31 luglio 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 161 - GIOVEDÌ 31 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Paolo Frattura

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Paolo Frattura. Sul tema della depurazione e degli scarichi urbani e della tutela delle acque ha ricevuto i complimenti di Palazzo Chigi per l’eccellente performance del Molise, unica regione italiana che non ha alcun rilievo da Bruxelles per la depurazione delle acque e non sarà colpita dalle sanzioni in arrivo. Poi, su oltre 100 opere e interventi di messa in sicurezza di versanti franosi e aree fluviali, è stato sottolineato il forte impegno della Regione e del presidente Frattura, ad avviare i cantieri.

Il Tapiro del giorno all’opposizione

Il Tapiro del giorno lo diamo all'opposizione regionale. Forse presa dalle vacanze estive, forse interessata ad altri argomenti ma nessuno più ha notizie della presenza consiliare. Eppure di argomenti ce ne sono a iosa. Non mancano e non a caso alcuni li ha posti sul tavolo il senatore Ruta. Ma l'opposizione regionale, evidentemente, preferisce l'aria marina, anche se c'è cattivo tempo, invece di disegnare una progettualità e intervenire su argomenti di stretta attualità. Non sarebbe il caso di battere un colpo?


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31 luglio 2014

Anche la riforma dei Consorzi industriali s’è persa per strada Le industrie, gli industriali e le politiche di settore nettamente in crisi

Ciò che riamane delle industrie e degli industriali, è al centro del dibattito politico come l’è stato appena qualche anno fa a Pozzilli, dove, appunto, maggiormente le industrie, gli industriali e le politiche del settore avevano ed hanno motivo di apprensione per il presente e soprattutto per il futuro. A Pozzilli l’allora presidente dell’Associazione degli industriali del Molise, Michele Scasserra, ebbe a manifestare la sua preoccupazione e quella degli associati affrontando lo stato dell’arte che riguarda i Consorzi industriali, la loro organizzazione, la loro gestione, la loro scarsa capacità di attrazione nei confronti del sistema produttivo

locale e nazionale. Insomma, mise il dito nella piaga, producendo inevitabili commenti e reazioni, non in modo semplicistico, ma analizzando in maniera circolare le situazioni che nel corso del tempo si sono andate aggravando col risultato di assistere, con pochissime possibilità di modificare il corso degli eventi, la chiusura delle fabbriche, il licenziamento e/o la messa in cassa integrazione dei lavoratori, il calo della produzione, il restringimento della rete commerciale e lo stallo di nuovi insediamenti. Certo, la crisi economica di dimensioni globali, la scarsezza di fondi per gli investimenti, il costo del lavoro, la sempre più improbabile

competizione con i sistemi produttivi orientali hanno messo all’angolo la nostra economia e tengono in soggezione il sistema industriale italiano. La transizione per venirne fuori è lunga, complicata, epperò i correttivi tardano a realizzarsi. Sul piano regionale sono i Consorzi di Isernia-Pozzilli, Campobasso-Boiano e Termoli ad essere in prima linea nella considerazione degli industriali essendo (i Consorzi) uno dei vettori sui quali contare per una nuova messa in moto del sistema produttivo. Ma fintanto rimangono estranei ad ogni forma di rinnovamento e ad ogni ipotesi di ri-

lancio, continuano ad essere un ostacolo e non un vantaggio per le politiche industriali. Nell’agenda di Scasserra i Consorzi erano stati annotati e posti in evidenza nella speranza che la Regione Molise mantenesse le promesse. Ovvero, la loro riforma. Per renderli più snelli, meno onerosi, più dinamici ed efficienti: un vero supporto alle aziende insediate e uno strumento di sollecitazione per nuovi insediamenti. Nell’intenzione del presidente della Giunta regionale del tempo, Michele Iorio, così come era stato scritto nella legge finanziaria 2011, i Consorzi devono trasformarsi nella traduzione pratica e sintomatica della politica di supporto della Regione nei confronti del sistema produttivo. Ma dai previsti 60 giorni per cambiare si arrivò ai 120 giorni e poi ancora giorni dietro giorni, inutilmente, fino ad oggi che alla presidenza della giunta regionale staziona l’architetto Paolo di Laura Frattura. Per un verso e per l’altro, i Consorzi industriali del Molise sono complicazioni e non strumenti di utili di gestione. Cambiare si vuole, si può, si deve. “Altrove – sottolineò amaramente Scasserra - i consorzi industriali incentivano le nuove imprese con tariffe e oneri di favore, qui invece si applicano regole e tariffe tutt’altro che incentivanti”. Qui come altrove, nelle intenzioni di Iorio, allora, e di Frattura adesso, i consorzi avrebbero una parte rilevante da svolgere se mesi in condizione di assistere le imprese per essere competitive e continuare ad esistere. Altrimenti vanno smantellati. Dardo

L'onorevole Leva rilancia la necessità che il governo decida sul da farsi per il Molise

"Area di crisi è fondamentale" CAMPOBASSO. Continua il pressing dei parlamentari molisani del Pd sul Governo affinché si giunga presto ad una valutazione dell’istanza per il riconoscimento dell’ “area di crisi industriale complessa” sul distretto produttivo di Bojano-Isernia-Venafro.

L’on. Leva ha chiesto, nella giornata di ieri, al Presidente della Commissione Attività Produttive On. Guglielmo Epifani una immediata calendarizzazione e discussione della Risoluzione presentata in X Commissione nei giorni scorsi insieme agli On.Venittelli e Folino. “Si

tratta di un atto parlamentare che avrà un sicuro impulso positivo sull’ iter per qualificare la crisi industriale complessa del bacino pentro-matesino. È fondamentale, quindi, che anche il Parlamento si esprima nel più breve tempo possibile. Le risorse aggiuntive che potranno essere investite in Molise se venisse riconosciuta l’ “area di crisi” saranno fondamentali per rilanciare un distretto industriale devastato da una crisi senza precedenti che sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.”


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30 luglio 2014

Dal primo agosto è quello che si avrà al Cardarelli. Garantite le urgenze mentre le operazioni programmate rinviate o dirottate altrove

Sale operatorie al rallentatore

CAMPOBASSO. Sale operatorie al rallentatore al Cardarelli. E non solo quelle. Per la chirurgia, saranno garantiti gli interventi d'urgenza e d'emergenza mentre la programmata subirà un taglio netto. Le motivazioni offerte restano legate alla necessità di mettere i dipendenti nelle condizioni di fare le ferie estive in un periodo in cui - si sostiene ogni volta - la domanda diminuisce. La tesi resta quella dell’insufficienza di organici e del risparmio sulle sostituzioni. Il sistema - che include un altro stop a fine anno - indurrebbe ad allungare le liste d’attesa e ad incrementare le fughe con riflessi economici pesanti sulle casse aziendali. Il commissario Frattura non ha dato, sino ad oggi, risposte. Ed anche al Tavolo romano si è sostenuta nuovamente la tesi del suo commissariamento. Ai 210 milioni di deficit cumulato al 31.12.2013 deve essere aggiunta “la necessità di ripristino della cassa da parte del bilancio regionale che, al 31.12.2011, era pari a 151,328 mln di euro, per complessivi 361,751 mln di euro”. Uno squilibrio – si legge nel verbale – che, “se paragonato a regioni delle dimensioni della Lombardia e del Lazio, si attesterebbe, in termini assoluti, rispettivamente in circa 11 miliardi di euro e in circa 6 miliardi di euro”. Nel quarto trimestre 2013 il disavanzo è stato pari a 51 milioni (scendono a 27 con le coperture garantite dall’extra gettito fiscale), l’8,6% del finanziamento annuale assegnato al Molise. Per uscire dal commissariamento bisogna stare sotto la soglia del 5%. Tornando alla sala operatori, il problema è che manca il personale. Nelle sale operatorie mancano personale infermieristico e anestesisti. Con le ferie estive, poi, la situazione precipita e dal 1 agosto si contrae la disponibilità di personale. Risulta evidente come ancora una volta siano i cittadini a pagare le carenze organizzative ed economiche della sanità molisana, con il personale che rischia di lavorare sotto pressione e questo aumenta anche la possibilità di errori. Ad aumentare i problemi di gestione delle sale operatorie, c'è il fatto che il personale infermieristico deve occuparsi di provvedere al lavaggio dei ferri chirurgici o la chiusura dei sacchi dei rifiuti infetti, perché vi è una mancanza di personale di supporto . Alla fine degli interventi in urgenza notturna si chiede agli infermieri, fino a quel momento impegnati al tavolo operatorio, di rimanere in servizio per lavare i ferri chirurgici e chiudere i sacchi dei rifiuti il che,

