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ANNO IX - N° 40 - MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Francescopaolo Di Menna

L'Oscar del giorno lo diamo a Francescopaolo Di Menna. Il prefetto di Campobasso sta lavorando alacremente nel tentativo di trovare possibili indicazioni e soluzioni ai problemi sul tappeto. Lo ha fatto ascoltando i problemi degli operai di non poche aziende in difficoltà ed è tornato a farlo per la questione trasporti. Un'opera improba, ci rendiamo conto, ma il senso dello Stato garantisce quella porta aperta, almeno, alla speranza e al dialogo.

Il Tapiro del giorno a Peppino Astore

I Have a dream di Tommaso Di Domenico

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Peppino Astore. Astore, dove sei? Prendiamo atto che in Molise, a quanto pare, ci si esprime sui costi della politica solo quando si ricopre una carica istituzionale. Così il tapiro del giorno lo assegniamo volentieri al senatore Astore a cui porgiamo anche il nostro cordoglio per la perdita della parola. Dopo essersi speso tanto a Palazzo Madama proprio sul decreto 174 che nella sua Regione ancora non viene recepito, oggi non dice nulla sulla proposta della Giunta regionale che tagliando aumenta i soldi nelle tasche dei consiglieri. Né tanto meno si esprime sulla decisione della Giunta di portare nel suo Comune, San Giuliano di Puglia, un numero di profughi tale da trasformarlo in un paese a minoranza linguistica italiana.

CAMPOBASSO

Gesualdo richiama l’attenzione sul piano casa A PAG. 7

Brutto sogno,stanotte. Mi sono guadagnato la fiducia di alcuni informatori per eventuali scoop sulla Gazzetta, sono stato maledettamente scalognato, tra di essi cé anche una Sirena che modula il suo canto personalizzandolo per ogni suo adulatore. Mia moglie, realista, piantata con i piedi per terra, mi ha avvertito del pericolo e mi ha consigliato di tapparmi le orecchie alla sua vista, le orecchie e non gli occhi, dimostrandomi quindi fedeltà. Non le ho dato ascolto e dopo un incontro casuale con la Sirena mi sentivo attratto dal mare e vi sono entrato. Lei, con il suo Achab, mi osservava immergermi sempre più. Ho tappato le orecchie, guardandoli fissi negli occhi e…mi sono svegliato con il cuore in gola. Ho riflettuto su come avrei voluto il sogno. Senza Sirene, ne Achab, senza falsità, disinformazione, messaggi subliminali, arrivisti, populisti e progettisti. Senza idolatria per il denaro, carriera a tutti i costi, corsa affannosa a dare posti, trenta denari sempre pronti, gelosia e invidia profonde, lavoratori a cui viene dato il Giusto, Plus Valore cancellato dal vocabolario, buona salute garantita a tutti da tutti, istruzione per tutti garantita da tutti, sicurezza per se e la propria famiglia, uguale per tutti, attenzione verso le fasce deboli, anziani, diversamente alibi, parole

REGIONE

Nessuno tocca le posizioni dell’area quadri dell’Ente A PAG. 2

dolci per gli incurabili. Gioia di vivere e di sognare per le nuove piante che ci sostituiranno nell’eterno ciclo della vita. Giudici amministrativi che emettono sentenze omogenee su tutto il territorio nazionale. Giudici amministrativi che siano ed appaiano al di sopra di ogni”ragionevole sospetto”, anche se responsabili di segreteria di leader politici o di ministri di parte politica o commissari per la ricostruzione in regioni a governo locale omogeneo. Uffici del Pubblico Ministero che, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, dispongano indagini anche su colleghi amministrativi, senza guardare in faccia a nessuno. Che rafforzino sempre più la convinzione del cittadino nella giustizia che sia ed appaia uguale.In definitiva politici eletti dal popolo per amministrare la res publica e pubblici ministeri che il popolo elegge per difendere gli onesti dai disonesti. Finanzieri, banchieri e lobbisti nei campi di rieducazione, perché capiscano che “il troppo” non potrà accompagnare ne loro ne i loro discendenti nel grande salto e che costituiscono un pericolo per il popolo sovrano.Esodati, disoccupati, precari, disperati, barboni per necessità, solo un ricordo di tempi passati. Il mondo che non sarà ne primo, ne secondo, ne terzo, ma uno solo per tutti, con i progetti, le speranze, i desideri che l’unicità del patrimonio genetico di ciascuno li differenzia. Quando questo sogno sostituirà il primo?

TRASPORTI

L’assessore Nagni si avvede del binario a Termini A PAG. 4

POLITICA

I tagli alla Casta sembrano ridursi al lumicino A PAG. 3


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Potrebbero cominciare dalla scandalosa legge 30 del 2005, ma non hanno il coraggio

Alla Regione la spending review è una giungla inestricabile Sono gli equivoci interpretativi a realizzare il mare magnum delle illegittimità, dei favoritismi, delle distorsioni organizzative e le macroscopiche inefficienze in taluni settori e servizi regionali Attacco alla spesa pubblica: la Regione pare essersi avviata, ma incontra difficoltà a dare un passo spedito all’azione. Il tentativo di razionalizzare e normalizzare gli apparati, i servizi, il personale, rischia di infognarsi nella selva selvaggia di leggi, norme e regolamentari, citazioni e rimandi (propri e impropri). Trova difficoltà anche perché, nei riferimenti di legge non mancano errori quale quello al punto 8 dell’articolo 17 del decreto legislativo 30 Marzo 2001, numero 165, in cui viene citata l’Area della vice dirigenza che, allo stato delle cose, non esiste più. Alla Regione Molise è stata inglobata nella dirigenza a seguito di un concorso per 2 posti poi, per virtù taumaturgiche sconosciute ai comuni mortali ma nella piena facoltà degli amministratori regionali, sono diventati una trentina. Per ribadire la difficile applicabilità del tentativo di spendig review riferito al costo del personale, riportiamo testualmente il punto 8 dell’articolo 17: “La giunta regionale è delegata a valutare la persistente compatibilità ordinamentale della cosiddetta <Area Quadri> di cui all’articolo 29-bis della legge regionale 8 aprile 1997 numero 7 a seguito della intervenuta abrogazione dell’articolo 17-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 numero 165, inerente l’area della vice dirigenza , ad opera dell’articolo 5, comma 13, del citato decreto legge 95/2012 convertito con modificazioni dalla legge 135/2012 e ad adottare, se necessario, le iniziative legislative conseguenti”. Per decrittarlo nel labirinto di articoli e decreti, ci vorrebbero particolari teste d’uovo. Finora sono stati gli equivoci interpretativi come questo a realizzare il mare magnum delle illegittimità, dei favoritismi, delle distorsioni organizzative e, quindi, delle macroscopiche inefficienze in taluni settori e servizi regionali. Entrare nell’Area Quadri come intendono entrarci i nuovi amministratori di centrosinistra, equivale ad entrare in una giungla senza l’ausilio della bussola. Di grazia, che senso ha delegare la giunta regionale a valutare la persistente compatibilità ordinamentale della cosidetta <Area Quadri> e, se necessario, di adottare le iniziative legislative conseguenti? E’ un modo di dire tutto, e il contrario di tutto. Una cortina fumogena dietro cui, però, volendo (ma bisogna volerlo!) si possono riscontrare situazioni palesemente in contrasto con la logica e il buonsenso, e con la legge laddove, ad esempio, vuole che gli ex ottavi livelli, oggi D3, siano in possesso della laurea e molti D3 non ce l’hanno, conse-

guenza dell’abolizione delle Posizioni organizzative che siccome erano limitate, non avrebbero potuto fare clientela che la legge quadro numero 30 del 2005 ha consentito invece di fare a piene mani. La storia degli ex settimi livelli, oggi D1, e degli ex ottavi livelli, oggi D3, è di quelle che molti raccontano ad usum delphini, ma in cui si sono radicate condizioni e posizioni che vagliate alla luce delle leggi, dei regolamenti, e dei contratti vigenti (collettivi e decentrati), si prestano a profonde rivisitazioni organizzative, a notevoli sfoltimenti numerici e a notevoli risparmi per la finanza pubblica. C’è da chiedersi come sia possibile gratificare con indennità aggiuntive allo stipendio base coloro che producono, svolgendo l’incarico di capoufficio a pieno titolo, allo stesso modo di chi, invece, non produce un fico secco e, addirittura, un ufficio non ce l’ha. Oltre ad essere un controsenso giuridico ed economico, è soprattutto un affronto al concetto di equità e trasparenza cui sono tenute anche le Regioni, sebbene notoriamente e storicamente restie a ridurre la spesa pubblica quanto prodighe a darsi vantaggi. La casta è casta! Pertanto, come intervenire, vo-

lendo (ma bisogna volerlo!), nell’Area Quadro? Gli ingressi sono molteplici, basta saperli scegliere. I dirigenti, se sorretti da elementi quantificabili e qualificabili, possono elargire il 20% della indennità annuale, pari a 1200 1500 euro della cosiddetta Area Quadri. Non solo. C’è un precedente in proposito che potrebbe essere ripreso e reso attivo ed operante. Una precedente normativa del consiglio regionale, nel vano tentativo di ridurre la spesa pubblica e di razionalizzare la famigerata Legge 30 del 2005, aveva previsto di bloccarla e di non farvi accedere più alcun direttivo (D1) o funzionario (D3), portandola ad esaurimento. Così non è stato in quanto, vergognosamente e sfacciatamente, per favorire alcuni dipendenti-elettori, ha riaperto lo scorrimento e lo tiene bellamente in essere. Alle corte: se si vuole (ma lo si vuole?) risparmiare, si può fare: basterebbe sfoltire la lista, consentendo l’accesso esclusivamente ai laureati D3, a coloro che producono atti e contribuiscono al buon andamento della pubblica amministrazione. Come non detto! Dardo

