21 settembre 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 191 - DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.1919119 Fax: 0874.49441 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

L’Oscar del giorno all’opposizione regionale

L'Oscar del giorno lo assegniamo all'opposizione regionale. In assenza della maggioranza ha presentato la proposta di legge per l'introduzione del reddito minimo. Era stato uno dei cavalli di battaglia del centrosinistra ma come ogni cosa presentata in campagna elettorale è rimasta sulla carta. Il Reddito Minimo Garantito, pensato e concepito come uno strumento idoneo a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale. Non una semplice protezione o misura assistenziale ma un’opportunità, ancor meglio un investimento sul futuro.

Il Tapiro del giorno a Sabrina De Camillis

Il Tapiro del giorno lo diamo a Sabrina De Camillis. Pur non essendo più parlamentare ed avendo perso il ruolo di sottosegretaria è riuscita a cogliere due consulenze. La prima, da 70mila euro direttamente dal segretario del suo partito, Alfano; mentre l'altra, da 30mila euro dal ministro della Salute. Totale: 100mila euro, come dire poco meno che se fosse stata parlamentare. I dati pubblicati da l'Espresso rilanciano la necessità di tagli seri e concreti e che non colpiscano chi ha redditi bassi o è pensionato.

GIORNALE SATIRICO

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TAaglio lto

21 settembre 2014

Il Molise non programma, va avanti a tentoni: lo dicono in tanti, anche nella maggioranza a Palazzo Moffa

A chi bisogna credere, a Petraroia, agli Eco.Dem o ai Cristiano sociali? Perdurando la disarmonia, la dissonanza politica e amministrativa dentro e fuori la giunta regionale, non possiamo altro che prevedere un Molise privo di coerenza e di futuro Fanno il gioco delle tre carte, quello delle fiere paesane, in cui era difficile per i giocatori indovinare la carta giusta manipolata dal prestigiatore. Il cerchio messo in piedi dal vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia e la sua segreteria con gli Eco.Dem e con i Cristiano sociali, è come il gioco delle tre carte, in cui è difficile, se non impossibile, indovinare quale dei tre pensieri che vengono di solito espressi e manifestati è quello giusto. Lo andiamo scrivendo da tempo, sperando che il gioco scoperchiato inducesse i protagonisti ad essere più cauti e, soprattutto, più coerenti. Invece continuano, imperterriti, a dire Petraroia una cosa, gli Eco.Dem delle volte a dargli sostegno, altre a cambiare i contenuti, e i Cristiano sociali fare altrettanto con gli Eco.Dem e con Petraroia. Per cui diventa difficile, se non impossibile, indovinare il reale pensiero del vice presidente dell’esecutivo regionale. Ultimamente gli Eco.Dem si sono lanciati in una denuncia a tutto campo delle carenze regionali, mettendo a nudo un Molise privo strumenti di programmazione. Una denuncia che dopo un anno e passa di governo di centrosinistra, con Petraroia costantemente in prima pagina, certo non gli fa gioco né onore, offrendo il fianco alla critica giornalistica di rilevare, appunto, quanto sia in ritardo, lenta e complicata l’azione politica e amministrativa del governo Frattura. Difatti è così. La Regione Molise non dispone di un Piano energetico, di un Piano paesistico (da oltre tre anni è in fase di allestimento da parte dell’università del Molise,

ma non vede la luce – ndr) , di norme di salvaguardia ambientale, di una legge Quadro in materia di urbanistica, di un Piano per la viabilità e i trasporti, di un Piano per il dissesto idrogeologico e di misure che valorizzino le aree protette esistenti o che promuovano le aree molisane inserite nel Parco nazionale d’Abruzzo e sostengano l’istituzione del Parco regionale del Matese. Lo dicono gli Eco.Dem, ma per essere colle-

gati politicamente, culturalmente e ideologicamente al vice presidente Petraroia, per la legge dei vasi comunicanti applicata alle idee, è come se lo dicesse Petraroia. Il che diventa paradossale, essendo egli il vice presidente della giunta regionale nonché personaggio di spicco di ciò che resta della nomenclatura ex comunista, eletto per trovare, con il suo rigore ideologico, una soluzione ai problemi del lavoro e

dell’occupazione. Ma la Regione Molise è in regime anarchico - autarchico, in mani inadatte a sostenere il peso della gestione amministrativa del territorio e dei valori culturali (architettonici, storici e ambientali) che esso contiene. D’altronde, le cave a cielo aperto, l’inquinamento dei terreni (non solo per mano della camorra), dell’acqua e dell’aria, l’avanzata delle pale eoliche e dei pannelli solari in siti di pregio paesaggistico e ambientale, l’avanzata del cemento, nelle forme peggiori di distruzione del territorio, sono lì a testimoniare l’anarchia delle attività umane, e l’autarchia degli strumenti di contenimento. Inoltre gli Eco.Dem (quindi Petraroia) si dicono preoccupati e, quindi, contrari alla Termoli – San Vittore che però, a differenza di Petraroia, è sostenuta a spada tratta dall’assessore regionale ai Lavori pubblici Pierpaolo Nagni, e dal gruppo dell’Italia dei Valori. Al pari degli Eco.Dem, peraltro, Nagni è sostenitore del miglioramento della viabilità interna (modernizzazione della linea ferroviaria Roma-Campobasso e della messa in sicurezza delle Fondovalli del Trigno, del Biferno e degli assi di collegamento con Benevento, con Foggia, con Napoli), considerati elementi base della mobilità e dello sviluppo territoriale. Perdurando però questa evidente disarmonia, questa aperta dissonanza politica e amministrativa dentro e fuori la giunta regionale, non possiamo che prevedere il lungo permanere di un Molise privo di strumenti di programmazione e di coerenza. Privo di futuro. Dardo

De Camillis a 100mila l’euro l’anno Due consulenze a Roma avute dal partito spiccano nel rapporto dell'Espresso CAMPOBASSO. E’ il caso della ex parlamentare molisana Sabrina De Camillis, che dopo aver avuto da Alfano una consulenza da 70mila euro all’anno se ne “guadagna” una seconda da 30mila euro, per fare cifra tonda, grazie all’amica Beatrice Lorenzin, ministro alla Salute. E conquista un posto di primo piano sulla vetrina mediatica, ottenendo un capitoletto a lei dedicato sul settimanale Espresso, dove quella di De Camillis viene collocata tra le consulenze d’oro la cui finalità non è ben chiara. Lo storico cavallo di battaglia del ministro all’Interno Alfano, si legge sul giornale, è"Tagliare la spesa per finanziare il taglio delle

tasse". «Eppure, a fronte di tanto rigore, il responsabile del Viminale si è mostrato assai generoso con l’ex deputata Pdl Sabrina De Camillis, prima dei non eletti al Senato in Molise. Salvata con un ruolo da sottosegretario nel governo Letta e passata con Ncd dopo la scissione, l’ex parlamentare è rimasta di nuovo senza poltrona con l’arrivo di Renzi a Palazzo Chigi. E così Alfano, appena arrivato al Viminale, l’ha nominata consigliere per le politiche di coesione e per gli affari territoriali. Costo della consulenza: 70 mila euro l’anno, fino alla fine del mandato governativo». E non finisce qua, perché dopo appena un mese e mezzo «è arrivato un altro salvagente

targato Ncd. Stavolta a lanciarlo è stato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che il 7 aprile l’ha nominata addirittura suo esperto "per le iniziative connesse alla riforma del Titolo V e per le attività di prevenzione, con particolare riferimento alla sicurezza alimentare e alle patologie croniche strettamente connesse con l’alimentazione". Il legame fra federalismo e cibi sani non è chiaro – spiega L’Espresso - più comprensibile è invece l’emolumento: 30 mila euro. Insomma, finché durerà il governo, la De Camillis potrà contare su uno stipendio annuo da 100 mila euro lordi. Un po’ meno di quanto avrebbe percepito se fosse stata rieletta, ma pazienza».


