in Cristo Gesù, corresponsabili della gioia di vivere”. L’Azione Cattolica è un’associazione di laici che desiderano vivere in modo corresponsabile questo tempo, farsene carico attraverso uno stile di prossimità e costruendo legami significativi tra le persone.

TERMOLI – L'Amministrazione comunale informa che è stato pubblicato il bando per l'affidamento di spazi situati all'interno di locali di proprietà comunale, da destinare a sede per associazioni presenti sul territorio. A questo proposito il Comune intende assegnare, per cinque anni, alcuni spazi situati all’interno degli immobili di proprietà, qui di seguito elencati, alle Associazioni di volontariato, Onlus, culturali, sociali, sportive, di promozione turistica, del territorio e di tutela dell’ambiente: Galleria Civica, locali ex sede Comando polizia municipale di Piazza Olimpia, locali al 1° piano dell’immobile di Corso Fratelli Brigida (Mercato San Timoteo), Auditorium di Via Cina, Castello Svevo. "Si tratta di un momento molto atteso da parte da parte di tutti quei cittadini termolesi che hanno a cuore l'associazionismo – dichiarano dall’Amministrazione comunale - e che sono alla ricerca di una sede idonea per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali. Siamo particolarmente orgogliosi di aver raggiunto questo risultato e di aver dato una risposta concreta alle esigenze dei tanti cittadini che si incontrano quotidianamente testimoniando la forza e la vitalità del nostro tessuto sociale". Il termine ultimo per la presentazione della domanda è fissato al 6 marzo 2014 alle ore 12. L'istanza va indirizzata all’ufficio protocollo del Comune di Termoli e presentata nelle modalità indicato nel bando. L’avviso è consultabile presso il sito istituzionale del Comune di Termoli, nella sezione "Avvisi e Bandi" o nella sezione "Patrimonio", accedendo all'indirizzo www.comune.termoli.cb.it e all’albo pretorio dell’Ente. Tutte le informazioni inerenti l’Avviso potranno essere richieste presso l’ufficio Patrimonio del Comune di Termoli – tel. 0875/712258 – patrimonio@comune.termoli.cb.it.

Revoca finanziamento all’OP San Basso TERMOLI – La Regione Molise, con determina a firma del direttore del servizio Politiche europee per Agricoltura, Pesca e Acquacoltura, Pietro Notarangelo, ha disposto la revoca di un finanziamento di 153mila euro per la filiera ittica termolese. Il finanziamento era stato precedentemente assegnato all’Op San Basso per un progetto di trasformazione e commercializzazione di prodotti ittici. La causa principale della revoca, almeno da quanto appreso, il mancato accertamento finale non richiesto dall’associazione di produttori che fa capo alla marineria termolese, tanto meno la mancata richiesta della proroga dell’investimento scaduto lo scorso 12 settembre.

Sel, programmazione turistica invece di balletti di poltrone TERMOLI - La crisi economica in cui versa la nostra città con tante attività chiuse e locali "affittasi" dovunque è anche dovuta all'incapacità di questa amministrazione di fare una seria programmazione turistica, l'unica grande risorsa che abbiamo. Il turismo si fa programmando gli investimenti con largo anticipo, organizzando manifestazioni riuscite, promuovendole per tempo, anticipando la concorrenza di altre destinazioni turistiche. Per permettere alle tante attività locali di

sopravvivere il comune dovrebbe fare ogni sforzo per allungare la stagione turistica e investire bene. Una città seria avrebbe già avviato le operazioni per organizzare un calendario di manifestazioni estive che vada da maggio a ottobre, avrebbe già reso noti i fondi programmati per l'organizzazione di eventi, tre mesi sono anche pochi per fare le cose per bene, invece anche quest'anno si va alla carlona, il calendario si farà come sempre all'ultimo momento, sarà raffazzonato, e i soldi saranno

dati, come è successo a Natale, a chi sta più simpatico all'assessore invece che a chi ha le idee più chiare e concrete su come spenderli, perchè in Comune sembrano molto più interessati ai balletti di poltrone, cariche e nomine, che a dirigere questa città. Termoli economicamente è in ginocchio, lo vediamo tutti i giorni, e la nostra frustrazione è sapere che se in Comune ci fossero persone più competenti non sarebbe così. Sandro d'Onofrio Sinistra Ecologia Libertà Termoli


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Termoli

5 febbraio 2014

Trasporti, Libera contro le mafie chiede incontro con Nagni AREA FRENTANA - Il presidente dell’associazione Libera contro le mafie di Larino, in riferimento ai collegamenti e trasporti con treni e bus, ha inviato una lettera aperta all’assessore regionale ai Trasporti, Pierpaolo Nagni, partecipandolo degli innumerevoli disagi. “Egregio Assessore – si legge nella missiva -, c’è necessità che Lei rimetta subito mano a quel Piano dei Trasporti Pubblici Lo-

