28 settembre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 196 - DOMENICA 28 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Nicola Travaglini

L'Oscar del giorno lo assegniamo al sindaco di Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini. Il sindaco di Montenero di Bisaccia è all’avanguardia nella gestione del patrimonio del suo comune. In un periodo di forte congiuntura economica, il primo cittadino del paese basso molisano ha riorganizzato tutto il comparto patrimoniale riuscendo a valorizzarlo in modo moderno ed efficace trasformandolo in uno strumento di autosostentamento per le casse comunali. E di questi tempi, riteniamo non sia cosa di poco conto.

Il Tapiro del giorno all’opposizione del Comune di Campobasso

Il Tapiro del giorno lo diamo all'Opposizione Comune di Campobasso. In merito all'organizzazione della manifestazione Vivi la tua città, c'è stato qualche consigliere che ha criticato l'organizzazione della stessa e la scelta delle parti canore. Eppure, l'iniziativa non ha inciso sulle casse comunali e, di certo, non potevano essere grandi nomi della musica leggera ad esibirsi in città. Anche perchè sarebbe stato contrario a qualsiasi etica in questo momento. E' pur vero che l'opposizione deve svolgere il suo ruolo ma non può giocare solo allo sfascio o a dire no.

Asrem, il nuovo dg Pirazzoli spacca la Giunta Servizio a pagina 5


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28 settembre 2014

La Regione Molise finora non è riuscita a farsi risarcire da Trenitalia le varie disfunzioni lamentate dai viaggiatori

Esiste un protocollo a garanzia della qualità del viaggio? Non si hanno notizie sui controlli e sui risultati, semmai sono stati fatti “Est modus in rebus”. Ci sono Regioni che sanno difendere i propri interessi e Regioni, al contrario, incapaci di farlo. In quest’ultima categoria svetta la Regione Molise che, ad esempio, a differenza della consorella toscana, non è capace di farsi valere nei confronti di Trenitalia colpevole, a maglie larghe, di una lunga serie di intoppi e di disagi procurati ai viaggiatori molisani diretti a Napoli e a Roma. La cronaca regionale è zeppa di corrispondenze in cui si segnalano accidenti di varia natura (carrozze sporche, porte che non funzionano, guasti alle motrici, ritardi mai giustificati e comunicati ai passeggeri, soppressione di corse, e chi più ne ha più ne metta) a dimostrazione della assoluta inincidenza della Regione Molise a mettere in chiaro le cose e, soprattutto, a chiedere e ad ottenere il pagamento delle penali contrattuali. Differentemente, la Regione Toscana –

riferiscono le cronache nazionali – per gli stessi accidenti capitati ai viaggiatori molisani ha imposto a Trenitalia di pagare una penale di oltre 600mila euro. La differenza di comportamento è talmente evidente che esime il cronista dal commentarla. Ciò vuol dire soprattutto che la Regione Toscana, a differenza della consorella molisana, ha messo in atto tutti i controlli previsti dal contratto di servizio con Trenitalia per vedere sanzionate le violazioni degli standard di qualità del viaggio. A tale scopo non ha infatti lesinato uomini e risorse. Le cronache toscane riferiscono che sono stati 145 gli ispettori inviati sui treni dalla Regione e che i controlli effettuati alla fine hanno sommato una cifra astronomica: 14.263 nel solo 2012. Cosa abbia fatto e in che misura la Regione Molise non siamo in grado di quantificarlo in quanto la Regione Molise si guarda bene dal mettere in luce i propri

doveri e le proprie responsabilità. L’unica certezza sono e rimangono i problemi e le insoddisfazioni dei viaggiatori molisani alle prese con Trenitalia sulle tratte ferroviarie per Napoli e Roma, problemi e insoddisfazioni puntualmente e reiteratamente riportati dalle pagini dei giornali e dai microfoni delle radio e delle televisioni locali. Non risulta invece alcuna notizia sui controlli regionali e sui risultati, semmai sono stati fatti. Per cui, mentre in Toscana il disagio procurato ai viaggiatori ha generato un costo salatissimo per Trenitalia, nel Molise il disagio sofferto dai viaggiatori rimane inopinatamente un vantaggio economico per la società di trasporto su rotaia. Ribadiamo: “Est modus in rebus”. Ci sono Regioni che sanno difendere i propri interessi e Regioni, al contrario, incapaci di farlo. Dardo

L'intervento

Vitalizi, dieci anni fa la mia proposta di Domenico Di Lisa Ho appreso che i consiglieri regionali pentastellati del Molise hanno predisposto e si accingono a presentare una proposta di legge riguardante l’abolizione dei vitalizi in godimento dagli ex consiglieri regionali. Non conosco nel merito la proposta né mi interessa entrare nei dettagli della stessa che, evidentemente, per essere validamente approvata risponde ai requisiti di legittimità costituzionale richiesta per tutte le leggi. Nel merito mi riservo, eventualmente, di intervenire successivamente. Mi preme invece sottolineare come sulla materia specifica e su quella più generale riguardante i privilegi ed i costi della politica il ritardo delle istituzioni è incredibile ed ha prodotto effetti devastanti. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, a condizione però che gli interventi di riduzione dei costi della politica non siano come quelli del Consiglio regionale del Molise, che con la legge regionale n°10/2013 invece di ridurre ha aumentato gli emolumenti degli eletti (altro che la virtuosità della Regione Molise sbandierata dal presidente Niro), provocando l’indignazione generale e la tiepidezza degli eletti grillini che forse sentitisi scavalcati dalla proposta di legge popolare l’hanno di fatto boicottata. In questo modo non credo si renda un buon servizio e non certo si riavvicinano i cittadini

alla politica. Per quanto mi riguarda non ricorro mai alla legge del taglione e dichiaro fin da ora il mio plauso per la iniziativa ma non posso non ricordare, agli smemorati e quei consiglieri che quando intervengo sulla materia vengono presi dall’orticaria, che nel lontano 2004 ho presentato la proposta di legge che prevedeva il dimezzamento delle indennità e l’abolizione del vitalizio. E forse è utile ricordare le motivazioni che adducevo nella relazione illustrativa. Non tutti coloro che considerano chi sta in parlamento o alla regione una persona privilegiata possono essere tacciati di qualunquismo o di atteggiamento antipolitico. Analogamente non va demonizzata l'idea di chi ritiene che il politico di professione o colui che è "prestato" alla politica per anni è lontano dai problemi e dalla vita di molti suoi concittadini. Dobbiamo cogliere l'elemento di verità che in quel giudizio è contenuto soprattutto oggi che è aperto il dibattito e lo scontro sulla necessità della riforma del sistema previdenziale, che è aperto il confronto sul declino e sull'impoverimento del Paese, che le famiglie appartenenti al ceto medio non riescono, con il reddito che percepiscono, ad arrivare a fine mese senza intaccare i loro risparmi. Non possiamo, per giustificarci, trincerarci dietro l'alibi dei direttori generali, dei dirigenti regionali e dei manager delle ASL che guada-

