17 luglio 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 149 - GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Carmine Barbagallo

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carmine Barbagallo. Il sindacalista della Uil ha richiamato nuovamente l'attenzione del governo regionale sulla necessità del lavoro. Ci sono più disoccupati che occupati. Qui i giovani studiano, si preparano e specializzano, ma poi sono costretti ad emigrare e regalare il loro talento all’Europa, vanificando i sacrifici e gli investimenti fatti dal territorio. Per questo ha invitato la Regione a muoversi su questo terreno e a non attendere provvidenze che rischiano di non essercene più.

Il Tapiro del giorno a Domenico Ioffredi

Il Tapiro del giorno lo diamo a Domenico Ioffredi. Vorremmo tanto domandare al delegato regionale per la Cultura che fine abbia fatto questo settore visto e considerato che tutto tace da tempo. E che fine hanno fatto gli strumenti di discussione, pure, avanzati nel Forum sulla Cultura? Una parata e null'altro? Speriamo che quegli strumenti non facciano la fine degli strumenti musicali dell'Orchestra stabile volutamente spazzata via. Così auspichiamo un cambio di fronte anche per la stagione del teatro Savoia.


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Il Molise non ha ragione 17 luglio 2014

di esistere

Ecco cosa ci sarebbe scritto sul rapporto Cottarelli, il documento venuto fuori dal gruppo di lavoro per la spending review. A divulgare la notizia ci ha pensato Sergio Rizzo che nel loro articolo “Quel dossier tenuto nel cassetto” raccontano una storiella. Secondo i tecnici romani, i problemi dell’Italia si risolverebbero chiudendo il Molise. “ Il fatto che il problema principale, come molti del resto ormai sostengono, è rappresentato dalle Regioni. Da qui la proposta di allineare il costo degli apparati politici regionali a parametri standard. Il che non significa soltanto gli stipendi degli eletti, ma anche il loro numero e quello del personale che gli ruota intorno, con tutte le spese relative. Garantirebbe un risparmio di almeno 300 milioni l’anno, e sarebbe un’operazione di puro buonsenso. Portata alle conseguenze più radicali potrebbe anche modificare la geografia politica. Un esempio? Secondo il rapporto la Regione Molise non avrebbe ragione di esistere”. Il governatore Frattura è indignato per questo. Venite tecnici, venite. Venite a vedere quanta spending review è stata fatta in questa regione che volete chiudere, chiosa il governatore in una nota stampa. Perché tenere qusto documento nascosto? Per “prudenza. La necessità di non incattivire i rapporti con le Regioni mentre si ammorbidisce il Titolo V della Costituzione. O la voglia di non farsi altri nemici. Di ragioni per giustificare che il rapporto sui costi della politica sia in un cassetto anziché sul web come vorrebbe Carlo Cottarelli, ce n’è un migliaio: magari plausibili. Ma non accettabili. Non sono ragioni accettabili da un governo che ci ha promesso trasparenza assoluta e annunciato guerra agli sprechi. Anche perché se quella roba non diventa di pubblico dominio è come se non fosse mai esistita”. Secondo il documento ci sarebbe anche altro da tagliare. “Il gruppo di lavoro incaricato di mettere a nudo gli aspetti più delicati (e scabrosi) di un sistema impazzito segnala circostanze incresciose nelle sono state rifiutate loro le informazioni. Il che tuttavia non ha impedito di scoprire come in molti casi norme moralizzatrici quali quelle del decreto Monti del 2012 sono state aggirate con autentiche furbate che hanno limitato la riduzione dei consiglieri prevista dalla legge, fatto rientrare dalla finestra spese uscite dalla porta, vanificato l’innalzamento dell’età pensionabile”. E di questo i consiglieri del Molise sono stati maestri precursori insieme a Lazio e Sardegna. Sta di fatto che il buon Frattura si è urtato. “I provvedimenti di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica – scrive - li abbiamo adottati non per mantenere in vita l'apparato Regione Molise, ma per rilanciare l'economia locale, per creare occasioni di lavoro, per dare possibilità di futuro ai nostri cittadini. Tagli e risparmi

fatti, finalmente, solo per consentire ai nostri cittadini di vivere in un territorio in grado di avere futuro, fatti esclusivamente per migliorare la qualità della loro vita. Tagli e risparmi per dimostrare che dalle piccole realtà può partire il buon esempio. Piccoli come siamo, in un solo anno abbiamo superato 11 milioni di euro di economie. Come? Lavorando tutti insieme per ridurre la spesa corrente e semplificare tutta la nostra architettura istituzionale. Con il processo avviato la pianta organica della Regione Molise passerà nel 2016 da 819 addetti (situazione al 31 dicembre 2013), a 580 per un risparmio strutturale di oltre 8 milioni e mezzo di euro. Il numero dei dirigenti risulterà ridotto del 46 percento: da 74 a 40. Abbiamo cancellato tutte le attività non prioritarie, eliminato premialità che non corrispondano al merito, accorpato, e continueremo a farlo, organismi con funzioni spesso identiche. Abbiamo risparmiato oltre un milione di euro nelle governance delle partecipate, mediante il coinvolgimento dei dirigenti regionali e l'azzeramento dei cda a favore dell'amministratore unico. Tra fitti e spese di gestione, abbiamo razionalizzato l'uso degli immobili per quasi un milione di euro di risparmi, abbiamo messo in vendita gli automezzi di proprietà dell'amministrazione. Persino l'organizzazione della visita del Santo Padre, evento straordinario per una realtà da "eliminare", per quanto di competenza della Regione, è stata a costo zero, grazie a tutte le strutture regionali e alle imprese che hanno risposto alla nostra richiesta di collaborazione”.


I furbacchioni 3

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17 luglio 2014

di palazzo Moffa In fatto di soldi, i componenti dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Molise (Niro presidente, Cristiano Di Pietro, Domenico Di Nunzio, Filippo Monaco e Pippo Sabusco componenti), sono impareggiabili maestri. Ciò che riescono a portare a casa insieme ai colleghi consiglieri (e sono tanti, ma tanti, soldi), hanno fatto in modo che niente e nessuno può metterli in discussione o “attaccarli”. Eppure negli atti deliberativi con cui sono state stabilite le indennità di carica (6mila euro), le indennità di funzione (3mila euro per i presidenti di giunta e consiglio, 1.500 euro per il vice presidente del consiglio e per gli assessori, 750 euro per il segretario del consiglio regionale, per i presidenti di commissione e per i presidenti dei gruppi), i rimborsi spesa per l’esercizio del mandato (4.500 euro) più i rimborsi chilometrici (da zero a 15 chilometri nessun rimborso; da 16 a 45 il rimborso è di 360euro; da 46 a 85 è di 525 e da 86 a 160 è di 860 euro mensili), sono state previste decurtazioni e penalizzazioni che a leggerle sembrano essere punitive oltre che eccessive. Invece è un volgare gioco di prestigio che l’Ufficio di presidenza ha messo in piedi con arte e con perizia per fare in modo che mai, per nessuna circostanza o evenienza, si potesse attivare, ad esempio, la decurtazione di 250 euro per la mancata partecipazione del consigliere regionale e degli assessori alle sedute del consiglio, della giunta, dell’ufficio di presidenza, delle commissioni consiliari permanenti, speciali e d’inchiesta. Difatti, per essere applicata la decurtazione, l’assenza dovrebbe rimanere ingiustificata. Episodio in cui è incorso il meno esperto dei consiglieri, Federico del gruppo 5 Stelle. Un pivello. Ma quantunque nella deliberazione dell’Ufficio di presidenza, la numero 88 del 30 luglio 2013, è scritto che la decurtazione è da calcolarsi sulla indennità di carica, i 250 euro a carico di Federico pare siano statati calcolasti su uno dei tanti fondi speciali (ed occulti?) di cui si fanno scudo e si

avvalgono gli ineffabili consiglieri regionali del Molise. Si pensi, inoltre, che, “fermo restando le cause di giustificazione di cui alla nomenclatura contenuta nella lettera B punti 1 e 2, la decurtazione avviene entro il limite massimo di 31 partecipazioni per i presidenti di giunta e del consiglio, e di 24 per le altre cariche”. Praticamente mai. Questo è un capoverso, tra i tanti, scritto in maniera che nessuno, nemmeno il più scafato degli analisti delle perversioni della Pubblica amministrazione, è in grado di rendere intellegibile al colto e all’inclita. Figurasi il povero cronista