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3 21 settembre 2014

Viaggiamo con mesi e anni di ritardo sulla storia

Molise: regione al bocchettone della bombola d’ossigeno che si prende il lusso di traccheggiare sulle spese d’investimento Noi molisani viaggiamo con molti mesi, se non anni, di ritardo rispetto alla storia. Il 2013 è passato; siamo alle soglie del 2015; ma solo da qualche settimana la giunta regionale ha trasmesso al consiglio le proposte per l’utilizzo dei fondi strutturali europei 2014-2020 ( plurifondo Fse-Fesr e Por Psr ). Stando alla procedura, spetta alle commissioni consiliari al Bilancio, alla Programmazione, al Lavoro e alle Attività Produttive organizzare il confronto con le parti sociali e le associazioni di categoria. Dopo di che, sarà il consiglio regionale a deliberare in via definitiva la prossima programmazione settennale. E dovrebbe essere futuro. Ma (purtroppo) c’è un passato da completare, da chiudere. Viaggiamo con mesi ed anni di ritardo, lo abbiamo appena detto. L’esecutivo di Palazzo Vitale pare abbia sollecitato le strutture regionali a raccoglier finanche le briciole degli stanziamenti relativi alla precedente programmazione 2007/2013. Vuole rendersi conto quanto è stato speso e quanto c’è ancora da spendere dei vari Fondi europei ( Fesr, Fas, Fse e via dicendo), nonché quale la percentuale di spesa del progetto Garanzia giovani (una fregatura per i giovani e un sollazzo per i gestori della Formazione professionale - ndr), i Piani integrativi, il Welfare to Work, eccetera, per meglio portarli a termine e, se necessario, per la parte che rimane, rimodularli. Ricognizione e riprogrammazione che testimoniano l’assurdità di una regione al bocchettone della bombola

di Giovanni Gianfelice* L'invito a Renzi a venire in visita a San Giuliano per la ricorrenza del terremoto del 31 ottobre lo trovo inutile sotto il profilo Istituzionale e ridicolo se si pensa di strumentalizzare una giornata di riflessione facendo le passerelle di dame e cavalieri con i loro codazzi in una zona la nostra, che meriterebbe sì la visita dei nostri governanti, per verificare i danni causati dalla mala politica da loro praticata e come è ridotto questo disastrato territorio, che meritava almeno di essere ricostruito integralmente dopo la immane tragedia. Siamo stufi di sentire chiacchiere a vuoto, promesse da marinai, sfilate di auto blu senza senso in un momento delicatissimo che stiamo attraversando a causa dello spopolamento quotidiano dei nostri bellissimi paesini, dalla mancanza totale di lavoro per tutti, giovani, meno giovani e genitori dei gio-

La gestione dei fondi europei 2007/2013 e la programmazione dei fondi 2014/2020 dimostrano la scarsa capacità a spendere e a investire

d’ossigeno che si prende il lusso di traccheggiare sulle spese d’investimento. La ricognizione e la rimodulazione delle risorse relative ai finanziamenti europei e nazionali 2007/2013 (circa 34 milioni di euro) porterà via del tempo, probabilmente rimetterà in moto gli inverati meccanismi d’interdizione tra gli assessorati, rinfocolerà le polemiche tra i partiti e gli accaparramenti dei fondi tra i big, col rischio, frattanto, di distorcere e di frammezzare le attività per la programma-

zione al 2020. Crediamo starà qui il punto di divaricazione tra il passato e il futuro del Molise e, soprattutto, della classe politica: la nuova dalla vecchia nel guadagnare tempo e non nel perderlo. Cosa possibile se di pari passo, senza ulteriori indugi, verrà dato un colpo di maglio alla ragnatela burocratica che avvolge gli enti e le istituzioni locali. Rompere gli schemi abituali dei perditempo, dei traccheggiatori di professione, degli azzeccagarbugli che infestano gli apparati

pubblici e li rendono una perdurante vacca da mungere. Per far ciò sarà necessario rivoluzionare la Pubblica amministrazione (Pa), inchiodarla alle proprie responsabilità e se sbaglia, che paghi. Rompere, ossia, il patto surrettizio del clientelismo e del favoritismo che lega la Pa al potere politico. Riformare innanzitutto la Regione: le strutture interne, gli uffici, il metodo di lavoro, incentivando il senso di appartenenza, la coscienza di essere al servizio della collettività e non un potere. Ridurre all’essenziale i passaggi delle scartoffie, le verifiche, i controlli, i timbri, i visti, i pareri. Snellire, velocizzare. Finora l’amministrazione regionale ha solo esternato la volontà di riformare. Quando ha tentato di modificare l’esistente, mettendo mano ai servizi e agli uffici regionali, ha dimostrato di non avere la determinazione necessaria né le professionalità giuste per realizzarlo (del tutto inconsistente l’opera del direttore generale Di Mirco). In ballo sono cento e passa milioni di euro del plurifondo 2014/2020 e come renderli efficaci alla ripresa economica e all’incremento dell’occupazione. La lezione che viene dal come, e con che tempi, sono statati spesi i fondi del settennato 2007/2013 dovrebbe indurre i regionali al governo a cambiare registro. Soprattutto ad essere più responsabili, più concreti, più lucidi e più coerenti con se stessi e con ciò che rappresentano: la classe dirigente del Molise del Terzo millennio. Nella peggiore condizione di crisi. Dardo

L’invito a Renzi. Perchè?? vani, con una viabilità vergognosa e con una carenza cronica di qualsiasi programmazione infrastrutturale per ridare un senso ai temerari che ancora resistono a denti stretti a popolare questo lembo di territorio. La politica ha grosse responsabilità di questo nostro mancato sviluppo e di questo storico retaggio di sottosviluppo. Ci venissero piuttosto a spiegare Renzi e company, perchè il cantiere della galleria sotto San Giuliano è chiuso, perchè tutte le strade del circondario sono incomplete, perché l'unica tratta ferroviaria regionale è sempre sostituita dai pullmans, perchè la ricostruzione è ferma al 50%, perchè a distanza di 12 anni dal sisma teniamo ancora i cittadini nelle casette di legno o in autonoma sistemazione, perchè gli ospedali della

zona chiudono, perchè la Sanità in Basso Molise è ridotta al lumicino, perchè si continua a martoriare questo territorio molisano con le pale eoliche e adesso con gli inceneritori, e perchè, perchè perché, quel bellissimo villaggio di San Giuliano non ha avuto un'altra destinazione che poteva fungere da traino per lo sviluppo di tutta quest'area?? Altro che visite di cortesia e omaggi!!!!! Sono queste le risposte che noi tutti attendiamo dalla politica. Poi lo devo dire, posso anche sbagliarmi ma ho l'impressione che l'invito rivolto al premier, possa servire più a definire l'arrivo di centinaia di migranti in quel villaggio provvisorio, considerato che le ultime notizie lo danno ormai per certo, con tutti i problemi, le paure, le preoccupazioni che le Istituzioni sottovalu-