gnerebbero più dei Consiglieri regionali. Poniamoci il problema di come rimettere in discussione anche le loro spettanze e chiediamoci se la privazione dai nostri privilegi ci consente di fare con maggiore facilità, ed anche con maggiore serenità, scelte impopolari che pure molte volte siamo costretti a compiere. E' obiettivamente difficile, in una regione nella quale il 26,2% delle famiglie vive al di sotto della soglia di povertà, trovare una giustificazione alla norma che prevede che un consigliere regionale che ha svolto una legislatura a 60 anni matura il diritto al vitalizio, che è almeno pari allo stipendio di un insegnante. Il fondo di previdenza per gli ex consiglieri regionali nel 2004 presenta un disavanzo di 2.335.000 euro. Fra 10 anni perderà quasi 5 milioni di euro all’anno. Non possiamo permetterci un lusso del genere; tra l’altro è profondamente ingiusto nei confronti degli altri cittadini. Se non riconsideriamo radicalmente il nostro status è impossibile scrollarci di dosso l'etichetta di "privilegiati" che non hanno l'autorevolezza ed il diritto di decidere sulle sorti di chi non riesce con il proprio salario o la propria pensione ad arrivare a fine mese, se un salario o una pensione ce l’ ha. Tantomeno siamo credibili sulla necessità di fare uno sforzo collettivo per salvare il futuro di questa Regione, se la richiesta è rivolta solo agli altri. Sono passati dieci anni.


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3 28 settembre 2014

La stretta di mano del centrodestra crea subbuglio e apre a nuove frontiere

Patriciello sta con Iorio, appoggia Frattura e denigra il governo regionale ISERNIA. "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili". Cantava così Antonello Venditti e chissà se pensava a Iorio e Patriciello quando ha scritto la canzone "Amici mai". Perchè si ha la sensazione che, con o senza strette di mano, i due big del centrodestra molisano non saranno mai amici. L'incontro che si è tenuto ieri a Isernia per presentare la lista delle provinciali con Ricci a capo si è concluso con una stretta di mano proprio tra Patriciello che ha bulgerato Iorio alle regionali del 2013. Come? Facendo una sua lista con il centrosinistra e Frattura. "E' stato sollecitato dai giornalisti" spiega Iorio a telefono riferendosi al gesto della stretta di mano. Della serie: che dovevo fare, dire di no? In fondo, il candidato alla presidenza da contrapporre a Brasiello (centrosinistra) lo ha scelto Iorio. E Ricci si è candidato al Comune di Venafro proprio contro lo sconfitto Mario Pietracupa, cognato dell'eurodeputato Patriciello. C'é un problema però, anzi, una peculiarità tipica del buon Aldo: lui vuole stare con un piede in due staffe. A sinistra se conviene, a destra per convenienza. E così, in sala, davanti ai vari esponenti (Ulisse Di Giacomo, Filoteo Di Sandro e tutti gli altri

amministratori locali) l'eurodeputato molisano annuncia: dobbiamo essere uniti noi di centrodestra perchè dobbiamo creare un'alternativa valida, e parla affermando che questo governo regionale sta conducendo il Molise alla perdita dell'autonomia. Ed ancora: Michele e Ulisse che come me frequentano Roma sanno che il governo nazionale non dialoga con la Regione Molise perchè non sa chi sono gli interlocutori. Denigrando Paolo Frattura, l'intera giunta regionale nonchè i parlamentari del centrosinistra Ruta, Leva e Venittelli. Salvo poi uscire dalla sala e dire a Teleregione Molise: "Il governo Frattura va sostenuto per salvare l'autonomia regionale" e a Telemolise: "Con Michele non c'è mai stata l'ascia di guerra , solo incomprensioni. Dobbiamo dialogare tutti insieme in modo costruttivo, anche con il centrosinistra, per salvare l'autonomia regionale". Dal canto suo Iorio non ha peli sulla lingua ad affermare che le "scelte politiche non possono essere influenzate da rapporti personali. E i rapporti personali sono noti". Dal canto suo, tra strette di mano, sorrisi e pugnalate alle spalle, Ruta se la ride... ma a denti stretti. Perchè Ruta sa perfettamente, come Iorio, chi è Patriciello ma allo stesso tempo è responsabile di quell'alleanza datata 2012 per vincere le elezioni. Perchè se il Molise non funziona con questo centrosinistra, una cosa

è certa: il consigliere delegato alla Programmazione è Vincenzo Cotugno, cognato di Patriciello.Vero è che Ruta potrebbe rispondere: l'accordo lo ha fatto Frattura, io non c'entro. Ma al momento il Molise non ha bisogno di Ponzio Pilato. Di enigma sul futuro ce ne sono tanti. Tutti in guerra contro tutti in cerca di riposizionamenti personali.A destra e a sinistra in una battaglia senza esclusione di colpi.

In Toscana è in fase di approvazione il Piano d’interesse territoriale. Nel Molise è in corso il Piano di distruzione territoriale Senza nostalgia di un passato, che è stato anche lotte e sfruttamento, occorre però riflettere sul rispetto della natura e del paesaggio in un contesto in cui rischiamo di diventare schiavi del potere, dell'ingordigia e del profitto. Chi si nasconde dietro le quote azionarie, i consigli di amministrazioni, le lobby? Ho conosciuto la Toscana prim’ancora della chiusura di quel contratto agrario, la mezzadria, che l’ha modellata sotto l’aspetto sociale, economico, politico e, soprattutto, culturale. Parlo di aspetto culturale e faccio riferimento ai protagonisti di questo contratto, durato sette secoli, che ha caratterizzato un’organizzazione dell’agricoltura della quale non sento alcuna nostalgia, anche se è da rimarcare il vuoto lasciato e non colmato da altre forme di organizzazione, in Toscana come altrove in Italia. Un aspetto che rende ancor più debole la nostra agricoltura. Ho avuto la fortuna di conoscere gli ultimi mezzadri rimasti quelli che avevano nella mente il duro rapporto con il proprietario della fattoria, il padrone, ma anche il rapporto, l’identità con il territorio che loro avevano contribuito ad arricchire di paesaggio. Molti di essi impegnati nelle organizzazioni sindacali e professionali; nei partiti della sinistra, in particolare nel Pci; nelle amministrazioni locali e, anche, nel Parlamento e, con la nascita delle Regione Toscana nel 1970, anche in questa nuova istituzione, da protagonisti. Numerosi i consiglieri, gli assessori e, anche, presidenti della Regione Toscana, che ricordavano la loro origine e, per tanti, la diretta esperienza di mezzadri, insieme a una gran parte dei sindaci che si sono succeduti dopo la liberazione e negli anni che hanno caratterizzato la fine del secolo scorso. Non sono pochi quelli che, nel corso del tempo vissuto in Toscana, sono diventati i miei maestri. È così che oggi, ancor più di allora, faccio ricorso a quanto da loro ho imparato per capire la realtà segnata da padroni senza volti (diversamente da quelli con cui avevano a che fare i mezzadri), che si nascondono dietro le quote azionarie, i consigli di amministrazioni, le lobby ed altro ancora, annullando ogni elemento umano e, primo fra tutti, il cuore, con la sua dose di amore e di odio.