Il comitato direttivo ha eletto il nuovo segretario regionale

Cgil, Del Fattore subentra a Mignelli CAMPOBASSO. Il comitato direttivo della Cgil Molise ha eletto ieri Sandro Del Fattore Segretario Generale Cgil Molise; in seguito alla proposta formulata dalla segreteria nazionale Cgil che ha visto la partecipazione della stragrande maggioranza del comitato direttivo, registrando 47 voti favorevoli, 3 astenuti ed un contrario. Vincenzo Scudiere segretario nazionale organizzativo

ha dichiarato: “Speriamo che con questa elezione si chiuda una pagina in cui la Cgil Molise ha subito molti attacchi rasenti la denigrazione e la diffamazione. Si volta pagina con la elezione di Sandro Del Fattore, con l’obiettivo di ricostruire coesione ed unità nel gruppo dirigente, nella fase più difficile della crisi, per rispondere celermente ai problemi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei

pensionati.” Sandro Del Fattore, nel ringraziare tutto il gruppo dirigente della Cgil Molise, ha ribadito l’impegno di un lavoro unitario, di coesione del gruppo dirigente e di iniziative politico-sindacali sui problemi più urgenti da affrontare a difesa delle condizioni di vita e dei diritti dei lavoratori, giovani, precari, disoccupati e pensionati del Molise.


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Indennità, se avete coraggio effettuate questi tagli Dopo la proposta della Giunta regionale arriva quella della Commissione anticorruzione: 8mila euro a consiglieri e assessori, 9mila ai presidenti ma niente più rimborsi con annessi e connessi

CAMPOBASSO. Dopo essere passati agli onori della cronaca, anche nazionale, per non aver ridotto i costi della politica, ecco che i consiglieri della prima commissione continuano a studiare su come dare un taglio al loro portafogli. Valutando cosa? La proposta della Giunta regionale in cui, con un miracolo, tagliando si aumenta. sTanto che, tra togli e metti, i consiglieri finirebbero per percepire in più circa 500euro rispetto ad oggi. Ecco allora arrivare in soccorso la Commissione regionale anticorruzione che fissa i paletti: tra indennità di funzione, di carica e rimborsi spese per l’esercizio di mandato, i consiglieri e gli assessori non possono superare 11mila euro al mese (importo lordo), i presidenti di Giunta e Consiglio salgono a 13.800 euro. Qualunque consigliere che voglia svolgere il ruolo di vice presidente del Consiglio, segretario, presidente di Commissione e capogruppo, dovrà

farlo a titolo gratuito. Ossia senza percepire quote in più. Stesso discorso vale per i componenti delle Commissioni per cui “non spettano ulteriori diarie, indennità e rimborsi spese comunque denominati” al di là del rimborso spese (mensile, valido per tutti, di mille euro). In totale, con l’aggiunta di 3mila euro per indennità di carica, si arriva a 15mila euro lordi per i consiglieri e 19.300 euro per Frattura e Niro. E i fondi ai gruppi? Per loro è prevista una quota di mille euro a componente(eccezion fatta per i monocellulari) più una quota calcolata in base al numero degli abitanti, circa 160 euro. Altra novità sarebbe l’abolizione dei portaborse. Questa proposta di legge prevede anche una serie di articoli volti a regolamentare il riordino di enti e società regionali, i compensi agli amministratori degli enti. La sfida sarebbe proprio questa: i consiglieri regionali sarebbero disposti a ragio-

nare su una bozza simile per tagliare fondi a se stessi? Perché in ogni caso, detto francamente, percepire 11mila euro lordi al mese, ossia 8mila netti, non sembra proprio una miseria per un consigliere (oppure circa 9mila e rotti per i presidenti). La differenza con la proposta di legge di Scarabeo, Nagni, Petraroia, Facciolla e Frattura? Partenza base per tutti con 5.500 euro a cui si vanno ad aggiungere le cifre (spettanti alle varie cariche) decise, rigorosamente, dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. In caso di sospensione dalla carica da consigliere e di riammissione, al sospeso spetta il rimborso del 50% dell’importo complessivo. Infine ci sarebbe la proposta shock nel settore vitalizi: in caso di interdizione dai pubblici per 5 anni la pensione d’oro non potrebbe più essere percepita. Della serie: con i numeri alla mano, trova la differenza.

Le segreterie particolari degli assessori e dei presidenti regionali sono apparati di valenza privatistica, pagate coi soldi del contribuente La segreteria particolare dell’assessore Scarabeo sembra essere la più irrequieta se, per arrivare alla definitiva composizione (ma non è detto – ndr), ci sono volute ben 4 deliberazioni (8 e 23 aprile, 10 maggio e 25 giugno). Allo stato annovera: Domenica Baccaro, dipendente di ruolo, a tempo pieno, con funzioni di responsabile della segreteria; Silvio Corona, con contratto di diritto privato, a tempo pieno (categoria A1); Tommaso Aufiero, con contratto di

diritto provato, a tempo parziale 2/3 (categoria A1); Nicola Pettorossi, con contratto di diritto privato, a tempo parziale 5/6 (categoria A1) e Christian Ciarlante, con contratto di diritto privato a tempo parziale 2/3 (categoria B1). Pettorossi e Ciarlante sono new entry, subentrati al dimissionario Giuseppe De Lellis. Ad uno ch’è uscito ne sono entrati due. La logica dell’occupazione in questi casi ha la prevalenza. Su tutto. Al di là della considerazione che si tratti di tempo

parziale e di stipendi ridotti. Ma essere alla corte del potente, dell’assessore, nel ventre del potere, respirarne gli odori deve essere qualcosa di inebriante se chi vi arriva gonfia il petto e se ne vanta. Capita pure che qualcuno si dimetta. Ma se non si conoscono le ragioni, vale la regola che si tratti di una scelta volontaria, di una necessità mossa da qualche problema contingente e/o da ragioni strettamente personali. Come si arriva alla corte dei potenti, degli asses-

sori regionali, del presidente della giunta, del presidente del Consiglio? Con la tessera del favore, della scelta fine a sé stessa, senza nessun’obbligo di motivarla. Le segreterie particolari sono apparati di stretta valenza privatistica pagate con i soldi del contribuente. Bere o affogare. Ciò nel Paese del Diritto, della trasparenza, dell’equità e, in questo caso, della generosità del politico. Alla prossima integrazione e composizione.


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Ferrovie, ma Nagni conosce i problemi? Ennesima lettera di un assessore per la fermata a Termini Ma manca un piano globale d'azione

CAMPOBASSO. “Essendo alimentati a diesel, i nostri treni non possono entrare in stazione e vengono quindi dirottati al binario 20 bis occorre però assicurare all’utenza le condizioni minime per poter rendere meno disagevole l’utilizzazione del collegamento Roma Campobasso. Ci auguriamo che il responsabile dipartimentale di RFI venga incontro alle nostre richieste provvedendo a risolvere le criticità segnalate affinché i passeggeri diretti in Molise non debbano sentirsi continuamente discriminati”. Finalmente l'assessore ai Trasporti Pierpaolo Nagni ha scoperto il problema e lo ha scritto in una nota inviata a Rete ferroviaria italiana. E attenzione, come scrive. "Sollecitato anche dalle associazioni a tutela dei consumatori facenti parte del Forum Trasporto Pubblico Locale incontrate pochi giorni fa". Un problema, certo, non nuovo alle cronache e alle disavventure dei molisani alle prese con un percorso di 500 metri prima di raggiungere il treno e senza che durante lo stesso si possa incappare in un'obliteratrice. Ma anche della certezza di potere trovare il binario visto e considerato che lo stesso non compare, con assidua frequenza, sui tabelloni. Ora, non sarebbe il caso di affrontare la questione ferroviaria aprendo un confronto serrato e sereno con Rete Ferroviaria italiana invece di continuare solo a scrivere? Non sarebbe il caso di iniziare a pensare a finanziamenti europei per il sistema ferroviario molisano da affiancare a quelli ordinari? E non è il caso di smetterla di crogiolarsi per l'ottenimento del raddoppio Termoli-Lesina proprio mentre il Molise resta di restare isolato dalle due direttrici?