La lettera

Cardarelli, solo una contrazione dell’attività chirurgica estiva

Gent.mo Direttore, la sua testata giornalistica ha divulgato la seguente notizia “Sanità chiudono le Sale Operatorie”, riferendosi al Presidio Ospedaliero Cardarelli di Campobasso. Pur condividendo la sostanza della notizia, devo rettificare l’indiscrezione della chiusura delle Sale Operatorie, perché così non è. In realtà la carenza dei Medici di Anestesia e Rianimazione e degli Infermieri del Blocco Operatorio del Presidio Ospedaliero Cardarelli di Campobasso ha raggiunto livelli critici. Tale carenza ha determinato un accumulo di ore in eccesso e di ferie non godute da parte dei Dirigenti Medici di Anestesia e Rianimazione, degli Infermieri ed Ausiliari del Blocco Operatorio. Nel dettaglio i Medici Anestesisti del Cardarelli di Campobasso hanno accumulato n° 2901 ore in eccesso e n° 2570 giorni di ferie non godute degli anni precedenti. Tale accumulo di ore in eccesso e di ferie non godute indica la piena disponibilità della nostra UOC di Anestesia e Rianimazione nel cercare di soddisfare la domanda chirurgica, oltre l’orario contrattuale, ma nella situazione attuale gli standard minimi di sicurezza devono essere garantiti. Nel corso del mese di agosto sarà necessaria una distribuzione equa di ferie per i lavoratori, come previsto dal contratto e per non incorrere in responsabilità economiche e penali. Di conseguenza è prevista una fisiologica contrazione dell’attività chirurgica in elezione, non la chiusura, come succede in tutte le strutture sanitarie del paese. Dr Romeo Flocco oltre ad essere una attività non infermieristica, provoca un allungamento dei tempi di permanenza in servizio in reperibilità, aumentando il rischio che in caso di una ulteriore chiamata l'infermiere non possa riposarsi abbastanza. Possibile, poi, che negli ospedali molisani non debba funzionare una guardia anestosiologica?

E' l'interrogativo che pone il sindacato di categoria dei medici anestesisti. Del resto l’obbligatorietà della guardia concerne i presidi di terapia intensiva ed i servizi di anestesia degli ospedali sede di dipartimento di emergenza di primo e secondo livello. Qualcuno, a livello regionale, è pronto a recepire queste istanze?

Sarà il professore Francesco Versaci a coordinare le prestazioni

Attivata emodinamica h24

CAMPOBASSO. Attivata l’emodinamica h24 all’ospedale Cardarelli di Campobasso, ancora di più punto di riferimento fondamentale nella rete dell’emergenza per l’infarto: la nostra sanità pubblica sempre più a servizio dei cittadini molisani con un’offerta qualificata e potenziata. Una notizia che ci inorgoglisce”. Lo comunica il presidente della Regione Molise, Paolo di

Laura Frattura. “Un nuovo, importantissimo, servizio a disposizione dei nostri cittadini – rimarca il governatore –. L’attivazione dell’emodinamica h24, sotto la guida del professor Francesco Versaci che coordina le prestazioni cardiologiche negli ospedali di Campobasso e Isernia, è avvenuta a costo zero: ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di una equipe unica

che opera nei due presidi. Collaborazione ed esperienza, dunque, a disposizione della sanità di qualità che vogliamo offrire ai nostri cittadini”.“Con il coinvolgimento del 118 per la trasmissione degli Ecg dalla periferia – aggiunge ancora Frattura –, si rende finalmente e realmente operativa su tutto il nostro territorio regionale la rete dell’emergenza per l’infarto.

L’ospedale Cardarelli, in sinergia con le due sale di Termoli e Isernia, che resteranno comunque attive, si fa presidio certificato di un servizio ininterrotto, riferimento per tutte le altre strutture regionali, che renderà omogeneo ed efficace il trattamento dell’infarto miocardico acuto”. Nella sala di emodinamica dell’ospedale di Campobasso vengono eseguite valvuloplastiche, procedure per l’insufficienza valvolare mitralica severa con mitra-clip, denervazione delle arterie renali per il trattamento dell’ipertensione arteriosa grave resistente.


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31 luglio 2014

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"Mare molisano? Maluccio" Goletta Verde ha effettuato i nuovi prelievi alle foci del Biferno, Rio vivo e Tecchio

TERMOLI. L’estate 2014 non si decide ancora a iniziare compiutamente, un’altra legnata sulle prospettive degli operatori turistici e balneari arriva dai dati diffusi al porto di Termoli dalla direttrice generale di Legambiente Rossella Muroni, capo spedizione della Goletta Verde. I campionamenti effettuati lungo le foci di torrenti e fiumi, Rio Vivo, Tecchio e Biferno evidenziano un grave inquinamento e di fatto precludono alla balneabilità questi tratti di mare, anche se sul portale del Ministero della Salute sono considerati idonei e perfino con giudizi di eccellenza. Una bella tegola per le amministrazioni costiere e per la Regione Molise, chiamata ora con l’Arpam a verificare con degli ulteriori riscontri la testimonianza-denuncia fatta dalla Goletta Verde. “Anno dopo anno continuiamo a riscontrare le stesse criticità nei punti di campionamento presi in esame lungo la costa molisana – dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente-. Senza volerci sostituire alle autorità competenti o alimentare controproducenti polemiche, notiamo che anche quest’anno le foci dei fiumi e dei canali risultano balneabili sul Portale delle Acque, il sito gestito dal ministero della Salute, realizzato grazie all’elaborazione dei

dati dell’Arpa e delle Regioni. Lo scorso anno ci fu fatto notare che i tratti di mare presi in esame dai nostri tecnici erano interdetti alla balneazione. Al momento, però, tutti e tre i punti risultano idonei alla balneazione e con un profilo eccellente. Vorremmo una volta per tutte che Regione, Arpa, Comuni e ministero della Salute facessero chiarezza su questa situazione, lavorando non solo su un necessario adeguamento della depurazione, ma anche e soprattutto, a brevissimo termine, sulla corretta informazione a bagnanti e cittadini. E questo non solo attraverso il Portale delle acque che dovrebbe essere il punto di riferimento per i bagnanti, ma anche attraverso adeguata cartellonistica sulla qualità dei singoli tratti da mare. Da quest’anno, infatti, la normativa sulla balneazione prevede l’obbligo da parte dei comuni di apporre cartelli informativi circa la qualità delle acque, secondo standard europei, cartelli di cui non c’era ancora traccia nelle aree campionate da Goletta Verde”. Quello della depurazione non è l’unico problema messo in luce da Goletta Verde. Secondo il dossier “Mare Monstrum” di Legambiente, infatti, nonostante una superficie costiera di soli 35,4 km, nel 2013 sono state accertate dalle forze dell’ordine e dalla Capitaneria di Porto ben 182 infrazioni a danno del mare e del litorale, con 197 persone denunciate e arrestate e 31 sequestri effettuati. In pratica 5,1 violazioni per ogni chilometro di costa, un dato che piazza il Molise al secondo posto in Italia nella classifica del mare illegale, dietro soltanto alla Campania (con 5,2 reati ogni km). A crescere sono anche le illegalità connesse con l’inquinamento del mare e delle coste. Al centro delle operazioni delle forze dell’ordine ci sono la mala depurazione, gli scarichi abusivi, i reflui fognari che confluiscono direttamente in mare: nel 2013 in Molise sono state accertate 59 reati con 70 persone denunciate e arrestate e 18 sequestri effettuati.