C’è da credere che, una volta uccisa la vecchia dialettica, hanno preso il sopravvento gli elementi peggiori del carattere dei nuovi padroni, quali il potere, l’ingordigia, il non rispetto di sé e degli altri, soprattutto della natura, che è diventata la vittima di questo loro potere assoluto e tutto per il profitto. Padroni senza più patria, che vuol dire senza identità, spietati, il più delle volte persone al disopra di ogni sospetto, grazie a un uso guidato e spregiudicato della comunicazione.Contro questi nuovi padroni anche i miei maestri mezzadri avrebbero avuto un attimo di sbandamento, giusto il tempo di riprendersi e ridare spazio alla voglia di cercare la soluzione giusta a cui aggrapparsi per affrontare la nuova situazione. La soluzione capace di aprire ed aprirsi a un nuovo ragionamento e renderlo punto di appoggio per ripartire. In pratica, prendere consapevolezza di quel grande valore che loro avevano collaborato a modellare, il territorio, fino a renderlo con suoi paesaggi un unicum. Il Piano d’interesse territoriale (Pit) con valenza di piano paesaggistico, in fase di approvazione in Toscana, sembra ispirato a questa necessità e trova, stranamente, critici proprio quelli che lo dovrebbero applaudire, non foss’altro che per il coraggio avuto da chi si è fatto promotore della sua stesura e presentazione in una fase in cui il potere economico vuole essere applaudito per le capacità che ha di distruggere il territorio e, con esso, il suo paesaggio. Ecco che il territorio vincente della Toscana, rafforzato dal piano, per il padrone di oggi, che del territorio ha bisogno più che mai per alimentare il suo profitto, può diventare un esempio pericoloso proprio nella parte in cui si vuole dare forza e continuità al rapporto agricoltura-territorio, che è tanta parte del successo del paesaggio. E, così, là dove il paesaggio è diventato un valore aggiunto per l’im-

presa agricola, soprattutto vitivinicola, si trasforma in una ragione di scontro proprio da parte di chi dovrebbe appellarsi alla salvaguardia e tutela di questo paesaggio, non solo per difendere l’impresa e la centralità dell’agricoltura, ma il territorio, e, con esso, il paesaggio e il suo prezioso valore aggiunto. In Toscana e, ancor più, nel resto dell’Italia, dove l’assalto al territorio continua con cento ettari di superficie rubati ogni giorno alla produzione di cibo per dare spazio al cemento. Tutto questo alla vigilia della grande esposizione internazionale, Expo 2015 di Milano, che parla di “nutrire il pianeta”, e, per di più, nel momento in cui vengono messi in luce i primati che le eccellenze agroalimentari danno all’Italia. Ricordo che queste eccellenze sono tali perché devono la loro qualità al territorio e alla professionalità dei nostri produttori e trasformatori. Lo sanno bene i produttori e trasformatori toscani che hanno dato i primi vini Doc e Docg (Dop), come pure quelli veneti o emiliano romagnoli, che si contendono il primato delle eccellenze, con la Sicilia che va recuperando posizioni per dimostrare la bellezza e la bontà del suo splendido territorio. La Toscana può diventare davvero, con l’approvazione del piano prima citato un importante esempio per le altre regioni e, se questo succede, mettere in atto quell’inversione di tendenza di cui ha urgente bisogno il nostro Paese per ridare fiato al territorio e porre fine al saccheggio dell’unica miniera d’oro che abbiamo. Ma, ripensando ai miei maestri mezzadri e alla lunga esperienza vissuta in Toscana, sono certo che il confronto in atto porterà questa stupenda regione a indicare la buona strada, quella sulla quale vale la pena incamminarsi. Pasquale Di Lena


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4 28 settembre 2014

Meglio tardi che mai, il vescovo chiede al governatore di stoppare gli affari dei soci

Bregantini a Frattura:

Ferma le biomasse Meglio tardi che mai. Dopo aver tentato di conoscere l'idea di monsignor Bregantini sulle biomasse nel Matese, sia la centrale da 33 Mw che quella appartenente indirettamente a Frattura e direttamente ai suoi soci (che peraltro sembra stiano vendendo l'autorizzazione a terzi imprenditori), ecco che il Vescovo di Campobasso-Bojano, ieri mattina, in un apposito incontro con la CONSULTA REGIONALE della pastorale del Lavoro, Giustizia, Pace e Custodia del Creato - riunione già programmata da tempo - ha con chiarezza esaminato la situazione creatasi in seguito alla decisione del Consiglio Regionale di autorizzare la costruzione di due centrali a biomasse, poste ai piedi del Matese. Dopo aver raccolto accurate informazioni di natura tecnico-scientifica e in ascolto delle crescenti preoccupazioni popolari, espresse anche dai vari consigli comunali e dalle manifesta-

Di Giacomo risponde presente alla mobilitazione contro lo scempio di chi guarda solo ai propri interessi personali

Tutto pronto per la protesta nel Matese "Domattina sarò presente alla manifestazione di Boiano contro la costruzione degli impianti a biomasse nel territorio del Matese. Lo ritengo un dovere politico come parlamentare di questa Regione e un dovere morale come cittadino del Molise. Sarò' anche in udienza dal Prefetto, se il comitato dei Sindaci lo riterrà' utile. Infine, sto preparando una interrogazione parlamentare urgente al Ministro dell' Ambiente che presentero' la prossima settimana. E' il momento della mobilitazione contro questo scempio ambientale e contro chi ritiene che gli interessi personali debbano essere anteposti alla salute e al benessere di tutti". Sono le parole del senatore Ncd Ulisse Di Giacomo che domenica alle 16 parteciperà alla manifestazione di protesta organizzata dal comitato Matese Arcobaleno alle 16 a Bojano.