Superando in tempestività i vertici istituzionali, con Ioffredi e Lattanzio, ha espresso sdegno nei confronti di Calderoli e solidarietà alla donna di governo

Petraroia e non Frattura ha invitato Cécile Kyenge Kashetu nel Molise Il (vice)presidente ha previsto anche un evento politico con l’intervento del ministro Non lambecchiamoci il cervello: Michele Petraroia, il (vice)presidente della giunta regionale, assessore alle politiche sociali. Ancora una volta più lesto e tempestivo e politicamente incisivo del presidente Frattura e del presidente del consiglio Niro, cui spetta di rappresentare il consiglio e il popolo molisano. Questa volta Petraroia non è solo, s’è portato dietro il presidente della Commissione consiliare per le Politiche sociali, Ioffredi, e il consigliere regionale delegato per le Politiche per le pari opportunità, Nunzia Lattanzio. I tre sono ben oltre le espressioni di condanna verso Calderola e di solidarietà verso la Kyenge Kashetu. Si sono assunti l’onere e l’onore di invitare il ministro in Molise per presentarle un progetto di accoglienza umanitaria e di integrazione dei cittadini provenienti da altre terre, che

– hanno detto i tre amministratori regionali - stanno costruendo insieme al Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. “Una proposta - hanno aggiunto - in favore dei richiedenti asilo e dei rifugiati, delle loro famiglie e dei minori, che prendendo spunto dai risultati positivi della gestione dell’emergenza profughi del Nord Africa dello scorso anno, ci spinge a candidare Molise come territorio di accoglienza ed integrazione”. Candidatura che ha già avuto vaglio in prefettura, presso il Dipartimento nazionale dello stesso ministero dell’Interno e presso la Conferenza delle Regioni per le Politiche sociali. Tutto ciò ha spinto Petraroia, Ioffredi e Lattanzio a ritenere valido e praticabile l’allestimento di un evento nel Molise con la presenza del ministro, in favore di un progetto umanitario importante e come risposta ai fomentatori di odio razziale.

Chi pensate abbia manifestato lo sdegno della Regione Molise nei confronti del vice presidente del senato Calderoli per le espressioni razziste nei confronti del ministro per l’integrazione Cécile Kyenge Kashetu e la solidarietà umana, politica e culturale nei suoi confronti?


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La sinistra molisana crede nell’utilità dell’iniziativa

Fondere Cattolica e Cardarelli è scalare l’Everest senza bombola d’ossigeno Una volontà si va facendo largo tra i consiglieri regionali. Riguarda come recuperare alla sanità pubblica la qualità scientifica e professionale della Cattolica, il presidio privato di Tappino che si avvale tra l’altro di cospicue risorse finanziarie regionali, sull’orlo di una crisi irreversibile. Ciò che si va balenando è appena uno spiraglio nel buio di manipolazioni, interpretazioni e determinazioni che da anni stanno accompagnando il piano sanitario nella sua vana ricorsa all’equilibrio di bilancio. Presidenti di giunta, commissari ad acta e sub-commissari non hanno cavato il ragno dal buco. Tremebondi e incerti sui tagli e la riduzione dei presidi ospedalieri. E’ di questi giorni lo scudo protettivo del presidentecommisarario ad acta, Frattura, in difesa dell’ospedale di Venafro. Sulla stessa falsariga - giocoforza - dovrà difendere gli ospedali di Agnone, d’Isernia, di Campobasso, di Larino e Termoli. E saremo punto a capo. Frattanto si rimpallano accuse e responsabilità e si beccano come galli nel pollaio. Spettacolo poco decente, tanto più che sulle magagne (note e ignote) della gestione sanitaria molisana si sono giocate, perse e vinte, molte partite politiche. Ce n’è una, come diciamo, che si vuole possa vin-

cere. E’ la partita che riguarda il tentativo di inglobare la Cattolica nella rete sanitaria regionale. L’idea è stata illustrata di recente dal consigliere Ioffredi, quasi fosse istantanea. Così non è. Viene dal versante di sinistra, è vero, ma è vecchia di molti mesi. Espressa in coincidenza della messa in mobilità di 45 infermieri della Cattolica (problema di impellente attualità per il quale si sono mobilitati i sindacati di categoria chiamando in causa il presidente Frattura e l’assessore Petraroia), all’interno di una valutazione critica più ampia che investiva l’assenza di un piano aziendale e la riottosità a confrontarsi “su un’offerta sanitaria di eccellenza coinvolgendo specialisti e potenziando le prestazioni nei reparti di oncologia e cardio-chirurgia”. Commentando l’episodio, in quella occasione abbiamo scritto che una struttura privata, ancorché convenzionata, che si debilita e per tonificarsi chiede risorse pubbliche, è una faccenda che non quadra. Difatti, dal versante di sinistra venne fuori, come il coniglio dal cilindro del prestigiatore, l’idea di inserire la Cattolica nel sistema pubblico della sanità. Lo consiglia anche lo stato dei luoghi, con l’ospedale Cardarelli a due passi. Mettendo insieme le due realtà,

la sinistra molisana ritiene che si avrebbe un notevole risparmio sulle “spese gestionali, informatiche e amministrative, consentendo al contrario di incrementare la dotazione finanziaria in favore del personale medico, infermieristico, e specialistico del presidio ospedaliero”. Indubbiamente è vero, ma la fusione pone altri problemi oltre quelli economici e finanziari. Che investono gli uomini: i primari, gli assistenti e gli aiuti (ovvero il personale medico e paramedico) e, forse, anche quello amministrativo. Perché la fusione possa essere possibile e produttiva, bisognerebbe trovare la formula alchemica per mettere assieme e integrare le professionalità; stabilire, su basi scientifiche inoppugnabili, sulla scorta dei risultati raggiunti, dei dati statistici e delle valutazioni professionali, le gerarchie e farle convivere. Un’impresa pari alla scalata dell’Everest senza bombola d’ossigeno. Comunque, non potrà mai essere la politica a realizzare questo ensemble, ma la capacità critica e analitica del mondo medico nel suo insieme, se davvero ha la voglia, la forza e la capacità di esprimersi nella pienezza delle sue prerogative, affrancato dai politici e dalla politica. E se per una volta hanno a cuore il bene e la salute della gente.

Le ragioni dell'azienda

Ex Cattolica, licenziate 45 unità Il Provvedimento si è reso necessario per la riduzione dei posti letto da 180 a 129 Le missive avranno effetto definitivo dopo 90 giorni dalla data del 1° agosto CAMPOBASSO. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II, ha preso in esame il problema riguardante la messa in mobilità di 45 unità di personale dipendente a completamento della procedura prevista dalla L. 223/91 e che ha visto un confronto con i Sindacati con la partecipazione delle Istituzioni competenti. La riduzione del personale è motivata dal fatto che, con il Decreto del Commissario ad Acta per la Sanità della Regione Molise, DCA n. 21 del 30 giugno 2011 (emesso il giorno prima che la Fondazione assumesse la gestione del Centro), i posti letto della Fondazione sono stati ridotti da 180 a 129 (compresivi di 15 letti di DH e di 4 p.l. tecnici). Tutto ciò ha comportato una perdita di finanziamento e un notevole sbilancio economico che la Fondazione ha innanzitutto operando la riduzione dei costi per beni e servizi, ma che comporta necessariamente una riduzione dei costi del personale. La diminuzione dei posti letto implica la riduzione di oltre 50 unità di personale infermieristico garantendo comunque i livelli di assistenza previsti dalla normativa regionale (parametri di appropria-

tezza e accreditamento regionale). La procedura è stata attivata una prima volta nel luglio 2012 e interrotta a settembre dello stesso anno con il ricorso alla Cassa integrazione e all’istituto della Formazione on the job entrambi conclusi a dicembre 2012. A gennaio 2013 è stata riavviata la procedura per l’esubero individuato di 47 unità di personale, che si è conclusa con una ipotesi di accordo con i Sindacati che prevedeva anche l’impegno della Regione a trovare una soluzione concordata con la Fondazione, cosa fino ad ora non avvenuta. Si è tentato di soprassedere ai licenziamenti in attesa dell’emanazione del nuovo Piano Sanitario Regionale e del ventilato nuovo modello organizzativo con una integrazione delle attività e delle funzioni con l’Ospedale Cardarelli; purtroppo queste cose tardano ad arrivare e anche in considerazione di ciò il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 1° luglio c.a. ha dato mandato alla dirigenza del Centro di proporre ai Sindacati un accordo di solidarietà (per 1 anno estendibile eventualmente per un ulteriore anno) che permettesse di garantire a tutti il rapporto di lavoro e per dare tempo alla Regione di attuare quanto sopra.

I Sindacati non hanno accettato la proposta e, pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deciso di autorizzare l’invio delle lettere di licenziamento a 45 unità in esubero, che avranno effetto definitivo a 90 giorni dalla data del 1° agosto p.v.. Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha preso questa decisione, con grande sofferenza, per evitare di mettere in pericolo l’intera sopravvivenza del Centro che dà lavoro complessivamente ad oltre 400 lavoratori più l’indotto, e che vanta un importante patrimonio scientifico e assistenziale a servizio dei cittadini molisani e non solo. Il Centro infatti offre servizi clinici di alta qualità e rappresenta una eccellenza non solo per il Molise ma anche per le Regioni limitrofe da dove provengono circa il 40% dei pazienti. Oltre 1/3 dei finanziamenti non sono a carico del Molise ma di altre Regioni. Il Centro assorbe una parte di pazienti molisani che in qui trovano l’unico punto di riferimento per le loro patologie, in mancanza del quale si moltiplicherebbero i viaggi della speranza con grande disagio per i cittadini e con un aggravio di spese a carico della Regione.