che ha letto e porta a conoscenza dell’opinione pubblica molisana la delibera 88 dell’ufficio di presidenza del 30 luglio 2013 in cui è scritto pure che “per ogni presenza del consigliere presso la sede dell’assemblea regionale inferiore alle 6 presenze mensili, il valore della quota mensile variabile è ridotto di un sesto dell’importo spettante”. Anche questo è uno sbuffo di fumo negli occhi di chi potrebbe essere portato a credere a termini come decurtazione, riduzione “et similia”. Ma il capolavoro, non solo linguistico, è stato raggiunto nella stesura della delibera 53 del 16 giugno 2014. Quel giorno, l’Ufficio di Presidenza (Niro, Di Pietro, Di Nunzio, Monaco e Sabusco) ha deliberato che “ Fermo restando la decurtazione di 250 euro per singola assenza non giustificata, da operarsi sulla indennità di carica dei consiglieri, di non doversi applicare l’ulteriore ritenuta del 20 per cento sull’importo mensile del rimborso spese per l’esercizio del mandato per ogni giorno di assenza ingiustificata, nelle more dell’approvazione del nuovo regolamento interno”. Impareggiabili furbacchioni. Abilissimi ad aggrapparsi all’artico 19 (comma 6) del nuovo statuto regionale promulgato a fatica, sotto la spinta dei media e dell’opinione pubblica, il 18 aprile scorso, in cui è detto che la disciplina sanzionatoria per la mancata partecipazione ai lavori del consiglio e degli organi consiliari è rimandata al nuovo regolamento interno. Ovvero alle Calende greche. Ovvero a babbo morto. Da dire inoltre che tutti i consiglieri regionali, per un motivo o per l’altro, ossia per essere presidenti del consiglio, vice presidenti del consiglio, assessori , segretari del consiglio, presidenti di commissione o presidenti di gruppo, beccano l’indennità di funzione, tranne la 5 Stelle Manzo, e uno dei derelitti politici di Forza Italia di cui ci sfugge il nome. Dardo

L'intervento

Biomasse, cosa si brucerà? di Vincenzo Musacchio*

Sulla questione dei vari impianti a biomasse in fase di realizzazione in Molise, Co.Re.A ribadisce la sua posizione di netta contrarietà, peraltro, già espressa anni fa e mai cambiata. Siamo stati e saremo sempre contrari a progetti calati dall’alto senza condivisione con la collettività e le realtà locali. Siamo contrari anche perché spesso tali progetti non danno rassicurazioni sulla

fonte di approvvigionamento di ciò che l’impianto stesso va a bruciare. Occupandoci da tempo di ecomafie e rifiuti tossici e non essendo il Molise immune da questi fenomeni criminosi, è legittimo il dubbio sul materiale che si andrà a bruciare. La popolazione molisana sa ben poco di questa situazione a parte quello che è stato scritto sui giornali. Nessuno ha mai avuto la fortuna di confrontarsi con i proponenti e non abbiamo idea se al progetto, in questi mesi, siano state apportate modi-

fiche o se siano cambiate le priorità. A mio parere sarebbe auspicabile che, in un’ottica di trasparenza, le comunità locali (e non solo) esprimessero apertamente la propria volontà circa la realizzazione degli impianti. Sappiamo che le autorità non sono obbligate a tenere in considerazione la volontà della popolazione residente ma Co.Re.A. è pronta ad aiutare le comunità locali con tutte le sue forze e i propri mezzi. Non vogliamo in nessun modo sostituirci alla politica ma vogliamo fermamente essere vicini alle volontà dei cittadini molisani che a nostro avviso dovrebbe avere forza vincolante! * Presidente Commissione Regionale Anticorruzione del Molise


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17 luglio 2014

"Lavoro, non abbassare la guardia"

CAMPOBASSO. Si è svolta presso la sede della Uil di Campobasso una conferenza stampa a cui ha partecipato il Segretario Nazionale aggiunto, Carmine Barbagallo. Una presenza di rilievo, la sua, in un momento in cui la sua sigla sindacale a livello locale ha iniziato una vera e propria crociata, a volte in solitaria, sui maggiori temi inerenti la disoccupazione e la crisi economica e sociale.Con lui, al tavolo, il Segretario Confederale Mauro Sasso il quale nella circostanza ha anche annunciato il prossimo Congresso Regionale, previsto per il prossimo 3 settembre, in cui si procederà al rinnovo del Segretario regionale e degli organi statutari locali.Proprio Sasso, in qualità di padrone di casa, ha aperto l’incontro:“Continuiamo attraverso una serie di appuntamenti con gli operatori dell’informazione a far sentire la voce del nostro sindacato in un momento delicato per il territorio molisano. La presenza quest’oggi del nostro Segretario aggiunto Carmine Barbagallo in Molise è per noi importante in quanto segno di attenzione al territorio, oltre che legata ad aspetti organizzativi per il congresso nazionale e per quello regionale. In Molise, infatti, il prossimo 3 settembre, si chiuderà la fase congressuale regionale con cui si concluderà l’ affiancamento della fase Confederale iniziata circa un anno fa. In questi ultimi mesi, in cui abbiamo affiancato i dirigenti locali, tanto è stato fatto individualmente e ed assieme ai colleghi delle altre sigle, facendo si che emergesse la nostra capacità di esser protagonisti in diverse questioni. Dai pensionati alla sanità; dallo zuccherificio, alla Gam; dal settore dell’auto al commercio. Possiamo tranquillamente affermare che la Uil Molise è stata attenta su tutto il possibile. Non possiamo non ricordare, ancora una volta, la marcia sul lavoro organizzata con gli amici delle altre sigle che ha visto una straordinaria partecipazione ed attraverso cui abbiamo al-

A Campobasso il segretario nazionale della Uil, Barbagallo. "Troppi problemi insoluti" zato il volume sulla crisi contingente che disoccupati e cassaintegrati saranno vivendo. Il lavoro deve avere il fiato che merita. Intendiamo continuare a martellare sui problemi esistenti e che non vengono risolti a livello locale. Continueremo ad alzare la voce, ha proseguito Sasso, vantando di essere riconosciuti ed apprezzati, senza timore di essere anche criticati da qualcuno. Non si può essere indifferenti ormai, la sveglia è il metodo che proseguiremo ad adottare in futuro" . Dopo Sasso, è intervenuto l’ospite della giornata, Carmine Barbagallo, il quale ha sottolineato :“Ho seguito con attenzione quanto è accaduto fin ora in Molise, attraverso Mauro Sasso e gli altri dirigenti che lavorano sul territorio e sulle diverse vertenze ed apprezzo il lavoro svolto fin ora. Per quanto attiene la Uil, così come detto, ci avviamo ad un processo congressuale che vede una profonda riforma interna dell’organizzazione. A differenza del Governo centrale che parla tanto di risparmio, ma che poco fa

concretamente, anche noi siamo interessati da un reale processo di spending-review, attraverso l’accorpamento di alcuni presidi territoriali, con un risparmio conseguente utile e necessario a coprire spese più importanti. Al pari di altre realtà regionali più piccole, anche il Molise unificherà i suoi territori provinciali in un unico presidio. Ed è importante ricordare, ha affermato il sindacalista siciliano, che abbiamo iniziato a risparmiare prima di Renzi. Queste revisioni interne sono necessarie, perché la crisi non è finita, anzi si è aggravata. Dobbiamo essere pronti a fronteggiare questa evenienza, attrezzandoci capillarmente con uomini, più che strutture. In Molise, purtroppo, ci sono più disoccupati che occupati. Qui i giovani studiano, si preparano e specializzano, ma poi sono costretti ad emigrare e regalare il loro talento all’Europa, vanificando i sacrifici e gli investimenti fatti dal territorio”.

Ex Romagnoli, Sull'area saranno realizzati volumi utilizzando 8.000 mq

la soluzione della Giunta CAMPOBASSO. L' emanazione del Concorso di Idee, in coerenza con un orientamento teso proprio a ridurre il carico urbanistico, per ottimizzare le funzioni e i servizi regionali, recuperare a verde un’area importante del contesto cittadino anche al fine di innalzare la qualità della vita dei residenti. Il Concorso internazionale, attivato dalla precedente amministrazione nel 2010, e da tempo sospeso, è stato definitivamente annullato, perché ritenuto inidoneo a rappresentare la scelta ^minimale^ che l’amministrazione intende fare sull’area di che trattasi, anche alla luce della definizione urbanistica sulla base della quale era stato attivato il concorso, che si fondava su una realizzazione di 33.000 mq complessivi, valore non più allineato con i

fabbisogni della regione che ha visto ridurre considerevolmente il proprio organico, anche per scelte strategiche della nuova amministrazione. Si è ritenuto quindi di riconsiderare la portata complessiva dell’intervento di realizzazione degli uffici regionali ad un carico urbanistico decisamente inferiore, fissandolo definitivamente in mq 13.000, di cui mq. 5.000 a valere sull’edificio ex Roxy e mq. 8.000 sull’area dell’ex Romagnoli oltre agli spazi da destinare ai servizi comuni necessari, che non sono ovviamente centri commerciali, riservando tutte le disponibilità residue a parco verde e urbano ed alle ricuciture tese a migliorare la qualità della funzione urbana”.