zioni in atto, il Vescovo eleva la sua accorata voce di Pastore di queste comunità e del territorio matesino. Chiede, a chi ne ha potere, di fermare subito i lavori, iniziati con molta superficialità e troppa fretta. Inoltre, visti i continui cambi di proprietà delle aziende che hanno in capo i detti impianti, manifesta il ragionevole dubbio che vi possano essere in futuro pericolose infiltrazioni malavitose. Ancora un volta,poi, si registra il dispiacere di vedere che davanti a scelte di tutti non si è ascoltato “il parere di tutti”. La nostra popolazione andava invece ben informata e consultata, come forma di vera partecipazione democratica. Infine, l’arcivescovo Bregantini, ribadisce le indicazioni molte volte espresse sul futuro delle nostre terre, che, a detta di tutti, hanno ben altre vocazioni. Si tratta cioè di continuare sulla

strada della valorizzazione del tipico, che il Matese da sempre esprime con abbondanza: un ambiente curato, un paesaggio ricco di biodiversità, il museo diocesano che sorgerà a breve nel palazzo vescovile di Bojano, il singolare museo di paleontologia di San Polo, la tradizionale industria casearia locale, senza parlare dell’importanza del rispetto del Tratturo, in armonia con la civiltà contadina. Ci piace chiudere il nostro accorato appello con le forti parole di papa Francesco: le tante foreste dell’Amazzonia, spogliate di tutto, diventano terra che non si può coltivare e che non può dare vita. Questo è il peccato nostro: di sfruttare la terra e non lasciare che lei ci dia quello che ha dentro!. Questa è una delle più grandi sfide della nostra epoca: convertirci ad uno sviluppo che sappia rispettare il creato. L’Addetto Stampa Rita D’addona

Ambiente: si sveglia anche la Cgil Perché il Consiglio Regionale non dice nulla rispetto all’avvio dei lavori per la costruzione degli impianti di biomasse? Eppure, appena due giorni fa, aveva votato all’unanimità un ordine del giorno che sottoponeva a verifica la possibilità di evitare le costruzioni. Ciò che risulta evidente anche da questa vicenda è l’assenza da tempo di una corretta e adeguata programmazione della Regione. Questo ha fatto sì che in Molise si as-

sistesse a una proliferazione di impianti di produzione di energia: dalle pale eoliche in molte parti del territorio (risulta infatti che il Molise ne abbia più di quante previste dalla normativa europea), agli impianti turbogas passando per gli altri impianti di biomasse. Tutto ciò ha portato a una situazione nella quale in Molise si produce più energia rispetto al fabbisogno effettivo, senza che tutto ciò abbia prodotto beneficio per le famiglie e le imprese.Per

queste ragioni, anche in questo caso, troviamo sbagliato installare nuovi impianti per di più in un’area che rientra nel parco del Matese. Si parla di valorizzare il turismo, la cultura, l’ambiente ma poi si fanno scelte che contraddicono questa priorità.

Sel insorge: le biomasse non rappresentano lo sviluppo Il coordinamento regionale del Molise di Sinistra Ecologia Libertà aderisce alla manifestazione prevista domani mattina a Bojano per ribadire il proprio no alla costruzione delle due centrali biomasse nell'area matesina. "Le biomasse non rappresentano quella idea di sviluppo che noi da sempre sosteniamo - afferma il coordinatore regionale Gi-

gino D'Angelo - esse vanno invece in direzione contraria rispetto alla nostra sensibilità che vede l'ambiente, l'agricoltura di qualità, il turismo, la cultura quali elementi imprescindibili per uno sviluppo ecosostenibile del Molise. Domani saremo a Bojano per ribadire questi concetti insieme alle popolazioni del

territorio, agli amministratori, ai sindaci, a quanti credono che il Matese debba essere tutelato per divenire, dopo quasi un quarto di secolo di ritardo, Parco Nazionale del Matese. La nostra contrarietà è totale e lo ribadiremo in qualsiasi sede necessaria." Il Coordinatore Regionale Gigino D'Angelo


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5 28 settembre 2014

Petraoria e Scarabeo non partecipano alla votazioni per l'assunzione del professionista che arriva da Tor Vergata

Asrem, il nuovo dg Pirazzoli spacca la Giunta CAMPOBASSO. Mauro Pirazzoli. Ecco il nome su cui è ricaduta la scelta del governo Frattura che sabato 27 settembre 2014 ha nominato il nuovo direttore generale dell'Asrem. Una scelta passata di misura all'interno dell'esecutivo con soli 3 voti favorevoli. Hanno fiancheggiato Frattura solo l'esterno Nagni e l'assessore Facciolla. Non ha partecipato al voto, invece, il Partito Democratico con Scarabeo e Petraroia. Dunque non si è trovato l'accordo sul nome dell'avvocato proveniente dal Policlinico di Tor Vergata. Ed il nome di Mauro Pizzaroli compare nella storia del 2008: "Stipendi d'oro al Policlinico di Tor Vergata" che ha visto andare a processo l'ex governatore del Lazio Marrazzo, l'allora rettore dell'ateneo Alessandro Finazzi Agrò, e tre attuali manager dell'azienda sanitaria. Rispettivamente Enrico Bollero,

direttore generale, quello amministrativo Mauro Pirazzoli e il direttore sanitario Isabella Mastrobuono. Abuso d'ufficio è il reato contestato dai magistrati di piazzale Clodio a tutti e cinque gli indagati, che ora rischiano di finire a processo. Sotto accusa la direzione della struttura ospedaliera interna alla seconda università capitolina, che violando i tetti massimi retributivi avrebbe beneficiato di compensi e premi maggiori, ben oltre il limite stabilito dalla legge, grazie alla complicità del rettore dell'epoca e di Marrazzo. In quegli anni, infatti, nacque la Fondazione del Policlinico Tor Vergata, un sodalizio tra la Regione e l'università che ne assumevano il controllo congiunto. Secondo le indagini, si legge nelle carte della Procura, fu proprio Marrazzo, in qualità di presidente della Fondazione, a procurare in-

tenzionalmente a Bollero, "su istigazione dello stesso e comunque con la complicità del medesimo, un ingiusto vantaggio patrimoniale di rilevante entità con corrispondente grave danno per la Fondazione e la Regione Lazio". Processo per abuso d'ufficio, sugli stipendi gonfiati di alcuni dirigenti del Policlinico di Tor Vergata, che si concluso il 4 novembre 2013 davanti all'ottava sezione penale del tribunale di Roma con una condanna, tre assoluzioni e due proscioglimenti per prescrizione del reato si è chiuso. con una condanna e tre assoluzioni. Un anno e sei mesi di reclusione è la condanna inflitta al direttore generale Enrico Bollero mentre sono stati assolti l'ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, il direttore amministrativo Mauro Pirazzoli e il direttore sanitario Isabella Mastrobuono. gr