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Campobasso

17 luglio 2013

Farmacia in vendita a un prezzo più basso, si può fare Farmacia di via Calabria in vendita ad un prezzo più basso rispetto a quello originario deliberato dal Consiglio. La decisione, presa dalla Giunta comunale, non è piaciuta ai consiglieri di opposizione ma anche a molti esponenti di maggioranza che hanno sostenuto la mozione presentata dal capogruppo del Pd Antonio Battista con cui è stato chiesto l’annullamento della delibera di Giunta. La mozione, discussa ieri mattina, è stata respinta con un solo voto di scarto, i dieci voti favorevoli e gli undici contrari dimostrano che, forse, non è del tutto sbagliata la tesi secondo cui sarebbe spettato al Consiglio, e non alla Giunta, decidere il nuovo prezzo di vendita della farmacia comunale. La decisione dell’Esecutivo di abbassare del 25% la base d’asta di alienazione è dovuta al fatto che la prima asta pubblica è andata deserta. Da qui la necessità di riproporre la vendita ad un prezzo inferiore e cioè portandolo da 2 milioni e 254mila euro a 1 milione 690mila euro. I consiglieri di opposizione hanno criticato forma e sostanza della delibera chie-

Non passa per un solo voto la mozione con cui il Pd ha chiesto la revoca della delibera di Giunta che ha ridotto del 25% la base d’asta per l’alienazione della struttura di via Calabria dendo di trasferire gli atti in procura e alla Corte dei conti per verificarne la legittimità perché, a parer loro, non esistendo un regolamento comunale sulle alienazione, la Giunta non avrebbe potuto rideterminare autonomamente la base d’asta facendo leva su richiami normativi inesatti e sulla relazione del dirigente senza coinvolgere il Consiglio. Giuseppe Cimino, assessore con delega alle farmacie ha difeso l’operato dell’Esecutivo precisando che “il prezzo non può essere considerato frutto della discre-

zionalità politica dell’organo consiliare ma, com’è avvenuto, è da ricondurre alla discrezionalità tecnica degli organi gestionali, vale a dire che è il risultato dell’applicazione di un metodo di calcolo tecnicamente valido, metodo che è stato seguito dal collegio dei revisori; il prezzo – ha continuato Cimino – non può essere considerato uno degli elementi della decisione che il Consiglio ha preso nel giugno del 2012 il cui obbiettivo fondamentale era, e resta, la vendita della farmacia per consentire all’amministrazione

Piccole letture, risultati soddisfacenti Prosegue l'iniziativa dei Pediatri con la biblioteca Albino CAMPOBASSO. Messi alle spalle gioiosamente i successi dei primi due appuntamenti di luglio per il ciclo Piccole Letture, l’Associazione Culturale Pediatri Sezione Molise e la Biblioteca provinciale Pasquale Albino di Campobasso, si preparano al meglio per dare vita al terzo incontro di questo mese estivo, sempre con il fondamentale contributo dato all’intera iniziativa dai lettori volontari. Si spera che per il prossimo giovedì 18 luglio, il tempo sia meno bizzoso e impertinente rispetto alle precedenti settimane, durante le quali gli appuntamenti di lettura dedicati ai bambini dai 3 ai 6 anni accompagnati

da genitori, nonni o zii non si sono potuti svolgere come previsto all’aperto, nel giardino della biblioteca provinciale, ma sono stati dirottati prontamente, e con uguale riscontro positivo in termini di soddisfazione di tutti i numerosi partecipanti, negli spazi interni della stessa biblioteca. La bella avventura di Piccole Letture che proseguirà per tutti i giovedì pomeriggio di luglio e agosto, sempre con inizio fissato alle ore 17.00, sta coinvolgendo e attirando tanti bambini e nuclei familiari che stanno scoprendo anche le possibilità e le offerte culturali di un luogo come quello della biblioteca. Infatti, sono sempre di più

le famiglie che dopo aver assistito e partecipato attivamente all’ora di lettura per i bambini, prendono libri in prestito e si mostrano incuriositi anche dagli spazi e dai materiali fruibili messi a disposizione degli utenti. Insomma, il binomio lettura-bambini si carica con il passare del tempo di nuove valenze e di nuove possibilità per sensibilizzare le nuove leve così come i propri genitori al piacere della lettura. Confidando nella definitiva esplosione dell’estate, il prossimo appuntamento di Piccole Letture, all’aperto nel giardino della biblioteca provinciale “P. Albino” di Campobasso, è giovedì 18 luglio alle ore 17.00. Non mancheranno storie e personaggi difficili da dimenticare per grandi e bambini. Per qualsiasi altro tipo di informazione in proposito, ci si può rivolgere al desk della Biblioteca provinciale Albino durante i consueti orari di apertura quotidiana, oppure telefonare al numero 0874/69354 o inviare una mail all’indirizzo: bibliomediateca@provincia.campobasso.it.

di concentrarsi sulla gestione delle altre due strutture comunali, ovviamente dando per assodato che la vendita avvenisse ad un prezzo congruo”. Quindi, siccome la congruità del prezzo non è frutto di decisioni politiche ma di discrezionalità tecnica, la Giunta non ha sentito né l’esigenza, né il dovere di riportare l’argomento all’attenzione del Consiglio ed ha deciso di fissare un prezzo più basso nella speranza che questa volta la vendita vada in porto. Teresa Manara

Caccia, il primo memorial Balozzi La manifestazione al quagliodromo di San Giovanni in Galdo.Vince Colella CAMPOBASSO. Si è svolto al quagliodromo di San Giovanni in Galdo di Adamo Del Zingaro, la prima edizione del “memoriali “Antonio Balozzi”. Alla gara sono accorsi numerosi cacciatori, nonostante le condizioni climatiche non promettessero niente di buono con somma soddisfazione da parte degli organizzatori. La gara si è disputata in un’atmosfera di serenità e di sana competizione agonistica, E quando si parla di risultato non ci si deve riferire solo al numero di capi abbattuti; il risultato nella caccia significa armonia e sincronia, affiatamento e correttezza dei cani che lavorano in collaborazione e al servizio del cacciatore, il tutto nel rispetto della sicurezza e dell’incolumità di tutti e nel rispetto della Natura che ci regala queste grandi emozioni. A salire sul gradino più alto del podio è stato il giovane e promettente Alfredo Colella, Campobassano, che vince questo primo memorial con due abbattimenti e due riporti in solo 3,18.91 minuti, A seguire staccato di pochi punti Libero Palladino, anch’egli di Campobasso con 4,10.09 minuti.Terzo classificato a conclusione del podio il sig. Santino Testa di Cercemaggiore con un tempo di 5,10.47minuti. L’evento ha visto la presenza, tra gli altri, dell’ex Presidente Regionale FITAV Antonio Farina e del Avv. Enrico Sassi, figure carismatiche in regione riguardo a questo sport. La giornata si è conclusa con i ringraziamenti del figlio di Antonio Balozzi, Pino, nei confronti di tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgersi di questo evento e di tutti i concorrenti che hanno reso unica questa giornata. Doveroso ringraziamento infine alla grande professionalità e competenza dei Giudici e collaboratori (Mimmo Farina e Egidio Di Zinno), discreti , disponibili e sempre prodighi di consigli dispensati “a bassa voce” a tutti quanti ne avessero avuto bisogno. Da sottolineare il gesto del vincitore, Alfredo Colella, che dopo essere stato premiato con il meritato Trofeo ne ha fatto dono alla Famiglia Balozzi, gesto da Grande Persona qual è.


Campobasso

7 17 luglio 2013

Il Piano Casa e le sue implicazioni urbanistiche nelle valutazioni del nuovo assessore.

Gesualdo:“Non possiamo sbagliare. Un’applicazione incoerente determinerebbe l’ulteriore compromissione del territorio” Stoccata alla Regione: è il comune il titolare della pianificazione del territorio, del controllo della qualità urbana e della razionale distribuzione dei servizi Alla prese coll’articolo 14 della legge regionale 30 del 2009 (Piano Casa), l’assessore Gesualdo dà i primi saggi della volontà di razionalizzare lo sviluppo edilizio e il territorio con un nuovo parametro di valutazione, certamente più attento e rispettoso degli interessi in ballo: pubblici soprattutto, e privati. Il recupero urbanistico degli insediamenti edilizi abusivi con il Piano Casa diventa un esercizio urbanistico molto delicato che la legge 30, nella sua complessità, quasi fosse stato fatto apposta, si cala e si adatta a meraviglia nelle realtà locali. Certamente in quella edilizia del capoluogo dove gli scempi hanno nome, cognome, titolo e indirizzo (tecnici e politici) di vecchia e nuova data. Insediamenti abusivi in zona agricola; insediamenti abusivi nei piani di recupero; insediamenti abusivi un po’ dappertutto per i quali, va da sé, devono essere differenti e differenziati i vantaggi edificatori