Dall11 novembre 2014 al 25 gennaio 2015

Piero Perrino alla Biennale internazionale d’Arte di Palermo Alla Biennale internazionale d’Arte di Palermo con il prestigio di appartenere ai nuovi eredi di Jackson Pollok, come da catalogo “Effetto Arte” sui percorsi storici dell’Arte informale. Parliamo di Piero Perrino, il self made man della pittura molisana assurto stabilmente nel registro delle grandi firme. A Palermo, dicevamo, con alcune opere significative della sua personalissima creatività, dall’11 novembre fino al 25 gennaio 2015. Una Mostra-dialogo, quella che vedrà esposte, con le sue, opere di Pollok, di Mathieu, Vedova,

Burri, Dubuffet, Tapies, Hartrung e Fautrier: personalità e periodi pittorici diversi ma livellati su tracciati artistici che sono la storia dell’arte moderna. La Biennale che vuole affermarsi aprendo lo sguardo su artisti di fama e su artisti che sono sulla soglia della fama. Un passo ancora e anche Piero Perrino da Campobasso potrà godere di un curriculum contrassegnato da tappe progressive e sempre più importanti che lo consacrino nell’Olimpo di Minerva. La Biennale di Palermo sarà inaugurata da

Vittorio Sgarbi e la premiazione è stata fissata al giorno della chiusura, il 25 gennaio 2015, alla presenza del critico Philippe Daverio e di Paolo Levi della Galleria 56. La pittura di Perrino è espressa con una institualità raffinata, una forza misurata, una manualità geniale che, combinate con maestria, all’occhio della critica militante come dell’uomo qualunque, traduce un identico incantamento. (A.Cu.)

Camera di Commercio di Campobasso: eletta la nuova Giunta

CAMPOBASSO. E' stata eletta la nuova Giunta che affiancherà il Presidente Paolo Spina alla guida della Camera di Commercio di Campobasso. Il Consiglio, da poco rinnovato e con scrutinio segreto, ha eletto i nuovi componenti di Giunta, in cui, oltre ai settori tradizionali, trovano spazio e riconoscimento il mondo della cooperazione e quello dei consumatori. Ulteriore novità è costituita dall’ingresso nella nuova Giunta della rappresentanza femminile. Sei i componenti del nuovo Organo guidati dal Presidente Spina: CALLEO Domenico - settore Cooperazione; CRISCUOLI Nicola - settore Associazioni dei consumatori e degli Utenti; DE ANGELIS Amodio - settore Agricoltura; DI NINNO Guido - settore Artigianato; MARCHITELLI Antonio - settore Commercio; RICCIARDI Antonietta- settore Industria; “La nuova Giunta – ha affermato il Presidente della Camera di Commercio Paolo Spina – si trova a dover affrontare un momento particolarmente difficile per la nostra economia e per il nostro territorio in particolare. Stiamo vivendo un periodo di grandi riforme che stanno interessando la PA e più da vicino le Camere di commercio e che porteranno ad un diverso assetto istituzionale. Per questo saranno necessari maggiore dedizione e impegno che portino al raggiungimento degli obiettivi e dei programmi che i nuovi Organi camerali andranno a delineare. Lavoreremo in ogni caso, pur nei confini delineati dalla riforma, con lo spirito di rafforzare il ruolo dell’Ente camerale quale punto di riferimento per le imprese, mirando all’efficienza dei servizi e alla tempestività delle risposte alle esigenze del mondo imprenditoriale”.


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31 luglio 2014

Il comune di Campobasso vi partecipa con una quota di 25.402,00 euro l’anno

Dell’Associazione Alleanze locali per l’innovazione (Ali) non si conoscono i connotati e, soprattutto, i risultati Cosa ricavi di utile l’amministrazione comunale di Campobasso dall’essere capofila del Progetto Ali (Alleanze Locali per l’Innovazione) è ancora da dimostrare. Frattanto, però, continua a scucire euro per una partecipazione da cui, lo ribadiamo, il cronista non riesce a trarre un elemento che ne giustifichi la presenza e la perseveranza a starci. Eppure i 25.402 euro di quota associativa non sono bruscolini per un comune che piange miseria, costretto, con Gino Di Bartolomeo, a fare salti mortali per non cadervi. Ciononostante, Palazzo san Giorgio era e rimane pilastro di un’associazione di cui si vorrebbero conoscere i connotati e, soprattutto, i risultati. Gli uni e gli altri tutt’altro che facili da reperire avendo Ali una certa riottosità a dare della sua attività un rendiconto. Una sigla al-

l’interno del progetto Ali, Cst (Centro Servizi Territoriali), se resa leggibile, potrebbe aiutare a capire a cosa e a chi serve. Il contenuto di Ali è abbastanza ambizioso: sottrazione dei piccoli comuni dal rischio incombente di marginalità ed esclusione; perfezionamento nell’erogazione dei servizi da parte dei piccoli Comuni ai cittadini, alle imprese e al territorio; miglioramento complessivo dei processi e delle modalità di cooperazione con le piccole amministrazioni che interagiscono con i piccoli comuni; promozione delle realtà sociali economiche e culturali nei territori amministrati dai piccoli comuni eccetera eccetera. A distanza di qualche lustro dalla entrata in funzione sarebbe giusto e interessante venire a conoscenza se davvero i piccoli comuni sono stati sottratti dal rischio incombente di marginalità ed

esclusione; se davvero nell’erogazione dei servizi da parte dei piccoli Comuni ai cittadini, alle imprese e al territorio c’è stato un perfezionamento; se davvero nei processi e nelle modalità di cooperazione con le piccole amministrazioni che interagiscono con i piccoli comuni c’è stato un miglioramento complessivo; se davvero le realtà sociali economiche e culturali nei territori amministrati dai piccoli comuni sono state valorizzate, e se sì, come. Campobasso di questa associazione di comuni è il capofila ma con quali vantaggi non è stato mai reso noto. L’Associazione si è detta in condizione di procedere ad acquisti vantaggiosi, in quanto collettivi, e di fornire altrettanti vantaggiosi servizi agli associati. Stranamente però, per quanto ci risulta, l’amministrazione di Campobasso non s’è mai avvalsa

di queste possibilità e degli eventuali abbuoni avendo sempre, ad esempio per l’acquisto di materiale di cancelleria, agito in solitario. L’esempio può valere per la fattispecie, ma anche per le altre occasioni in cui il comune di capoluogo non ha fatto, pur potendo, ricorso ai servizi di Ali. Una stranezza sostanziale che mal si concilia con l’impegno finanziario (25.402) abbastanza rilevante. Né, pare, abbia mai sollevato eccezioni alle assunzioni fatte dagli amministratori di Ali, che sul bilancio complessivo dell’Associazione costituiscono un notevole impegno di spesa, investimento umano di cui non si conoscono la redditività e la reale destinazione. Ali servono per volare, ma la realtà molisana è zavorrata di piombo. Dardo

" Svimez, facciamo una riflessione" I dati peggiori sono del Molise. Ruta: "Uno scatto d'orgoglio collettivo" ROMA. Il senatore Roberto Ruta ha partecipato, in qualità di parlamentare del Mezzogiorno d'Italia alla presentazione delle anticipazioni e previsioni del « Rapporto Svimez 2014 sull'economia del Mezzogiorno». Dagli interventi dei vertici Svimez e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Graziano Delrio, sono emersi dati inequivocabili che dicono come la crisi degli ultimi sei anni abbia colpito il Mezzogiorno d'Italia in modo drammatico. La recessione dal 2008 al 2013 ha prodotto una diminuzione del Prodotto Interno Lordo del 13,3 % nel Mezzogiorno d'Italia e del 7% nel Centro Nord; negli stessi anni gli investimenti crollano del 50% nel Mezzogiorno sia per l'industria che per l'agricoltura e di oltre il 26% nei servizi e nelle costruzioni. La spesa ordinaria si conferma l'elemento di debolezza della spesa pubblica per investimenti al Sud d'Italia. Nel 2013 la crisi, in attenuazione nella maggior parte delle regioni del Centro Nord, resta intensa in tutte le regioni del Sud: il PIL dal 2008 al 2013 è diminuito del 16,5% in Molise, che de-

tiene il record negativo, nel 2013 cala del 3,2% in posizione mediana tra le altre regioni del Mezzogiorno. Conseguenza della crisi è l'emergenza lavoro: nei sei anni 2008/2013 in Italia è stato perso un milione di posti di lavoro di cui quasi seicentomila al Sud nonostante la notevole minore densità di popolazione, andando per la prima volta dal 1977 sotto la soglia dei sei milioni di occupati e producendo occasione di lavoro solo per un giovane meridionale su quattro; in cinque anni le famiglie assolutamente povere sono aumentate di due volte e mezzo, da 443 mila a un milione e 14 mila nuclei. Le previsioni regionali per il 2014 e il 2015 danno segno negativo solo nelle regioni del Mezzogiorno, mentre crescono il Centro (+ 0,2%) e il Nord ( +1,5%): il Molise vede un decremento dello 0,7% insieme alla Puglia, ma prima della Basilicata, della Campania e della Sicilia, con un -0,9%. La previsione per il 2015 prevede una analoga dinamica con un calo dello 0,4% per il Molise. Sul fronte occupazionale le previsioni nel 2014 vedono un calo per il