Programmata dal Conservatorio “Perosi” la stagione dei concerti d’autunno

Nel campo della musica,Ioffredi distrugge, Cannata ricompone Il delegato alla cultura del presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura, il consigliere Domenico Ioffredi, ha cancellato l’orchestra stabile del Molise dalla dotazione strutturale della Fondazione Molise Cultura, esibendo con questa decisione un gravissimo limite di cultura, in questo caso musicale. Ignorando che a Campobasso da oltre 40 anni agiscono con grande acume e professionalità “Gli amici della Musica”, associazione nata e tenuta in vita in ossequio alla necessità di dare ad un collettività che si vuole ritenere civile, il piacere della musica colta. Altrettanto vale, sebbene con altra natura, per l’attività del Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” che con la presidenza del già rettore dell’università del Molise, Giovanni Cannata, è lievitato sotto il profilo

professionale, ha assunto maggiore spessore e maggiore incidenza nel chiedere collaborazione e nel darla. Nel suo caso, nel dare musica, buona musica, con costanza, proprio alla Fondazione Molise Cultura, distribuendo intelligentemente le risorse professionali del corpo docente e degli alunni del Conservatorio attraverso rappresentazioni, concerti, serate e quant’altro attraverso la musica è possibile creare per il diletto e la sensibilità degli ascoltatori. E’ questa, la risposta nobile alla volgarità culturale di chi ha deciso che l’orchestra stabile del Molise fosse un peso finanziario per la Regione e non un segno distintivo. La breve premessa per richiamare l’attenzione su “I Concerti d’Au-

tunno” programmati dal Conservatorio e, in particolare, sul concerto dei professori Angelo Miele e Michele Francesco Battista (bayan e pianoforte) con la studentessa Maria Miele (al violoncello), in programma mercoledì alle ore 19.30, presso l’Auditorium Ex-Gi. L’insolita formazione ha al proprio attivo numerosi concerti in Italia e all’estero con favorevoli consensi da parte del pubblico e della critica. Inoltre, singolarmente, i tre musicisti sono risultati vincitori di numerosi concorsi nazionali ed internazionali. Questo il programma: Musiche di : Musiche di : B. Molique from Characteristic Pieces op.61 n.1 , per bayan e pianoforte; C. Debussy sonata per violoncello e pianoforte in re minore; S. Rachmaninoff sonata op. 19 per violoncello e pianoforte in sol minore.




8 28 settembre 2014

Campobasso

Centri sociali, l’amministrazione comunale c’è Lo scorso 15settembre dopo avere atteso la piena ripresa dell’attività dei CSA, e delle Associazioni di quartiere, l’Assessore alle Politiche per il Sociale, d’intesa con il primo cittadino, ha convocato per sabato 20 settembre i Presidenti di tutti i Centri Sociali Anziani e di tutte le Associazioni di quartiere della città. La riunione, tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune, è stata l’occasione per discutere

delle azioni che l’Amministrazione intende mettere in campo per migliorare la qualità della vita nei quartieri e per promuovere un nuovo patto intergenerazionale, di cui i CSA, assieme alle Associazioni di quartiere, dovranno essere protagonisti. Così come annunciato sabato, il sindaco Antonio Battista e l’assessore Alessandra Salvatore tengono a precisare che l’amministrazione comunale, nella

“Cultura Arbereshe in tour” fa tappa a Campobasso Secondo appuntamento con lo spettacolo musicale in lingua arbereshe che ha già allietato gli spettatori termolesi a metà settembre, promosso dal Comune di Campomarino, in qualità di capofila dei quattro comuni di minoranza arbereshe, e finalizzato alla

valorizzazione della lingua e della cultura arbereshe. Il sindaco di Campobasso Antonio Battista e L’ assessore alla cultura Dott.ssa Emma De Capoa hanno accolto favorevolmente e con entusiasmo la proposta di ospitare la manifestazione dando la piena disponibilità a partecipare. Questa sera in piazza Municipio a Campobasso, alle ore 20.30, si esibiranno i gruppi “Quifti”, “Yllazet te regjenda” e “Antonella Pelilli e Max Fuschetto” per allietare gli intervenuti con canti, musiche e poesie. Il progetto gode, inoltre, del patrocinio dell’ assessorato alla Cultura della Regione Molise, in particolare è stato il consigliere delegato Nico Ioffredi a impegnarsi affinché questo progetto fosse realizzato.

sua parte politica ed in quella tecnica, sarà maggiormente partecipe nella vita istituzionale ed associativa dei Centri sociali, nei limiti delle prerogative di autonomia e delle reciproche responsabilità e sta già calendarizzando sopralluoghi ed incontri presso ciascuna sede, così da potere verificare le diverse situazioni di criticità. L’amministrazione di Campobasso c’è e il primo colpo lo ha già battuto.

San Michele, polizia in festa per il santo patrono Domanie ricorre la festività di San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato. Anche quest’anno la celebrazione di S. Michele Arcangelo, proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII il 29 settembre 1949, sarà accompagnata dalla decima edizione dell’iniziativa denominata “Family Day”, finalizzata a favorire momenti di incontro tra il personale ed i propri familiari con visite nei luoghi e negli ambienti di lavoro. La cerimonia ufficiale prevede, alle ore 11.00, presso la Cattedrale di questo Capoluogo, la celebrazione di una Santa Messa officiata dall’Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano, Mons. Gian Carlo BREGANTINI, alla quale è prevista la presenza delle massime autorità civili e militari e degli allievi di alcune classi dell’Istituto Comprensivo “Colozza” di Campobasso.


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Campobasso

28 settembre 2014

Ordine e sicurezza, servizi straordinari di controllo della polizia Prosegue incessante l’attività di controllo del territorio svolta dalla Polizia di Stato nella Provincia di Campobasso, in particolar modo nel capoluogo e nei Comuni di Termoli e Larino, predisposta per prevenire e contrastare specifiche fenomenologie di criminalità diffusa e garantire il rispetto della legalità ed il soddisfacimento delle attese di sicurezza dei cittadini. Tali servizi sono stati realizzati con il contributo del Reparto Prevenzione Crimine, della Polizia Stradale, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Squadra Mobile e della Squadra Amministrativa sotto il diretto coordinamento della Divisione Polizia Anticrimine. In particolare, negli ultimi giorni sono stati controllati 202 veicoli ed identificate 293 persone. Nel

corso dei servizi sono state contestate 13 infrazioni al Codice della Strada, ritirati 3 documenti di abilitazione alla guida e deferite 4 persone all’Autorità Giudiziaria, delle quali una in stato di arresto poiché trovata in possesso di un quantitativo di stupefacente pari a circa 2 chilogrammi. Al riguardo, infatti, nella serata del 23 settembre u.s., gli uomini della Squadra Mobile di Campobasso, sulla scorta di mirate indagini, in Termoli, traevano in arresto un operaio trentaseienne. Operazione eseguita dopo specifici appostamenti e con la collaborazione del personale della Polizia Ferroviaria di Termoli e delle unità cinofile di Napoli. Sono stati, altresì, predisposti ed effettuati specifici controlli di natura amministrativa a 9 esercizi commerciali, proce-

dendo con 2 sanzioni amministrative, 4 sequestri penali e 3 sequestri amministrativi.