Ex Onmi, l’amministrazione comunale indice il bando per assegnare i locali di via Muricchio ad associazioni che dovranno realizzare attività culturali. Dopo la lunga gestione della Thelonious Monk l’Esecutivo di Palazzo San Giorgio volta pagina e punta a realizzare un centro di produzione culturale permanente. Per comprendere come si è arrivati alla pubblicazione del bando è necessario fare un passo indietro. Nel 2002 i locali del palazzo di via Muricchio sono stati affidati, tramite procedura concorsuale, all’associazione musicale Thelonious Monk. Nel 2006 l’approvazione di tre proposte progettuali riguardanti la realizzazione dello Sportello informativo-giovani, a cura dell’associazione “This Play”, del Programma Gioventù a cura dell’associazione “Ulisse” e del “Telefono amico” a cura dell’associazione “Azione 21”, ha portato al rinnovo del contratto all’associazione musicale. Nel 2007, infatti, i locali sono stati di nuovo affidati alla Thelonious Monk che ha avuto anche

previsti dal Piano Casa in base alle caratteristiche dell'insediamento stesso, avendo, però, un occhio attento all’interesse pubblico e non già all’ulteriore aggravamento delle cubature. Gesualdo non a caso, ha annotato che le numerose pratiche presentate vanno lette in maniera logica e si-

stematica, a seconda dove ricadono. Il rilievo è importante, riferito alle cubature, ed è puntuale nella interpretazione e applicazione delle norme. Eccone la prova.Al dirigente del settore urbanistico ed edilizio di Palazzo san Giorgio ha scritto così: “I progetti proposti ai sensi del’articolo 14 della legge regionale 30/09 prevedono volumetrie edilizie sviluppate con un indice di densità di 0,5 metri cubi per metro quadro pari a circa 15 volte il limite inderogabile di densità edilizia previsto dal decreto ministeriale del 2 aprile 1968 numero 1444 per le zone <E-agricole>”. Primo paletto. Secondo paletto:“Resta indubitabile che il comune è titolare della pianificazione del proprio territorio, del controllo della qualità urbana e della razionale distribuzione dei servizi per qualità, fruibilità e accessibilità, nonché della coerenza degli spazi e delle aree pubbliche che vengono offerte

dai privati nelle singole richieste di permessi a costruire , con le esigenze di sviluppo e, nella fattispecie, del recupero urbanistico”. In due punti è stato rappresentato il disastro urbanistico ed edilizio della città; il degrado che n’è conseguito, peraltro ancora in atto, che si vorrebbe fosse ulteriormente aggravato, e come mettervi riparo. In proposito, l’assessore, al dirigente del settore di cui lui è da qualche mese titolare, ha scritto così: “ I progetti proposti dal cosiddetto Piano Casa, specie se confrontati con tutti gli interventi già realizzati, creano forme di sistemazione delle superfici, delle sedi viarie e degli altri spazi pubblici non compatibili con un uso razionale e conforme all’interesse pubblico generale delle aree comprese nelle zone agricole e nei piani di recupero”. Invito palese al dirigente perché ne tenga conto nell’esercizio delle proprie attribuzioni. Per

quanto lo riguarda, invece, l’assessore ritiene necessaria (e inderogabile) l’adozione di un provvedimento amministrativo (cui sta lavorando) finalizzato alla disciplina ed al corretto utilizzo edilizio del territorio interessato dal recupero edilizio, nonché il coordinamento dei vari interventi costruttivi in attesa di autorizzazione. La preoccupazione è chiara: l’applicazione incoerente dell’articolo 14 della legge 30/09 determinerebbe nelle zone da sottoporre a recupero urbanistico una ulteriore compromissione, caricate da una densità edilizia aggiuntiva che precluderebbe, nei fatti, qualsiasi strutturazione razionale (leggasi i servizi). Parole e concetti dispersi da anni nei meandri della speculazione edilizia e dei compromessi politici. Parole e concetti che aspettano di essere applicati. Per una città da recuperare. Senza ulteriore indugio. Dardo

Ex Onmi verso una nuova gestione… bye bye alla Thelonious Monk L’amministrazione pubblica il bando per assegnare i locali di via Muricchio l’incarico di coordinare le tre associazioni . Di proroga in proroga si è arrivati al 2010, anno in cui la l’associazione Thelonious Monk ha proposto di continuare a gestire i locali impegnandosi a versare un canone di locazione pari a 7.500 euro di cui, 2.500 in denaro e 5000 in servizi. La proposta, però, non è stata accolta dalla Commissione consiliare Politiche giovanili che, invece, ha optato per la pubblicazione di un bando. Nel documento approvato dall’Esecutivo si precisa di non voler disperdere i risultati positivi raggiunti dalle precedente gestione affidata ad associazioni culturali che hanno consentito al centro culturale Ex Onmi di crescere e di arricchire la proposta culturale cittadina. Quindi, il futuro gestore dovrà realiz-

ORARI AUTOBUS

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zare un centro di produzione culturale permanente che tenga conto delle nuove tecnologie informatiche e telematiche ed operi come una sorta di laboratorio multidisciplinare al fine di consentire il confronto tra esperienze culturali ed artistiche diverse, finalizzate alla promozione culturale ed alla fruizione collettiva da parte del pubblico. In particolare, le attività che dovranno essere svolte sono: arti visive, studio di registrazione, sala prove, scuola di musica, spazio espositivo permanente, sala polivalente, centro di documentazione musicale e sala di ascolto e in più il gestore dovrà, inoltre, assicurare l’erogazione di servizi complementari come un punto di ristoro con postazione internet annessa. La valutazione dei pro-

getti presentati in gara, ai fini dell’attribuzione del punteggio e dell’aggiudicazione, sarà effettuata da una Commissione tecnica appositamente

CAMPOBASSO-NAPOLI

nominata dal Comune e si procederà ad aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta ritenuta valida ed ammissibile.

CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA



ANNO IX - N° 40 - MERCOLEDÌ 17 LUGLIO 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA L’Oscar del giorno a Renato Sparacino

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Renato Sparacino. Il sindaco di Scapoli è sempre pronto ad ingaggiare battaglie politiche a difesa del territorio e, soprattutto, dei piccoli Comuni. Lo ha fatto anche questa volta dopo l'uccisione dell'orso nel Parco nazionale. E' stata, questa, l'occasione per porre in evidenza il problema dello spopolamento lento e costante dei piccoli centri mentre ha sottolineato come non serve a nessuno un ambientalismo gretto e maniacale che finisce con l'aggravare le problematiche in essere.

Il Tapiro del giorno a Danilo Leva Il Tapiro del giorno lo diamo a Danilo Leva. Il segretario regionale del Pd non riesce più a governare il partito dopo gli impegni romani. E' vero che bisognerà attendere il congresso nazionale e, quindi, quello regionale per eleggere un nuovo segretario. Al momento, però, risulta difficile comprendere quali siano le strategie politiche del Pd sul territorio alla luce di quello che si sta avendo a livello regionale e nei vari enti. Una maggiore presenza, quindi, non guasterebbe alla luce delle emergenze politiche e sociali.

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Isernia

17 luglio 2013

Asilo nido, riapre a part time A sollecitarne la ripresa i consiglieri di Fratelli d'Italia. "Un primo passo" ISERNIA. Il Capogruppo di Fratelli d’ Italia, Pietro Paolo Di Perna, ha presentato nel corso della seconda seduta del Consiglio Comunale di Isernia, un’interrogazione al Sindaco Brasiello per far luce sulla questione dell’Asilo nido comunale. Chiuso nella gestione commissariale perché scarseggiavano le risorse economiche, il servizio offerto dall’asilo nido comunale costituisce vera e propria necessità per le famiglie isernine con prole; il Capogruppo Di Perna ha voluto, così, sollecitare l’Amministrazione a fornire risposte concrete in tempi brevi, per porre fine al problema. Il Sindaco Brasiello, nell’accogliere il sollecito di Fratelli d’Italia, ha dichiarato di aver reperito risorse che “consentiranno alla struttura comunale, in par-time, di aprire anche

nelle ore pomeridiane dal primo di agosto fino al 31 di dicembre per andare incontro all’esigenze di questi genitori.” "Nel corso della campagna

elettorale, il Sindaco Brasiello aveva sottolineato più volte una particolare attenzione ai minori, dipingendo la città di Isernia come futura “città a misura di

bambino”. Così Pietro Paolo Di Perna. "Tuttavia una città non può essere definita tale se l’Amministrazione comunale non si impegna a dare un aiuto

“No al terrorismo ambientale” Il sindaco di Scapoli denuncia l'abbandono dei centri interni SCAPOLI. Il Sindaco di Scapoli Renato Sparacino interviene sulla nota vicenda dell’Orso rinvenuto morto nell’area delle Mainarde molisane, ricadente nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. “Non dobbiamo assolutamente criminalizzare nessuno a priori

per questa vicenda, ancor più in assenza di cause certe e certificate che sono ancora al vaglio delle Autorità sanitarie. Né i cacciatori che in tanti anni hanno dato prova di grande sensibilità e rispetto per la fauna protetta, né gli allevatori che, con notevoli sacrifici, riescono ancora nonostante tutto a mantenere in vita le proprie piccole attività e men che meno gli agricoltori, autentiche sentinelle dell’ambiente anche se vestite soltanto della divisa lacera cucita sulla loro pelle da un’agricoltura eroica e con redditi da miseria, che per millenni hanno convissuto pacificamente con lupi e orsi contribuendo di fatto, e non poco, a salvaguardarli dall’estinzione. Piuttosto facciamoci tutti un esame di coscienza e guardiamo con più scrupolo, sensibilità e attenzione ai tanti problemi soprattutto di sopravvivenza che attanagliano le molteplici

attività dei paesi del Parco, sempre più abbandonate al loro destino, non solo prive di validi e concreti incentivi, ma oppresse e strozzate all’inverosimile da aspetti esageratamente e immotivatamente vincolistici. Cerchiamo, quindi, di individuare, non solo i veri motivi dei mancati impegni e delle promesse non mantenute, ma i responsabili dell’esasperazione della nostra gente. Questo lo dico senza in alcun modo voler giustificare un atto indegno, incivile e infame, però, è arrivato il momento di chiederci tutti con umiltà, ciascuno per il proprio livello di responsabilità, se veramente abbiamo fatto fino in fondo quanto ci compete nei confronti di tutti, persone, ambiente e animali compresi. E’ facile fare gli ambientalisti solo di domenica tanto per seguire una moda o peggio ancora speculare e fare leva su facili emotività, non vivendo quotidianamente la realtà drammatica dei nostri paesi, questi sì destinati all’estinzione. Non è con il “terrorismo ambientale” che si tutelano ambiente, persone e orsi.”

concreto alle famiglie con figli minori in età pre-scolare. La nostra città aveva un buon servizio di asilo nido comunale, in grado di supportare la genitorialità, ma che era stato sospeso tra polemiche e proteste dei genitori. Il sostegno e la vicinanza a quelle famiglie che cercano di coniugare il tempo lavorativo con quello familiare non può esulare dal lavoro di una buon amministratore; per questi motivi ho ritenuto porre la questione nella prima seduta utile del Consiglio comunale ed è con grande soddisfazione che accolgo la risposta del Sindaco. Questa soluzione, non definitiva però - chiude Di Perna - non ci farà abbassare la guardia: la nostra battaglia è appena all’inizio, perché questa decisione da provvisoria possa diventare definitiva".