Cristiano Di Pietro interviene sul digitale terrestre BASSO MOLISE - Il vice presidente del Consiglio regionale Cristiano Di Pietro è tornato ad occuparsi del problema che riguarda il segnale del digitale terrestre in Molise. Lo ha fatto attraverso una mozione, che risale allo scorso mese di ottobre e votata all’unanimità nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, intesa ad impegnare la Giunta alla sensibilizzazione del Governo e del Ministero dello sviluppo economico rispetto a tale problematica. Il vice presidente Di Pietro ha evidenziato, in particolare, la necessità di riportare l’argomento all’attenzione del governo regionale e nazionale

dal momento che ancora oggi, a distanza di oltre un anno dallo switch-off, si continuano a registrare disservizi a seguito dell'avvento del digitale terrestre. “Più volte l’IdV è intervenuta in merito – ha ricordato Di Pietro anche attraverso interrogazioni parlamentari a firma dell’on. Di Pietro. Purtroppo, però, nessuna delle nostre sollecitazioni all’allora ministro Passera ha ottenuto riscontro. Oggi siamo una forza politica extra parlamentare e non siamo più in condizione di poter intervenire direttamente in parlamento, ma possono farlo i nostri rappresentanti alla Camera e al Se-

nato. Non è accettabile che in questa regione i cittadini, che peraltro pagano il canone Rai, non possano usufruire del servizio. Detto questo, esprimo soddisfazione per il voto che impegna il presidente della Giunta Frattura a farsi portavoce nei confronti del Governo nazionale affinché il problema possa essere risolto. Resto fiducioso negli effetti che tale impegno otterrà, ma se questo non dovesse bastare, l’Italia dei Valori è pronta a farsi promotrice di una iniziativa di raccolta firme contro i disservizi del digitale terrestre”.

Ricordato il “Giorno della memoria” SANTA CROCE DI MAGLIANO L’istituzione del “Giorno della memoria” risale al 20 luglio del 2000 e la sua celebrazione è doverosa nelle scuole di ogni ordine e grado, proposta alle nuove generazioni la cui coscienza civica si sta formando. L’interessante proposta di un incontro dal titolo “La storia e la didattica della Shoah” coinvolge \anche gli allievi ed i docenti del liceo di Santa Croce di Magliano e dell’intero “Istituto Omnicomprensivo”. Secondo George Bernard, “Il più grave peccato contro i nostri simili è l’indifferenza”, per cui iniziative del genere puntano a dimostrare quanto la conoscenza, e la partecipazione alle vicissitudini umane non siano altro che espressioni di libertà, di libera adesione a valori condivisi, primo fra tutti, l’uguaglianza. La capacità di custodire la memoria, d’interrogarsi sulle vicende umane, dev’essere coltivata nel quotidiano e perseguita, oggi più di ieri, poiché i testimoni diretti del genocidio ebraico stanno progressivamente diminuendo. Il ricordo, tanto delle vittime, quanto dei giusti, rifugge la sterile retorica, la pura ritualità, l’insensata ed insistita esposizione di corpi straziati che tocchi la sola emotività dei presenti. Il percorso, dettagliatamente illustrato

dal professor Antonio Di Chiro, pone le sue radici nella ricerca storica, nella contestualizzazione degli eventi per tentare di spiegarne la cause e le conseguenze. Il pubblico viene preso per mano e condotto a scoprire quanto deleterio sia stato, nel corso della storia, l’abuso di parole utilizzate per veicolare pregiudizi, stigmatizzare condizioni, colpevolizzare e ghettizzare persone attraverso le più svariate forme d’annientamento, del corpo, dello spirito e della dignità. Quanto pericolosa può essere la paura dell’”altro”, del cosiddetto “diverso”? A quali nefandezze essa ha potuto e può ancora condurre le creature umane, quando queste ultime non si riconoscono come appartenenti ad un’unica razza umana? Queste sono soltanto alcune delle domande poste nel gremito auditorium della scuola. Uno stato ha istituito il “Giorno della memoria” e la legge di uno stato ha “istituzionalizzato” l’esclusione sociale di moltissimi ebrei, ma anche di Rom, omosessuali, oppositori politici, tutti perseguitati e segregati nei campi, di concentramento prima e di sterminio poi. La comune “colpa” attribuita loro? Quella di esprimere se stessi nelle diverse realtà europee d’appartenenza. Razzismo biologico