Puliamo il Mondo fa tappa a Campobasso Anche quest’anno a Campobasso torna l’appuntamento con la più famosa iniziativa di volontariato ambientale in Italia “Puliamo il Mondo”, che da 22 anni vede migliaia di volontari pronti per azioni concrete ed efficaci a favore dell’ambiente. Legambiente invita tutti oggi ad essere dei “protagonisti green” pronti a prendersi cura della propria città con azioni concrete a favore dell’ambiente. L’iniziativa di quest’anno organizzata dal Circolo Legambiente “E. Cirese” di Campobasso, la Gioventù Francescana, unitamente al Comune di Campobasso si svolgerà nel cuore della città, ed in par-

ticolare nella zona adiacente l’ex stadio Romagnoli. Nello specifico si procederà alla bonifica delle aree verdi prossime allo stadio, l’area che conduce alla zona universitaria ed il parcheggio di viale Manzoni. Il messaggio che i volontari vogliono lanciare in questa edizione di Puliamo il Mondo è “insieme costruiamo bellezza”. In una città come quella di Campobasso, in passato conosciuta anche come la “città giardino”, dove salvo alcune eccezioni, non sono presenti eccessivi casi di degrado ambientale, si vuole lanciare un invito ad una maggiore tutela e salva-

guardia delle aree verdi, potenziandole e risistemandole per renderle fruibili alla collettività proprio a partire dall’area dell’ex Romagnoli. In prossimità di un’area, della quale solo poche settimane fa in occasione dell’arrivo di Papa Francesco, si è potuto apprezzare la bellezza e l’enorme potenzialità, si terrà anche una catechesi sui temi dell’ambiente e dell’ecologia curata dai ragazzi della Gi.Fra. che rilanceranno il monito di recente lanciato dal pontefice a favore della custodia della natura e dell’ambiente.

Celebrazione commemorativa per i 100 anni dall’inizio della prima guerra mondiale Oggi presso il Sacrario Militare del Castello Manforte si terrà la Cerimonia Commemorativa dei 100 anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale e per il 150° dalla Fondazione della Croce Rossa Italiana, organizzata dal Comitato Provinciale di Campobasso. Nel corso della Cerimonia sarà deposta una corona d’alloro alla memoria di tutti i Caduti di tute le guerre e delle Operazioni di Pace, un dovuto e giusto ricordo ai militari, civili e Volontari caduti per la Patria. Inoltre, saranno ricordate le Sorelle Margherita Kaiser Parodi, infermiera Volontaria della Croce Rossa Italiana che si distinse per il suo eroi-

smo e fu decorata al valor militare, con la medaglia di bronzo, il 19 maggio 1917, con motivazione il cui alto significato stende una luce di gloria sulla sua tomba lontana e la Sorella Maria Cristina Luinetti uccisa il 9 novembre 1993 a colpi di pistola mentre prestava servizio presso il Poliambulatorio Italia di Mogadiscio, della missione IBIS Mogadiscio (Somalia). All’evento prenderanno parte le autorità civili, militari e religiose, nonché i gonfaloni della Regione, Provincia e Comune di Campobasso, unitamente alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

L’intensificazione dei servizi di polizia sul territorio ha consentito di ottenere una significativa ridu-

zione di reati nel periodo 01 agosto – 25 settembre u.s. rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Nella Provincia di Campobasso, infatti, si è registrata una generale diminuzione dei delitti denunciati all’Autorità, passati da 1124 a 841. Dall’esame di talune tipologie di reati, ad esempio i furti sono scesi da 563 a 494; le rapine da 7 a 5; le truffe e le frodi informatiche da 60 a 47 ed i danneggiamenti da 131 a 87. L’attività straordinaria di controllo del territorio continuerà anche nel prossimo mese di ottobre. Verrà intensificata, inoltre, specifica attività volta alla prevenzione dei fenomeni del bullismo e dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle istituzioni scolastiche.


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Termoli

28 settembre 2014

“La gente al centro della politica” La coalizione termolese di Remo Di Giandomenico si trasforma in partito TERMOLI. Annunciata all’indomani delle elezioni amministrative, la trasformazione della coalizione termolese, cartello elettorale pentagrammato con a capo Remo Di Giandomenico, ha tolto il velo ufficialmente ieri sera, nella convention ospitata all’hotel Modena, casa politica del Gattone, la nuova coalizione dei cittadina. Un’aggregazione che guarda al territorio, a un nuovo modello di politica lontana dai partiti e vicina alla gente. Deluso dal centrodestra dello iorismo e dal nuovo centrosinistra, ormai lasciato al proprio destino, come è evidente anche nelle diverse posizioni assunte all’opposizione nel comune di Termoli, l’ex deputato Udc e la sua squadra di fedelissimi vuole voltare pagina. Un doppio evento, prima mediatico, per la presentazione del progetto, quindi il classico conviviale per serrare le fila tra gli aderenti e riuscire a proporsi ancora una volta come punto di riferimento. Un simbolo che richiama un fiore, col campo blu per rinnovare il mare nel pensiero di chi è a Termoli, con volti più o meno noti e la sicurezza di voler puntare al coinvolgimento dei giovani per la rinascita della politica locale

Si allontanava dai domiciliari, fermato Sono stati gli agenti del commissariato di Termoli a riportare a casa un 45enne TERMOLI. Personale del Commissariato di P.S. di Termoli ha applicato la misura degli arresti domiciliari ad M.G. di anni 45, residente a Termoli, a seguito di ordinanza emessa dal GIP del tribunale di Larino. La persona ristretta, già sottoposta alla misura agli obblighi di dimora, in più occasioni era stata sorpresa durante i controlli eseguiti dal Commissariato ad allontanarsi nelle ore notturne dalla propria abitazione, violando le prescrizione impartite dalla Autorità Giudiziaria. La citata ordinanza veniva notificata a M.G. da personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato, che sottoponeva l’uomo alla nuova misura più restrittiva, con divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione e di comunicare con persone estranee al proprio nucleo familiare.