Ricostruzione, l'Acem discute Un'assemblea monotematica dei soci per fare il punto della situazione

CAMPOBASSO. Il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro ha convocato per la prossima settimana l’Assemblea monotematica dei soci per discutere sul grave problema della ricostruzione in Molise e delle difficoltà riscontrate dalle imprese nei pagamenti, nell’avanzamento delle pratiche e sulle perplessità nell’iniziare nuovi cantieri, in quanto non ci sono ad oggi certezze. Secondo l’ACEM, che annovera tra i propri iscritti numerose imprese impegnate nei cantieri del terremoto, quanto sta accadendo non è più tollerabile, per cui è stata indetta l’Assemblea allo scopo di decidere le iniziative da intraprendere a sostegno delle aziende impegnate nella ricostruzione. Le risultanze dell’Assemblea saranno rese note in successiva conferenza stampa.


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17 luglio 2014

Convocati dall’assessore Pierpaolo Nagni per lunedì pomeriggio

Ordini professionali, Associazioni di categoria, Ance e Ancem a confronto sulla proposta di legge per la riduzione del rischio sismico e il riordino in materia sismica Una passo avanti in materia di deleghe e di corresponsabilità verso la sburocratizzazione. Di cui tutti parlano e solo pochi riescono a realizzare Le riunioni dell’assessore regionale ai Lavori pubblici Pierpaolo Nagni, a differenza delle riunioni dell’assessore alla Politiche del Lavoro Michele Petraroia, si differenziano nel contenuto. Il primo porta in discussione proposte sostanziali, ripartizioni di finanziamenti, revisioni di contratti d’opera; il secondo, ipotesi. Degli assessori Scarabeo e Facciolla non si hanno notizie su ciò che pensano e che fanno. Lunedì pomeriggio, l’assessore Nagni ha convocato in Viale Elena gli Ordini professionali (Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri), le Associazioni di categoria, l’Ance e l’Anci, per metterli al corrente dei contenuti e delle finalità della proposta di legge “Norme per la riduzione del rischio simico e riordino delle funzioni in materia sismica”, elaborata dalla struttura interna dell’assessorato di cui è responsabile l’ingegnere Rodolfo Cocozza. Una informazione preliminare ad un successivo approfondimento in sede di giunta regionale e di commissione consiliare prima di approdare, si spera, in consiglio. Ad illustrarla sarà l’ingegnere Cocozza che la legge l’ha pensata, impostata, e redatta in dettaglio. Mancava da tempo un incontro che fosse preludio di una innovazione peraltro in un settore strettamente tecnico, ma con notevoli ricadute in tema di sicurezza ai fini sismici. Ne sanno qualcosa i progettisti e le amministrazioni locali che, di fatto, nell’incontro di lunedì sono i soggetti più direttamente interessati ad una legge che prevede snellimento delle procedure e tempestività nelle risposte. Questioni di sismicità e di sicurezza: materie scottanti in una regione ad alto indice

terremoti. Una necessità che di fatto sopravanza altre necessità che sono al vaglio dell’assessore Nagni e dell’esecutivo di Palazzo Vitale: la legge sui Lavori pubblici e la legge Urbanistica. Finalmente uno spazio di lavoro per il governo regionale che nell’anno e mezzo appena trascorso, di leggi ne ha varata una sola: quella del dimezzamento del valore patrimoniale degli Iacp. Tornando al pomeriggio di lunedì, i convenuti verranno messi a conoscenza sopratttutto degli obiettivi che la legge si propone di raggiungere: la semplificazione della procedura del deposito dsei progetti; la definizione pedissequa della documentazione

da produrre, inclusa l’asseverazione dei professionisti incaricati; la semplificazione della verifica documentale; la definizione dei percorsi uniformi per l’esame documentale e per l’autorizzazione sismica; la resa conseguente del rilascio delle autorizzazioni a poter costruire e dell’autorizzazione sismica; la delega agli enti locali territoriali, in forma singola o associata, delle funzioni in materia sismica; la individuazione degli interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici; la individuazione delle opere che, se rientranti in determinati parametri ( altezza media, superficie, dimensioni, peso eccetera) possono essere esonerate dal procedimento di autorizzazione sismica o di deposito del progetto strutturale, a fronte di una dichiarazione accompagnata da elaborati grafici e/o numerici a seconda della tipologia da realizzare; infine, la fornitura delle indicazioni di ordine tecnico-amministrativo in tema di: varianti strutturali, sopraelevazioni e interventi sulle costruzioni esistenti (miglioramento e/o adeguamento sismico). Una caterva di termini tecnici che però traducono l’importanza dell’intervento legislativo che per la prima volta, in maniera evidente e trasparente, chiama in causa, in veste di protagonisti, le amministrazioni locali e i progettisti. Una passo avanti in materia di deleghe e di corresponsabilità. Un passo avanti verso la sburocratizzazione. Di cui tutti parlano e solo pochi riescono a realizzare. Un vantaggio per il Molise e i molisani che di burocrazia soffocano e non si sanno liberare. Dardo

"Riforme e tagli inevitabili" Per l'onorevole Venittelli occorre ridurre gli apparati pubblici

CAMPOBASSO. L’agenda di riforme presentata dal governo Renzi non elude, tutt’altro, la necessità di mettere mano all’organizzazione della complessa macchina giudiziaria. Una razionalizzazione inevitabile dei costi, ma anche un miglioramento di efficienza, efficacia e produttività di Procure e Tribunali, con particolare riferimento sia al giudizio civile che ai contenziosi amministrativi al Tar. Su questo la scorsa settimana il Consiglio nazionale forense è stato audito

in commissione Giustizia e ha ribadito come occorra un testo unico del Processo civile telematico, a regime dallo scorso 30 giugno, ma sempre nel massimo rispetto delle guarentigie istituzionali e dell’inalienabile diritto alla difesa. L’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli è intervenuta sulla questione, rimarcando come giustamente si debbano coniugare obiettivi complementari, che non sviliscano il ruolo dell’avvocatura a tutela dei cittadini,

ma inserendosi in una sempre più progressiva digitalizzazione del settore, i cui arretrati e l’atavica lentezza rappresentano uno dei laccioli più frenanti per un Paese come l’Italia che in tutti i campi dovrebbe agire 2.0 “Condividiamo le proposte avanzate in Commissione dal Cnf – ha sottolineato l’onorevole Laura Venittelli – e per questa ragione, le abbiamo volute supportare con la presentazione di una serie di emendamenti al decreto semplificazione”.


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Campobasso

17 luglio 2014

Cercemaggiore, l’Idv fa il punto sui pozzi di Capoiaccio Resta alta l’attenzione dell’Italia dei Valori Molise sulla questione dei pozzi di Capoiaccio. Dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco e dell’Arpa Molise, avvenuto la scorsa settimana a seguito dell’esposto/denuncia presentato dall’onorevole Antonio Di Pietro e dai suoi legali alla Procura della Repubblica di Campobasso, al ministero all’Ambiente e all’assessore all’ambiente della Regione Molise, si terrà, domani alle 17,30 un incontro pubblico/conferenza stampa per fare il punto della situazione sulla vicenda nell’interesse dei cittadini e a tutela della salute pubblica”.. All’appuntamento prenderanno parte l’onorevole Antonio Di Pietro,

L'istituto comprensivo di Sant'Elia a Pianisi festeggia il Comenius Day

Dopo due anni di intense attività è giunto a conclusione il progetto Multilaterale Comenius WETWater Europe's Treasure. Il Dirigente Scolastico, prof.ssa Giovanna Fantetti, insieme ai docenti, agli studenti e ai genitori ha voluto valorizzare il progetto con una manifestazione che si è tenuta nella sala polifunzionale dell'Istituto l'11 giugno 2014 in concomitanza della chiusura delle lezioni scolastiche. L'incontro ha rappresentato l'occasione per sottolineare l'importanza didattica ed educativa del

progetto che ha dato la possibilità, attraverso lo scambio di buone pratiche, di rafforzare la dimensione europea e diffondere i valori e i diritti comunitari, nonché di confrontarsi con culture e tradizioni differenti. La presentazione della rivista finale realizzata con la collaborazione di tutte e cinque le scuole europee afferenti al progetto, la Mittelschule di Lindau in Germania, la scuola lituana Alitaus r. Simno di Simnas, la scuola Osnovna Bartola Kasica di Vincovci in Croazia e Cipro con la

scuola Stavrou di Nicosia ha fornito l'occasione per sottolineare, come ha chiaramente espresso la professoressa Racchi, referente del Progetto, la possibilità di entrare concretamente in una dimensione europea valorizzando al contempo le proprie tradizioni, culture e risorse territoriali condividendo con gli altri partner europei valori e possibilità di sviluppo. Gli interventi degli alunni, accompagnati anche dalla presentazione di due video che hanno veramente trasmesso con le immagini il vissuto emotivo sperimentato durante tutte le mobilità, sono stati all'insegna delle emozioni e dei ringraziamenti per l'opportunità offerta loro di vivere questa esperienza gratificante e difficile da dimenticare. L'augurio, espresso a più voci, anche dai genitori presenti, è che la scuola continui ad offrire questa opportunità anche agli altri studenti negli anni avvenire per non perdere il bagaglio culturale, sociale ed emozionale sperimentato ed acquisito in questi due anni di progetto Comenius.