tano anche in maniera arrogante ma che stanno creando molta ansia tra la popolazione, specie a Santa Croce, il mio paese, distante solo 800 metri in linea d'aria dalla struttura occupata dagli ex terremotati. Un Consiglio Comunale monotematico convocato per il giorno 26 c.m. e a cui sono stati invitati a partecipare tutte le autorità investite del problema, è la riprova evidente delle preoccupazioni che potrebbe creare un impatto così massiccio di extracomunitari, in un piccolo territorio senza rete viaria adeguata, senza strutture sanitarie per i relativi controlli, senza strutture ricettive o ricreative, senza preparazione e senza una "cultura dell'accoglienza" che in questi casi è a mio avviso indispensabile. Sono questi i problemi di cui la gente vuole

parlare e soprattutto essere informata perché ci riguardano da vicino. Ecco perché abbiamo bisogno di chiarezza e di concretezza (senza fraintendimenti razzisti), e non certo di sfilate e passerelle a cui ci hanno abituati per continuare ad illuderci e riservarci l'ennesimo "regalo". Prima i fatti e poi i flussi!!!! *Consigliere della Lista "Santa Croce nel Cuore".


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4 21 settembre 2014

“In Molise il Pd partito di Fanelli” Nel pomeriggio la parlamentare Laura Venittelli non parteciperà all'assemblea regionale CAMPOBASSO. Un segnale forte, quello dell'onorevole Venittelli, rivolto in primis alla segretaria regionale, Micaela Fanelli.«Il Pd – ha spiegato la deputata termolese - non è un partito autarchico, non è un partito personale, almeno in questa regione appare così. La mia è una presa di posizione necessaria per la difesa di quelli che sono i diritti della minoranza del partitoche poi – ha os-

servato - in verità sul territorio rappresenta la maggioranza perché ha il maggior numero di esponenti nelle istituzioni». Da qui la necessità di discutere. «Durante le primarie – ha aggiunto la parlamentare - si è parlato di un partito diverso, bello e diretto al coinvolgimento ma tutto questo parte dalle regole fondanti del Pd e lo Statuto rappresenta la regola che detta il gioco di questo partito».

La Tintilia di scena a Latina L'Onav Molise ha presentato sette prodotti di altrettante cantine

CAMPOBASSO. Riuscita la degustazione guidata di sette Tintilia di altrettante cantine molisane che l'Onav Molise ha organizzato a Latina. Gli assaggiatori molisani hanno voluto così presentare il prodotto autoctono della vitivinicoltura regionale. "A Latina, quattro ore passate a parlare attraverso la Tintilia, di Molise, delle nostre eccellenze, dei nostri vignaioli", è stato a caldo il commento di Carla Iorio delegata regionale Onav Molise. "Ancora una volta costatiamo che pochi ci conoscono, molti ci ignorano, ma tutti quando avvicinati restano colpiti dalla nostra tipicità e si complimentano per ciò che sap-

piamo produrre, allora mi viene da pensare che non sappiamo comunicare le nostre peculiarità. Allora un esortazione ai miei colleghi, ad insistere nel diffondere la nostra cultura. la nostra storia, il nostro territorio, ed ai nostri Produttori,di continuare sulla strada dell'eccellenza, della tipicità, solo proseguendo in questa direzione possiamo uscire dall'anonimato. Un grazie va alle Aziende che a ci hanno dato l'occasione di parlare molisano, Angelo D'Uva, Catabbo Vini, Cantina Valtappino, Vincenzo Cianfagna, Pasquale Salvatore, La Cantina di Remo, Claudio Cipressi ".

Laura Venittelli non ha condiviso nemmeno l’impostazione dell’ordine del giorno di domenica pomeriggio. «Doveva essere diverso – ha spiegato - e doveva considerare i temi del lavoro, soprattutto il ruolo che il primo partito della Regione deve avere rispetto all’azione di governo Frattura che purtroppo, per una serie di motivi, è all’ultimo posto tra negli indici di gradimento dei cittadini».

L'intervento.

Se la bellezza del territorio viene distrutta di Pasquale Di Lena Si dice – ed io sono d’accordo – che nei periodi di grande crisi la bellezza è la prima a essere maltrattata. La crisi sistemica che viviamo lo sta dimostrando con un attacco crescente a questo straordinario valore, che c’è sottratto proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno per viverlo, soprattutto come antidoto a un mondo che ci deprime con i suoi risultati sempre più negativi. Tanto più se questo valore, la bellezza, è un bene comune legato a quel patrimonio unico che è il territorio. Parlo del paesaggio, cioè della rappresentazione del territorio che ha in sé la memoria del lavoro delle generazioni passate. Penso a un piccolo borgo, con il suo campanile nella parte più alta e intorno le minute case perfettamente in armonia con il territorio; i campi coltivati, ma anche a quella parte che l’uomo ha salvaguardato non toccandola. Alla bellezza di un paesaggio corrisponde di solito un territorio di qualità, quale insieme di valori e di risorse come la storia, la cultura, le attività agro-pastorali, la tradizione, questa fonte inesauribile della cultura dei luoghi, di una comunità! Pensiamo alla tradizione in cucina quale espressione anche di bontà, cioè di qualità. Non a caso la qualità è nell’origine, il territorio, l’elemento strutturale che il paesaggio permette di percepire con le identità dei luoghi. Un lungo processo (memoria) di relazioni tra l’ambiente e l’uomo, un

dialogo continuo che è venuto meno negli ultimi decenni, andando, così, a intaccare un altro patrimonio universale dell’umanità, essenziale per le nostre vite, la biodiversità. Il territorio, negli ultimi dieci anni, ha perso oltre due milioni di ettari di superficie in confronto agli otto persi nei 90 anni precedenti e altri, purtroppo, ne perderà con le ultime scelte politiche che vanno sotto il nome di “Sblocca Italia”. Una parola d’ordine più che una necessità per un paese in ginocchio, che suona come un vero e proprio messaggio pubblicitario. Una pubblicità per chi vuole continuare a mangiare altro territorio di un Paese che ha il primato in Europa e nel mondo dei prodotti Dop, Igp come di quelli tradizionali, molti dei quali straordinari testimoni di territori conosciuti, noti in tutto il mondo; della biodiversità, soprattutto olivicola e viticola, dei paesaggi più belli, unici. Primati che spiegano bene il successo che da anni la Toscana vive nel mondo con la cura della sua ruralità, l’attenzione per le sue tradizioni, la bellezza dei suoi paesaggi, la storia e la cultura, cioè l’insieme dei valori e delle risorse proprie del territorio. Un patrimonio messo in discussione da un sistema, scoppiato nel 2008, che si tenta di rimettere in piedi pur sapendo che è fallito con la sua logica del consumismo e dello spreco, della ricerca di cogliere un solo obiettivo, il profitto. Un processo che è andato avanti senza grandi problemi e preoccupazioni fino a quando non ha intaccato gli equilibri naturali e messo in discussione l’in-