Rientra a casa e trova i ladri Brutta avventura per una famiglia di Ururi I ladri portano via l'oro URURI. Brutta avventura per una famiglia di Ururi l'altra sera. Un operaio Sevel arriva dall’ultima località del Cratere allo stabilimento di Atessa nella val di Sangro, ma quando sta per entrare sulla linea, erano le 21.45, viene raggiunto d’urgenza telefonicamente dalla moglie. Tre ladri incappucciati erano riusciti a intrufolarsi nell’abitazione e disperata è stata la richiesta della consorte di far rientrare subito il marito in paese. Moglie e figli erano riusciti ad andare via dall’appartamento per non trovarsi faccia a faccia coi malviventi, rischiando anche altro, oltre che la refurtiva. Un colpo portato a termine in poco tempo, forse mirato, poiché a sparire è stato l’oro, di cui si immaginava presenza e nascondiglio

Biopsie meno invasive Per la donna è possibile con la chirurgia radioguidata del linfonodo sentinella TERMOLI. Ammodernare e rendere sempre più efficaci le metodologie ospedaliere riuscendo ad innalzare la qualità in un’epoca di razionalizzazione delle risorse. La ricerca scientifica permette anche questo connubio in apparenza assai difficile, ma tra le branche in evoluzione c’è quella della chirurgia radioguidata, afferente alla medicina nucleare, al centro ieri mattina a Termoli di un importante confronto seminariale. L’evento formativo curato dai dottori Monaco, Franchella, Frusciante e Murgo ha focalizzato le tecnologie in uso per la biopsia. Non ha fatto mancare il saluto dell’amministrazione locale il sindaco Angelo Sbrocca, così come altri interventi da protocollo sono stati quelli del direttore sanitario dell’ospedale San Timoteo Filippo Vitale e

dell’Ordine dei medici. Si è discusso sulla ricerca e sulla biopsia del “linfonodo sentinella”. In particolare, nelle donne con diagnosi di carcinoma mammella questa metodica rappresenta una tappa fondamentale per valutare la progressione della malattia. La conoscenza della presenza o meno di metastasi a livello dei linfonodi ascellari, infatti, condiziona sia la cura che la prognosi della malattia. La chirurgia radioguidata ha aggiunto un ulteriore strumento ai metodi tradizionali usati dal chirurgo, permettendo di identificare il tessuto da asportare mediante “marcatura” pre-operatoria della lesione (o sospetta tale) con un radiofarmaco. Tale elemento aggiuntivo richiede il progressivo adattamento delle capacità

percettive da parte del chirurgo a utilizzare in sede intra-operatoria le informazioni provenienti da un sistema di rilevazione delle radiazioni gamma (sonde intra-operatorie per chirurgia radioguidata) sotto forma di segnali acustici di intensità e/o frequenza proporzionali alla quantità di radiazioni rilevate. Il successo della chirurgia radioguidata è testimoniato dalla sua crescente diffusione, non soltanto nei centri ospedalieri di alta specializzazione, ma anche in ospedali più periferici, particolarmente per quanto riguarda la biopsia radioguidata del linfonodo sentinella in pazienti con carcinoma mammario o con melanoma cutaneo maligno, che rappresentano senza dubbio le due applicazioni più note e di comprovata efficacia.


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Termoli

28 settembre 2014

I tagli regionali distruggono gli autobus Dal 1 ottobre potrebbero essere interrotte le corse di linea a Termoli TERMOLI. In attesa della ‘congrua valutazione’ annunciata dall’assessore Nagni al vertice in Prefettura sulla vertenza Gtm, è partito oggi un ordine di servizio da parte della direzione aziendale della società che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale in concessione nella città di Termoli al personale dipendente. “A seguito della mancata erogazione delle risorse economiche dovute alla nostra azienda da parte della Regione Molise, non saremo in grado di garantire i servizi di trasporto pubblico locale nel Comune di Termoli a partire dall’1 ottobre 2014. Il carburante a nostra disposizione, necessario per lo svolgimento dei sevizi, andrà ad esaurimento dal 01 ottobre 2014. Si avvisa il personale di accertarsi che dall’1 ottobre il gasolio residuo negli autobus sia sufficiente per effettuare l’intero turno di lavoro in assoluta sicurezza, ovvero iniziare il

servizio assegnato per non correre il rischio di lasciare il mezzo lungo le strade della città di Termoli senza il carburante sufficiente per rientrare in deposito.

Il Rotary e la beneficenza Il Club di Termoli ha donato due strumenti musicali alla scuola di Guglionesi TERMOLI. Serata gradevole e soprattutto ricca di spunti solidali, quella organizzata al ristorante Cian dal Rotary club di Termoli, dove vi è anche la sede sociale. Un evento conviviale messo in piedi dal presidente Michele Di Tomasso, che ha consegnato due strumenti musicali – un sasssofono e un clarinetto – all’istituto Omnicomprensivo di Guglionesi, che a sua volta li metterà a disposizione con la formula del comodato d’uso a quelle famiglie di studenti che hanno scelto l’insegnamento pomeridiano per i loro figli ma che non possono permettersi di acquistarne uno. Gli strumenti, donati anche grazie ai fondi raccolti nel corso della serata di beneficenza organizzata dal club il 25 luglio scorso al lido Gabbiano, che ha visto la partecipazione di numerosi amici e della animazione del Dr. Why Molise-Abruzzo, sono stati ritirati dalla dirigente dell’istituto, la professoressa Maria Maddalena Chimisso, e dal professor Loris Fiore. Presenti gran parte dei soci del Rotary Club, tra cui il vice sindaco di Termoli Maricetta Chimisso. Nel corso della cerimonia di consegna l’avvocato Di Tomasso, a nome del direttivo del Rotary club adriatico, ma anche del Rotaract, presente anch’esso alla serata di beneficenza del 25 luglio scorso, ha esplicitato le ragioni che hanno indotto al varo di questa iniziativa, anche per fugare la perplessità di qualcuno che potrebbe pensare come strumenti musicali in un contesto di piena sofferenza sociale vissuto sul nostro territorio siano un cadeau lezioso e di nicchia. L’importanza di formare le giovani generazioni e di contribuire all’autonomia scolastica che da manna si è rivelata mannaia per gli istituti didattici, a causa di una drastica riduzione delle risorse, è dirimente, anche per dare sfogo a passione e talento di adolescenti che non possano contare su famiglie con basi economiche solide. Una iniziativa che rientra tra le prerogative di un club di servizio come è il Rotary di Termoli

Questa azienda, pertanto, declina ogni responsabilità circa i danni che si verificheranno a seguito di eventuali fermi autobus durante lo svolgimento del turno di lavoro

A Termoli torna il ballo E' l'associazione Studio danze ad organizzare i nuovi corsi TERMOLI. Praticare a Termoli il ballo non è mai stato così semplice. Prendono il via infatti, i corsi di ballo a cura di Filomena de Martino e Nicola Colatriano presso l’Associazione “Studio danze 1” in via Pantelleria, alle spalle di via Tremiti. “Facciamo balli di coppia, balli di gruppo e quest’anno anche i caraibici”, lo dice con orgoglio Filomena che in queste parole descrittive racconta una passione più che decennale che vede in lei e suo marito dei veri e propri esperti della disciplina. Ballo a 360° dicevamo, e non è possibile negarlo perché davvero alla “Studio danze 1” si trova di tutto, compresi istruttori di grande esperienza nei balli di gruppo e nei caraibici che nel tempo sono diventati partner della scuola quali l’insegnante Giordana Lanzone per i balli di gruppo e Rino Mileno di Vasto per le danze caraibiche. Non solo ballo sociale ma anche competitivo, ed è qui che nasce la certezza di trovarsi nel posto giusto: “io e mio marito siamo nati come competitori, abbiamo fatto la prima competizione nel ’91 e siamo andati avanti per una ventina d’anni vincendo quattro campionati italiani e partecipando a quattro campionati del mondo, in rappresentanza dell’Italia, arrivando sempre in finale”.