Molise dell'1,1% e nel 2015 dello 0,7% . L'attenuazione degli effetti devastanti sul profilo sociale della crisi, è dovuta principalmente alla Cassa Integrazione Guadagni che negli ultimi anni ha quadruplicato il numero di ore autorizzate, praticamente quasi il 9% della forza lavoro. "Questi dati richiedono un cambio di rotta totale - sostiene Roberto Ruta - che metta il Mezzogiorno d'Italia al centro delle politiche economiche e d'investimento del Governo Italiano ed Europeo. Questi dati, impongono uno scatto d'orgoglio collettivo a partire dalle governance politiche, amministrative, imprenditoriali, sindacali e sociali. L'impegno dei singoli è utile ma non sufficiente: serve un gioco di squadra, coinvolgente ed efficace, rompendo steccati, cambiando approcci e prospettive. Solo tutti insieme possiamo provare a contrastare la desertificazione industriale e umana che sta uccidendo la speranza delle nuove generazioni."

Dopo la protesta dei lavoratori, interviene la Regione che vuole uscire dalla società

Funivie Molise, stanziati 200mila euro CAMPOBASSO. In merito alla vertenza dei lavoratori del comparto turistico-montano del Molise, si precisa che la Giunta regionale ha autorizzato, con delibera 268, la liquidazione di 200 mila euro in favore della Sviluppo montagna spa in house providing, la società individuata quale interlocutore diretto per semplificare il processo di riforma del settore turistico montano com-

plessivamente inteso, oltre che strumento operativo per promuovere e attrarre imprenditori privati ad investire nel comparto della montagna e agevolare l’exit strategy della Regione Molise.Il Servizio bilancio della Regione sta procedendo per gli adempimenti amministrativocontabili necessari all’esecuzione della liquidazione della cifra assegnata per lo sviluppo e la promozione

di un’offerta turistica integrata fondata sulla qualità dei servizi e dei prodotti per l’area montana del Matese. Si tratta di una somma al momento corrispondente all’intento di rilancio delle funzioni societarie e amministrative con l’obiettivo prioritario di riorganizzare il settore e dare nuova linfa alle attività turistiche della nostra montagna.


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Campobasso

31 luglio 2014

Scuola, i precari chiedono garanzie e dignità Si è tenuta ieri l’assemblea del Coordinamento dei precari della scuola presso la Cgil Molise a Campobasso. Nel corso dell’incontro si sono affrontati i temi riguardanti la drammatica situazione degli organici del personale docente e Ata in Molise, situazione che oltre a pregiudicare le aspettative di stabilizzazione di molti lavoratori rischia al tempo stesso di compromettere in maniera grave la stessa offerta formativa regionale. Per queste ragioni si è convenuto di proseguire la mobilitazione, attuata dalla Flc Cgil Molise e dal Coordinamento dei pecari in questi giorni, e che già ha dato dei risultati con la richiesta da parte dell’Usr di ulteriori 70 posti tra docenti ed Ata. Si è convenuto, intanto, di recarsi in delegazione oggi dal dirigente dell’USR per consegnare un documento -approvato dall’assemblea- nel quale sono riepilogate le richieste per le operazioni di avvio dell’anno scolastico, chie-

dendo che venga assicurata dignità a lavoratrici e lavoratori precari, garantendo il massimo della chiarezza nelle operazioni che li riguardano. In particolare occorre garantire: la costituzione di cattedre non oltre le 18 ore nella scuola secondaria, tranne nei casi espressamente previsti dalla normativa vigente; la massima trasparenza sui criteri nell’applicazione delle riserve ex L.68/99 e delle precedenze ex L. 104/92, con comunicazione preventiva delle aliquote riservate al collocamento obbligatorio per ogni classe di concorso;la tempestiva programmazione delle nomine in ruolo e a tempo determinato, con la rapida pubblicazione dei dati concernenti le assegnazioni e le utilizzazioni e la pubblicazione entro l’ultima settimana di agosto, del calendario di tutte le operazioni; l’informazione alle organizzazioni sindacali su tutte le procedure riguardanti le diverse fasi delle operazioni di inizio anno scolastico; ai precari di poter pren-

dere servizio in tempo utile per dare il proprio contributo alla programmazione dell’offerta formativa della scuola dove saranno nomi-

nati.Il Coordinamento ha espresso la volontà di proseguire l’interlocuzione con le istituzioni locali e con la delegazione parlamentare moli-

Apprendere dall’ambiente, arriva il progetto che promuove il lavoro di pubblica utilità

Si terrà domani alle 11, presso la scuola “Francesco Iovine” di Campobasso, la conferenza stampa di presentazione del Progetto “Apprendere dall’Ambiente”. L’iniziativa nasce a seguito del Protocollo d’Intesa stipulato tra il Comune di Campobasso, l’Istituto comprensivo ‘Iovine’, la Casa Circondariale del capoluogo e l’Associazione “Il nostro quartiere San Giovanni”. Un documento che promuove il lavoro di pubblica utilità, in favore della comunità locale, da parte di soggetti detenuti. L’iniziativa prevede, infatti, di affidare per il periodo estivo ad alcuni detenuti del Carcere di via Cavour, l’esecuzione dei lavori di miglioramento dell’edificio scolastico. Alla conferenza stampa prenderanno parte il sindaco di Campobasso, Antonio Battista, il dirigente scolastico, Rossella Gianfagna, il direttore della Casa Circondariale, Armanda Rossi, il presidente dell’Associazione di quartiere, Carmina Gioia, unitamente al presidente del Tribunale di sorveglianza, Daniela Della Pietra.

sana per continuare ad incalzarli sulla necessità di invertire la tendenza ad un inesorabile declino della scuola pubblica regionale.

Roccavivara, inaugurazione del centro di aggregazione giovanile

Il Presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis comunica che oggi alle 17.30, avrà luogo a Roccavivara l’inaugurazione del centro di aggregazione giovanile presso la sala consiliare del Municipio. L’evento trae origine dalla stipula di una convenzione tra il Comune trignino e Palazzo Magno, e consiste in uno spazio, in un luogo di confronto libero, in un terreno dove realizzare proposte ed idee; in una sede dove trascorrere il tempo libero in compagnia. Un centro dove il giovane del posto ritorni in possesso della vita attiva del paese, per partecipare alle iniziative esistenti e proporne delle nuove, una sorta di, appunto, laboratorio attivo. Il presidente ringrazia l’Amministrazione comunale di Roccavivara, il sindaco Domenico Di Lisa, il consigliere comunale Franco Di Renzo, il consigliere provinciale Franco Antenucci e tutti coloro che hanno contribuito fattivamente all’iniziativa in essere.


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Campobasso

31 luglio 2014

Terminal bus: degradato sì, totalmente abbandonato no

Che il terminal di Campobasso sia in stato di degrado è fuori discussione, che ci sia bisogno di un restyling serio dell’intera area, è altrettanto scontato ma è decisamente forzato denunciare la totale assenza di servizi minimi.

Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che da 30 anni si occupa della raccolta e del riciclo dell’olio lubrificante usato su tutto il territorio nazionale, è main partner di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente che in questi giorni ha analizzato lo stato di salute del mare del Molise. “La difesa dell’ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, spiega Elena Susini, responsabile Comunicazione del COOU. L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. “Se eliminato in modo

Pur condividendo le critiche sollevate dal forum del trasporto pubblico che ha evidenziato la necessità di un intervento di riqualificazione che restituisca decoro ad una area importante del capoluogo, non si può denunciare ”l’as-

senza di un punto di ristoro, semplice ma indubbiamente prezioso per tutti coloro che attendono anche per ore l’autobus” come se, quello attualmente all’opera , non esistesse. Invece c’è un punto di informazione e ristoro, con i dovuti

servizi igienici a disposizione dei viaggiatori che transitano nel terminal, che lavora dignitosamente tra mille difficoltà nella consapevolezza che l’area del terminal debba essere al più presto ristrutturata e risanata.

E’ doveroso, inoltre, precisare che la fontanella non è stata rimossa prima dell’arrivo di papa Francesco ma è stata presa di mira e distrutta dai vandali alla fine dell’anno scolastico. TeMa

In aumento a Campobasso il recupero di oli lubrificanti usati

scorretto questo rifiuto pericoloso può danneggiare gravemente l’ambiente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua

inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche”. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile

che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare. In tutta Italia, delle 396mila tonnellate di olio lubrificante che sono state immesse al consumo nel 2013, il Consorzio ha raccolto 171mila tonnellate di olio usato, la quasi totalità del potenziale raccoglibile. In Molise sono state recuperate 1.027 tonnellate, 918 delle quali in provincia di Campobasso, un dato in aumento rispetto alle 716 raccolte l’anno precedente. La piccola percentuale che ancora sfugge alla raccolta si concentra nel settore industriale e in particolar modo nel “fai da te” in autotra-

zione, nautica e agricoltura. “Si tratta di circa 10mila tonnellate che, se fossero tutte sversate in mare, inquinerebbero una superficie pari a 47 volte il Lago di Garda. Con la nostra attività di comunicazione – conclude Susini – cerchiamo di modificare i comportamenti scorretti di chi crede che piccole quantità di olio usato disperse nell’ambiente non provochino danni gravi”. In 30 anni di attività il COOU ha raccolto 5 milioni di tonnellate di olio usato, che avrebbero potuto inquinare una superfice d’acqua pari a due volte il Mar Mediterraneo.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 161 - GIOVEDÌ 31 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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Isernia

31 luglio 2014

I sindacati scrivono all'azienda chiedendo l'erogazione degli emolumenti mensili

Neuromed, ritardi negli stipendi POZZILLI. I lavoratori e le lavoratrici dipendenti della IRCSS-NEUROMED di Pozzilli sono pienamente consapevoli dell’attuale momento politico/economico in cui si trova la Sanità Molisana ma considerano anche che i ritardi della corresponsione degli stipendi, come riferito, sono da ascriversi ai ritardi dei trasferimenti finanziari da parte della Regione Molise.Il perdurare di tale ritardo determina un grave nocumento alla dignità personale e rilevanti disagi sotto l’aspetto sociale ed economico ai dipendenti tutti che, non di rado, costituiscono l’unico mezzo di sostentamento della propria famiglia. Si richiama anche il fatto che il mancato pagamento dello stipendio, rappresenta un inadempimento grave del datore di lavoro, motivo per il quale il lavoratore non solo ha diritto al pagamento degli interessi sullo stipendio pagato in ritardo ma anche al risarcimento dei danni derivanti dal fatto che nel frattempo non è stato in grado di far fronte ai suoi impegni economici (es. pagamento della rata del mutuo, pagamento delle bollette, mantenimento dei figli,

ecc.). "Le organizzazioni sindacali di categoria, Cgil FP, Cisl FP e Uil FP, si sono attivate per l’opportuna azione mediatrice e di tutela e invitano l'azienda ad intervenire senza in-

Banca condannata per l'ammortamento

Il tribunale di Isernia decide sulle rate definite 'alla francese'

ISERNIA. Un consumatore di Isernia, patrocinato dallo studio legale De Benedittis di Campobasso, aveva contestato,davanti al tribunale di Isernia, il cosiddetto “ammortamento alla francese” per un mutuo fondiario stipulato nel dicembre 2006. Come e’ ben noto,per questo tipo di contratti,le banche applicano un piano di ammortamento cd ”alla francese”.ovvero pur trattandosi complessivamente di rate costanti,il contraente piu’ debole (in questo caso un consumatore),e’ costretto a pagare prima gli interessi e poi il capitale,determinando di fatto,anche una maggiorazione illegittima del tasso di interesse contrattualmente pattuito. Veniva richiesto ,pertanto,al tribunale di Isernia, competente per territorio,la dichiarazione di nullità di detta la restituzione di quanto indebitamente percepito dall’ istituto di credito in virtù dell’applicazione illegittima di questo tipo di ammortamento. Con una sentenza del 28 luglio 2014, il tribunale di Isernia, g.u. dott.Oreste De Angelis, ha accolto la domanda proposta dal consumatore ed ha dichiarato illegittimo,rispetto alle previsioni letterali del contratto,il sistema di ammortamento concretamente applicato al contratto di mutuo per cui era causa,applicando il solo tasso legale e condannando, altresì, l’istituto di credito alla restituzione della differenza percepita illegittimamente. Questa sentenza si aggiunge alle moltissime già ottenute, anche in materia di anatocismo dallo studio legale De Benedittis di Campobasso, tutte con provvedimenti favorevoli ai clienti, e consente ora ai consumatori ed alle imprese di vedersi riconosciuti i propri diritti anche in una materia delicata quale e’ quella dei mutui. Un altro importante fronte si e’ aperto in materia di mutui fondiari e finanziamenti in genere sulla usurarietà dei tassi di interesse applicati alla clientela. già sono iniziate le mediazioni obbligatorie e, a fronte del netto rifiuto delle banche, a breve inizieranno le prime cause davanti ai tribunali molisani e non.

dugio: Per la corresponsione degli emolumenti arretrati; • Per assicurare, per il futuro, l’erogazione degli stipendi nei tempi stabiliti dalla clausola contrattuale di cui all’ Articolo 56 – CCNL del

22/03/2012 e s.m.i. : “ La retribuzione deve essere corrisposta al lavoratore in una data stabilita, comunque non oltre il 10° giorno lavorativo successivo alla fine di ciascun mese”. Con espresso

avvertimento che in assenza di positivi riscontri, entro 7 gg. dalla ricezione della presente, la scrivente si riserva di adottare tutte le opportune iniziative per la tutela dei diritti ed interessi dei lavoratori".

“La stazione non va declassata”

CARPINONE. L’assessore regionale ai trasporti Pierpaolo Nagni interviene in merito alla questione relativa al paventato declassamento della stazione di Carpinone previsto dall’aggiornamento del Prospetto Informativo della Rete (PIR 2015) che, ad oggi, ne stabilisce “la trasformazione in località di regresso della linea Sulmona Carpinone e fermata per la linea Campobasso – Venafro”. “Tale intervento – ha dichiarato l’assessore Nagni - metterebbe un punto definitivo alla chiusura della linea, già, peraltro, in regime di

L'assessore Nagni interviene i n merito all'impianto di Carpinone

Sospensione del Servizio Commerciale. A tal proposito, ho inviato, in data di oggi, una lettera al Ministero dei Trasporti RFI SPA non solo per manifestare il dissenso della Regione Molise, ma anche per chiedere di rivedere quanto stabilito in bozza, richiamando RFI all’impegno preso in precedenza a mantenere l’utilizzo della linea e della tratta. “Relativamente all’im-

pianto di Carpinone – si legge nella nota - quanto previsto da RFI impedirà la ripresa del traffico ordinario sulla linea, qualora le regioni Molise e Abruzzo desiderino contribuire nuovamente al suo esercizio per le parti di relativa competenza. Se attuato, il provvedimento comporterebbe, infatti, la cancellazione dell’unitarietà del collegamento Pescara - Napoli con la conseguenza che non potrà più essere assicurato il servizio alle comunità che vivono sulla dorsale interna, nonché ai flussi originanti dalle metropoli delle due coste. Per questo - ha concluso Nagni mi farò parte attiva, anche presso il Presidente della Giunta regionale dell’ Abruzzo, Luciano D’Alfonso e presso l’Assessore ai Trasporti della Campania, Sergio Vetrella, al fine di attivare un lavoro di sinergia che abbia come obiettivo comune la salvaguardia della tratta Sulmona Carpinone, continuando a garantire l’utilizzo della linea”.