Civitanova, rapinate le Poste CAMPOBASSO. Rapina ieri mattina all'ufficio postale di Civitanova del Sannio. L'episodio si è verificato nella mattinata dopo le ore 9. Due uomini incappucciati, armati di fucile e pistola sono entrati nell'ufficio postale di Civitanova del Sannio, e minacciando il direttore e due persone presenti hanno rubato 25mila euro, soldi destinati alle pensioni Inpdap. I due uomini sono fuggiti con un terzo complice. Partite subito le ricerche, viene ritrovata una Fiat Croma abbandonata fuori dal paese e questo fa pensare che ci fosse anche un quarto complice. Le indagini e le ricerche sono ancora aperte.

Sviluppo ecocompatibile e solidale La firma dell’accordo nel corso della conferenza stampa che avrà luogo nel pomeriggio, alle ore 16, presso Grace Energy nell’area industriale di Pozzilli. Una mano all’ambiente e l’altra a chi, nel disagio, ha maggiormente bisogno di sostegno. Lo faranno, insieme, Confcooperative Molise e Grace Energy, azienda molisana affiliata Enel Green Power ed Agenzia Enel Energia, con una convenzione che permetterà di sviluppare, su vasta scala, i migliori propositi per l'efficientamento energetico sulla collettività. La firma delll’accordo avverrà, alla presenza dei rispettivi Presidenti delle realtà partner, 17 luglio prossimo, nel

Confcooperative Molise e Grace Energy insieme nell'iniziativa corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle ore 16 presso la sede di Grace Energy, nel nucleo industriale di Pozzilli. L’intesa realizza, di fatto, in un periodo congiunturale in cui è fondamentale coniugare, con la massima efficacia, il risparmio al consumo e alla tecnologia "a portata di mano". Enel Energia, attraverso Grace Energy, può proporre la soluzione “di contesto” vincente, presentandosi con sostanziali agevolazioni: audit energetico gratuito, listini scontati estremamente favorevoli, progettazione personalizzata su misura e

strumenti di finanziamento. A seguito della sottoscrizione della convenzione, partiranno alcuni importanti progetti, in risposta al raggiungimento degli obiettivi di efficienza prospettati. I progetti avranno immediato riverbero su tre importanti strutture della Cooperativa sociale C.A.S.I. di Isernia, destinate ad ospitare anziani ed utenti diversamente abili. Tutto in perfetto equilibrio tra consumo energetico elettrico e termico ed il benessere dei residenti delle rispettive strutture; e, soprattutto, nella

assoluta salvaguardia delle economie di sistema. La convenzione tra Confcooperative e Grace Energy permetterà, inoltre, di creare un importante sussidio economico alle realtà più bisognose o disagiate. Grace Energy, devolverà, infatti, una percentuale del fatturato ad un Fondo destinato alla Comunità. L'1,5% del valore imponibile sui realizzi generati dalla convenzione sarà, dunque, destinato a iniziative patrocinate da Confcooperative nell'ambito del sostegno sociale all'interno della comunità molisana.


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Termoli

17 luglio 2013

Incidente mortale lungo la 16, due le persone decedute sul colpo TERMOLI - E’ di due morti il tragico bilancio di un incidente stradale avvenuto tra due autovetture lungo la statale 16 al bivio di Torremaggiore in territorio pugliese. Una delle due vittime è Luciano Di Benedetto, 52enne originario di San Severo ma da anni residente a Termoli dove era titolare di un’ifficina per rettifica motori; la seconda vittima si chiamava Luigi Di Bella, 31enne di Crotone. L’incidente è avvenuto nella notte tra lunedì e ieri quando la Fiat Doblò condotta da Luciano Di Benedetto, per cause in via di accertamento da parte della Polizia Stradale, si è scontrata frontalmente con la Ford Fiesta condotta dall’altra vittima. Inutili ogni soccorso a causa del decesso sul colpo. I due corpi sono rimasti incastrati nelle lamiere contorte e per estrarli dagli abitacoli sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco. Le salme delle due persone sono state ricomposte nell’obitorio del Cimitero di San Severo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

TERMOLI - La situazione economica locale e nazionale sanno bene tutti quale sia, le categorie sociali sono allo stremo. A gettare benzina sul fuoco, come se ciò non bastasse, contribuisce notevolmente il fenomeno dell’abusivismo commerciale, che specialmente all’inizio dell’estate aumenta in maniera vertiginosa, specie nei centri costieri. Predichiamo da tempo la necessità che il territorio sia presidiato perché si agisca prontamente contro questa piaga, ma ogni anno, puntualmente, siamo costretti a constatare che i controlli, laddove vi

Vandali visitano la sede della Aslm TERMOLI – Ancora vandali o ladri in azione e in questa occasione sono stati presi di mira gli uffici della Asl in via del Molinello. Caso strano che chiunque è entrato nei locali ha rubato solo una radiolina transistor, tralasciando computer, medicinali e siringhe, lasciando intoccate anche le cartelle cliniche. Per il resto si sono “sfogati” scardinando porte, mettendo gli uffici sottosopra, cassetti delle scivanie forzate e divelte. La scoperta dell’accaduto è stata fatta dai dipendenti che hanno fatto intervenire le forze dell’ordine per i rilievi. I dipendenti della struttura sanitaria hanno potuto operare solo in tarda mattinata al termine del sopralluogo degli investigatori.

Confcommercio: “I Comuni della costa mettano un freno all’abusivismo commerciale” sono, risultano poco efficaci”. Sono, queste, solo alcune delle osservazioni contenute in una lettera che il Presidente di Confcommercio Molise, Paolo Spina, ha indirizzato ai Sindaci dei comuni di Termoli, Petacciato, Campomarino e Montenero di Bisaccia per chiedere interventi mirati ed efficaci contro il dilagare di attività abusive, spesso organizzate sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno intervenga. "Questo stato di cose, andandosi

a sommare a tutti gli altri problemi, legati alla crisi, che i commercianti devono affrontare giorno per giorno - sottolinea Spina - sta portando al collasso decine e decine di microimprese del nostro territorio". La segnalazione così continua: “I nostri associati continuano a segnalarci, anche tramite documentazione fotografica, l’esistenza di un vero e proprio mercato abusivo che si tiene per esempio tutte le sere in Via Nazionale a Termoli

e che provoca il disappunto di tutti quei commercianti che risultano invece in regola. Questo, sia per la concorrenza sleale i cui danni sono ben facili da comprendere, sia soprattutto perché, a dire degli esercenti delle attività a sede fissa, mentre le autorità competenti pressano notevolmente i loro esercizi commerciali, chiedendo – come è giusto, ma come sarebbe giusto per tutti - gli opportuni riscontri fiscali su quanto viene venduto, ignorano

invece totalmente chi svolge commercio abusivo”. Prendendo spunto proprio dalle lamentele dei commercianti che si trovano a far di conto con la crisi e con questa forma di sleale concorrenza, la Confcommercio ha deciso di appellarsi direttamente ai Sindaci dei Comuni della costa, ribadendo più volte, nella lettera, la necessità e l’urgenza di controlli, ai quali facciano poi seguito le opportune sanzioni, per arginare il fenomeno.

Iniziati per l’installazione Operativo il progetto degli Info Point diffusi impianto di videosorveglianza sul viale dei Trabucchi TERMOLI – Sono iniziati i lavori per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza lungo la passeggiata dei Trabucchi, sotto le mura del Borgo Vecchio. Gli operai della ditta incaricata alla realizzazione di questa prima tranche dei lavori, hanno provveduto ad operare gli interventi preparatori al cablaggio strutturato per l’estensione dell’impianto di videosorveglianza, divenuto necessario alla luce dei continui atti di vandalismo che interessano l’area della passeggiata “Di Bitonto”. I due successivi stralci dell’opera riguarderanno la fornitura delle telecamere e l’integrazione nella rete wireless cittadina, anche attraverso il potenziamento del sistema di registrazione. Saranno dieci le telecamere, posizionate lungo la passeggiata dei Trabucchi, che andranno ad implementare la strutturata rete di videosorveglianza attiva nei luoghi più sensibili della città.