Rotatorie e nuova viabilità E' l'educazione stradale il perno su cui fare ruotare le nuove attività TERMOLI. Ancora un presidente oggi con noi; incontriamo il termolese Teresio Viotti e quando parliamo di Viotti a Termoli si parla di permessi di guida, autoscuola ed educazione stradale; eppure, Teresio oggi è anche il presidente Nazionale del consorzio di network di Autoscuole italiane da Bolzano a Palermo denominato “La nuova guida”. Allora Teresio, per prima cosa ci racconti la “Nuova guida”? Teresio, parlando di percentuali di mortalità, come sono cambiate negli ulti anni? “Domanda interessantissima, questa, praticamente proprio come consorzio della Nuova Guida abbiamo sottoscritto la carta europea della sicurezza stradale e in effetti l’abbiamo sottoscritta nel decennio precedente anche perché allora la comunità europea si era prefissata degli obiettivi per ridurre la mortalità sulle strade. L’obiettivo nel decennio 2001/2010 era quello di abbattere del 50% la mortalità e diciamo che in Italia siamo stati quasi bravi perché siamo riusciti a raggiungere la soglia del 47%; mi spiego meglio, se negli anni 2000 morivano sulla strada 7000 persone all’anno, siamo scesi a 3500 e non è poco”. Nonostante un codice della strada inasprito, la legge di omicidio stradale stenta a essere ufficializzata ed applicata e oggi, tra guida in stato di ebrezza o sotto sostanze stupefacenti, il tasso maggiore di mortalità è causato da? “Purtroppo l’alcool è una piaga a livello mondiale ma sappiamo bene che non è soltanto questa la causa primaria; praticamente contribuiscono anche queste sostanze che ormai sono diventate di uso comune tra molti giovani facendo poi dei mix micidiali tra alcool e sostanze stupefacenti che diventano delle bombe ad orologeria pronte ad esplodere e a fare danni per loro stessi e per gli altri. Qui voglio fare una chiosa senza voler essere un moralista e bacchettone, si parla da tempo di liberalizzare le droghe leggere, io posso anche essere d’accordo sul fatto che una decisione del genere potrebbe servire ad evitare la microcriminalità, però signori, non dimentichiamo che qualcuno ha paragonato l’effetto di una canna a quello di

una sigaretta normale: io vi assicuro che non è così”. Per noi esisteva il mito del diciottesimo compleanno per prendersi la patente … esiste ancora? “Ti dirò, per i giovani non costituisce più un’attrattiva come lo era per noi, vedo praticamente l’approccio con la guida che a volte avviene anche per ragazzi che hanno compiuto i 20, 21 anni e talvolta anche per giovani laureati. Penso che sia dovuto al fatto che prima non avevamo molte distrazioni, oggi invece ce ne sono troppe. Colgo l’occasione anche per dire che quando si parla d’incidenti, di alcool e di droga si fa riferimento sempre ai giovani, però io in base a quella che è la mia esperienza posso dirti che tante volte ci sono anche dei comportamenti di gente che da tanti anni guida il veicolo. Non sarebbe male sottoporsi di tanto in tanto a dei mini corsi di aggiornamento che possono durare un paio di ore e, a tal proposito, noi della nuova guida dalla fine di quest’anno proporremo proprio questi mini corsi in base di rinnovo patenti”. … ma queste benedette rotonde, le hanno capite o no i termolesi? “Spieghiamo bene: ci sono due tipi di rotatoria, la rotatoria tutt’ora più utilizzata è la rotatoria che viene chiamata “alla francese” perché i primi a utilizzarla sono stati i francesi. In questo tipo di rotatoria la precedenza ce l’ha chi sta dentro la rotatoria. Come faccio a distinguere una rotatoria alla francese da una rotatoria ordinaria? Bene, quando si entra in una rotatoria alla francese in tutte le strade affluenti in questa rotonda viene installato il segnale di dare precedenza sia a destra che a sinistra ,quindi nel momento in cui c’è questo segnale siamo tutti tenuti a fare attenzione; in questo caso la precedenza ce l’ha chi al momento si trova dentro l’alveo della rotonda stessa. Al contrario, altro tipo di rotatoria nella quale non c’è di dare il segnale di precedenza vale la regola di dare la precedenza a destra; questa, a parer mio, è una regola abbastanza assurda, tant’è che questo tipo di rotatoria sono in via di estinzione e anche a Termoli non ce ne sono”.


La Bottega delle Idee Soc. Coop. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è una società cooperativa multi servizi nata dalla volontà dei soci fondatori di condividere le competenze e capacità professionali per rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini e delle imprese. La Mission: “Diteci il vostro problema: Noi vi daremo la soluzione” La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un insieme di professionisti che si incontrano per motivi personali e professionali e decidono di fare delle proprie esperienze un’azienda. Un’azienda Cooperativa che possa continuare il successo personale di ognuno ma che sappia guardare al proprio futuro collettivo, anticipando i tempi e cogliendo il senso del mercato che cambia. La Bottega delle Idee Soc. Coop. è un opportunità per aziende, enti, pubblici e privati che hanno la necessità di dialogare con un partner veloce, versatile ed affidabile. La natura della struttura è pensata e programmata per rispondere a molteplici tipi di richieste in tempi rapidi e costi contenuti. Servizi Offerti - Servizi di pulizia civili ed industriali presso strutture private e pubbliche - Servizi di piccola manodopera presso strutture private e pubbliche - Servizi di manutenzione aree verdi - Servizi di assistenza domiciliare ed ospedaliera (anziani e persone con disabilità) - Servizi di consulenza amministrativa e legale E tanto altro… “La Bottega delle Idee Soc. Coop.” - Via Campania n° 31 86100 Campobasso Per informazioni in sede dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 - 12.00 Oppure contattare Tel. 0874/61099 o mail: labottegadelleideecoop@gmail.com


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