tero pianeta, che, quest’anno, dal 19 di agosto non ha più niente da dare fino alla fine dell’anno. Come dire che quando questa data sarà il 30 di giugno, necessiteranno due pianeti per dare una risposta alla vita, anche la nostra. Eppure non dovrebbe essere difficile capire che meno territorio vuol dire meno paesaggio, meno biodiversità, meno agricoltura, meno cibo (altro che nutrire il pianeta!), meno eccellenze, meno gastronomia di qualità, meno cultura, meno storia da raccontare, meno partecipazione, meno democrazia, e, anche, meno identità con la riduzione ai minimi termini e la loro conseguente sparizione della gran parte dei comuni e, con loro, delle tradizioni. Ed io quando penso al paesaggio, mi viene in mente immediatamente l’agricoltura che lo caratterizza e il territorio che si identifica in questi due elementi così legati l’uno all’altro. Penso alla bellezza diffusa in questo nostro Paese, soprattutto dei luoghi che mi circondano e fanno vivere la mia identità, ma anche che mi hanno ospitato per tanti anni e di quelli che ho avuto la fortuna di visitare. Una ricchezza straordinaria, come dicevo diffusa, che, se utilizzata e ben spesa, fa credere a un’inversione di tendenza, alla possibilità di incamminarsi su una strada che scansa il baratro e porta lontano, oltre lo stesso paesaggio che hai sotto gli occhi, in pratica a sognare un futuro all’insegna della sobrietà, della bellezza, della bontà e della consapevolezza della propria identità, che solo la cura del territorio ti può dare.


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5 21 settembre 2014

“Da subito il Reddito minimo” I consiglieri regionali di opposizione hanno presentato una proposta di legge CAMPOBASSO. Sono sempre più numerose le famiglie molisane in difficoltà e, sul territorio, contestualmente alla chiusura di aziende ed emorragia di posti di lavoro, assistiamo alla continua crescita di progetti di solidarietà per persone bisognose”. A parlare la consigliera Angiolina Fusco Perrella, prima firmataria e proponente (insieme a Nunzia Lattanzio, Michele Iorio e Giuseppe Sabusco) di una proposta di legge per il ‘reddito minimo garantito’. “Bisogna – continua la Fusco – contrastare e prevenire il fenomeno della povertà dando sostegno a coloro che hanno oggettive difficoltà ad inserirsi nel mondo lavorativo La presente proposta di legge nasce dalla volontà di introdurre nella nostra regione il Reddito Minimo Garantito, pensato e concepito come uno strumento idoneo a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale. Non una semplice protezione o misura assistenziale ma un’opportunità, ancor meglio un investimento sul futuro, uno strumento di garanzia di libertà per i cittadini con lo scopo di ridurre il condizionamento della scelta del lavoro, favorendo in maniera tale la qualità dello stesso. Vogliamo altresì promuovere le condizioni necessarie che rendono effettivo sia il diritto al lavoro sia quello alla formazione, attraverso strumenti finalizzati al sostegno economico e all’inserimento sociale di tutti quei soggetti che sono a rischio di emarginazione nel mondo del lavoro e, più in generale, nella società. L’Unione Europea già nei primi anni Novanta, con la raccomandazione 92/441 CEE, stabilì criteri comuni, anche se molto generici, in relazione a “risorse e prestazioni sufficienti nei sistemi di protezione sociale”. Venne chiesto agli Stati membri di riconoscere, “nell’ambito di un dispositivo globale e coerente di lotta all’emarginazione sociale, il diritto fondamentale della persona a risorse e a prestazioni sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana”, e di dare accesso a tale diritto senza limiti temporali e di stabilire una quantità di risorse sufficienti in tale proposito. Un principio ribadito con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione

Europea (2000/C 364/01) che all’art. 34 stabilisce che: “L’Unione riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai servizi sociali che assicurano protezione in caso di maternità, malattia, infortunio sul lavoro, dipendenza o vecchiaia, oltre che in caso di perdita del posto di lavoro, secondo le modalità stabilite dal diritto comunitario e le legislazioni e prassi nazionali”. In virtù, quindi, di quanto stabilito dalla Carta di Nizza e in attuazione dei principi emanati il reddito minimo deve essere considerato con un diritto sociale fondamentale, destinato a svolgere lo strumento di protezione della dignità della persona e della sua possibilità di partecipare pienamente alla vita sociale, culturale e politica. Anche con la Strategia Europa 2020 la Commissione Europea ha ribadito il conseguimento dell’obiettivo di coesione economica, sociale e territoriale da ricercare all’interno dei Stati membri; difatti tra le cosiddette flagship initiatives (iniziative faro) ha inserito quella della Crescita Solidale da raggiungere mediante due iniziative prioritarie:

Hanno avuto il loro momento di gloria. Peccato sia stata effimero. Ma, per le intenzioni e la volontà espresse, e per la determinazione fatta trasparire nella circostanza, avrebbero meritato sorte migliore. Quantomeno un seguito tangibile. La sortita infatti era parsa seria e convinta. Chiedevano “largo ai giovani” in politica, un rinnovamento in grado di corrispondere all’urgenza di nuove energie da mettere in campo in prossimità delle primarie per scegliere il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra a Campobasso. Erano in tanti: Aldo Fabio Venditto, Luca Mitri, Luigi Di Lallo, Stefano Mancinelli, Bledi Plaku, Giuseppina Cristinzio e Mario Cifelli per l’ Italia dei Valori; Andrea Vertolo, Fabio Barca, Michele Testa, Alessia Trasmundi e Gian Piero Cesario per il Partito dei Comunisti italiani; Antonella Mainelli, Gianluca Caiazzo e

l’agenda per nuove competenze e nuovi lavori e la piattaforma europea contro la povertà e l’esclusione sociale. Quest’ultima ha come obiettivi: sostenere economicamente le persone, aiutandole a integrarsi nelle comunità in cui vivono; ottenere una formazione; trovare un lavoro e avere un accesso alle prestazione sociali. Al momento, tra i 28 Stati facenti parte dell’Unione Europea troviamo che la mancanza di un reddito di base è una circostanza riscontrabile solamente in Italia, Grecia e Ungheria; In Italia si riscontra quindi un ritardo e un vuoto legislativo non più procrastinabile, soprattutto in considerazione degli effetti della crisi economica, confermati dall’ultimo rapporto Eurostat che ha evidenziato un valore del 28,4% delle persone a rischio di esclusione sociale, in pratica più di una persona su quattro è a rischio povertà. Nel nostro paese l’unico esempio positivo, e che dovrebbero essere preso a modello sia a livello nazionale che a livello regionale, è quello del Lazio, che con Legge Regionale 20 marzo 2009 n. 4 ha istituito il reddito minimo ga-

rantito. La negatività degli ultimi dati statistici sulla condizione della nostra Regione – continua la nota – ci ha spinto a redigere questo testo normativo, anche per dare attuazione a quanto stabilito dalla Legge Regionale 6 maggio 2014 n. 13 (Riordino del sistema regionale integrato degli interventi e servizi sociali) che all’art. 49, comma 2, lettera c) include tra gli interventi e i servizi per le persone a rischio di esclusione sociale da mettere in atto anche quello del reddito minimo di cittadinanza. Il rapporto di Bankitalia dello scorso giugno ha evidenziato come in Molise la soglia della disoccupazione è salita al 15,8% , e nel particolare quella giovanile è arrivata al 43,8% mentre il tasso di occupazione è al 47,4%; ancor più preoccupante il dato relativo alla soglia di povertà, che nella nostra Regione in base al rapporto Eurostat riguarda il 44,8% della popolazione. Per questo riteniamo necessario attivare lo strumento del Reddito Minimo Garantito, così da promuovere e sostenere le politiche passive e attive per il lavoro e le