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Termoli

31 luglio 2014

Fermo pesca. approvati gli aiuti

Ne beneficeranno i commercianti al minuto di prodotti ittici

TERMOLI. Approvata dalla Giunta Regionale la delibera che consente la presentazione delle richieste di agevolazione e i criteri necessari per la concessione dei contributi e l’erogazione di benefici in favore dei commercianti al minuto di prodotti ittici. L’intervento regolato dalla L.R. n. 19 del 2006 prevede aiuti a copertura dei maggiori costi che gravano su di essi per l’approvvigionamento dei prodotti ittici, in conseguenza del fermo biologico dell’attività di pesca deciso dallo Stato. Il fermo pesca sulle coste molisane, come ogni anno, pone commercianti e ristoratori, nella condizione di approvvigionarsi di

prodotto fresco, in zone dove questa restrizione non è in vigore. Questo significa maggiori costi a cui devono far fronte e per tale ragione la Giunta Regionale, attraverso l’Assessorato alle attività produttive, ha stanziato i fondi a disposizione, trentamila Euro, quale segnale di aiuto verso un settore produttivo importante per l’economia regionale. Le domande possono essere presentate alla Regione Molise – Assessorato alle attività Produttive entro e non oltre i sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando, sul Bollettino della Regione Molise (BURM). La modulistica necessaria è reperibile presso la sede

Lungomare Nord, tredici buste per i lavori Una gara d'appalto a base di oltre tre milioni di euro per creare l'ingresso alla città

TERMOLI. Tredici buste pervenute per il secondo lotto del rifacimento del lungomare nord, quello da 3,333 milioni di euro. Fu l’ultimo grande progetto annunciato dall’ex sindaco Basso Antonio Di Brino, giusto dieci giorni prima la congiura che lo fece decadere con le dimissioni contestuali dei sedici consiglieri (di cui 4 di maggioranza). Tuttavia, il progetto ha fatto comunque

il suo corso e dopo la pubblica evidenza della gara con cui si è messo a bando l’appalto, sono giunte appunto tredici diverse offerte. Ma quali sono le peculiarità di questo secondo maquillage del litorale nord, i cui costi sono coperti da tre milioni di fondi Pisu e 333.333 euro di risorse proprie? In staff hanno lavorato due professionisti esperti come Fulvio Loreto e Alida Candeloro e due giovani virgulti come

Paola Corradi e Costantino Carluccio. L’idea nasce dall’esigenza di creare un vero ingresso a nord della città, dove esistono ben 9 vincoli posti da altrettanti enti di vecchia e nuova generazione. Il progetto vuole tutelare l’aspetto naturalistico, con la conservazione e valorizzazione delle dune. Ci saranno sempre 350 posti auto e stalli per motorini, ma dislocati in tre aree diverse, con filtri di verde pubblico rispetto alle aree pedonali, predominanti nell’opera, con circa 10mila metri quadrati. Inoltre, spazio a 1,2 chilometri di pista ciclabile, con le strutture a servizio e l’ipotesi del bike sharing. Anche due fontane e due piazze, di fronte all’Aloha e tra Dune e Pirata. Come arredi urbani previsti 60 lampioni sulle aree pedonali e 75 nei parcheggi. Sul lungomare si godrà il mare, per sfruttare il gioco delle maree passerella pavimentata in legno con lo sguardo al mare e muretto di 50 centimetri. Inserite anche 90 palme, 20 grandi e 70 piccole. Insomma, un disegno che vuole legare a filo doppio il rapporto città-mare, dare una immagine città di marina, coniugando natura con artifizio a impatto ambientale zero. Un progetto mediterraneo, col Lungomare ondulato che avvolge le dune. Se si riusciranno a reperire nuovi finanziamenti ci sarà anche il recupero del ponte sul Sinarca. Previsti infine spazi per chioschi. Vedremo se la giunta Sbrocca apporterà dei correttivi.

dell’Assessorato alle Attività Produttive o scaricabili sul sito della Regione stessa (www.regione.molise.it) . L’intervento, tenuto conto delle numerose istanze che provengono dai commercianti che chiedono, giustamente, un sostegno economico, vuole dare risposte agli operatori del settore che cercano in tutti i modi di difendersi dalla crisi e rappresentare, altresì, un segnale verso il commercio al minuto di prodotti ittici che è un segmento importante per l’economia regionale affinché non vengano ad aversi ricadute negative sull’occupazione indebolendo così l’intera filiera.”

Rio Sei Voci ai limiti di legge Le analisi effettuate dall'Arpa conferma lo stato di degrado del corso torrentizio

TERMOLI. Con il protocollo 2207/2014 l’Arpa ha reso noto al Comune di Termoli che gli esiti analitici delle acqua di Rio Sei Voci sono prossimi ai limiti di legge. Per questo motivo, i consiglieri Paolo Marinucci e Daniele Paradisi, che già in passato si erano fatti promotori di iniziative tese a sottoporre all’attenzione della vecchia amministrazione la situazione di Rio Sei Voci, tornano a chiedere a gran voce la messe in sicurezza del corso d’acqua. Le indicazioni della Prefettura e dei Vigili del Fuoco, infatti, vanno proprio in questa direzione. L’amministrazione Di Brino, pur avendo garantito che avrebbe messo in sicurezza Rio Sei Voci, di fatto, poi, non si era spesa in tal senso. Con l’interrogazione protocollata al Comune di Termoli Marinucci e Paradisi, da sempre attenti alle questioni ambientali, sottopongono la questione al Sindaco Sbrocca nella speranza che la sua amministrazione sia più attenta a questi temi e soprattutto sia pronta ad agire secondo le indicazioni ricevute.


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Termoli

31 luglio 2014

Rapina all’Agip di Viale San Francesco

In due a volte coperto e con pistole si sono fatti consegnare i soldi in cassa TERMOLI. Si torna a parlare di rapine in città. Ieri mattina, poco dopo le 11, paura e rischio si sono incontrati nell’azione perpetuata da due uomini che, a volto coperto e armati di pistola, hanno preso letteralmente d’assalto il distributore Eni di viale San Francesco, proprio a ridosso dell’ospedale San Timoteo a Termoli. Gli uomini, a bordo di una Fiat Stilo di colore bianco, risultata poi rubata proprio a un cittadino termolese che stava facendo alcune analisi presso il plesso ospedaliero, si sono fermati per pochi secondi da-

vanti alle pompe di benzina ed avrebbero puntato le pistole (apparentemente vere) alla tempia dei due dipendenti. Di lì a poco avrebbero intimato agli stessi di consegnare portafogli e incassi. I due malviventi si sarebbero presentati completamente nascosti da foulard e occhiali da sole, di corporatura e altezza nella media. Poche le parole espresse dagli stessi che non hanno consentito alle vittime di identificare l’accento. Il bottino del colpo è stato di circa quattromila euro. Gli uomini, immediatamente fuggiti a bordo della

“No a nuove trivellazioni”

