Voce per la comunità

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“Dà all’anima la sua Domenica, dà alla Domenica la sua anima”

COMUNICATO DEGLI UFFICI DIOCESANI LOMBARDI DI PASTORALE DEL LAVORO a margine della nuova normativa regionale in merito all’apertura festiva e domenicale degli esercizi commerciali La recente Legge Regionale 28 novembre 2007 n. 30,“Normativa in materia di orari degli esercizi commerciali”, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia n. 48 del 30 novembre 2007 (1° Suppl. Ord.), porta con sé una serie di novità di rilievo. In particolare, una forte estensione della possibilità di apertura domenicale di negozi e centri commerciali, giunta a ridosso delle festività natalizie, ma destinata a permanere. Tutto ciò non può non suscitare perplessità ed interrogativi cui danno voce le righe che seguono, così che la riflessione su temi che riguardano da vicino ritmi e stili del vissuto dell’intera cittadinanza non venga meno, anzi, si approfondisca e possa avvantaggiarsi di un confronto; il più ampio, sereno e continuativo possibile. La tradizionale laboriosità delle genti di Lombardia è un tratto caratteristico che da sempre contribuisce a dare forma a quello “stile di vita” lombardo, universalmente riconosciuto ed apprezzato. Il mondo APERTURA DOMENICALE del commercio, in tutte le sue articolazioni, ha concorso non poco a realizzarlo, rendendo possibile la soddisfazione di alcuni bisogni priECCEZIONE NON REGOLA mari e agendo, al tempo stesso, quale fattore di sviluppo per l’intera di GIANCARLO BREGANTINI ti perdosocietà. L’attività commerciale, sia nella sua forma più capillare, terriArcivescovo di Campobasso no ane presidente della Commissione torialmente diffusa, sia in quella che si svolge nei centri commerciali di per i problemi sociali e il lavoro che in vaste dimensioni, rappresenta una realtà molto radicata entro il nostro dalla Cei termini tessuto sociale, in grado di influire non poco sulla vita delle persone, Tre sono le ragioni che hanno f i n a n sul loro relazionarsi reciproco, sui rispettivi ritmi di vita; in una parola, spinto i commercianti contro z i a r i . sulla qualità complessiva del vissuto. la liberalizzazione estrema Non è vero che è un rimedio A tutto ciò è connessa una grande responsabilità: della cittadinanza, della domenica. Infatti, è dalla per rilanciare l’economia, anzi base che è partita l’indigna- la peggiora. A dimostrazione dei titolari delle attività commerciali e delle istituzioni. La normativa zione contro una libertà che non basta la libertà, da recentemente approvata dal Consiglio regionale della Lombardia, che sfrenata. sola, per dare slancio all’eco- amplia considerevolmente gli orari di apertura degli esercizi commerI valori in gioco sono, in- nomia, ma occorre investire ciali nei giorni festivi e domenicali, non può, in questo senso, non suscinanzitutto, quello antropologi- soprattutto in etica. tare molteplici interrogativi, che sottoponiamo alla riflessione comune. co: senza il riposo domenicale Una serie di perplessità riguarda anzitutto lo squilibrio concernenNon si tratta, dunque, di ogni uomo si fa vuoto, privo una battaglia “clericale” né di te i ritmi della temporalità, cioè inerenti alla qualità della vita, da semdi luce, non gusta più le belle difesa della Messe festiva, È pre fondati sull’alternanza tra tempo del lavoro e tempo del riposo e cose che fa. Il riposo è cioè perciò una battaglia umana, della festa. Estendere i tempi dedicati al consumo anche a numerose antropologicamente necessa- sociale ed economica intel- giornate festive comporta, prima di tutto, un aggravio per i dipendenti rio. ligente. L’obiettivo è creare del settore e ancor più per i titolari dei piccoli esercizi a conduzione In secondo luogo, c’è la un’imponente raccolta di firme familiare che, in caso di apertura domenicale, per una scelta determiragione familiare perché le per il cambio della legge sulle nata dalla necessità di sostenere la concorrenza della rimanente distrifamiglie, specie le mamme liberalizzazioni perché la rego- buzione, sarebbero costretti a lavorare sette giorni su sette. Comporta costrette a lavorare di dome- lamentazione del commercio inoltre il sostanziale accantonamento di un sistema di vita in cui la festa nica, non hanno più la possi- domenicale passi alle Regiobilità reale di seguire i loro figli. ni, che potranno saggiamente era considerata luogo non soltanto di ricupero di energie fisiche, ma di La casa si spegne del calore distribuire tale opportunità a conseguimento di quelle finalità (religiose, relazionali, culturali, edufamiliare per un ipotetico van- seconda della conformazione cative, di servizio all’altro, sociali…) altrimenti impossibili nel corso dell’ordinaria ferialità. Tanto più oggi, in cui il tempo feriale è ormai taggio economicistico. geografica e turistica delle va- quasi del tutto “governato” dalla logica e dai ritmi del lavoro.AltrimenTerzo: le motivazioni eco- rie località. L’apertura domeninomiche. Si constata, infatti, cale dei negozi diventa, così, ti, anche la domenica finirà, prima o poi, per essere dominata dalla loche la legge sulle liberalizza- un’eccezione, non una regola. gica dello scambio, della contrattazione e del consumo; da che cosa, zioni ha di fatto abbassato i ri- Questo è il nocciolo etico e po- continuando di questo passo, le persone finirebbero per accorgersi che quel giorno è domenica? cavi del commercio di ben il 2 litico della proposta. Di qui il primo interrogativo che ci permettiamo di sottoporre per cento. I supermercati aper22


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