il sindaco di Cercemaggiore Vincenza Testa, il presidente della III commissione consiliare della Regione Molise, Salvatore Ciocca e il direttore generale dell’Arpa Molise, Quintino Pallante. Modererà l’incontro, la giornalista Carla Ferrante.. “Quella dei pozzi di Capoiaccio dove, dal 1981 al 1988, furono smaltite sostanze, con ogni probabilità, dannose per la salute e per l’ambiente è una questione che seguiamo da tempo - fa sapere il segretario regionale dell’Italia dei Valori Cristiano Di Pietro - tant’è che, già nel dicembre 2013, lo stesso Antonio Di Pietro se ne era interessato personalmente incontrando la comunità della zona e

raccogliendo le istanze degli abitanti. Proprio in quell’occasione prese l’impegno, come sempre mantenuto, di garantire l’assistenza a titolo gratuito al Comune di Cercemaggiore e di promuovere iniziative legali atte a stabilire la verità sui pozzi. Da qui l’esposto alla Procura della Repubblica di Campobasso, al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e all’assessore all’ambiente della Regione Molise, per chiedere, ad ognuno nell’ambito delle proprie competenze e delle proprie funzioni, di predisporre le opportune indagini per l’individuazione certa delle sostanze scaricate nei pozzi di Cercemaggiore dalla Montedison.

Quartiere San Giovanni, torna il festival del teatro popolare e della tradizione Prenderà il via, il 21 luglio prossimo, la diciottesima edizione del festival del teatro popolare e della tradizione. Il calendario di questa edizione prevede nove spettacoli teatrali ed il consueto evento musicale che aprirà la manifestazione. L'associazione "il nostro Quartiere San Giovanni" ha fatto di tutto per offrire ancora alla cittadinanza questa occasione di svago e di diffusione della cultura del teatro popolare dialettale.


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Campobasso

17 luglio 2014

Ex Romagnoli, M5S: il centrosinistra doppiogiochista bara spudoratamente

Nella seduta del 15 luglio, il presidente della Giunta Regionale Frattura, rispondendo ad una interpellanza del Movimento 5 Stelle, ha illustrato le intenzioni del governo regionale sulla questione Ex Romagnoli; una interpellanza scaturita da una legittima richiesta di trasparenza sul futuro dell’area, anche e soprattutto alla luce della straordinaria attenzione che nelle ultime settimane si è concentrata sul sito a seguito della messa solenne celebrata da Papa Francesco. “Inutile ribadire – precisa il M5S Campobasso - che il comune volere dei cittadini campobassani è che l’area torni ad essere fruibile per l’intera collettività, preferibilmente sottoforma di parco pubblico più o meno attrezzato, e soprattutto che non venga realizzata nessuna ulteriore edificazione che comporti una riduzione delle superfici disponibili. Hanno però congelato ogni entusiasmo le parole di Paolo di Laura frattura che ha orgogliosamente annunciato, incurante dei recenti sviluppi, di voler quanto prima ripartire con un bando che preveda l’edificazione di oltre 13.000 mq, di cui 5000 sull’area dell’ex hotel Roxy da abbattere e ricostruire, ed altri 8000 (quindi un ulteriore edificio di circa il doppio della volumetria del Roxy) alle spalle dell’attuale struttura dell’ex albergo, sui gradoni della curva sud e sull’area prima occupata dalle tribune, coperte e scoperte. Il tutto al netto di parcheggi ed ulteriori superfici da destinare ai servizi comuni necessari, che andranno quindi a rosicchiare ulteriormente il terreno di gioco. Per l’annunciato parco verde urbano, come specificato dal presidente

Frattura, solo “l’eventuale disponibilità residua”. Il tutto da realizzare con la formula del Leasing in costruendo, con termine lavori entro tre anni dal bando. Peccato che lo stesso Frattura, durante la campagna elettorale, aveva più volte annunciato la sua contrarietà alla realizzazione delle sedi regionali sull’area ex Romagnoli; peccato che lo stesso Frattura ignori la volontà popolare ed il grande movimento di opinione che si sta creando intorno alla questione ex Romagnoli mentre, solo qualche giorno fa, annunciava gongolando che l’area sarebbe diventata “foriera di grandi progetti di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini”. Cosa intende il presidente per “partecipazione e coinvolgimento”? Anche il neo sindaco Battista, megafono alla mano, annunciava solo qualche giorno fa di prendere in considerazione solo un’eventuale “piccola e modesta” nuova cubatura da affiancare al ricostruendo ex Roxy, mentre oggi

scopriamo che i progetti, non certo sconosciuti alla nuova Giunta comunale, prevedono una cubatura di circa il triplo dell’esistente e che, oltre alla curva sud, sconfineranno fino a via Albino e sulla superficie prima occupata dalle tribune, il che stravolgerà in maniera irreversibile l’assetto urbanistico dell’intero centro cittadino, oltre a ridurre in maniera considerevole lo spazio da destinare a verde pubblico. Eppure durante la manifestazione spontanea sull’ex campo sportivo dello scorso venerdì 11 luglio, quasi l’intera maggioranza del nuovo consiglio comunale, Sindaco in testa, si è prontamente riversata sul terreno di gioco per tentare maldestramente di cavalcare l’entusiasmo dei tanti cittadini intervenuti, esternando ambigue dichiarazioni, capaci sì di strappare qualche applauso da parte dei più creduloni, ma non di nascondere le reali volontà politiche di questo centrosinistra che, bene ricordarlo, go-

Che cosa è rimasto di Campobasso sotterranea?

di Massimo Dalla Torre “C'era una volta Campobasso sotterranea…” Potrebbe essere questo l'inizio di una bella favola. Una favola che molti vorrebbero vivere di persona ma causa “antiche distonie" non è possibile. Una situazione che sotto certi aspetti ha del grottesco perché ancora una volta dobbiamo costatare che le iniziative che potrebbero attrarre turisti, interessi culturali ma soprattutto risveglio economico dopo un avvio scoppiettante inspiegabilmente è terminato facendo sprofondare nell'oblio e nell'anonimato quello che è il capoluogo della ventesima regione d'Italia da molti appellata "sonnacchiosa". Un aggettivo che ci sentiamo di avvallare specialmente se a farne le spese è la comunità cittadina che potrebbe offrire a chi arriva da fuori regione uno spaccato di storia che affonda le radici nella notte dei tempi. Di come Campobasso è abbandonata a stessa non c'è giorno che non se ne parli, specialmente se oggetto del "chiacchiericcio" che finisce in prima pagina sulla stampa locale, è proprio quella porzione di città che è il centro storico di cui spesso si parla ma non si agisce fattivamente. Un luogo che molti c'invidiano perché è la personificazione dell'animus degli abitanti. I quali, sono sempre ben disposti a raccontare quello che è stato il passato tant'è a chi chiede con curiosità aneddoti legati alla parte antica della città, fanno si che le nebbie del tempo si diradino per rivitalizzare quello

che è stato. Una riscoperta che si valorizzava soprattutto quando si scende nelle cantine scavate sotto i palazzi che sorgono lungo Via Cannavina, Largo San Leonardo,Via Ziccardi,Via Sant'Antonio Abate e zone limitrofe senza contare la cinta muraria prospiciente, i bastioni del castello Monforte. Un percorso affascinante che molti non conoscono anche perché si dipana in tanti rivoli, come un torrente che svanisce nelle viscere della terra. Una sorta di dedalo che porta a toccare con mano un mondo che si cela sotto i piedi. Un mondo fatto di storie, amori, disagio, soprusi, povertà, laboriosità, violenza e mistero.Tutte cose che solo se si volesse potrebbero essere il fil-rouge di visite che molti vorrebbero che riprendessero per permettere così di riscoprire le radici, la tradizione ma che causa, lo ripetiamo di prese di posizioni mascherate da problemi, chissà poi quali saranno questi problemi, valli a capire, ha visto negli anni addietro ancora una volta la politica e i suoi protagonisti fare la parte del leone, speriamo ora in gabbia. Un protagonismo che non giustifica per nulla la non accessibilità a quello che è il patrimonio storico della città. La quale, almeno che non ci sia una svolta, molti aspettano segnali positivi da questa nuova amministrazione, possa far riprendere il viaggio nel tempo che non ha connotazione né politica né di parte, perché se così fosse nessuno sarebbe in grado di scrivere il finale della favola che ha ispirato questo scritto, forse senza senso.

verna sia la Regione che il Comune: procedere spediti alla cementificazione di una larga parte del sito con conseguente drastica riduzione dello spazio da desti-

nare a verde pubblico, escludendo qualsiasi forma di partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza. Del resto è facile ricordare che l’ormai dismesso progetto del “Master Plan” venne concepito nell’era Di Fabio proprio da un governo di centrosinistra, di cui tanti illustri esponenti siedono ancora oggi sugli scranni di Giunta e Consiglio, non ultimo lo stesso sindaco Battista. Nel continuare a seguire con attenzione ogni singola azione amministrativa che riguarda questa questione vitale per la città di Campobasso, chiediamo con forza al neo sindaco Battista di chiarire subito le reali intenzioni di questa amministrazione e farsi portavoce, in un tavolo di concertazione con la Regione Molise, delle istanze della cittadinanza campobassana, rimarcando il ruolo sovrano del consiglio comunale in materia urbanistica, al fine di “restituire”, davvero, la città ai cittadini”.