Chi li ha visti? Alessandra Fiorella per Sinistra Ecologia e Libertà e Davide Vitiello, Luca Iosue, Francesca Di Cristofaro e Antonio Tomassone per il Partito Democratico. Solo alcuni di loro ancora galleggiano nei gruppi consiliari regionali; gli altri appena il tempo di apparire, quindi nell’abisso dell’anonimato. Peccato. Chissà dove sono e cosa fanno, cosa è rimasto di quella volontà e di quella necessità di rinnovare. Se continuano a credere che siano le proposte a generare consenso in politica e non il contrario. Loro, chiedendo di prendere parte alle primarie avrebbero voluto affermare il cambiamento e considerarsi linfa vitale nello stagno della politica locale. Di fatto, gli è stato impedito. Sicché, soggetti peraltro di ottima caratura intellettuale e professionale oltre che decisamente volitivi e

impegnati in questa loro rincorsa al cambio generazionale in politica, contro il conservatorismo e il mantenimento di rendite di posizione, sono stati impietosamente dispersi. Il rischio di creare una frattura profonda all’interno dei partiti della coalizione, e nella coalizione stessa, li ha neutralizzati sul nascere. C’è rimasta impressa però la chiarezza delle loro intenzioni e la esplicita inequivocabile volontà di porsi ” in opposizione al leaderismo strisciante che dispone senza confrontarsi o alla rete che demolisce senza proporre”. Magari fossero riusciti nell’intento. Oggi non assisteremmo, impigliati nella ragnatela delle convenienze personali, della concordata spartizione del potere, della sagra delle ipocrisie, allo spettacolo di una classe politica che, pur di so-

politiche di protezione sociale, nel rispetto del succitato art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dei principi di cui agli artt. 2, 3, 4 e 38 della Costituzione. I beneficiari dell’intervento sono disoccupati; inoccupati; lavoratori autonomi; lavoratori a tempo parziale; lavoratori precariamente occupati e lavori privi di retribuzione, soggiornanti nella Regione Molise da almeno 24 anni, in età non pensionabile e con un reddito annuo inferiore agli 8 mila euro. Il beneficio ha durata di un anno e può essere rinnovato nel caso in cui permangano le condizioni di accessibilità. La volontà del dispositivo normativo – terminano i firmatari della proposta – è quella di realizzare due obiettivi: inclusione sociale e diritto al lavoro e alla formazione; si vuole altresì concretizzare una vera e propria azione di workfare, dove chi vuole usufruire di questa sostegno economico deve dichiararsi disponibile a trovare un’occupazione, ma deve anche impegnarsi a ricevere le proposte che gli verranno formulate dai Centri per l’Impiego”.

pravvivere, non si fa scrupolo di cambiare colore politico, appartenenza ideologica e programmi e, per sovrappiù, dare lezioni di morale civica. Chissà dove sono e cosa fanno, se hanno mantenuto la schiena dritta o si sono piegati alle contingenze, passando da paladini del “rinnovamento coraggioso e non procrastinabile, fondamentale per non ripetere gli errori strategici del passato” a sostenitori più o meno espliciti di questo o di quello tra gli improvvidi reggitori del potere. Avevamo creduto che la pietra buttata nello stagno della politica locale avrebbe fatto sì che i cerchi concentrici raggiungessero i satrapi delle segreterie dei partiti cui appartenevano, muovendoli dall’inazione. Nemmeno per sogno. Un’altra occasione per cambiare se n’è andata in fumo. Dardo




8 21 settembre 2014

Campobasso

Via all’ultimo miglio, ultimi giorni di campagna per i referendum Stop Austerity Nella Legge 243/2012 che da attuazione al principio di equilibrio di bilancio pubblico, introdotto nella Costituzione con la Legge Costituzionale n.1 del 2012, ci siamo dati vincoli soffocanti che vanno oltre a quelli posti dall’Unione Europea. Così mentre chiediamo all’Europa più flessibilità di bilancio per far fronte ai costi sociali e rilanciare gli investimenti ci siamo ingabbiati da soli. I 4 quesiti referendari si propongono di abrogare alcuni articoli della Legge 243 del 2012 che, imponendo oneri aggiuntivi e ancor più rigoristi di ciò che richiede la norma europea sono un’applicazione particolarmente ottusa del principio di equilibrio di bilancio. Per ridare respiro ai cittadini e contribuire a rilanciare lo sviluppo economico, le associazioni del Coordinamento associazioni sociali, L’Altritalia Ambiente, A.S.C.I., A.S.C.E., Lega per le Autonomie Locali Molise e Movimento Consumatori, hanno illustrato e costituito il Comitato Molisano con cittadini, associazioni, Comuni tutti colpiti dall’eccesso di austerità. Filippo Poleggi, coordinatore delle associazioni sociali ha sottolineato che non si tratta di una iniziativa astratta contro il principio di austerità che è valido per risanare i bilanci ma che non può produrre sviluppo e riparare i cost6i economici e sociali che le restrizioni comportano, si tratta di eliminare norme che non ci sono richieste dai trattati internazionali europei. Le normative europee non impongono, come nella legge applicativa italiana, la rigida e assoluta coincidenza degli obiettivi di bilancio nazionali con

“l’obiettivo a medio termine “ europeo, ben diversamente , si prevedono condizioni di flessibilità che, con il referendum, si intendono ripristinare ed applicare. Gaspare Di Lisa, Segretario dell’Associazione ex Consiglieri Regionali ha portato l’adesione dell’associazione per ritornare ad una legge di bilancio dello Strato non ingessata che consenta di salvaguardare ed applicare un autonomia delle Regioni responsabile e solidale pur nel cammino della correzione di tante cattive pressi del passato . Franco Novelli, Presidente di Libera, ha manifestato l’impegno della sua associazione perché i referendum sono coerenti con il programma” Miseria Ladra” di lotta alla povertà dilagante nel Paese, abrogando i limiti di bilancio che l’Italia si è dati si consentirà al Paese di contrastare gli effetti del ciclo economico negativo con un maggior ventaglio di strumenti di politica economica ed industriale. La Presidente di Legautonomie ha lanciato un nuovo appello ai sindaci che possono fare molto consentendo la raccolta firme nelle case comunali e sono interessati fortemente a modifiche del bilancio dello Stato che trasferisce le rigidità sui bilanci degli enti locali. Il Comitato è al lavoro per organizzare la raccolta firme Martedì e mercoledì della prossima settimana e darà indicazioni precise sul luogo e4 gli orari della raccolta. Diamo un segnale che troppa austerità (tagli dei servizi, patti di stabilità e via dicendo) uccidono la società.