Un documento contro le perforzasioni petrolifere è stato inoltrato al Ministero

GUGLIONESI. Un documento circostanziato, oltre duemila parole, per dire no con fermezza al progetto “Ombrina Mare” d30 Bc Md proposto dalla Mediterranean Oil and Gas di Londra che ha presentato al ministero per l’Ambiente l’Autorizzazione Integrata Ambientale. A promuoverlo, indirizzandolo ai quattro funzionari e dirigenti del dicastero verde, il presidente dell’associazione Ambiente Basso Molise. “La prima importante valutazione è che, secondo quanto reso pubblico dai siti per la partecipazione del pubblico, la Medoilgas non ha aggiunto alcun documento nuovo relativo alla sua richiesta di Aia rispetto ai documenti presentati in passato. I testi sottomessi sono tutti risalenti al 2009-2010 oppure al 2012-2013. Il pronunciamento del Tar del Lazio espresso il giorno 16 Aprile del 2014 impone invece alla Medoilgas di sottoporre il proprio progetto all’Aia, un procedimento più complesso e che abbisogna di maggiori valutazioni di quanto presentato in precedenza dalla Medoilgas.Visto che non sono stati prodotti nuovi documenti, non esistono neppure le basi per una valutazione del progetto Ombrina Mare che possa portare a conclusioni diverse di quelle già espresse quattro o due anni fa. La Medoilgas cerca di trivellare i mari d’Abruzzo da ben sei anni e in questo arco di tempo ci sono state numerosissime prese di posizione di contrarietà, perché da ogni angolatura la si voglia guardare, sarà questo un progetto deleterio per l’intero Abruzzo. Anche la Commissione Tecnica VIAVAS, con parere n. 541 del 07.10.20, espresse parere negativo contro Ombrina ed in favore della salvaguardia del mare e delle varie riserve naturali presenti lungo la costa teatina. Il progetto “ Ombrina Mare” prevede la costruzione di una piattaforma con quattro-sei pozzi, una nave desolforatore e una rete di oleodotti, a soli sei-nove chilometri dalla costa. L’infrastruttura resterà, nei mari d’Abruzzo, per almeno un quarto di secolo a deturpare uno dei punti più belli del costituendo Parco Nazionale della Costa dei Trabocchi. In nessuna parte del mondo è stata mai ancorata una nave desolforante cosi vicino alla costa. Ombrina Mare è solo il punto di partenza per una vera e propria invasione della costa abruzzese da parte di ditte petrolifere straniere. La petrolizzazione della nostra Regione inizia con Ombrina Mare ma riguarda tutto il litorale abruzzese. Nel loro complesso, ditte straniere come la Medoilgas, ma anche la Petroceltic, la Vega Oil, la Cygam Gas ed altre proponenti intendono trivellare tutto il litorale, da Vasto a Teramo, in cambio di royalties bassissime e in cambio di petrolio scadente in quantità ed in qualità. Esortiamo dunque il ministero a bocciare non solo Ombrina Mare ma anche tutte le altre proposte petrolifere a venire. Queste motivazioni si applicano – mutatis mutandis – a molte altre concessioni petrolifere sparse per l’Italia, dalla Sardegna, alla Puglia, alla Calabria, alla Sicilia. La regione Abruzzo e l’Italia intera hanno ben poco da guadagnarci e ancora di meno i suoi abitanti”.

Stilo, sarebbero stati attesi a ridosso della centrale Enel in Colle Macchiuzzo da un complice. Ad avvalorare tale tesi si porrebbe proprio il ritrovamento della Stilo. A questo punto, non è difficile ipotizzare una loro fuga lungo la statale in direzione sud. Sotto choc i dipendenti del distributore; sul posto, in pochi istanti, gli agenti della Polizia di Stato e gli uomini dell’Arma dei Carabinieri. L’intera sequenza di immagini è stata ripresa e registrata dalle telecamere di sorveglianza ad ora messe a disposizione delle autorità.

“Sbrocca è incompatibile?” Un'interrogazione è stata presentata da Di Brino sul sindaco TERMOLI. Dopo la contestazione ufficiale subita dal vice sindaco Maria Chimisso in consiglio comunale ad opera di Nicolino Di Michele, ora è la volta di calibri pesanti. Una presunta incompatibilità è stata sollevata con una interrogazione rivolta dall’ex sindaco Basso Antonio Di Brino all’indirizzo del suo successore Angelo Sbrocca, a chi chiede conto della costituzione in giudizio contenute in tre delibere per altrettanti contenziosi legali, dove Di Brino ravvisa il doppio ruolo di primo cittadino da una parte e studio associato dall’altra. ECCO IL TESTO: PREMESSO CHE - alla data del ballottaggio dell’8 giugno 2014 il Sig. Sindaco del Comune faceva parte di uno studio legale associato composto oltre che dal medesimo anche da altri n. 2 avvocati; - rispettivamente in data 28 maggio 2014, 20 maggio 2014 e 6 giugno 2014 sono stati notificati al Comune di Termoli n. 3 atti di citazione dinanzi all’Ufficio del Giudice di Pace di Termoli i cui avvocati patrocinatori risultano essere i due avvocati componenti lo studio legale associato con il Sindaco di Termoli; - con deliberazioni di G.C. n. 187, 188 e 189 del 17/07/2014 la Giunta

Comunale, presieduta dal Sig. Sindaco del Comune di Termoli, ha autorizzato la costituzione in giudizio dell’Ente avverso i predetti atti di citazione in giudizio nominando l’Avvocatura Comunale interna; RILEVATO CHE - l’art. 9, comma 2, del D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’art. 1, commi 49 e 50, della L. 6 /11/2012, n. 190”, entrato in vigore il 4 maggio 2013, testualmente recita: “Gli incarichi amministrativi di vertice e gli incarichi dirigenziali, comunque denominati, nelle pubbliche amministrazioni, gli incarichi di amministratore negli enti pubblici e di presidente e amministratore delegato negli enti di diritto privato in controllo pubblico sono incompatibili con lo svolgimento in proprio, da parte del soggetto incaricato, di un’attività professionale, se questa è regolata, finanziata o comunque retribuita dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico”; - che una eventuale soccombenza dell’Ente nei giudizi di cui in premessa comporterebbe un esborso di somme pubbliche in fa-

vore del predetto studio legale associato; Tutto ciò premesso il sottoscritto consigliere comunale VISTO l’art. 43, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000; VISTO l’art. 48, comma 1, del Regolamento del Consiglio Comunale INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE - se lo studio legale associato risultava essere ancora esistente alla data del 17/07/2014 di autorizzazione alla costituzione in giudizio dell’Ente nei predetti giudizi dinanzi all’Ufficio del Giudice di Pace di Termoli o se, viceversa, era stato sciolto all’indomani della vittoria nel turno di ballottaggio dell’8 giugno 2014; - qualora lo studio legale associato, alla data del 17/07/2014, risultasse essere ancora costituito, se sussiste una ipotesi di incompatibilità tra la carica di Sindaco di Termoli e quella di componente di uno studio legale associato che promuove contenziosi contro l’Ente dal Sindaco medesimo amministrato; - qualora sussista l’incompatibilità, se vi è l’obbligo di dimettersi dalla carica di Sindaco per palese conflitto di interessi con l’Ente rivestendo il medesimo il duplice ruolo di controllore e di controllato.



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Opinioni

31 luglio 2014

Agricoltura, l’ora della rinascita

di Pasquale Di Lena Il 22 luglio scorso il Sole24ore ha pubblicato “la nuova Agricoltura dell’Italia”, un interessante articolo di Fabrizio Barca, che inizia con una mezza verità quando dice “Negli anni recenti molti, tra i quali chi scrive, hanno dovuto rivalutare il ruolo dell’agricoltura nello sviluppo del Paese”. Mezza e non sacrosanta verità, visto che questa sua rivalutazione, frutto di onestà intellettuale, che io sappia, non riguarda molti, ma pochi altri. E’ comunque un fatto significativo che una personalità come Barca, che ha avuto un ruolo importante come dirigente del Ministero dell’economia e come sottosegretario del Governo Letta, prenda atto della sottovalutazione, se non dimenticanza, del ruolo dell’agricoltura da parte della cultura e della classe politica e dirigente del Nostro Paese. E’ da augurarsi che anche altri, che, non solo nel passato ma anche nel presente, si sono dimenticati dell’agricoltura, seguano Barca in questa sua riflessione, alla quale va il merito di riportare al centro l’agricoltura e, con essa, il territorio che, insieme con altre risorse e valori, spiega e rappresenta. Al centro dello sviluppo, visto che è proprio il suo spostamento da perno dell’economia a un ruolo del tutto marginale una delle ragioni importanti di quel rallentamento dello sviluppo economico che, nel 2008, va in blocco e rende la crisi del Paese ancor più pesante che in altri. Un tipo di sviluppo che all’agricoltura ha rubato pianure e i terreni migliori di questo nostro Paese con la cementificazione spietata venduta, ancora oggi, come segno di benessere e di civiltà. Lo dimostrano i dati della drastica diminuzione della superficie agricola, del numero di imprese e di addetti, a

partire dall’abbandono delle aree, considerate, all’inizio del boom economico, “arretrate”, poi “sottosviluppate” e, solo ultimamente, “marginali” e – lo voglio credere – con il suo significato di “poste ai margini”, che, ultimamente, stanno cogliendo un interesse sproporzionato, per me allarmante. L’agricoltura, una volta messa ai margini della cultura e dello sviluppo, ha, non a caso, pagato per prima il prezzo di questa esclusione, anticipando di quattro anni la pesante crisi causata dal fallimento di un sistema che si tenta di rianimare con tante respirazioni bocca a bocca, che, però, non fanno altro che aggravare la situazione invece che risolverla. Tant’è che neanche le risorse considerevoli dei vari programmi comunitari sono servite a dare