TERMOL – L’Amministrazione comunale ha siglato il contratto di concessione ventennale del servizio di gestione delle aree e delle strutture presenti all’interno del Parco comunale “Girolamo La Penna”. Inizia cosi ufficialmente la gestione da parte dell’Ati “Vivere il Parco”, risultata aggiudicataria del bando di gara. Il piano di investimento presentato dall’Associazione temporanea di imprese composta dall’A.s.d. Dama, dalla polisportiva A.p.d. San Timoteo Rio Marine, dalla Lombardi S.r.l. e dalle due cooperative “Il Mosaico” e “Diversamente”, ha un costo complessivo pari a 1.587.300,00 euro per un canone annuale che sarà versato al Comune, a partire dall’undicesimo anno, di 42.635,00 euro. L’Ati “Vivere il Parco” realizzerà un campo di calcio a otto, un campo di pallacanestro con l’inserimento di un campo per il torball, un’area ricreativa e sportiva polivalente, il rifacimento in erba sintetica dei campi da calcetto, una pista per mountain bike, un la-

TERMOLI - Sono attivii i primi due Info Point diffusi che la Publisystem, editrice della Guida Turistica di Termoli, in collaborazione con la Turismol, ha allestito nei punti strategici della città. Uno è dislocato sul lungomare Nord, presso il lido balneare Medusa, aperto dalle 8 alle 20, ed uno presso l'imbarco per le Isole Tremiti attivo già dalle 7 del mattino. Nei prossimi giorni ne verranno allestiti altri 3: uno sul lungomare Sud, uno al porto turistico ed uno in pieno centro. Gli Info Point diffusi rispondono

all'esigenza di far trovare a cittadini e turisti materiale informativo in prossimità dei luoghi di maggior frequentazione e passeggio. Vanno ad implementare il servizio offerto dall'Info Point di Piazza Duomo, attivato dalla Publisystem già dal 10 luglio. Presso l'Info Point di Piazza Duomo le operatrici della Turismol, tutte plurilingua, forniranno al turista una serie di servizi essenziali tra i quali: Visite guidate nel Borgo Antico dalle ore 18 alle 20. I turisti saranno accompagnati dal presidente della Turismol Paola

Palombino. Prenotazioni presso Info Point di P.zza Duomo: alberghi, b&b, ristoranti ecc tramite le operatrici; Richiesta della card per usufruire della WIFI gratuita nel Borgo; Prenotazione escursioni; Distribuzione materiale informativo in più lingue su: Termoli, Molise ed Isole Tremiti; Esposizione dei prodotti tipici locali e molisani. La Publisystem informa che è attiva un'infoline al numero 339 8809550 disponibile sia presso gli Info Point della Guida Turistica che in oltre 300 punti di distribuzione, anche il programma con le manifestazioni termolesi.

Parco comunale: siglato il contratto di concessione ventennale all’Ati “Vivere il Parco” ghetto artificiale, un orto botanico, una fattoria per animali, una postazione noleggio bici e mountain bike, una pista di go-kart, un’area riservata al tiro con l’arco, l’adeguamento e la messa in funzione della piscina esistente con realizzazione di un’area per trampolini elastici, una pista di pattinaggio e da ballo con relativo chiosco-bar e, infine, nuovi posti auto. “Con l’atto siglato - commenta il sindaco Basso Antonio Di Brino – si concretizza finalmente la nostra idea di riqualificazione del Parco comunale intitolato a Girolamo La Penna. In epoca di spending review e di attento controllo delle spese comunali è divenuto sempre più essenziale affidare all’esterno la gestione di alcuni

servizi, con un duplice obiettivo: ottenere un risparmio per le casse comunali e per i cittadini e dare l’opportunità ai privati di misurarsi nella conduzione responsabile di un bene pubblico, creando anche lavoro per coloro che saranno impegnati nelle opere di riqualificazione. Esprimo sincera soddisfazione per il raggiungimento di questo importante obiettivo della nostra Amministrazione comunale; ringrazio pertanto la Giunta, il gruppo di maggioranza, i dirigenti e tutti i dipendenti comunali che, a vario titolo, hanno contribuito a raggiungere questo bel traguardo che sarà apprezzato, ne siamo certi, da tutta la cittadinanza”.


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Termoli

17 luglio 2013

Servizio dei carabinieri: un arresto e una denuncia a piede libero BASSO MOLISE - I carabinieri della stazione di Montenero di Bisaccia, presso la comunità “Red 7 Novembre”, hanno arrestato P.A., 36enne da Napoli, in esecuzione di un ordine di sospensione cautelativa della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale emesso dall’ Ufficio di Sorveglianza di Campobasso. L’uomo, accusato di estorsione, dovrà scontare la pena di 10 mesi di reclusione in carcere, essendosi rifiutato di sottoporsi al programma di recupero. I militari dell’Arma di San Martino in Pensilis durante un controllo hanno denunciato a piede libero G.L., 23enne del luogo, nulla-

Al comune di San Martino il premio Riciclone di Legambiente

facente, già segnalato alla banca dati FF.PP. Il giovane è stato fermato e controllato alle porte del paese mentre era alla guida dell’autovettura Ford escort sw di proprietà di

un 65enne del luogo sprovvisto di patente di guida poiché mai conseguita. L’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario.

Gal Innova Plus: proroga data di scadenza presentazione domande LARINO - Il Gruppo di Azione Locale, GAL Innova Plus, di Larino avvisa che i termini di scadenza per la presentazione delle domande in merito al bando riguardante la misura 4.1.3 (3.1.2) “Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese – intervento 3” nell’ambito del proprio Piano di Sviluppo Locale denominato “Obiettivo Distretto Rurale” sono stati spostati dal 15 al 31 luglio 2013. La suddetta misura ha lo scopo di sostenere lo sviluppo dell’offerta di quei prodotti/servizi che nelle aree rurali risulta più carente, discontinua e frammentata, indispensabile supporto per garantire soddisfacenti condizioni di vita, nonché per la rivitalizzazione del tessuto economico locale. In particolare sono ammissibili a finanziamento le seguenti tipologie di attività: servizi di base da realizzarsi attraverso strutture mobili (servizi postali, consegne domiciliari di farmaci ed esami medici e certificati….) nei comuni dove sono stati chiusi sportelli al pubblico; gestione di beni ambientali, artistici, architettonici, storici, culturali, museali ed altri siti, centri e/o attività di interesse turistico; realizzazione di servizi a domanda individuale di piccolo

Aperti due centri ri-creativi estivi LARINO – Ha aperto il centro Ri-Creativo Estivo nei container adiacenti al campo di basket di Monterone e nel parco giochi comunale. L’iniziativa è di Carmen La Serra, Monica Gammieri e Lucia Vitiello, ed è rivolto ai bambini dai 3 agli 11 anni. I centri proporrannoi laboratori di: educativo (aiuto per compiti scolastici); espressivo (sviluppo delle capacità manuali e creative attraverso la pittura, fotografia, piccole lavorazioni con il legno, disegno e percorsi tattili); di inglese e riciclo dei materiali; di ascolto musicale, teatro e lettura; ludico-motorio. I bambini saranno divisi in due gruppi da 3 a sei anni e da 7 a 11 anni, e le attività si concluderanno il prossimo 26 luglio

trasporto per diversamente abili, anziani e bambini. Gli interventi che si possono realizzare, finalizzati all’espletamento delle attività sopra indicate, riguardano la ristrutturazione e l’adeguamento di immobili e la relativa impiantistica, l’acquisto di attrezzature, acquisizione di hardware e software, creazione e implementazione di siti internet e produzione di materiale divulgativo, investimenti immateriali e acquisto di mezzi per il trasporto ad esclusione di autovetture. Possono accedere al bando le microimprese, cioè imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiore a 2 milioni di euro, anche di nuova costituzione, operanti nel settore dell’artigianato, ad esclusione di quelle attive nella produzione di prodotti agricoli indicati nell’Allegato 1 del Trattato CE. L’intensità di aiuto per gli interventi previsti nel presente bando è pari al 50% dei costi ammissibili. Per maggiori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo: al G.A.L. Innova Plus con sede in via Cluenzio n. 28 – Larino. E-mail. innovaplus@email.it – sito: www.innovaplus.it – tel. 0874/824627.

SAN MARTINO IN PENSILIS - Il Sindaco Vittorino Facciolla ha comunicato che al proprio Comune, primo ed unico del Molise, è stato conferito, anche quest’anno e per il quarto anno consecutivo, il premio Comune Riciclone 2012 promosso da Legambiente e patrocinato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare. Il premio assume particolare importanza visto

l’esito della classifica generale, per il servizio della raccolta differenziata dei rifiuti che vede il Comune di San Martino in Pensilis classificarsi al 22° posto tra quelli dell’Area Sud con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti. La seconda buona notizia per i residenti è che a seguito del risultato conseguito, è confermata nuovamente la riduzione del 15 % della TARSU.

Vademecum per ritiro rifiuti ingombranti SAN MARTINO IN PENSILIS – Per continuare nel successo della raccolta differenziata l’Amminitrazione inoltre ricorda che il ritiro dei rifiuti ingombranti avviene a domicilio chiamando il numero verde 800.313670. Il servizio viene svolto con frequenza settimanale ogni venerdì ed è gratuito nel rispetto dei liniti elencati. Per richieste di ritiro di 1 solo bene voluminoso superiore a 1m3: divani o mobili di grandi dimensioni, armadi di grandi dimensioni, frigoriferi o congelatori grandi, lava-

trice, cucina a gas o stufa a gas, materasso + rete, tavolo da 6 posti o superiore, serbatoi escluso eternit, vasca da bagno; Per richieste di ritiro di 2 pezzi: televisori o monitor, stufette, condizionatori, lavastoviglie, forno, cucina a gas, monofornello, PC, sedie/sdraio, tavolo da 4 posti, sanitari, pensili cucina; Per richieste di ritiro di 3 pezzi: piccoli elettrodomestici e giochi elettronici (frullatori tostapane ecc….), piccoli beni durevoli (vasi soprammobili, oggettistica varia), legno o ferro fino a 1m3.

