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I SEGRETI DEL PANTHEON IL MONUMENTO PIU’ ANTICO
from GATEmag - n° 31
by GATEmagIta
calcestruzzo non armato. Una delle curiosità più famose del monumento è il fatto che la pioggia sembri non entrare dal foro sul soffitto: questo accade perché all’interno dell’oculo si forma una corrente ascensionale che disgrega le gocce di pioggia prima che cadano all’interno del tempio. Così, anche quando fuori piove a dirotto, dentro al Pantheon si ha l’impressione di stare all’asciutto, nonostante il foro sul soffitto.
Le Funzioni Successive
Per sua fortuna, il Pantheon si è salvato dalle distruzioni dei monumenti romani avvenute nel corso del Medioevo, perché nel 609 fu trasformato da Papa Bonifacio IV in chiesa cristiana, con il nome di Sancta Maria ad Martyres, nome che proviene dalla presenza delle reliquie di diversi martiri cristiani che furono portate nei sotterranei dell’antico tempio romano. Fu il primo tempio pagano diventato una chiesa cristiana. Per questo motivo, è l’unico edificio romano rimasto intatto e che ha continuato ad avere una funzione religiosa dalla sua fondazione a oggi.
Tutti lo conoscono almeno di nome, tutti sanno che è uno dei monumenti che qualsiasi turista di passaggio nella Capitale dovrebbe andare a visitare. Stiamo parlando ovviamente del Pantheon, che racchiude in sé una storia lunga e variegata, anche perché la sua funzione è cambiata nel corso dei secoli, a partire dalle sue origini, raccontate anche dal suo nome: un tempio di età romana, che era dedicato a tutti gli dèi (dalle parole greche pas, tutto, e theos, dio). Ecco allora tutto quello che c’è da sapere su questo meraviglioso monumento, davvero imperdibile se vi trovate a passare nel cuore del centro storico di Roma.
Come Tutto Iniziato
Oggi il Pantheon si trova in pieno centro storico, nell’antico rione Pigna, ma quando venne fondato era il 27 a.C., e fu il genero di Augusto, Marco Vespasiano Agrippa, a voler dedicare un tempio a tutte le divinità, affidando l’incarico della costruzione a Lucio Cocceio Aucto. Il tempio originale fu danneggiato però da due successivi incendi, perciò l’imperatore Adriano lo fece restaurare, tra il 120 e il 124 d.C. E se, dai resti rinvenuti dagli scavi archeologici della fine del 1800 sappiamo che l’edificio originario di età augustea era a pianta rettangolare, fatto di blocchi di travertino rivestiti di lastre di marmo, con capitelli di bronzo e cariatidi e statue sul frontone, la struttura della ricostruzione effettuata nell’epoca di Adriano è invece di forma circolare, quella che conosciamo e ammiriamo ancora oggi, insieme a un portico di colonne corinzie che sorreggono il frontone triangolare. L’iscrizione che ancora oggi leggiamo è quella originaria dell’edificio: “M. AGRIPPA L. F. COS. TERTIUM FECIT”, ovvero “Marco Agrippa, figlio di Lucio, console per la terza volta, edificò”.
Una delle particolarità più interessanti della struttura è la grande cella circolare, detta “rotonda”, che conta otto grandi piloni che devono sostenere la grande cupola emisferica, che rappresenta la volta celeste, casa di tutti gli dèi a cui il tempio era dedicato. Al centro della cupola c’è la famosa apertura circolare (il cosiddetto “oculo”) che permette di illuminare l’interno. Ancora oggi, e nonostante i quasi duemila anni che conta, questa è una delle cupole più grandi del mondo, soprattutto contando che è costruita in
A partire dal Rinascimento, tra l’altro, all’interno del Pantheon furono sepolti diversi artisti importanti, tra cui Raffaello Sanzio e Annibale Carracci. Inoltre, vi riposano diversi reali, ad esempio Vittorio Emanuele II, suo figlio Umberto I e la Regina Margherita.
Curiosit E Sorprese
Il Pantheon, come unico monumento della romanità rimasto intatto, ha influenzato moltissimi altri monumenti in ogni epoca. In particolare, un architetto che è stato particolarmente colpito dalla struttura del Pantheon è stato Andrea Palladio. Ad oggi, tanti monumenti in Italia e all’estero riecheggiano l’architettura di questo antico tempio. Basti pensare alla Basilica di San Francesco di Paola a Napoli, al Cisternone di Livorno, o al Mausoleo della Bela Rosin a Torino. Ma anche alla famosa rotonda di Thomas Jefferson dell’Università della Virginia, o alla biblioteca della Columbia University a New York. Non è un caso che la piazza in cui si trova si chiami “Piazza della Rotonda”; infatti, la Rotonda, o Rotonna, in dialetto romanesco, è proprio il nome con cui gli abitanti di Roma hanno sempre chiamato il Pantheon.
L’ingresso è gratuito e si può visitare ogni giorno dalle 9.00 alle 19.00, con l’ultimo ingresso alle 18.30. Attenzione, perché di sabato e nei giorni festivi però è necessaria la prenotazione. Si può anche prenotare una visita con l’audioguida, oppure una visita guidata di gruppo. Volendo, se per qualche motivo non siete riusciti a visitare il monumento di persona, oppure se volete visitarlo con l’aiuto del vostro smartphone, si può anche scaricare una specifica app, realizzata in collaborazione con il Capitolo di Santa Maria ad Martyres, per visitare il Pantheon virtualmente. È disponibile su Google Play e App Store, e vi farà conoscere la storia, i segreti e tante informazioni utili.