Torna “in piazza con il biologo nutrizionista” Torna a Campobasso oggi dalle 09:30 alle 19:30, nel cuore della città - "In piazza con il biologo nutrizionista " Dopo il successo di pubblico registrato domenica scorsa effettuati tantissimi test (Indice di Massa Corporea) e distribuiti 1.500 assaggi di pizza dietetica - gli esperti incontreranno altri cittadini, sempre in piazza Vittorio Emanuele, al fine di effettuare ulteriori test gratuiti di "controllo dell'Indice di Massa Corporea" e conoscerne stato nutrizionale e stili

di vita. L'evento è organizzato dal Comune di Campobasso, su proposta dell'Osservatorio Molisano sulla Legalità (OML) in collaborazione con il "Centro di Terapia Nutrizionale e Preventiva" del dr. Antonio D'Alesio" e finalizzato a: 1. aumentare la consapevolezza dei cittadini nei confronti degli errori alimentari; 2. sensibilizzarli sulle ripercussioni negative che l'eccesso ponderale ha sullo stato

di salute; 3. dare loro indicazioni su come intraprendere un corretto stile di vita. A testimoniare l'importanza del "mangiare sano", saranno offerte degustazioni gratuite pizze e focacce realizzate con farine speciali, ricche di tutti i più alti valori nutrizionali, oltre che con prodotti tipici del Molise, rispondenti ai più rigorosi principi della genuinità. Inoltre saranno forniti consigli personalizzati, campioni gratuiti e materiale informativo.


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Campobasso

21 settembre 2014

Lavori frana Rivolo, il Comune invita le ditte a farsi avanti Lavori frana Rivolo, l’amministrazione comunale rende noto che le ditte interessate ad essere invitate alla procedura negoziata, in possesso dei requisiti di legge e qualificati per categoria e classifica dei lavori da eseguire, possono far pervenire richiesta di invito alla stazione appaltante. In particolare i lavori riguardano la sistemazione del movimento franoso che interessa il depuratore di Santo Stefano ed incombe sulla fondovalle rivolo e devo essere effettuati anche con una certa urgenza. La base d’asta è di 193mila euro . I soggetti interessati possono far pervenire la richiesta di invito, attestando – ai sensi dell’art. 46 del DPR n. 445/2000 e s.m.i. - di essere in possesso dei requisiti di legge e qualificati per categoria e classifica dei lavori da eseguire, a: Comune di Campobasso – Area 1settore gare e appalti c/o Ufficio Protocollo - p.zza V. Emanuele II n. 29 – 86100 Campobasso. Entro e non oltre le ore 12 del 3 ottobre 2014. Le richieste pervenute oltre il termine sopra indicato non sa-

ranno prese in considerazione. Non è ammessa la consegna a mano della richiesta di invito. Non è ammesso l’invio della richiesta a mezzo di posta elettronica, normale o certificata. Le eventuali richieste pervenute a mano o per posta elettronica (normale e/o certificata) non verranno prese in considerazione. Per quanto concerne le successive fasi della procedura si stabilisce espressamente che la lettera di invito e tutta la documentazione di gara (così come ogni altra comunicazione successiva) verrà inviata alle ditte che hanno manifestato interesse esclusivamente a mezzo di posta elettronica certificata. Pertanto nella richiesta di invito deve essere indicato espressamente un indirizzo di posta elettronica certificata al quale la stazione appaltante invierà la documentazione di gara. L’avviso è pubblicato anche sul sito internet del Comune di Campobasso (www.comune.campobasso.it – sezione “bandi e gare” ed “eventi e news”).

Violenza di genere, martedì il seminario delCoisp

In occasione della celebrazione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, lo scorso 25 novembre 2013, il Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle Forze di Polizia) ha organizzato, in stretta collaborazione con l’Ufficio Regionale della Consigliera di Parità, un convegno che si è tenuto presso l’Università degli Studi del Molise -Facoltà di Giurisprudenza, al fine di illustrare il nuovo decreto-legge nr. 93/2013, convertito poi in legge, che ha previsto un significativo inasprimento delle pene in ordine al crescente fenomeno del c.d. “femminicidio”, da inquadrarsi nel più ampio aspetto della recrudescenza della violenza ai danni dei più deboli. Sulla stessa linea, martedì, presso l’aula Magna della

Scuola Allievi Agenti “Giulio Rivera” di Campobasso, il Coisp con la consigliera di Parità della Regione Molise, Giuditta Lembo ha organizzato un seminario, rivolto agli appartenenti della Polizia di Stato, dal tema: “la violenza di genere, con particolare riferimento al femminicidio ed al codice rosa”, dove ci sarà la straordinaria presenza, in qualità di relatrice, di Vittoria Doretti che interverrà unitamente ad una rappresentanza della task force della provincia di Grosseto Chiara Marchetti ed Ispettore Sup. Sups Paolo Bischeri) impegnata da diverso tempo e sempre in prima linea contro la violenza sulle donne con ottimi risultati. Dopo i saluti istituzionali sarà il Segretario Generale del Coisp Franco Maccari ad aprire i lavori.

Ecogator, la nuova app per aiutare i consumatori a ridurre i costi dell’energia elettrica Gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici di uso quotidiano, come frigoriferi, lavatrici e TV, sono responsabili del 50% del consumo di energia elettrica di una famiglia di 3/4 persone: una media di 2.500 kWh all’anno. In tempi di continui rincari dei costi dell’elettricità i consumatori possono reagire riducendo i consumi di energia elettrica in casa. La sostituzione dei vecchi elettrodomestici con apparecchi ad alta efficienza energetica offre elevate potenzialità di risparmio Per fare un esempio, un frigorifero di classe energetica A consuma circa il 60% in più di energia rispetto ad un apparecchio analogo di classe A++: una differenza che si traduce, in un anno, in circa 14 euro in più a carico del bilancio familiare. I consumatori sono pronti per passare agli apparecchi a risparmio energetico di nuova generazione, ma nella pratica, al momento di prendere una decisione di acquisto, la scelta non è affatto semplice. Lunghe ricerche online, un sovraccarico di informazioni su prezzi, marchi e test comparativi dei prodotti, per non parlare delle informazioni discordanti all’interno dei negozi sono a dir poco frustranti per i consumatori. Ed è qui che entra in gioco la app gratuita ecoGator, da oggi disponibile per i dispositivi iOS e Android, in aiuto dei consumatori con una funzione di assistenza agli ac-

quisti facile, veloce e indipendente. “I consumatori possono risparmiare due volte con ecoGator. La decisione di acquisto è assunta rapidamente, e i nuovi elettrodomestici acquistati consumano meno energia. Il che significa più tempo e più denaro risparmiati per le cose importanti della vita”, dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale Adiconsum. L’applicazione ecoGator è l’output principale della campagna europea per i consumatori “myEcoNavigator”, e viene lanciata contemporaneamente in dieci Paesi europei. Per ulteriori informazioni sulla campagna e sulla app ecoGator è possibile visitare il sito www.ecogator.it EcoGator è la prima applicazione in grado di leggere ed elaborare i dati direttamente dall'etichetta energetica europea, semplicemente utilizzando la fotocamera del proprio

smartphone. Basta puntare la fotocamera dello smartphone sull'etichetta dell’apparecchio elettronico per essere immediatamente informarti sul suo livello di efficienza, calcolare i costi medi energetici annuali e creare la propria watch list. Un sistema semplice ed efficace per confrontare e selezionare rapidamente i dispositivi offerti nel negozio e filtrarli in base a criteri personali come le emissioni di rumore o il consumo di energia. L'app ecoGator è gratuita ed è ora disponibile per iPhone e per i dispositivi Android nei rispettivi app store (i due QR code in allegato rimandano al corrispondente app store). Scansiona il QR code adatto al tuo dispositivo (iOS o Android) con lo smartphone, installa l'applicazione e testa la funzione scanner con l'etichetta energetica in allegato.