Cammina Molise, il plauso va alla dirigenza societaria

forza a un’agricoltura posta ai margini e svuotata di programmi e di progetti, soprattutto di una strategia di marketing fondamentale per competere e vincere sul mercato globale. Risorse comunitarie che, con la loro distribuzione a pioggia, sono servite, però, ad alimentare il sottogoverno, indebitare le aziende e ad arricchire solo i fornitori di trattori, concimi e antiparassitari. In questo modo l’agricoltura, soprattutto con la sua zootecnia industrializzata, ha contribuito all’inquinamento di vaste aree e i produttori agricoli sono stati resi servi inconsapevoli delle multinazionali. Certo, non sono mancate politiche che hanno inciso profondamente e positivamente come quelle della qualità, soprattutto quando questo elemento, fondamentale in un mercato

‘Cammina, Molise!’ compie 20 anni. Una manifestazione che nel corso del tempo è andata sempre più migliorando, diventando uno tra i maggiori eventi di promozione del territorio molisano. La capacità attrattiva di Cammina, Molise! ha a raggiunto proporzioni altissime, riuscendo così a portare negli incantevoli percorsi di anno in anno proposti un massiccio numero di “camminatori” dal Molise e da fuori regione. Non poteva mancare, a vent’anni dalla prima edizione, un’offerta unica ed esclusiva come quella di quest’anno: cinque tappe che vedranno coinvolti tratturi, siti archeologici, santuari, storia e tradizioni molisane; una marcia che partirà da Castropignano, sul tratturo Castel di Sangro-Lucera, e dopo cinque giorni, percorrendo una vasta area dell’entroterra centro-appenninico sita tra la parte nord-orientale della provincia d’Isernia e quella nord-occidentale di Campobasso, attraversando ben tredici Paesi, finirà a Duronia con una speciale festa popolare di chiusura con gli “Scacciapensieri”. Sento oggi doveroso porgere un ringraziamento particolare a Giovanni Germano, fondatore e colonna portante di ‘Cammina, Molise!’. Grazie alla sua caparbietà, alla sua costante e proficua ostinazione, al suo lavoro svolto anche tra molte difficoltà, è riuscito negli anni a portare tanti camminatori, tra cui anche me, a riscoprire le grandi bellezze che contraddistinguono il nostro Molise. Tesori spesso poco conosciuti e di conseguenza scarsamente apprezzati. È anche per merito di uomini come Germano e della sua associazione, La Terra, che è possibile mettere in campo un lavoro attento alle esigenze del territorio, in grado di costruire una Regione capace di valorizzare le sue peculiarità e le sue tipicità. Abbiamo un patrimonio da custodire e promuovere: impegniamoci insieme, con la nostra gente, in questa direzione.Un invito a tutti i molisani a partecipare alle cinque tappe della ‘XX Cammina, Molise!’. Un sentito “Grazie” a Giovanni Germano e alla associazione La Terra.

globale dove il consumatore si vuole sentire garantito, trova nel territorio la sua origine. Un aspetto che, a partire dagli anni ’60 con i vini Doc e Docg e, poi, dagli anni ’90, con le indicazioni geografiche Dop e Igp, riservate alle restanti categorie di prodotti riconosciuti con un marchio a carattere europeo, ha portato l’Italia a vivere primati con le sue 262 eccellenze dop e Igp, pari al 23% delle eccellenze complessive prodotte (1186) dai restanti paesi europei, di cui 15 di origine dei paesi extra Ue. Un elemento questo ben ripreso nel Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale presentato dal ministro Maurizio Martina nei giorni scorsi per la discussione pubblica. Un documento interessante, che merita l’atten-

zione non solo del mondo agricolo o degli addetti ai lavori, ma anche di chi vuole davvero contribuire a dare una prospettiva di futuro alle nuove generazioni. Un documento positivo per i tanti temi trattati, tutti di grande interesse, che, a mio modesto parere, manca di una premessa quanto mai necessaria oggi, il territorio. Un bene finito sul quale riflettere attentamente, così come ha fatto Fabrizio Barca sull’agricoltura, se si vuole ridare centralità al settore primario e renderlo, così, perno di quel nuovo tipo di sviluppo improntato tutto sulla sostenibilità e compatibilità, il solo di cui ha bisogno il nostro Paese e il mondo intero per uscire dalla pesante crisi percorrendo una strada nuova, del tutto diversa dal passato, prima che sia troppo tardi. Ecco perché il territorio diventa una priorità, una premessa indispensabile per una corretta programmazione dell’agricoltura e, con essa, dello sviluppo economico dell’Italia. Tutto diventa credibile se il primo atto è quello che porta a bloccare il furto di questo bene primario, il territorio, a partire proprio dalle aree interne, quelle marginali, fra le quali sono da comprendere non solo l’Appennino, ma, l’insieme delle regioni meridionali ed insulari, le più esposte a invasioni di attività che limitano le risorse e i valori propri del territorio. In primo luogo l’agricoltura con il furto di terreno fertile e, come tale, necessario per il cibo che, in queste aree più che altrove, ha potenzialità enormi per esprimere qualità, ma anche storia, cultura, paesaggi, biodiversità, ambienti e tradizioni. Una miniera d’oro che il Paese non si può permettere di regalare all’avidità e alla stupidità.

Raccolta di alimenti a lunga conservazione, materiale scolastico e generi di prima necessita’ per i bambini degli orfanotrofi di Touboro e Ngaoundere’ in Camerun Anche quest’anno, come già nel 2008 e nel 2011, l’Associazione Sociale e Culturale “Padre Giuseppe Tedeschi” Onlus, in collaborazione con l’Associazione “MILLEMETRI” di Cercemaggiore, promuove la raccolta di alimenti a lunga conservazione, materiale scolastico e beni di prima necessità per i bambini degli orfanotrofi di Touboro e Ngaoundéré (Camerun) gestiti da Suor Filomena Zappone dell’Istituto Mater Orphanorum e dove dallo scorso febbraio opera, per la terza volta, Eulalia, volontaria jelsese della nostra associazione. Fino al 25 Agosto sarà pos-

sibile donare pasta, riso, tonno, zucchero, pelati, latte, tutine per neonati, pannolini, scarpine, materiale scolastico e tanto ancora. Tutto quanto raccolto sarà portato a Milano dove la stessa Suor Filomena, prima di tornare in Camerun il 20 settembre, si occuperà della preparazione e della spedizione del container che partirà dal porto di Genova. Grazie alla grande generosità dei molisani e degli italiani negli scorsi anni abbiamo permesso a tanti bambini abbandonati, orfani o provenienti da situazioni familiari difficili di studiare e nutrirsi

correttamente. Il centro di raccolta è a Campobasso presso la sede dell’Associazione Tedeschi e a Cercemaggiore presso il Convento dei Padri Domenicani ma in tanti paesi ci saranno volontari che si occuperanno della raccolta. È stato bello ed emozionante ricevere in questi giorni una lettera di Eulalia in cui ci racconta le sensazioni e la quotidianità in un luogo in cui, seppur le condizioni di vita non sono affatto semplici, la gioia di vivere dei bambini è tanto forte quanto la loro voglia di studiare ed avere un futuro migliore.



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