E Sel vuole il referendum cittadino

Il circolo Sel di Campobasso ritiene che le dichiarazioni del presidente Frattura circa il futuro dell'area dell'ex campo sportivo Romagnoli avvenute in Consiglio regionale vadano nella direzione contraria rispetto a quanto auspicato da Sel nel corso degli ultimi anni e, soprattutto, nell’ultima campagna elettorale per le amministrative a Campobasso. “Eravamo convinti, del resto, della bontà dalle sue parole pronunciate nel corso della conferenza stampa avvenuta dopo poche ore dalla vittoria elettorale del centrosinistra alla Regione Molise, con le quali annunciava la costruzione della sede unica dell’ente nell’area del vecchio Frigomacello a Selva Piana, su terreni di proprietà della stessa Regione Molise. Una soluzione che noi privilegiamo, che consentirebbe un’urbanizzazione moderna ed efficiente verso una zona della città che risente della disarticolazione avvenuta negli ultimi trent’anni con la presenza caotica di strutture sportive, impianti per lo smaltimento di rifiuti speciali, dogana, motorizzazione, civili abitazioni e area fiera. E’ opportuno a questo punto che, sull’argomento, si debba dare la possibilità all’intera cittadinanza di esprimersi mediante un referendum cittadino, poiché la scelta di costruire la sede della Regione Molise in pieno centro comporterà l’aumento dei volumi di traffico autoveicolare nell’area murattiana, a discapito della sua vivibilità, da più parti intesa come necessità impellente”. Il circolo Sel di Campobasso chiede, dunque, che il primo atto del sindaco Battista debba essere indirizzato a regolamentare le modalità per la realizzazione di un referendum, in attuazione a quanto previsto dallo Statuto Comunale, creando quei meccanismi di partecipazione e consultazione popolare che appartengono, del resto, ai valori ispirativi del centrosinistra. Chiediamo a quanti siedono in Consiglio Comunale, a quanti si sentono e si proclamano di sinistra, a quanti credono in una democrazia partecipata e condivisa, di lavorare per la definizione immediata dell’istituto referendario cittadino. Sull’ex Romagnoli occorre dare voce ai cittadini di Campobasso.

Benvenuto Flavio Il 14 luglio è nato Flavio

per la gioia della famiglia Robertucci.

Alla mamma,

al papà e alla sorellina

gli auguri della redazione della Gazzetta.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 149 - GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

17 luglio 2014

Rete Ferroviaria Italiana ha riaperto alla Carpinone - Sulmona Una buona notizia da sviluppare e rendere realtà

Le Regioni coinvolte hanno di chi occuparsi e di che assicurare sul piano della disponibilità a intervenire a supporto se davvero sono convinte della utilità, anzi della ineluttabilità, di ricostruire il collegamento Fare di tutto per sostenere e rendere realtà l’ipotesi della riattivazione della linea ferroviaria Carpinone - Sulmona, di cui ha dato notizia, corredata da un intelligente commento, il direttivo dell’Associazione culturale “Lerotaie del Molise”. Fare di tutto equivale da parte delle istituzioni locali molisane ed abruzzesi ad assumere l’impegno di affrontare e risolvere i problemi (inevitabili) che sorgeranno nel momento in cui l’ipotesi deve tradursi in realtà. E’ già un successo aver indotto le Ferrovie a riconsiderare l’opportunità di rimettere in piedi una tratta storica, quindi a studiare la soluzione più idonea per superare gli ostacoli che nel tempo si sono frapposti fino a indurre il gestore a chiudere il collegamento. Ora bisogna irrorare la ipotizzata disponibilità con un pizzico di entusiasmo e, soprattutto, con strumenti e mezzi idonei a tradurla in concreto. Sul valore socioeconomico sarebbe stucchevole tornare a ripetere quali sono le motivazioni che sostengono la ripresa dei collegamenti; sul valore turistico, altrettanto; sul valore strate-

gico non è stato detto abbastanza, ma le aree interne corrispondenti all’Alto Molise, Alto Sangro e alla Conca Peligna, di fatto isolate, e nei mesi invernali avvilite dalla neve e dal ghiaccio, hanno nella

“differenziata, a settembre si cambia”

A rispondere alle critiche è l'assessore all'ambiente di Isernia, Amendola

ISERNIA. In merito ad alcune notizie apparse in questi giorni sulla stampa locale e riguardanti la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani a Isernia, l’assessore comunale all’ambiente Marco Amendola chiarisce che lo spostamento dei contenitori del punto ecologico di via Mascagni s’è reso necessario per motivi di sicurezza; a causa d’un dosso che si trova in prossimità dei cassonetti e che ha provocato alcuni incidenti stradali, per fortuna di lieve entità. Tale modifica, decisa a tutela della pubblica incolumità, non disincentiva assolutamente nulla giacché nelle vicinanze di via Mascagni si trovano altri punti di raccolta, e precisamente quelli di via Caravaggio, via Moro, via Sanzio e via Beethoven. «L’intera organizzazione della differenziata – ha aggiunto l’assessore Amendola – subirà a metà settembre un cambiamento pressoché totale. Infatti la raccolta avverrà in funzione condominiale, porta a porta, attraverso la distribuzione ai cittadini di cestelli domestici contraddistinti da codici a barre e che sostituiranno gli attuali cassonetti». «Evidenzio, infine, – ha concluso Amendola – che per segnalare un qualsivoglia problema non c’è bisogno di far ricorso alla stampa o ai social network, ma è sufficiente una telefonata o una email agli uffici comunali competenti. Invece, in molti casi assistiamo alle reiterate esternazioni pubbliche di chi, probabilmente, più che essere mosso da reale senso civico appare in cerca d’una notorietà rionale e a buon mercato».

riattivazione della Carpinone – Sulmona l’unica àncora cui aggrapparsi. Esigenze di manutenzione hanno indotto il gestore dell’infrastruttura a chiuderla per ragioni di bilancio anche al transito dei treni

speciali organizzati dall'associazione Transita Onlus, supportati dall’esperienza tecnica dei soci de “Lerotaie” Molise. Motivo ulteriore per il quale è necessario affrontare il progetto di ripristino dei collega-

menti interregionali tra l’Abruzzo, il Molise e la Campania in una nuova, moderna concezione della mobilità. La direttrice Pescara Napoli, che da sempre ha rappresentato l’ulteriore ragion d’essere della tratta Sulmona - Carpinone, va riconsiderata il pilastro portante del ripristino, letto e riletto in funzione dell’utenza, del numero delle corse e degli orari studiati analiticamente e approfonditamente. A guardare con occhio limpido i pro e i contro, non ci dovrebbero essere incertezze né tentennamenti nel riprendere il discorso e farlo lievitare. Il lato economico dell’operazione è indubbiamente condizionante. Su questo versante le Regioni coinvolte hanno di chi occuparsi e di che assicurare sul piano della disponibilità a intervenire a sostegno, se davvero sono convinte della utilità, anzi della ineluttabilità, di ricostruire un collegamento che ha fatto la storia alta delle Ferrovie dello Stato ed è il vanto delle tecnologie costruttive che fanno della Carpinone – Sulmona, a giusta ragione, la transiberiana italiana. Dardo

A Venafro l'Antincendio

Protocollo d'intesa firmato tra il comando Vigili del Fuoco e il Comune

VENAFRO. Mercoledì 16 luglio, è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Isernia e il Comune di Venafro per l’attivazione di un presidio antincendio stagionale. L’accordo discende dalla convenzione stipulata il 15 luglio tra il Ministero dell’Interno - Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - e l’Agenzia Regionale di Protezione Civile della Regione Molise per il potenziamento stagionale del dispositivo di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi nel territorio della Regione Molise per l'anno 2014. Per effetto del protocollo d’intesa nel periodo 23 luglio – 20 settembre, i Vigili del Fuoco dislocheranno a Venafro,

presso appositi locali messi a disposizione a titolo gratuito dall’Amministrazione comunale, una

squadra in servizio straordinario che sarà dotata di mezzi e attrezzature idonee al contrasto agli incendi in zone boschive e nelle zone definite di "interfaccia", cioè in prossimità dei centri abitati o di infrastrutture. Ciò potrà consentire interventi più tempestivi ed efficaci tenuto conto dell’articolazione sul territorio provinciale del dispositivo di soccorso ordinario e di valutazioni statistiche inerenti le zone a maggiore vulnerabilità per il rischio di incendi boschivi.