ed antisemitismo stanno oggi pericolosamente tornando alla ribalta, anche nelle nostre comunità sempre più multietniche: la contraddizione appare evidente. In tale situazione, l’incredulità davanti all’orrore deve indurre tutti a conoscere l’”altro da sé”, per non temerlo, indurre a riconoscere nel “silenzio udibile” della sala, il peso delle parole nella vita delle persone. “Nella narrazione si fonda l’identità di ogni individuo”, ricorda giustamente ai presenti il professor Filippo Bruni, docente dell’ateneo molisano. Dall’insieme delle singole storie ha origine la Storia collettiva. Questo è vero soprattutto quando le esistenze sono duramente segnate da episodi traumatici. Nella ricostruzione di storie si trova l’antidoto all’indifferenza. Si sviluppa così quell’empatia, quella capacità di vedere l’altro come portatore di un vissuto, di un punto di vista, di una peculiare visione delle cose. L’empatia dev’essere perciò oggetto d’educazione, dev’essere ponderata, agita e contestualizzata. E’ con questo tipo di proposta educativa che si alimenta la consapevolezza dell’interdipendenza tra i membri di una società e dell’intera umanità, si rinvigoriscono sensibilità, altruismo, accoglienza e pensiero critico che sono elementi neces-

cali e che razionalizzi seriamente il servizio; c’è la necessità di riprendere un confronto con tutti i soggetti interessati, Sindaci, sindacati di categoria, lavoratori e anche pendolari; c’è la necessità che vengano integrati i servizi di trasporto su gomma con quelli su ferrovia, tenendo conto dell’orografia del territorio e delle esigenze dello stesso. C’è bisogno di considerare finalmente la soluzione del

biglietto unico e c’è bisogno di preparare il nuovo bando di gara che, questa volta, possa dare veramente la possibilità ad aziende solide di partecipare. Le chiediamo di darci la possibilità di continuare ad offrirle il nostro contributo di chiarezza e partecipazione, fissandoci un appuntamento al quale ci presenteremo con una rappresentanza di lavoratori e di pendolari”.

Furto all’Happy Day’s, rubati ombrelloni e lettini estivi CAMPOMARINO – Ammonta a svariate decine di migliaia di euro il bottino di un furto compiuto nel camping Happy Day’s. I ladri, che nei giorni scorsi avevano già fatto visita alla struttura portando via vari elettrodomesatici ed attrezzatura da lavoro, In questa occasione hanno agito durante le ore del tardo pomeriggio portanto via una novantina di ombrelloni, tra cui molti a forma di pagoda e un centinaio di lettini da mare. Al momento del “colpo” nel camping non erano presenti i titolari ne alcun sorvegliante e i malviventi hanno agito indisturbatamente portando via la refurtiva certamente a bordo di un mezzo pesante. Il furto è stato scoperto dai titolari dell’Happy Day’s che hanno immediatamente chiamato i carabinieri. I militari dell’Arma, una volta sul posto, hanno avviato le indagini, nella speranza di risalire agli autori del furto e recuperare la refurtiva.

Movimento 5 stelle chiede discussione sul regolamento referendum GUGLIONESI – Nell’ottobre dello scorso anno, il Movimento 5 stelle aveva presentato all’amministrazione comunale richiesta per discutere della proposta di regolamento comunale sui referendum. Non avendo ottenuta risposta hanno nuovamente inoltrato la richiesta ed ora attendono.“Siamo stati costretti a questa azione – si legge nella nota del Movimento 5 stelle - perché

la nostra Amministrazione, nonostante nel loro programma elettorale al punto 3.1 si parli di trasparenza-partecipazione e al comma 1 addirittura di adeguamento dello Statuto con l’approvazione del regolamento del Referendum e che tutto questo ci fu promesso nei primi 100 giorni di mandato, non ha avuto ancora la decenza nemmeno di contattarci al riguardo”.

Al Fulvio lo spettacolo "Grazie Gaber” GUGLIONESI – Secondo appuntamento della stagione teatrale al “Fulvio” domani alle 21 con “I polli di Allevamento” che presentano Il Teatro Canzone “Grazie Gaber”. Lo spettacolo ripercorre il meglio del teatro-canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, quel geniale intreccio di monologhi e canzoni che il duo creò e propose per la prima volta nel 1970 e che da allora, con grande successo, Gaber portò sulla scena. Si padda da Si può a Destra-sinistra, Lo shampoo, Io non mi sento italiano, La libertà, Qualcuno era comunista,“Grazie Gaber” vuole essere soprattutto un tributo sincero al più grande cantante-autore-attore italiano. Prima dello spettacolo ci sará una degustazione con prodotti tipici locali. Per informazioni e prenotazioni: 389.4390397, info@frentaniateatri.it.