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Termoli

21 settembre 2014

Per un ambiente migliore TERMOLI. Decine e decine di sacchi di spazzatura neri colmi di rifiuti fino all’orlo, raccolti in un tratto di spiaggia a Rio Vivo che all’apparenza pareva persino tutto sommato decoroso. E’ qui che si racchiude il senso di una iniziativa come il Green Day Molise 2014, la manifestazione itinerante e contestuale che ha preso il via oggi in cinque comuni del Basso Molise: Termoli, Campomarino, Guglionesi, Petacciato e Montenero di Bisaccia. Cabina di regia affidata all’indomabile Luigi Lucchese, presidente dell’associazione ecologista Ambiente Basso Molise, che su Termoli ha trovato una sponda clamorosa, decine di volontari del MoliGav, la realtà da poco costituita da aspiranti guardie ambientali che debutterà in proprio venerdì prossimo a Guardialfiera, ma che oggi hanno dato una dimostrazione di cosa siano capaci, al di là di loghi e statuti. Presidente, vicepresidente, segretario, ma in tuta, come si conviene a chi vive per stare a contatto con la natura, insieme alle unità di Abm, tra cui l’encomiabile Andrea Casolino, hanno sparso olio di gomito per affrancare il tratto di spiaggia che va dal circolo della Vela sino a lambire la recin-

zione a sud del Porto turistico Marina di San Pietro. Fitta vegetazione dunale e retrodunale, che andrebbe valorizzata e preservata dalle erbacce meno nobili, con bottiglie, condom, plastica, pacchetti di sigarette. Ma non solo, abiti lasciati durante i falò, legna da ardere, ombrelli e persino rotoli di bitume nascosti in modo criminalmente ambientale sotto la sabbia, a pochi metri, poche decine di centimetri, dal mare. L’area adibita a festa notturna per San Basso ripulita in percentuale, cartelli stradali divelti e trasportati laddove non dovevano essere. Insomma, dal paradiso all’inferno in pochi passi e solo l’assenza di accumuli evidenti ha evitato che tutto sembrasse il prologo di una discarica. Sul posto si sono recati anche l’assessore all’Ambiente Filomena Florio e il consigliere comunale Salvatore Di Francia, loro il compito di contattare la TeAm per il successivo ritiro dell’immondizia sottratta alla spiaggia, compresi neon, rifiuti speciali in piena regola. Suggestivo e significativo lo scambio di saluti e di maglietta tra i presidenti di Moligav e Abm Mariangela Di Biase e Luigi Lucchese. Sì, perché forza della rete, intesa come quella che si può rea-

A Termoli il Green day Molise per la pulizia della spiaggia

lizzare tra persone di buona volontà e sani principi morali, il contatto e la conoscenza sono avvenuti stamani, dopo aver perfezionato l’adesione alla ‘giornata verde’, non prima e qui si vede di chi pasta sia fatto l’associazionismo premiale. Una collaborazione nata sulla scorta dell’articolo-intervista con cui la Di Biase ha promosso il MoliGav, che darà frutti importanti nel futuro, speriamo immediato, allorquando le Guardie ambientali sa-

ranno effettive e non aspiranti, aprendo il territorio a un monitoraggio non fine a se stesso, ma capace di leve sanzionatorie. Una mattinata di impegno conclusa con un caffè d’ordinanza e la soddisfazione di aver contribuito a rendere migliore quel pezzo di costa (al pari delle altre realtà e delle associazioni parimenti all’opera), cementando una intesa nascente, sinergica, che sarà il volano di future azioni comuni e di stimolo verso gli enti locali.

Sarno e Termoli in nome dell’Avis Le due città gemellate per sostenere la solidarietà e la raccolta di sangue TERMOLI. Dopo l’eccezionale se non straordinario gemellaggio del 28 luglio in Sala Consiliare del nostro Municipio l’Avis Termoli dopo aver condiviso la comunione di intenti sulla solidarietà e donazione con l’MBDA della Repubblica di Malta,l’Avis Regione Calabria, di Girifalco con Avis di Acquasanta Terme e maggiormente con Ucavodobes della Repubblica del Camerun in occasione della campagna promossa dall’Organizzazione

Mondiale della Sanità “Sangue sicuro per le giovani Madri “ motivazioni profonde ed altruistiche che vedono impegnate l’ Avis Nazionale a sostenere insieme alla FIODS questa emergenza ematica che sfortunatamente in questo periodo diventa ancora più problematica con l’arrivo di questa epidemia di Ebola che i nostri volontari stanno cercando di fronteggiare in quella zona Sub Sahariana che tante vittime sta mietendo. Non

siamo stati fermi abbiamo partecipato con la nostra delegata Nazionale Anna De Santis al Forum Giovani della FIODS a Bouznika in Marocco anche per avere contezza e riscontri da parte degli altri delegati li convenuti sulla situazione internazionale. Domenica 21 settembre il Presidente dell’Avis Termoli Mario Ianieri con una folta delegazione dell’Avis il Sindaco Angelo Sbrocca e la Polizia Municipale con il gonfalone comunale

ed i labari istituzionali delle Associazioni, saranno ospiti d’onore in una cerimonia di gemellaggio presso la città di SARNO dove i Sindaci ed i Presidenti sottoscriveranno un ATTO di GEMELLAGGIO che sancisce un impegno solenne da parte delle Avis a battersi ed a sostenere la solidarietà umana che come linfa vitale a noi donatori scorre nelle vene e l’impegno dei nostri Sindaci a sostenere le nostre iniziative

Quasi pronto il terzo trabucco Rimodernato dovrebbe essere pronto a breve mentre altri due in costruzione TERMOLI. L’avevamo scorto qualche settimana fa, quando dal mare spuntavano i primi paloni di sostegno del terzo trabucco dopo i due già esistenti. Questo farà parte, dopo il recente via libera dato, della costruzione di cinque nuovi trabucchi lungo la passeggiata sotto le mura denominata, per l’appunto, “Passeggiata dei trabucchi”. I lavori dopo la pausa ferragostana stanno andando avanti spediti con alcuni operai che stanno lavorando alacremente e pensiamo, se non interverranno problemi, che fra non molto potremmo ammirarlo completato. Il terzo trabucco di Termoli, anche se modernizzato in alcune sue strumentazioni essenziali, resterà sempre una perfetta e affascinante macchina da pesca: intelligente pensata dalla testa dell’uomo e nell’era 2.0 non è certo un male.

Zuccherificio, pausa di riflessione Dopo le dimissioni dei vertici la Regione è chiamata a valutare le azioni future Termoli. L’eco delle dimissioni «improvvise» dell’amministratore unico del Nuovo Zuccherificio del Molise rimbomba tra gli impianti in via di spegnimento. «Importanti problemi personali e familiari» alla base della decisione del manager in carica da soli due mesi che ha «spiazzato» un po’ tutti in fabbrica. A partire dai lavoratori che chiedono certezze per il futuro in una fase densa di incertezza non solo per la scelta di Fusco. Anche due collaboratori con contratto in scadenza andranno via: i contratti non sono stati rinnovati, e in assenza di spiegazioni convincenti questa concomitanza di ‘addii’ ha un sapore sospetto. Si tratta degli ingegneri Poltronieri e De Nisi. Il primo, responsabile area tecnica e logistica e l’altro responsabile personale e riorganiz-

zazione interna. La prossima settimana, forse, si saprà qualcosa in più. La società però non resta, di fatto, «senza guida» in quanto vige il regime di prorogatio del management fino a quando non verrà nominato il nuovo amministratore unico. Sono tante le voci – e non potrebbe essere diversamente – che si rincorrono in una fase così incerta. Come quelle che parlano di una situazione non più idilliaca tra il governatore Frattura e il già procuratore speciale, Nicola Baranello, che ha seguito esternamente la campagna. Ma anche della volontà di rimettere in moto il confezionamento dello zucchero esternalizzando il reparto, e di progetti che non sono andati in porto.