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Termoli

17 luglio 2014

Carabinieri del NAS in campo per la qualità dei prodotti alimentari TERMOLI – Prevenzione, e non solo, a tutela della salute umana. Questo uno dei tanti scopo del reparto speciale dei carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione di Campobasso diretti dal Capitano Antonio Forciniti. Un servizio costante e capillare che è stato aumentato in questo periodo estivo specialmente lungo la costa molisana. E anche di questo importante aspetto si è parlato durante un convegno sull’alimentazione e le frodi alimentari che si è tenuto presso il Circolo della Vela e che rientra nel cartellone degli eventi di

Agri Summer Food. Uno dei temi principali sull’alimentazione è stato il pesce anche in vista del prossimo fermo biologico. Proprio in questo settore saranno finalizzati i servizi degli uominio del NAS per “garantire la catena del freddo, il pesce deve essere presente, mantenuto e conservato secondo le regole e le prescrizioni di legge che servono per tutelare il consumatore”. Si è parlato anche dei danni alla salute in caso di ingestione di prodotti non a norma, come ha spiegato il capitano Forciniti: “I danni sono di varia portata a volte

Parcheggi sul lungomare, tregua tra balneatori e amministrazione comunale

TERMOLI – E’ tregua tra l’amministrazione comunale e i balneatori che vede questi ultimi sospendere la protesta in atto messa in campo per far cambiare alcune situazioni legate ai parcheggi, controlli e collegamenti con il bus navetta. Una delegazione degli imprenditori balneari si è incontrata con il sindaco Angelo Sbrocca e con l’assessore all’Urbanistica Pino Gallo, e hanno illustrato i disagi e alla fine si è trovato un accordo. L’impegno è che la Polizia municipale pattuglierà il lungomare nord con due distinte unità automontate e non solo nei fine settimana ma tutti i giorni. Altro argomento risolto quello dei parcheggi. I balneatori avevano chiesto di distribuire degli stalli per le moto per ricavarne un maggior numero per le auto. L’amministrazione comunale si è impegnata a studiare la fattibilità di crearne nuovi in via Magellano e via del Mare; il Sindaco ha anche confermato che in autunno il semaforo sarà eliminato per lasciare posto ad una rotatoria. Ultimo scoglio superato quello del collegamento con la navetta, servizio gratuito per gli utenti che i balneatori finanziano al 50%. E’ stato deciso di ridurre di un’ora la pausa pranzo e le corse pomeridiane non termineranno più alle 18,30 ma alle 19

Forni spenti allo Zuccherificio, interrogazione della Venittelli al ministro Martina TERMOLI – I forni per la lavorazione della barbabietola da zucchero nello stabilimento del Molise non sono ancora del tutto in funzione e l’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli, assieme ad altri colleghi, ha presentato una interrogazione urgente al ministro per le Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina. “Non è possibile mantenere una intera filiera col fiato sospeso – afferma Laura Venittelli -, il governo deve dirci cosa intenderà fare per salvare il comparto bieticolo - saccarifero. Quanto si sta verificando in queste ore allo Zuccherificio, con una stagione lavorativa ancora ferma al palo in attesa di rassicurazioni di carattere finanziario ed economico è aberrante. Ci sono centinaia di agricoltori, dipendenti, aziende che operano nell’indotto, pronti da alcune settimane per la campagna 2014, ma l’assenza di una strategia seria sta minando le basi di

un settore cardine per l’agricoltura del Centrosud. Per questo, insieme con i colleghi parlamentari Mongiello e Florio, a cui si sono uniti gli altri firmatari,

abbiamo voluto presentare questa interrogazione al Ministro Martina, affinché si finisca di menare il can per l’aia e si diano risposte concrete!.

Ue: i temi della pesca del Consiglio dei ministri LITORALE - In relazione ai temi della pesca, il Consiglio dei Ministri Ue di agricoltura e pesca avrà uno scambio di opinioni su una comunicazione della Commissione relativa alla consultazione sulle opportunità di pesca per il 2015. La comunicazione stabilisce l’approccio generale che la Commissione adotterà per formulare le sue proposte per le opportunità di pesca 2015. Il documento descrive lo stato degli stock, fornisce una visione generale sulla performance economica della flotta UE e sottolinea l’impegno nei piani di gestione a lungo termine ed alla gestione in accordo con i pareri scientifici. Le priorità per la politica della pesca saranno incentrate su: Monitorare attivamente l’avvio della nuova PCP e l’entrata in vigore del FEAMP all’inizio del prossimo anno; Porre attenzione sociale verso l’acquacoltura, con l’obiettivo di aumentare la produzione nella Ue; Raggiungere un accordo sulle opportunità di pesca per il 2015 che dovranno essere pienamente in linea con gli obiettivi della nuova PCP; Coordinare la posizione Ue e partecipare ai negoziati sui protocolli riguardanti gli accordi su partnership di pesca con paesi terzi, così come alle riunioni annuali con le organizzazioni regionali per la gestione della pesca e con gli stati costieri; Cer-

dipende da quello che l’organismo umano può tollerare come la nocività dei prodotti. A noi arrivano segnalazioni e richieste di intervento, svolgiamo dei controlli anche successivi quando ci sono problemi per la salute al fine di interrompere eventualmente la commercializzazione dei prodotti che possono essere dannosi”. Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alle Politiche agricole, Vittorino Facciolla, esperti e professionisti del settore alimentare e della commercializzazione dei prodotti.

care di promuovere le procedure regionali previste dalla nuova PCP per introdurre misure appropriate di gestione delle risorse per gli stock del Mar Mediterraneo. Il Consiglio verrà informato e scambierà opinioni su una comunicazione della Commissione riguardante una consultazione sulle opportunità di pesca per il 2015 (11288/14). La Comunicazione stabilisce l’approccio generale che la Commissione adotterà per formulare le sue proposte per le opportunità di pesca 2015. Il documento descrive lo stato degli stock, fornisce una visione generale sulla performance economica della flotta UE e sottolinea l’impegno nei piani di gestione a lungo termine ed alla gestione in accordo con i pareri scientifici. Presenta alcune buone notizie – un livello degli stock sfruttati al massimo rendimento sostenibile (MSY) che è giudicato stabile, la diminuzione del sovra sfruttamento ed un miglioramento delle conoscenze generali circa lo stato degli stock (46 stock con una valutazione completa dell’MSY, contro 35 del 2009); tuttavia, sono state comunicate anche alcune notizie varie, in particolare riguardo agli stock del Mar Baltico, il mare ad Ovest della Scozia, il Mar Celtico, il Mar Nero, l’area atlantica della Spagna ed il Mediterraneo. Il

prossimo obbligo degli sbarchi, (definito nell’ambito della riforma della PCP) avrà implicazioni per la determinazione delle opportunità di pesca per il prossimo anno e la determinazione delle quote e dei TAC (Totale di Catture Ammissibili). La Comunicazione fa riferimento solamente al fatto che le TAC adattate, devono essere in linea con l’obiettivo di raggiungere l’MSY al più tardi entro il 2020, e rammenta che ciascuna esenzione in “de minimis” dall’obbligo di sbarco, ed altre soluzioni di flessibilità introdotte in questo contesto, dovranno essere conteggiate nel sistema dei TAC. La proposta principale per le opportunità di pesca per il 2015, riguardante gli stock Atlantici, del Mare del Nord, dell’Antartico ed altre aree, sarà presentata ad Ottobre. Inoltre, le proposte della Commissione per il Baltico ed il Mare del Nord, saranno inoltrate al Consiglio ad Agosto ed a Novembre, rispettivamente. Infine, a settembre di quest’anno, verrà inoltrata una proposta per gli stock di profondità. Le opportunità di pesca per le specie profonde, sono stabilite su base biennale, seguendo il ritmo delle valutazioni scientifiche dello stock.

Sospesi tutti i lavori nel Borgo Vecchio TERMOLI – Ormai il tempo incerto meteorologico dovrebbe essere stato superato e con la bella stagione ci sarà maggiore movimento turistico anche nel Borgo Vecchio. Zona storica della città interessata da cantieri edili dove si eseguono lavori per il recupero delle abitazioni che potrebbero creare disagi ai turisti e non permettere le previste manifestazioni. Per evitare tutto questo, l’amministrazione comunale ha emesso una propria ordinanza con la quale dispone la sospensione di tutti i lavori edili nel Borgo Vecchio ed il relativo sgombero dei cantieri, nonché dei materiali presenti sulla pubblica via e piazze, dal 21 luglio a tutto il 31 agosto prossimi.


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Termoli

17 luglio 2014

Dipendente della società del metano rapinato in autostrada: bottino 10mila euro

Furto di rame sventato dalla Polfer

LITORALE – Gli agenti della Polizia ferroviaria di Termoli hanno sventato un possibile furto di rame lungo la linea ferrata in territorio di Petacciato. La presenza degli agenti, in servizio di perlustrazione, ha messo in fuga i ladri che stavano “operando” all’altezza della Torre Saracena in agro di Petacciato. Dopo la figa dei ladro gli agenti hanno individuata una autovettura nascosta tra la vegetazione e la refurtiva che si trovava al suo interno.