sari di un’acculturazione non votata al solo futuro profitto. Tali elementi si rivelano quotidianamente linfa vitale della democrazia. Nel nome dell’interdisciplinarità, anche nella sede di Rotello i ragazzi hanno avuto la possibilità di riflettere e dibattere in seguito alla visione del film intitolato” Jona che visse nella pancia della balena”, poiché se esiste la volontà di comprendere ed approfondire il presente ed il passato, si sta realmente crescendo e gli strumenti per farlo sono molteplici. Antonella Iantomasi


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Spettacolo

5 febbraio 2014

Signor G, forever Domani al Fulvio “Grazie Gaber”, tributo ad un artista oggi, attuale più che mai di Charles N. Papa GUGLIONESI - Il signor Gaberscik è ancora tra noi. Scomparso nel 2003, Giorgio Gaber ancora oggi è in cartellone a teatro. Pare non sia mai andato via. La sua carriera, seppure parte dalla gavetta, arriva all’apice in televisione. Ma è proprio da essa che Gaber fugge, perchè si sente ingabbiato, stretto in un ruolo che non lo rende libero di esprimersi come vorrebbe in quel momento. Siamo agli inizi dei ‘70, il signor G, fresco sposo con la signorina Ombretta Colli, è un bravo cantautore, le sue melodie hanno trovato molte fans in Italia, ma il ruolo di figura mediatica a lui non piace, trasporta così la canzone a teatro, inventando il cosiddetto genere teatro-canzone. Attratto dagli chansonniere francesi, Gaber si posiziona nel cantautorato più colto e schierato. Le sue produzioni restano oggi, nella memoria di tutti, e ancora band tributo in Italia, esaltano il suo genio.

Aperitivo

La ribalta televisiva, e quella di Sanremo, sono il trampolino per una carriera che ancora oggi splende. In Molise, poche sono le stagioni teatrali, una è quella del teatro Fulvio, realizzata dall’infaticabile Giandomenico Sale. La bella struttura di Guglionesi, ha dato il via al certellone 2014 il 24 gennaio con “Frusta là” di Flavio Brunetti, con Matilde Caterina. Domani, in programma “Grazie Gaber”, spettacolo dedicato a Gaber con la band tributo Polli di allevamento. Una retrospettiva che coglie il meglio del teatro-canzone di Gaber, da “Si può” a “Destra-sinistra”, da “Lo shampoo” a “Io non mi sento italiano”, da “La libertà” a “Qualcuno era comunista”. Sul palco Luigi Bellanca, Riccardo Baccani, Fabrizio Bellanca, con la regia di William Mussini. La novità di questa stagione, prevede prima di ogni spettacolo un buffet. Sipario ore 21.00. Per altre informazioni 3894390397.

Molisani a New York

CAMPOBASSO - Domani il Gran Caffè Lupacchioli presenta “Sunset boulevard”, aperitivo in musica dalle 19.30. Live Soul Vibes, Jackie Brown & Pietro Mignogna. CAMPOBASSO - L’aperitivo del giovedì al Plaza cafè è “From disco to disco”. Dalle 19.30, buffet e musica con Max Petrarca.

CAMPOBASSO - Tra i molisani trapiantati a New York, nel settore musicale, oltre a Luca Santaniello (batterista jazz), va ricordato un altro campobassano, Luca Tozzi (foto), energico chitarrista blues, ora per qualche giorno in Italia. L’oaccasione di una fugace apparizione nel capoluogo, non poteva che essere motivo per ritrovarsi a suonare dal vivo con gli amici di sempre. Sabato 8 febbraio al Caffè Marconi alle 22.00, sarà live il trio formato da Chiara Izzi (voce), Nicola Corso (contrabbasso) e Luca Tozzi (chitarra). Un evento sicuramente di spessore, con una scelta di evergreen di James Taylor, Ray Charles, Stevie Wonder e tanti altri tra swing e groove mai banali. A seguire selezioni musicali con dj Helveg. Info 3283274684.

“Il Molise in 3 minuti”, contest per aspiranti videomaker Con l’intento di rilanciare e valorizzare il patrimonio artistico-culturale, storico, paesaggistico, eno-gastronomico e turistico della Regione Molise, l’Associazione Culturale “Artisti Molisani” in collaborazione con Movoloco Eventi, Nexus Video, insieme ai mediapartner StudioEndorfine e Yousocialbrand e con il supporto tecnico di Videomolise presentano: “Il Molise in 3 minuti”. L’intento è quello di ottenere un filmato in grado di far conoscere al mondo il Molise e i suoi talenti. Il concorso si inserisce all’interno di una serie di iniziative (concorsi, eventi, concerti, periodici informativi on line, ecc.) destinate a supportare le attività artistico-culturali della Regione Molise.

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

Dove acquistare il libro

CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Annunci a pagamento

5 febbario 2013

Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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