Monsignor Boccardi nominato Guardie Ambientali Volontarie, aperte le iscrizioni al corso di formazione Nunzio Apostolico in Iran SAN MARTINO IN PENSILIS - L’11 luglio scorso il santo Padre Francesco ha nominato Nunzio Apostolico in Iran S.E. Monsignor Leo Boccardi, originario di S. Martino in Pensilis, diocesi di Termoli-Larino, Arcivescovo titolare di Bitetto, finora Nunzio Apostolico in Sudan e in Eritrea. Monsignor Boccardi nasce a San Martino in Pensilis e riceve l’ordinazione presbiterale il 24 giugno 1979 da Papa Giovanni Paolo II, per la diocesi di Larino. Frequenta la Pontificia Accademia Ecclesiastica ed entra nel servizio diplomatico della Santa Sede. Il 16 gennaio 2007 è nominato da Ppapa Benedetto XVI nunzio apostolico in Sudan e viene dunque elevato ad arcivescovo titolare di Bitetto. Il 30 gennaio 2007 è nominato anche nunzio apostolico in Eritrea. Riceve la consacrazione episcopale il 18 marzo 2007 dal cardinale Tarcisio Bertone, con Monsignor De Luca tra i concelebranti. I fedeli della Diocesi rinnovano la stima per Monsignor Boccardi augurandogli un sempre più proficuo ministero.

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BASSO MOLISE - Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione che ha l'obiettivo di fornire alle "Aspiranti Guardie Ambientali Volontarie"gli elementi essenziali di conoscenza del ruolo, del servizio e di conoscenza tecnico-normativa finalizzate all'impiego concreto, gestendo le principali criticità per ogni materia di intervento; diffondendo così la conoscenza ed il rispetto dei valori ambien-

tali, collaborando con le istituzioni pubbliche alla tutela del patrimonio ambientale, naturale e culturale, partecipando la propria opera sotto il coordinamento delle Autorità competenti anche in situazioni di emergenze ambientali che di Protezione Civile. Gli interessati potranno iscriversi esclusivamente on line. La data di scadenza è fissata alle ore 24 del prossimo 12 agosto.

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Sport

17 luglio 2013

Tra promesse e scetticismo si va avanti nella speranza di un colpo di coda.

Aspettando gli imprenditori che non ci sono Passano i giorni e sembra sempre più arduo sperare di ripartire dalla Serie D Le cose vanno dette. E scritte. Con la speranza che qualcuno venga indotto a qualche riflessione. Fateci caso: nel Molise, ma più specificatamente nel suo capoluogo, va tutto male. Compreso lo sport che ha avuto i suoi momenti migliori quando l’economia camminava e specialmente il calcestruzzo riempiva plinti e pilastri. A Boiano e in altura furoreggiava “l’oro bianco”, vale a dire il latte con i suoi derivati; sulla costa era un favoleggiare di industrie che (con i soldi pubblici) hanno illuso un po’ tutti; anche Isernia ha fatto la sua parte, con il tessile soprattutto. Ma anche con altro. Perché nella Pentria la politica è stata sempre forte e si sa che quando ci sono i cavalli di razza la velocità aumenta. Ora siamo a rincorrere la chimera dell’azionariato popolare per il pallone. Iniziativa lodevole quanto difficile, specie in una città che ha sempre preferito delegare. Mettendosi al balcone, a guardare. Ora non è più tempo di guardare, bisognerebbe fare. Incominciando dai piani alti, dove politici e dirigenti hanno pensato sempre ad altro (a cosa?), tralasciando lo sport e anche il resto. Perché se ci fosse stata attenzione per il “resto” ci saremmo almeno consolati. Invece ci è mancato soprattutto il “resto”. Nella pagina di ieri è stata apprezzata la nostra franchezza. I nostri conticini della casalinga hanno riportato i sognatori con i piedi per terra. 3.500 euro raccolti tra i tifosi in una settimana a fronte dei 350mila che servono con urgenza per accedere in D pesano come una piuma. Inutile trovare scorciatoie o belle parole

A fil di voce

I dubbi sull’autonomia regionale

Tempi passati: quando a Campobasso c’erano giocatori di rango (Guido Biondi) e presidenti munifici (Tonino Molinari)

“E ora si aspettano i pezzi forti” ha titolato ieri mattina un autorevole quotidiano di respiro regionale. Senza spiegare chi siano i “pezzi forti”, dimenticando di indicare i loro nomi (e cognomi). Non perché non si sappiano le loro generalità, ma solo per chiarire che i soldi chi li ha se li tiene stretti. Al petto. Hai voglia a stanarli i paperoni. Se sono diventati tali e conservano il loro status si deve al fatto che introitano molto e spendono poco. Perché la regola più elementare dell’Economia è la seguente: il ricavo si ottiene sottraendo alle entrate le uscite. Sono le uscite la vera emorragia aziendale.

Primo Maragliulo “secondo” al Lanciano Un rossoblù dal lontano passato ha trovato uno stipendio per un anno. Sempre buono, in questi giorni di precariato estremo. Si tratta di Primo Maragliulo che i più giovani non sanno neppure chi sia, per i quali ricordiamo che ha fatto parte per un triennio del team rossoblù, col quale ha vinto il campionato di C1 e poi è rimasto un paio di stagioni in B. Preferiva la fascia sinistra Maragliulo, d’attacco, naturalmente. Pur essendo un destro Pasinato lo mise lì, come fanno adesso molti allenatori che invertono i ruoli agli esterni d’attacco, in modo da sfruttare le loro conclusioni a rete. Maragliulo, tornando all’oggi, è stato contrattualizzato dal Lanciano (Serie B), per fare da “secondo” a Baroni, per il secondo campionato di B della simpatica e intraprendente squadra abruzzese che con risorse proprie sta facendo cose meravigliose. Non va dimenticato che Lanciano non è neppure capoluogo di provincia, conta poco più di 30 mila abitanti e non si può giovare del tifo di Chieti e Pescara che lo snobbano. Considerandolo il parente povero che ha appena vinto il terno al lotto.

Ecco perché chi ha saputo “chiudere le imposte” e aumentare le “entrate” ha costruito il suo bel castello. Che viene appena graffiato dalle pur rispettabili imposte che lo assalgono. Ebbene, speriamo che Di Bartolomeo riesca nell’intento di trovare un po’ di imprenditori munifici, pronti a tirar fuori (subito) i soldi per il calcio di Serie D. Altrimenti i programmi dovranno essere ridimensionati. Come si teme. Scegliendo l’Eccellenza. Della quale, sinceramente, non si sentiva il bisogno, se si considera che da 10 anni il Campobasso 1919 vi partecipa, tra l’indifferenza dei più. (pi.pò)

Grande conquista l’autonomia calcistica regionale. Ma i risultati, ci par di capire, sono al di sotto rispetto a quanto ci si aspettasse. Le strutture sono migliorate anche in comuni minuscoli, ormai un campo in erba sintetico si trova anche dove c’è più voglia che anime. Ma il livello, com’è il livello? La risposta è pronta e immediata: bassino. Forse più modesto di quanto si stava peggio. Certo, la colpa non è del sistema, né tanto meno della federazione. Ma un fatto è certo: quando i nostri ragazzi correvano tra fossi e valloni, giocando più sulla strada che sui campi pettinati, di tanto in tanto sbocciava qualche bel fiore. Vale a dire qualche ragazzo di belle speranze, alcuni dei quali si sono persino affermati nei campionati maggiori. Altri si sono sistemati stabilmente in Serie A e tra i cadetti. Da qualche tempo, invece, nelle redazioni arrivano comunicati che informano che tizio o caio sono stati avviati verso vivai di società prestigiose. Ma poi nessuno è così premuroso da farci sapere che fine hanno fatto quei semi sparsi qua e là per l’Italia. Ciò significa che i ragazzi si sono perduti, come si perdono migliaia di ragazzi che non rispondono alle attese. Per tante ragioni. Perché fallire è più facile di centrare il bersaglio. Una cosa è certa, a proposito dell’autonomia regionale: è aumentato il campanile tra i vari comuni. Anche per colpe proprie il Campobasso ha perduto il suo appeal. E se pure un giorno dovesse tornare dov’è stato per anni a simboleggiare il Molise, difficilmente la gente di Termoli, Agnone e Venafro partirebbe dai propri centri per venirlo a vedere. (p-p.)

Tempi cupi per il Matera di Cosco Nasce male la stagione per il nostro corregionale Vincenzo Cosco che si è appena sistemato a Matera, in Serie D, dopo la deludente retrocessione con l’Andria (Lega Pro). Secondo alcuni organi di stampa a tiratura nazionale la Procura Federale avrebbe chiesto la penalizzazione di sei punti nei confronti del club lucano, in relazioni a presunti irregolarità nello scorso campionato, per due partite casalinghe, concluse con altrettante vittorie della squadra materana. Se per caso la notizia dovesse ri-

sultare sincera e soprattutto l’esito del processo dovesse essere così duro per il Matera, diventerebbe veramente arduo il lavoro di Cosco a cui, ci par di capire, i dirigenti hanno chiesto di vincere il girone. E’ notizia di questi giorni che Cosco abbia voluto al suo fianco, come team manager il suo amico personale Giuseppe Formato, un collega giornalista che ha lavorato a Campobasso per alcune testate locali.


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