Cassazione riapre il caso dell’omicidio Di Paolo Larino – Si riapre il caso dell’omicidio di Nicola Di Paolo, l’operaio di Larino scomparso da casa il 20 luglio 2007 e che ha visto condannati in Corte d’Appello a Campobasso i presunti assassini: la moglie Anna Vincelli a 14 anni per omicidio volontario e ad un anno l’amante, Domenico Ciarlitto. La Corte di Cassazione di Roma ha stabilito, invece, che dovrà tenersi un nuovo processo ma in una Corte d’Appello non di Campobasso. Un colpo di scena che apre nuovi spiragli per i due accusati di-

fesi dagli avvocati Giulia Buongiorno e Michele Urbano. La vittima, Nicola Di paolo, spari da Larino una sera dell’estate del 2007 e non fece più ritorno nell’abitazione: il suo corpo, se effettivamente è stato ucciso, non è stato mai trovato. Ora la sentenza della Cassazione apre nuovi spiragli sul giallo e a giudicare i due presunti colpevoli sarà un’altra Corte d’Assise. Ora per sapere il perché della decisione dei supremi giudici si dovranno attendere le motivazioni della sentenza.

CAMPOMARINO – Si terrà a novembre l’udienza preliminare sugli indagati dell’inchiesta del porto turistico. Il Gup del Tribunale di Larino Daniele Colucci ha infatti rinviato la seduta al 5 novembre giorno in cui dovrebbe essere de-

ciso quante persone verranno rinviate a giudizio come chiesto dal Pm Luca Venturi. Al momento è stata affrontata solo la posizione dell’avvocato Pino Ruta che ha ottenuto il rito abbreviato. Per il professionista, assistito dal collega

LITORALE – Un dipendente della società che fornisce il metano ai distributori di carburante stava percorrendo con una Volvo il tratto di autostrada A 14 tra Termoli e Petacciato quando all’improvviso, ieri mattina, è stato affiancato da una Lancia Lybra con due persone a bordo incappucciate che hanno esploso in aria alcuni colpi di fucile a scopo intimidatorio costringendolo a fermarsi. L’uomo è stato poi affrontato dai due banditi che si sono impossessati di 10mila ero in contanti che il dipen-

dente aveva riscosso nel suo giro tra i distributori autostradali. I rapinatori poi sono risaliti sulla propria autovettura fuggendo verso Nord e facendo perdere le proprie tracce. Immediatamente è scattato l’allarme e la Polizia autostradale del distaccamento di Vasto sud ha avviato le indagini per risalire agli autori del colpo. Un aiuto alle forze dell’ordine potrebbe venire dai filmati posti nei caselli autostradali per sapere il luogo dove i rapinatori hanno lasciato l’arteria autostradale.

Presunto prestanome di Ciancimino, l’avvocato difensore: “Valente è estraneo alla faccenda”

TERMOLI – E’ rinchiuso dallo scorso lunedì nel carcere di Larino l’imprenditore Raffaele Valente, arrestato perché sarebbe un prestanome di Massimo Ciancimino, figlio del boss Vito, deceduto anni fa, e per aver provato a riciclare una parte del presunto tesoro della famiglia Ciancimino. Per gli inquirenti Valente avrebbe avuto un ruolo importante come intermediario per pulire la società rumena Ecorem, che gestisce le grandi discariche di Bucarest, “dai legami col patrimonio mafioso di Vito Ciancimino”, ex sindaco di Palermo ed ex boss di Corleone. Per il difensore dell’imprenditore termolese Joe Mileti, “questa vicenda è una grande forzatura e possiamo dimostrarlo. Il mio cliente, che era già stato dichiarato estraneo ai

fatti dal gip di Palermo, fa l’imprenditore e ha agito come imprenditore per suo conto. Nulla c’entra con Massimo Ciancimino, che non ha mai conosciuto in vita sua”. Ma gli inquirenti non la pensano allo stesso modo e riterrebbero il Valente uno dei principali prestanome di Massimo Ciancimino, condannato per associazione mafiosa e, secondo gli inquirenti di mezza Italia, ricchissimo. A lui sarebbe finita infatti l’eredità occulta del padre don Vito, una somma indefinibile che sempre secondo le indagini dei Tribunali di Roma e Palermo, veniva riciclato in svariate attività illecite. Proprio una di queste avrebbe la sede in Romania ed sarebbe riconducibile agli interessi miliardari nella gestione di due enormi discariche, tra le

più grandi d’Europa. Sempre secondo i magistrati di Roma, che hanno disposto 4 arresti eseguiti lunedì mattina, nell’ingranaggio troverebbe spazio la figura del Valente. Nell’ordinanza con la quale si stabilisce la misura cautelare per “pericolo di reiterazione del reato” e “pericolo di fuga” a carico di Valente, dei fratelli Sergio e Giuseppe Pileri e di Romano Tronci, Valente viene descritto come una figura centrale nel “disegno criminoso” finalizzato a svuotare partecipazioni azionarie, a far fallire società e a venderne altre con l’intento “di impadronirsi della Ecorem ripulendola dai legami con il patrimonio mafioso di Vito Ciancimino e del figlio Massimo per rendere ardua l’identificazione della provenienza delittuosa del patrimonio”.

Inchiesta porto turistico, udienza preliminare a novembre Fabio Del Vecchio, il Pm ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto: la sentenza si saprà a novembre. L’indagine era stata portata a termine dalla Guardia di finanza di Termoli e alla fine erano 30 le persone indagate; la

posizione di alcune è stata stralciata. Diversi i reati ipotizzati a vario titolo a carico di imprenditori, professionisti, amministratori pubblici e consulenti che vanno dall’abuso d’ufficio alla tentata estorsione. Nell’inchiesta sui lavori

e la gestione del porto con la società mista Porto Skanderbeg erano terminati anche l’ex sindaco, Anita Di Giuseppe, l’attuale primo cittadino, Gianfranco Cammilleri, e l’imprenditore campano Francesco Moccia.



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Opinioni

17 luglio 2014

Festival delle Erbe dell’Alto Molise Programma della giornata:

20 LUGLIO - CAPRACOTTA

Dopo il positivo e incoraggiante esordio Domenica scorsa a S. Pietro Avellana, nonostante un tempo incerto e nuvole minacciose che hanno impedito una partecipazione ancora più numerosa, il Festival, Domenica prossima, 20 Luglio, farà tappa a Capracotta. Un ricchissimo programma è stato allestito per tutta la giornata con l'obiettivo di offrire diversi spunti di riflessione e , al tempo stesso, fornire indicazioni teorico - pratiche su saperi e costumanze antiche sull'uso delle piante e delle erbe. Di grande importanza sarà la passeggiata erboristica presso il Giardino della Flora Appeninica e lo spazio dedicato ai bambini. Non mancheranno durante la giornata momenti di benessere psicofisico come lo yoga e vari tipi di massaggio. Una giornata, quindi, all'insegna della natura, della cultura, del benessere e della convivialità, che potrà trovare anche nella cucina locale e nel suggestivo panorama ulteriori piaceri e gratificazioni. L'Amministrazione Comunale e la Pro Loco di Capracotta hanno accolto favorevolmente il progetto del Festival delle Erbe presentato dalle associazioni Vivere con cura e Olis, ne condivide gli ideali e ne promuove l'azione nella convinzione che la tutela e la salvaguardia della natura siano un patrimonio di inestimabile valore e una risorsa per tutto l'Alto Molise.

Ore 9.00 – 9.30: Piazza Falconi ● Accoglienza Ore 9.30 – 10.00: Giardino della Flora Appenninica ● Yoga Patrizia Antonelli, insegnante yoga Ore 10.00 – 13.00: Giardino della Flora Appenninica ● Passeggiata Erboristica per il riconoscimento delle erbe spontanee Maria Sonia Baldoni, Vivere con Gioia ● Ludoteca dei fiori x bambini/e Isabella Pannunzio, Cooperativa Madre Natura Ore 13.15 – 14.15 ● PAUSA PRANZO Si consiglia la prenotazione c/o: Agriturismo Guado Cannavina (0865.949135) – Pizzeria La Traversa (0865.94226) – Ristorante L’Elfo (0865.949131) BENESSERE OLISTICO: Ore 14.15 - 15.45 Biblioteca Comunale ● Massaggio Shiatsu