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Termoli

21 settembre 2014

Solidarietà, buon risultato La Croce rossa ha raccolto alimenti per la popolazione indigente di Termoli TERMOLI. 1125 kg di pasta, 173 kg di riso, 170 kg di farina, 163 kg di zucchero, 660 litri di latte, 337 scatolette di tonno, 44 scatolette di carne, 1022 barattoli di sughi pronti, pelati e pomodori, 69 scatole di caffè, 6 barattoli di orzo e cacao, 747 confezioni di legumi, 318 pacchi di biscotti e merendine, 33 confezioni di fette biscottate, 44 barattoli di marmellata, 40 litri di olio, 3 barrette di cioccolata, 348 pacchi di omogeneizzati, 75 confezioni di pastina per bambini, 29 pacchi di biscotti Plasmon, 26 bottiglie di latte, 13 prodotti per la casa, 43 prodotti per la pulizia personale, 129 succhi di frutta, 8 formaggini e 9 scatole di sale. Questo il materiale raccolto lo scorso 6 settembre durante la Raccolta di generi alimentari e di prima necessità per la popolazione indigente di Termoli, promossa in numerosi punti vendita del Basso

Molise, dal Comitato Provinciale della Croce Rossa di Campobasso insieme ai Volontari dei Lions Club Termoli Host.

Provincia e Diocesi per la solidarietà Nuovo slancio al progetto Senapa a favore delle famiglie in difficoltà TERMOLI. Nuovo slancio al progetto Senapa, uno strumento per permettere a famiglie in condizioni finanziarie precarie e ad aspiranti imprenditori di poter trovare la disponibilità economica per inseguire il sogno di un riscatto sociale. In primis questo progetto venne plasmato per ridare fiato e corpo soprattutto nel Cratere, ma senza perdere di vista l’intero tessuto diocesano. Da ieri, dopo una vacatio di qualche anno, al fianco della Curia basso molisana, è tornata anche la Provincia di Campobasso, che ha siglato insieme al vescovo De Luca, con la firma del presidente Rosario De Matteis (presenti anche gli assessori Di Labbio e Colaci). Un protocollo d’intesa che si rivolge alle famiglie con basso reddito o che vivono sotto la soglia di povertà. In tal modo si estende l’operatività del progetto a tutte le famiglie residenti nella provincia di Campobasso e non solo a quelle del territorio diocesano. La prima firma del protocollo risale al dicembre 2009: in quell’occasione Palazzo Magno implementò il fondo di garanzia del progetto Senapa con 80mila (ottanta mila) euro. L’erogazione di ulteriori microcrediti avverrà nei limiti di un plafond che sarà determinato in relazione allo stato dei rientri dei crediti già in essere per garantire la ciclicità del progetto e senza un ulteriore impegno economico dell’ente.

“La risposta della popolazione è stata eccezionale e testimonia la generosità di tutti quelli che hanno a cuore la situazione critica dei più

sfortunati”. Queste le parole della responsabile Area II, Inclusione Sociale, della sede territoriale C.R.I. di Ter-

moli, Anna Lucia Presutto che ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita dell’iniziativa. “Un sentito riconoscimento – ha detto la Presutto – va ai Volontari C.R.I. di Larino, Ururi, Portocannone, Petacciato, Casacalenda, Termoli dell’Area I e Area II, a quelli del Lions, nonché ai tanti amici che si sono prodigati con impegno e serietà. Ringrazio ovviamente – ha poi proseguito la responsabile – i Direttori dei dieci supermercati che hanno aderito: Conad Scrigno, Oasi Fontana, Maxi Tigre – Punto, Alter, Sisa Limongi, Decò, Gran Risparmio, Tigre Amico Difesa Grande, Eurospin via Bolivia ed Eurospin via Corsica”. “Con questi alimenti – ha poi concluso la Presutto – si potrà ora continuare ad assistere i bisognosi del territorio”.

Ruba cellulari in manette un romeno TERMOLI. Nella giornata di ieri a Termoli, personale della Polizia di Stato impegnato in attività di prevenzione generale e controllo del territorio ha proceduto all’arresto di un cittadino rumeno resosi responsabili di rapina impropria. In particolare, verso le ore 22, la Volante del Commissariato è stata inviata dalla Sala Operativa in via XX Settembre in quanto era giunta al “113” una segnalazione di lite all’interno di una bar. Nell’esercizio commerciale gli agenti apprendevano che in realtà, poco prima, un uomo, apparentemente intento a consumare una bevanda come un qualsiasi avventore, improvvisamente si era alzato dal tavolo e, con mossa fulminea, si era appropriato di due telefoni cellulari di proprietà della titolare del bar e della figlia, poggiati su un tavolino. Dopo aver violentemente spintonato la ragazza che, essendosi accorta dell’accaduto, urlava terrorizzata, il malvivente si era dato a precipitosa fuga.Alle grida della figlia, la titolare dell’esercizio era uscita dalla stanza in cui si trovava e, resasi conto di quanto successo, aveva inseguito il rapinatore riuscendo a raggiungerlo e a recuperare con fatica i due cellulari. Considerato il brevissimo lasso di tempo trascorso e raccolta una

L'uomo ha anche spintonato la proprietaria del bar. Fermato dagli uomini della Volante

breve descrizione dello stesso, gli Agenti si ponevano all’immediato inseguimento dell’uomo riuscendo a rintracciarlo e bloccarlo nei pressi dell’esercizio commerciale. Il predetto veniva quindi accompagnato negli Uffici di Polizia, mentre le due

donne si recavano in Ospedale ove venivano soccorse per le lesioni riportate.Dichiarato in arresto per rapina impropria, il malvivente veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Larino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Ancora tensioni al Pronto soccorso Al San Timoteo nuovamente in cronaca l'alterco con la guardia giurata TERMOLI. Tensione e nervosismo ancora una volta di notte al pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli. Come sarebbe già avvenuto per l’episodio denunciato all’Arma e riportato giorni addietro da Termolionline.it, anche nella notte appena trascorsa c’è stato un alterco tra il figlio di una donna an-

ziana portata a causa di un malore al nosocomio di viale San Francesco e una guardia giurata. Attimi di concitazione, dovuti alla richiesta di informazioni sullo stato della signora e poi sfociati nell’intervento del vigilantes. Anche in questa circostanza sono stati chiamati sul posto i carabinieri. Il cittadino nelle prossime

ore deciderà se sporgere denuncia sull’accaduto, considerato che non ha visto di buon grado la presenza della guardia giurata armata in quel contesto, peraltro un cittadino che di sanità si intende, essendo il presidente dell’associazione dei cardiopatici (e non) Cuore Molise, al secolo Liberato Di Felice.



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