Inaugurazione dell’apertura del Campus “Villaggio della Solidarietà” dell’Uici Molise CAMPOBASSO. La presidenza dell’ UICI Molise annuncia che il giorno sabato 19 luglio 2014 nella struttura polifunzionale del Corpo Forestale dello Stato, nella Riserva Naturale Orientata Mab di Montedimezzo (Vastogirardi) alla presenza dei Quadri dirigenti dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Onlus Molise, degli educatorioperatori del Campus, dei Soci e delle autorità, nonché dei dirigenti del Corpo forestale dello Stato terrà l’inaugurazione dell’apertura del Campus “Villaggio della Solidarietà – Tortoreto Lido 2014″. L’iniziativa ha rilevanza sociale e umana poiché si rivolge alle famiglie ed ai cittadini colpiti da disabilità sensoriali e motorie. Da tempo l’UICI Molise è impegnata nella progettazione e realizzazione di attività abilitative, riabilitative allo scopo di includere dignitosamente le persone maggiormente fragili, persone che nonostante la situazione di disabilità sensoriale e/o motoria hanno il bisogno, oltre che il desiderio, di sentirsi parte dinamica e attiva della società civile al pari dei loro amici, dei parenti, dei compagni di scuola e di lavoro. In questa occasione, Condidorio chiederà di affrontare il tema del Turismo accessibile, tematica questa cara non soltanto allo stesso Condidorio ma all’Unione

italiana dei ciechi e degli ipovedenti tutta. Non è un caso che ultimamente l’UICI Molise per tramite del suo presidente regionale Marco Condidorio ha sottoscritta una convenzione con la Presidenza nazionale di Fiaba – Federazione italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche sostenuta e sottoscritta anche dal messaggero Fiaba per la regione Molise, Maurizio Varriano. E’ a tutti noto come in Molise, in località di Montedimezzo, nel 2003 sia stato realizzato e inaugurato il percorso autoguidato, fruibile e accessibile dai disabili sensoriali e motori, quale esempio di civiltà e turismo accessibile riguardante un sito museale e di relax, dedicato a tutti e tuttavia fruibile e accessibile anche dalle persone in situazione di disabilità., grazie all’apporto progettuale ed essenziale della presidenza UICI Molise e della sede provinciale dell’UICI di Isernia. Il tema dell’accessibilità vorremmo poterlo trasformare in realtà fruibile nei diversi momenti che costituiscono la quotidianità per ogni cittadino. Oltre al turismo, infatti, vi sono criticità nella fruizione della cultura in tutte le sue diverse manifestazioni, forme e contenuti; nell’istruzione per quanto concerne l’uso dei libri di testo e delle diverse tec-

nologie; nella formazione relativamente a percorsi idonei e decisamente inclusivi per il mondo del lavoro e per la libera professione; nello sport e in tante altre occasioni. Le barriere invadono in maniera, il più delle volte “irreversibile”, la libertà di movimento, d’azione e di pensiero; sono ostacoli sensoriali e fisici imposti da un pensiero ristretto, “coatto”, che impedisce liberamente la visuale di quegli orizzonti verso i quali lo spirito umano per sua natura tende. La libertà della persona ha origine nelle possibilità di cui , naturalmente, godono il corpo e la mente e di cui il cervello è attento ed onesto osservatore, sempre che non vi sia chi decida per lui. L’accessibilità, così come la fruibilità, debbono diventare il pensiero condiviso a fondamento di una cultura della libertà che sia inclusiva e che affermi il principio quale diritto d’ogni persona di poter scegliere liberamente e non in modo “coatto” e/o di non poter scegliere affatto, ma di doversi, semplicemente, e disperatamente accontentare. La partecipazione all’incontro – che avrà inizio alle ore 9:30 presso la Sala multimediale della Riserva naturale orientata Mab ( Ufficio territoriale per la biodiversità Corpo Forestale dello Stato ) – è libera e gratuita

Germana Scafetta Associazione Diversessere ● Makko – ho e Streching dei meridiani Michela Valiante, operatrice olistica LABORATORI: Ore 15.00 / 18.30 - Scalinata Falconi ● Introduzione all’autoproduzione del sapone e consigli pratici sulla detergenza ecologica Alanna Mastromauro ● Cucina con le erbe: ricette e consigli Degustazione di prodotti a base di ortica e di erbe spontanee mangerecce Michela Catalano ● Le proprietà di Rosmarino, Alloro, Menta, Timo Antonio D’Andrea, Associazione Vivere con cura ● Progetto di agricoltura organica Dimostrazione di autoproduzione di fertilizzanti e infestanti Associazione Diversessere ● Erbe del Mondo: percorso sensoriale e degustazione di tisane Tecoteca Bootleg ● Presentazione della Campa-

gna "Facrescereglialberi" Cooperativa La Tana ● Erbe e Psiche Angela Piscolla, psicoterapeuta ● Educare con le "erbacce" Un' esperienza del laboratorio scientifico della Scuola di Fossalto. A cura di Pina Di Cienzo ● Vieni a fare il tuo erbino Giochi ecologici x bambini/e Carla Sandonà ● Consigli pratici sull'autoproduzione di creme ed oleoliti Daniela Severgnini CONVEGNO: 18.30 / 20.00 - Biblioteca comunale ● Le erbe nell’alimentazione umana Aurelio Manzi, etno – botanico ● Flora locale: Conservazione e valorizzazione Giovanni Pelino, curatore scientifico del Giardino della Flora Appenninica di Capracotta Coordina: Maria Antonietta Conti, presidente del Giardino della Flora Appenninica di Capracotta Info: Michele Meomartino (393.2362091 - 339.6710189)

Natura e cultura con l'Ecomuseo Una giornata che coinvolgerà tante persone in un itinerario spettacolare

Natura e Cultura Il 19 Luglio l’Ecomuseo Itinerari Frentani propone un ulteriore percorso che porterà i partecipanti alla scoperta di angoli suggestivi e straordinari della terra frentana. Il percorso coinvolgerà strutture produttive e risorse umane locali in grado di guidare i partecipanti in un percorso fatto di Natura e Cultura. In primo piano ci saranno elementi naturalistici come la flora della macchia mediterranea del bosco retrodunale e quella delle dune costiere , i minerali gessosi e la popolazione di Chirotteri della grotta di Colle Bianco a Guglionesi, l’argilla usata in modo terapeutico nei fanghi e lo stesso materiale utilizzato in originali e bellissime ceramiche protagoniste in un interessantissimo laboratorio, i sapori di favolose bruschette e di vini locali che la Natura e la Cultura riescono ad estrarre dalla terra generosa del Molise Frentano. Tra i protagonisti del percorso ci sarà Irene Potente, ceramista di Palata, che dice: “La ceramica è una materia antica che si presta bene ad essere rivisitata in chiave contemporanea, è quello che faccio nelle mie opere e che vi mostrerò nel pomeriggio del 19, quando anche voi avrete la possibilità di modellare l’argilla e realizzare le forme che preferite. Ci sarà da divertirsi!” Nella visita delle grotte ci accompagnerà lo speleologo Tony Vincelli, dell’associazione speleologi di Guglionesi, che precisa: ” Speleologia dal greco spelaion( caverna) e logos (discorso) è l’attività di esplorazione e studio delle cavità naturali. Ogni persona che si reca in grotta è speleologo, le grotte si visitano, si guardano non si conquistano. La grotta è un territorio fuori dalla geografia del mondo, è come se non esistesse. Andiamo dentro le montagne, per noi la profondità è l’estensione nello spazio, non l’opposto algebrico dell’altezza. Sopra la testa dell’alpinista c’è il cielo, sopra di noi la pietra. La dimensione dell’alpinista è la superficie, la nostra è il volume. Entri in grotta e subito pensi che quell’ingresso dovrà essere la tua uscita, scendi, scendi, e la luce diventa sempre più fioca, e pensi a quante ore potrai stare dentro, quanta autonomia di luce hai, e quante meraviglie incontrerai. La speleologia è per tutti, e come ogni cosa va valutata, studiata, e nulla lasciato al caso. Nella foto mia figlia, fifona e terrorizzata al primo grillo o ragno. E’ venuta in grotta dandole il massimo della sicurezza. Non dimenticherò mai le sue parole all’uscita: Papà è stato il giorno più bello della mia vita! Per questo mi metto a disposizione di tutti voi.” Il geologo Giancarlo de Lisio che ci parlerà dell’argilla e delle sue caratteristiche geologiche, ci guiderà nella conoscenza dei minerali gessosi e del loro processo di formazione e della genesi della grotta di Colle Bianco, precisa: “La grotta si sviluppa in un ramo fossile superiore e un ramo attivo inferiore, posto a circa 20-30 metri più in basso. Visiteremo solo il ramo fossile, quello più facilmente accessibile ed asciutto, caratterizzato da una volta costellata di concrezioni di gesso ricristallizzato, piccole stalattiti, infiorescenza e … da una numerosa colonia di pipistrelli. Il ramo attivo, connesso col ramo fossile tramite forre o pozzi verticali, è attraversato in tutta la sua lunghezza dal Vallone delle Macchie ed ospita l’ampia ‘Sala Guglionesi’. La grotta di Colle Bianco di Guglionesi è impostata nei Gessi Frentani, formatisi durante il periodo ‘Messiniano’ (oltre 5 milioni di anni fa), quando il Mediterraneo subì una notevole evaporazione fino alla chiusura dello Stretto di Gibilterra.” “Natura e cultura” rappresenterà un viaggio tra mare e terra , vi aspettiamo!



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